Speciale Passaggio a Sud Est - Elaborazione del passato e riconciliazione nei Balcani

Buona sera agli ascoltatori bentrovati all'appuntamento con lo speciale di passaggio a sud est e l'approfondimento che ogni settimana dedichiamo a un tema una questione particolare che riguarda la situazione è la realtà politica dell'Europa sudorientale questa sera non ci occuperemo di un di un evento di una notizia di una questione particolare ma di una di un tema più generale e che però è cruciale per qualunque ipotesi sul futuro dei Balcani
L'elaborazione del passato e la riconciliazione interne i Balcani occidentali elaborazione del passato e riconciliazione che sono le due questioni attraverso le quali passa a qualunque ipotesi di stabilizzazione di pacificazione giù sta e duratura nella Regione e proprio attorno a questi due termini si sono sviluppati il dibattito e la riflessione nell'ambito del convegno annuale che l'Osservatorio sui Balcani organizzato e ha tenuto a Vienna
Lo scorso dieci e undici novembre e al quale abbiamo già dedicato la nostra attenzione questo convegno che è stato organizzato dall'Osservatorio in collaborazione con l'Istituto per l'Europa centrale danubiana
E con il centro per le strategie di integrazione europea
Ha portato nella capitale austriaca storici politici esponenti della società civile organizza e se non governative e anche operatori dell'informazione provenienti Dundee per da molti Paesi europei non solo dall'area balcanica
Mi ha lasciato tocca c'era della Centro di ricerca e documentazione di Sarajevo un'organizzazione che lavora per ricostruire l'identità di tutte le vie fine della guerra di Bosnia ha individuato con poche parole il senso del convegno di via nel senso europeo del convegno di Vienna la necessità del Totocalcio di riconciliazione non solo tra i popoli balcanici non solo deve esserci un processo che coinvolga l'intera regione ma anche la necessità di una riconciliazione con l'Europa perché ha detto tocca c'era le responsabilità per quello che è avvenuto sono molte l'ambasciatore austriaco Wolfgang Petris che è stato alto rappresentante in Bosnia Erzegovina a da parte sua ha ribadito questo concetto ha detto che il processo di riconciliazione nella regione balcanica va visto nel contesto europeo e ha proposto un parallelo con la situazione di altri Paesi
L'esempio della Spagna in particolare dove ha detto Petricci ci sono voluti trent'anni per approvare una legge sulla memoria che riconoscesse le le atrocità commesse dal regime franchista proprio l'esempio spagnolo secondo Petri CEE
Dimostra che il confronto con il passato
Necessita di tempo necessita di un ambiente sociale ed economico adeguato necessita di un ambiente politico stabile e di sostegno da parte dell'Unione europea nei Balcani occidentali dove secondo Petricci il processo di riconciliazione e confronto con il pass dato non è ancora iniziato è inoltre fondamentale che questo passato non venga del politicizzato e ancora secondo Pietro dice tutte le storie delle vittime devono essere ascoltate tutti criminali vanno portati in giudizio mai
Passato non può essere ridotto all'elenco delle atrocità commesse devono essere analizzati e ricordati i motivi che hanno reso possibile quanto è avvenuto nelle guerre jugoslave degli anni Novanta in altre parole la riconciliazione
E il confronto l'elaborazione del passato non possono prescindere dall'analisi delle cause che hanno portato alla guerra
Che qualunque ipotesi di stabilizzazioni di pacificazione dei Balcani passi attraverso l'Unione Europea passi attraverso il contesto europeo sembra essere chiaro anche a Bruxelles a più riprese i vertici dell'Unione europea hanno rabbia ribadite in questi ultimi tempi che l'anno prossimo che il due mila nove dovrebbe essere l'hanno dedicato i Balcani dedicato al processo di avvicinamento di questi Paesi all'unione europea anche nei nei Balcani c'è chi ha ben chiara questa prospettiva come per esempio l'iniziativa inumana che è un coordinamento di centoquaranta organizzazioni non governative Bosnia che croate serve montenegrina fondato otto anni fa proprio per promuovere il dialogo tra i cittadini dei Paesi balcanici in un incontro che si è tenuto l'otto novembre a Zagabria e che aveva proprio per tema i problemi dei Balcani nel loro percorso verso l'Unione europea è stato sottolineato il peso del dei nazionalismi e della criminalità organizzata sulla Regione le difficoltà che affrontano i Paesi balcanici nel loro cammino verso l'integrazione europea ed è stato segnalato con forza anche lo Stato allarmante della situazione nella regione simile troppo simile
A quella dei primi anni Novanta per questa è stata avanzata la richiesta di una nuova Conferenza regionale dei Balcani un'inchiesta è una conferenza per valutare i progressi di questi Paesi nel loro cammino verso l'Europa in questa logica
Ma ci dovrebbe essere un primo incontro per servire a questi paesi a le organizzazioni non governative per ritrovarsi poi un secondo incontro per tenere una vera e propria conferenza interregionale sui Balcani e poi l'ultimo passo sarebbe una riunione tra i rappresentanti dei Paesi della regione insieme i rappresentanti dell'unione europea allora noi questa sera vi vogliamo proporre una serie di riflessioni
Sulla questione appunto della pacificazione della riconciliazione dell'elaborazione del passato nei Balcani alla luce anche dell'attuale situazione politica lo facciamo come sempre con i nostri collaboratori Marina si corre Arthur nuora partiamo proprio da questa proposta dell'iniziativa Igman di una nuova Conferenza di un nuovo vertice regionale per i Balcani occidentali sentiamo Marina si corra
La necessità di un vertice sui Balcani che tratterebbe la questione di un comune cultura europeo dei Paesi dell'area
è stata invocata Air la recente riunione che le organizzazioni non governative dell'iniziativa i giornali svoltasi lo scorso otto novembre ad Calabria
I rappresentanti di questo movimento di organizzazioni non governative provate serbe e bosniache montenegrina
Ritengono che un tale vertice dovrebbe valutare il progresso dei Paesi della regione nel processo dell'integrazione europea nonché stabilire che la via europea per molti aspetti è comune a tutti
Fermo restando che ogni singolo Paese voglia però le sue particolarità e che quindi la loro adesione e individuale
Sì da precisare anche un'iniziativa immani è stata istituita nel novembre due mila ed è un movimento che includerà oltre centoquaranta organizzazioni non governative dei Paesi dell'ex Jugoslavia
Avendo come pago il dialogo della società civile o di un'iniziativa che impegna nella normalizzazione delle relazioni della riconciliazione nel cosiddetto triangolo di Dayton
Un impegno quindi a promuovere sollecitare il dialogo a livello locale e regionale
A colpire anche una specie di monitoraggio con l'obiettivo di contribuire alla più rapida normalizzazione delle relazioni che sono state profondamente compromesse a causa della guerra
E le cui conseguenze purtroppo per il piano ancora notevolmente futura realtà politica dell'area
Divertente sono stati gli argomenti di discussione alla riunione di Terapia chiodi guardando alle difficili idea cui bisogna far fronte nel lungo processo di avvicinamento all'Europa
Corruzione e criminalità in quanto problemi regionali nazionalismo ed estremismo politico erosione delle morale nonché mancanza della volontà politica nella costruzione delle istituzioni
L'Unione europea il nostro destino è il nostro desiderio ed alla velocità ed alla qualità di realizzare questa desiderio dipenderanno la nostra vita la democrazia e il benessere materiale
Ha detto il presidente croato stia attualmente circa partecipando alla Conferenza di Zagabria dedicate ai problemi dei Paesi della regione sulla via verso l'Unione europea
Signor presidente clan trattato pieno sostegno a una proposta di organizzare presto un summit dei Balcani occidentali
Lo ha ribadito che la verità e decisiva per costruire i buoni rapporti tra i Paesi della regione soprattutto ha detto quando come ha valutato il clima generale nella realtà peggiorando
E per certi aspetti fa ricordare come ha detto all'inizio degli anni Novanta
Non sono pessimista io non voglio esagerare ma non posso chiudere gli occhi di fronte a quello che accade nel vicinato
Quello che vedo adesso è un po'non va bene non per la Bosnia Erzegovina per l'intera regione ha detto schiettamente ICI
Perché
Su una tale situazione sarebbe come ripetere l'errore chi è stato fatto non così tanto tempo fa e poi torna in ordine alla comunità internazionale possiamo permettere ha detto il presidente croato
Alludendo alla Repubblica cercare alla politica dei suoi leader in particolare quella del premier migliorati Prodi
Recentemente il presidente croato aveva avvertito che la comunità internazionale non deve più tollerare le minacce di Prodi sulla percezione che mette in
Questione l'esistente spetta della Bosnia Erzegovina
E ha parlato della Repubblica Srpska come di una polveriera che potrebbe esplodere da un momento all'altro
Quanto ai delle relazioni tra Croazia e Serbia
Mentre c'ha espresso preoccupazione per l'attuale situazione ritta mediante in cui come ha detto nonostante siano stati stabiliti dei canali di comunicazione in questa comunicazioni inesistente
Se nessuno chiede a Bruxelles di chiudere un occhio per quanto riguarda le condizioni precedentemente stabilite ma abbiamo il diritto di aspettarci che anche l'Unione europea si dimostri interessata
E che questa Regione abbiamo una chiara prospettiva in termini di tempo per l'adesione
Abbia detto singola compatibili membro del consiglio dell'iniziativa Igman e Presidente del movimento europeo in Serbia
Secondo come anche amici la stabilità politica della Serbia potrebbe essere minacciata per la Serbia il prossimo anno no no per rapina scendo in bianco dell'ottantuno di candidato all'adesione
La Presidente del Consiglio nazionale per i negoziati di adesione della Croazia all'Unione europea epica perché anche del Parlamento croato vetrina punteggio
Ha detto che non è nessun segreto che alcuni dei Paesi membri dell'Unione europea non dovevano passare il pacchetto di rinegoziazioni per la loro adesione all'Unione europea
Altri invece dovevano farlo soltanto formalmente
Dopo la decisione che la Romania e Bulgaria la Croazia ha ricevuto dei criteri molto rigidi e per gli altri Paesi della regione che devono ancora iniziare i negoziati
Molto probabilmente verranno stabiliti i criteri ancora più severi
Ha detto degli appunti ma ha aggiunto anche che per il nostro interesse i criteri dovrebbero essere anche maggiori
Atto il primato che la questione chiave per la Croazia rimane la riforma del sistema giudiziario a proposito del quale fino agli eventi tragici alta Gabriele sostituzioni dei ministri non si è fatto nulla
Di simili esperienze hanno parlato anche altri partecipanti della competente dalla Bosnia Erzegovina Serbia e Montenegro
Per la pace la stabilità dei Balcani sono senza dubbio cruciali la normalizzazione dei rapporti tra i vari Paesi e la riconciliazione tra i popoli della Regione la grave situazione la delicata situazione politica in Bosnia Erzegovina come anche le relazioni della Serbia con i Paesi vicini a proposito del riconoscimento dell'indipendenza del Kosovo
Ma anche i ricorsi alla i vari ricorsi alla Corte internazionale di giustizia sono tutte sfide che dovranno essere superate nome di un nuovo equilibrio di una stabilizzazione duratura che sia garantita anche da lì dal processo di integrazione europea di tutti i Paesi dei Balcani occidentali ancora Marina si corra
Sulla questione del ricorso per genocidio presentato dalla Croazia controversi Serbia la Corte Internazionale di Giustizia
La quale si è pronunciata competente in merito alla questione su una possibile controquerela della terapia contro la Croazia per i fatti avvenuti durante l'operazione interpreta nel mille novecentonovantacinque
Si è pronunciato anche Commissario all'allargamento dell'Unione Europea Olli Rehn
Secondo la sua opinione
Il reciproche acute dei Paesi dei Balcani occidentali non dovrebbero ostacolare il loro avvicinamento all'Unione europea
Questo riguarda il contenzioso tra guarda Diego Della Mea nonché le cause che Croazia Bosnia Erzegovina interni hanno sollevato dinanzi alla Corte internazionale
Di giustizia ed i fatti avvenuti durante la guerra degli anni Novanta come anche la richiesta della Serbia alla stessa Corte di pronunciarci sulla illegalità dell'autoproclamata indipendenza del Kosovo
Oriana sottolineato che i Paesi hanno il diritto di rivolgersi alla Corte internazionale di giustizia ma ha aggiunto anche che
Il progetto di riconciliazione e necessario in queste società e tra le priorità della Regione
Si richiede un ripensamento molto più coscienzioso e la prontezza di portare le pagine del passato realizzare rilevato
La posizione della Commissione europea ampie riguardante incolti il contenzioso sui confini tre argomenti pazzia che dura diciassette anni e che deve essere risolta in modo
Bilaterale
Senta per garantire i negozianti della platea per l'adesione all'Unione europea
In quel piatti di adesione ha concluso orrendo devono terminare al secondo dei meriti in ogni singolo caso nello spirito dei rapporti di buon vicinato
E l'Unione europea non deve essere coinvolta in ciascuno dei
Dei contenziosi bilaterali Neglia Regione
A proposito del relazioni tra Rovatti ha e Serbia allora articolato il Presidente del Consiglio popolare serba in Croazia
In una intervista all'emittente serba di novantadue ha proposto l'istituzione di un Consiglio di fiducia tra la Serbia e la Croazia
Di cui farebbero parte parlamentari personalità pubbliche e rappresentanti della Chiesa cattolica approvata e quella ortodossa serba
Secondo pupazzi dell'istituzione di un tale organo servirebbe a migliorare i rapporti tra i due Paesi fittizi sono
Come ha detto raffreddati dopo la cute attuata contro la Serbia alla Corte internazionale di giustizia
E che con l'annuncio di una contro acuta da parte della Serbia potrebbero raffreddarsi ulteriormente
Per tornare al convegno organizzato dall'Osservatore sui Balcani sulle lavorazioni nel passato e la riconciliazione nei Balcani che si è svolto il dieci l'undici novembre a Vienna
Vale la pena di citare anche l'interessante intervento dello storico Wolfgang perché under università delizia che ha analizzato il modo con cui la Jugoslavia di Tito
A attratto o politicamente la memoria della seconda guerra mondiale
Perché era ha evidenziato le relazioni che esistono tra quelle memorie selettive e poi la crisi degli anni Novanta seguita al crollo della Jugoslavia il quadro secondo perché non non era molto differente da quello di alto i Paesi europei durante la guerra fredda con la costruzione di miti nazionali con la rimozione dal dibattito pubblico di tutti gli elementi che potevano creare problemi o contraddizioni diversamente dai Paesi ci dentali tuttavia dove inviti sono stati lentamente de strutturati in Jugoslavia secondo il professor perché è una
è stato trasferito alle generazioni nel dopoguerra quello che lo storico definisce un rituale congelato senza che queste nuove generazioni potessero elaborare una loro propria identità storica
Credo che non non non non stabilisce una consequenzialità di retta tra le politiche della memoria della Jugoslavia di Tito e le guerre degli anni Novanta e però evidenzia il insuccesso dei nazionalisti nel lustro mentalizzare le cosiddette memoria alternative delle a riempire tutte quelle pagine che il regime di Tito aveva lasciato in bianco in particolare gli elementi di guerra etnica che erano presenti nella seconda guerra mondiale
Secondo il professor Vergani in ultima analisi le guerre degli anni Novanta le guerre seguita al crollo della Jugoslavia non possono essere definite come Guerre della memoria ma come guerre preparate con i mezzi della memoria
D'altra parte noto che per capire che cosa è successo nei Balcani negli anni Novanta e per capire gli attuali problemi dei Balcani
Bisogna appunto andare a rileggere la storia quanto meno la storia degli ultimi centotrenta centoquaranta anni
Ci sono state in questo arco di tempo alcuni alcuni avvenimenti cruciali per capire qualche cosa è successo negli anni Novanta per esempio le due guerre balcaniche del mille novecentododici mille novecentotredici che sono comunemente considerate gli antefatti della prima guerra mondiale nella prima
Bulgaria Serbia Grecia e Montenegro coalizzate tra di loro affrontarono e sconfisse o l'Impero ottomano poi i contrasti nella spartizione delle dei territori macedoni
Accesero nel mille novecentotredici un secondo conflitto questa volta tra la Bulgaria e i suoi ex alleati questa intera crisi fu accompagnato da braccio di ferro diplomatico tra i due imperi quello austro-ungarico e quello russo moltiplicando così la rivalità tra le grandi potenze accelerando la militarizzazione del continente
D'altra parte le due guerre balcaniche del dodici tredici mila centododici mille novecentotredici
Traggono origine poi ANTRA con le loro spiegazioni in quello che era successo negli ultimi anni dell'Ottocento a partire dal mille ottocentosettantotto
E lì si si sviluppa il contesto è il complesso poiché avvenimenti che
Poi portano a queste due conflitti ma nell'analizzare
I compensi avvenimenti di quel periodo e quelli che quelle due guerre in particolare non bisogna tenere conto solamente dell'aspetto strategico o dei risvolti diplomatici bisogna andare a vedere anche l'impatto
Pesante drammatico che quei conflitti ebbero sulla popolazione civile dei Balcani in particolare sui musulmani della di quella che era allora la Turchia europea
Una un'esperienza gravi un'esperienza pesante che ha avuto conseguenze sulle relazioni politiche e culturali tra le tra gli Stati balcanici
E e che arrivano fino ai giorni nostri che non c'è se non di pesare ancora oggi nei processi di integrazione europea di tutta la Regione
Insomma come si può facilmente capire affrontare il recente passato dei Balcani non è facile e nello stesso tempo il non ci si può limitare solamente all'ultimo periodo perché altrimenti si rischia di capirci poco e oltretutto di andare fuori strada sentiamo Arthur mura
Limitate sola ex jugoslave li anni recenti implicherebbe che non abbiamo imparato niente dalla storia nostra comune
Dall'altra parte vorrei dire che coinvolgere su questo possibile processo
Storico rappresentante storici della storni della società civile forze politiche e i media di diversi Paesi europei ed a discutere sul tema credo che aiuta molto perché fra loro a chiedere che sia stato
Perché bisogna essere stato tutto analizzata nel quadro del passato e il Presidente in funzione del futuro
Mi chiedo visto che le responsabilità per quello che avvenuta nei Balcani sono molte personalmente credo che bisogna ricostruire prima l'identità di tutte le nazioni vittime delle guerre balcaniche
Intanto paghiamo arrivare ad un riconsiderazione ed è un processo e coinvolge l'intera ragione per concepire intento europeo del futuro comune
Ora uno riescono tentativi allargare lo sguardo della riflessione delle cattive memorie ad un lavoro sulla memoria comune
Del ventesimo secolo in Europa però se parliamo dell'Europa dobbiamo ricordare che Germania ha dovuto pagare cara alla seconda guerra mondiale dalla quale è uscita sconfitta
Ribadire il processo di riconciliazione la regione balcanica va visto certo nel contesto europeo in questo caso a pagare dovrebbe essere il primo piano il Paese che ha causato
Questo è quello però come si sa finora sta giocando molto bene il crollo della vittima cioè la febbre e questo risultano permettendo dalla paura della grande eruzione del potere energetico
Che a portare il tentativo di ricostruire la convivenza tra i per via e gli albanesi d'incontro bisogna dire che non si è fatto molto appunto perché
Che tutto è partito in modo sbagliato trattare ambedue le parti come uguali
E non precisando chi è la vittima chi è stato l'aggressore sembra del tutto sbagliato secondo il mio parere
Guardabile affinché questi metri corrispondono con il non abbia anniversario delle rapine
Dell'intervento della NATO in difesa degli albanesi kosovari questa contro il regime di troppo da Milosevic però purtroppo in questi stessi giorni
Segretario generale dell'ONU Ban Ki Moon ha inviato una proposta di sei punti quali esse sono stipulati con la proposta di Belgrado e senza nemmeno in conoscenza di Pristina e le autorità albanesi del Kosovo
Le ricordo sta facendo di tutto per dare al nuovo Stato soltanto delle dimensioni occidentali guardate per esempio il Parlamento e del Corso Roma approvato l'inno nazionale quale si intitola Europa Marzenta testo scritto
In effetti in concorso Pelillo nazionale kosovara è stato aperto ignorando i criteri nazionali e valutato sul piano soltanto sul piano che fare
E questo l'hanno fatto stenta a testa per cercare di fare il possibile a salvaguardare l'equilibrio multietnico del nuovo Stato balcanico sostenuto dall'Europa e dagli Stati Uniti
Invece che fa a Bergamo inverte soldi energie istituzionali paralleli
Sul sulle istituzioni parallele soltanto nei territori del consumo in cui vivono alla minoranza a terra ed il cervo questa strategia trova le sue Badalamenti appunto sulle idee e progetti quali vogliono vedere il futuro dei Balcani
Riflettendoci soltanto sulla storia degli ultimi anni
Tale situazione ha portato una fotografia molto pertanto e del nuovo Stato kosovaro
Da parte albanese del consumo funziona allo stato controllato dalle autorità locali albanesi e dalle autorità internazionali
Invece ai territori in cui serve sono di maggioranza nessuno di questa Autorità ha possibilità di funzionare in questi territori possono soltanto il contrabbando e le istituzioni parallele i serbi connessi a Belgrado
Su questa fotografia ingiusto che è stato parlato in tutti i modi possibili chi ha nei mass-media fiacca da diverte e leggi o locali e regionali però nel fondale utilità internazionali reagisce
E a fare il Presidente al confronto di Belgrado soltanto in questo caso a Belgrado soltanto sorride e ora la parte altamente ottenuta una proposta del canadese invece dell'ONU e il Segretario generale Ban Ki Moon
Ma come si può fare così negli anni Novanta sia stato arrivato appunto dalla causa degli errori precedenti ed ingiustificato dall'Europa contro differenti nazioni dei Balcani
Ed in favore degli altri o meglio dire in favore delle nazioni più grandi e di favore dei piccoli nazioni
Nei Balcani
Se continuiamo a risolvere la crisi in tal modo di certo che dopo alcuni altri anni saremo costretti ad affrontare altre crisi e forse guerre
Per di più questo non darebbe ragione a chi di queste nazioni adottato per la libertà e a chi affatto guerra per occupare territori deve andare la libertà degli altri
Questa è l'analisi le opinioni di Arthur Mura per quanto riguarda la situazione del Kosovo la situazione invece differente in Macedonia dopo il il rischio di conflitto allargato del due mila e uno bloccato praticamente subito dall'intervento dalla comunità internazionale
Le relazioni tra in Macedonia e gli albanesi che rappresentano il trenta per cento della popolazione la della Macedonia sono cambiate molto ancora al turno ora
Questo ha visto che la Macedonia è uno Stato fondato del dopo la Seconda guerra mondiale
E a le origini delle regole vana quale non esiste più la maggioranza macedone capito molto bene che questo Stato potrà reti assolto
Soltanto grazie alla volontà degli albanesi
Che per fortuna loro non intendono fondare un grande Albania come fanno
Gli altri Paesi piccoli uno loro progetti i macedoni ci sentono sotto la pressione della Grecia e quale contraddice la loro identità nazionale e territoriale e culturale
Cosa che in effetti lo fa anche la Bulgaria al confronto dell'identità macedone
Fede dell'altra parte contraddice l'inedita religione del macedoni ed allora chiedere la loro chiederà ottocento anni e non è ancora riconosciuto da quella serba
Come si capisce facilmente a loro conviene convivere meglio con gli albanesi che rischiare anche la volontà auto pentirci cittadini come loro stessi della dello stesso Stato Macedonia
Durante l'Erario tornano gli albanesi non aveva né il diritto della lingua della rappresentazione politica della bandiera oggi loro Governo questi vili quali li hanno potuto ottenere a dire il vero anche tramite le armi
Ora come la lotta alla vita politica degli albanesi di Macedonia e concentrato su due partiti principali partito
Democratico degli albanesi guidato da me in tutt'altri ed i parchi dove vogliono democratica dell'integrazione con a capo agli ambienti ex leader
Il guerriglieri albanesi
I decreti che è arrivato ad ottenere questa questa buonissima situazione grazie alla lotta per la libertà anche I BdT anche ci sono ottenuti anche dei diritti importante comunque costituzionale
In effetti secondo la Costituzione della Macedonia e la maggioranza governativa deve essere approvata dal Parlamento secondo una dunque duplice maggioranza detta maggioranza bandita
Nome che deriva dal costituzionalista francese Robert pandemia che ha contribuito ad elaborare l'attuale Costituzione macedone
In parole del semplice alla maggioranza governativa deve considerare anche le varie etnie e al collo e non non sono la semplice maggioranza dei voti in Parlamento nella percezione politica di questi due partiti albanesi quelli più importanti
E loro rispettivi elettore tutto si divide nel senso che la situazione al riguardo
Dell'integrazione degli albanesi una vita pubblica culturale e politica del Paese avuto maggiore progresso o maggiore successo durante ore e loro rispettiva presenza al Governo
La settimana scorsa rappresentanti albanesi dell'Albania capo il premier
Albanese Sali Berisha rappresentanti dal Kosovo a capo del premier kosovaro Hashim Thaci
E rappresentanti tutto il grande alla Montenegro ci sono incontrati proprio in Macedonia a ricordare l'anniversario dell'alfabeto albanese realizzato in modo istituzionale dagli albanesi
Proprio nella città di male ideologie Parrilla ma da cento anni fa
A questo evento accademico e storico ma anche politico albanese ha partecipato e non a caso anche il premier macedone Nicola alcun effetto quale è intervenuto ha salutato i partecipanti dando un segno
Un segno di sostegno politico alla disperazione delle albanesi per la loro cultura storia e tradizione
Prima cose simili non si potevano essere neanche immaginabile epocali e particolarmente il macedone ma oggi come chi investe nel contesto
Certo che secondo gli albanesi bisogna fare di più però lampade per arrivare alla convivenza
Tramite alcuni a rispettare e di rifondato europee
C'è queste quei
E già ottenuto e questo significa molto
E siamo arrivati al termine di questa puntata dello speciale di passaggio sud-est che abbiamo dedicato alla questione dell'elaborazione del passato e della riconciliazione nei Balcani due questioni cruciali atto verso le quali passa qualunque ipotesi come dicevamo all'inizio di vera stabilizzazione di pacificazione duratura nei Balcani dopo le tragedie del passato anche le tragedie del passato recente
Una questione che va vista però come dicevamo sempre all'inizio che va vista nel contesto europeo
E qui forse il discorso si fa ancora più complicato perché bisognerebbe capire e valutare quanto davvero i cittadini dei Balcani ma soprattutto i loro rappresentanti poli ci tengano il puntino sull'integrazione europea e bisognerebbe capire quanto l'Europa abbia intenzione di investire il proprio futuro attraverso i Balcani come diceva nelle concludendo il suo rapporto la Linda Commissione indipendente sui Balcani nel due mila e sei il vero referendum ma sull'Europa passerà Del Balzo cani forse questo a Bruxelles hanno cominciato a capirlo se è vero come a più riprese è stato detto che l'anno prossimo saranno l'anno commerciale per l'integrazione europea di questa Regione avremo modo ovviamente di continuare a settimana occuparsi di questo tema approfondire queste questioni per questa sera ci dobbiamo fermare qui dando vita
Appuntamento con lo speciale di passaggio sto desta fra una settimana mercoledì prossimo intorno alle ventitré e trenta grazie per l'ascolto un saluto da Roberto spagnoli