Amintore Fanfani e la politica estera italiana

Altri ancora su questo
Sociale
Con un minimo come avviene
Però responsi sì
Sì
Sono molto sensibili qui
Non c'è il punto che
Ad esempio ce la fanno questa
Vasta se se si parla
Se per favore
Tutti prendono posto possiamo incominciare
Essendo
Noi non facciamo
Buongiorno
Bene
Benvenuti iniziamo la seconda giornata dei lavori di questo importante convegno su Amintore Fanfani e la politica estera italiana
Ieri abbiamo avuto reprimere l'azione di carattere introduttivo generale che ci hanno dato
Un quadro preciso dell'attività di politica estera di Fanfani il modo soprattutto in cui Fanfani
Interpretava la politica estera un modo che aveva permesso all'Italia pur nelle tragiche condizioni
Dell'epoca di a vere un ruolo sulla scena internazionale
E come ci ha detto ieri Andrea Riccardi era questa proprio questa idea della ruolo dell'Italia questo progetto che permetteva a Fanfani e all'Italia di trovare una propria consistenza decisamente superiore alle possibilità del del Paese
Nel pomeriggio poi ci sono state le relazioni
Relative
Alla collocazione dell'Italia nel mondo internazionale tra Patto atlantico e aperture verso il mondo comunista oggi questa prima parte della mattinata sì incomincerà ad approfondire l'aspetto della posizione europea dell'Italia e di Fanfani
E inizierà a trattare il tema con una relazione dal titolo Fanfani la scelta europea dell'Italia professor
Antonio verso ori dell'università di Padova a cui cedo immediatamente la parola
Grazie Alfredo grazie naturalmente
Agli organizzatori del convegno avermi invitato naturalmente in particolare vorrei ricordare tanti colleghi Tosi e Giovagnoli che ne hanno avuto la responsabilità sul piano sul piano scientifico bene
A mito che Fanfani fra gli statisti dell'Italia repubblicana e fra coloro che hanno mostrato maggiore attenzione nei confronti della realtà internazionale
Fanfani ha svolto un ruolo di spicco nella determinazione della politica estera in particolare nel periodo fra la fine degli anni Cinquanta la fine degli anni Sessanta decennio caratterizzato dalla formazione in seguito dall'attuazione della formula politica di centrosinistra
Se l'interesse e coinvolgimento di Fanfani alle questioni internazionali e in effetti cosa notai devo dire in fondo facciamo un convegno di due giorni su questo viene altresì anticato che come
Che la sua fu una visione ampia di carattere globale è stato ricordato anche
Nelle relazioni di ieri che parve spaziare dai rapporti est-ovest alla decolonizzazione dal Medio Oriente al conflitto nel Vietnam
Mentre almeno in apparenza le vicende connesse alla costruzione europea parlo suscitare minore interesse infame tranne il quale interpretando alcune delle tendenze che caratterizza con una parte dalla Democrazia Cristiana fra dagli anni Cinquanta agli anni Sessanta avrebbe preferito spingere le ambizioni italiane oltre ristretti confini della piccola Europa
Per contrario era stata al centro delle preoccupazioni delle iniziative di De Gasperi in realtà un'analisi più attenta del ruolo svolto da Fanfani della politica estera italiana durante la terza la quarta legislatura
Offre un quadro ben più complesso e variegato nel cui ambito il leader democristiano ed una parte di rilievo nel determinare i caratteri di quella scelta europea che aveva marcato la collocazione internazionale dell'Italia
Sin da quando nel quarantasette gli Stati Uniti hanno lanciato il Piano Marshall il Governo guidato da De Gasperi con scorza agli esteri
Aveva inteso sottolineare la volontà italiana di considerare il Progetto per la ricostruzione economica dell'Europa occidentale come un'opportunità per favorire l'avvio del processo di integrazione
L'influenza di Fanfani della politica estera italiana coincise tra l'altro con uno dei periodi di maggior rilievo per la costruzione europea
Situa indossi nel decennio immediatamente successivo alla firma e all'intera termico dei Trattati di Roma
E dovendo si anche lo stesso Fanfani scontrare o interagire con le iniziative e le scelte di alcune grandi personalità europee per cui una parte centrale fu quella giocata dal generale regole
Trapani quei prati Presidente del Consiglio e ministro degli esteri da cinquantotto a Capello cinquantanove nuovamente la guida del Governo da luglio dalla luglio sessanta Giulio sessantatré
Avendo anche per qualche mese la responsabilità degli esteri e fu poi nuovamente alla guida del Ministero degli esteri dal sessantacinque al sessantotto con un breve intervallo agli inizi sessantasei
Tale periodo Egisto nel contesto della costruzione europea episodi di rilievo quali la nascita del consolidamento della CEE piano fu scelto
I due tentativi di adesione inglese alla comunità
La crisi della sedia vuota il compromesso del Lussemburgo il lancio della PAC e per finire l'attuazione dell'unione doganale
Come ricordato Fanfani giunse alla guida del Governo mantenendo l'intervento agli esteri nel luglio cinquantotto questa esperienza governativa per quanto limitata circa sette mesi fu particolarmente significativa anche dal punto di vista dell'azione internazionale
Per quanto la costruzione europea non rappresento l'elemento di spicco nelle preoccupazioni e nelle scelte del leader democristiano
E di concentro l'attenzione sulle vicende mediterranei sulla distensione soprattutto come abbiamo visto anche ieri egli fu uno degli artefici di un importante accordo con l'Amministrazione se in Aula
Che condusse all'istallazione di missili con testate nucleari sul territorio italiano
La Comunità Europea stava d'altronde muovendo i primi passi il Governo italiano note cioè che confermare l'aspirazione affinché la costruzione europea potesse consolidarsi e l'Italia tenesse anche qualche riconoscimento di prestigio del suo ruolo all'interno della CEE
Ad esempio per ciò che riguardava la determinazione delle sedi delle istituzioni europee devo dire con un grande successe
Totali e Palazzo Chigi non potevano ignorare come proprio nella primavera e cinquantotto la Francia avesse vissuto un profondo cambiamento con il ritorno al potere di De Gaulle e la creazione di un nuovo di una nuova Costituzione di stampo semipresidenziale
A dispetto dei timori nutriti in quel periodo dei sostenitori della scelta europea
Dei gol pur mostrando scarso interesse verso l'Euratom non si oppose alla nascita della cioè ed anzi ritenne che la comunità potesse risultare utile per gli interessi economici della Francia
Soprattutto per ciò che riguardava la creazione di una politica agricola comune
De Gaulle cui avendo indicato fin dal suo ritorno alla guida del Paese la volontà di riportare la Francia svolge un ruolo centrale nello scenario internazionale era stato costretto a concentrare i suoi sforzi sulla soluzione della crisi dal giuria
Per ciò che concerneva le ambizioni di leadership nel contesto europeo per il momento De Gaulle abbia puntato sull'alleanza atlantica avanzando il progetto di revisione delle strutture degli obiettivi della NATO
Grazie all'istituzione di un direttorio composto da Stati Uniti Gran Bretagna dalla stessa Francia
Pantani il mondo politico italiano non condividevano ovviamente questa impostazione che avrebbe avuto l'ovvia conseguenza di retrocedere l'Italia e altre nazioni europee occidentali
Ma vi è soprattutto la Germania ovest supposizioni di secondo piano nel quadro degli equilibri europei occidentali
In questo periodo si manifestarono altri motivi di frizione con Parigi ad esempio sulla questione algerina causa delle posizioni assunte da personalità vicine a Fanfani
Quali l'Appia naturalmente Mattei ma esisteva anche in Fanfani stima e considerazione nei confronti del leader francese
Considerato come un solo uomo politico in grado di risolvere i gravi problemi che attanagliano la Francia
Da parte sua dei gol mostra l'attenzione nei riguardi dell'Italia che considerava come un interlocutore di primo piano nel contesto europeo come avete nel contesto europeo non è un contesto più ampio che era quello che interessava maggiormente a Parigi
Tale atteggiamento comunque trova conferma nelle dichiarazioni tenute da De Gaulle in occasione del viaggio ufficiale compiuto in Italia nel cinquantanove
Per le celebrazioni del centenario della Seconda Guerra di Indipendenza a cui devo dire De Gaulle attribuiva un'importanza fondamentale nel
Rafforzare i rapporti con l'Italia
In quel periodo però Fanfani era stato roggia costretto ad abbandonare la guida del Governo
Dopo la parentesi del Gabinetto Segni era crisi vissuta con il Governo Tambroni Fanfani veniva nominato Presidente del Consiglio rimanendo alla guida del Paese per circa tre anni ma lasciando ad altri la responsabilità degli esteri
Sebbene coloro che avrebbero ricoperto tra cui segni appunto il ruolo di Ministro degli esteri cercassero di esercitare in maniera efficace il loro ruolo
Fontani esercita una forte influenza sulla politica estera italiana come dimostrato ad esempio da episodi ricordati anche gli enti anche ieri quali viaggio a Mosca nell'estate del sessantuno
Sul piano europeo venuta meno l'ipotesi di direttorio Atlantico regolava deciso di puntare sull'Europa quale strumento per rafforzare la posizione internazionale della Francia quindi c'è un cambiamento dalla NATO all'Europa soprattutto la piccola Europa
Fu in tale ambito che nacque in decollo l'ipotesi di una Unione Europea formata dei paesi della CEE avrebbe condotto a forme di stretta cooperazione nei contesti della politica estera di quella che la difesa di quella scientifica di quella culturale
E però così avvio tra sessanta e sessantuno i negoziati sul piano fu uscente
In questo caso devo dire Fanfani mostrò un profondo interesse verso il Progetto francese
La tanica dell'idea condivisa dal proprio dal Ministero degli esteri che a dispetto delle ambizioni di leadership da parte gollista nell'ipotesi avanzata da De Gaulle vi fossero elementi positivi
E che una forza mento della cooperazione tre sei anche se attraverso un approccio intergovernativo che poneva quello che lei voleva avrebbe rafforzato la posizione della piccola Europa quindi di tutti i membri in questo caso ovviamente anche dell'Italia sul piano internazionale
Nel lungo periodo inoltre l'idea di Fanfani e dal Ministero degli esteri italiano era che tutto ciò avrebbe permesso comunque
La possibilità di approfondire le strutture
E le competenze della Comunità europea quindi salvando se vogliamo da un lato le ambizioni e la volontà di De Gaulle o di una cooperazione intergovernativa gli interessi italiani per una soluzione al lungo periodo di carattere sovranazionale o parzialmente sovranazionale
Di fronte quindi allo scetticismo se non all'ostilità di alcuni partner europei in particolare dell'Olanda verso il Progetto francese
Vi fu un preciso impegno italiano con un diretto coinvolgimento di Fanfani affinché il negoziato non siano i NAS anzi al contrario dei se dei risultati
L'Italia svolse dunque un'opera di mediazione e in questo caso io che non amo molto devo dire le mediazioni la volontà di mediazioni questo caso ritengo invece posso una mediazione sensata razionale svolta in maniera devo dire anche efficace
Quindi l'Italia svolse un'opera di mediazione che sottolineava l'opportunità come dicevo prima di dare contenuto al piano pur salvaguardando il ruolo della comunità
In altri termini del momento sovranazionale e non pone in discussione il rapporto di collaborazione fra l'Europa occidentale gli Stati Uniti
La tensione italiana parve cioè devo dire l'azione italiana per avere successo questo è noto e voglio dire fu solo il mutamento di opinione di De Gaulle che avvenne nel dicembre del mio centosessantuno e De Gaulle modificò il Progetto che era stato in precedenza ha concordato con i partner della CEE
Tra l'altro dando ruolo subalterno alla c'è
E mettendo in qualche modo indirettamente in discussione il rapporto con la NATO o solo questa evoluzione che invece sono da fregare il negoziato sul piano uscente
Ciononostante nei primi mesi del sessantadue d'Italia Fanfani in prima persona specie ogni sforzo per non interrompere il filo delle trattative tra esse
I verbali degli incontri avuti dal Presidente del Consiglio con i vertici francesi sono in proposito illuminanti e l'abilità di Fanfani venne valutata in maniera positiva in più occasioni dalla diplomazia francese perché l'OCSE
Non vi sto a fare citazioni ma appunto
Basta vedere questi documenti per sapere una conferma di quanto sto dicendo
Sul fallimento del piano fu uscendo sui anche la quasi contemporanea discussione decisione della Gran Bretagna di presentare non è stato il sessantuno la propria candidatura di adesione alla CEE
A questo proposito il Governo italiano nonché tutte le forze politiche che stavano cercando di costituire il centro sinistra e spesso sin dall'inizio il loro pieno sostegno al coinvolgimento di Londra nella comunità
Questa posizione espressa con particolare vigore dei partiti laici mi dai repubblicani dai socialdemocratici dei socialisti trova origine in varie ragioni la convinzione che la presenza di Londra avrebbe bilanciato le ambizioni di Parigi
L'allineamento le posizioni degli Stati Uniti il cui beneplacito verso le forze di centrosinistra era considerato una garanzia
Per la nascita di una tale formula di governo l'ammirazione dei confronti della democrazia e dello stato sociale inglesi percepiti come possibili modelli per l'Italia
La crescente convinzione che la Francia di De Gaulle con la Germania di Adenauer
Fossero ostili al dialogo tra la DC del Partito Socialista
Da parte sua Fanfani si mostra favorevole all'adesione inglese alla cioè ed ebbe modo di confermarlo in varie occasioni per cui anche i colloqui che egli ebbe come villani in occasione di un viaggio ufficiale a Londra
In una conversazione privata avuta con il Primo Ministro inglese Fanfani giunse a suggerire rapporti diretti
Tra i due premier a informare Fanfani che se sulla riforma remake mille anche se mi mena l'avesse avuto la sensazione
Che qualche diplomatico italiano nutriva sentimenti riversi leader conservatore avrebbe dovuto riferirlo direttamente al Presidente del Consiglio italiano Doria succitate Macmillan qualche perplessità su questa devo dire osservazione
In realtà se Fanfani era convinto dell'utilità dell'allargamento dal punto di vista degli interessi italiani Fanfani non ignorava le difficoltà insite nel negoziato
Con il trascorrere del tempo Fanfani si convinse che la Gran Bretagna avrebbe dovuto compiere alcune concessioni in ambito economico per superare gli ostacoli posti dalla Francia che a suo giudizio erano di natura politica
Come alcuni settori del Ministero degli affari esteri d'altronde tant'anni era dell'idea che se la ce voglio dire la cioè senza
La Gran Bretagna sarebbe sopravvissuta
Al contrario ciò non sarebbe accaduto se la Francia fosse stata spinta a distruggere la comunità quindi una convenzione la centralità della Francia del processo di costruzione europea che lo si volesse o no a dispetto di regole
Le diceva il sessantadue quando cominciava a profilarsi da un lato la conclusione di un trattato bilaterale franco-tedesco sarà stato il trattato all'Eliseo
Dall'altro l'inasprimento dello stilista francese nei riguardi della Gran Bretagna i settori filo britannici del mondo politico italiano entrarono in agitazione
E Ugo La Malfa prese l'iniziativa personale di un contatto con l'ambasciatore inglese a Roma prospettando la conclusione di un accordo Italo britannico incompiuto in contrapposizione a quello franco-tedesco dell'Eliseo
La reazione di Fanfani non fu positiva oltre a rappresentare uno sconfinamento delle competenze voglio dire al Ministro degli esteri il progetto di la Malfa che d'altro canto bene considerato con perplessità
Per usare un understatement da parte del fare no fissa
Avrebbe inutilmente inasprito le relazioni con la Francia
Di fronte al veto francese del gennaio sessantatré Fappani si mostrò critico ma con prudenza convinto che la contrapposizione frontale con Parigi sarebbe risultata controproducente sia per gli interessi dell'Italia sia per il futuro per la comunità
Significative in tal senso furono le affermazioni fatte da Fanfani del genere sessantatré dapprima con Chennedy in occasione di una missione a Washington e poi successivamente con lo stesso Macmillan in occasione di un viaggio di Macmillan a Roma
Ecco sessantatré però la politica interna preso il sopravvento sulle questioni internazionali dopo le elezioni una varia tra vaglio si giunse alla formazione del primo Governo organico di centrosinistra come abbiamo sentito anche ieri
Pantani resto al di fuori del Governo sardo giunse alla guida del Ministero
Degli affari esteri e ci sarebbe rimasto appunto fino agli inizi della del sessantacinque
Trapani dunque tornava alla guida dalla Farnesina l'inizio di questa di quell'anno e attenzioni Fanfani fare a questo punto concentrarsi sulle vicende europee
Ed è lì fosse memore dell'esperienza avuta con il Piano fu uscente si mostrò interessato a favorire un'iniziativa italiana per un avvio di una forma di cooperazione politica fra i sei sostanzialmente il tentativo di rilanciare un nuovo piano fu OSCE
La proposta fu però respinte in maniera netta dal Ministro degli esteri francese curde mobile in un colloquio avuto con Fanfani a Roma
Provocando devo dire forti irritazioni Fanfani il quale tra l'altro si vide bocciare dalla Francia il Progetto per l'istituzione di un'università europea da situare un a Firenze
Un'ipotesi a cui Fanfani attribuiva una qualche importanza anche per ragioni diciamo di prestigio nazionale immagino se vogliamo anche di orgoglio regionale
Il anche se naturalmente l'università appena Firenze non ad Arezzo ma insomma in quello stesso periodo stava d'altro canto maturando un grave contrasto di vedute fra l'Italia la Francia a proposito della politica agricola comune
Tale questione si legava inoltre le crescenti aspirazioni della Commissione guidata dal sta in
Allo scopo di rafforzare il carattere sovranazionale della comunità grazie a un più forte ruolo che la stessa Commissione
E su questo punto devo dire ritaglio sembrava sostenere pienamente le ragioni della Commissione
Le posizioni italiane erano d'altronde conti vista dagli altri partner comunitari soprattutto da Repubblica federale tedesca e durante la conferenza di Bruxelles svolta sì appunto nel restate del sessantacinque
Tant'anni espresse un duro atteggiamento nei confronti di Parigi a proposito del futuro della politica agricola comune
Come è noto la reazione di De Gaulle fumi me fu immediata deciso infatti di ritirare i rappresentanti francesi da tutti gli organismi comunitari aprendo quella che sarebbe stata definita la crisi della sedia vuota
Tra l'altro l'Italia avrebbe dovuto svolto il ruolo di rilievo visto che in questo semestre aveva la presidenza e la Comunità europea
Grazie singolarmente ma in parte per le ragioni che abbiamo visto anche ieri Fanfani sposto alla sua attenzione su altre questioni in particolare sull'ipotesi di essere eletto Presidente dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite
E con tutta probabilità un riconoscimento di maggior prestigio devo dire uno scenario internazionale più ampio che il fondo rispondeva all'interesse tradizionale di Fanfani verso temi internazionali quella la distensione e il dialogo con il terzo mondo
L'ho ma trascurato inoltre che in questo periodo si stanno svolgendo le il primo tentativo di mediazione
Diplomatica tra l'occidente o meglio in teoria fra gli Stati Uniti e obiettiva del nord appunto con il viaggio di la Pira alla norma
A rendere poi la situazione più complessa vi furono come le note interviste soprattutto quella di la Pira al borghese Fanfani fu costretto a dare le dimissioni o ritenne opportuno dare le dimissioni
A questo punto nella fase folli la posizione italiana nella fase conclusiva della crisi della sedia vuota
Fu dunque gestita Emilio Colombo a cui si decise di dare questa responsabilità
Anche per il fatto che Colombo si era guadagnato la fama di un operista e anche di abile negoziatore in occasione della prima richiesta di adesione inglese alla Comunità europea
Emilio Colombo in quel periodo era stato il rappresentante italiano diciamo nella fase negoziale a livello dei sei a Bruxelles
Tafani comunque tornava alla guida della Farnesina nel febbraio del sessantasei con la formazione del terzo Governo Moro vi sarebbe rimasto per due anni sino al giugno del sessantotto
Non fu certo questa la fase più felice della costruzione europea
Caratterizzata da secondo Vito francese alla Gran Bretagna ed alcuni tentativi di avvicinare ma devo dire falliti la Gran Bretagna la comunità compiuti soprattutto dal ministro destri belga pienamente
I tre sei Fanfani per l'Europa in questo periodo apparve decisamente minore e la sua posizione si ispirò a grande cautela se non accetti cinismo circa la possibilità di varare qualche iniziativa di rilievo in ambito comunitario
Si mostra prudente nei confronti dei progetti belgi sia anche nei riguardi dello stesso tentativo del nuovo Primo ministro britannico Wilson di riproporre la candidatura inglese all'ingresso della c'è
Un atteggiamento che devo dire emerse in maniera evidente negli stessi contatti avuti da Fanfani con i responsabili inglese
Misure le solite al danno si posto più propenso a favorire piani concreti in tale ambito nel sessantasei egli avanza un'ipotesi di sviluppare forme di cooperazione scientifica e tecnologica sul piano multilaterale
Interessante comunque notare che in una prima battuta Fanfani ritenne utile avanzare questo progetto in sede NATO e solo successivamente venga preso in considerazione il contesto comunitario
Vi è però un episodio in cui credo Fanfani abbia svolto un ruolo importante
E su quello relativo l'atteggiamento della Comunità europea nei confronti della Grecia dopo il colpo di Stato del colonnello va detto che fu prevalentemente l'Italia in modo particolare Fanfani
Che si opposero alla possibilità di mantenere dei rapporti più o meno normali con il nuovo regime
Militare greco perché anche sostenne la necessità invece di un congelamento dall'accordo di associazione esistente tra la Grecia e la comunità
E giungono a conclusioni
Con la fine appunto della terzo Governo Moro Fanfani lasciava la guida degli esteri
Non era questa la fine della sua carriera politica perché naturalmente gli avrebbe ricoperto altri incarichi importanti tornando tra l'altro devo dire anche la guida del Governo svolgendo funzioni importanti radici e così via
Mostrò continua a mostrare interesse per le questioni internazionali ma devo dire si chiudeva anche per Fanfani la fase di maggiore influenza sulla politica estera italiana e quindi anche sulla scelta europea
Benino appunto la conclusione devo dire e difficile affermare che Fanfani fu espressione della tradizione europeista tendenzialmente federalista italiana che ispirò
Uomini politici quali ad esempio De Gasperi Martino anche se devo dire anche su questi
Sull'europeismo sul federalismo di questi uomini naturalmente credo si debba riflettere
Da visioni Fanfani l'Italia poteva e doveva giocare un ruolo internazionale che non poteva essere confinato all'Europa occidentale o per essere più precisi alla piccola Europa l'Europa dei sei
Ed inoltre come altri politici italiani non solo democristiani sottratto dalle grandi dinamiche che emersero nei decenni immediatamente successivi la seconda guerra mondiale
In particolare il confronto est-ovest e la decolonizzazione con tutte le loro implicazioni per la collocazione per internazionale dell'Italia e per l'evoluzione degli equilibri politici interni
Non dobbiamo dimenticare questo l'importanza di questo aspetto del rapporto appunto
Le ricadute sul piano politico interno
Delle questioni internazionali e l'attenzione che naturalmente Fanfani a molte altre dedicarono a questo aspetto a questo proposito vorrei fare una piccola parentesi
A mio giudizio negli anni Cinquanta agli anni Sessanta la scelta europea tutto sommato non vera il tema più importante e di maggiore interesse nell'opinione pubblica italiana prima pubblica italiana e ha colpita ed attenta
Nei confronti di altre dinamiche internazionali la costruzione europea riguardava alcuni settori ben precisi alcuni élite alcuni
Dubbi che vi erano direttamente coinvolti quindi anche l'impatto sul piano interno all'edilizia decisamente minore rispetto al Vietnam rispetto al Medioriente alla guerra fredda la distensione e così via
Ciononostante devo dire che in questo contesto Fanfani inserì la costruzione europea il ruolo che l'Italia avrebbe potuto svolge nel processo di integrazione
La sua visione dell'integrazione europea fu dunque realistica un termine consentito citare più volte ieri e legata anche alle scelte di natura agli equilibri miniatura interna
E d'altronde compresa l'importanza del processo di costruzione europea e l'opportunità che soprattutto sul piano economico questo l'aspetto vorrei sottolineare
La costruzione europea fu in grado di offrire al Paese soprattutto tra la fine degli anni Cinquanta e la fine degli anni Sessanta uno studioso di economia come Pantani
Non poteva certo trascurare quanto alla costruzione europea soprattutto la creazione di un mercato unico vera e i prodotti industriali
Risultasse importante per l'economia del Paese questo ci spiega anche la decisione tutto sommato di accettare certe scelte gollisti che gollista e pur di salvare la comunità europea
Quindi e lì si mostrò pienamente conto dei rapporti di forza esistenti e dell'influenza che alcuni Paesi avrebbero esercitato sugli equilibri e sulle dinamiche comunitarie
E in tale quadro che va interpretato ad esempio l'atteggiamento di Fanfani dei confronti tra Francia di De Gaulle
Forse devo dire tra gli elementi più interessanti della politica europea di Fanfani stesso e a questo proposito io credo che si possa affermare che se fosse Fanfani non volle mai essere
Veramente il dei voli cioè italiano eccetto che in Fanfani vi fu stima e ammirazione per due gol il quale ha di più indipendentemente dalle differenze di opinione dagli scontri
Il quale a sua volta considerò Fanfani soprattutto tra la fine degli anni Cinquanta agli inizi degli anni Sessanta fosse uno dei pochi io lo aggiungerei forse l'unico uomo politico italiano
Degno di pieno rispetto è in grado di porre l'Italia su un piano quasi paritario rispetto alla Francia nel contesto della piccola Europa grazie
Allora abbiamo molti motivi di gratitudine nei confronti del professor verso ori sia per la chiarezza espositiva sia per aver rispettati i termini e spero sia di esempio per tutti
I relatori di oggi ma soprattutto per un accenno che mi è parso molto importante verso la fine della sua relazione cioè questo legame tra la preparazione culturale e scientifica di Fanfani e la sua attività politica
E già emerso anche ieri è un elemento che talvolta viene sottovalutato negli studi su due su Fanfani ma che ritengo sia molto importante la sua esperienza di professore di storia economica la sua
Conoscenza
Delle vicende economiche del passato che lo mettono in grado più di molti altri uomini politici del suo periodo
Di capire certe dinamiche se ne parlava ieri a proposito della comprensione della crisi del comunismo prima di di molti altri anche e in questo aspetto del
Del modo in cui affrontare le varie crisi del dell'Europa ritorna fuori questo questo aspetto che quindi mi sembra un elemento molto importante
Adesso passiamo alla seconda relazione la professoressa Marinella Nesi guardi nei riguardi dei sì dell'Università di Pisa
Che ci parlerà di Fanfani tra atlantismo ed europeismo
Grazie presidente innanzitutto desidero anch'io
Desidero ringraziare gli organizzatori del convegno per l'invito che mi è stato risvolto è anche la
Fondazione Fanfani per l'efficienza con cui ha organizzato questo convegno
Questioni atlantiche questioni europee sono già state trattate varie relazioni
Ma è evidente che sono temi che in varia misura toccano numerose questioni di politica internazionale
Atlantismo ed europeismo non sono categorie immutabili della politica estera italiana dal secondo dopoguerra
Politica atlantica e politiche europea hanno seguito l'evoluzione del sistema internazionale e di conseguenza di volta in volta cambiato il modo di essere Atlantis ti e europeisti
Tra l'atlantismo inteso come sostegno all'Alleanza atlantica europeismo inteso come sostegno al processo di integrazione europea esistito all'inizio uno stretto legame
Inserimento nell'Alleanza Atlantica con la garanzia statunitense la difesa dell'Europa occidentale che ne discendeva ha rappresentato l'opzione fondamentale per tutelare gli interessi dell'Italia nello scenario poste
Scelta compiuta dopo che Degasperi riuscì a superare riluttanza e opposizioni all'interno della stessa coalizione di maggioranza di Governo
Come ha notato Ennio Di Nolfo cito il numero degli atlantista i si riduceva una ben scarsa schiera
Nel mio primo è stato quindi subito accoppiato all'atlantismo l'identificazione di atlantismo europeismo quali aspetti complementari di una stessa politica mirante alla costruzione dell'alleanza occidentale poteva consentire di superare le resistenze verso la firma di un'alleanza militare
Il sovrapporsi della tantissime delle coppe Ismaele inoltre facilitato dal fatto che gli Stati Uniti sostenevano il disegno europeo
L'interazione tra tantissime europeismo e quindi uno degli aspetti centrali della politica estera italiana del secondo dopoguerra
In seguito si è speso discusso di un primato della solidarietà atlantica sull'impegno europeo o viceversa atlantismo europeismo sono stati messi in competizione soprattutto per avvalorare la tesi durante gli anni che seguirono l'epoca delle scelte Degasperi Annet
Di un maggior sostegno da parte italiana la politica atlantica e di un minore interesse per l'Europa
Una contrapposizione alimentata da settori delle stesse forze di Governo e dalle divisioni all'interno del partito di maggioranza relativa di fronte alle difficoltà in ambito europeo
Soprattutto dopo il ritorno al Governo di De Gaulle e cinquantotto il legame con Washington ha indubbiamente acquistato nuovo valore per la politica estera italiana
Allo stesso tempo però il rapporto tra Europa e Stati Uniti intorno nuova fase perdendo l'intensità dei primi anni Cinquanta l'Europa diventava meno centrale in un momento in cui focolai di crisi internazionale si spostavano da continente europeo in Africa in Asia
Le tensioni manifestate si in seno alla comunità atlantica aprivano spazi di azione nuovi le quali appena preso il timone della politica estera nell'estate del cinquantotto Amintore Fanfani ha cercato di servizi
Per aumentare influenza politico ed è conosca dell'Italia
Mi periodi in cui ha ricoperto incarichi di governo e il leader democristiana considerato sia la NATO che la Comunità Europea strumenti per l'affermazione degli interessi italiani che non potevano non tenere conto dell'evoluzione tanto della politica atlantica
Che
Diciamo che del di quella europea negli anni contrassegnati in ambito comunitario dalla politica gollista l'azione diplomatica di Fanfani sia concentrata su un rilancio dei progetti di Tione politica tra i sei Paesi del mercato comune
L'attenzione per la dimensione politica della costruzione europea è stata accompagnata dalla volontà e salvaguardare gli interessi italiani in mano a mano che si definivano nuove politiche europee si dovevano corregge gli aspetti di quelle già avviato
è un europeismo che si muove in un quadro che non è più quello degli inizi maggiormente influenzato dall'ideologia ma si radica saldamente sul terreno dell'economia
Se la NATO rappresentava la garanzia di sicurezza all'integrazione economica europea assicurava la modernizzazione e lo sviluppo dell'economia del Paese
Qual è stata la sua personale sintesi di atlantismo ed europeismo
Come Presidente del Consiglio e ministro degli esteri Fanfani ha cercato di tradurre la solidarietà atlantica e l'impegno nella costruzione europea in un costruttivo contributo dell'Italia alla soluzione dei problemi emergenti dalle dinamiche europea e atlantica
Per quanto nelle crisi degli anni Sessanta si sia manifestata una diversa modulazione delle priorità trapianti ISMEA europeismo la correlazione non si è mai tradotta in un gioco a somma zero
Una combinazione virtuosa di atlantismo europeismo era ritenuta la migliore carta da giocare per gli interessi italiani
L'obiettivo di inserire saldamente l'Italia ne è accorto Lupo di Paesi del sistema tanti quello europeo ha guidato l'azione diplomatica del leader democristiano
La cui preoccupazione principale fu di evitare che si cristallizzarsi una struttura gerarchica di Potenza che penalizzano se l'Italia sancendo una disparità di status rispetto alle principali nazioni del sistema occidentale
Quando nel luglio cinquantotto formato secondo Governo Fanfani punto ottenere per la diplomazia italiana nuovi spazi soprattutto nell'ambito mediterraneo dove pensava l'Italia avesse le carte per poter svolgere un ruolo regionale più significativo
Il primo viaggio a Washington di Fanfani da Presidente del Consiglio nel luglio del cinquantotto si svolse una fase di tensione internazionale provocata da colpo di Stato in Iraq e dall'intervento americano in Libano
Fanfani espressa Presidente Eisenhower al Segretario di Stato Dallas la sua particolare in visione dell'Alleanza atlantica a suo parere le nazioni della NATO dovevano costituire qualcosa di più di un'alleanza militare e dimostrare
Attuando programmi economici per il Medioriente che sostenevano lo sviluppo dei Paesi che si avviavano all'indipendenza
Gli aspetti economici e sociali delle relazioni con il mondo arabo non dovevano essere trascurati suggerimenti accolti con prudenza interessa a Washington più significativo dal punto di vista delle relazioni atlantiche fu l'accordo con gli Stati Uniti per lo schieramento in Italia dei missili gli occhi
Il comunicato finale messo al termine dei colloqui elogiava l'Italia per il contributo fornito all'Alleanza atlantica e allo sviluppo dell'integrazione europea
E di fatto come è stato osservato cito Fanfani incassava una patente di atlantismo e di europeismo da spendere nei confronti degli alleati di Governo ed i suoi critici interni
L'eccitazione prima di recarsi a Washington
Fanfani ricevendo a Roma nel luglio cinquantotto cute Murrieri fece presente al Ministro degli esteri francese la contrarietà dell'Italia a far assumere alla Francia ruolo di portavoce dell'Europa in un'eventuale conferenza al vertice sul Medioriente di cui allora si stava discutendo
Da parte italiana non si nascondeva la preoccupazione per le ambizioni del nuovo Governo francese di voler parlare a nome di tutta l'Europa
Obiettivo fondamentale della politica estera italiana fu sempre quello di ribadire l'assoluta parità giuridica
Tra i membri della tra tutti i membri dell'Alleanza atlantica scontata quindi l'opposizione al direttorio anglo franco americano proposto dall'Hezbollah ragionavano con il memorandum nel settembre cinquantotto evitare l'istituzionalizzazione della consultazione tre
Significava evitare una marginalizzazione dell'Italia il timore di un direttorio di un circolo ristretto che escluda l'Italia cauchemar della diplomazia italiana tanto in ambito Atlantico che europeo
Il Presidente del Consiglio italiano non si mostra preoccupato di fronte i primi segnali di una stretta collaborazione franco tedesca in seguito con il crescere dei timori di un'Europa dopo sbilanciata su gli interessi dell'asse franco-tedesco l'atteggiamento di Fanfani cambio
Prego dicembre cinquantotto lo statista italiano propose al Cancelliere tedesco che Italia e Germania facilità nostromi intesa franco britannica sul negoziato per la zona di libero scambio
Favorendo un chiarimento fra debole pessimismo
Una richiesta che da un lato rivelava la speranza che un'intesa politica fosse ancora possibile e potesse consentire di superare
Gli aspetti tecnici delle discussioni con gli inglesi dall'altro lato stava indicare l'intenzione di Fanfani di sondare la possibilità di inserirsi nel rapporto franco tedesco
Per disinnescare e-mail potenziale di ridimensionamento del peso politico italiano nella comunità
Al momento della caduta del governo del gennaio cinquantanove se si esclude la ricerca di un legame privilegiato con Washington all'interno della NATO sui temi del rapporto fra occidente e mondo arabo cuore del menù atlantismo i cambiamenti erano stati più di stile che di sostanza
D'iniziativa gollista per sessantuno e sessantadue in materia di unione politica europea il negoziato per l'adesione della Gran Bretagna alla comunità
Il rapporto con gli Stati Uniti alla luce dell'evoluzione della politica nucleare statunitense e delle proposte in ambito NATO sono tutte questioni che hanno messo alla prova politica europea e atlantica
Sulle poggiato per l'unione politica europea fino all'estate del sessantadue Fanfani non esclusa la possibilità di un'intesa
E non rinuncio a sondare il terreno per trovare un realistico compromesso con le posizioni con liste considerando i progetti francesi di cooperazione intergovernativa un punto di partenza per non escludeva scelte più impegnative in futuro
Quanto alla partecipazione imprese alla comunità Alitalia si dichiarò subito favorevole
Sia per ragioni economiche quali l'apertura di un importante mercato alle esportazioni italiane che per ragioni politiche il principale vantaggio politico della presenza della Gran Bretagna nella comunità sarebbe stato quello di mettere un freno alle tentazioni francesi verso un ruolo di leadership
Le conversazioni anche italiane del gennaio sessantadue a Londra rivelarono però che le autorità italiane pur essendo determinate favorire la dizione inglese al mercato comune non sostenevano le tesi bende olandese di associare la Gran Bretagna i lavori del sei sull'unione politica
Le questioni europee qualcuno affrontate da Fanfani la Pira e sessantadue a Torino con debole e pochi giorni dopo a Cadenabbia con Elena ove
Cancelliere tedesco Presidente del Consiglio italiano espose le intese raggiunte a Torino col presidente francese che miravano tra l'altro proprio a salvaguardare il ruolo dell'Alleanza atlantica nei futuri sviluppi politici europee
Gli sforzi Tajani per giungere a un compromesso con le posizioni francesi non ebbero successo
Dopo la rottura del diciassette aprile sessantadue tre partner comunitari all'interno della Commissione pusher
Tafani cerco ancora di svolgerò opera di mediazione e a fine giugno ha preso un'iniziativa per riprendere il negoziato sull'unione politica del sei ottenendo la disponibilità di vergogna a partecipare una riunione a Roma
La visita a Parigi primi di luglio nel sessantadue del cancelliere Adenauer il rafforzarsi di un asse franco-tedesco
Che mutava in modo radicale gli equilibri all'interno della comunità costringe a rivedere le priorità della politica europea
Il dibattito su quale fosse la scelta migliore per la diplomazia italiana intervenne l'ambasciatore a Londra Quaroni del diciassette luglio suggerì a Fanfani di non seguire la linea intransigente di regole Adenauer nessun accordo politico europeo né sulla crisi di Berlino
Invitandola invece a preferire la linea più flessibile di che ne dimettermi
L'ambasciatore avvertiva anche al Presidente del Consiglio che negoziati di prosecco gli inglesi non andavano bene
Era in realtà un invito a riesaminare la politico lo perseguita dal governo italiano fino a quel momento faceva infatti notare Quaroni cito
Tanto più che anche per noi in caso di fallimento dei negoziati di Bruxelles si porrà seriamente il problema se l'Inghilterra non entrando nel mercato comune
Ci conviene metterei collo nel cappio dell'asse Parigi Bondi essere per l'Europa non ci esime dal cercare di vedere in che razza d'Europa non ci mettiamo fine citazione
Come noto nell'autunno del sessantadue Fanfani esposto le posizioni italiane su una linea che dava la priorità alla volontà di portare a successo negoziati con Londra
Rispetta i tentativi di convocare un vertice europeo e di rimettere in moto il negoziato per l'unione politica si era fatta strada la convinzione che ogni sforzo dovesse essere fatto per concludere positivamente il difficile negoziato con gli inglesi
Anche per contrastare le iniziative di decoro
Certo info in tal senso il desiderio di rispondere alle aspettative dell'amministrazione Carnegie da cui si attendeva il placet alla formula del centrosinistra e che sosteneva apertamente l'ingresso di Londra nella comunità
Nel gennaio di sessantatré dopo gli accordi di Nassau catene di Macmillan e il veto francese all'adesione britannica la comunità crisi atlantica e crisi europea si somma a Roma
Nelle posizioni di Fanfani ed il Governo italiano si delinea una priorità della prospettiva tu antica rispetto a quella europea Washington il Presidente del Consiglio italiano a titolo offerto americana di sostituire missili Jupiter con i Polaris
Pensiline una forza nucleare multilaterale della NATO
In realtà vi fu una conferma della scelta di non mettere in una rotta di collisione atlantismo europeismo e della politica tendente armonizzare Alleanza atlantica e sviluppiamo Pisticci
Un euro primo anche Atlantico non era ritenuto nell'interesse dell'Italia
Il fondo seppure in un contesto
Le diverso fu una scelta non solo italiana come testimoniava il preambolo votato dal Bundestag nel trattato dell'Eliseo che richiamava l'importanza per la Germania del rapporto transatlantico e Dell'Anna
La politica di De Gaulle costringeva ad una scelta il rapporto ineguale con gli Stati Uniti appariva la migliore contro assicurazione rispetto all'aspirazione all'egemonia di un partner europea
Lo stesso Comune italiano verso la proposta americana di forza multilaterale nucleari aveva origine nei mi timori nutriti verso le ambizioni della Francia
Nella relazione sul viaggio a Washington preparata per il Consiglio dei Ministri Fanfani scriveva di aver accolto l'offerta di partecipare alla forza multilaterale
Anche perché accompagnata dall'assicurazione di Chennedy che non saranno ammessi medi diritto medi fatto direttori Listri
Gli uno primo non era in ogni caso accantonato nelle carte nel diario di Fanfani vi sono alcuni passaggi del gennaio sessantatré che chiariscono come Fanfani apprezzasse il mercato comune sia per i suoi vantaggi economici
Che per l'utilità che aveva avuto Ai fini dell'aumento del consenso interno verso l'Europa
Senza nascondersi i limiti di un europeismo calato dall'alto sede gol poteva sostenere l'Europa delle patrie era anche perché i partiti europei non avevano saputo creare una strategia popolare a favore di un'Europa unita
D'altro canto non vi fu da parte dello statista italiano nei adesione a una linea di totale rottura con la Francia dopo l'interruzione delle trattative con Londra che avrebbe messo a rischio vantaggi concreti del mercato comune né una piena convergenza con le proposte statunitense
Nei colloqui che ebbe a Roma nel marzo sessantatré con l'ambasciatore Merchant discusse in modo serrato le ragioni politico-militari con lo portavano a rifiutare la soluzione di una forza multilaterale costituito alla navi mercantili di superficie e non da sottomarini
Secondo quando invece prospettato in gennaio da carne di a Washington
I condizionamenti della politica interna come ha dimostrato leopoldo Nuti nel suo studio sul gli Stati Uniti e l'apertura
A sinistra spingano in parte le ragioni delle perplessità Fanfani
I vantaggi dell'alleanza dell'Italia con gli Stati Uniti restavano i migliori
Si conferma in questi anni anche la solidità della relazione economica non va infatti dimenticato esistito anche una franchismo economico
Sì testimoniato seppure in un momento in cui Fanfani nonna non è al Governo dal presto americano all'Italia
Negoziato da cavi dal Governatore della Banca d'Italia cade durante la crisi valutaria del marzo del sessantaquattro in una fase politica molto delicato
Tornato agli esteri nel marzo del sessantacinque Fanfani convinto dell'opportunità di riprendere il dialogo europeo propose ritenere a maggio a Venezia una riunione a livello di Ministri degli esteri del sei i leader italiano si mosse con prudenza
Per evitare forse il passo falso del sessantuno sessantadue conscio della necessità di evitare un insuccesso che avrebbe pesato negativamente sugli sviluppi futuri
Al Ministro degli esteri francese cui Durvitan contro a Roma a fine marzo Fanfani suggerire una ripresa dei contatti e sei per cercare senza troppa pubblicità questa era la ragione per cui riteniamo fosse meglio incontrarsi a Venezia rispetto
A Roma
Secondo le sue stesse parole di trovare il metodo migliore per seguire per partire come Diogene con la sua lanterna alla ricerca dell'Europa
Iniziativa diplomatica italiana si scontrò però con l'irrigidimento francese provocata dalla rete azione verso la Commissione il suo Presidente dopo la presentazione di proposte in campo istituzionale volta riprendere il cammino verso l'integrazione sovranazionale
Preoccupato dell'imminente semestre di presidenza della comunità che attendeva l'Italia Fanfani riteneva di un'intesa sul piano politico
Fosse necessaria per favorire discussioni in campo economico soprattutto in previsione del difficile negoziato sul regolamento finanziario della politica agricola che vedeva proprio l'Italia la Francia su posizioni contrapposte
Tra le ragioni della contrarietà francese a riaprire la discussione sui temi politici come indicò chiaramente a Fanfani
Il timore di imbarcarsi in discussioni sulla teologia europea come i poteri del Parlamento europeo un tema sul quale il Ministro degli esteri italiano pur richiamando la necessità che il Parlamento esercitasse poteri che gli erano conferibile trattati fu molto prudente
Egli si rese ben presto conto che non vi era spazio per rilanciare il negoziato politico al sei tanto più che il trenta giugno come è già stato sottolineato e ricordato si evidenziò un disaccordo profondo tre fattori comunitaria
Disaccordo nato anche dalla fermezza di Fanfani nel chiedere una revisione del contributo dell'Italia al finanziamento della politica agricola comune
Dopo l'apertura della crisi della sedia vuota con il ritiro dei rappresentanti francesi dal Consiglio della Comunità divennero più concreti i timori dell'iniziativa francese puntasse a scompaginare le carte non solo in ambito comunitario
La Francia mostrava di non accettare la proposta presentata la McNamara la riunione NATO di fine maggio a Parigi e creare un comitato ristretto incaricato di lavorare la strategia nucleare dell'Alleanza come intanto il viaggio effettuato con il Presidente Saragat in Germania i primi di luglio
Fanfani afferma di ritenere la collaborazione italo tedesca necessaria ancora parole di Fanfani per indurre con fermezza e senza asprezze polemiche dei gol a recedere dalla sua azione
Che i tedeschi ritengono intenzionalmente volta a far passare il fine sopranazionale a rompere il cane dirà un da obbligare tutti a passare
Dalle intese multilaterali alle intese bilaterali in modo che la Francia non si trovi in un angolo e non hanno torto come diagnostici fine citazione
Dopo l'elezione alla Presidenza l'Assemblea generale delle Nazioni Unite
Fanfani cercò di seguire da noi oltre il lavoro che veniva portato avanti Roma questo è un aspetto interessante che si trova nelle sue carte dove si vede tutta una serie di telegrammi con i quali gli e cercava di dare qualche indicazione alle trattative che si svolgevano a Bruxelles e quindi
La gestione della crisi da parte italiana vi dico non sempre facile intersecarsi delle direttive di Fanfani
Con l'attività svolta dal Ministero degli esteri nei negoziati con i partner comunitaria borse
Pur riconoscendo che devo l'aveva impostato un attacco alla comunità su due fronti perfezionamento della politiche agricole revisione dell'assetto istituzionale
Fanfani ritenne opportuno fin dall'inizio adottare da parte italiana una linea di grande cautela mantenendo l'unità dei cinque senza spingersi però su posizioni di aperta rottura con la Francia
Di fronte all'atteggiamento di alcuni partner il Ministro degli esteri anche per sottolineare di voler mantenere il timone della diplomazia italiana in un frangente così delicato
Si adoperò per far passare nelle posizioni adottate a Roma una linea tendente a favorire la ricomposizione della crisi
Le autorità italiane si trovavano di fronte a un non facile dilemma conciliare l'esigenza di muoversi con estrema costruttiva cautela
Per non favorire nuovi ricevimenti francesi con indeciso perseguimento di vantaggi negoziali in un settore così strategico per la Francia come l'agricoltura
Il coinvolgimento che fosse opportuno chiudere al più presto la crisi europea sembra rafforzarsi di fronte alle indicazioni di una stretta connessione tra le questioni comunitarie e le tensioni atlantiche
Dopo la conferenza stampa di del gol del nove settembre sessantacinque si stava in effetti sempre più profilando la svolta francese verso un disimpegno dalle strutture militari della NATO
A causa delle dimissioni di Fanfani dalla carica di Ministro degli esteri e fine dicembre fu poi Ministro del Tesoro Colombo che negoziò nel gennaio
Sessantasei l'accordo che sancì la fine della secessione francese in ambito comunitario
La scelta di Fanfani e della diplomazia italiana di non drammatizzare la crisi comunitaria della sedia vuota mantenendo compatto il fronte dei cinque
Cercando al tempo stesso di riannodare il dialogo con Parigi può essere vista anche come un modo per limitarne le ricadute sulla solidarietà clan
Risolvere positivamente la crisi della Corte comunità appariva la soluzione migliore per contenere gli effetti del tentativo gollista di rimescolare le carte delle relazioni internazionali
Una volta resa nota la decisione gollista di uscire dalla struttura militare integrata della NATO a Fanfani non nascose peraltro la volontà di approfittare della mossa francese
Nel procedere a una revisione della struttura dell'alleanza garantista l'Italia la partecipazione alle consultazioni in materia di pianificazione nucleare
Un punto di vista spesso ne Manzo sessantasei all'ambasciatore Cleland venuto a Roma per discutere i problemi relativi al comitato speciale
Proposto la mattina Mara allo scopo di inserire alcuni Paesi dell'Alleanza atlantica nelle fasi decisionali del processo suscettibile di sfociare in un conflitto
In seguito nelle trattative per l'elaborazione del Trattato di non proliferazione nucleare come messo in evidenza da Nuti anche i suoi intervento di ieri
La diplomazia italiana cercò di salvaguardare sia la possibilità di una compartecipazione alle decisioni nucleari dell'Alleanza atlantica sia quella di un eventuale forza nucleare
Europea
La contemporanea crisi della leadership americana dell'Alleanza atlantica e sostanziale immobilismo della comunità non lasciarono nel viene sessantasei sessantasette molti margini di manovra per iniziative diplomatiche italiane
L'Europa comunitaria che attraverso una nuova crisi politica per il secondo veto posto dalla Francia l'adesione alla Gran Bretagna registra un'attenzione più discontinua da parte di Fanfani nuovamente agli esteri da febbraio sessantasei
Il secondo tentativo inglese per l'ingresso della comunità ricevete ancora una volta il sostegno italiano pur non privo di condizioni
E con la pianta italiani del gennaio sessantasette fu proprio campane di indicare con fermezza che la
Con chiarezza che la Gran Bretagna avrebbe dovuto risolvere numerosi problemi per poter entrare nella Comunità
Sia le autorità britanniche che quelle italiane si mostrarono decisamente contrari tanto l'Europa anche americani anche ad una antifrancese
Se mangio sessantasette ci fu l'annuncio di Guidizzolo del decisioni nuova domanda di ammissione alla comunità e pochi giorni dopo in una conferenza stampa del gol ribaditi con una sorta di veto di velluto le ragioni che a suo avviso sconsigliavano la dizione inglese e in questa situazione
L'intenzione incertezza politica che si tenne a Roma a fine maggio
Il vertice voluto da Fanfani per celebrare il decimo anniversario dei Trattati istitutivi delle comunità
I risultati di questa nuova iniziativa italiana di rilancio politico dell'Europa furono piuttosto limitati e sotto l'ufficiale cordialità del vertice restarono irrisolti tutti i principali problemi comunità un nulla di fatto che sembra ridimensionare soprattutto l'attivismo diplomatico di Fanfani
Il quale si era probabilmente fidato troppo delle valutazioni eccessivamente ottimistiche dell'ambasciatore a Parigi informate
Non ebbe successo neppure il tentativo di promuovere una candidatura italiana la Presidenza della Commissione unica delle comunità dopo strane
è autorizzata gli anni si sottraesse o comunque questa volta tentativi di mediazione tanto sulla ripresa del dialogo politico a sei che sulla questione inglese una presa d'atto realistica del fatto che aprire un confronto politico con decori schiava di danneggiare la posizione dell'Italia in Europa
Una delle ragioni per cui a Roma si guardava con favore all'adesione inglese si rivelò essere la cooperazione tecnologica che avrebbe consentito di affrontare anche la partnership con gli Stati Uniti su basi più concrete
L'abbandono del progetto della forza nucleare multilaterale insieme l'uscita dalla Francia dalle strutture militari NATO riaprì per i responsabili della politica estera italiana il problema di non restare all'ombra del ruolo dei maggiori Paesi dell'Alleanza
Probabilmente anche per questo motivo nel giugno sessantasette Fanfani presentò al Consiglio atlantico un documento per superare il divario tecnologico tra l'Europa gli Stati Uniti mediante un piano decennale di sviluppo
Tecnologico
La proposta italiana non aveva indecenti di contrapposizione all'egemonia americana presenti nel contemporanea invito proveniente da Parigi a rispondere al definiamo i tempi
Al contrario secondo punto di vista italiano il superamento del gap tecnologico sarebbe dovuto passare attraverso un accordo di collaborazione con gli Stati Uniti
L'iniziativa di Fanfani per un'azione di rilancio tecnologico dell'Europa anticipava un tema degli anni Settanta e Ottanta Man non si era forse valutata la compatibilità
Di tale richiesta con la tradizionale riluttanza statunitense a condividere conoscenze in settori industriali strategici
Il secondo veto francese all'adesione impresa la comunità chiuse questo nuovamente questo capitolo e ante le sollecitazioni falsa Aniane per l'auspicata cooperazione scientifica e tecnologica nel contesto Atlantico non è libero miglior so
In conclusione
Il rimprovero che è stato alternativamente rivolto a Fanfani di essere poco capocuoco Atlantico scarsamente europeista mi sembra che non colga nel segno
Da uomo politico pragmatico egli ha soprattutto cercato di valorizzare le carte di cui disponeva l'Italia riuscendo tutto sommato a conciliare in maniera positiva atlantismo europeismo
Se in alcuni momenti è sembrato che nella sua azione di politica estera avesse il sopravvento la componente atlantica ciò fu dovuto anche al sostanziale immobilismo cui costringevano le iniziative con liste in ambito europeo
Sebbene gli vada riconosciuto di aver cercato anche nei momenti di crisi di mantenere aperto un dialogo costruttivo con i francesi
Gli elementi centrali da politico Rotari Fanfani sono stati indubbiamente il contenimento dell'asse franco-tedesco il superamento della piccola Europa attraverso l'inserimento della Gran Bretagna
Nell'Europa comunitaria ad essi si è affiancato al sostegno all'obiettivo dell'unione politica benché i risultati degli sforzi in questa direzione non siano stati pari
Allentate aspettative certo è un loro peso ma quello di Fanfani che da molto meno importanza le soluzioni istituzionali alle formule giuridiche si concentra molto di più
Sugli aspetti economici della partecipazione italiana al mercato comune sulla revisione anche degli oneri che l'Italia aveva sottoscritto
Con l'acqua
Certo vi è stata anche una netta e chiara a difesa dei Trattati di Roma e questo significava anche difendere gli elementi più sovranazionali del trattato quali il voto a maggioranza qualificata ecco di poteri del Parlamento europeo ruolo della Commissione
Ma bisogna tuttavia dare atto al leader democristiano di un anno soprattutto di una certa abilità quindi nel contenere i potenziali effetti negativi della spinta dispiegati c'è gollista per l'integrazione comunitaria per gli stessi interessi italiani
In un'Europa non legata agli Stati Uniti ma guidata da De Gaulle e quindi le ambizioni del generale di presentarsi agli americani come rappresentante di tutta l'Europa Fanfani il mondo politico italiano vedevano un pericolo per il ruolo e le aspirazioni italiane tanto in ambito europeo che ha tanti
è compreso pure italiano si conferma con atlantismo che non contava dividere le due sponde dell'Atlantico l'alleanza con gli Stati Uniti restava l'alleanza essenziale per la politica estera italiana
Il principale limite casomai può essere considerato quello di aver guardato la politica atlantica attraverso il prisma della relazione bilaterale con gli Stati Uniti
Tuttavia secondo quanto detto dallo stesso Fanfani al Segretario di Stato RAS nel dicembre sessantacinque l'Italia pur essendo un fedele alleato c'è necessità della libertà di tutti i settori
Le divergenze di vedute tra Roma e Washington non sono mancate non fuso una tra antismog scontata adesione ad ogni proposta americana
Non si può certo parlare di un reale potere di condizionare le decisioni statunitensi delle quali il Governo italiano pool formato ex post sia che si trattasse di rimuovere le basi dei missili in Italia delle ipotesi relative alla forza nucleare multilaterale
In fondo l'Italia finiva poi per trovare vantaggioso stare all'ombra della superpotenza leader del mondo occidentale
Sul finire degli anni Sessanta la combinazione di atlantismo europeismo aveva tuttavia acquistato profili di maggior complessità
Lo testimoniavano le resistenze europee ad alcune forme di controllo esercitate da Washington delle quali
Anche Fanfani sia pure con tutti i limiti
E le risorse politiche economiche e diplomatiche dell'Italia consentivano si era fatto interprete grazie
Grazie anche alla professoressa nei riguardi Desi credo che
Il quadro della
Della personalità di Fanfani del della sua attenzione per l'Europa dei problemi legati alla contemperare
La
L'europeismo con il l'atlantismo incominci a delinearsi sempre meglio
Allora con un piccolo cambiamento rispetto al programma adesso anticipiamo la relazione della professoressa Evelina Martelli sul Progetto di comunità politica europea faremo poi la la pausa caffè prego
Grazie
Allora io mi scuso in anticipo perché necessariamente andrò a ripetere alcune delle cose che sono state dette questa mattina anche
Anche ieri però vorrei ricostruire solo questo aspetto e sono gli anni fra il sessanta il sessantatré e lì il ruolo dell'Italia nella
Nella costruzione sono nel progetto di unione politica europea
Vorrei anche inserirmi nel filone di questi giorni
In cui sostanzialmente è stata data smentita la tesi che il ruolo
Ed in Albania all'interno in ambito europeo fosse che la considerazione d'affari per l'Europa fosse
Di un'importanza secondaria rispetto ad altri scenari come
Lo scenario Atlantico e lo scenario mediterraneo
Nella prospettiva di Fanfani infatti l'Europa comuni
Aria non aveva assolutamente un'importanza secondaria rispetto e trascura i rapporti transatlantici o a quelli con il Mediterraneo tutta la trattativa
Per l'unione politica europea fu seguita personalmente la Consiglio che avoca a sé la responsabilità e la direzione delle trattative
Spesso viene sottolineato come Fappani si sia fatto interprete di una politica più attiva e più indipendente nei diversi scacchieri e la sua visione di politica estera
Io credo era strettamente integrata a quella della politica interna anche se non era subordinata alla visione di politica interna ma si coordinavano diciamo questi due aspetti
A livello europeo per Fanfani
I soggetti sono gli Stati nazionali il disegno che persegue e che vuole promuovere fu quello della cooperazione forme più integrati più stretti di cooperazione tra gli Stati europei avrebbero reso più forte l'Occidente
Essa la cooperazione deve attendere ad integrare gli alleati e rendere più coerente l'alleanza non a dividerla
In questo senso si spiega l'impegno per l'associazione della Gran Bretagna il primo fine dell'inserimento di Londra nella cooperazione europea fu quello di promuovere il rafforzamento dell'Alleanza atlantica e del suo pilastro europeo
Senza dividere continente tra Mac fatta Paesi dello esce che non ha derivano a queste forme di cooperazione continentale
E per fare affari la cooperazione comunitaria era unimi elemento imprescindibile per il prestigio dell'Italia e per il suo status nel mondo
Elemento imprescindibile anche per la forza morale dell'Occidente che poteva mostrare la superiorità del suo modello inclusivo per scelta per adesione ideale e non per coercizione
Infatti anche se il soggetto della sua politica era lo Stato nazionale
Era presente quella visione di cui sia stato operato ieri cioè la forte ispirazione universalistica cattolica la convinzione che l'epoca contemporanea
Richiedesse forme di cooperazione tra Stati che superassero alcuni limiti delle attribuzioni dello Stato nazionale classico
Fino al suo secondo governo nel cinquantotto si evidenzio in Fanfani la scelta di promuovere l'accordo
La cooperazione della Gran Bretagna con i partner europei ad ogni livello e il desiderio di assicurare la parità continentale dell'Italia soprattutto nei confronti della Francia
E nell'evoluzione delle trattative per la cooperazione politica si evidenziano come tale politica fosse mossa dalla considerazione che il prestigio dell'Italia e la sua possibilità di incidere nei contesti internazionali
Fosse legata ad una maggiore integrazione europea e atlantica
Integrazione europea sarebbe stata utile se non avessi diviso il continente e per questo era necessario includervi la Gran Bretagna
E se non avesse portato all'allontanamento dagli USA per non diventare terza forzista in Europa doveva restare saldamente legata nel vincolo transatlantico
Del resto il re legame Atlantico stanza forme di maggiore integrazione europea avrebbe condotto a forme di subordinazione dei partner europei rispetto agli USA è quello che ha detto ieri Nuti
Nel sessanta con la formazione del suo terzo Governo
Fanfani mostrò grande attenzione verso la Gran Bretagna per bilanciare i rapporti europei ed evitare la preminenza francese sul confine
Nella prima tornata di colloqui internazionali del nuovo Governo la Francia fu l'ultimo Paese ad essere visitato
E questo è un elemento ricorrente in Fanfani cioè quello della ricerca della parità con la Francia e la volontà di arrivare con la P con De Gaulle con una chiara visione dello stato dei negoziati a livello europeo ricorre sempre anche nel nei successivi Governi
De Gaulle fu dalle percepito come il perno dell'Europa e di conseguenza il rapporto con lui come il più sensibile per l'Italia
Del complesso rapporto contengono ha parlato ieri Giovagnoli oggi anche il professor verso ori mettendo in luce come la prospettiva di Fanfani a differenza del generale
Diceva ieri Giovagnoli è sempre stata una prospettiva interna alla DC della cui pluralità Fanfani vuole essere il portavoce
Quindi c'è una differenza di fondo diciamo
Il rapporto con decorso complesso difficile a volte anche di estrema durezza nei toni ma fu sempre un dialogo e un confronto e De Gaulle
è un interlocutore difficile per Fappani ma mai un nemico
Nel Consiglio dei Ministri della Comunità europea del settembre del mille novecentosette santa
De Gaulle propose di istituire un Consiglio dei Capi di Governo per la cooperazione politica
Il Governo italiano deciso non subire l'iniziativa francese promosse il dibattito tre sei su progetti diversi da quelli di Parigi
E invita e inviava i Governi non è Memo hard in cui prospetto che la quello cooperazione politica fosse improntata al principio dell'integrazione
Propose di seguire il sì il metodo funzionale anche per realizzare un coordinamento sempre maggiore della politica estera attraverso la realizzazione di comitati per aree proponendo di partire di cominciare con questi comitati per aree
Con un comitato per discutere della politica europea verso l'America latina
Quindi l'Italia desidera realizzare un'Europa integrata propone un'Europa integrata
Contemporaneamente a questo negli incontri bilaterali con la Gran Bretagna
L'Italia ribadisce la volontà di trovare una composizione tra mente e aperta e Fanfani fu molto soddisfatto di colloqui comma millanta
Che così descrisse nel diario gli inglesi appaiono distesi desiderosi di collaborare di più con l'Italia hanno fretta di accordarsi con il MAC e vorrebbero che l'Italia fasci di tasse
Dico che se lo desiderano facilitare bisogna identificare gli attriti prevedibili nel campo dell'agricoltura fatto questo si vedrà la dimensione della collaborazione possibile e le sue forme mi sembrano accettare questo punto di vista
Cioè qui
Mi sembra delinearsi il quadro delle trattative l'accordo con la Gran Bretagna per Fanfani una priorità è stato detto tante volte
Però nel suo pensiero i rapporti fra certa non dovevano avere il solo scopo
Di rafforzare economicamente l'Europa ma anche quello di rispondere adeguatamente alle sfide mondiali al fianco degli USA e nel diario sintetizzo così tali convincimenti dicendo
Unità dell'Europa intesa mette festa devono servire a essere non solo forti
Ma tempestivamente attivi e preveggenti quindi
A valorizzare il ruolo dentro l'Alleanza atlantica
Questa vocazione mondiale del continente europeo poteva costituire lo sprone per procedere nelle trattative comunitarie attraverso quelle concessioni che sarebbero stati onerose per tutti
Per questo la disponibilità verso l'Inghilterra non si traduca in un'accettazione delle sue tesi negoziali
E la scelta di discutere dei principali problemi mondiali aveva l'ulteriore scopo di rafforzare
La volontà politica dell'unità europea
Fanfani fu persuaso di aver trovato nei dirigenti britannici una corrispondenza di fondo sull'impostazione da dare alla cooperazione europea te l'antica e così come sta nel diario
Al termine delle conversazioni assisterà Maximilian dichiara che la sua lunga esperienza di conferenze gli fa ritenere questa particolarmente riuscita e l'attribuisce alla rassomiglianza dei nostri caratteri
Anche ma quella fu positivamente impressionato dei colloqui romani
Che così descrive nelle sue memorie alla fine di novembre il segretario agli Esteri ed io ci siamo recati a Roma per una breve visita sono stato molto impressionato dal Primo Ministro Amintore Fanfani che mi è sembrato capace ed efficiente
Gli italiani sono come i tedeschi sinceramente ansiosi di instaurare la cooperazione tra sei e sette sono i francesi per esplicita ammissione degli italiani il vero ostacolo
Incontrando nuovamente De Gaulle alla fine di novembre Fanfani Limbadi quale fosse la differenza fondamentale fra la sua visione d'Europa e quella
Che temeva del Golfo volesse realizzare e gli disse l'amicizia tra Italia e Francia deve contribuire alla realizzazione delle più ampie costruzioni europee e mondiali questo è sempre lo scenario di fondo di Fanfani
Quando poi la Francia avanzo le sue proposte di Trattato di unione politica il primo piano fosse l'Italia non difese ad ogni costo una propria visione di cooperazione comunitaria la sua posizione non fu rigida
Per l'integrazione e non per la cooperazione intestatario ma
Invece fu una posizione tutta tesa al compromesso e alla composizione delle divergenze tra gli alleati
Però Mazzetto all'impostazione francese più intergovernativa ma chiese che fossero previste clausole di revisioni
Che consentissero dopo un certo lasso di tempo di rivedere in forme maggiormente integrate la cooperazione politica come ci ha spiegato l'altro espressa nei riguardi
E
In particolare bolle che all'Assemblea consultiva europea fosse attribuito un ruolo maggiore o attraverso l'approvazione del bilancio oppure o anche insieme all'elezione a suffragio diretto dell'Assemblea
Vale anche che per le votazioni in Consiglio fosse introdotto il voto a maggioranza almeno per determinate materie
Per quanto riguarda la Gran Bretagna la posizione dell'Italia si differenzia da quella di Olanda e Belgio ma questo è stato già detto
Infatti l'Italia non rinuncia a negoziare le forme dell'adesione britannica e a ricercare le soluzioni migliori per l'Europa
Riteneva che proprio la prospettiva della cooperazione politica stesse spingendo Londra verso il Mac
E per questo non le si dovessero fare troppe concessioni ma lasciare che in Gran Bretagna maturasse la volontà di legarsi in maniera più forte al continente che avrebbe significato anche che la Gran Bretagna sarebbe stata disposta a fare maggiori concessioni
Qui ci sono
Rispetto a questa politica e sono tanti i rimandi fra la politica estera la politica interna ma già li ha sottolineati verso ri dico solo che
Contrari all'adesione della Gran Bretagna era solo solo il Partito Comunista Italiano quindi era chiaramente rafforzare anche la manovra politica interna
Il diciotto gennaio del sessantadue
La Francia propose il secondo piano fosse
In cui erano espunte le possibili evoluzioni sopranazionali abolito ogni riferimento all'Alleanza atlantica all'armonizzazione della nuova struttura europea con quelle esistenti
L'economia tornano ad essere materia di competenza dell'istituenda unione politica e le clausole di revisione erano attenuate
Il secondo piano fosse provocò la crisi delle trattative europee
In Italia non sia dei immediatamente la percezione della gravità dello strappo e la diplomazia italiana
Pensò che l'errore della Francia avrebbe consentito all'Europa comunitaria di procedere con una nuova fase di trattative in cui sei avrebbero potuto discutere diversi progetti e non solo quelli francesi
Cattani si spese per il miglioramento del testo del trattato recependo le richieste degli Stati membri mentre Adenauer e Fanfani cercarono di ricomporre la frattura provocata dalla Francia
E in questo frangente Fanfani senza di posporre le trattative con la Gran Bretagna per realizzare l'intesa fra i sei e qui
Prodi
Ripeto appunto quello che è già stato detto proprio a delineare anche una un'inversione di tendenza fra segna Fanfani quindi scusate ma mi si devo ci devo tornare nonostante sia già stato detto
Quando il quattro aprile Fanfani l'incontro a Torino De Gaulle gli disse
Non ci compete intavolare a due un vero negoziato ma potremo esaminare punti divergenti più delicati per rendere possibile la redazione di un tre di un trattato che si è affermato nel mese di maggio o giugno
Così io credo si inizierà la realizzazione di un sogno della nostra generazione
E daremo agli Stati europei la possibilità di riempire con la loro forza e con la loro azione l'attuale vuoto
Vincendo l'incertezza di dei gol che avrebbe preferito rimandare le decisioni in assenza di formule valide e convincenti il Presidente del Consiglio come disse lui stesso con il timore di rompere tutto sull'Europa quindi sono a forte volontà di
Che prosegua la trattativa europea prospetta una serie di soluzioni compromissoria alla fine ottenne dal generale importanti concessioni sui punti più controversi del negoziato tra i sei
L'unica cosa sulla quale non ci fu accordo fu le clausole
Di revisione
De Gaulle infatti fu irremovibile nel rifiutare la proposta italiana di ridurre da sei a tre anni
Il termine entro il quale
I Paesi membri avrebbero proceduto alla modifica del Trattato e non volle che fosse indicato che la revisione del testo sarebbe stata in senso sopranazionale
Il generale ribadì poi il diverso ruolo che Francia Germania Italia giocavano all'interno dell'Europa rispetto I Paesi cosiddetti minori
E manifesta il proprio disappunto per la volontà del Benelux di imporre un così grande onere maggiori e disse a Fanfani
In sede sei ci sono tre grandi potenze che hanno delle tradizioni che costituiscono delle realtà internazionali custodi di immensi patrimoni culturali
Tre altri Paesi membri non possiedono tutto so
La questione da porsi e se si debba costruire l'Europa su quello che è il più piccolo
Non sta forse tre principali di condurre le cose e gli altri inserirsi in ciò che sarà deciso
E qui vediamo una differenza fondamentale fra l'impostazione di Fappani è quella di dei voli
Alla fine di questo del colloquio di Torino fa approvata la formula proposta da cui Demoore villa che prevedeva un'allusione alla revisione anche sarebbe stata fatta nel senso di un rafforzamento e di uno sviluppo democratico
Formula sufficientemente vaga perché dei gorghi potesse ente intendere un riferimento allo strumento referendario mentre Fanfani di potesse intendere l'evoluzione verso le quote l'elezione diretta del Parlamento europeo
Per ora si evitava lo scontro rimandando la scelta sull'evoluzione verso una cooperazione intergovernativa o sopranazionale
Su queste basi De Gaulle si dichiarò disponibile a recarsi a Roma per firmare il Trattato di unione politica
Sì parlo anche della Gran Bretagna e il generale sottolineo come anche Regno Unito avrebbe accettato di cooperare solo con un soggetto Inter statale come previsto dei progetti francesi e per questo sollecitava l'Italia Ada ad aderire al progetto francese
Naturalmente Fanfani ribadire la sua visione di Europa
Conferma dell'apprezzamento di Parigi per la mediazione italiana fu la nomina il cinque aprile di Attilio Cattani come nuovo presidente della Commissione di studi per l'unione politica
Infatti Cattani sul succederà Christian fosse chiara designato dal Jerry come Alto Commissario
Informando gli ambasciatori interessati delle conversazioni di Torino e chiedo se notava che nell'imminenza delle elezioni del Presidente della Repubblica in Italia si delineavano alcune divergenze rassegni e Fanfani
Effettivamente a più riprese
Se non evidenziate delle discordanze tra il primo ministro che ora appariva più prossimo alle idee francesi e il suo Ministro degli esteri che aveva sostenuto la causa dell'integrazione europea precedentemente del Governo Segni
Era stato valutato come un Governo che era appoggiato di più i franco tedeschi
Si trattò secondo me di una svolta importante che determina un capovolgimento delle posizioni di Segni che precedentemente era stato più favorevole all'intesa continentale e Fanfani che aveva appoggiato preferibilmente gli angloamericani
Sembra che ciò sia stato dovuto a una scelta del Presidente del Consiglio per evitare lo stallo delle trattative comunitarie egli decise di promuovere un compromesso anche se non pienamente soddisfacente per l'Italia
E accettò il principio della cooperazione intergovernativa unica strada per acquisire il consenso della Francia e della Gran Bretagna nelle trattative europei
Nelle trattative però chiese che tale principio non fosse sancito esplicitamente per non suscitare l'opposizione dei federalisti e non chiudere la strada alla possibilità di modifica del Trattato per l'unione politica
Inoltre Fanfani più fu più accomodante nei confronti della Francia perché ritenne che le concessioni di deboli avrebbero permesso di dare lo slancio definitivo alle trattative e di concludere l'accordo sulla comunità politica europea
L'obiettivo del rafforzamento dell'Europa e quindi di tutto il mondo libero era per lui un'assoluta priorità che non so giaceva agli interessi di politica interna
I partiti di centrosinistra era infatti diffusa la diffidenza verso la politica di De Gaulle e di Adenauer com'è stato detto anche primarie e l'avvicinamento alla Francia non facilitava gli equilibri governativi
Quindi è una scelta prioritaria una scelta subordinata alle scelte di politica interna
Al contrario o specularmente una possibile spiegazione del cambiamento di Segni è che abbia irrigidito le sue posizioni nei confronti della Francia
Anche per garantirsi un sostegno più vasto alle imminenti elezioni per la Presidenza della Repubblica
Questa è stata l'interpretazione che mi hanno dato i diplomatici francesi anche diplomatici tedeschi che i fatti dell'incontro
Di Fanfani con Adenauer del sette aprile rilevano questo fatto
Il Presidente e ci cito il documento tedesco il Presidente Fanfani rilevò che anche per lui non era stato facile convincere il Ministro degli esteri Segni della bontà del testo di Torino
Il ministro assegnino sarebbe stato disposto al principio ad approvare tale testo solo dopo un lungo scambio dire con lui segni si sarebbe lasciato convincere che le formule di Torino erano la migliore via per proseguire speditamente
Adenauer si era stupito con Fanfani che De Gaulle avesse accettato le clausole per la revisione che Fappani aveva proposto
E Fanfani ribadisce che se il testo parlava di modifica obbligatoria dopo sei anni nulla impediva agli Europei di procedere anticipatamente rispetto ai sei anni alla modifica del Trattato
Ora questa ipotesi di compromesso che sembrava delinearsi quindi con l'accordo di regole e con l'accordo di Adenauer si scontrò con le opposizioni agli olandesi e di belgi
Nel corso della riunione dei ministri degli esteri dei sei del diciassette aprile del sessantadue
Fanfani
Interpreto tale opposizione come una reazione difensiva contro la volontà egemonica della Francia che si era manifestata con la presentazione del secondo piano fosse
Fanfani senza di cambiare nuovamente politica e di puntare sull'inclusione della Gran Bretagna come primo stadio per l'avanzamento della cooperazione europea
Ritengo che tale decisione fosse dovuta alla volontà di ricopre recuperare Olanda Belgio e Lussemburgo alla cooperazione continentale
E qui si inserisce la proposta di Fanfani per un incontro con Fanfani e devo il con decolli Adenauer le lettere che scrive alle debole Adenauer sono state citate prima
E e quindi non non ci torno diciamo
L'Italia continua a cercare la mediazione con la Francia fino al settembre del sessantadue
Quando sempre a Torino Fanfani chiese nuovamente francesi di procedere speditamente nelle trattative per l'adesione della Gran Bretagna al Mac
L'incontro di Torino si concluse con un clima disteso senza che però fosse stata raggiunta alcune intesa sulle trattative europee
In questo frangente Cattani propose a Fanfani a Piccioni una nuova ipotesi di Trattato di cooperazione politica come sosteneva
Che bisognasse seguire un cammino nuovo rispetto alle impostazioni intergovernativa e sopranazionale che avevano mostrato entrambe i loro limiti
I Governi dovevano essere responsabili del settore politiche non si poteva togliere loro questa responsabilità ma gli Stati
Avrebbero dovuto nominare nella Commissione personalità di primo piano della politica nazionale
Che avessero un ruolo importante nella politica nazionale così la stabilità e la collegialità della Commissione avrebbero potuto rappresentare quegli elementi veramente nuovi che avrebbero permesso il consolidarsi
Di una prassi europea e alla Commissione di acquisire autorità e prestigio
Ora
Questi convincimenti si erano fatti strada nella diplomazia italiano non era solo un'idea di Cattani e
E però diciamo che Fanfani non vale proseguire su questa su questa strada non volle rilanciare il negoziato europeo per le evoluzioni che stava avvenendo in Francia in Germania
Infatti pochi giorni dopo l'incontro di Torino devo rinviamo ad Adenauer quel memorandum con la proposta di cooperazione bilaterale nei settori della politica estera della difesa della cultura e dei giovani
Che
Fu diciamo i la base del trattato dell'Eliseo e Fanfani
Fu non solo colto dal disappunto fu furibondo per questa
Evoluzione e il dodici ottobre in un incontro con comode mordi e il gli disse
Delle parole che nel gergo diplomatico sono ancora più forti di quelli
Voi avete lanciato un siluro nelle acque dell'Europa e questo siluro ha raggiunto l'obiettivo la sorpresa per noi è stata molto grande vera effettivamente l'ambasciatore francese se ha detto che noi non saremo esclusi
Ma che vi devo dire che non abbiamo alcun desiderio di associarci a voi in queste circostanze
Ne vogliamo costruire un'Europa insieme agli altri cinque ma è un'Europa molto diversa da quella che voi ci proponete a questa Europa segnerà la Gran Bretagna se entrerà nel mercato comune
Il risentimento sia qui ulteriormente nel sessantatré quella conferenza stampa di De Gaulle e con la firma del Trattato dell'Eliseo
Per fare il paniere inaccettabile che De Gaulle rompesse il metodo della concertazione comunitaria interrompendo le trattative che procedevano da anni con una conferenza stampa cioè in maniera assolutamente unilaterale
Del Trattato dell'Eliseo critico ha parimenti la scelta di procedere per vie non concertate
Agli interlocutori francesi che gli assicurarono del Trattato era aperto all'adesione italiana Fanfani replicò che non poteva tollerare il metodo che spaccava l'Europa occidentale in diversi fronti
Per far sani Paesi grandi non dovevano costringere i piccoli a seguirli a differenza quello che diceva dei conti ma dovevano adottare un metodo che superasse le vecchie logiche di politica di potenza
Questa scelta non aveva solo motivazioni ideali che pure erano forti bene anche il frutto della profonda convinzione di Fanfani e di buona parte
Della classe dirigente e della diplomazia che la politica multilaterale di concertazione fosse la priorità adeguata ad esaltare il ruolo internazionale dell'Italia che non poteva aspirare ad essere inclusa in direttori di sorta
Era la più valida sano
Salvaguardia degli interessi nazionali
In tali ambienti si era consolidata l'opinione che a livello continentale esistessero sperimentando inedite forme di cooperazione internazionale per cui la rinuncia da parte della sovranità rappresentava il miglior modo per perseguire l'interesse nazionale e preservare la pace
Anche in sede europea si conferma la scelta dello statista toscano per il multilateralismo e per la concertazione
Le forme di questo accordo europeo l'integrazione la copertura cooperazione intestataria il federalismo ritengo queste categorie siano poveri inadeguate a spiegare la posizione dell'Italia
Infatti le forme sono meno importanti per Fanfani che si trova promuove l'integrazione europea per poi sostenere anche la prospettiva francese di cooperazione intestatario
A me sembra che il nodo per Fanfani sia la politica non c'è niente di rigido tutto si risolve in chiave politica e attraverso la mediazione
Rispetto anche alla
Per esempio un certo punto dice a decollo rispetto alle riforme dell'Alleanza atlantica
Non pensiamo al bastone pensiamo alla testa cioè non è problema di trovare fornito la messa ci sia un accordo politico fai le forme le troviamo problema avere l'accordo di fondo
Credo che qui ci sia anche una considerazione una peculiarità della mentalità italiana rispetto ad altre mentalità europei cioè quello che conta è la sostanza ma le forme non sono così importanti
E questo secondo me è determinata una totale incomprensione per esempio da parte di Adenauer cioè nella mentalità tedesca forma è sostanza coincidono che
Strettamente non esiste una divaricazione fra questi due elementi mette per gli italiani tutto è molto più fluido diciamo
è stata avanzata ieri l'ipotesi che il fallimento della politica nate l'antica di Fanfani
Sia dovuta alla mancata accettazione del suo corollario in politica interna cioè l'apertura a sinistra da parte di settori importanti della DC
Non è ipotesi molto interessante che trova un rimando anche nella politica europea cioè nella divaricazione fra Italia e una parte Francia Germania dall'altra non sono secondo me estranee considerazioni sulla politica interna italiana
Fanfani si premurò di ottenere l'assenso del Vaticano e della Casa Bianca per il Progetto di apertura a sinistra ma forse non comprese appieno le riserve e le apprensioni che tale progetto suscita indeboliti e soprattutto in Adenauer
Fanfani promosse la parità dell'Italia con gli alleati dello scenario europei ma questa parità non le fu riconosciuta né dalla Francia né tanto meno dalla Gran Bretagna che la considera un utile non marginale alleato
Si scontrò anche con l'opposizione tedesca la sua politica interna ed europea
E non c'è bisogno di sottolineare la centralità della Germania in ambito europeo e comunitario come solo nel momento in cui Adenauer aderisce al progetto di devolve colpo procedere a questo Progetto diciamo
Il quadro in cui l'attività di Roma poteva essere determinante era quello della cooperazione comunitaria e a Romano manco alla capacità progettuale ma essa non fu in grado di comprendere la volontà dei suoi partner e stabilire una strategia adeguata
Bene allora dopo quest'ultima relazione che in qualche misura conclude l'aspetto europeisti col dire di Fanfani
Ci prendiamo non più di dieci minuti per la pausa caffè ci ritroviamo qui
Ci saranno non due ma tre relazioni né anticiperemo una del pomeriggio
Abbiamo
Sì
Mare e del mare
Trovare l'altro
Non
Mi ricordo
Primo
Grazie
L'organizzazione
Considero
Se
Ciò ha proposto deve se prendete posto possiamo incominciare
E
Visto che del del professor Prodi
L'acquista per il momento cominciamo con la relazione della professoressa
Larga Tremolada che ci parlerò su Marte Fanfani delle la relazione internazionale dell'Italia prego
Buongiorno grazie alla all'organizzazione di avermi invitato
Dunque io vi parlerò appunto come ha detto il professor Canavero della
Di Mattei Fanfani Leni le relazioni internazionali dell'Italia
Intanto vorrei mettere l'accento iniziando appunto su un
Proprio la sui sui due i nomi dei due protagonisti appunto di questo intervento che sono materie Fanfani rappresentano
Mattei Fanfani il periodo compreso tra il mille novecentocinquantotto e mille novecentosessantadue ovvero momenti appunto più importanti del ritorno di Fanfani vertici
Governativi rappresentano appunto questi due uomini singolarmente oppure insieme
Una un importante parte della della politica estera italiana e se non rappresentano tutta voi che la politica estera italiana è costituita da molteplici
Facce parti che spesso anche in contraddizione tra di loro sicuramente questi due protagonisti ne rappresentano una buona
Una buona consistente parte
Una parte che nel periodo considerato cioè nella nel periodo appunto tra il cinquanta più sessantadue si espresse pienamente giungendo a formulare e realizzare una rappresentazione di sé e concreta
Spregiudicata forse velleitaria come come spesso è stato detto ma sicuramente tangibile propositiva quindi concreta fatta di di azioni di di appunto di importanti e concrete azioni
La comunione di intenti di cui a cui potrei avere fatto sicuramente riferimento
Non è però non è però da intendere in modo in modo concreto io parlo di Mattei Fanfani è la loro è più una appunto una
Una Nadia parallela che quella che che percorrono più che appunto una una collaborazione un'organizzazione appunto concreta
Dei loro intenti e un raccordo continuano i due percorsi pur paralleli una una coniugazione cioè delle
Delle stesse idee che si tradusse a volte in una concreta in una collaborazione più concreta e poi appunto porterò l'attenzione sul caso del dell'Unione Sovietica di del modo in cui appunto le due queste due linee queste due figure essi
Lo collaborarono mossi si sovrappone se ero in qualche modo unirono le loro forze appunto in questo in questo caso però
è un non non si tratta di quello di Mattei Fanfani di un po'di di un parco posso coordinato ma piuttosto appunto di un percorso invece cioè coordinato in precedenza piuttosto di un percorso parallelo che inonda in alcuni momenti appunto giungerà ad unirsi e a
E quindi a
A rappresentare in modo significativo appunto leggo le direttrici della della politica estera italiana in quel momento appunto rappresentate dall'al dal loro dal loro operato e
Insisto ancora su uso l'accostamento dei due nomi poiché nel dire Fanfani ma specie c'è un intento preciso
Non dico rapporti tra Mattei Fanfani politica estera ma proprio Fanfani e Mattei cioè e insisto appunto su questo concetto perché
Credo che sia sono un po'la parte centrali ciò che voglio voglio dire cioè insisto su sul fatto che che lavorarono in modo parallelo più che più che coordinato e in modo appunto
Sì in modo parallelo per poi appunto giungere in alcuni momenti
Appunto con più concretamente ad una ad una realizzazione comune dire accostare questi due nomi a fare un'altra rilevanza
Che non bisogna dimenticare che atti e che si riferisce soprattutto alla storia e allo studio grafia su Mattei più che a quella su Fanfani infatti fino a fino a poco tempo fa
Fanfani era era considerato fino a pochi anni fa comunque la storiografia scusate Mattei
La la storiografia su Mattei parlava comunque esclusivamente di di Mattei e le sue azioni politica estera erano in qualche modo considerate come
Azioni spregiudicate individuali di una di un uomo che che appunto si considerava essere l'artefice in alcuni momenti viene detto l'artefice della politica estera italiana e
Sostituendo sì appunto I vertici governativi
Quindi si è spesso di dipinta soprattutto in una parte della storiografia scritta da da da pubblicistica giornalisti o dalle suoi vecchi collaboratori stesse sto parlato appunto di un Mattei onnipotente che in modo spregiudicato rivoluzionò la la politica estera italiana giungendo a fare ciò che ciò che aveva fatto in modo assolutamente individuale individualista
Quindi ora Orassi poi invece parlare appunto di di di qualcosa di diverso ad esempio appunto di Fanfani e Mattei perché questa è la sede appunto per per fare questo accostamento ma ora si è giunti ad una più complessa
Più complessa punto considerazione dell'operato di Mattei e quindi
Si può parlare di qualcosa che non è più semplicemente da vedere come la appunto e la l'India l'individualismo azione di questo ma come
Invece il coordinamento
Con con la politica italiana e soprattutto importante sottolineare
Il fatto che matta io però comunque nel solco di una tradizione che che era sempre stata che lo aveva anticipato e nel nel quale lui si inserì appunto in modo se mai più concreto essi certamente spregiudicato quindi certamente non si può sono negare i caratteri di una di un modo di agire e di un proveniente anche di un di un carattere umano che che è innegabile come quello di Mattei d'altra parte però è importante a cui Vito sottolineare che
Oggi si può parlare appunto di qualcosa di diverso questo nuovo diciamo questa apertura storiografica e cominciata non molto tempo fai
Bisogna ricordare appunto i lavori di di Bruna Bagnato in questo senso sul Marocco e poi su un'Unione Sovietica che hanno in qualche modo
Aperto più concretamente una rivisitazione della della politica internazionale dell'ENI cercando appunto di metterla in una riuscendo a metterla in una visione più complessa in relazione alla politica estera italiana quindi Mattei faceva una politica e sicuramente agiva in modo spregiudicato ma
Es stando in un contesto importante che non va assolutamente dimenticato quindi oggi si può parlare appunto di di di Fanfani e Mattei proprio del loro
Del loro operare ed è del fatto che appunto
Si
Operarono insieme e in
In qualche modo in alcuni momenti soprattutto giunsero appunto ad una ad un all'oggi cari ad uno modo di di di operare comune quindi i ciò che ciò che va detto è che sicuramente nel fare questo questa operazione di riconsiderare la politica estera dell'l'ENI per RAI inserirla in un contesto più
Più complesse allo stesso tempo più più concreto è stata sicuramente in parte ridimensionata la la politica di Mattei ma forse non è vero neanche questo perché ciò che è stato fatto e ciò che si fa e ciò che si può fare dopo avere visto appunto soprattutto i documenti disponibile all'archivio dell'ENI è
Un lavoro diciamo così di pulizia cioè di sì di pulizia relativamente al mito forse creato intorno alla figura di Mattei alla al forte al alla forte enfasi che è sempre stata data
Ad ogni situazione ecco studiare in modo
Concreto il percorso di di Mattei appunto e le sue e le sue azioni vuol dire anche cominciare a confrontarsi con una realtà che molto è molto più stratificata complessa appunto di ciò che si sia pensato di ciò che per esempio hanno ricordato spesso voi collaboratori di Mattei e come vi dicevo appunto come dicevo la la cosa importante per esempio dovere constatare che la la posizione la l'azione di Mattei
Fu sempre un'azione
In qualche modo inserita e che si andava ad inserire in una contesto già già appunto creato un esempio per tutti quello iraniano dove Mattei agire appunto nel
Diciamo intorno alla metà degli anni cinquanta riuscendo a firmare e poi
Alla fine di un percorso di trattative molto lungo e faticoso un un accordo rivoluzionario che e che tutti ricordano appunto come l'accordo settanta settantacinque e venticinque in realtà è stato spesso presentato questo accordo come una
Appunto come un insomma una sala di Capo di Mattei con una sua trovata comuni un'idea del presidente dell'ENI realtà da da alcuni anni
Da quando c'è la crisi andrò iraniana crisi diplomatica aveva aperto appunto da la la situazione iraniana ri ridando appunto l'Iran alla liberando in parte alcune delle delle posizioni appunto che che erano invece stratificate in Iran cioè le posizioni inglesi da quel momento l'Italia faccia una politica per cercare di di posizionarsi appunto nei confronti del nuovo sistema Pietro Ferone Anniano per cercare di avere quindi una una propria posizione una propria concreta riuscita nell'essere considerate ventuno mente appunto in Iran Mattei si inserì non in un tale contesto quando quando ebbe la forza sicuramente una forza molto
Rilevante quella quella del dell'ENI
Quindi anche economica la forza e la la spregiudicatezza Pera per usare quanto non non era stato ancora fatto d'altra parte e questo è sicuramente importante d'altra parte non sarebbe probabilmente potuto esistere ciò che lui ha fatto se non ci fosse stato un percorso precedentemente tracciato questo è importante da rilevare perché
è così che avviene in tutti in tutti casi appunto in tutte le azioni tutti
In tutte le attività del dell'ENI all'estero e anche appunto dei casi nel caso sovietico che di cui appunto ora vi parlerò
La quindi il ridimensionamento sostanzialmente della della politica estera di Mattei non vuol dire appunto una un togliere in qualche modo merito a ciò che lei ha fatto ma semplicemente un cercare di inserire l'azione di materia punto in un contesto più complicato il contesto era era era quello appunto della fine degli anni cinquanta ed è un contesto rilevante poiché appunto all'azione di di di Fanfani al di ritorno appunto al Governo la potestà la sua prima esperienza breve nel cinquantaquattro fu quella di porre la politica estera su basi nuove ovvero forse in nuove totalmente per l'Italia ma di punto folla la la novità sono fu quella di riuscire a puntualizzare alcuni aspetti e la politica estera italiana ponendoli in modo più concreto ponendo il come obiettivi concreti appunto della stessa azione italiana
In questo senso si può dire che ci fu in in questo senso cioè relativamente agli obiettivi che la che la politica estera italiana ovvero la politica estera Fanfani a si pone ci fu una incerto modulare una convergenza di intenti e di idee la ciò che viene definito come come neo atlantismo o come il nuovo atlantismo altra tantissimo è un un insieme appunto di di di coordinate di concetti di i modi di intendere la politica estera che
Che contengono sicuramente anche ciò che Mattei aveva
Aveva in qualche modo concepito e su cui lui aveva aveva lavorato e in questo senso la la l'azione appunto di D'Fanfani di Mattei trova sicuramente nelle nelle idee comuni una una convergenza che ripeto però è non è tanto una convergenza appunto in qualche modo stabilita ma è successiva
Ora direi che Leni
A svolto un ruolo fondamentale nella politica estera italiana sicuramente corretto sempre tiene in considerazione ci appena letto cioè e il limite appunto di questa di questa valutazione che non deve
Non deve
Andare al di là appunto della della della considerazione del fatto che la l'azione di Mattei fu una parte
Della politica estera e poteva bere la rilevanza che che meritava i non a caso in nel periodo in cui era sostenuta da un'azione governativa
Simile e forte allo stesso tempo ovvero travagliata cinquantotto appunto il sessantadue quando Fanfani mise l'accento su alcuni aspetti della politica estera italiana cui incise questa
Appunto l'azione fa Antoniana con sicuramente con la stagione più importante delle dei appunto delle iniziative internazionali dell'ENI peraltro il la parabola appunto di Mattei alleni a breve poiché dal cinquantatré sessantadue quando poi appunto si può dire fu ucciso
Insomma Illy il tempo che che resta è breve peraltro i primi anni Leni in piedi che va primi anni per organizzare appunto una strategia che mise in atto solamente dal da cinquantasette in poi sicuramente il l'Italia la politica estera appunto si
Siccome aveva aveva carattere in quel momento molto congeniali appunto alle la situazione che andava evolvendo in modo appunto abbastanza veloce e concreto intendo dire che ciò che di cui appunto il
Gli atlanti ISMA si si costituisce fu un'espressione appunto di ciò che lì la politica estera già italiana già conteneva
Ovvero la la tendenza appunto a dare un rilievo particolare al Mediterraneo e alle appunto alle direttrici mediterranee della della politica e lo rizzare quindi questo questo ambito politico e geografico come una propria fondamentale punto di di arrivo un obiettivo
Una coincidenza che del fatto che appunto né nel Medioriente nel Mediterraneo ci fossero i Paesi
Più ricchi di petrolio portò appunto materia valorizzare allo stesso tempo come fece Fanfani appunto questo questo contesto John auspico quindi i percorsi il PIL per qui percorsi paralleli di cui parlavo prima appunto in qualche modo rappresentati
Dai dai dai dai nomi di queste persone che ha fatto di poterli appunto a costare l'uno all'altro si si concretizzarono in alcuni momenti appunto in una in una politica comuni l'uno a sostegno dell'altro
In in momenti precedenti probabilmente lo che
Che sono rappresentava in un biennio per cinquantasei cinquantotto
Fu più evidente la spregiudicatezza di Mattei perché non era appoggiata in qualche modo da una politica istituzionale appunto forte altrettanto quanto quella di Mattei quindi
Sicuramente è vero che che in alcuni ma menti sembrano essere Mattei in qualche modo il trascinatore della politica estera italiana quando però alla alla guida del Governo Fanfani il Ministro degli esteri puntualizzo alcuni aspetti della politica estera italiana alcuni
Proprio Bietti vivi a quel punto sembrò trovare un proprio equilibrio la il rapporto appunto tra le tali pari e parti che costituivano e la politica stretta lana certamente dire che Fanfani e Mattei in qualche modo esauriscono appunto la politica se entrano nel vero era costituita invece da moltissimi altri fattori
Anche la la sola importante ruolo svolto dal dal Presidente della Repubblica Gronchi o dalla piega che che Mattei in qualche modo conosceva e che con il quale si confrontava e si confronta diverse volte è importante sottolineare quindi certamente abbiamo viscosa non dimenticato otto ciò che tutto ciò che che che appunto era
Al di là di di Fanfani di Mattei e che in qualche modo rappresentavano una politica estera che faceva fatica a volte trovare coerenza mancherà sicuramente costituita da moltissimi aspetti
D'altra parte è pure vero che in alcuni momenti come dicevo prima
Caso compresi tra tra questo questo periodo cioè per cinquantotto e sessantadue è indubbio che questi due aspetti rappresentati da questi due uomini
Sono in qualche modo prioritari capaci di di rappresentare in qualche modo appunto la politica estera italiana ora brevemente vi parlerò appunto del caso Russo che in qualche modo tenga esemplificare ciò che ho detto fino ad ora
I motivi della della scelta di di di aprire appunto ad una politica soprattutto economica l'Unione Sovietica sono già già stati detti raccontati insomma ampiamente data professoressa bagnato ieri quindi
Darò per per scontata questa base questa cornice appunto nel quale si
Si inserisce insomma l'ultima parte del del del mio intervento per pasta passare direttamente appunto a al al fatto che che insomma
Vorrei raccontare
E per per significare appunto che dei come dicevo prima in alcuni momenti della di di questo periodi o appunto tra cinquantotto sessantadue la la politica estera fu in qualche modo rappresentata appunto da Mattei Fanfani
La la l'apertura appunto alla Russia fu costituita sostanzialmente
Da una da un forte interesse economico fu gestita soprattutto appunto come comunale o con una relazione un un modo di fu gestita appunto in modo da sottolineare l'importanza delle relazioni economiche in questo in questo ambito Mattei abbia un ruolo importante molto importante già dal cinquantasette Leni
Aveva cominciato a prendere contatti con l'Unione Sovietica e nel cinquantotto firma un primo accordo un dei di una non non troppo rilevante consistenza FUO potremmo dire senza appunto andare nel nel dettaglio
Sarebbe stato importante invece l'accordo firmato nel sessanta
Nell'ottobre sessanta quando Leni poter stipulare appunto un gruppo di contratti con una con l'Unione Sovietica
Per la fornitura di petrolio in in questo contratto si diceva che lei ne avrebbe ricevuto dodici milioni di tonnellate divise in quattro anni di di petrolio redatto in cambio
Tutta una serie di forniture provenienti dalle dalle industrie italiane che ovviamente erano state coinvolte nell'organizzazione di questo accordo che quindi
Era un accordo anche complicato sotto l'aspetto appunto della gestione
Nei documenti dell'ENI questo accordo viene chiamato il colossale baratto proprio perché
Appunto per il petrolio vengono date altre cose quindi
Si baratta questa la fornitura appunto di petrolio Chavez va subito detto una un carattere rilevante appunto di questo accordo
Era il prezzo il prezzo del petrolio tirar notevolmente più basso del del prezzo dei del petrolio proveniente presenterà il Medioriente
Le
Mattei poté contare nel nel nel nell'arrivare appunto a alla firma di questo accordo come dicevo nell'ottobre sessanta sicuramente sulla sull'organizzazione dei debiti proprio ufficio commerciale che che curava i rapporti con l'estero ma anche sulla collaborazione appunto della del dell'ambasciata italiana e Di Pietro marchi che che anche ha detto appunto più volte nei documenti lavoro a favore di questo della firma di quest'contratto in modo molto proficuo e e
E va detto che insomma data anche la coincidenza
Dei tempi in cui avviene la l'avvio appunto della dell'attività dell'ENI in Russia insomma la coincidenza con le scelte governative sicuramente significativa
Dopo avere firmato
Sì
Dopo aver firmato questo accordo che che prevedeva appunto come dicevo questo questo scambio è l'Italia si si attirò con questo accordo appunto numerose critiche
A
A criticare appunto quanto fatto dall'Italia sono soprattutto gli organismi internazionali là c'è Lovece la NATO intanto ciò che veniva insomma
Detto criticato Alitalia era
La l'avere sottoscritto un accordo che avrebbe legato Italia alla russa in modo indelebile questo secondo appunto i detrattori del contratto avrebbe esso l'Italia in in in difficoltà in condizioni appunto di di probabilmente rimettere in a rischio la propria sicurezza poiché una fornitura così importante come quella petrolifera
E peraltro abbastanza consistente viene valutata intorno al quindici per cento questa fornitura globale
Sulla su ciò che l'Italia utilizzava ogni anno quindi veniva detto l'Italia sta facendo appunto sta sta sta andando in un terreno molto pericoloso quello di mettere la propria sicurezza strategica quindi energetica nelle mani appunto dell'Unione Sovietica
In realtà dietro a ad alcune di queste critiche avviene subito colto da parte soprattutto dell'ENI di Fanfani un tentativo di impedire un'altra volta ancora più e già era stato fatto in passato all'ENI di proseguire verso una una strada di ricerca di una propria identità di un proprio ruolo importante consistente nel mondo petrolifero internazionale poiché appunto l'ENI sottolineava è sostanzialmente il problema del prezzo cioè loro scrissero poi appunto numerosi documenti indifesa perché venne creata una Commissione ad hoc
Che che nella NATO discusse appunto questo problema fu molto sentito dagli organismi internazionali problema appunto della del del di questo contratto firmato dall'Italia che metteva in pericolo appunto la sicurezza occidentale
Quindi le le memorie scritte dall'ENI condivise con Fanfani
Checché che ovviamente diede Cocco contribuì a puntare a scrittori questi documenti con degli appunti con delle delle memorie era quella di cercare di smontare assolutamente la posizioni nato
Rappresentata loro dicono spesso appunto l'in questi questi documenti rappresentata dagli Stati Uniti ovvero dalle dalle grandi compagnie petrolifere e in questo è
è abbastanza particolare il documento i documenti sono molto particolari perché sembra
Non non riescano a fare distinzione tra il privato il pubblico cioè tra il potere appunto statunitense e ciò che invece era rappresentato dal dal dal potere privato
In verità ora non posso ma chiaro che il questo è uno dei dei problemi più grossi appunto nel mondo del del petrolio viveva era proprio quello della commistione tra il pubblico e privato tra appunto di l'organizzazione appunto del dei governati la statunitense ciò che
Ciò che c'era intorno appunto alla salvaguardia del del di delle delle posizioni petrolifere appunto delle grandi compagnie quindi
Per concludere ciò che l'ENI Fanfani fecero scrivendo anche documenti
Appunto molto espliciti solo su questo fu i difendere assolutamente la posizione in questo modo in modo comuni difendere la posizione italiana quella cioè di avere di poter avere la libertà di comprare petrolio dall'Unione Sovietica ad un prezzo più basso quindi potendo si farà un buon affare
E e ciò che veniva detto era in appunto molto chiaro la gli Stati Uniti si coprono cercano di di di di daranno motivazione appunto relative alla sicurezza relative a a ad ad
A problemi più grandi ma in realtà cercano di coprire un problema molto più concreto e ed economicamente rilevante che è quello appunto dello scardinamento del mercato petrolifero poche l'arrivo di una De Rosa quantità di petrolio in Europa e la possibilità quindi il precedente creare un precedente per cui è possibile comprare
Facilmente petrolio a basso prezzo in Unione Sovietica voleva dire sicuramente innescare una process almeno di revisione dei prezzi del petrolio mediorientali
Quindi la posizione italiana fu presentata la NATO e molto chiara quasi in questo senso
Antiamericana cioè no nel senso generale che questa né potere ma in questo momento temi cari stanno giocando dicono allora appunto ad un un gioco che
Nel voler presentare una situazione di molto molto complicata relativa sicurezza in realtà non fanno altro che coprire
Appunto negli interessi gli interessi delle delle compagnie petrolifere in questo Fanfani e Mattei furono
Concordi e lavorarono in questo senso insieme grazie
Allora grazie adesso riprendiamo l'ordine previsto comma la relazione del professore Alessandro Broggi dettaglio del Mediterraneo
Grazie e grazie per l'invito da oltre oceano vorrei prende lo spunto da alcuni sviluppi contemporanei quindi comincio con questo
Ecco quindi Obama come padre fondatore
E due parole chiave riguardo alla Amministrazione attuale degli Stati Uniti unilateralismo è Smart paura
Al
Il ministro il Primo Ministro francese in un incontro di Governi europee la settimana scorsa ha fatto questo grande annuncio che l'era dell'unilateralismo eh finita
Se forse
E tutti i Governi europei si chiedevano di cosa vuol dire questo vorrà dire che abbiamo veramente partecipazione delle decisioni o è solo una divisione dei pesi un po'come quando ciò anche si poteva essere eletto ed è pensavano ma forse avremo più impegno in Afghanistan cosa succedeva con Guantanamo prendiamo e dove vanno a finire questi prigionieri forse ci rimandano a noi perciò un po'di preoccupazioni ora
Su questo primo punto sull'unilateralismo volevo dire che non è certamente una questione nuova
E qui si va agli anni cinquanta durante l'Amministrazione sanava secondo mandato c'era sempre questa c'era questa impressione che forse l'era dell'unilateralismo I senatore di al senatore diciamo così
Era finito perché dopo e la del fallimento e la Comunità europea di difesa l'America aveva dato segni di cooperazione attraverso la CEA attraverso l'Euratom attraverso il nucleo sharing di cui ha parlato Nuti
Anche lo storico cioè tentare
Ma
L'eccezione aree mediterraneo lì era dove l'Amministrazione senape era ancora unilaterale con la dottrina già in Aula
C'è un articolo recente dello storico volti alla fibra che traccia la traiettoria fra alla dottrina al Senato la dottrina Bush perché hanno molte similitudini
Di diffondere la democrazia nel Medioriente di usare
Lo strumento militare
E praticamente non consultarsi con gli alleati quindi c'era subito questo sforzo da parte degli alleati europei
Da parte francese rinnovando l'idea dell'orafo ricca oppure
Piani di aiuto multilaterale da parte dei francesi né tedeschi e poi
Il Piano Pella e persino decoder che aveva rinunciato all'Algeria poteva avere un ruolo nel levante
Fanfani ora ci arriviamo Fanfani è vecchio conseguente perché poteva fare questa relazione con gli Stati Uniti accettando l'egemonia
Ma dando un ruolo alla diplomazia europea anche promettendo cento milioni di
Dollari al
Al Medioriente
Secondo
Sì
Grazie
Allora mi si tira su secondo punto sullo smartphone Aol che sembra sia la parola d'ordine adesso nel
Nel Dipartimento di Stato
è una combinazione fra il soft power della
Amministrazione Clinton e lo fa Pauli della e l'Amministrazione Bush
E come Fanfani interpretava questo smart power si può dire non c'era la definizione però nella sua intenzione si trattava di comminare lo far paura c'è stata lo strumento militare degli Stati Uniti per esempio
Accettando la di offrire la base
Di Capodichino ma a dando un contributo di idee
Attraverso la sua relazione con masse
Ora questa diplomazia di Fanfani giusta potrei definire cavouriana scusate
Protetti e cavouriana perché si
Si fondava anche sulla
Relazione speciale con la potenza dominante e trema profitto anche da
Lei di conflitti fra
Le potenze europee
Però c'era un problema litoranea era quello del prestigio età politica di prestigio si parla si è parlato tanto qui della
Del programma di status o se questa era prevalente lo scopo principale della politica italiana
Il punto era che
Per gli Stati Uniti era così
Perché
Gli Stati Uniti vedevano l'Italia come
Troppo concentrata sul
Sul prestigio
Faccio un esempio anche da tempi più recenti
Quando gli americani cercavano di parlare del G cinque
E come potesse essere esteso al G sette ho trovato questi documenti alla
Forlani pari
C'è un colloquio tra si mette e Kissinger i cui parlano di pro morte Moro
Che Smith dice
Ma io ho ascoltato rumore Moro e in questo in quanto abbiamo avuto al
Consiglio europeo e permetto dove l'ha letto non aveva alcun senso
Non so come fanno a governare risposta di Kissinger
Se mi sembra che Moro sia più annoiato della politica estera
Però dobbiamo fare qualcosa dobbiamo metterli dentro il da G cinque promuoverli per questioni di politica interna sostanzialmente per questa e di prestigio anche se Moro non ha niente da dire
Fine citazione
Ora il punto di vista mi richiamo
Per quanto riguarda Fanfani
Ciao molte aspettative
E per parlare di queste aspettative voglio fare l'esempio culminante secondo me del viaggio di aumentava ASS il direttore della CIA
A tratto Roma e Parigi nel settembre del cinquantotto passa tre settimane
A fare la spola tra queste due capitali per vedere come i due leader del momento potevano risolvere sia la crisi la Quarta Repubblica sia la crisi delle la Repubblica italiana
Ed è a due soluzioni diverse puntualizzarlo all'andava s'
La situazione di del per la Francia prevedeva che richiedeva questo presidenzialismo vi leggo
Per quanto riguarda l'Italia Fanfani era la soluzione giusta perché era invece all'interno del macchinazioni di partito quindi
Decollo contro il banditismo Fanfani comparti di smog che sarebbe stato strumentale per stabilizzare d'Italia
E di sequestro di Fanfani desse questo è il miglior il miglior leader dal tempo di De Gasperi Fanfani era citazione molto astuto molto amichevole con Washington e decisamente anticomunista
E poi giunge anche è anche un ottimo diplomatico quindi c'è questa chiave di interpretazione che Fanfani ero un ottimo politico all'interno
E può anche avere una vera politica estera
Questa macchinazione di partito c'è un po'di trepidazione c'era stata fin dal cinquantaquattro che la corrente la base la corrente iniziativa democratica avevamo portato giù De Gasperi
Ma c'era al tempo stesso la frustrazione continua degli Stati Uniti
Perché De Gasperi aveva per citare lo storico Mario Del Pero contenuto il contenimento
Evitando che gli Stati Uniti o prevedendo gli Stati Uniti da di condurre al loro quella psicologica e mantenendo i comunisti con un'opposizione quasi comoda
Per
Per la Ricci per mantenere l'egemonia della DC
Fanfani
Fanfani sembrava avere metodo un metodo diverso
Innanzitutto
Non era importante la guerra psicologica un attacco diretto ai comunisti
In secondo luogo non era importante il
L'intervento attraverso il finanziamento continuo dei partiti ma cosa nuova per Fanfani era che il controllo politico dell'Italia si poteva operare attraverso la diplomazia attraverso le relazioni essere come si fa con ogni Paese che si rispetti no
Quindi per loro la cosa e con tale che Fanfani poteva controllare le correnti di Gronchi Mattei attraverso la diplomazia mediterranea resto era quello che avevamo fatto già con la Francia e con dei GOT durante la crisi algerina
Utilizzano quella quel con l'occasione per
Praticamente stabilizzare aiutare decoro a stabilizzare la Francia
Secondo punto di vantaggio
Per due per Fanfani è che quando parlava con gli americani non faceva tanto differimento ai comunisti
Lo faceva riferimento a quella che chiamo la tirannia del dei buoni cioè il fatto che
In ogni occasione di politica estera che fosse da questioni Trieste
La Comunità europea di difesa o anche di queste mediterranea De Gasperi e i suoi successori parliamo sempre di del pericolo comunista SIM citata aiuto praticamente forniremo e invece Fanfani parla del progresso economico tassabilità raggiunta e di un concreto piano per consolare i comunisti attraverso l'apertura a sinistra
La
Terzo punto che aiuto Fanfani con gli americani e questi va sul
Dal
Mappa
La sua idea era che sarebbe servito raspi suo contributo di idee ad ammortizzare l'impatto di quella che altrimenti sarebbe sembrata una politica troppo un input unilaterale o prepotente negli Stati Uniti in Medioriente
Soprattutto dopo l'intervento in Libano nel cinquantotto
Un anno prima di quell'intervento
Ci fu questo messaggio che può sembrare una cosa marginale Dalco dal console di Firenze a Firenze William Fischer che visto che siamo in questa sala minimi
Ed d'obbligo fare menzione a Giorgio la Pira
Aveva presenziato alla prima Conferenza in maggio cinquantasette parliamo fresa per la pace la civiltà cristiana
E disse alla al Dipartimento di Stato questa conferenza che raduna tutti i popoli e il terzo e molti popoli del Terzo Mondo e del Medioriente potrebbe essere cito
Un utile piattaforma per un'esposizione della politica mediorientale statunitense per bocca dell'Italia davanti a un gruppo di Paesi prevalentemente asiatici e africani
Quindi parlava di questo cristianesimo
Ecumenico e anche del del carisma personalità di la Pira per addolcire l'immagine del dell'Occidente verso
Dopo l'aggressione franco britannica assumersi
E qui si va allora a questa questione della vocazione mediterranea
A voi se mediterranea anche
Devo Nardis la puntualizzato che ieri
Non è tanto concentrata sul Mediterraneo perse
Era una politica che
Faceva riferimento a tre circoli della politica estera italiana était circoli sono quelli del Mediterraneo
Della NATO
E
Della unità europea
Sulla NATO alla storiografia è stata piuttosto pessimista fino a un certo punto
Qualcuno ha parlato anzi no ludico direttamente chi Silvio a Naro ha parlato di del della NATO come
L'ultimo atto
Di una vicenda di su un'azione di esazione dell'Italia quindi si tratta non solo di parità da sovranità ma dell'identità
Italiana al contrario
Per la comunità europea secondo gli storici già citata del del vero esperimento di nation Biondi cioè italiana assume un buono attraverso la partecipazione nella Comunità europea
Ovviamente non sono d'accordo
Perché secondo me la NATO è stato più il vettore
Di una politica nazionale a volte anche nazionalista non di sottomissione
E il
Lo strumento
Per arrivare meglio nella NATO nella Comunità europea a quello della cosiddetta vocazione mediterranea
Per quanto riguarda l'integrazione europea
L'abbiamo sentito anche da la dottoressa Martelli
C'era una concerto euro idealismo
A meno negli anni Cinquanta per i sessanta come a appunto specificato Martelli si tratta di una un approccio più funzionale
Che aiuta meglio ora l'Italia assumere quel ruolo in Europa
Ma nei né ai cinquanta soprattutto dopo il cinquantacinque
Quando la Germania entra della NATO
Sembrava che il processo di unificazione
Europea fosse dominato da Francia e Germania
Quindi l'occasione l'occasione per l'Italia era che questo coincideva con la fase di decolonizzazione nel Medioriente
Questo allora
Offre Alitalia l'opportunità di contrastare queste piccole egemonie nell'Europa con l'egemonia americana questo era il paradosso accettare più ruolo americano in Europa e nel Mediterraneo
Attraverso questa funzione mediterranea
Quindi vita deve essere come si diceva cerniera invece di marca di frontiera nel Mediterraneo
E anche Fanfani costruisse questo dal nulla da Ciano diversi precedenti fin dal fallimento del dell'accordo di ben Sforza del state del quarantanove all'Alitalia subito fa un po'una svolta a centottanta gradi
E fa un accordo con la Libia del cinquanta
Un accordo di cooperazione fra l'Etiopia e cinquantuno
Un accordo con le compagnie americane la sintonia Petroleum per la Somalia nel cinquantuno tra tavoli precisiamo la Turchia
Un altro trattato di amicizia caduti a cinquantatré e si va avanti così a ritmo di ogni sei mesi
Per non parlare poi della del ruolo di Martino critica al San Martino col Ministro degli esteri durante la crisi di Suez o del Piano Pella appunto di cui ho fatto accenno
Ma sul piano per la vuole fare un punto qui c'è dopo e fu presentato dall'Italia e dagli Stati Uniti
Ci fu questa reazione da parte dell'Egitto
Ministro degli esteri fasi desse ma io questa vocazioni mi diranno capisco
A quanto pare dice il piano mi sembra abbastanza buono
Ma classe o smentisce per come diceva e come disse a Dallas a me sembra pessima
Perché Time agli strumenti finanziari sta e attenta delle Nazioni Unite qui non ha neanche lo strumento diplomatico e poi vorrebbe fare attraverso questo Piano vi ricordo come funzionano il riciclaggio dei fondi del Piano Marshall
Per
Dare aiuti ai Paesi del Medio Oriente
Quindi significava che i soldi venivano sostanzialmente agli Stati Uniti
E il ruolo questa questa organizzazione sarebbe stata guidata dagli Stati europei come facevano gli Stati Uniti ad accettare questo cioè si parla di terminare l'unilateralismo questo è un po'troppo eccessivo
Quindi
Fanfani pensava di cambiare questa questa tendenza
Facendo tutto molto più informalmente
Durante la crisi di Suez
Quando viaggio negli Stati Uniti come segretario di partito
Ricordo Eisenhower da vasche se gli Stati Uniti potevano fare affinamento alla Comunità europea devono fare affidamento all'Italia
Perché la differenza fondamentale era che
Con la Francia
Dominando la Comunità europea allora sarebbe stata veramente separata una terza forza più indipendente dagli Stati Uniti
Invece
Con l'Italia c'è la garanzia che sarebbe rimasta atlantica quindi la connessione di questi tre circoli mediterraneo comunità atlantismo era subito il punto focale di Fanfani
Secondo viaggio di Fanfani qua da Primo Ministro del cinquantotto
Sembrava come metodo di riconciliare sia l'atlantismo sia il nazionalismo italiano
E sia la simpatia per il progressismo dei NAS
Negli incontri luglio
Mi piace molto come come fa questo approccio con Eisenhower prima gli dice da parla tutto di antisovietici smog business per fermare l'Unione Sovietica nel Medioriente
E quindi si appella praticamente a alla all'anticomunismo fondamentale soprattutto di
Gian fosse Dallas
Poi offre le basi di
La base di Capodichino
La
Che secondo gli americani era dovuto soprattutto a un tentativo di prevenire un direttorio a tre
Della Alleanza atlantica
Ho anche per prevenire che fosse usata la base di Adana in Turchia
Perché c'era anche questo timore che la Turchia divenisse questo punte tra
La NATO e il Medioriente
Allora prima si comporta tutto come
Un
Guerra fredda e io lo chiamo in una
Poi dopo fa lance il tiro e parla di Nasser
Dicendo
Master non dovrebbe essere isolato sapendo benissimo che questa è l'intenzione la dottrina in Senato è sia per prevenire il comunismo sia per fermare il pane ravvisiamo i NAS
Quindi lui suggerisce Fanfani suggerisce che
Con Nasser bisognerebbe parlare
E bisognerebbe trattarlo come un altro Tito
Perché con Tito sia negoziato con Tito si sapeva poteva essere diviso il mondo comunista così lo suggerisce così si può dividere e il
Pro comunismo degli arabi
E anche il pane rapidissimo soltanto appunto parlando con
Massa
Inoltre
Promette
Cento milioni gli aiuti a al Medioriente
Pone l'accento su questo errore di Eisenhower che aveva scelto come leader alternativo del Medioriente io del re Ibe non sa Hood che poi si rivelò molto corrotto e inadatto come
Pongo
Come mai niente verso i Paesi arabi
E in generale
Fanfani trasmise queste idee
Che
Se abbiamo questa maggiore attenzione
Per il terzo mondo
Prima che
Se approfitti il PC
Perché ancora il piccino avevo questo ruolo in politica estera
Ma
Bisogna spettava quereli Etna
Per vedere un certo protagonismo del pc sotto Berlinguer
Allora veramente possiamo anche prevenire questa propaganda comunista del terzo mondo
In secondo luogo parlare del terzo mondo significa cambiare
Questa specie di
Guerra fredda trasferita in questa Regione
E se facciamo così veramente si può usare questo smartphone auto
Perché questo lo scopo fondamentale dato generazionale evitare che la guerra fredda si trasferisca in
Che i termini nel Medioriente
Quindi allenava ascoltò ad esse si va bene
Sembrava d'accordo su tutto e c'è un un una finestra di opportunità direi per l'Italia dal
Da questo incontro fino all'ottobre del cinquantotto
Perché l'Italia si è veramente utilizzata nel Medioriente
C'è un problema però ci sono tre problemi dire
Il primo è
Già fosse Dallas abbiamo già detto che dava se non era d'accordo con questo approccio verso masse
Infatti disse a Fanfani
Lei a Tito noi l'abbiamo trattato non dandogli
Favori pagato devono dato del filo da torcere e così che
Lui a cooperato con voi quindi bisogna fare così anche con NAS
Poi c'era questa impressione che
Fanfani facesse troppo turismo politico come dicevano
Che c'era troppo topi viaggi frequenti nel Medioriente in Europa per parlare di questioni Medioriente parla poco da ma è parlato Spacca
E parlò con darà rivolto ovviamente
E cerco di mediare su tutto
Cerco di mediare fra
Nasser e la Francia per la giuria cercava ideale far Nasser e Ben-Gurion per
Israele e è ovviamente cercava di e mediare fra per Nasser l'Occidente
Terzo problema era che questi circoli di cui ho parlato potevano coincidere ma poteva anche collidere
E
Su questo Fanfani forse avrebbe dovuto ricordare cosa aveva detto l'ambasciatore Quaroni
Come ambasciatore a Parigi nel cinquantasei
Perché aveva scritto allora Martino che qui si sta cercando di salvare capra e cavoli
Essendo un po'filo arabi
Perché a nostro Prima Repubblica e filo araba un po'filo corneali per tener conto e posizioni francesi e inglesi e così andiamo a finire per farci prendere sul naso da tutti
Non
è infatti i francesi ci provarono
Subito denunciava questa
Fax sia una Xerox field di Fanfani
Per i francesi era una questione non tanto di pericolo regionale si temevano che
L'aiuto a Nasser gli ostacolasse in Algeria
Certo quella era una preoccupazione
Ma
Ancora di più temevano che questa idea di Fanfani di promuovere l'egemonia negli nel Mediterraneo dice Maria americani mediterraneo
Sarebbe praticamente risultata
In una nato diversa da quella che poteva dei conti
Una NATO più subordinata
Non planato delle nazioni
Quindi proprio qui con quello che era in gioco per la Francia a tutta la questione dei rapporti transatlantici
E poi c'è un
Problema direi più generale di questo approccio di Fanfani come ha detto aeronautico ansia cavouriana sì però ecco esauriamo funzionava bene quando c'era un equilibrio di Potenza nel diciannovesimo secolo
In questo frangente durante la guerra fredda
Questo allineamento con gli Stati Uniti a non faceva altro che
Enfatizzare
Il riflesso della guerra fredda in politica interna cioè in un Paese in cui
La situazione interna fa costante riferimento a queste divisioni è quasi impossibile per gli gli americani non vedere costantemente
Questa
Questa riflessione perfetta tra quella fredda e pericolo comunista italiano quindi Fanfani non parlava dei comunisti
Però facendo questo questa specie di
Diplomazia vecchio stile chiamava l'attenzione esattamente hai problemi interni
Dell'Italia
Le cose positive bisogna culture con
Una nota positiva
Inoltre c'è il riferimento Acquarone
Con lui sempre nel cinquantasei scrisse che
La NATO era importante e dei se noi siamo impegnati con la NATO e con nato
E c'è un elemento che ha un'importanza vitale per noi e l'articolo due
L'articolo due disse ha per noi molti aspetti ma soprattutto uno trovare in esso uno strumento che ci permetta di realizzare il piano di potenziamento economico e sociale dell'Italia
Che anche un piano di politica estera perché se riesce potrà permettere all'Italia di avere nel mondo una posizione appoggiata a basi solide e non a delle velleità quindi si tratta atta di utilizzare questa cooperazione per il rafforzamento economico interno
Per questo il multilateralismo proposto da Fanfani
Serviva non a dissipare leggere l'Italia verso il Medioriente Manzi a incanalate
E siccome il culmine è stato nel
Nella creazione della organizzazione per la cooperazione allo sviluppo nel cinquantanove
In cui l'Italia si trova
In una posizione abbastanza Romina ente grazie anche alla collaborazione con Eisenhower secondo elemento insuccesso parando di smart power come cambiai senatore
A c'è un documento successivo all'intervento in Libano in quei arsenale dice al suo portavoce
Che era stato molto colpito da
I colloqui con Fanfani Macmillan ed è sempre che le il primo ministro cadesse
E praticamente fan
Accennavo e concludeva che bisogna dare questa immagine
Per il dell'America meno orgogliosa e meno cinica
Meno fondata sentito su semplice potere materiale cioè bisogna affermare disse un tipo più alto di potere quello dei valori spirituali
Che ispirava tutte le civiltà fondate su una fede religiosa
Cioè qui si si si vede Eisenhower un po'alle soglie di questo famoso discorso sulla
Sul complesso industriale militare sì
Si tenta un po'di avere usato lo strumento militare in Medioriente
E pensa che il cosiddetto contributo dire anche fede religiosa sarebbe utile a cambiare le cose lì c'è un lavoro decente di cani o scooter che si intitola Toto come vuole la quella totale
E parla la guerra fredda totale e parla praticamente non tanto del
Armi nucleari ma di propaganda praticamente della amministrazione al Senato
Terzo
E ultimo successo sono quasi alla fine
Come Fanfani riuscì a disinnescare le pressioni provenienti dal PSI per i minuti realismo
E questo confermava gli americani che
Come strumento di politica interna questa diplomazia poteva seguire
Allora i diplomatici americani scrivevano a Washington
Che bisognava dare un più consultazioni agli italiani per fermare come dicevamo la ruota libera di Gronchi Matteo altri quindi bisogna dare un po'di aiuto a Fanfani per fermare gli altri da sinistra democristiani
La CIA né cinquantanove qui stiamo parlando ancora mi Sezione se Nauar
Approva questo pensando che
Le attraversa manovre di politica estera si poteva veramente avere un un una influenza sottile non pesante su Italia
E pensavo l'apertura a sinistra tutto sommato qui ancora prima che l'Amministrazione Cariddi potrebbe se frenare queste tendenze neutrali
Una prova soltanto sugli anni Sessanta perché non ho tempo
Ma sulla pira
E connessione con Fanfani abbiamo sentito datosi ieri come la diplomazia italiana fosse più sotto tono nel Medioriente e c'è una ragione fondamentale secondo me come gli americani avevano cambiato loro opinione su La Pira
Ho su Fanfani
Il documento di me Giorgio bandi il
Il consigliere sicurezza nazionale ritiene di
Definì la Pira come un
Fasi mai indietro
Non cammina solerte sogni un confuso
Si di sinistra non comunista che è stato molto critico per nostre posizioni invernale
Poi va avanti in un altro documento e sessantasei dice questo integralista credente l'egemonia cattolica pensa che il dialogo colpi ci sia farà bene
E dice la pena aprirà essere un po'attivo e anticlericale è un po'come essere un po'incinta
Nel Medioriente
L'amministrazione Johnson
Aveva cambiato traiettoria diventando da più fido israeliana della storia fino a quel momento
L'esempio per esempio del
L'attacco alla USS libretti dai stare e come fu perdonato subito da da Johnson questo non è un altro costo del punk in questo è un attacco deliberato da Israele va Giason chiuso ma occhio
Perciò con questa posizione questa premessa è difficile presentare questa specie di mediazione da parte italiana nel conflitto alla molti Stati hanno quindi
Conclusione
Si può dire che
Fanfani
Non avesse quasi malato la politica estera statunitense nei cinquanta
Ma non aveva neanche subita
Qui la chiave era nel sintonizzarsi
Sintonizzarsi facendo apparire come come prese in comune anche decisioni che non è altresì comune o sembra una una cosa di apparenza però questo faceva vedere veramente che l'Italia
Non si accodava semplicemente in quell'incontro di cui ha parlato nel luglio e cinquantotto
Quelli lo scopo di Fanfani era di essere sempre un momento prima chiese in Aula
Nel sapeva bene doveva segnava andava tradisce voglia raggiunge la conclusione soltanto un minuto prima
Così che sa sappiamo bene che
Questa sarà veramente un colloquio non si è semplicemente un assenso a politica estera americana alla in questo senso veramente seguiva
Il Consiglio di
Quaroni dicendo se noi incanaliamo le cose così ci sinto iniziamo allora avremo veramente solo veramente delle basi sicuri la politica estera che il nostro sviluppo economico grazie
Allora ringraziamo il professor Prodi e che ci ha dato
Un quadro che
Portal treni contributi alla nostra conoscenza di Fanfani soprattutto al modo in cui
Gli Stati Uniti
Vedevano il rapporto con il nostro personaggio allora concludiamo la mattinata con
Allora adesso concludiamo con il professor Lorenzo medici che
Introduce un argomento nuovo che quello del rapporto con l'UNESCO e quindi con gli aspetti diciamo della
Problemi culturali internazionali prego grazie Presidente ringrazio anche gli organizzatori del convegno
Il Presidente poc'anzi ha detto appunto che è un argomento nuovo quindi prima di iniziare a parlare del dell'azione svolta dall'Italia nell'UNESCO negli anni in cui Fanfani il protagonista di rilevazione dell'azione internazionale del Paese
Vorrei ricordare alcune alcuni anti fatti innanzitutto le ragioni che stanno alla base della partecipazione
Italiana l'UNESCO
I filoni sono due sono due filoni importanti la politica estera italiana il primo è quello della diplomazia multilaterale
Attraverso la partecipazione all'UNESCO Italia vuole svolgeremo ruoli importanti nell'ambito delle organizzazioni internazionali su questo tema non mi soffermo perché
Se n'è parlato anche ampiamente ieri con le relazioni del professor Tosi della professoressa villani
L'altro aspetto l'altro indirizzo è quello della diplomazia culturale
Italia in passato soprattutto nell'immediato secondo dopoguerra ma anche attualmente guarda con grande interesse alla diplomazia culturale perché ritiene di avere giustamente in quest'ambito delle risorse la sua tradizione millenaria
Appunto della cultura così importanti che ritiene appunto di
Che sia necessario valorizzarle la partecipazione poiché nell'UNESCO permette queste permette di farlo
Secondo l'indirizzo che è stato dato alla diplomazia culturale ossia attraverso un un approccio che non è quello che sarà poi gli altri Paesi legato alla public diplomarsi o come passato anche
Accennato dal professor però ci della propaganda ma quello dello scambio culturale con gli altri Paesi del dialogo
Tant'è che poi un certo momento proprio grazie anche alla partecipazione all'UNESCO l'Italia
Abbandona la terminologia di di di diplomazia culturale preferisce parlare di cooperazione culturale che può essere sia di natura bilaterale Sinai di natura multilaterale quando questo avviene
Per l'appunto nell'UNESCO
L'Italia entra nell'UNESCO abbastanza
Rapidamente anche se ci sono all'inizio difficoltà comunque entrano in quarantasette prima dell'ingresso NIS nulla nell'ONU che avviene nel cinquantacinque
E diciamo subito che vorrebbe che l'UNESCO avesse un un approccio che insomma
Chiede che l'azione dell'UNESCO sia in qualche modo improntata ad un programma pragmatico anche qualche in questo caso l'Italia si schiera con
Con la Francia
In particolare con le posizioni che esprimeva
Durante le conferenze generali Jacques Maritain e che era
O il delegato uno dei rappresentanti appunti della delegazione francese quindi attenzione a evitare
Di
Che l'inflazione UNESCO in qualche modo avesse come presupposto dei dopo mi questa era la posizione del primo direttore generale l'inglese azzeri che voleva
In qualche modo che l'azione delle organizzazioni fosse improntato ad una sorta di umanesimo scientifico a
Maritan contrappone mimo ennesimo cristiano legato alla concretezza dei progetti contrarietà il burocratismo
Dell'organizzazione
La volontà che l'organizzazione fosse una sorta di criteri in causa delle relazioni culturali dove ci potesse essere uno scambio appunto culturali fra gli intellettuali anche con gli intellettuali al di là della cortina di ferro
Ricordo che l'Unione Sovietica entrerà non esco soltanto le cinquantaquattro ma nei primi anni ci sono Paesi dell'Europa orientale che fanno parte dell'organizzazione che sono
La Polonia l'Ungheria e la
Ciclo Slovacchia
Quindi Italia favorisce questa questa impostazione
Che
In qualche modo e differente anche dall'impostazione che gli Stati Uniti vorrebbero dalle dare le organizzazioni
Un'impostazione che poi progressivamente si vorrebbe dare alle organizzazioni soprattutto quando entra nell'UNESCO la guerra fredda
Quando appunto gli Stati Uniti vorrebbero che l'UNESCO fosse una sorta di strumento della diplomazia pubblica e della propaganda occidentale all'Italia è abbastanza contrari anche se però
Comunque resta legata
All'alleanza con gli Stati Uniti anche in questa organizzazione
Un'altra cosa da dire
Sempre come antefatto che su
Proprio per
La sua tradizione culturale proprio anche per questo approccio che ha con l'organizzazione ci sono subito degli importanti successi per l'Italia
C'è l'elezione immediatamente alla conferenza del quarantotto che si svolge a Beirut di Jacini all'interno del consiglio esecutivo
C'è la conferenza del cinquanta che viene svolta viene organizzata Firenze con grande successo per un paese che appunto era entrato sono tre anni prima una conferenza estremamente importante
Qui a Cina addirittura viene eletto Presidente del Consiglio esecutivo e per la prima volta l'incarico presidenziali delle organizzazioni internazionali facenti capo alle Nazioni Unite veniva affidato ad un rappresentante
Italiano ci sono altri successi che per brevità non ricordo comunque ecco c'è la firma di alcune convenzioni che fissano a Roma ad esempio la sede del Centro internazionale di calcolo
Di un'altra convenzione che sempre a Roma al prevedeva sia del Centro internazionale di studi per la completa conservazione restauro dei beni culturali
Nel frattempo ricevo appunto cioè l'ingresso della cosa guerra fredda nell'UNESCO il momento di svolta sia con la guerra di Corea
Gli Stati Uniti chiedono espressamente che le organizzazioni si schieri con azioni che
In coerenza
Stava portata stavano portando avanti le Nazioni Unite
Ci sono delle resistenze c'è l'uscita dei Paesi dell'Europa orientale quei tre Paesi di curdi diceva in precedenza c'è addirittura ci sono addirittura le dimissioni dell'allora direttore generale il messicano
Torres boh dette
Giustificati con la mancanza di finanziamenti realtà la motivazione in concreta che tra le sbarre non vuole che l'UNESCO in qualche modo sia uno strumento al servizio
Del blocco occidentali così come vorrebbero in questa fase gli Stati Uniti
Gli Stati Uniti riesco no in questo l'intento perché nel cinquantatré il direttore generale un americano Lucera e avanza
Prendono il controllo della Conferenza generale nonostante che nel cinquantaquattro enti appunto l'Unione Sovietica
E l'Italia obtorto collo in qualche modo è disponibile a queste posizioni degli Stati Uniti
Anche se continua a
Insomma nelle varie dichiarazioni dei suoi esponenti di organizzazioni se come delegati permanenti sia come
Qualche modo i rappresentanti delle organizzazioni a chiedere che ci sia il dialogo anche con l'Europa orientare
Ad esempio momento interessante
Di queste posizioni italiane e la cautela chi conta che contraddistingue l'Italia
Rispetta la volontà degli Stati Uniti di allontanare licenziare i funzionari statunitensi presenti non riesco accusati
Di simpatie comuniste in qualche modo il maccartismo in questa fase entra anche in questa
Organizzazione
Di dicevo prima appunto della figura di Jacini punto membro del Consiglio esecutivo successivamente appunto nel cinquanta anche Presidenti fino al cinquantuno
Continua ad essere membro del Consiglio esecutivo nel cinquantadue anno in cui appunto muore e viene sostituito alla appunto non come membro che rappresenta l'Italia del Consiglio esecutivo da Vittorino veronese
La figura di Vittorino Veronese
Sono certo che molti e di voi la conoscono soprattutto per quanto riguarda i suoi rapporti con il mondo cattolico molto meglio di me
Brevemente mi piace col buco comunque mi incuriosisce questa definizioni Coletto di una sorta di plenipotenziario del mondo cattolico
Veronese che è stato punto prima della guerra impegnato nella Fuci poi vicepresidente dei reati dal quarantasei al cinquantadue Presidente dell'Azione Cattolica
Promotore del movimento di intellettuali pax romana membro del movimento di Civita su Mani in qualche modo vicino
All'altra dossettiani anche se non un esponente in qualche modo che
Portava avanti queste posizioni in maniera esplicita un uomo del dialogo vicino soprattutto anche alle gerarchie della Chiesa
Cattolica ricoprirà
Anche poi successivamente quando lascerà l'incarico da
Direttore generale e qui faccio un'anticipazione appunto dell'UNESCO
Varie cariche in istituti di credito vicini appunto al mondo cattolico
Quindi dopo la morte di Jacini
Veronese punto divenne membro del Consiglio esecutivo lo sarà dal cinquantadue cinquantotto da cinquantaquattro vicepresidente dal cinquantasei così come gli acini Presidente queste elezioni
Avviene alla nona Conferenza generale dell'UNESCO che si svolge
A Nuova Delhi in India
Questo per dire che inizia
Dagli italiani cinquanta poi successivamente appunto a partire dal
Dai primi anni Sessanta nel mille novecentosessanta una trasformazione dell'organizzazione
Se in precedenza la politicizzazione riorganizzazione era legato soprattutto al confronto esso Ovest l'ingresso di nuovi Paesi i Paesi appunto di
Nuove indipendenza sposta il
L'asse dalla rapporto spesso Ovest al rapporto nord-sud e veronese sarà un interprete importante di questa trasformazione
Dell'organizzazione
Veronesi e viene eletto direttore generale nel cinquantotto della
Dell'organizzazione e resterà in carica fino al sessantuno
Quando darà le dimissioni per ragioni di salute
Qui anche magari qualcuno più esperto di me e del personalità del mondo cattolico mi potrà venire in aiuto io sinceramente non ho mai ben capito queste dimissioni per Elisa dovute anche perché
Non voglio essere insomma sarcastico veronese ma di gravità di settantasei anni nell'ottantasei quindi
Quella già in qualche modo legate allo stress addirittura ho letto itterizie comunque al di là di questo che ad un aspetto più curioso che altro dal cinquantotto al sessantadue ruolo svolto da Vittorino milanese estremamente importante estremamente rilevanti
E
Da un lato questo ruolo deve molto alla sua esperienza nel mondo cattolico a questa ricerca del dialogo
Ci sono dei discorsi soprattutto il discorso all'atto del suo insediamento questa volontà di coniugare
Gli altri principi ideali con la pragmatica concretezza e qui cito di conciliare la complessità del
Del reale verso un obiettivo che superasse le divisioni della guerra fretta
Quindi
L'uomo del dialogo anche all'interno dell'organizzazione
Così come
Gli altri esponenti italiani come appunto la stessa
Insomma Governo italiano aveva più volte
Espresso questa volontà c'è punto l'obiettivo di evitare programmi troppo ambiziosi di concentrare le risorse Pianese capisce che l'organizzazione
C'è un po'in crisi non
Al di fuori di organizzazione in si capisce bene cosa faccia e questo
Piccola parentesi ancora tuttora un po'il problema dell'UNESCO da
Comunque veronese nella sua alla funzione di rete per generare cerca di sopperire a questo problema
Soprattutto la sua azione che qui finalmente entriamo nel
Nel nocciolo deve molto
Anche se
Per la messa comunque fatta al servizio dell'organizzazione che possiamo dire che è vero che se fossi un esponente del Governo italiano nell'organizzazione
Un funzionario il primo funzionario di organizzazione per un po'però comunque indubbiamente deve molto almeno tantissimo
Anche qui non sto a ricordarlo perché l'abbiamo definito più volte in tantissimo che in quegli anni uno dei principali protagonisti e
Lo sappiamo tutti l'abbiamo ripetuto Fanfani
E Fanfani sia
Come Ministro degli esteri sia come Presidente del Consiglio appoggerà l'azione portata avanti da veronese nell'organizzazione
Qual è questa azione
Ci sono tutti veramente i filoni del Nantes antismog innanzitutto conferma dell'alleanza con gli Stati Uniti
Gli Stati Uniti
Temo no che attraverso l'ingresso di nuovi paesi in qualche modo l'organizzazione non abbia più un indirizzo filo occidentali c'è
La visita di Veronese che si incontra con Presidente se Nauar dell'aprile del cinquantanove
E veronese fa capire chiaramente che l'organizzazione non so morirà gli interessi dell'Occidente tutt'altro vedremo poi come perché
A questo riguardo volevo vorrei ricordare io non ho visto questa documentazione c'è uno studio di una non ricercatrice francese che ha fatto un po'la storia di UNESCO fino al mille duecentosettantaquattro
E chiave vedendo le carte americane ha visto come siano frequentissimi contatti fra Veronesi il Dipartimento di Stato
L'interpretazione che ha dato questa ricercatrice fa quasi passarono veronese quasi una sorta di agente americano all'UNESCO
Io ritengo anche per
Insomma
Per come sarà poi la successiva evoluzione del ruolo di veronese di azione veronese non riesco che
Ci sia appunto questa volontà di rassicurare
Gli Stati Uniti a sulla
L'indirizzo occidentale comunque sulla valorizzazione sul rispetto sulla
La tenuta in conto interessi incidentali da parte dell'organizzazione
Poi l'altro filone quello della volontà di stemperare la contrapposizione tra Est e Ovest anche qui c'è una visita che compie Veronesi nel giugno del mille novecentosessanta
Si incontra con i a Mosca si incontra con il Ministro degli esteri
Domenico è una visita abbastanza difficile perché lei sovietica resta critica della per quanto riguarda Seaman UNESCO che appunto accusa di essere uno strumento degli Stati Uniti
C'è una critica più concreta legata al fatto che ci sono pochissimi sovietici comunque pochi spolette blocco sovietico nel Segretariato
Punto soprattutto viene lamentata gli uni la Terra Rita dell'UNESCO che sarebbe stata guidata da un ristretto gruppo di
Paesi occidentali
Veronesi rispondo in maniera abbastanza diplomatica per quanto riguarda appunto la presenza o meno da poca presenza di esponenti del blocco orientale nel Segretariato ricorda che c'è un sistema comunque di rotazione che
Viene
Rispettato dall'organizzazione fa comunque delle aperture delle concessioni
Ad esempio gomito vorrebbe che nell'organizzazione si occupasse di alcuni aspetti legati al disarmo
E veramente risponde non è
Che quella non è la sede l'UNESCO non è la sede di per queste discussioni ma semmai sono però
Mette in evidenza come e se veramente SISMI sì giungesse a delle misure di disarmo questo poi queste poi potrebbe in qualche modo favorire attraverso la di violazione di nuove risorse
Programmi di educazione e promossi poi dal dall'UNESCO
C'è anche un'intervista che viene resa divieto a pochi giorni alle Svezia nella quale
Però lei si rende omaggio al sistema di educazione in Unione Sovietica
Cito brevemente sapevo che i risultati raggiunti in questo campo erano notevoli sapevo anche che gli studi sono completamente gratuiti dalla scuola primaria e l'università
La mia attenzione fu attirato soprattutto da metri di originali di insegnamento che permettono ai giovani di ricevere una solida preparazione scolastica che facilita loro la scelta
Di una professione
Questa citazione per
In quanto all'introdurre
Un
Un programmi importante lanciato da veronese e che nell'ambito nell'atlantismo si interessa sì inserisce non quest'altro filone
Dell'appunto volontà da parte dell'Italia di svolgeva un ruolo di ponte fra nord
Il sud del mondo quindi questa attenzione per i Paesi in via di sviluppo
Dicevo prima che c'è la trasformazione dell'organizzazione nel sessanta entrano diciassette Stati africani nel sessantadue realizzazione arriva ad avere ben centonove Stati membri
Veronese dà vita ad un progetto estremamente importante che è quello della alfabetizzazione e dell'istruzione degli adulti nei Paesi in via di sviluppo
Quindi con vera messe l'UNESCO punta l'attenzione sull'Africa sui paesi africani no indipendenza in un settore che
Mi compete che appunto quello dell'educazione
C'è dietro la concretezza anche veronese vorrebbe dare all'organizzazione
La necessità di utilizzare bene le risorse e per il cinquanta per cento saranno utilizzate per queste
Per questo progetto
C'è dietro comunque la volontà di
Dare grande attenzione a questo nuovo continente nuovo nel senso che nuovo perché appunto entra sulla scena delle relazioni internazionali
A questo riguardo c'è un un interessante appunto per uno scritto conservato nel
Nell'archivio dell'Istituto Sturzo
Dove si evidenzia che si interessa di veronese per l'Africa
Abbastanza interessante perché per Veronesi dovrebbe creare una terza dimensione per rompere la fa tale tendenza alla contrapposizione fra l'est ed ovest
Poi viene soprattutto sottolineata l'importanza di intervenire attraverso la comunità internazionale
Allontana di valorizzare questi interventi soprattutto nell'ambito della comunità internazionali della diplomazia multilaterale
Cosa che
Sicuramente non può che far piacere a ai Governi appunto italiani molto attenti a questo aspetto
L'altro Progetto Perricone appunto veronese ricordate quello legato al salvataggio dei tempi della dubbia
Sia egiziana sia dia il non vi ha del Sudan
Brevemente per chi appunto non
Non conosce insomma la vicenda però secondo me più o meno è abbastanza conosciuta perché
Oneste soprattutto ricordato per questa operazione anzi spesso è stato criticato però qui veramente consegue un grande successo soprattutto all'intuizione di veronese
La necessità di dislocare questi tempi che vengono che se erano minacciati dagli notazioni del Nilo legate alla costruzione della diga di Assuan
Con questo progetto c'è un altro filone dell'atlantismo che quello dell'attenzione ai Paesi del Mediterraneo e ai Paesi arabi
E dell'ambito di questo progetto c'è il Governo italiano interviene convincono noi estremamente importante sia per quanto riguarda il finanziamento di questa di questa azione sia per quanto riguarda la progettazione perché inizialmente la
Il progetto per dislocare questi tempi era un progetto italiano sia per quanto riguarda anche il l'attuazione di questo piano di salvataggio dovevano essere punto imprese italiane realizzare questo progetto
Gli atti tenero preleva addirittura lo spostamento adesso non so spiegare come che è abbastanza complicato dei tempi non passerà per ragioni di natura economica perché non ci sono i soldi necessari le risorse necessarie
Sì deciderà poi di tagliare i tempi e di spostarli appunto questi blocchi di ricostruire in un altro luogo però anche in questo caso l'Italia
Svolgeva importante ripeto sia per quanto riguarda il finanziamento sia per quanto riguarda anche le maestranze andranno punti di operare punto delle marmellate scusate le cave di marmo di toscane a fare questo lavoro
Tutto questo questa attenzione rientra comunque s'pur sempre nella volontà di dare all'organizzazione
O non direi un indirizzo filo occidentale ma che comunque che non vada contro gli interessi dell'Occidente
Veronese è sempre cosciente del fatto che questi interventi attenzione presidi di in via di sviluppo ad attraverso questo programma di educazione di base
L'intervento determina dove in qualche modo avrebbero favorito l'immagine e dell'Occidente
In questi regioni nel Paese appunto in via di sviluppo e in particolare nei Paesi arabi e c'è
Anche
Questo appunto chi entra pur sempre nella
Nell'ambito delle atlantismo la volontà di in qualche modo essere attenti interessi nazionali
Vi dice dicevo prima che il piano di salvataggio esempi a dubbia doveva essere realizzato da imprese italiane questa messo molto in evidenza l'esempio in un intervento di Vedovato alla tra la Commissione asse della Camera quali si dice
Dobbiamo finanziare è importante finanziare questo
Questo salvataggio per ragioni di prestigio sia dell'organizzazione sia della stessa Italia
Ma anche perché ci sarà un ritorno economico estremamente importanti perché saranno i nostri dette che faranno questo lavoro cioè sono soldi lo si dice chiaramente che rientreranno
In patria
Chiudo
Con una lettera
Che veronese scrive a Fanfani e che ribadisce appunto l'importanza politica di queste due campagne egli un inquadramento nel filone dei neutra antismog con precisi obiettivi tesi a rafforzare la posizione occidentale
La lettera
Il giugno del sessantuno
E quindi la leggo uno una parte
Appunto questa lettera si esprime
La volontà di non commettere inizia la citazione è l'errore di rendere sistematica come reazione all'offensiva sovietica di sistematica politicizzazione
Propria del neo manicheismo comunista l'intensificazione degli aiuti su basi bilaterale e regionale
L'esperienza dell'Africa mostra che senza eliminare Instinet meno diminuire questo tipo di aiuto secondo la libera scelta di ciascuno
Ritengo la frase respira serafica mostra che solo l'assistenza economica sociale e culturale coperte garantite dalla bandiera delle Nazioni Unite è accettata idee alla lunga l'unica che rende in ampiezza e profondità
Le campagne dell'UNESCO contro l'analfabetismo e contro la scomparsa del patrimonio culturale universale hanno tutte un gran valore politico
Che non sembra finora seriamente apprezzato come tali dai Governi dei Paesi autenticamente democratici
Ho concluso grazie
Allora ringraziamo il professor medici adesso mi trovo un po'nell'imbarazzo perché dobbiamo assolutamente chiudere la sessione alle alle tredici e trenta ma volevamo chiedere all'onorevole Dario Antoniozzi e di dire due parole sulla formazione del Partito Popolare Europeo e Fanfani
Purtroppo devo chiedervi di di rimanere nei sei minuti che sono rimasti prima delle tredici e trenta
Io la invito a valutare
Questo è un contributo
L'informazione
In una delle due volte che fui vicesegretario nazionale dell'UDC
L'incarico
Delle relazioni internazionali
Nel Consiglio dei Ministri di Bruxelles
Dove io sono stato ottanta volte
Accadeva questo che ogni Ministero
Riceveva riceveva
L'input su ciò che si doveva descrive decidere e discutere dal proprio partito nazionale io lo ricevevo dalla Democrazia Cristiana i tedeschi dalla servitù e dare il CSV gli olandesi dai galleristi e così via
E allora quando si arrivava al Consiglio dei Ministri
C'erano posizioni
Precostituite di carattere nazionale
E allora venne fuori l'esigenza
Di
Costituire come si era fatto sul piano politico generale una realtà politica sovranazionale il partito popolare europea e Fanfani mi diede l'incarico
Però a parte che poteva riguardare noi
Di contattare Helmut Kohl Strauss
Kinder Manzi Martens Santer beige le pellicole
Per la parte che ci riguarda vedere che eravamo d'accordo Evans forza Mammone la direzione di costituire il partito popolare europeo che se costituite con la Presidenza di male dei intende avanza e con la mia vicepresidenze secondo
Riflessione
Quando si costituì l'Europa vi erano sei Paesi
Ma tre Paesi importanti come la Spagna
Il Portogallo
La Grecia per non parlare degli altri erano paesi che non potevano entrare perché non erano Paesi con libertà e democrazia
Allora Fanfani
Vede dei tramiti molto importante che non è il caso che io
Citi in questo momento
Mi piace andare in Spagna
Dal ministro degli interni di Francesco Franco
Fra i vari
Che adesso
Membro del Senato era molto giovane di Madrid che ho visto pochi mesi fa
Mi
Con girerò plesso
Corro esige Venezia capo dell'Azione Cattolica
Per discutere
La formazione di un partito democratico alla fine della gestione
Di Francisco Franco
E la costituirlo il trenta gennaio settantasei nello pervenuti Ist di Parigi c'era anche franca fatto oggi vada alla alla ex Verizon ed altri Angelo per la sola la seguo il secondo incarico di andare
Sempre per dei tramite volto importante di andare
A Lisbona
Dove c'era la gestione
Dei colonnelli dal garofano rosso
Io andai come turista perché non potevo fare altro e costituiremo le premesse perché poi dopo qualche mese si facesse il primo congresso acquario partecipare
Investigativa da Baghdad il primo Congresso del Centro Democratico sosia
Alla fine del verde governo dei beni del Garofano rosso perché questi
Con grande ignoranza avere dei patti di Yalta credevano che la Russia
Potesse aggiungere a Lisbona terzo incarico di andare ad Atene a sostenere contro il passo col un gruppo di europee
Caravale costante Karamanlis nel momento in cui fini anche lì l'occupazione dei colonnelli sul quarto incarico e concludo mi mandò a Malta per sostenere contro non Mintof
Insieme a von assembra già ministro degli della difesa del rischio
La la candidatura per
Di Atalmi che poi vinse le elezioni nessuno telefono Presidente del Consiglio il mio contributo è questo vedere grazie
Grazie
Allora concludiamo la sessione di questa mattina
Mi raccomando ci si ritrova qui Alleghe quattordici e trenta
Insomma
Non è chiaro
Aveva
Della quarta sessione la cooperazione nord
Sotto io inizio
Ringraziando per avermi coinvolto in questo importante convegno su Fanfani e la politica estera italiana
Scusandomi per il fatto di piombare in mezzo ai lavori ma dal che
Faccio un lavoro da amministratore ed amministrativo
Non riesco più a programmare gli impegni esterni pur così importanti e stimolanti o ha preso comunque dal
Programma che finora
Si è parlato di politica estera e di apertura verso
Gli altri mondi esterni
All'Europa e all'Occidente in una nozione di atlantismo che andava aprendo sì
Abbiamo studiato nella giornata di ieri verso est poi verso il sud verso il mondo del Mediterraneo bene oggi affrontiamo un discorso di ulteriore apertura della politica
Estera italiana verso il resto del mondo in qualche maniera verso il mondo in via di sviluppo affrontando lo vedremo relazione per l'azione l'America mondi come l'America latina l'Africa
La Cina io inizierei dando subito
La parola alla professoressa Elena Calandrin dell'Università di Firenze che è una specialista di cooperazione
Allo sviluppo con una relazione dal titolo la cooperazione bilaterale allo sviluppo prego
Presidente
E
Albania è l'abbiamo visto sentito ieri nelle relazioni non si sente in
Vicina così insistente
Appunto allora l'abbiamo sentito ieri nelle relazioni del professor Tosi della professoressa villani
L'uomo del multilateralismo e l'uomo dei rapporti con il terzo mondo quantomeno per quello che riguarda il periodo che abbiamo esaminato con particolare attenzione in questo convegno questo decennio fa cinquantotto il sessantotto in cui è stato principale protagonista della politica estera italiana
Il analisi vuole però mettere andare alla ricerca in qualche modo del profilo di Fanfani in un'altra dimensione che ha interessato l'aiuto allo sviluppo non tanto quindi l'aiuto multilaterale per il quale appunto l'Italia è più spesso ricordate con lei Fanfani male aiuto bilaterale allo sviluppo infatti in questo decennio
Che va tra la fine degli anni Cinquanta e la fine degli anni Sessanta l'Italia è diventata un Paese donatore di aiuto bilaterale allo sviluppo
E allora nel mio intervento voglio cercare di sintetizzare in maniera abbastanza schematica nella speranza di rimanere dentro i venti minuti che ci sono stati concessi
Per rispondere allora vorrei cercare di rispondere alla domanda se esiste all'interno del grande tema dell'interesse di Fanfani per il rapporto
Con i Paesi in via di sviluppo un'attenzione per questa dimensione dell'aiuto bilaterale che l'Italia ha comunque sviluppate in maniere che poi
Vedremo nel corso della relazione non particolarmente soddisfacenti in questo decennio
La relazione
è organizzata in quattro punti un primo punto in cui cercherò di ricostruire come
L'Italia diventa un Paese donatore di aiuto bilaterale un secondo punto
In cui esaminerà come Fanfani entra in gioco un terzo punto perché l'aiuto bilaterale italiano non decolla un quarto punto perché Fanfani
Passa a sostenere l'aiuto multilaterale quindi in qualche modo l'approdo a quello che è poi il profilo multilaterali sta per il quale è più spesso ricorda
Come l'Italia entra nel novero dei Paesi donatori di aiuto internazionale l'Italia degli anni Cinquanta tutto è in meno che un Paese impegnato nell'aiuto internazionale
è un Paese che non c'è vero aiuto internazionale dopo avere ricevuto
L'aiuti del Piano Marshall conti
Ma deve essere uno dei principali beneficiari dei finanziamenti per l'esempio della banca mondiale tra il mille novecento
Cinquantuno del mille novecentosettanta sessanta l'Italia riceve sette prestiti della Banca mondiale che identifica
Negli aveva nell'impegno dell'Italia per lo sviluppo del Mezzogiorno in qualche modo
Una in caso di scuola che può avere una sua utilità anche per il resto del mondo in via di sviluppo
E l'Italia nel durante negoziato dei Trattati di Roma dedicherà una grande impegno ad ottenere che vengano inseriti nel trattato il fondo sociale europeo e la Banca Europea degli Investimenti con il preciso intento di ottenere dai partner comunitari degli aiuti per lo sviluppo in particolare del Meridione ma non solo
Quindi un Paese che si percepisce come povero di capitali cosa che
Era sempre stato insomma storicamente
E in continua necessità
Di contributi o aiuto esterno in particolare per lo sviluppo del Mezzogiorno
Questo non significa che l'Italia non dia sua volta dei contributi all'estero ma si tratta
Di riparazioni che soprattutto nella prima metà degli anni Cinquanta saranno anche di una certa entità
Si tratta del consolidamento di alcuni debiti di Paesi latinoamericani l'Argentina il Brasile in particolare se fatta soprattutto
Detti crediti alle esportazioni l'Italia ha già dal mille novecentocinquantasette a una legislazione che però tende non a trasferire risorse ai Paesi in via di sviluppo ma semplicemente a offrire degli strumenti e i produttori italiani per
Esportare all'estero dando delle garanzie delle assicurazioni una legge
Che ha quindi anche un'utilità e delle delle previsioni abbastanza circoscritte solo alcuni tipi ditemi è solo un certo limite di copertura
In realtà questa situazione italiana di essere contemporaneamente beneficiario
E d'onore anche se nel caso dell'Italia in questo caso davvero non se ne può parlare non è una situazione anomala gran parte dei Paesi europei in questi anni lo sono
Nel caso italiano non troviamo però fino alla fine degli anni Cinquanta
La volontà di svolgere un ruolo nell'aiuto allo sviluppo penso al caso un caso che è stato studiato da vicino quello della Norvegia un Paese che non accetto il ricco parliamo della Norvegia
Prego scoperta del petrolio del Mare del Nord quindi un Paese tutt'altro che prospera che tuttavia già dal mille novecentoquarantanove a dei piccoli programmi di aiuto allo sviluppo che rispondono da un lato alla volontà di
Partecipare comunque è uno sforzo
Che che va letto nel quadro della guerra fredda di mantenimento di legali concerti Paesi critici tra estera ovest e nello stesso tempo anche delle funzioni di ricerca di costruzione del consenso sul piano interno da chi queste assenze
Sì qui lecita in Italia non c'è i primi presti ittiche l'Italia concede che possono ricondursi a una logica di aiuto allo sviluppo sono concesse fa al mille novecentocinquantotto in ne novecentocinquantanove alla Turchia alla Grecia alla Jugoslavia quindi a tre paesi che sono da un lato importante
Per l'Italia come partner commerciali e nello stesso tempo sono Paesi alleati Radiocor slavi al caso ovviamente non è così chiaro come in quello della Grecia e la Turchia ma insomma capite perfettamente qual è la logica di questi prestiti dietro ai quali
è molto forte
L'impulso americano
Il momento di cambio di passo arriva alla fine del mille novecentocinquantanove qualcheduno stamattina ricordava
Il movimento di di trasformazione politico-diplomatica dell'alleanze
Dell'alleanza occidentale della fine degli anni Cinquanta che porta alla nascita dell'UNICEF effetti dello i CD scusate la trasformazione dello e Cino Ricci
è infatti in questo contesto che il Ministro degli esteri Pella
Decide di cogliere l'occasione non perderla e però nello stesso tempo non farsene e marginale
E qualificare l'Italia come Paese partecipante al development assistente CUP
Questo primo nucleo di Paesi dell'Occidente che si riunisce
Percorso dinari i propri aiuti allo sviluppo in una chiave che ha evidentemente quella allegata alla quella alla guerra fredda la volontà di
Combattere la guerra fredda con gli strumenti dell'economia
Per conquistare al modello occidentale Paesi del Terzo Mondo che in questi anni stanno raggiungendo via via l'indipendenza e che e chiaramente mostrano
Che il il
Il mondo in via di sviluppo sarà il terreno per la sfida est-ovest del prossimo decennio
La decisione italiana di partecipare al livello momento assistendo Group è accolta con molta perplessità
A Washington mi non solo proprio perché il profilo dell'Italia
è fino allora quello di un Paese beneficiario di aiuto e povero di capitale e ci vuole quindi molta determinazione da parte del Governo italiano per ottenere non soltanto uno spazio
In questo primo un nucleo che diventerà poi
Il development assistance committenti dello IACP ma anche un ruolo di un certo rilievo
In realtà da parte italiana si mira appunto ad ottenere un ruolo politico più diplomatico di rilievo
Che concretamente poi significherà la presidenza per ortogonale della prima riunione del gruppo che si tiene a Washington
Nel all'inizio del mille novecentosessanta e una sua funzione di portavoce del gruppo presso i Paesi in via di sviluppo
In qualche modo per a superare l'estrema debolezza economica de colui il Governo italiano è perfettamente consapevole e che rischia di compromettere la solidità alla serietà di questo impegno
Infatti nel momento in cui il Ministero degli Esteri cerca di raccogliere i dati anche molto di Sparta spegnersi e difficili da reperire su quello che l'Italia fa
Nel campo dell'aiuto in via di sviluppo in realtà la situazione si mostra per quella che è cioè un'estrema povertà la mancanza assoluta di una qualunque politica che possa dire se tali
Tale e soprattutto la presa di posizione dei ministeri economici che escludono che ci sia la possibilità di destinare risorse di una qualche importanza a questo nuovo impegno
La lo strumento dei crediti all'esportazione sembra essere veramente l'unico sul quale i Ministeri e con
Omicidi sono disposti ad investire qualche cosa cercando di far sfumare questo strumento in qualche cosa che possa servire anche allo sviluppo
Dei Paesi in via di sviluppo e non soltanto dell'industria italiana senza che però questo concretamente sembra prendere poi
Appunto appunto un senso di maggiore concretezza quindi è soprattutto sul ruolo
Di
Mediazione tra gli Stati Uniti e i Paesi europei che affrontano questo negoziato per la nascita del dato con qualche perplessità
Che l'Italia nella persone appunto di orto una svolge il suo ruolo principale nel corso della del mille novecentosessanta
Come
Entra in gioco Fanfani Fanfani entra in gioco nel momento in cui in questo avvio tutto sommato abbastanza lento della cooperazione occidentale alta ca
Cioè riceve un forte impulso dall'arrivo alla Casa Bianca di Chennedy perché se Eisenhower aveva lanciato il tema
E
Sì sul finire della propria presidenza Chennedy ne fa veramente un punto qualificante del suo programma
E in qualche modo lanciato tutti i Paesi membri del dato una sfida
Chi è per l'Italia abbastanza difficile da raccogliere perché perché quello a cui pensa a ndr che softball presente alla riunione del tratto che al luogo all'Umbria all'inizio del sessantuno è un programma
Perché mira da un lato
A arrivare a una definizione estremamente ristretta e concorde dica cos'è l'aiuto e che cosa
Non lo è e tutto quello che l'Italia fa nullo sarebbe sostanzialmente in particolare i crediti alle esportazioni dall'altra
Vi era ad arrivare davvero a concepire un programma comune di aiuti in cui la ripartizione dei carichi finanziari e anche la destinazione degli aiuti siano centralizza
Quindi una sfida che per un Paese che si riconosce estremamente povera di risorse economiche è estremamente difficile da affronta
E a distanza di pochi Paesi ma compie un viaggio vinta in Europa e in Italia in cui rinnova in qualche modo la sfida
E la rinnova in particolare in direzione dell'Italia e della Germania la Germania naturalmente più importante perché è sulle risorse economiche della Germania che gli americani puntano in maniera particolare
Però anche l'Italia essendo l'altro Paese europeo che non ha un suo ex Impero coloniale e quindi dei destinatari di aiuti già in qualche modo predeterminati sembra dover rispondere
Alle pressioni americane e gli americani molto esplicitamente lega dunque le pretese italiano il fatto di status e di ruolo internazionale ne abbiamo parlato molto in questi giorni
Alla
Capacità dell'Italia la volontà dell'Italia di avere
Un ruolo concreto in questo campo dell'aiuto che così importante qual è la risposta di Fanfani acquista sfida americana
Allora il primo punto importante mi sembra che sia che Fanfani coglie perfettamente l'importanza politica della sollecitazione americana a differenza
Di
Altri disegni in primo luogo ma anche di penna
Coglie perfettamente la necessità di rispondere positivamente alla sollecitazione americane risponderà infatti a me prima in un'area in maniera assolutamente dico con una completa adesione a questi progetti
Secondo uno scambio di lettere comunque La Malfa sembra in realtà che ci sia una precisa volontà di dare un segno male agli americani sul fatto che gli uomini italiani impegnati a costruire il centro sinistra
Colgono l'elemento di
Innovazione che l'Amministrazione Kenneth vuole portare nei rapporti con il mondo in via di sviluppo e la condivido in pieno quindi c'è in qualche modo un legame con le esigenze intermedi consolidare il sostegno americano all'apertura a sinistra
Nello stesso tempo c'è chiarissimamente la convinzione di Fanfani che effettivamente nel rapporto con il terzo mondo se gioca
Il futuro della alleanze occidentale e anche in qualche modo il futuro economico del Paese perché questa sensibilità
Di Fanfani per
L'utilità economica di rapporti con il terzo mondo sembra comparire fin da questo primo momento
E tuttavia la risposta di Fanfani politicamente di piena adesione
Viene qualificata per quello che riguarda i mezzi perché il perché lì il Governo italiano gli esponenti politici italiani Fanfani spesso è consapevole
Della difficoltà
Di in cui l'Italia si trova di reperire risorse
Per
Questo obiettivo
Quindi si conferma
Il rifiuto che era già stato espresso da Ferrari Aggradi a Londra a Bologna il rifiuto di accettare una definizione di cosa e aiuto e cosa non lo è
Cosa che in sei sembra di marginale importanza ma che in realtà sarà poi un tema sul quale da
Di creare un ente assistenti con miti di verterà per tutti gli anni sessanta e su cui l'Italia si troverà perennemente in difficoltà e sempre più isolata in minoranza
Nello stesso tempo oltre a rivendicare quindi in sostanza la legittimità
Di strumenti di aiuto come i crediti alle esportazioni c'è comunque il tentativo di far valere la realtà particolare dell'Italia
Paese semi sviluppato Paese caratterizzato da un dualismo economico interno che è il primo problema da affrontare quindi Paese che è possibile contribuire all'
L'assistenza ai Paesi in via di sviluppo ma con delle modalità che non possono essere quelle che siccome fanno a Paesi più ricchi più dotati di esperienza e quindi il tentativo di spostare
In sostanza il gioco sul terreno dell'aiuto dell'assistenza tecnica
Qui appunto di altri strumenti che non siano quelli privilegiati
Dagli Stati Uniti e queste la linea che Fanfani difende ad esempio durante al Real viaggio a Washington nel giugno del mille novecentosessantuno quand'do gli americani compiere uno sforzo molto chiaro per far assumere all'Italia dell'impegna ad esempio nell'aiuto economico e militare alla Somalia
Sul tema appunto dell'adesione alla definizione di aiuto
Di cui parlavamo sul tema dell'assistenza economica l'America latina sotto i terreni sui quali
Fanfani da delle aperture di principio salvo poi qualificare sul piano concreto
Quindi un atteggiamento che in quel nel quale in qualche modo riconosciamo i caratteri della politica estera di Fanfani ma anche quella
Nodo importante che è uscito
Già più volte ma che sul quale probabilmente bisognerebbe comunque indagare un po'di più del vincolo interno possiamo dire del condizionamento della della realtà interna che condizionerà apporti
Il negli anni successivi tutta l'attuazione italiana di questi impegni che cerca di assumere sul piano internazionale
Concretamente la risposta di dell'Italia di Fanfani è la legge Martinelli cioè la prima legge con la quale l'Italia si dota non soltanto di capacità
Atto del Sud nel campo delle dei crediti alle esportazioni ma anche della possibilità di erogare
Poi soft law spesso non lo strumento principe per secondo l'ortodossia americana per l'assistenza
E il giorno stesso in cui la legge viene emanata
Fassani dà mandato a un comitato ristretto di lavorare alla sua attuazione concreta e quindi elaborare delle proposte quantificare
Gli ha le capacità economiche che l'Italia può mettere a disposizione identificare i Paesi politicamente importanti a cui destinare questo aiuto e elaborare anche una posizione che l'Italia
Possa difendere nelle sedi internazionali
Diciamo che il con questo atto Fanfani sembra mettere il suo sigillo di una forte volontà di attuazione degli impegni dedica
Nei mesi e e negli anni successivi la concretizzazione di questo impegno sarà in realtà molto difficile perché se questo Comitato ristretto
Già nel settembre presenta un suo rapporto in cui in particolare indica al Mediterraneo e Medio Oriente come l'area geografica verso la quale destinare d'aiuto italiano e formulo dalle delle proposte
Tutto sommato di insomma di compromesso in cui sia
Gli aiuti alle esportazioni che i finanziamenti soft Nun svengono accolti come strumenti
Possibili di fatto prima che queste indicazioni diventino legge devono passare praticamente un anno e mezzo la la legislazione
Verrà emanata solo alla fine del mille novecentosessantadue e nel mezzo saranno arrivate nuove vicende diciamo così che che che ne condizionano l'esito
Sull'atto la nascita del Governo di centrosinistra con tutto quello che questo comporta in termini di
Programmazione di riforme interne e quindi di esigenze finanziarie dall'altro
L'entra h i crisi del miracolo economico ed entrambe queste cose condizionano pesantemente la volontà che pone rimane evidente nella leadership politica italiana
De mantenere fede a questo impegno che non dimentichiamolo negli anni Sessanta è una dei grandi impegni internazionali che l'Occidente Sita perché
Il fallimento ormai pluriennale della cooperazione allo sviluppo ci fa volte dimenticare quanto invece negli anni Sessanta questa sembrasse veramente la grande sfida
Ha realizzato ile da affrontare per i prossimi
Dieci anni per il primo decennio dello sviluppo e poi a seguire
Quindi l'impegno c'è eppure una serie di atterriti interni renderà estremamente difficile
Concretizzare i di risulta realtà sia nel nel mille novecentosessantadue al mille novecentosessantatré da questo punto di vista dando dei risultati positivi sui quali non mi fermo perché vedo che ho già
Esaurito il mio tempo e passo allora alle diciamo due pagine di sintesi finale che cercando di affrontare
In maniera appunto sistematica i il terzo il quarto punto di cui parlavo all'inizio perché l'aiuto bilaterale italiano non decolla perché Fanfani passa a sostenere l'aiuto multilaterale
Allora perché l'aiuto italiano non decolla in parte
L'ho già c'è e ha anticipato perché si esaurisce il miracolo economico e con tutte non significa naturalmente che si interrompa la crescita italiana ma
Quella già scarsa fiducia che i vertici politici economici italiani avevano della solidità
Della della umana
Dell'entrata dell'Italia nella pattuglia di punta
Del mondo sviluppato viene e a cosa
La percezione di debolezza
Viene confermata e ne viene confermato il rifiuto dei assumere impegni finanziari a lungo termine che era sostanzialmente quello che sarebbe stato richiesto nel caso si fossero appunto seguite le
Le direttive di di erogare aiuti soft law quindi a lungo termine e a Bassotti di
Tasso di interesse gli impegni finanziari ed è per il programma del centrosinistra rimangono il secondo punto
Da tenere in considerazione così come il problema politico del Medio Oriente declinato poi in particolare nell'obiezione che viene presentata agli alleati sul fatto quanto impossibile politicamente offrire all'esterno condizioni di prestito che siano migliori di quelle che vengono
Offerte al il Mezzogiorno
Possiamo forse aggiungere
Riprendendo un tema sollevato dalla professoressa bagnato ieri
Una è l'articolo disinteresse del mondo economico che vede in questi anni probabilmente più nell'Europa orientale che non nel mondo in via di sviluppo una partner
L'importante un mercato migliore per le proprie esportazioni vorrei aggiungere anche il punto che per come è strutturata la legislazione italiana in realtà il Ministero degli esteri che è naturalmente più sensibile
Fanfani presente o non presente a queste all'esigenza di valorizzare
La posizione italiana rispetto
Al agli alleati e al mondo in via di sviluppo ha un'influenza relativa sull'assegnazione dei fondi
Perché sono il il Ministero del commercio estero il Tesoro il Bilancio in maniera sempre più importante che hanno voce in capitolo
In questo quadro e da questo punto di vista gli attriti interni al centrosinistra sulle scelte di fondo della politica
Economica
Interna e internazionale sicuramente non hanno aiutato c'è un attenta attivo della Ministero del Bilancio
Di esercitare un'influenza sempre più chiara sulle scelte di di di coordinamento
Perché influenza della politica internazionale che non aiuta anche qui la presa di decisione
E quindi la scelta
Che Fanfani compie in maniera aperta fra il mille novecentosessantacinque sessantasei sessantasette discostare completamente la sua attenzione sul quadro multilaterale
Trova in questo insufficiente successi sono della scelta italiana di cooperazione nel quadro del Trattato urna alimento forte
Di una scelta più ampia che a quella
A più confacente fin dalle origini al suo orientamento personale alla sua visione del ruolo dell'Italia e disse nel sistema internazionale
Detta trasferire sulla sistema multilaterale sulle Nazioni Unite in particolare ma non solo
è il centro della del di smista mento diciamo così degli aiuti internazionali il DAC
è uno strumento del mondo occidentale e come tale sempre criticato dai Paesi in via di sviluppo è nelle Nazioni Unite
Che conviene spostare lo snodo della distribuzione degli aiuti internazionali senza che questo da un punto di vista economico venga percepito come qualche cosa che rischia di danneggiare l'Italia
Perché la constatazione dell'esperienza degli anni Sessanta
Porta a comprendere o a convincersi che attraverso l'aiuto multilaterale
Si possa comunque a darvi arrivare ha dei vantaggi per l'economia italiana che l'aiuto bilaterale sostanzialmente non era riuscito ad altre grazie
Grazie a breve la calandra questa
Relazione ricca e con
Con ampi squarci sulla cooperazione bilaterale lo sviluppo che
Ci aiuta ad introdurre il tema di questa seconda parte della giornata come abbiamo detto all'inizio e cioè
L'apertura verso i Paesi in via di sviluppo è un po'quella
Che Fanfani chiamava la nuova politica di
Comprensione verso i Paesi soprattutto di recente di indipendenza non non solo il sud del mondo ma anche l'America anche essa sud del mondo America latina
Ci parlerà di questa occasione per molti versi mancata un rapporto con l'America latina
Che avrebbe potuto poteva rappresentare un Crocevia non l'Italia tra appunto Europa e Nuovo Continente ci parlerà ora il professor Gianni la bella dell'Università di Modena Reggio Emilia l'Italia e l'America latina
Possiamo spostare quel bisogno
Ecco
Allora siamo ancora alla fine degli anni Ottanta ancora Monico si lamentava che il continente latinoamericano
Non è mai stato un campo privilegiato d'azione neppure di riflessione salvo il suo lato eccezioni della politica estera italiana
Va bene
Tizio
Grazie
Ma
L'una
Spenderlo
In una
Ritorniamo
Terzo Mondo è ovvio
Allora dicevo questo giudizio che è stato condiviso
Condiviso stato condiviso ma anche da Renzo De Felice secondo il quale
Un terreno ancora largamente ignoto alla storiografia rimane il nesso tra il fenomeno migratorio nazionali il continente e l'espansionismo politico economico italiano
Storicamente le relazioni tra l'America latina e l'Italia si sono sviluppate per lungo tempo più nell'ambito privato che in quello politico rinunciando a fare nel nuovo mondo una scelta di politica nazionale
Tra il mille ottocentosettantasei e venticinque quasi nove milioni di connazionali sono costretti attraverso la cosiddetta immigrazione spontanea ad eleggere come il nuovo domicilio il continente sudamericano
L'America latina è considerato dal mondo diplomatico italiano come riflesso della questione migratoria e non come una categoria ben definita della sua politica estera
Una prima inversione di tendenza sia con l'avvento del regime di Benito Mussolini che fa della fascia
Frazione delle collettività italiane fuori dai confini nazionali un obiettivo della propria politica estera
Con la fine della seconda guerra mondiale si inaugura la nuova stagione della partecipazione dei Paesi latinoamericani al concerto internazionale che affonda le sue radici nella nuova architettura che esce dalla Conferenza di San Francisco del quarantacinque
Il multilateralismo attivato dal sistema delle Nazioni Unite assegna i Paesi latinoamericani per il loro peso quantitativo un ruolo decisivo nell'Assemblea generale
All'atto della sua fondazione i Paesi latinoamericani sono venti ossia quasi la metà dei firmatari
L'importanza di questa area del mondo non deriva soltanto da loro peso quantitativo nell'Assemblea ma dipende anche e soprattutto dal valore che l'America gli Stati Uniti le assegna dopo la fine del secondo conflitto mondiale
Gli Stati Uniti dopo il quarantacinque rispolverato i dettami della vecchia dottrina Moro attraverso una rigida interpretazione militare nel Trattato e la sicurezza firmato a Rio de Janeiro quarantasette
E spingono la nascente osa all'organizzazione degli Stati americani ad assolvere prevalentemente la funzione di agenti anticomunista nell'aria
Nonostante questo considerevole peso diplomatico e politico più nominale che reale
E i profondi e tradizionali legami storico-culturali religiosi che non è qui il caso di richiamare con il vecchio continente l'America latina è pressoché assente sino all'inizio degli anni Sessanta nella visione e nelle strategie politiche diplomatiche europei
Un disinteresse questo che affonda le sue radici nell'anno io mio per convinzione che si tratti di un'area già acquistata all'Occidente e alla quale prestare soltanto una relazione attenzione
Un timore reverenziale innanzi ad un'area protetta una pertinenza privata del gigante nordamericano
L'America latina ancora dimenticata anni dopo nelle priorità della nascente Europa comunitaria
La preferenza accordata dal Trattato di Roma all'ex coloni europee su pressione degli ex imperi coloniali è considerata un'anima mente dai latino americani una grave e mai del tutto digerita negligenza geopolitica
Inizio in una prima inversione di rotta che i rapporti tra Alitalia e il nuovo mondo sia con la visita del vice Presidente del Consiglio ministri degli esteri Giuseppe Pella Montevideo in Uruguay dal ventotto novembre al quattro dicembre del cinquantasette
Per presiedere la riunione di tutti i rappresentanti diplomatici italiani accreditati presso gli Stati sudamericani
Per la prima volta nella storia cioè fin dalla formazione dell'unità italiana un Ministro degli esteri degli affari esteri del nostro Paese barca la linea delle colture
L'Italia per Pella viste le simpatie di cui gode può avere un ruolo determinante nell'aiutare l'allineamento dei venti Paesi dell'America latina al fianco dei popoli liberi
Tutti i diplomatici italiani sono concordi nel porre in rilievo come non soltanto non esistano preconcetti io e ostilità ma badanti intensificando si quell'orientamento di indubbia simpatia nei nostri confronti
Il clima della riunione così intense galvanizzato che alla fine dell'incontro Pella dichiara quasi travolto dall'entusiasmo che si possa venire il mal d'America in un continente che c'è così aperto e D'Amico
I viaggi di Giovanni Gronchi come Presidente della Repubblica nel settembre del cinquantotto in Brasile il sessantuno in Argentina Uruguay Perù
Aprono una nuova fase nelle relazioni italiane con il continente dello sforzo di sostenere con rigorosa Energia il faticoso cambino delle mie azioni latino americani verso la democrazia attraverso una più equa soluzione del problema sociale
Soprattutto dopo il viaggio del Primo Presidente italiano vengono messi a fuoco una serie di proposte di iniziative che suscitano grande entusiasmo tra i diplomatici italiani nella regione e tra gli operatori economici e culturali
Si sogna di mutare radicalmente la politica nei confronti degli oriundi italiani guardando agli ex connazionali non più come destinatari della carità pubblica
Di potenziare qualitativamente e quantitativamente le nostre ambasciate
Di mettere le mani su quattro o cinque quotidiani in lingua locale
E soprattutto si ipotizzati avviare una sorta di informare e joint ventures con le gerarchie della Chiesa cattolica favorendo al massimo la presenza dei sacerdoti italiani del subcontinente
Ma è soltanto con la legge con la quinta legislatura che l'America latina entra in modo organico tra le priorità per la nostra politica estera soprattutto negli anni in cui Fanfani torna come responsabile della Farnesina
Ne governi particolarmente presieduti appunto da Aldo Moro dal cinque marzo sessantacinque al giugno del sessantotto
E in questi anni che leader politico aretino utilizza in tutte le sue potenzialità
L'Assise delle Nazioni Unite si impegna in un'attiva politica distinzione di cooperazione internazionale convinto che il nostro Paese abbia una speciale attitudine geopolitica per la pace il dialogo e la distensione
Una vocazione che Fanfani vive sul piano personale religiosamente questo un aspetto che secondo me andrebbe
Un po'più approfondito e che gli è suggerita dall'impegnativa parole che gli scrive il quattordici luglio del sessantacinque il suo più grande amico Giorgio
Io non ho dubbi sul significato della tua attuale emissione tu l'alta continuare senza dubitare la missione di Giovanni ventitreesimo e di Kennedy
Edificare la pace nel mondo l'Italia e Fanfani messa a questo compito essenziale per la storia di oggi
Essere coi edificato dice della pace del mondo questa non è poesia è severa realtà politica odierna
Tu puoi fare moltissimo devi fare moltissimo certo che dopo questo mandato non essere tanto attivo sarebbe stato un problema religioso che Fanfani ovviamente
Il nuovo mondo non è tra i primi amori di Amintore Fanfani anche se
è un continente che fin da giovane a trenta a trent'anni visite conosce direttamente nel corso di un lungo viaggio del trentotto in Argentina e Brasile
Dal cinquantotto al sessantatré quando il protagonista assoluto dell'azione governativa i suoi interessi solo come è noto massicciamente rivolti al processo di unificazione europea alla ricerca del dialogo Est e Ovest
Alla realizzazione di quel cosiddetto neo tantissimo o altro tantissimo come recentemente c'è scritto ad una politica che mira in modo particolare a sviluppare la cooperazione con i Paesi del Mediterraneo del Medioriente
Il successo insperato della rivoluzione castrista
Segna uno spartiacque che introduce una nuova fase nelle relazioni internazionali da una guerra fredda a una pace fredda come ha scritto sbagliando
Il risultato di questa sorta di tregua né richiesta né approvata riduce consistentemente la rigidità del più pluralismo e provoca una dimensione più politico policentrica e articolata delegazioni internazionali in cui le variabili del mondo tra cui l'Italia
Possono progettare sognare almeno sulla carta di articolare il disegno di una politica estera più autonoma e pluralista
Una parte di questa stagione storica coincide nella storia politica del nostro Paese con i Governi di centrosinistra
E all'interno di questi mutati scenari internazionali che Fanfani si candida all'esercizio di un ruolo politico e diplomatico inedito quello di pontieri tra le due sponde dell'Atlantico
Il suo disegno ambizioso ed era in parte con un atto che è successo
Che di confine da un grande prestigio personale farà Paride per la prima volta in America latina il volto di un'Italia attenta e partitici alle sorti di questa del mondo
L'attivismo del titolare della Farnesina e questa stagione della sua vita politiche Massimo
è lo stesso Presidente degli Stati Uniti Johnson durante la prima visita di Moro e Fanfani nella capitale americana ad esprimere il desiderio di una di unitaria maggiormente presente nell'aria
Già durante la Presidenza che n degli americani vedevano una grande analogia tra il contesto storico e politico latinoamericano e quello italiano
Questo parallelismo e reso esplicito nel corso di un incontro tra sarà carte Chennedy nel febbraio del mille novecentosessantatré
Dall'inizio degli anni Cinquanta la diplomazia americana è fortemente preoccupata per le possibili sovvenzioni violente da parte delle minoranze comuniste e per le passioni neutraliste i progressisti che affascinano molti leader politici del nuovo mondo
Abbandonata la politica del buon vicinato e l'impostazione liberaldemocratica di Roosevelt in omaggio alla logica della guerra fredda e la dottrina del contenenti gli Stati Uniti danno vita ad un nuovo sistema di relazioni con il nuovo mondo
Fondato uno scritto Cremagnani su rapporto consociativo tra i governi latinoamericani fondato sull'offerta di vantaggi economici per gli Stati dell'America latina in cambio della loro subordinazione politica
Sulle labbra di politici nativi americani consente di frequenza si parla di riforma agraria di maggiori poteri sindacati di nazionalizzazioni delle società straniere
Nel cinquantadue la rivoluzione boliviana che porta al potere un conglomerato di strani militari russi che introducono il suffragio universale nazionalizzato le miniere di rame ed emanano una riforma agraria
Il colpo di Stato con cui il Governo di Washington
Mette fine nel giugno del cinquantaquattro al governo del generale Jacopo Ardenzi Guatemala inaugura il nuovi interventi interventismo al di là di quella frontiera strategica meridionale degli Stati Uniti vivono da sempre come il loro mare nostrum
L'antiamericanismo domina le classi politiche l'opinione pubblica sudamericana e il nord americani se ne accorgono quando una folla di manifestanti a Caracas di lì a pochi
Anni del cinquantotto attacca violentemente violentemente sul serio il corteo di macchine del vice presidente Nixon durante il suo noto tour dell'amicizia
Nel maggio del sessantacinque Fanfani si reca in Messico e la prima volta che il Ministro degli esteri dagli animi sì da questo Paese
Ama parlare spagnolo e viene subito amico del Presidente della Repubblica Gustavo Diaz ordinanza e soprattutto del Ministro degli esteri Antonio Carriglio Flores
Nel corso dell'incontro che i due ministri degli esteri hanno il diciassette maggio concordano di fare un grosso salto di qualità nella collaborazione e nelle relazioni politiche tra due Paesi
Flores solidale con l'atteggiamento italiano rispetto alla questione del disarmo chiede aiuto per il progetto sposato dal Governo i messicani
Di un organismo internazionale per la proscrizione degli armamenti nucleari in America latina non nasconde le preoccupazioni del suo Governo nei confronti di un'Europa che Tele si chiuda sempre più nell'angusto
Circolo dei sei
Fanfani accoglie con entusiasmo le richieste del collega propone la costituzione di una Commissione mista italo messicana livello internazionale si offre infine di organizzare in Italia una settimana della città messicana come inizio di una nuova collaborazione sul piano culturale
Di lì a pochi giorni trasferitosi a Washington espone l'assistente del segretario di Stato il ventiquattro maggio il sessantacinque il disegno politico diplomatico italiano sul continente
Diplomatico americano aprendo le conversazioni non nasconde al collega italiano lì in passato in cui si dibatte l'Amministrazione americana in Sud America e la necessità che ognuno pensi convincano ad aiutarli maggiormente
Dopo quattro anni di lavoro capillare si allude ovviamente noto programma di Alleanza per il progresso avviato da che netti può darsi dice che ci siamo persi un po'di vista il quadro globale e confessa candidamente
Dobbiamo chiederci dice a Fanfani se stiamo non raggiungendo gli obiettivi propostoci
Fanfani concorda che in America latina la creazione di una classe media e di un sindacato e democratico sono decisivi come di costo come dimostra la crisi in atto a Santo Domingo
Qui dopo il crollo della dittatura di fruizione eletto Presidente della Repubblica qua angoscia uomo di sinistra decisa tinture radicali riforme della struttura economica e politica del Paese
Accusato di filo comunismo ed è posto con un colpo di Stato
Terrorizzato di ripetere un'altra curva il Presidente John cioè il ventotto aprile il sessantacinque autorizzarli invasioni e lo sbarco dei marines l'Italia con l'appoggio
Come dire un po'informale del Nunzio tale Emanuele Clarizio una decade così Astico Romano lungo diretto collaboratore di Giovanni Battista Montini degli anni in cui a capo della Segreteria di Stato
Si adopera per un'azione pacifica Trichet per il cessate il fuoco
Che ottiene con grande plauso riconoscimento della comunità diplomatica latinoamericana
Nel corso dell'incontro sempre con il suo interlocutore nordamericano Fanfani richiama l'attenzione del suo
Collega appunto sul fatto che bisogna evitare in ogni modo di fare il gioco di comunisti
Raccontando la sua recente visita in Messico con ferma diplomatico che il Messico e un Paese serio
Buon amico degli Stati Uniti del sessantacinque sfidando l'ostracismo nordamericane in Messico e tra i primi Paesi a riallacciare relazioni diplomatiche con l'Avana
Ma in altri Paesi prosegue Fanfani gli USA devono agire con molta molta cautela perché la situazione delicata richiama la situazione del Salvatori IT ricorda il dramma dei giovani senza qualificazione professionale
Informa il suo interlocutore chi tutte le prossime visite iniziative che l'Italia organizzerà nella regione e conclude
Cerchiamo di utilizzare al meglio la posizione e il prestigio dell'Italia per spingere l'America latina nella direzione voluta quella della intensificazione dei suoi rapporti con tutto l'Occidente
Aggiunge infine che lo sforzo fatto dall'Italia in favore del mondo radio americane estremamente rilevante per un Paese come l'Italia dato che negli ultimi dieci anni si sono erogati finanziamenti per circa
Mille e cinquecento milioni di dollari
Rientrato a Roma nel corso di un'audizione con i parlamentari della Commissione affari esteri del Senato l'otto settembre il sessantacinque ribadisce che tra gli orientamenti prioritari della politica estera e Repubblica italiana vi è quello di una maggiore intensificazione dei rapporti
Con i Paesi del nuovo mondo
I quali hanno dato all'Italia tante prove di fraterna comprensione di sincera collaborazione
Come nel caso del Vietnam anche del Santo Domingo rivendica la validità e l'efficacia e dell'iniziativa diplomatica italiana
E ad alcuni senatori che avevano eccepito sull'opportunità di andarsi a inficiare in una situazione come quella taglia corto
Le consociazione a cui l'Italia partecipa non impediscono affatto di compiere qualche cosa di interessante tutte le volte di cui
Fatto con linearità e con lealtà
E all'interno di questo disegno politico che matura il lungo viaggio di Giuseppe Saragat Presidente La Repubblica
Dal dieci al venticinque settembre del sessantacinque in Brasile Uruguay e Argentina
Cile Perù e Venezuela
Il Capo dello Stato riceve accoglienze entusiasti parla nella maggioranza dei Parlamenti nazionali rientrato in Italia riassume così le sue impressioni immense folle hanno acclamato l'Italia come non avrebbero in nessun'altra parte del mondo
L'Italia code in America latina di un'enorme autorità morale
Questo prestigio dell'Italia deve sollecitare dalla nostra opinione pubblica e dei pubblici poteri un interesse continuo per l'America del sud che gli permetta di assecondare il progresso di un continente da cui può dipendere il destino nella stessa Europa
Non è quindi utopica auspicare una partnership che oltre all'Europa e l'America del nord unisca anche il continente sudamericano
Antony Fanfani Giuseppe Saragat si completano in quella sorta di qua BT azioni analoga come scrive Sergio Romano ma di segno opposto a quella che si era verificata durante gli anni della Presidenza Gronchi
Al tempo alla per turismo internazionale di Gronchi fa da contrappeso l'atlantismo di uomini politici come Pella Martino Piccioni e Segni ora l'atlantismo di Saragat è temperato dal dinamismo aperturista di Fanfani
Entrambi però sono convinti che l'America latina può trasformarsi in uno dei punti critici della situazione mondiale per la crescita esponenziale del suo trend demografico
Per le sue enormi ricchezze possibilità per la grave polarizzazione instabilità della sua situazione politica per l'enorme esigenze poste dalla questione sociale
è un continente scrive Fanfani tentato a destra dall'autoritarismo e dal militarismo e a sinistra dal comunismo
Non c'è in Europa non l'azione che può con maggior diritto parlare all'America latina come l'Italia i sudamericani in questa fase storica hanno fame dell'Europa e il vecchio continente non può girarsi dall'altra parte
Ad un anno dal suo viaggio il Capo dello Stato Saragat nel corso di una conversazione con il Ministro degli esteri danese nel settembre del sessantasei dopo aver notato l'esperimento del Governo Frey torna sull'argomento latinoamericane dice per noi italiani
L'America latina riveste un'importanza capitale sono profondamente convinto che il futuro dell'Europa lattina si gioca nell'America meridionale questo continente è impegnato a trovare una soluzione democratica dei propri problemi
E so percorre un cammino difficile tra il castrismo da un lato i regimi militari dall'altro
Se scivolerà in una di queste due alternative estreme tutto l'Atlantico meridionale andrà in fiamme
Dall'inizio del sessantacinque Fanfani matura il disegno di creare uno specifico strumento di cooperazione economica culturale e politica tutto italiano tra il nostro Paese e le repubbliche sudamericane con l'idea di aiutare quell'area
A superare gli ostacoli del suo sviluppo
Individuando le basi per una più stretta cooperazione economica per
L'Europa evitando che il nascente protezionismo della Comunità economica europea
Discrimine un'arma decisiva per i flussi del capitale europea e per le esportazioni sudamericani in Europa
L'Italia per la Repubblica del nuovo mondo è il Paese chiave la classe dirigente politica l'americana dal Presidente del c'è del Cile Eduardo Frei Montalbán quello del Messico Gustavo Ortenzi
A vari altri ministri penso al Ministro degli esteri brasiliano e altri
Fanfani e il loro interlocutore ideale i loro Comuni ambasciatori l'uomo politico che può rappresentare al meglio la difesa degli interessi sudamericani all'interno della nuova Europa comunitaria
Tanto da esserne tre principali sostenitori della sua lezione al vertice dell'Assemblea delle Nazioni Unite come è noto il ventuno settembre il sessantacinque
Durante la sua permanenza negate Fanfani lavora febbrile menti dal suo istituto attraverso una migliore di incontri e contatti con tutti i dirigenti politici del nuovo mondo
Presenti nella capitale americana l'istituto latinoamericano lasciar Roma il primo giugno del sessantasei tra l'Italia e venti Paesi latinoamericani
Gli scopi dell'Istituto sono sviluppare e coordinare la ricerca documentazioni sui problemi le realizzazioni le prospettive dei Paesi membri nel campo culturale scientifico economico tecnico e sociale
Diffondere nei Paesi membri risultati della ricerca individuare all'uscita risultati le possibilità concrete di scambio assistenza reciproca e azione comune in tutti i settori sopra menzionati
Il sogno di Fanfani di creare tre Paesi latinoamericani elitaria un foro di dialogo permanente una sorta di piccolo uno come Lula stesso l'ha definita
Lila non è solo un istituto specializzato che si occupa di determinati interessi culturali economici scientifici l'originalità sta nell'essere concepito come un istituto politico multilaterale
Come è nato pariteticamente dall'Italia dei Paesi latinoamericani una sorta di agenzia internazionale dalla natura non diversa da quelle dell'Agenzia specializzate delle Nazioni Unite
Il primo giugno al sessantasei alla firma della convenzione internazionale costitutiva dell'istituto programma solennemente che da questo atto eccezionale la storia diplomatica italiana
Tutti ne trarranno stabilita incessante sviluppo giuste libera relazioni pacifica convivenza
Quali respinte e le motivazioni politiche ideali
E culturali di questo nuovo orientamento della politica estera italiana cosa spinge Fanfani a guardare con tanta attenzione dall'altra sponda dell'Atlantico da spendersi così energicamente per questa causa
A differenza dei Paesi asiatici africani che assumono posizioni anti europei in seguito a processi di decolonizzazione e ANAS citare il movimento dei non allineati Paesi latinoamericani
Al contrario circa l'in questi anni di riannodare i rapporti con i Paesi dell'Europa occidentale nella speranza di bilanciare la pesante ingerenza nordamericana della
La vicenda di Santo Domingo segna l'inizio di una nuova fase delle reazioni interamericana con una sostanziale riforma del ruolo della funzione dell'Osa
Anche i francesi tedeschi guardano con crescente interessa nuovo mondo tanto che il generale De Gaulle il cancelliere tedesco Adenauer intraprendono lungaggine l'aria
Economicamente l'America latina e luogo ideale per l'approvvigionamento di quei minerali che sono alla base della vita europea il cui rifornimento in questa fase storica è aleatorie in Asia oneroso negli Stati Uniti ed impossibile in Africa
Accanto a queste motivazioni geopolitiche ed economiche ce ne sono altri a mio avviso di natura storica e religiosa e di ideali altrettanto importanti e significative
Già compia dodicesimo ma soprattutto con i Pontificato di Giovanni ventitresimo e Paolo sesto si inaugura una nuova tappa si inaugura una nuova tappa della sollecitudine pastorale del pontificato romano verso il nuovo mondo
Nel giro di pochi anni SIS si opera uno spostamento del centro dinamico della Chiesa dal centro alla periferia
In poco più di vent'anni questo cattolicesimo decentrato rispetto al cuore della cattolicità giudicato reazionario elettrico rinasce quasi di colpo
Conquistando progressivamente l'attenzione e rispetto della comunità internazionale cattolica e laica esercitato un peso ed un ruolo sempre più rilevante nella vita religiosa politiche sociali del continente fuori di essa
Un cattolicesimo che suscita curiosità ed ammirazione per la sua forza evangelica per la sua radicalità per la novità della sua testimonianza e soprattutto per la sua identificazione con la causa della giustizia e riscatto degli umili degli oppressi
Di lì a un anno Paolo sesto scriverà la sua più importante in civica sociali e la Popolare un progressivo interamente pensata con lo sguardo rivolto al Sud America la questione dello sviluppo e assunta come paradigma del nuovo planetario conflitto sociale
La scoperta dall'America latina diviene patrimonio condiviso dell'intero cattolicissimo occidentale con l'esigenza di farsi prossimo alle drammatiche condizioni politiche sociali in cui vivono migliaia di individui
Non bisogna infine dimenticare che incide Argentina Ecuador Venezuela Guatemala Costa Rica Salvador Internazionale democristiana è un network politico forte e radicato nel continente in questa fase
Che ha nella Democrazia Cristiana e dei suoi leader il principale punto di riferimento Sturzo in questi anni hanno Torre e anche precedentemente letto alla stessa stregua di Maritain e di munire
Il sogno di Fanfani e di fare dell'Italia in preziose Franca alleato delle esigenze del nuovo mondo al di là delle logiche soffocanti della FIAT della guerra fredda Fanfani infine credo intuì scale come per la comunità latinoamericana
Madrid eh sì l'antica capitale ma la lira padri ma la vera madre patria per il criminali per i latinoamericani è ed resta Roma la sede del Comune il padre Pastore grazie
Grazie al tram e la bella però per
Offerto nei ristretti i limiti consentiti
Da allora il momento della giornata che ci siamo dati un quadro
Così il ricco su o aspetti anche poco conosciuti della politica estera italiana con riferimento all'America latina grazie soprattutto di aver arricchito questo quadro con quei necessari secondo me
Ineludibili riferimenti di religiose della politica Fanfani Anna
Con
Questo al reggimento copertura sul piano religioso alla considerazione del tema della pace nel più vasto quadro
Della relazione internazionale
Ora passiamo ad esaminare altri due angoli di questo più vasto mondo e lo facciamo con due giovani studiosi del gruppo di lavoro dell'Università Cattolica coordinato dal professor Giovagnoli in particolare
Paolo Borruso ci parlerà ora dei rapporti tra
Italia ed altri
Grazie Presidente
Allora
Intanto inizio dicendo che il tema da me affrontato rientra in un campo di ricerca
Ancora molto da esplorare che è quello dell'Italia post coloniale
Dico questo per sottolineare lo squilibrio in campo storiografico con l'interesse per il periodo coloniale peraltro molto vivo nel dibattito contemporanei distico e che conta ormai numerosi lavori
E allora tratterò in particolare dei rapporti fra Italia e Africa negli anni tra la fine degli anni cinquanta e l'inizio degli anni sessanta che sono gli anni in cui matura
L'altro atlantismo per usare un termine caro a Evelina Martelli ed è un periodo limitato
Ma a mio avviso uno snodo rilevante che vede l'Italia in una delicata transizione
Che è quella della liquidazione definitiva delle eredità coloniale e del crescente confronto con eventi di portata globale come la decolonizzazione africana
Infatti proprio nel luglio si del sessanta cessa in Somalia l'amministrazione fiduciaria e tiene proclamata l'indipendenza l'Italia è definitivamente libera dall'ultimo residuo dell'eredità coloniale
è un evento che forse non è recepito niente in ambito italiano in tutta la sua rilevanza
Ma chi favorisce la percezione da parte dei Paesi africani dell'Italia con un riferimento importante meno compromesso con le politiche neo coloniali
Anche per l'imparzialità dimostrata mi conflitti ideologici dei nuovi Stati indipendenti nel quadro della guerra fredda
L'Italia presente inoltre una sua particolarità come nazione cattolica e sede del papato
Facendosi portatrice delle nuove istanze di rinnovamento emersi nella Chiesa cattolica
Con l'elezione di Giovanni ventitreesimo e l'apertura nell'ottobre del sessantadue del Concilio Vaticano II in cui l'attenzione process indipendenza e all'Africa iniziazione della Chiesa assume grande rilevanza
è questa una sensibilità che come è stato sottolineato ieri viene recepita da Fanfani nel corso della sua
Invita fortemente ispirata peraltro dal suo rapporto con la Pira
Nel contesto dell'Alleanza atlantica l'Italia si impatta con il processo di emancipazione del mondo coloniale che proprio in Africa prende avvio nella seconda metà degli anni Cinquanta e raggiunge il suo apice nel sessanta
L'attenzione è rivolta innanzitutto a quel nuovo soggetto che il movimento a frasi attico di Bandung ed è un elemento di novità nel quadro del bipolarismo che stimola la ricerca di una nuova collocazione dell'Italia
Fanfani guarda con simpatia il movimento di Bandung espressione di quell'ansia di protagonismo dei popoli nuovi come li chiama
Ma è preoccupato di un suo possibile assorbimento nella sfera di influenza sovietica
E specie dopo la crisi di Suez si rivela crescente l'attenzione di Fanfani per una decolonizzazione che comincia a toccare anche il continente africano e che è percepita come un possibile campo di espansione del comunismo
Ma anche come potenziale fattore di instabilità per gli equilibri mondiali
E allora pace e lotta al comunismo sono strettamente connessi in quella sintesi originale messa in luce ieri da Agostino Giovagnoli
Ma il tema della pace viene inserito nel nuovo scenario caratterizzato dall'emersione del soggetto terzo a fra asiatico da cui non è possibile prescindere anche nel quadro del bipolarismo
C'è qui la percezione di un elemento nuovo non riducibile e non comprimibile negli schemi della guerra fredda
Mentre appare una lucidità nel cogliere l'avvio di mutamenti di portata storica ma dagli esiti incerti e imprevedibili
Emerge con chiarezza la connessione tra un emergente questione africana e le crescenti tensioni della guerra fredda che proprio in Europa assumono evidenza
è una connessione che Fanfani manifesta nel corso della crisi algerina divenuta dal cinquantaquattro una guerra di liberazione
Nell'ottobre cinquantasette in un colloquio con il cancelliere Adenauer richiama l'attenzione sulla centralità dell'Algeria per il problema dell'avanzata del comunismo sia in Africa che in Medioriente
Ma esprime la convinzione che la crisi vada risolta in ambito internazionale
Scrive
Dico che è un pericolo serio lasciare dissangua relata arancia in un'impresa disperata bisogna fare qualcosa
In Algeria cioè INAF in Africa e nel Medioriente si combatte il seguito della battaglia di Berlino
E per tutta la battaglia è perduto l'Occidente insisto che bisogna aiutare i francesi ad intendere la mondi Alitalia un caso che ritengo non solo francese
Fanfani
è molto chiaro nell'obiettivo di sottrarre il processo di liberazione dell'Algeria e l'intero Nord Africa all'influenza comunista
Ma soprattutto ritiene che l'indipendenza algerina sia un processo irreversibile e che l'idea francese di salvare l'Algeria o di risolverlo all'interno dei soli rapporti franco algerini sia destinata al fallimento
Nel gennaio sessanta sollecitato da Adenauer assume personalmente l'impegno di coinvolgere Stati Uniti e Inghilterra in quest'opera di convincimento della Francia perché ed esista dalla volontà di mantenere a tutti i costi il territorio algerino
Fanfani nasconde una percezione problematica dell'emancipazione africana e della ricerca di un nuovo rapporto euro africano in relazione ad un colloquio dell'ottobre del cinquantotto con il Ministro degli esteri belga
Scrive Franco Fanfani
Ricorda sono a pranzo con vini chiede che l'Europa salvi l'Africa associando asse i popoli africani
Gli ho detto che l'unico ostacolo può essere la contraria volontà degli africani desiderosi di libertà e non di mutare nome all'antico padrone
C'è qui il riconoscimento di un protagonismo africano come nuovo soggetto
Ed è significativo peraltro che gli accenni alla questione somala siano scarsissimi
Si ha l'impressione che Fanfani guardi oltre e che la sfida di un nuovo ruolo italiano si giochi non
Nelle ex colonie né in Somalia ma nel confronto con un processo che va investendo l'intero continente africano
Si tratta semmai di cogliere uno spazio inedito all'interno di nuove relazioni tra europea Africa come aveva dichiarato a bronchi già nel gennaio cinquantasette alla vigilia dei Trattati di Roma
Quest'idea di un nuovo ponte come elemento di mediazione euro africana trovano spazio concreto nell'attività del deputato democristiano Mario Pedini eletto come rappresentante italiano al Parlamento di Strasburgo
Tra il cinquantanove il sessantotto il doppio mandato permette appendini di portare a Strasburgo il punto di vista italiano sull'Europa e viceversa di sensibilizzare il Parlamento italiano alle istanze è un po'africani
Egli è particolarmente attento alle sorti del continente africano e alle prospettive di realizzazione dell'associazione euro africana prevista dai Trattati di Roma
La conoscenza diretta dei principali leader africani lo porta ad un contatto visivo con la di colonizzazione africana entrata nel sessanta nella sua fase acuta
E in questo duplice ruolo di deputato parlamentare e deputato europeo contribuisce a sensibilizzare la classe politica italiana refrattaria i temi africani dopo
La liquidazione della Somalia il mancato ritorno in Africa
L'attività di Pedini che si sviluppa sotto la guida di Fanfani e anche all'origine della prima legge entrata in vigore poi successivamente nel sessantotto
Sul volontariato civile nei Paesi in via di sviluppo che concede la facoltà di sostituire il servizio militare con un servizio di assistenza nel terzo mondo
Nel novembre sessanta Fanfani richiama l'attenzione del presidente Kennedy sull'inversione dei popoli indipendenti e sulla questione del sottosviluppo
E benché nella prospettiva dell'anticomunismo propone un ruolo punte dell'Italia nei rapporti con i nuovi Stati indipendenti accompagnato dall'azione americana
Scrive Fanfani
Sull'aiuto i paesi sottosviluppati non bisogna commettere l'errore di credere che basti offrire i mezzi
E invece importante il modo di offrirli ed in modo di associare ad amministrarli gli stessi popoli che dovranno beneficiare dell'offerta
I popoli nuovi sono gelosi della libertà visita e molto sospettosi di ogni gesto che ricordi loro il recente acquisto della libertà
E a proposito di popoli nuovi o di popoli in attesa di sviluppo non c'è bisogno di insistere a segnalare che nel continente africano cinesi e sovietici sono l'offensiva
Anche per distogliere il nostro sguardo dall'America latina ove con l'aiuto del castrismo si stanno preparando
A tutti delle amare sorprese
Noi italiani possiamo seguire quanto accade né i due suddetti continenti senza suscitare sospetti ed anzi accendendo simpatie speranze però noi
Non abbiamo né modo né mezzi da svolge relazione
Che tanti amici la giustizia tenderebbero pertanto dobbiamo invitare tutti a trovare il modo più idoneo per svolge le attese azione il tempo utile comincia ad essere molto scarso
La conquista dell'indipendenza rappresenta per Fanfani un diritto legittimo e un dato storico
In questa visione capace di cogliere la diversa la rilevanza storica e la rapidità dei cambiamenti in atto e anche di loro possibili sviluppi
Rimane costante la preoccupazione per una possibile deriva dei nuovi Stati verso l'orbita sovietica ma c'è anche l'insistenza su un nuovo ruolo italiano libero dei vincoli coloniali
E ne ho tratto questo che motiva in più di un caso l'aspettativa dei Paesi di nuova indipendenza nei confronti dell'Italia
E che trova rispondenza in un nuovo approccio culturale nei confronti del continente africano ricordo a questo proposito
Il secondo convegno degli scrittori degli artisti neri ospitato a Roma nell'aprile del cinquantanove con la collaborazione di presenza affiche
Nel dicembre sessanta Fanfani torna sulla questione algerina ed informa Egidio Ortona
Della drammatica situazione mettendolo al corrente delle decisioni presente in sede di Consiglio dei Ministri in relazione alle posizioni che la delegazione italiana deve assumere
Tra i punti elencati insiste su un riconoscimento dell'aspirazione all'indipendenza
E do lo sforzo di De Gaulle per giungere ad un'ingiuria indipendente proponendo la mediazione italiana e il coinvolgimento degli Stati Uniti a sostegno dell'iniziativa
Ed è una proposta che riceve l'approvazione nel giugno del sessantuno del Segretario di Stato americano Rice
Comincia così a delinearsi uno spazio inedito per l'Italia come possibile elemento di mediazione nelle crisi che colpiscono il continente africano
Questa ricerca ispira anche il sostegno che Fanfani intende dare al movimento non allineato in funzione antisovietica
I Paesi non impegnati appunta Fanfani nel giugno del sessantuno non debbono essere considerati produssi né lasciati all'influenza su Brussa al contrario
Devono essere considerati utili per ridurre l'influenza russa i Paesi nuovi se non sono con minori siano oppure non impegnati la formula può essere più filo libertà di quanto si immagina
Bisogna predisporre una dottrina e una politica dell'Occidente per i Paesi non impegnati
Fortunatamente sono nuovi ex coloniali depressi quindi non hanno conti politici diretti né con USA né con Italia
Amano la libertà temono la soggezione
Non vogliono sentire parlare di leadership ma vogliono progredire praticano la politica dell'equilibrio delle amicizie e della libera scelta delle sì delle assistenze bisogna attrarli non respingerli
L'attenzione dei confronti dei non allineati spinge Fanfani anche ad analizzare i limiti di una politica occidentale rivolta principalmente alle classi dirigenti ma prive priva di ricadute a livello popolare
E per una maggiore efficace efficacia nonni non esita a riflettere sull'esigenza di una politica delle masse così la chiama mutuata paradossalmente dalla stessa strategia sovietica
Appunta Fanfani
La politica di Krusciov fa si rivolge alle masse sue dal Touring la politica dell'Occidente si rivolge alle dirigenze è sbagliato i dirigenti sono eliminabili senza le masse
Ecco perché Krusciov prospera
Di avere la meglio perché gli evita le masse contro i dirigenti
E quanto più questi sono esposti con l'Occidente straniero tanto più Coluche of a forza per sollevare controllandomi esplicita nazionalistica delle masse
L'Occidente deve impostare una politica delle masse ciò vale soprattutto per il Sud America ma anche sebbene più lentamente per l'Africa e l'Asia
E la politica delle masse vuol dire segreta preparazione dell'IVA dei gli avvitatori di esse cavati dal loro seno attraendo lì nessuna collusione con dirigenti discarica le masse
Nessuna identificazione del Paese gli evita tumore con i suoi capitalisti in paese straniero datori di lavoro linguaggio redatti di politica estera sempre comprensibile per le masse e volgari Zaki tempestivamente
E anche qui servizi dei popoli non infidi e dei partiti rispettati
Allora si tratta di una posizione
Che può sembrare anche
Spregiudicata
Ma matura qui la convinzione che il movimento non allineato debba trovare uno spazio rilevante e più articolato nella politica accidentale e soprattutto che l'Italia possa fare molto per sostenere il movimento
Favorendone lo sviluppo in senso autonomo e facendo di questa autonomia uno strumento per contenere l'espansione comunista
Si chiede Fanfani che può fare l'Italia
Per sé mettere a frutto la sua esperienza tenere in patria e quindi messa praticare una politica coerente con quanto si è detto altrimenti i comunisti non diminuiscono ma crescono
Non accettare di apparire od essere menomata nella sua libera decisione poter manovrare verso gli altri popoli una politica coerente con quanto detto
Per gli altri avere libertà di manovrare i popoli non impegnati né del Mediterraneo dell'Africa e del Sud America quindi non temere che la sua azione anzi aiutare a svolgerla
Nel quadro specifico del movimento non allineato l'attenzione di Fanfani ritorna sulla questione sulla crisi algerina
E si traduce in un atto concreto con il riconoscimento che l'Italia da al nuovo Stato indipendente come lui stesso annota nel suo diario il tre luglio del sessantadue
Interesse per la questione algerina peraltro avete trovato poi una collocazione specifica nel corso degli anni Sessanta
All'interno della politica di relazioni mediterranee con il mondo arabo come si evince anche dalla documentazione relativa al suo viaggio in Algeria nel sessantotto
All'inizio degli anni Sessanta Fanfani comincia a guardare anche all'Africa subsahariana
è il senso dell'incontro nel gennaio sessantuno con gli ambasciatori italiani accreditati nei Paesi africani di nuove indipendenza
Per analizzare la posizione dell'Italia e le prospettive che ad essa si si chiudono nel continente politicamente più giovane
Ma l'evento in cui il Governo Fanfani è direttamente coinvolto
Riguarda la crisi del Congo indipendente alla fine del sessantuno
Si tratta dell'eccidio che colpisce l'undici novembre del sessantuno tredici militari della natica italiana opera anti da un anno e mezzo in Congo a fianco delle guarigioni dell'ONU a Kindu in una regione ai margini della foresta equatoriale
Al centro di violenti conflitti tra le diverse fazioni del Paese
E nel clima di tensione innescato dalla secessione del Catania e dall'assassinio di Lumumba a Kindu si propagano le notizie circa un'imminente attacco dei parà del secessionista cioè un B
Gli aviatori italiani scambiati per paracadutisti mercenari al servizio di ciò onde vengano raggiunti dai soldati congolesi e trucidati
Le prime né a Tizio
Sulla cattura dei militari italiani giungono in Italia il giorno stesso e il Governo sollecita un intervento dell'ONU per una pronta liberazione
Ma prevale quella cautela nel timore che un'azione determinata possa esaspera le la situazione e compromettere la salvezza dei prigionieri il sedici novembre giunge la conferma dell'avvenuto massacro
Annota Fanfani
Ormai accerto che i tredici aviatori italiani in servizio dell'ONU sono stati massacrati a Kindu nel Chivu
Da congolesi rivolta contro il Governo centrale riunisco il Ministro della difesa
Il sottosegretario agli esteri delle decisioni da prendere per i caduti le loro famiglie la sicurezza dei nostri contingenti in Congo e la punizione di colpevoli
Al Senato dà comunicazione del tragico evento Andreotti
Andreotti alla Camera la do io insigni protestano contro la Presidenza della Camera perché vorrebbero discutere il Governo lo dico disposto a farlo e poi si decide per domani
Nelle sedute parlamentari del sedici e diciassette novembre del sessantuno il clima infuocato
Mentre il missino Caradonna si distingue per il tono volgare con cui attacca il Governo e non esita a lanciare accuse I con colleghi sia al grido di cannibali
La stampa italiana di destra si scaglia contro la partecipazione italiana alla missione ONU
E in questo contesto Fanfani assume una ferma posizione di dispetto
Nei confronti dei popoli colpiti dalla crisi rinnovando l'impegno militare italiano e cercando di contrastare le reazioni sia in sede parlamentare che a livello di opinione pubblica
Nel suo intervento della seduta vertice del diciassette novembre motiva il diritto dovere dell'Italia di aiutare i popoli nuovi e le loro gravi difficoltà
Richiamandosi alle tragiche giornate delle note indipendenza nazionale
E ribadendo che gli aviatori italiani hanno mostrato di non essere oppressori ma Bianchi che muoiono generosamente per la libertà e la sicurezza degli altri popoli
Questa posizione e poi rafforzata da una mozione proposta da
Al Consiglio dei Ministri dal da Andreotti ministro della difesa il quale di ritorno da un viaggio in Congo ritiene necessario sostenere il ruolo dell'ONU con il mantenimento delle truppe nel Paese
E l'Italia rinnova così il suo impegno militari in Congo e conferma la propria politica filo societaria e di sostegno ai popoli nuovi
Allora non si tratta per Fanfani di provocare avventure pelli ciste ma di rafforzare una politica di pace sono parole di Fanfani
E tenendo conto anche del pericolo di possibili derive interni come certi episodi di razzismo e xenofobia registrati a Roma nei confronti di stranieri colore
Ecco qui e mi avvio a concludere volevo sottolineare questa posizione di Fanfani in qualche modo
Fanfani apre una prospettiva
Proiettata nel sud
E in qualche modo è una prospettiva che raccoglie un certo consenso consenso dei socialisti in particolare ma
In cui si inserisce
Nel corso degli anni Sessanta anche il partito comunista lo dico qui anche sulla base di nei recenti studi sul
Sul pc e l'Africa indipendente ecco e quindi in qualche modo
Si apre ecco questa prospettiva in cui Fanfani anticipa una posizione che poi
In qualche modo viene assunta anche dallo stesso PC molto più avanti
In conclusione lo scenario africano l'attività di Fanfani appare forse limitato è secondario
Ma mi sembra importante rilevare la maturazione di una nuova sensibilità
All'interno di quella visione di cui parlava ieri Andrea Riccardi
Che gli permette di affrontare gli evidenti gli eventi più drammatici guardando al lungo periodo
Hai possibili Jesi disse esiti sviluppi e rilanciando un impegno italiano libero dalle compromissioni con l'esperienza coloniale
Si tratta di un rilancio che permette all'Italia di porre le basi di una nuova stagione quella della cooperazione che avrebbe preso avvio poi nella seconda metà degli anni Sessanta e si sarebbe sviluppata nel decennio successivo
Grazie
Grazie appare nervoso per aver affrontato con con grande chiarezza
Questo tema difficile del del nord lo sguardo italiano
Sul continente africano l'Italia era evidentemente condizionata è motivata dal suo
Passato coloniale pure abbiamo studiato come essa abbia
Ottenuto un sua autonomia una sua capacità di autonomia di orientamento ora prima di
Passare all'ultima relazione
Dobbiamo consentire lo spostamento
Ombrello
Grazie per la comprensione ora il
Parlando dell'ultima sessione alla quarta sessione vede impegnata la dottoressa negli Stati Uniti però sempre dell'Università Cattolica di Milano che già presumo affascinante mondo della Cina Vittorio Lenoci grazie
Nei piani di Fanfani il primo accenno ad una sua posizione verso la Cina compare nel mille novecentocinquantotto quando riferendo di un colloquio con Adenauer annotava
Gli faccio osservare che non riconoscendo la Cina facciamo un servizio alla Russia
Fabio Ciani utilizzata in questo modo un argomento che pensavamo potesse avere una sicura Presa sul suo interlocutore
Occorreva che l'Occidente riconoscesse alla Repubblica popolare cinese un ruolo internazionale autonomo o meglio alternativo all'Unione Sovietica per dividere il blocco comunista
Qualche anno dopo Fanfani torna sul riconoscimento della Cina comunista con una motivazione diversa la sua importanza rispetto al problema del disarmo
Il trenta novembre mille novecentosessanta scrivendo al nord neo eletto Presidente degli Stati Uniti Chennedy afferma che nessun accordo sul disarmo poteva essere
Considerato efficace se non vi avesse aderito la Cina di Mao
Era una questione che anche la Pira sentiva Conforti intensità
L'opinione che fosse urgente coinvolgere il grande Paese asiatico nelle decisioni sul disarmo come anche nelle più un po'anzi decisioni internazionali viene espressa da Fanfani anche durante il colloquio con Krusciov nell'agosto mille novecentosessantuno
Il sedici ottobre sessantaquattro Fanfani annota nel suo diario questa semplice frase senza commento in Cina slot della bomba atomica
Le apprensioni suscitate da questo evento dovevano è dovevano essere vivamente presenti quando l'anno successivo si impegnava come Ministro degli esteri
Sia presso la Commissione per il disarmo delle Nazioni Unite sia presso il Comitato di Ginevra
E per il trattato per la non proliferazione nucleare
Ma il punto centrale dell'impegno di Fanfani rispetto alla Cina comunista riguarda la missione di della Cina comunista all'ONU
Al dall'inizio degli anni Sessanta si era posta la questione dell'ingresso della Repubblica Popolare Cinese all'ONU tramite due proposte nettamente contrapposte fra di loro
Da una parte quell'albanese prevedeva che la Repubblica popolare cinese avrebbe avuto diritto ad occupare il seggio permanente nel Consiglio di sicurezza e contestualmente Tai Wan ne state sarebbe stata espulsa dall'ONU
E d'altra parte la proposta statunitense prevedeva invece che sia l'ingresso della Cina comunista sia l'espulsione di Taiwan fossero qualificate come importanti in modo che ogni decisione in merito richiedesse il consenso
Dei due terzi degli Stati membri
Fin dall'inizio degli anni Sessanta Fanfani a chiara l'importanza della missione della Repubblica popolare cinese all'ONU soprattutto in considerazione della necessità che questo organismo internazionale fosse veramente rappresentativo
Della maggior parte della popolazione mondiale già nel sessantadue ad esempio al presidente delle Filippine il quale riteneva che fosse meglio lasciare la Repubblica popolare cinese fuori dall'ONU Fanfani faceva notare
Questo è un grosso errore utile solo all'Unione Sovietica e nello stesso anno incontrando il Primo Ministro giapponese richieda Fanfani si schiera a favore della missione della Cina Popolare all'ONU contrariamente al suo interlocutore
Il periodo centrale dell'impegno di Fanfani per la missione della Cina di Mao all'ONU riguarda gli ultimi mesi del del mille novecentosessantacinque e il mille novecentosessantasei
Quando ricoprire cariche di Ministro degli esteri nel secondo governo Moro e di Presidente della ventesima assemblea generale delle Nazioni Unite
In questa fase dopo che la Francia di De Gaulle aveva da poco stabilito relazioni diplomatiche con Pechino
I dati i rapporti tra l'Italia e la Repubblica popolare cinese avevano compiuto un notevole passo avanti
Infatti
Nel febbraio del sessantacinque venivano aperti a Pechino un ufficio dell'Istituto nazionale per il commercio estero l'ICE
E un corrispondente ufficio cinese a Roma
Per facilitare i contatti e gli scambi economici
L'anno precedente nel sessantaquattro una delegazione italiana composta dal senatore Paolo Vittorelli e dall'addetto commerciale Saverio Santaniello era stata ricevuta dal Presidente Mao
E aveva discusso il Progetto dei due uffici commerciali
Con il Ministro degli esteri cinese centri
è evidente che tale decisione in assenza di relazioni diplomatiche assumeva un significato politico
Riguardo alla posizione dell'Italia sulla missione della Cina Popolare all'ONU nel settembre del mille novecentosessantacinque
Alla vigilia peraltro del discorso del senatore già citato Giacinto Bosco all'Assemblea generale Fanfani incontra il Segretario di Stato raschiato
E sottolinea che si doveva chiedere alla Cina una prova della sua volontà collaborando con le altre nazioni per il mantenimento della pace
Nel mondo a partire dalla guerra in Vietnam
Ruskin esprimeva preoccupazione per l'atteggiamento dell'Europa verso il conflitto nel sud-est asiatico e minacciava una rottura
Tra Stati Uniti ed Europa nel caso di un consenso europeo all'ingresso di Pechino prima che la Cina avesse dato garanzia agli Stati Uniti riguardo al Vietnam
Il Segretario di Stato americano criticava aspramente le aperture di De Gaulle nei confronti della Repubblica popolare cinese
E concludeva dicendo che l'ingresso della Cina comunista Alloni in quel momento sarebbe stato solo un passo avanti verso la guerra
L'idea di Fanfani era che gli Stati Uniti avrebbero
Dovuto acconsentire alla alla presenza della Cina comunista nel Consiglio di sicurezza in un cambio di garanzie da parte del Governo di Pechino sulla pace in Vietnam
In linea di principio quest'idea era condivisa dagli Stati Uniti
Era ormai infatti convinzione generale che la missione della Cina Popolare
Fosse solo una questione di tempo ma sui tempi e sui modi di questo ingresso c'era un'aspra diversità di vedute
Perché c'era chi pensava di subordinare questo ingresso all'avvenuta conclusione della guerra del Vietnam in senso favorevole agli americani e chi invece pensava che al contrario l'ingresso
Dovesse dovesse precedere questa conclusione favorendo la quindi questa diversità di vedute non riguardava una questione di dettaglio ma implicava un diverso atteggiamento di fondo nei confronti della Cina
La delegazione
Ecco peraltro il periodo della presidenza di Fanfani all'Assemblea generale dell'ONU coincide con il periodo in cui
La Pira intensificavano suoi contatti con i nord vietnamiti
Fino al suo viaggio ad Hanoi passando per Pechino nel novembre del mille novecentosessantacinque
Il coinvolgimento di la Pira e Fanfani nelle vicende del Vietnam risale al mille novecentocinquantadue
Il mille novecento sessantacinque però segna appunto il culmine del loro impegno per la pace nel sud-est asiatico
La Pira si concentra sull'idea di promuovere una conferenza di cinque paesi con armi nucleari
L'ostacolo maggiore era sì la Repubblica popolare cinese ma Pechino poteva essere indotta ad accettare la proposta con un intervento di Parigi e Londra
L'insuccesso dei tentativi di la Pira e di Fanfani per una mediazione per la pace in Vietnam è causato da una fuga di notizie sulla missione di la Pira a da noi
Fuga di notizie che ha scatenato la reazione cinese e se ne trova traccia anche sulla quotidiano del popolo il appunto principale organo di stampa di Pechino
La Pira in seguito rilascia la famosa intervista al Borghese che esce alla fine di dicembre mille novecentosessantacinque e in questa intervista La Pira affermava tra l'altro
La Cina a solo otto milioni di biciclette la Cina ha bisogno di industrie di benessere va conquistata e per questo l'America deve fare la pace nel Vietnam
Potenti rappresentanti del mondo economico finanziario americano vogliono la fine di questa guerra perché vogliono commerciare con la Cina con otto milioni di biciclette cosa volete che facciano
E concludo qua questa breve digressione ricordando che proprio queste dichiarazioni di di la Pira al Borghese
Furono molto criticate considerate naturalmente troppo benevole verso la Cina
E presupponendo un'identità di vedute tra la Pira e Fanfani queste dichiarazioni contribuiscono in modo significativo alle dimissioni di Fanfani
Per ritornare alla alla impegno della delegazione italiana le Nazioni Unite rispetto alla alla questione del seggio cinese
Già nel nel mille novecentosessantacinque la delegazione italiana aveva elaborato una propria
Proposta che prevedeva la costituzione di un comitato speciale per studiare la questione del seggio cinese
E per verificare quali Galan garanzie poteva dare Pechino sull'uso del nucleare sulla possibilità che Taiwan fosse comunque rappresentato all'ONU e sulla situazione del Vietnam
Questa iniziativa da parte italiana secondo Fanfani e Bosco
Poteva risultare utilissima gli Stati Uniti facendo superare quello sterile braccio di ferro fra le due proposte di risoluzione l'un albanese l'altro statunitense
Che si scontravano ormai da troppo tempo
Raschellà esprime però all'Italia la contrarietà americana almeno in questa fase alla creazione di un comitato ad hoc per la questione del seggio cinese
I timori degli americani riguardavano anche la questione di Taiwan
Gli Stati Uniti infatti da una parte
Auspicavano che anche se Pechino fosse stata messa all'ONU Taiwan non ne fosse esclusa
Ma questa situazione avrebbe costruito un precedente di doppia rappresentanza a cui altri Paesi divisi avrebbero potuto richiamarsi
Come forse la Corea lo stesso viene trama ma anche la Germania
La proposta italiana che legava strettamente appunto la questione della missione della Cina ad un progresso nella causa di pace alla Della Casa di pace nel sud-est
Asiatico viene presentato e votato nella ventunesima assemblea generale nel sessantasei
Viene respinta con trentaquattro voti a favore sessantadue contro e ventidue astenuti
Viene nella stessa circostanza approvata a larga maggioranza una mozione presentata dalla Siria
Con la quale si chiedeva che il contenuto della proposta italiana fosse considerato questione importante e quindi la sua approvazione richiedesse i due terzi dei voti
Fanfani pur deluso per questo risultato commenta nel suo diario gli unici dati positivi su uno che l'Italia ha potuto affermare che voleva aprire vie nuove verso la realtà
Che si è superato il gioco di Mosca
E confermato quello di Washington
Che si è evitata una crisi in Italia sulla politica estera che ho tenuto fede alla mia linea del sessantacinque
In entrambe le votazioni per l'ammissione della Cina Popolare all'ONU cioè sia nel sessantacinque sia nel sessantasei l'Italia voto vota contro la mozione albanesi a favore di quella statunitense
Tra i Paesi europei votano invece a favore della mozione albanese la Francia che come ho ricordato aveva da poco stabilito relazioni diplomatiche con Pechino la Gran Bretagna
Che aveva riconosciuto la Cina popolare già dal mille novecentocinquanta
La Svezia la Danimarca e la Finlandia
Il Governo guidato da Moro faceva così prevalere con questa scelta di votare contro la mozione albanese la linea strettamente una linea strettamente di fedeltà agli sta agli Stati Uniti
Di cui Fanfani sembra prendere atto sebbene preferisse come anche Nenni la la scelta per l'astensione dell'Italia
Nel frattempo Moro aveva dovuto rispondere in Parlamento ad una mozione
Presentata da lungo Pajetta Ingrao e altri esponenti del PC che chiedevano che la delegazione italiana alle Nazioni Unite esprimesse un voto favorevole all'ingresso di Pechino nel Consiglio di sicurezza
La mozione albanese a favore della missione della Cina Popolare alle Nazioni Unite viene dunque respinta ma contemporaneamente si registrava una progressiva crescita del fronte propri chino
Non a caso sono questi gli anni in cui la Cina di Mao emancipata sì dall'influenza sovietica tenta di elaborare una concezione originale del proprio ruolo internazionale
E incentra la sua politica estera
Sull'alleanza con i Paesi di nuova indipendenza e sulla teoria della azienda teoria delle zone intermedie
Cioè di dell'esistenza secondo ma o di due zone intermedie che comprendevano tutti i Paesi diversi dagli Stati Uniti ed alienazioni del blocco sovietico
La prima zona intermedia riuniva i paesi dell'Asia dell'Africa e dell'America latina accomunati secondo ma o non tanto dal sottosviluppo economico quanto dalla dominazione politica subita
E l'altra li univa alcune nazioni del mondo capitalista cioè i Paesi dell'Europa occidentale fra cui anche l'Italia il Canada l'Australia Nuova Zelanda il Giappone sfruttati e controllati dagli Stati Uniti
Una parte una parziale solidarietà era dunque possibile tra i Paesi di queste due zone in nome di una comune lotta contro l'imperialismo
Sono questi anche gli anni in cui cresce
L'impegno della Cina in Africa di cui sono testimonianza i viaggi di Giovanni Lai e e la firma a Pechino degli accordi per la costruzione della ferrovia Tanzania Zambia
Anche negli anni successivi Fanfani si occupa della questione del seggio cinese all'ONU come testimonia la sua corrispondenza con ortogonale
Nell'agosto del sessanta sette durante una visita una sua visita a Bucarest Fanfani incontra c'è un sesto e il quale gli chiede aiuto l'aiuto dell'Italia per far uscire la Cina dall'ISO ma dall'isolamento
E domanda Fanfani di farsi portavoce di questa richiesta a Washington
Fanfani anche in questa occasione propone
Come un'ipotesi accettabile agli Stati Uniti
La neutralità degli Stati Uniti all'ingresso della Cina all'ONU contro la neutralità della Cina nel negoziato di pace col Vietnam
Come è noto alcuni anni dopo precisamente il venticinque ottobre settantuno quando Fanfani era Presidente del Senato la Repubblica popolare cinese viene ammessa nel Consiglio di sicurezza e Taiwan viene espulsa dalle Nazioni Unite
In questa occasione l'Italia si astiene sulla risoluzione americana
Che ora prevedeva l'ingresso della Cina comunista ma contemporaneamente era volta a mantenere la presenza di Time Warner e l'Italia vota invece a favore della risoluzione albanese
Da ricordare che l'anno precedente l'Italia aveva stabilito relazioni diplomatiche con la Cina popolare e i politici italiani protagonisti di questo accordo erano stati prima Nenni e poi Moro
L'accordo non prevedeva esplicitamente il riconoscimento della sovranità
De la Repubblica popolare cinese su Taiwan
Ne il diritto della Repubblica popolare cinese ad essere l'esclusivo rappresentante della Cina all'ONU ma durante i negoziati a Roma il Governo italiano aveva assicurato il proprio appoggio a Pechino
Riguardo alla votazione per l'ammissione all'ONU
Non mi ha qui possibile approfondire i temi di questi temi a cui ho solo ha accennato e per il cui
Approfondimento rimando al testo scritto nel complesso comunque per quanto riguarda i rapporti di Fanfani con la Cina
Dall'esame delle sue carte emerge che le posizioni da lui assunte nei confronti del grande Paese asiatico erano per lo più un riflesso di altre questioni
Cioè erano trattata in funzione di temi su cui Fanfani Sting Penna come il disarmo la non proliferazione nucleare il rafforzamento dell'ONU oppure in funzione di rapporti con altri Paesi come il Vietnam dell'Unione Sovietica che Fanfani aveva avuto modo di conoscere più da vicino
Del resto era molto difficile in quegli anni per qualsiasi politico occidentale conoscere le reali condizioni interne
Del Paese che usciva dalla catastrofe del grande balzo in avanti ed andava verso un'altra catastrofe la cioè la rivoluzione culturale
Le uniche tracce di fonti che potessero fornire a anima azioni prima mano sulla situazione interna cinese sono rappresentate dal
Va sottolineata anche anche per i rapporti con la Cina la non trascurabile influenza esercitata su Fanfani da la filiera
Una
Efficace sintesi a mio avviso di come La Pira guardasse alla Cina di Mao è contenuta in una lettera descritta da dall'attira appunto a Paolo sesto il ventiquattro gennaio mille novecentosessantaquattro
A commento del viaggio di Jowell ai nel Mediterraneo a Parigi La Pira si interrogava sul significato teologico di tale evento e scriveva
I finalisti modi fondo di questo movimento della Cina verso il Mediterraneo a me la risposta non pare dubbia innestare il popolo cinese come tale tutto nelle querce di Abramo
Fantasia forse no forse è la spiegazione teologica di questo immenso movimento storico che porta irresistibilmente il popolo cinese nel lago di Tiberiade
Paolo sesto a Gerusalemme epifania mille novecentosessantaquattro cioè l'hai nel lago di Gerusalemme epifania mille novecentosessantaquattro coincidente coincidenze casuali non credo segno dei tempi
E poi in attira proseguiva indicando Fanfani come l'unico politico in Italia che avrebbe potuto intessere rapporti con la Repubblica popolare cinese
Utili alla pace nel mondo al disarmo ma anche all'ispirazione cristiana delle nazioni e aggiungeva
Aggiungeva la Pira una autentica politica estera italiana non può strutturalmente non essere pur nella sua autonomia una politica di confine con la sede apostolica
Non c'è dubbio che la Cina Popolare costituisse per la Santa Sede un grande motivo di preoccupazione per la sorte della Chiesa locale e in generale per il futuro della popolazione cinese
La Pira e Fanfani erano sensibile a questo tema e alle relative preoccupazioni ecclesiali
Certamente la Pira interpretava in modo tutto personale la situazione internazionale
Ma coglieva e trasmetteva Fanfani che la Cina di Mao non solo non andava isolata mandava coinvolta in un dialogo diretto e possibile e qui torna al tema del dialogo a cui è stato fatto cenno ieri riguardo il dialogo con i Paesi comunisti fatto cenno ieri riguardo all'Unione Sovietica
Nelle carte di Fanfani si trova copia di un telegramma di Giovanni Lai
Alla tira
Il tredici del tredici agosto mi novecentosessantaquattro
Il premier cinese scriveva la Pira affrontava la situazione del Vietnam e condannava duramente la la l'aggressione
Americana
L'ultimo punto a cui vorrei accennare brevemente è il primo viaggio di Fanfani in in Cina
Che si svolge nel dicembre del settantacinque si tratta di una visita privata su invito dell'istituto del popolo cinese per gli affari esteri quindi l'iniziativa viene da parte cinese
In durante questo soggiorno durante il suo soggiorno appicchino Fanfani viene ricevuto dal vice primo ministro pensiamo Pino
E i giornali cinesi danno risalto a questo incorona questi incontri definendo lì amichevoli la stampa sovietica invece attacca Fanfani lo definisce una tigre di carta
Prevedendo che avrebbe poi dovuto pagare il conto di l'ospitalità cinese svolgendo in Europa al suo ritorno attività anti sovietiche come Strauss il leader del partito cristiano sociale
Che aveva visitato la Cina ha più volte
Non è da escludere che Fanfani tra gli scopi del suo viaggio messa anche quella di interessare la leadership di Pechino alla condizione dei cattolici cinesi e più in generale richiamare l'attenzione su una politica religiosa meno dura
Anche nei mesi successivi e si presenta numerose occasioni di contatti con i dirigenti politici cinesi siamo nella seconda metà degli anni Settanta alla morte di cioè l'hai per esempio
Nel del settantasei e anche la morte di Mao e e Fanfani a commemorare la figura di Mao in Senato e la peraltro la la
Il testo del telegramma di condoglianze che Fanfani invia accolgo fine avviene interamente pubblicato dall'agenzia Nuova Cina
La nella seconda metà degli anni Settanta concludo Fanfani spendere molte energie per mantenere vivi contatti personali che rapporti dell'Italia con la nuova dirigenza politica cinese in un momento del passaggio al dopo Mao
E questo impegno si pone quindi in una linea di continuità con le sue posizioni negli anni Sessanta a favore del riconoscimento della Repubblica popolare cinese grazie
Grazie
Adelisa giudiziario per questo
Ulteriore tassello che va in qualche modo a completare l'angolo di visuale mondiale sul dedicato alla politica resterà dei Fanfani Achref frutto voglio ricordarlo di fame di lavoro del gruppo milanese su questo tema dei rapporti con la Cina
Mentre salutiamo la signora Maria Pia Fanfani che intanto di Giunta ad onorare il nostro convegno e prima di lasciare spazio alla tavolo rotondo
Vorrei introdurre
Una testimonianza d'eccezione quella di Ettore Bernabei qui
Inoltre nella veste di presidente del Comitato per il centenario prego
Sì
Bisogna accendere o no
Specie
All'inizio del mille novecentocinquantasei
Fanfani volle che
Io mi trasferirsi da Firenze dove dirigevo un quotidiano il giornale del mattino
Di diciamo ordini convinta a parte sostegno a all'Azzi al Sindaco
Di là
La Giorgio la Pira
Bensì a Roma a dice per il popolo
Io cercai di resistere ma non mi fu possibile e quindi cominciai questa nuovo lavoro diciamo ma
Per
Così presi un'abitudine che poi di un logo molti decenni di incontrare
Allora addirittura quotidianamente ma poi Scurto spesso Fanfani
Sempre molto preciso molto
Puntuale né in questi incontri in genere io allora era un direttore di un quotidiano che andava a trovare
Il suo editore
Ogni giorno
Andavo sul finire della mattinata quando lui aveva cessato in Piazza del Gesù le sue funzioni di Segretario della Democrazia Cristiana
Parlavamo un po'in genere all'inizio sempre scambiarci
Nel
Le notizie che riceve vendevamo degli importanti Fanfani era uno che al dava molta importanza alla formulazione
Perché bisognava essere sempre informati diceva poi lo accompagniamo spesso a casa in macchina
E così
Brilla ma la maniera pian piano di capire che
Come è stato detto in questi convegni in questo modo impegno e anche in altri l'hanno preceduto
Fanfani era un uomo di studio un che metteva a frutto i suoi studi in questo caso di
Storia economica per
Fare
Politica secondo un progetto secondo un progetto ecco
Qui è stato molto
In questi due giorni molto
Sottolineato e
Funzione di uomo di pace ma
Bisogna pensare che non era il suo un pacifismo sia pure quello anche nobile cristianamente ispirato
Una componente organica di una concezione che era ad un tempo
Politica sociale
Economica
Il suo ruolo disegno direi principale
Il suo fine
Più sentito il
Era quello di
Non sono ricostruiti partecipare alla ricostruzione di
Di questo nostro Paese
Ma anche di migliorarne molto profondamente le condizioni di vita della di tutta la popolazione
E
E così
Immobili cercare di modificare
Meglio che fosse possibile
Le condizioni di un sistema politico economico sociale
Che secondo le sue convinzioni e quelle del suo amico l'appiglio poteva essere riformato
è stato detto in questo convegno e anche nei e altri convegni su Fanfani l'attualità del suo pensiero e della sua azione politica
Al di molte delle
Dico che le riforme economiche e politiche sociali che furono fatte in quegli anni
Dalla Democrazia Cristiana anche con il concorso di Fanfani
Si dimostrano
Attuali si ricorre a quelli
A quei modelli di di di economia mista
A quegli interventi dello Stato
Che negli ultimi vent'anni sono stati deprecabile addirittura con una iattura e ora invece vengono considerati una salvezza
Era in questo concezione organica ricche rientrava un e nella anche la concezione
Pacifica se si vuole di politica estera
Nebbie subisce un'esperienza nella mia attività di direttore del popolo
Nell'autunno del cinquantasei ci fu
L'intervento militare armato francese inglese contro l'Egitto dopo la razionalizzazione del ca della società del Canale di Suez
Di Fanfani come segretario della Democrazia Cristiana avesse un atteggiamento che so
Da molte parti scandaloso di si dice
Non solo si differenziano dall'atteggiamento alle decisioni e dalla politica anglo francese ma
Si schierò apertamente contro
E così
Infatti il popolo
Fu allora un giornale abbastanza
Difforme
Da quello che diceva la maggior parte della stampa italiana che invece
Solida ripensava con l'intervento anglo francese
Così imparai anche
A
Certi tante cose che poi vi furono
Utili negli anni successivi
Quando mi trovai
In una vicenda che
Credo che dover testimoniale oggi
Che alcune persone conoscono ma informate Emma che non è certamente
Non saranno in
Nemmeno negli archivi
Hai farli attingono gli studiosi di storiografia
Nel sessantadue
Io mi trovavo negli Stati Uniti
Come allora non più direttore del popolo ma direttore generale della RAI perché
Dovevamo firmare
Una serie di accordi
Giusto proprio al Dipartimento di Stato per l'uso in televisione del dei satelliti per le trasmissioni televisive
Davamo quindi dirigenti di una trentina di enti televisivi mondi su tutti i Paesi del mondo
Ma quel giorno quando Chirac
Riunirono in una sala del Dipartimento di Stato ha mosso in tal
Ci fece l'aspettare insolitamente e poi ci dissero
Non possiamo
Procedere alla firma degli accordi ma capire se
Che ci sono forse
Di altra natura più importanti e
E per voi anche forse più interessanti
Sospensione luci e ci fecero vedere
Dice attraverso il satellite e anche attraverso
MIF egli allora aerei dilunghi dice si chiamava neri Spiga abbiamo preso queste immagini
Su Cuba e ci fecero vedere
In anteprima perché nessun giornale ne aveva ancora parlato
Ci fecero vedere le postazioni di missilistiche
Che a Cuba i sovietici avevamo puntato
Sul gli Stati Uniti che siamo
A cento metri a cento chilometri in linea d'aria
E ci fecero vedere anche le navi sovietiche che
In nella fra antico si dirigevano verso le coste americane
Con altri
Erano tutto Ursus sulla soldati queste navi si vedevano
Delle casse ma era alle stesse uguali che Sergio c'era Marco uguali e quindi altri missili e ci informano che ne erano altri missili che venivano mandati verso Cuba
Ecco si dice ora appena sarà possibile qualche conclusero questa certamente molto interessante visione appena sarà possibile firmeremo gli accordi
Io stavo per rientrare a Roma quando mi telefono a Fanfani appunto avere al Presidente del Consiglio di fra il governo delle convergenze parallele
Lui usava fortissimo il telefono sapeva che anche allora e non tutti controllati mi disse lei cosa fa
Maldini lo sto tornando ENI perché nel frattempo era venuta fuori la notizia il giorno dopo era venuta fuori
No no dice rimanga lì
Parlino non per Bianchi era il suo addetto stampa
Lui dirà cosa fare lui mi disse appunto di andare di rimanere a Washington ma di trasferirmi in un altro albergo eclissato e aspettare diplomatico certo signor liste che mi avrebbe detto cosa fare
Infatti dopo due giorni venne il resto
Signor liste
Ma io nel frattempo ero stato informato
Di quello che avrei dovuto trasmettere anche
A questo riformati americano che era un po'un diplomatico un sui generis insomma nel senso
Che lavorava personalmente per il presidente Kennedy
Infatti preciso subito che veniva con me
Rappresentante del presidente Kennedy
E io allora
Fui in grado di
Attraverso prestiti e immediati intermediare italiano non era poi un mio collega giornalista
Seppi quello che Fanfani voleva far sapere al presidente Kennedy
Nel frattempo dopo il discorso
Del Presidente degli Stati Uniti dice classicamente faceva capire che si
Le navi sovietiche non fossero tornate alle loro basi SI sovietici non avessero
Tolto i missili da Cuba sarebbero intervenute al Forze armate americani e quindi nella terza guerra mondiale
Papa Giovanni ventitreesimo
Fece un appello
A tutti i Capi di Stato per la pace
Un appello abbastanza contrastato la furia masticava perché molti
Prelati aveva una giusta preoccupazione che questo appello non diventasse così non cadesse nel vuoto per nessuno nullo assumono accogliesse
Però altri come il sostituto alla Segreteria di Stato
Dell'acqua incoraggiare un anzi aiutarono Giovanni ventitresimo a scrivere questo appello
E vale intanto riceve un
Un'accoglienza positiva proprio dal
Dal
Capo del Governo italiano a Fanfani
Un po'
Simmetrici diceva di metterci a disposizione luglio il suo Governo per tutto quello che era possibile fare per impedire
Una drammatica
Involuzione della situazione internazionale
Ecco la proposta di Fanfani la proposta che che lui fece anche alla Segreteria di Stato vaticana che fece arrivare al Presidente che ndr a quella che
Gli americani togliessero
Inizi lì dalle Puglie i loro missili dalle pubbliche
Cioè dal territorio italiano che allora erano gli unici missili che potevano arrivare
Drammaticamente arriva
Sul territorio sovietico
E qui c'entra anche i il realismo di Fanfani che è stato più volte sottolineato in questo convegno realismo anche in politica estera
Noi sapeva
Che i i due Capi di Stato dei due schieramenti Chennedy plus offre
Si trovavano in gravi difficoltà perché è una buona parte dei loro establishment diciamo così
Dei loro dirigenti dell'apparato sia militare che industriale economico
Sapevamo benissimo da parte sovietica sapevano che quella era una provocazione grave
Pur la facevano e da parte americana volevano cogliere quella provocazione per irrigidire frutto la situazione
Quindi
La proposta
Offriva una possibilità
A
Allora diciamo di salvare la faccia
A a a Krusciov offre
E a quella parte del suo establishment che non voleva il peggio diciamo così
Nello stesso tempo non danneggiava certamente l'apparato difensivo
Degli Stati Uniti e
E dell'Alleanza atlantica in maniera determinate si
Ecco perché io feci sapere queste cose a a al signor liste e quale poi torno da me più volte
Perché voleva dei particolari che io a mia volta chiedevo
Alla fine poi il venerdì di quella settimana drammatica
Mi disse che il giorno dopo sarebbe venuto a prendermi per portarmi alla Casa Bianca
Non vi nascondo che io ero stato solo un'altra volta giusto con Fanfani nel cinquantotto alla Casa Bianca apre un pranzo con il Presidente Eisenhower
Entra invece stavolta da una porta di servizio
E venne incontra me dopo un po'di tempo
Arthur Schlesinger
Che io conoscevo solo così perché avevo letto i suoi libri di storia
Venne a me in conto sul
Si vede io rimasi un po'sorpreso un po'perché ero emozionato diciamolo pure
Ebbene
Laddove invece mi disse lei guarda la mia camicia già lasciarlo alla Francia giallo e Gemma San
Non potendo fare idrica invece ci vestiamo almeno Barbican
Grazie
E mi disse allora avverte dica pure al Presidente Fanfani che la sua proposta stanza accolta proprio limiti molto in quella stanza perché era la famosa stanza ovale
Dove spunti era
Riunito il Consiglio di sicurezza
Dice domani il ministro Bobba Chennedy farà un accenno ed in questo proposito è infatti la domenica successiva
Ci fu un questo discorso dell'allora ministro alla giustizia
Babacan mediche disse appunto che c'erano le possibilità di intesa e infatti poi dopo le navi sovietiche tornarono indietro e poi piano piano si avvio assoluzione l'affissione di Cuba
Voluto ricordare presto perché
è un po'tipico della
Del modo di fare di Fanfani inviato di adoperare le persone chiusa nome usare in senso
Strumentale ma insomma di avvalersi di tutte le possibilità ecco di persone di situazioni per risolvere
In questo caso Ritossa per lui che si trattava di risolvere l'eliminazione di un grave
Focolaio che poteva diventare
Poi
Esclusivo determinante per una
Conflagrazione generale e e lui cercava sempre di evitare
Qualunque irrigidimento delle
Delle delle contrapposizioni
Di politica internazionale proprio perché pensava che
Sono in un ambiente di pace
L'Italia avrebbe potuto
Portare avanti il suo modello di sviluppo
Che ricordiamolo per merito di tutti che per Nerviano per merito di tutti gli italiani intendiamoci sia prendi intanto di maggioranza ma anche quelli di opposizione perché
Tutti parteciparono alla ricostruzione italiana ma anche diciamo a quella creazione
Di un modello di economia mista
In cui le aziende pubbliche
Davano a quelle private
La possibilità di rimanere concorrenziali sul lasci sui mercati internazionali perché appunto le aziende pubbliche offrivano Energia servizi semilavorati a bassissimo costo
E questo è un modello che poi purtroppo
Stanzone innervare i processi che il nostro Paese ha dovuto subire di destabilizzazione è stato volutamente distrutto ma che oggi purtroppo si vede che era quello giusto
Quindi
Ecco perché io ringrazio
Come solo come come Presidente del Comitato per le onoranze del centenario di Fanfani
Della nascita di ciascuno di fontanili in Lazio tutti quelli che hanno i relatori e tutti quelli che hanno partecipato a questo fondo degno proprio
Perché
Ricordate non è solamente
Un dovere di rispetto Personeni
Che hanno dato la loro vita per questo nostro Paese ma è un ricordare che si può sempre intervenire per migliorare le situazioni e l'Italia in questo può essere ancora
Maestra anche di politica internazionale grazie
Grazie
Con questa
Testimonianza importante di Ettore Bernabei si conclude questa parte
Della sessione dedicata
Con la cooperazione nord-sud io ringrazio tutti gli intervenuti naturalmente gentile pubblico per l'attenzione e annuncio ora la tavola rotonda sulla politica estera italiana dagli anni Cinquanta ad oggi