Trasmissione sul Consiglio d'Europa: il sessantesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

Radio Radicale parliamo e insieme ancora una volta al Consiglio d'Europa con cui stiamo realizzando un ciclo di trasmissioni parliamo oggi in particolare
Di diritti umani perché la giornata dieci dicembre giornata dei diritti umani anniversario della
Dichiarazione firmata sessanta anni fa che stabiliva una serie di principi fondamentali nella storia moderna quindi che
Riguardano appunto i diritti umani vogliamo per parlare di questo con i nostri due interlocutori di oggi che sono la
Dottoressa Gabriella Battaini d'Dragoni che il direttore direttore all'interno del Consiglio d'Europa del settore riguarda l'Education la cultura la gioventù e lo sport e con gli Anglani sanno che è un giurista esperto soprattutto di diritto
Internazionale con cui parleremo appunto di
Del percorso di questi sessant'anni di di di storia dei diritti umani partendo dalle
Origini di questa
Idee di questa carta e vedendo poi come nella
Applicazione pratica ancora abbiano ci sia bisogno di tanti altri passi visti i Paesi che ancora continua a non rispettare
I diritti umani fondamentali intanto però partire dalla definizione cioè dalla nascita di questa carta
E da che cosa contiene i quali sono gli elementi e contiene lo chiederà innanzitutto la dottoressa Gabriella Battaini Dragoni
Innanzitutto buongiorno grazie per questa opportunità di esprimerci su un tema così rilevante come lei ricordava
Alla data odierna è fondamentale
La carta contiene ovviamente tutti i diritti non solo i diritti civili e politici ma anche i diritti economici sociali e anche quelli culturali ed in particolare sugli aspetti più culturali
Che nel seguito di questo dibattito vorrei
Poi ritornare come lei ricordava giustamente sono sessant'anni che questo testo fondamentale esistente il testo sul quale è stata poi costruita la Convenzione europea dei diritti dell'uomo
Che il testo diciamo colonna vertebrale di tutto il Consiglio d'Europa
E la questione fondamentale che ci si può porre oggi
Sessanta anni dopo a che punto siamo in Europa nelle nostre società così culturalmente diverse
Nella applicazione di questi diritti e soprattutto nella possibilità di accesso reale a questi diritti da parte dei nostri cittadini
Partiamo allora da da da questo cioè a che punto siamo partiamo anche dei dei Paesi europei perché anche in Europa c'è qualche Paese che ha qualche difficoltà ancora su questo fronte non parliamo poi del resto del mondo
Certo lascerò poi ovviamente intervenire anche il mio collega su questo tema visto che lui è specialista io mi fermerei soltanto su un aspetto che mi sembra però fondamentale
Le nostre società come dicevo pocanzi sono sempre più diverse nella loro composizione culturale
Linguistica religiosa etnica
E questa multiculturalità questa diversità culturale sentiamo che incomincia a porre problemi seri nella gestione
Che vorrei definire democratica di questa diversità in seno alle nostre società
I problemi che constatiamo e che molti gruppi in seno alla Società molte le comunità trovano sempre più difficile il percorso che potrebbe permettere loro di accedere a questi diritti concretamente
Diritti per esempio nel settore dell'accesso ai servizi di sanità oppure dell'istruzione pubblica fondamentale per integrare coloro che vengono dall'esterno dall'Europa
Come migranti oppure coloro che sono diversi e che dicono già in seno alle nostre società perché compongono alcune delle nostre minoranze nazionali per esempio quindi la questione di sapere in che misura questa diversità religiosa linguistica
Ecco Nica o culturale può rendere difficile l'accesso ai diritti è fondamentale e la domanda che ci si può porre e quali sono le formule le più appropriate
Che possono facilitare questa possibilità di realmente esercitare i propri diritti
Quando ci si trova appunto sul suolo europeo
Dottor Clai se non è un giurista olandese ha studiato diritto internazionale lavorare consulenti anche consulente della Ufficio della Presidenza dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa
Su questi temi uno sguardo diciamo al mondo a sessanta anni dalla
Dichiarazione ci fa la fa essere ottimista o pessimista che bilancio si può trarre di queste sessanta anni
Voglio anzitutto buongiorno penso che il Bilancio e un bilancio misto abbiamo fatti
Progressi norma in tutto il mondo soprattutto in Europa dove veramente abbiamo raggiunto un livello di protezione dei diritti dei umani senza precedenza
Abbiamo una convenzione dei diritti umani con una corte
Che sopra
Chi è contro l'applicazione di queste convenzione che permetta ottocento un milione devo milioni di europei di aver la tutela dei loro diritti è anche vero che nel mondo nel mondo intero c'è ancora tanto tanto da fare dove anche lì ci sono progressi notevoli volevo solidi per sottolineare la adozione lezione l'anno scorso
Ed è una risoluzione delle Nazioni Unite perché prevede l'abolizione della pena di morte pena di morte che è stato abolito in Europa
Però che la dizione unite per un voto di l'Assemblea generale si sono impegnate di abolire anche a livello mondiale
Senta badavo vediamo un po'nel dettaglio i contenuti di di questa carta perché dentro la
La dichiarazione universale dei diritti dell'uomo ci sono molti
Diritti alcuni dei quali appunto sono ancora in via di conseguimento altri sono ormai acquisiti in molti
Paesi d'elaborazione il dibattito che portò alla alla creazione di questa carta ce lo vuole ricordare perché dentro la carta
Dei diritti dell'uomo ci sono anche
Quelli che si chiamano nel linguaggio moderno giuridico i diritti sociali diciamo quelli che riguardano il lavoro la casa
Il l'esistenza dignitosa e su questo ci fu lo ricordiamo anche un dibattito tra i vari schieramenti tre blocchi del mondo come andò come si è voluta poi questa idea
Voglio anzitutto all'epoca conviene ricordare che la Dichiarazione Universale fu adottato Consolo otto astensione non c'era all'epoca un voto contrario
è anche vero che il mondo all'epoca era sessanta anni fa diviso in blocchi netti è che il blocco
Diritto dell'Unione Sovietica se astenuta insieme tra l'altro a un Paese come l'Arabia Saudita però non hanno contato votato contro
Nel
Nel periodo successivo i diritti sociali hanno trovato l'opposto in un trattato speciale del Nazioni Uniti il cofano anzi sui diritti sociali
E economici e sociali è un altro sui diritti politici e siti civiltà
A livello europeo abbiamo la stessa cosa al Consiglio d'Europa per i quarantasette Paesi abbiamo la
Convenzione europea dei diritti dell'uomo e abbiamo la Carta europea e sociale che riguarda i diritti sociali
Dottoressa battelli Dragoni lei si occupa in particolare che ha coordinato nell'anno che si sta per chiudere
In particolare il lavoro su questo libro bianco sul dialogo interculturale ci vuole spiegare che cos'è e come si lega al discorso che stiamo facendo
Il Libro bianco è stato effettivamente preparato nel corso dell'ultimo anno e vorrei sottolineare che
Non è stata una
Espressione di
Volontari scrivere questo libro bianco da parte del Segretariato ma è stato il nostro
Summit l'ultimo vertice dei Capi di Stato e di Governo che si era riunito a Varsavia nel due mila cinque che aveva domandato
Acché il Consiglio producesse un testo di questo genere quindi abbiamo cercato di soddisfare una esigenza politica quella cioè di preparare un testo che contenesse delle linee guida
Per permettere i nostri Paesi membri di gestire
La diversità culturale come dicevo prima in modo democratico
Allora abbiamo tenuto anche conto del fatto che questo anno due mila otto era stato proclamato dall'Unione europea come hanno del dialogo interculturale e questo nostro libro bianco è uscito
Proprio come un contributo concreto
Anche all'anno del dialogo interculturale
è stato approvato dal nostro Comitato dei Ministri quindi non si tratta di un semplice documento che vuole auspicare I nostri Governi certe linee di condotta precise
Ma un testo che corrisponde ha una posizione consensuale sul modo appunto di integrare la diversità in seno alle nostre società
Questo testo peraltro però l'occasione di presentare in Italia intorno al quindici di gennaio a Roma
Con il Ministro della cultura italiano e anche con la partecipazione di alcuni
Rappresentanti della Camera dei deputati e anche in presenza del Sindaco Alemanno
Tenevo a fare una anticipazione di questa presentazione perché siamo molto contenti del fatto che il libro bianco sia stato ora tradotto in italiano che quindi si è anche disponibile per i nostri operatori politici sociali economici e così via
In poche parole che cosa contiene Libro bianco come le dicevo prima una serie di raccomandazioni sul modo in cui
Si deve
Intervenire per facilitare primo il rapporto tra maggioranza e minoranza in seno ad un Paese dato
Il libro bianco insiste molto sulla necessità di non procedere nella fase di integrazione
In seno alle società a quei processi che sono stati utilizzati nel passato ma che si sono in realtà rivelati insoddisfacenti mi riferisco ai processi di assimilazione
Oppure ai processi di quello che si chiama comunitarismo cioè il vivere in comunità separate che non comunicano tra di loro
Il libro bianco insiste molto sulla necessità di
Prendere gli aspetti più positivi dell'uno e dell'altro sistema cioè sia dei processi di assimilazione
Che di quelli appunto del comunitarismo e di vedere in che modo prendendo i migliori aspetti si può proporre un
Modello
Di integrazione politico-sociale diversa per il futuro che cosa si prende sostanzialmente dal processo di assimilazione il rispetto della uguaglianza di ciascuno l'imparzialità dello Stato dell'autorità pubblica
Dal settore delle comunitarismo prendiamo la valorizzazione della diversità in quanto fattore di arricchimento ed innovazione
E
Cercando di creare un nuovo modello appunto di integrazione politico e culturale e sociale insistiamo molto sulla necessità che ci sia un pieno rispetto
Non solo della diversità in quanto tale ma in particolare le maggioranze non devono imporsi in modo eccessivo sulle minoranze in seno una società
E dicendo questo cd fondiamo su due testi fondamentali del Consiglio d'Europa e piuttosto recenti che riconoscono i diritti delle minoranze mi riferisco in particolare alla Convenzione quadro
Sul riconoscimento dei diritti delle minoranze nazionali miserie mi riferisco anche al testo fondamentale in materia culturale che il
Testo appunto la carta dei diritti delle lingue minoritarie regionali
Due testi questi che riconoscono ampiamente la necessità di proteggere le minoranze e di assicurare loro un futuro in seno alle nostre società nel pieno rispetto delle loro caratteristiche
Ovviamente questi diritti di riconoscimento si accompagnano anche a obblighi da parte dei cittadini che appartengono alle minoranze obblighi di rispettare i valori fondamentali delle nostre società
Che sono i valori poi costruttivi che ritroviamo nelle costituzioni nazionali vale a dire i valori appunto di libertà
Di diritti dell'uomo di democrazia di pluralismo quindi democratico e di è stato di diritto quindi tutti questi principi devono essere assolutamente rispettati
Quindi questa relazione di potere tra maggioranza e minoranza uno degli aspetti importanti di questo libro bianco sulla dialogo interculturale
Seguono altri aspetti l'aspetto della partecipazione c'è tutto un capitolo nel Libro bianco dedicato alla necessità di partecipare di assicurare in anche a livello locale la partecipazione
A
Coloro che sono di origine migrante ma che risiedono sul territorio
Da un certo numero di anni
Anche questo aspetto della partecipazione come lei può intuire è fondamentale perché più si partecipa e più si condividono appunto i valori della società nella quale si inseriti e questo può permettere a gruppi
Importanti in seno alla società di non sentirsi esclusi o marginalizzati ma al contrario di partecipare a un progetto di vita sociale comune e quindi di potere anche beneficiare del loro contributo
Il terzo capitolo del libro bianco lo score molto rapidamente porta sulla necessità di sviluppare quelle che noi definiamo con un termine tecnico e forse un po'inconsueto le competenze interculturali
Partiamo dal presupposto in realtà che queste competenze non siano date naturalmente al momento della nascita ma che le si deve acquisire proprio attraverso l'istruzione ed educazione mi riferisco alle competenze presenti o linguistiche il multi linguistico
Alle competenze relative alla conoscenza per esempio della storia in un modo multi prospettiva o con varie opinioni dibattiti critici che possono essere sviluppati
Conoscenza anche delle grandi religioni che esistono attraverso il mondo
E così via quindi conoscenze che in realtà ci devono preparare ad affrontare l'altro colui che è diverso
Non solo con empatia e con una foglia profonda di conoscerlo ma anche con la capacità linguistica
Concettuale e così via di poter
Veramente scambiare opinioni in una grande
Aperture di spirito per potere rispettare appunto
Colui che entra nelle nostre società e che porta con sé un ricchissimo
Bagaglio di contributi culturali religiosi e linguistici e così via
Il Libro bianco poi terminali concludo rapidamente con tutto un capitolo sulla creazione di spazi favorevoli in seno alle nostra società al dialogo interculturale
Passi parliamo in particolare di strutture urbane per esempio questi quartieri così ghettizzati e periferici che escludono delle comunità intere
Devono assolutamente scomparire nella società futura che noi immaginiamo e poi c'è anche l'aspetto del dialogo interculturale ovviamente nelle relazioni internazionali perché questo dialogo può permette permette in realtà di evitare
La formazione sul piano internazionale di conflitti che possono anche diventare violenti
La creazione di stereotipi che possono negare il vero contatto e l'apprezzamento appunto dell'altro e quindi questo aspetto di una nuova forma culturale di diplomazia internazionale direi eppure rilevante
Allora dottor Clai sentendo anche il direttore del
Settore diritti umani della
Consiglio d'Europa chiederei a questo punto di
Parlarci un po'di a come funziona in Europa ci ha detto che c'è una Corte europea dei diritti dell'uomo che in qualche modo una diretta ed evita di quella dichiarazione
De di sessanta anni fa all'interno dei quarantasette Stati membri però sono diversi diciamo il record di rispetto dei diritti umani a seconda delle zone ci sono anche Paesi spesso sotto osservazione penso
Dalla Turchia penso alla Russia quali sono le situazioni appunto in quindi alcuni di questi Paesi in particolare le chiederei sulla Russia sulla Turchia e quali sono gli strumenti che l'Europa
Per dare spazio ai diritti dei cittadini di questi Paesi di
Di avere garantito il rispetto dei loro diritti
Innanzitutto i problemi dei diritti dell'uomo diritti umani si pongono purtroppo in tutti i paesi come dicevo già prima non solo a livello mondiale manca a livello europeo
La Corte europea dei diritti umani disoccupati da con a fare Licata affari chi
Che vengono convengano da tutti i Paesi tutti quarantasette Paesi membri del Consiglio d'Europa innanzitutto vengano tanti di queste richieste che la Corte
La Corte sta crollando sul peso di queste di questa fari
Per il momento abbiamo il ritardo
Ritardo impressionante di più di cento mila casi col dire che se un cittadino oggi
Chiede alla Corte di di prendere una decisione sul
Sul suo caso rischia di di aspettare almeno cinque sei anni prima di avere una una decisione una situazione che evidentemente è totalmente inaccettabile
E speriamo che
Fra poco possiamo cominciare con le riforme della corte del sistema per renderla più efficace questo mi porta la Russia domande posta da lei
C'è un protocollo che prevede una più grande efficaci TA della Corte europea dei diritti umani è stata accettata una ratificato da quarantasei Paesi membri purtroppo l'unico Paese membro che non l'ha ancora ratificato la Russia
E in queste situazione questa non ratifica blocca la riforma dalla Corte
Dunque stiamo provando di convincere i nostri amici russi di palle di accettare coma l'hanno fatto gli altri quarantasei e di permettere alla Corte di veramente essere uno strumento efficace per la tutela dei diritti umani in Europa
A parte la Corte la della Corte però abbiamo tutte le serie di altri strumenti che sono stata creati negli ultimi sessant'anni e come lei ha detto ingiustamente
L'eredità della della dichiarazione d'impresa universale dei dei Nazioni Uniti delle Nazioni Unite
Prima di tutto c'è la la c'è un comitato per la prevenzione della tortura
Anche
Essa un un sistema unica nel mondo
Perché permette la visita dei prigionieri luogo di detenzione senza preannuncio
Dunque i nostri esperti posto arrivare a qualsiasi ora qualsiasi giorno senza aver avvertito l'autorità per controllare se la situazione dei detenuti è conforme se non ci sono case dico torture
Abbiamo un commissario detriti gli per i diritti umani il signor Thomas Hammarberg chi è completamente indipendente dei Governi
E che spesso fa dichiarazione porta le luci situazione problematica dei diritti umani in Europa
Abbiamo in Commissione europea contro alle aste nazismo purtroppo come lei sa bene in tutta Europa l'incidente di razzismo e intolleranza stanno crescendo anche questo è purtroppo un fenomeno
Direi paneuropeo non
Limitato al la
Alcuni Paesi ma purtroppo una cosa generalizzata
Credo va combattuto e questa Commissione europea e molto efficacia indicare i Governi il merito di
Più efficaci per combattere
Questa scandaloso fenomeno che anche l'anche le antisemitismo e come lei sa nona scomparso ogni tanto ci sono di nuovo i casi che che emergano emergano
Come dunque per concludere vorrei dire che lei ha citato due paesi non vorrei limitarmi a questi due paesi troppi problemi diritti l'homo fieramente diritti umani ci sono in tutto l'Europa
E i problemi come dicevo del dell'intolleranza e del razzismo in tutte le OPA abbiamo anche sfide nuove
Colli internet per esempio ci siamo reso conto che per esempio l'abuso dei minori la tratta dessero umani
Viene facili tanto la pedopornografia viene facilitato molto dai nuovi metodi di comunicazione interamente
E stiamo lavorando molto per rendere anche l'internet un posto sicuro sicuro soprattutto per i bambini perché vent'evidentemente i bambini sono i più vulnerabile
Per tutto che riguarda abuso belli
Parte del DURC in via internet e stiamo sviluppando degli strumenti per
Tutelare e proteggere meglio i rilievi bambini e ne mentali che gli adulti ma soprattutto i bambini per l'internet
Contro la tratta adesso umana umani perché questa veramente vorrei
Sottolinea che il Comune dei più grande sfide nel campo dei diritti umani di questi nostri tempi sì Spina che in Europa più di un mezzo milione di persone avvengano
Sono vittime della tratta di esseri umani e quest'anno forma di schiavitù si tratta soprattutto di donne spesso molto giovane
Ma i cui passaporti vengano i documenti vengano tolti spesso vengano mi sono minati
Anche vengano vengano uccisi
Abbiamo quest'anno per fortuna abbiamo visto l'entrata in vigore del nuovo strumento del Consiglio d'Europa contro la tratta disumani primo in strumento mondiale che permetta anche di proteggere meglio le vittime di questa di questa
Tratte di schiavitù
Un'ultima domanda vorrei farla entrambi riguarda il grado di informazione di conoscenza di questi principi una recente sondaggio fatto in Italia
Ha dimostrato che circa l'ottanta per cento dei giovani tra i diciotto e trentaquattro anni non conosce la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo
Secondo voi è una notizia che significa che ormai questi principi sono acquisiti diciamo nei giovani
Italiani ed europei oppure che c'è bisogno di maggiore informazione una serie di associazioni pacifiste italiani chiede a
All'Italia di pubblicare questa
Carta universale dizione di renderla nota di diffonderla
Attraverso i quotidiani attraverso la televisione voi cosa ne pensate
Possiamo essere io trailer dottoressa Boldrini vedete dal momento che rappresento la
Nostra direzione generale e si occupa anche di problemi di appunto istruzione educazione e così via
Vorrei sottolineare innanzitutto rispondendo alla sua domanda all'importanza di continuare a informare e formare le nostre giovani generazioni
All'insieme di questi valori fondamentali e proprio per questo fantastico il lavoro che nell'ambito per sia scolastico ma anche extrascolastico si può svolgere proprio per trasmettere questi valori intorno al diritti dell'uomo
Concretamente noi come Consiglio d'Europa da diversi anni siamo impegnati
Su il tipo di lavoro che si può svolgere da una parte nelle scuole
Cooperiamo quindi con tutti i ministeri dell'istruzione pubblica dei quarantasette Paesi e interveniamo non solo producendo del i testi scolastici che portano
Sui diritti dell'uomo e la cittadinanza democratica ma facciamo anche la formazione dei formatori di insegnanti più di duemila formatori sono formati ogni anno
In modo da poter formare a livello nazionale gli insegnanti che nelle classi possono poi utilizzare questi testi che produciamo sul piano europeo e che proponiamo come testi complementari
Nei vari sistemi poi educativi quindi
Spetta poi ad ogni Ministero dell'educazione nazionale poter far sì che questi testi entrino nel curricolo scolastico e che gli insegnanti abbiano la possibilità di potervi appunto presentare
Quindi questo è un programma secondo noi fondamentale
Peraltro lavoriamo molto intensamente con le organizzazioni giovanili e anche in questo settore benché si tratti di formazione extra scolastica il lavoro proprio su questi temi dei diritti dei doveri
Che spettano ad ogni cittadino della partecipazione democratica e così via sono temi ricorrenti che peraltro non svolgiamo più esclusivamente con i nostri giovani cittadini europei
Ma spesso facciamo sessioni di studio e di formazione alle quali associamo anche dei giovani provenienti dalla zona del Mediterraneo
Non europea quindi dalla riva sud e est del Mediterraneo al fine di poterli
Insieme i nostri giovani europei
Formarli a tutti questi valori come dicevo prima fondamentali per la coesistenza pacifica e per la questione in seno
Alle nostre società
Ultimo punto sul quale siamo ora molto impegnati la nostra recentissima campagna
Con i media su tutto il piano europeo nella lotta contro le discriminazioni anche in questo caso utilizzando vari mezzi di comunicazione scritta o orale o televisiva
Oltre che l'internet stiamo appunto cercando di raggiungere
Coloro che sono vittime di discriminazione
Per poterli informare non solo sui loro diritti ma anche soprattutto sugli strumenti già esistenti a livello locale o nazionale e non solo internazionale
Per poter portare rimedio e uscire dalla propria situazione di vittima della discriminazione e ottenere giustizia questa una campagna che svolgiamo con colleghi
Del suo settore dal momento che lavoriamo proprio con i media e grazie ad un'ottima cooperazione in particolare con la i miope ed radio di fisionomia Copains
Riusciamo appunto a portare avanti questo programma che si concluderà alla fine del due mila nove
Benissimo forfora
Scaricati e vorrei aggiungere che i diritti umani sono lavori in corso non si arriva mai al traguardo
Non se ne parla mai abbastanza
Erano sono diritti che vengano difesi ogni giorno e assolutamente fondamentale di sensibilizzare le future generazione
Hai ai valori all'importanza di diritti umani abbiano visto appunto il purtroppo nella storia cosa succede se non vengano rispettate
Ebbene vediamo purtroppo ogni sera sui nostri schermi televisivi cosa succede nel mondo si diritti umani non vengano rispettati dunque come detto non se ne parla mai abbastanza abbastanza
E più si può informare più si può sensibilizzare i giovani meglio è
Allora io ringrazio entrambi ancora il Sanna e Gabriella Battaini Dragoni abbiamo parlato di
Diritti umani in questo dieci dicembre grazie risentirci finanziamo arrivederci