Il pacchetto '20-20-20' della Ue e i costi per l'Italia: intervista a Stefano Clò

Alla dottoressa fanno quello dell'Università di Bologna abbiamo chiesto di spiegarci meglio quelle che sono gli obiettivi e le implicazioni che comportano per gli Stati membri
Il pacchetto di misure di riduzione delle emissioni inquinanti il cosiddetto pacchetto venti venti venti attualmente in fase di negoziato a Bruxelles
Beh c'è stato un dibattito molto acceso nelle ultime settimane su quale sia l'onere per per l'Italia che ha visto e il Governo e la Commissione si son posizionarsi www
Punti di vista molto diverso su uno stesso studio che lo studio fatto appunto dalla Commissione europea che presenta scenari diversa
Questi scenari si diversificano per il numero di meccanismi flessibili che possono essere utilizzati raggiungere gli obiettivi
L'Italia ha preso come punto di riferimento uno scenario costoso il cui impatto nel due mila venti sarebbe l'uno virgola quattordici per cento del PIL la Commissione europea invece dice che questo posto può essere ridotto
Altamente tramite l'utilizzo di meccanismi flessibili e secondo le stime della Commissione questo costo sterpaglia zero virgola sessantasei per cento del PIL
Ora questi sono costi che andrebbero anzitutto paragonati con
Alti costi costruita
Con benefici ma discorso principale è che la stima che fa la Commissione europea si basa diciamo su dell'ipotesi diverse
Da quel dal contenuto della direttiva dalla proposta proprio del pacchetto quindi fondamentalmente
Questo scenario che la Commissione europea adotta come persi mille ipotizziamo l'utilizzo di meccanismi flessibili maggiore rispetto a quanto prevede la direttiva
Quindi io penso che il Governo abbia ha trattato
Uno scenario più costoso
Proprio a livello negoziale esattamente come fanno diversi Governi per dire teniamo conto della posizione iniziale dell'Italia che utilizziamo effettivamente di più meccanismi flessibili per ridurre i costi
Perché senza questi
E così effettivamente sarebbero più alti di quello che dice la Commissione
I costi naturalmente sarebbero a carico di chi è in una certa misura del contribuente dell'altra della
Di Confindustria dall'industria e il i costi i costi sono pesando mando interessante
Perché spieghiamo cosa sono questi posti in parte dico lo stesso non dovuti alla l'onere di riduzione delle emissioni
Far sì che ricadono su sui settori regolati principalmente che sui settori industriali
Cemento acciaio questo settore elettrico
Quindi distinguiamo il settore elettrico dovrà infatti puntare i permessi in parte ridurre l'emissione e questi costi le scaricherà pari pari e sulle bollette è consumatore
La le spese in sia internazionale dell'Energia stima che per un prezzo tracciatura di venti euro comporterebbe un aumento dei costi di dieci euro prevalga
Trovare
Non mercato elettrico appunto
Competitivo insomma
Quindi questo pesa tre letti copie sentore industriale settecentouno un problema è effettivamente grosso edilizio che dal momento che questa questa politica per il momento è unilaterale cioè non prevede l'intervento di via altri continenti se non quello europeo
Il rischio che di fronte a questi consistono industriale soprattutto quelle imprese che già sono internazionali
E che hanno già impianti al di fuori dell'Europa abbino convenienza a chiudere gli impianti europei e ha
Decreto Calizzani la propria produzione al di fuori del
Dell'Italia dell'Europa quindi questo è un costo sociale
Perché vuol dire meno produzione nell'occupazione in questo difficile da quantificare a livello economico e poi è un costo ambientale anche questo bisogna pensare come quantificarlo non è facile bar perché il costo ambientale
Perché effettivamente le industrie italiane pagando da venti trent'anni fa
Il prezzo dei test applicato
D'Europa lo ha già avuto un incentivo data dal mercato a migliorare il proprio processi produttivi
Quindi effettivamente le tecnologie italiane sono sulla soglia dell'efficienza e questo lo rivela anche ruote nel G otto lotte lasciato pochi giorni fa
Invece quindi quello che si potrebbe produrre Europa con tecnologie efficienti verrebbe prodotto al di fuori e contro il principio salette quindi più inquinanti
In più bisognerebbe importare il prodotto finito dalle dai Paesi non europei in Europa quindi si andrebbero aggiungere delle emissione legata al trasporto del materiale
Due questioni quella velocemente la prima riguarda la variabile legata al prezzo del petrolio quando si conosce né da parte dell'Unione europea di quale cifre si parla
Il
Bene il prezzo
Nella
Potenti più instabile retaggi fruizione ottimamente
Alle il modello della della Commissione ipotizza
Dal due mila sedicente mille venti un prezzo del petrolio da cinquantuno a sessantadue dollari al barile
Non sta mai a dire su questo prezzo sia verosimile o meno
Però si può dire che
Peraltro i prezzi del petrolio la convenienza di tecnologie alternative aumenta se invece come adesso il prezzo del petrolio e in diminuzione
Il costo opportunità di andare a sviluppare tecnologie come fonti rinnovabili è maggiore ultimissima questione nel negoziato europeo in che misura detenuto con
Trovava le capacità dei Paesi membri di aveva una un'efficace risparmio energetico un'efficienza energetica
Celebrazioni gli stati virtuosi come avvengono premiate da questo tipo di negoziato l'Italia come si colloca il problema è che
Il pacchetto si chiama venti venti venti perché è un triplice obiettivo dell'atto delle missioni delle fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica
Di questi tre obiettivi di questo e obiettivi l'obiettivo dell'efficienza energetica
Non è vincolante
Perché Regioni negoziati internazionali l'obiettivo delle fonti rinnovabili invece è vincolante penso andò male a volte si si dice la cosa giusta diceva un saggio quindi bisogna chiedersi perché negli ultimi vent'anni
La Germania è investito molto
Il pane nel solare nel fotovoltaico nell'eolico e quindi un obiettivo così forte per le rinnovabili cosa significa maggiore esportazione la Germania
Tornando al discorso di efficienza energetica
Un modo ho detto prima
I settori industriali e parlo solo dei settori industriali in questi hanno già raggiunto un altri progetti senza energetica nel decidere come ripartire gli organi comunitari tra i Paesi
Non si è tenuto conto di criteri di efficienza energetico dimissioni pro capite l'Italia al di sotto della media
Ma se tenuto conto di altri intenti con il PIL pro capite
Tenuto perché questo comporta che pur avendo un'efficienza più virtuosa nella media abbiamo anche un sistema anche di costi maggiori rispetto alla media