Dalla crisi alla sfida riformista (per un nuovo protagonismo sociale). Il Riformismo del XXI secolo

Sì vista
Unitamente al collega
Amedeo Croce inc
In rappresentanza dei del padrone di casa o dei padroni di casa nostra se al plurale singolare lei che ne il Consiglio nazionale dell'economia del lavoro che ci ospita vi porgo a tutti porgo a tutti voi un cordiale saluto
E a nome invece della dirigenza e della UIL aggiungo anche un vivo ringraziamento
I nostri illustri interlocutori per avere aderito a questa iniziativa in maniera molto numerosa e anche
Molti ci hanno manifestato il loro interesse fosse dico anche che non tutti avranno la possibilità
Di intervenire dato che questo incontro si chiude verso l'ora di pranzo
Quindi non avranno la possibilità di intervenire oggi ma questo
Come ci spiegherà anche il relatore e
Il primo o di una serie di incontri
Con i quali in vista del congresso l'Unione Italiana del lavoro intende sviluppare
Un dialogo ed un confronto con studiosi ed esponenti della cultura politica della cultura economica e sociale
Per riflettere e interrogarsi sul futuro della società dell'economia e del sindacato come soggetto protagonista
Dello sviluppo e della
E dei rapporti sociali e al nostro Paese anche perché al pari di atti grandi soggetti collettivi oggi il sindacato è chiamato a misurarsi
Con le conseguenze con gli esiti di una profonda crisi che è stata molta andò
I tradizionali parametri di riferimento
Ma sul significato e sul merito di questo primo appuntamento a cui seguiranno altri dodici auguriamo di vedervi sempre presenti e interessati molti di voi avete hanno ricevuto una sintesi del documento di base che comunque vi sarà spiegato e illustrato puntualmente da Paolo Pirani
Segretario confederale che introdurrà questo nostro confronto
Avvenga avviso anche prima di dare la parola a Paolo che è stato predisposto un buffetto adesso la sala ristoro ristorazione sotto il primo piano nella sede centrale del CNEL verso le tredici e trenta per accedere a questo servizio occorre munirsi di un Budget che sarà
Disponibile presso qui Segretariato fuori nel convegno la parola a Paolo Pirani
Un saluto un ringraziamento ai numerosi
Ospiti
Che hanno
Partecipato che partecipano a questo nostro momento di discussione seminariale
Quelli che sono già presenti quelli che arriveranno
Più avanti a me avendo annunciato la loro presenza
Come nasce questo seminario questo dibattito l'occasione è stato un paio di riunioni della segreteria della UIL con un gruppo di
Professori espelle temi
Coordinati dal professor Gianni De Michelis che si incontrarono con nuovi della Segreteria dire al professor Trigilia Michel Martone
Altri che sono stati Leonello Tronto e altre che sono stati con noi per iniziare in maniera del tutto libera informale un ragionamento
Sul che fare rispetto alla crisi e quale ruolo potesse il sindacato giocare nella crisi ma soprattutto
Nel
Costruire un percorso per il dopo crisi
Da questo
Da questi due momenti da questi due incontri come dire è nata una prima bozza di linee guida di discussione che il documento che vi è stato consegnato e che
Abbiamo ritenuto di cominciare a discutere in maniera assolutamente informale ma in maniera anche un po'più allargata
Abbiamo parlato con una serie di esponenti del mondo della cultura delle fondazioni del mondo diciamo che in qualche modo
Era interessato a confrontarsi con
La UIL un sindacato libero democratico che ha
Una sua
Tradizione una sua cultura che si interroga
Diciamo sul presente nella consapevolezza che non basta un'analisi corretta della crisi
Ma occorre e occorre rapidamente individuare delle ricette giuste per come in qualche modo stare nella crisi e soprattutto qual è l'indicazione per il futuro
Il momento appunto un momento del tutto informale
Di discussione ne seguiranno degli altri proprio perché
Non si è voluto restringere il campo ma è un momento di apertura di un confronto altri non ci auguriamo che altri soggetti altre fondazioni e altri
Interessi si manifestino attorno a questo nostro dibattito anche per arrivare poi a definire effettivamente
Degli orientamenti
Il momento poi cade in una
Fase assolutamente particolare e delicata perché siamo in coincidenza con il G otto
E
Con
L'uscita delle in città unica in Caritas va Caritas in veritate del Papa che affronta proprio da io credo una prima risposta organica generale
Attorno ai temi posti dalla crisi e i modi con cui questi temi devono essere devono essere affrontati
Volevamo quindi
Cercare di tornare a risottolineare quelle che potevano essere le linee guida della
Di un pensiero che noi chiamiamo riformismo chiamando definendo il riformismo non in termini generali ma quello a cui noi ci riferiamo a quello di matrice laica e socialista che è quello più proprio
Come dire della nostra storia della nostra esperienza sapendo che teoria e prassi proprio di questo pensiero nel tempo si sono andate definendo in relazione alle grandi trasformazioni economico sociali il cosiddetto
Modello europeo quello renano quello
Dello scambio tra sviluppo capitalista e tutela del posto di lavoro e dell'UE e il fare
Nacque diciamo dopo la grande crisi del
Del ventinove si sviluppo prima in alcuni Paesi arrivo poi in qualche modo anche nell'idea della della
Degli STIR della stessa grande società di Johnson negli Stati Uniti e cioè è stato un modello per molti anni vincente importante
Altro rispetto al modello socialista comunista dell'Unione dell'Unione Sovietica che non a caso poi fallito ma certamente
E entrato in crisi
Entrata in crisi
Diciamo tra il crollo dei due muri ma il crollo del muro di Berlino e il crollo del muro di Wall Street ma quella
Esemplifica un po'
Il precipitare nel due mila otto della crisi della crisi mondiale
Ed è entrato in crisi senza che sia emersa effettivamente un pensiero in grado di reinterpretare
Diciamo tutta una serie di di caratteristiche di portati della crisi il tramonto del vecchio ordine ha configurato una serie di squilibri tra economia politica tra ricchezza e potere tre risparmi al consumo
Entrati in crisi in carica un po'monetario quello che era il paradigma americano fondato sul dollaro e fondato sulla
Su un'unica potenza che pensava di poter
Governare governare il mondo
E su questo quelli che erano dati come elementi e come paradigmi
Destinati a durare per sempre sono andati rapidamente in crisi l'idea
Che come dire gli spiriti animali del capitalismo potessero di per sé regolare garantire lo sviluppo si è dimostrata e che occorresse liberare sì di lacci e lacciuoli sia in realtà
Dimostrato fallace anzi
Se una cosa viene fuori da questa crisi e il ritorno della politica e il ritorno del ruolo degli Stati come elemento di regolazione e la necessità
Di regole mondiale e poi non so se il G otto riusciranno come dire
Dubita definire un quadro di regole ma la necessità evidentemente esiste la necessità
Di ripensare anche i funzionamenti della democrazia in relazione agli sviluppi della del della globalizzazione la necessità di un diverso rapporto e un diverso equilibrio tra Stato sta tra Stato e mercato sono quindi tutta una serie
Ditemi su cui noi dobbiamo
Non solo tornare a riflettere ma vedere attorno a questi temi di costruire di riprendere un pensiero che io chiamo laico riformista su cui
Anche il sindacato come portatore di interessi di valori
E deve essere deve essere in campo se è vero che la crisi ripone al centro l'importanza dell'azione politica altre
Tante importante è l'azione dei corpi intermedi dei soggetti sociali non è un caso che proprio su questo è uno dei punti di riflessione
Della stessa
In cicli ca enciclica
Papale
E CED la sfida per il nuovo riformismo sociale politico dovesse rappresentare la prova della messa a punto dei connotati che dovrà assumere tale modello di sviluppo il riformismo io che ho del futuro dovrà mutare da quello del passati valori libertà uguaglianza solidarietà
E la centralità della persona umana della sua identità sociale e politica a partire dal lavoro anche il rapporto in rapporto al mercato
Questo ha tutta una serie di
Implicazioni sia dal punto di vista di un'organizzazione sindacale noi diciamo che abbiamo lasciato alle spalle il modello fordista di organizzazione del lavoro abbandonata l'idea della merce lavoro
E vogliamo introdurre quella della persona questo comporta anche una serie di mutamenti dei nostri paradigmi poi
Vedo che ci sono interpretazioni anche sulla stampa che vanno al di là
Diciamo di nella esemplificazione di quello che invece stiamo pensando ma certamente ad esempio nel momento in cui noi introduciamo il valore della persona
E un approccio contrattuale che tenga conto del valore della persona delle aspettative dei singoli sul loro lavoro noi pensiamo a un sistema contrattuale che abbia in sé i propri connotate di flessibilità
Che non vuol dire il contratto individuale come di Sella dottoressa Guidi ma certamente
Può immaginare e pensare un modello anche di tutele contrattuali
Flessibile variabili anche in relazione al reddito cioè ci sono secondo me tutta una serie di elementi che possono modificare il modo
Su cui il sindacato risponde
A quelle che sono le aspettative e i bisogni delle persone e se lasciamo alle nostre spalle il modello fordista perché l'economia andate avanti perché l'organizzazione della produzione è andata avanti perché dobbiamo fare
I conti con i paradigmi
Della Società della produzione della conoscenza del passaggio da un'economia
Che tende sempre più verso i servizi noi dobbiamo adeguare in maniera
Realistica
Anche i nostri modelli e i nostri dei nostri comportamenti in cui si esalta il ruolo del sindacato del momento e la misura in cui è vicino alle specifiche esigenze del singolo lavoratore
E nell'affermazione di sistemi e bile bilaterali come sede sussidiaria delle tutele per tutti i lavoratori
Ma quali sono le caratteristiche del nuovo paradigma su cui noi abbiamo avviato una riflessione poi ci sono una serie di punti che vanno evidentemente approfonditi cioè non
Non
La ricetta come dire e in divenire intanto vediamo se siamo d'accordo sui punti e sulle questioni da affrontare
Noi pensiamo un modello che sia competitivo ma sostenibile dove sostenibilità vuol dire soprattutto individuazione di bilanciamenti
Per impedire gli iscritti agli squilibri divengano eccessive insopportabili in cui le sostenibilità non sia solo dell'economia della finanza ma anche e soprattutto dell'ambiente un modello che sia competitivo e solidale
Che rivisiti profondamente i modelli di welfare nella direzione di una maggiore corrispondenza con i fenomeni democratici demografici e una capacità di o coniugare flessibilità con le prestazioni lavorative
Un modello che sia in innovativo ma anche interventi interna generazionale cioè che faccia i conti con l'innovazione soprattutto con i bisogni e con il protagonismo delle nuove generazioni con l'abbattimento
Delle barriere che soprattutto in Italia ostacolano la mobilità sociale
Manca anche si ponga il ponte il punto di vista di un migliore utilizzo della risorsa rappresentata dagli anziani
Un paradigma che sia globale
Ma anche locale cioè Governo una governance multilaterale di un mondo multipolare e su cui nulla può essere dato per scontato se voi leggete i giornali nei giorni scorsi si diceva ormai
è superato il modello dei G otto si va verso il G due Stati Uniti e Cina
Salvo scoprire in queste ore che il G due forse sono stati uniti e Rossi acquista quello che sta capitando in Cina c'è noi non possiamo dare per scontato quello che sta accadendo ma dobbiamo avere
La capacità di riuscire in qualche modo a interpretare a darci anche nuovi modelli di interpretazione
La spinta
Alla globalizzazione va controbilanciata in quest'idea globale ma anche locale con una forte consapevolezza dell'importanza delle RAI dicci locali secondo una logica di evoluzione del devoluzione che l'unica che può consentire di evitare il rischio
Del deficit
Democratico che è uno dei portati della globalizzazione
Un paradigma che tenga conto dei connotati della nuova economia oltre la società postindustriale
Verso il sud il soddisfacimento di bisogni materiali l'importanza del risparmio del riciclo
I bisogni materiali legati all'idea della persona del concetto di capitale umano istruzione salute culture ricerca tempo libero una diversa distribuzione della forza lavoro e dell'imprenditoria letta dai blu Jobs
Tradizionali quelli del
Del manifesto qui che abbia invitato bersi green jobs i white jobs
Il superamento della divisione della produzione tardo e del software ormai sempre più i sistemi sono sono integrati che faccia conto con le quel conseguenze sociali della nuova economia l'allungamento della vita umana
La nuova organizzazione dell'attività economiche e quindi la necessità di ripensare una nuova organizzazione del tempo di vita il concetto di imparare a vivere più vite in una
Occorre pensare come coniugare flessibilità con sicurezza economica evitando il rischio del precariato e della perde riusciti pari a di cittadinanza lavorativa
Tutto questo sicuramente comporterà una serie di conseguenze sul piano anche delle stesse
Delle stesse riforme politiche
Che governano un paese sul piano
Istituzionale quindi
Come la la espansione della democrazia può essere sostenuta attraverso una diversa articolazione dei meccanismi democratici
Come si articolerà agli welfare State è come funzionerà una fiscalità che soprattutto nel nostro Paese eccessivamente gravata sul mondo del lavoro e del lavoro dell'impresa
Come va riorganizzato il Welfare ha da un Welfare tutto basato sulla fiscalità generale away sfatiamo Guelfa che potrebbe essere
Basato su tre fasce quella della fiscalità generale quello di una
Generalizzazione di sistemi mutualistici
Sì e lavoratori
Che nelle imprese financo arrivare al sistema al finanziamento privato sono tutti temi su cui
Noi siamo chiamati
A
Riflettere a costruire delle risposte se questa è la sfida e questa se ci chiamiamo tutti riformisti dobbiamo sapere affrontare
Tutto ciò poi si tradurrà in una
Fatti pratici cioè l'agenda per l'Italia non basta evidentemente l'analisi della crisi e occorre anche la tempestività nell'individuare ricette metter le in campo
E quindi l'idea di una crisi non solo come devastazione ma una crisi anche come opportunità
E quindi il vantaggio dei riformisti dovrebbe esprimersi soprattutto attraverso la capacità di usare la propria cultura politica ancora viva per a bollare per elaborare un progetto
Visto che la sua principale caratteristica dovrebbe essere la capacità di guardare al futuro e di parlare alle giovani generazioni l'idea del riformismo come ponte come ponte tra generazioni come pronte
Nel Paese come ponte trapassato e futuro
E
E facevo allora
Partecipavo l'altro giorno a un convegno brutti sui nuovi lavoratori dei call center
E c'era questo elemento che interessante venivano interpretati come gli ultimi proletari del Novecento ma come i primi lavoratori del nuovo millennio con le nuove tecnologie
Non è indifferente come noi decliniamo il rapporto per esempio con queste con queste figure con queste lavoratrici e questi lavoratori se lo decliniamo con le categorie del Novecento e lo basiamo tutto
Sugli aspetti di tutela che sono certamente importanti di tutele minime
E rischia rischiamo di non cogliere invece le potenzialità che sono propri invece nel
Salto del paradigma tecnologico nel cambio anche di aspirazioni e di aspettative per questi
Ragazzi e queste e queste ragazze quindi
è uno dei punti su cui a mio avviso andrà ri declinata la sfida riformista nel sindacato e soprattutto sicuramente anche
Anche a livello a livello a livello politico
Definendo le compete le le le priorità delle competente la competitività
Noi pensiamo cinque interventi che siano prioritari la riorganizzazione del sistema scolastico e soprattutto di quell'universitario dove noi
Marchiamo come dire il passo in maniera drammatica anche rispetto ad altri Paesi un recupero dell'intervento e delle risorse pubbliche
Nel ritardo accumulato in termini di investimento nelle attività di ricerca un recupero del ritardo accumulato nel settore delle infrastrutture moderne la Rete
Europea ma la rete a banda larga tutti i temi anche che su cui noi possiamo porre il nostro Paese tornare a tornare ad essere competitivo il ritorno ad una politica energetica complessiva ed efficace
Da cui da troppi anni il nostro Paese e carente
Ed infine
Ma non meno importante una politica fiscale volta a favorire competitività dell'impresa e redditi dei
Dei lavoratori
Poi vi è un altro aspetto quello di valorizzare i fattori competitivi e che sono oggettivi che sono propri del nostro Paese la collocazione logistica soprattutto per quello che comporta
Diciamo nel Mezzogiorno nella sua centralità proprio nel nel Mediterraneo l'esistenza di un vasto patrimonio ambientale di giacimenti culturali il brand
Del medi imitarli la capacità di produrre e contenuti anche audiovisivi cioè sono tutta una serie di attività che ci sono proprie che sono legate anche al fatto che questa è la nostra
Collocazione geografica storica verso le caratteristiche del nostro Paese che possono diventare se ben utilizzate un ulteriore momento di competenti competizione
Poi vi sono evidentemente le priorità che più direttamente ci riguardano quelle della coesione sociale
La riforma degli ammortizzatori sociali le misure per liberalizzare il mercato del lavoro la riforma della previdenza per dare
A tutti in maniera flessibile come dire la possibilità di gestire anche il proprio tempo il tempo di vita senza essere
Sempre costretti dalla necessità determinata da altri
La riforma della sanità che è un punto su cui la nostra riflessione deve necessariamente entrare entrare in campo proprio per i livelli ormai
Di contraddizione tra
L'aumento progressivo dell'età delle persone e
Il conseguente aumento della spesa sanitaria e noi dobbiamo sapere che occorre trovare il modo per affrontare
Questi temi ed infine ed infine le riforme costituzionali
Ed istituzionali
Da quella federale di cui tanto si parla a quella delle autonomie locali ma che
E non possano essere occasione di creare una moltiplicazione dei centri di spesa come purtroppo è stata la Bassanini nella sua applicazione
E doveva semplificare a
Come dire
Complicato è aumentato le occasioni le occasioni di Spesal le occasioni di clientela
L'emergere anche di un ceto politico che su questo fonda le proprie
Fortune debbo dire del tutto trasversale
Non c'è qualcuno che
Sette aumenti può chiamarsi fuori da questa da questa vicenda la riduzione non dei costi della democrazia ma dei costi della politica ed infine
Da recuperato nelle forme nei modi più adeguati un diretto rapporto tra cittadini eletti elettore il sistema che noi abbiamo
Oggi in essere è un sistema che a espropriato i cittadini della possibilità
Di
Eleggere e decidere sulla propria rappresentanza
Io credo questi siano in questi sono i temi su cui noi abbiamo iniziato un ragionamento non è detto che le ricette che vengono qui proposte siano ricette
Assolutamente giuste eccetera sono argomenti che si propongono la discussione vogliamo continuare a discutere discuterli in ulteriori iniziative vogliamo anche discutere nelle Regioni nei territori perché cioè creare dei momenti
Precisi vogliamo soprattutto per riporre e la UIL centro di questo dibattito
Cioè noi pensiamo che la UIL abbia tutte le potenzialità per essere uno di quei soggetti che concorrono alla costruzione
Diciamo di una dinamica di una dialettica riformista nel nostro nel nostro Paese
Che sia uno di quei soggetti che può concorrere anche a
Fare uscire il sindacato dall'angolo in cui troppo spesso si trova in cui si sta trovando anche in questa fase deve essere un sindacato che va oltre
I tradizionali rapporti tra CGIL CISL UIL e tutti condizionati dalla politica quell'unità si fa un sindacali si fa non si fa a seconda delle vicende delle della politica e io penso che il Sindaco non è diminuita in Italia il bisogno di sindacato è cambiato il perimetro della rappresentanza noi non abbiamo perso iscritto in molti casi le abbiamo anche aumentati
Ma il sindacato le persone chiedono delle cose concrete meno ideologia più fatti più risposte concrete e i loro problemi all'interessamento concreti
Ho dei bisogni che loro esprimano e quindi dobbiamo avere la capacità
Di legarci e quello che io dico alla persona cioè all'idea una ridefinizione della persona
Non pensare alla persona solo dal punto di vista della carità come viene fatta evidentemente in un certo modo ma anche dal punto di vista della sua collocazione lavorativa nell'essere cioè
Lavoratore si tratta
Di passare da quello che era la vecchia idea della UIL sindacale cittadine ad un'idea di cittadinanza del lavoro
E quindi un valore un'idea anche laica del della figura del del lavoratore come partecipe
Diciamo intanto a se stesso ma di di un processo di cambiamento della Società e bisogna far tornare le persone i loro leader essere protagoniste
Del del cambiamento per non lasciarle nella solitudine nella disperazione c'è la crisi la crisi è devastante non sappiamo come
Uscirne io credo se ne possa uscire riproponendo i valori della libertà
Della libertà in tutte le sue articolazioni ma anche i valori della capacità di essere solidali una solidarietà non dall'alto verso il basso ma innanzitutto una solidarietà tra uguali
Io credo che questo possa essere un terreno su cui vorremmo
Confrontarci è un
Lo scopo di questo seminario intanto e anche di ascoltare insomma quindi abbiamo invitato
Ringraziamo parecchie
Personalità altre che hanno manifestato l'interesse continueremo evidentemente a coinvolge o perché è un'iniziativa che non
Non può e non deve finire qui c'è un interesse
Se non ora quando
Io credo che questo sia proprio il momento di rimetterci in moto e di rimetterci a discutere grazie
è sparito
Luigi Angeletti c'è una sedia vuota e pare che attende di essere coperta dalla tua presenza
Antonio Foccillo sei diventato timida Segreteria del NARS si è posto e voglio dire anche che al piano superiore vedo delle persone in piedi ci sono
Poltroncine libere anche se forse può essere scomodo ma non credo chi sono gli schermi no televisivi
Diamo inizio quindi allora questo confronto
Raccomando lo so che è sempre una cosa antipatica ma di utilizzare e
Il timing della del CNEL che sono al massimo sette minuti nelle assemblee plenarie e invece in quei sette dovrebbero essere tre era un tempo che avrei posto tu Pietro
La la parola al professor Giovanni Triario le università di Roma
Potete parlare dalla dal vostro posto basta schiacciare
Ma
Sì dunque cercherò di attenermi a sette minuti anche se volevo parlare un po'della crisi ma cercherò di
Sono un economista
Io non parla della crisi dal punto di vista richiami diciamo congiunturale ma cercare di collegarla ai temi che sono stati trattati nell'introduzione cercherò di fare una sintesi trattare alcuni pozzi alcuni punti
Diciamo che la anche perché poi le siamo tutti sappiamo tutto ormai sulla crisi dal punto di vista
Congiunturale se n'è discusso molto a lungo dico subito per impostare quello che dirò che
In fondo i due cose che da una parte non pare penso che la politico nel Governo sia sostanzialmente corretta da altre parti d'altra parte non sono d'accordo su una certa
E non tanto sull'ottimismo e le sulle levità il catastrofismo ma su un sottovalutazione della crisi soprattutto sul presentare
Il l'Italia in questa crisi nella sulla così detta forza c'è una tesi che dice che in fondo in questa crisi di l'Italia si mostra molto più più forte di quello che sembrava io credo che la crisi invece SIAN
Stia nascondendo le debolezze della né di lì dell'Italia
Diciamo libertà parti dati Palin quello del PIL al cinque per cento ma non è tanto questo il problema il tre punti che volevo sollevare sui seguenti primo punto
E la crisi si se si è detto dice questa crisi cambia tutto cambia il mondo io non penso questo penso che la crisi sia innanzitutto una manifestazione di un mondo che è cambiato
La crisi viene da un profondo mutamento del degli equilibri economici internazionali degli equilibri anche demografici
Che hanno determinato i vari squilibri globali di cui molto si è porta si è parlato
E certamente questa crisi io credo che accelererà questo mutamento di quello che possiamo chiamare la Geo economia con al centro la crescita asiatica e di altri Paesi emergenti per dare il senso di quello che è cambiato
Proviamo a ricordare il quello di le cose di cui si discuteva alcuni anni fa
Tal quali fa si discuteva rispetto al mondo
Del fatto
Che bisognava un po'ritenevamo l'arco della concorrenza dell'offerta asiatica
Oggi si discute della domanda asiatica
E questo è il punto è il punto di Giunta di cambiamento ora competiamo dobbiamo competere per soddisfare la domanda asiatica da cui forse ripartirà lei e la ripartirà la ripresa delle ripartirà l'economia la domanda e la domanda mondiale
Il che significa dovremo competere prima
Quando ci dovevamo difendere offerto devono competere con le magliette che veniva dalla Cina verso competere con l'innovazione la tecnologia che essi produce io non sono in Asia ma nel resto del mondo
Questo significa che nella fase di ripresa questa delle implicazioni polizie che significa che in una fase di ripresa della domanda sarà necessario soprattutto un aggiustamento non marginale dell'offerta e della struttura produttiva che italiana
E questo problema pone problemi con pezzi
Perché sarà necessario non solo oggi è già necessario non solo affrontare una crisi dell'occupazione di tipo chiamiamo congiunturale ci delitti dovuto alla crisi in corso
Ma la struttura del welfare degli ammortizzatori sociali del nord del mercato del lavoro dovrà tener conto del sommarsi
Dei problemi posti dalla crisi
E di quelli dovuti che saranno posti dalla transizione vadano struttura dell'offerta che dovrà essere molto di differente soprattutto basarsi molto su come si è detto che abitano umano innovazione che nuove tecnologie
Il secondo punto abbiamo accennato alla caduta diciamo del PIL
E dei suoi componenti sappiamo che in Italia lo ciò che arriva dall'esterno sono cadute le esportazioni c'è stato un collasso del manufatto Viero legato all'esportazione che non sono il solo in Italia ma e a livello ma mondiale
Finora le presso i consumi non sono ancora crollati e quindi non si è avvitato una crisi veramente tragica e ora collegarsi questo discorso alla l il problema dei suoi dei dei consumi
A quello che riguarda la distribuzione del reddito delle ricchezze in Italia
I consumi fino a oggi hanno tenuto perché in fondo abbiamo avuto un aumento della disoccupazione della cassa integrazione ma i redditi
I salari le pensioni in termini reali hanno tenuto sono crollati redditi diciamo autonomi e gli alti rediga profitti del capitale
Ma guardiamo a quello che era la situazione italiana prima della crisi perché se non capiamo dove andiamo nonché più in posso capire dove andiamo a finire
Negli ultimi forse dieci anni più
In Italia abbiamo assistito a un aumento molto forte della ricchezza dovuta non tanto accumulazione di risparmio ma un aumento dei prezzi delle attività sia immobiliari che finanziare
Relativamente prezzi dei beni e servizi che vengono prodotti
E questo ha comportato che da una parte abbia avuto un forte aumento della ricchezza e d'altra parte una stagnazione dei redditi al di là della diciamo mento anche della disuguaglianza tra
Tra i redditi da lavoro dipendente ma c'è stato questo fenomeno e questo implica
Un effetto sul dinamismo di tutta l'economia un capitalismo che si basi in gran parte sulla ricchezza e poco sulla cresce dei redditi è un capitalismo che parte che perde in in in dinamismo
Questo è un problema che si dovrà porre penso il sindacato ma anche il Governo la famosa questione salariale che c'era che si poneva prima della crisi ma che deriva
Te queste food da questa situazione da questo che c'è stato e derivati e questo divario deriva a sua volta come ho detto prima del mutamento della situazione economica ed è la struttura economica mondiale
Questo pone anche dei problemi per quanto riguarda la strategia di uscita dalla crisi è questo un altro punto che volevo toccare
Adesso si parla spesso di deflazione di problemi di stimolo fiscale c'è un dibattito tra chi per cui il nostro misto l'economia dice che non abbiamo bisogno di nuovo debito di e stimoli fiscali
è una parte del mondo in primo luogo Stati Uniti in Regno Unito e altri Paesi
Che invece stanno portando avanti e stimoli fiscali molto forti
L'idea è quella di
Di bloccare la deflazione
Gli ultimi dati Italia dicono che in fondo diciamo il prezzo da produzione sono diminuiti mi pare quattro cinque il sei per cento non vorrei sbagliarmi
Ma il problema che si pone
è come si esce
Dalle norme creazione liquidità che c'è stato in questo periodo e di creazione di debito soprattutto il fatto che gran parte di questa questi degli stimoli fiscali sono stati finanziati immunità stampando moneta nel mondo e questo pone il problema se ci sarà uno un'andata inflazionistiche
E già
Questo porrà e chiude il ciclo di chiudere UE porrà dei problemi dopo screditarmi sono infinitamente
Dico la porrà il problema di come uscire da questa situazione nel momento in cui
Se ci sarà infrazione con la ripresa
Ci sarà di nuovo un problema forte di tipo salariale che allora e qui colgo concludo forse
La prudenza fiscale utilizzata fino ad oggi dal Governo potrà risultare utile perché in parte
Il mantenimento dei seriali dovrà essere perseguito attraverso un intervento di tipo fiscale questo sarà importante perché questo potrebbe impedire
Che l'aggiustamento non si abbia tono un po'il tutto con l'aumento dei salari nominali e quindi una spirale inflazionistica ma in parte con la riduzione quindi mantenimento essere leali al netto la pressione fiscale grazie
La parola Gianni De Michelis e poi Luca Anselmi e lui e Luigi Covatta così si possono trattare
Ho
No per essere molto breve Giovanni ha parlato degli aspetti economici della crisi io vorrei parlare diciamo così del paradosso politico che
Questa crisi ha in qualche modo messi in luce questa crisi
Pone fine a un periodo di circa trent'anni che è stato caratterizzato come Reagan ISMU thatcherismo la vittoria del del liberismo e così via
Una un perito di trent'anni che ha visto la sinistra in generale nel mondo ma in modo particolare in Europa in qualche modo sulla difensiva nel tentativo di
Come si può dire prendere atto di quello che sembrava ormai la direzione irreversibile della storia e al tempo stesso di difendere diciamo il proprio ruolo
Di colpo diciamo questa situazione ha portato a questo crollo gigantesco
è risultato evidente che tutti mantra di cui ci avevano imbottito la testa nel corso di questi trent'anni la deregulation e così via il mercato capace di autoregolarsi
Non era stato capace di ottenere questo risultato che aveva provocato gli squilibri che fa
Hanno portato a questa vera e propria
Crisi non congiunturale ma sistemica ebbene nonostante tutto questo nonostante che questo avrebbe dovuto in qualche modo
Rilanciare
Anche per poi le conseguenze concrete che nel corso della crisi in questi mesi si sono verificate l'intervento dello Stato diciamo il fatto che i Governi sono diventati gli unici
Attori capaci in qualche modo di fare i conti con la
Gravità degli squilibri provocati dalla crisi bene tutto questo non ha portato un vantaggio politico in modo particolare qui da noi nel nostro continente in Europa per le forze della sinistra
Anziché abbiamo avuto recentemente un teste elettorale che ha riguardato praticamente tutta l'Unione europea le elezioni europee il risultato è stato quello che abbiamo visto una sconfitta
Delle forze cosiddette riformiste delle forze
Socialiste cosiddetto socialiste diffuse in tutto il continente addirittura diffusa sia lì dove le sinistre governavano
Sia dove erano all'opposizione anzi addirittura la sconfitta più forte è avvenuto in Francia dove appunto
Il Partito socialista non è riuscita a profittare
Del vantaggio diciamo così che nei tempi di crisi l'opposizione normalmente dovrebbe dovrebbe avere
Ecco e con questa situazione dobbiamo fare i conti soprattutto in Europa ma io credo non solo in Europa naturalmente
Nel frattempo come si può dire in altre parti del mondo qualche diciamo conseguenza politica del di questa situazione si è avuta la seduta sicuramente negli Stati Uniti con come il pendolo a
Oscillato violentemente da Bush fino a Obama con tutta una serie di conseguenze anche
Concrete almeno per cui sul piano interno concrete già direttamente risultati adesso faccio un esempio solo ma ha colpito poco una notizia dovrebbe dovuto in altri tempi fare i titoli dei giornali cioè
Da qualche giorno credo proprio da pochi giorni la General Motors cioè la l'icona del capitalismo transnazionale mondiale e una società pubblica
Anzi è una società che Air di proprietà degli Stati stanotte intense canadese e del sindacato appunto
Non ha praticamente altri altri soci
Bene è una notizia del genere a statali pubblicata in piccola non ha minimamente provocato delle riflessioni ecco dall'altra parte come è stato già detto
A assistiamo come si può dire a vari livelli e nelle riunioni dei G il Pontefice con la sua nuova enciclica
Le discussioni più o meno teoriche che vengono dei punti più strane del pianeta dalla Cina con la riscoperta della mobilità altre parti
Ri vediamo delle relazioni che però di nuovo non attengono nella sinistra sociale nella sinistra politica
Che tentano di come si può dire di definire il nuovo quadro entro cui
Come si può dire fissare le regole per il Governo delle istituzioni della società e dell'economia in questo contesto che ormai abbia lo dovremmo aver capito tutti e irreversibili mente cambiato
E il tema che attraverso cui avviene in maniera
Convergente anche se probabilmente spontanea se non perché ci sia un disegno
è quello della
Riscoperta del rapporto tra l'etica e le regole cioè il tra i valori il fissare le regole
E
Tutto questo appunto trova le forme
Fu del documento approvato ieri a L'Aquila il global legal Standard tanto cari al nostro Ministro dell'economia deve appunto al
Congo commento molto importante che non a caso esce proprio in queste in queste ore come questa in ciclica
Nonché uno sola presentano scopo pesante di pensiero e così via però di nuovo qui c'è la totale assenza
Della sinistra della sinistra riformista della sinistra sociale della sinistra politica non in Italia non solo in Europa ma direi in generale
E io credo che questa assenza rappresenti un un vuoto una carenza che rischia poi di avere pesanti ripercussioni sul modo concreto in cui poi
La exit strategies Lazio il superamento dalla crisi perché prima o poi delle crisi inevitabilmente si deve inevitabilmente si devono uscire
Perché quello che manca è appunto il tentativo che tocca la sinistra e tocca la sinistra riformista come è avvenuto la volta precedente perché
Noi forse ci dimentichiamo ma
La la grande epoca della sinistra riformista del mondo
Nel mondo sviluppato in Europa soprattutto è venuto dopo la crisi la crisi precedente quella del ventinove trenta e il
Roosevelt carenze la socialdemocrazia del welfare State nel nel dopoguerra e così via
Nell'assenza della capacità della sinistra della sinistra riformista della sinistra razionale della sinistra che riesce come si può dire a coniugare
I valori con delle soluzioni delle risposte concrete sul terreno delle regole istituzionali delle regole economiche delle regole sociali
Inevitabilmente la fuoriuscita della crisi porterà un aggravamento contrariamente a quello che viene detto da tutti i cantori dell'etica dal punto di vista delle ingiustizie degli squilibri
Delle come segue ecco e e qui è la grande sfida che io credo
Io ringrazio la UIL ringrazio
Tutti quelli che hanno lavorato per arrivare non a questa seminario di oggi ma all'avvio di un discorso di un approfondimento in questa direzione
E perché io credo che questo offra un'opportunità enorme che forse non saremo alla
Alla in grado di cogliere ma che che si che potenzialmente lì di fronte a noi e offre soprattutto una responsabilità
Rispetto alla quale bisogna rendersi conto che ore o come si può dire le forze della sinistra riformista sono in grado di dare risposte oppure
L'avvio di uscita la fuoriuscita dalla crisi avverrà con un peggioramento di tutti quanti gli squilibri chiamiamoli e sociali
Umani e e così via e
Io più dopo il
Io credo allo stato già detto che la relazione di Paolo ad aggiunto delle cose Giovanni credo che bisognerà lavorarci molto ma bisogna anche lavorarci rapidamente solo due le direzioni nel in cui c'è il vuoto
Che può essere riempito rispetto al quale le come si può dire e tutti gli appelli all'etica non hanno ancora dato risposte adeguate uno è quello che possiamo chiamare il nuovo modello di sviluppo
Cioè il fatto che
Bisogna ri concepire le logiche con cui abbiamo conosciuto lo sviluppo economico nell'arco dei cent'anni precedente rispetto ai nuovi parametri del mondo
Ve la faccio
Faccio grazia di una discussione approfondita su questo chi mi conosce sa che
Io ritengo che soprattutto gli squilibri demografici rappresentino la vera grande sfida
Rispetto al quale viso siamo costretti perché anche anche i problemi cosiddetti ambientali sono conseguenze e su sequenza delle degli squilibri demografici
E da questo punto di vista
L'enciclica del Pontefice estremamente interessante quando pone anche rispetto alla natura l'uomo in primo piano ripeto nuovo nei rapporti con la natura e soprattutto del figlio della sua demografia e così via bene il
Il nuovo modello di sviluppo e il fatto e fa specie
Che sia Obama che si muova per primo in questa direzione e che non ci sia una capacità in Europa che dovrebbe essere per varie ragioni più avanti diciamo così
Di indicare concretamente delle strade
Possibili e naturalmente l'altro aspetto che accompagna il il nuovo modello di sviluppo e la ricostruzione
Del sistema delle regole sociali della la modifica del welfare al fine di rendere possibile la competitività
Dei sistemi sociali come i nostri
Nuovi
Non siamo più nel mondo di ieri che era un mondo fatto di Paesi sviluppati e di Paesi in via di sviluppo sfruttati oggi siamo in una situazione molto più complessa
In cui la vera competizione tra i Paesi che si sono sviluppati prima nel passato e le cosiddette economie emergenti in questa competizione il problema della competitività diventa decisivo per assicurare la centralità della persona e assicurare ciò che rende concreta l'accezione la centralità delle persone
Cioè la possibilità di esprimersi con con con il lavoro è bene per poter far questo noi dobbiamo reinventare ridefinire le regole della competitività dei nostri sistemi economici e sociali
E naturalmente questo bene comporta delle revisioni profonde di regole
A cui eravamo attaccati che avevano un loro valore nel passato che io capisco che le organizzazioni politiche o sociali
Della sinistra riformista tendono a difendere
Fino all'ultimo momento ma che evidentemente non possono più difendere non possono più difendere quindi hanno il dovere
Di pensare cosa cosa fare cosa proporre per sostituirle per naturalmente fare in modo che ci sia quella che rappresenta la differenza tra ho finito tra la sinistra la destra cioè di riuscire a coniugare competitività con solidarietà
Questa è la la grande sfida ovviamente perché altrimenti
Se se parliamo solo di competitività non c'è più ragione per l'esistenza di una sinistra riformista se si riesce
Naturalmente con uno sforzo di pensiero di innovazione di cambiamento a fare questo
Questa non solo
Dal ridà ora una ragion d'essere sul terreno sociale sul terreno politico alla sinistra li fa mi stava soprattutto gli dà anche una grande opportunità cioè ci porta alla vittoria perché è inevitabile che una sinistra capace
Di come si può dire di guardare avanti di fare questo in salti in avanti in questa direzione a oggi più possibilità di guidare il mondo e anche i nostri paesi fuori dalla crisi
Della cosiddetta destra grazie
Anselmi in un cassetto al vivere oppure qui dove vuoi rapidissimo
E poi Luigi Covatta
Mi raccomando mi appello sempre sempre un compito ingrato però dovete tener presente che poi siamo altrimenti
Togliamo spazio a tutti gli interventi ad altri interventi grazie Presidente
Io ringrazio particolarmente per l'invito perché effettivamente ritengo non soltanto un fatto intelligente la verrà costruito questo vostro incontro al quale partecipiamo ma un fatto importante
Un fatto che segna una necessità alla quale avete cominciato a dare una risposta ecco cercherò quindi di seguire in questo spazio di tempo alcuni
Sprazzi alcune indicazioni che dalla lettura del documento mi sono derivate due osservazioni iniziali la crisi
La prima secondo me personalissima come opinione la crisi è la dimostrazione più grande assoluta del processo di globalizzazione raggiunto
Prima della crisi la globalizzazione ha già un evento assolutamente dominante le nostre vicende
Ma la crisi la messa ancora più in evidenza è bastato il passaggio da una nazione un continente a un altro nel giro di un attimo
Di strumenti finanziari di momenti psicologici che hanno provocato dappertutto nel mondo una situazione di grande cambiamento
Secondo
Tra dalla crisi si è usciti da crisi precedenti sostanzialmente attraverso un forte impatto tecnologico
E qui voi sindacato ossia che la vedetta più importante
La mia paura sulla ripresa nel nostro Paese come in altri
Effettiva dalla crisi è che ancora non vedo le nuove tecnologie che vengono fuori come risposta come soluzione
A questo elemento e qui credo che abbiate effettivamente un sistema di terminali che sono eccezionali su questo
Terza osservazione quando la crisi è cominciata tra c'erano Paesi che avevamo una situazione economica molto solide molto forte
C'erano dei Paesi particolarmente l'Italia che già da un otto nove anni si trovavano in una situazione di declino chiaramente era stato abbondantemente detto allora se non viene posto in essere nulla
Per rimediare non alla crisi
Ma al precedente è stato di declino è evidente che è finito il periodo acuto della crisi ritorneremo nella situazione il declino cosa volete che possa cambiare rispetto a questo
E allora rispetto anche al vostro documento e alle indicazioni che voi date come poter tentare di uscire in alcuni campi dalla situazione il declino in cui eravamo
Io ho molto apprezzato il fatto che abbiate posto il capitale umano come elemento trainante no non l'unico però certo il trainante di questo processo
E allora io vorrei provare a specificare i tre pilastri che vedo legati
Alla fattore del capitale umano il primo pilastro di cui voi parlate e la qualità del sistema educativo
Tra noi al lungo in questo Paese abbiamo insistito sul problema delle dimensioni quantitative
Perché abbiamo trascurato in modo veramente scandaloso e qui fa ancora più scandalo chi
Si pone come riformatore del sistema
Il livello qualitativo che ormai anche questo da dieci anni ci vede costantemente perdere posizioni in quanto chi lavora poi nel mondo della scuola vede
La formazione una volta fino a poco tempo fa si diceva soltanto il porfido tipico
Era molto debole in questo Paese va per costruire per avere un sistema di tecnologie che cambio occorre una cultura scientifica di base ma ora oltre alla cultura scientifica di base in generale alla preparazione
Dei nostri studenti vi è una carenza profonda dei loro rapporti con il nostro passato la nostra conoscenza quello che voi giustamente porrete come uno dei fattori di rilancio
Possibili
Sfruttando questo elemento
Secondo di questo aspetto fattore umano
La capacità del sistema universitaria non c'è dubbio che l'università e in crisi ma mi spaventa un po'meno la crisi dell'Università rispetto alla crisi del sistema scolastico
Siamo in presenza già di una persona formata
Una persona che è in condizione di manifestare la sua insoddisfazione anche nei confronti di ciò che gli viene indicato
E questo o Stato di insoddisfazione
Però di questi tempi non si manifesta diciamo le cose come stanno io
Ieri era un piazza Barberini guardavo cosa succedeva
Quattro persone
Quattro sono poche Mazzola quanto volete
Ho visto in televisione altre cose non saranno state quattro saranno fatte otto non è che auspico di vedere un milione di studenti in piazza a fare la rivoluzione non ci penso nemmeno
Però sto notando e lo noto nel mio lavoro universitaria come suppongo avendone parlato altri colleghi che sono qua presenti che la capacità di reazione critica
Degli studenti universitari rispetto a quando ero studente universitario e premiare già eh
Crollata in modo totale e secondo me questo è meno grave
Del livello della scuola perché è il frutto del cattivo livello della scuola
Gli studenti hanno minore capacità di porsi in modo critico perché hanno disimpegnato dal sistema scolastico a essere in condizione di esprimere davvero loro stessi
Ancora la ricerca che è palesemente uno degli elementi cardine di questo perché si diceva esigenza di nuove tecnologie esigenza di ricerca ma cercava scissa in modo profondo
La ricerca pubblica è una ricerca che è più bassa
Della media degli altri Paesi
Un po'più bassa
Non tantissimo che passa ma un grado di efficienza un grado di traduzione in nel nuove tecnologie ivi brevetti in sistemi trasferibili che veramente vergognoso per usare il termine corre
La ricerca privata e invece assolutamente scarsa come quantità si può certamente dire ma come in situazione di crisi ovvio ma
Sto parlando degli ultimi dieci anni non sto parlando solo da situazioni di crisi
Il problema fondamentale è che ci si è illusi
Di poter saltare il problema della ricerca applicata
E sfruttare e il follow up del made in Italy a
Prendendo tutto sullo stile sulla moda eccetera non guardando alla base e questo vale sia per i beni fisici che per i servizi
E per i servizi ormai stiamo pagando ancora di più polli pressioni quello che già abbiamo pagato per i beni fisici
Vado rapidissimo ma mi manca perché mi manca un pilastro ancora di quelli detti le amministrazioni pubblica
Perché per muovere il capitale umano il momento fondamentale è legato anche alla capacità delle amministrazioni pubbliche di rispondere al loro compito
Questo vuol dire già stato detto e nono nient'altro da aggiungere fa questo vuol dire che le riforme che si sono succedute in grande quantità sono state sostanzialmente o contraddittorie
L'unica Aso non applicate ora stiamo a vedere speriamo molto
Che questa tentate da Bocconi Tiana riesca su questo fronte ad avere spazio
Perché c'è ed è un bisogno disperato se noi non abbiamo un sistema di amministrazioni pubbliche cioè lo traduco di servizi pubblici che sia in condizione di sostenere il cittadino e le riprese
La possibilità di avere una qualche forma di spostamento dalla crisi già pareti iniziale diventano durissime
Allora
Concludendo io ho l'impressione che queste siano alcune delle cose tra quelle che ho letto che mi hanno particolarmente colpito ma ce ne sono tantissime e
Il filo logico del ragionamento condotto sia un ragionamento molto apprezzabile
Ora solo una battuta finale sul mercato perché su questo mi sembra di avere UNC una lieve differenza da sottolineare
Io credo come abbiamo preparato abbiamo vissuto che il mercato esiste solo nell'ambito di regole e su questo sono certamente tutti d'accordo ma attenzione a
Quale mercato indichiamo e quali regole guidano quel mercato
Perché noi siamo abituati in questo Paese ad avere un sistema di regole che schiaccia il mercato e quindi tante volte da noi mentre negli Stati Uniti occorre un sistema di regole più forte
Mentre in Francia non occorre un sistema di regole più forti perché sono già molto forti nel nostro Paese addirittura abbiamo un sistema contraddittorie contorto di regole lo diciamo la trent'anni buoni almeno e quindi c'è bisogno di stare attenti
Sì perché usando la via generale se no siamo portati a credere maggiore necessita di regole quando il problema è
Ridurre all'essenziale il sistema di regole
Grazie
Luigi Covatta poi il dottor Mario Ciampi
Terzo acqua
Ma io credo che
Se concentriamo la nostra attenzione
Solo sulla crisi internazionali
Rischiamo
Di non approfondire
Il tema sul quale possiamo intervenire più direttamente
Perché qui
C'è
Una crisi nella crisi
Una crisi economica di dinamismo economico come ricordava prima Tria
Ma c'è soprattutto
La crisi di un sistema politico
Emanuele Macaluso qualche anno fa aveva scritto in un libro per dire che
Eravamo al capolinea lui si riferiva
Principalmente alla sinistra
Ma oggi potremmo fare una seconda edizione
Per raggiungere il capolinea della seconda Repubblica
E io credo che ogni riflessione
Sulla crisi in Italia
Non possa eludere
Un confronto fra quelle che furono le promesse
Della seconda Repubblica e quelli che sono stati i risultati
Avevano promesso un rapporto più diretto fra eletti ed elettore
Avevano promesso una semplificazione del sistema dei partiti
Avevano promesso una maggiore efficienza delle istituzioni nella loro capacità decisionale
E ci avevano anche indicato un modello
Ben sperimentato
Il modello Westminster
Che adesso pare non funzioni più neanche
Presso la ditta di origine
Io credo che uno debba
Riflettere
Su questi temi se poi vuole individuare come diceva Gianni prima gli spazi
Peraltro necessari di iniziativa di una Sinistra democratica
E credo che debba riflettere innanzitutto su questi temi che non risolverà Brunetta
Se come si diceva prima si deve puntare come si deve puntare anche su un'efficienza maggiore delle strutture amministrative
Specialmente per
Avviare una politica di
Rivalorizzazione del capitale umano che è una politica che presume
Una grande capacità di amministrazione che non si risolve solo in in sé investimenti finanziari in investimenti monetarie
E beh e io credo
Che quindi
Questa volta
Di fronte a questo tornante
Le alternative sono due
Ho l'Italia esce dalla crisi
Massacrata dalla sua in mobilità
Dalla sua
Carenza di dinamismo ossia sul versante economico che sul versante politico
Oppure questa volta ad appellarsi alla società civile
Dovremmo essere noi
Noi che in nome della società civile
Vent'anni fa siamo stati in gran parte espulsi dal campo
Adesso dovremmo
Fare riferimento a quelle tante energie
Che emergono nella società civile che tra l'altro visto che sono ancora vivi e vitali
Cominciare da questa organizzazione che ci ospita
Stanno anche
A ricordarci
Che
Le organizzazioni che avvennero stravolte vent'anni fa non erano
Solo
Principalmente
Prevalentemente di bande di clienti lottizzati
Vi erano centri di promozione di classe dirigente
Centri che oggi si fa fatica a individuare
Io ho accettato per amicizia
Di far parte ultimo fra tanti
Della collegio dei docenti
Della scuola di formazione del Partito Democratico
Non ho ancora avuto l'occasione di
Dare seguito a questa la mia disponibilità perché
Tutti i corsi che sono stati programmati sono andati deserti
Ecco io penso
Che può essere un paradosso della storia
Ma questo è il momento in cui la sinistra riformista
Che a suo tempo è stata accusata di essere
Estranea
Alla società civile
Debba fare appello innanzitutto alla società civile
Per promuovere una nuova fase politica
Perché
La seconda reputi sette come io ritengo la Seconda Repubblica è effettivamente arrivata al capolinea
è bisogna anche dal deposito
Parta un altro tram
Che non riguarda solo la sinistra la quale peraltro può meditare sulla
Sua attuale consistenza elettorale visto che ha perso quattro milioni di voti a destra e quattro milioni di voti a sinistra e quindi non mi pare proprio
Nelle condizioni ottimali ma riguarda l'insieme del sistema
Un'ultima cosa vorrei dire Gianni ha insistito molto nel dire che ci vogliono nuove soluzioni nuove ricette nuove strategie
Non è che con letta io ogni volta che sento dire nuovo metto mano alla rivoltella perché non è così
Però
Vorrei ricordare a me stesso
Che è nuovo non significa inedito
Noi stiamo abbiamo assistito e continuiamo ad assistere a un'orgia di nuovismo
Inteso come
Ricorso assoluzioni inedite e comunque come rifiuto di riflessione sul passato daccapo
Credo che anche da questo punto di vista
La seconda Repubblica è arrivata al capolinea e che per individuare le nuove soluzioni sia utile anche fare uno per riannodare certi fili di riflessione senza abbandonarsi alla idea che basta essere
Sotto i quaranta e magari essere anche
Una ragazza te legge mica per
Avere il diritto di guidare una forza politica grazie
Dottor Mario Ciampi direttore di fare il futuro
Dunque intanto volevo davvero ringraziare di cuore la la UIL per questo invito che ci onora e ci fa davvero molto piacere
Sapete la nostra della Fondazione Gianfranco Fini
Sta provando da due anni a questa parte ad animare
Su certi terreni nel dibattito pubblico
E
Io volevo partire con un segno di
Con una comunicazione di ottimismo
Inutile dire l'ho trovato davvero condivisibile il testo presentato da Paolo Pirani e dalla UIL lo condivido negli obiettivi io condivido nelle analisi lo condividono gli strumenti
E nelle proposte di interventi prioritari
Questa condivisione che ormai è trasversale che prescinde dagli schermi
Che alla continua ricerca di una coesione del sistema politico in questo mi sento di essere un po'più ottimista se non altro per ragioni anagrafiche del direttore Covatta penso sia un sistema politico tutto sommato
Innovati bipolarismo in Italia è una cosa che ormai si è affermata
Che tutto sommato funziona adesso anche il Partito Democratico suppongo che nella prossimo congresso troverà una sintassi una riorganizzazione auspicata anche data dalla maggioranza
Che cosa è fallito nel frattempo è la crisi in questo sono d'accordo con la la valutazione di Pirani è una grande opportunità perché la crisi fa emergere il bene il male del sistema Paese
Lo fa emergere in altri Paesi ma soprattutto noi italiani
Le grandi opportunità le grande diciamo lede di questo di questo strano Paese ed è anche le cose diciamo che non vanno che ormai si sono sedimentate
Che non sono solo congiunturali che sono strutturali no
Di fronte alle quali le scelte devono essere condivise non possono non essere all'impronta di una rinuncia sostanziale definitiva a qualsiasi tipo di conservatorismo
Quello che è fallito e la crisi e qui a sottolinearla c'ero che c'è poco da conservare certo c'era conservare i principi generali principio di libertà qui giustamente
Viene ribadito proprio quasi il giorno stesso della presentazione del ciglio papale il primato della persona umana come grande principio di riferimento
I alla rinuncia al criterio della idea della merce lavoro no
E e questa quindi nuova cittadinanza o del lavoro che era stata evidenziato nel documento
Ebbene io dico che nel questo fallimento di tutti i conservatorismi
Però deve farci riflettere anche sulla sostanza della riformismo oggi tutti si definiscono riformisti credo che se andiamo a a leggere i programmi elettorali di tutte le forze politiche
Dal nostro del nostro sistema non ce n'è una che non si definisca riformista sta capendo un po'quello che è accaduto anni fa col liberalismo tutti si definivano liberale
E poi le statistiche invece mondiali citava una flebile non proprio ai primissimi posti no per la difesa del liberalismo sotto il liberalismo economico
Non vorrei che succedesse la stessa cosa con il riformismo
Quindi l'auspicio è davvero che
Da tutti questi riformismi
Derivino delle riforme che queste riforme non solo vengano individuate sulla carta ma che si realizzino che si applichino per per il bene generale dal punto di vista del merito solo pochissime annotazione
L'analisi delle priorità strategiche mi sembra come dicevo condivisibile la riorganizzazione della scuola investimento in ricerca e sviluppo di infrastrutture strategiche la soluzione dei problemi energetici non solo del di efficienza ma anche di approvvigionamento un nuovo mix energetico
Dico con con la mia fondazione un ritorno al nucleare civile sotto diciamo in prospettiva
Una ridefinizione della fiscalità
Aggiungerei semplicemente lo snellimento dei processi burocratici
Un riadeguamento del sistema giudiziario
Una lotta serio alla criminis organizzato soprattutto nella prospettiva di una soluzione al divario nord-sud perché è un nodo strategico
Perché dobbiamo prendere in considerazione
Aggiungerei una nuova soggettività economica e sociale delle famiglie e uso il plurale non non a caso
Applicando anche in parte della la la Costituzione mi sembra rilevante perché questo questa cellula fondamentale della
Della società italiana
Arrivi ad avere una sua soggettività anche anche economica
Quindi davvero insomma i il i miei ringraziamenti ringraziamenti anche la nostra Fondazione per questo documento che ripeto è pieno di segni di speranza
E se non altro perché individua delle proposte delle soluzioni che a me sembrano del tutto del tutto condivisibile quindi
Il mio è un auspicio che
Si passi poi dalle dalle parole dei fatti e che il sindacato italiano
Che è una grande risorsa per per il Paese torni davvero giocare un ruolo a beneficio di tutto il di tutto il sistema Paese
E in questo fatto è bene come dire a
Lanciare un appello alla politica che sia una politica più strategica più pensata più ragionata meno incline agli interessi di parte e più convinta della necessità di affermare l'interesse generale
Non si può fare senza il sindacato non si può fare e non è una lezione di concertazione molto di più
Per le sfide che ci attendono non sono le sfide della modernità politica sono sfide molto più complesse le accelerazioni a livello globale sono notevolissime
E anche se si rimane fermi in questo sistema posseduto bande di grande accelerazione si indietreggia
Grazie
Emanuele Macaluso
Poi
Dico anche un ordine successivo quindi si preparano il professor Fabrizio Onida Pietro Larizza professor Luca Romano poi ovviamente si somma anche ma intanto
Ma anch'io vorrei ringraziare la UIL
Appena ne che ci hanno offerto la possibilità
Di uno scambio libero di opinioni
Che intreccia la situazione economica sulle questioni sociali
La situazione politica perché intrecciate
Effettivamente sono
Ecco io
Ritengo che la riflessione debba partire da Fadda
Dal fatto che
Dobbiamo porci una domanda in questo sistema politico
Quale ruolo può assolvere il sindacato
Perché il ruolo del sindacato
Essenziale in questo sistema qual è il ruolo del sindacato quali sono i suoi referenti nel sistema politico
Perché
Io penso che proprio questa
Difficoltà
Che al sindacato
Di
Una sua ridefinizione di ruolo
Stavamo un aspetto della crisi del sistema del sistema politico
Io non sono top sono totalmente intesa accorto
Con le cose che ha detto
Il
Relatore dei colleghi intervento dottor Ciampi precedentemente
Ci stiamo politica Fuzio funziona dato dei risultati
Noi siamo
Ad un sistema politico
In cui
Una parte
Quella che oggi è al Governo ma c'è stata anche all'opposizione
E fondata su un partito personale
Su un partito personale sono ittici anni
Che c'è un leader del personale senza un congresso senza un dibattito senza una dialettica senza ricambio e quindi senza formazione di una classe
Questo è normale
è normale che dall'altra parte
Dopo la crisi che ha subito la sinistra non si è riusciti
A ridefinire un'opposizione
Oggi
O un po'o al Governo nei mesi passati con un partito
Che avesse una identità
Una sua identità
Una sua comprensibilità di che cosa di che cosa
Non la vuote non c'è la
Ancora oggi
è un sistema politico quindi che
In due sottotetto o è
E
I lati
Si trova con queste forze
Politiche
Si vuole chiamare un sistema politico che funziona
Sì certo funziona nel senso che
L'essenziale diciamo così è offerto è andato ma io penso che sia usi se non politico malato e un abbia le ragioni
Io credo
Anch'io ragione principale della difficoltà del sindacato
Di svolgerlo un ruolo importante
In questa fase e proprio
Il fatto che abbiamo questo tipo di sistema politico
Questo tipo di sistema politico in cui si intaccato e difficili che trovi
Illy i riferimenti
Quindi io sono d'accordo con De Michelis e quando dice che questo è il nodo
Non è solo un nodo italiano
Abbiamo avuto è stato detto ripetuto che c'è stata una crisi eccetera ieri al risultato elettorale delle elezioni europee hanno messo in evidenza la crisi della sinistra
Socialista del potere dei partiti socialisti
Ci siamo interrogati cambiamo interrogarci e quindi
Il resto sono già uscite anche qualche qualche studio che in Italia fuori se questa è una crisi
Come in altri momenti e socialismo europeo a attraversato che sono o in crisi
Da cui è uscita con me un una cultura rinnovata Cornet programmi rinnovati con leader
In grado poi di assolverà a grandi funzione di governo come è stato poi negli anni TAR
O se c'è Anna a una crisi più di fondo chiuso come si dice epicrisi esistenziale
Io sono per la prima opinione Fitto sono prema io penso che la crisi è etiche e profonde seria
Ma non è una crisi
Esistenziale di
Di quella che è stato il riformismo socialista qui ben delineato dalle cose che sono state ci sono state che sono state dette
E allora cosa fare cosa fare io prendo te penso che il riformismo ha fatto bene Pirani a dire disperazione no se è stato il riformismo socialista perché non è vero sì è vero che tutti si dichiarano riformisti
Ma una cosa e riformismo ricco e chi si dichiara un'altra cosa è il riformismo socialista
Che ha due punti di riferimento molto il precisi che sono da un canto il progresso sociale economico sociale
è dall'altro l'eguaglianza una tendenza all'uguaglianza non eguali lei alita misto ma la tendenza all'uguaglianza
E quinte con una base sociale
Grazie
Ha una sua base il sociale e non è il riformismo qualunque ricade in forma allora diventa diventa e diventa riformismo no a una caratteristica molto molto
E a
In
In Europa il socialismo democratico
Del detto bene
Che l'ANIA fallimento dell'esperienza comunista è inutile
Socialismo democratico perché anche nella crisi nelle crisi cicliche che ha subito io penso che abbia ancora una parola da dire
Se
Diciamo di comportamenti hanno una coerenza rispetto alla alla sua stessa storia cioè quella
Di
Contessa dei di
Di essere una forza dialetticamente forte è anche positiva né il problema è che si pone
Lo sviluppo della del capitalismo senza identificarsi col capitalismo io ritengo che l'errore fatto
In questi ultimi anni
Penso a Blair penso anche a te alcuni momenti della socialdemocrazia tedesca e ad altri e quella di essersi identificati con me quel tipo di sviluppo capitalistico
E oggi pagano pegno perché la identificazione non è la dialettica non è il rapporto dialettico con voi io
Sono una parte
E non la parte diciamo così che recita autonomamente lo stile ed è lo stesso capitalismo questa e la questione essenziale cioè
Di avere una sua autonomia l'autonomia
Di quella che era stato avviato di pensiero e anche l'autonomia di organizzazione e sindacato è stato essenziale alle forze sociali sapere esercitare questa funzione senza il sindacato
E seria l rifornendo socialista non ha senso
Perché il sindacato è stata la forza
Colleghi modificazione oggi che non c'è più la classe operaia così come c'era una volta ma questa è la strada da seguire io penso e concludo
Che il documento che c'è stato che ci è stato offerto possa essere anche un momento di scambio tra i sindacati
è tra forze politiche perché si possa tornare a ragionare nei termini in cui sommariamente ho accennato grazie
Fabrizio Onida della Bocconi e poi Pietro Larizza
Grazie Presidente grazie Della Ratta corregge in seno alla Bocconi non all'Università di Roma come
Risulta dalla
Se posso solo una battuta sollecitata da Macaluso se la Seconda Repubblica e la il regime
Personale la cosa DARC da un lato mi dispiace io però non mi ero accorto che per una seconda Repubblica forse dovremmo chiamarla la mezza Repubblica nel senso che vuole
è un passo indietro non in avanti un commento riprendendo qualche spunto del collega un segmento su due aspetti istruzione concorrenza
Istruzione dall'ultimo Ignazio Visco vicedirettore generale dalla Banca d'Italia ha pubblicato da poco un libricino intitolato investire in conoscenza
Punto per la crescita economica si occupa di vari temi istruzione invecchiamento niente migrazioni prendo solo qualche numero dalla sul tema
Dell'istruzione perché i numeri sono eloquenti
L'Italia a sottolineare diciamo quanta strada c'è ancora da percorrere perché questo nostro Paese diventi un Paese
Moderno sulla popolazione tra i venticinque e trentaquattro anni i laureati e sono il sedici per cento in Italia la meglio dall'OCSE il trentadue per cento
Il tasso di abbandono degli studi universitari rispetto al totale degli iscritti in Italia il sessanta per cento la media degli altri Paesi dell'Unione europea il trenta per cento
Il PD teste Pisa cosiddetti come è noto quelli che
Si valutano le competenze scientifiche dei giovani danno
Competenze scientifiche insufficienti in Italia nel venticinque per cento dei casi contro la media del diciannove per cento dei Paesi OCSE
Va beh queste sono pochi dati sono sufficienti a ricordarci
Quanto il tema del capitale umano va declinato sotto il profilo appunto della importanza
Dell'istruzione senza istruzione come ricordava anche il sell medie un declino inesorabile della capacità dei giovani delle giovani generazioni di
Agganciarsi alle regole del gioco quelle migliori non quelle peggiori di un sistema che voglia appunto essere civili
Secondo spunto dicevo concorrenza chiamerei concorrenza istituzioni sviluppo
Qui mi sovviene anche l'ultimo rapporto del Centro studi Confindustria del di pochi giorni fa l'economia italiana e la ripida ripresa un titolo un po'singolare
Troiani
Tra i vari dati citati il costo della burocrazia
Sono dati ampiamente collaudati da confronti internazionali il costo della burocrazia in Italia rapportato al prodotto interno lordo viene stimato
Sono dati euro per i non italiani quattro virgola sei per cento nella media dello Unione Europea a venticinque quindi inclusi parecchi Paesi
Anche con un reddito pro capite inferiore al nostro la media del tre virgola cinque
Si vada
Punte del sette per cento per Paesi come la Grecia l'Ungheria fa
Costi minimi della burocrazia intorno all'uno due per cento in Inghilterra dei paesi scandinavi rinchiudere l'Inghilterra e giustamente è stata ricordata come fallimento di Westminster sotto questo profilo forse non ha ancora fallito
Un altro dato abbastanza noto le statistiche cosiddette del doing business della Banca mondiale l'Italia e sessantacinquesimo in generale poi su certi indicatori
Addirittura in fondo alla classifica per esempio sull'esigibilità degli obblighi contrattuali l'Italia e centocinquantaseiesimo ma
Sugli adempimenti fiscali e cento ventottesima
Sulla tempo per avere autorizzazioni e permessi per aprire e gestire un'impresa ottantatré esima okay
C'è un problema generale di bassa concorrenza nel settore terziario che viene ripreso oppure nel rapporto del della Centro studi Confindustria usando come me che come indice
I margini i margini caricati diciamo e quelli che potremmo chiamare le rendite nell'erogazione di questi servizi immagine sono del sessantun percento in Italia nel resto dell'euro zona il venticinque per cento
Allora il problema è
Sappiamo tutti quanti sono l'eliminazione di una
Cari
Di una inseguimento verso un modello di sviluppo competitivo e sostenibile tuttavia appunto queste realtà ci stanno
A ricordare che qualità delle istituzioni
Tra cui la burocrazia sviluppo del capitale umano e crescita ci sono relazioni assolutamente strette te la battaglia per una maggiore grado
Di concorrenza di selezione te usiamo pure questo termine che non è molto popolare la meritocrazia che è un modo per favorire l'ascensore sociale non è un modo per creare una società di casta
Ecco questa questa battaglia e indubbiamente ancora mi sembra in larga misura da fare concludo citando degli esempi mi chiedo
Non è secondo me solidarietà o per usare la terminologia dal vostro documento competitività sostenibile o contro la sbornia leaderistica non non so non sono esempi di questo genere
Le assenze indire meccanismi di punizione disincentivo che colpiscano atteggiamenti costumi che noi viviamo tutti i giorni come cittadini
Faccio degli esempi i vigili ahiloro comandanti che tollerano parcheggi in seconda fila che infliggono enormi danni di tempo e denaro a cittadini barra lavoratori
Responsabilità non sono esempi se volete non non così centrali ma siccome sintomi di una di una di un clima ho premesso che non sono prescindo dalle referendario l e leggo
Di Brunetta sulle soluzioni Brunetta non voglio entrare
Brunetta ho preso ieri sera da una trasmissione del TG ventiquattro che si guarda allo specchio una volta la mattina e una volta la sera
Quindi non non parlo di quel di quel tipo Diego parlo di un problema oggettivo cioè del fatto che il nostro sistema tollera comportamenti appunto di inefficienza pensiamo ai responsabili un esempio banale che chi di voi viaggia negli aeroporti però riscontra frequentemente responsabile dei servizi del terreno portuale
Per i quali nessuno viene punito se quando arrivo non è una ricoprano a Fiumicino alla Malpensa o Linate anziché far scendere i passeggeri subito ti intrattiene cinque dieci minuti qualche volta dodici minuti
Perché manca la scaletta perché non c'è l'autobus perché non c'è il finger o perché il finger c'è ma non funziona
L'ultima mia esperienza di ieri di Tessera arrivando tante da Zagabria a Fiumicino ok nel marketing benissimo allora concludo
Ma l'impiegato lavorativo e assenteista che non riesce ad essere rimosso perché ricorrendo altare può il Consiglio di Stato oppone una resistenza che il sistema tollera
Accanto al suo collega che invece si fa il cosiddetto mazzo e che riceve lo stesso stipendio o parliamo anche degli insegnanti dei professore mi ha già accennato il mio collega Anselmi quanti insegnanti di scuola media ma anche
Docenti universitari
Che sono assente visti non fanno ricerca non sono i impreparate insegnare ricevano lo stesso stipendio e magari trattano in modo arrogante gli studenti e in particolare le studentesse
Concludo fino a quando il sindacato mi richiede quindi rivolgo proprio
Fino a quando il sindacato che deve evidentemente difendere gli interessi dei lavoratori oltre che dei pensionati le materie prime lavoratori e pensionati comunque fino a quando continuerà a non schierarsi in modo netto
Metto con forza dal lato dei cittadini barra consumatore tre utenti grazie
Larizza
Poi abbiamo detto Luca romano
Grazie va
Come tutti voi ho ascoltato
Tantissime cose molte delle quali
Assolutamente condivisibili
E prima di tutto e condivisibile la scelta Willem de avviare un
Percorso strategico
Che tra le altre cose
Deve assolutamente differenziarsi
Da un modello sindacale tutto tattico che è stato sperimentato ed attuato dalla CISL dalla CGIL almeno da dieci anni a questa parte
Un modello tattico per ragioni politiche uno un modello tattico
Per ragione
Diciamo dei diritti
Cautela nei meandri del potere da parte di un altro
Ma la domanda anch'io mi sono posta al di là dei contenuti che peraltro condiviso poi soprattutto dopo la precisazione che ha fatto Paolo suo significato del contratte e le persone
E
La domanda che mi sono parte che mi fece una
Molto semplice
In che contesto
In questo momento storico
La UIL
Presenta
Un progetto di riforma e sociale che hanno evidente ripercussioni politiche
Perché
Il contesto non è secondario ai fini dell'attuazione di un processo di riforma contesto politiche fondamentale anzi è decisivo
E non abbiamo un contesto politico assolutamente diverso
Io dal punto di vista è mia e anche in peggio
Di quello
Con cui eravamo abituati a discutere a dialogare a confrontarsi a volte anche all'indicare
Non è questione del bipolarismo il bipolarismo imitare l'abbiamo avuto dalla Costituzione alla Repubblica ora
A volte era un po'un po'voleva visivo un bipolarismo un po'forzata però alcune cose sembrava
Con vincoli internazionale anche se non ci ho mai creduto tanto ma c'era e faceva perno su due partiti principali ore il bipolarismo di conti di coalizioni in Teoria
Si esprime per gli stessi percorsi e dei partiti prevalente nei due gol navale dica e la cosa completamente diverso assolutamente diversa
Per una ragione fondamentale che incide profondamente nei processi di riforma compreso quelli sociali
Cioè è cambiata la natura del Parlamento
Il Parlamento italiano non ha più un ruolo nonché aveva quaranta anni fa ma che aveva forse quindici anni fa
Non ha più quel ruolo
Oggi
Il sistema
Dei poteri che sono punti di passaggio obbligati per ogni ipotesi di riforma sono i sistemi
I poteri esecutivi sia a livello centrale che nel territorio
Nel Parlamento italiano
Al di là del rapporto maggioranza opposizione dalla maggioranza in Parlamento ha una funzione di meno supporto tra maggiorate del Governo
Nell'opposizione aumento è una difficoltà oltre
Dal punto di vista mio all'incapacità dei dal su un profilo politico aumentano difficoltà per la semplice ragione
Che si assume
Come interlocutori il gruppo di maggioranza ma questa maggioranza
Non ha i poteri
I poteri
Per aprire una dialettica con l'opposizione perché risponde solo come supporto alla funzione di governo queste lo stato dei fatti
In una situazione del genere quindi il sindacato si trova in presenza di un primo dato
Vede promuovere le alleanze deve realizzare i i consensi deve discutere naturalmente
Con il mondo del lavoro
Ma poi alla fine deve capire
Che il collo di bottiglia tra corso cui passa o non passa un progetto di riforma questa due è il Governo
Non c'è niente hanno anche
Una sede parlamentare nella quale come pura avvenne in passato ante volte io lo so bene corredata di un confronto ed un veicolo non è che prima ci facessero le riforme contro i Governi
Ma c'era uno spazio di autonomia parlamentare attraverso il quale si
Partivano anche processi Livorno c'è aggiustavano processi di riforma si realizzavano
Processo di riforma proprio perché c'era un rapporto dialettico di questa natura
Quindi oggi ci troviamo in una
In un modello di democrazia
A sovranità limitata
Per i Parlamenti con un forse un ruolo di governo è stata attenta e la crisi attuale
Che è profonda e non è ancora tutte emersa
Non è che contraddice ANCI esalta questa condizione questo modello di democrazia perché sono proprio i Governi gli esecutivi Capi di Stato di governo
Che sono nel centro motore delle iniziative economiche dell'iniziativa politica per rispondere alla crisi
Allora bisogna conoscere
Il percorso io dico pena la conoscenza del percorso abbiamo avere consapevolezza
Che forse
Io spero con la nostra volontà o comunque per i contenuti della riforma proposta si offre una sponda oggi inesistente per la politica
E si offre una opportunità pratica con sano pragmatismo
Di riforme possibili che migliorano le nostre condizioni sociali ed economiche
Senza danneggiare le persone
Si offre un modello anche l'autorità di Governo un modello per procedere
In una certa dimensione evitando
Insomma io ogni tanto il graduato certa del mezzo ma dei pare parliamo di riforme giusto deforma destra sinistra tutte come volete ma vi pare sano
Mi pare normale io non lo dico per affezione a un tema vero ma vi pare normale che dal mille novecentonovantadue a ora
Tutti i Governi che si sono succedute nel Paese tutti nessuno escluso
Ciascuno aveva una sua riforma delle pensioni da fare
Ma che il processo di riforme questo fatta come si dice a Roma a spizzichi e bocconi accorto cioè tutti i Governi
Né sulle e quelli in coda e quelli in carica
Ha già programmato un intervento del genere spostandolo magari a dopo le elezioni regionali ma ogni Governo di centrodestra o di centrosinistra
Ma per dare una cosa normale che sta qua allora imboccare una strada seria
Può essere qui sì un elemento di novità senza cadere nel nuovismo deteriore un elemento di novità rispetto ad una condizione che stiamo vivendo alla giornata
Cioè se qualcuno mi sa indicare un programma politico
Un
Un progetto politico una che dica poche illustri un percorso che vada qua non a cinque anni d'acqua a un anno
Io dico chiedo scusa pubblicamente che mi sono sbagliato per il grossolano errore non ce né a destra e né a sinistra
Cioè debolezza nella politica deve saper le ragioni che ho detto prima c'è debolezza nella politica a sinistra dove in fondo era l'aspirazione naturale al riformismo che poi non c'è stata
E che speriamo speriamo
Non lo so una discussione
Il congresso un'analisi attenta debba speriamo ben peggiore bisogna creare perché tra l'altro
E questo al centro del San Paolo ha valutato
Se crolla l'opposizione siccome sono due facce dalla stessa medaglia
Entra in crisi anche a maggioranze nessuno pensi che c'è una maggioranza
Che è tanto forte infine arresto sola perché più si avvicina la solitudine più ci divide è una storia che
Quindi
Io spero che avvengano fatti politici sono invece certo
Della bontà del progetto della UIL
E mi candido da ora
Ad accompagnare questo progetto tutte le volte che mi sarà chiesto nelle sedi in cui si discuterà giuridica
Candidatura autorevole dov'era una tanta a infatti ricordato
Notturno
Parlando almeno antipatico però che questo normale ricco il Luca Romano il direttore Di Palma del data SILF pareri il profilo solo Spencer di scala
Dell'Università del Massachusetts
Grazie mi presento perché anche in carenza dei relatori autorevole che hanno preceduto probabilmente molti non mi conoscono io stato coinvolto da Gianni De Michelis in questo pensatoio
La mia Società panel data opera a Padova
E sono molto contento di essere qui anche perché vedendo la
La lista delle del di adesioni il Veneto mi pare che al di là di Silvano Veronese ed mentre lo stesso Gianni Michelis è rappresentato
Soltanto da me e adesso rispetto a quello che dirò e ha una sua
Ha una sua
E Paolo Pirani si
Come siamo anche con cittadini
La
Il documento
Io volevo portare
L'attenzione su un aspetto che
Rimane sullo stock sullo sfondo il tutta la traccia ma che alla fine dovrebbe trovare una soluzione più soddisfacente di chiarificazione
Sono rimasto recentemente molto colpito
Dalla descrizione della situazione delle cosiddette banche regionali tedesche
Che è stata
Raccontata i giorni scorsi in particolare dal Sole ventiquattro Ore
In cui si è scoperto che in queste banche pubbliche negli anni scorsi è stata fatta incetta dei in famosi titoli tossici della finanza internazionale
E si era creato un mix impressionante tra strumenti finanziari appunto fortemente alterati fortemente tossici
E il finanziamento da parte di queste banche del nota Bilato politico regionale con finalità molto spesso clientelari
Che hanno dato c'ha la cosiddetta economia sociale di mercato una torsione profondamente snaturato ante nel senso che
La dimensione sociale
Alla fine più che alla solidarietà ha cominciato
A valorizzare gli elementi corporativi distorcendo quella che poteva essere la l'idea originaria anch'che perché era arte negli anni Cinquanta e Sessanta avevano dato
A questo a questo aspetto ecco qui c'è un punto molto importante perché
Cioè se noi storie di ti amo innoviamo il concetto di economia sociale di mercato
Dobbiamo
Mettere mano proprio a quel punto che ha snaturato l'idea originaria trasformando gli elementi di solidarietà che ricorda De Michelis in elementi
Fortemente corporativi in Italia il problema è molto più grave
Che altrove perché noi veniamo da quello che punto è stato definito il ventennio degli responsabilità neoliberista
Non con una
Riduzione della presenza dello Stato
Ma paradossalmente
La meniamo in questo ventennio a veder crescere l'intervento dello Stato
L'ampliamento delle funzioni amministrative la loro stratificazione
Pur in assenza del conseguimento dell'obiettivo principale per cui lo Stato amministrativo in Italia è stato creato ovvero la soluzione del dualismo nord-sud vent'anni in cui lo Stato è cresciuto il dualismo
Si è approfondito
Differentemente da Brunetta forse bisogna cominciare a pensare che lo Stato amministrativo in Italia si abbatte e non si cambia
Perché è importante un riferimento
Un riferimento forte a questi temi nel documento perché
Pur citati
Gli aspetti che riguardano la valorizzazione del territorio
Il ruolo del rapporto tra impresa e lavoro nelle nei modelli regionali di sviluppo la funzione del federalismo fiscale
In realtà in Veneto la Lombardia al nord est
Oggi si propongono come modelli che hanno più opportunità
Per uscire per far uscire il Paese dalla crisi
Proprio in quanto hanno degli elementi differenziali rispetto
A questa né a questo mix di corporativismo
Di statalismo amministrativo
A cui facevo riferimento non c'è proprio in virtù del fatto che hanno molti elementi che li differenze no da dal da questo statalismo amministrativo pervasivo che possono dare un contributo forte di uscita dalla crisi
E guardate che
Non si sta parlando di questioni rilevanti perché oggi la maggioranza della composizione sociale questo Paese deriva più
Dai sistemi protetti dal mercato che da sistemi
Esposti
Alla competizione internazionale
Allora per intervenire su questo
Su questa contraddizione fortissima tutti gli strumenti che vengono motivati nel documento vanno anche ricalibrati rispetto a problemi che rapidamente lato citare il primo punto
Sono quattro
La questione della cittadinanza sociale del lavoro nel modello contrattuale proposto nel documento sono altamente condivisibili
Un punto che
Mi rimane oscuro però è il fatto che questa crisi ne è stata affrontata dal Governo dal Ministro Sacconi con una
Estensione degli ammortizzatori sociali anche a componenti del mondo del lavoro che prima ne erano escluse
Ma mi chiedo andiamo verso un sistema universalistico di tutela dei redditi per tutti oppure e noi abbiamo il rischio di trovare una situazione nella quale
Quelle parti del Paese nelle quali sostanzialmente ci trovammo di fronte a una piena occupazione
Possono godere di momenti di crisi di ammortizzatori sociali quindi lavorare significa
E tutela non lavorare significa non tutela ma in alcune parti del Paese che sappiamo e questo significa tutelare quasi tutti in alcune parti del nostro Paese significa tutelare
Non tutti e partiti in cui molto ampie rendere meno estranee ecco su questo
Questa alternativa a mio avviso bisogna lavorare perché le sacche di precariato molto esteso che si sono create
Trovano anche in questo elemento istituzionale
Una ragione della loro
Nella loro ampiezza del loro disagio
Secondo punto l'apparato industriale è stato detto sulla sua competitività
è con il sistema del nord est oggi sta succedendo una cosa interessante che e la crisi
Sta sostanzialmente
Comportando da parte delle industrie sopra tutto quelle di medie dimensioni quelle che hanno una internazionalizzazione significativa
Una passaggio dall'outsourcing alla internalizzazione di Zazzera all'internalizzazione le funzioni produttive
Ovvero l'azienda anche perché ha poco lavoro trova più conveniente riportare delle competenze produttive che prima affidava all'esterno al proprio interno
Questo non è consolida molto la
La struttura
E soprattutto motivata il passaggio della piccola impresa dalla subfornitura alla ricerca di sbocchi di mercato di mercato propri quindi
La
Fase che stiamo attraversando è una fase nella quale si possono
Rafforzare le dimensioni di comunità sia dal punto di vista dell'impresa che del lavoro
E questo a livello comunitario è attestato anche da relazioni industriali molto che valorizzano molto quello che viene detto al documento ovvero
Basare le sulle prestazioni professionali e sulle aspettative personali quelli che sono di livelli di e divari di reddito terzo punto la formazione
Oggi per esempio nel caso delle Università venete di università che funzionano meglio sono quelle in cui l'autonomia è stata giocata più fortemente in rapporto al territorio
Padova va molto bene a vicenza con Ingegneria Treviso la rispetto a Venezia un esempio di efficienza e di occupabilità dei giovani laureati
Nostro Paese sta trasformando talmente fortemente che oggi la percentuale di giovani che si laureano in un centro come Montebelluna ha superato la percentuale di giovani che si lavano in una città come Padova
Cioè le rapporto stretto fra istituzioni della ricerca e la formazione con le realtà produttive più avanzate
Consente anche ai centri del sapere un'evoluzione competitiva Camp molto più efficace ultimissimo punto la riforma della politica
Non è quello che preoccupa fortemente per cui va molto valorizzato il federalismo è il fatto che
Il nostro ceto politico è un ceto politico che non è più assolutamente agganciato alla realtà e non è più misurato da
Diciamo dalla prestazione che fornisce allo sviluppo delle proprie comunità ritengo che il federalismo sia un'occasione per rendere di nuovo imprenditoriale e fattiva la politica
E questo diciamo in un certo senso assomiglia
Vagamente a quello che
E sta succedendo nel Paese principale dello sviluppo mondiale cioè la Cina
Nella quale la funzione dalla politica e sempre più diventata quella di promuovere lo sviluppo e di e poter avere dei criteri di misurazione dispetto ai livelli di efficienza che si dimostrano in questo ambito
Piuttosto che come sta succedendo da noi dove la casta è criticabile non solo delle risorse che drena ma soprattutto per il fatto che poi nessuno mi ha chiamato a rispondere delle sue capacità di governo
Offre solo scansarmi scala poi
L'onorevole Stefania Craxi sottosegretario riesca
E vorrei ringraziare alla UIL per affermi invitato
E poi ti ho letto il documento che a tetti diramato
è un
Se non ci sono i due temi molto vasti che ho sentite altre volte alcune persone hanno detto che
Questi prezzi problemi sono
Problemi ti negli ultimi dieci anni a me sembrano più i problemi di degli ultimi quarantina ricerca
Mi è stato suggerito al siccome sono americano che potevo mentale un contributo a questo discorso parlando distinte e sindacati e dei modelli americani
Rimedi ti iniziare a questo discorso spero di essere molto breve
Vero osservavo che finora finora faide i relatori non ci sono state donne
Spero che questo
Cantina
No non non lo dico per povere correctness però è una cosa che secondo me può effettuare apportare un correttiva ad alcune cose alcune assorbe azione che volevo fare
Cioè quando io io guardi i siti web può olio o leggo e sui giornali le idee dei sindacati
E e questa è una cosa che secondo emessi
Sì collega strettamente con la politica
Noto che c'è una grandissima enfasi sulla retorica è solo ed io ideologia
E c'è pochissimo sulla pratica
La pratica come si dice pragmatico
Se uso questo
Ammette delle cose che che che si paga
E poi a me sembra che in confronta i sindacati americani i sindacati italiani mancano veramente di un contatto Fitto è diretto con gli iscritti
Sembrano che sono attenta non solo ne tizia o per di più notizie di avanti vocazione
Ci sono seconde me troppe idee generali
Senza F sì sui dettagli esso la praticità quindi mi chiedo da dove viene questo riformismo
Infatti si sta parlando di anni di questi
Di queste riforme a pallate il
Dottor Larizza quindi questo è il non mi sembra una cosa nuova
Secondo me c'è il bisogno ti un atto nasce
Tra i lavoratori è la società italiana e anche tra
Il cittadino eh e Parlamento italiani secondo me questo e non è inutile
Porre lì l'enfasi su Berlusconi perché questo è sempre stato un problema
Chiedevo anni fa i alte lette agli amici mai il tuo deputata che
Che che esprime tra interessi chi
Nessuno lo sapeva
Questo va bene succeda anche i miei clienti negli Stati Uniti
Però i sindacati cerco no con il loro diciamo strumenti
A a dire alla al lavoratore chi è il loro deputato e chi è l'ora senatore non solo alla
A chiamo federale ma anche statali dello Stato
E e quindi questo fanno veramente un buon lavoro in in in in questo senso
Per esempio danno in nome
E ti questi ti queste persone danno gli indirizzi queste persone
Questo ente danno i numeri di telefono e li Meo così che se c'è un problema
I sindacati cosa fanno mandano fuori quelle che chiamano al s'cioè l'allerta cioè lei ha letto nati problemi
Per esempio è se c'è una proposta che
Vara andrà contro i loro interessi detti all'esterno i i gli iscritti
Se c'è o una proposta che è di può aiutare
Mando in un'allerta e di mettersi in contatto con i
I loro rappresentanti questo vuol dire che
L'iscritto può scrivere al corpo e scrivere al a queste persone e queste persone che sono elette
Conto nel timore il
Indetti crono abbiamo votò non so cento lettere in favore e uno contro va bene non non sono no non sono tutti se mette in contatto e però organizzando gli iscritti
Loro sanno che le persone che contano e cioè quelle che portano no impiccati quelli che votano
Sono arrabbiato arrabbiata
Arrabbiati io oppure sono in favore di reti di una certa proposte quindici hanno un impatto
Io mi rendo ben conto che i sistemi italiani diverso però questo è una cosa che
Sensi se se si parla del voto secondo mesi che appuntati senatori possano essere infatti molto sensibile
E queste età che ho otto
Che ho visto norme questi tipo Titti diciamo di azioni di sindacati italiani non lo fanno
Oppure non lo fanno in modo e motori efficaci
Quindi
C'è un'altra cosa che notate e che a me sembra che i capi dei sindacati sono molto più influenti
Sono molte due affluenti intelligente gli iscritti e e e c'è un'altra cosa e cioè i capi servano come mediatori più che negli Stati Uniti
Che a queste mi sembra anche un un problema è che l'iscritto non si sente che Luigi può aderirono Florenzo sulla sul suo sindacato
C'è anche un'altra cosa è nullo l'ultima cosa e cioè
Il sindacato americano
Delle volte dell'affare te dei sacrifici cioè tele tende a fare il tenente per incassare delle perdite quindi ed esempi il il cenno Morris
I sindacati ad AGEA non Morese a cassate tette le perdite molto forti perché l'opinione occupi opinione pubblica era contro il sindacato
Va bene si son presi aspettative però un domani
Quanto in tutta quanta la crisi sarà finita l'ora
Cosa farai sindacate ricorderà pubblica americano che hanno aiutato anche
I i lavoratori a uscire da questa crisi dalla crisi
Ecco quindi pubblico sarà più comprensibile se allora sì allora pietre né di più in Italia mi sembra che che esiste sì sì si fa troppo il corso allo sciopero
E seconda metà questa è una cosa che
Aliena e il lupo lo qui l'opinione pubblica queste seconde me
In genere falsi sindacati italiani non l'hanno ancora capita quindi
E questo era cosa motto pragmatica che ha voluto far vedere ma secondo me fa una differenza molto importante grazie bene
Cafagna Ferrarsi sottosegretario agli esteri la ringraziamo per la presenza particolarmente sono giornate Carrel dopo un po'impegnativa
Un seno permise Sistani no anzi faccenda senza scavo assente
Cari amici
E lasciatemelo dire ancora una volta
Cari compagni
Il documento che avete preparato con per questa conferenza l'ho letto con grande interesse è veramente un signore documento
è rimasto da uno spirito riformista moderno e intelligente che si è fatto proprio da una corrente coerente adeguata forza di sinistra potrebbe veramente cambiare il volto dell'Italia
Quante coraggiose riforme avete indicato la riforma della scuola e dell'università il potenziamento della ricerca per restituire qualità e quantità al lavoro e alla produttività
L'innalzamento dell'età pensionabile
Il sindacato responsabile la riforma della sanità per mantenere l'efficienza assenza svuotare le casse dello Stato
La riforma fiscale quella del Welfare quella della politica della Costituzione per recuperare il consenso
Dei cittadini e anche tante idee nuove la riconsiderazione dei tempi della vita e la conseguente nuova organizzazione
L'opportunità di lasciare al cittadino ogni decisione riguardo all'utilizzo del proprio reddito l'individuazione dei punti di debolezza e quelli di forza per recuperare
Compatibilità competitività con un ruolo centrale per lo sviluppo economico del Mediterraneo
è un tema che ne occupa come fu immaginette quasi quotidianamente e che proprio di qui a pochi giorni dovrebbe ritrovare una sua
Un suo impulso a una sua centralità grazie al Forum economico e finanziario del Mediterraneo di Milano organizzato dal Ministero degli esteri dover converranno Capi di Stato ministri ma soprattutto un mondo imprenditoriale e finanziario
L'unione con l'altro del Progetto Mediterraneo che essa ha avuto una battuta d'arresto a causa della crisi Di Gati della crisi economica internazionale dovrebbe nascere un intero un nuovo impulso a seguito di questo foro
Torno a dire un bel documento che fa onore al sindacato che l'ha fatto proprio ma io mi chiedo
Dov'è questa sinistra sociale riformista democratica capace di fare lo strumento per trasformare la crisi in un'opportunità di sviluppo
E così la sinistra attuale
Il PD che fra scioperi contro la riforma della scuola dell'università sta con Londra dei metodi fasciste Giannotti alleata dai baroni che hanno rovinato l'università
Che ogni ipotesi di innalzamento dell'età pensionabile alza le barricate
Che sta con la CGIL che non firma un innovativo contratto nazionale di lavoro che però alle atto sceglie un qualunquista eversore come il signor Di Pietro
Il PD si dice riformista ma è agli antipodi ti un riformismo moderno
Impietosa disamina di Angelo Panebianco qualche giorno e fate le pagine del Corriere della Sera è una perfetta fotografia della realtà
Che senso ha richiamarsi ancora Berlinguer cercare una nuova identità politica facendosi megafono dell'associazione nazionale magistrati
Pensare di recuperare al nord sposando le correnti sindacali più conservatrici in materia di legislazione del lavoro di scuola il Pubblica amministrazione
O di innalzare soltanto il vessillo della solidarietà di fronte a un prenome lo complesso come quello dell'immigrazione
Conclude Panebianco citando Velardi ex consigliere di D'Alema al PD serve un pazzo che si prenda il partito e spari su quartiere generale
L'avvio del Congresso di ottobre non lascia prevedere nulla nuovo che di buono due aspiranti leader Franceschini e Bersani che hanno ciascuno alle spalle uno dei due più pare che da trent'anni si ritirano il potere
Nessun ideale e dibattito programmatico ma una semplice lotta per guadagnare il consenso
Con Bersani avremo un pc senza URSS senza Togliatti ma sempre D'Alema con Franceschina un premono Nuovo Ulivo senza fronde senza Prodi ma con Veltroni
è una prospettiva che ha fatto stracciare le vesti anche a Michele Salvati e l'inventore della fusione tra ex comunisti e sinistra cattolica
Il partito di cui il Prunas costo faccendiere italiano Carlo De Benedetti ha chiesto la tessera numero uno
Penso che per ora e chissà ancora per quanto tempo dovremmo accontentarci ancora del riformismo vostro quello della CISL e quello forte che c'è dentro il Partito della Libertà
Dove i Ministri formazione socialista come Sacconi Brunetta Tremonti Frattini costituiscono la punta di diamante del Governo
è del resto doveroso riconoscere che molte delle proposte contenute nel vostro documento sono nel programma del Governo a cominciare dalla trasformazione federalista dello Stato
Voglio anche soffermarmi su un tema
Che è presente l'elaborato di cui stiamo discutendo la riforma costituzionale dello Stato
Di cui vorrei ricordare
Che la prima volta Bettino Craxi intravisto è la necessità l'assoluta necessità nel mille novecento settantotto
è una riforma essenziale e io non capisco perché non stia al primo punto dell'agenda di Governo
è chiaro come la luce del sole che se non si mette mano alla riforma costituzionale alla riduzione del numero dei parlamentari
Alla fine del bel carico perfetto a un premier coriali poteri di governo la sfiducia di cui godono oggi i nostri poteri democratici raggiungerà livelli insopportabili e pericolosi
L'opposizione
Che non fa altro che criticare il Governo grida la centrale del partito centralità del parlamento sfiorando a volte è ridicolo quando parla di strozzatura del decreto sicurezza la cui discussione cominciata il primo giorno di attività del Governo
E si è conclusa esattamente un anno dopo
La centralità del parlamento sostenuta anche da Schifani e Fini del PDL ha posto alla Presidenza delle Camere
Di fronte accerta fino affermazione dell'onorevole Fini ho già detto pubblicamente che lui non è il Segretario generale della Camera
Impegnato a far rispettare le leggi e regolamenti ma il Presidente dell'Assemblea legislativa e ha il dovere di assicurarne la produttività che non è per nulla brillante
Ciò che non regge più è il fatto che la volontà popolare si arresta alle soglie del Parlamento dove comincia il potere di partiti lobby correnti corporazioni e gruppi di interessi
Cui si devono le lungaggini e spesso le distorsioni di buone leggi
Nell'opinione pubblica siano mai fatta strato una semplificazione un leader un partito un Governo che attui le esigenze dei cittadini
La si deve fare il Papa nel guardare la struttura democratica dello Stato
Assicurare la libertà e la vita democratica del Paese
E allora è evidente che bisogna rendere più agile più veloce più semplificato il percorso legislativo
Più chiaro e razionale il rapporto con l'Esecutivo garantire il diritto delle minoranze ma anche quelli della maggioranza che hanno il dovere e il diritto di governare
Dobbiamo accrescere il grado di governabilità del nostro sistema dobbiamo realizzare l'idea di una democrazia di governo
Craxi diceva la democrazia governante che il modo più alto per consolidare i sentimenti democratici
La formula che concilia tutto questo il presidenzialismo un Capo dello Stato direttamente eletto dai cittadini
Con poteri sull'esecutivo ma appena si parla di sprechi si evidenzia lirismo si alza la sinistra e grida al dittatura
è un altro errore
Della sinistra dell'opposizione che incapace immaginare un futuro pensano solo alla conservazione dello status quo
Cari compagni
C'è un passo del vostro documento dove immaginato una forza riformista capace di elaborare un progetto di guardare al futuro di parlare alle giovani generazioni
Allora consentite anche a me
Disegnare un nuovo grande partito socialista riformista che non stia lì a blaterare dinieghi e disgrazie ma prenda decisamente la guida di un processo riformatore
Che porti avanti un nuovo Parlamento
Nuove leggi nuove regole nuovi regolamenti che pretendo una scuola del merito che non si opponga al nuovo contratto nazionale ma si batte insieme alle forze sindacali
Per questi istituti siano estese a tutte le fabbriche e a tutti i lavoratori che si batta per l'efficienza e la riduzione degli sprechi ma questo è un sogno e nessuno ci impedisca di farlo ma se vogliamo che un giorno possa avverarsi non possiamo fare altro che lavorare ognuno al suo posto con dovere e con coscienza
Non c'è
Una politica riformista che possa avere successo
Se non si in un che non si nutre se non si nutre di un grande sentimento di fiducia e io credo che tutti noi dobbiamo essere animati da un sentimento di fiducia nella possibilità dell'Italia di superare un momento difficile
Sono convinta che nella vita le cose quando sono giuste prima o poi vengono confermate dai fatti e quindi io penso che prima o poi riusciremo a stabilizzare la politica italiana
Per il periodo necessario a rianimare l'economia a superare la crisi riusciremo a mettere le forze del Paese quelle vive quelle produttive
Dall'iniziativa privata quella pubblica le capacità professionali di mestiere le capacità tecniche persone in sostanza grande ricchezza dell'Italia
Che l'intelligenza creativa del lavoro italiano che la capacità di produrre i veti realizzarle che ha il coraggio di avventurarsi nel campo della scienza dei commerci delle intraprese anche le più difficili
In una parola il valore della persona che è sempre stato alla base delle lotte dei riformisti nel secolo scorso
Questo ciò non toglie nulla difficoltà che il nostro Paese sta vivendo che altri Paesi stanno dividendo nella società italiana in sé Natale dinamismo
Una tale vitalità che se posti in condizione di esprimersi al meglio ben coordinati ben guidati e sorretti le consentirne consentiranno di superare in un arco ragionevole di tempo
Una situazione di crisi che si sta dipanando nell'ambito di una crisi internazionale
Esistono disuguaglianze Paesi Province quasi intere regioni del nostro Paese che soffrono di più
Dove il nuovo stenta a farsi largo e resistono le antiche culture le antiche aspettative assistenziali
L'attesa di risarcimenti che in questo loro aspetto distruttivo delle risorse degli impegni non potranno provenire dopo la quarantennale esperienza dell'utilità di questo tipo di interventi
Occorre fare il possibile perché anche in queste aree siano costituite condizioni che consentano l'avvio di un nuovo sviluppo
E ai giovani soprattutto i giovani abbiamo l'obbligo di dire che detto devono essere protagonisti del loro rinnovamento
Prendendo coscienza della realtà che ci circonda e rifiutando il vittimismo e irrigue che indicazioni ISMU senza vere obiettivi concreti e reali
Occorre opporre un rifiuto appena detto a quello spirito catastrofico che pure ha molti a detti nelle file dell'intellighenzia italiana
In mezzo esponenti della classe dirigente e che trova non poco udienza anche in settori importanti della pubblica opinione
Quello spirito perda combattuto perché foriero di decadenza diviso lentamente o di paura e di sfiducia
Questo non significa cieco ottimismo nessuno e spensieratezza rispetto all'avvenire ma una riflessione serena una fiducia ragionate le ricerca delle vie utile per uscire dalla crisi
Ciò significa sollecitare le energie aiutare i meriti aiutare le volontà scoraggiare i parassiti Israele pigrizia affermare con forza che diritti e doveri vanno di pari passo per tutti
Sarà avanzare il progresso e con esso le Tagliente uguaglianza delle opportunità
E questa volontà della grandissima maggioranza degli italiani e questo ci spinge ad andare avanti avendo ben chiari gli obiettivi l'uscita della crisi il risanamento la colonia ai fini di una politica di sviluppo dell'occupazione
E ancora la revisione dei principi dei criteri delle politiche sociali la lotta prima rimetta i problemi della giustizia la gestione dell'immigrazione
Le riforme soprattutto elemento organizzazione delle nostre ti soluzione nell'elevazione della difesa della moralità pubblica
Io credo
Che bisogna instaurare un rapporto giusto di reciproca utilità
Tra un Governo delle istituzioni un sindacato che conoscono le ragioni dello Stato delle istituzioni e i cittadini le singole persone che conoscono le ragioni della loro vita e del loro lavoro
Più e meglio si svilupperà questo rapporto tanti oblio risultati si potranno ottenere in favore della comunità e dei singoli
Tutti
Ma in particolare gli uomini dello Stato delle istituzioni dei sindacati delle organizzazioni
Devono trarre un grande insegnamento dall'osservazione umili della realtà che circonda della società che cambia perché cresce dei comportamenti e dei desideri che si manifestano nel persone
C'è un'Italia nuova che viene dal basso che tra i tre soggetti attivi dei singoli individui senza distinzione di ceti di categorie o di cittadinanza
Che offre alla nostra osservazione una nuova compagine che deve essere più unite legata da interessi comuni e solidi
Molte sono le realizzazioni da fare per modernizzare ancora il Paese
E io penso che tutti i colori che oggi insegna seguirono sfiducia che dipingono l'Italia diverse peggiore da quella che effettivamente sia
Che deprimono piuttosto che incoraggiare che esasperano oltre misura i conflitti e contrasti che pretendono una loro superiorità morale
Debbano essere avversati con grande decisione e con grande convinzione la vera Italia non è quella dei complotti e delle truffe la grandissima maggioranza degli italiani e gente che lavora
Che si studia che impegna che pensa nuovi traguardi di civiltà
Di cultura e di libertà e noi tutti dobbiamo avere una grande fiducia nell'intelligenza nella vitalità e la capacità di iniziativa di volontà di progresso degli italiani e degli italiani grazie
Ringraziamo il sottosegretario Stefania Craxi detta del contributo portato al dibattito dibattito che voglio ricordarlo come ha sottolineato Paolo piramidi
E all'inizio per andare a sartoria manca alle opinioni anche
Rientriamo nel regime diretta stretta del sette minuti massimo con una l'intervento del professor Michel Martone della Università
Di Teramo si prepari l'onorevole Giorgio Macciotta
Consigliere tra l'altro del CRA
Se lo desidera
Io vorrei anzitutto prendere le mosse dall'intervento di Gianni De Michelis e che mi ha messo
Una grande depressione quanto ero perché mi ha fatto ripensare al le ore perse da ascoltare dibattiti sul liberismo di sinistra
In qualche modo lo straordinario successo inseguire liberismo nel momento che in cui il liberismo andrà in crisi queste era sicuramente colpa dei politici e questa è stata probabilmente anche colpa
Degli intellettuali che sicuramente nutro responsabilità di non riuscire ad elaborare un pensiero sinceramente riformista
Un'idea su tutti tranne i giuristi abbiamo avuto dibattito nel corso degli ultimi quindici anni fortissimi
Se
Il mercato presi stesse al diritto ho il diritto presi stessa al mercato oggi di colpo si è affermata una straordinaria prossimi nuova che mette chiaro che il mercato non può esistere senza regole
Questa responsabilità politica la questa in qualche modo ha avuto anche una responsabilità sindacale anche il sindacato in qualche modo è stato schiacciato era posso indicare voi pensate a quello che è accaduto nei livelli retributivi
Per tantissimo tempo ed è una delle grandi questioni rispetto alle quali il sindacato si trova davanti oggi per diventare concreti
Si è tollerato che sulle rendite finanziarie accadesse di tutto e addirittura che arrivassero dei titoli derivati che dessero dei rendimenti pari al cento al duecento per cento
Nel frattempo le retribuzioni nel corso degli ultimi quindici anni sono drammaticamente diminuite e abbiamo creato una generazione che di colpo è stata identificata e si riconosce l'affermazione generazione mila euro
Penso per intervento covate ci diceva chiaramente una cosa molto semplice molto interessante sono la scuola formazione del PD non c'è stato neanche un iscritto
Questo non è solo colpa del sindacato quindi è anche colpa dei partiti anche i partiti stanno perdendo la rappresentanza la rappresentanza e di chi
Di undici milioni di persone tante sono le persone che in Italia hanno oggi da diciotto a quarant'anni
Una straordinaria massa di energie di risorse
Che in qualche modo però non riesce più a partecipare non partecipa più la politica non partecipa più all'azione sindacale
Al massimo consuma e questo spiega come si deve a Giovanni prima la tenuta dei consumi interni però pane vedremo che cosa accadrà a settembre ottobre perché su settembre ottobre come ci preannuncia come ci dice il professor TIA
Al primo altri tipi di problemi
Allora in questo contesto no perché undici milioni di persone non partecipano più si disinteressa la politica tollerano tranquillamente tutto quello che accade perché il punto vero ce lo diceva anche Ciampi prima è appunto il di interesse delle nuove generazioni
E che cosa può fare il sindacato
Che poi è la domanda che oggi mi ha preso maggiore interesse quella sulla quale allora sono ritornato a quello che diceva Giovanni il sindacato serve per risolvere problemi risolvere problemi di particolari categorie di persone che essendo deboli
Si mettono insieme cercano di trovare la dimensione collettiva la forza
Per risolvere quel tipo di problemi a questo tutto sommato serve il sindacato a questo per molto tempo hanno servito e partiti ce lo ricordava anche Stefania Craxi
Allora la domanda la domanda perché qui perché i giovani sono competente finestre disinteressati perché non credo che il sindacato sia la soluzione loro partiti
Non credo dei loro problemi non credono che i partiti sia la soluzione dei loro problemi e non lo credono per due semplici motivi perché hanno guardato quello che è accaduto nel corso degli ultimi quindici anni
Mi muovo presentazione tranquillo velocemente alla conclusione
Se voi ci pensate e non bisogna essere un professore universitario diate la nostra Costituzione che tra quello che è accaduto c'era un grande sogno la grande promessa lo ricordava anche napoletano ieri nel discorso che ha fatto con Obama
Una promessa di sicurezza
Il sindacato e i partiti sono riuscite a costruire quella promessa di sicurezza attraverso grandi leggi fino allo Statuto dei lavoratori purtroppo dietro a quella promessa di sicurezza però
Si è creato il terzo debito pubblico del mondo abbiamo costruito sicurezza per intere generazioni e poi di colpo che cosa è accaduto che negli anni Novanta quando l'Unione europea ci ha dato lo stop
Alla creazione di debito pubblico e quindi la concessione di diritti che non la nostra economia non si poteva permettere di colpo abbiamo dovuto introdurre la flessibilità il grande moloc della consegni no che andava in sé ma privatizzazione andare insieme a tutti gli altri criteri
Quando abbiamo introdotto la flessibilità il sindacato di colpo si è messo ha difeso la propria rappresentanza e questo secondo me ce lo dobbiamo dire tranquillamente perché altrimenti il sindacato non riuscirà a riconquistare quegli undici milioni di persone non riuscirà quindi ad estendere
Di nuovo la propria rappresentanza verso la debolezza
I giovani hanno tranquillamente capito anche perché le di foie alcune riforme sono state chiarissime pensate ladini basta leggere la Dini vedere le statistiche se l'età di pensionamento al primo gennaio novantasei per cui dopo un po'
Lo hanno capito tutti e di colpo si sono chiusi allora nelle conversazioni può concernere Micalizzi sì ma è colpa dei giovani
Io sono d'accordo con lui è colpa dei giovani alla peggio generazione che si conosca grandi talenti però l'esercitazione individualmente non è capace di azione collettiva è tutto giusto perché questo qua è la grande domanda mettendo inizialmente due minuti anzi
Tendenzialmente beninteso interessa perché sono chiusi in una morsa fino a che rimangono e università vicino a mamma e papà non hanno bisogno di niente perché ci pensa il vuol far familiare
Poi escono entra nel mercato del lavoro e a quel punto sono presi da un dramma quello della sopravvivenza perché se quell'anni meno di mille euro il tuo vero problema e la sopravvivenza oggi tali abbiamo cinque milioni
Di persone che guadagnano meno di mille euro al mese e di colpo loro vedono il sindacato come un nemico
Sapete che cosa ha fatto veramente male al sindacato nel corso per esempio degli ultimi tre anni le procedure per la stabilizzazione
Nell'ambito delle procedure la stabilizzazione del pubblico impiego io ho fatto alcune trattative per le università che cosa accadeva con alte si diceva che ce l'abbiamo abbiamo le risorse stabilizziamo un po'di giovani
Si arrivava alla consultazione con il sindacato e sindacato comincerà a dire
Il sindacato
è tabella mica li farete entrare allo stesso livello di inquadramento del lavoro che loro stavano facendo non è giusto questi sono precari perché mi devono ragion d'allo stesso livello di inquadramento e partivano le battaglie sulle mansioni si è perso tempo in alcuni casi non si è riuscito a stabilizzare perché poi sono arrivati successivi decreti
Chiudo velocemente io credo che le aziende italiane nel bene e nel male però che se l'anagrafica sono di fronte lo straordinario momento un momento di ricambio generazionale simile a quello degli anni Novanta
Negli anni novanta è stato risolto con i prepensionamenti oggi non ci sono più le risorse per i prepensionamenti o il sindacato riesce
Ad utilizzare la grande quantità di esperienza per cominciare a dare sicurezza a quegli undici milioni di persone oppure seguirà farà la stessa fine del PD che fa il corso di formazione politica
Se alla fine non riesce a trovare neanche un iscritto grazie
Parola Giorgio Macciotta lo ringraziamo però c'era un altro convegno era scappato perversa per cui il comma
Sono venuto a Roma
Non sono abituato ad Arbus Sky
Rispetto agli impegni io ho letto con interesse il documento ne condivido
L'ispirazione per questo
Nel mio intervento vi
Farò un po'di conti di lettura
Fu parallela del testo diciamo noi viviamo il lutto in un'epoca nella quale è difficile spaccare il mondo con l'accetta
Difficile trovare dove comincia il lavoratore dipendente e dove finisce il lavoratore dipendente che possiede una casa
Dove convincere il pensionato e dove finisce il pensionato che ha investito in titoli del debito pubblico e diventa magari
La lo schermo dietro i quali si nasconde chi non vuole la tassazione omogeneizzata delle rendite finanziarie è molto complicato è complicato eh
Carica sulla i sui sindacati che sono le più grandi organizzazioni di massa del nostro Paese
Una responsabilità grande che non è più quella di affrontare solo problemi categoriali io trovo che lo slogan
Che sia e con la quale si è autobotte Zatta la UIL il sindacato dei cittadini che debbo dire francamente mi sembrava quando fu inventato un po'infatti dico ha un valore
Che forse andrebbe riconsiderato qual è la più grande organizzazione
Chi rappresenta i cittadini e non certo le organizzazioni dei consumatori che sono dannose nasce e agli altri io penso che i cittadini li rappresenta fondamentalmente
Le grandi organizzazioni di massa e non esistono in Italia tra più grandi organizzazioni di massa dei sindacati confederali che io
Perché questa tra l'altro è la mia storia malgrado le divisioni di continuo a considerare come CGIL CISL UIL come un fatto che deve continuare a dialogare e a essere rappresentativo della più grande
Quota della popolazione italiana aggregata
Sei il sindacato si pone in una prospettiva di questo genere e quindi valorizzare molto il livello della confederali vita
Rispetto al livello della Categoria unita dà un contributo importante a rompere corporativismi a rompere incrostazioni che in Italia vanno rotte rimosse
Si dice nel documento stiamo di fronte a una sfida tecnologica ricordavo poco fa
Che in uno spirito che dei primi dieci anni del Novecento Bertrand Russel dice Fassino al sette cento tra una scoperta scientifica e un'applicazione tecnica passavano almeno cent'anni
Nell'Ottocento questo scarto si è ridotto a una
Variabile tra i trenta i cinquant'anni possiamo pensare che nel Novecento si ridurrà una decina d'anni
Della innovazione tecnologica ha reso la richiamo la viviamo tutti i giorni comporta sconvolgimenti giganteschi nello spazio di pochissimo tempo
E questo implica anche nel rapporto di lavoro
Ovviamente delle innovazioni profonde l'idea che poteva essere ancora a metà degli anni Cinquanta dell'operaio o anche del professionista o anche dell'intellettuale
Del dell'insegnante per esempio di aver studiato e di poter sulla base di quel bagaglio di studio di esperienza professionale iniziale concludere il suo ciclo di vita di lavoro non esiste più dobbiamo pensare
Che questa innovazione cambierà in profondità e che la flessibilità è un fatto naturale è però occorre allora averi visti tutti
Perché la flessibilità non diventi arbitro e perché la non non dia luogo agli sicurezze e questo è un grande ruolo
Che
Le grandi organizzazioni confederali devono assumere
Secondo punto
Il
Nel documento sono indicati alcuni grandi filoni sui quali il sindacato si deve concentrare i prendo per titoli
Competitivo va sostenibile allora
Non criticando va diciamo così autocritica anni dopo
Negli anni settanta e sindacato fece grandissime battaglie di grandissimo rilievo delle quali io credo non si debba mai vergognare e anzi deva mettere verrà sempre rivendicare
Le cito
La riforma delle pensioni dei primi anni Settanta
La riforma sanitaria a conclusione negli anni settanta
Una cosa che non fu una vera e propria riforma ma fu una conclusione di una riforma del decennio precedente lo sviluppo di una grande scolarizzazione di massa
Nel corso degli anni Settanta andava a compimento alla fine degli anni Sessanta la riforma della scuola media unica
Questi ragazzi si scrivevano le scuole secondarie superiori nel mille novecentosessantotto
Nelle scuole secondarie superiori l'Italia c'erano trentacinque mila docenti di questi trentacinque mila solo tredici mila erano in ruolo alla fine degli anni Ottanta ce n'erano trecentocinquanta mila tutti di ruolo
Terza questione che dovrebbe do botte battaglia sindacale ma è vissuta in quegli anni la riforma istituzionale partono le Regioni e aumentano
Col decreto legislativo della metà degli anni Settanta i poteri degli enti locali diceva il professor Martone battaglia che hanno portato al terzo debito pubblico del mondo
Ci dobbiamo vergognare di quelle battaglie no però ci dobbiamo vergognare
Del fatto che non ci siamo domandati chi fatica
E siccome dobbiamo prenderci in giro se il debito pubblico acquista una dimensione che ha acquistato sino ai primi anni Novanta
Quando è diventato il cento venticinque per cento del prodotto interno lordo con un costo nel mille novecentonovanta ci in quel pari a undici virgola due punti del prodotto interno lordo il venti per cento la spesa del bilancio
Detto per inciso il novantadue per cento ha concentrato al Centro-Nord dei questa spesa per interessi e l'otto per cento al Mezzogiorno
Beh qualche problema ce l'abbiamo che noi in qualche regione dico noi perché in quella fase io stavo da questa parte
Nel sindacato qualche problema ce l'abbiamo noi non ci siamo domandati chi paga e quando si deve poi far fronte a questo debito pagano i soliti noti paga o le grandi categorie di massa perché è giusto e sacrosanto mentre la sovrattassa su chi guadagna oltre un certo reddito ma lo dobbiamo illuderci
Quando si tratta di affrontare
Una
Un paniere di debito così grosso pagare i soliti noti quindi giusto dire competitivo ma sostenibile sostenibilità e si intende loro aventi ambientale io dico sostenibilità finanziaria chi paga che cosa
Secondo competitivo basso vitale
Allora
Noi stiamo alla alle Oriali a
Alle inizi ed è la riforma federalista
Anche qui
Diciamoci la verità la riforma federalista il federalismo è stato agitato da una forza politica come una clava contro il Mezzogiorno
Allora io che vengo da una regione dal giorno Dio che prima il Mezzogiorno riconosce
Che nel Mezzogiorno ci sono sprechi e perché no anche ruberie e che non è non sta da nessuna parte al mondo che la Provincia autonoma di Bolzano spenda centoquarantaquattro euro pro capite per farmaci cioè la media delle Regioni meridionali spende duecentoquaranta euro pro capite del due mila sei non esistono epidemia che possono giustificare un simile squilibrio prima il Mezzogiorno lo dice
Meglio è
Detto questo
Il bilancio non è come lo descrive la lega che probabilmente non lo abbai guardato un flusso ininterrotto di risorse dal nord verso il sud il Bilancio segna ancora
Una spesa che nel nord è superiore del venti per cento alla media nazionale e nel sud è inferiore del venti per cento la media nazionale il Bilancio segni ancora
Un Mezzogiorno che vive al di sopra delle sue delle sue competenze e le sue capacità fiscali nel Mezzogiorno si spende le pubbliche amministrazioni spendono il trenta per cento più di quel che si incassa
Ma nella regione italiana più ricca la Val d'Aosta si spende il trentasette per cento più di quel che si incassa
Nella seconda Regione italiana più ricca il Trentino Alto Adige si spende il venticinque per cento più di quel che si incassa
E nella in una delle regioni più ricche fatto cento il rapporto dentro il rapporto prelievo PIL
Di quella regione si preleva in termini fiscali
L'ottantadue per cento della media nazionale quella regione si chiama fare ha detto
Mentre nella regione Calabria si preleva il novantaquattro
In rapporto al PIL calabrese e siccome la Costituzione c'è anche l'articolo cinquantatré
Che dice che il prelievo è crescente e col crescere della ricchezza qualche problema questo lo pone quindi solidale vuol dire solidale
In termini di costi competitivi argomento che parla contro il Mezzogiorno ma poi vuol dire solidali in termini di fabbisogni Standard che parla per il riequilibrio italiano e prelievo
Che parla abbazia di Lombardo finisco dicendo un'ultima cosa sempre in termini il rapporto
Al federalismo ci sta diffondendo il per la pericolosa idea che federalismo vuol dire ciascuno perse questa è un'idea balzana federalismo in tutto il mondo eh
Articolazione dei riferì decisionali e in tutto il mondo dove si è fatto federalismo non si è parlato di federalismo un grande contributo all'unificazione sociale del Paese lo danno le grandi forze sociali
I sindacati hanno nella fu gestione dei decreti delegati che dovranno essere iscritti un ruolo che forse farebbe la pena che considerassero si del fondo
Manca prende la parola Maurizio Ballestra dell'Università di Messina che è il diritto alla Presidenza
Voglio ricordare due cose come cioè la Presidenza prende pochissimo tempo ma solo per ragioni il tendenziale
Noi
Risultava sul proprio per ragioni tecniche siamo obbligati a concludere il dibattito poi ci sono le conclusioni ci saranno le conclusioni
Di del nostro Segretario generale Luigi Angeletti
Non più tardi del lunedì è l'urna massimo una il quarto quindi è questo Partanna Pittelli c'è anche rispetto a quel Sassaro deve essere che abbiamo annunciato prima che voglio
Ricordare assentava nel sottosuolo del clan non al primo piano se andate al primo piano se la stanza mia dico non case e non c'è trovate nulla l'ambulanza ecco
Ma lasciatemelo dire che il documento di base di questa iniziativa la relazione di Pirani di interventi
Nel dibattito rappresentano certamente una un'oasi nel deserto del dibattito politico italiano
L'iniziativa
Tratta due temi in connessione
Crisi per risposta riformista la sfida riformista
Bene e la crisi in
Questi giorni in queste ore nel momento in cui si svolge il G otto a L'Aquila sta celebrando la fine sta celebrando il funerale del mercato Uto regolato del dopo ma che dal
Dagli anni Ottanta sino
Alla crisi dei mutui subprime assegnato diciamo così l'economia e la società a livello a livello globale
Non so me ne sono prima Nobel per l'economia
In un'intervista
Ieri su
Su Repubblica diceva siamo finalmente fuoriuscendo dalle follia di bugie e di Reagan
Ebbene
Rispetto a questa visione assolutamente corretta rispetto a questo andamento della storia che contraddice quanto diceva la celebre frase alla fine la storia di Francis Fukuyama
Ci si attendeva tutti a livello internazionale una risposta appunto riformista su questo bisogna evitare equivoci
Io sono d'accordo assolutamente d'accordo l'ho detto Gianni De Michelis hanno detto anche altri
Se troppo diciamo esteso il perimetro della definizione del riformismo il riformismo ricordo dal punto di vista politologico ricordi dibattito mondo operaio vedo qui Luciano Pellicani che facevamo
Durante gli anni di di Bettino Craxi un metodo una tradizione del del socialismo della sinistra la sinistra che attraverso il mezzo grado Alistair
Ampliava il perimetro della democrazia borghese della democrazia sostanziale Andora e quindi giusti sociale
Attraverso il Welfare State e tassazione progressiva cogestione democrazia industriale queste era diciamo gli strumenti del riformismo socialista
Altro era contro riformismo la Thatcher ha fatto riforme erano controriforme abbiamo sempre definito a sinistra nella Sinistra Democratica dalla sinistra laica in Italia a livello internazionale
Questa sinistra questo riformismo non è in campo diciamo con grande franchezza la sconfitta alle elezioni europee certifica una incapacità del socialismo riformista di essere all'altezza di questa sfida
Di intervenire per l'irregolare l'economia per introdurre profili di
Regolazione giuridica ai processi di globalizzazione
Economica Newsweek che a febbraio titolava sulla copertina siamo tutti socialisti in America e Obama nella parte del capitalismo mondiale nella parte della globalizzazione
E
A in qualche misura pubblicizzato stata Rizzato il simbolo del dell'industria mondiale e General Motors
Con l'intervento di sindacali cade fondi del fondo pensione della
Del Linate o vuoti assassinato ma del dell'automedica no e il Papa dal canto suo con un'enciclica in occasione del G otto
L'incisività Caritas in Veritate interviene su questi temi che sono temi propri del riformismo
Che invece non è non è in campo
Allora io mi permetto
Proporre ricordando tra l'altro che su questo argomento c'è un bellissimo saggio di di pastori Giuseppe Berta eclissi della socialdemocrazia che dice guardate il socialismo democratico a scimmiottare Totti liberismo
E in crisi perché ha costruito una sorta di socialdemocrazia capitalistica dice Berta
Cedere Blazer hanno inseguito sull'onda le teorie di ente richiedente all'in seguito il liberismo in Italia voi abbiamo pure
Dei teorici che sostengono il liberismo e di sinistra se non sbaglio Giavazzi e Alesina con loro con loro saggio bene la il risultato è stato esattamente questo la sconfitta la non credibilità di una di forze riformismo si dovrebbero chiamare richiamare
Ma che non mettono in campo gli strumenti al riformismo che sono strumenti pro labour e sono strumenti in favore diciamo così dei ceti sociali più deboli
Che in qualche misura in questa ondata modernizzare ante dissacrante
Vengono rappresentati diciamo come fattori antistorici consegnati alla tradizione novecenteschi e non come fatto rimanenti e presenti nella vicenda sociale politica ed economica dei nostri dei nostri giorni
Come non ci posso le povertà come se queste povertà non aumenti no come se non ci fossero
Gravi fenomeni secessione sociale che sono tra ceti tra classi
Sì uso il termine classi limitare ancora il come dire attuale e secessioni economiche territoriali
Guarda del nostro Paese in cui il Mezzogiorno sta subendo sempre più una secessione economica viene
Sistematicamente marginalizzato si parla di parti del nord non soltanto la Lega dentro i due grandi contenitori la politica nazionale si parla sempre più della questione settentrionale allora bisogna dare risposte a questi problemi al riformismo deve attrezzarsi
è il documento che propone la UIL e assolutamente diciamo in grado di prospettare
Una modernizzazione di questa corrente di pensiero ma tenendo la saldamente legata diciamo la la tradizione cui essa proviene tre grandi questioni mi permetto
Evidenziare che sono presenti nel
Nel manifesto la prima la questione politica c'è una questione che essa appartiene tutta politica al tema della democrazia nel nostro Paese
Il sistema elettorale con il quale le votiamo il così detto porcellum è un sistema che ha trasformato la elezione in nomina
Non c'è più il rapporto con età eletti ed elettori c'è un grave vulnus sul terreno della sovranità popolare perché quando
I cittadini non possono scegliersi rappresentanti sì determi il vulnus all'elemento fondativo delle democrazie quello la sovranità popolare su questo terreno va sviluppato una forte iniziativa anche dal basso questa sì vale referendaria
Ma di referendum che vanno verso diciamo così la riappropriazione del rapporto tra rappresentanti e rappresentati tra politica corpo elettorale
La seconda questione vado ovviamente per per flash ed è tutta economica regole in economia regole di sul mercato
Si parla del legal gobba Standard bisogna invertire anche a livello culturale questo delle diversità probabilmente andrebbe
Andrebbe fatto bisogna porre fine a questi della lavanda economista del del primato e l'economia sul diritto bisogna restituire il primato della regolazione del dell'aggiudicazione dell'economia e del mercato a partire dal nostro Paese
Che sulle questione del mercato a regole estremamente labili come testimone grandi truffe
Nei confronti dei cittadini consumatori
Terza e ultima questione questione sindacale
La UIL negli anni ottanta ha lanciato la proposta
Della democrazia economica da democrazia industriale in Italia riprendendo diciamo ditemi propri della
Del sindacalismo riformista europeo e quindi codecisione conterminazione controllo comunque nelle aziende concertazione
Ecco su questo penso che ci sia bisogno all'iniziativa non c'è il riformismo politico senza riformismo sociale senza riformismo sindacale qui non sindacato
Non genericamente mi sia consentito dire della partecipazione
Che poi spesso degrada in quella formula assolutamente anodina che l'articolo quaranta della Costituzione
Che in qualche misura e
Legata li della collaborazione tra tra le classi ma la democrazia industriale come elemento di riequilibrio tra capitale e lavoro dal punto di vista dei poteri senza e per questo in tre
Guardare ipotesi palingenesi sociale il tutto diciamo fuori dalla
Dalla dalla storia
Su queste tre grandi questioni penso che si possa misurare un moderno riformismo ripeto ancorato a valori
Ancorata una grande storia ma in grado diciamo così di guardare al al futuro e di riappropriarsi della funzione fondamentale che essa deve svolgersi una volta e questa crisi finirà grazie
Professionali confronti
Voi
Poi viene qui che forse almeno
Risparmiamo ti il tempi dei movimenti guardare rimango qui
Dunque io sono molto contento di questa iniziativa e ringrazio la UIL ho partecipato a qualcuno dei dibattiti che hanno preparato questo documento
Mi sembra francamente uno ausili di di aria fresca e in una situazione in cui la ristagna anche dappertutto ecco abbiamo bisogno di parlare abbiamo bisogno
Di confrontarci abbiamo bisogno di capire le cose senza occhiali particolari né politici né economici né giuridici ecco abbiamo il buonsenso di molto buonsenso di molta concretezza
Ne ho bisogno di guardare i problemi come questi sono di non essere ipocriti abbiamo bisogno insomma di un po'
Di capacità di dialogo di confronto non viziata dalla
Dalla performances televisiva ho corso di questa matura
Vado per punti lo condivido condivido quasi tutto quello che ha detto Tria prima di me all'inizio di questa cosa siamo molto allineati su cosette
Sono già state dette anzitutto il problema dell'economia italiana è un problema antico non è un problema è venuto fuori con la crisi finalmente se ne parla cioè è successo un fatto internazionale per cui
è diventato un argomento all'ordine del giorno della classe politica non si parla di tante altre cose parla anche di tante sciocchezze ma insomma
Si parla anche di cose serie si parla della crisi
Italiana che va avanti in realtà da quindici anni cioè noi abbiamo un problema di dinamica economica che va avanti da quindici anni io ho tentato fra l'altro di coinvolgerli Crivellin qualche avventura in questa direzione ma con risultati
Scarsi diciamo non fortissimo con qualche risultato ma inferiore a quello che forse si poteva fare
Un'ora
Condivido quello che ha detto triage sul fatto che e necessarie nella nella visione di una exit strategies una visione dell'uscita dell'economia italiana dalla crisi un riallineamento strutturale
Elemento strutturale che comporta diciamo che
Ci si attrezzi a un nuovo modello di competitività che non non siamo stati in grado di tenere negli anni passati
Questo richiede chiaramente
Delle politiche dei prezzi e della concorrenza per cui quando mi si dice amare in Italia diciamo abbiamo fatto troppo liberismo fino adesso ma l'abbiamo fatta chiacchiere l'abbiamo fatto a chiacchiere
Il grosso una delle palle al piede peggiori dell'Italia è proprio che ha riformato molto il mercato del lavoro ma pochissimo il mercato del prodotto ci son fatte belle
Privatizzazioni ma senza liberalizzazioni reali non si sono dati poteri all'Antitrust abbiamo creato dei monopoli privati la laddove c'erano monopoli pubblici
Siamo andati avanti di questo passo ma come pensavamo di non potere di poter tenere la concorrenza globale con questi oneri che gravano sugli esportatori insomma gravano sulle famiglie e gravano sulle imprese esportatrici ovviamente paghiamo di più
C'è il problema della della spesa pubblica c'è il problema del settore pubblico su cui stiamo lavorando intensamente sta stiamo cercando di fare delle cose
Fatte bene però certo ci sono molti altri problemi che non sono soltanto questi sono problemi della struttura dell'economia l'economia deve essere più snella più competitiva deve essere molto meno diciamo legata
Ai monopoli privati deve essere competitiva anche nel mercato interno
Naturalmente questo tipo di di scelte richiede poi gli ammortizzatori sociali cioè richiede una mobilità dei fattori produttivi dai settori protetti dai settori
Che quando il quando si dice guardate il Governo con gli ammortizzatori in deroga sta dando cassa integrazione cosa in settori che fino ad oggi non avevano mai utilizzate va bene questo
è probabilmente un bravo con modello occasionale o modello ad hoc diciamo non
Non porta grandi risultati però è il significato è quello
Cioè non è più soltanto
L'industria che vale strutturata vanno ristrutturati servizi servizi al mercato i servizi alla persona vanno ristrutturati e bisogna pensare che ci saranno degli eccessi di manodopera che andranno gestiti in quelle situazione insomma
E di questo abbiamo bisogno abbiamo bisogno di una politica della concorrenza forte a dettare
Distribuzione del reddito per cui la questione salariale probabilmente è meglio intervenire concordo
Contro via in questa fase nella fase di uscito dal dalla crisi
Fiscalmente piuttosto che non attraverso un forte aumento salariale che fra l'altro CE vietato dal fatto che abbiamo appena stipulato un accordo sulla riforma dei contratti di lavoro che non non sarà particolarmente generoso e non più non mi aspetto che lo sia insomma ecco
Per cui abbiamo bisogno di altri strumenti che del resto erano già
Immaginati all'inizio di quel cammino all'inizio di quel cammino che nacque unitario insomma
Di riforma del modello contrattuale tra le tre confederazioni sindacali c'era nello sfondo questo bisogno di riforma fiscale sostanzialmente che abbattesse fortemente
Le imposte sul lavoro di questo credo che avremo bisogno ancora
Passo a un altro aspetto nuovo modello di sviluppo si è parlato beh non c'è dubbio abbiamo bisogno di pensare uno modello di sviluppo noi abbiamo perseguito in questi anni passati i perdenti
Nella mente e nel nel resto della nostra mente ancora la vecchia idea dello sviluppo export led che aveva trainato il bivacco il boom italiano negli anni Cinquanta
Cioè bassi salari non ha e
Pensavamo di poter fare con bassi salari ecco questa è completamente assurdo cioè non ha ha più alcun senso
Noi dobbiamo pensare che l'Italia sposti il peso della crescita dal settore
Alle esportazioni
In cui sicuramente non dobbiamo perdere ulteriore terreno per cui dobbiamo riorganizzare i costi in maniera che le nostre imprese non produttive ma lo sposti da questo al mercato interno ha una capacità di auto propulsione della crescita
Per cui da un modello che essenzialmente
Il modello export lei perché è fatto per Paesi in via di sviluppo per Paesi che hanno costi del lavoro molto bassi per a un modello invece per paesi maturi che è più e i giornali perché è più legato alla crescita della domanda interna
E questo è un
Una trasformazione diciamo delle prospettive non indifferente
Welfare e competitività ecco noi ci troviamo data sono molto sintetico ad hoc per punti cerco di fermato ho ancora due punti ma ne salto uno guarda all'arrivo sul poi all'ultimo
Può essere competitività noi dobbiamo pensare che abbiamo l'inversione dei rapporti che è tipica delle crisi
Quando le cose vanno bene il welfare è una sorta di
Risultanza è una soltanto in una sorta di l'uso che viene pagato dalla dall'esuberanza degli animal spirits del del capitalismo il capitalismo produce ricchezza
E questa ricchezza viene redistribuito nelle forme del welfare ma nei momenti di crisi così come è stato negli anni trenta
E così come oggi la riforma del welfare diventa il motore dello sviluppo si inverte il rapporto
Non è più
La crescita economica che deve essere regolata attraverso una forme di redistribuzione ma è la redistribuzione che rende possibile la crescita economica e se noi pensiamo alla riforma degli ammortizzatori sociali alla mobilità delle risorse
Al riallineamento strutturale dell'economia di cui stiamo parlando capiamo bene che c'è un legame fortissimo se abbiamo un welfare che accompagna questo processo saremo in grado di portare al termine
Lo sviluppo la competitività sostenibile di cui parla il documento altrimenti no
Vengo alle conclude c'è un punto capitale umano su cui non mi soffermo l'unica cosa che voglio dire che il capitale umano non si fa soltanto nelle scuole
Non si fa soltanto nei centri di formazione ma si fa nelle imprese
Nelle imprese si fa con la riorganizzazione delle imprese con le imprese learning capaci di apprendere imprese flessibile su questo abbiamo speso qualche tempo del CNEL e penso che sia un punto importante
L'ultimo punto che voglio citare sono le nuove alleanze un nuovo sistema delle alleanze
Ecco noi abbiamo bisogno in qualche modo che si crei all'interno del Paese un blocco sociale nuovo che Guidi l'uscita dalla crisi questo blocco sociale nuovo deve essere sostanzialmente
Un legame tra lavoratori e in prese esposti alla concorrenza internazionale competitive moderne flessibili
Contro le imprese che invece sono protette dalla concorrenza internazionale ma anche i lavoratori pensiamo all'Alitalia pensiamo all'Alitalia per fare un esempio
A quello che è costato arrivare a un accordo e diciamo l'abbia l'accordo l'abbiamo fatto meno male è andata che ebbe
Però diciamo che è un paradigma è un paradigma il riallineamento
Strutturale dell'economia vuol dire trovarsi di fronte a diversi casi di quel tipo ecco e però dobbiamo pensare che c'era e c'è una maggioranza forte
Nel Paese che non è espressa che deve trovare la sua espressione che però a
E l'unica forza che ci può tirare veramente fuori altrimenti sarà ben difficile uscirne
Professor Luciano Pellicani LUISS
E lo faremo
Parlo di qua
Scusate che si è istituzionalizzata cioè che sia all'inizio come vicini siamo a parlarne
Perché vitali è la sinistra in particolare proprio bisogno di iniziative di questo genere visto
Il fatto che come è stato sottolineato più volte e che quindi i programmi di progetti di analisi all'altezza della sfida
Non ce ne sono e quindi si va a colmare in questa maniera si inizia a colmare un vuoto ovviamente con il concorso di mille altri soggetti nessuno ha il monopolio ovviamente delle ricette
Ne delle diagnosi né delle ricette
Vorrei sottolineare una cosa di un documento di cui condivido sostanzialmente diciamolo Priolo lo spirito oltre che anche
Diciamo la dei diagnosi specifiche
Quasi completamente perché due o rilievi vede devo fare
Perché se no diventerebbe semplicemente è come dire non servirebbe a nulla quant'è bravo non facciamo questi discorsi
Uno ama enfatizzato io penso di più il fatto che questa crisi uno è una crisi americana avviene negli Stati Uniti e la crisi del liberismo è una crisi annunciata
Dice venti dieci anni fa Soros ha scritto un libro cui diceva dopo un'analisi di trecento fitte pagine
Del modello neoliberista americano dicono richiamava il fondamentalismo del mercato vi sia questa è un sistema che entra in crisi nei
Stabilmente è una questione di anni se non è oggi sarà fra cinque anni o fra dieci anni è puntualmente accaduto
Oltre al fatto che solo se non sono solo c'erano le tre letture sterminata
Avevano appunto denunziato non solo appunto il rischio di un ex in e di un fallimento come sul piano delle efficienze sul piano della CAI del dinamismo ma soprattutto
Inoltre va che Waldman Pragma né tanti altri avevano denunziato al fatto che
Se ha stava affermando un principio mostruose per certi versi tutto mercato
Ora
Stato ricordato qui più volte nel il concetto di persona ma veramente a fine Settecento al CIPE già canta aveva teorizzato aveva di fatto una distinzione molto importanti e decisive che sta alla base di tutte le
Politiche diciamo si strategie
Riformiste la distinzione fra il valore che è il valore di mercato la dignità che non ha un valore di mercato per il semplice fatto che non ha un costo non si può vendere o non si può comprare
E originaria appartiene a tutti gli individui in quanto tale almeno queste progetta la nostra civiltà
L'agibilità dei diritti e delle libertà e certi diritti costano anche Okan giustamente sottolineato il fatto che se ragioniamo tutto in termini di efficienza e sacrifichiamo i diritti perché i diritti costano anch'e quindi mantenere un equilibrio fra il mercato eh i diritti certe esenzione domini mercati veri che non li possiamo universali Zare deve però anche alle risorse
Senza grandi risorse non è possibile la fruizione universale dei diritti o quanto meno la più ampia
Va beh spero disse che bisognava dall'istruzione a tutti è vero come si faceva all'epoca non c'erano assolutamente le risorse solo grazie al fatto che la rivoluzione industriale la scienza tecnologia hanno fatto crescere smisurata mente la produttività del lavoro
è possibile oggi far partecipare tutti è possibile ma non è che tutti partecipò anche mai nel sistema liberista dove appunto sono esclusi milioni e milioni di individui battezzati work in progress
Che sono veramente esclusi dalla fruizione dei diritti la crisi quindi non è una crisi per la crisi europea anch'esse stati colpita anche le nostre economie queste evidenti chi può negare
Ma viene dall'esterno non è una crisi Inter endogeno che si sono già viene dagli enti dagli anni della
Delle responsabilità come ha chiamato il più grande che sono gli anni del liberismo
E che si sono conclusi appunto con con questo
Se mai paradosso quale e che noi
Dice Beha dobbiamo uscire da questo paradigma entrare in un altro ma e sono gli americani che devono uscire da questa tara dei
No l'Europa dico c'è una letteratura sterminata sulla distinzione fra appunto che ha richiamato Pirani stesse il capitale il
Il modello renano il modello americano il modello europeo dice rischi nel modello americano
è qui il problema è che e ora
Fortunatamente ha vinto Obama che non è un caso anche per cui Obama ha vinto
No perché c'è stata una mobilitazione
Sostanza conflitti anche gli apparati l'apparato del Partito Democratico è stato sconfitto che sosteneva la Villari
è stata una grande lezione di democrazia quello che abbiamo avuto in America e molto duramente inizierà anche un'inversione anzi è già iniziata basti pensare fatte locale Obama che ha detto la prima cosa da realizzare quale
è il sistema sanitario nazionale è una vergogna che in America quarantasei milioni di persone non hanno assistenza medica
Il Paese più ricco del mondo no vi è una cosa intollerabile
Scusate ora faccio un'altra nota critica mi dovete scusare e quindi si insiste continuamente su queste sistema elettorale che sarà avrebbe espropriato addirittura
Vi racconto piccola metterlo per cui questa storia espropriazione quanto meno è come dire retorica e forse anche fuori luogo
Bassanini vent'anni fa sta negli Stati dove in Gran Bretagna e sta studiando il sistema costituzionale
Inglese viene colpito da fatto siamo gli anelli annegata ce l'aveva colpita fatte che è una legge che era stata approvata col sessanta per cento dei voti Commons è stata bocciata alla Camera dei Lords
Allora Bassanini chiede a un deputato conservatore siccome ma è questo che questo è dice semplici addetti deve dotazione ter loro cioè i Lords possono sceglie liberamente
Nomino perché se io voto contro la Thatcher prossime elezioni non mi mette in lista
Quindi per favore non ero girammo non stessa scriteriata mentre il sistema uninominale maggioritario che è un sistema in cui lei segrete le segreterie decido anzi il segretario
Non le segreterie e segretario decide che sarà candidata chi non sarà candidato
Secondo si avevamo un sistema quello della cosiddetta Prima Repubblica uso questa espressione così visto che ormai si è affermata anche sette norme non c'è stata una prima seconda e comunque
Il sistema elettorale per quello proporzionale sì è vero che c'erano intanto al Senato hanno c'era noni nomina ma la Camera c'erano quaranta candidati ma chi li sceglieva si quaranta candidati sempre dei segretari non solo
Non venivano scelte in base effettiva ed
Sulla base di
Come dire come sulla carta si potrebbe pensare ma in fondo in definitiva no e il cittadino che si sceglie il suo candidato no c'era un manuale Cencelli
Gli vent'anni fa che aveva stabilito con rigore preciso per esempio al Comune di Roma quanti con soldi occorrevano per avere quindicimila preferenze senza le quali non veniva eletto Consigliere
Nel mio amico Roberto Villetti si presentò con trenta milioni ELI-FIS rimborso locale ARO beghe cefali costi esordisce
Scusate la ragazza
C'è voglia centocinquanta milioni se non arrivi a quindici mila preferenze non vai via
Non viene eletto
Roberto Villetti ci ha tanti pregi e Gian pure qualche difetto quale quello l'ostinazione che si presentava spese trenta milioni ebbe e dato che era vice sedermi vicedirettore avanti glielo disse c'è una certa visibilità tremila e cinquecento voti di preferenza
Dove si ripresentano qua tardi dopo arrivo subirà conclusioni si presenta quattro anni dopo questa volta da settanta milioni fece lo stesso discorso euro perché c'è fango settanta milioni fatte na tra vacanze
Lui ha fatto la sua campagna elettorale quanti voti preferenze avute sette mila cinquecento volte
Quindi quel sistema lasciamo perdere per favore che il sistema della massima corruzione e la scelta è tutta nel cervello nostro ma non è la realtà io lo difesa all'estremo quel sistema e poi mi sono reso conto di from mi sono arreso all'evidenza
Questo sistema elettorale non è malvagia tutto sommato secondo me pur uno dei migliori chiudo ricordando che sulla rimessi Macaluso dieci anni fa questo io e Carfagna avevamo proposto questo sistema elettorale ecco perché io anche lo difendo grazie
Nell'alternanza che ci siamo dati anche fra gli impegni che abbiamo
Volevo dirle qualcuno aveva visto che mi sono allontanato siamo sindacato non possiamo pesanti della situazioni degli altri lavoratori
Quindi abbiamo dato dei tanti quel tempi siamo intenzionati
A rispettarle barca evidentemente avendo un SAL servizio sono lavoratore che il sospetto
Quindi noi pensiamo ancora ad un intervento del Po e Albert conclusione di di Luigi anzidetti nostro Segretario generale
Resta Nottola entrava avverso il tornava Marcues oggetto dell'università Parthenope di Napoli
Il professor il Tannenbaum Bellomo Russo
Salvando i primi ad intervenire nel prossimo dibattito esse hanno degli appunti li alleghiamo agli atti di quella storia di questa primo sparo come si suol dire sto quelli
Professor Esposito come ultimo intervento ove grazie dell'opportunità ma non ne approfitterò nel senso che mi riservo anch'io di inviarvi degli appunti scritti
Perché secondo me i la bontà di questa giornata innanzitutto l'apertura di una grande discussione che penso debba passare per la formalizzazione
Anche di inevitabilmente
Ambiziosi disegni e progetti da portare avanti in sede politica in sede parlamentare perché no
Devo dire ho letto un gran piacere il documento perché mi ha fatto pensare agli anni scorsi a tanti tanti tanti anni fa quando
Le grandi organizzazioni sindacali
Erano promotrici di idee nuove di riforme e
Forse una delle più importanti a parte lo sono lavoratori però
Uno dei temi che oggi è stato sempre toccato
Da vicino senza mai essere invece
Così
Rilevato nella sua evidenza
E che ad esempio la parte del documento che riguarda
L'attuazione delle misure per la liberalizzazione e del mercato del lavoro comunque di un controllo di una regolazione del mercato del lavoro
Richiedono una un passaggio che è ineliminabile e cioè quello di una forte promozione di un forte rafforzamento dei diritti sindacali
A livello aziendale e diciamo di un metodo concertativo di cui ormai si è smarrito il senso a livello nazionale cioè penso che una delle uno dei metodi uno dei modi del riformismo
Uno dei modi nobili del riformismo è questo coinvolgimento sindacale ma
Direi però anche questa istituzionalizzazione nel coinvolgimento sindacale che passa inevitabilmente per un riconoscimento forte dei diritti sindacale
E penso che da questo punto di vista una diciamo
Qualcosa a cui dovremo pensare partendo da questo documento eh
Forse
Sforzarci per l'ennesima volta ma questa volta con un intento realmente costruttivo
Ad una importante legge sindacale Ada alla possibilità di in qualche modo riprendere un dibattito sull'opportunità
Di una formalizzazione
Delle regole di creazione del consenso e di partecipazione sindacale io penso la giuslavorista che questo sia un momento ineliminabile che passi
Anche sì per la verifica della rappresentatività ma passi anche per
Il rendere istituzionale
Il rilievo della rappresentatività che formalizzi il rilievo della rappresentatività
Senza che questo ruolo ce lo dobbiamo far diciamo così prendere
Danni misure legislative collaterali che possono compiere una
Secondo me dei danni incommensurabili penso al disegno di legge sullo sciopero
Di qui ormai da tempo non parliamo più quello presentato a febbraio che in qualche modo introduceva SISM surrettiziamente e in modo non sistematico una verifica della rappresentatività che andava a incidere sull'esercizio del diritto di sciopero
Io penso che questo sia un rischio che non possiamo da riformisti nel momento in cui ci riteniamo tale il correre
Se il riformismo in senso nobile è proprio quello di in qualche modo
Anche
Riflettere sulle modalità di formazione del consenso sugli strumenti sulle procedure ed istituzionalizzazione della dialettica penso che una nuova legge sindacale per il nostro Paese sia inevitabile vi ringrazio
Grazie a lei alle conclusioni o l'intervento conclusivo come
Meglio dagli orari è opportuno e incongruenza relativa orfano definirlo a Luigi Angeletti
Noi
Abbiamo cominciato a pensare
Che
La crisi
Avrebbe prodotto dei
Cambiamenti che quando essa
Cominciava a dare segni
Di
Aver esaurito gli aspetti più duri
In
Ci sarebbero e sarebbero apparsi Segni di una
Definibile ripresa
Questa ripresa avrebbe creato molti più problemi
Della crisi stessa molti più problemi sociali i politici
E come avremmo affrontato
Non tanto la crisi sua uguale siamo almeno teoricamente attrezzati ma come avremmo affrontato un paese un mondo
Che sarebbe uscito
Diverso da quello che abbiamo sinora conosciuto
E quindi ci siamo posti questa domanda
Forse
E necessario
Rendere reale l'affermazione che noi siamo un sindacato laico riformista
Cioè un'organizzazione fatta da persone che cercano di comprendere la realtà
Di interpretarla
E
Tentare di dare delle risposte
E per rendere reale questa
L'affermazione
Su questi
Aggettivi
Ci siamo posti l'altra domanda forse
Non dobbiamo a vedere la presunzione
Di riuscire a capire
Tutto da soli
E dobbiamo superare
Un terribile vizio secondo noi
Che è quello di
Declinare continuamente delle analisi che forse
Sono sorpassa
E quanto meno avete quella umiltà chi è quel coraggio
Necessario per solo come dire sottoporre tante analisi ad una
Confronto ad un giudizio ad una valutazione diversa quindi per questo abbiamo cercato di organizzare una discussione
Che coinvolgesse persone
Diverse dai sindacalisti
A che ci potessero dare chiavi di lettura sul quale riflettere per questo non
Questo convegno come è stato detto questo dibattito questa discussione
Per strada organizzata proprio con questo approccio
Cominciamo da qualche parte
Non per raggiungere un documento l'ho subiti o non è costruire un documento su quale organizzare un consenso su questo siamo bravissimi forse inutile siamo anche presuntuosi non pensiamo nemmeno che aveva bisogno tanti consigli
Avevamo invece bisogna dicevo di come dire di capire se i nostri strumenti culturali
Ancor prima che
Politici sono strumenti all'altezza e faccio qui delle cose concrete dico su cui i punti su più per noi più problematici
La prima
Noi cominciamo a pensare che l'Italia riuscirà
Che il mondo che uscirà
Da questa recessione
Sarà molto più
Disuguale
Non ci lamentiamo delle disuguaglianze
Io penso che sarà più disuguale di quello che c'era nel due mila e otto
In Italia
Si usano delle statistiche per definirne le sue caratteristiche le sue dimensioni economiche e sociali
Si dice
Abbiamo un a reddito pro capite x un tasso di disoccupazione x una crescita del PIL o una di crescita del PIL e mettiamo lì una cifra
Spendiamo tanti soldi per la ricerca
Ma il nostro livello di competitività culle compiti viale il nostro sistema economico è y facciamoli vedere graduatoria andiamo a vedere
E apparentemente
è la verità sono numeri
Ma nascondono
Dei Paesi diversi
Dentro lo stesso confine statuale
La nostra industria
Nel due mila e otto
A scavalcato molti Paesi
Nella sua capacità di esportare
Ha conquistato quote di mercato e non vendendo scarpe
A basso costo
Il a una
Cinquantina di province del nostro Paese
A redditi pro capiti
Tra i più alti al mondo
I tassi di disoccupazione più bassi al mondo
Questa è la realtà
Questo è un pezzo della realtà
Quando si fa una media sulla crescita del PIL basta guardare o sul reddito pro-capite sul tasso disoccupazione cosa capita negli altri cinquanta sessanta province del Paese
Io ovviamente e ci si accorge di avere due Paesi
Io non conosco ma non sono un un professore universitario non è uno studioso la mia livello e di informazioni di cultura e empirica leggo qualche cosa che spesso un appassionato di letture frutto di statistiche
O di storia dell'economia ma
Non nudo a me non risulta che ci sia stato un caso al mondo
Di crescita di sviluppo dell'economia di un Paese che di per sé in nessuna epoca e in nessun sistema economico non abbia prodotto
Ulteriori differenze
Perché un Paese che cresce non cresce tutto assieme
è impossibile non si è mai verificato
Quindi quando la crisi adesso siamo scesi più o meno tutti assieme e anche abbastanza velocemente quando ricominceremo a smetteremo di perdere ed cominceremo a crescere a produrre un po'di ricchezza in più dell'anno precedente
Non quella
Dedicava un prodotto
Mila otto male Franco precedettero cioè cresceremo più di Quaggetto forse produrremo più ricchezza riguardavano dal due mila e nove oppure due mila undici un po'più del due mila e dieci
Questo avverrà e proverà oltre ed io le differenze
Dal punto di vista dei segmenti dell'economia dal punto di vista territoriale
E quindi dal punto di vista sociale
Io sto dico nelle nostre riunioni noi ci dovremo abituare a fare delle cose assurde
A vivere delle situazioni paradossali
Lo stesso segretario lo stesso sindacalista
Nella stessa categoria
Farà un accordo per
Avere più soldi perché li si fa straordinario magari si assuma pure qualche persona l'azienda sta facendo profitti
A
Duecento metri di distanza
Ma fare un accordo perché licenziano
E questo già sa come sta come dire in embrione sta già capitali
Quindi ci saranno differenze le differenze aumenteranno e aumenteranno anche dal punto di sapere i doriani ci risparmiamo le le ragioni
Come si
Guida
Una politica sindacale in queste condizioni qual è
La stella polare
Sicuramente bisogna
Affrontare due tema meglio la risposta è riformismo che detta così è il tutto il suo esatto contrario cioè nulla
Ha bisogna avere un'idea
Di che tipo di riforme effettivamente abbiamo bisogno
Quali valori ispirano queste riforme
E noi pensiamo che l'unica cosa che
Sia da salvaguardare e da conservare
Rispetto alle esperienze
Diciamo così della nostra cultura politica e degli uomini delle persone delle donne che hanno fatto questa cultura negli dei decenni passati siano due principi fondamentali
La libertà e la giustizia sociale ma non come
Puramente parole belle
Perché se perché secondo noi riflettono
Effettivamente i sentimenti più profonde delle persone perbene o degli uomini di buona volontà
Il sentimento della libertà
Che caratterizza ogni essere umano il sentimento della giustizia sociale cioè del fatto che ci deve essere
Un senso di giustizia
Che è difficile vivere bene
Se quello affianco a te è vittima di qualche sopruso di qualche prudenza di una ingiustizia che tu pensi moralmente socialmente e politicamente ingiusta inaccettabile questi due ci sono due cose importanti
Che secondo noi non devono essere smarriti che nonché non è un problema di fasi storiche di cicli storici e neanche di modelli economici
E quando i modelli economici viola una di queste due regole diventano insopportabili e a lungo andare non funzionano
E se ha un senso
L'idea
Quella che oggi è lo slogan mondiale non luogo mondiale quale la persona adesso tutto il mondo
Dalla in qualunque sistema economico e qualunque sistema politico e può addirittura in qualunque religione
Tornano a dire la persona al primo posto
Questo è il la questione che ci deve interrogare perché tratti della nostra cultura politica della quale noi siamo anche condizionati
Pertanto il Perù pezzi dello Statuto politica questa
Non è stato sempre vero
L'altro giorno ho ascoltato un dirigente politico
Che
Ha fatto un'osservazione apparentemente banale ma mi è apparsa così
Come dire realistica da quasi sconvolgente
Non per me ma per l'uditorio che l'ascoltava ci dormì dobbiamo conti ritornare ad occuparci degli operai era ovviamente un dirigente politico di un partito di sinistra
Li dobbiamo tornare a occuparci degli operai ma non come classe come persone
E questo secondo me è una rivoluzione culturale
Perché
I partiti di sinistra si sono occupati
Delle libertà collettive
Dei diritti collettivi
E in un mondo dove
Sì diceva che
Di operai
Definibili come classe
Sto hanno una
Funzione una missione politica
Di trasformazione della società
Che essa avvenga attraverso riforme o attraverso rivoluzioni è una questione che abbiamo liquidato tanti decenni fa e quindi del è del tutto secondaria ma l'idea che
Ci sia nella definizione del lavoro dipendente una missione politica è stato il la cifra con la quale
Si è costruito il rapporto tra i sindacati e la politica
Noi non abbiamo bisogno
Di ridefinire il nostro rapporto con i lavoratori dipendente perché
Siamo tutta stessa cosa e non abbiamo problemi ma la politica ha bisogno di riferire il
Di ridefinire il suo rapporto o perlomeno quella parte della politica che
A queste antiche tradizioni di riferire il rapporto tra
Quindi il collettivo e il individuale e la persona ed è un mondo completamente diverso questa è una delle ragioni secondo me fondamentali
Del perché in Italia due questo rapporto è stato
Come si può dire assoluta pente intrecciato
Ci sono stati i destini diversi
Ed è la vera ragione secondo me del perché è necessario
Che l'autonomia dei sindacati non sia semplicemente un bene attribuibile alle alla nomenklatura
O ai gruppi dirigenti dei sindacati che intendono scrollarsi da molto tempo sono scollati dosso l'uomo così la
Il
Il rapporto di sudditanza ideologica culturale da parte dei partiti di sinistra perché adesso i son venute meno le ragioni culturali ideologiche
Di questo all'apporto
Quindi ridefinire la il rapporto tra i sindacati la politica è una questione sostanziale perché è sostanziale perché per fare del riformismo per i sindacati
In assenza di un partito riformista
Che forse non è più riproducibile
Con le stesse caratteristiche con le quali lo abbiamo vissuto immaginato sperato né il ventesimo secolo
Diventa essenziale
Perché io non le riforme il riformismo il i cambiamenti necessari li possono fare solo la politica e la crisi economica
Ha insegnato a tutti
Che
è stata l'assenza di politica
Una delle motivazioni fondamentali e non solo l'ideologia di fare soldi con i soldi
Ma è stata l'assenza di politica il predominio dell'economia sulla politica a impedire che si facessero regole che quindi la politica esercita su una qualche forma di controllo di indirizzo
Dell'economia dell'attività delle persone eccetera eccetera oggi abbiamo bisogno di politica quindi il sindacato che si pone l'obiettivo di essere riformista cioè di trasformare un po'la società
Non si può che porre il problema del rapporto con la politica ma forse non più con lo stesso schema
Che c'era negli anni nel ventesimo secolo
Cioè di una qualche divisione dei lavori
Ho dei compiti odiare
Asimmetrico lavoro tra la politica cioè la fase futura politica le strutture politiche e le organizzazioni sindacali
Che
Su rappresentano interessi collettivi come lui le confederazioni dell'impresa e le confederazioni dei lavoratori dipendenti
E quindi rapporto con la politica è fondamentale per il sindacato che cosa può fare il sindacato
Il sindacato l'unica cosa che può fare oltre che a produrre delle idee
Può
Proporsi come uno dei componenti più o meno importanti più o meno fondamentali a seconda se
Ne è capace per ricostruire un blocco sociale
Non su una connotazione ideologica
Ma un blocco sociale
Determinato dal fatto della convinzione che esistevano degli interessi
Legittimi e anche positivi di questo blocco sociale nel fare delle politiche di riforma di cambiamenti di modernizzazione di rendere questa società più efficiente ma allo stesso tempo più giusta
Senza la costruzione di questo blocco sociale è difficile che oggi la politica
Abbia la forza politica di produrre dei fatti non poi non trascuro qui e non ne vogliamo neanche parlarne della qualità del sistema politico del giudizio siamo politico cioè poi alla fine
Il un giudizio l'organo politico dovrebbe essere
In maniera diciamo così onesta
Dado sulla sua efficacia su ciò che produce un siamo politico cioè siamo imprese è un sistema politico buono e quello che esalta le virtù di questo di un determinato Paese le sue capacità di
Cambiare di immaginari delle risposte soddisfacenti per la maggioranza dei dei cittadini quindi del saper
Dare un'idea di che tipo di società
Si ha in mente e di declinare questa società cioè di spiegarla perché al Vice oppure il consenso quindi c'è bisogno che la gente capisca e condivida
Le scelte e i il modello di società che essi che sia
Questo sì sarò Polirone abbiamo efficace non efficace non lo so sicuramente quelli che avevamo non starebbero all'altezza per le cambiamenti strutturali che sono avvenuti e non saranno più riproducibili
Il le vecchie divisioni ideologiche a cui ovviamente le persone della mia età non posso che essere appassionati per motivi perché nessuno può cambiare il proprio a propria vita
Questo non ci è dato
Forse anche una fortuna
Non può cambiare le proprie esperienze c'è dato la possibilità di riflettere di pensare e di avere capacità critiche ma non di cancellare le esperienze che che ognuno di noi avuto
Sicuramente la nostra intelligenza ci fa comprendere ci fa intuire che molti dei par Vigni sui quali si è costruito
La a politica è il rapporto della fra il sindacato e la politica che non ci nascondiamo è un problema
Il ruolo del sindacato nella società
Sono ovvero di meno e che quindi bisogna veramente riflettere su quali saranno i nuovi paradigmi così come non sarà banale e semplice
Liquidare la alla crisi della socialdemocrazia in Europa
Senza a riflettere su
Questa constatazione
Ma non è che le orrore spunti sia Astaldo
Pensare che
Produrre ricchezza fosse una questione delle imprese
E che
La politica
Socialdemocratica si ponesse solo l'obiettivo gli dissi di redistribuire queste ricchezze
E che quando il meccanismo di accumulazione di produceva ricchezza entrato in crisi perché forse non poteva che essere così
Ci siamo improvvisamente smarriti perché dovevamo dare la risposta o perlomeno la sinistra avrebbe dovuto dare la risposta di come si fa come si produce un sistema economico che produce ricchezza e non sa più che dire
E che l'eccesso di liberalismo o dell'accusa di essere stati succubi del liberalismo al punto tale che nel Paese che anni che ha conosciuto che ha fondato socialdemocrazia come in Germania e dove sicuramente il partito socialdemocratico almeno del ventesimo secolo a
Imparai Niardo di sé tutta l'Europa a il l'ultimo cancelliere socialdemocratico veniva accusato dai dai sindacati DS il compagno degli imprenditori
Forse come dire questa
Questa separare l'idea di dare questa separazione che le imprese devono funzionare produrre ricchezza posti di lavoro e quant'altro e la politica si deve semplicemente far sì che
Come diceva la Malfa tosare la pecora
Senza ammazzarla
E poi distribuirà la lana da tutti
Va bene
Io ero sono rimasto alla mancata
Firme mi dispiace
No Lamalfa padre
La Malfa padre no che l'ha detto La Malfa padre l'ho letto io
No no io guardo la Malfa vale scusate
Ugo La Malfa solo letto in un'intervista quindi quasi in contemporanea
Quindi la citazione non è casuale
Questo credo che e fare i conti su qual è il sistema economico che riesce a produrre ricchezza oltre che occuparsi di redistribuzione quali sono le politiche
Necessarie perché un sistema economico sia efficiente cioè produca più soldi di quanti ci se investono
è una questione culturalmente
Oltre che politicamente irrisolta
Questo però non è il nostro compito noi possiamo
Cercare di aprire una discussione e segnalare come ente giusto che noi siamo che nel nostro
Fare il sindacato abbiamo avremmo bisogno diciamo così avremmo bisogno
Di
Degli interlocutori politici che si facciano il loro lavoro cioè indichino qual è la società dentro la quale intendono camminare noi più di segnalare non possiamo fare e non vogliamo
E a un dagli ogni equivoco neanche cambiare lavoro
E nel fare surrogati
Proprio nel momento in cui del stimoliamo che la crisi del del di quello che appare una crisi di sistema determinate da crisi della politica cioè dell'assenza di politica non vorremmo come dire
Continuare a alimentare l'errore per un'altra per un'altra parte queste sono i punti i temi sui quali noi vorremmo poter discutere riflettere continuare a discutere
Per riuscire
A costruire una politica sindacale più ancor prima che
Una piattaforma per la UIL
Una politica sindacale
Adesso dico una cosa che spero i miei amici e compagni della UIL prenda Rover il verso giusto no quindi siccome io sono candidato a fare il Segretario generale dicevo questo
Sia
Prima c'è stato l'espressione bellissima chiudo non so chi ha detto un paio di interventi hanno detto le le correnti sindacali mi
Poi c'è l'aggettivo che non ha nessuna importanza
Pensate noi siamo abituati io sono il segretario di una delle tre confederazioni sindacali
Che ovviamente considero la migliore ridotte e quella che avrà un futuro a però pensare che in un mondo nel quale
La la Costituzione materiale
Del sindacato cioè CGIL CISL UIL come è stata storicamente determinata a qualche B ha bisogno di essere rivista un come lavoro forse la Costituzione italiana
Quindi problemi dalla presente agli atti la misurazione dei diritti dell'esercizio di come si contratta chi ha diritto a contrattare quanto vale contrattare che chi deve rispondere eccetera cioè tutte queste
Elementi fondanti e fondamentali
Ma in un mondo così
In un mondo sindacale così si può a vere l'idea che in fondo
Sia ci sia una come dire ci sia un atteggiamento tipico di una corrente dentro un partito
Qual è l'atteggiamento di una corrente dentro un partito
Produrre le idee migliori e prendere la maggioranza e la guida di quel partito
Va beh
Ringraziamo in particolare del Segretario generale inconsueto ma desidero ringraziare tutti gli intervenuti per l'attenzione con cui hanno seguito l'insieme del dibattito inconsueta anche l'attenzione
In ordine a Lisbona ed erano informati
Diseguale vorrei essere saremo questa riunione ovvero attacca allora ovvero
Abbiamo otto Ezio esatto che era un'iniezione di dibatte dico sale e pertanto esprimo ammanta informate
Sul proseguo
L'informazione avevano adattarsi al summit non aveva Roma passata legge
Cardinal da a