Intervista a Lisa Canitano sulla vicenda del rifiuto di un farmacista di vendere ad una paziente la pillola del giorno dopo e sull'indagine avviate dalla Procura di Roma

Martedì dieci febbraio siamo qui alla Procura di Roma a piazzale Clodio siamo con la dottoressa Lisa accanita hanno
Oggi la dottoressa capitano e della Presidente l'Associazione vita di Donna dettata convocata dal Sostituto Procuratore il dottor Vincenzo Barba
Per acquisire informazioni rispetto a una vicenda di qualche mese fa riguardava un farmacista a Roma il sabato sera
In cui per legge non ha ha rifiutato di vendere le il contraccettivo di emergenza o cosiddetta anche ridurre il giorno dopo
Prima una paziente la dottoressa accanita no e poi
Pur intervenuta la dottoressa Canini Piano e
Ha rifiutato di darla anche a lei
Che del dottoressa che imitano alla intanto oggi che cosa gli ha chiesto il sostituto procuratore e quindi che cosa significa anche questa chiamata qui alla
Tribunale di Roma
Il sostituto la mia interrogato ha voluto sapere com'era andata quella sera io quella sera
Avevo il servizio non siamo quaranta medici
A turno ci rendiamo disponibili da prescrivere la pillola del giorno dopo a donne che trovino
Bubu medici con preclusioni ideologiche e quindi quella sera ho prescritto la pillola del giorno dopo presso la mia abitazione di mi è stato telefonato a una mezzoretta dopo che per me ci sta si rifiutava di consegnarla con anche il timore che questo si potesse verificare altrove io li ho invitati ad andare altrove venire dopo però chiamato il farmacista per dirgli che non lo poteva fare
Luini per telefono
Mi ha detto che faceva appello alla legge sull'obiezione di coscienza di Storace io gli ho detto che questa legge non esisteva qui che sarei venuto a io stessa a a chiedergli il farmaco
Beh ora dunque nel dopo i fatti che lei comunque già aveva anche raccontato sia quindi a mezzo stampa che anche attraverso Radio Radicale
Né eccetera starà da parte sua una denuncia formale
Dunque ed io l'ho fatto la deposizione la sera
Di fronte alla polizia che aveva acquisito agli atti
E quindi era in possesso sia della mia ricetta che della circolare dell'ordine dei farmacisti che avevo portato con me per spiegare al farmacista che si era deciso di ascoltarmi che non poteva esimersi dalla consegna del farmaco
E quindi sono stata chiamata come persona conoscenza dei fatti
Sul possibile valutazione dell'interruzione di pubblico servizio
Vorrai esiste un Codice etico anche dei farmacisti quindi al di là del fatto che come dice ma lei non c'è una legge né tanto meno una legge regionale che vieti occhietti dia dividendo per la possibilità a un farmacista
Di decidere cosa fare in base a propria coscienza anche il Codice deontologico dei farmacisti dice qualcosa di molto preciso rispetto a a questa obiezione di coscienza esistiamo resiste
Non esiste nulla la relazione fra i medici i farmacisti
è quella che viene descritta nell'articolo trentotto del regio decreto nel mille novecentotrentasei
Che a tutt'oggi o in vigore e che dice che il farmacista tenuto a consegnare il farmaco prescritto dal medico
E
Procurarselo in casa ne sia espulsi sto sono tre righe non c'è altro che nessuno ha legiferato in tal senso o in senso opposto del mille novecentotrentasette
Campanile input o ad imputazioni potrebbero essere attribuite a forma città così secondo anche colloquio che lei ha avuto il suo più procure Sostituto Procuratore o comunque secondo quello che
Pensa anche rispetto alla vicenda
Ma con Sostituto Procuratore
Si è convenuto che le leggi vanno rispettate e che ogni professione
A degli obblighi fino appunto stabiliti per legge questo è un decreto regio tuttora in vigore
E quindi è come una legge del nostro ordinamento
E che deve essere rispettata dalla persona che riveste quel ruolo quindi si potrebbe configurare una sospensione di pubblico servizio
Un'interruzione di pubblico servizio poi adesso mai possiamo avere anche delle
Delle sanzioni disciplinari degli ordini ma questo è un altro discorso che riguarda la relazione di ognuno di noi con l'ordine professionale
Bene grazie dottoressa Canepa