L'Italia e la crisi. Occupazione, diritti, welfare: le nuove sfide dell'uguaglianza. Confronto tra Giulio Tremonti e Guglielmo Epifani

Buongiorno benvenuti
Io mi chiamo Mario Sensini sono un giornalista del Corriere della Sera
Sono stato incaricato accettato molto volentieri di moderare questo faccia a faccia tra il Ministro dell'economia Giulio Tremonti
E il segretario del vostro sindacato Guglielmo Epifani un incontro che avviene poche ore dalla presentazione del Documento di programmazione economica e finanziaria di alcune
Decisioni importanti
Che riguardano la politica economica di cui tutti siete
A conoscenza
Un incontro che comunque come si vede dal titolo le mie spalle si intitola L'Italia e la crisi
Una questa conferenza con programmatica occupazione diritti welfare le nuove sfide dell'uguaglianza allora prima di arrivare
C'è uno dei temi di
Stretta attualità siccome l'argomento che poi diciamo sta più probabilmente al cuore di tutti quanti è
La crisi
L'analisi della crisi
Le ricette
Per uscire da questa situazione
Quindi si avvitata sembra essersi abitata l'economia mondiale
Io chiederei
Comincerei così se
Epifani è d'accordo con il chiedere al ministro
Qual è il suo punto di vista dunque un po'di tempo fa in televisione Lucia Annunziata
C'è stata una conferma appunto il ministro ha ricevuto
Un invito dal il comitato centrale
Del partito comunista cinese per ottobre ad andare a discutere a fare una lezione
Sulla crisi sulle elezioni che possono essere tratte da da questa crisi non è così
Mi sembra che questa insomma possa essere oggi
Una buona palestra per un primo allenamento insomma se vuol cominciare
Darci
Motivo infarinatura
No
E davvero e non
Per retorica e davvero non ora essere qua con voi oggi
Io ho memoria dell'altra
Dell'altra volta che sono venuto come Ministero nel mille novecento novantaquattro
Userò commetto venne in gara
Questo
Questa
Discussione andare a parlare la scuola è partito comunista cinese
La lezione che dovrei fare sul effetti politici della crisi globale
Allora primo la crisi è globale Pecchia causando nella globalizzazione la globalizzazione non poteva essere fermata
Caduto il muro di Berlino fatta la scelta
Pacifica di integrazione del mondo in un'unica geografia piana di scambi di commercio e di pace
E tuttavia
Poteva essere fatta
L'opinione che io ho cercato di tirare fuori tanti anni fa e adesso mi sembra un'opinione che si sta un po'diffondendo poteva essere fatta in un tempo o meno
Concentrato
La scoperta geografica
Dell'America ha cambiato il vecchio mondo dell'Europa ma
è stato un cambiamento lungo più di un secolo
Che si diceva
Con l'apertura degli spazi Atlante eccessi diceva che
Il mondo il vecchio mondo europeo
Era mondo ossa furioso sa
La globalizzazione ovvero per essere chiari la scoperta economica dell'Asia
è avvenuta in pochi anni
Tanti sono quelli che passano
Dalla caduta del muro a oggi ottantanove cade il muro di Berlino novantaquattro a ma che esce Marocco si definisce il trattato sul commercio mondiale nel due mila uno l'Asia entra
Nel
Quattro Edgar nella commercio mondiale nel due mila sette inizia la crisi siamo qua
Poteva essere fatta in tempi meno violenti in tempi un po'più lunghi poteva essere fatta in un modo o meno spinto dalla leva del debito
La scelta fondamentale è stata la divisione del mondo in due parti l'America
E l'Asia l'ASI ha produce merci a basso costo l'America le comprate detto
Poi naturalmente tutto è molto più complicato ma di fatto i tempi sono stati molto corti e
La leva del debito è stata decisiva proprio per fare un processo storico di questa dimensione in un tempo così breve
La crisi sia sviluppata adesso corna Epifani parleremo fondamentalmente la crisi ha preso l'Italia
Da fuori
E paradossalmente la pesa
Sul punto in cui l'Italia era più forte sul commercio sull'export a sull'imposta sull'Expo colonia italiana è un'economia
Molto interessata impegnata sull'import export noi non dobbiamo mai dimenticare abbiamo la seconda manifattura d'Europa
Dopo la Germania
Sul punto più forte che non erano gli immobili le banche la finanza che avevano la forza apparente degli altri Paesi e sono
Le cause
Di immobili
La finanza la borsa le cause delle difficoltà agli altri Paesi
Noi siamo stati presi sulla manifattura su un punto di forza
C'è stato a partire dalla autunno del due mila otto un generale caduta della domanda nel mondo la caduta della domanda il mondo appeso anche il nostro Paese
Noi abbiamo fatto una politica che teneva conto
Dell'impatto della crisi sull'Italia
Abbiamo fatto come tutti i Governi una politica che pensavamo facciamo una politica che pensiamo sia adatta
E funzionale e corrispondente a come la crisi si è manifestata in Italia
In tanti Paesi la crisi si è manifestata sulle banche da noi si è manifestata in modo diverso e tenendo conto di questa differenza abbiamo fatto
La nostra politica ma questo forse è un passaggio successivo per chiudere la crisi è globale perché a causa nella globalizzazione
A causa in fenomeni che sono anche l'assenza di regole
Le asimmetrie tra
Ordinamenti che si sono
Creativi nel mondo ha cause complesse ma certamente un fenomeno di questo tipo la globalizzazione che
Si ferma notti si ferma all'organizzazione della crisi dei che si manifesta in questo periodo
Non la capisci guardando un solo Paese la gestisce guardando il tuo Paese ma la capisci se vedi cosa è successo nel nel mondo più in generale ma
Epifani
Forse vale è stato con gli altri sindacati europea è stato ricevuto dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi pochi giorni prima del G otto
Probabilmente
Rispetto a questo appuntamento c'erano delle delle attese particolari secondo lei il messaggio che è venuto fuori da L'Aquila risponde un po'alle domande
Che si fanno le persone che oggi diciamo vengono colpite dalla crisi o che comunque assistono a
A questa situazione che cosa che cosa le lasciamo alla fine
A questa questa riunione una cosa la stessa cosa vorrei chiederle al Ministero subito dopo si
Quali sono quelle prospettive effettive di il cammino di questo nuovo assetto delle regole che appunto insomma non sappiamo che
Ormai per
Valutazione comune possono essere state all'origine di questa crisi ma che comunque
Sono ancora lì tutte sul tavolo con tutti loro meccanismi piuttosto pericolosi
I fan
Sì intanto
Diciamo che dal punto di vista dell'analisi quella che qui a ripetuto in breve esistono
Corrisponde abbastanza bene a quello che
Non da oggi noi andavamo dicendo
C'erano troppi squilibri nel mondo troppo disuguaglianze
Avevamo posto da tempo ricordo in più di un'iniziativa al problema delle regole della governance mondiale
E dentro questo lo dico perché
Talvolta Tremonti ce lo dice
Noi
Abbiamo posto da sempre con forza
Tra le regole della globalizzazione
Un principio di reciprocità
Perché
Non si riesce a capire perché puoi competere anche con Paesi a più basso reddito condizioni diverse e va bene
Però l'unica cosa che non può sopportare
Perché devo Calizzi
Far crescere economie
In quelle economie
Il principio della democrazia della libertà sindacale
Non vengano rispettate così come non vengono rispettate molti Paesi del mondo le raccomandazione dall'Organizzazione internazionale delle
Loro vuoi
Sul lavoro dei bambini oppure
Sul lavoro delle donne oppure sulla
Sulla schiavitù e visto che il ministro va a fare questa lezione
Al Comitato
Centrale
Partito comunista la scuola
Del Partito Comunista
Cinese io sommessamente lì chiederei
Tra le cose che dirà
Anche di porre la questione del rapporto tra il mercato e la democrazia
Perché
Da noi
Mercato è cresciuto nella democrazia la democrazia è riuscita a mettere soprattutto nel modello europeo
Regole al mercato quando questo è avvenuto quegli spiriti animali tipici di una competizione senza freni è stata in qua
Che misura controbilanciata
E dentro queste istituzioni che regolano il mercato
Le organizzazioni sindacali le leggi sul lavoro la protezione
Di coloro che hanno
Più bisogno di essere tutelati sono state un fattore fondamentale
Così come non c'è dubbio che la crisi colpisce molto noi come Paese esportatore
A me non stupisce
Cioè noi siamo insieme con la Germania il Paese chi ha un arretramento della proprio PIL
Più grande
Aggiungo che non c'è bisogno di nascondere i dati perché tanto i dati prima poi escono fuori e purtroppo i dati ci dicono a oggi che se non mettiamo assieme l'andamento del PD del due mila sette quello del due mila del due mila e otto e quello del due mila e nove
Noi in questi due anni siamo stati Paese europeo tra i grandi Paesi che arretrerà di più
Perché quest'anno chiuderemo almeno cinque virgola qualcosa come dice il DPEF
Ma l'anno scorso noi siamo andati indietro di un punto
La Germania l'anno scorso è cresciuto di un punto e mezzo nel combinato disposto dei due anni non c'è grande Paese europeo
Che va indietro più del nostro questo è un problema
Perché io non so se sono vere le previsioni ma la cosa più presumibile che noi per arrivare a livello di ricchezza di produzione e di valore del due mila e sette
Probabilmente ci dovremo mettere ancora cinque o sei gli anni noi avremo un periodo lungo di risalita
E da questo punto di vista il ministro lo sa perché noi occasione ne abbiamo parlato io credo che si potesse fare un po'di più anche nella ristrettezza dei vincoli di bilancio e che se facevi qualcosa di più adesso per sostenere la domanda
E rilanciare gli investimenti forse avremmo avuto un PIL un pochino meno in caduta libera di quello che noi abbiamo
Di quello che noi abbiamo di fronte al nove
Da questo punto di vista il G otto dell'Aquila io mi aspettavo qualcosa in più
Con il G venti di Londra
O se il ministro integra correggerà si erano fatti due passi in avanti
Importanti anche se
Tutto sommato limitati i paradisi fiscali da un lato il rifinanziamento del fondo monetario della Banca internazionale
Per avvenire una disponibilità finanziaria più forte
Però
Del passato G otto dell'Aquila ma queste benedette regole
Per quanto riguarda
I criteri di governo della dei mercati finanziari ancora non ci sono
Io resto dell'impressione ma non credo spero di sbagliarmi ma non credo
Che più passa il tempo
Il più l'economia riprenderà lentamente a crescere
Il rischio che alla fine si dica tutto sommato perché dobbiamo regolare i mercati proprio adesso che riprende
La situazione sia molto forte e questo non va bene
Perché questa crisi non è una crisi neutra
Dietro quel meno cinque dietro quel meno uno ci sono aziende che chiudono posti di lavoro che si perdono persone che ha hanno in cassa integrazione difficoltà a finanziare il welfare la formazione la sanità ci sono problemi per le persone
E se devo indicare il problema morale di questa crisi è uno solo questa è una crisi che ha delle responsabilità evidenti
C'è una massa enorme di persone nel mondo che in ragione delle responsabilità degli altri pagheranno personalmente
Questa crisi si scarica sulle nuove generazioni il peso del debito che si sta facendo per mettere liquidità nel sistema alla fine non può essere che coloro che non hanno nessuna responsabilità paghino tutti i prezzi di questa crisi senza riuscire neanche a cambia
Quei meccanismi di governo e regolazione dei mercati che ci hanno portato
Alla crisi di oggi perché questo vorrebbe dire unire
Alla questione morale una beffa insopportabile
E da questo punto di vista insisto chiedo al ministro il nostro Governo
Che
Non è stato l'accusa sarà qui svolga settembre non si superi il due mila e nove senza stabilire
Con gli altri Paesi una parte fondamentale di queste regole di governance mondiale se no vuol dire
Che nessuna lezione i Governi hanno tratto da questa crisi e lo dico
E e il Ministro
Credo capisca questo ragionamento lo dico soprattutto su un punto
Perché il ministro quando affrontato nei suoi libri il tema della crisi ha sempre detto era un periodo in cui i mercati governavano la politica e quindi le democrazie
Quello che ho detto nella mia relazione e tempo che la democrazia e la politica riscopre
La capacità di governare regolare i mercati e lo sviluppo se noi come collettività mondiale non si riesce
A conseguire questi o Vietti io temo ci vorrà un anno ci vorrà dieci anni ci ritroveremo in un punto nel quale
Il mercato decide e la politica segue se vogliamo costruire un mondo più sostenibile ambientalmente
Ci al meglio e più coeso abbiamo bisogno che la politica afferma il suo ruolo con la capacità di coordinarsi meglio
E di trovare le soluzioni al problema che è uno solo che il mercato e uno e gli Stati sono tanti
O gli Stati si mettono d'accordo e arredo non in mercati oppure come si diceva un tempo il morto riprenderà il vivo e questo non sarebbe onestamente ammissibile
Ministro Tremonti c'è davvero c'è la possibilità di chiudere questo capitolo
Dei global legal Standard di questo nuovo assetto della regola entro la fine di quest'anno e poi che cos'è che la spinge a dire lo ha fatto in più occasioni non ultimo anche presentando Documento di programmazione economica che
Per come è la situazione oggi e all'Italia alla prospettiva di uscire da questa crisi
Più forte di altri Paesi che cos'è che la spinge
A
A dire questo
Nei quali sono questi segnali che in qualche modo di
Non negativi come c'è scritto il DPEF comunque insomma di possibilità di
Una ripresa della crescita lei sta intravedendo in questa in questa fase della congiuntura
Dunque
Il lato diciamo globale ancora
Io credo
Con voi con
Epifani noi stiamo dalla parte giusta che non è la parte o il lato del mercato e il lato della politica
Poiché sulla politica possiamo avere abbiamo idee diverse ma
Credo che stiamo dalla parte giusta della Storia che la parte la politica
Per
Almeno un decennio è sembrato l'opposto che fosse di mercato che fosse l'economia a dominare sulla politica
Adesso
Lo spirito dei tempi nel corso della storia sta riportando le cose a posto
La crisi a ha prodotto sta producendo dei cambiamenti nella
Sistema di governo del mondo
Sono cambiamenti intensi sono cambiamenti accelerati spinti dalla crisi cambiamenti non pensabile anche sordo due anni fa primo
Non conta di che G stiamo parlando
Il Presidente Obama L'Aquila
Ripetendo una formula che usano i diplomatici e alla domanda cosa è giusto G sette G otto G quattordici G venti G
Dice la tendenza è considerare giusto il G nel quale sede entrature è lasciato fare gli altri
Io penso che il G sette G otto sia troppo piccolo
Dieci anni fa appena dieci anni fa il G sette controllava l'ottanta per cento della ricchezza del mondo
E va unificato da un codice
Monetario il dollaro e vanificato da un codice linguistico l'inglese ed ha unificato da un codice politico la democrazia occidentale
Dieci anni dopo che in senso storico un tempo minimo
Il G sette che tra l'altro è diventato G otto controlla solo la metà perché c'è il mondo non ha
Non è unificato da un unico codice monetario perché non c'è più solo il dollaro
Non è unificato da un codice linguistico perché
Nonostante la funzione del veicolare le imprese tante lingue hanno fatto eruzione
E e soprattutto
Il Codice politico della democrazia occidentale nella quale ci riconosciamo e tuttavia non è più un unico codice politico del mondo che sono entrati nel mondo anche altri sistemi
Il tasso di democrazia dipende dalle valutazioni che fai ed alle prospettive che dai a Paesi che sono su quella prospettiva ma quello che diceva
Guglielmo Epifani aproposito dei diritti civili e sociali fondamentale ancora come marcatore ma dobbiamo prendere atto del fatto che il mondo non è più fatto come dieci anni fa
E G sette rispetto a come era prima e troppo piccole
Il G venti e più grande ma è ancora asimmetrico
Perché non c'è dentro l'Africa
Non adeguatamente rappresentata pura avendo una configurazione democratica non adeguatamente rappresentata dal solo su dati
Non c'è dentro il mondo arabo non completamente rappresentato dal Regno dell'Arabia Saudita e mondo arabo è molto più vasto non c'è dentro la Spagna come proiezione dell'ISPA né i dati
Quindi
G venti e più grande G otto ma a sua volta asimmetrico
Diciamo che è tutto in formazione in all'epurazione io vedo un continuo di lavori che passano da una sede all'altra
Sì gli che si attua do di colpo ha avuto l'ultimo G otto a Washington di colpo accertato al G venti nel pomeriggio
Io credo che il problema sia
Quello di una grande fra
La soluzione è una grande flessibilità di questi i diplomatici richiamano formati problema non sono informati sono i contenuti dentro questi formati
Devo dire lo spirito politico di di di scambio di idee Id ricerca di soluzioni è crescente
La crisi ha portato a come dire a una configurazione e sistema di governo del mondo
Molto diverso da prima io credo però che sicuramente positivo e adatto al mondo globale nel quale viviamo
Epifani ha detto i G venti sono stati più efficaci del G otto beh diciamo che ogni fase alle sue specifiche allora
Il
Il principio di questo sistema di governo e l'ho detto in altre sedi e non è
Un segreto almeno
Chi si occupa di economia beh nel
Ottobre del
Dell'anno scorso si pone drammatica la questione viene posta ai ministri che avevano lo al fondo mentale Washington la questione
Della cosa succede questo week-end alla City di Londra
Altissimo la prospettiva rischio che il nove aprile e questa è la causa della primo atto di politica collettiva il Comune che è stato il vertice dell'Eliseo
Dove Capi di Stato i Governi europei ma evidentemente avendo chiaro che non è solo in gioco la siti ma poi
Sarebbe stato poche ore dopo costruite poi Tokyo decidono un cambiamento radicale delle politiche in Europa
Fino al giorno prima gli aiuti di Stato e vanno vietati
Da quel giorno gli aiuti di Stato sono stati richiesti per salvare le banche e quindi per evitare
Un tracollo complessivo dell'economia dell'Occidente perché saltando le banche saltavano tutti i meccanismi di relazioni economiche e sociale
Quello è stato il primo atto di governo comune collettivo il secondo è stato il G venti di Washington nel quale i Governi hanno deciso tutti insieme e con un grande sentimento e spirito di accordo
Pur governi radicalmente diverse nella loro storia composizione origine hanno deciso di fare in comune una uguale politicanti crisi
Ed è la scelta di sostenere la domanda pubblica di
Tentare di sospendere la domanda privata e
Ciascuno poi la riserva era ciascuno poi la fa a modo suo come può nel suo Paese ma la matrice di una politica comune di reazione alla crisi esce dal G venti di Washington
Ciascun Paese decide di fare poi quella politica ma coerente alla matrice di Washington l'Europa e questo è un altro dato positivo l'Europa decide di fare in comune una politica poche ore dopo Washington a Bruxelles
Viene approvato il recovery plan europeo su quella base da Washington e Bruxelles e poi nelle singole capitali vengono decise secondo le le specifiche di ciascun Paese le politiche anticrisi
Il G venti di Londra è ancora più incisivo perché non solo si decide di fare una stessa politica pur ciascuno Stato a modo suo Massi decide si può fare una politica comune che fondamentalmente è la scelta di usare
Il Fondo monetario come una banca centrale globale e della scelta di contrastare i paradisi legali
Essendo che l'aspetto fiscale è un dettaglio dentro il più grave il problema dei paradisi legali
Il G otto di dell'Aquila viene fuori in una prospettiva
E voluti IVA ulteriore
Chi vuole vedere la traccia di questo cammino può andare sul sito dell'OCSE che ha aperto un blog allora nel gennaio del due mila
Nove a Parigi il Presidente sarà così organizzare una conferenza alla quale partecipano Capi di Stato di Governo il cancelliere tedesco in
Rappresentanza dell'Italia ero lì con Enrico letta
In quella sede io ho cominciato a tirare fuori la formula dei Global legal standard
E ho detto come il Novecento è stato il secolo del gold standard così questo secolo deve essere
Secolo che ha un altro Standard uno stand legale non era solo un gioco di parole gode global il gold standard la regole criterio di cambio basato sull'orlo era una regola
Era un criterio è una regola che governava il mondo e per decenni ha governato in modo il rapporto tra le operazioni reali
Il cambio col dollaro poi il ghost andar negli anni settanta è stato
Abbandonato e da lì inizia una fase di progressiva di regulation che poi ci ha portato alla situazione che c'abbiamo lì nasce l'idea del
Global legal standard con varianti le difficoltà che sono venute fuori da subito per essere chiari ci sono due tipi così rispondo Epifani sono due visioni del mondo
C'è una visione minimalista riduttivi sta e c'è una visione realista quella minimalista e dice va beh abbiamo un po'esagerato qualcuno coi derivati ha fatto un po'di casinò scivolata la sezione ma poi dopo tutto si rimette a posto tutto torna
Come prima basta fare delle regole tecniche che disciplinano il mercato finanziario c'è una visione più realista che consigliera
Figlio Cavassa della finanza come
Epicentro come luogo di emersione della crisi ma sappiamo che la crisi e più intensa la crisi dei vivai ha detto
Guglielmo deriva da squilibri globali tessono squilibri su masse
Di lavoro di capitali sua simmetrie di diritti sono fenomeni reali strutturali molto più forti e intensi e pericolosi della finanza stessa
E le due visioni si sono confrontati a lungo e io so nel rapporto con
A livello gli diciamo di Ministri dell'economia era più forte la tendenza a considerare
Sufficienti le regole tecniche regoliamo il mercato finanziario
In una logica più politica
La visione era servano sono necessarie ma non sono sufficienti le regole tecniche perché devi cominciare a porci una questione
Più generale che non è limitata al a al mercato finanziario ma estesa a tutta l'economia
Questa visione ha cominciato ahimè genere anche
Ma con qualche complessità nel G otto di Roma e poi alle se dove venuta fuori
Dare un nome italiano l'idea del Lecce framework tutto accelerato di colpo ed è passata alla fine l'idea che servono regole
Non solo finanziarie ma anche economiche che non può limitati al mercato finanziario ma deve considerare la proprietà e tante altre strutture più vaste qual è lo stato dell'arte che ormai vince l'idea
Delle regole non solo finanziarie ma le regole più generali
Il
Devo dire non voglio fare una sporta per l'Italia però è la prima volta che l'Italia pone sull'agenda internazionale una questione
Italiano
Che l'Italia che la propone e tante volte siamo stati fuori tante volte siamo stati in giri però messi in agenda da altri dalla NATO allevo è la prima volta che
Il nostro paese pone una questione che diventa
Parte non piccola importante dell'agenda
Degli altri
Stiamo lavorando con la Cancelleria tedesca che è un obiettivo ancora più ambizioso vorrebbe scrivere una Carta
La carta contenitore generale che contiene una prima parte che sono i principi del i nostri dodici articoli scritti con l'OCSE
E poi una parte più vasta che tocca i punti che diceva Epifani cioè dire le ragioni di cambio scambio i diritti l'ambiente
Una attualizzazione di quella che è stata Bretton Woods
Tutto questo è enormemente ambizioso e difficile perché mai nella storia è stata scritta una tabula mundi di questo tipo
Il fatto che sia difficile non vuol dire che è impossibile e non vuol dire che è inutile è l'opposto è certamente difficile ma è assolutamente fondamentale sana se vogliamo evitare che finita questa crisi a modo suo prepariamo la prossima crisi
Dei fondamentali di regole di principi comuni politici ci sono assolutamente da fare
Non è facile abbiamo detto se uno mi dice guardando indietro tua gennaio quando è cominciato a parlare di questo e il Cancelliere Merkel quando ha cominciato a parlare di questo
Atei convinti di avere un'accelerazione così veloce notti chiunque ha in mente di cosa vuol dire i rapporti internazionali mettere intorno a un tavolo venti Paesi con culture logiche ragioni di prestigio e di storie diverse
Sette mesi sono un tempo minimo
E tuttavia vanno fatte nel modo più intenso possibile noi stiamo lavorando con l'OCSE l'OCSE l'organizzazione
Di dei Paesi occidentali deve a sua volta allargarsi per includere la Cina per includere altri Paesi a sua volta è un po'asimmetrica tuttavia
è in atto una evoluzione di quella struttura stiamo lavorando con l'OCSE per rendere più giuridici più operativi più
Per fare avanzare quei dodici articoli ma scrivere dodici articoli farli approvare da tutti
Metterli sull'agenda è un passaggio non piccolo cosa Sadat Pittsburgh vediamo cosa riusciamo a fare con l'OCSE in questa estate
Però a
Quello che conta è che il cammino inizia deve iniziare
Che sta andando avanti ecco se uno guarda cose del mondo a tre anni fa era molto diverso accoglie a due anni fa molto diverso l'anno scorso c'era la crisi ma non c'era un criterio adesso
Comincia a esserci anche un criterio politico abbiamo capito cosa insuccesso cerchiamo di capire cosa fare per evitare che si ripete
Poi parlo dell'Italia
Epifani parte lo ha già detto prima che appunto al riguardo alle soluzioni per questa crisi forse il Governo italiano voleva fare un poteva fare un po'di più
Oggi ieri Ilaria davanti anche lei nel Documento di programmazione che veniva un po'la strategia sia
Mi quello quanto fatto nel passato e che per l'immediato futuro
Un'altra cosa io ho letto attentamente la la sua relazione di ieri
Mi pare che prevalga in questa fase anche da parte del sindacato un atteggiamento un po'di attese a nei confronti dei del Governo
Non ci spiega con
Chiarezza quali sono le richieste che
Insoddisfatte finora anche il sindacato appunto non riscontra nelle iniziative del Governo
Sì
Allora
Partendo dal fatto che il nostro un Paese particolarmente colpito dalla crisi perché è un Paese esportatore manifatturiero
E perché è un Paese che ha grandi dualismo I non risolti penso al rapporto tra il Mezzogiorno nel resto del Paese oggi ci sono
Questi dati della Svimez particolarmente particolarmente pesanti confermo l'esistenza di questo
Di questo distacco la cosa che bisognava cominciare a fare con più forza
Era quella di sostenere un po'di più la domanda
Tenere un po'più unito la condizione sociale del paese e sostenere di più gli investimenti non gli investimenti in generale
Quegli investimenti che potevano esposti sono essere utili a salvare il più possibile del nostro sistema manifatturiero
Perché proprio perché siamo i più esposti dalla crisi della domanda internazionale se noi non aiuti a
Settore manifatturiero
Comprese le piccole e medie imprese le filiere
I distretti in questa fase di crisi dalla domanda internazionale noi corriamo il rischio
Di uscire dalla crisi con un ridimensionamento di questa base produttiva meno impresa e meno lavoratori condizioni di lavoro precario più difficili e quindi di ed uscire dalla crisi
Pur avendo
Delle solidità sul sistema bancario sul fatto che da noi questi derivati tossici non ci siano stati corriamo rischio un po'di pagarlo di più
E questo e quello che io vedo che ma
Adesso
L'idea sugli investimenti la detassazione ma tutto questo manca di un project
Manca di un'idea
Manca di un sistema di priorità in cui cominci in un modo e gradatamente allarmati questa capacità di aiutare e sostenere l'impresa
E soprattutto di aiutare e sostenere l'innovazione la ricerca
Perché anche una parte di queste detassazione secondo me son troppo c'è
Quello che bisogna fare per salvare l'impresa non soltanto a assicurare il credito
E mettere in condizione di
Avere un periodo così lungo di assenza di domanda ed essere quindi sostenuta ma devi contemporaneamente mettere in condizione di impresa che vuole investire di poterlo fare a partire dall'innovazione della ricerca
La seconda cosa la domanda interno adesso ho visto lo studio di oggi credo di ieri dalla Banca d'Italia
Cosa dice lo studio dalla Banca d'Italia dice in realtà la crisi ancora complicata ci sono due fattori che possono determinare
Quello che avviene la tenuta del mercato del lavoro e il livello dei consumi
Il bello dei consumi quest'anno calerà credo dell'uno e otto due per cento allora ne siamo un Paese in cui
La domanda internazionale dei nostri beni prodotti e servizi
è ferma
E Carlo
I consumi sono sotto zero di due punti è così non ne usciamo rapidamente
Per sostenere i consumi bisogna fare qualcosa in più soprattutto nei confronti dei consumi popolare
Lavoratori e pensionati utilizzandone margini possibili anche la leva fiscale adesso
Verso l'impresa sostenere di più in un momento difficile avere qualche idea di politica industriale
Non abbiamo dei tavoli aperti di crisi dalla petrolchimica al settore dell'auto la FIAT a tutti gli altri al settore della moda ma sono tavoli che allo stato non producono nulla
E noi abbiamo bisogno invece di farli queste cose si può dire all'ENI che non può chiudere la raffineria di Porto Torres ci può dire alla FIAT si può dire alla fine ma con forza da parte del Governo
Che non si può gestire le imprese
Automobilistiche in Italia come le sta facendo in cui ogni giorno non sappiamo cosa succede in questo in quello stabilimento ha senso dire oggi chiuderò Termini Imerese da qui a due anni quando non sa neanche
Quale sarà la domanda da qui a quel periodo ha senso avere tavoli come quello della moda in cui dopo un primo incontro non c'è stato
Nessun avanzamento i ci sono da parte delle imprese dei sindacati
Delle proposte di intervento di merito questo e quello che c'è bisogno di fare e perché mi accaloro sul fatto del fisco
Non solo perché
Avviene una cosa strana che malgrado la crisi coloro che relativamente continuano a pagare sempre più fisco sono i lavoratori dipendenti e pensionati
Ma perché è evidente
Uno dai un segno di attenzione con gli sgravi fiscali come hanno fatto come hanno fatto tutti i Paesi europei grandi paesi mondiali è chiaro che poi
Lavoratore dipendente fa fatica a spendere
Non si può spendere quello che non sia e se tu non dai un segnale in questa direzione io credo
Che non ci siamo
Per sostenere la domanda poi c'erano delle piccole cose che si potevano fare
Tremonti lo stallo chiesto l'altro giorno all'incontro con
Con con il Governo sul DPEF non cose impossibili
Oggi non abbiamo una situazione un po'drammatica di centinaia di migliaia di persone che sono coloro che hanno perso il lavoro alla fine dell'anno scorso e che vedono finire in queste settimane il periodo di disoccupazione che dura otto mesi
Finito di otto mesi non avranno nulla son persone davvero che non hanno nessuna tutela cosa costa
Un sacrificio perché si può fare perché ci sono i margini di allungare il periodo di disoccupazione proprio utilizzando il fatto che questa è una critica
Non ci vuole una grande sono assenti che però ti dicono che c'è una parte del Paese quella che sta peggio che poi che può aiutare che poi sostenere questo voglio dire quando ci siamo battuti per il raddoppio della cassa integrazione guadagni l'abbiam ho fatto perché era un modo di salvare la professionalità l'occupazione e
Il loro rapporto di queste persone con le aziende in una fase di incertezza dei mercati queste quello che ci vuole
Questo è quello che probabilmente ci manca quando dico bisogna far di più intendo questo poi non mi sfugge la drammaticità della crisi
So bene anch'io che non tutto può essere risolto da parte dei singoli governi nazionali e chiaro che c'è un contesto che va aspettato ma non puoi aspettare non facendo quelle cose che se le fai ti consento riuscire un po'più forte è un po'più coeso da questa crisi e la stessa cosa mi permetto di dire vale per il Mezzogiorno
Perché adesso onestamente avrei Mezzogiorno le sue responsabilità
I livelli di spesa di capacità di progettazione delle regioni del sud o sono quelle che sono ma è chiaro che se subordina sottrarre risorse dal Mezzogiorno
Non è che poi senza risorse aiuti ad avere una progettualità diversa da parte del giorno una capacità di specie tu fai un'altra operazione
Usi quelle risorse per affrontare tutti i problemi drammatici che di volta in volta si pongono ma perché devi utilizzare quelle risorse
Se il Mezzogiorno ha bisogno di quelle risorse c'è un problema di come spendere spendere meglio allora si affronta questo problema ma non lo risolve togliendo alla radice il problema cioè togliendoli
Tutte le risorse perché c'è una parte del Paese che questa crisi l'attraverserà in maniera più pesante
Quella parte del Mezzogiorno
Non fa notizia se non per le
Poche fabbriche che sono minacciate perché non c'è tanta cassa integrazione del sud come evidente ma lo paga con un'altra variabile drammatica
L'aumento del Sasso di disoccupazione soprattutto giovanile soprattutto femminile che si sta alzando
Nei prossimi anni sarà destinato ad alzarsi ancora questo chiedo al Governo di affrontare
Senza massimalismo e senza perché è chiaro che abbiamo anche noi un grado di realismo e lo si vede dalla capacità con cui cerchiamo
Di dare il nostro contributo alla crisi e ancora lo so che su questo ministro Sarra
Ma possiamo trovare
E avere anche un po'di chiarezza su come sosteniamo i redditi dei pensionati e soprattutto di coloro
Che hanno detto e
Vecchia discussione però credo
Che anche questo impegno
Attenzione sociale che vada
Allora ministro c'è spazio da qui in prospettiva per fare quello che chiede Tiffany
Ovvero
Il Governo ha sempre messo molta attenzione in questi anni quest'ultimo periodo sulla
Stabilità dei conti neanche poi sulla coesione sociale diciamo leggende risorse destinate agli ammortizzatori sono tante
Però volevo chiederle è possibile che che non bastino c'è la possibilità di mettere
Altri soldi su questo
Su questo fronte in questi giorni qua da questa conferenza sono emersi parecchi preoccupazioni non tanto sul cioè sugli la difficoltà di questo autunno cioè la possibilità che più avanti si manifestino
I segni di questa crisi di quanto non siamo stati
Quanto non ci faceva credere dei dati insomma piuttosto ancora positivi tra
Positivi no ma comunque forse molto meno peggio di quelli che ci si attendevano relativamente a
Disoccupazione il ricorso agli strumenti di cassa integrazione sugli investimenti per esempio è finito qua discorso con la Tremonti ter e c'è la possibilità di un rafforzamento anche per quello che riguarda le misure di capitalizzazione delle imprese visto che in Parlamento si sta lavorando
A un emendamento su questo su questo tema e poi però per finire la prospettiva di un intervento
Fiscale sul lavoro e sulle pensioni davvero oggi per per scusabile devo sic può cominciare a tratteggiare
In un futuro non sono in uno spazio temporale non
Non indeterminato
Ma
Ieri abbiamo
Presentato il Documento di programmazione economica e finanziaria l'ultimo perché la riforma della legge di bilancio supera questo strumento
E non è parlo in termini tecnici ne parlo in termini politici
Quel documento incrocia dati dell'economia reale della finanza pubblica
Il secondo quando viene fatto all'inizio
Durante o alla fine attività di un Governo è un po'
La prospettiva oppure il bilancio di quello che hai fatto e la prospettiva su quello che sarà il
Essendo che era il nostro secondo DPF dopo un anno di governo c'è dentro
Un po'il bilancio alle cose fatte e la prospettiva sulle cose da fare
Qui io cerco di raccontarvi in tempo reale se c'è un po'di tempo che cosa abbiamo fatto visto vissuto in questo anno
E poi sarà il vostro giudizio sarà il giudizio degli italiani alla fine se abbiamo fatto le cose giuste e sbagliate
Allora primo noi ci siamo presentati in campagna elettorale abbiamo comunque scritto nel DPEF dell'anno scorso né da
Primavera la campagna elettorale fai nel DPEF la parola crisi
E c'era proprio scritto una crisi che arriva e che si aggrava
Tema difficile allora
Per vedere quando
Dove come sarebbe venuta la crisi ma noi avevamo chiara
La visione della crisi se leggete il vecchio DPEF in genere letterario che non appassiona ma nelle prime pagine c'è proprio scritto siamo in un Paese che sta per essere investito occorre sto del mondo da una crisi
Di intensità straordinaria non un andamento congiunturale negativo una crisi la crisi globale una crisi che replica in parte
Crisi di tanti decenni fa
E questo è stato un punto di forza perché siamo entrati nella crisi sapendo che c'era la crisi
Il secondo punto di forza era il Paese
E l'Italia che è molto più forte di quanto
Viene
Rappresentato
Soprattutto dagli italiani all'estero
L'Italia un Paese molto più forte e molto migliore della narrativa che comunemente senza
Guglielmo Epifani ha parlato giustamente della manifattura abbiamo la seconda manifattura d'Europa e questo non è un limite a una forza
Ha detto il PIL come si muove beh io
D'accordo ci sono dei differenziali però quello che ti colpisce è
Se guardi sulle curve
Sui grafici più o meno come si muove il PIL il suo in giù più o meno compattamente in tutta Europa poi c'è un Paese che va meglio un Paese che va
Un po'meno bene ma fondamentalmente gli andamenti e sono piuttosto simmetrici e se uno dice c'è un punto di differenza c'è un punto a differenza ma non è una di quelle differenze fondamentali perché
I metodi di calcolo sono come dire tali per cui
Seconda between porti o esporti ai dei differenziali ci son Paesi che vanno molto peggiore d'Italia
Ma non essendo dei paesi che esportano sono meno calcolati come depressione sul PIL
In ogni caso noi siamo un Paese che sta nella linea nella media dell'andamento avessimo differenziali quattro o cinque punti direi abbia maggiormente occuparci in realtà abbiamo
Ha avuto dei differenziali che per una causati dalla droga degli immobili e del debito tante volte ce l'ha nominata col fatto che gli altri Paesi cresceranno di più perché aveva fatto le riforme
Cresceva di più perché ve le carte di credito perché avevano l'illusione della finanza perché avevano le bolle speculative immobiliare
In realtà svanito tutto quello che tutto è abbastanza livellato ma allora dove stanno le bolle a noi resta ancora e dobbiamo conservarla la manifattura ed è una ragione per cui sono meno pessimista
DD di tanti altri che vanno troppo ottimisti allora annetteva hanno tutti i differenziali al magico effetto delle riforme strutturali
Noi contrariamente alle dottrine del declino negli ultimi anni abbiamo continuato a conservare a far crescere grosse quote del commercio mondiale
E questo non è esattamente di declino e adesso vediamo che molti Paesi che avevano baldanzosamente salito le scale delle statistiche le stanno scendendo il rovinoso disordine
L'Italia è forte perché alla manifattura perché ha una struttura di intese che
Si basa su otto milioni di partite IVA di queste alcune fortemente attive altre meno attive ma è uno dei dati
Di di struttura reale sociale che non dobbiamo mai dimenticare anziché dobbiamo considerare cosa c'è dietro cosa vuol dire quel blocco sociale enorme fatto delle partite IVA
Abbiamo otto mila comuni
Non siamo un Paese che ha la fragilità tipica della grande metropoli con intorno aneliti periferia in potenziale rivolte
La struttura sociale italiana molto forte perché è flessibile nella distribuzione su centinaia di nidi comuni su migliaia di piccoli comuni
Non è bello nelle crisi a vedere grandi metropoli
E poi abbiamo la famiglia
E la famiglia è un fattore di stabilità sociale fondamentale
Sommando tutto questo
Noi abbiamo guardato la realtà la realtà cambiava e accelerata in una professione abbiamo fatto tre scelte fondamentali il bilancio pubblico
La coesione sociale
E la conservazione
Degli apparato industriale
Bilancio pubblico
Abbiamo anticipato a luglio dell'anno scorso alla finanziaria e l'abbiamo stabilizzata su tre anni
Non sarebbe stato bello trovarsi nel pieno della tempesta finanziaria nell'autunno del due mila otto coi saldi dei conti pubblici aperti
Credo che la scelta sul bilancio pubblico sia stata una scelta giusta non sbagliata prudente non imprudente dove tutti possono dire ti dicono adesso è stato detto dovevi potevi fare di più
Mi permetto di dissentire avendo noi il terzo debito pubblico del mondo nel pieno di una crisi con la prospettiva che i tassi salgono che la competizione sale
Vedete è un conto e dire un conto è fare un conto è faide efficiente è un conto è fare le aste sui titoli è una cosa un po'diverso
Io credo che sia stata giusta una scelta di prudenza
Di stabilità trasmessa fuori dall'Italia al resto del mondo e della scelta che
Sui rapporti delle organizzazioni internazionali su sui mercati viene considerata
Saggia se avessimo fatto diverso avremmo rischiato di più e alla fine avremmo pagato di più perché più debito vuol dire interessi
E poi alla fine anche tasse in più e quindi io credo sul bilancio pubblico abbiamo fatto legge ricette giuste tra l'altro il tempo è galantuomo si è andati a vedere
Come sono andati i deficit dei debiti degli altri Paesi vedete che hanno fatto di più ma è stato tutto assorbito dai salvataggi bancari
Per l'economia reale della società altrove non è stato affatto ha fatto più che in Italia si fa i conti giusti
Sedici
Il Governo francese ha dato sei miliardi all'industria dell'auto bene vai vai a vedere non è che li ha dati trasferimento dati di finanziamento quindi il valore dell'intervento è
Il differenziale interessi o le garanzie sommando tutto e non le Noci con le castagne e considerando che il blocco enorme degli interventi è stato fatto per le banche
Noi
Abbiamo fatto come gli altri Paesi e comunque non avremmo potuto fare di più se non mettendo a rischio il bene fondamentale che il bilancio pubblico
Avremmo avuto un'illusione e poi dopo avremmo avuto una delusione e per inciso l'idea degli stimoli
Alla domanda eccetera è un'idea che ormai sta crollando in tutto il mondo
Perché stanno tutti dicendo non sono serviti a nulla se non aumentare il deficit e aggirare la cambiale alle generazioni future diverso è il discorso della domanda pubblica e su questo ha perfettamente ragione
Epifani
Va fatto di più come effettività perché
Troppe opere sono bloccate da un eccesso di burocrazia
E dintorni troppe opere private sono bloccate da un eccesso di
Burocrazia
I capitali ci sono e sono più di quanto una immagine ma sono troppo forti i blocchi nel trasferimento di questi capitali
Dalle casse dove stanno
Hai cantieri
La
Seconda scelta è stata la coesione sociale
E se devo fare adesso un bilancio e se facciamo un bilancio questo per a merito di tutti degli italiani
Dei governi locali regionali per merito del sindacato per merito delle imprese questo è un Paese che non ha
Grossi fattori di rottura sociale
Questo credo che sia un dato oggettivo finora è un Paese pacificato
E devo dire è stato
Un ruolo importante quello del sindacato che ci ha posto con forza e con chiarezza e per tempo la questione degli ammortizzatori sociali
Questo è un debito che abbiamo nei confronti del sindacato è stata la scelta giusta abbiamo concentrato tutta la spesa pubblica libera in quel comparto e credo che sia stata la scelta giusta
I dati ultimi che riceviamo dall'INPS sono dati
Confortevoli ma se ci fosse bisogno tutto deve essere messo sugli ammortizzatori e su questo l'ipotesi che ha fatto Epifani sulla
Trattamento estensivo per quella casistica mi sembra un'ipotesi estremamente giusta e ragionevole
Compatibilmente con la fattibilità ma lì vanno messi tutti soldi che ci sono tutto è necessario ma
Il sociale è fondamentale
Abbiamo
Ed era il terzo obiettivo
Cercato di tenere in piedi il sistema produttivo
Se uno mi chiede da che parte
Sono
Stati
I beneficiari la mia risposta è
Non importa gli uni con gli altri di importo quello fondamentale tenere aperte le falde
Nelle fabbriche ci sono gli imprenditori e i lavoratori senza le fabbriche non ci sono non è di imprenditori dei lavori
Tenere aperte le fabbriche per noi è stato tenere aperti i canali di finanziamento
Bancario
Ed è un problema che c'è in tutto il mondo dalla Germania all'America
I Governi stanno facendo pressione sulle banche perché le banche
Non trattengano la liquidità spesso liquidità pubblica nei loro bilanci malata asserisca hanno all'economia
Abbiamo messo in campo
Tutti gli strumenti disponibili alcuni non sono ancora operativi e certo non per colpa del dal Governo ma dai bontà sottoscritti dal Tesoro perché essi
Incrementarsi finanziamento all'intese alla Cassa depositi alla SACE
E all'ultima
Proposta idea questi amo lavorando che è quella della moratoria di dodici mesi sul finanziamento ne abbiamo cercato di fare di tutto perché
Ci fossero capitali nelle
Fabio perché non si chiudessero le fabbriche perché si tenesse in piedi il meccanismo e anche l'ultimo decreto legge prevede un premio per chi non licenzia ma conserva l'occupazione prevede un premio tetti
Investe i macchinari
Il premio per chi investe macchinari
Funziona dall'atto di chi produce macchinari e dall'atto di chi compra i macchinari atto due a sua volta
L'ultima
Proposta queste amo lavorando è quello di incentivare l'emissione da parte degli imprenditori di capitale nelle loro impresa
In modo tale che tengano aperte le fabbriche
Cosa
Vediamo cosa sappiamo
Noi sappiamo che
Alle spalle c'è stato il rischio
Di una catastrofe
Comune l'idea che quel rischio è stato in un qualche modo evitato con di interventi Governi
Abbiamo attraversato una terra incognita
Adesso vediamo un po'in tutto il mondo segnali non negativi
E tanto siamo stati prudente nel considerare l'arrivo della crisi e poi
La Terra incognita adesso dobbiamo valutare vedere alcuni segnali non negativi
Nel mondo in Europa in Italia
Gli ultimi dati Istat non sono negativi i dati
Sul
Traffico nei nostri porti container non sono negativi
I dati che riceviamo dall'INPS non sono negativi
Non è ragionevole formulare delle previsioni ma
Possiamo
Immaginare che
Vale la pena disfare un ultimo sforzo
Che vale la pena di fare un ultimo sforzo significa per le imprese non chiudere
Per gli imprenditori metterle dentro di capitali e
Tenere
In piedi il sistema per
Il tempo ancora necessaria e difficile direi non è prudente e dire ci resta da fare l'ultimo miglio e verso dove ma credo che vale la pena di continuare a lavorare in questa
Direzione
Una piccolissime spiegazione mi ci spiega come come può funzionare questo meccanismo per premiare
Gli imprenditori appunto conservano immettono capitale fresco nell'impresa
Se allegato A diciamo piani di ristrutturazione impegno a non licenziare come ci stiamo lavorando a quell'ipotesi però riguarda la piccola dimensione non la grande dimensione quella dove davvero è fondamentale l'alternativa
Cosa facciamo cosa mi sorge il mondo
Epifani nel anche nella sua relazione il sindacato lei in particolare sollecita
Lo diceva anche prima dell'esigenza di accompagnare a questa fase
Di
Gestione della crisi e anche le riforme
La domanda che faccio a tutti e due
Perché sembra che questo diciamo intervento del Governo
Sulle pensioni abbia registrato un'accoglienza piuttosto negativa da parte vostra non tanto da parte negli altri sindacati
Lei sostiene che appunto sulle pensioni bisogna a ragionare in modo organico che gli interventi a pezzi sono sempre pericolosi
Davvero non c'è la possibilità di a breve un dialogo e al Ministro Tremonti chiederei subito dopo
Questo è per voi un intervento
Che a quanto sembra serve per diciamo puntellare ulteriormente
Rispetta i mercati e alle esigenze di finanziamento del debito appunto il nostro bilancio oppure può essere
Diciamo un cappello sul quale poi
Cominciare a lavorare per aprire un dialogo più ampio che magari
Che ne so possa riguardare anche le esigenze delle giovani generazioni come chiedeva prima Epifani di Franco
Sì no io credo che questo sia un argomento anche per
Per noi particolarmente delicata particolarmente importante
Anche perché lo dico a chi non lo sapesse
C'è stato
In giornata un incontro tra il Governo sindacati in cui
Incontro durante il quale Governo
Cioè confermato
La decisione di innalzare
L'età di vecchiaia per le donne
Nel settore pubblico
Di cinque anni secondo la scansione che abbiamo che abbiamo visto sui giornali
E in più all'anno due mila e quindici di istituire un collegamento
Automatico una specie di piccola scala mobile sulla speranza di vita che può
Gradatamente a piccoli passi in ragione di questa allungare l'età di pensionamento di vecchiaia
Ora
Noi abbiamo detto oggi un incontro c'era per noi Morena
Io l'avevo detto l'altro giorno l'incontro sul DPEF
Su questo secondo noi bisognerebbe agire in una maniera diversa
Perché
Perché tutte le riforme che noi abbiamo fatto in questi anni quelle che ci hanno consentito un po'di ridurre
Le disuguaglianze dei
Periodi passati e di stabilizzare
Nel tempo
L'equilibrio previdenziale sono state fatte hanno avuto diciamo un senso perché sono state fatte tenendo conto di tanti aspetti
Cioè provando ad affrontare non a pezzi
I problemi che c'erano ma
Cercando di tenerli assieme
Da questo punto di vista cos'è che non va in questa impostazione che
Questa impostazione appare molto minimalista diciamo tra virgolette oggi noi siamo l'età di pensionamento di vecchiaia delle donne
Da qui
Ad otto-nove anni portando la sessantacinque anni
Poi facciamo questa specie di scala mobile
Sulle finestre di vecchiaia
Cos'è che manca
E manca un senso tutto questo
E perché manca un senso perché contemporaneamente e prima di questo bisognerebbe fare alcune cose
La prima io ricordo al ministro
Noi abbiamo
Un accordo fatto con il precedente Governo ma comunque un tema
Che credo debba essere
Seguito con attenzione
Noi abbiamo lasciato ancora irrisolto il problema della definizione dei lavori usuranti
Lavoro usurante è quell'attività un po'più pesante chi lavora di notte
Rispetto alla quale chiediamo
Di a vere un'età di pensionamento diverso e qualcosa che esiste in tutti i regimi previdenziali mondiali
Questa cosa è rimasta appesa
Capisco che il Ministro del welfare non la voglia affrontare
Io credo che invece un pezzo importante perché
Non puoi trattare esattamente allo stesso modo chi vi lavora magari sempre di notte a una fonderia una catena di montaggio oppure in un'attività pesantissima
E chi può aprire condizione di lavoro
Più favorevole
Secondo
Io
Non credo di
Peccare di
Scarsa diciamo
Fiducia
Però
Se la Corte e se l'Unione europea ci dice che c'è
Una disuguaglianza nel settore pubblico tra l'età di pensionamento di una donna e l'età di pensionamento di un uomo
Posso pensare che fra un anno la stessa Unione europea potrebbe dirci ma come mai
C'è nel settore pubblico la donna che può andare anzi deve andare in pensione di vecchiaia a sessantacinque anni
Della stessa donna del settore privato va a sessant'anni non c'è una disuguaglianza tra il meccanismo del settore pubblico e quello del settore privato
E se si continua così
Quando arriviamo al due mila e quindici
E si aggiunge un'altra finestra le vecchiaia oltre quelle che abbiamo definito nell'accordo con il precedente Governo che ci porta
I sessantacinque anni già sessantasei
E in più ci mette una specie di scala mobile collegata l'attesa di vita dove arriviamo
Perché lo dico
Perché io resto persuaso
Tremonti lo sa perché più volte
Ho provato ad argomentare questo punto di vista che il sistema di gran lunga più giusto più efficace
Per i lavoratori per le riprese e abbastanza
Uguale
Sul terreno della sostenibilità e dell'equilibrio
è quello di ritornare all'idea che c'era nella riforma Dini che consentiva
A un uomo mini e donne perché l'avevamo fatta questo tipo di uguaglianza un'età
Di pensionamento di vecchiaia compreso tra un minimo
E un massimo
Con l'ovvia considerazione che per quelle condizioni in cui uno non ce la fa
Perché fa un lavoro c'è un progetto di vita diversa può uscire un po'prima
Avendo una pensione un po'più bassa
Mentre invece se c'è una persona uomo o donna che sono in condizioni di lavorare oltre la data media che è prevista
Lo possono fare avendo una pensione più alto
Perché non si può riprendere in considerazione questo che è uno strumento di flessibilità intelligente io questo non riesco ha capito secondo
Nel momento in cui
Il Governo dice
Mettiamo una scala mobile in relazione alle aspettative di vita
è ovvio che questo ha un rapporto con i coefficienti di trasformazione del contributivo che incamerano già un'idea sulle aspettative di vita
Se dobbiamo far qualcosa sulla riforma
Possiamo dopo i lavori usuranti
Provare a ragionare su questa benedetta questione dei coefficienti e soprattutto sulla frattura generazionale qui c'è e ci sarà da qui a trent'anni da qui a quarant'anni
Quando i giovani precari di oggi del contributivo puro da qui a quarant'anni avranno
Un tasso di sostituzione della loro pensione
Del trentacinque quaranta per cento
Visto che nel due mila e quaranta e nel due mila e cinquanta lo sappiamo e ce lo dicono tutti avremo il sistema
Più in equilibrio in Europa possiamo già adesso per allora trasformare in maniera più intelligente il coefficiente di trasformazione ed evitare che i giovani badano sapendolo già oggi
In pensione con una pensione così bassa
Questo meriterebbe immediatamente prima ancora di una trattativa un confronto per chiarire per vedere se queste cose sono vere son plausibili per vedere
Come si possono affrontare
Tremonti
Forse si ricorda che in una delle ultime discussioni avute gli ho prospettato
Uno dei problemi che con questa crisi noi ci troviamo a dover gestire
L'ho detto anche ieri
Nella relazione
Se noi fossimo nel contributivo pieno
E una persona fosse andata
In pensione col contributivo pieno un anno e mezzo fa sarebbe andato con il suo montante contributivo cerco efficiente
La stessa persona distanza di un anno e mezzo con una crisi che porta questa caduta del PIL
Va in pensione con un trattamento troppo diverso dalla persona che andate in pensione due anni fa perché quel meno cinque per cento del PIL per come formulato il montante del contributivo si riduce
E quella persona da un anno all'altro avrà il meno cinque per cento del proprio montante del contributivo già maturato e se a questo aggiungi nuovi coefficiente di trasformazione e i problemi che ha il pilastro della previdenza integrativa
Quella persona concorre troppi rischi rispetto alla persona che è andata in pensione due anni prima
Possiamo trovare dei meccanismi che ci si evitino questi Scaloni non dell'età ma nei valori della previdenza che ci si superino queste ingiustizie che si possono determinare
Io vorrei che col Governo fosse possibile parlare di queste cose
Perché non sono cose inventate sono cose vere cose profonde che parlano esattamente di quell'equilibrio generazionale se posso aggiungere
Noi che spesso non si capisce perché
Siamo visti come meno attenti giovani non è così voglio anche dire che tutto quello che si fa sulla previdenza per noi ha un senso
Se riusciamo a dare una prospettiva i giovani di oggi di una previdenza del futuro degna di questo nome
Questo è il nostro assoluto le fondamenta scelta che noi ci sentiamo di fare perché capiamo che lì c'è una frattura generazionale che parla di tante cose
Parla di rapporto tra generazioni parla di futuro previdenziale parla di coesione sociale parla di una giustizia distributiva lungo largo di più generazioni questo bisognava fare non partire da questo aspetto
Ma provare ad affrontare in maniera organica queste cose visto che ci siamo anche sui fondi integrativi previdenziali possiamo fare qualcosa perché anche lì abbiamo visto le oscillazioni del mercato possono determinare qualche problema io son contento
Le contrariamente alla vulgata liberista degli ultimi vent'anni quando ci spiegavano venite tutti i fondi aperti i fondi aperti guadagnano di più
Non credete i fondi chiusi e fondi contrattuali oggi abbiamo un risultato che i fondi contrattuali quelli gestiti con oculatezza
Dalle parti sociali hanno perso o meno della metà di quello che hanno perso tutti i fondi speculativi
Gestiti dalle banche delle assicurazioni e bisognerà pure dietro questa verità
Però abbiamo troppi rischi troppi rischi e quindi introdurre degli strumenti di cautela degli strumenti assicurativi degli strumenti di tutela io credo che si ponga
Secondo me queste sono le questioni che dovremo affrontare non partire nell'altro modo perché se si parte di là il film porta a quello che dicevo all'inizio
Io devo dire la verità
Più ci penso a questa questione delle pensioni più non riesco a capire
Perché non lo si possa affrontare in maniera un po'più organica il tema del pensionamento la revisione
La verifica di come si produce il sistema e delle questioni che fa
Tempo fa Tremonti aveva detto la cosa
L'avevo preso devo dire la verità anche come una ristrutturazione importante aveva detto ma tutte queste riforme di cui si parla il sistema realtà previdenziale molto in equilibrio e poi ci troviamo queste scelte ecco tra il dire e fare tra i problemi veri che bisognerebbe affrontare e poi le conseguenze secondo me dovremmo essere tutti molto più rigorosi perché poi
Succede una cosa molto semplice e lo dico senza demagogia ma perché la verità se noi dovessimo arrivare con un sistema rigido al pensionamento di vecchiaia per le donne
Nel settore pubblico oggi nel settore privato domani
Questo vuol dire una cosa precisa che una donna
Entra lavorare metà più tardi
Che non ha Laura da riscattare e quindi a di vita lavori attività medio medio bassi
Che fa una vita discontinua di lavoro perché si deve caricare
De lavoro familiare del lavoro di cura del proprio lavoro questa operazione che formalmente segna un'uguaglianza di condizioni nella sostanza assegna
Una profonda disuguaglianza nei conti
è soltanto una quel che sembra cioè un quest'intervento un'ulteriore puntello
A un sistema che lei più volte ha già spesso definito con me il più stabile in Europa oppure può essere
E chi magari sgombra il campo mentendo un meccanismo automatico di trattative chissà ancora per quanti anni insomma Antonio da le castagne dal fuoco
Il problema diversi Governi diverse generazioni oppure è questo che state mettendo giù sulle pensioni
Può essere può lasciare dei margini per aprire un discorso un po'più vasto che riguardi anche per esempio
I giovani le donne ministro
C'è una
Diciamo metodo e merito sul metodo io credo che sia giusto
Continua
Cominciare a fare uno scambio di idee
Oggettivo e non di demonizzazione dell'altro
Anche perché tutti ci hanno le loro ragioni io ricordo quando abbiamo cominciato io ho detto c'è la speculazione mi è stato scientificamente dimostrato che non c'era la speculazione
Poi quando
I derivati e sul petrolio sono andati verso i duecento dollari una magari ha cominciato a pensare che c'era la speculazione
Poi si è divorata e adesso sta riprendendo
Quando ho detto che non c'era l'inflazione abbiamo messo l'inflazione programmata molto bassa ci han detto che stavamo operando una rapina in realtà l'inflazione reale è stata più bassa di quella programmata
Quando
Qui mi rendo conto che tocca un tasto un po'o un po'la delicata un ma approfittato della vostra cortese benevola attenzione quando abbiamo fatto la carta acquisti
Ci han detto che stava sta
A Dario
Apprezzerete il coraggio
Quando quando abbiamo fatto la carta acquisti e non l'abbiamo fatta per
E ancora venti che forse la cosa giusta quando ho scoperto che la carta acquisti più generosa devo dire l'aveva fatta contratti allora la mia
Marcava i poveri la sua linea
Riferì citava
Vediamo di discutere un po'di tutto in modo meno diciamo se possibile in modo un po'meno forzato allora io qui voi parlare
Dei giovani e del Mezzogiorno
Giovani
La sentenza della Corte europea la sentenza Corte giustizia
è venuta fuori ci ha sorpreso
Non ha idea di come è avvenuta la difesa da parte Governo italiano negli anni passati ci ha molto sorpreso
E da molti punti di vista uno potrebbe dire ma le sentenze non si discutono e tra l'altro le sentenze si pagano perché dal primo ottobre saremmo condannati non ottemperando a quel disposto sembra
Condannati come Repubblica italiana una sanzione elevatissima giornaliera
E cumulativa quindi abbiamo dovuto ottemperare
Non credo che la prospettiva di questi signori sia
Diverso da quello che c'è la sentenza non prevedo
Posizioni diverse tanto che la Commissione europea appena avuto idea della dispositivo della dell'ottemperanza italiana ha detto che andava bene
Quindi si la preoccupazione che spesso il vostro Segretario
Randagi Cola peggio la risposta è no perché quello è un punto che per l'Europa
Era necessario ed è sufficiente quindi non credo che
Chiederanno di più hanno chiesto quello confesso io
Avrei qualche difficoltà a considerarlo totalmente giusto ma ce l'hanno chiesto e abbiamo dovuto era giusto ottemperare
L'altro punto è quello diciamo dell'età delle pensioni
Allora
Io ho votato convinto che fosse giusta la riforma Dini
Nel novantacinque io ho votato a favore della riforma Dini
Poi con l'andare del tempo è venuto fuori che quel sistema ricordate si parlava della gobba E.V.A. nella prima parte insostenibile
Per i conti pubblici nell'altra parte insostenibile per le famiglie
E la scelta di riforma fu
Di rendere un po'più sostenibile per i conti pubblici il periodo che andava dal principio del due mila sino al due mila trenta e poi dopo di aggiungere
Un altro pilastro di rafforzare quel pilastro
L'operazione fatta rafforzamento sul secondo pilastro è stata fatta sostanzialmente insieme
Con un consenso piuttosto ampio e devo dire che concordo con quello che ha detto Epifani
Per fortuna che ci sono stati dei fondi che hanno le fatto le cose giuste e che hanno
Conservato il patrimonio la ricchezza del risparmio che c'era dentro
E comunque per fortuna in generale che non siamo in America dove se foste va male la gente va a mangiare il CIPE carta nelle roulotte per fortuna che c'è l'INPS
La prima parte l'abbiamo dovuta
Mettere a posto
E
La critica che ci è stata fatta sto parlando della riforma Maroni Tremonti che vi assicuro non è stata fatta per perdere consenso per prendere soldi ma perché era
Diciamo imposto quel tipo di intervento c'ha detto c'era lo scalone
E mi pare che due anni fa quello scalone è stato
Modulato in modo diverso
Adesso ci dicono no giustamente che nella Dini c'era noi non lo scalone ma
Un sistema
Tale per cui
Senna scesi alle undici del trentuno dicembre
Ah vedi di un certo anno aderì regime se nasce qui alle due di mattina del primo gennaio ti cambiava il mondo alla faccia dello scalo nei nostri uno scalino rispetto a quello che è ancora uno scalone enorme
Allora che cosa c'abbiamo davanti noi abbiamo fatto la scelta
Non per cassa perché non è neanche previsto un euro in più in questo invece concordo quello che ho sempre detto anche conto persone che facevano parte della mia area politica
Le riforme sul sociale del welfare non si fanno per fare cassa
Le finanziarie sono una cosa quel mondo è un altro non è cessato un euro in più e se ci sarà ci fosse un euro in più starebbe tutto sul sociale e questo è acquisito e nella nostra
Prospettiva e che cosa dice quella donna dice che nel due mila quindici
Andando indietro sul quinquennio precedente
Dei
Andando indietro dal due mila quindici di cinque anni
La statistica e cioè dire l'Istat che l'Eurostat ci dicono che la speranza di vita è aumentata
Il periodo di lavoro sale in funzione della speranza di vita con una cautela che
Il primo aumento quello che è previsto nel due mila quindici non può superare i tre mesi
Per vuol dire meno delle vecchie finestre ma
Questo meccanismo che è molto come dire graduale che non impatta sul progetto di vita della gente perché tre mesi nel due mila quindici
E poi
Altri mesi in più nel due mila venti non sono una cosa che modifica il Progetto di vita della gente spesso meno delle vecchie finestre tuttavia CIDA una stabilità di sistema assoluto
Diventiamo davvero il sistema più solido uno i sistemi più solidi devo
E questo è fondamentale non per fare cassa ma per trasmettere un messaggio di stabilità dell'Italia all'estero
Niente va
Nelle casse dell'erario tutto resta nel sistema delle pensioni ma a questo punto è da escludere in assoluto
Ogni tipo di modifica nel senso del rigore perché è un sistema che si stabilizzati in automatico e tutti i riscontri che abbiamo vedete i grandi numeri
La statistica non sono di destra o di sinistra di una parte o derivate grandi numeri sono i grandi numeri e se c'è una scienza che sui grandi non meriti da una matematica prevedibilità eh
La democrazia
Noi abbiamo tutte le indicazioni positive dalla Commissione europea da tutti gli istituti che si occupano di questa materia ma lo sapete anche voi
Che con quel meccanismo graduale e progressivo tre mesi nel due mila quindici
Altri mesi non anni altri anni nel due mila venti il nostro sistema si mette in equilibrio automatico dietro il rinvio all'Eurostat cella esclusione di scelte politiche
Non c'è un Governo che dicendo di più di quadro di meno della è l'andamento automatico dei grandi numeri
Quando Epifani dice un criterio di questo tipo c'è già ed è nel contributivo dice una cosa giusta ma anche una cosa diversa
Nel contributivo c'è l'andamento in funzione della speranza di vita ma quello è il modo per calcolare quanto venti questo è il modo per calcolare quando vai
Il quando vai non è la
Bestiale incidenza degli scaloni per cui
Con la Dini che cambia la vita o con la nostra che cambiava di due o tre anni di colpo qui è tra il mese nel due mila quindici altri mesi nel due mila venti francamente considerando
Quanto devi lavorare in più tre mesi e quanto ti dà interni di stabilità del sistema io non sono soldi che vanno al Governo vanno
Da altre parti stabilizza il sistema delle pensioni
E francamente credo che sia una cosa che interessa tutti punto su questa base di stabilità neutrale
E assolutamente giusto cominciare una discussione sui giovani
Sul contributivo su quello che succederà dopo mai possibile questa discussione solo sul presupposto solido
Della stabilizzazione del sistema se no fai costruzioni sulla sabbia
Questo è una base solida che non preclude Manzi porta e apre alla discussione che va fatta
Con numeri condivisi con una ragione comune sui giovani e su questo ha perfettamente ragione Epifani era il grande limite della Dini
Che
Garantiva i garantiti ma escludeva non considerava abbastanza i giovani secondo punto a qui credo di dover rispondere ma mi rendo conto sta parlando un po'troppo il Mezzogiorno
Allora
Io ho fatto
Il Ministro dell'economia per un po'di anni come Ministero Economia ha fatto il Presidente del CIPE
Otto seguito la politica che era stata impostata dal Governo precedente
Ma mi sono accorto di una cosa e cioè dire che gli interventi che andavamo a finanziare erano tantissimi ma tutti molto piccoli
E per essere molto chiari nella politica per il Mezzogiorno noi abbiamo avuto due fasi storiche la grande fase della Cassa del Mezzogiorno e la fase nuova
Delle cento idee che sono stati
Cento miliardi per
Cento mila idee
Quello che cerco di dire molto semplice la vecchia politica per il Mezzogiorno aveva un disegno centrale una logica nazionale
E si sviluppava
Su la grande dimensione il radicale cambiamento che è avvenuto negli ultimi dieci anni è stato un'inversione di questo modello
Non dal centro verso il Mezzogiorno ma dalla
Dalla periferia verso il centro e non le grandi idee fondamentali ma
Centinaia e centinaia di minimi progetti
Io ricordo alla Commissione europea discutendo con il commissario passi nei corridoi e vedi disegni i poster delle grandi opere europee fatte negli altri Paesi
Ho detto dove sono quelli italiani ha aperto il cassetto a tirato fuori un libro con centinaia e centinaia di micro interventi c'era la foto di uno specchio d'acqua a domanda mi stai prendendo in giro no è stato già Gatto il fondo di quel porto
Allora io credo che per il Mezzogiorno la politica giusta deve essere in parte almeno quella del ritorno a un disegno unitario la politica per il Mezzogiorno non è la somma di singoli progetti
Ci vuole un Lidia unificante la logica di minimi progetti a
Portato a una dispersione delle risorse a un incremento del malcostume politico
E questo è uno dei dati che noi dobbiamo purtroppo registrare al sud non è stato tolto e non sarà tolta una lira o un errore il problema però è quello
è inutile dire perché non è così
La logica che stiamo cercando di seguire e cercare di capire se è possibile tornare almeno in parte a un disegno unitario considerando il Mezzogiorno nella logica dell'unità nazionale
Se uno mi chiede cosa fare io ma io sono uno nel Governo io vi farei la Cassa del Mezzogiorno
Perché
La causa
A partire
è stata al centro autocensura
Sinistra non c'è una
Un terzo punto su cui forse deve una risposta Epifani ma anche
Alla nostra platea
E qui chiudiamo poi lascio
Però lascio la parola alla al Segretario per le conclusioni il fisco il fisco è davvero una prospettiva fuori oltre questa Legislatura oppure
è un argomento che si può cominciare ad affrontare anche insieme un piano una strategia di uscita da questa crisi
Questo è il tema che secondo me incrocia
Il tema del fisco della giustizia dell'equità dell'evasione incrocia una questione costituzionale fondamentale che quella del federalismo
Poi naturalmente fare prospettive discussioni diverso Emma
Se guardi i dati
Sul reddito del due mila sette ti rendi conto che forse è il caso
Di fare politica è un po'diverso
Io credo che sia fondamentale è la questione del federalismo fiscale che non è
Un progetto politico e molto di più
Primo ci stava una ragione o un effetto sul fatto che l'Italia è l'unico grande Paese dell'Europa che non ha fiscalità locale
Era più federalismo I tempi di Mussolini perché Mussolini aveva l'imposta di famiglia l'imposta di consumo
L'Italia non ha più finanza locale la stessa ICI non è mai stata sentita come imposta comunale
Perché non veniva pagata i Comuni ma al Governo che l'ha visto la nave comuni non c'è stato un principio
Qualcuno può dire quello che vuole ma io ritengo che
Sia fondamentale partire da un presupposto che questo Paese è l'unico Paese d'Europa in cui metà dell'attività di Governo
Regioni province e comuni è fuori dal meccanismo democratico fondamentale che
Nota session with altre presente esce
Non deve finanziare tutto il bilancio di una Regione a per vincere in comune con le tasse ma ci vuole almeno un po'di tasse che i cittadini sentano come
Di quel Governo in modo da controllare con le loro tasse l'azione di quel Governo
L'Italia è l'unico Paese uno che non ha nulla che ha tutto centralizzato e questo
Non mi sembra giusto non avere finanza locale significa non avere la responsabilità perché più spendi più voti intenti
Non avendo il dovere
Di rispondere e cittadini con le tasse che prelevi
Scusate ma esso non voglio fare polemica anche perché è finita la campagna elettorale a voi sembra giusto che la Provincia di Milano si compie la Milano Serravalle senza chiedere cittadini se vogliamo pagare le tasse per comparse un'autostrada
Ma che una Provincia compri sul mercato a una società quotata in borsa un'autostrada
Ma vi sembra giusto io non so se è giusto o no ma credo che sia un po'più giusto che chi decide di comparse un'autostrada chiede ai cittadini di pagare un po'di tasse per quello se son d'accordo o no
Credo che sia fondamentale per contrastare davvero all'evasione fiscale il ruolo dei Comuni
L'ho sempre sostenuto e sono convinto che sia così
S'e la ragione per cui abbiamo fatto la riforma della riscossione
Guardate che prima per cento lire messe a ruolo né riscuotevano tre
Ed è stata la riforma che abbiamo fatto nel due mila cinque per il due mila sei devo dire molto bene realizzata poi dal Governo Prodi che è iniziata l'effettiva riscossione ma se il creditore che non crede ai soldi che chiede volete che ci crede al debitore
La riforma della riscossione è stata importante e poi abbiamo cominciato a introdurre il meccanismo della partecipazione dei comuni
Non è sufficiente devi coinvolgere i comuni da gettito e noi e le Regioni e le Province noi siamo convinti che l'unico modo in un Paese che ha otto mila Comuni otto milioni di partite IVA per contrastare davvero l'evasione fiscale anche quello di coinvolge
Oltre
Alle strutture centrali dello Stato anche i governi locali sul getti tocco interessando lì davvero
Al getto
Epifani
Le conclusioni no solo due cose per
Per concludere
è evidente che
Quello che né a distanza di
Tra i numeri dati e la condizione
Dipende in gran parte dal fatto che la realtà e più complessa delle medie
Matematiche che si affrontano
Potrebbe anche essere della verità
Che da settembre
Si allenti la cassa integrazione e abbiamo però molti più licenziamenti
Perché quando una crisi si protrae nel tempo a questo affetto
Qui ci sono aziende che se la crisi dura tre mesi la possono sostenere sei mesi la possono sostenere nove mesi forse pure
Ma quando la crisi arriva un anno non ce la fanno chiudono e quei lavoratori vanno in mobilità e perdono il posto di lavoro
Non l'autunno lo vediamo così
Con i punti di crisi maggiore che corrono un rischio di far chiudere impresa e far perdere il lavoro
E contemporaneamente nella speranza
Chi si riprenda un po'a salire sapendo però tra di noi con onestà e lo dico al ministro che quando si dirà non si scende più
Bisogna sapere che quando si risale se si risale sempre da un po'fossato molto profondo
E che se va bene arriveremo allo zero cioè un valore assolutamente neutro
E ci vorrà ancora un anno un anno e mezzo
Quindi queste sono le nostre preoccupazioni noi lo dico Tremonti in tutte le nostre richieste di questo anno
Noi ci siamo sempre posti l'obiettivo di dare una risposta insieme la condizione delle persone anche alle prospettive del Paese la CGIL questo
Siamo forse tra le poche grandi forze nazionali sicuramente la più grande forza sociale che ha un respiro nazionale noi lo sappia
Siamo una forza in questo molto determinata anche molto orgogliosa di esserlo
Non c'è mai stato
Non c'è mai stato in tutto quello che abbiamo detto abbiamo fatto
Se non il rispetto con quello che pensiamo la gelosia dal nostro punto di vista e la nostra autonomia che vogliamo spendere con qualsiasi Governo in qualsiasi circostanza
Per questo talvolta sono usate contro di noi parole che non ci son piaciute
Quando ci lanciavano questo o quell'esponente di Governo qualche anatema
Quando magari c'era un disoccupato che stava in piazza e si diceva la solita CGIL no
Sono dei disoccupati in carne e ossa che legittimamente protestano
E lo voglio dire perché
Perché la dialettica sociale è il sale della democrazia
Non bisogna aver paura di confrontarsi
Con una rappresentanza sociale che è in grado di avere questa autonomia come noi lo voglio dire a Tremonti non abbiamo mai avuto paura né remore di confrontarci con questo Governi
Anche quando non ne condividiamo e non abbiamo condiviso le scelte perché il nostro ruolo ci spinge a confrontarci con tutti e vorrei anche dire che se su qualcuna delle cose che abbiamo discusso questa sera
Venisse qualche risposta da parte del Governo Tremonti non si stupirà
Dissentire la CGIL che apprezzerà questo fatto se si riesce a dare una mano a qualche disoccupato qualche fabbrica in crisi ha qualche problema
Ragione di questo
Però
Voglio anche ringraziare Tremonti il ministro per essere stato qui con me
Credo
D'altra parte il ministro
Si conosce direi da sempre
Da giovane è stato anche un collaboratore del nostro Ufficio economico Ufficio fiscale ha partecipato al più
Dei nostri convegni
E quindi
E quindi
E quindi
Conoscendoci
Sa anche
Se anche
Che cosa rappresentiamo e cosa sia
Lo ringrazio di nuovo e spero
Che tenga conto riflettendo
Su una parte almeno delle nostre considerazioni e delle nostre ragioni perché ci tengo a dirle
Non sono ragioni di parte e se sono di parte sono di quella parte
Che nella vita economica e sociale del Paese ha bisogno di essere soprattutto oggi più considerata più valorizzata e più seguita con politiche del Governo
Vi ringrazio e loro
Allo scopo
Lasciamo anche l'ultimo Parolo il dovere di ospitalità la lascio al Ministro
No no no non voglio
Come dire
Se se se devo dire sono commosso quasi
Diceva diceva uno statista non puoi essere un buon conservatore da vecchio se non sei stato da giovane
No ha detto ha detto questo io ho molto apprezzato e credo che ha capito il messaggio che ha fatto il vostro Segretario noi abbiamo davanti l'ultimo miglio
Non sappiamo dove ci porta speriamo pensiamo che possa anche portarci in territorio positivo
Questo ultimo miglio comunque cerchiamo di farlo
Più insieme possibile grazie
Grazie
Naturalmente a nome di tutti ringrazio
Il nostro moderatore che è stato così cortese attuale
Porta i nostri fra