Intervista a Piero Fassino sugli ultimi sviluppi della crisi in Medio Oriente

Radio radicale con l'onorevole Fassino al al termine della commessa due Commissioni congiunte esteri sulla crisi in Medio Oriente senatore Fassino è ovvio Fassino volevo chiederle qual è la la la vostra posizione dopo aver ascoltato le parole del ministro degli esteri Frattini
Ministro degli esteri annunciato un'iniziativa
Sostenuto in particolare del Governo francese Governo italiano per una risoluzione del Consiglio di Sicurezza incardinata su quattro punti
Cessate fuoco aiuti umanitari alla popolazione
Ripresa di un'iniziativa politica
Per a rimettere in movimento il processo di pace
Ripresa di un'iniziativa anche per favorire una riconciliazione tra le diverse fazioni palestinesi
Noi condividiamo questa piattaforma condividiamo l'azione del Governo italiano sta mettendo in campo
è evidente che in questo momento
Ottenere una sospensione delle attività militari
Decisivo
è chiaro però che la sospensione dell'attività militare il che significa cessazione dell'ANCI o dei
Ragazzi di ammasso sui villaggi israeliani cessazione delle
Attività militari israeliani nella Striscia di Gaza hanno bisogno di una garanzia di controllo
In questo senso il dispiegamento di osservatori internazionali che è uno dei punti che è incluso nella risoluzione
Che l'Italia la Francia vogliono presentare cosce sicurezza è un aspetto importante
La presenza di osservatori internazionali consentirebbe la comunità internazionale di mettere in campo un'iniziativa di monitoraggio di controllo
Che
Da un lato calmiere rep contribuirebbe a calmierare probabilmente la tendenza al conflitto lo scontro
E dall'altra sarebbe in grado anche di
Intervenire tempestivamente in chi la tregua dovesse la volesse violare
Una una missione
Paragonabile a quella del due mila e sei nel nel Libano che aveva costruito D'Alema è impensabile
Ma questa è un'iniziativa naturalmente
Quanti la presenza di osservatori internazionali in questo momento mi pare si configuri di più come una presenza di
Personale civile o in funzione di monitoraggio
Sulla linea del confine tra la Striscia di Gaza e lo Stato di Israele
In Libano invece c'è una presenza
Molto più consistente che accanto personale civile ed è anche un contingente militare cospicua consistente che però ha dimostrato esattamente di essere utile perché grazie alla presenza
Di interposizione di
Di un contingente delle Nazioni Unite in Libano o la guerra se sospesa ed allora non si sono più prodotti incidenti
E conflitti
La proposta di
Collocare osservatori internazionali è una prima proposta significativa che io spero venga accolta dalle parti
è ad osservatori internazionali di carattere civile
Potrebbero I potranno anche aggiungersi via via nel tempo presenze più consistenti questo dipende dall'evoluzione della situazione l'importante e che nel momento in cui si sollecita e si chiede una tregua
Alle parti sia in grado però di mettere in campo anche un meccanismo che ne consente il controllo sorpreso dalla posizione che assunto il Ministro della Difesa israeliano Barak
No ministro della difesa e se ne hanno Barak si fa carico di una grande preoccupazione che c'è nell'opinione pubblica israeliana non dimentichiamoci che da mesi e mesi e mesi i villaggi israeliani del Negev che sono prospiciente piazza sono oggetto quotidianamente di
Aggressioni con il lancio di razzi di missili che producono devastazioni sofferenza dolore vittime cioè un'esasperazione che l'opinione pubblica se gli anni a cui Barak dà voce
Che di cui si fa carico
D'altra parte è anche vero
Che però non c'è soluzione militare la crisi in Medio Oriente quindi
La reazione israeliana a al lanci dei dei dei missili chiama adesso sui villaggi israeliani ragazza nigeriana che punta a smantellare le basi di Hamas in territorio di Gaza è un'operazione militare che in ogni caso non consente però di arrivare alla pace
Bisogna guardare più in là e quindi occorre lavorare perché
L'attuale fase di scontro militare venga rapidamente superato per
Rimettere in moto un processo politico che restituisca
Alla politica la parola la possibilità di costruire quel negoziato che è necessario pagare la pace in Medioriente
Non sono in conflitto un torto una ragione ma due ragioni
La ragione di Israele di poter vivere sicuro senza paura dei propri vicini senza paura del proprio futuro e la ragione dei palestinesi di poter vivere in un proprio Stato due ragione sì
Si riescono a a conciliare soltanto se i protagonisti i titolari di questi diritti palestinesi e israeliani seguono attorno un tavolo discutono negoziano e qui c'è una responsabilità io dico che la comunità internazionale che deve
Non solo
Invitarli a discutere tre creare le condizioni perché questa discussione sia possibile accompagnate assisterli sostenerle in questa direzione
Ultima questione lei interpreta la risposta del due mila e sei di Israele e quella di oggi che a cui stiamo assistendo anche come un monito all'Iran la la cui diciamo le
Il cui attacchi ad Israele si fanno sempre più
Più più più frequenti lei poco si può impensati anche questo
Mi pare che ovviamente sorelle vuole affermare
Diciamo suo diritto fondamentale diritto fondamentale ad esistere come Stato non essere messo in discussione
Come invece amassero
Settori più oltranzisti iraniani o i settori integralisti islamici come gli Hezbollah dichiarano di voler fare
Il punto è che
Una reazione militare si può anche comprendere si può
Interpretare come la risposta ad una aggressione che quotidianamente Isella subito in questi in questi anni da parte di Hamas ma bisogna anche sapere che
Alla reazione militare bisogna che segua una strategia che torna a scommettere sulla politica
Perché in ogni caso
Non c'è soluzione militare al conflitto in Medio Oriente soluzione non può che essere
Negoziato che consenta di arrivare ad una soluzione condivisa e consensuale e la condivisione del consenso non è affidata ai rapporti di forza ma è affidata la ragione ecco lei crede che i partiti politici israeliani
Abbiano voluto dimostrare la loro fermezza anche alla vigilia della campagna elettorale mai colpisce è che la società italiana sia stata sostanzialmente molto unito in questi giorni anche uomini di dichiarata
Fede pacifista come Amos Oz sui suoi Grossman parlo di scrittori molto noti in Italia in Occidente
La riaffermando le ragioni della pace riaffermando la necessità di riconoscere i diritti dei palestinesi riaffermando la volontà di lavorare per un negoziato con i palestinesi però
Abbiano condiviso la azione messa in campo dal Governo israeliano per difendersi dagli attacchi di Hamas
E credo che su questa diciamo generale condivisione della Società italiana intorno alla stazione dobbiamo tutti riflettere così come dobbiamo riflettere sul fatto che non sono mancate nelle leadership arabi più autorevoli da Abu Mazen e al Governo egiziano al Governo Giordano quello dell'Arabia Saudita critiche molto dure nei confronti di Hamas della sua strategia politica della sua strategia militare
Quindi tutto questo ci deve spingere in ogni caso a lavorare perché le armi possono tacere il più rapidamente possibile al fuoco delle armi si sostituisca invece diciamo la voce la parola è la ragione