Intervista a Paolo Pirani sull'attuale crisi economica e sulle dichiarazione del Ministro Giulio Tremonti su un "ulteriore gruzzoletto per gli ammortizzatori sociali''

Con
Paolo Pirani che segretario confederale della UIL vogliamo occuparci di quanto questa crisi gravissima crisi economica statu dicendo che in termini dibattito politico economico sindacale perché
Nei giorni scorsi molto si è dibattuto dal punto di vista dl e urgenze
Dovute ai tanti i licenziamenti di lavoratori a tempo determinato lavoratori che non hanno
Ammortizzatori sociali si è dibattuto della nascita su anche sul mondo della proposta del segretario del PD Dario Franceschini di inserire un assegno che vada questi disoccupati però grazie anche alla conoscenza
Di un iter sindacale colpirà ne vogliamo capire meglio intanto di cosa stiamo parlando partiamo da un dato voi avete avuto un incontro un primo incontro interlocutorio con il il Governo per i danni per discutere anche di questo dice della dell'emergenza di chi perde il posto di lavoro sono davvero tanti quanti
L'abbiamo ideato credo guardando al cinquecentoundici cento quindi
Assolombarda indicare una libri che irritava entrando grandi dibattiti oltre colpirà
Se il far west lavoratori sei giovani e anziane inciderà profondamente questo Paese
Il nostro problema annualmente quello di delineare delle politiche più o meno giuste il Governo peraltro lo affatto il problema vero è che occorre non
Indicare delle politiche ma fare delle cose concrete e questo non è ancora avvenuto c'è un colpevole ritardo
Occorre subito siano varate delle misure in controtendenza il Governo dovrebbe assumere la spesa
Lo stesso piglio di emergenza che ha assunto e quando l'incarico Bertolaso sgombrare dai rifiuti la città di Napoli occorre la stessa capacità di intervenire di decidere
Di fare delle cose innanzitutto per pervenire sul posto di lavoro le persone e impedire che escano dal circuito produttivo e delle aziende chiudano perché dalla crisi usciremo prima o poi
E però non è che usciremo omettiamo entrati quindi occorre uscirne avendo comunque mantenuto un apparato produttive una capacità di competere
Ieri Tremonti ha annunciato la presenza di un
Gruzzoletto riguarda molte volte sorretto ma insomma per gli ammortizzatori sociali per i precari crea a quanto ammonterebbe di cosa si tratta
Ma cifre ancora non sono state fatte appunto da questi annunci del decreto-legge gruzzoletto Illy se non è che e
Inducano grandi speranze il problema che
La credibilità colpendo
Implichi luogo
Più e lavoratori e per le lavoratrici che avevano il contratto di lavoro cosiddetto precario precaria dalle collaborazioni
Professionale le collaborazioni continuative il tempo determinato
C'è una prima misura che riconosceva un una tantum pari al dieci per cento dell'ultima retribuzione si tratta di poche
Vorrei inoltre pochi euro e adesso carrette e intenda con questo cosiddetto gruzzoletto
Raddoppiare o triplicare il quel tipo di opportunità diciamo mediamente per chi ha perso un posto di lavoro che gli dava
Mille cinquecento euro al mese e siamo molto molto meno la previsione
Attorno ai lavoratori delle collaborazioni e professionali poco però
Circa otto mila nove mila euro laddove non sono in atto una segreta una tantum di ottocento euro riferite alla fine dovrebbe essere una perché
Quello Milanetto potrebbe raddoppiare a mille sei ma parliamo di o no vincitrice dell'ultima retribuzione non del non caricarlo quindi in realtà sono sono molto meno a quindi proprio ieri sera partito aveva una mensilità Porter due due-tre mensilità insomma ecco
Siccome importo però esibizione insieme ripeto non è vietato ancora tarda una indicazione decifrabili viene è poco tant'è che noi diciamo una cosa innanzitutto
E rinnoviamo almeno sul due mila nove tutti i contratti di lavoro a tempo determinato
Si fa un parlare adesso di questi settantamila collaboratori della pubblica amministrazione che a luglio scadono
Ed i nuovi calcoli almeno sul due mila nove e poi diamo meno il Governo che è parte in causa senta impone al datore di lavoro
Cominciare ad emendare non è una cosa che poco da fare insomma ecco
Però lei dice da un lato questa misura la che proponete voi sindacali per sessanta mila persone diciamo
Sì per esempio appalto l'esempio del pubblico impiego ma in generale diciamo e chiediamo alle intese e alla alle amministrazioni pubbliche D.P.R. innovare tutti i contratti a tempo determinato almeno sul due mila nove insomma
Al netto di questo ma insomma che cosa serve e il quanto serve soprattutto voi cosa perché abbiamo detto che la proposta di Franceschini
Che contempla un assegno
Però una tantum cioè non è una riforma strutturale quella ripropone strane Franceschini con il figlio rimane secondo noi che ci sono risorse più che a finanziare una indennità di disoccupazione che una parte dei diritti
Favorire ed è una tendenza che danno all'imprenditore chiudere licenziare
Occorrerebbe investire i soldi bene tenere le persone sul posto di lavoro magari ad orario rigo
Otto incorrono integrazione a quel punto del reddito appunto da parte di un ammortizzatore sociale quindi
Ci permette più efficace tenere le persone al lavoro
Che non dare un assegno di disoccupazione sta costerebbe la misura di questo tipo
Ma a
Secondo noi è un problema relativo perché
In quella fase chi più spende meno spende perché se noi immaginiamo Pandev faccio un esempio che parte dal Ministro Scajola quando ci fu un incontro sulla
Sia sugli incentivi
Il settore dell'auto rappresenta in termini allargati l'undici per cento del prodotto interno lordo italiano
Credo che intende chiudere avrebbe un aspetto negativi in modo anche sulle casse dello Stato in termini non solo l'indennità di disoccupazione e di ammortizzatori sociali
Ma di mancato gettito sia fiscale
Che del diverbio avrebbe un costo
Sulle casse dello Stato sebbene il più alto di qualche milione di euro da destinare invece ad impedire che l'articolazione precipiti per cui in quel verbale del cerchio ed è giusto fare i conti è giusto non buttare i soldi
Ma bisogna per dire che i soldi vanno problema dipendenti in maniera utile e non
In maniera sbagliata il problema che oggi abbiamo
Particolare il cosiddetto credit crunch e cioè la scarsissima propensione delle banche a finanziare le intese
E questo soprattutto per il tessuto partite vale il prezzo della piccola impresa e spesso reggeva anche per pagare che sono le bollette della luce cioè grazie alle attività correnti con
Il credito delle banche
C'è il rischio che molte imprese preferiscano chiudere i battenti invertito l'ordine altre in altre attività quindi occorre fare un passo ogni sforzo
Perché le banche in quelli di momenti dei piani soldi alle imprese ci tolga un dubbio un po'
Scorretto forse cattivo ma non è che voi sindacati non amate l'assegno di disoccupazione sussidi disoccupazione perché in qualche modo rispetto a uno strumento come la cassa integrazione perdete un un potere di mediazione
No occupazione ammetterlo non l'abbiamo noi non lo amano se testo che vi dicevo perché non ricevevano cioè lei deve immaginare fra supponiamo che tra un anno una nell'usciamo dalla crisi e quindi non dialettica ed in linea diciamo rivolto economico dei diversi Paesi
Ora
L'Italia può uscire dalla crisi del mantenendo ove incrementando un profilo competitivo che fa delle cose da un lato
Quali investimenti infrastrutturali che mancano dall'altro mantiene una parola industriali tutte le imprese sono chiuse non è che fra un anno che ne esce dalla crisi
Il Paese
Fuori saranno altri i competitori ma noi non non ci saremo per cui
Puntare oggi le nostre carte sulla finanziamento della disoccupazione non sul finanziamento per lavoro
è un errore gravissimo netta è il caso della Indesit per esempio cioè chiusa la fabbrica appunto dopo va vedere appunto
Perché non era l'indebito perché lei
Supponiamo che chiuda Pomigliano che chiudano altre aziende Sicil Power usciremo dalla crisi dovremmo Polonia che magari avrà un'industria dell'auto dell'elettrodomestico è un'Italia che non lavora più allora
Occorre impedire contrastare questi fenomeni non agevolarli dando diciamo dei sussidi di disoccupazione che in ogni caso
Sono assolutamente insufficienti anche non solo mantenere le persone ma anche a quella sostegno
è la domanda che parto solo con salari e pensioni e via dicendo non sono pochi però coloro che hanno
Che hanno già perso il lavoro per quelli che che misurare immaginate voi chi dire ha perso il lavoro certamente occorre l'intervento dell'ammortizzatore sociale abbiamo ricordato questi deve quelli
Le figure diciamo precarie che sono i primi ad esserne colpiti per cui noi
Siamo ci stiamo battendo perché aumenti il Governo mi pare che cominci a capirlo via delle prime risposte ecco occorre renderlo il più strutturale occorre soprattutto evitare quelli che sono
I finanziamenti europei
E per finalizzarli
Al sostegno dell'occupazione Scarpa aperto
Però occorre che siano coinvolte le regioni non sono state occorre per un coinvolgimento maggiore perché poi ci sono dei piani regionali difficile governarli
Per il centro culturale però ci avviamo alla conclusione e chiudiamo sulle pensioni un'ultima cosa però su questo
In Italia se non ricordiamo male circa il trenta per cento dei lavori
A via morti dei lavoratori agli ammortizzatori sociali
Gli ammortizzatori sociali in Italia intesa come la cassa integrazione sono diciamo frutto
E quanta parte della forza lavini sono frutto diciamo della del quello di un'organizzazione del lavoro fordista fondato sulla grande impresa da lì nasce ma
Ce n'erano assenti o ritardare fondata e per con data non a caso
Come il sistema per il pensionistico sui contributi pagati dai datori di lavoro e dare il
E dai lavoratori non è fondata sui soldi
Pubblicizzato IPSEMA il tema degli ammortizzatori sociali adesso
Lo si sta estendendo con le cosiddette carte integrazione in deroga che sono quelle e prima non si applicavano alle piccole imprese non avevano la cassa integrazione sappiamo
Che nuova impresa su dieci sono piccola impresa in Italia che non avevano il sistema della cassa integrazione
Il problema e in prospettiva di avere un sistema universale di ammortizzatori anche per come sta avvenendo al pettine questo nodo cioè che una gran parte della trust della forza lavoro italiana non ha
Vado alla Cassa non ha la l'ammortizzatore sociale e come lei sia in prospettiva ma che tipo di sistema immaginate appunto
Ma è una realtà che c'era una delega al Governo su questo
Sì no in prospettiva a quello che dicevo cioè occorrerebbe un sistema di tipo diverso vale cioè quali una sorta di diritto di cittadinanza ad avvenire
Un ammortizzatore in caso di mancanza del lavoro il problema poi e che ci sia una coincidenza
Pranzo oggetto eroga l'ammortizzatore e soggetto che dovrebbe fare una proposta di lavoro perché
Attualmente non è così cui ci sono coloro erogano l'ammortizzatore tipo Linux eccetera e poi ci sono gli uffici del lavoro che dovrebbero svolgere politiche attive del lavoro
Bisogna far coincidere il due sorgenti chiedendo a chi viene a chiedere l'ammortizzatore l'impegno
Per accertare quanto meno il lavoro e la cassa integrazione rimarrebbe perché c'era già secondo voi
Beh bisogna vedere come si svilupperà questo sistema cioè universale chiaro che tendenzialmente e dovrebbe superare è un sistema che i conti
Come dire ha caratterizzato l'Italia per molti americani funzionato sicuramente pur imperfetta
Oggi però occorre tentare un altro il tema
Dall'altro il tema che veda chi aperta di programmi dell'ammortizzatore
Sia uno sviluppo della bilateralità cioè sospende al reddito apertura verso gli enti bilaterali l'ultima domanda si può immaginare di sin anziane tutto ciò con una riforma
Della un aumento dell'età
Deve andare in pensione
Generale e con la contestuale equiparazione della età di pensione per uomini e donne
Ma io penso che non ci siano obiezioni di principio va a lavorare più
Nella vita lavorativa anche se oggi mediamente le donne lavorano dunque ore
Più dell'uomo
Fra cento calcolando giornalmente nel tempo di lavoro pena diciamo lavoro in caldo e lavoro sulla mercato come si suol dire quindi
C'è una disparità e andrebbe venti andrebbe
Si è ridotto quel tipo di disparità va al di là di cui stanno una cosa su cui noi non siamo assolutamente d'accordo
E che un eventuale aumento del tempo di lavoro tempo Orleans in senso generale quindi dell'età pensionabile
Se a nostro avviso in ogni caso devo dire su base volontaria serva finanziari delle cose che dovrebbero essere finanziate
Dalla comunità cioè dalle tasse e dalle dal picco non dai contributi dei lavoratori e dei datori di lavoro
E infine Lizzano delle risorse queste devono andare ad essere invertite nell'aumento delle pensioni
E quindi e giusto lavorare di più per aprire delle pensioni più dignitose
Quando vi rivedete col Governo l'ultima domanda e su che cosa ve li vedete
Noi ci sentiamo anch'esso adesso cioè perché la delibera del CIPE e dovrebbe ripartire le risorse sul sulle infrastrutture
Ci attendiamo sì ci attendiamo
Ci sia poi un monitoraggio
Direi quasi quotidiano sul fatto che non si siano sono stanziate delle risorse sulla carta ma si aprano concretamente dei cantieri ci attendiamo poi una chiarimento appunto su quel gruzzoletto di cui
Si è parlato ma di cui la cui entità ancora non c'è
è stata
Comunica vada interlocutore del Governo lei impressione attratto sulle pensioni hanno intenzioni serie oppure non senza la mia non mi pare che vi è una questione attuale in ogni caso finanziare diciamo
I problemi della derivanti dalla crisi con i soldi dei lavoratori mi pare un'anagrafe si morde la coda pensa ammessa
Grazie davvero grazie a Paolo Reboani segretaria confederale della UIL
Diciamo allora