Fiaccola Tricolore: antologia della giovane destra italiana dal dopoguerra ad oggi

Ciao come stai
A
Mettili qua io rispondo
Dai
Grande spiega
Gli interventi
Siamo
Abbiamo
Moderato non può essere cogente
Basta
Teste evitare
Cioè
Tornano nel pagamento acqua
Relatore
Giorgio
Io
Grazie
Prendete posto per favore così cominciamo
Buonasera a tutti benvenuti alla presentazione del libro di Fabrizio Tatarella la fiaccola tricolore antologia della giovane detta italiana dal dopoguerra ad oggi
Io sono Gennaro Sangiuliano sono un giornalista della RAI
Ma credo di non essere qui tanto come giornalista della RAI a moderare questa cosa quindi per un fatto meramente professionale ma perché anche se non è indicato quindi l'invito
Sono stato il segretario regionale del Fronte della Gioventù della Campania qualcun annuisce perché si ricorda benissimo il segretario del conte la gioventù nella città di Napoli
Quindi
Oltre a moderare con la razionalità del giornalista modello col cuore perché all'interno delle vicende che racconta molto bene Fabrizio Tatarella nel suo libro c'è anche un pezzo della mia adolescenza e della mia gioventù
Pensate mi sono iscritto al Fronte la gioventù quando avevo quattordici anni credo nel mille novecentosettantacinque
E se oggi faccio il giornalista lo devo anche al Fronte della Gioventù perché fu grazie a Maurizio Gasparri che lo ricorda benissimo che iniziare a collaborare al giornale del fronte la gioventù che si chiamava dissenso
Tra l'altro in questi giorni cade l'anniversario del sacrificio di quel giovane cecoslovacco Giampà lascia
E credo che a tutti quanti noi fa piacere che ca Anna ed altri vadano a Praga a riconoscere il valore di quel gesto simbolico ma consentite di dirmelo quelle giovani appartiene al patrimonio di chi
Come racconta Fabrizio datare la nel suo libro difese quelle idee di libertà di indipendenza di autonomia di centralità dell'uomo e lo fece in anni sicuramente difficili
Io non vi parlerò del libro perché qui ci sono protagonisti di quella
Stagione dell'asta delle varie stagioni che sono narrate in questo in questo volume quindi mi limiterò a stimolare il dibattito a stimolare gli interventi mi sia concesso soltanto di dire una cosa
Anche con un po'di presunzione da parte di tutti di tutti i presenti a questo tavolo
Il fronte la gioventù oltre ad essere un'organizzazione politica l'organizzazione giovanile del Movimento Sociale
è stata una fucina di classe dirigente italiana e chi vorrà scrivere la storia del secondo dopoguerra italiano nel Novecento forse dovrà incrociare le cose raccontate da Fabrizio Tatarella nel suo libero
Non soltanto per le idee che quel movimento rappresentò per i valori che quel movimento rappresento ma anche per i personaggi che ne hanno fatto parte perché una parte sostanziale delle università
Nella cultura nel giornalismo e ovviamente nella politica della classe dirigente l'Italia Wiener assoluta la gioventù il Sole ventiquattro Ore il principale quotidiano economico nazionale
Ci ha raccontato ma noi già lo sapevamo che il miglior fanghi Sindaco d'Italia
In una realtà fra l'altro difficile Peppe Scopelliti che abbia la mia testa e che è stato un protagonista delle stagioni del Fronte della Gioventù e quindi questo come dire e l'esempio di quanto affermavo poc'anzi cioè che il fronte la gioventù è stato un pezzo
Di classe dirigente allora io comincerei proprio con l'intervento di Peppe Scopelliti detratto un impegno quindi dovrà allontanarsi perché deve partire per tornare
A Reggio Calabria e la sua testimonianza sul libro
Sul libro di Fabrizio Tatarella prego
Grazie
Gennaro buonasera a tutti ovviamente chiedo scusa per questo diciamo inversione
Tre relatori visto che
C'è il problema di Alitalia che questa sera non vola per le destinazioni diciamo così più lontane e quindi devo
Per rientrare CONAI Malta
Credo che questa pubblicazione
Fatta scritta da Fabrizio Tatarella riporti
Diciamo la sua verità la vita vissuta in parte anche raccontata all'interno del nostro mondo giovanile
Ci sono tante vicende tante esperienze esaltanti entusiasmanti belle che hanno
Ciò non può riportato agli anni diciamo della nostra esperienza giovanile all'interno delle sezioni dei circoli e quindi
Ti danno un po'anche mi fanno ricordare quelle che sono state Renesto la nostra esperienza della nostra comunità militante
Io credo se dovessi raccontare un po'di storia di quello che sono stati inesperienza ad oggi dico che l'esperienza giovanile quella di segretario nazionale sotto la gioventù è stata l'esperienza bellissima unica
Fantastica
Dall'altra oggi posso anche raccontare però dal Sindaco che sotto altri punti di vista
Su un altro livello un altro versante quello dell'esperienza l'amministratore anche questa la definirei esaltante fantastiche bellissima proprio perché
Da una parte
Ti sei costruito quella
Quella quella
Quell'esperienza e quella vita
Di militante di dirigente all'interno di una di un'organizzazione politica se giovanile che di partito
Dopo hai avuto l'opportunità la possibilità di mettere in pratica le tante cose e che ha imparato quei percorsi quell'esperienza e quella militanza che oggi voi sono un po'quello che si diverte da amministratore quando glielo do raccontano in altre circostanze
Quando tu a fare l'assegnazione di una casa alla famiglia bisognosa
Quelle ma le più grandi gratificazione si possono ottenere non soltanto politico come uomo cioè riuscire a dare qualcosa di importante chi ha diritto a una casa e tu dai finalmente un tetto a una famiglia
Ed è una cosa bellissima io ovviamente non parlo di grandi strategie che
Ci vadano sicuramente i nostri gli autorevoli rappresentanti del Governo nazionale a parole l'esperienza mia cioè nel fatto di vivere
Ha così stretto contatto con il cittadino e di averne avuto l'opportunità la possibilità di mettere in pratica quello che da militato sempre immaginato sempre sognato c'è la politica intesa come servizio la politica intesa come manifestazioni dirette di una volontà che era quella di offrire la nostra comunità quello che era il nostro bagaglio culturale di esperienze di idee di valori e quindi riuscire a concretizzare questo percorso
La mia esperienza e parte in maniera e la mia esperienza internazionale pronto aggiunto un'esperienza molto sofferta intanto direi la definirei una forse le esperienze più sofferte ovviamente in un percorso in un periodo diverso
E mi questa nostra nell'organizzazione giovanile che è il fronte la gioventù perché nasce all'indomani del commissariamento del mio segretario Riccardo Andriani
Che fu commissario il fronte la gioventù per quasi due anni dal luglio duemila novantanove nove luglio due mila uno a educando novantuno chiedo scusa al mille novecento
Dal mille novecentonovantuno allora
Al luglio del due mila della del novantatré
E nel momento in cui io vado assumere questo incarico eletto a Rieti come segretario nazionale fronte la gioventù mi ricordo buonasera nelle tante serie di settembre in piazza Montecitorio in sia Maurizio Gasparri e Italo Bocchino
Ci guardammo
Anzi mi guardano tutti e due mi dissero ma tu
Che ci fai qui
Fa il segretario nazionale
Ma di che cosa non so che Maurizio ricordi questa questo questo di questa discussione tra di noi perché
Ricorderete che nel novantatré
Fu l'esperienza del maggioritario
E quindi lì c'era un percorso al menti difficile noi stessi ci domandavamo che fine farà il Movimento Sociale Italiano che fine faremo noi e la stessa cosa per l'organizzazione giovanile io ero tra l'altro zero giovanile e qui
Faccio un appunto al nostro autore Fabrizio che mi ha definito Rauti hanno no
Io non sono mai stato Rauti hanno
Proprio la la mia nomina la mia elezione asseverazione fatta già contumace proprio perché ero tra i pochissimi no Ricard
Do in Italia che non erano identificabili Marina smette schierata con un fronte con l'altro sono sempre stato appassionato
Riccardo lo ricorderà con lo ricorda la lo ricorda zona Alemanno Maurizio dal Papa sono di questa figura straordinaria che era Giorgio Almirante per me era
Già da bambino un grande personaggio della politica saluto con l'assunto che qui era talmente forte l'attrazione che avevo sul piano politico per questa per questo grande personaggio che
E mi spinse potrà fare anche politica
Nel nel Fronte della Gioventù in quegli anni
Dicevo e
Ci fu un periodo momenti in cui il sulla livello territoriale trovammo un momento di conflitto con la corrente che ha faceva capo a Valenzisi allora una circostanza per rabbia per disperazione rispetto
Alla gara alla
Alla al non ascolto del mondo giovanile firmai
Per la componente Rauti Ana ma non andare neanche al Congresso e quindi non fece neanche parte che tra coloro che votarono al congresso peraltro
Per altri motivi
Quindi nacque questa esperienza settembre novantatré a Rieti da lì mi ovviamente andammo avanti alla ricerca di una collocazione di una definizione anche del ruolo del mondo giovanile eh
Nel brevissimo
Ci trovammo di fronte alla nascita dei circoli giovanili nel novantaquattro
Ci trovammo di fronte alla festa nazionale del Fronte della Gioventù quando come nel novantaquattro a Salerno si lancio l'idea anche del cambiamento si pensò di cambia
Il nome del fronte la gioventù e dare undici o ad una denominazione nuova
E quindi riversa di una formazione diciamo così
E forse più più di governo giovanile di un ruolo di un ruolo diverso e qui furono dolori perché a Salerno ci furono scontri
Pesanti con una parte con la la parte più dura del fronte la gioventù quella che
Volevo obbligatoriamente che si per rimanesse il nome fronte la già denominazione fronte la gioventù ci trovammo nella situazione
Anche quella degli esecutivi all'interno del partito in cui c'era questa idea del momento sociale italiano che ad si evoca riavvolgeva in Alleanza Nazionale e quindi dovevo porta aree e poi dopo gli invalidi di vari esecutiva all'interno della Direzione nazionale all'Esecutivo nazionale e in giro per l'Italia un messaggio in cui si diceva ma non possiamo essere gli ultimi rispetto a questo processo di di di di di di cambiamento di evoluzione dobbiamo essere i primi perché noi abbiamo sempre rappresentano l'avanguardia abbiamo il compito necessita di essere i primi
E promotori di un percorso di
Di evoluzione di del momento socio italiano
E quindi sarà una stagione difficile
E soprattutto per i tanti dei cambiamenti degli stravolgimenti e non ultima
Anche quella che poi ci ha visto impegnati ad esempio nel novantacinque lo ricordo un manifesto non so Giorgio se tu lo ricordiate d'orizzonte
Arredo Rizzo anzi con queste mongolfiere
Con Franzin vuole Fronte della Gioventù con la nostra fiaccola che dà un senso di di grande apertura di Dino d'Italia ampiezza di nuovo o no e sono tantissime le contestazioni ricordo che arrivava tutti quanti cerare abbandonato la linea è
E lì secondo me c'erano già questi presupposti questi segnali c'è questa idea di una capacità di allargamento e di visione strategica diversa anche dell'azione del mondo giovanile perché
Una delle cose preoccupanti in quella stagione fu che con la nascita di Alleanza Nazionale nascevano anche i tanti circoli giovanili noi corriamo il rischio di avere molti più giovani che derivano da Alleanza Nazionale circoli giovanili rispetto a quelli che ho il forte alla gioventù la
C'è l'organizzazione storica vorremmo questo grande rischio per alcuni aspetti perché c'era un fermento che nasceva giovanile
Di adesione alla proposta del progetto di Gianfranco Fini della classe dirigente
Di Alleanza Nazionale talmente ampio di chi non voleva cataloga Arsiè magari tra virgolette ghettizzare se all'interno di una struttura giovanile come quella del fronte la gioventù
Noi siamo riusciti ma al tempo con una serie di di azioni con una serie anche di convergenza e di dialogo con queste realtà a creare un'unica grande cosa
Ecco perché
Nasce questa stagione del tesseramento del novantacinque con a riprova di zona ti ecco perché poi
E le fasi successive sono quelle che danno evitare l'esperienza di Azione Giovani
Con
La prima elezione di Basilio Catanoso a rappresentare questo mo'questa comunità giovanile
Ecco ci sono diciamo tante tante vicende
Molto particolari cioè che sono veramente aneddoti di una vita e vissuta all'interno di questa grandissima comunità che prima Gennaro Sangiuliano diceva e qui c'è una classe dirigente il la storia dovrà fare i conti anche con questa
Parte di rappresentanza e così via
Io credo che al di là di tutto al di là della storia abbiamo veramente
Dato un grandissimo contributo quanto meno e l'idea di coltivare i nostri sogni cioè nell'idea di essere protagonisti in positivo di esperienza esaltante come quello di un mondo giovanile come nostro vissuto
Con tutte le sue difficoltà io ho vissuto l'esperienza di Reggio Calabria ragazzino e quindi non ho vissuto l'esperienza e romane e delle del post sessantotto o di tutto quello che ha rappresentato lo scontro di piazza tra i giovani della destra da sinistra tutte le difficoltà che ci sono state
Sicuramente Anderson e
Maurizio potranno da darci mi illustrarcela contarci qualcosa di più quanto fosse difficile fare politica Regione abbia molto più facile non soltanto negli anni nei anche in precedenza forse perché rivolta di Reggio se non lo spaccato ancora più profondo e forte
Tra la comunità e i suoi giovani cioè diciamo così tra una classe gente politica da sola con la comunità in genere quindi c'è una grande propensione una grande e simpatia verso questa questa grande
Realtà giovanile questa grande destra
Quindi
Nasce un po'
In questo percorso che poi
Si conclude in questa esperienza importantissima mediazione di Azione Giovani
Io ricordo anche e qui è una cosa
Carina che vorrei raccontare Gennaro
Sono stato forse
Non forse ma sicuramente il primo sera nazionale fronte la gioventù che un certo punto nelle nelle se le lettere che firmava ai dirigenti e i segretari provinciali due militanti in genere alla fine non scriveva Camera teschi saluti
Incominciare a scrivere cordiali saluti
Capisco che questa cosa può non mi crea grandi simpatie no magari uditorio così come
Come del resto però incomincia a scrivere cordiali saluti ricordo una manifestazione a Milano
Ne federazione in cui
Presi diciamo così ci fu l'assalto nei confronti da parte tutti i militanti dice dissero Ammaturo perché non scrivi
Più camere descrive saluti
I tre
Ai tre direttive
Spiegare fu una svolta dice Maurizio ma io spiegai che per me l'essere camerale era un'altra cosa non era lo scrive all'idea di di sentirsi
Cede la nostra storia nostri enti dall'idea di essere
Vicino da un altro nella nel nemmeno a grandi battaglie l'idea di sentirsi e legati da un comune sentire riviene ma appartenenza che CIA guidava in maniera appassionata cioè non era soltanto di vederlo sta rivera qualcosa di più profondo di più forte questa cosa però sono un po'in giro per l'Italia commento gli affronto un ulteriore momento di affronta parte di questo segretario nazionale su scelte che erano diciamo così discutibili insieme a tante altre
Però poi insomma questa esperienza si conclusa dopo tre anni o
Fu costretto a lasciare perché nel novantacinque diventa e se contro il Presidente del Consiglio regionale e quindi un ruolo istituzionale era corretto
Non continuare dopo un anno ancora queste esperienze quindi che fu dolorosa perché e concludo qui e vi chiedo scusa se ho preso qualche minuto in più
Ricordo Maurizio dove sta lo sa molto bene a un certo punto richiama barocche chiamo il Presidente Fini
E dico posso venire devo parlarti mi disse sì vieni
A un certo punto dico senti io in Calabria ho preso otto mila e seicento vuoti sono il più votato in tutta la regione e di Alleanza Nazionale ha un do larghissimo consenso cosa ritiene che io debba fare visto che sono il segretario nazionale per fronte la gioventù l'Istituto ha se ritiene di fare
Non è facile decidere perché il quale mi dice per un verso di restare qui per continuare questa straordinaria esperienza dall'altra sono il più votato ed è giusto che io mi assumo le mie responsabilità e
Dia il mio contributo per la rinascita da nostra regione fu così insomma deve la Calabria continua ad essere in una situazione purtroppo
Assurda soprattutto in questa fase non questo governatore Loiero però
Fini disse no
Tu devi restare qua perché è importante continuare questo percorso
La sera invece Presidente incontro la Russa Gasparri si fuga ad una riunione e lì una circostanza
Non so se Maurizio adesso Ignazio
Dissero guardava c'è questa cosa che facciamo che non facciamo c'è il problema del mondo giovanile Scopelliti dal territorio che nel declamato come uno di quelli che demanda solo andare assolvere un compito assumono con compiti e responsabilità come facciamo allora il giorno dopo
Ci ritrovammo con il Presidente Fini a discutere
E a quel punto si decise diciamo così di tornare in Calabria per svolgere un ruolo e poi fu quello del Presidente del Consiglio regionale la trasparenza molto bella
Da un ruolo diciamo così che anche qui non ero molto entusiasta del da segretario nazionale stante la gioventù c'era del novantacinque momenti in cui c'è la voglia di grande cambiamento dopo quello che è stato Tangentopoli novantadue tutta una situazione anche
Legata i nostri territori e di conflitti limate tutto il resto questa grande voglia questa grande voglia di rivoluzione che c'era dentro di noi arrivare lì a fare
Anziché un ruolo operativo di gestione e di Governo diciamo così io all'interno la Giunta regionale e distrutto deve andare a fare il Presidente del Consiglio regionale e di sistema ventotto anni devo andare a fare l'uomo che fa moderatore all'interno dell'Assemblea regionale e assolvere a questo ruolo istituzionale se lo si queste ruolo perché
La destituzione bisogna ripartire per dare un segnale nuovo ecco
Per raccontare un po'in quello che
è stata questa esperienza sicuramente bellissima unica che credo abbiamo ovviamente mi abbia dato un grandissimo contributo straordinario per quello che sono poi stati i ruoli
Che ho rivestito devo dire grazie ovviamente
A tutta quella classe dirigente che ha avuto fiducia in me nel momento in cui si andò a fare questa scelta che questo grande contributo oggi e che ho ricevuto da questa esperienza mi serve e continua a servirmi sicuramente in questa esperienza
Politica Fabrizio ovviamente faccio i complimenti perché
Ah insieme andremo in giro anche in Calabria presentare questa sua pubblicazione
Perché veramente interessante perché ogni qual volta si legge un passo soprattutto la storia quella più recente
Sì proprio delle forti emozioni sono quelle mozioni che abbiamo sempre trovato perché sono quelle mozioni c'hanno sempre spinto a fare politica e continuare ad essere vicini alla gente per la gente
Grazie
Grazie Scopelliti io conservo tutte le circolari del Fronte della Gioventù degli anni ottanta
Però qualcuno è ancora anteriore di queste circolari perché io le ho saccheggiate dall'archivio di Gennaro Ruggiero che fu responsabile del Fronte della Gioventù
Negli anni settanta Annapolis quindi conserva anche delle circolari
A parte tantissime firmare da Maurizio Gasparri che invito avvenire alle a rileggerli a casa mia perché sono gelosissimo di quell'archivio
Ma le prime circolari del Fronte della Gioventù
Portano la firma di Anderson e quindi io credo che questo possa essere il viatico per introdurre la testimonianza di Massimo Anderson del quale appunto conservo le circolari dei
Le manderò sicuramente le manderò sicuramente per fotocopia e per aggiungere una cosa importante detto detta da Peppe io credo che ciascuno di noi debba avere l'orgoglio del proprio passato
C'è un altro libro apparso in questo periodo il libro di un giornalista del Corriere della Sera il quale usa la terra la formula sessantotto nido per dire attenzione
Accanto a quel sessantotto che noi riteniamo essere egemone della cultura italiana a cavallo degli anni Settanta c'è stato un altro sessantotto c'è altre idee altri valori altre testimonianze
Che forse hanno permeato anche se in maniera incisiva la società italiana prego Anderson
Partendo dalla premessa che avuto già modo di compiacere minigonne Fabrizio venne attenzione al libro che ha pubblicato che rappresenta un po'la storia del movimento della destra giovanile italiana dico destra perché il movimento giovanile
Italiano nasce attraverso la Giovane Italia nel lontano mille novecentocinquantaquattro
E in questa struttura organizzativa che rappresentò sostanzialmente l'ottanta per cento della massa delle
Studenti delle scuole medie e il venti per cento degli studenti universitari
Che votavano per rinnovi degli organismi rappresentativi
In quel momento in cui nacque quell'associazione essa non fu soltanto espressione
Di gente che si riconosceva nei confronti del Movimento Sociale Italiano ma vive sostanzialmente la confluenza dei giovani appartenenti al Partito Liberale di giovani Gioventù studentesca che si trasformerà nel tempo in comunione le beh l'azione e anche di una componente di giovani socialdemocratici rappresentata dall'allora vice segretario nazionale giovanile Disario quindi fu l'AP una grande formazione giovanile che varcava i confini della si ristretti asfittici dei partiti dei partiti per collocarsi in un'area molto più vasta
Che si andava determinando del Paese
Nel Paese era il periodo diciamo così intorno agli anni cinquanta sessanta in cui l'MSI
Era un partito che partecipava alle formazioni delle giunte comunali provinciali insieme a Cobelli insieme alcuni esponenti del Partito liberale
Ed era un partito che in Parlamento riusciva non soltanto a de ad eleggere i presidenti della Repubblica ma nello stesso tempo a condizionarli le svolte politiche
Ma il movimento giovanile cioè parlando della Giovane Italia
Fu qualche cosa di più fu realmente la prima grande contestazione che avvenne nell'interno del Paese una massa giovanile che chiedeva sostanzialmente
Un mio ritorno a dei valori che in quel momento sembravano sostanzialmente accantonati
Nacque la battaglia intorno a Trieste nacque la battaglia intorno al discorso dei confini che erano stati messi in discussione con la P dalla guerra ma non fu soltanto questo non sarebbe stato soltanto un fatto nazionalistico ma fu sostanzialmente la raccolta del grido di ribellione
Di Praga di Berlino di Budapest e cioè di quelle generazioni che contestavano l'occupazione da parte dei russi del loro dei loro territori
Cioè fu il primo movimento che parlò di una dimensione extra partitica e a livello di dimensione europea
I tempi mutare uno perché dopo questa situazione qui si determinò sostanzialmente uno spostamento della vita politica italiana
Che ricorda intorno agli anni Sessanta quando l'MSI andò a Genova per riaffermare e questo sia chiaro già nel lontano mille novecentosessanta l'accettazione del metodo democratico
E in quel momento a Genova per motivi interni alla democrazia cristiana perché dovrà determinarsi la svolta a sinistra sì chiedo un sigle hanno dei fatti di Genova cadde il Governo Tambroni ed in acque la cosiddetta svolta a sinistra l'apertura nei confronti dei socialisti
Che inizialmente partì con questa formula per giungere poi alla discriminazione nei confronti De l. l'MSI e della destra in generale del nome delle degli esposti delle degli opposti estendendo alle
Dal dell'arco costituzionale
Nel dopo l'arco costituzionale sostanzialmente vi è uno spostamento a sinistra determinato soprattutto dalla volontà del Partito comunista il quale partito comunista per la sua tradizione storica che che si dedica era sostanzialmente un partito che aveva una funzione al servizio di Mosca piaccia o non piaccia nello Stato Desk la bizzarria la linea politica italiana nei confronti di una realtà che si era determinata a livello di Patto atlantico e via di seguito
Fu intorno a quegli anni che nacque sostanzialmente la svolta che era la svolta della la svolta che messi in discussione una serie di principi e una serie di valori
E poi l'acquisto molto a questa realtà nacque le premesse del sessantotto non dimentichiamoci che il sessantotto italiano come il sessantotto
Americano come il sessantotto europeo abili precedenti ai Presidenti che sono sostanzialmente la rivoluzione di Cuba
Sogni precedenti della rivoluzione culturale cinese sono i precedenti del golpe dei militari in Grecia sono ho ibridi precedenti del morte del codice che doveva fare la rivoluzione nel su
Nel Sud America
In quel contesto sostanzialmente
Che era un contesto che nasceva anche in contestazione alla guerra del Vietnam nascono in America nei campus americani le prime proteste del sessantotto che sono delle proteste soprattutto
E di obiezione di coscienza nei confronti della guerra nel Vietnam che per prevedeva la partecipazione perché c'era la la leva obbligatoria
Da parte di costoro di andare a combattere in nasce il sessantotto
Infine in America si ripercuote in Europa in Francia attraverso alcuni atteggiamenti di forza da parte di decollo il dura una primavera in Italia dura ormai quasi dieci anni
Perché in esso si riconoscono in sé al mente i comunisti i gruppi extraparlamentari sono quelli che sostanzialmente mettono in discussione tutto strumentalizzabili dal Partito Comunista
Negli inizialmente e successivamente poi condizionati dei gruppi extraparlamentari per poi giungere in ultima analisi nelle BR
Vi è stato invece nei confronti di questo atteggiamenti di questo movimento alcune perplessità che sono aree Falck sì orate del passato come si sono manifestate nel presente cioè un tipo di visione ed interista perché la destra non entrò a far parte o partecipo a quella contestazione
Io credo che possiamo fornire delle risposte precise
Perché sostanzialmente in quel momento il Partito comunista non solo in quel momento ma il partito comunista aera nelle condizioni non soltanto di controllarlo per i mezzi e per la struttura ma anche perché gli dà tutto questo si vorrà la grande a sinistra non dimenticatevi che il sessantotto avuto un supporto devo indifferente da parte della televisione da parte dei giornali degli attuali alcuni grandi quotidiani cosiddetti indipendenti
Non dimenticate che tutta la classe cosiddette intellettuale firmava i cosiddetti appelli per lo scioglimento dell'MSI nei confronti delle al dei giovani dediti discriminanti giù ma le dell'MSI cioè sostanzialmente un del mondo che si muoveva per spostarsi sempre più a sinistra e per essere sempre più condizionato dal PC
Detto questo
Io vorrei sapere
Che cosa avremmo che funzione avremmo avuto dentro quel contesto coloro che hanno sostanzialmente ha aderito al movimento studentesco alcuni gruppuscoli che vivevano I Martini delle organizzazioni ufficiali
Delle l'MSI cioè della Giovane Italia prima e del Fronte della Gioventù voi solo entravi cosiddetti dazio di un'azienda ho visti o altri gruppi ettari ma qual è stata la risultanza che sono falliti poli di la mente e che sono scomparsi sostanzialmente dalla scena politica se non improbabili in alcuni casi dallo stessi dallo stesso partito comunista dal punto di vista politico e dal punto di vista culturale
Ma poi vi erano delle scelte di fondo da fare perché dietro a tutto questo si li mettevano in discussione tutti quanti i valori dei valori in cui la destra che arriva e proprio veri in questo in quel momento e per questi motivi
è ora si sentì in dovere di scrivere una rete più di un articolo sul Borghese di dura rottura nei confronti del movimento studentesco contestando che partendo da Marcuse che contestava la solidità dei consumi ero giù tutti a Marx che della sostanza contestava la lotta di classe e dalla lotta di classe erano giunti alla dittatura del proletariato attraverso le BR attraverso la rotta armata quindi la rottura ed altri tutti i fronti io ricordo un'immagine temi colpi sostanzialmente in quei giorni quando vidi lungo la fotografia appare su apparire sui giornali in cui si vedevano due giovani con il passamontagna
Sul PIL copriva il volto con una pittura intoppi in mano che sparavano contro i poliziotti in quel momento io mi sono sentito dalla parte dei quei carabinieri Tebe che venivano colpiti da costoro
Perché non
Di quei caratteri ieri rappresentavano un potere che io non
Riconoscevo ma perché mi presentavo la nazione
La sua alcuno valida e nei suoi valori quindi la mia scelta fu culturale umana e anche possiamo dirlo bis psicologica
Questo è il discorso sostanzialmente
Che ci interessa in questo momento ma a prescindere da tutto questo io ritengo che
Il problema della contestazione è un problema che apportato più danni che vantaggi nella società italiana schiva recentemente in un suo libro lo scrittore francese
Che Ibe riferite i cosiddetti uomini fondatori della sinistra sodo quelli oggi ormai più integrabili nel cosiddetto mondo borghese quindi avendo nei sostanzialmente accantonato sia i principi rivoluzionari e sia i principi riformisti
Ma
Quello che che vorremo aggiungere
Che nel se il proprio di fronte a questa situazione ecco che mi riallaccio al discorso delle circolari del settanta non del settore del settantadue perché il Fronte della Gioventù nacque nel mille novecentosettantadue perché proprio di fronte ad essa si dazioni di aggressione Quintino metodiche in cui venivano assaltate le sedi delle organizzazioni giovanili e quelle del partito bruciate lei assume le sedi colpi di aggrediti i giovani senza che ci fosse l'intervento responsabile anche dalle forze dell'ordine riterremmo opportuno sciogliere il raggruppamento giovanile darvi dal Fronte della Gioventù che raggruppa se sostanzialmente le organizzazioni giovanili allora esistenti in un da un'unica struttura che fosse nelle condizioni di rispondere dal punto di vista organizzativo e politico alla a all'aggressione permanente della sinistra ormai globalizzata e proprio in riferimento a tutto può a tutto ciò non va dimenticato che proprio in quei giorni e in quei tempi credo che gli avvenimenti più tragici che colpirono gli organi dazioni giovanili si manifestarlo nuovo
Ultimo recentemente in quello che furono i fa i Paesi l'assassino di tre giovani la sezione
Delle dalla sezione romana del fronte della gioventù
Io credo che nella sostanza questa è una carrellata storica molto sintetica e forse molto approssimativa ma voglio sempre ricordare che intorno a queste organizzazioni
Tolto in alcuni momenti non vi è stata mai perplessità vi fu sempre una scelta coerente nei confronti del rispetto del metodo debbo capito vi fu sempre un e impostazioni di destra dal punto di vista culturale e politico e lo dimostrano i fatti
Quando intorno a queste strutture si raccolsero non soltanto giovani che si riconoscevano nell'MSI ma si riconoscevano anche in gli altri orientamenti e potremmo dire che
Sostanzialmente la foto la foto Forza Italia di oggi di oggi
Era è una copia di quello che è stato a livello giovanile col la nascita della Giovane Italia prima e del Fronte della Gioventù poi
Altro dubito che per i momenti tempi sono condizionati al ringraziamento all'autore del
Grazie
La parola all'avvocato
Andreani
Ma io
Ovviamente motivi anagrafici non ho fatto la guerra
Però
Credo di capire
Quale fosse il legame
Sia pure
In sedicesimo vogliamo dire
Dei reduci da di questa di questa guerra perché
Io mi trovo
Molto spesso a parlare con persone con le quali magari non mi incontravo da danni se non da Genova da decenni
E riuscire a capire immediatamente il linguaggio vicendevole reciproco perché perché c'è stata una cosa che ci allegati che è stato quello di fare politica in quegli anni
Chi ha fatto politica in quegli anni specialmente in
E
Gruppo come il Fronte della Gioventù diciamo come
Prima Giovane Italia poi sotto la gioventù
Che ha subito obiettivamente del del delle forti passioni
Sia negli è positivo ovviamente che negative che ha vissuto intensamente quegli anni di di attività politica da chi ha fatto politica in quegli anni si riconosce e usa un linguaggio
Comprensibilissimo ma molto spesso comprensibilissimo solo a chi ha avuto la stessa esperienza io per esempio o la figlia di diciassette anni
E trovo deriva difficoltà a spiegare a lei che cos'era l'impegno politico allora in quei tempi
Che è una cosa completamente diversa dall'impegno politico fosse l'impegno di oggi è il figlio di quell'impegno unico però c'è una cosa diversa
è una cosa diversa
E allora io mi sono domandato Milano più di una volta ma
Cos'era meglio cos'è la politica di quei giorni una politica di adesso
Io credo che l'editore del libro di Fabrizio da Lella sia un importante contributo
Per chiarire per chiarirci questo dubbio questa ed è una una risposta a questa domanda a cui io non so dare una risposta
Ma forse questo diciamo è un primo un primo tentativo di dare una risposta perché porta ad altre cose io ma ad una cosa Fabrizio si è parlato si è scritto anche per dopo un periodo in cui della destra si parlava proprio perché erano era un eletti
Si è scritto si è parlato si è fatto ma molto spesso si è scritto molto più
Di quella destra
Diciamo che che poi sbocco nella strada del terrorismo dell'eversione eccetera e molto poco di questa destra che è rimasta in questi questi confini
E allora limpidi Boniver bisogna darla importante importante perché è un primo passaggio a capire a che cosa è servito
Che cosa è servita un'organizzazione giovanile
Come la Giovane Italia come il Fronte della Gioventù
E io credo che sia servita abbia un svolto un ruolo molto importante della storia dell'Italia di questi del dopoguerra
Ed è facile dirlo adesso
Quando i risultati diciamo sono sono visibili si toccano era un po'più difficile dirlo allora
Essenzialmente il Fronte del Gioventù diciamo io parlo di fronte a Gioventù ma intendo prodotta gioventù tutta
Le organizzazioni giovanili del dell'aria M sei diciamo
Il Fronte della Gioventù è servito sensata a a difendere ad affermare il diritto ad esistere di una componente politica importante
Molto spesso la nostra battaglia politica in quegli anni si limitava
Ad esistere a ad affermare il diritto di esistere se in in spazi sempre più ristretti a difendere una bandiera intorno una specie di e di di di di Little Big ormai fortunatamente con esiti differenti
Con gli indiani che ci voleva un altro all'intorno
E noi
Che dipendevamo causato da Baudo buttavano brutto paragone non mi piace la politica rispettava perché forse dovevamo gli indiani più che quelli che ci voleva in questi in quell'epoca
Veramente la il primo il primo obiettivo di di chi faceva politica a destra era quello di arrivare alla sera a casa senza testa rotta parliamoci chiaro
O senza altre del tipo di conseguenze e spesso non è che vogliamo fare gli eroi Padova in quei tempi diciamo
Andare a scuola fare politica andare in una piazza Andalo un comizio non era semplicissimo non è una cosa bravo
Indolore
Ed è c'erano anche degli altri tipi di conseguenze
E io vede non mi non mi vergogno a dirvi
è stato qualche giorno fa
L'anniversario di uno dei tanti olocausto di che hanno colpito l'ala destra la giovane destra italiana l'anniversario dell'uccisione da carenza vite dei giovani militanti del Fronte della Gioventù
Io non mi vergogno a dirvi che in quel perché io qui in quei giorni non furia da carenze a neanche i giorni successivi quando successe di tutto
Perché era un ATI tante si era compito da uno da un allora sì si chiamava mandati di cattura
Era latitante ma sapere per quale reato non è nel per concussione per corruzione nel cosa di questo genere io ero latitante per
Ricostituente tentata di costituzione del partito nazionale fascista
E non in lastre struttura extraparlamentare c'è c'è no perché secondo alcuni magistrati di cui la Repubblica
La sezione del ma e messe in Val d'urina costituiva un tentativo di ricostituzione del Partito nazionale fascista
E io non partecipai a quei giorni a quella quelle battaglie perché ci si tratta di una mera dei giorni successivi fu una vera e propria battaglia dobbiamo dirlo dobbiamo riconosce le cose che
Che sono successe perché io ero latitante quindi non ci non partecipai
Questa è la storia di quegli anni e la sua di quegli anni all'attività politica fatta nella la prima pagina Fabrizio Tatarella nella prima pagina ricorda una fase di Hermann Hesse
La politica è passione ma la politica in quei tempi era veramente solamente passo demolizioni mi ricordo che ha una visione se io mi devo dico da ridere da giovane mi ricordo io e te in una desolata tipografia che facevamo che componevano
Il giornaletto comunico
Che leggevamo verbalmente io dei pochi altri sicuramente non è che avesse una grande di
Però c'era questa questa voglia di fare questa volontà di fare noi abbiamo di fronte alla gioventù la la
La giovane desse in quegli anni
Ha difeso il diritto di una parte politica di esistere
E ha salvato
Una grande parte di giovani da una scelta disperata e disperante
Che ha prodotto solamente comunque
La fine a la fine di vite
Nel senso biologico o nel senso civile perché ci sono stati tanti che sono morti ma ci sono anche tanti che hanno fin dura loro esistenza con condanne decine e decine di anni
Ma io mi domando se non ci fosse stato il Fronte della Gioventù
A drenare a drenare quella voglia di di di
Ribellarsi ad un tentativo
Puro e semplice di di buon vuoi sentire Santo criminale ma di stampo criminale di ultimo uno stato una parte un pezzo di uno Stato che aveva deciso scientemente di creare dei mostri
Aveva esce deciso scientemente dichiari molti delle Brigate Rosse
E a dirlo scientemente al di creare dimostri il terrorismo nero
E in parte ci riuscì perché ci furono le Brigate Rosse ci furono anche tanti giovani molti dei quali
Non lo dobbiamo dire dimenticare nello dobbiamo negare molti dei quali
Sono passati anche dalle sezioni il Movimento Sociale Italiano
Ed hanno scelto Palma strada disperata e disperante che li ha portati a scelte che ovviamente noi non abbiamo mai condiviso ma se non ci fosse stato un Fronte della Gioventù in quegli anni cosa sarebbe successo
Cosa sarebbe successo a quelle migliaia di giovani che si sono fermati dentro i confini la democrazia e che ora rivendicano perché poi i giovani di allora parliamoci chiari che ogni anno da chi sono
Sono i Gianfranco Fini sono immondizia una spari sono Gianni Alemanno sono questi giovani di allora
E sono i giovani allora che hanno contribuito a fare andare queste Domenico Gaggia
Ce ne stanno tanti adesso io non voglio fare l'elenco di tutti nel mio piccolo ci sono anche i no nel mio piccolissimo
Che hanno drenato hanno frenato somma un'emorragia che altrimenti avrebbe portato centinaia e migliaia di giovani a finire la loro vita quantomeno in senso civile in qualche in qualche galera
E infine
Ultima cosa a cui secondo me è servito dice lo dicono gli inglesi last but not least
Il Fronte della Gioventù
In fondo alla gioventù è servito a riaffermare quella che è stata ed è tuttora
A mio parere un elemento decisivo
Della conformazione
Antropomorfi che è politica del l'uomo di destra l'alleanza della destra in senso ampio con le giovani generazioni
Il Fronte del Gioventù è servito a saldare un legame che ci si era creato
Con il fascismo con le dopoguerra eccetera
Fra la destra i giovani
Se non ci fosse stato il Fronte della Gioventù coi suoi mille difetti con le sue mille piccole camarille interno delle faide nelle ripicche
E i litigi e c'era ma se non ci fosse stato questo Fronte della Gioventù questa alleanza che oggi ci porta ad essere
Maggioritaria all'interno bonaria di destra maggioritaria all'interno delle giovani generazioni dove sarebbe andata a finire ecco tutta questa serie di cose mi induce a ritenere
Che il Fronte della Gioventù la Giovane Italia al mondo tra destra giovanile abbia svolto un ruolo molto importante
Nella storia dell'Italia del dopoguerra e credo che questa storia ci debba insegnare anche per il futuro
A non diventare solamente un
Come dire un contenitore di istanze sociali diffuse
Ma a diventare in quello che sarà questa Marcello abbiamo intrapreso e che tutti noi condividiamo e voglio portare avanti verso il partito unico dalla testa verso il PdL verso anche qualcosa di molto più grande è molto importante
Ma di riempire questo nostro grande progetto con la consapevolezza di una concezione della vita della politica del mondo
E di un modello di società
Che vogliamo realizzare e che non dipende solamente dai risultati del mercato grazie
Grazie a Riccardo Andriani
Come vedete noi stiamo
Usando una scansione storica che ci porta da le esperienze più lontana quelle più vicine tranne
Peppe Scopelliti che ha chiesto di poter intervenire prima per parlare quindi adesso tocca a Giorgia Meloni
Sì dunque io
Ovviamente ringrazio
Italia protagonista che ha organizzato questa iniziativa ringrazio Fabrizio per
Un'opera che ha fatto in questi mesi importante poi noi parliamo
Di una storia che è sempre molto complessa raccontare essere raccontata in maniera
Esaustiva fu con
O con tutto quello che ci si vorrebbe leggere dentro però a me pare importante soprattutto in un momento come questo
Mettere in campo tutti gli strumenti di cui disponiamo per tenere
Il filo della nostra storia che è anche
Il filo dalla nostra identità in un momento di transizione che ci porterà anche
A
Dover decidere che cosa irrinunciabile di questa
Di questa storia e che cosa è rinunciabile questa identità
Allora io rispetto tutto quello che è stato detto finora
Rappresento una storia
Come Fabrizio Del Re assume tante persone che vedo qui dentro
Che se vogliamo più recente che è per alcuni versi stata considerata sempre quella un po'più facile no
Alla mia generazione è stato detto va bene ma poi ne capire che ne sapete bene o male non avete attraversato quegli anni e quindi siete stati quelli un po'fortunati cioè quelli che poi
Si sono misurati anche con la possibilità
Di di di di vivere la dimensione più bella che la politica possa regalare che anche la la dimensione di misurarsi con la concretizzazione delle proprie idee lo dico io che mi ritrovo
A fare il Ministro La Repubblica a trentun anni eppure voglio dire
Che non sempre per noi è stato per la mia generazione è stato più facile rispetto a quanto non fosse facile fare politica nel Fronte della Gioventù
O nella Giovane Italia perché è vero che noi non abbiamo su un piano di incolumità fisica su un piano
Di presenza politica ha avuto
Gli stessi problemi che si avevano nel fronte la gioventù è vero pure è una riflessione che mi è capitato di fare spesso che
Non ci siamo misurati con alcuni nemici che erano forse più subdoli di quanto non lo fossero no quelli che
Quelli che Tito Titti di rischiare di trovarti
Davanti caso sotto casa c'è prima il primo fra tutti il tema della tentazione del potere
Noi abbiamo sempre considerato uno degli elementi caratterizzanti della nostra identità io lo considero ancora tale benché sia stato spesso abusato e benché noi non siamo sempre stati all'altezza di questo il tema della comunità
La capacità di condividere un percorso politico non come somma di interessi ma come visione del mondo e quindi anche come modo diverso di essere e di vivere
Che una sfida molto più difficile da affrontare rispetto alla semplice sfida della politica perché è totalizzante
Perché ti chiama
Ad incarnare quello che tu vai raccontando e dicendo nella tua quotidianità
E su questo terreno e su questa sfida che poi ciascuno di noi si è misurato e si misura giorno dopo giorno e anche su questo terreno e su questa sfida che il più delle volte e molte volte alcuni di noi hanno fallito
Diciamo così non sono stati non sono stati in qualche maniera all'altezza del compito però
Rispetto alla opzione
Diciamo così comunitaria eh beh è evidente che era più facile
Essere e sentirsi una comunità
Quando in qualche maniera e rinnovo stretto in un angolo era più facile stare uno vicino all'altro e aiutare a cui aiutarsi ciascuno no a rimettersi in piedi quando qualcuno cadeva quando era l'unica possibilità che avevi
è molto più difficile fare la stessa cosa in un mondo nel quale le tentazioni sono infinite in un mondo nel quale tutto invece ti spinge a
A fare una scelta diversa che la scelta dell'individualismo che la scelta della politica vista non come a strumento ma come obiettivo di acquisizione del potere che ti porta per forza di cose al personalismo e quindi lo dico anche per rivendicare un ruolo importante
Che anche Azione Giovani ha avuto in questa storia perché è stato
Tra tutti insomma il tratto di strada che si è
Misurato più degli altri con la con il tema della dell'anello del potere pura volte fallendo come ciascuno di noi nella propria generazione ha fallito
Ha fallito in qualcosa allora parto però da questo per dire
Che credo che
Questo elemento della lettura comunitaria sia uno di quelli che io considero per quanto difficile assolutamente irrinunciabile da portare in qualunque percorso uno che si voglia fare di qui ai prossimi mesi o i prossimi anni che vuol dire anche che cosa
Vuol dire cultura tradizione cioè vuol dire
Senza un certo velleitarismo che delle volte il nostro ambiente ha avuto
Vuol dire capacità di non dimenticarsi da dove si proviene
Allora io
Qualche giorno fa è stato l'anniversario veniva ricordato è stato l'anniversario per la strage di a Cala Renzi ampi
E certo cambia qualcosa quando un certo punto ci si ritrova a portarci una corona di fiori da sindaco della capitale o da Ministro della Repubblica
Che cos'è
Che a me
A diciamo così ha fatto ha fatto molto molto rifletteremo ha fatto molto piacere
La consapevolezza che la nostra
Capacità di non dimenticare la nostra capacità di raccontare e tramandare delle storie di farlo pure con umiltà di farlo
Spesso appunto il suo ma con con grande serenità senza odio senza nostalgica senza paura
Ci ha consentito a un certo punto di questo percorso di fare l'unica cosa che valeva la pena di fare per quei ragazzi e per quella generazione
Fare in modo che quelle storie potessero rappresentare un insegnamento per le generazioni a venire e quindi fare in modo che quelle storie fossero finalmente annoverate nella memoria condivisa del nostro popolo
Cioè se noi avessimo chiuso i ragazzi di a Cala Renzi hai tanti altri che con loro non hanno superato quella stagione
Nell'alveo della nostra memoria come se fosse qualcosa nodi inaccessibile per gli altri
E non avessimo provato a ragionare sulla possibilità
Di rendere quelle storie di quei ragazzi parte integrante la memoria il nostro popolo insegnamento per le giovani generazioni ecco noi non avremmo reso onore alla storia di quei ragazzi
Ed è il motivo per cui penso che questa sia una stagione nella quale noi abbiamo anche
Il dovere di fare queste questi questi gesti di portare avanti questi gesti importanti di farlo anche
Al di là delle tante polemiche che ogni volta accompagnano questi percorsi orale qui
Piccolo sassolino dalla scarpa questo ambiente
Che nonché che ha che ha fatto sempre la gara a chi era più puro a chi era più degno di stare in un posto piuttosto che in un'altra è una
Una dibattito e va avanti da anni ormai sono lo trovo abbastanza superfluo quello che sinceramente considero
Poco tollerabile che ci sia addirittura gente
Che magari negli anni Settanta stava da tutt'altra parte che magari stava fare
Qualche che insomma che che che coltivava i propri interessi magari con la Democrazia Cristiana e che oggi viene a insegnarci la storia di quegli anni e di quel ragazzo che ha vuole insegna meno ai ragazzi Azione giovani a quel fronte la gioventù
Ricco di gente che si vuole aprire la coscienza ottant'anni sinceramente
Non ne abbiamo bisogno
Detto questo credo che un altro di quegli elementi
Che noi dobbiamo
Portare nel nel Popolo della Libertà nei percorsi che stiamo affrontando
Oltre all'alto senso della comunità quindi una percezione precisa dell'idea della politica oltre al culto della tradizione quindi alla nostra identità che deve fare parte integrante di questa storia vuol dire tutto quello che ci siamo detti finora
C'è poi il dato di che cosa serve a che cosa serva un movimento giovanile perché poi sono questo è un elemento che in politica non è secondario allora io continuo a ritenere che i movimenti giovanili abbiano nella storia dei partiti politici ma prima ancora nella storia d'Italia e nella capacità per una generazione
Di potere ora in qualche maniera
Affrontare
La la la il proprio tempo abbiano un ruolo
Assolutamente centrale purché abbiano alcune caratteristiche
Movimenti giovanili non servono
Se la loro il loro compito è quello di replicare in piccolo uno che fanno i partiti i movimenti giovanili non servono se tutto il loro compito è quello di andare a volantinare né scuola l'università quello che fanno i partiti riferimento i movimenti giovanili servono
Laddove riescono a interpretare la propria generazione a rappresentare le istanze la propria generazione
Anche rispetto al partito di riferimento e movimenti giovanili servono laddove riescono a mantenere il dato dell'autonomia rispetto al partito riferimento che vuol dire autonomia di linea politica cioè dire se non si è d'accordo quando non sia d'accordo perché a questo serve
La pulizia e diciamo così il disinteresse Di Chio solitamente si avvicina in politica non perché pensa che finirà fare appunto il ministro o il deputato anche solo il consigliere comunale ma perché vuole rappresentare una visione del mondo e vuole battersi per quella
Visione del mondo vuol dire autonomia di Napoli di audire ovviamente autonomia di organizzazione perché
Ma qui insomma la scelta autonoma dei propri diritti dirigenti la propria classe dirigente fa la differenza rispetto alla credibilità di un movimento questa è stata la storia del Fronte della Gioventù è stata la storia
Di Azione Giovani io sono stata eletta in un congresso ormai qualche anno fa però insomma questo ovviamente dà forza ai dirigenti del movimento da forza
All'intera organizzazione ed è questione sulla quale penso noi si debba tutti insieme anche insomma fare delle riflessioni rispetto a quello che ci aspettiamo dalla Popolo della Libertà e da quello che dovrà essere una rappresentanza giovani del Popolo la libertà al di là
Del del della struttura dalla al di là del tipo di movimento che vogliamo immaginare al di là delle federazioni delle galassie movimenti oppure del movimento diciamo così molo con modello Azione Giovani queste sono scelte che faremo e che faremo in autonomia e che dobbiamo fare
Insieme al di là di questo però ovviamente dobbiamo capirci su quali sono qual è l'utilità che un movimento giovanile a perché le scelte che non andiamo a fare dipendono da questo dalla risposta che daremo
A questa a questa a questa domanda io credo che soprattutto in un partito come il Popolo della Libertà il movimento giovanile abbia una sua rilevanza centrale
Perché noi parliamo di un partito che destinato ad essere molto molto grande molto molto rappresentativo
In un'era e in una stagione nella quale ci sono
Certamente come dicevo prima molte la tentazioni ci sono giocoforza identità meno definite noi parliamo di un partito
Si dice spesso il partito leggero poi bisogna intendersi su che cosa significa il partito leggero perché se noi del Partito del Gero intendiamo ovviamente un partito che riesce a essere dinamico che riesce aprirsi il più possibile che riesce a creare il più possibile la sfida ciascuno di noi
Se noi per partito leggero intendiamo un partito che non esiste evidentemente è diventa diventa più difficile per cui poi anche sul tema del partito leggero si fa spesso tanta confusione però soprattutto in un partito dinamico
La formazione la classe dirigente e quindi il ruolo che i movimenti giovanili assumono anche
E la capacità di selezionare la si dirigente non semplicemente attraverso i corsi formazione cioè non parliamo solo di fare la scuola come si scrive
Una mozione la differenza tra interpellanza interrogazione si parla di scuola di vita cioè di capacità insegnare che la politica e prima di tutto
Sacrificare qualcosa di sé e per regalarlo agli altri che vuol dire prima di tutto capacità di vivere l'impegno politico una missione e non come se ci si avvicinasse
Ad un'enorme concorso pubblico perché questo è ovviamente uno dei rischi che noi che noi corriamo è che si corrono semplice i principali rischi a cui noi andiamo incontro in questa era sono il velleitarismo che questo ambiente
Insomma più volte del quale questo ambiente è stato più volte vittima il nostalgiche Simo e cioè la incapacità di comprendere che si è grandi nel proprio tempo quando si ha capacità di interpretare proverebbe di inventare qualcosa rispetto
Alla propria generazione Noce scimmiottando quello che è stato fatto dieci venti trenta cinquanta o cinquanta anni prima
C'è sicuramente il il il rischio anche del rampa antismog cioè del dell'arrivismo di
Appunto nodi di chi si approccia la politica come se senso in qualche maniera si trattasse di un concorso pubblico perché davvero
Se non sia un minimo di idealità a vent'anni a cinquanta anni si è un mostro a due teste quindi insomma in questo i movimenti giovanili hanno anche una grande capacità di operare a una certa selezione
Quindi io credo
Che questi siano insomma che che la che la nostra perché non voglio dilungarmi troppo che la nostra
Sfida in questa stagione
Sì è la sfida di difendere la fiaccola si direbbe dopodiché bisogna intendersi su che cosa significa difendere la fiaccola noi tanti anni fa abbiamo scelto di non fare semplice testimonianza avremmo potuto tanti anni fa scegliere di difendere i simboli
Di di punto nodi di tenere in mano la vostra bandierine limitarci a fare solamente questo
Non avremmo vissuto la stagione che siamo lì vivendo non avremmo avuto
I gli Scopelliti che oggi nella classifica dei sindaci più amati d'Italia stanno al primo posto e che quindi hanno preso la storia che la storia di fronte la gioventù l'hanno portato al governo di una città
E prendono c'è il settantadue per cento dei consensi che può vuol dire che le nostre idee hanno settantacinque scusami che vuol dire che le nostre idee hanno vinto
Che è la più bella risposta che si può dare
Accelerazioni che sono state ghettizzare a chi non ce l'ha fatta ad arrivare fin qui a tutti quelli e qui Riccardo dice una cosa importantissima quando guardiamo la storia degli anni
Settanta
Si racconta tantissimo tutta la storia dell'estremismo tutta la storia di chi ha fatto la scelta
Della lotta armata noi non abbiamo mai dedicato tutto il il tempo l'attenzione che avremmo dovuto dedicare
A quelli che
Il la il al l'otto gennaio del mille novecentosettantotto sono andati abbia cala Renzi hanno preso la serranda la Sezione non è l'hanno ritirata su e si sono rimessi a ciclo stilare i volantini
Noi non abbiamo mai tenuto in debita considerazione il ruolo che questa parte del nostro mondo che ha fatto una scelta certamente meno eclatante non certamente meno
Somma rilevante sul piano di cronaca ha avuto per il fatto che noi oggi siamo qui allora
Quando ne parliamo quando ne diciamo
Bisogna difendere la fiaccola cioè bisogna difende la nostra identità la nostra storia parliamo prevalentemente di questo
Non è mai solo un problema di simboli non è stato in la la la la politica per noi non è mai stata il contenitore sempre stata il contenuto se noi avessimo dovuto dire che in qualche maniera
Il contenitore partito riusciva racchiudere tutta quanta la nostre nitida avremmo già fallito il punto è quello che noi riusciamo
A difendere e quanto noi riusciamo con quella identità che ci siamo portati dietro di generazione e in generazione a colorare
Più parte possibile del nostro popolo perché a sfidare la politica è questo la sfida è la politica consenso se non si riesce a convincere gli altri la bontà della propria idea la bontà della propria visione non si sta facendo politica si sta facendo testimonianza noi non abbiamo scelto di fare testimonianza semplice testimonianza
Perché pensavamo che non fosse dignitoso rispetto a tutte le storie che abbiamo raccontato noi abbiamo pensato che valesse la pena
Ti sporcarsi le mani
Di misurarci davvero di arrivare alla fine di questo percorso e farci l'unica domanda la quale per ciascuno di noi varrà la pena risponderei concludo e la domanda è
Ma alla fine questo percorso io ho cambiato qualcosa di questo sistema oppure questo sistema che ha cambiato me penso che ciascuno di noi alla fine di questa strada si mentre avanti allo specchio dovrà dare una risposta a questo e non c'è nessun altro che posso darti una risposta che non sia tre stesso grazie
Grazie a Giorgia Meloni e soprattutto per le cose che ha detto che hanno aggiunto
Momenti di riflessione per la passione che ci dimostra di mettere le sue cose questo forse il tratto più bello più significativo di cui dobbiamo essere grati Maurizio Gasparri e secondo me poi la memoria lo scrigno
Delle libero di Fabrizio Tatarella tentati io l'ho conosciuto lui forse neanche lo ricorda nel mille novecentottanta quando il fronte alla gioventù organizzò
Un campo scuola accascia
A casa si arrivava in pullman e questo pullman aveva come battistrada la centoventisei guidata ecco lui dice è vero perché io le cose le ricordo bene guidato da Maurizio Gasparri ha ci andai insieme ad altri due giovani che hanno fatto strada del tutto peggiore due mie amici personali uno e e compone del collegio di garantire la privacy chiede Giuseppe Fortunato ed uno non vi faccio nome uno dei primi mille contribuenti italiani
Perché essendo stato strutturazione tua e sessantadue diventare anche un uomo a non è Berlusconi ma comunque ha saputo diventare esso una persona molto ricca perché un giovane molto in gamba e intraprendente la parola Maurizio Gasparri
Se grazie a tutti voi
Occasioni come queste rischiano a volte di scadere un po'e nel retro cinismo del resto Fabrizio ad averla affatto un libro che ripercorre la storia dei momenti giorni dalla destra quindi è ovvio che guardiamo un po'al passato ma credo tutti lo abbiamo fatto e cerca di farlo anch'io con l'obiettivo di dare
Una prospettiva non ho fatto Scopelliti che come si è detto che a volte oggi da quell'esperienza forgiato è sin da ora in testa alla classifica di gradimento dei sindaci del Sole ventiquattro Ore e non è facile arrivare al primo posto a Reggio Calabria con i problemi
Che ci sono c'è insieme a Luzzi davo di Verona ma per una città cauto una storia come dire meno sofferta di quella di una grande città del sud dove i problemi
Purtroppo di partenza sono più fortificare Damiani che ricordava anche esperienze personali
No siamo dalla stessa generazione quindi abbiamo un percorso parallelo e Massimo Anderson
Parte importante di questa storia perché se si vede
Nel libro è stato quello oltre presenti che più a lungo ha ricoperto importanti incarichi del RUP quanto giovanile nell'esperienza dalla giovani italiani e la Fondazione la nascita
Del fronte della gioventù che rappresenta un momento di sintesi perché poi è una cosa
Che io ho constatato di lucro correndo il libro avendo vissuto parte di questa storia c'è sempre stato un lavorìo complicato nelle organizzazioni che abbiamo smontato e rimontato K qual era il rapporto tra il fu nel Fronte della Gioventù e poi raggruppamento giovani
Adesso anche quando c'è stata azione Regione che è stato un po'viva laboriosità quindi quando penso che il PdL che nascerà un movimento giovanile non arriviamo forti di esperienza che tutte le varie generazioni hanno montato smontato e rimontato organizzazioni giovanili però fornendo e offrendo classe dirigente anche in questa sala ci sono molte persone che nel mondo del giornalismo della cultura della politica
Sono stati sono tutore saranno
Protagonisti di importanti pagine quindi
E sono organizzazioni che hanno dato un contributo importante la nostra generazione è stata fortunata perché abbiamo potuto cogliere poi la fase di vittoria di Governo ad una serie anche di circostanze che vanno aldilà
De nostri meriti personali che pure cita erano stati ma che non avrebbero avuto la possibilità di esprimersi se avessimo operato in un contesto
Diverso parlo delle classi dirigenti anche dalla destra che ci hanno preceduto informato che sicuramente sul piano della capacità
Hanno avuto anche punte qualitative migliori delle nostre ma hanno agito in un contesto in cui la destra veniva
Discriminata a prescindere
Io non voglio punto indulgere alle turismo però non accetto neanche alcuni giudizi e l'altro giorno telefonato un giornalista che si chiama Mario Adinolfi sì ma lo cito il quale
è uno molto grosso che fa il blog perché interviene su interessi anche candidato al segretario del Partito Democratico preso lo zero virgola per cento ma sicuramente sarebbe stato meglio di Veltroni alla guida del Partito Democratico visto gli esiti di Veltroni
Io dicevo ma che se piangi da fare voi visto Veltroni all'opera ho capito dopo forse risolti
Qualche cosa avrebbe voluto avere anche lui l'ha scritto un articolo dopo ma come un'orazione di la carenza sul giornale del partito de La Margherita Europa
Giornale che era la Margherita che oggi si fonde si è fusa nel PD
E ha contestato ai attuali esponenti divelti dice di An che va verso il PdL
Al Sindaco di Roma che è andato abbia carenza sette gennaio anche in forma ufficiale con una groviglio lei ha fatto benissimo farlo dal Sindaco e non da
Da persona Giorgia Meloni ha sottoscritto ramo citati alcuni di noi c'è ed è fatto male a ricordare
La vicenda del sette gennaio l'ho chiamato il ruolo conosco e poi sono uno che non lasciava una pratica in sospeso notoriamente quindi
La Corte di Cassazione ha fatto
Delle sentenze vergognose sulla droga appena hanno messo un tricolore strappato sono stato io a telefonare al tempo perché mettessero la foto
In prima pagina perché la Cassazione non può avere un tricolore senza il pezzo rosse stamattina anche telefonato
Al Presidente Carbone dicendo che ci aspettiamo le scuse di un atto così vergognoso se un maresciallo avesse tenuto la caserma tolti colore strappato l'avrebbero trasferito e il Presidente alla Cassazione fosse meriterebbe lo stesso
Destino lo chiamava Di Nolfo detto tu perché chi di noi
Perché dice non date voi riducete la ricordo
Ma detto Mazza c'è stata la manifestazione del pomeriggio alcuni gruppi sono andati lì a Rovato saluti romani ha detto guarda me di quelli che sono andati ai vari orari a ricordare ognuno secondo le moderno mi importa come sono allo stadio può alcuni vanno allo stadio sta nel Tribunale altri
Si mettono a fare a cazzotti non è che mi confondo con quelli che fanno a cazzotti quindi chi è andato a fare manifestazioni con determinate liturgie e ancora un po'ancorato al passato però noi abbiamo ricordato quelle
Persone quei ragazzi perché li abbiamo conosciuti
E io conoscevo che ragazzi qui forse Riccardo Andriani e quattro nella Sala per motivi generazionali avuto modo di conoscere quindi non facciamo reduci sono però non accettiamo
Che
Il guardare al futuro comporti tra rimozione di un passato di cui non dobbiamo vergognarci perché ha fatto bene a Riccardo Andriani a ricordare che in quegli anni c'è stato un dibattito ad essa che si deve anche soprattutto l'iter come Giorgio Almirante il fatto di avere impedito che ci fosse uno smottamento a destra verso una reazione fisica
Immediata io ricorderei sono passato a piazza Salerno e stavo in macchina come apicale ricadono via diciassette anni a Roma di undici e gli ho detto vedi in questa piazza piazza Salerno all'invio novecentosettantatré io avevo diciassette anni
Ho partecipato ai funerali dei fratelli Mattei
Ed è un po'raccontato questa vicenda ricordando il corteo che da via Alessandria si mostra di sé sulle scale di questa chiesa Giorgio Almirante disse voglio giustizia non voglio vendita padronali drammatici difficile la sinistra potrebbe dire
Che anche loro hanno patito situazioni drammatiche
Mi pare che
Come dire su questo e dibattiti si siano svolti però ecco non abbiamo avuto nel mondo già ed è la destra il merito come generazione di avere incanalato nel cammino della democrazia
Della partecipazione intere generazioni e quei dirigenti erano già grandi
Quali miranti a cito lui
Per tanti altri hanno
A volte anche affrontando polemiche qua ci sono persone che ricordano momenti drammatici quando vogliono i ragazzi riversa veritiere discussioni di chi diceva bisogna reagire bisogna rispondere e Almirante altri
E con grande sacrificio
Insistevano su una risposta politica e non violenta e altri considerano la somma dei vigliacchi ci consideravano periti anche perché non tutti reagivano in maniera
Militare qualcuno l'ha fatto la storia e alcune è stata una storia tragica Bonanno
Corrette hanno fatta utopica che alcuni sono sempre scelto la via della politica
Dopodiché ecco senza fare vedutismo credo che oggi il tema che ci pone questo libro sia quello di avere ben presente oggi ganasce sta nascendo nuovo partito e alle sue mi sono stato un assertore convinto dobbiamo mantenere de meccanismi di militanza
Di partecipazione
Caso mai ci sono i blog e Facebook e non soltanto
Il ciclostile e la matrice Elettronica ci sarà non più i vari pezzi in serigrafia tuttavia anche se gli strumenti cambiano come diceva Giorgia Meloni sono i contenuti che contano i contenitori cane non hanno lesinato i partiti
Cambiano le tecniche della comunicazione che oggi
Sono molto più duttili
Anche semplici
Io credo che noi non dobbiamo mai perdere di vista la partecipazione fisica la vita dei partiti quindi PdL le sue organizzazioni giovanili dramma della gente le persone le iscrizioni le manifestazioni la discussione
Qualche volta anche il disco disaccordo interno che non sono un lauto autore dei tempi andati abbiamo fatto comprensibile assai correnti dentro un partito l'MSI tutto sommato piccolo è escluso da meccanismi di potere quindi nasceva dalla voglia di discutere
Proprio per le idee non perché ci si guadagna asse qualcosa quindi non mi propone urge ma su un giornale una detto una cosa un'altra il dibattito
Della
Della politica purché ci sia la partecipazione vera la militanza
Per la formazione delle classi dirigenti e perché io qui voglio citare nessuno di noi di tanti altri che sono più che non sono qui ma le organizzazioni giovanili della destra hanno formato prassi dirige
Bene le brutte e cattive questo polo giudicano gli elettori che tutto sommato vanno giudicate meglio di alcuni critici dei giornali ecco credo che sia importante oggi riflettere su questa lunga
Bella difficile e tormentata talvolta sofferta storia
Delle organizzazioni gelida Odessa che hanno oggi colazione giovani con Giorgia Meloni che
Pensate come sono cambiati i tempi oggi noi che abbiamo a questo tavolo
Una ragazza che è il capo del momento genera densa e del Ministro della gioventù di tutta l'Italia presenti una vittoria morale della destra che non apprezzo e che era una paragone perché coincide un ruolo
Di tutti gli italiani Polo loro di una parte politica per quanto grandi possiamo essere oggi per quanto grande sia del PdL non siamo tutta l'Italia invece
E chi oggi a questo ruolo ha un ruolo anche nelle istituzioni quindi vuol dire che
Non c'è una discriminazione che c'è stato una conquista che
è il frutto di una fatica collettiva di generazioni oggi si colgono dei risultati non di potere non di potere
Ma di un percorso come dire che si è compiuto e quindi io credo che lo dobbiamo soprattutto oggi portare la loro esperienza del PdL non solo la storia gli episodi che ognuno potrebbe raccontarla centinaia Rovereto a finire un ultimato di militanza vera e propria che ricorda parte veri dei Corte delle manifestazioni ma militanza un po'trasgressive quando
Già la generazione di Giorgia qualche anno fa andare una libreria Liberia puro OSCE
A timbrare i libri Giorgia era guidava questo manipolo andarono nel due mila e successi a timbrare con un timbro che c'era scritto di bugie i libri di testo di alcuni storici che scrivono tuttora menzogne sulle foibe
Su alcune storie timbrano questi libri per renderli inservibili
Per rendere inservibile la libreria scorie verso una insostenibilità veloce quella che sta
A le Terme di Diocleziano vicino piazza
Sede quindi loro sono andati io ero già da diversi anni deputato richiamarlo dall'Italia se arrabbiato giustamente che c'entra il libraio con la questione è libero di suoi quindi perdeva un valore già andate la prende collaudo ore
Io andai
Insomma Adalberto attuale paga i libri ha da dire che ero deputato dal bando e quindi era quello che c'era più soldi li ho comprati proprio buttati ovviamente non abbiamo pagati mi dispiace che l'autore ne abbia tratto un beneficio ma il libraio in fondo
Non aveva colpe ecco però anche questo modo di fa abbiamo fatto caso ma il film sulle foibe nella televisione pubblica abbiamo ho portato in Parlamento attraverso la legge che porta a nome di Roberto Menia ad oggi non è presente ma che è stato Presidente nazionale del fuorigioco dalla memoria dieci febbraio
Una legge che ha avuto come primo firmatario un giovane dirigente delle nostre organizzazioni giovanili ecco c'è stato tutto un percorso
Ecco che da questo punto di vista è bene ricordare che oggi i temi sono diversi linguaggi devono essere diversi però e con la passione deve essere la stessa anche se la militanza è cambiata io ecco in questo non sono reduci sta
Io non rimpiango il tempo del padre è meglio oggi che tempo passato di morti diruti di scontri io non lo rimpiango ci ha forgiato me quando mi parlano delle difficoltà dalla politica ricevette non si dimette noi siamo stati corazzati
In anni in cui c'era una lotta per la sopravvivenza figuratevi se un voto in più o meno una sconfitta alle elezioni un'imboscata parlamentare può rappresentare un problema siamo stati Forgia di corazzati quindi da questo punto di vista è stata un'esperienza
Di quegli anni che ci ha irrobustito rispetto alle difficoltà della politica odierna che sono francamente
Molto più rilievi ecco io credo che Fabrizio abbia fatto bene a dare
Questo contributo una ricostruzione
Interessante ci riporta anche barbuti una ritrovare date episodi momenti ecco ricordare che quindi quando si fa un nuovo partito come stiamo facendo questo ingrediente di partecipazione di militanza di passione ci deve essere poi le forme e linguaggi documenti programmatici ridiscuteremo come sono sempre stati discussi ma questa spinta questa determinazione che viene da questa storia e un ingrediente fondamentale che dobbiamo portare anche in questa
Nuova esperienza mai appagati perché non è il potere per il potere
Che ci ha mai mosso né nessuno di noi ha cominciato a far politica perché pensava di entrare parlamentare il ministro
O chissà ma ecco
Degli ideali da affermare queste molto più vero di quanto qualcuno critico possa immaginare perché credo che restiamo sostanzialmente dei militanti politici che vogliono rappresentare un'idea
Qua nostro avviso è quella che coincide
Uno l'identità della nostra nazione con una sua storia una sua tradizione come la sua prospettiva
Futura ecco di tutto questo siamo orgogliosi differenza
Di altri che non lo so se possono essere orgogliosi ma siamo qui a parlare del libro di Fabrizio ad averla giorni fa leggevo l'arroganza intellettuale di Adriano Sofri
Il quale ha detto che perché dedicare il suo libro che appena uscito bisogna prima averlo letto
Io non l'ho letto non lo leggerò e ritengo che Sofri sia stato un pessimo esempio
Gli anni difficili e io sul sessantotto due o tre cose ciò che ha accennato prima massima Anderson lo condivido non mi sono mai sentito un orfano
Di un sessantotto che è nato a sinistra non poteva che associare asserite non lascia mai sopra i allora arroganza intellettuale noi ci riconosciamo una cultura italiana utenti che c'era prima che c'è oggi e che ci sarà anche domani
Grazie a Maurizio Gasparri le conclusioni all'autore di questo libro che io invito soprattutto ad acquistare qui all'ingresso perché merita di essere letto
Brevissimamente la manifestazione la prestazione libro più facile perché hanno parlato i protagonisti euro sinceramente ringraziare Maurizio Gasparri per la sensibilità che ha dimostrato né verso il tema visto che siamo al momento di transizione difficile per aver messo
Al tavolo personaggio esponenti di epoche diverse
Io sono un fortunato perché ho avuto il merito la fortuna di mettermi a scrivere di fare una ricerca zelante per questo amore della politica che è nato la mia famiglia quando ero ragazzino
Sono fortunato perché gli ultimi anni li ho vissuti in presa diretta io ho visto la persona che mi ha
Battezzato politicamente che il mio padrino politico col quale ha fatto i miei primi comizi Maurizio Gasparri Italo Bocchino Ignazio la Russa assumere importanti
Ruoli politici ho visto il mio Presidente nazionale giurare da Ministro la gioventù ho visto mio padre vincere una terra rossissima la Città di Vittorio
Cerignola ho visto un mondo che si evolveva
Questo libro
Parla dell'evoluzione dei giovani di destra partiti no neofascisti diventati post fascisti giungendo già Destra fasciste pronti alla confluenza alla confluenza nel PdL
E nel
Partito Popolare europeo lei oggi abbiamo
Questa necessità e raccontato mi è stato chiesto perché abbiamo fatto questo libro
è stato scritto tantissimo sulla destra italiana sono stati scritti tantissimi libri sull'evoluzione politica del messi in Alleanza Nazionale status è un libro un bestseller quello di Luca Telese sui Culinary sui nostri Corini i nostri marchi do ragione destra italiana un libro di Mazza sui giornalisti
Di ragazzi camminano un libro sulle donne di destra camicie attenere dall'amica Terranova mancava
Qua un libro che indaga se sul segmento più importante da la Destra italiana secondo me quello che ha dato a questo partito un continuo ricambio generazionale quello che ha dato all'Italia un'intera classe dirigente il presente alla Camera deputati il ministro dalla gioventù il Sindaco di Roma sono
Persone ex segretario di questo movimento giovanile questo movimento giovanile che nasce nel quarantasei con il fronte giovanile con i nuclei universitari perché l'MSI percepisce che pur di non essere un partito legato nostalgica legato al passato ha bisogno di una struttura giovanile ecco perché tra i sei deputati che vengono letti nel quarantotto viene giovanissimo Roberto mie ville che il primo segretario nazionale della giovane
Della gioventù nazionale delle regge selle ecco perché c'è una galleria fotografica nel libro che parta da un comizio di Roberto mi ville sul tettuccio di una macchina e arriva Giorgia Meloni che stringe la mano a presentare pubblica la giovane extra dalle piazze all'istituzione di questo
Il percorso questo e l'iter principale
Ecco perché questo libro racconta aspetti fondamentali ma serve nell'altro quotidiano politico a preservare e tutelare un mondo una sensibilità quella di Alleanza Nazionale pronta a costruire nel PdL
Ci sono tanti passaggi un elencherò soltanto rapidissimamente alcuni
Quando nasce il Movimento Sociale Italiano se è possibile scrivere le pagine delle messe in se possibile scrive la storia di un partito di conti nei cui confronti vigeva una conventio ad excludendum lo si deve a tantissimi giovani che dopo la Repubblica sociale italiana presidiano le piazze
Per permettere alle messi di esistere ecco perché la Giovane Italia cinquanta nel sessanta porta migliaia migliaia di giovani in piazza a difendere l'italianità di Trieste link la intangibilità dei confini del tre Tino Aldo Adige a ricordare l'invasione di Budapest una grandissima organizzazione giovanile che vive momenti drammatici ne cito due sessantotto il settantasei sessantotto con una frattura qua da quella del sessantotto
Non solo tra destra e sinistra ma tra mondo giovanile e destra quando e c'è ancora un dibattito all'interno e sbagliano se quella fu un'occasione
Persa per la destra o se invece fece bene Michelini con la sua strategia dell'inserimento a cacciare gli stracci Rossi gli studenti dall'Est da ripristinare la destra italiana con un partito riconoscibile lo vendo order dia ordine di ordine e legalità
Ecco perché poi a un altro movimento un altro momento importo in particolare fu quello del settantasei con la scissione di democrazia nazionale che fu il momento in cui Anderson cellule tanti altri abbandonarono il movimento giovanile lasciandolo acefalo e da quel momento che era il momento sbagliato per far nascere quella che sarà pure Alleanza Nazionale ma è da quel momento che nasce una classe dirigente una generazione quella degli anni Ottanta che vedrà Gianfranco Fini perdere un congresso ma imposto da Giorgio Almirante alla guida
Del Fronte della Gioventù è strano quegli anni in cui nasce una classe dirigente da Gianni San Giuliano Maurizio Gasparri Ignazio la Russa di tanti giovani che porteranno il mo'mento giovanile a non essere più movimento giovanile di protesta ma un movimento giovanile di proposta una generazione che è quella che oggi che ci ha consentito
Di andare al Governo del Paese non a caso sono tutti i ministri
Anni fondamentali sono anche quelli dall'ottantanove novantadue Maurizio con la caduta del muro di Berlino con la fine del comunismo con l'assassinio di Borsellino e Falcone con gli anni dal giorno dopo li quando i giovani di destra
Capitanati guidati da Andriani circondano
E la piazza del parlamento gridando arrendetevi siete circondati ecco tantissimi episodi per arrivare alla quarta festa nazionale del Tronto gioventù
Le nostre feste ad Assisi a Siracusa dove Maurizio porto il giudice Borsellino nel mille novecentonovanta si chiamava oltre l'Occidente quella festa
Non ha partecipato un giudice a una festa non partecipavano mai ministri per la prima volta nel mille novecentottantaquattro Giorgia costano ad Atreju ha detto che per la prima volta partecipato un presenta al Consiglio
Nelle nostre feste non partecipavano ma i ministri nel mille novecentonovantaquattro quando abbiamo vinto le politiche la prima volta come messi Alleanza Nazionale accaduto un fatto strano un fatto che va assegnato la politica negli anni era il nove
Ottobre del mille novecentonovantaquattro si presenta per la prima volta in una festa dei giovani un ministro proveniente da quelle organizzazioni giovanili proveniente dalla Giovane Italia Pinuccio da Lorella il quale in quel convegno non percepito benissimo dei giovani destra perché visto come lui con il quale ha svenduto più di altri più difficile eredità missina
Disse il traguardo non è quello di oggi Alleanza Nazionale nasceva nel novantacinque nove ottobre mille novecentottantaquattro lui disse sogno è la casa al sessantacinque per cento degli italiani non di sinistra il sogno è quello di fondere la nascente Alleanza Nazionale con l'appena nata Forza Italia ecco l'idea del PdL nasce lì nasce in un ambiente giovanile da un uomo praticamente dalla Giovane Italia a dimostrazione che migliori uomini e le migliori idee vengono le organizzazioni giovanili da destra italiana
Il resto è storia recente il resto è la consacrazione la legittimazione la vittoria dalla destra italiana che hanno il Presidente nazionale attuale il ministro della gioventù il ministro di tutti i giorni italiani come ricordava
Maurizio
Ecco perché
Guardando al futuro e il cammino da destra e concludo io penso che sia
Una frase di Almirante di cui poco tempo fare passato il decennale il ventennale dalla scomparsa a racchiudere il senso di un camion la destra
Almirante è uno dei tantissimi funerali di tantissimi giovani che vivono assassinati durante gli anni di piombo e questa dimostrazione come nel secondo dopoguerra italiano che negli anni di piombo militare nelle organizzazioni giovanili destra non era un atto di convenienza ma un atto di convinzione un'adesione spirituale Almirante disse non si creda che la nostra è una battaglia per tre una battaglia inutile una battaglia destinata a registrare altri lutti altri morti senza nessuna concreta speranza di successo
Noi siamo il vero una minoranza ma la storia insegna che le minoranze non sono abbattibili quando sento no ragionano respinto ESP erano con animo di maggioranza ecco perché noi oggi siamo alle cui alla guida dalla maggioranza italiani ecco perché noi oggi abbiamo vinto la nostra sfida
Partendo da una minoranza da una nicchia siamo giunti oggi avesse la maggioranza del Paese governare a maggioranza italiana
Grazie a tutti