Tavola rotonda nell'ambito del convegno "Una nuova economia"

Bene allora diamo inizio alla seconda sessione pomeridiana con
Dando subito la parola a Stefano Fassina
Innanzitutto ringrazio la Fondazione luoghi comuni la funzione pubblica e la FIOM per l'opportunità che mi hanno dato che ci hanno dato insieme a
Mi diano Brancaccio e a Paolo Leon di partecipare a questa riflessione che devo dire sin dall'inizio è stata molto interessante la e la giornata la mattinata di oggi
Ha confermato l'interesse i presenti conoscono il documento credo che anche gli invitati a discuterlo l'hanno letto quindi io mi limiterò ad alcune
Riflessioni che tentano di richiamare quelli che vediamo come gli snodi fondamentali da affrontare su un piano soprattutto di iniziativa sindacali e politica
Il primo punto che mi pare sia stato
Messo bene in evidenza perché qua voglio riprendere è la natura per natura vera di questa crisi
Ancora oggi troppo spesso si parla di questa crisi come una crisi finanziaria indubbiamente la finanza c'entra nel
Spiegare questa crisi indubbiamente la finanza va regolata però sta diventando una facile demagogico capro espiatorio
Questa crisi sia un carattere
Come dire storico a nostro avviso proprio perché va oltre la finanza questa
Crisi affonda le sue radici
In un ordine
Culturale e politico economico
Che era insostenibile e che sia rotto il titolo del documento parla di crisi che deriva da bassi salari al fondo di questa crisi
C'è
Un andamento della distribuzione del reddito e della distribuzione dei diritti e delle opportunità che sia andato via via polarizzante no e cioè
Questa è
La la la finanza in qualche modo è stata
Non sono accompagnato perché in questi giorni le ultime settimane il tema della disuguaglianza è tornato di moda se ne parla
Se ne parla tanto anche diciamo da fonti insospettabili fino a qualche mese fa
Ma non sono solo affiancabili in astratto
La finanza accompagnato ed è stata la condizione perché è un livello così diseguali distribuzione del reddito potesse in qualche modo permanere e continuare
A generare consenso su un modello che invece strutturalmente era fortemente
Minoritario percome polarizzata ma i redditi e e le opportunità
Allora
Nel documento lo diciamo in modo abbastanza esplicito
La finanza è stata in qualche modo assai
Cercato di sostituire il Welfare State quel compromesso tra capitale e lavoro che il compromesso socialdemocratico che
Aveva accompagnato nel secondo dopoguerra lo sviluppo delle dove delle democrazie occidentali è stato si è tentato via via di sostituirlo attraverso
Un modello in cui
La finanza
Sostituiva
Funzioni fondamentali dello Stato sociali
Per dirlo con uno slogan
La classe media non riusciva più ad essere classi meglio attraversi redditi da lavoro e qua per classe media intendo l'intendo in senso lato intendo un lavoratore che lavora a tempo pieno che quindi con la sua retribuzione che con con il Welfare
Riesce ad avere
Una
Una condizione di vita piena di possibilità piena di
Di diritti e di opportunità la classe media non riusciva più ad essere classe media attraverso i redditi diretti e indiretti del lavoro e quindi arrivava la finanza e
Il
Consuma debito pochi mettono in evidenza che questa crisi esplode
Perché il debito privato il debito delle famiglie americane
Dal mille novecentottanta al due mila e sette
Sale dal cinquanta per cento del PIL centoventi per cento del PIL
Cioè c'era qualcuno avido che offriva può dove prodotti finanziari tossici ma c'era qualcuno che abbia bisogno di comprarli questi prodotti finanziari tossici perché altrimenti non potrà compra la macchina perché altrimenti non potrà sostenere la spesa sanitaria
Perché altrimenti non poteva mandare il figlio
All'università e non a caso la crisi Scotti nel segmento più debole
Del
Nel mondo del lavoro degli Stati Uniti quello dei sub subprime che sono i municipi offerti a chi a reddito basso e condizioni di lavoro
Precaria quindi questo sta dietro a la crisi c'è la finanza è stato un del nord e non ha detonatore di un
Modello di un ordine che non che non teneva che non teneva più quindi quando diciamo che la crisi epocale dobbiamo essere in grado anche poi di
Cogliere le implicazioni di quello che diciamo
Diciamo che la favola che
Che tanti ci hanno raccontato nel corso degli ultimi quindici vent'anni e cioè il fatto che facendo arricchire i pochi comunque quei pochi erano i più produttivi e questo faceva
Sollevare le condizioni di tutti era che l'alta una favola non è non era così c'è stata una colossale distribuzione di di di reddito e ricchezza
L'ultimo numero dell'Economist per chi ha avuto modo di leggerlo e di una sfrontatezza disarmante perché riconosce che
Questo aumento drammatico di disuguaglianza in realtà poi non approva non ha prodotto nessuna innalzamento c'è un ci sono dei dati su quote sulla condizione
Di un reddito medio negli Stati Uniti dove si va a vedere che nel due mila e sette in termini reali non recupera il potere d'acquisto del mille novecentosettantadue
Cioè in termini reali il reddito medio di un lavoratore a tempo pieno negli Stati Uniti nel due mila sette inferiore a quello che aveva nel mille novecentosettantadue quindi
Non è vero è e quindi qua
Né poniamo l'accento su un punto importante che più disuguali danze non vuol dire più crescita non vuol dire più più ricchezza questo questo nesso non c'è e ora torna
In mano in modo insistente il nesso un un nesso diverso che cioè di un sistema più è uguale è più sostenibile e definisce le condizioni di contesta affinché ci possa essere
Più più ricchezza
Quindi
Siamo di fronte veramente a a un passaggio di fase importante
Perché
Insieme a questo indebitamento privato dei consumatori americani
Abbiamo avuto
Dall'altra parte dello share erano in questo caso pacifico non Atlantico
Un aumento considerevole del risparmio di un'altra classe media che la classe media delle economie emergenti in particolare di quella cinese dell'economia del sud-est asiatico
Dell'India e ci abbiamo assistito oltre che a uno squilibrio interno anche uno squilibrio globale perché per la prima volta nella storia i flussi di ricchezza andavano dei Paesi più poveri ai Paesi più ricchi
è la prima volta che avveniva in genere sono erano i Paesi più ricchi che
In qualche modo anche per ragioni coloniali in inversione Paesi più poveri
Oltre al
All'andamento interno c'è stato questo paradosso
Di flussi finanziari a livello a livello globale e allora quando diciamo come abbiamo detto stamattina come dicono in tanti che
Che questa crisi una crisi storica una crisi di carattere
Epocale non lo è tanto per la velocità con cui si sta propagando per la diffusione che ha per l'economia che coinvolge o per la profondità drammatica che ha raggiunto
è una crisi storiche epocale
Perché
Non sappiamo
Cosa quali saranno i motori della domanda globale che ci consentiranno di uscire da questa crisi
Nel mondo pre-crisi i motori della domanda globale che traina mano l'Europa noi che tremavano le economie emergenti erano
I consumatori a debito degli Stati Uniti
Questo è stato il motore la domanda globale per per un lungo periodo
Ecco ora c'è consapevolezza diffusa che questo
Modello è irrecuperabile cioè non possiamo uscire
Tornando ad un modello trainato da consumatori americani che corre adito basse continueranno a indebitarsi e però non sappiamo quali saranno i motori che sostituiranno quel motore che non funziona più
O meglio sappiamo che quel modo lì dovranno essere di più e dovranno essere
Distribuiti e dovranno avere vedere come protagonista le economie emergenti e però non sappiamo
Se si è serie abbiamo le capacità politiche
Per costruire un ordine che darà
La possibilità quel motore di svilupparsi il discorso
Difficile contrastato
Che diciamo sta al centro dei
Dei del G venti sta al centro di tanti riunioni anche
Dell'Unione europea
E alla fine questo c'è la governance com'Blob il discorso sulla riforma della governance globale alla fine questo questo nodo di fondo riusciremo a definire una governance che consentirà una partecipazione
Politica ed economica attiene all'economia emergenti al punto tale da consentire loro di essere parte attiva di un modello che si ridefinisce
Che trova come fonte di alimentazione
Quelle economie che hanno bisogno drammatico di svilupparsi all'interno perché ovviamente con
La Cina l'India le le altre economie emergenti hanno un bisogno drammatico di modernizzare le le loro economie di aumentarle i redditi in modo diffuso dei loro dei loro cittadini quindi questo
La questione di fondo che ci porta a dire che siamo di fronte ad un cambio di stagione
E allora se è così questo l'altro punto importante che a mio avviso dobbiamo sottolineare e sul quale
C'è un grandissimo ritardo delle forze riformiste politiche sindacali italiani e non solo Tel è assolutamente rilevante la dimensione sovranazionali della politica e cioè le forze
Le forze di progresso le forze riformiste
Sul versante politico e sindacale riusciranno a ad avere un protagonismo a ad imporre un'agenda nel momento in cui
Riusciranno apportare la politica ad avvicinare la politica alla dimensione dell'economia lo so che retoricamente ce lo diciamo da tanto tempo da tanti anni però poi quando passiamo dalla retorica
A agli atti concreti questo piano rimane un piano sguarnito quindi la prima sollecitazione politica forte
Che intendiamo fare questo prendiamo sul serio la al la dimensione europea almeno la dimensione europea come dimensione fondamentale per
Ma per fare in modo che le forze
Riformiste riescono a ritrovare ritrovare un ruolo anche a dimensione
Nazionale
Di fronte a noi lo scenario non è segnato
C'è il lampo
Gli sbocchi di questa situazione sono assolutamente aperti da un lato
C'è uno sbocco
Sul quale io credo che dobbiamo lavorare e lo definisco
Con i termini con i quali è stato definito settimana scorsa a Bruxelles
Ad una riunione del Global progressi Forum che è un consesso
Costruito dal partito Socialismo Europeo ma partecipato da tutti i progressisti le
Discorso introduttivo fuoco è stato fatto settimana scorsa dall'ex Presidente Bill Clinton
E in quella contesto con una condivisione ampia nell'analisi venuto fuori questo questo slogan che a mio avviso sintetizza bene
Quello che su quelli che sono i nostri compiti
E cioè
Lavorare per un minimo di al globale
Ciò quell'accordo tra capitale e lavoro deve trovare una dimensione che supera la dimensione nazionale so bene che dire così sembra che vogliamo parlare d'altro che siamo parlando d'altro e però se noi
Non riusciamo a definire delle regole
A livello sovranazionale regole che riguardano la dimensione sociale che riguardi la dimensione ambientale che riguardano i diritti e non solo la regolazione della finanza
Sarà difficile riuscire ad evitare una deriva protezionista
Quando
Anche stamattina abbiamo fatto diciamo
Stato e mercato certo bisogna tornare a un un maggior ruolo dello Stato secondo me rischiamo di perdere un pezzo importante del ragionamento
La dimensione statale ovviamente rimane importante ma non è quella decisiva non non non è l'unica a cui dobbiamo fare riferimento
Per un per una società aperta abbiamo bisogno di regole di politica che diventa sovranazionale
L'alternativa appunto è una regressione
è una regressione protezionista corporativa rispetto alla quale le parole d'ordine dei nostri avversari innanzitutto sul piano culturale saranno sempre più credibili delle nostre
Le parole d'ordine dei progressisti dell'est della sinistra delle forze delle forze riformiste
Riusciranno ad imporsi se c'è questo scenario cinque uno scenario di regolazione globale
Poi ovviamente
Dentro questo quadro ci sono tutte le delle vicende le vicende europee questo un punto fondamentale purtroppo ancora una volta io temo che ne perderemo l'occasione delle elezioni per fare una discussione seria
Su sul necessario salto di qualità della politica a livello europeo innanzitutto
Rispetto all'Area euro l'abbia una straordinaria potenzialità politica in Europa che non riusciamo
Ad utilizzare una qua non c'è tempo per entrare nel merito nel documento facciamo dei
Dei riferimenti ma
Ora è veramente l'opportunità per
Fare seriamente un bilancio europeo con una politica economica a livello europeo che non sia solo una politica
La politica monetaria della Banca centrale europea ora è il momento
Per una politica industriale a livello europeo che si faccia carico dei necessari processi di riconversione che ci devono essere
Ma su questo punto non voglio
Addentrarmi più più di tanto e infine
L'ultimo riferimento alla dimensione nazionale che rimanda dire una dimensione importante che compone poi quel quel mosaico che ha nella dimensione globale l'elemento distintivo di questa fase di questa fase politica
Stamattina abbiamo accennato nel documento lo diciamo non è vero che questo Governo non fa niente per affrontare la crisi
Questo Governo scegliere di non utilizzare il veicolo delle politiche di bilancio come fanno altri Paesi questo Governo ha scelto la via
Ha scelto la politica io la chiamo così della deregolazione sotto ricatto
E cioè sta porre sta facendo
Sta diciamo a attuando una politica anticrisi che in realtà è diciamo l'attuazione di un programma fondamentale che è sempre lo stesso che aveva a prescindere dalle crisi ma che trova nella crisi appunto un elemento di ricatto
E che è quello di
Allentare le regole di ridurre
Il livello di dei diritti
E quindici pone delle alternative secche o la recessione o l'evasione fiscale perché l'evasione fiscale consente
Alle imprese di crescere o la recessione
O o dobbiamo allentare dell'Ecole sulla sicurezza del lavoro perché sono regole che impediscono a all'impresa di fare quei punti
Quindi quei processi di investimento che vorrebbero o alla recessione o l'abusivismo da ultimo con la col decreto
Col cosiddetto decreto sulla casa ed in questi giorni lo scudo fiscale anche autorevolmente con con una
Con un'alternatività anche
Sostenuto da autorevolmente nell'editoriale di qualche giornale importante come se il Sole ventiquattro Ore e cioè lo scudo fiscale ci serve per fare gli ammortizzatori sociali in questo caso ci serve per finanziare
La ricostruzione
In Abruzzo quindi una politica
Anche i anticiclica e anticrisi che alla fine il suo nucleo nella svaluta azione del lavoro che è lì diciamo
La politica fondamentale di questo Governo che appunto aveva anche cominciato ad attuarla ben prima
Della crisi rispetto a questo il documento come avete letto propone una
Una linea di politica economica alternativa
Che appunto parte dalla dimensione europea con la politica di buchi di Bilancio e dimensione europea e poiché una serie di interventi a livello nazionale che hanno come priorità il reddito di chi perde il lavoro
Hanno come priorità gli investimenti pubblici a partire da quelli bloccati dal Patto di stabilità interno nei confronti dei in particolare dei Comuni e una politica
Che diciamo rimette al centro un intervento anche di finanza pubblica anticiclico in grado di trovare nella crescita la dimensione della sostenibilità dell'economia
Io concludo
Mi scuso per per non aver riassunto con tutte le diciamo illustrato con tutte le le sfumature l'articolazione del documento le concludo
Ponendo questo questa questione nostri interna interlocutori e cioè il fatto
Che
Non dobbiamo decidere in questo crocevia in questo bivi in cui siamo se vogliamo andare
Verso il mio ordine globale o
Verso di fatto una deriva
Protezionistica e di chiusura una scelta importante perché momenti in cui fasciamo poi facciamo questa scelta poi vi sono altre scelte a cascata sul modello di welfare il primo
Lungo la prima direzione incontriamo i guai farà universalistico dove
Il Welfare degli enti beh bilaterali a funzioni integrative e non sostitutive
Lungo questa scelta troviamo
Un sistema un sistema di un sistema fiscale che pone al centro l'equità e quindi la la parità di trattamento dei soggetti e tante altre e tante altre
E tante altre priorità politica che con questi vengono dietro e allora io voglio voglio sottolineare che o noi come forze sindacali politiche
Progressiste riformiste
Sappiamo muoverci innanzitutto sul piano culturale che questo bivio così impegnativo ci pone
Oppure difficilmente riusciremo a risolvere il paradosso politico che a mio avviso domina questa fase e che poco notiamo e cioè paradosso che mentre crolla
Il fondamentalismo di mercato
Le forze della sinistra europea sopra continentale ma anche in questo caso anche del Regno Unito sono a loro minimo storico è un paradosso che che dobbiamo spiegare
Io credo che un paradosso che in parte si spiega
Per due ragioni la prima che una parte della sinistra si è arroccata un piano culturali in questi anni e quindi
Ripropone ricette che non possono essere adeguate ad un mondo che è profondamente mutato un'altra parte della sinistra è stata profondamente subalterna e assunti e ha subìto anteriori Zago
Quelle parole d'ordine che ora vengono messo messe in crisi e se Obama
Vince degli Stati Uniti ha vinto perché ha saputo per tempo rimettere in discussione quell'impalcatura e parlare di distribuzione del reddito quando ancora sembrava che non fosse un tema un tema decisivo
E
L'ultimissima considerazione riprende un punto che Carlo Podda citava un punto importante che dati gli interlocutori ora tutti diciamo politici anche siti con un background sindacali importante è un punto a mio avviso decisivo previsti sindacato e per la politica e cioè il rapporto tra sindacati e politica io credo che
La politica debba imparare di più a entrare nel merito e a pronunciarsi rispetta le queste questioni sindacali guardando nel merito io ho avuto la netta sensazione
Negli ultimi mesi a partire dalle reazioni all'accordo del ventidue gennaio
Che ci fosse poca consapevolezza del mobbing di merito e molta le diciamo è molta inerzia di tradizione che apportasse a pronunciare il modo o nell'altro gli interlocutori
E vorrei dire l'ultima veramente l'ultimo punto che autonomia della politica dal sindacato non vuol dire indifferenza della politica nei confronti di quello che succede al mondo il mondo sindacale in quello che succede a milioni di lavoratori
Ricorrere alla
Retorica dell'unità è importante e giusto però io credo che grandi forze politiche che si collocano nel centrosinistra quando ci sono vi c'è invece che riguardano decine di milioni di lavoratori debbono
Anche dire qualcosa di merito che vada al di là del
Auspicio dell'unità
Vi ringrazio
Adesso passiamo fino alla fase successiva cioè alla tavola rotonda ci diamo dei tempi diciamo indicativamente un paio d'ore da adesso
Io cercherò nell'arco di una decina di minuti non di più di mettere a tema alcune questioni alcuni temi
Che a mio modo di vedere sono di cruciale rilevanza e di importanza i nostri interlocutori avranno piena facoltà di prenderli di lasciarli di affrontare le questioni come riterranno utile ed opportuno
Nondimeno io vorrei provare con la massima libertà a proporli questi temi almeno da propone alcuni
E credo che la discussione sia fra noi utile possiamo metterla davvero frutto se veniamo in chiaro cioè se evitiamo valuta menti se evitiamo ricca reticenze
Sapendo così almeno a me pare ma mi pare che sia pure l'intenzione di coloro che hanno proposto hanno organizzato questo incontro e hanno proposto il documento da cui
Il dibattito sta prendendo le mosse che non ce la caviamo con ricette Pretta porte
Cioè con un lavoro di manutenzione ordinaria quando semmai ne occorre uno di manutenzione straordinaria
Ed evitare la manutenzione straordinaria surroga andò ma con qualche intervento di facciata talvolta porta
A compiere danni davvero straordinarie soprattutto quando invece come mi pare voi in picchiata eccome i promotori di questo convegno indichino
C'è bisogno di quello che hanno chiamato un salto di paradigma
C'è un mutamento di carattere strategico indotto fatto precipitare dalla crisi ma che da gran momento sarebbe stato necessario
Lo dico per una ragione molto semplice che spesso accade nelle cose della politica quello che accade nelle reazioni chimiche
Cioè tu hai un composto
Dunque composto che pare omogeneo e stabile poi un certo elemento supera una soglia critica
E allora la soluzione precipita e pare che precipiti improvvisamente ma si sottovaluta il grande processo di accumulo
Che nel corso di un periodo più lungo si è determinato e forse è proprio questo processo di accumulo che noi dobbiamo sottoporre a critica se lo vogliamo stare sulla superficie se vogliamo scavare un po'più in profondità
Oggi stamattina Leon ha parlato in modo molto severo
Di questa specie di occupazione ripetitiva che porta i soggetti della politica dell'economia agli stessi soggetti sociali a una sorta di coazione ripetitiva che lui chiamava addirittura i di ottimismo
Beh vediamo le impresa qui nella cavo facilmente licenziamenti deflazione salariale un modello contrattuale
Che francamente fa fare fa cascare le braccia da qualsiasi punto di vista lo si guardi tutto infarcito
Di un'idea sostanzialmente antisindacale un Governo
Che non è capace di mettere le mani ad un sistema di protezione sociale che fa acqua da tutte le parti che non è capace neppure di una politica congiunturale di sostegno al reddito
Che non trova di meglio che realizzare l'attacco al diritto di sciopero di promuovere la divisione sindacale
E dall'altra parte lo diceva anche in qualche modo Fassina stamattina riprendeva il tema le on
Due organizzazioni sindacali la CISL e la UIL
Esplicitamente corriva il termine forse poco disturbare qualche orecchio però insomma
Non mi riferisco tanto le pur di giustizia alle posizioni tradizionalmente governative di questi sindacati intendendo per tale
L'idea che è la politica che distribuisce le carte e che definisce il perimetro dentro il quale il sindacato può muoversi
Io ho l'impressione che ci sta ci troviamo di fronte uno scenario molto diverso da questo
Quello di cui parlava in un'intervista rilasciata al giornale che dirigo da Sergio Cofferati qualche giorno fa quando diceva sia il fondo compiuto è arrivato alla sua fase matura un processo in atto da dieci anni
E che guarda a tutto il sindacato guardate che una possibilità che squadrata non soltanto di fronte a qualcuno
Cioè la possibilità di una
Trasformazione parastatale del sindacato
Come grande ricettacolo di servizi a domanda individuale dentro un modello sociale né o corporativo di tipo consociativo non più prevalentemente contrattuale
Ho al limite
Per niente affatto contrattuale per cui passi da un welfare universale a quello di settore di fabbrica gestito da un'estesa da un esteso reticolo di commissioni bilaterali
Che garantiscono al sindacato la sopravvivenza burocratica che gli garantiscono il sottogoverno
Che li garantiscono la possibilità di riprodursi
Ma che annullano qualsiasi ipotesi qualsiasi forma di democrazia rappresentativa che evidentemente non c'entra più niente
Questa io credo che sia una deriva possibile del sindacato italiano non la distruzione del sindacato di ogni tipo di sindacato sicuramente la fine del sindacato confederale e con esso
Di una possibile soggettività politica del lavoro molto spesso rivendicata più raramente praticato
Ora poi però e questo è il secondo ordine di questioni
Dobbiamo fare i conti con quelle che Luciano Gallino ha spesso definito in aperta polemica con il mondo della sinistra anche col mondo della sinistra sociale le idee ricevute cioè quei retaggi ideologici che sono il risultato della
Come dire delle idee dominanti così come hanno finito per diventare egemone anche nello schieramento avverso anche nelle altre classi nelle cosiddette classi subalterni
Provo a fare qualche esempio l'idea mercati vista l'ideologia mercati sta per cui
Più si privatizza e meglio è perché il privato
è il luogo di tutte le virtù mentre il pubblico è ricettacolo di tutti i vizi
è proprio vero che non abbia lasciato contaminazioni forti contaminazioni a sinistra quella sorta di sussidiarietà alla rovescia che molto spazio ha costruito e si è guadagnato anche sul fronte nostro
Il fatto che il welfare e un costo
Per cui poi dedicarci delle risorse soltanto raschiando il fondo del barile vi ricordate la recente trattativa Welfare piuttosto che un investimento
Non è anche questo un elemento di contaminazione forte delle posizioni a sinistra
Ho quell'incontro del rapporto debito PIL sulla quale ci ha così
Approfonditamente intrattenuto questa mattina le ondate
Quella per cui essenziale era stare dentro Maastricht dentro il Patto di stabilità era diventato un incubo
Poi ridicolizzato perché così avviene comune di una sorta di nemesi storica
Da Obama che procede verso la più grande è la più formidabile più formidabile investimento il deficit spende che la storia ce l'abbia
Proposto mentre da noi addirittura sembravano delle aporia vi ricorderete solo un anno fa un paio d'anno fa due finanziarie col Governo Prodi impegnati a discutere
E a non riuscire a far passare l'idea nemmeno che il rientro poteva essere graduale
E che era addirittura un'idea velleitaria quella della stabilizzazione del debito
Oppure ancora e qui arrivo a quello che secondo me è uno dei cuori della nostra delle degli aspetti problematici della impostazione sindacale e politica della sinistra questa ossessione anti Salaria lista
Che ci accompagna da decenni per cui resiste da tempo immemorabile l'idea che la moderazione salariale favorisce l'accumulazione che favorisce gli investimenti che favoriscono l'occupazione
Per cui la domanda è stata per anni e anni voi soldi oppure lavoro o nella versione nobile coi soldi oppure diritti
Quando poi abbiamo verificato che lungo questa strada si sono persi diurni e si sono compromessi gli altri
Cioè una sorta di strategia autolesionista una sorta di ira funesta che tanti lutti addotto ai lavoratori vi ricordate la vicenda della scala mobile
Una volta c'era la scala mobile che ti Defence dipendeva dall'inflazione una scala mobile semestrale con un punto unico uguale per tutti
Poi parametrata poi diventata trimestrale poi abolita ma a fianco quando esisteva c'era un contratto collettivo nazionale di lavoro
E poi anche una contrattazione integrativa aziendale
Vi ricordate la campagna forsennata contro ogni forma possibile di indicizzazione
Il fatto che la quattordicesima era qualcosa di assai sbagliato perché si diceva guardate che con le indicizzazioni sì atrofizza il muscolo della contrattazione e si smarrisce il rapporto fra salari organizzazione del lavoro
Siamo arrivati qui siamo arrivati a questo punto
E la stessa piattaforma unitaria e questo parla tutti non soltanto
A qualche sindacato in una qualche altro
La stessa piattaforma unitaria quella che insieme Leon confederazioni sindacali avevano costruito e che ora sembra lontana dei secoli
E che non è certo l'accordo separato che oggi c'è stato squadernato è però un parente prossimo oppure no di quella impostazione non è forse vero che per lungo tempo abbiamo coltivato ancora coltiviamo l'idea che il massimo che si può raggiungere l'adeguamento dei salari all'inflazione
Per qualcuno depurata dalla quota importata per qualcun altro no ma scompare del tutto dalla scena il tema della produttività generale del PIL e si rinuncia a una vera politica redistributiva come oggi ci diceva Leon
Al punto lo avrete visto che la detassazione dei salari diventa il solo modo per aumentarli
Ma la domanda che diventa che si propone il salario il salario è un rapporto fra capitale e lavoro o il rapporto fra lavoro e fiscalità generale
Questo non significa che la detassazione dei salari dei redditi da lavoro non sia importante certo che lo è vista la sproporzione dei pesi ma tutto può essere ridotto qui
Bene tutto ciò è stato assai debolmente contrastato e ancora un paio di questioni la questione degli orari di lavoro
Si sta letteralmente invertendo un processo di riduzione degli orari di lavoro lungo un secolo e il tema della riduzione dell'orario di lavoro non mi pare di sbagliarmi o di avere qualche distratta distrazione è stata totalmente derubricata
Ed è stata derubricata proprio quando la scienza applicata i processi di produzione
Potrebbe consentire una ridistribuzione del tempo di lavoro e una parte lavora sessanta ore egli si chiede di lavorare sempre di più ad un'altra è condannata la disoccupazione involontaria
E ancora la democrazia c'è un processo di implosione drammatico della democrazia nell'insieme della società
Comunque un TAR Jolie jet leaderistica eccezionale che i lavoratori non contino che non possono votare sugli accordi
Che sia passato ormai giudicato che le piattaforme non vengono loro presentate o che non esiste una possibilità di giudizio vincolante su di esse
E cosa ormai molto evidente e transeunte fra le organizzazioni transitiva fra le organizzazioni sindacali
Ma la democrazia ecco il punto o c'è o non c'è e se non c'è in basso non c'è neanche in alto e allora capisci perché il conflitto possa finire per diventare una sorta di patologia delle relazioni sociali
E infine
La dimensione sovranazionale abbiamo spesso detto continuiamo a dirci che è insopportabile questa simmetria perdurante fra capitale e lavoro che cederà dumping sociale guardate il caso intesi
La SMA allo smantellamento di None Cheli alle porte anche se qualche argine è stato posto beh arato mostro a Cracovia
Hanno costruito questa sorta di economica al SFIRS le chiamano così sono zone franche dove tu in sedi lo stabilimento a costo zero e dove si operano i così praticano i cosiddetti illimitate contratta
Che vuol dire precarietà selvaggia salari sotto i duecento euro e diritti annichiliti
Oggi Solidarność scriverà agli italiani se non l'ha già fatto chiedevo adesso a Gianni se la lettera è stata già ricevuta il tema di una unificazione sovranazionale
Di tipo organizzativo e di tipo contrattuale e oggi assolutamente indispensabile senza di che è evidente che non si fa più da nessuna parte
Questa cosa questa considerazione mi serviva per finire e lancia al di là palle sulla palla su un ultimo punto decisivo qui si è parlato di superfetazione della finanza cattiva ed è vero quella degenerata nella speculazione
Però ecco il punto ci sono i padroni c'è l'economia reale se l'antico obliterato rapporto denaro merce denaro vi è m di uno che è stato probabilmente dissolto in una specie di bagno di acido solforico macchie riemerge dalla realtà con prepotenza e la critica della produzione ora c'è un punto che non abbiamo mai superato non l'abbiamo mai superato come movimento operaio organizzato
Ed è
Il fatto che non si è mai riusciti a costruire una critica della produzione o se preferite una produzione critica
Tant'è che lo spazio è stato
Opportunamente occupato dal cosiddetto consumo critico ma possiamo noi limitarci a questo
Chi organizza il movimento dei lavoratori può non avvenire
Una voce in capitolo sul modello di sviluppo su ciò che è utile produrre attraverso la produzione sociale per il benessere collettivo
Beh quella soglia non voi non l'abbiamo mai parcata e forse sarebbe ora che lo facessimo
Proponendo ci con una chiave nuova il rapporto fra uomo e produzione fra uomo e non e natura
E riflettere di più sui deliri altro policentrici che ci hanno portato all'idea nefasta che l'uomo come demiurgo può manipolare a suo piacimento la natura
Ecco si esce da questo avvitamento da questa coazione ripetitiva
Altrimenti noi continueremo a inseguire ricette segnate dalla subalternità
E a subire quel processo di rivoluzione passiva che finirebbe per preparare un'ulteriore lungo periodo un ulteriore lunga stagione di dominio delle classi dominanti
Io vi ho proposto queste cose di non breve momento perché penso
Che ho affermiamo il toro per le corna o ci occupiamo di questi problemi oppure continueremo a galleggiare sul contingente e a non affrontare le cose per il livello di problematicità che invece annui si propone
Queste sono le questioni che mi piacerebbe con le quali mi piacerebbe poter incrociare con il punto di vista dei nostri interlocutori cominciano in rapida successione Nerozzi poi Marini poi Cofferati poi Bertinotti
Venti minuti
No no ma
Contro
Con un giro solo ventisette
L'anomalia
In venti minuti è analoga europea fa dieci dieci euro andava lei convenga ai
Va bene
Ma
Sì
La prima questione
Io inizierei con un apprezzamento sul documento
Non solo per
Co bene per quello che propone
Ma per anche come si è costruito
Si è costruito
Fra persone
Vuole economiche storie molto diverse
E prova ad affrontare la crisi
In una serie in una situazione in cui un ciclo ciclo iniziato negli anni ottanta è finito
E non è
Riproponibile
Con correzioni o con emendamenti
Scuole
Modi di essere diversi
Ecco io penso sempre ad
Provare a uscire
Da questa crisi interloquire
Fra di noi
Questo metodo sia un metodo molto importante
Cioè le vecchie certezze
Le vecchie
Appartenenze
Anche le vecchie ricette più o meno restaurate
Come peraltro in parte il Governo si propone ma non solo non sono più adeguate
Alloggi
E nella ricerca
E nel
Tentativo di interpretare questo questo mondo
Conviene anche
Appunto
Mettere in discussione
Il nostro passato le nostre certezze anche molti dei nostri strumenti
Seconda questione
Stefano
Affatto introduzione in cui
Ha riassunto molto bene i temi del documento a mio avviso
E a definito innanzitutto una questione che oggi manca
E che per lui
E lui anch'io considero importante cioè la rivelazione internazionale
La sua dimensione la dimensione quindi europea
Di questa crisi e la necessità dal punto di vista
Dal punto di vista sia dalle forze sindacali sia delle forze politiche di confrontarsi con questa dimensione globale
Quando parla venue dirle
Replica accusa per mondiale del riferimento all'Unione più faceva riferimento appunto
Mi pare dei partiti socialisti democratici in Europa paradossalmente cita le stesse cose che in modo diverso il premier della Cina forme
Allora
A
A Obama versatilità mentre ai venti membri delle del G otto c'è la necessità di affrontare questa dimensione e questa dimensione è una necessità sia da parte della politica sia da parte
Delle forze sindacali che probabilmente a questo punto di vista per una storia molto più consolidata anche molto più forte ma nello stesso tempo
Impreparata di fondo di fronte a questa crisi sono sostanzialmente più in difficoltà e più forse arretrate
Nell'elaborazione
Se è questo
Questo impone anche questo un ma riflessione su ciò che è avvenuto
E una riflessione
Sugli argomenti almeno sotto sulla crisi agli argomenti su cui discutere
Ecco io riprendo una questione che riceva che parlava
Stefano al documento cioè la riflessione sui bassi salari del base tutele cioè su
Mercato del lavoro un mondo del lavoro
Nel nostro Paese non solo che ha retto con una
Redistribuzione del reddito non favorevole
Allora al mondo del lavoro dipendente noi stiamo facendo un'inchiesta
All'inizio abbastanza interessante al Senato proprio dal novantatré oggi
Come Commissione lavoro su i salari i redditi e si vede che questa dimensione se negli anni Novanta aveva avuto all'inizio ho trovato una parziale
Soddisfazione bassi salari ma nel momento dell'occupazione stabile molto forte
Da metà degli anni Novanta e importanti novantuno novantotto in poi
C'è una riduzione sostanziale i salari dei redditi da parte dell'insieme del lavoro dipendente ovviamente con dimensioni ovviamente diverso
Se e
O da tutele tutele profondamente diverso
Oggi noi abbiamo lo diceva entrare cavallo ben poco da della raffineria questa mattina noi abbiamo molti ormai quasi
Due o tre milioni di lavoratori che ha avuto ha avuto i contratti
Con quattro o cinque alcuni sette anni diritta
Noi abbiamo avuto una situazione in cui ci sono abbiamo tipologie profondamente diverse del lavoro
E nella precarietà che in qualche modo frantumano il salario dei diritti delle sicurezza
A queste domande
Bisogna provare a tentare di dare una risposta
Io offerto parzialmente alcuna le cose nel documento perché è ovviamente
Di uno
E io penso che gli strumenti che avevamo non sono strumenti che rispondono a questo
Come tutelare il lavoro più debole più povero
Che non riesce ad un dito fare il secondo livello e contraddizione ma nemmeno il primo
E per sei sette cinque anni a condizioni drammatica
Seconda questione è possibile
Non affrontare
Una riunificazione non solo versava realmente i diritti di un mondo del lavoro frantumato che colpisce in particolare le ragazze e ragazzi giovani quelli che ormai ragazze e ragazzi non sono più e che
A seguito della crisi rischia di colpire
In modo maggiore quella parte più anziana del mondo del lavoro che viene in qualche modo espulsa
Ecco
Borra
Queste
Questa dimensione di problemi implica
Una riflessione che il sindacato unitario aveva tentato di fare
E c'è però poi se
Incrociata assoluto sulla funzione dell'accordo
E della trattativa in questo ultimo anno che ha portato al di là del giudizio soluzioni totalmente opposte a quelle che erano dentro la piattaforma unitaria
Questo
Implica
Una seconda questione queste questioni
Queste questioni
Si risolvono senza
Un
Progetto di regole condiviso
E quindi senza affrontare conforta prima fra i sindacati
E poi
Anche con supporto legislativo le questioni del regolamento
Il tutto avviene fu una difficoltà
Della politica della sinistra del centro sinistra delle forze democratiche
Di confrontarsi in questi anni con queste questioni poi lavoro con la loro propria posizione
Oggi
Mi pare che questo poi si al tema uno dei temi affrontati da da questa iniziativa
Come è possibile rappresentare il lavoro sia ricomponendo
Quei componendo lo socialmente sia dando una rappresentanza politica del lavoro che oggi è assente
Questo secondo me è la domanda che la politica si deve fare
Come
Questa frammentazione che ha prodotto nel nostro Paese una cosa che nei primi quarant'anni
Non era mai avvenuta cioè all'avviso distacco
Da una rappresentanza sociale che nella CGIL della CISL rappresenta della UIL gran parte del mondo del lavoro in questo mondo del lavoro politicamente sopra il Po è rappresentato da altre forze del centrodestra
Particolare la lega ma non solo c'è un distacco fu una rappresentanza sociale ancora in una dimensione sostanzialmente confederale è una rappresentanza politica che ormai
è è andata oltre
Ecco io credo che questa sia una riflessione
Su cui
Forse ci dobbiamo interrogare e su cui credo e credo che
La politica del ma anche
Morra negativo
Cioè il lavoro ma anche
Che il Presidente della Confindustria
Trova pure alla fine una situazione in cui in realtà questo lavoro trovo persona preparata politica da altre parti
Ed io credo per esempio che le iniziative di quest'ultimo due mesi
Provo a parte almeno del Partito Democratico
Di rito
A riparlare al mondo del lavoro e di ritentare di avere una sua dimensione di rappresentanza ma è indubbio che questo processo molto lungo molto complesso
E che si scontra anche su processi psicologici
Processi anche di
Cambiamento molto profondi
Se insieme si è per battersi per il salario
Insieme non sia di fronte alla questione dell'immigrazione
Ma anche di fronte per esempio alla stabilizzazione dei più giovani alla gestione del mercato del lavoro
Come ricomporre tutto ciò
E come tentare di rappresentare questo mondo
Io credo che
Questo non sia un modo
Su cui nei prossimi mesi nei prossimi anni dovremmo discutere e vorremmo anche
Cambiare
Perché
La storia della Prima Repubblica la storia dei grandi partiti di massa
In qualche modo e terminata e ne hanno rapporto aveva prenotato del lavoro questo problema
Profondo
E come su questo si sia la porta alla rappresentanza sociale
Ecco io sono particolarmente d'accordo con la quale diceva Stefano Cerri prego poca
Le forze politiche devono avere una loro idea
Di quello che avviene nel mondo del lavoro di quello che avviene nel mondo frastagliato dell'impresa per esempio è molto apprezzabile tutto al terzo per cui io non intervengo sulla piccola media impresa subito la questione dell'economia che ha detto documento
Ed ha una propria posizione
Può intervenire rispetto alle questioni che si generano
Nel rapporto con le forze sociali
Certo che
Balivo democratico che è in sé è costituito dalla mente vicoli poi
Io
La presenza della CGIL e della storia verso i fare al Cis di questo questa di questa richiesta se deve fare carico ma per risolvere questo problema
Deve avere una propria opinione su queste questioni
E per avere una propria opinione su queste questioni io credo però che non si possa
In qualche modo stare
Sia dentro al recinto che Sacconi ti propone e il Governo sia nel rifiuto del recinto che saporiti propongo
Bisogna avere una propria idea di ricomposizione
E anche affrontare temi e penso al salario minimo dall'altro lato
Penso alla ricomposizione del mondo lavoro che per molti aspetti sono stati elementi in qualche modo estrarlo non servono a questo punto
Ma che oggi
Solo potrebbero essere strumenti per risolvere
Risolvere quelle i nodi quelle contraddizioni che ci sono
Io ho iniziato poi
Ebbene
Come come ex
Militari uno spazio minore giusto ordine sei adesso ma Franco Fausto parlano di più
Io finisco con
Due ricordi
Con due ricordi
Il primo in questa sala
Undici anni fa
Ci fu un dibattito fatto dal mondo della fondazione
Di come finisce come fine a beni comuni cioè quale è stato non molto appare insomma
No no
E un dibattito fra
D'Alema è Cofferati dopo quindi
No no non arrivi dopo Ferrari Velodromo rubarmi regole produzioni
Dopo il dibattito al congresso del PD vere del DS di fra Massimo D'Alema allora segretario Sergio governati Gori avvennero due questioni
Dibattito Avedon la questione in esame sono
Decisive da un lato finisce la pretesa della politica di avere in qualche modo una prima sia con la Procura rappresentata sociale cosa che per esempio Narciso non c'era mai stato
Ma dall'altro lato
I ministri o quel processo che in qualche modo portò
Ha
Perdere da parte della politica presentarsi al lavoro
Poi ci fu un secondo dibattito purtroppo dieci anni fa
Sempre in questa sala sempre il nonno
A cui dibattito che non si poteva concludere perché Massimo D'Antona
Non ha rivolto
Preparato dal giovane Fassina da un documento
E anche di
Affrontava due temi che oggi sono
Decisive su questo chiudo se c'è un problema di ricomposizione dentro alla al mondo del lavoro e quindi dentro
A
Al modello contrattuale c'è un problema altrettanto gigantesco di ricomposizione nel territorio
è una riflessione sulla contrattazione
Territorio avessero un po'più bello che poi non
MoMa andò avanti
C'è il massimo su cui il massimo stava lavorando al termine la sconfitta
E
Sul modello di democrazia e di estensione quel mobile quel modello del pubblico impiego
Condiviso è nato con un accordo sindacale CGIL CISL UIL
Che poi ha permesso sostanzialmente di mantenere di mantenere l'unità anche nei momenti più difficili
Perché la democrazia pugliesi
E il perno della costruzione di un rapporto unitario
Io penso che quelle due iniziative
Questa la terza inversione
Giovanile quelle due iniziative
Parola anche ora oggi
E credo che siano i temi su cui dovremmo
In qualche modo riflettere e agire tempo Ferrara
Adesso tocca a Franco Marini
Grazie
Ma
Io debbo dirvi confessarvi che
Gli stimoli
Del documento
E dell'introduzione sono troppe troppi
In particolare permetterle di oggi che
Non ho mai amato proprio sviscerata mente
L'amore del sindacalista
L'amore per l'analisi
L'analisi è necessario se non puoi dire cazzate quando poi arriverà la sintesi questo lo so
L'analisi però te la puoi costruire anche più in sei mesi in un anno l'analisi nella testa poi funziona se tu se addestrato a conoscere le cose
Io per esempio a Roma molto meno bravo di Bertinotti che all'analisi brutture ora lo è abbastanza intendiamoci
Allora però se questa volta credo che mi aiuti bensì
Ma
No gli accordi io euro
Questa era un'altra cosa Romeo
Quale credo ai tempi miei
Non voglio dire non si dice Maiolo il più bravo perché non è giusto ma certa intendo
Della Federazione unitaria
Nel vertice dei due o tre che erano qua
C'ero pure i fornite
Per fare gli accordi
Non era una mia convinzione
Anche dirigente vostra che si era allora questo è una
Ora io in tre c'era un po'la politica come è ovvio e ascolterò chi deve parlare però alle sei meno dieci meno un quarto uomo dopo che l'ho ascoltata fatto aspettare c'è un impegno fino verso le sette sano
Quindi non ho la parola non vorrei farla molto lunga io dico che questo documento
Che io ho già
Mi ha citato prima o da me l'ha mandato prima crisi
Questo è un bel documento
Qui c'è veramente una diagnosi
Ticket
Dei nostri errori e delle nostre debolezze
Non è che io condivido tutto è perché
Perone debbo con piena onestà se io prendo questo lavoro so chi lo ha fatto parte conosco oltre farsi che gli altri
Qui c'è
La dimostrazione sintetica ma forte
Di una
Diciamola così sinistra ahimè ci sono entrato pure io nella sinistra
Gente quando facevo il conto centrosinistra intendiamoci bene
Ammortare Berlusconi
Quando faccia io ho perso due congressi dicendo no all'unità sindacale
Settantatré settantasette però prendendo il quarantacinque per cento dei voti dalla Confederazione
Quarantacinque per cento
Allora ero giovane la mano e disse una volta Storti guardavo una volta oppure di ciò con vincite questo non la faremo
Quarantacinque per cento il terzo poi ho vinto intendiamoci bene ma due io persi quindi non ero onorato di essere inserito nella categoria della sinistra
Questore
Però ci coinvolge tutti
Perché qui ci sono le debolezze della politica e anche del sindacato in questi anni di un lungo periodo nodi pochi anni
Noi ma è
è stato una cosa profonda perché capitata in tutto il mondo non solo in Italia e così la disse nel mondo industriale dappertutto
Insomma questo pensiero
Che il cancello
La parola uguaglianza chiamata la solidarietà e la stessa cosa di giù alla giustizia sociale come elemento fondamentale dell'equilibrio democratico
Perché prima ancora che delle scelte
In una società dove si vota liberamente dove i rapporti alla fine sono legati anche alla capacità delle forze sociali giocare il ruolo il loro ruolo in queste società insomma se prevale
Il l'idea che questo mercato
Insomma
Non solo assicura allo sviluppo
Perché la storia ci ha insegnato che doveva è cancellato
Lo sviluppo si ferma forse il limite del comunismo realizzato
No dell'altro ramo
Del socialismo europeo che insomma ha fatto l'esperienza del nord Europa dove lo cancelli lo sviluppo noi non ci può essere
Noi dinanzi a questa cosa che però trascurare cancellava il fatto che
Una democrazia cene
Quando anche lo Stato è toccato perché le sue scelte non le cancella nemmeno la non le può cancellare la democrazia lo vediamo ora tra l'altro
Che anche lo Stato non si pone il problema delle delle regole per l'equilibrio tra i vari gruppi sociali oggi non si scandalizza più nessuno io lo uso
Uno dei comizi pochi che adesso comincio a fare dato la non giovane età
Beh
Oggi un elemento
Dello sviluppo oggi dettero accetta non se lo dici che proprio anche nel rapporto più giusto tra i vari gruppi sociali in democrazia
Se si rompe questo rapporto e la giustizia cancelli lì è un altro elemento che magari ha interno in tempi più lunghi ma resta pure lo sviluppo crea problemi alla società
Noi
Da una ventina d'anni le esperienze nostre nella politica io penso quando penso a questo penso
All'alleanza di centrosinistra in Italia che non nacque in maniera consapevole dalle regionali del novantacinque
Io questo lo ricorderò sempre perché non so se altri forse l'avrà detto qualche sera
Già chiara insomma come giusto che facciamo un attimo
Fu la volta che
Di notte io ero segretario del Po hanno o non ero segretario impopolari ero il vice a me capita spesso di fare il Vice mi piace molto
Poi mano costretta a fare io ho fatto il numero uno del sindacato soltanto facendo il Segretario generale dalla Confederazione
Se non mi ritagli al posto di numero due era un amo debolezza poi alla quello l'ho fatto in Confederazione ero il numero due del partito popolare di Gerardo Bianco
E io mi occupavo così insomma una notte stavamo facendo le liste gli accordi mi telefono D'Alema segretario della
Emise assenti guarda fra ormai BA qua nel Lazio facciamo l'accordo con Rifondazione
O perdiamo
In quel momento al nostro interno e in particolare con il Segretario mio amico insomma amici anche io segni ricevi fa un accordo con Rifondazione li Terrizzi agli scoppiava immediatamente
Insomma
La cosa era tale poi non è perché me lo disse dalle
Quale sono notoriamente abbastanza mi
Ma
Ero convinto un po'pure io fino allora io avevo detto di no ma dentro di me perché non ce l'avevo il dubbio
Insomma chiudemmo arma da mezzanotte all'una babele di dubbia dai che noi ci sto io dirigevo detto ai miei la credo siamo d'accordo pure con Rifondazione e vincemmo nel Lazio
Che bianco non m'ha tolto il saluto per un mese e mezzo
Poi abbiamo riparlato perché la motivazione che i detti io ma io non ti volevo svegliare
Quello giustamente si incazzo
Dopo un mese e mezzo e poi si
Siamo partiti da lì
Però da lì poi ha governato prima Berlusconi per un po'
Poi però
Abbiamo governato noi dal novantasei al due mila uno
Fu il primo caso che questa democrazia dell'alternanza dimostro tenuta dette del risultato elettorale poi c'è stato anche l'altro al due mila uno al due mila sei
Beh ricomincio
Marinelli
La destra era aggressiva il pensiero non era solo italiano era più generale
Nei rapporti internazionali ma noi cedendo allora
Su tutto l'arco delle decisioni da prendere
Se penso alle decisioni di politica interna nel rapporto per esempio con la potenza di gestire i mezzi di comunicazione cosa facemmo allora abbiamo governato cinque anni
Non un giorno se penso a qualche riforma seria da fare non cammina vivemmo di
Ordinaria amministrazione e la Norvegia non erano tempi di ordinaria amministrazione
E lì passarono questi debba che passavano nel mondo passiamo in Europa e noi non le contrastiamo
Sarebbe rompa e mi piacerebbe parlare lo di questo rapporto salario produttività salario inflazione che i rapporti insomma come l'abbia insomma vinse
In Europa e quindi anche in Italia o la filosofia del liberismo più spinto
Perché poi le istituzioni allora erano tempi anche di crescita
Che insomma la crescita dell'alla possibilità
Di uno spazio individuale per affermare i propri diritti passione la testa largamente dalla società italiana tocco anche noi
Allora qui
Poi si pongono il problema ora questa fase non l'abbiamo battuta hanno gli altri
Con la nostra consapevolezza con la nostra ripresa culturale e politica
La battuta l'esplosione
La sta battendo la crisi
Che viene da quel pensiero intendiamoci bene
E poi c'è la furberia di alcuni attori insomma su questa cosa la paura e la speranza il fatto che il mercatismo è un mostro
C'è un'elaborazione che la destra cerca un pochino di fare però non è questo il punto
Il punto vero è la nostra capacità di risposta e di elaborazione
Che fatica
Perché poi così come si sta sviluppando la crisi
Io sono sicuro che su una cosa nessuno potrà tornare indietro così banale fare leggo gli americani ma insomma il ruolo del pubblico
è un ruolo comunque dello Stato nei rapporti interni e nel rispetto della mercati delle leggi di mercato è però della necessità di regole di un principio di giustizia sociale questo verrà da solo
Noi dovremmo accelerare le risposte che abbiamo in mano
Allora
Per non produrre stop subiamo una strada lunga ma Franceschini quando ha detto questa cosa che sembrò un po'
Non motivata troppo troppo sintetica aperta la crisi difendiamo il lavoro ma era legata al fatto che bisogna tentare disperatamente di difendere la domanda interna anche
E se ci sono come ci sono questo numero io ho cercato di approfondirlo messi assieme ho letto il libro di Boeri ho visto altre cose ma guarda che ci siamo veramente a circa quattro milioni di contratti atipici italiani
Queste
Cuesta dovrebbe essere da un
Se ex da un sindacalista oggi esterno come fa questa non essere la priorità assoluta del movimento sindacale italiano
E come possa incerto che voi combattete
C'è
Dei delle cose le avete fatte non basta
Quella se non è smentito il numero
Se ci sono i quattro milioni di giovani quella è la priorità assoluta
Cocche ci raccordiamo
Guardate che io ciò qualche contatto di quelli che non servono e diciamo
A me dà fastidio dice al suo andare in famiglia mia moglie ma ha detto tutte cavolate no però che ci sia fra i giovani precari un sentimento anche è un giudizio di inefficienza dell'azione del sindacato questo genere
E questa è la priorità vera un po'anche dalla politica quindi Franceschini aveva ragione tra l'altro si aggancia un problema della crisi
E dall'ottanta è la prima volta che il commercio internazionale correggimi se cioè i numeri sbaglio c'era
C'è anche qui
Del quindici per cento tredici quattordici
E noi negli anni che abbiamo dietro le spalle i migliori sono stati quei due del governo pronti Prodi non l'ho approfondita abbastanza perché io il sale del due mila e sei e sette siamo cresciuti
Meno sempre di tutti i Paesi europei ma di più negli anni precedenti
La domanda interna italiana è stata la palla al piede che ci ha messo al di sotto della crescita del PIL che tutti i Paesi dell'Unione
E se perché perché insperata mente l'industria italiana la piccola e media in particolare con una vitalità sorprendente una capacità di innovazione tenuto dei mercati
Esplodeva aumenti del dieci per cento annuo dell'esportazione della quota di esportazioni italiane ma se oggi ha il mercato internazionale che si stringe e la domanda interna italiana debole da prima oggi si aggrava perché
Lai quando è a toccare il lavoro dipendente i giovani che hanno il lavoro precario Bianchi lavorate mi determina a quel punto le il peso della caduta dalla domanda si avverte subito e questo può essere un elemento che abbia una deflazione una crisi gravissima
Allora una priorità nel rapporto col Governo e quella oggi
Io sono contento che le Regioni hanno fatto questo
Questo accordo sugli ammortizzatori con le cifre messe bene in fila e che se non bastano se le accollerà il Governo sta scritto nell'accordo non mi piace quella parola in deroga
Perché probabilmente
Poi sarebbe lungo parlare a me non piace perché l'esigenza sarebbe quella di una decisione generalizzato è automatica perché questo influisce di più anche nei rapporti poi economici con il resto della società
Allora
Noi dobbiamo costruire organizzare una ripresa forte sul piano culturale prima di tutto
Noi non dobbiamo mollare non ci possiamo accontentare pure se parliamo col Governo perché cosa volete fare io debbo dirvi per questa tragedia della mia regione
è una cosa sola ho visto con i miei oggi ha idee insomma questa volta l'Italia con le esperienze precedenti si è data una struttura di intervento immediato che a mio avviso è
è veramente forte insomma nel giro di dodici ore
Non lo voglio dire forse ora c'è anche troppa presenza oggi ma c'è stato un movimento assolutamente straordinari una dedizione c'è stato
Però in quella situazione ora bisognerà affrontare la ricostruzione e non c'è dubbio che dobbiamo avere le idee chiare
Quella è un'area bella del nostro Paese considerato l'aria verde in Europa è conosciuta boschi montagne
Un patrimonio storico inimmaginabile se uno lo conosce devi ricostruire quello nord non poi sradicare la storia le radici perché lì ci può essere un grande avvenire per i giovani anche sul turismo verrà porto con
L'Europa stanno arrivando lì come nei decenni scorsi sono andati in Umbria in Toscana stanno arrivando famiglie inglesi incredibili che trovano grandi facilità perché le case degli emigranti i nostri
Sono tante e ci sono comunità degli albanesi macedoni che fanno mestieri che non
Dall'allevamento quello che è rimasto Galliera storicamente eccetera
Che si integrano bene la il problema non c'è non c'è nessun problema mio paese comune dove sono nato che si è salvato nel la nel nel Paese principale dove c'è pure la casa il mio nome
E per ragioni tecniche che il terremoto ha preso là il punto di minore resistenza quest'anno sulla roccia la frazione di duecento abitanti il mio Paese di quattrocento
è stata spazzata via
Tra i cinque morti di quel paesino sprofondato ci sono due macedoni che lavoravano lì integrati perfettamente
Allora noi questa battaglia la dobbiamo fare per esempio se uno mi dice facciamo il ricostruiamo fuori è veramente uno una un'aberrazione culturale
L'antica ebbe una grande città rinascimentale
Commercio della lana da quattrocento cinquecento seicento settecento
Ha facoltà ha fatto costruire una città straordinaria e chi viene verrà di più ancora perché quegli spazi e quella difesa Rizzoli di quella provincia non ci sono in Europa guarda questo anche sul piano economico con la crisi dell'industria non puoi dire
Prendiamo atto che il terremoto ha distrutto questa città devi fare le cose queste una parte e ce ne sono tante allora siamo capaci di mobilitare il sindacato e forze sociali e politica almeno nel vincere questa battaglia culturale
Io credo e questo lo dobbiamo fare
La politica ultimamente ha mostrato limiti se gradi
Tutta la politica qualcuno di voi forse si ricorderà che
Bertinotti faccio al Presidente della Camera io facevo quello del Senato
Bertinotti stava un po'più comodo e io stavo in una posizione da insomma
Di parità dalla Campania
Prima abbiamo fatto molte battaglie ma qualche volta abbiamo dato l'impressione che quel voto di maggioranza che praticamente non esisteva però per due anni
Ogni votazioni e poco poco significativa era c'era il rischio dalla caduta del Governo
Non certi di trova ne abbiamo fatti centina abbiamo sempre sopravvissuti siamo sempre sopravvissuti ma sul piano della risposta ai problemi ma noi non siamo stati in grado di dare al Paese un'immagine di tenuta e di capacità di risposta
Il Paese aveva problemi seri sul piano cosa mi viene in mente la riforma dei servizi pubblici locali era necessaria sì secondo me cioè no rigidità da superare
Grande fatica per metterci d'accordo alla fine Point quando
Io riuscii a mettere d'accordo la la la ho allora l'opposizione tramezzatura ritrovo con la maggioranza cosiddetta maggioranza ma non era maggioranza che invece apre le contraddizioni al suo interno
E ci siamo fermati politica estera
Le divisioni tra questo schieramento erano tali insomma noi abbiamo costruito anche con questa
Realtà
Che sarebbe lungo elencare abbiamo costruito le condizioni per la nostra sconfitta del due mila otto
Perché non siamo apparsi incredibili non perché la gente non capì no perché c'eravamo nella costruire la unione
Assoggettati ad uno sforzo
Di opportunismo
Facemmo onde al programma di Governo che aveva lasciato aperto tutto le distinzioni tra le nostre politico
Non si fa più questo non è possibile questo discorso ora le alleanze e le alleanze vedremo quanto è il momento anche il partito che
Si può chiamarsi questa sera ancora forte
Di di maggioranza dentro schieramento almeno fino alle elezioni europee io mi chiamo così forte spero anche dopo
Ma ciò ora
Siamo noi del partito più forte della opposizione
Ed era così
Le alleanze dovranno essere costruite una democrazia con l'alternanza
Con una rigore una rigidità forte specialmente in condizioni di scelte difficili il programma sulle scelte una due tre e dieci no che facciamo il programma
E di scelte
Siamo d'accordo su novanta poi dieci grosse che ci possono dividere speriamo comunque dando le due
Centotto pagine del programma circonda in mano tutto
Così non si governa così la sinistra l'OCCAR dove sto anche io dentro peraltro scelta
La sinistra in grado di farselo questo discorso
Meno complicato diga altre cose e fare un programma dove per farlo assieme le forze che siamo nello schieramento che contro la destra abbiamo posizioni diverse su parecchi problemi
Lasciamo stare quelle etiche che scalda Liguori ma sulle quali io credo non ci sarebbe posizioni di ridurlo ad unità basta rispettarsi essere leali empireo poi alla fine su questo
Non è che ci debbo governare il Paese sono importantissime
Però non è che ci infiliamo L'Italia di oggi su questa scelta perché difende si può fare questo rispettarsi e dire no su questo
Dinanzi ad una destra che invece mette in discussione valori di fondo della vita del Paese sulle scelte economiche sociali queste la svolta
Che noi dobbiamo fare
E poiché torno bando parecchio tempo salto può in qualche altra cosa c'erano diverse qui e vengo a un punto
Questa difficoltà tra le organizzazioni sindacali
Io sommessamente mi premetto e per come sono fatto io poniamo cassone per assurdo così non solo interpretato male che io fossi in dissenso con la CISL la difendere lo stesso
A me non siamo tutti così
Io io sono così
Io però non ci sono in dissenso su quel punto con la Cina
E voglio dirvi stamattina poiché mi è rimasto un po'di serietà sindacale
Che quando vai a parlare degli incurabili qualche idea chiara mi sono ripreso
La
I risultati del lavoro della Commissione
Giugni che Prodi insediò nel novantasette
E mi pare ai primi del novantotto fine novantasette produsse questa relazione
Dentro questa Commissione c'erano anche D'Antona e Biagi cioè questi che hanno prodotto questo documento ora io non voglio perché non non spetta a me però qui
Dinanzi a questo elemento negativo della situazione italiana anche per come è andata cedimento culturale generale poi scelte anche particolare insomma non c'è dubbio che il salario arretrato è troppo
Ma come è pensabile che rispetto alla struttura produttiva di oggi
E rispetto alla necessità sottolineate che io condivido pienamente che almeno europee
Almeno come europei dobbiamo costruire le politiche comuni
Non solo queste economica lì c'è il grande problema di una Europa che sia politica Spinelli
Fece bene a fecero bene a fare le scelte economiche Celori industrializzazione dei cambiamenti italiano degli anni Sessanta
Non poteva non non ci sarebbe stato che cambio l'Italia però tu andando avanti come andiamo avanti noi o dà il potere politico all'Europa o alla fine paghi un prezzo anche sul versante economico e noi siamo rimasti indietro
Siamo rimasti drammaticamente dietro quanti di voi e di norme compreso dinanzi agli Hidalgo intervento americano qua e là per il mondo ICE non l'unica ATER al minimo ed è giusto
Be'però parliamoci chiaro e se poi
Nella crisi della Bosnia insomma l'Europa non ce la fa perché o non ha la struttura la capacità di intervento quella fu una scelta fatta da tutti i Governi europei
Di di di di
Di pressione sufficiente chiedo aiuto agli americani e quelli che arrivano bene o male adesso lasciamo stare ma l'abbiamo chiamati noi saltare gli vai a dire un attira lirismo
Secondo voi io questa cosa la dico lo ripeto più d'una volta almeno se non sono cambiate le situazioni ma non credo si vive meglio mediamente
In Virginia operaio l'impiegato mediamente o attorno a vicenza a Verona a Reggio Emilia io non ho dubbi
Proprio non ho dubbi più vicino a noi ci
Allora non è che possiamo dire facciamo l'Europa vogliamo influire perché poi
Non è che la Difesa serve per fare le guerre non esiste politica internazionale in un nessun Paese se non è supportata da una potenzialità difensiva propria
In politica estera nessun regale
In Bolivia nessuno mai regala niente a nessuno qualche volta nella vita può capitare in politica ma mai
Se attacco orge qualcuno di sta regalando qualcosa scappa dia un cerca di capire perché
Questo non accada beh allora il bilancio della Difesa in qualche modo io quando ho capito sento dire queste cose pensava Franco Marini degli anni Settanta tre e settantasette
Nel pubblico impiego i contratti di recupero forte furono fatti in quelle tornate di contrattazione
E io stavo davanti a tutti
Non lo dite a nessuno ma io
Assieme cosche evitare che era era più realista non più realista insomma
Era uno serio moderato
Era uno stalinista come me in parte forse un po'di più
Ma aveva ragione una volta tra l'altro perché a volte si aveva un Governo una volta in un congresso contatto di una grande categoria che era il primo che apriva la fase di rinnovamento Palazzo Chigi
Facemmo stare zitta le categorie prima ricevono allora non parliamo perché chiedevamo nulli
I e le confederazioni meno soldi di quello che chiedevano loro
Avrei sì va beh non parlate voi parlo io scheda mi si fa con tutta la categoria dovevamo molto forte io parte oggi quando arrivo al salario allora parlavamo mediamente il costo così quando i seguenti il ministro mi disse
Avevo mai scusa un momento noi ricopre
Dicendogli ci siamo incontrati
Per la verità qui su questo punto c'è un accordo era dieci mila lire in più di quello che stavo chiedendogli Scheda vicino a me che ogni tanto qualche modo con l'otto lo diceva Collegio boa Zoff dissi in quel momento io lo guardai
Il signor ministro se Consiglio nessuna obiezione Rina ci alziamo impieghiamo continuate a noi le confederazioni sono d'accordo ci ha mandato
Però
Noi la difesa all'uno per cento scarso dire D.P.R. dire Dio nazionale fanalino di coda di tutto e non lo non lo teniamo se vogliamo influire in politica internazionale in qualche maniera
E allora su questo punto io credo che avvicinare
Noi il recupero salariale specialmente oggi se non si fa uno sforzo di avvicinamento al luogo della produzione
E non si affronta il problema entro certi limiti tenendo ancora in Italia l'ombrello del contratto nazionale secondo me necessario
Però la gestione di parte del salario forte
Legato a un rapporto noi chiacchiere di realtà con la produttività è un passaggio indispensabile
Possiamo peut-être esiste una volta ad uno o tre volte ma trovo dalla fine dal vivo non si scappa questi signori che fu detto io nel novantasette scrivono questo
E poiché
Questo impegno era di aggiornare l'accordo del novantatré oggi
Come succede la stampa italiana portato sugli scudi da tutti c'era Ciampi allora
Eccetera quello fu un grande accordo
Colto questi dovevano fare l'aggiornamento
è tra le cose dicevano che insomma Ling la contrattazione di secondo livello
A era rigida quindi non aveva nessun rapporto con la produttività e si era fatta di poche parti e invitava nel novantasette non reazionari
Omini diversi tra quelli che potete ho io
Con Giugni che presiedeva questa Commissione il sindacato
Legge queste si adegua ma non scherziamo sindacato alla sua responsabilità la sua forza perché dopo quello che ho detto tra parentesi aggiungo che in Europa il Sindacato italiano Samantha agli altri e secondo me
Ha mantenuto una forte una rappresentatività reale che c'è
Però questi sono dati con i quali ci si fa i conti o no
E nel rapporto tra le organizzazioni non è che si può stare dieci anni a dire non mi va bene una cosa o trovi un'altra soluzione operativa subito o le guerre su questo punto non non mi convincono uno solo quindi
Io spero
Finisco qui che insomma questa consapevolezza mi pare dopo specialmente dopo il successo
Della grande manifestazione che avete fatto una volta ma non eravamo antichi
Quando uno faceva fatica a fare una proposta
Magari non ci credeva o doveva fare
L'accordo unitario perché perché
Giorgio rende dal pure oggi servirebbero non è il solo allora
E allora capitava qualche volta che si faccia uno sciopero forte
Allora te lo so ho anche la manifestazione ma prima di andare in piazza la mattina
Chi lo faceva è capitato anche a noi io lordi ricordo il bisogno o
Facciamo questo dopo guardiamoci negli occhi luglio era un maestro anche per queste cose perché ha fatto l'uomo di grande sinistra
Quando è diventato Segretario generale della CGIL ma io me lo ricordo come segretario dei chimici che faceva incazzare già allora i metalmeccanici perché i tempi di scandali scavalcava sempre
è però ti debbo dire che quando alla Pirelli Bicocca venimmo Yolande benvenuto e qualche bullone arrivava sua la mensa tutti vestiti di bianco eravate lì
Dal folk fu la prima volta che lo vidi dal quando comincia arriva qualche bullone mentre parlavo meglio perché gli stavo dicendo delle cose lo molto gradite
Era contro il terrorismo appalti fatto mi chiamavo lama poiché tutti i compagni comma io cominciai a dire come giustamente ha detto l'amico lama nella sua introduzione
Vedevo le facili in questi esaudire insomma la terza o quarta volta rivolte il bullone
Dal fondo assalti si avanza un giovanotto in camice bianco
La ma mi riservo queste banali la prima volta gli ho chiesto Cofferati poi è finito a sinistra
Però incontrato
Poi
Adesso sto recuperando una posizione un po'moderata questa sera o no
Credo di sì
Che aveva
Che l'orologio approvarla ma insomma sto recuperando una posizione un po'moderato allora io non non di permettere ad esse lo scherzo più
Io veramente sono convinto che per tentare di frenare sì cogliere questa occasione che la storia cita
E che
Ahimè che stiamo pagando pagheranno i popoli
Ed è per fare questo tra le tante cose necessarie una politica più incisiva più dura più capaci di fare le scelte di fondo che è la prima cosa
Recuperare con fatica a posizioni di unità dentro le organizzazioni sindacali sarebbe una spinta
Molto forte e naturalmente per poter fare questo c'è bisogno di altro
Mi fermo qui ho saltato una cosa che mi sta sempre molta qualche alla prima occasione riserve rosso rapporto politica comunicazione una sciagura
è meglio che parli in una volta io ho provato a faccende moderata dirà i segretari di nostri di partito parlato una volta alla settimana
Una volta alla settimana alle tre e arrivano pacchi da agenzie e sembra che la vittoria sabato mattina se il Corrierino Asiero Repubblica scrivono che ha più ragione questo questa ma quel di questo ne parleremo altrove scusate
Sergio l'ultima volta io ero Segretario Brescia Turi segretario generale CGIL consideravo questa cosa che la vita propria strana va be senza fine
No divario sono ancora riuscito ad abituarmi all'idea che se il direttore di un giornale
Io che più si se il sindaco di Bologna si farà
No intanto volevo dire una cosa perché ho visto delle facce un po'sorprese Nerozzi
L'accusa questo linguaggio criptico il nonno e Luigi
Cioè non
Per chi i pochi che non hanno avuto occasione di partecipare
Agli appuntamenti che ha ricordato volevo provare a
Ad accontentare nei limiti del possibile di no perché ha detto
Ha chiesto senza reticenze
Allora io
Condivido moltissimo l'impianto del documento e penso che il cuore della ragionamento delle viene sviluppato
Sia
Esattamente il problema
Provo a riassumerlo dal mio punto di vista perché siamo arrivati ad una crisi di queste dimensioni
Aggiungo
Poi Franco ha ragione non non esercita devi troppo sull'analisi però
Io non ho capito quando finirà
Ci sono tratti inediti sui quali vedo un po'di disinvoltura e letture molto approssimative sempre piegate all'esigenza del momento
Però
è la prima crisi globale è la prima crisi che coinvolge esattamente tutti i Paesi sviluppati
Non abbiamo memoria storica nessuno può dire bisogna fare così piuttosto che in quest'altro modo perché quella volta scegliendo quella strada c'è andata bene
Non c'è un precedente vagamente la crisi petrolifera degli anni Settanta ma con queste dimensioni e con questa ramificazione non ce ne sono mai stato
Gli effetti sono esenti che poi non solo si sommano ma la somma accentua le ricadute negative
Poi dell'improvvisazione del Governo
Delle della in quel caso lì si delle delle approssimazioni nell'analisi se detto tante volte
Si discuteva da parte loro di come incentivare gli straordinari nel mentre esplodeva il problema la cassa integrazione e delle risorse che venivano a mancare per far fronte bisogna elementare di tante persone
Si è discusso per un po'di che cosa fare per la cassa integrazione ordinaria senza tener conto che ha un numero di settimane
Oltre le quali non va
Dopo c'è la straordinaria e dopo la straordinaria con quel termine edulcorato che abbiamo introdotto nel nostro lessico c'è la mobilità
Dunque il non ritorno ad un posto di lavoro questo processo in corso
E guardate che tocca prevalentemente i settori manifatturieri
Però le parti più forti del sistema produttivo non sono indenni
Guardo a casa mia se guardo al tessuto produttivo di Bologna che molti di voi conoscono
C'era c'era qui Cesar c'è Bruno sul
Ci sono aziende che oggi lavorano perché sono le aziende a più alta innovazione
E
Come si sarebbe detto un tempo a più alto valore aggiunto dei loro prodotti sono in anticipo di due anni sul ciclo economico
Ma se guardate l'andamento dei loro ordinativi scoprite che l'anno prossimo più niente
Dunque quando le aziende manifatturiere auspicabilmente potrebbero trovare
Speriamo senza certezze una qualche ripresa potremmo trovarci nella crisi drammatica dei punti più forti
Che arriva dopo ma arriva se sommate l'una con l'altra cosa vi rendete conto di come una comunità sia assoggettata a un processo di difficoltà che non scompare in fretta
Il tempo poi ha un'efficacia
In questo caso del tutto negativa sulle condizioni materiali sugli equilibri sui rapporti tra
L'economia la politica le persone che vivono nelle comunità
Quello che si può reggere in sei mesi
In dodici non solo non lo Reggi ma i secondi sei mesi non sono primi uguali i primi sono di gran lunga peggiori possono determinare condizioni
Che portano a delle incognite a rilevanti sul piano della tenuta di una comunità che la comunità sia piccola grande in questo caso non fa molta differenza
Nel nella nel documento cosa viene indicato come
Come come perno della crisi per questo dicevo sono molto d'accordo
Io lo lo descrivo così lo dicevo prima Stefano il fatto che
In questi anni
Diciamo in questi ultimi dodici anni se vogliamo dare una dimensione temporale al fenomeno nella globalizzazione ha prevalso un modello i modelli di competizione erano due
La competizione alta quella che ha come fondamento il sapere la conoscenza e l'innovazione e la competizione bassa quella che ha come un unico riferimento i costi
Ha prevalso il modello di competizione sostanzialmente orientato solo al contenimento dei costi
Dopo tra l'altro quello che a me sembra lo sforzo culturale politico più interessante
Degli ultimi cinquant'anni che il documento di Lisbona che l'Unione europea aveva varato e che poi portò anche come
Filiera che ne conseguiva ad altri risultati non più soltanto culturale ma anche concreti come la Carta dei diritti di Nizza
Che cosa dice l'Unione europea a Lisbona e si propone come punto di riferimento per la competizione nel mondo scegliamo la strada della competizione alta il sapere la conoscenza sono il cuore il centro motore
Del modello che va
Realizzato e poi utilizzato
In Europa prevaleva il vento del centro sinistra diciamo delle forze progressiste la stragrande maggioranza dei Paesi europei erano governati dalle forze del progresso
Non
Dalle forze dalla conservazione
E lì che però
Si rompe
Lo schema teorico e nella pratica
Quei Paesi quei Governi non riescono ad essere conseguenti con l'idea prima
Primaria di Jacques Delors e con la sua traduzione in una
Scelta di politiche di straordinario interesse
Cos'è un modello di competizione che punta solo al contenimento dei costi
Un modello che mette in discussione
Tutto ciò che ha un'incidenza sui costi non rispetta le soglie che dovrebbero essere invece garantite per avere coesione sociale guardate che la coesione sociale è uno dei fattori principali di competitività
Che cosa viene intaccato il sistema delle protezioni
Viene intaccata l'idea dell'universalità
Viene intaccato il sistema di diritti perché i diritti costano
Quelle soglie non sono più rispettate
E nei Paesi dove quelle soglie erano già traballanti o avevano una
Un profilo diverso da quello della vecchia Europa e gli effetti sono molto consistenti son quelli che ricordava prima Stefano allora dove non c'è la protezione del Welfare
C'è un ruolo improprio della finanza che si
Propone come
Forza di coesione sostitutiva del welfare
E indica ai singoli
Una strada del tutto illusorio e si arriva ai giorni nostri
Gli Stati Uniti sono esemplari in questo caso è negativo delle dinamiche dei fenomeni che ci hanno portato ad un processo che poi per gli elementi di integrazione che si erano realizzati coinvolge tutti noi qui oggi siamo
Al fallimento di un modello a tal punto che non solo le tante parole alcune anche molto disinvolte suo rapporto con il mercato vengono
Cancellate ma si torna a discutere del tema rapporto tra Stato e mercato io non sono lo statalismo
E penso che sarebbe un errore immaginare che lo Stato possa assolvere a funzioni che non gli competono ma l'idea che il mercato da solo possa regolare tutto o addirittura se Forza di sviluppo è stata cancellata dei fatti
Il tema che secondo me si pone a proposito anche il tema culturale prima ancora che di
A proposito di questo problema e quello di quali sono o di quali devono essere le regole
Chissi introducono nel mercato
Non per
Impedirlo
Ma per orientare lo in modo tale che la politica abbia una funzione riconosciuta e sia in grado
Di contribuire anche il consolidamento di dinamiche di una dialettica che aiuta e non
E non opprime
Dopo di che
Il tema è un tema che
Riguarda tutti coloro che sono stati o sono coinvolti da questo processo di crediti
Il modello virtuoso quello che non si è praticato
Come lo si ricostruisce quali sono per la politica le priorità quando dico polizia penso alla politica delle sue forme di rappresentanza storica poi dico una cosa su sulla rappresentanza sociale non
E io credo che ci siano alcuni elementi che sono fondativi di un'idea di mondo che allora è sempre piaciuto siamo europei abbiamo partecipato alla costruzione di questo modello
Allora se l'UE il fare deve esistere
E deve esistere secondo me il tema principale oggi per il welfare ma vale lo stesso identico ragionamento per l'altra soglia che è stata intaccata che è quello dei diritti è l'universalità
Noi non siamo in un sistema nel quale
A tutti è garantita la stessa protezione a tutti i sondaggi che gli stessi diritti
Parlo di
Dei dei Paesi sviluppati
Senza universalità
Nell'uno come nell'altro campo
Si aprono dinamiche non solo che favoriscono il modello cattivo tra virgolette
Ma che possono portare a danni consistenti per le persone nelle loro funzioni di tutti i giorni i lavoratori di persone che vivono in una comunità e che vogliono avere piena cittadinanza
Poi l'universalità è fatta di tante cose quando dico protezione diritti penso a tutte le persone capisco che poi in un Paese come il nostro addirittura oggi ci sono elementi disuguaglianza che sono originati dal dovesse in atto
Non soltanto dai chi sei che cosa fare
Allora il campo d'azione per
Ridare sostanza ad un'idea di universalità è molto ampio e riguarda la politica
Però se noi teniamo tutti gli elementi di dualismo che ci sono
Persone che lavorano con un sistema di protezione altri che lavorano insieme a quelle che ne hanno uno diverso o non ne hanno affatto diritti diseguali
O difformi appunto tale da snaturare nell'efficacia
Penso che non solo il modello virtuoso non si imporrà mai
Ma che ci saranno ricadute progressive sempre più negative
Poi
Ovviamente
Questa
Precondizione fatemela chiamare così deve essere accompagnata anche da elementi di equità e di giustizia
Che nascono nel Welfare della cittadinanza ma che arrivano anche le condizioni materiali delle persone le persone che lavorano è evidente che ci sono state degli altri delle alterazioni profonde di redistribuzione nel reddito in questi anni
Franco ricordava prima il lavoro di quella Commissione siamo alla fine degli anni Novanta
Ma
Poco dopo si concluso il negoziato confederale con la riconferma del modello del novantatré io penso che quello sia stato un modello particolarmente virtuosi inflazione a due cifre
Rischi di
E se Tirreno e possibili di un debito fuori controllo
Disuguaglianze nella platea dei rappresentati dalla rappresentanza sociale
Però penso anche che i modelli non possono valere sempre tutti allo stesso modo prescindendo dalle condizioni generali
Nelle quali vengono attuati e per le quali sono orientati noi senza quel modello
Saremo stati penalizzati dalle su valutazioni dagli effetti sul potere d'acquisto dei più poveri che le sue valutazioni avevano non saremo mai entrati nell'Europa
E però credo che alla fine di un percorso necessitato fatto con azioni virtuose sia importante riesaminare le ragioni e le dinamiche gli effetti della
Redistribuzione del reddito che delle regole possono introdurre faccio un solo esempio non voglio
Rubare il mestiere ma
Se il recupero
Dell'inflazione reale su quella programmata
A
Una dimensione modesta
Il recupero efficace anche sul piano del contenimento dell'inflazione futura
Se le distanze sono significative non governi un accidente per il futuro e penalizzi il presente
Ora un conto e lo zero cinque
Per cento di recupero sul diciotto
Un altro è lo zero cinque sull'una e mezzo
In valore assoluto sembra sempre lo stesso numero sul piano delle percentuali è un altro mondo
Chiudo subito questa parentesi ho detto
Però le alterazioni nella redistribuzione si sono accentuate cammin facendo per la sottrazione del tema produttività alla contrattazione collettiva
E del venir meno non dell'efficacia del modello ma di alcuni elementi
Importanti del modello utilizzato
Che cosa si deve fare a questo punto che cosa
E ragionevole fare ma guardate io penso questo proprio per
Dicevo
Senza infingimenti intanto il tema dell'uguaglianza
Del scusate dell'universalità è un tema che ha un valore politico è una connessione diretta con la democrazia che spero non sfugga a nessuno
è un tema della politica
Non solo della rappresentanza sociale è un tema della politica
Io non mi scandalizzo se la politica cioè i partiti hanno un'opinione diversa da quella della rappresentanza perché considero l'autonomia un grande valore
Che si possono misurare opinioni tra di loro diverso e qualche volta anche abbastanza lontano dovrebbe essere fisiologia
La politica non si deve impressionare se la rappresentanza sociale ha un'idea diversa e la stessa cosa vale per
Le organizzazioni di rappresentanza quelle di impresa esattamente come quelle del lavoro
L'importante però che ognuno
Di questi
Luoghi di rappresentanza soggetti di rappresentanza abbia un'idea il sia nella sua azione coerente con l'idea e sia disponibile a cercare un punto di eventuale mediazione con quella degli altri
Poi
Credo che sia molto importante
Cercare di dare a tutti questi temi la dimensione sovranazionale che oggettivamente hanno
Ho detto prima Lisbona Nizza insomma
L'Europa del nostro futuro
Sarà sempre di più un luogo nel quale le decisioni vengono assunte e queste decisioni sono vincolanti per gli Stati per gli Stati membri
Non c'è solo un problema di come
E di quale funzione deve svolgere quella dimensione sovranazionale ma c'è anche il modo col quale tu stai dentro quella dimensione
Se sei parte attive proponente o se sei semplicemente parte resistente gli euroscettici come sono stati chiamati anche
Importanti insomma
Hanno continuato ad agire con indifferenza verso un luogo che invece diventava sempre più stringente almeno per quanto concerne le scelte di alcuni modelli o di alcune regole io credo che questo non debba essere
Ripetuto perpetuato
Che occorra vi era anche lì una presenza
Che si fonda su un'idea autonoma della rappresentanza sovrannazionale e abbia come volontà quella di rispettare le dinamiche le regole che vi sono decise e operative
Ho la sensazione che lo stesso tema valida non solo per la politica ma anche per la rappresentanza sociale
Cioè che cosa fa diverso del sindacato italiano tra sindacato di altri di altri Paesi la sua dimensione di rappresentanza generale quella che
Dico ricordava nel nostro lessi quella confederali TA
Io penso che da una crisi come questa si esca soltanto se la politica sarà in grado di accentuare le sue funzioni
A mio parere con
Le le le correzioni che ricordavo ma che ci sia un problema anche di riconoscimento e di peso della rappresentanza sociale guardate di tutta non solo quella dei lavoratori ma anche quella delle imprese
Verso la rappresentanza generale
Se permane la frantumazione legittima con delle storie bellissime radicate la rappresentanza di professione la rappresentanza di categoria ma non c'è questa dimensione confederale
A livello sovranazionale io penso che le persone che lavorano faranno più fatica a vedere rappresentate le loro esigenze e ad avere dei ritorni positivi
Lo considero un tema aperto per il sindacato del mondo in questo caso neanche soltanto per coloro prima ed è un tema di grandissimo interesse poi figurati di cambiare la propria matrice sindacale ci vorranno due-tre secoli sul come come minimo però ci sono dei momenti nei quali questi processi di cambiamento comincio ho la sensazione che questo sia uno di quelli
Allora
Vale la pena non di proporre se stessi con con
Con supponenza con presunzione la verità non c'era nessuna ma di cercare di stimolare un ragionamento
Sul valore della rappresentanza generale
Con tutti gli elementi di mediazione che questa contiene per definizione perché quando rappresenti tutti non puoi pensare di avere sempre il punto più alto come riferimento
Devi trovare di volta in volta il punto di equilibrio tra
Esigenze diverse
Faccio presente
Che
Poi rappresentanza generale e autonomia sono un nesso inscindibile perché se c'è la rappresentanza generale senza autonomia diventi inconsapevolmente un partito non va bene
Se vuoi devi restare al sindacato però queste due cose le devi praticare insieme qui ma anche in Europa
Credo che sia un bel tema
Oggettivamente dato
E sul quale forse qualche sforzo anche di approfondimento conviene fare no ovviamente non non in questa
In questa circostanza perché poi i Governi
Saranno chiamati a alle azioni alle azioni politiche alla
Rendere conto con quello che concretamente possono fare però c'è una dimensione culturale
Che secondo me va
Praticata stimolata dentro lì poi c'è anche il reddito la ridefinizione di sinistra perché insomma le forze del progresso
Non casualmente poteva chiamarle così hanno dei valori a riferimento hanno delle radici comuni hanno degli elementi di diversità
Io penso però che in questa circostanza in questo momento storico sia di grande interesse ragionare sui valori di riferimento comuni
Senza ovviamente ignorare gli elementi diversità poi se non la quotidianità che dei portali però
Le grandi famiglie culturali della politica europea
Forse hanno un'occasione
E varrebbe la pena di provarci poi ognuno li partecipa come intende e se intende
Liberamente però a me pare che questo sia un bellissimo tema per la politica esattamente come per la rappresentanza sociale
Poi chi vuole liberamente ci può provare se non gli interessa ci sono tantissime altre cose da fare forse per qualcuno anche più più intrigante più più interessate pazzo
Il nonno quando convocherà il prossimo il prossimo appuntamento in questa sala sovietica forse ci chiederà di parlare di parlare anche anche di questi
Però il fatto che se ne sia parlato oggi per me è già un elemento di particolare utilità perché
Con questi chiari di luna distanza non sembra merce merce sempre disponibile la voglia di provare a fare qualche ragionamento insieme
Lascio questo quest'ultimo punto di Sergio che
Però almeno vorrei commentare dicendo che anche a me sembra una questione fondamentale
Mi piacerebbe che se ne potesse discutere diciamo con la stessa libertà con cui oggi discutiamo della crisi e delle risposte della crisi
Aggiungo che io sono molto grato a chi ci ha invitato
Perché penso che una delle cose di cui si più soffriamo
Sia la mancanza di luoghi
Continuativi di confronto
Tra culture politiche
Anche diverse
Ma in qualche misura accomunate oggi
Dal problema di dovere cercare una risposta alla crisi drammatica che si configura
E che hanno in comune l'idea che si tratta come è stato detto nell'introduzione di una crisi di civiltà e cioè di un modello economico e sociale
Ora
Io penso che la discussione sia abbiamo persino dei tra attività matti cita
Perché lo hanno detto tutti
Non c'è davvero niente di scontato neanche nelle reazioni alla crisi non solo dall'andamento dalla crisi come diceva Sergio poco fa sulle previsioni di uscita
Ma neanche sui comportamenti dei soggetti
Per esempio dove e come si collocheranno i lavoratori la coalizione del mondo del lavoro
Nel suo insieme e nelle singole sue componenti è questione aperta
Non non e non mi riferisco qui alle forme di lotta che adesso
Punto vengono comunicate anche oggi del sequestro di un dirigente azioni non mi riferisco a questo
Mi riferisco al fatto che se
In Europa io penso
Non si riesce a trovare un denominatore comune europeo nelle lotte dei lavoratori
E una piattaforma
Naturalmente articolata ma con degli elementi comuni
Che dia una prospettiva i lavoratori di poter ottenere dei risultati
Il rischio che una parte della compagine lavorativa
Invece che produrre una lotta per il cambiamento
Ho dunque a un conflitto Rizzo vitale anche
Ricercando dei capri espiatori
Nell'ordine delle cose possibile
E dunque c'è un problema
Che riguarda la politica nel suo senso complessivo
Quella promossa dai trenta ai movimenti delle organizzazioni sindacali dal conflitto dalla politica politica
Perché appunto questa secondo me il terreno su cui agisce una crisi che una crisi imponente
Ora
Franco Marini ha detto delle cose che mi mettono in questo punto in difficoltà ma in ogni caso Nicola c'è una falla valere
Per non dargli ragione diciamo sulla propensione analitica sulla mia propensione analitica tuttavia alcune cose secondo me vale la pena che siano insistite
Perché non mi pare che ci sia dubbio
Che esista un nesso certo non meccanico non deterministico all'interpretazione che si dà di questa crisi e le risposte che vengono messe in campo
C'è una relazione di te
E dunque bisogna
Non accontentarci
Delle prime andare
E che facciamo io personalmente sono
Abbastanza d'accordo
Con con questo documento che considero molto utile mo'davvero molto utile nella più tanto degli elementi analitici sono d'accordo
Non sarei sincero se non dicessi che pure essendo potrei potrei sottoscrivere quasi ogni paragrafo fosse addirittura ordini
Continuo davvero la preoccupazione che non vivono nella nostra analisi di messi
Tra i diversi piani che hanno determinato prima l'ascesa di questo modello la vittoria di questo modello e poi la sua crisi
In altre parole io penso che se noi non siamo in grado di dare un'interpretazione critica
Di ciò entro cui si è prodotta questa crisi e ci fermiamo alle in quel documento non fa intendiamoci alla denuncia della crisi
No non
Non operiamo se non una sollecitazione a misure di emergenza e di ammortizzatori sociali
Naturalmente
Teniamoci
E il pane quotidiano non solo solfato Totò potrebbe sindacalista non solo per non sputa ci sono ma per pensare a quanto si essenziale nella vita quotidiana di milioni di persone quindi
Tuttavia
Tuttavia
Il rischio è che ti fermi su questo a questo livello
E lo dico non
Per un episodio intellettuale
Ma per ma per poter affrontare rovina le questioni che la crisi ci mette davanti la crisi di chi
Allora siccome uno come me può essere diciamo considerato fazioso e lo è
Da prendiamo invece uno che non può esserlo considerato in questa misura seguito a un semplice
Che e la crisi del capitalismo finanziario globalizzato a me possiamo prenderlo come prima approssimazione già non è un feroce anticapitalista te lo dici anzi
E questo capitalismo finanziario globalizzato è questo il Pubblico elemento che vorrei aggiungere al vostro documento eh uno sistema
Le tessere del mosaico sono tenute insieme
Da una logica
Non c'è nessun vizio organici stico in questo tipo di approccio
Questo sistema
E il fatto di
Una dimensione politica una dimensione economica una dimensione culturale una dimensione che riguarda l'assetto istituzionale del mondo
Questo
Questo sistema è stata una grande sfida
Grande in cui il capitalismo si è giocato una partita importantissima prima prima ancora che con gli altri per sé
Ridi mostrando la sua straordinaria capacità di innovazione che ha dimostrato
Ma appunto proviamo a vederne la natura primo quella politica a metano ci sfugga
Se si guarda la genesi di questa
Rivoluzione capitalistica chi è stata la globalizzazione
Non si può
Non vederne la connotazione
Politica e sociale
Comincia con l'affermazione
Della Thatcher rimandare Tania di Reagan
Negli Stati Uniti d'America l'uno che dice l'uno che ha detto
Che la società non è niente e il mercato è tutto a caccia e l'altro che ha detto lo Stato non è la soluzione ma il problema
E se vogliamo l'Italia con la vittoria di Romiti e della FIAT dopo i trentacinque giorni i per dare un panorama non per colpa provincializzato
In questo panorama cosa c'è dentro cosa c'è dentro cioè due cose una l'affermazione di una cosa covata dateci cowboys
Della
Delle politiche neoliberiste di governo e l'altra la messa
In disciplina del conflitto sociale e del movimento dei lavoratori
Questo elemento condiziona una rivoluzione economica
Questa evoluzione economica
Questo proprio somma insieme a mente ed abbiamo grande
Perché il passaggio da un'epoca in cui c'è il sistema della produzione di serie per il consumo di massa
Da un sistema in cui c'è la produzione flessibile per i consumi personalizzati cioè proprio è un cambiamento del paradigma capitalistico
Cioè
Il
Prende corpo quella contro l'evoluzione sociale di cui ho parlato prima poggiando sì però adesso su una materialità dei processi economici e non solo come dire sulla cattiveria e lo spirito di rivincita del padrone
è il meccanismo economico e sociale che si configura
Attraverso una vera e propria rivoluzione che da una parte e la ristrutturazione
Del vecchio apparato industriale né braccio logico e produttivo e dall'altra la nascita della new economy
E in questo e in questo elemento che si producevano si produce tutto quello che sappiamo
E si produce la finanziarizzazione dentro questo elemento c'era adesso chi ha letto il libro di Formenti lo dico così non facciamo le analisi affinate e lì poi Formenti su quella che se lo diciamo in italiano e
Diciamo
Insomma quelle più su quelli non li che parla del rapporto tra la cibernetica l'economia la politica in
Si vede bene
Che la new economy è la levatrice del processo di finanziarizzazione dell'economia non c'è soltanto un elemento di finanziarizzazione che avviene verso l'alto
C'è anche una finanziarizzazione pagine prodotte dalla
Dalla rivoluzione digitale
Dal dall'ingresso di nuovi soggetti in campo dall'ascesa dei profitti che si fanno altissimi e immediatamente
Che prima
Interi rimpiangono i Venture Capital poi i risparmiatori che si sono emancipato dai dai fondi di investimento e poiché diventa dalle grandi aziende quest'operazione
Combina e questa però un punto su cui abbiamo litigato tanto adesso si vede
Combina la ristrutturazione industriale da due all'economia non è vero che era solo una cosa mi che sarà data la combinazione dei due ed era questa combinazione dei due
Che fa sì che l'economia della conoscenza questo un punto
Mi piacerebbe discutere con Sergio che ne ha parlato l'economia della scende secondo me la cono l'economia dalla conoscenza non è il generale internet
Non è la messa al lavoro o della intelligenza generale no e lo so trascurate la rozzezza è lo sfruttamento della intelligenza generalizzata attraverso il suo mancato riconoscimento
Cioè la sussunzione dentro di sé
Di questo di questo elemento e ciò dà luogo
A
Alta flessibilità e bassi salari ancora per citare così Oliva Jensen e cioè con uno dei nostri
In cui la tesi sostenuta la seguente in ogni nazione
Dove è stata introdotta
La versione più avanzata e più innovativa del capitalismo
La maggioranza dei lavoratori ha visto diminuire la può la propria quota del reddito nazionale mentre la minoranza i privilegiati si è arricchita enormemente
Contemporaneamente la sicurezza del posto di lavoro è calato dette fabula datato non non solo in Cina nei punti arretrati dei punti altissime dello sviluppo della Silicon Valley
Questa questa condizione
Ha fatto sì che la competizione venisse giocata prevalentemente su questo terreno
Mentre
Mentre
Ha contato moltissimo la collocazione di grandi potenze che nel frattempo cambiamo la geografia Limes usa la definizione per gli Stati Uniti d'America di impero al credito
Mi pare abbastanza precisa però
Bisogna può chiedersi per quale ragione gli Stati Uniti d'America nel pieno della crisi continuano a diventare l'elemento di raccolta del risparmio internazionale
E bisogna può chiedersi come questo elemento sia il portato insieme di una potenza militare di un modello sociale ma anche di un rapporto con la moralità di riferimento infatti infatti
Ogni davo dice adesso usciamo dalla crisi con una moneta unica
Perché non valgono più da qui in avanti le monete di riferimento però le conversioni badate che sta dicendo una cosa che oltre Boetto URSS
Dopo che per un intero ciclo paletto URSS è stata cancellata
Infine
Questa collocazione diciamo dell'intero a credito dentro una grande sconvolgimento mondiale
Ha visto crescere un assetto istituzionale
A democratico nel mondo non è soltanto l'Italia e da Rusconi e che le sovranità sono state abbattute ovunque
Che il potere sia è slittato verso entità sovranazionali non democratiche non sovrane
Che queste con hanno avuto un potere di influenza e nuove basta pensare al Fondo monetario internazionale basta alla banca circa alla Banca mondiale all'Organizzazione mondiale del commercio che sono stati elementi popol Civic di questo modello di questo modello
No nella stessa e
La stessa Europa
è stata diciamo così connivente con questo processo basta leggere sul Trattato o mi sbaglio fino al punto che trecento
Governa la banca centrale europea
Tenendo alto il costo del denaro anche quando
Qualunque opposta di uso della moneta interni anticiclici avrei da richiesta la sua la sua abbattimento
Ma perché
Perché gli Stati Uniti d'America potevano poco però
Potevano pop-up agganciare il vincolo di bilancio per gli altri Maastricht mentre allora faceva una politica di deficit spending ma per la loro collocazione nella divisione internazionale del lavoro del mercato lo potevano fare agli altri e non la potevano fare
E infine
Questo assetto democratico ademocratico si potrebbe andare avanti molto su questo non è basterebbe vedere la
La l'ingresso nei grandi Governi a fare il ministro inteso
Dei degli amministratori delegati di grandi aziende e si vede bene diciamo così è stato il Governo in questa in questa fase
E in luoghi decisivi delle dimensioni sovranazionali e infine una grande operazione culturale che ha accompagnato tutto questo
Se questo è il vero cioè se questo è il modello che ha funzionato e sei come dice Bauman
è proprio questo modello che ha prodotto dal Paese
Cioè come dice Bauman il capitalismo crea problemi che non è in grado di risolvere
Rovesciando la formula transiterà
Non è in grado di risolverlo a meno che ritorni le mani libere
Per controllare territori che gli erano sfuggiti e questo è il punto che ci siamo ora cui
Franco ha detto eguaglianza io vorrei però che fossimo onesti tra di noi come dobbiamo essere come siamo scusate
L'ultimo quarto di secolo è stato lì improntato tale eguaglianza dalla diseguaglianza
Allora
Io penso
Che noi abbiamo avuto dopo da lotta di liberazione e le costituzioni democratiche nate da queste i trent'anni gloriosi in cui l'eguaglianza
è stato un elemento di guida dalle politiche poteri contrastati mai vero c'era un'area ce l'avevano Dossetti come Togliatti come passo barra basta leggere gli atti da costruzione l'eguaglianza è l'idea di una democrazia scusate però compagni
Nei trent'anni successivi la diseguaglianza è diventato il motore dello sviluppo la diseguaglianza non
Non andava contenuta limitata andava liberata affinché potesse produrre
I sentieri della crescita
Del Pini
E della produttività la
Il il motore dell'incremento di produttività è stata diseguaglianza anche nella new economy anche dalla new economy
Come uno studioso come Marcello Cini ha documentato in maniera secondo me perché dico queste cose e finisco
Perché se è così
La via d'uscita scusate la rozzezza
è un'alternativa di modello
Non è un'alternativa di governo non è uno schieramento al posto di un altro schieramento
Ma non lo dico per massimalismo lo poi si può anche pensare a tutte le gradualità
Anzi e misurare sulle proprie forze perché poi non
Ma il problema che abbiamo di fronte è un problema del modello economico-sociale
E per raggiungere difficoltà perché altrimenti ci voglia è nuovo
Bisogna dire
Che da molte parti si lavora per andare ad un aggravamento delle caratteristiche di questo modello nella ricerca dell'uscita dalla crisi
Fassina ricordava quindi che i provvedimenti del Governo
Quelli che non sono diciamo così inutili in qualche modo lavorano percentuale queste caratteristiche o riducendo le tutele per i lavoratori o muovendo in direzione che consolida questi tipi gli asset
Ma se anche guardiamo nel mondo dove pure
Realtà come quella degli Stati Uniti d'America della Cina muovono con ben altra potenza
Beh
Non possiamo non vedere che c'è un lato oscuro degli interventi anche più apprezzabili tranne quelli di Obama
Che riguarda precisamente il rapporto tra l'economia e il modello sociale se un economista come Stiglitz
O come Krugman
Dice questi interventi di pronto soccorso finora effettuati all'impronta necessaria
Del deficit spending tuttavia
Non intervengono a modificare la struttura
Dell'economia dice una cosa dicono delle cose non non mi farà lontana dal vero
Allora
Esiste un'alternativa
Esiste il cocco était praticabile questa secondo me la domanda
Ora qui possiamo solo fare degli esercizi naturalmente
E provider a dire come abbiamo cercato di confrontarsi a partire dall'intervento divino che cosa sarebbe necessario no
Il primo concordo con il con il documento
La dimensione mondiale è una dimensione obbligatori non è detto che tu hai la forza di intervenire su quella
Ma devi devi avevamo in mente come scena
Nel tanto più nel momento in cui il baricentro delle con la mia mondiale tende a spostarsi e si sposterà gli Stati Uniti d'America sono un impero in declino
E secondo me Obama intelligentemente ha cominciato a governare un impegno in declino cioè con
Infatti io credo
Che le cose più pregevoli che sta facendo sono sulla politica internazionale
E io credo sono di grandissima di grandissimo impatto di grandissimo impatto
Ma appunto
è anche vero che noi viviamo non uno giudice di un due paradossi prima
L'Europa che io credo
Sarebbe
La dimensione minima necessaria
Dell'agire politica per potere effettuare un intervento efficace sulla crisi
E nello Stato più disarmante che si possa dire
Della Banca centrale europea ho detto della Commissione europea è meglio tacere
La propensione dei Governi e a linee di di ricerca di soluzione
Di temporeggia mento nazionale
Compaq pensioni anche nazionalista
L'Europa come tale
Come si è visto anche dal G venti
Ed è questo il vero paradosso che tu hai bisogno ed senza quella dimensione non scali l'ordine di problemi ma con la dimensione non c'è
E può cose
Non c'è perché l'Europa sia concepita come mercato eccome unificazione dei mercati non come soggetto politico basterebbe vedere che all'occasione grande di e fa una costruzione europea la maschera manca
Il secondo paradosso la sinistra europei al suo programma
Una sinistra che nel momento in cui la crisi dovrebbe a restituire la parola sia ammutolisce in un'afasia francamente impressionanti
Al dunque
Su questi due paradossi Europa necessaria ma inesistente
Sinistra Europea necessaria ma inesistente noi diciamo abbiamo una costruzione da fare non non ne parlo prima non mi pare che sia aggirabile questo questo duplice paradosso
Se vogliamo dare pensare efficace annotazione politica
è evidente che la costruzione
Sia dell'Europa chiede la sinistra tuttavia non può che avvenire dentro questa crisi e questa è diciamo così il punto diciamo di stimoli difficoltà l'Europa non c'è la sinistra europea non c'è
Ce ne sarebbe bisogno ed e in ogni caso nella crisi hai la possibilità di trovare costruirlo
Lungo quali linee io proverei a dire così proprio board cinque minuti dieci
Uno ci sono delle precondizioni quasi alle linee di azione
Su cui io
Credo dovremmo effettuare un confronto a sinistra né di sinistra e vaste
Libero davvero libero senza tabù
Anche mettendosi in discussione
Senza direi dicevamo se il suo
Io Papadia né quattro uno
Vincolo di bilancio
Ormai tutti riconoscono che il vincolo di bilancio non può essere adottato almeno in tempo di crisi
Ma
Il problema
Non si risolve con una disponibilità che in Italia ancora non c'è
Ad accedere al deficit iscritti bilancio
Perché quello che lei propone invece un privato tra destra e sinistra non è più nella crisi il potere compra il vincolo nessuno ti proponeva stai
Ma perché cosa spenti
Ciò è
Chiaro qual è la ragione per cui ti indebiti
Soltanto per salvare qualche casamatta
Che va salvato intenderci
Oppure nel momento in cui la salvi per introdurre delle mutazioni
Che configurano una diversa ipotesi di
Organizzazione dell'economia
Due
Anche questo
Kabul già caduto l'intervento pubblico nell'economia
Però anche qui
Non si può neanche prenda la così
Perché tu non puoi avere
Lavorato in politica in Europa quindi stia usciamo dalla dimensione dei conflitti tra di noi in Europa per un quarto di secolo considerando l'intervento pubblico
Una malattia della politica e poi doveva scopo e chiare che l'intervento pubblico è necessario
Ed è necessario a Sarkozy
Come americano non diciamo così a un nuovo Ulivo di non hanno di
è necessario comunque e anche qui come sul deficit spending
La discriminante tra Destra Sinistra non è l'intervento pubblico Mariann attuati queste entrate
E se se facendo questo intervento ASPI modifichi assetti proprietari oppure no democratizzazione come no la sfida della democratizzazione dell'economia la prendiamo metodiche isola
E su che cosa India Rizzi
L'intervento pubblico però di aver in termini che ci erano Carrieri visto degli anni Settanta il cosa come dove tanti produrre diventa hanno il terreno di una contesa
Su deficit spendi e intervento pubblico
E Prina costruirlo non è il caso di ripensare una politica alta
è una e qui invece a recuperare una Paola CAT caduta in una damnatio memoriae
Come quella di programmazione
L'altro giorno ho letto un'intervista che a me ha molto più è molto piaciuto il denaro che appunto mostra ancora una volta di essere un uomo di qualche freschezza
Sulle mondo una lunga intervista in cui darò dice una cosa che mi impressiona della politica francese
E
Uso questo termine il vorrei evidentissimo
Cioè il fatto che la politica francese ragione solo sui che dunque
Questo deve fare adesso
E dice io trovo che una delle perdite maggiore che è stata imposta alla civiltà francese è stata l'abrogazione dell'Ufficio di Piano
Perché l'Ufficio di Piano per sua natura all'obbligo dello sguardo lungo di spezzare la coltre del breve tempismo e di provare a immaginare un futuro
Io penso
Che un che bisognerebbe AM deve nel momento in cui tutti accettano deficit spending e intervento pubblico un elemento discriminante nella costruzione allora di una soggettività pubblica
Che è in grado di
Poter ragionare
Su un'indicazione su un'indicazione di futuro e infine il quarto elemento
Lo dico con lo dico con circospezione
Però con molta convinzione
Bisogna rompere il tabù dalla proprietà
Il capo della proprietà
Dell'atto proiettato
Nel momento della crisi non ci può essere un santuario in toccato che la proprietà dell'impresa e di ogni genere
Per questa ragione io penso per esempio che nella crisi un discorso sulla patrimoniale si imporrebbe per razionalità economica
Perché io all'imprenditore
Che investe che dentro la crisi del tessile prova a ritrovare di nuovo le state come dieci anni fa di rimettersi in piedi di reggere con la competitività indotto ti gli aiuti che vuole
Ma quello che si è ritirato
Consolidando improprietà
Le ricchezze accumulate luglio qualora il passo e non c'è o non posso fare altro che una patrimoniale
L'altra è proprio la proprietà nel senso di impresa io penso
Che discorsi come quelli del Piano ma etnea
Del Piano svedese ma in impicco che devo dire per onestà quando ero giovane guardavo con qualche s'diffidenza saccenza e io conia io credo che andrebbero riconsiderate
Nel momento della crisi l'idea di una
Partecipazione
Di coinvolgimento decisionale dei lavoratori nel momento in cui l'impresa prende soldi pubblici per andare in quella direzione secondo me dovrebbe essere un capitolo che sia infine per concludere tra invece direttrici diciamo di merito
La prima il lavoro
Non
Qui gira la come vuole l'hanno detto tutti
Franco
Però poi
Educatamente la questione da cui partire e l'autonomia l'autonomia delle lavoratrici e dei lavoratori
Autonomia del lavoro il problema di sapere se tu sei una variabile dipendente oppure invece se hai una capacità di incidenza
Secondo me senza perseguire una politica di piena e buona occupazione per usare parole diamo un foro l'autonomia della conquista
Si può discutere se avesse ragione o torto Claudio Napoleoni
Nella nella ricerca del rapporto tra salario produttività critica del modello esistente foci dove lo stesso
Ma certo che con un salario variabili dipendente l'autonomia e
Si schianta
Rettore mi ha schiantato
E non e non solo l'autonomia e la sua sovranità salariale maestro intatta la somali da tu autonomia tout-court
Come coalizione lavorativa
E come sindacato e secondo me come Sinistra
Allora
Io penso che le politiche dicevi fiscali siano molto importanti tuttavia il problema distributivo non può non toccare il rapporto tra salario profitto dal reddito non ha potuto fare
Dopo quello che è avvenuto negli ultimi dieci anni quindici anni di spostamento dell'accredito questo elemento non può far stare fuori dalla traiettoria
Del della rivendicazione della rivendicazione sociale
Naturalmente hanno ragione compagni amici che dicono
Questa è una grande sfida
Perché oggi una parte del mondo del lavoro e fuori fuori dalla tutela contrattuale dello
è un problema gigante ed è un problema gigantesco
Però anche qua
Da dove comincia questo discorso riso Franco con la solita onestà intellettuale ha fatto un ragionamento che però io proprio qui Toti Franco non condivido
Questa
Come
Si potrebbe anche se farlo senza parlare dell'accordo separato
Però io ti dico una cosa ma come diavolo poi pensare di attribuire un ruolo al sindacato sociale e come tu fai politico
Nel termine diciamo
Costo corretto del nuovo non di ingerenza mondi invasione ma
Di proprie soggettività politica come fai a farlo
Se il contratto viene ridotto
Ad esse una scala mobile impoverita
Come diamo lo fai a farlo se cioè
C'è un terzo che abilita la contesa a quel punto solo simulata
Per cui tu al massimo poi raggiungere nella ripartizione dell'Alento tra solaio e profitto semplicemente la quota di ricostruzione dell'inflazione peraltro deputati depurata di fatto il codice come gli avversari
Quando tu sai bene
Che
Specie in una condizione di crisi la stragrande maggioranza dei lavoratori Accor questa come unica protezione salariale unica
E quando sei in una condizione in cui i Paesi europei
I dodici Paesi che sono entrati non ce n'è uno che abbia una struttura articolata complessa non ce n'è uno
E i contratti di di contatti sono in Europa ormai molto ma ai fatti
Io la penso che la discussione qui su questo punto
Naturalmente va va fatta va fatta con la piena autonomia del sindacato ma con una discussione che il verso lo spazio pubblico
Perché il sindacato deve fare sue scelte le fa in autonomia però c'è un problema che riguarda la democrazia su cui la discussione aperta
Discussione aperta non è ultimate non è un come dire un territorio riservato cioè a me
A me che importa che il lavoro che il lavoratore cittadino voti
M'importa anche che il lavoratore voti per per lesione per dare il suo mandato e preso citava il suo mandato
Non è che
Scusa se io parlo della democrazia economica con l'ingresso dei possibile dei lavoratori e la gestione dell'impresa è possibile che non parli della democrazia sindacale passi non è possibile
Allora la questione che vediamo di fonte eh se questo decente anzi se questo ventennio
Che ha prodotto non sul sindacato su tutti istituti democratici
Un logoramento drammatico perché se invece riparato il sindacato
Parliamo del Parlamento peggio mi sento
Vero
Cioè quindi è generale il restringimento degli spazi decisionali attraverso la democrazia questo capitolo della democrazia della partecipazione lo apriamo oppure no io penso che vada bene
Che vada dato a tutto campo uno sconto esplicito tra forze politiche sindacali abitiamo delle une delle altre ma non è un tema di specialisti mi
è un grande tema come dire costituente altrimenti il discorso sull'eguaglianza star zero
Il discorso eguaglianza o si coniuga con la democrazia o non esiste perché siccome lo sappiamo benissimo nessuno tirava agisce
L'intuizione del costituente italiano e a geniale
Su cosa poggiava l'idea della nota ci voglia Anza dicono trae
In alto sulla Repubblica e in basso sui sindacati partiti di massa la democrazia partecipata quella che i tuoi amici chiamavano la democrazia integrale e i miei amici chiamavano democrazia progressiva ma intendiamo dalla stessa cosa
Intesa si vede intendevo la stessa cosa
Io penso che questo sia un capitolo date
Totalmente
Terzo
Un nuovo welfare qui ne hanno parlato
Diffusamente non vogliono legame dico solo una sola cosa
Per pensare a un nuovo welfare bisogna non parlare solo dell'orario di lavoro anche
Bisogna riparlare del rapporto tra il tempo di lavoro il tempo della vita anzi Tatti tempi Dei lavori e il tempo della vita i tempi Dei lavo
Sono per la prima sfida noi qui a chi mi dice che c'è un conservatore perché voglio re otto lavoro stabile no io io voglio io vorrei
Sì una garanzia di stabilità
Sociale
Dentro cui potermi muovere con la cassa con la massima di mobilità anche tra i lavori anche tra i lavori
E magari nella vita combinare dei ministri versi
Ma per poter esercitare questa diciamo questa mobilità anche verso l'alto il taglio orizzontale mente
Un
Bisogna costruire un sistema di garanzie totalmente nuove altrimenti siamo sempre impiccati io quando sento dire che bisogna semplicemente alla Galia molto per esempio gli ammortizzatori sociali sono è ovvio che sono d'accordo
Però posso subito dopo sottovoce direi
Ma non sana che
Una richiesta di allargamento sic et simpliciter trascina con sé il fatto che tutti fanno sotto indennità di disoccupazione
E viene messo in discussione la cassa integrazione in quanto mantiene un qualche rapporto di lavoro tra il lavoratore stesso d'impresa posso dirlo
Che cosa che rischia di essere così se tu non hai un'idea più complessiva da introdurre rispetto al rapporto tra i tempi della del del lavoro e della e il tempo della vita è un sistema di garanzie sociali che ti consento di favorire di questa elemento e quarto ma non ultimo
Va beh non si scappa il rapporto con la natura e con l'ambiente è un punto carte
Non era banalità della giusta posizione dell'economia verde a quello che c'è è un'idea di riconversione del rapporto tra produzione riproduzione sociale e ambiente
O la tiriamo con forza questo elemento a guidare tutti quegli elementi di cui parlavo all'inizio l'intervento pubblico il deficit spending la democratizzazione dell'economia oppure noi lo abbiamo una linea guida io penso che questa sia la linea guida
Una linea vera di riconversione delle P.O. delle produzioni in funzione appunto della levatrice di nuovo modello sociale grazie
Bene abbiamo finito mi pare che la discussione abbia fornito davvero una volta tanto non è retorico dirlo stimoli notevoli speriamo ce ne siano delle altre grazie agli organizzatori
Proprio
Quando
Magari vivono
Forte
Papà
Davvero
Tommasi
Avanzata
Sicuramente ormai
Minore
Trovare
No
Maggiore
Guardiamo