Rassegna stampa vaticana

Assente
La rassegna stampa vaticana
Di Giuseppe Di Leo
Diversamente
E
Buongiorno non possiamo non cominciare quest'oggi con il gravissimo attentato
Che e c'è stato a Mumbai nella metropoli indiana per mano di terroristi di matrice islamica che ha visto la morte di più di centocinquanta persone
Ebbene se ne sono occupati naturalmente tutti i giornali e mondo tutta la stampa italiana
Per questa trasmissione devo segnalare
E lo faccio
Naturalmente anche
Larghe mani che il
L'articolo di
Marco Mascia anca sul Sole ventiquattro Ore del ventotto novembre
Che ha scritto un punto un'analisi sulla Mumbai come cuore dell'odio religioso perché la capitale finanziaria indiana è diventata il simbolo delle violenze legati ai culti
Religiosi scrive il giornalista del più importante giornale economico finanziario in Italia era inevitabile che il più spregiudicato ambizioso e articolato attentato mai subito dall'India
Colpisse Mumbai la ex Bombay non è solo la capitale finanziaria del Paese
E quindi l'obiettivo ideale per chi tenta di incrinare la fiducia dei mercati internazionali nell'ascesa della terza potenza economica si attica
E anche la città simbolo di quella che in questa Repubblica secolare ma traversata come nessun'altra da tensioni religiose fortissime
Viene chiamata come una violence ovvero gli scontri tra le diverse comunità religiose che ciclicamente mandano in frantumi l'immagine di tolleranza del Paese
E a Mumbai che il terrorismo l'ispirazione islamica in questi anni ha sferrato gli attacchi più devastanti
E qui che proliferano i clan del crimine organizzato che in passato hanno contribuito ad accrescere le tensioni interreligioso e della città
E qui che hanno sedi dei partiti nazionalisti indù che da decenni fanno dell'odio verso la comunità musulmana di Mumbai la propria arma elettorali più efficace
Gli episodi più spaventosi di violenza interreligiosa nella storia recente della città risalgono agli settimane a cavallo fra il dicembre del mille novecentonovantadue gennaio del mille novecentonovantatré
Quanto la demolizione della moschea di banda PIL per mano di un gruppo di fanatici induisti innescò una catena di ritorsioni fra le due comunità che costò la vita circa novecento persone
Da allora questa sconfinata affascinante decadente megalopoli affetti affacciata sul Mare Arabico non ha più smesso di essere attraversata dal virus dell'estremismo religioso
Sfruttato dei par Titti induisti radicali
Per realizzare l'odio verso i musulmani e distrarre l'attenzione dagli spaventosi problemi della città
Cavalcato dei terroristi di ispirazione islamista per punire il centro che incarna il nuovo spacciato strapotere economico
Quello mobilitata e degli Ambani per intenderci così lontano dalle miserie vissute quotidianamente dal vicino Pakistan
Noi ce ne siamo occupati
Dell'India
Perché nell'in una delle Regioni dell'India gli i cristiani e ne sono stati fatti oggetto di violenze
E per la verità naturalmente quei fatti non hanno avuto la vasta eco che hanno ricevuto invece questo
Questo gravissimo atto terroristico
E si è parlato esplicitamente di vittime di serie A e di serie B precisamente lo fa una conversazione con Maria Luisa Agnese della Corriere della sera del ventotto
Di novembre lo storico Andrea Riccardi che è anche Presidente oltre che docente di storia
A Roma tre anche fondatore della Comunità di Sant'Egidio e quindi un punto di osservazione privilegiato per osservare
I
Movimenti religiosi
E nel mondo ebbene e afferma Riccardi e dunque questo il ministero Bilancio etico della strage di Mumbai
Vittime di serie A e di serie B doppio Standard in materia di diritti umani due pesi e due misure anche nel momento estremo della verità insomma in morti si pensano e non si contano
I morti dice ancora Riccardi purtroppo non sono i quali ci identifichiamo di più con il connazionale a rischio perché proprio la globalizzazione ha scatenato nuovi giochi di identità
E poi ci angosciano di più a vedere assediato quell'albergo dove magari siamo stati o dove volevamo andare a Natale e ora ci tocca pure cambiare le vacanze scegliere la più sicura Sicilia
In realtà prosegue Riccardi il cristiano perseguitato fa un po'ma solo un po'notizia se italiano
Anche se spesso gli rinfacciano di essersela andata a cercare mettendosi a rischio e invece io penso
Aggiunge Riccardi che queste persone
Disorienti no perché sono testimonianze conturbanti del nostro mondo europeo infrange il dito
Martiri così diversi da quelli mussulmani perché danno la vita non la tolgono portano spesso nuove aperture sono segno di contraddizione
In Orissa che una Regione dell'India per esempio i cristiani indiani avevano grande capacità attrattiva perché il nome dell'uguaglianza evangelica volevano far uscire il pari a dalle caste
E i cristiani iracheni che erano in Mesopotamia molto prima dell'Islam sono stati combattuti come agenti dello straniero e visti come avamposti dell'Occidente motivi speciosi
Afferma Riccardi in realtà osteggiati in quanto unica presenza non armata nel caos tribale dell'Iraq
La giornalista del Corriere sera anche una conversazione con Franco Cardini che un illustra meglio la lista si è
Disoccupato soprattutto nei suoi libri dei rapporti tra Islam e cristianesimo in epoca medievale
Ebbene cattolico e medio palista gran conoscitore dell'universo mussulmano cardini sostiene che il clima contro i cristiani negli ultimi anni è molto peggiorato e mette in guardia contro l'idea un po'edulcorata
Che abbiamo delle religioni in India che non sono pacifiche afferma cardini ma piuttosto militari come il buddismo o persecutorie comizi e gli indù
Siamo di fronte a una religione iniziazione della politica e il modo migliore per neutralizzare le quella su cui ha insistito il Papa mai abbassare la guardia sul dialogo
A proposito di Papa Benedetto sedicesimo
Giornali si sono occupati della lettera che Benedetto sedicesimo inviato il senatore Pera in occasione del suo
L'uscita del suo libro perché dobbiamo dirci cristiani e sul tema specifico del rapido nel dialogo interreligioso il Papa in questa lettera
Il cui testo è stato riportato integralmente dal Corriere della Sera
Scrive impressionato sono stato
Dalla sua analisi sua riferito all'autore
Della libertà e dall'analisi della multiculturalità in cui iella mostra la contraddittorietà interna di questo concetto e quindi la sua impossibilità politica culturale
Di importanza fondamentale e la sua analisi di ciò che possono essere l'Europa e una Costituzione europea in cui l'Europa non si trasformi in una realtà consumo pulita
Ma troppi a partire dal suo fondamento cristianoliberale la sua propria identità
Particolarmente significativa è per me prosegue il Papa anche la sua analisi dei concetti di dialogo interreligioso e interculturale
è il spiega con grande chiarezza che un dialogo interreligioso nel senso stretto della parola non è possibile
Mentre urge tanto più il dialogo interculturale che approfondisce le conseguenze culturali della decisione religiosa di fondo
Mentre su quest'ultima un vero dialogo non è possibile senza mettere fra parentesi la propria fede occorre affrontare nel confronto pubblico le conseguenze culturali delle decisioni in religioso fosse di fondo
E naturalmente
Questa
Lettera del Papa sul punto cui specifico del dialogo multiculturali interreligioso a creato ha sollevato varie reazioni e commenti se n'è occupato Marco burini sul foglio il Papa
Sconfessa dunque il dialogo interreligioso e promuove il dialogo interculturale scrive burini raccogliendo virus rilanciando con la sua autorevolezza le tesi dell'ex presidente del Senato sulle radici cristiane del liberalismo
La sintesi giornalistica viene facile ma il bello viene dopo quanto si tratta di capire gli effetti di questa presa di posizione dentro il mondo cattolico che come è noto anche su questo tema contiene un'ampia gamma di sensibilità
Dentro il Vaticano si avverte un certo imbarazzo soprattutto nelle istituzioni deputate il portavoce della sala stampa padre Lombardi interpellato dal New York Times
Che ha dato rilievo alla notizia si affretta a ricordare che questo è un papato conosciuto per il dialogo religioso
Il Papa è andato in una moschea è andato in sinagoghe questo significa che pensa possiamo incontrare e parlare con gli altri e avere una relazione positiva
Eppure Benedetto sedicesimo ha fatto sua in toto le parole di Pera criticando così per interposta persona il modello multiculturali di cui sottolinea la contraddittorietà interna
E l'impossibilità politica e culturale
Saranno fischiate le orecchie al Patriarca di Venezia il Cardinale Angelo Scola che su questo fronte si sta spendendo parecchio perché a nessun prezzo nemmeno la quiete la la quiete la convivenza tra civiltà si può mettere tra parentesi la fede
Padre Bernardo Cervellera direttore di Asianews non è sorpreso Ratzinger coltiva da sempre questa impostazione non vale e la pena dialogare a livello più logico perché in questo modo non si arriva da nessuna parte la storia Illy a dimostrarlo
Dopo il Consiglio la Chiesa aperto moltissimi canali di dialogo biologico con le diverse confessioni cristiane in parte ha funzionato
Ma con le altre religioni non è servito altro che individuare alcuni valori comuni molto generici e cioè la preghiera o il senso del peccato
Il biologo Vito Mancuso condivide l'impostazione di fondo di Benedetto sedicesimo
E afferma livello politico diplomatico un intervento chiarificatore
Le numerose giornate del dialogo interreligioso lasciano il tempo che trovano meglio andare i problemi concreti ruolo della donna giustizia sviluppo economico eccetera una volta stabilita l'equazione religione eguale verità il resto viene di conseguenza siccome prosegue il teologo ogni religione si considera depositario della verità perché il professor altro culto non resta che la conversione perciò il dialogo cioè il confronto a pari livello diviene possibile solo per le implicazioni sociali e culturali
Non c'è posto per quelle geologiche
Don Gianni Baget Bozzo fanno notare che la posizione del Papa era già pienamente espressa nella Dominus Jesus
La dichiarazione della Congregazione per la dottrina della fede nell'agosto dell'anno due mila sull'unicità e l'universalità salvifica di Gesù Cristo e della Chiesa
Documento contraddistinto da una forte riaffermazione dell'identità cattolica secondo Baget Bozzo
Il Papa non sconfessa il dialogo religioso ma ne dà un'interpretazione sensata
Non bisogna dimenticare che il dialogo escluso da quasi tutte le religioni
Islam induismo confucianesimo perciò è meglio spostarsi sul piano concreto della libertà religiosa la Chiesa l'ha provato sulla propria pelle ha dato la libertà religiosa l'Occidente e adesso nella posizione di poterla chiedere alle altre religioni
Il dialogo passa dunque da istituzioni è statica ma il problema conclude Baget Bozzo e che i musulmani non hanno chiara la distinzione Chiesa Stato
Ci vorrebbe un illuminismo anche per l'Islam
Sulla lettera del Pakistan esprime parlerei
Negativo Bruno grava il ruolo sull'Unità di mercoledì ventisei di novembre
Scrive il giornalista dell'Unità Benedetto sedicesimo conviene su due punti con il senatore Piera ovvero il dialogo tra religioni non è possibile visto che significherebbe mettere tra parentesi la propria fede
Mentre le cito il dialogo interculturale ma solo per esplicitare le conseguenze culturali delle scelte religiose
Due tesi assurde scrive grava il mio ruolo che implicano l'impossibilità del dialogo tout court di ogni esercizio razionali
Della mente salvo voler ratificare la fissità delle opposte posizioni
Massud Ajmal fondata anche la tesi generali di Piera con la quale il Papa entusiasticamente consente vale a dire l'obbligo di essere cristiani se si vuole essere liberali
E in base al falso assunto per il quale il liberalismo scaturisce ipso facto dal cristianesimo e logicamente mi dipendente
Sciocchezze ha belle buona prosegue grava il ruolo visto che all'unico il cristianesimo contrasto la libertà etico politica del singolo affermando nella dignità universale solo sul piano ultra mondano
San Paolo dissuade gli scavi dal ribellarsi
Perché il cattolicesimo Annan temi Zoff fino a Pio IX il liberalismo perché solo una parte del cristianesimo riformato incoraggiò il liberalismo
E perché il liberalismo il figlio secolare del giusto naturalismo che lei Cinzia alla legge naturale e mi fa legge positiva senza dogma inoltre conclude
L'articolista dell'unità
Anche l'infinito valore della persona cristiana non nasce da sé a dietro tre secoli di Filosofia pagana
Cinica storica AdPQ urea per tacere di Platone Aristotele
E davanti a sé dopo Cristo secoli di lotte civili spesso contro la Chiesa
Il liberalismo non nasce bello e fatto dei Vangeli un prodotto umano infine alzare bandiera cristiana per l'Europa come vuole Peres tolto di un modo per immiserire nel suo universalismo a faziosità geopolitica integri sta
Fa un'analisi
Gravando ruolo interessante che meriterebbe
Insomma un commento a parte ma sul punto su un punto Gianni Gennari collaboratore di avvenire nella sua rubrica quotidiana lupus impagina il ventisette novembre
Rintuzza grave di ruolo e scrive l'accusa per ambedue e cioè per il Papa e del senatore Pera Idir razionale intolleranze chiusura eppure quella tesi scrive Gennari
Già notissima è perfettamente ragionevole può infatti la Chiesa cattolica discutere con l'Islam
Della profitti citati momento della verità di Allah e viceversa della divinità di Cristo ogni dialogo deve avere basi comuni che nel caso sono culturali e sociali
E invece con protestanti ortodossi la Chiesa può discutere di fede
Proprio perché la basse comune e religiosa
A questa critica
Quindi Gennari questa replica di Gennari controreplica stesso interessato grava il ruolo sull'Unità di ieri
Perché mai un confronto tra diverse opposte articoli di fede non potrebbe risultare arricchente perché mai l'ascolto reciproco su diverse vede il dio monoteiste no non potrebbe suscitare nella coscienza di ciascuno vecchie suggestione inattese
Sarà poi la coscienza di ciascuno sacerdote o semplice credente a scegliere in base alla sua fede quel che comune quel che incommensurabile o da respingere
E che sente sarebbe quella che ha bisogno dell'ingiunzione a non discutere per potersi preservare una fede per decreto infine non ci ripete questo Papa che il cristianesimo e figlio diretto dell'occorso occidentale
E poi
Ben per questo è superiore alle altre fedi se ciò è vero ammesso che lo sia non si può allora rigettare a piacimento il punto cruciale di cui il logos
Che significa ab initio ragione discorso dialettiche dialogo dai presocratica Platone Aristotele fino a quelle leninismo che i nutre il verbo cristiano dialogo dubbio ascolto che sono il proprio uno dell'umana dignità senza i quali vi è solo arroganza disumana
Sul tema nel dialogo interreligioso è intervenuto
Il cardinale diciamo litoranea
Che in Vaticano alla responsabilità proprio il dialogo interreligioso in occasione dell'apertura dell'anno accademico della Pontificia Facoltà teologica dell'Italia meridionale
A Napoli l'intervento integrale pubblicato dall'Osservatore romano del ventotto novembre molto interessante ve ne leggo alcuni stralci
Viviamo afferma il cardinale Toma in società pluri culturali e pluri religiose è un'evidenza
La tesi di Huntington lo scontro di civiltà si è rivelata falsa proclamare che il mondo diviso fra sei o sette civiltà differenti destinati ad affrontarsi non regge
Non esiste una civiltà religiosamente pura esistono soltanto civiltà composite che volgono che si trasformano con un processo permanente di interazione
In Italia per esempio un bambino sin dall'asilo pratica il dialogo interreligioso
Si trova in mezzo accompagni mussulmani a volte buddisti come ha dimostrato poltiglia esce la storia non conosce una cultura che non sia religiosa
L'altro giorno prosegue il porporato in un'edicola dell'aeroporto visto tanti libri e le riviste che trattavano argomenti religiosi esoterici o comunque riferiti a nuove religioni
Non si è mai parlato tanto di religione come oggi il presidente francese Sarkozy ricevendo il corpo diplomatico all'inizio di quest'anno ha affermato che secondo lui due argomenti determineranno la fisionomia delle società del ventunesimo secolo
Le questioni ambientali e le questioni religiose
Come ha fatto Dio a ritornare nelle nostre società questo secondo me e il grande paradosso grazie mussulmani sono i musulmani prosegue il cardinale
Che in Europa diventati una minoranza significativa hanno chiesto spazio credo Dio nella società inoltre una seconda causa che le religioni sono percepite non pericolo il fanatismo il fondamentalismo il terrorismo sono stati o sono ancora associate una forma pervertita dell'Islam
Non si tratta ovviamente del vero Islam praticato dalla maggioranza di seguaci di questa religione ma è un fatto che ancora oggi si viene uccisi per motivi religiosi basti menzionare l'assegno dell'arcivescovo cattolico di Mossul
Leggevo che nel due mila e sette centoventitré cristiani hanno trovato la morte perché cristiani in Iraq in India in Nigeria
Le religioni sono capaci del meglio come del peggio possono mettersi al servizio di un progetto di santità o di alienazione possono predicare la pace la guerra
Ma qui si deve precisare che non sono le religioni che fanno la guerra ma i loro seguaci
Da questo quadro prosegue il cardinale risulta che siamo condannati tutti al dialogo ma che cos'è il dialogo nella ricerca di comprensione fra due soggetti
Con l'aiuto della Regione in vista di un'interpretazione comune del loro accordo del loro disaccordo suppone un linguaggio comune onesta nella presentazione del proprio punto di vista e volontà di fare tutto il possibile per capire gli argomenti dell'al altro applicati al dialogo interreligioso questi presupposti aiutano a capire che quando si parla di dialogo interreligioso non si tratta di esseri gentili con l'altro per risultare di grande i voli non si tratta nemmeno di un negoziato tu praticato dai diplomatici trovò la soluzione al problema e la questione è chiusa nel dialogo interreligioso prendo un rischio accetto ovviamente non dire in un dare la mia fede ma di lasciarmi interpellare dalle convinzioni altrui accetto di prendere in considerazione argomenti diversi dai miei o da quelli della mia comunità
Lo scopo di conoscersi di considerare la religione dell'altro con benevolenza di lasciarsi arricchire dagli aspetti positivi celati nella sua religione
Era solo una piccola parte del
Lungo intervento pubblicato integralmente dall'Osservatore romano che il ventotto novembre il cardinale Jean Witton anche riafferma l'importanza
Del dialogo interreligioso ancorché
Né dei limiti i contorni precisi per un arresto dialogo interreligioso
Al restante un nel tema ancora l'Osservatore romano però del ventisette novembre ci informa
Che cambia il tema della giornata in Braico cristiana si legge nel quotidiano ufficioso
Della Santa Sede cambierà tema di riflessione la giornata ebraico cristiana che tutti gli anni si celebra il diciassette di gennaio alla vigilia della settimana di preghiera per l'unità dei cristiani
L'ho annunciato monsignor Vincenzo Paglia Presidente della Commissione episcopale per l'ecumenismo il dialogo parlando i delegati diocesani
Riuniti nei giorni scorsi un convegno a Roma
La scelta è diretta conseguenza della decisione dell'Assemblea dei rabbini d'Italia di non partecipare a quella giornata di riflessione per manifestare la loro contrarietà per la nuova formulazione nel rito latino della preghiera per gli ebrei del Venerdì Santo
Questo incidente ha detto monsignor Paglia non può far saltare per noi una riflessione sul rapporto i Braico cristiano
Che rimane essenziale semmai ci spinge a farlo ancora di più la giornata dunque si celebreranno stesso la linea è quella di non enfatizzare l'incidente
Anche perché afferma monsignor Paglia
In una sua eccessiva sottolineatura contraddirebbe quello che vogliamo fare e cioè appianare la situazione
Hub di un'altra
Un'altra un discussione è un altro controversia
E è avvenuta perché in tribunali spagnolo ha messo una sentenza nei giorni scorsi in cui si prevede che nell'ambito una scuola pubblica
I in responsabili dirigenti scolastici rimuovono i crocifissi dalle aulette
E naturalmente l'Osservatore Romano il venticinque novembre se n'è occupato in maniera molto critica
Yuan Manuel de Prada scriva in un tribunale spagnolo appena emesso una sentenza
Con la quale si sollecitano irresponsabili di una scuola pubblica rimuovere i crocifissi dalle aule adducendo come motivazione che la presenza di una semplice Croce viola il diritto fondamentale alla libertà religiosa e di culto
A nessuna persona in pieno possesso delle proprie facoltà sfugge che il segno della croce non viola nessun diritto fondamentale
Tuttavia da qualche tempo l'invocazione di diritti di libertà si sta trasformando in Spagna in un pretesto giuridico che maschera un sentimento di odio antireligioso e di Cristo fobia
Che si giunga a considerare un crocifisso offensivo in Occidente prosegue l'editorialista ANDI l'Osservatore romano si possono interpretare come un sintomo allarmante di amnesia o necrosi culturale come una perdita di identità
Da qualche tempo un impulso a autodistruttivo si sta impossessandosi l'Europa
Trovando la sua espressione più triste pervicace nell'ansia di cancellare dalla nostra memoria il lascito morale e culturale del cristianesimo in Spagna questo impulso autodistruttivo assume espressione
Violente
Come gli scorpioni che si pongono con il proprio punto Ciglione armonizzano vittime dei loro veleno si direbbe che noi europei abbiamo deciso di annichilire soci marginamento e dimenticando l'eredità storica che Cicco sostituisce
Su questo
Problema
Adriano Prosperi storico esperto di inquisizione ma non solo sulla Repubblica del venticinque novembre esprime un parere
Direi che praticamente opposto a quello letto sull'Osservatore romano scrive lo storico oggi la situazione
è diversa il crocifisso ci viene presentato come un promemoria identitario insegna di un'Europa che da qui dovrebbe prendere coscienza della sua diversi da per affrontare lo scontro con altre culture altre religioni nel repertorio storico delle immagini elaborate dalla tradizione cristiana del passato
Ci sono precedenti molto eloquenti di un uso del genere la crociera dipinta sulle sopra Bestinver crociati nelle guerre
Per la riconquista della Terra Santa e sulle tuniche di quei processi inviati che andavano a caccia di eretici al servizio del tribunale dell'Inquisizione
Un uso aggressivo come e dove si vogliono Quaggio del corsivista dell'Osservatore Romano quanto definisce chi propone di toglierlo dalle scuole come uno scorpione che si uccide col proprio veleno
Eppure una considerazione più pacata della storia che abbiamo alle spalle dovrebbe ricordare al corsivista i tempi in cui in nome dell'identità cristiana è sotto il simbolo della croce furono maturati delitti più terribili dell'intolleranza religiosa non è questa l'identità europea
Acché vorremmo riproporre i bambini nelle nostre scuole
E non vorremmo essere costretti a discutere della presenza dell'assenza di un simbolo religioso assistendo agli schieramenti strumentali di partiti politici
Che amano riscuotere l'appoggio delle autorità ecclesiastica la storia è lunga e dall'epoca dei roghi diretti citi ebrei convertiti a forza
Ci divide la nascita di Stati moderni che hanno diviso nettamente lampi tu dei diritti del cittadino da quello delle convinzioni religioso cento
Era Adriano Prosperi sulla Repubblica invia il venticinque di novembre
E chiudo questa puntata di rassegna stampa dati canna con
L'attenzione che ha dedicato a questa rubrica Lucetta Scaraffia nella rubrica calendario del Corriere della Sera degli venticinque di novembre Scaraffia
A
Fatto un intervento in cui la prima parte c'è una nota gaudente
Perché definisce competente e obiettivo il conduttore di questa rubrica e devo dire che l'obiettività
Principale medagliere succube un giornalista a cui un giornalista può aspirare e quindi la ringrazio come la ringrazio anche per la multa dolente che nella seconda parte del suo intervento scrive infatti
Lucetta Scaraffia c'è un unico neo
Nella rubrica il nome che viene dato alla stessa rassegna della stampa dati canna
Nel chiamare vaticana una rassegna che ovviamente comprende molti organi di stampa che vaticani non lo sono per nulla
Si rivela il pregiudizio laicista dei radicali
Venato di disprezzo verso la religione in genere
E il cattolicesimo Ignis specie quell'aggettivo vaticana infatti che senso può mai a vivere se non quello di in Murray gli ascoltatori a pensare che in Italia ogni punto di vista religioso gira gira e solo cattolicesimo
è che alla fine il cattolicesimo e solo papiers morto
Intanto voglio tranquillizzare voglio tranquillizzare Lucetta Scaraffia e dare a Cesare quel che dice essere radicali quel che dei radicali perché
Il titolo della rubrica ed a scrivere solo al sottoscritto e però confermo
Rassegna non della stampa praticarla come scrive Lucetta Scaraffia ma rassegna stampa vaticana cioè non è esclusivista ma inclusivo di che cosa questa è
La prima rassegna stampa in italiano
E credo anche in Europa che inserisce l'osservatore romano
E non solo la inserisce in ogni trasmissione ma spesso l'Osservatore romano e la testata più consultata
Più dei del Corriere della Sera più della Repubblica e tanto basta a legittimare l'aggettivo vaticana di questa rubrica
Quindi
Non c'è nessun disprezzo laicista ma semmai singolare
Attenzione per il Vaticano
Del il rischio qual è afferma
Sella Scaraffia che sia una rassegna stampa Vaticano Centrica ora io
Non voglio fare qui disquisizioni e Clesio logiche sulla prevalenza della Chiesa universale di Roma sulle chiese particolari locali ma mi soffermo sull'ambito di ricerca
Più proprio della di Lucetta Scaraffia cioè quello storico storiografico
Essendo Scaraffia docente
Valorosa dell'Università di Roma di storia ebbene
Cioè in meno che la storia del cristianesimo come scrive Scaraffia
Non può ridursi solo solo tanto alla storia dei tappi
Però aggiungo io che la storia del cristianesimo non si può leggere non si può capire
Se non anche lo studio e la lettura del papato e della storia dei patti per fortuna
E con questo si chiude l'appuntamento odierno di rassegna stampa vaticana che non muterà quindi
La sua dizione e l'appuntamento è per domenica prossima naturalmente grazie per l'ascolto e buona giornata
Assente
Abbiamo trasmesso la rassegna stampa vaticana dj seppe di
E