Presentazione dell'anteprima del film, prodotto dalla Rai, "Pane e Libertà" dedicato alla figura di Giuseppe Di Vittorio

Sensazione
Partire
La sua opera fa parte un patrimonio ideale che il patrimonio della Repubblica e per certi aspetti della nazione
Naturalmente il suo nome particolarmente caro alla CGIL spinto segretario Epifani nella sinistra politica i cui ideali egli seppe peraltro interpretare con spirito di autonomia e libertà
E anche
Dando prova di un coraggioso anticonformismo
Mi riferisco in particolar modo a quel che accadde nel mille novecentocinquantasei quando Di Vittorio polemizzo apertamente duramente con il suo partito il Partito comunista dopo l'aggressione sovietica lunghe
Il carisma l'inibitoria nasceva da diversi elementi veniva dalla passione dalla dedizione per la causa dei braccianti agricoli pugliesi
E poi tutti i lavoratori italiani
Ma veniva anche da un forte senso della responsabilità nazionale
Aveva certamente capisco che il riscatto delle fasce più povere della società sarebbe potuto avvenire soltanto con il consolidamento della democrazia
E senza mai porre interessi dei lavoratori in conflitto permanente irreversibile con quelli più generali del Paese
Per certi aspetti si può dire che l'ansia di giustizia sociale era per lui un fattore di progresso nazionale
Queste che ha dei rapporti tra le parti sociali e largamente diffusa nell'Italia di oggi il tema molti dei
Protagonisti questo rapporto è quanto di questo conflitto sono qui questa sera
è una
Opinione dicevo largamente diffusa anche se va detto che non sempre facile applicarla nella dialettica sociale
E far sì che per davvero le legittime rivendicazioni dei lavoratori si svolgano senza ledere i diritti degli altri cittadini e più in generale dell'interesse nazionale
Quel che è certo che era assai più difficile di oggi la situazione del dopoguerra
Quando la stragrande maggioranza del Paese viveva nell'indigenza quando i braccianti occupavano le terre spinti in primo luogo dalla miseria ed altro e dal desiderio di giustizia quando l'inflazione
Al si chiama il salary che erano già minimi quando lo scontro politiche sociale avrebbe potuto imboccare strade sbagliate tali da compromettere lo sforzo della ricostruzione e tali da compromettere la stessa fragilissima democrazie Italia
In quella difficile stagione Di Vittorio si batte per un'idea di sindacato che non si limitasse le rivendicazioni salariali e normative ma che sapesse guardare con responsabilità anche i problemi dello sviluppo economico
Il benessere generalizzato dei lavoratori sono sue parole
Non può che derivare da un maggior sviluppo dell'economia nazionale da un aumento incessante della produzione da un maggiore arricchimento del Paese oltre che un
Da una più giusta ripartizione dei suoi prodotti
I rapporti sindacali hanno conosciuto momenti di confronto anche molto aspro circostanza peraltro fisiologica
Quando a confrontarsi sono i rappresentanti di grandi interessi collettivi
Ma se la storia italiana dalla seconda metà del Novecento è stata caratterizzata pur tra fasi alterne dal dialogo tra le parti sociali e se il confronto fra mondo del lavoro imprenditori non è mai arrivato compromettere seriamente la stabilità sociale
Tali risultati li dobbiamo anche
All'eredità lasciata da uomini come dire Vito
Do merito che a ben vedere va esteso all'insieme o comunque la maggior parte della classe dirigente italiana dell'epoca a quella politica quell'imprenditoriale
La quale
Almeno nei suoi massimi livelli si trovò in quegli anni a compiere una non meno significativa maturazione democratica e civile
Passando da una visione paternalistica dei rapporti tra i dipendenti per turni di lavoro a una moderna concezione delle relazioni aziendale
Valerio Castronovo
Storico dell'economia ha scritto che le politiche di sviluppo seguite dei Governi di allora erano dovuto a un forte impulso esercitato dal basso
Alla volontaria l'impegno di cui stava dando prova di italiani per non finire nelle meno dell'arretratezza e per diventare padroni del proprio questi
Il senso di quella civiltà di rapporti credo che emerga dalle parole con le quali Angelo Costa
Ho scelto non a caso
Che fu più volte Presidente la Confindustria descrisse Di Vittorio secco di Lou il ricordo di una controparte onesta capace sinceramente legata agli interessi dei lavoratori con la quale è stato possibile fare un buon lavoro nell'interesse del Paese
Ecco concludendo potremmo dire che in quell'italianità di Di Vittorio posto alcuni illuminati uomini politici sindacalisti
Vivere applicava
Il valore del lavoro posto a fondamento della nostra Costituzione intenderebbero nella pienezza dei suoi significati cioè come condizione prima della cittadinanza sociale
Come fattore di promozione umana come elemento produttore di progresso
Ripercorre l'esperienza di figure come Di Vittorio anche e soprattutto grazie a opere destinate al grande pubblico come la fiction di Negri ritengo doveroso ringraziare la RAI
La disponibilità e per la sensibilità dimostrata
Ripercorre l'esperienza di figure come Di Vittorio deve portarci a riscoprire l'insegnamento profondo che ci arrivata i grandi protagonisti della storia repubblicana italiana
Italia oggi ha bisogno di recuperare quello spirito di ricostruzione che fu della generazione del grande sindacalista e dal suo controparte imprenditoriale
Lo spirito di uno sforzo comune in nome di un Comune destina nazionale
è un messaggio valido ancora oggi oggi che sono fortunatamente lontane richiede il conflitto di classe
Il che non vuol dire ovviamente che non ci sia una contrapposizione fisiologica di interessi
Oggi che la necessità di fronteggiare una crisi che sempre di più una crisi globale deve vedere l'impegno corale di tutte le istituzioni di tutte le parti sociali di tutte le parti di tutte le forze politiche
Ecco in questo in questo senso credo che vi sia la centralità del valore del lavoro sancita nella Costituzione Costituzione che non a caso Di Vittorio contribuire a scrivere come autorevole membro dell'Assemblea costituente
Cedo la parola al segretario della CGIL Guglielmo Epifani
Ringrazio il presidente della Camera
Per aver voluto invitarci
A questa anteprima
Lo ringrazio anche per le parole che ha detto saluto tutti i presenti a partire
Baldina debitorio
Presidente Marini chi mi ha preceduto alla guida della CGIL Sergio Cofferati e condivide con me in questa occasione un tributo alla grande figura uomo di sindacalista ed i cittadini
Voglio ringraziare anche la RAI consentitemelo perché ovviamente
Se la RAI si parla mediamente non sempre bene
Io credo che solo la RAI avrebbe potuto fare una scelta come quella che questa sera si fa in quindi questa la voglio non solo ringraziare ma anche
Lavorare chiedere che la RAI continui ad essere quel servizio pubblico in grado di parlare a tutti i cittadini e non soltanto gli interessi di una parte l'interesse di mercato perché questo ruolo del servizio
La ricostruzione davvero molto bella
Non abbiamo avuto modo di vederla soprattutto io penso la prima parte quella da cui nasce
Il mito di vittoria
Quando a dodici anni lavora nei campi quando vede morire il padre quando a quattordici anni comincia a guidare già le prime rivendicazioni dei braccianti poveri della sua terra di Cerignola e della Puglia
Le vittorie un uomo che attraversa davvero tante fasi storiche della vita del Paese
Nel primo dopoguerra
In carcere durante gli anni del fascismo che avanzava con il figlio
Poi il ritorno la ricostruzione del sindacato italiano fino alla sua morte che avviene nel mille novecentocinquantasette
Vittorio ha tante facce
Il sindacalista rivoluzionario delle origini il capo delle lotte braccianti
La personalità che paga con la prigione la sua dedizione valori di libertà
Colui che va combattuta nel trentasei a fianco
E gli spagnoli in quella guerra così importante per le storie dell'euro
L'uomo che vede morire il figlio
Anche in ragione della lotta partigiana che aveva compiuto nella Francia occupata dei nazisti
E l'uomo della
Ricostruzione del Sindacato unitario insieme alle altre grandi figure Achille Grandi e Bruno Buozzi che pagherà poi con la vita questo contributo Burzi morirà nel giugno del quarantaquattro il giorno dopo della liberazione di Roma
E l'uomo che dà un'impronta nel CGIL e l'uomo del piano del lavoro
E la frase una volta perso l'unità bisogna lavorare per riconquista
E l'uomo che nel cinquantasei tiene la schiena dritta
Dopo l'invasione dei carri armati contro i cittadini e gli operai inglesi
E in quella decisione della segreteria della CGIL così chiara così forte dato soprattutto il contesto del tempo non si può essere
Quando ci sono questi fatti che da una parte sola quella dei lavoratori secondo me si compendia l'autonomia e la grandezza del personaggio
Perché oggi è facile dire che aveva ragione di vittoria
Voglio solo ricordare che nella stessa CGIL del cinquantasei
Metà CGIL non pensava come Giuseppe dipinto
A partire dalla Camera del lavoro di Cerignola la sua Cerignola che non era d'accordo con questo giudizio con quello che e Stato sempre di suo figlio prediletto
In ragione di tutto questo vi ringrazio
Ringrazio il presidente della Camera che spero soprattutto che questo film parli soprattutto i giovani a quelli per cui forse il nome di Di Vittorio non ricordo molto
Come purtroppo
Non ricordano molto tanti nomi che hanno fatto la nostra democrazia e hanno fatto la nostra storia repubblicana
In epoca di nuovissimo in cui si segue sempre quello che deve avvenire
Io vorrei davvero insistere perché non si smarrisce scan senso il contributo e soprattutto la conoscenza degli uomini a cui dobbiamo la nostra libertà la nostra democrazia e la nostra giustizia sociale
Buonasera a tutti ringrazio veramente moltissimo a nome di tutti gli attori di essere qui per noi è una cosa ci riempie di orgoglio
I
Vorrei legami all'ultima cosa che ha detto Epifani sui giovani questo film non è una biografia
Nel pubblico un tempo