Per uscire dalla crisi - Manifestazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil per la Festa del Lavoro

Chilogrammo innanzitutto ringraziarla e coloro
Che hanno alleviato le sofferenze
Del popolo a cui hanno
La Protezione civile i vigili del fuoco
I carabinieri Guardia di finanza
Vigili urbani
Guardia forestale non vorrei dimenticare nessuno i volontari
Dobbiamo ringraziare tutti
Un grande dramma che ha colpito
La nostra bella terra Bruzzese
Speriamo
Che si possa ricostruire in breve tempo
Chiaramente
Noi non possiamo far rimanere
I nostri abruzzesi i nostri cittadini nostra cui la Nintendo le tende
Ci auspichiamo che l'impegno
Venga mantenuto le promesse
Che il Governo ha fatto
Vengono mantenuti
La mila
All'Aquila il freddo arriva presto
E quindi noi abbiamo bisogno di strutture solide per il momento
Ma l'obiettivo deve essere quello
Di ricostruire le case
Il centro storico
Questa è la prima
Su e nel le il primo obiettivo
Poi chiaramente noi dobbiamo fare in modo con l'aiuto di tutti
I nostri segretari nazionali
I nostri politici locali
Tutti coloro che vogliono bene all'Abruzzo
Di far sì
Che non fuggono le persone il giovane alla nostra terra
Gli universitari
L'ospedale
Io non non spetta a me fare il discorso quindi non voglio aggiungere altro
Però intanto ringrazio tutti voi tutte le le azioni che sono venuto venute dalla
Dal da tutti Italia dalla Sicilia la Calabria dal Friuli da tutti italiani
Purtroppo non abbiamo potuto organizzare una
Manifestazione grande per una
Questioni di ordine pubblico
Però
La vostra presenza ci gratifica tutti io ecco devo chiudere perché se no devo passare la parola agli altri due amici e compagni della CGIL della UIL
Che ognuno di loro dirò due parole e poi ci sarà
Diciamo l'intervento dei tre Segretari nazionali che accogliamo con grande affetto
Ringrazio
Tutti voi
Oggi siamo qui
Insieme dobbiamo ridare un futuro all'Aquila e ai Paesi colpiti dal terremoto
Do la parola al sindaco dell'Aquila dottor Massimo Cialente
Carissimi segretari Guglielmo egiziani Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti
Carissime amiche e compagna carissima amici e compagni e mi hai di CGIL CISL e UIL grazie
Grazie davvero
L'Abruzzo a L'Aquila vi sono grati per aver voluto festeggiare il primo maggio qui nel luogo colpito dalla tragedia ed alla devastazione del terremoto
è una scelta un gesto preciso reale forte che testimonia l'affetto la solidarietà
L'interesse concreto che il mondo del lavoro i lavoratori e le lavoratrici italiane nutrono nei confronti di chi è più debole di chi soffre ed oggi ne siamo indeboliti e stiamo soffrendo
La cui la città territorio con i suoi comuni fratelli gli splendidi borghi di questo splendido pezzo d'Italia vi accolgono e vi accoglie con le sue macerie e con il suo dolore
Sì siamo indeboliti e siamo sofferenti ma nel contempo
Li accogliamo con la nostra dignità il nostro orgoglio alla nostra fierezza di chi vuole ricominciare di chi vuole ricostruire di chi non vuole arrendersi
Questa fesseria azionare lavoro si celebra in questo grande piazzale della scuola e la Guardia di Finanza qual è la Guardia di Finanza che io mi stancherò mai di ringraziare per quanto ha fatto in questo periodo
Le splendide piazze della mia città sono interdette per motivi di sicurezza su di esse oggi si affaccia le nostre chiese non si splendidi palazzi distrutti dal sisma
In esse non vediamo più scorre la vita di tutti i giorni è nostro mercato centenario
Bisogna solo macerie nostri Stati i nostri parchi nostri prati dove avremmo potuto ospitare questa manifestazione ospitato migliaia di tende
Dove ogni ora ogni minuto ogni notte con questo tempo terribile scorrerà sofferenza degli sfrattati
Questa e oggi la nostra piazza
è la centesima Piazza delle cittadelle novantanove chiese delle novantanove piazze e la piazza della comunità italiana
E sa da piazza del dolore il giorno terribile in cui erano qui dei duecentonovantasei
Bare dei nostri concittadini essa del giorno del raccoglimento per la messa di Pasqua penso al giorno anche della speranza per un attimo anche la gioia per la visita del Santo Padre
Oggi il giorno e la solidarietà e della lotta per il lavoro
Io so bene che questo e un giorno di impegno rafforzato per il mondo sindacale per i nostri sindacati in un momento di crisi economica così grave
Che colpisce lo può cooperazione la crisi grave che colpisce soprattutto i nostri giovani i precari i ceti più deboli gli anziani pensionati per voi oggi è un giorno sì di festa me anche un giorno di lotta
Per noi qui non può essere un momento di festa
Tanti lavoratori tanti nostri concittadini non ci sono più oppure hanno perso il loro affetti più cari i loro figli noi non festeggiava il lavoro ma noi mai come oggi lo o noi diamo
Lo notiamo con l'impegno di queste settimane
A cercare di ricostruire ogni bottega ogni stabilimento ogni scrivania con il nostro lettore i suoi collaboratori che stanno cercando di far ripartire la nostra non è
Università in un ufficio che non è agibile
Pieno di calcinacci e di detriti riconoscendo mai come in questo momento come lavoro ossia la Four te per tutti noi di vita di speranza e di realizzazione di una comunità così come recita la nostra Costituzione
Amici e compagni aiutate cinque in un momento difficile per tutti io lo so vi chiediamo di una dare uno sforzo maggiore di aiutarci oggi qui il lavoro non c'è più perché non ci sono più le fabbriche
Le nostre botteghe i nostri negozi i nostri uffici
Le nostre aule dell'università
Il nostro ospedale e saggio distrutto tutto tutto ciò che dava vita ad una grande città
Una città capoluogo di regione fiera di essere una città d'arte italiana una e le venti città d'arte d'Italia
La città del turismo ma soprattutto della ricerca dell'industria e pecche Dio nella città un quarta città universitaria d'Italia
Noi vogliamo tornare a vivere vogliamo ricostruire la città
Vogliamo ricostruire tutti vogliamo tornare ASL sognare il nostro futuro il futuro dei nostri figli
Qui in mezzo a queste montagne vogliamo ricostruire la città i nostri borghi come erano e dove erano
Ma per farlo
Abbiamo bisogno di lavorare
Noi non vogliamo assistenza
Vogliamo poter ricostruire essi con l'aiuto di tutti voi ma noi capite ICI
Abbiamo bisogno di costruire con queste mani con le nostre mani con le nostre intelligenze e i nostri saperi e le nostre storie
Perché noi abbiamo bisogno di sapere che ricostruiamo nove perché solo questo è il modo per superare questo dolore immenso
Che ci ha colpito questo insulto alle nostre vite
Vi chiedo di starci vicino ora ora che il Parlamento nelle prossime ore abbiate avvierà l'iter per l'approvazione del decreto legge
Abruzzo affinché vi siano risorse soldi vedi e soprattutto vi sia dei soldi per ricostruire le case di ciascuno di noi e ricostruire CID ostili centri storici
Non abbiamo intenzione di costruire un'altra città
Noi dobbiamo ricostruire la nostra città
Dobbiamo restituire all'Italia nel mondo il nostro centro storico
E dobbiamo ricostruire i nostri posti di lavoro cominciando dall'ospedale le nostre fabbriche i nostri uffici
Noi oggi siamo lavorando i lavoratori si sono ritrovati attraverso gli sms
Con fatica siamo ricostruendo i nostri posti di lavoro anche oggi vi sono lavoratori che stanno ricostruendo le catene di montaggio le linee produttive
Ma soprattutto vi chiedo un grande sforzo e lo chiede segretaria tutti voi
Di appoggiare la nostra richiesta Governo ma soprattutto all'Unione europea di assicurarci per un periodo limitato non vogliamo tanto ma un periodo limitato speciali misure fiscali
E di agevolazioni la zona franca reinserimento nell'Obiettivo uno per ridarci un po'più di competitività per farci stare alla pari con tutti gli altri territori negli altri Terre d'Abruzzo queste misure ci servono
Perché noi dobbiamo trattenere quelle aziende dobbiamo trattenere gli investimenti ma dobbiamo a tirarle anche di nuovi sarà noi avere a capacità poi di farlo
Noi siamo sicure ci avvarremo fare ma questa città se si ricostruisce si ricostruisce attraverso al lavoro se ci aiutate in questo ce la faremo
Vi prego
Noi abbiamo bisogno di questo affiancate ci in queste richieste
Noi vogliamo ripartire e si può ripartire solo dal lavoro da quella fatica del lavoro che per noi diventa oggi il senso di un riscatto
So che ci sarebbe accanto tutti perché ricostruire questa città e questo territorio non è la sfida degli aquilani a degli abruzzesi è una sfida dell'intero Paese
Vedete in questi giorni i nostri bambini bambini più piccoli
Nell'interno delle tendopoli o negli alberghi che meravigliosamente ci stanno ospitando gli altri Comuni si raccolgono insieme e disegna nei bambini scaricano
Le loro anzi loro sentimenti attraverso i disegni in questi disegni e toccante vederli
Disegno e non le loro case
Con le finestre con i fiori poi gli alberi con l'altalena ma e molti disegni sotto disegna non come un orco common demo ne sono tinte forti marrone rosso scuro
è un demone che scuote le loro case il terremoto che ha distrutto a loro case noi che siamo i loro genitori abbiamo giurato che quest'orco non vincerà grazie
Ma per farlo
Abbiamo bisogno di lavorare noi non vogliamo assisto Enzo
Vogliamo pur per ricostruire il sì con l'aiuto di tutti voi
Vadori capito ICI abbiamo bisogno di ricostruire con queste ma mi con le nostre Vanni con le nostre intelligenze e i nostri sapevi le nostre storie
Perché noi abbiamo bisogno di sapere che ricostruirà moduli per più solo questo il modo per superare questo dolore immenso
Che ci ha colpito questo insulto alle nostre vite
Vi chiedo di starci vicino ora ora del Parlamento nelle prossime ore abbia a che avvierà l'iter per l'approvazione del decreto legge Abruzzo affinché vi
Si hanno risorse soldi veri e soprattutto vi siano i soldi per ricostruire le case di ciascuno di noi per ricostruire incidono sto i centri storici
Non abbiamo intenzione di costruire un'altra città voi dobbiamo ricostruire la vostra città
Dobbiamo restituire all'Italia nel mondo il nostro centro storico
E dobbiamo ricostruire i nostri posti di lavoro cominciando dall'ospedale le nostre fabbriche i nostri uffici
Noi oggi siamo lavorando i lavoratori si sono ritrovati attraverso gli sms con facilità siamo ricostruì dei nostri posti di lavoro anche oggi vi sono lavoratori quest'anno ricostruendo le catene di montaggio le linee produttive
Ma soprattutto vi chiedo un grande sforzo e lo chiedo al Segretario a tutti voi
Di appoggiare la nostra richiesta al Governo ma soprattutto all'Unione europea di assicurarci per un periodo limitato non vogliamo tanto che a un periodo limitato speciali misure fiscali e di agevolazione della zona franca recepimento dell'Obiettivo uno per ridarci un po'più di competitività
Per farci stare alla pari con tutti gli altri territori delle altre terre d'Abruzzo su queste misure ci servono perché noi dobbiamo trattenere quelli a zero dobbiamo per prevedere gli investimenti ma dobbiamo attivarle anche di nuovi sarà boia vedeva capacità poi di farlo dove c'è un sicurezza vorremmo fare ma questa città se si ricostruisce si ricostruisce patto ho perso al lavoro succede IPAB in questo ce la faremo vi prego noi abbiamo bisogno di questo affiancatrici in queste richieste noi vogliamo ripartire perché si può ripartire solo dal lavoro da quella fatidica del lavoro cioè per voi diventa oggi il senso di un
Riscatto
So che ci sarei pertanto tutti perché ricostruire questa città questo territorio non ha trasferito degli avvii la vita degli abruzzesi è una sfida dell'intero poi sui
Vedete in questi giorni i nostri bambini bambini più piccoli
Nell'interno delle tendopoli o degli alberghi più e meravigliosamente ci stanno ospitando gli altri Comuni si raccolgono insieme e disegno dei bambini scaricano del loro anzi loro sentimenti attraverso i disegni
In questi disegni
Toccante vederli
Disegno e non le loro case con le finestre con i fiori con gli alberi con l'alta lei no ma in modo più di sei
Niente sotto disegna non come un orco Como andremo ne sono tinte forti marrone rosso scuro
Un bel monete scuote le loro case del terremoto che ha distrutto il loro gas volte siamo i loro genitori abbiamo giurato che questo co non vinceva grazie
Ringraziamo il sindaco Massimo Cialente
Do la parola a Luciano deliberato RSU verso Roma
Sono Luciana del beato aquilana
Terremo Tata e dipendente dell'artista presso il campus resterò amori dell'Aquila
Dal giorno dopo il terribile sisma in cassa integrazione
Oggi per prima cosa voglio ringraziare il Signore di essere qui sana e salva con tutti i colleghi della resterò a bordo
Dopo il terremoto che ha distrutto la nostra città spezzando così tante vite tanti progetti e tanti sogni
Sono emozionata sì è vero ma fiera fiera di dare voce a tutti i lavoratori italiani in questa giornata del primo maggio che si svolge all'Aquila
E vuole essere un'occasione importante di condivisione dei problemi occupazionali ed economici del nostro territorio
Che in questo momento si fa portavoce della voglia di costruire un mondo del lavoro migliore un'economia sana lontana dalle logiche di speculazione finanziaria ed edilizia
Da qui lana etere mutata
Ma soprattutto da lavoratrice italiana oggi in cassa integrazione non per colpa del terremoto ma per Giacchi imprenditoriali sporchi e morali
Bagno di dare basta basta alle strumentalizzazioni di ogni tipo
No i lavoratori della resterò amo le abbiamo subito ogni sorta di speculazione
Vogliamo tornare a lavorare mettendo in campo tutte le nostre competenze e professionalità per la rinascita del tessuto socio economico del nostro capoluogo di regione
La resterò moglie dal mille novecentosettantaquattro un centro di formazione tra più avanzati e sofisticati in Europa ha formato tecnici e bene Ager delle aziende del settore siti vanto della città dell'Aquila e della Regione Abruzzo oggi ha come unica prospettiva la chiusura
L'azienda è stata ceduta da Telecom Italia di Tronchetti Provera nell'ambito dell'esternalizzazione delle attività di formazione al luglio due mille sei attizza una società la quale la stessa Telecom affidato commesse pluriennali parte delle qualità svolgerà L'Aquila
La gestione da parte di TIR se non è risultata idonea a preservare e valorizzare la resterò Molina ha perseguito come in tante altre aziende logica
Logiche di pura massimizzare non è del profitto senza mai impegnarsi né sul piano progettuale né su quello degli investimenti le nostre denunce per anni sono cadute nel vuoto
Dazzi all'impegno delle istituzioni abruzzesi allo scopo di salvaguardare le competenze distintive della resterò moli che occupa settantuno dipendenti è stato definito un piano di rilancio come centro di eccellenza nella formazione nel campo della formazione manageriale dell'ICT il Progetto vede la partecipazione di primaria anziani italiani
Prima del sisma si attendeva da anni dare in Regione la firma di un protocollo di intesa per la costituzione di una nuova società
La scuola esiti pronta a rilevare il campo stress Romoli poi il terremoto e dal sette aprile la cassa integrazione
Ad oggi presso la sede resti Romoli operano la Protezione civile il Consiglio regionale Abruzzo i a Brad e presso l'Auditorium ma saranno discusse le tesi di laurea degli studenti dell'Università dell'Aquila
Con grande senso di responsabilità i lavoratori hanno subito chiesto di poter rientrare al lavoro per riorganizzare le attività da erogare al cliente Telecom
Poi due giorni fa la notizia dell'arresto insieme ad altre ventidue persone dell'amministratore delegato dell'APS accuse gravissime truffa corruzione falso i danni della Regione Campania oggi i settantuno dipendenti rischiano di rimanere senza lavoro e con loro anche tutto l'indotto composto da oltre quaranta lavoratori
La nostra è una delle tante aziende in difficoltà che rischiano di chiudere e non per colpa del terremoto ma per colpa di scelte imprenditoriali avventate e speculative
La città dell'Aquila da diversi anni vive una fase economica ed occupazionale ed occupazionale difficile
Resa ancora più dura dalla crisi mondiale che ha portato e sta portando ad altre dismissioni a disinvestimenti ad altre migliaia di posti di lavoro persi
Se ciò non bastasse
Oggi il nostro territorio e martoriato anche dal terremoto che mi ha bloccato il tessuto socio economico
Lavorare è un diritto è un diritto per ogni persona dimostriamo di essere capaci di un cambiamento radicale nel nostro modo di vivere nella famiglia nella scuola nel lavoro nella politica
A questo si chiama ad uno ad uno il terremoto
Ci ha messo in ginocchio nella precarietà totale degli affetti delle sicurezze della casa del posto di lavoro o del futuro ma non dobbiamo perdere la speranza non dobbiamo rimanere schiacciati dalla sofferenza e dalla Croce
Consapevoli che c'è un disegno più blande certi che c'è un senso anche nel terremoto dobbiamo dimostrare con tutti gli italiani che dal male possiamo far trionfare il bene
Ma non bastano le parole non sono sufficienti le promesse serve l'impegno di tutti
Noi Aquilani di italiani dobbiamo impegnarci a ricostruire non solo L'Aquila ma il nostro Paese
Il mio appello è quello di non dimenticare quello che il terremoto ha con tanta durezza detto alla nostra vita
Ora che sono venute giù le case devono cadere anche i muri dell'egoismo nell'interezza e del superfluo in questi giorni tale marciare
Abbiamo vissuto tante storie di umanità vera di solidarietà e di altruismo di questo al mondo ha bisogno per rinascere
I valori veri incrollabile lì indiscutibili dell'unità di dell'unità della solidarietà della condivisione e nella trasparenza nella fiducia
Siano i pilastri della rinascita della nostra città della nostra Regione nel nostro Paese per il bene di tutti i lavoratori terremotati e nonna
Ciascuno faccia la sua parte e con grande umiltà e con grande senso di responsabilità
Noi lavoratori dell'azienda Aquilani colpiti dal terremoto vogliamo poter tornare a lavorare con dignità determinazioni un'estate fieri di essere Aquilani ed italiani
Noi lavoratori della resterò amo li vogliamo offrire le nostre professionalità e servizi per contribuire allo sviluppo del tessuto economico-sociale professionali dell'Aquila dell'Abruzzo del Paese intero
Non basta costruire le case occorre portare il lavoro all'Aquila
Dato
Ringraziamo l'avvocato dice Luciano avrebbe dato
Presente la Federazione della stampa nazionale con il suo segretario generale Franco siti adesso diamo la parola
Al Segretario generale della UIL Luigi Angeletti
Abbiamo qui
La festa del primo maggio
Per portare la solidarietà
La vicinanza
Per rappresentare anche fisicamente
Questo sentimento di commozione
Che hanno milioni di lavoratori italiani
Nei confronti dei cittadini dell'Aquila
Che sono stati colpiti da una così grave tragedia
Abbiamo ricevuto
Attestati di solidarietà di vicinanza
Da tutti i sindacati del mondo
Questo a conferma di come questa tragedia
Sia stata vissuta
Da molti altri Paesi
Con commozione e con vicinanza
Ma siamo qui
Soprattutto
Perché
Non vogliamo
Che si stenda
Magari piano piano lentamente
Un bello
è un oblio
Sulle tragedie
Che migliaia di persone vivono e vivranno nei prossimi mesi
Siamo qui soprattutto per evitare
Che si dimentichi ciò che è accaduto
E che
La cosa più importante da fare
Quella che si dovrà fare nei prossimi giorni nelle prossime settimane nei prossimi mesi ma non nei prossimi anni
La ricostruzione
Sia fatta sul serio velocemente ed efficacemente
E bisogna fare in modo
Che questa opera
Necessaria doverosa
Sia fatta
In un modo tale
Da non doverci vergognare delle nostre istituzioni del nostro Paese e degli Esteri italiani
In queste occasioni in queste tragedie
Si vede
Esiti misura
La qualità morale e politica di un Paese e delle istituzioni che lo rappresentano
Nella capacità di saperli costruire
E non si tratta qui di ricostruire solamente
Delle abitazioni
Di rendere finalmente possibile
Dormire nella propria casa come capita a tutti
Con una
Tranquillità e serenità
Perché questo è sicuramente un grave problema
Di persone
Che sono state sradicate la dal loro questo esistenza fondamentale
L'abitazione
Il poter vivere dentro le mura che si sono magari costruiti
Che hanno acquistato nelle quali hanno coltivato i sentimenti e gli affetti più profondi e che disegnano la loro qualità di vita
Occorre
Ricostruire anche
Il lavoro
I posti di lavoro ricostruire l'università gli ospedali l'ospedale ricostruire gli uffici e le aziende
Perché
Non più è possibile immaginare un futuro avendo sin magari una casa ma non avendo un lavoro
Quella casa prima o poi dovrà essere abbandonata perché bisognerà andare a lavorare in un altro modo nel posto dove si ha un lavoro e questa è la sfida più importante
In una città come questa anche prima del terremoto i problemi del lavoro dell'occupazione erano drammatici il processo di distruzione di posti di lavoro e di molte imprese
Aveva creato un molti disoccupati
E aveva distrutto la speranza per molte centinaia di giovani di poter costruire qua
Un loro avvenire
E magari
Andavano a scuola L'Aquila frequentavo l'università dell'Aquila che è un'ottima università ma poi dovevano cercare un posto di lavoro fuori dalla Provincia
Ed evitare i limiti e diventare degli emigranti
Questo è possibile non è
Semplicemente a un auspicio
Nelle nostre disgraziati
Vicende
Analoghe a queste
Ci sono stati degli esempi che hanno invece dimostrato che è stato possibile ricostruire anche un'economia
Dopo il terremoto
In una regione del nostro Paese
I tassi di crescita economica e quindi della
Produzione della costruzione della realizzazione di imprese e di posti di lavoro
Dopo il terremoto è stata di tre volte superiore a quello alla media del Paese
E nel Friuli in dieci anni
Si è passati da una condizione
Economica sociale e occupazionale
Discreta
Ad una
Condizione tra le più sviluppare del nostro Paese
Il che dimostra
Che tutto dipende da noi
Dal fatto che le risorse che
Economiche che ci devono essere vengano concretamente realizzare impiegate per creare sviluppo e per ricostruire questo Paese questa città
Il Sindaco prima ha fatto un'affermazione importante
Che può essere
E deve essere condivisa
Ha detto noi vogliamo ricostruire la nostra città
Scusi come era
Non un'altra città
Noi vogliamo restituire ai cittadini dell'Aquila e al Paese e anche al mondo
Una città importante con una grande storia
Che non può essere spazzata via per pochi secondi vi darà modo
Quello che dobbiamo
Comprendere
Il vero rischio
Che dobbiamo evitare
E che dopo il terremoto
Si costruisca piano piano una prospettiva di riduzione di questa città
In termini di abitanti in termini di prospettive in termini di istituzioni di io addirittura di uffici pubblici ridimensionata e che questa città si spenga
Magari lentamente questo è l'impegno che siamo venuti qui a sostenere insieme a voi
E fare
Tutto ciò è necessario ed è possibile
Possiamo sostenere
La richiesta che fate
Di far sì che ci sia una zona franca per un certo numero di anni
Perché non solo bisogna ricostruire non solo bisogna mantenere qui le imprese che ci sono ma bisogna fare in modo che
Ci siano imprenditori che vengano qui ad investire il oro capitali a costruire qui occasioni di lavoro e quindi bisogna fare una politica che favorisca tutto ciò che favorisca la crescita economica di questa di questa città
Non basta che ci siano solo dei finanziamenti per la ricostruzione cosa assolutamente elementare bisogna fare è una politica per togliere questa disgraziata occasione
Che consenta un rilancio economico di questa realtà ecco quello che noi a noi interessa
è vero che
Oggi il mondo del nostro Paese
è colpito da una grave crisi economica
E si dibatte
Su che cosa bisogna fare
Per uscire da questa crisi economica
E cercare
Di imparare qualcosa
Da quello che è avvenuto
Perché ciò che è avvenuto e la crisi che abbiamo
Non è una cosa da giornali
O da telegiornali
è una cosa che colpisce e distrugge la vita di milioni di persone
E quando perdono il lavoro
Perdono una parte consistente della loro vita
Diventano dei disoccupati
Delle persone assistite
Che in qualche parte rischiano di perdere anche le case che non
Che non possono più pagare
Perché non hanno i soldi per sostenere il mutuo
Quindi una cosa che
Colpisce e ferisce
Molte persone per questo dobbiamo almeno trarre una lezione
Questa crisi
è dovuta perché nel mondo è prevalsa l'idea
Che chi sa perché si potessero fare soldi con i soldi
E il lavoro
Era una cosa del tutto secondaria
Da lasciare anzi da trasferire
A quelle persone in quei Paesi dove
Le condizioni salariale umane di lavoro erano le peggiori
Invece
Purtroppo o per fortuna
E io penso che la seconda sia più realistica
La ricchezza
Il benessere
Si possono produrre solo lavorando
Solo lavorando
E lavorando nel modo migliore
Questa è la vera lezione
Che dobbiamo apprendere e che speriamo tutti
Apprendano
Che cosa c'entra apparentemente questo discorso fior di questo discorso sulla crisi globale
Con la vicenda dell'Aquila o la vicenda del terremoto c'entra moltissimo ed è assolutamente coerente
Quello che noi abbiamo bisogno quello di cui noi oggi abbiamo bisogno
E che le risorse economiche il denaro
Anche quello pubblico anzi soprattutto quello pubblico fra quello
Che viene dalle nostre tasse
Sia destinato
A finanziare il lavoro
A fare investimenti
A fare investimenti in infrastrutture
A sostenere i redditi delle persone perché sostenendo i redditi delle persone si può e si crea lavoro
Questa è la via di uscita che abbiano
Abbiamo avuto due notizie
Oggi
Una
Negativa
Una positiva nello stesso Paese nello stesso tempo un ponte che è crollato
A testimonianza
Del fatto che molto spesso
I soldi non vengono investiti beni
E il fatto che una grande azienda italiana
Ha acquistato
Un'azienda americana di auto
Ma sapete la cosa
Non l'ha acquistata
Pagando soldi
Non gli ha fatto un assegno
L'ha pagata trasferendo lavoro
Trasferendo da ecologia la capacità di saper fare belle le copie guasto è la testimonianza di ciò che dobbiamo fare e di ciò che non dobbiamo fare
L'idea fondamentale che
Si può spendere un po'di soldi senza curarsi di vedere quali sono gli effetti da una parte e l'idea che il successo deriva solo dalla capacità di lavorare
E le persone che lavorano sono la cosa più importante che un Paese come questo a
Solo il nostro ovvero unico patrimonio per questo anche in una giornata dove dobbiamo ricordare morte disavventure e dobbiamo purtroppo riconfermare ricordare tutte le persone che
Perdono la vita
Lavorando
Questa è una giornata nella quale vale la pena di festeggiare le persone che lavorano
Diamo la parola al nostro conterraneo Raffaele Bonanni il Segretario generale della CISL
Un saluto amiche e amici
Abruzzesi delegazioni venute
Ma anche altre Regioni
Siamo qui
Insieme oggi primo maggio
Per sottolineare ancora una volta
La solidarietà di tutti i lavoratori italiani
Rispetto ai lavoratori e cittadini aquilani abruzzesi
E qui che il cuore pulsante
Bella
Solidarietà dell'italiani
Ed è qui che noi
Abbiamo
Voluto celebrare il primo maggio
Siamo qui anche per portare la solidarietà
Vicentina centinaia di sindacati di tutto il mondo
Che hanno indirizzato a noi
Tutta la solidarietà
Che la loro proviene
E da indirizzare ai lavoratori e cittadini d'Abruzzo
Quella solidarietà
Che è stato sempre il segno di riconoscimento
Di forza
Del movimento sindacale mondiale
Che oggi ha davanti sfide ancora più importanti
Che nel passato
In questo luogo simbolo di sofferenza vedi solidarietà voliamo da questa piazza
Crea
Raccontato la sofferenza la morte e le speranze
Beh gli aquilani degli abruzzesi vogliamo qui ricordare anche ciò che accade in Colombia dove sindacalisti muoiano ancora
In Birmania dove sindacalisti vengono arrestati
Per esercitare la loro funzione
In Cina dove milioni decine e decine di milioni di lavoratori vengono sfruttati non possono organizzarsi il sindacato
In Iran in Turchia che oggi non possono
Celebrare il primo maggio e in Africa
Dove molti
Governi liberticida i perseguito lavoratori ai sindacalisti
In un mondo dove ancora non esiste la libertà
La libertà essenziale quella di organizzarsi per provvedere al proprio futuro noi qui nel luogo principale ideale della sofferenza e della solidarietà
Rinnoviamo i vincoli con tutto
Il mondo del lavoro a livello mondiale con tutti i lavoratori che soffrono a causa dello sfruttamento a causa
Di leggi liberticida
Vi siamo al loro a tutti noi
Che
Non abbiamo perso e non perderemo la speranza perché questo è un periodo fecondo per i lavoratori e cittadini che e cercano di libertà e che cercano democrazia crolla il modello capitalistico degli ultimi vent'anni
C'è speranza
Cioè il forte speranza
Che attraverso
La partecipazione attraverso il controllo
Della politica
Della finanza che invece è stata controllata dalla finanza che conclude il suo ciclo in queste giornate attraverso la partecipazione noi possiamo ricostruire
La libertà
Una nuova economia
è una nuova democrazia rinnoviamo l'impegno in questa piazza
A che ciascuno metta a disposizione tutta la forza l'intelligenza e la coerenza perché in Italia si rivendichi nei confronti del Governo
Tutto ciò che rafforza la democrazia economica la partecipazione dei lavoratori attraverso strumenti
Che possono non solo garantirli obbedire
Attraverso stipendi più adeguati pensioni più adeguati
Ma anche attraverso
Maggiore potere
Quel potere che si costruisce sulla con la responsabilità
Quel potere che si costruisce perché sia
Più capacità
Di muoversi nel proprio ambito e di essere arbitri di se stessi
Quel potere che viene non da ribellismo ed al nichilismo che viene solo dalla responsabilità e lo diciamo chiaro e forte
Al Presidente del Consiglio e anche al ministro Tremonti
Quando sostiene
Che vuole democrazia
Economica e sociale li chiediamo con forza qui per mettere Erika cantiere l'azionariato sociale
E ieri garantirà che nelle banche nelle aziende si possa avere indizi e controllo degli oratori si litiga su tutto in questo Paese
Portiere sulle questioni essenziali
Ieri ho chiesto a tutto il movimento sindacale riunirsi in un tutt'uno per una battaglia di democrazia crea affrancherà vero per riuscire a taluni
Dal nichilismo
Ed allora
Dalla
Ribellismo sterile Weston chiediamo con forza
Chiediamo un sindacalismo più capace di essere ca protagonista come nella sua storia ha dimostrato di sapere essere
E chiediamo un intervento forte
Sui salari e sulle pensioni
Chiediamo
Che in Italia
Sì garantisca
Una condizione di parità
Tra coloro che hanno la ritenuta alla fonte
E coloro che non ce l'hanno io spero che tutto il movimento sindacale
Si batta per questo perché ci sono lavoratori dipendenti e pensionati che pagano più di altri e non ce la fanno più e queste la battaglia di prospettiva
Che è crediamo si debba
Fare perché quel sito non solo
Significa maggiore benessere per chi rappresentiamo
Ma significa anche un'Italia più giusta non condividiamo
Un federalismo fiscale che non contenga un aspetto che riequilibriamo il rapporto tra chi paga le tasse e invece chi non le paga e su questo
Chiederemo iniziative
Capaci
Di garantire risultati chiediamo anche una nuova politica economico
Che
Metta in piedi attraverso la cooperazione tra il Governo centrale le regioni di tutte le risorse e mobilità BT
Perché
Le politiche di investimento sono l'unica garanzia acché l'economia non muoia atti è l'economia non soffra di anemia come sta soffrendo
Da un po'di tempo a questa parte non solo
Per il tifone
Della crisi finanziaria internazionale
Che si abbatte sull'Italia ma anche per una crisi preesistente
Dopo tale incuria dei vari Governi
Più in un angolo innovato
Le infrastrutture del Paese materiali e immateriali non hanno provveduto a sostenere le nostre produzioni bisogna lavorare di più su questo
E noi concorrere con più forza a spingere tutti a collaborare ma chiediamo scelte precise
Sull'energia rinnovabile
Lo sanno tutti che le nostre industrie e il Paese paga l'Energia più salata dell'Europa
Chiediamo al Governo
Chiediamo con forza
Che si facciano delle scelte
Su questi aspetti
Sì se essi sostenga in tutti i modi l'energia rinnovabile riducendo i costi e garantendo nuovi molti molti nuovi posti di lavoro perché è possibile fare questo
E poi
Una logica più forte un lavoro più determinato
Da parte del Governo
Per sostenere prodotti per l'uso limitato finale dell'energia
Mi riferisco ai motori noi che abbiamo una industria automobilistica importante che fa accordi con altri
Fa bene a farli ma dobbiamo pensare anche alle produzioni italiane le nostre produzioni
Quelle italiane che danno tanto lavoro non solo a Torino ma anche e soprattutto nel centro meridione queste produzioni devono essere rinnovate e fortificati
Motori ad alta tecnologia che risparmiano Energia e la nostra prospettiva l'abbiamo detto tempo fa
Quando il Governo ha dato un dozzinale intervento sull'auto
Lo chiediamo ancora più forza oggi vogliamo sostegni all'auto
Alla Oto che si rinnova e che in questo modo si inserisce meglio le auto italiane
Nel mercato internazionale che garantisca occupazione vogliamo garanzie che non ci siano delocalizzazioni
Delle produzioni dell'auto
Chiediamo
Anche che ci sia uno sforzo forte anche qui a L'Aquila
Del risparmio energetico attraverso l'edilizia che risparmia Energia
In posti così prendi
Si può risparmiare fino al quaranta per cento
Di energie attraverso l'edilizia abitativa qui che bisogna ricostruire ma anche in tutta Italia non si capisce per quale motivo non c'è un piano in questa direzione quando tutti
Tutti sostengono che è impossibile reggere
La competizione con costi dell'energia così forti e così pesante
Su questo chiediamo con forza una discussione
Un accordo tra tutti acché il Paese abbia una sua rotta definitiva
Per inserisca le produzioni italiane in un mercato nuovo perché sarà totalmente nuovo nei prossimi mesi e nei prossimi anni quando speriamo la crisi finirà
Anche per l'attitudine che gli italiani a partire dal Governo ed ai Governi anche regionali avranno di occuparsi con serietà di un momento straordinario che ha bisogno di comportamenti straordinari
Sulla vicenda
Della ricostruzione
Noi sosteniamo qui
Con molta forza
Che ora che cominciano
A
Finire le situazioni di primissima emergenza bisogna saper discutere di come si ricostruisce
Noi qui vogliamo fare come in Umbria costruire una cintura sanitaria acché le impresa avventuriera
Nomi
Si inseriscano nei lavori di ricostruzione qui a L'Aquila e in Abruzzo
Occorre un accordo tra Governo governo regionale comuni e parti sociali nessuno
Deve varcare la soglia
Dell'area della ricostruzione con l'intenzione di sfruttare edili speculare sulla vita delle persone
Vogliamo discutere di quel sito
Vogliamo anche e tutte le attività economiche esistenti vengono subito fortificate perché non esiste ricostruzione
Delle abitazioni spegnendo le attività economiche e devono essere garantite quell'odierne
E bisogna decidere anche che almeno nei servizi
Che si decidono le grandi aziende nazionali
Si dirigono verso Aquila perché la ricostruzione la possiamo avere ordinata
Grazie all'economia ed il lavoro
E diventa il veicolo prognosi vale della ricostruzione e del benessere per la nostra realtà a partire da Aquila e dall'Abruzzo
Buon primo maggio
Viva il sindacato
A
Do la parola al compagno Guglielmo Epifani segretario nazionale della CGIL
Care
Care compagne e compagni
Lavoratori pensionati dell'Aquila
Delegazioni che siete venuti qui
Da tutte le parti d'Italia
Voglio riconfermare che la scelta di oggi è innanzitutto
Una scelta voluta è una scelta dovuta
Per portare qui personalmente
Il senso di vicinanza di affetto di solidarietà
Dell'intero mondo del lavoro italiano
Alle popolazioni dell'Aquila e lavoratori e lavoratrici dell'Aquila alle tante anziani anziani che sono in questi giorni sfollati
Sono a morte
Per via del terremoto molte persone
Hanno colpito i bambini morti
Gli studenti
E non soltanto quelli della Casa dello studente
Sono morti migranti sono morti anziani
Sono morti pensionati
Si pone quindi una domanda
C'è un modo
Per onorare queste morti
C'è una risposta
Che può consolare chi è rimasto
C'è qualcosa che va fatto
Per non rendere inutili questi sacrifici
Io credo di sì
E la risposta è una sola
Ricostruire L'Aquila
Ricostruire i Comuni che sono crollati
Ridare un futuro a questa terra
E dare un futuro pieno di definita e di lavoro
Quando ho sentito parlare nelle prime ore dopo il terremoto di costruzione di new towns di spostamenti ho pensato che non c'eravamo
Che non era quella la risposta che andava data
Perché la risposta deve tenere assieme due esigenze
Fondamentali
Il rispetto dell'identità
Della storia della cultura di queste città e di questi comuni e delle popolazioni che le abitano
Si tratta
Dici dai Comuni costruiti da centinaia di anni
I luoghi difficili vicino e dentro le montagne
A metà tra i due mari
Città che hanno un passato storico glorioso
E avevano un presente importante
Rispettare questa identità vuol dire ricostruire L'Aquila esattamente com'era Chiesa per la Chiesa
Palazzo per palazzo
Comune per comune
Campanile per campanile
Come è stato fatto in Friuli come si è fatto in Umbria come si è fatto nelle Marche
E in secondo luogo legare a questa identità
Un futuro costruito sul lavoro sul sapere sull'attività sull'impresa sull'industria sui servizi pubblici sull'università sulla ricerca
Questo
Il modo con il quale
Si possono onorare i morti e dare un senso positivo alla tragedia che c'era colpito
Bisogna ripartire quindi da lavoro
Dall'università
Dall'ospedale
Dalla messa in sicurezza degli edifici
Dal dare a chi è sfollato una soluzione prima che arrivi il freddo dell'autunno Reggello dell'inverno
Non bisogna lasciar solo davvero nessuno non bisogna lasciare indietro nessuno
Ne è quell'anziano
Che non sa dove tornare a vivere
Ne coloro che stanno oggi al mare e non sanno dove staranno fra tre settimane nei tanti che vivono nei camper
E dare un aiuto psicologico a coloro che durante il terremoto erano dentro le case e sono segnati nell'anima
Da quella esperienza
Non lasciarli soli vuol dire anche capire il loro dramma personale condividerlo accompagnarlo ricreare reti di socialità di attenzione di prossimità
In modo particolare
Il futuro si lega
A due grandi campi di impegno
L'Aquila è una grande città universitaria
Contante facoltà centri di ricerca contanti insegnanti e con tanti studenti che vengono
Da tutte le parti d'Italia e non solo
L'Università dell'Aquila deve tornare a vivere più presto che sia possibile
Essere vogliamo dare un futuro
Bisogna
Cioè i giovani che ritorneranno all'Università dell'Aquila dieci dia un alloggio che li metta al sicuro non la vergogna in quella casa dello studente
Insieme
Vuol dire a riportare l'industria L'Aquila
Salvaguardare le imprese che ci sono e portare delle altre farà crescere attraversa attorno alla ricostruzione di nuovo un tessuto produttivo importante stando attenti a una cosa
Che le imprese che nasceranno durante la ricostruzione
Non vivano solo questa stagione prima ricostruzione è finita restino qui all'Aquila
Come si è il mio di rispetto
Di quello che avranno avuto
E di quella coscienza di quello
Che dovranno dare per il futuro
Delle popolazioni
Ricostruire L'Aquila
Vuol dire mettere in sicurezza a tutti gli edifici
Noi usiamo un linguaggio
Il più semplice il terremoto ha fatto tanti morti e tanti feriti ed è vero ma non è tutta la verità
Perché se qui come in Irpinia come nelle Marche come nell'Umbria
Come in tutte le zone sismiche di un paese sismico
Si fosse da anni e anni costruito in sicurezza insicurezza piena
No speculando
Normando sul cemento armato
Voi forse oggi
Non piange Remo pur di quei morti
E c'è una cosa di cui non riesco a capacitarmi
Ogni volta che ci capita una tragedia come questa
Il Paese piange sui morti e ricostruisce e spende molto per ricostruire
Ma possiamo una volta per tutte passata anche questa emergenza farla finita con la logica dell'emergenza
Possiamo avere un piano che magari ci metterà a dieci anni trent'anni in cui mettiamo in sicurezza per tutti coloro che ci sono oggi
E ai giovani di domani
Due cose
Il sicurezza alle nostre scuole perché non si fidano più bambini che accostano morire per questo e in sicurezza le aree sismiche del nostro Paese perché tragedie come queste davvero non possono più ripetersi
C'è bisogno di uno sforzo uno sforzo che riguardi tutti
Il Governo gli amministratori locali le forze sociali le forze del volontariato gli imprenditori agli imprenditori voglio dire che debbono tornare investire qui in questa città
Che debbono resistere anche loro
Che debbono pensare al futuro di questa terra e che debbono essere accorti nel rapporto con i lavoratori
C'è un'azienda dell'Aquila che in questi giorni ha aperto
Una campagna forsennata contro i lavoratori e le rappresentanze sindacali
Noi non possiamo avere in un momento di difficoltà come a questa imprenditori che usano la crisi per scaricarla sui lavoratori none onesto e non è giusto
Glielo dico perché so quanti sono invece gli imprenditori che in queste ore sono venute all'Aquila dire agli amministratori no voi non ce ne andremo questo deve essere d'esempio che va in seguito e non quello di coloro che attraverso la crisi pensano
Di guadagnarci
Bisogna ricostruire in sicurezza
C'è una sicurezza degli edifici e c'è una sicurezza per chi lavorerà alla ricostruzione
Facciamo tutto
Perché la ricostruzione non pianga altri morti
Perché i cantieri che si apriranno siano messi in sicurezza perché nessuna famiglia possa più piangere lutti per via del terremoto dalla sua ricostruzione è un patto
Un patto che deve legare tutti sindacati enti locali mondo delle costruzioni dell'impresa autorità di governo facciamolo abbiamo vinto nel passato sfide come queste vinciamo anche questa
Ma per vincerla allora bisogna che il Governo faccia una cosa
Non approvi quel testo unico sulla sicurezza che allenta i vincoli
Che nasconde le responsabilità che ci vogliono per fare senza responsabilità senza sanzioni
Non c'è applicazione della norma che può ottenere
E infine
Voglio dire
Cioè bisogna fare davvero di più
Il decreto che il Governo ha fatto è un decreto che contiene delle buone cose ma contiene ancora delle cose che non ci sono
Bisogna assicurare tutte le risorse necessarie per la ricostruzione dell'Aquila e dei suoi Comuni non si lei finì su questo si faccia un discorso onesto
Perché se tu leggi di su questo si dirà che L'Aquila non la ricostruiamo o la sicurezza per chi ci lavora e per chi ci libera non sarà garantita
Facciamo uno sforzo nazionale ancora una volta di solidarietà
Verso chi ha più bisogno
E garantiamo che non ci siano sprechi non ci siano ruberie come avvenuto nel passato non ci sia infiltrazione della criminalità chiedere stare lontano anche da questo Paese
E anche dalla sua ricostruzione non vogliamo gli sciacalli
Quelli che in queste ore giravano nelle case disabitate dell'Aquila quelli che vorranno lucrare sui soldi dalla ricostruzione diritti delle persone non è un giudizio giusto e non è onesto
E troveranno nel sindacato nella CGIL della CISL della UIL un baluardo di legalità di trasparenza
Insieme
Bisogna assicurare sì una zona franca
Io ritorno dell'Obiettivo uno ma utilizzandolo con intelligenza sapendo che non potranno essere il modo di faccia avere facili speculazioni ma il modo di riportare impresa e che possano o vogliano è debbano restare dopo
Tutto aiuta anche questo può aiutare
Infine ci vuole democrazia
Ci vuole il coinvolgimento di tutti delle associazioni di volontariato le associazioni di impresa delle associazioni sindacali
Del Governo centrale tutti assieme e trasparenza con tavoli veri di confronto quelli che talvolta sulla crisi ci sono mancati nel Governo nazionale e a Roma
E infine
Voglio dire un'ultima cosa
Non so se è chiaro
Per chi ha subito questa tragedia
Come le immagini del terremoto trasmesse in tutta Italia
Abbiamo dato un senso di grande di grande
Fierezza e dignità delle popolazioni abruzzesi dell'Aquila e dei suoi Comuni
Comunque io vado per lavoro
Contraendo lavoratori
Muti a dirmi un popolo straordinario per compostezza per fierezza per dignità lo vedi
Quando lamenta il contenuto e tenuto dentro quando non ti si chiede se non quando non si può fare a meno però si fa con dignità con discrezione attento non urtare la suscettibilità dell'altro bene
A questa fierezza
A questa compostezza
C'è una compostezza antica vigenti forti abituati a vivere con l'emigrazione con il lavoro duro e difficile de la terra di questa parti con lavoro duro dei lavori dei campi e di quelli dell'edilizia
Bene a questa fierezza tutto il Paese deve saper corrispondano
Ed essere noi
Noi come Paese noi come movimento dei lavoratori fieri dei lavoratori da Abruzzo fieri dei lavoratori dell'Aquila accanto a loro favore tenervi
Oggi
Che hanno più bisogno
Grazie a un senso questa giornata e quella
Di rinnovare questo patto di vicinanza e di rispetto
Di solidarietà fatta di futuro fatta di proposte fatta di Progetto e soprattutto di una sola promessa
Quando saranno passati che lavori sul terremoto noi qui continueremo a esserci
Perché le nostre radici i nostri lavoratori le nostre fabbriche i nostri anziani le nostre leggi sono qui e continueranno a stare
E perché siamo quelli che hanno
Una memoria lunga
è un impegno lungo per il futuro
Non veniamo se non quando e necessario e non ce ne andremo se non quando tutto sarà ricostruito viva la festa del lavoro viva la festa del primo maggio
Onore rispetto a chi è caduto
Impegno solidale ad andare avanti andare avanti o meno ridare
Un futuro
A una città
Lei oggi ha sofferto
E deve smetterla ricoprire per il futuro
Il cuore dell'Aquila è stato colpito
L'università do la parola a Chiara Carulli studentessa dell'Università dell'Aquila Facoltà di lettere
La giornata dedicata alla festa dei lavoratori
Da studenti non possiamo fare a meno di concentrare il nostro contributo sugli eventi che ci hanno coinvolto di dedicarla tutti gli studenti all'università e alla nostra città
Sono passati venticinque giorni il dolore ancora vivi dal lancinante per la perdita di duecentonovantasette persone
Pesantissimo il prezzo pagato la gli studenti universitari cinquantacinque di noi sono morti quella notte
Il nostro pensiero ma loro abbiamo perso amici e compagni
Un pensiero un saluto particolare lo vogliamo rivolgere al nostro caro compagno che aveva scelto di spendere parte del suo tempo nella rappresentanza per difendere i diritti degli studenti ciao Elvio
La commozione forte nel ricordare tutti questi questi ragazzi che erano qui come noi per studiare
Per costruire un proprio futuro un futuro purtroppo spezzato quella tragica notte
La città dell'Aquila si è rivelata matrigna nei confronti degli studenti
Si è accorta veramente la loro presenza solo dopo la tragedia dopo che palazzi affittati spessi nero si sono separati completamente frantumati trasformandosi in tombe pertanto i ragazzi come noi
La città sfruttato la presenza degli studenti ma non si mai preoccupata di servire o altri visti offrire servizi adeguati
Per anni l'Udu ha denunciato lo stato di degrado di molte abitazioni
Siamo stati costretti a vivere in alloggi carissimi spesso invivibili è soprattutto insicuri abbiamo lottato per l'emersione dal nero per i nostri ha diritto a vivere in case sicure
Le nostre richieste sono rimaste inascoltate ed oggi ci troviamo qui a piangere i nostri morti
La città e le istituzioni poco o nulla hanno fatto per dare piena cittadinanza agli studenti oggi ci si accorge dell'importanza dell'università e del suo portato di cultura e di socialità delle norme ricchezza portata dagli studenti in questi anni a L'Aquila
La casa dello studente è stata uno dei luoghi simbolo della tragedia che ha colpito la nostra città quella quella casa rappresentava il fulcro della vita studentesca aquilana e poter ospitare oltre cento studenti provenienti da tutte le regioni italiane
Questa dimostrare quanto all'
A quella fosse una vera e propria città universitaria
In trenta secondi quel terremoto ha portato via le vite dei dei nostri amici residenti lì strappate via senza una spiegazione
Ora chi chiama le autorità competenti di vigilare sulle prossime costruzioni sulla prossima Casa dello studente
Non ve ne vogliamo che gli sta scagli stabili in cui andremo a vivere
Pubblici e privati siano luoghi sicuri
Gli studenti hanno mostrato da subito la volontà di reagire a questa immane tragedia il nostro impegno quotidiano è rivolto totalmente alla ricostruzione della nostra città e non lo diciamo per retorica
Questa la sentiamo davvero la nostra città anche se eravamo considerati cittadini di serie B vogliamo riposti ripartire ricostruendo il nostro Ateneo i luoghi del nostro studio e della nostra socialità
Nei primissimi giorni successivi al sisma la reazione dell'Ateneo è stata molto positiva
Entrando nella Facoltà di Scienze si vedevano già i segnali della ripresa la ripresa di un'attività a partire da qualche banchetto qualche computer funzionante piccoli segnali della volontà di ricominciare
Questa è stata una cosa importante che ha rafforzato la nostra voglia di lottare per riappropriarci delle nostre vite delle nostre ASP prospettive per il futuro
Anche se sconvolti dalla tragedia senza pari abbiamo subito manifestato la voglia di riprendere a studiare e vivere all'Aquila
Ciò che va garantito agli studenti e la possibilità di studiare e di fare sani e di laurearsi
Per questo è necessario mettere in campo iniziative che consentano a tutti i giorni di noi di reperire materiale didattico perché molti hanno lasciato tutto compresi i libri sotto le macerie
Senza questo tipo di intervento è impossibile ricominciare a studiare
Abbiamo da subito ha sostenuto questa posizione ritenendo di fatto impraticabile la strada delle ripresa delle lezioni frontali
E invece ci siamo trovati a dover discutere diviso di dove dislocare i nostri corsi di laurea Avezzano Carsoli Sulmona Collodi Pineto e L'Aquila
è perfettamente inutile pensare dove si dovrebbe fare lezione ora lo ribadiamo ora si devono garantire sessioni d'esame e di laurea
E per settembre si devono trovare soluzioni per riprendere la tirata l'attività didattica qui all'Aquila
Per questo ci vuole la volontà politica da parte di tutti gli attori istituzionali di concentrare risorse ed energie per individuare spazi nel territorio cittadino strutture che riuscirebbe ero ad ospitare adeguatamente il nostro Ateneo
Nei giorni scorsi abbiamo chiesto pubblicamente
Di destinare le strutture della scuola della Guardia di Finanza
Se tale sede universitaria in grado di ospitare il se tale sede in grado di ospitare il G otto perché non ospitare l'università
Questa è la domanda che poniamo a tutte le istituzioni in primis al Governo
E non solo la nostra città nella nostra città ci sono molte strutture che potrebbero ospitare l'Ateneo estesi e i suoi studenti la resterò Molina potrebbe ospitare i corsi di laurea del settore IGT
Rilanciando così un settore già presente in quella struttura
Per non parlare delle varie caserme sparse sul territorio cittadino che risultano ampiamente sotto utilizzate
Per queste ragioni riteniamo che qui ci siano i margini per ripartire con l'attività universitaria qui all'Aquila
Sono lampanti purtroppo le spinte politiche interne ed esterne al mondo universitario volta smembrare l'Università dell'Aquila al fine di sradicare la dalla città
Non è ammissibile che in questo momento si assecondino gli interessi dei politicanti di turno che hanno tra loro tra i loro scopi di mettere la pare doni di Città Universitaria sul proprio territorio
Esclusivamente per lucrare alle spalle degli studenti non abbiamo bisogno di finta solidarietà o peggio di vera e propria sciacallaggio da parte di gruppi di potere e di altre teneri
Per garantire la permanenza dell'Ateneo nella sua sede naturale all'Aquila è necessario mettere in campo iniziativa mediate a favore degli studenti
General tale l'annullamento della seconda rata delle tasse universitarie crediamo che sia un primo passo anche se importante ma non del tutto ma del tutto insufficiente per dare agli studenti una seria prospettiva di continuare gli studi all'Aquila
Chiediamo da subito anche che si è reso effettivo l'esonero delle tasse di iscrizione per il prossimo anno accademico
Sono necessari borse di studio a trasporti gratuiti per tutti gli studenti su gomma e su rotaia da e per L'Aquila per raggiungere le varie sedi universitarie
Per risolvere il problema della residenzialità da settembre abbiamo già proposto diversi attori istituzionali la costruzione di vi in villaggio di case di legno nei pressi della Facoltà di Scienze a Coppito
Per averlo per avere alloggi sicuri gratuiti e contenti bravi di realizzazione
Gli studenti universitari stanno lottando per la loro università per farla ripartire e farla rinascere più bella di prima
Con essa fa rinascere un'intera città la nostra città per far questo chiediamo a tutti uno sforzo in più uno slancio per essere davvero all'altezza della sfida che ci attende
Tutti insieme possiamo farcela gli studenti saranno in prima linea come sembra grazie
L'ospedale dell'Aquila è stato duramente colpito dal sisma
Do la parola
A Orazio soccorsi RSU ospedale dell'Aquila
Buongiorno a tutti
Cari amici e cittadini aquilani questo è un primo maggio particolare dopo l'evento disastroso che ha colpito il nostro territorio
La presenza dei segretari nazionali di CGIL CISL e UIL oggi
In questa sede è un segnale forte per le popolazioni colpite dal sisma che ha causato trecento vittime centinaia di feriti migliaia di sfollati un segnale di riflessione e di rinascita
Le verità e sono ancora aperti le immagini di morte troppo vive ma insieme ne siamo certi ce la faremo
Il sindacato in un momento così difficile deve essere presente come ha sempre fatto al fianco dei lavoratori di quanti hanno perso la casa e gli affetti più cari
La CISL infatti assieme alle altre organizzazioni sindacali deve continuare a essere un punto di riferimento indispensabili per tutti gli aquilani e i lavoratori che vivono un momento di difficoltà sociale ed economica
Mai come in questo frangente la città dell'Aquila ha bisogno di un sostegno forte per rinascere dalle macerie per ricostruire passo dopo passo il tessuto locale
Facciamo appello al nostro Segretario nazionale Raffaele Bonanni che dà abruzzesi vive in prima persona il dramma dei suoi concittadini colpiti in modo violento dal sisma
E agli altri segretari confederali di CGIL UIL perché la giornata odierna sia un punto di partenza verso la rinascita di questo territorio
Affinché
Passata questa prima fase di emergenza
Si continui a lavorare alacremente alla causa abruzzesi
L'Aquila non deve essere dimenticata quando i riflettori nazionali si spegneranno il Governo gli enti locali le associazioni di categoria i sindacati stessi devono continuare a mantenere alta la soglia di attenzione sul dramma degli aquilani
Una delle priorità è rappresentata dall'ospedale San Salvatore
Faccio un plauso che va tutto il personale medico infermieristico ausiliario tecnico e amministrativo che nei momenti cruciali dell'emergenza si è impegnato senza risparmio di energie per allestire un ospedale da campo che ha accolto molti malati
Ma adesso bisogna cominciare a guardare al futuro e ripristinare i servizi essenziali che non possono continuare ad operare sotto le tende è stato di emergenza
La ricostruzione seppure parziale densa al San Vadori devo immagini vorrei particolari e completamente inagibili hanno fatto il giro del mondo nonostante le ingenti somme spese verificarlo va impostata con celerità
A garanzia dei lavoratori e soprattutto degli utenti
Prima dell'inverno sarà necessario trovare una soluzione stabile per restituire agli aquilani una struttura sanitaria efficiente e funzionali
L'Aquila merita un vero ospedale nuovo ma soprattutto sicuro lo meritano i cittadini e lavoratori che come me si misurano quotidianamente sul campo
Ricordiamo che il nostro nosocomio è dotato di personale altamente specializzato e reparti di eccellenza che raccoglievano utenti da tutta Italia un patrimonio che non può essere disperso né trasferito altrove
è l'augurio che rivolgo hanno tutti
Non arrendiamoci di fronte all'avversità manteniamo alto il vessillo della nostra città guardiamo al futuro con speranza è un futuro da costruire insieme
Il popolo abruzzesi fiere dignitoso fino in fondo saprà riprendere il cammino senza paura con quella determinazione che ha sempre contraddistinto la nostra gente don Primo Maggio a tutti
Do la parola per l'ultimo intervento a Marco Valeri in rappresentanza del movimento artisti Aquilani
Saldi a tutti buon primo maggio io sarò velocissimo anche perché questo è un
Discorso abbraccio da dove non era previsto un mio intervento faccia parte del movimento artisti Aquilani del movimento teatrale musicale
Siamo Claudio ci stiamo dando da fare all'interno dei campi la situazione all'interno dei campi
Forse molti di voi sapete che a chi è molto difficile molto complessa i ragazzi all'interno dei campi si trovano in situazioni disagiate e non vi nascondo che sta crescendo una certa attenzione anche per loro
Per questo motivo stiamo cercando di collaborare anche a livello educativo con le scuole per cercare di fare laboratori teatrali musicali per cercare di alleviare l'attenzione
In questo momento oltre a rappresentare il movimento artisti a cui laziali
Vorrei dire semplicemente due parole ho sentito molte persone parlare e dire bellissime cose Epifani ha detto delle cose molto importanti e lo ringrazio per questo L'Aquila purtroppo a un tributo di sangue
Che deve di cui deve rispondere non solo a tutta la regione ma anche a tutta quanta l'Italia perché ci sono studenti ci sono ragazzi che venivano a lavorare venivano a studiare in questa città
E quindi dobbiamo
Dobbiamo vigilare attraverso la cultura attraverso la politica attraverso tutto il nostro impegno su quello che sarà la ricostruzione all'interno di questa situazione già è successo qualcosa noi ringraziamo la Protezione civile i vigili del fuoco ringraziamo tutti coloro che si stanno muovendo per noi
Però attualmente
Stanno decidendo senza la nostra voce senza chiedersi che cosa vogliamo
Tutto quanto il centro è blindato stiamo ovviamente e da quando il centro e le nostre case
Ma non vediamo soluzione per riaprire per far ripartire commercialmente a livello di vita il centro quindi io chiedo a tutti voi
A tutti voi di essere presenti di parlare fra di noi all'interno dei campi purtroppo per la situazione che si sta creando è difficile poter discutere creare magari dei comitati
Dobbiamo vigilare su questa situazione come hanno fatto in Friuli come hanno fatto in Umbria
Quindi vi chiedo di essere presenti di comunicare tra noi
Di scambiarci i nostri pensieri le nostre paure e soprattutto di essere concreti perché il popolo aquilano ha bisogno di questo questa tragedia peraltro non riguarda soltanto l'aquila
Ma riguarda tutta quanta la Regione perché attraverso L'Aquila la provincia aquilana è crollata tutta una parte dell'economia Abruzzese e in parte del centro Italia
Io vi chiedo insieme a noi insieme alla culturali di
Rizzare le orecchie come si dice e di mobilitarci noi stessi perché non è
Siamo i primi chiedevano rare che dobbiamo dare un segnale
Dire appropriarci della nostra vita del nostro lavoro e non soltanto a chiacchiere dobbiamo metterci in gioco L'Aquila purtroppo qui in tanti casi è stata disunita
Se ci vuole un terremoto per unirci uniamoci buon primo maggio a tutti quanti e vi ringrazio per avermi dato la parola
Bisogna esserci insieme ce la faremo grazie a voi tutti viva il primo maggio