Uno sguardo verso il futuro

Signori e signore il Presidente della Repubblica
Signor Presidente
A nome mio personale e di tutta
L'università
Grazie di essere qui oggi
Grazie di essere qui in una giornata importante
In una giornata che come
Il
Titolo della
Dell'incontro sottolinea uno sguardo verso il futuro
E particolarmente dedicata agli studenti
Ai giovani
Coloro i quali debbono non
A parole ma nei fatti essere i veri protagonisti del nostro futuro
E quindi mi fa piacere signor Presidente in questa giornata di ringraziare lei dell'attenzione della presenza che ha voluto dedicare alla nostra università
E di salutare il Presidente della Corte costituzionale che abbiamo l'orgoglio di annoverare
Tra i nostri
Professori da molto tempo e quindi riteniamo che questa giornata sia una giornata in cui
Si possa anche attraverso l'intervento di un
Giovane
Professore della dell'università veramente insieme agli studenti e grazie alla sua autorevole presenza guardare avanti
La LUISS sta dedicando sforzi le risorse
Alla costituzione di una classe dirigente moderna preparata sottolineo preparata e irresponsabile
Con la finestra aperta sul mondo e sui grandi cambiamenti in atto
Ricerca internazionalizzazione rapporto diretti con gli stupri diretto con gli studenti queste sono le priorità su cui l'università lavora con entusiasmo e con determinazione
E in tutto questo abbiamo anche l'impegno di lavorare per contribuire ad una preparazione sempre maggiore dei futuri protagonisti di un'efficiente pubblica amministrazione
Chiudere le celebrazioni dei sessant'anni della Costituzione e per questo una visita un onore
Un grande onore ma anche uno stimolo a guardare avanti partendo da una Costituzione previgente e per molti versi ancora molto attuale nella sua prima parte
La presenza di tanti studenti oggi è la dimostrazione signor Presidente di tutto questo della volontà di guardare avanti e della centralità
Del ruolo della Costituzione il nostro Paese
Insieme anche però a stimolare
Un'unità di intenti e un grande sforzo condiviso sottolineo condiviso
Per adeguare e aggiornare il dettato costituzionale nella seconda parte a un diverso e contesto storico sociale
Ed economico
La Costituzione assume l'eguaglianza come suo principio essenziale oggi invece
Dobbiamo dire che nel nostro Paese aumenta la diseguaglianza la nostra società è ormai divisa in strati e questi strati molto spesso troppo spesso non sono comunicanti
Mai come adesso l'Italia deve guardare al futuro riscoprendo il gusto della sfida
Mettere al centro la crescita con un Progetto un grande progetto Paese che ponga obiettivi ambiziosi e condivisi
Verso i quali indirizzare le tante energie le tante eccellenze eletti tante capacità individuali facendo squadra come da tempo andiamo auspicando
Le sfide che in questi sessant'anni hanno avuto più giusto più successo sono state quelle Anna Giorgi mobilitazione collettiva
Tutti tutti nessuno escluso
Tutti dobbiamo contribuire a instaurare un clima di fiducia non solo a parole ma soprattutto con azioni che comportino forti assunzioni di responsabilità
Sentiamo l'esigenza di un nuovo patriottismo civile in cui la capacità di rischiare il merito la mobilità sociale il senso dello Stato dell'istituzione l'attenzione al bene comune
E sulla base di una forte mollare etica
Contribuisca ad avviare un grande processo di cambiamento rivolto al futuro chi aiuti a farci uscire da questa crisi in tempi ragionevoli
Molto dipende da noi e molto cari ragazzi dipende da voi dal vostro impegno dal vostro spirito di sacrificio dalla vostra capacità ad essere migliori in tre il senso di impreparazione creatività determinazione e perché no grande passione per questo nostro e vostro straordinario Paese grazie Presidente e della sua presenza
Siccome guardiamo al futuro come
Meglio
Non chiedere a un giovane professore della nostra università di fare insomma il primo intervento guardando al futuro prego professor scaccia
Al Presidente della Repubblica signor Presidente della Corte costituzionale Presidente e magnifico rettore della LUISS autorità signore e signori
La raccomandazione di Montesquieu di attendere alla modifica delle leggi con mano tremante assume rispetto alla Costituzione i toni di un imperativo
Le norme costituzionali avanzano infatti la pretesa superba di durare in eterno di fissare i principi che fanno di un'organizzazione politica una comunità di storia qui di destino
Anche le costituzioni tuttavia sono sensibili all'evoluzione delle forme politiche della coscienza sociale
Anche se necessitano di essere rinnovate per conservare piena aderenza alla realtà e non esporsi al rischio di venirne superate o tre volte
Per questo difendere la Costituzione oggi significa anche porre il problema della sua manutenzione
Problema arduo giacché quella dell'innovazione costituzionale è opera che richiede non tanto fantasia progettuale o virtuosismo comparatistico quanto piuttosto senso della storia
Capacità di percepire nelle onde lunghe
Senza farsi abbacinare dalle in cresta Touré di superficie destinate a scomparire con la prima bonaccia è possibile allora osservare che la tendenza trentennale manifestatasi in Italia come dei principali Paesi europei a decentrare gli assetti istituzionali ha raggiunto attualmente un punto di crisi
Mentre la recessione economica mondiale insinuare il dubbio
Che l'eclissi della centralizzazione statale e l'affermarsi del localismo rappresentino l'esito ineluttabile delle leggi di sviluppo storico
La riforma del regionalismo italiano è ancora lontana dall'essere si tradotta in prassi politica
E ciò alimenta un'attenzione vibrante fra un quadro costituzionale ispirato ai principi del più ampio autonomismo è una realtà ordinamentali carestia riguardi
La poesia della progettazione astratta che aveva indotto taluni con enfasi forse eccessiva
A ritenere ormai vicino un approdo federale ha ceduto il passo alla realtà prosaica
Di un episodio autonomistico che senza aver mai raggiunto il rivoglio della giovinezza appare già bisognoso di cure
Diversi sono i fattori che hanno cospirato in questa direzione
La clausola di attribuzione della potestà legislativa alle Regioni nelle materie non espressamente enumerate le cosiddette materie residuali
Che nei sistemi federali si riempie di ben individuabili i contenuti attraverso il richiamo alle funzioni storicamente svolte dagli Stati membri ha reso vano dei ardua la classificazione delle competenze regionali
Che sono state oggetto di interpretazione restrittiva
Le evidenze e talora macroscopiche lacune negli elenchi delle materie di legislazione esclusiva statale hanno dato causa letture espansive delle competenze statali
La rigida separazione delle competenze unità la debolezza di sedi di mediazione politica che mi consentissero un'applicazione meno inflessibile
Si è dimostrata incapace di prestare tutela adeguata a insopprimibili e imperative istanze di unità
In queste condizioni non era difficile immaginare che la forza degli interessi unitari avrebbe trovato il modo per imporsi sullo stesso ordine formale delle competenze
Come in effetti è avvenuto con l'elaborazione giurisprudenziale di una clausola di supremazia desunta dal principio di sussidiarietà
Grazie a questo titolo di competenza il legislatore statale può imporre vincoli su ogni atto legislativo della Regione anche in deroga riparto costituzionale
Con la conseguenza della potestà legislativa regionale non è mai qualificabile come esclusiva poiché nessuno spazio normativo locale è sottratto alle incursioni della legge statale
Come accadeva prima della riforma la fonte statale e quindi autorizzata interferire sulla riserva costituzionale della fonte di autonomia
E il rapporto di concorrenza tra norme statali e regionali sui medesimi oggetti come per le innanzi
Costituisce la più frequente modalità di manifestazione della competenza
Anche con riguardo all'esercizio della funzione amministrativa le virtù applicative dell'articolo centodiciotto sono rimaste largamente inespresse
Affinché la sussidiarietà favorisca un ampio decentramento autonomistico è infatti necessario dotare gli enti territoriali di risorse amministrative e finanziarie adeguata
Ma per un verso
La mancata attuazione dell'articolo centodiciannove ha lasciato invariato il livello di autonomia fiscale periferica
Per l'altro sono lungi dall'essere avviati processi aggregativi fra enti che facciano il loro assumere le dimensioni ottimali per l'efficiente esercizio delle attribuzioni conferite
E li pongono nelle condizioni di rivendicare dal centro funzioni sempre più vasta e articolata
Così
Il principio di sussidiarietà che ambiva ad avviare un processo di snellimento delle strutture burocratiche statali e a favorire la competizione fra i diversi modelli organizzativi di risposta alle domande sociali
Finora operato prevalentemente come strumento di centralizzazione amministrativa in aperta contraddizione con il suo valore ideologico
Ad uno sguardo di insieme insomma l'assetto ordinamentale che è avvenuto definendosi mostra rimarchevoli elementi di continuità
E sono deboli tratti di inedita rispetto a quello consolidato sia anteriormente al due mila uno Menchov desta particolari meraviglia
Da un lato infatti l'influenza ancora forte di filosofie politiche che collocano l'idea di libertà
In pensione recessiva rispetto a quella di eguaglianza contribuisce a diffondere un atteggiamento di diffidenza verso la diversificazione autonomistica
Dall'altro l'oggettiva permanenza di squilibri profondissimo nella distribuzione della ricchezza può alimentare il timore che l'INPS ha Chimento dell'Adige Direzione centrale accresca ulteriormente le diseguaglianze territoriali
Con esiti potenzialmente destabilizzanti per l'assieme statale
Se però si vuole evitare che si perpetui no prassi interpretative e applicative che possono sospingere lo scarto fra dato costituzionale realtà ai limiti della crisi di effettività
è necessario intervenire per bilanciare le spinte centralizza attrici che si sono manifestate
Sarebbe anzitutto auspicabile una disciplina che recepisca gli sviluppi le chiare indicazioni provenienti dalla giurisprudenza costituzionale definendo rigorosamente le condizioni di esercizio della sussidiarietà legislativa
Fino a prevedere un procedimento legislativo negoziato con le regioni per l'attivazione di queste competenze
Seguendo l'esempio comunitario si potrebbe anche imporre un obbligo di motivazione espressa delle leggi sussidiaria in modo da permetterne un più efficace il sindacato giurisdizionale e da limitarne l'impiego a ipotesi davvero eccezionale
Sarebbe utile inoltre l'enumerazione in un apposito elenco delle materie di competenza regionale
Questi interventi di razionalizzazione del quadro formale offrono tuttavia la risposta non pienamente appagante al vero e cruciale il problema
Come conciliare unità e pluralismo istituzionale secondo moduli in terminati sulla reciproca cooperazione più che sull'autoritativa Direzione centrale
Diventa ogni giorno più chiaro che la complessa integrazione tra fonti sistemi amministrativi diritti messa in moto dalla riforma del regionalismo
Non è un bene somministra bile dall'alto sulla base di formule rigide e immutabili
Né può essere interamente affidata al volontarismo casistico delle Corti ma richiede di essere governata in sedi istituzionali che favoriscono l'incontro il confronto dialettico fra centro e periferia
Nella perdurante mancata integrazione della Commissione bicamerale per le questioni regionali sarebbe utile e predisporre una disciplina generale delle sedie dei procedimenti della concertazione istituzionale
Al fine di riconoscere formalmente il rilievo che ha assunto nella prassi il sistema delle conferenze
Per ricondurre così un antico di trasparenza e di pubblicità momenti e luoghi che tendono attualmente a sottrargli sì
Non c'è dubbio però che la soluzione teoricamente più ambiziosa resta l'istituzione di una Camera composta in modo da essere autenticamente rappresentativa degli interessi territoriali
La Camera delle Regioni delle autonomie assicurerebbe una pregnante attuazione ad una parte negletta dell'articolo cinque della Costituzione
Quella tenore della quale la Repubblica adegua i principi e i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento
E contribuirebbe non poco a ridurre per questa via l'ancora troppo elevata conflittualità legislativa
Nella cornice di un pluralismo istituzionale edificato non più sulla separazione bensì sull'integrazione tra i processi politici locali nazionale
La legge statale sarebbe restituita al suo ruolo di indirizzo e di coordinamento dei centri di produzione normativa decentrati
Pur muovendo da visioni e interessi oggettivamente parziali
Le Regioni una volta inserite nel gioco politico nazionale sarebbero chiamati a sviluppare dinamiche unificanti
A concorrere con i loro originario apporti al processo di integrazione statale secondo linee di aggregazione del consenso alternative rispetto a quelle del sistema porti partitico
Che non sempre occorre ammetterlo appare capace di dirigere i processi di identificazione e di riunificazione politica
Non andrebbe trascurato da ultimo
Che la divisione funzionale fra i due rami del Parlamento vorrebbe parziale rimedio al difetto di efficienza delle Camere
Contribuendo a sgravare il carico e a migliorare per ciò stesso la qualità della legislazione
Oltre a conferire alla forma di Stato un profilo più coerente con il modello costituzionale una Camera delle Regioni opererebbe anche una razionalizzazione cauto ma non di modesto effetto della forma di governo
Resta però da dire conclusivamente
Che anche i correttivi formali sommessamente prospettati
Potrebbero risultare inefficaci se non matura nella coscienza sociale un clima culturale diverso
Da quello che finora ha impedito di collocare in un rapporto equilibrato ragioni unitarie e aspettative autonomistica
Così come va superata l'idea che l'unità politica e amministrativa postellino un assoluto e li dell'altro riformismo
Occorre pure prendere coscienza del fatto che l'autonomia non si esaurisce in un insieme astratto di relazioni funzionali e organiche
Ma esige da tutti gli attori istituzionali la piena assunzione delle loro responsabilità
Senza fare assegnamento sulla copertura paternalistica dello Stato
L'efficace ed economico esercizio delle funzioni
Il corretto trasparente impiego delle risorse pubbliche dovrebbero porsi come precondizioni per conservare la titolarità di competenze in capo ai soggetti che ne sono formalmente tributari o per pretendere né di nuovo
Si tratta in definitiva di affermare ad ogni livello di azione pubblica con intransigente fermezza l'etica della responsabilità
Che dà vigore pratico alle istanze di autonomia
E le distingue dalle rivendicazioni velleitaria
Una sfida culturale questa perdendo la quale
Le stesse innovazioni di ordine formale che pure si vagheggia no
Resterebbero lettera morta ospiti sgraditi di un organismo sociale impreparato ad accoglierlo
Grazie
Dopo le nuove generazioni le vecchie
Signor Presidente della Repubblica
Presidente Magnifico Rettore della LUISS
Autorizzata
Cari studenti signore e signori
L'anno appena concluso ha offerto a tutti noi in numerose occasioni per celebrare studiare divulgare la Costituzione in occasione del suo settantesimo compleanno
Lo abbiamo fatto in contesti istituzionali storici scientifici didattici e anche politici
Soprattutto in quest'ultimo ambito alla celebrazione al riconoscimento dell'esistente si è spesso accompagnato l'auspicio qualche volta l'annuncio di modifiche più o meno profonde alla nostra Carta costituzionale
Benché il terreno delle modifiche sia quello meno appropriato per un Presidente della Corte costituzionale organo di garanzia che ancora i propri giudizi alla Costituzione che c'è
Al testo in vigore al momento di ciascuno e decisione nei principi fondamentali della Carta
Credo di non compiere invasioni di campo se esprimo apprezzamento per quello che considero un frutto positivo niente affatto scontato delle celebrazioni del due mila otto
Mi riferisco all'ormai unanime ammissione che i principi fondamentali della nostra Costituzione sono irrinunciabili oserei dire non modificabili
Alla larghissima e confido non momentanea convergenza sul fatto che la prima parte quella sui diritti e doveri
Rappresenta un bene prezioso un patrimonio comune per tutti i cittadini italiani e non solo per essi
Questo approdo conoscente almeno potenzialmente di affrontare con serenità e costruttività ogni futuro dibattito sulle modifiche necessarie o spiccata
Non è stato un approdo casuale o fortunoso
Lo dobbiamo alla ragionevolezza di Monti
E in particolare l'autorevolezza e all'efficacia dei suoi interventi Presidente Napolitano per i quali le rinnovo oggi la mia gratitudine
La certezza di esprimere un pensiero condiviso da tutte le componenti accademica scientifica economica e produttiva
Presenti a questo incontro voluto dall'Università Luiss più onorato dalla sua presenza
Non posso tuttavia avviare questa relazione senza fare riferimento al fondo e saggio di fine anno signor Presidente
In esso lei ci ha ricordato i valori costituzionali porti alla base del nostro stare insieme e nei quali
Possono riconoscersi tutti i cittadini
Il valore sopra ogni altro dell'unità nazionale
I valori della libertà dell'eguaglianza di diritti della solidarietà in tutte le necessarie forme ed espressioni del rispetto dei ruoli e delle garanzie che regolano la vita delle istituzioni
Ci sapremo coniugare questi valori il con una rinnovata capacità di unire le forze cito ancora al suo pensiero potremmo superare anche la profonda crisi economica che investe in particolare il mondo occidentale
Da queste crisi trae spunto la prima parte del rilettura che svolgo con consapevole cautele sull'evoluzione istituzionale del sistema economico avvenuta soprattutto nella prospettiva europea
La seconda parte solo all'apparenza molto distante sarà invece una riflessione sui nuovi diritti fondamentali
E sulla rincorsa giurisprudenziale al loro riconoscimento in assenza di chiare scelte legislative
Ci si è giustamente a lungo interrogati sulle ragioni oltre che sulle responsabilità delle gravi lacune di volta in volta emersa nel nostro ordinamento
E se esse fossero da attribuire agli assetti fondamentali delle norme e delle istituzioni ovvero alle inadeguatezze della legislazione e del legislatore
Il tempo io credo
Reso giustizia la Costituzione i padri costituenti
Si è smesso infatti se non del tutto quasi del tutto di considerare gravemente difettosa inadeguata alla costituzione economica
Laddove i limiti e inadeguatezze andavano talvolta attribuiti al legislatore ordinario
Più spesso all'incapacità diffusa o almeno all'insufficiente capacità di molti pubbliche amministrazioni partiti rappresentanze associazioni datoriali e dei lavoratori
Nel promuovere la piena attuazione di numerosi princìpi costituzionali
Diritti e non soltanto i diritti
La situazione economica internazionale originata dall'implosione di una finanza spregiudicata e
Per il suo essere intrinsecamente globale
Prima di un adeguato sistema di regole e soprattutto di governo delle regole
Mostrando a mio avviso la saggezza la non pretestuosità
La lungimiranza deve aver tempo errato il principio della libertà di iniziativa economica con il requisito la condizione forse anche il limite dell'utilità sociale
La medesima attualità e lungimiranza e dimostrata dal principio affermato dall'articolo quarantasette della tutela del risparmio e in particolare del risparmio popolare dell'accesso al credito
Questi punti di riferimento questa sensibilità per l'economia reale rivalutata dalla disfatta dell'economia puramente finanziaria
Hanno consentito in questi mesi di introdurre o proporre al Parlamento strumenti la cui operatività potrebbe anche restare solo potenziale
Ma è in grado tuttavia di evitare un'ondata di sfiducia e di panico dalle conseguenze davvero pericolose con effetti generali momenti ordinari
Per i quali non è stato necessario teorizzare una legislazione dell'emergenza e tanto meno sospendere o congelare principi costituzionali
La Costituzione altresì manifestato nel tempo un'evidente pregiudizi vestibilità e di adattamento dei propri enunciati che solo apparentemente contrasta con il suo carattere rigido
L'apertura la dimensione sovranazionale
La disponibilità a cessioni di sovranità in condizioni di reciprocità mansarde nel quadro della pacifica cooperazione internazionale
Hanno via via ha reso possibile l'adesione alle organizzazioni internazionali da una parte
Ai trattati europei dall'altra senza mai dover modificare la Costituzione come invece accaduto in altri Paesi nostri partner dell'Unione europea
E ancora accade per la ratifica del Trattato di Lisbona
Non solo lo stesso principio della concorrenza che sul piano formale ha rappresentato il grande assente nel testo costituzionale fino alla riforma del due mila uno
Era già da tempo oggetto di una graduale seppure non ancora conclusa metabolizzazione
Anche a prescindere dalla proprietà pubblica o privata di impresa e di infrastrutture
Ciò indubbiamente avvenuto grazie a un sempre più stringente il sistema di regole europee
Al quale ci siamo saputi adeguare anche se con ritardi affanni dovuti a molte cause mai certamente ad impedimenti di tipo costituzionale
Senza peraltro dimenticare che a quel sistema al nostro Paese ha partecipato con alcuni dei suoi uomini migliori in particolare della Commissione europea ma anche nel Parlamento di Strasburgo e nella Corte di giustizia del Lussemburgo
E mi consenta signor Presidente come cittadino italiano ed europeo perché sono la stessa cosa di ringraziarla per le sue parole di venerdì scorso al Collegio europeo di Parma
Per essersi Seveso garante dell'impegno europeo delle istituzioni del nostro Paese
Per avere espresso ottimismo sulla formazione i suoi frutti delle nuove generazioni di europeisti in Italia fra le quali sono sicuro ci sono anche gli studenti presenti in quest'Aula e in questa Università
E membro che ostacolare effettive regole di concorrenza vi furono stia una sostanziale inerzia dello Stato soprattutto negli anni delle nazionalizzazioni palesi o surrettizia
Sia l'interesse di alcuni gruppi industriali con il consenso più o meno dichiarato di una larga parte delle confederazioni sindacali
E peraltro egualmente vero e non va taciuto e tali atteggiamenti non furono del tutto privi di ragioni storicamente plausibili e socialmente encomiabili
Non meno meritevoli delle ricorrenti preoccupazione per la nazionalità
Sia essa italiana francese o tedesca di alcuni servizi pubblici o più in generale di public utilities
E dunque seppure in tema di concorrenza la Costituzione non fu proprio trainante essa non costituì di per sé un impedimento
Non intendo sottrarmi su questo punto importante e delicato al confronto col pensiero di un grande economista e uomo delle istituzioni
Quale fu Guido Carli del quale questa università porta il nome
Non soltanto perché ne fu Presidente per quindici anni durante i quali volle fortemente ne sono testimone diretto l'istituzione della facoltà di giurisprudenza accanto a quella di economia Scienze Politiche
Facoltà nella quale fu lui in particolare a volerne chiamare con l'istituzione della cattedra di diritto penale dell'economia
Non soltanto perché presiedette Confindustria nei cinque terribili anni mille novecentosettantasei mille novecentottanta
Ma proprio perché fu figura di primo piano della Repubblica uomo rigoroso con se stesso liberale schietto quanto reale
Dovunque fosse chiamato a servire il Paese in Italia all'estero in Parlamento al Governo con la guida della Banca d'Italia di cui fu governatore per quindici anni
Carli attribuire all'origine del disconoscimento del mercato al Codice civile del quarantadue
Che per altro verso costituire invece una positiva evoluzione in tema di diritto di proprietà con le relative limitazione rispetto al Codice del mille ottocentosessantacinque
E ciò ovviamente si spiega perfettamente con l'ideologia e le istituzioni del tempo
Ma sulla Costituzione Carli forse è vero pur nella confluenza sobrietà del suo argomentare lo cito
La Costituzione repubblicana non menziona nell'imprenditore nel mercato nella concorrenza nel profitto
Arretra sul diritto di proprietà rispetto al pur recente Codice civile la nozione della concorrenza affiora indirettamente quando dichiara che l'accesso alla proprietà deve essere consentito a tutti
Indirettamente sono sempre parole di Carli ravvisa nel profitto cosa disdicevole e non meritevole di essere menzionata
Insomma secondo Carli una Costituzione appunto l'intersezione fra la concezione cattolica e la concezione marziana dei rapporti fra economia e società e fra società disperato
Accomunate entrambe le concezioni dal disconoscimento del mercato quale istituzione capace di orientare l'attività di produzione di scambio al soddisfacimento degli interessi di tutti
Ma lo stesso Carli poco dopo e della medesima Conferenza intitolata le povertà spirituale di un'Italia ricca
Pronunciata nel mille novecentottantasette e che egli stesso considerava uno dei suoi discorsi più importanti
Riconosce che dalla nostra apertura al mercato internazionale ed alla nostra partecipazione alle istituzioni internazionali nell'arco di circa quarant'anni
Sono derivati gli impulsi maggiori all'adeguamento del nostro ordinamento giuridico alle esigenze proprie di un'economia di mercato
Il recepimento delle direttive della Comunità economica europea
Costituisce la manifestazione di maggior peso di questo fenomeno
Qualche anno dopo nel suo ultimo incarico ministeriale al Tesoro sarebbe stato lui a firmare il Trattato di Maastricht del novantadue a coronamento di questo lungo cammino del Paese verso l'Unione europea
E poi l'adesione all'euro grazie alla quale oggi nonostante la crisi in atto non rischiamo però un collasso che sarebbe fatale non soltanto per l'economia
Non voglio nel forzare il pensiero dell'ex governatore nel minimizzare la differenza tra le nostre opinioni
Ma vi pare possibile sostenere che da punti di vista e con preoccupazioni diverse perveniamo a un'analoga constatazione
La Costituzione di per sé non ha costituito un impedimento a questa evoluzione verso il mercato
Anche se la competizione politica e l'aspro confronto ideologico fino agli anni Ottanta fecero emergere alcuni aspetti piuttosto che ad altri
Per questa ragione credo si è parlato di ambiguità di compromesso nel senso deteriore del termine che invece io continuo a considerare un compromesso alto
Le cui sorti sono state affidate alle forze politiche alle istituzioni agli uomini che di volta in volta le hanno rappresentate con la loro saggezza e con i loro limiti
Sempre ancorati per nostra fortuna a un sistema di alleanze e di cooperazione il cui bilancio è largamente positivo
D'altra parte parli ammette il che
Una sorta di costituzione economica tutta la città mentre concordata da Degasperi ed Einaudi i quali
Per caso per prudenza dice lui
Lasciarono fuori dal testo costituzionale
Legge bancaria del trentasei la legge fallimentare l'omesso riferimento la Banca d'Italia inteso come garanzia e non già come sottovalutazione dell'Istituto di emissione
Forse anche per questo va ritenuta non casuale la preveggenza della Costituzione
Che qualcuno ha definito appunto presi bitte capace di guardare lontano più che vicino
E considero assecondata ab origine attraverso l'articolo undici l'apertura l'ordinamento comunitario e quindi alla concorrenza del mercato poi soltanto confermata
Norme introdotte ex novo dall'esplicita menzione della concorrenza del nuovo testo dell'articolo centodiciassette
Altra cosa è la critica l'uso politico legittimo prepotente che possa essere stato fatto di alcuni principi in determinati periodi ma esso non può essere attribuito alla Costituzione
Molto più che in tema di diritti fondamentali della persona nella schiena economica la volontà e la necessità possono porre rimedio alla formale assenza di un principio come avvenuto appunto in tema di concorrenza
Viceversa l'affermazione di un principio non garantisce affatto il suo rispetto
Basti pensare alla regola aurea della copertura delle leggi di spesa porta dall'articolo ottantuno della Costituzione
Quella regola avrebbe dovuto impedire i disavanzi sempre più ampi accumulati fino ad anni recenti
E la formazione di un debito pubblico imponente no rapporto sotto controllo soprattutto Granatieri famosi parametri importi da quel trattato firmato per l'Italia dal Ministro del Tesoro
Ce lo considerava una vera costituzione monetaria insieme con il processo di privatizzazione delle imprese pubbliche divenuto doveroso e da lui stesso ha avviato a partire dalla trasformazione giuridica delle società
Maastricht completava l'evoluzione del nostro sistema economico verso il mercato e verso la concorrenza
Quanto al debito pubblico ad alcune frasi non brevi di dissennata o almeno inefficiente gestione della spesa pubblica
Il tetto altresì osservato che su questi punti la Costituzione scritta era ed è molto avveduta risentendo dell'impronta costituente via Einaudi adiva nomi
Eppure l'articolo uno sulla l'articolo ottantuno sulla copertura finanziaria delle nuove spese è stato nei fatti l'articolo più violato della Costituzione
E negli anni ottanta neppure la Corte Costituzionale trovo la via per opporsi al criterio dei grimaldello della spesa previdenziale
Quando leggine di settore introducevano con limitata previsione di spesa meccanismi salariali o pensionistici dei quali si chiedeva poi spesso ottenendola la generalizzazione in nome dell'eguaglianza
Finché la Corte negò l'estensione riaffermo in via di principio la possibilità di toglierei pochi per ridistribuire quel che non siano in grado di attribuire a tutti
Sono profili questi che meriterebbero tempo il dibattito in una libera università come questa particolarmente orientata agli studi giuridici ed economici
Sensibile ai valori alla ricerca ma anche all'efficienza delle istituzioni e delle organizzazioni economiche e produttive
Non è oggi il momento per poterlo fare ma sono certo e mi auguro che di occasioni del genere si possa averne molta nel prossimo futuro
Ma grave come professori fra i colleghi quale sono stato fino alla nomina a giudice costituzionale
Dopo questa prima parte della rilettura solo apparentemente rivolta al passato vorrei ora soffermarmi sempre sul terreno costituzionale nel quale ci stiamo muovendo
Su una questione che mi appassiona e in parte mi inquieta
Quanto i rapporti tra diritto ed economia e che certamente occuperanno un poco nei prossimi anni il dibattito politico culturale etico sociale non meno di quello giuridico
Mi riferisco in nuovi diritti fondamentali veri e presunti e al rischio della loro affermazione solo per via giurisprudenziale
E non già
A causa di lacune nella Costituzione almeno di non volerla trasformare da presidio di principi generali e perciò sempre validi anche in presenza di innovazione biologiche e tecnologiche
In catalogo dettagliato in continuo aggiornamento e perciò stesso incompiuto e persino contraddittorio
Ma per il rischio di uno squilibrato rapporto tra legislazione giurisprudenza una sorta di paralisi del legislatore contrapposta a un attivismo creativo dei giudici
La Costituzione la coetanea dichiarazione universale originate secondo l'immagine di Dossetti dal crogiolo ardente universale di una guerra che aveva sfigurato alla faccia della terra
Abitano oggi un mondo totalmente altro
Nel quale il rapporto tra diritto potere che i diritti fondamentali ha subìto un'autentica mutazione genetica
Indagare su questa mutazione significa affrontare il rapporto tra stabilità ed evoluzione dei diritti fondamentali
E quindi quello assai concreto tra conservazione e aggiornamento delle carte compresa la prima parte della nostra Costituzione e la dichiarazione universale
Oggi
Esiste una first sorta di frenesia di aggiornamento dei diritti fondamentali riscontrabile non soltanto tra le innumerevoli pagine in cui la dottrina o di volta in volta
Prospettato originali primizie giuridica
I diritti alla qualità della vita alla pace alla diversità alla sicurezza allo sviluppo alla democrazia all'efficienza
Senza considerare le categorie per fasce antropologiche i diritti degli anziani dei bambini delle generazioni future degli utenti o quelli cosiddetti naturali i diritti degli animali
Il fenomeno infatti ha ormai investito il Parlamento con innumerevoli proposte
C'era pure uno infuria una infatti e si potrebbe essere tentati di minimizzare sulla liquidarla come un fenomeno tutto sommato marginale una Russia di nuovi enunciati più che di nuovi principi uno sfogo della modernità
Che applica la Costituzione alla smania o la nevrosi del lifting e del fitness
Ma il fenomeno costituisce a mio avviso uno tra gli interrogativi teorici più stimolanti dell'intera problematica costituzionale dei diritti
Anche perché in questa domanda un po'disordinata troviamo anche i diritti davvero presi sul serio per dirla con un work in
La cui definizione peraltro controversa le unioni tra persone dello stesso genere
L'inizio e la fine della vita il testamento biologico il trattamento terapeutico a sua volta dagli incerti confini per malati terminali incoscienti
Eludere queste domande significa
Delegare le risposte caso per caso agli organi giurisdizionali talvolta presi privi di precisi referenti normativi come avvenuto nel drammatico caso di Eluana Englaro
E che si tratti di un caso avvertito a livello istituzionale e non solo e ittico lo testimonia il fatto che su di essa è stata chiamata a pronunciarsi la stessa Corte costituzionale
Nella significativa forma del conflitto di attribuzione tra poteri
Vi chiedo il perché di questa sorta di assedio dei nuovi diritti veri o presunti e perché tutti noi Chierici del diritto del no ci entusiasmi amo di più compiaciuti quando si amplia il catalogo delle richieste
Molto meno quando un diritto già esistente venga tutelato o più compiutamente realizzato
Ci interessa di più parlare dei mille nuovi rivoli del diritto alla riservatezza piuttosto che presidiare il diritto di non morire a causa di un incidente sul lavoro
Il costituzionalismo moderno colloca al diritto al cuore il testo del rapporto politico quale strumento di legittimazione del potere ma configura il potere quale concreto frumento di riconoscimento dei diritti
Il potere insomma ha bisogno del diritto dal quale riceve la propria legittimazione e i diritti fondamentali hanno bisogno del potere per potersi affermare
Nel mille novecentosessantaquattro Bobbio scriveva che il problema dei diritti dell'uomo non è quello di fondativi ma quello di proteggerci cioè la loro effettività
E ciò può avvenire per quanto possa sembrare paradossale solo attraverso l'uso legale del potere
Questo rapporto ben più complessa di quanto questi rapidi cenni faccione immaginare si è notevolmente alterato negli ultimi decenni
E notata la percezione del collegamento genetico tra diritti e poteri e dunque il fondamento stesso dei diritti fondamentali
Si è tentato infatti un radicamento ultra positivo dei diritti stessi non più ancorate a un riconoscimento positivo bensì alla coscienza storico sociale dei popoli
è evidente il fine nobile di questa prospettiva
I valori supremi sono dati immodificabili dai poteri soggettivi dell'ordinamento che possono solo concretizzarle attuarli definirle nel loro specifici contorni mai rinnegare
Questo modus naturalismo storico tuttavia incontra almeno due ordini di difficoltà per loro natura i valori tendono nella percezione soggettiva degli uomini a un'illimitata espansibilità
Sia nel senso di una loro proliferazione smisurata
Sia nel senso che ogni valore come ha scritto Hartmann tende ad erigere sia tiranno esclusivo ha speso e di altri valori anche di quelli che non gli sono materialmente il contrapposti
Rinunciare alla mediazione formale del legislatore significa affidarsi alla sola giurisprudenza
Ma ricondurre a sintesi ad armonia
Prescindendo dallo ius Porretto impulsi come li ha definiti Augusto Barbera ora pacifisti ora tecnocrati ci ambientalisti liberisti solidaristica e assai arduo
Quale fatti ed esiste davvero ideato immodificabile della coscienza profonda del popolo per esempio in tema di diritto alla vita
Come si evita la tirannia dei valori paventata da Schmitt occorrono sintesi bilanciamenti armonizzazioni che non è possibile delegare interamente all'opera della giurisprudenza
Le cui pronuncia oltretutto
Sono tanto più disomogenei quanto più le norme sono incomplete o inesistenti
Hai problemi porti dal giusto naturalismo storico vorrei aggiungere quelle del giusto tecnicismo la tecnica quale principio ordinatore dominante processo inevitabile e necessario
Si tratta di un rovesciamento logico in forza del quale come rileva Natalino Irti uno dei fondatori di questa Facoltà di giurisprudenza lo sviluppo della tecnica assurge da materia regolata a principio regolatore
Da oggetto al soggetto di normazione
Evidenziando come valga l'esempio delle manipolazioni genetiche
La normatività tradizionale forte o debole che sia debba arretrare trasformarsi
Di fronte alle capacità di trasformazione del mondo possedute dalla tecnica
In parole semplici
La tecnica sembra avere integralmente sostituito il potere
Nel rapporto con i diritti fondamentali sia nel senso che questi ultimi abbisogna hanno bisogno della tecnica per il loro riconoscimento e la loro tutela
Sia nel senso che la minaccia i diritti fondamentali
Proviene oggi più che dal potere dalle quasi limitate possibilità della tecnica la proliferazione dei diritti deriva proprio dalle nuove possibilità porta a disposizione della tecnica
Grazie alle tecniche di procreazione assistita
E oggi è possibile fare concepire che non poteva farlo in passato per età patologie assenza di partner
E del tutto naturale che questo nuovo interesse ambisca a diventare un diritto riconosciuto il diritto alla procreazione
D'altra parte la stessa tecnica e consente altresì di rendere selettiva la procreazione realtà realizzando la e portandolo a compimento solo quando siano escluse patologie per il nascituro
E anche questo si struttura come interesse per i genitori e l'intera società a veder nascere individui se non integralmente sociali non irrimediabilmente invalidanti
Viene dunque reclamato quale diritto e di più affermato come valore perfino dei nascituri
Al punto è già accaduto in Spagna di portare i genitori in tribunale una volta divenuti adulti per rendere affermato il proprio diritto hanno nascere
Tuttavia
Come potere conosceva un rapporto di ambiguità con i diritti fondamentali nel senso di esserne garanzia ma al tempo stesso potenziale aggressore così la tecnica non si sottrae a queste contraddizioni
Fino a determinare la violazione o la dissoluzione dei diritti
Si pensi agli strumenti di controllo a tappeto della libertà di movimento di comunicazione di corrispondenza e ancora
La fame nel mondo potrebbe essere debellata attraverso la produzione massiva
Degli alimenti geneticamente modificati che però ad avviso di molti esperti no distrutti pregiudica avrebbero il diritto alla salubrità ambientale se non addirittura quello alla salute alimentare
Il diritto a una morte dignitosa sarebbe insidiato dalle terapie di prolungamento dell'esistenza in vita
Chi ha gli occhi di molti costituiscono una lesione alla dignità umana quale diritto a controllare le fasi finali della propria vita nelle fasi propedeutiche della propria morte
La Corte educazione è stata modificata dal mille novecentosessantatré al due mila e cinque in ben trentaquattro articoli
Nessuna di tali modifiche ha riguardato i principi fondamentali e neppure la prima parte sui diritti e doveri dei cittadini nella parte seconda sono stati davvero minimi gli innesti significativi di nuovi diritti
Penso all'articolo centoundici del principio del giusto processo ma la Corte costituzionale ha affermato che il doppio di tale principio era ampiamente ricavabile da altre norme già presenti in Costituzione
Sia pure in parte attraverso la mediazione della Convenzione europea dei diritti dell'uomo
Nonostante questa parsimonia nelle innovazione
Nessuno negherebbe che i diritti fondamentali riconosciuti sia Nomentana atti in quantità e qualità
Indipendentemente dagli interventi legislativi sia di rango costituzionale che ordinario per comprendere questa apparente contraddizione bisogna considerare il ruolo svolto dalla Corte costituzionale
Se infatti a Costituzione sostanzialmente invariata nei diritti affermati siano oggettivamente più ricchi di situazioni giuridiche discendenti dei diritti fondamentali
Ciò è dovuto all'attività di estrazione tessitura svolta dalla giurisprudenza costituzionale
Nei primi anni di attività la Consulta è stata autenticamente la corte dei principi spesso coniato il nome e creato il linguaggio dei diritti fondamentali negli ha precisato contorni e contenute
Ciò ha consentito di superare la giuridicità difettosa della Costituzione secondo la definizione di Angelo falcidia
La formulazione generalissima e la precetti vita debole dei principi affermati come tavola dei valori
Perché ai principi si aderisce ma solo le regole si applicano e devono essere osservate
Rigida quando si voglia modificarla integrarla la Costituzione si è portata flessibile e spendibile presbiterio in senso positivo e già precisato di saper guardare lontano
Di includere nell'ambito della sua efficacia e della sua tutela l'applicazione le ricadute di nuovi strumenti o di nuove sensibilità
Dalla libertà di espressione di comunicazione concepita quando neppure esisteva la televisione figurarsi internet alla tutela della privacy a quella dell'ambiente come conseguenza della tutela del paesaggio
Fino alla ricordata apertura all'ordinamento comunitario
Al mercato
Pregi e qualità
O almeno caratteri che la Costituzione certamente possiede per merito dei costituenti
Marche hanno potuto manifestarsi grazie al ruolo forte attribuito dagli stessi Costituenti non senza contrasti e incertezze fino all'ultimo momento alla Corte costituzionale
Il giudice delle leggi collocato tra gli organi di garanzia non tra le giurisdizioni
Attraverso il cammino dal valore del principio dal principio al precetto la giurisprudenza costituzionale ha affermato oltre al bilanciamento si pensi al diritto alla vita
Porto in relazione alla salute della gestante anche la giustizia abilità dei diritti umani
Quindi alla sua prima sentenza la numero uno del mille novecentocinquantasei la Corte considero fuori discussione la propria competenza aggiudicare le leggi senza distinzione fra anteriori e posteriori alla Costituzione
Che era un cammino tutt'altro che scontato delle intenzioni e nelle preoccupazioni di morti
Se non fosse stato intrapreso la nostra sarebbe rimasta una Costituzione essenzialmente programmatica
Priva di forza propria di efficacia e quindi gran parte inattuata o comunque commissariata dalla volontà del legislatore ordinario
Un mio grande predecessore da poco scomparso leopoldo Elia
Nel discorso celebrativo per i sessanta anni della Costituzione
Nel febbraio due mila otto definì quella prima sentenza uno straordinario evento
Dopo il quale
Sono parole sue ma il più come allora le sorti della Costituzione e quelle della giustizia costituzionale giusto per identificarsi ad attuare la Costituzione
Era obbligato non solo il legislatore
Ritenuto fino a quel momento unico vero destinatario delle sue norme ma anche
In base alle sentenze di accoglimento della Corte il giudice e ogni altro operatore del diritto
Non considero il migliore dei mondi possibile lo si è capito quello che delega la giurisprudenza l'individuazione e l'enunciazione di nuovi valori individuali e collettivi la rimodulazione dei diritti fondamentali
Al diritto giurisprudenziale non si può chiedere e non si deve chiedere più di quanto possa e debba dare
Ma il senso di questo limite non è ancora stato perfettamente percepite
Forse a causa di alcune illusioni
Come quella di ritenere che la sovrabbondanza delle carte
Universali dei fanciulli delle città di Nizza e delle Corti quella di Strasburgo quella di Lussemburgo quella dell'Aja
Abbia offerto una risposta più adeguata sia per individuare i bisogni emergenti sia come strumento di tutela
L'illusione che il cosiddetto multilivello nella tutela dei diritti fondamentali sia presso la farmacia
Beninteso non di sola illusione si tratta perché oggi esiste una profonda e diffusa vocazione alla universalizzazione del diritto come sostiene Gustavo Zagrebelsky
Ma non sempre tale vocazione mantiene le promesse che soddisfa le aspettative
Non sempre cioè garantisce l'assestamento della tutela dei diritti a un livello più alto e più intenso
Per non dire che non è affatto scontata la possibilità spesso di individuare il più alto livello di protezione
Per i diritti che nella diversità storica tra ordinamenti esprimono significati e valori profondamente diverso
Infine come ha detto molto bene Massimo Luciani la filosofia di fondo del costituzionalismo multilivello al di là delle effettive intenzioni svaluta i testi normativi ed esalta l'opera delle Corti
Tra le pieghe emerge qualche residuo di pregiudizio antiparlamentare e anche legislativo
Non si tratta di un innocuo pregiudizio di principio quasi di una competizione virtuosa e generosa per primeggiare dell'affermazione e nella tutela dei diritti
Nessuna tra le Corti quali che siano i criteri di nomina dei suoi giudici possiede infatti la legittimazione propria di una costituente democratica
Il pericolo è una deriva
Della quale le Corti si sostituirebbero ai legislatori attraverso una delega in bianco da parte della politica in crisi a livello nazionale come europea
Una delega a cui fa da pendant la tendenza anch'essa sempre più accentuata a livello non soltanto nazionale
Hai rotto nella tradizionale competenza del Parlamento la produzione di regole
Attribuita all'Esecutivo attraverso il sempre più frequente ricorso alla decretazione d'urgenza e alla legislazione delegata
Insomma in nome dell'efficienza sul duplice versante delle regole dei diritti assistiamo alla tendenziale deresponsabilizzazione della politica della sua sede fondamentale tipica quella parlamentare
A favore rispettivamente del potere esecutivo e di quello giudiziario
Esisteva una spia di questa metamorfosi in atto con riferimento alla creazione dei diritti
Tanto a livello nazionale la Corte costituzionale italiana che sovranazionale la Corte europea dei diritti dell'uomo si è progressivamente ridotto al ruolo delle Corti dei principi
Divenute sempre di più corti della giurisdizione che perdono l'acconto la funzione di conformazione pro futuro dell'ordinamento per trasformarsi in giudice del caso singolo e concreto
Non sto denunciando una prevaricazione l'appropriazione di un ruolo altrui contro la volontà distinte sia titolare
Parlo di una supplenza impropria indotta dall'incapacità della politica a compiere chiare scelte di valore a farsi interprete dei nuovi bisogni
Ciò scatena inevitabilmente la cosiddetta funzione creativa delle giurisprudenze per così dire inferiori in ambito nazionale
A queste preoccupazioni si oppongono molte tranquillizzanti risposte il cui elemento comune sta nel superamento in tutti i Paesi
La stagione costituente e nella convinzione che la proliferazione dei centri tutela giurisdizionale assicura il continuo respiro il dinamismo incessante l'equilibrio precario sì
Da sempre supportato su un gradino di tutela più alto
Questo impianto argomentativo mi lascia perplesso
Mi limito a un'osservazione di merito
Solo con un certo sforzo di fantasia si può affermare che la dialettica fra le Corti sui diritti fondamentali sia immune oggi da frizioni incomprensioni gelosia di ordinamento
Che l'integrazione a lungo in seguito e tuttora lungi dall'essere realizzata in sede politica trovi la strada spianata dall'armonico e quasi idilliaco rapporto tra giurisdizioni
La Corte costituzionale per la verità si è riservata all'ultima parola su ogni tipo di compatibilità costituzionale
E tuttavia
Quando si appalta la giurisdizione e la gestione dei diritti fondamentali poi non si può più limitare tale delicato compito solo al livello superiore
Entrano in gioco tutte le giurisdizioni di tutti i Paesi membri e ho già citato esempi recenti drammatici con il rischio tra gli altri
Di una sorta di colonialismo giurisdizionale in forza del quale la giurisdizione politicamente più forte orienta e per certi aspetti impone la propria Weltanschauung
Senza scelte chiare ancorché opinabili dei legislatori si rincorrono risposte contrastanti
In attesa di una decisione politica e legittima riassunta con la massima maggioranza possibile come si può stabilire per via giurisprudenziale senza una sicura traccia scritta l'inizio alla fine della vita
La struttura i limiti di un testamento biologico
L'estensione del diritto all'identità sessuale fino alla vita di relazione e alla genitorialità
Anche perché non basta scegliere tra le molte domande di riconoscimento dei diritti
E necessario affrontare la domanda chiave che in genere si evita persino di porre come invece continua giustamente a fare Petrarca Ederle
Perché a rischi catalogo di diritti fondamentali si contrappongono ristretti testi di doveri fondamentali
Il giudizio sulla vetustà l'attualità della nostra Costituzione
Passa anche attraverso la riflessione su queste dinamiche
Gli attuali valori fondanti furono espressione di un forte senso di coesione e di scelte precise chiare ancorché di compromesso come si è già ricordato sono persuaso che occorra oggi rinverdire quella stessa coesione
La politica deve tornare a decidere
Stabilire princìpi senza limitarsi ad accertare l'esistente un riequilibrio necessario intendo dire un riequilibrio delle funzioni più e prima che dei diritti
La politica scelga e i nuovi bene da proteggere la giurisdizione darà a tutela concreta a quei diritti
Signor presidente cari studenti giunto a conclusione potrei denunciare indicare un filo conduttore tra due profili così distanti o apparentemente così distanti come quelli che ho affrontato
Ma
è ben noto le democrazie i sistemi economici sono vasi comunicanti nei quali l'arretramento degli uni comporta l'esclusione degli altri ciò che in ambito giuridico istituzionale
Assume di volta in volta la forma della supplenza piuttosto che dell'invasione di campo
L'inadeguatezza del sistema normativo e le incertezze del legislatore
Ieri nei rapporti economici e sociali oggi è forse domani in tema di nuovi diritti sempre nei rapporti tra economia e pubblica amministrazione comportano in ogni caso
La rottura di equilibri e l'incertezza dei confini delle rispettive sfere del controllo
Ma mi rendo conto che dal tracciato costituzionale rischiano incamminarmi SMI verso il terreno dei rapporti fra politica e giustizia
Apparentemente più concreto e meno filosofico di quello tra diritto e politica che rappresenta in effetti il filo conduttore di questa riflessione e certamente più accidentato
Non per questo l'ho rivisto non è che io intendo evitarlo anzi ne conosco personalmente le asperità per precede ti esperienze istituzionali io debbo invitarlo per non contraddire un elemento essenziale delle riflessioni che ho svolto
E al quale ho sempre cercato di conformare la mia attività
Non potrei infatti ricordare al legislatore di fare il legislatore al Governo di governare
Ai magistrati inquirenti di indagare che i giudici di giudicare se poi
Oltre a fare per professione l'arbitro dei conflitti che ad essi nella tentazione di fare perfino l'allenatore
Una cosa però posso dirla se nei rapporti tra popoli e culture preferiscono i ponti e i muri
Nei rapporti tra organi istituzionali preferisco i confini alle invasioni di campo un rispetto reciproco vorrei dire una sensibilità istituzionale
Senza i quali una Costituzione né si può rileggere dei si potrebbe riscrivere grazie
Quattro