Manifestazione per la democrazia in Iran: intervista al direttore di "Europa" Stefano Menichini

Radio radicale siamo in collegamento con iter direttore di Europa Stefano Menichini per parlare dell'iniziativa che ci sarà domani
A Roma in piazza Farnese dalle diciannove alle ventuno una manifestazione per la democrazia in Iran organizzata dal quotidiano il Riformista e da
Radio
Radicale Stefano Menichini perché aderisce a questa
Iniziativa volevo sapere quali erano le sue valutazioni su quello che sta accadendo in Iran a dopo le le elezioni presidenziali
Ma mi sembra evidente che nella affollati i giovani donne
Di uomini
Stanno cercando di genere
Beh aperta la battaglia riformista per Anna ci sia una banca me domanda è una grande attesa anche verso di noi
Non mi sembra un caso che
Tante foto tante riprese mostrino
Queste persone che
Esibiscono questi cartelli with my voti
Sono i cartellini inglese vuol dire che la comunicazione che loro vogliono stabilire il messaggio che vogliamo lanciare non è diretto tanto e soltanto
I loro avversarie alla al potere iraniano ma è rivolta all'esterno rivolto al mondo riporta l'Occidente è una richiesta di sostegno indispensabile
è la necessità di tenere aperto un flusso di informazioni
E di stabilire
Un contatto continuo questo una cosa importante che ha detto anche Barack Obama
Ieri
Alla Casa Bianca dicendo è stata che suscitano una grande aspettativa grande attesa tra i
Ai giovani particolari Damiani
è un'attività che non può essere frustrata
Noi dobbiamo fare di tutto perché non non sia così a manifestazione di piazza Farnese se vogliamo una
Piccola cosa ma molto importante anche perché l'Italia forse seri e non ai trattamenti e fatto tutto quello che poteva fare
Per creare al regime degli Ayatollah le difficoltà che in qualche maniera bisogna creare a dei regimi
Così oppressivo
Beh insomma siamo uno di quei Paesi che per motivi
Totalmente legittimi importanti interscambio commerciale grosse commesse industriali
Al nuovo i miei migliori rapporti diplomatici con
Con l'Iran all'hanno avuto anche negli anni di
Come viene già
E fino all'altro ieri fino alla alla al Valpiana al viaggio abortito del Ministro Frattini
Fino alla sua
Anche comprensibile speranza di avere il Ministro degli esteri iraniano a Trieste per il prossimo vertice
Su Pakistan e Afghanistan ma tutte quante cose giuste però diciamo accanto alla amici diciamo all'amicizia diciamo accanto alle buone relazioni diplomatiche è opportuno ed è etico ed è politicamente utile
Che ci sia una forte pressione politica
Perché altrimenti
Le ragioni della diplomazia le ragioni del della convenienza degli scambi commerciali per la presenza economica lasciate sole a se stesse lasciano invita i peggiori Piccini
Lei pensa che Ahmadinejad avrebbe avrebbe perso le elezioni se ci fosse stato un esito
Normale o pensa che il suo successo sarebbe stato meno eclatante di quello che abbiamo appreso
Dai mezzi di informazione internazionali
Mi pare fuori discussione che lezione elezioni sia stato alterato
Ci sono da questo punto di vista troppi elementi che ce lo fanno ritenere
Che senso ha alterato fino a ribaltare a trasformare la una sconfitta di Ahmadinejad in una vittoria non sono in grado di dirlo naturalmente ma non mi serve neanche
Anche se sarebbe ovviamente
Caso più estremo non mi serve neanche mi mi mi basta il fatto che che ci siano stati definiti ed evidenti brogli
E che il che questo abbia
Negato
Di diritto
Vigente che lordi che ne ha bisogno quasi più di quante ne abbiamo bisogno noi
Di vedere riconosciuta
Il proprio voto la propria scelta
Crede che
Che lei riguardando anche al periodo in cui il Presidente dell'Iran era Khatami che differenza che differenza poi riscontrate nei nei toni della della politica estera delle
Che l'Iran è che differenza
Ma
No oggi il primo atto devo gli armeni ad diciamo auto conferma autori confermato è stato
Andare
A trovare Medvedev il presidente Russo nell'ambito di un di un di un vertice di Paesi che hanno manifestato
Diciamo così una forte
Una forte e un forte accordo no forte convergenza ancora di tipo critico verso gli Stati Uniti anche gli Stati Uniti Barack Obama cioè c'è un nucleo di resistenza
Che non ce n'è neanche antiamericano ma che è un diciamo un nucleo di resistenza contro il disgelo
E diranno ne fa parte
Alimenta questo con i suoi toni aggressivi verso Israele
Questo credo che
Se non se noi diciamo così non non teniamo ferma la pressione delle opinioni pubbliche
FI lasciamo andare le cose soltanto secondo la logica delle i diplomatici che pure c'ha una sua importanza
Farà sempre più così e ovviamente quando un regime
Riesce a scrivere dissenso interno e si fa a riconoscere all'esterno come legittimo rappresentativo
Colli che infine viene
Viene convinti questo lo confermo in tutte quante le sue convinzioni e nella linea
Che quella peggiore che fino adesso l'Iran nella sua storia abbia espresso in termini di aggressività in termini chiusura verso
Sulla riforma impertinente Minniti chiusura verso il processo di pace in Medioriente quest'anno si sono celebrati trent'anni dalla dal cambiamento di diciamo di regime in i in Iran se lei dovesse
Poter scegliere tra il sistema di potere del del dello Scià quello di DDT Khatami o quello di Ahmadinejad che tipo di sistema sceglierebbe quale dovete nel quale sistema
Riterrebbe più più giusto per per
Per farlo naturalmente nessuno dei due nel senso che la società o citati da e ne è uscita di tre nel senso che
Celli quello dello Scià dei di Khatami e di Ahmadinejad
Ma la società richiama iraniana secondo me è andata più in là di tutto questo è uno di quelle società che alle alle quali sta ormai stretto un regime che sia quello dello Scià che era un regime
Aperto all'Occidente ma all'interno
Qualche altrettanto chiuso ha una dinamica effettivamente democratica
E come lo adesso come lo è adesso quello di acqua minacciate ci sono stati in questi trent'anni invece delle dei limiti delle delle aperture degli dei cicli
Più interessanti che però non a caso sono stati voi spazzati via
Mi io ricordo
Trent'anni fa la rivoluzione khomeinista valutata in Occidente
Dalla sinistra com'è un grande momento liberatorio
Perché effettivamente
Lo vera testé liberava tiranna da una
Dipendenza politica e culturale che allora era fortissima che non non si può dimenticare e che in quel momento era considerata
Dal popolo iraniano
Un'oppressione
Allora diciamo così a aveva cose a cose fatte possiamo anche pensare che quella fosse una grandissima illusione
Era sicuramente il primo segnale del fatto che
Il col neocolonialismo e la dipendenza dei Paesi
Come l'Iran è come tanti altri dalle logiche
Della guerra fredda o dalla dipendenza dagli Stati Uniti ci stava sciogliendo sul versante più sbagliato sul versante della democrazia delle dei regimi
Definite leggi mia dominanza religiosa
In quel momento non sembrava l'elemento prevalente crea adesso possiamo dire
Che siamo forse arrivati al punto in cui possiamo guardare in avanti e superare sia la biografia
Che qui il neocolonialismo che segnava in regime dell'OSCE
Lei pensa che l'Iran porta possa avere nel caso di una recrudescenza politica internazionale nei suoi confronti per quello che sta accadendo capo possa avere il potere di di imporsi sull'OPEC per inasprire
La politica di diminuzione dell'offerta del
Delle delle detriti il petrolio che ha dato segni di ripresa del diciamo del nei del costo del del barile dell'oro nero adesso non so dirlo nel senso che
Ci sono molti
Turisti protagonisti importanti
Interni all'OPEC e che hanno possono avere interesse a Altino a usare il prezzo del greggio
Come arma di ritorsione
In caso di recrudescenza del diciamo così del del conflitto e della contrapposizione
Da questo punto di vista però la linea di Barack Obama degli Stati Uniti mi sembra molto saggia perché non sta perseguendo questo obiettivo non sta cercando la recrudescenza hanno sta cercando l'acuirsi dei conflitti
Persino in queste ore così ed è così nei confronti di tutti interlocutori con i quali l'Amministrazione americana tradizionalmente non dialogava
Anzi escludeva le di poter dialogare
Vale sia nel cortile di casa dell'America centrale
E meridionale che non lo scacchiere vede il del Medioriente
Che addirittura nell'Estremo Oriente
Quindi
Questo significa che essi ovviamente possibile che il otto riposta tornare esserci una
Un uso politico
Del prezzo del greggio che l'Amministrazione americana di questo consapevole sta cercando saggiamente si disinnescare questo pericolo
E quindi io che però io non ho capito una cosa lei all'inizio delle dell'intervista diceva che
L'Italia dovrebbe farsi sentire più del diciamo dovrebbe farsi che di più la sua voce su quello che sta accadendo in Iran però nello stesso tempo allo dato la politica dell'Amministrazione democratica che molto cauta mi sbaglio e così ho sbagliato
No io signor non non sono affatto contrario a una linea di dialogo firma ci mancherebbe altro penso che
Però stiamo parlando di soggetti diversi che fanno mestieri diversi allora i Governi le diplomazie
Diciamo fanno bene hanno un
E perché l'esperienza dell'Iraq da questo punto di vista è abbastanza è stato abbastanza chiara
Fanno bene a non condurre il il confronto sul sul sul sul limite del PIL la rottura del conflitto
Le opinioni pubbliche DTP cui noi nel nostro piccolo che facciamo informazione diciamo interpreti e dobbiamo essere in qualche maniera anche suscita attori devono fare il loro mestiere non sempre è stato fatto
Non tanto è stato fatto diciamo così nella direzione giusta in particolare per quanto riguarda il Medioriente credo che sia nostro dovere che a fianco all'opera
Dei Governi ci sia
Una fortissima pressione di opinione pubblica organizzata con gli strumenti tra l'altro moderni che consentono l'opinione pubblica che sono più pubblica globale non più solo nazionale
Per fare politica per se non altro in questo momento non far sentire isolati
Nel mondo
Quelle centinaia di migliaia di persone che tutti i giorni direttore la delibera stare io la la ringrazio per la sua disponibilità ringraziamo Stefano Menichini direttore del quotidiano Europa
Col quale abbiamo parlato dell'iniziativa di domani a Roma in piazza Farnese una manifestazione per la democrazia in Iran la ringrazio grazie a voi domani vi