Intervista a Benedetto Della Vedova sulla crisi in Medio Oriente e sulla proposta di Pannella di adesione di Israele nell'Unione Europea

Crisi NAMA di variante la la situazione drammatica nella Striscia di Gaza la difficoltà della diplomazia internazionale
E obiettivamente anche una difficoltà di interlocutori Benedetto Della Vedova volevamo chiederti che cosa ne pensano i di questa situazione che sicuramente si fa di ora in ora sempre più complessa anche se si intravedono degli spiragli di possibilità grazie ad esempio anche l'intervento di Sarkozy che cosa ne pensano i della della proposta che Marco Pannella fatto in tempi decisamente non sospetti di Israele nell'Unione europea
Io ho sempre condiviso
Continuo
A condividere
Questa proposta anche proprio sul piano
Del contenuto specifico
Quindi
Ho sempre pensato
Che
Pannella avesse perfettamente ragione nell'individuare non solo su basi
Storiche ma
Nell'individuare Israele come
La frontiera
Dell'Occidente quindi per ragioni geografiche
La frontiera
Dell'Europa
Intendendo all'Europa come
L'insieme di
Paesi che
Fondano la loro unione sulla democrazia
Sulla libertà sulla libertà politica sulle libertà economiche
E quindi
Credo che fosse
Assolutamente
Coerente
Nell'ambito del
Processo di allargamento dell'Unione europea
Considerare non solo
La geografia ma considerare
La realtà politica
Dei Paesi
Essendo peraltro
Israele è un Paese del Mediterraneo
E credo anche che
Fare di Israele la frontiera
Dell'Europa avrebbe
Consentito e in prospettiva potrebbe consentire
Non di annullare Matisse ottemperare
La crisi
Del Medioriente
Della Palestina nell'ambito di un contenitore più ampio questo vale
Naturalmente
Il rapporto tra palestinesi e a quel punto Europa
Ma basta parrebbe anche dal punto di vista
Della
Evidente priorità
Di Israele che è quella della sicurezza e della
Legittimità dal proprio esistere in quanto in quanto Stato in una prospettiva
Come quella europea giacché non è una prospettiva federalista all'americana per capirci ma che comunque una prospettiva di integrazione
Economica e anche politica e quindi
Quella effettivamente è una potrebbe esserlo
Sarebbe stata e potrebbe essere una strategia che crea delle condizioni vede di depotenziamento della della crisi perché cambia
La fisionomia dei contendenti o soprattutto di un contendente
Secondo te il ruolo che in questo momento all'Italia dal punto di vista politico è adeguato alla politica estera che sta portando avanti il Governo Berlusconi è all'altezza della situazione drammatica
Che si sta virando Enna in questi giorni
Ma d'Italia e in particolare
I Governi
Di centrodestra di questi ultimi lustri penso al Governo Berlusconi tra il due mila uno al due mila sei hanno saputo fare una scelta molto più netta che non in passato
Quindi
Non solo di amicizia ma di vicinanza e solidarietà politica
Con con Israele la stessa prospettiva di Israele nell'Unione europea
è stata
Ribadita e reiterata nel Governo andando ad un'altra al due mila uno e il due mila sei ufficialmente dal Presidente dal Presidente del Berlusconi
E ti dico questo è
Un passo importante cioè non
Equidistanza e ore qui vicinanze ma
Una presa di posizione netta su quello che
L'interlocutore per un Paese democratico e c'è un altro Paese un altro Paese democratico quindi da questo punto di vista la posizione
Dell'Italia e quindi del Governo credo che sia
Netta
E condivisibile almeno dal mio punto di vista
Quello che emerge credo non sia tanto un solo lo intanto l'inadeguatezza della politica estera
Dei singoli Paesi europei l'Italia ha una collocazione
Geografica
Di proiezione verso il Mediterraneo verso il Medioriente che potrebbe
Fanno protagonisti ma non è tanto questo problema il problema è
Diciamo le stesse cose da dieci o quindici anni ma questo non vuol dire che abbiamo perso di significato e l'inesistenza in termini di politica internazionale e di difesa dell'Unione europea in quanto tale per cui
Abbiamo il protagonismo di Sarkozy sull'onda
Sulla scia della Presidenza dell'Unione europea
Se riuscirà a produrre
Un'accelerazione
Nella
Sospensione del della guerra
Va benissimo anche che l'iniziativa naturalmente sia SAR così anche se
Il problema non è la tregua il problema
Di porre fine alla guerra la tregua non è la fine della guerra
Semplicemente alla sospensione già poi creare le condizioni per cui
Entro tre mesi sei mesi un anno tre anni si ripropongano esattamente
I problemi che ci sono
Che ci sono stati e che Israele ha scelto di affrontare in modo così vado così radicale però il problema ritengo non sia quello della
Il ruolo di un singolo Paese ma sia quello del ruolo
Dell'Unione europea poi magari fra vent'anni chi ci sarà ricordo di farà esattamente questo discorso però non si sarà mosso nulla possibile però
Credo che
Anche rispetto
Al procedimento di riforma
Istituzionale europea che si è bloccato che dovrebbe ripartire a rendersi conto che
La possibilità
Dell'Europa
Di
A vere un ruolo che non è solo un ruolo dal punto di vista umanitario solidaristico di pacifica di di chi fa il paciere no di chi abbia un ruolo a difesa dei propri interessi che sono gli interessi
Della libertà e della democrazia
E quindi da questo punto di vista credo che quello la questione che si ripropone sia esattamente la questione della
Ruolo dell'Unione europea e dell'adeguamento degli istituti delle istituzioni dell'Unione europea