Intervista a Bruno Mellano sulla manifestazione in corso a Milano per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla questione tibetana

Bruno Mellano Presidente di radicali italiani oggi qui
A Milano alla Castello Sforzesco per una manifestazione è un'iniziativa anche di preghiera un'iniziativa particolare dopo tante che ne sono state fatte per la difesa del popolo tibetano
Sì la peculiarità di questa manifestazione e sicuramente nelle forme e anche nella sostanza della convocazione le forme appunto di una lungo sitting di toglierla di riflessione di meditazione e poi anche di interventi e di presa di parola in voce
A Milano quindi del Parco Sempione ad una cornice anche particolarmente suggestiva
Importante perché è l'evento nazionale che abbiamo voluto collegare
A con la comunità tibetane come la sosta le donne tibetane in Italia alla richiesta che arriva veramente da Dharamsala dal Governo tibetano in esilio
Di una mobilitazione straordinaria nella giornata in cui che è stato indetto questo primo
Digiuno di dodici ore appunto promosso delle stesse vertice del
Diaspora tibetana in esilio in India
E quindi ovviamente come radicali siamo presenti Partito radicale ma anche radicali italiani non c'è pace senza giustizia Nessuno tocchi Caino tutte le organizzazioni che hanno aderito non solo come sigla ma proprio anche nella fattiva organizzazione della giornata di questo il vento di quello di Torino dico di questa mattina ma anche appunto nel tentare di fare emergere il livello politico di questa situazione
Cioè sostanzialmente il livello di una
Mobilitazione straordinaria
Che parte proprio dalla chiave della non violenza attiva e che per la prima volta i vertici tibetani
Chiedono ai tibetani stessi alla diaspora i tibetani dell'interno di attivarsi di fare uno sciopero della fame di far sentire la propria voce un'iniziativa un appoggio quello della l'arma
Quello della Governo tibetano in esilio in qualche modo nuovo rispetto al passato
E
Anche in qualche modo
Tributario di una suggestione che i radicali avevano offerto nega
Ah sì in varie occasioni in questi decenni di vicinanza di sostegno del Partito Radicale
Non violento alla causa tibetana Marco Pannella in primo luogo ma tutti insomma i dirigenti radicali hanno avuto occasione di confrontarsi con Hillary la ma anche recentemente poi
Marco Pannella e Matteo Mecacci sono stati a Dharamsala a dicembre ricordiamolo poi dare l'amavo ma più volte negli ultimi anni
Noi abbiamo
In varie occasioni chiesto e sollecitato
Che il Dalai Lama steso avendo su di sé raccolto una grande forza
Legata al premio Nobel legata all'immagine alla forza spirituale
Che comunque Luigi a e trasmette all'opinione pubblica
Di essere loro a ha in qualche modo popolare io stati arrivato povere l'iniziativa globale sulla azione non violenta e sulla richiesta di sostegno alla causa tibetana
Personalmente nel mio piccolo in due occasioni di viaggi
Avuti a Dharamsala viaggi istituzionali a cui ho partecipato in colloqui diretti con lei ama oppure ho fatto la domanda specifica
Comma un po'di impertinenza ma con molta deferenza perché non fosse proprio l'unità e Amato opporre un'iniziativa non violenta globale la risposta
Negli anni scorsi è stata quella
Di
Non essere attrezzati cioè i tibetani indagava
Pensava di non essere attrezzato a organizzare un evento mondiale e soprattutto non non era attrezzato a poter difendere dai
De Chiara e
Certe repressioni l'eventuale sostegno ad una iniziativa internazionale dei tibetani dell'interno dei tibetani residenti in Cina
Questo timore rispetto alla repressione rispetto all'inadeguatezza delle sotto organizzativa negli ultimi anni a detta dell'era stesso in qualche modo frenato un'iniziativa globale più forte più
Diciamo pure aggressiva perché la lotta non violenta e lotta
E questo era un po'la
La diciamo la distanza rispetto ai tibetani io somma la allo stesso dai amen alcune ok Doni lotta quindi vuol dire una strategia vuol dire una serie di iniziative una analisi delle conseguenze e degli obiettivi
Io credo spero
Che questa giornata di oggi trenta agosto due mila otto dopo le Olimpiadi dopo quello che sta succedendo dopo anche
Le vicende personali del Dalai lama possa essere un segno di una svolta il tempo scarseggia il tempo gioca contro le buone ragioni e i tibetani il tempo quota ad un inevitabile
Genocidio culturale Egidio dice il Dalai Lama lo diciamo genocidio per diluizione con una clausola di stile che ha
Sempre usato utili dei puri
Una genocidio quindi di un popolo di una cultura
Di una religione e
Da ambientalista dico anche di un territorio che è davvero unico quindi
Spero che il trenta agosto sia una data memorabile per questo grazie grazie a Bruno Mellano