Incontro con i giornalisti di Rita Bernadini al termine della sua visita ai detenuti del carcere romano di Regina Coeli

Siamo nel giorno di Natale ancora Regina Coeli per fare
Una visita ispettiva fra l'altro in una giornata particolare perché abbiamo preso ieri dalla
Da una delle dici direttrici e che oggi sarà presente qui al carcere di Regina Coeli anche
Il capo del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria Franco Ionta
Quindi sono un po'tutti eccitati per questa visita
E fra l'altro io avevo richiesto se potevo portare più di due accompagnatori
Ma mi hanno detto che proprio per la concomitanza
Di questa visita del capo del DAP non potevano
Fare questa eccezione per cui oggi che sono qui con Simona Farkas che è la rappresentante di un'associazione di amicizia fra l'Italia e la Romania
E con Massimiliano Iervolino
Che è delegato della Provincia di Roma per i diritti umani
E tutti sappiamo che questa è una struttura molto vecchia è sicuramente inadeguata per reo ospitare detenuti se teniamo conto della funzione del carcere che dovrebbe essere quella del recupero
Delle persone che hanno la sventura di passare un periodo della loro vita in carcere
E quando ci sono venuta avevo visto che la comunità rumena
Che i rumeni erano molti in questo carcere ed è per questo che poi abbiamo iniziato questa afferisce collaborazione con
L'associazione di amicizia fra Italia e Romania con Simona far cassa anche perché con anche con altre associazioni
Stiamo facendo un'altra iniziativa che è quella per assicurare il diritto di voto
Dei alle elezioni europee e amministrative un diritto che è scritto sulla carta per
Di comunitari che risiedono in Italia è scritto sulla carta perché poi l'esercizio effettivo diventa pressoché impossibile
Quindi per il momento sono queste le informazioni che voglio dare e magari se vuole prendere la parola brevemente Simona Simona Farkas per dirci
Insomma che
Chi notizia lei
Rispetto a i detenuti che ci sono
Rumeni e qui in Italia in particolare a Regina Coeli
Spetta alla costanza
Buongiorno
Anzitutto la mia la mia presenza qui
è un'occasione al momento per aprire dialogo
Il
Alla nostra associazione arrivano richieste da parte dei familiari ti detenuti i quali non sanno notizie dei loro cari
Quindi non sanno se siano in carcere o siano da qualche altra parte quindi la nomina premura sarà ora di
Cercare di
Aiutare queste famiglie portare loro informazioni dei loro cari che eventualmente si trovino
Nel carcere
Mi aspetto da questa visita di portare un sorriso a queste persone e la mia solidarietà
Il resto lo lascio alle amministrazioni e alle persone competenti grazie
C'è con me lo avevo detto prima Massimiliano Iervolino che è stato segretario dell'associazione radicali Roma e che attualmente è delegato per i diritti e umani alla Provincia di Roma
La prima volta entro in un carcere ringrazio Rita Bernardini per questa possibilità che mi dà
Adesso entro come delegato ai diritti umani della Provincia di Roma credo
Che sia importante che finalmente anche la Provincia di Roma si occupi dei detenuti lo faremmo oggi lo continueremo a fare nei prossimi giorni il ventotto gennaio ci sarà un convegno
In provincia di Roma sulla questione dei bambini in carcere è sempre a gennaio ci saranno delle lettere che partiranno a tutti i Sindaci
Hai centoventuno sindaci della provincia di Roma per assicurare proprio quel voto alle amministrative all'epoca alle europee per i cittadini comunitari
Credo che questa sia la strada giusta per fare qualcosa per i detenuti e per fare qualcosa per il popolazioni che comunque hanno dei diritti che vanno rispettati
Un'ultima cosa che è un'informazione che vorrei dare
è che come radicali italiani e come Comitato
Radicale Piero Calamandrei abbiamo praticamente convocato a Roma nella giornata dell'otto gennaio due mila nove tutti i garanti per i diritti dei detenuti di tutt'Italia
Già nove hanno dato delle principali città e regioni italiane hanno dato questa loro disponibilità e quella sarà l'occasione per fare il punto
Della situazione delle carceri italiane che sappiamo tutti ad essere veramente
Esclusivamente questa fase per il sovraffollamento
E e anche per studiare insieme ho bisogno veramente di consultarli in quanto deputata radicale eletta nelle liste del PD per fare insieme per discutere insieme della
Proposta di legge per istituire cosa che non esiste il garante nazionale per i diritti umani
A dopo
Abbiamo terminato la nostra visita Regina Coeli
Era accompagnata da sono accompagnava attraversa da Massimiliano Iervolino e da Simona Farcas Massimiliano Iervolino e delegato dei diritti umani della Provincia di Roma
E Simona Farcas è responsabile presidente di un'associazione
E di amicizia fra Italia e Romania
Occorre tenere presente che in questo carcere
Il più antico di Roma forse d'Italia risale
Alla alla sua costruzione la costruzione di questo edificio al mille seicentocinquantaquattro in questo momento si trovano e ormai da tempo molti detenuti rumeni
Il direttore il dottor Mariani che abbiamo incontrato poco fa ci ha detto che attualmente
A Regina Coeli si ci sono novecentocinquanta detenuti
Mentre la capienza regolamentare di ottocentoventi
Che e il cinquanta sessanta per cento delle persone ivi rinchiuse sono stranieri
Che il trenta per cento sono tossicodipendenti e noi abbiamo visitato proprio il reparto dove si trovano i tossicodipendenti nel nostro giro
E abbiamo chiesto naturalmente anche informazioni sull'organico gli agenti di Polizia penitenziaria in organico dovrebbero essere seicentoventi mentre
E sono in realtà a cinquecento
E gli educatori su dovrebbero essere in pianta organica sono previsti dieci educatori ce ne sono otto
Abbiamo avuto la fortuna
In questa giornata di Natale di incontrare non solo il dottor Mariani ma anche e il capo dell'amministrazione penitenziaria del DAP
Il dottor Franco Ionta
E lì abbiamo incontrato mentre stavano terminando il pranzo di Natale nella mensa
Del carcere per gli agenti
Insomma hanno pranzato con i piattini di carta vederli tutti assieme assieme anche agli agenti
Da un certo punto di vista ci ha fatto piacere perché insomma fare il pranzo di Natale
Così credo che
Dimostri una particolare sensibilità
E abbiamo parlato con Ionta e francamente gli abbiamo detto anche
Che ci avevano sorpreso alcune almeno a me avevamo sospeso alcune dichiarazioni
Come quella rilasciata subito dopo la sua nomina alcuni mesi fa
Quando ha detto che ormai bisogna considerare fisiologica una popolazione carceraria in Italia fra i sessanta e settanta mila detenuti
Ora noi sappiamo che già a sessanta mila detenuti le carceri italiani scoppiano e soprattutto non sono legali cioè non hanno quel
Hanno quello del sovraffollamento che non è previsto dalle dalla capienza regolamentare che è stata fissata per le carceri
E
E il
Dottor Ionta a risposto che occorre una riforma alla quale lui sta lavorando e che sembra che partirà proprio da Regina Coeli
Queste se mi è stato detto nel momento in cui ho fatto la battuta ma
Lo togliamo di mezzo questo carcere
No sembra che
è proprio per affrontare la carenza di personale
Di agenti di Polizia penitenziaria abbiano
Intenzione e di prevedere una sorveglianza è fatta con i moderni mezzi della tecnologia è questo
Richiederà minore
Personale
E naturalmente vedremo poi in quali tempi una cosa del genere verrà attuata naturalmente la mia domanda ma questo consentirà
Un migliore trattamento cioè fare effettivamente quello che prevede la Costituzione italiana e cioè il recupero della persona detenuta e e naturalmente la sua risposta è stata sì
Però io credo che tutto questo dovrà essere naturalmente discusso
Con altre persone che si occupano del problema del carcere
E e soprattutto
Noi siamo convinti che debba essere fatto un discorso di dedicarci utilizzazione
Nel senso che ci sono reati che sicuramente
Possono essere sanzionati non necessariamente con il carcere ma con misure alternative che a volte sono più efficaci
Delle carcere stesso
E abbiamo incontrato naturalmente tantissimi rumeni e grazie
Alla presenza di
Simona abbiamo potuto parlare con molti di loro e ci hanno rappresentato la situazione di disaggio
Disagio dovremmo parlare
Per loro e anche per molti altri di disumanità in cui sono
Costretti a vivere
E aggiungo poi magari possiamo entrare più nel dettaglio ci anche Massimiliano che potrà dire qual è la condizione
In cui vivono i detenuti tre dei vari reparti che abbiamo visitato voglio aggiungere in conclusione di questo mio intervento che abbiamo voluto visitare anche le caserme degli agenti di Polizia penitenziaria
Sappiamo che non sempre le visite ispettive questo viene fatto e devo dire che insomma stanno quasi come i detenuti perché sono delle vere e proprie celle
Dove stanno strettissimi piene di armadi
Insomma anche loro con un disagio non indifferente per vivere in una situazione di squallore anche
Senza un quadro spazi ristretti grati alle finestre insomma
Delle vere e proprie cella
E e naturalmente con gli agenti abbiamo più volte riflettuto sulla loro
Condizione e sulla difficoltà per loro stessi di poter svolgerà al meglio il lavoro a cui sono stati assegnati
Diamo la parola a Simona Farkas ti ringraziamo tantissimo
Per averci aiutato e per essere stata con noi in questa visita
Tasso no io che ringrazio l'onorevole Rita Bernardini per questa possibilità che mi ha dato oggi di visitare per la prima volta un carcere italiano
Per mia sorpresa se posso dire
Avere incontrato
Alcuni dei circa duecento romeni detenuti qui i quali erano molti sono stati molto contenti di poter parlare in euro meno di poter
Dire il loro bisogni di chiedermi l'indirizzo dove poter scrivere
Per chiedere appunto
Per chiedere si in aiuto come poter risolvere alcuni problemi con i familiari rimasti in Romania e così via
In quello che mi sono sentita di promettere è stato
Di inviare dei libri in lingua rumena alcuni di loro studiano e questo mi fa molto piacere
Perché loro di tempo ne hanno tanto quindi e importante che non dimentichino la lingua madre
Alcuni
Rimarranno qui per molto tempo altri di meno però
Credo che leggere nella propria lingua madre li possa sentirlo far sentire meno soli e meno tristi
Grazie
Buon Natale insomma
Scansati Vannuzzo
Ben sei abituato non ti preoccupare che è facile abituarsi soprattutto quando si ha qualcosa da dire
Sicuramente
Hai molto da dire e poi ha iniziato a questa nostra collaborazione
Per esempio molti detenuti chiedevano anche di avere contatti con l'ambasciata molti detenuti si sommano molti detenuti hanno chiesto di avere contatti con l'ambasciata
Mi hanno detto che hanno scritto ma non hanno ricevuto alcuna ricco di risposta sarà un mio impegno o mediare diciamo questa questo dialogo
Anche alcuni hanno chiesto anche di parlare con un avvocato
Si lamentano chiaramente per i tempi lunghi che devono aspettare
Però
Sono convinta che
Piano piano le riusciremo a darle una mano almeno dal punto di vista umano
Come associazione possiamo vuoi dare
Per radio radicale l'indirizzo del sito internet della sua associazione
Allora posso senz'altro dare il sito della nostra associazione www Hirsi Onlus punto org chiunque voglia a scrivere e info chiocciola irrisione lo spunto ore
A questo punto visto che abbiamo qui un prontuario dei diritti dei detenuti
Che non non è tradotto in euro meno possiamo tradurre il romeno metterlo sul sito ma anche a questo punto chiederle chiedere di
Indi
Lasciano direttamente i detenuti in Indro meno perché molti
Hanno detto di non aver mai ricevuto questo prontuario dei diritti
Io lo meni chiaramente si lamentano anche per un fatto di discriminazione indice non hanno gli stessi diritti degli altri carcerati
Io direi che leggendo sapendo e i loro diritti possono poi la mente di fare le loro lamentele nel caso in cui questi diritti non vengano rispettati
Ecco abbiamo chiesto naturalmente come ormai siamo abituati a fare il prontuario vedete dei diritti del detenuto ce l'abbiamo
In italiano
In spagnolo e in arabo
Naturalmente dovrebbe esserci in tutte le lingue per consentire ai detenuti di sapere
E quali sono i i loro diritti ma adesso diamo la parola a Massimiliano Iervolino che per la prima volta è entrato in un carcere quindi sarà interessante essendo lui
Delegato per i diritti umani della Provincia di Roma sapere che cosa ha provato e
E quali spunti anche di iniziativa gli sono venuti
Ma innanzitutto diciamo che le cose che si sentono al di fuori del carcere poi visitando il carcere si vedono che sono sicuramente reali nel senso che noi abbiamo visitato parecchi reparti di delle carcere di Regina Coeli
E sicuramente i problemi maggiori sono quelli del sovraffollamento abbiamo visto celle veramente piccole dove sono ammassate tre quattro persone anche e anche di più poi c'è un altro problema che è un problema
Molto sentito dalla popolazione carceraria che è quello del freddo del freddo dell'umido del freddo e dell'umido perché noi durante la nostra visita vediamo anche voluto visitare
Tutte i reparti docce i reparti dolce del i vari
Divari Bracci e anche lì abbiamo dovuto ahimè riscontrare comunque di servizi fatiscenti
Parlando anche con parlando anche con il personale carcerario abbiamo potuto sapere che finanziamenti
Delle di Regina Coeli tenenze menti che arrivano in fila Regina Coeli sono davvero pochi e quindi anche loro non hanno la possibilità di avviare quei lavori che permetterebbero
Una condizione più umana
Deve de della popolazione detenuta qui nel carcere
Quindi mi sembra che le cose da fare ci siano e siano veramente tante spero che anche con Rita sicuramente anche corrida torneremo in questo carcere ma anche in altri calci Belvedere Mammano quale sarà
La situazione è la situazione come evolverà da parte mia ci sarà sicuramente un rapporto al Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti su quello che accade
Di su quello che sono le strutture carcerarie per
Far sì che comunque ci sia un iter un interessamento da parte dell'ente locale a questa situazione
Un'ultima cosa che è una notizia avevo già preannunciato che l'otto gennaio abbiamo convocato o a Roma i garanti per i diritti dei detenuti che ci sono le varie parti e d'Italia
A questa riunione mi ha detto il direttore del carcere il dottor Mariani che sarà presente
E il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria anche lui manderà una persona un funzionario per assistere e partecipare a questi lavori
Vorrei ricordare è una cosa che ho già detto ma che
Credo che sia importante visto che noi radicali ciò occupiamo dell'anagrafe degli eletti e dei nominati quindi deputati Consiglieri di a tutti i livelli
Una frase che o ho letto in uno scritto molto bello di molto interessante di Luigi ferraioli quando ha detto che il carcere in Italia è un'istituzione opaca
Noi che facciamo di tutto e dobbiamo fare ancora molto di più per renderla trasparente per renderla conoscibile a tutti gli italiani
Perché solamente attraverso la conoscenza e poi
Importante e e si possono fare le riforme le riforme vere
Insomma anche un'anagrafe delle carceri come ha suggerito Irene Testa che siano continuamente monitorate
Credo che sia una piccola riforma importante da mettere in atto