Intervista a Stefano Ceccanti sul suo giudizio sul nuovo testo del Disegno di legge Calabrò sul testamento biologico

Radio Radicale abbiamo ora qui cono il professor Stefano Ceccanti del PD professore Ceccanti dunque il relatore Calabrò il relatore sulla testamento biologico ha presentato due emendamenti uno dei quali tra l'altro
Cambia mi par di capire proprio la questione dell'articolo due su cui era stato sollevato anche una questione insomma di dubbia costituzionalità dalla
Prima Commissione che cosa ne pensa
Ma dunque io mi concentro su come è stato riscritto l'articolo uno che assorbe i primi tre precedenti
Dunque anzitutto c'è un problema all'inizio perché c'è una sorta di proclamazione di integralismo costituzionale perché si dice la presente legge secondo quanto stabilito dagli articoli due e tredici e trentadue la Costituzione
Scrivere così sembra che dagli articoli due e tredici e trentadue si possa ricavare solo questa legge nessun'altra legge
Ora c'erano io a me proprio c'è una legge un'alta cedere non è che posso dire che dagli articoli due e tredici trentadue dicendo una sola legge
Quindi qui andrebbe cambiato nel rispetto degli articoli due e sedici e trentadue poi legislatori si assume la sua responsabilità di fare una delle leggi possibili
Dentro costruzione
Poi c'è un problema perché il diritto alla vita e definito inviolabile e indisponibile del diritto alla salute no
E quindi in qualche modo si crea una gerarchia fissata e due diritti in cui il diritto alla vita prevale sempre e comunque su quello alla salute
Per cui anche qui bisognerebbe dire che pure il diritto alla salute è inviolabile e indisponibile e poi dopo il legislatore cerca di bilanciare le caso per caso
Poi abbiamo un altro problema il problema della lettera e
Secondo me la lettera e
Se non si stabiliscono dei limiti del rispetto della dignità della persona rischia portare a dei casi i trattamenti sanitari obbligatori
Perché dire l'intervento del medico non possa mai consentire la morte del paziente sembra quasi arrivare accanimenti terapeutici attrattori proposto nell'articolo uno quel conce perché nell'articolo essi cioè praticamente le cose di ieri non noi ma il relatore Boscetto ha fatto votare la prima Commissione vengono di fatto aggirate
Per di più poi il comma la lettera f
Ha tolto un soprattutto alla formulazione precedente quindi cioè garantisce che in condizioni di morte prevista come imminente il medico possa senesi da trattamenti straordinari non proporzionati non efficace non tecnicamente adeguati rispetto le condizioni cliniche del paziente uliveti di cura
E quando non c'è la morte imminente in quel caso il lo escludiamo paradossalmente la formulazione di prima dell'assessorato regala però era più cauta perché diceva soprattutto qui soprattutto non c'è più
E quindi si salvano solo quelle in condizione di morte niente quindi insomma il medico invece trattamenti e straordinari non proporzionati non efficace non tecnicamente adeguati dovrebbe comunque astenersi anche in altre soluzioni
Quindi sola per certi versi è un testo anche più restrittivo di prima mi sembra
Quindi complessivamente un giudizio pesantemente negativo
Interi momento se i testi sono questi non può che essere pesantemente negativo riduciamo come sempre il professor Stefano Ceccanti senatore del PD