Intervista a Sergio D'Antoni sullo sciopero generale contro la crisi indetto dalla Cgil per il prossimo 12 dicembre

Sergio D'Antoni siamo alla vigilia di uno sciopero generale che
Si è detto spacca il sindacato e spacca anche il Partito Democratico non ci saranno CISL e UIL e non ci sarà la componente diciamo di origine Margherita del Partito Democratico
Sì io penso che
Sicuramente diciamo lo sciopero è sbagliato perché è spaccata
L'unità dei lavoratori siamo quindi in una fase della crisi così seria così importante in cui
Ci vorrebbe il massimo di unità
Il massimo di capacità di
Assumersi la responsabilità di fronte alla crisi
Ci vorrebbe uno spirito del novantatré e quello che ci portano fuori dall'altra crisi
Altrettanto seria caccia versammo in quegli anni diciamo con una politica concertativa in cui ciascuno dei soggetti in campo Governo parti sociali Parlamento maggioranza e opposizione si assunsero le responsabilità corrispondenti
Purtroppo questa iniziativa invece
Come finisce per determinare una condizione di frattura che poi bisognerà recuperare ma che certamente ha lasciato strascichi anche il Governo deve riflettere molto perché non Poggio dirsi della frattura altrui siamo in una condizione nella quale
è fondamentale il raggiungimento di unità proprio per dare garanzie ai mercati per perché vanno fatte scelte coraggiose e non si si si può limitare diciamo all'ordinaria amministrazione come finora il Governo ha fatto
Anche con il recente provvedimento anticrisi per quel che riguarda il Partito Democratico
Partito democratico non ha preso nessuna posizione ufficiale
Quindi non c'è una frattura non c'è una
Rottura come partito c'è sicuramente una sensibilità diversa dei singoli che si manifesta attraverso
Dichiarazioni anche partecipazione o meno allo sciopero diciamo io appunto sono contrario lo considero un errore e non vi partecipa altri esponenti invece hanno ritenuto di
Partecipare e questo sicuramente è un elemento non positivo ecco però finora il partito si è ben guardata farebbe bene a
A continuare diciamo in questa linea dall'assumere qualunque posizione diciamo perché noi in questo caso del dobbiamo rispettare il partito deve rispettare l'autonomia
Dei soggetti sociali ed evitare assolutamente di dare un giudizio che finirebbe quello sì
Per
Rompere l'unità del partito diciamo quindi in questo senso è chiaro che neanche questo è un bel vedere diciamo avere posizioni differenziate
Tra esponenti del partito però è chiaro che il partito è fuori da queste bisogna tenerlo fuori proprio perché
Bisogna che invece poi lavoriamo tutti insieme con i contenuti per recuperare quinta non solo e non le sarà sfuggito da
Da parlamentare anche da ex sindacalista quale
La vicenda FIAT oggi si
Parla ancora delle dichiarazioni rese da Marchionne al Ministro delegato che
Insomma non esclude anche una
Alleanza in posizione minoritaria
E si grida da parte di una parte del sindacato almeno
Al rischio di perdita di italianità
Siccome su Alitalia anche questa volta
Lei li cosa ne pensa beh io penso che da un lato sicuramente diciamo il lauto per l'Italia è fondamentale perché
Non è soltanto il problema di difendere un una bandiera un prestigio difendiamo
Come dire una un asset produttivo che riguarda forse nel suo indotto complessivo due milioni di persone tra tutti quelli che finiscono per avere
Rapporti di lavoro con l'auto diciamo dalle concessionarie le officine ai diretti ed indiretti altri intriso
Quindi
Questo è il punto di partenza
Secondo è
Finora il Governo non ha fatto nessuna iniziativa
Che mette in moto un processo di
Diciamo di sostegno all'Out non tanto per l'auto in sé quanto per queste conseguenze che riguarda un milione di persone
Ormai assistiamo a a fenomeni imprevedibili fino a qualche
Tempo fa poco tempo fa se qualcuno un anno fa avesse detto che
Gli Stati Uniti come Governo Alfano sarebbero diventati azionisti di una
Compagnia automobilistica sarebbe stato considerato pazzo diciamo quindi però la crisi è tale da costringere gli Stati Uniti a fare questo passo quindi io penso che l'Europa e l'Italia debbono fare
Azione di sostegno diciamo la Francia ha fatto qualcosa ma ci vuole a mio giudizio di più e anche nel provvedimento anticrisi
Bisognerà trovare e aiuti di Stato alleva all'ANCI sobri istintivo una forma una qualche forma o attraverso la rottamazione attraverso
Altri strumenti che incentivino
L'innovazione automobilistica cioè bisogna trovare strumenti che comunque mettere in moto e spingano questo settore c'è poi il problema la crisi sta producendo l'effetto che poi sopra avranno come si dice cinque sei
Diciamo Società automobilistica in tutto il mondo e a quel punto come dire anche la FIAT si sarà costretta a fare accordi con qualche altro diciamo io non mi scandalizzo francamente
Come non mi scandalizza o per Alitalia così non mi scandalizzo se è poi la guida sarà o non sarà italiana io quello che difende difendeva in Alitalia è una politica industriale che ci consenta di mantenere
In Italia appunto il potenziale occupazionale il potenziale
Produttivo il potenziale che
Ci ha visto protagonisti in questi anni siamo per fortuna dopo la cura Marchionne quindi in questo senso il problema non è a priori il problema è vedere che tipo di accordo con chi con quale garanzia
Per l'Italia senza porre problemi della nazionalità diciamo dell'interlocutore
Mi preoccuperebbe molto di più una soluzione appunto alla all'Alitalia diciamo di tipo Alitalia
Che fai stamane italiani ma di una tale debolezza che poi scopriremo che senza i francesi non potrà andare avanti quindi via e però sarà costato lo Stato italiano due o tre miliardi di euro quindi tanto valeva Dabo subita Air France dando
Facendosi dare garanzie facendo in modo che
I francesi pagassero i debiti di Alitalia cioè sarebbe stato molto più vantaggioso per l'Italia e per Alitalia quelle in questo senso non è il pro non è un bell'esempio quelli
In questo senso il vero problema è l'accordo che ci sarà quali garanzie
Dara nell'eventualità alla produzione italiana all'occupazione italiana alla prospettiva di tutto questo in Italia non scordiamoci che l'automobile per la maggioranza in questi anni un presidio nel Mezzogiorno
Quindi in questo senso è fondamentale trovate piemontesi che in un certo punto ormai diciamo abusive ciao una parte piemontese ma da Melfi a Termini Imerese dal Terme via
Pomigliano d'Arco diciamo siamo n in una diffusione per fortuna di presenza meridionale è una delle poche aziende che ha una diffusa presenza meridionale quindi in questo senso diciamo proprio perché parliamo di zone deboli ancora più
Significativo lo sarebbe dovunque ma ancora più significativo il fatto che la parte di tutti ci sia un impegno a non disperdere questo potenziale