Oltre l'ideologia della crisi. Lo sviluppo, l'etica e il mercato nell'Enciclica "Caritas in veritate"

Credo sia un'occasione
Molto appropriata tra l'altro con un Pannella di relatori assolutamente
Di altissimo prestigio e tutti scelti credo con grandissima attenzione della Fondazione Magna Carta tra l'altro voglio salutarli tutti
Prima ancora di cominciare
E a cominciare da sua eccellenza monsignor Giampaolo Crepaldi che tra l'altro è anche il prefetto ore del libretto che trovate anche qui io oggi con cui lei dizioni Cantagalli ha pubblicato l'enciclica di Benedetto sedicesimo Caritas in veritate lo ringraziamo per essere qui
Ringrazio anche già con noi il Segretario generale della CISL Raffaele Bonanni il direttore dell'Istituto Bruno leoni Alberto Mingardi il direttore generale di Confindustria Giampaolo Galli
Ecco noi Presidente onorario la Fondazione Magna Carta e vice Presidente vicario il gruppo del PDL al Senato Riello che introdurrà i nostri lavori e aspettiamo ministro Sacconi Ministro del lavoro della salute e delle politiche sociali
Pochissime parole mi competono come moderatore stava qui cercano di far rispettare i tempi anche se abbiamo modo avremo modo di essere
Ti poterci diffondere sul sui temi importanti sollevati dall'enciclica è stata
è un documento molto atteso molto atteso dalla stampa dagli esperti dai vaticanisti dagli osservatori dagli interessati in generale alle diciamo alle idee e alle proposte a messaggio del magistero
Ecclesiastico
è stata mai stata molta attesa e c'è stato l'attesa diciamo molto contrastata si aspettava questo testo per capire se fosse un testo progressista o se fosse un testo conservatore se fosse un testo più socialista o più mercati Istat più tu a favore o più contrario al fenomeno da globalizzazione ci si aspettava che nella nella nel testo delle incide i capi si trovassero però indicazioni su chi avesse colpa della che la crisi gli economi cassieri anzi aria ancora in atto ci si aspettava forse addirittura delle ricette per uscirne insomma ci si aspettavano molte cose poi come sempre il testo viene reso noto viene eletto e si scopre un mondo
Spesso molto diverso ecco noi siamo qui anche oggi per capire se quello che ci si aspettava era giusto aspettarselo se è stato esaudito e cosa di più ed è diverso invece si ha trovato nella lettera enciclica del Papa
Mi limito a dire questo panel
Proseguo del dibattito cercherò anche un po'di orientare le
Le interventi le relazioni dei nostri ospiti ma intanto vorrei cominciare col dare la parola per l'interruzione alla senatore Quagliariello grazie
Grazie
Vorrei ringraziare
La Fondazione Magna Carta per questa
Opportunità che ci dà
Che
Apposto
Noi tutti insieme
Nella condizione di svolgeva una riflessione su questo documento è ha costretto poi chi interviene a farne una lettura
Attenta perché
Se posso
O una piccola testimonianza è un documento che
Per le sue sfumature balletto più di una volta
Io
Scompenso dopo questo esercizio
Mi auguro
Di aver tolto o qualcosa ed è quello che vorrei
Riversare
All'inizio di questa discussione affinché
Gli interlocutori che saranno poi invece i veri protagonisti
Della discussione possano trarne spunto
Criticare confutare quella che una
Lettura del documento perché poi
Come sapete in un incipit ricca sempre
Vi sono aspetti eterogenei che derivano
Tra l'altro dalla vastità di orizzonti sia tematici sia geografici per ammissione della Chiesa
è
Credo sia
Impossibile
Esprimere
Un'assoluta convergenza così come un completo e radicale rifiuto questo vale
Per tutti
I documenti di questa natura
Cominci idrica
Però
Ha un suo centro ordinatori
Che la caratterizza la mette in relazione con i precedenti documenti della medesima natura e le assegna
Una specifica cifra culturale sia rispetto al momento contingente che è la più complessiva storia
Dell'umanità
Caritas in veritate non mi sembra sfuggire
A questa lettura
Non vi è dubbio
Che di fronte alla più grande crisi economico-finanziaria
Dal Monte che il mondo ha conosciuto dal mille novecentoventinove ad oggi l'enciclica rappresenti una chiave di lettura del rapporto tra cristianesimo il capitalismo
Non a caso
A lungo attese
L'argomento d'altra parte non può essere ridotto a un tema di stretta attualità esso
Più o meno direttamente attraversa la riflessione
Dei padri dell'economia classica
Dalle maggiori aperture che si incontrano nei temi nei testi di Adam Smith e nella sua concezione del mercato come luogo che sa suscitare solidarietà e fiducia
Alle
Chiusure
Di Mandello di là della sua favola delle arti
Dalle radicali affermazioni di incompatibilità
Tra i due sistemi di pensiero
Il cristianesimo il capitalismo
Che proviamo in un capitolo specifico di socialismo
Di fammi Sessa alle convincenti analizzi etimologicamente
Che smentiscono quel capitolo di Angelo Tosato e questo solo per ricordare alcuni
Degli enti
Autori che si sono confrontati con questo tema in realtà si tratta di un
Insieme ben più basso
E al cospetto di questa crisi e della sua durezza in molti
Hanno
Auspicato
Un'enciclica di rinnovata condanna nei confronti del modello capitalistico
E di rilancio di quelle letture della dottrina sociale della Chiesa
Lei
Dalla cifra Popper Istica o quanto meno scettiche nei confronti
Dello sviluppo e delle sue potenzialità
Costoro sono certamente rimasti delusi il testo di Benedetto sedicesimo infatti
Non solo rigetta qualsiasi critica radicale del capitalismo
Ma realizza una conciliazione
Tra il cristianesimo i principi dell'economia classica
Assai più profonda
E più resistente
Di quella che si incontra nelle ci nelle encicliche a sfondo sociale del suo predecessore
La sollecitudine avrei socialista
E la Centesimus annus in Caritas in veritate a ben vedere
I motivi di critica del sistema capitalistico che pure sono presenti non mancano rispondono però una logica interna propria di chi quel sistema
Non solo ho accettato ma anche operato uno sforzo serio
Per comprenderlo al fine di migliorarlo
L'analisi è inserita in una cornice epocale che Benedetto sedicesimo ricostruisce stabilendo una continuità è una rottura la continuità
Assicurata dal principio che lui stesso definisce di fedeltà dinamica è quella con la
Popolo ora un progressivo di Paolo sesto
Vi sono alcune ragioni tematiche per affermare questa congiunzione
Ma di e soprattutto una più profonda ragione analitica che attraversa l'intero pontificato Di Benedetto sedicesimo
Paolo sesto infatti
è il papà del Concilio
E Benedetto sedicesimo richiamandolo
Vuole per l'appunto riaffermare come il Vaticano II non costituisca fatto quel momento di svolta di rottura allungo accreditato dalle correnti cattoliche cosiddette sociali ma che
Nella storia della Chiesa vi sia invece una continuità più profonda che assorbe anche la lettura e l'interpretazione del Concilio
Non a caso quasi ad ogni riferimento alla Popolare un progressivo ne corrisponde uno
Che richiama la Rerum Novaro
Di Leone tredicesimo
A fronte
Di tale continuità interna
Alla storia della Chiesa
L'enciclica accoglie invece in profondità le conseguenze di lungo periodo che sono derivate dalla rottura dell'ordine bipolare
Conseguenze che in realtà solo oggi dopo vent'anni stanno se diventando i loro effetti consentendo analisi non più meramente impressionisti fra
In questo documento vi è una considerazione affatto pregiudiziale del cosiddetto fenomeno di globalizzazione assunto come operazione da governare
In particolare per una riprogettazione dello sviluppo mondiale
E
Fin qui solo in piccola parte è stata accolta
Certo la globalizzazione come ricorda il Pontefice presenta grandi difficoltà e pericoli
Di fronte ai quali però la risposta non può e non deve essere il ritorno a forme di controllo statalista e di chiusura autarchica
Occorre piuttosto cito da lenti ciclica
Prendere coscienza di quell'anima antropologica ed etica che spinge la globalizzazione stessa verso traguardi di umanizzazione solidale
Fine della citazione
Ed è proprio sulla base di tali osservazioni che nell'enciclica si ritrova anche una riconsiderazione del ruolo degli Stati
Ai quali
Circa quarant'anni fa la Popolare un progressi assegnava ancora compiti centrali
E che ora si ammette in Caritas in veritate non sono più in grado di fissare
Le priorità dell'economia né di governarle l'andamento
Da qui
Discendono analisi oggettive pacate direi equilibrate
Sull'inevitabile ridimensionamento delle reti di sicurezza sociale
Nonché sulle opportunità e i rischi legati
A una più marcata mobilità lavorativa conseguenza diretta del processo di globalizzazione
E tutto ciò come dirò tra breve senza indulgere verso frettolose unilaterali liquidazioni dello Stato contemporaneo e del suo ruolo
Questo nuovo contesto epocale questa cornice
Per essere affrontato per essere compreso nella sfera economico-sociale così come nel più ampio ambito delle relazioni umane
Porta il Pontefice a sottolineare con ancora più forza rispetto al passato il nesso necessario indiscutibile tra la libertà dell'uomo e la sua responsabilità
Il tema è proposto i numerosissimi punti delle in ciclica torna di continuo
Ancor più che dalla legge la libertà che si può esercitare di fronte alla complessità del nuovo ordine mondiale deve essere temperata aiutata direi quasi è saltata
Dalla responsabilità personale
E questo atteggiamento porta con sé il rifiuto
Di una spasmodica ricerca d'ampliamento della sfera dei diritti i quali
Ribadisce Benedetto sedicesimo valgono laddove trovano dei corrispondenti doveri
In questo equilibrio
Va ricercata la differenza implicita tra
Individualismo e centralità della persona
L'individualismo presuppone la ricerca di un allargamento della sfera dell'autodeterminazione personale
Che prescinde da ogni fondamento
Dalla considerazione degli altri e persino da i dati stessi della realtà inevitabilmente intrisi di una tradizione che si può certo criticare cercare di innovare ma non ignorare
La centralità della persona al contrario presuppone la responsabilità nei confronti degli altri e in particolare nei confronti delle comunità all'interno delle quali
La vicenda umana si inserisce
Tale relazione in ogni caso non cancella l'autonomia dell'individuo come invece nella comunità proposta dai totalitarismi del ventesimo secolo
Perché cito dalle in ciclica il rapporto tra persone e comunità e di un tutto verso un altro tutto
Fino alla citazione
E sulla base di queste
Analisi delle novità introdotte dal ventunesimo secolo e vanno letti i brani delle encicliche specificamente riferiti al sistema di libero mercato
Innanzitutto vi si afferma il nesso inscindibile tra libertà economica
E sviluppo umano cito solo se il libero lo sviluppo può essere integralmente umano solo in un regime di libertà responsabile esso può crescere
In maniera adeguata
Infine la citazione quando il progresso non si ideologizzate scadendo in progressismo esso racchiude
Per Benedetto sedicesimo la possibilità di un maggior benessere diffuso è per questo va ricercato con fiducia
Da qui
Il definitivo sdoganamento del profitto esso non è il fine assoluto del processo economico
Ma ne comunque un elemento inevitabile
Non può dunque considerarsi lo sterco del diavolo ma è bene che venga temperato dal ruolo della carità che implica il dono e la gratuità
Tale compito spetta alle singole persone ed è per questo ben diverso dal tentativo di raggiungere la giustizia sociale imbriglia hanno il profitto all'interno di un'organizzazione statuale
Che di fatto giunge
A negarlo
Vi è nell'enciclica insomma la consapevolezza a me pare del mercato non è un luogo selvaggio ha delle regole sulle quali si può agire
Da qui
La volontà di rispettarne la logica di fondo ma anche di condizionarne il funzionamento
Affinché
La centralità della persona
Possa fermarsi
In tutte le sue fasi
Si cerca insomma di agire sui presupposti del processo economico per stabilire la centralità della persona umana abbandonando la spasmodica ricerca di una tanto ideologica quanto utopistica
Uguaglianza sociale assoluta
Che stabilisca un'astratta perfezione
Anche per questo in Caritas in veritate la povertà viene trattata come un'opportunità di sviluppo
Anziché essere cristallizzata come il risultato di un meccanismo iniqua e in particolare nelle parti consacrate alla cooperazione internazionale di è un chiaro rigetto dell'assistenzialismo
Questo
Tentativo
Di influenzare regole del mercato in tutte le diverse fasi del suo ciclo
Porta da una parte a sollecitare una positiva e progressiva contaminazione tra i diversi tipi di impresa senza erigere muri e barriere
Tra approfitto e non profit
è evidente che le diversità strutturali fra le imprese non si possono annullare in un attimo
Ma esiste
Secondo Caritas in veritate devono sempre più integrarsi escono rimossi
Così così come
Cossa ancora più importante
Forze
Il punto più importante dell'enciclica
Si crea un'integrazione anche tra l'agire economico e l'agire politico viene meno il
Quella distinzione che a lungo ha legittimato l'intervento politico del cosiddetto riformatore cattolici
In Caritas in veritate non c'è più un prima e un dopo non c'è il processo capitalistico che provoca ingiustizie e il riformatore sociale che successivamente deve agire per mettervi riparo
E conseguentemente viene meno il ruolo dello Stato come grande distributore di equità
L'equità possibile il rispetto per la persona la capacità di sfuggire corporativismi che per Benedetto sedicesimo hanno preso eccessivo spazio
Del mondo sindacale devono essere ricercati fin dalla definizione del mercato
Come luogo di incontro di reciproca fiducia dibattuta Giosa commutazione
A questo deve tendere l'operato del politico ispirato da principi cristiani ed è in questo compito di regolatore sulla base del primato della persona
Che lo Stato ritrova una sua funzione anche a dispetto del mito dell'autonomia contrattuale come sinonimo
Di libertà personale che di fatto mito si sta sbriciolare andò sotto i nostri occhi
Infine
A fronte di questa nuova impostazione del confronto con il mercato in controtendenza
Può segnalare se l'auspicata costituzione di un'autorità politica mondiale per il Governo dei problemi globali
In teoria
Tale concentrazione di potere si pone
In contraddizione
Con il principio di sussidiarietà
Più volte richiamato dalla stessa in ciclica
In pratica poi la proposta potrebbe risolversi in un rafforzamento del potere dell'Organizzazione delle Nazioni Unite
Alla quale pure l'enciclica non lesina delle critiche
Ma se la richiesta di tale autorità implica più pragmaticamente un adeguamento del sistema dei controlli
Per evitare una degenerazione della finanza prodotta anche dalle politiche interventista e degli Stati nazionali
Evidentemente la contraddizione si attenua
E diviene il prezzo che ogni liberale deve esser pronto a pagare di fronte a ciò che nel mondo è accaduto a causa dello sviluppo dopato
Che a partire dall'amministrazione Clinton è stato provocato dalla politica americana sui mutui per sostenere il mercato abitativo
Insomma
Se il liberalismo in comune
Qualcosa con il cristianesimo questo innanzitutto
Chissà per non mettere la testa sotto la sabbia al cospetto delle storture del mondo
Il cercare soluzioni non ideologiche per risolvere i problemi chissà per correggere la rotta pur rispettando una linea di sostanziale continuità
Ed è proprio lungo questa strada che l'enciclica Caritas in veritate fissa a mio avviso un proficuo punto di incontro grazie
Grazie al senatore Quagliariello io adesso vorrei chiedere al suo Celenza monsignor Giampaolo Crepaldi di prendere
La parola ma abbiamo invitato monsignor Crepaldi nella sua qualità di Segretario del Pontificio Consiglio della giustizia e della pace anche se sappiamo che è stato da poco nominato Vescovo di Trieste per questo aggiungiamo i nostri
Auguri al saluto con cui lo accogliamo oggi
Qui tra noi lo devo invitato perché sappiamo quanta attenzione quanto lavoro lui stesso il Consiglio giustizia e pace abbia messo in questa enciclica io tra l'altro avuto il piacere di averlo ospite una trasmissione radiofonica dove la capacità di
Andare a fondo i temi che abbiamo sono uscite che questa civica sollecita mi ha davvero sorpreso io vorrei se lui me lo permette
Aggiungere soltanto una considerazione prima di dargli la parola
Ed è questa ho avuto l'impressione poi parlando con monsignor Crepaldi di una caratteristica totalmente benedettina di questa enciclica che pur essendo sicuramente in linea diciamo
Nel nell'enciclica sociale della Chiesa in cui in qualche modo travalica questo orizzonte e pone la questione centrale di qual è il posto di Dio nel mondo
In qualche modo quindi ingigantisce la portata della lettera e ad e dice che il fatto la necessità che d'io abbia un posto nel mondo non è soltanto utile ma si è dimostrata sempre più si dimostra indispensabile eccolo qua lasciare con questa suggestione dargli
La parola
Grazie grazie di cuore grazie al periodo in fitto
E complimenti a Magna Charta la Fondazione per testo
Perché sta già date riflessione sul principio i casi più netto
Sedicesimo
Il tema di questo nostro incontro lo sappiamo e lo sviluppo l'etica è il mercato nella Caritas in veritate Di Benedetto sedicesimo io dirò una parola sul mercato
Vogliamo ringrazio anche perché mi si offre l'occasione
Di dire questa parola sul mercato perché alcuni commentatori
Della prima ora della Caritas in veritate proprio sul tema e sulla
Soprattutto uno
L'anno contrapposta la visione del mercato centesimo Summers di Giovanni Paolo secondo questa ciclica grande ciclica
Di Giovanni Paolo secondo scritta nel mille
Novecento
La si sente
Novantuno per comma per commemorare il centenario della rerum notata una
Io ho segnalato la continuità proprio sul tema del mercato tra centesimo sanno se Caritas in veritate chi la diversità qualcheduno l'opposizione
Allora
Giustamente tante però credo
Che la lezioncina sarà utile
Allora non è semplice ma Summers di Giovanni Paolo secondo
Troviamo che il mercato e prima di tutto il sistema di allocazione delle risorse economiche che però esiste sempre dentro un contesto di recarmi non solo economici
Anche da più vigili tappi tutta
Scienza economica afferma che il mercato perfetto nel senso di perfettamente funzionante nel sui mercati nei suoi meccanismi astratti e da manuale non esiste
Nel mercato non è mai secondo una tecnica pur avendo
Certamente aspetti tecnici ineludibili
Il mercato aspetti tecnici non è
Una tecnica per questo motivo giovani Porro secondo poteva ricordare l'importanza che nel governo del mercato arrivano gli imprenditori e le famiglie
Le culture le religioni gli Stati e la società civile
E con un mercato dipendesse alla fine dall'intero sistema socio-culturale Centesimus annus numero trentanove
E perfino dall'antropologia che ne stava alla base e anche dalla posizione assunta dall'uomo verso tira
Per questo motivo egli poteva dire che il motivo ultimo del crollo dei vicini comunisti dell'Est europeo chieda di tipo antropologico e non solo tecnico
Nel Centesimus annus si distingue tra il sistema economico e il sistema etico culturale che si afferma che il terrore
Consiste
Nella assolutizzare il primo
E dimenticare
Il secondo
Qui si incontrano due caratteristiche del mercato
Da una parte non se ne può fare a meno perché si rinuncerebbe all'efficienza
Dall'altra e inevitabilmente orientato
Non se ne può fare a meno perché non si può negare la razionalità economica
Che una dimensione della verità
Lo si deve orientare in quanto questa razionalità economica è insufficiente essa ha bisogno di essere collocata dentro l'intero sistema socio culturale
Che il mercato debba essere orientato non deriva solo da un'esigenza ellittica esternare la logica economica non appartiene alla stessa natura del mercato
Non esiste un mercato non orientato
Il materialismo o la cosiddetta massimizzazione del profitto sono forme di orientamento del mercato
Non appartengono al mercato come tecnica economica appartengono al sistema socio-culturale di riferimento
Da queste considerazioni giovani proprio secondo tre va poi cede pregiudizio sul capitalismo
Contenuto nel paragrafo quarantadue vera Centesimus annus
Se questa parola fermata il Papa
In che consiste nell'economico che riconosce il ruolo fondamentale positivo dell'impresa
Del mercato e della proprietà privata ed la conseguente responsabilità per i mezzi di produzione della libera creatività umana nel settore dell'economia la risposta dice del Papa è certamente positivo
Massi indica invece continua il testo della Centesimus annus
Un sistema in cui la libertà nel settore dell'economia e non è inquadrata nel solito contesto giuridico che la metto al servizio della libertà umana integrale
E la consideri come una particolare dimensioni di questa libertà
Il cui centro etico e religioso allora la risposta e decisamente negatività
Mattioli ed esclusiva tecnicità del mercato
Compreso il rifiuto della necessità di un suo orientamento non è una posizione scientifica Cassio logicamente neutra
E lunedì o Lucia aventi alla base la difesa di una libertà assoluta in campo economico
Questo capitalismo e inaccettabile per la dottrina sociale della Chiesa perché è inaccettabile e il sistema socio culturale che lo sorreggere
Proprio perché non è solo tecnica e a preservazione del mercato da dei derivi tipologiche del tecnicismo che realtà risponde ad una cultura della libertà individuale assoluta
Giovanni Paolo II auspicava che il capitalismo
Che gli preferiva chiamare però Società del lavoro libero dell'impresa e della partecipazione si strutturarsi in un'attività economica tre attori il privato lo stato della società civile
Sia per rispettare il principio dello show gestibilità della società civile sia per coniugare nel migliore dei modi la sussidiarietà con la solidarietà
Ore
A leggere il testo della Caritas in veritate di del Santo Padre Benedetto sedicesimo
Si riscontra una piena in sintonia con questa impostazione assieme però ad importanti approfondimenti e sviluppi
La tesi di fondo secondo cui la carità
Non può mai contrapporsi alla verità o prescindere dai DS
Anche un'applicazione in economia
Significa che la logica economica una propria verità
Che se non la si rispetta si finisce per dare per fare più male che bene
Questo comporta il riconoscimento pieno della perdita del mercato
Afferma il Papa che il mercato
Benedetto sedicesimo ad affermare
Che il mercato nel mio di luogo della sopraffazione del forte su un tempo
E che la società non devi difendersi tesso come si lo sviluppo di quest'ultimo comportasse ipso facto la morte di rapporti autenticamente umani numero trentasei della Caritas in veritate
Comportano anche però la necessità di un suo orientamento non solo per motivi etici anche
Per motivi economici
Il mercato proprio perché non è mai solo un dato tecnico
Per funzionare anche bisogno
Difformi di solidarietà e di fiducia ferma la Caritas in veritate numero trentacinque senza delle quali non può funzionare
E che non può darsi da solo evidentemente
Il motivo di fondo è ancora quello indicato da giovani Porro secondo che risulta quindi confermato il mercato afferma la Caritas in veritate numero trentasei non esiste allo stato puro
Il sottrai forma delle configurazioni culturale
Che lo specificano e l'Oriente
La tesi secondo cui l'etica
A che fare con tutte le fasi di l'attività economica
Caritas in veritate numero trentotto deriva da questo bisogno che il mercato ha di elementi che sciopero
Non sa e non può darsi
Un punto su cui Benedetto sedicesimo insistiti più e che non solo la giustizia
Quindi punto che è stato toccato anche dalla non è la regola
Dal punto il Presidente di Magna Carta
Che non solo la giustizia di mi interessa ritto te le fasi della vita economica ma anche la gratuità aiuto noi la fraternità
Questi tre elementi vengono presentati nella Caritas in veritate come derivanti sia dalle caricati e per la verità e non solo della carità come si potrebbe pensare
Questa accentuazione
Della dimensione del dono e assolutamente conseguente
Alla Centesimus annus di Giovanni Paolo secondo
Ma la Caritas in veritate era sviluppa di più approfondendo l'indicazione della Centesimus annus circa il sistema tre attori di cui ho parlato prima
La dinamica del Tondo è particolarmente presente nella e condomini economia della società civile però ed auspicare un'evoluzione
Verso un sistema di maggiore compenetrazione della dinamica del Torino anche nel privato e nella economia pubblica
La Caritas in veritate osserva tuttavia il sistema è già presente nella realtà
Reso necessario anche dalla globalizzazione
E parto dalla della ristrettezza delle categorie di profit e non profit numero quarantasei e segnala molte esperienze di un'economia della fraternità trasversali e i tre ambiti
Parla numero quarantuno di una plusvalenza per esempio della imprenditorialità con scambi e Doni reciproci tra il Governo i diversi ambiti operativi
Ripetutamente dice
Che bisogna che elementi
Giorno e gratuità
Ente tutte di dimissioni che l'attività economica soprattutto la conclusione lo afferma
Del paragrafo trentasei
Qui andiamo a me sembra oltre il semplice terzo settore
Lettere in un sistema economico a tre attori e l'indicazione di Giovanni Paolo secondo risultano sviluppate ma proprio per questo anche
Conferma
Secondo Benedetto sedicesimo
Questa esigenza di superamento dell'attuale organizzazione economica secondo la logica della fraternità nasce dalle stessi evoluzioni economico politiche legate alla globalizzazione
Questo ha fatto sì che la ricchezza prodotta in un certo spazio
Prendesse la strada del mondo intero e quindi che gli Stati entrassero in difficoltà nel loro compito di
Redistribuzione
La giustizia economica
Non può essere più garantita mediante interventi irriti distributivi
Collocati dopo il processo economico da parte dello Statuto questo il punto
Vengono ripresi qui importanti affermazioni di Giovanni Paolo secondo sulle molteplici importanti funzioni dello Stato e anche sulle necessità
Di prendere atto delle sue trasformazioni
Anche Benedetto sedicesimo in vita e non decretare top troppo affrettatamente per fine dello Stato nazionale soprattutto in quei Paesi che non lo hanno ancora conosciuto
Ma contemporaneamente prende atto delle trasformazioni in atto
Trasformazioni che richiedono
Che Hillary distribuzione e la giustizia entrino dentro il sistema economico
Piuttosto che collocarsi alla sua fine a me sembra questa una grande e straordinaria sfida
Possiamo quindi dire che sui temi del mercato del capitalismo la Caritas in veritate Circolo che in sintonia con la Centesimus annus di giovani proprio secondo la conferma e l'approfondisce
Alla luce di quel fenomeno di portata epocale che la globalizzazione
Un fenomeno che all'epoca in cui la Centesimus annus venne pubblicata non arriverà ancora manifestato appieno il suo vero volto e grazie di cuore
Grazie grazie davvero a monsignor Crepaldi per il suo
Contributo per la sua lezione Cina come la chiamata
Però è stata sicuramente un importante apporto a questa nostra
Conversazioni ora devo dare la parola ma Raffele Bonanni al Segretario generale della CISL a cui anche vorrei aggiungere una brevissima considerazione
Proprio parlando di mercato nei termini in cui monsignor Crepaldi cioè così chiaramente descritto la posizione di queste enciclica del Papa
Insomma ammette che il mercato e quel luogo efficiente in cui persone con in maniera consensuale si scambiano beni e servizi
Mettendo come presupposto diciamo il il bene comune reciproco
Mi sembra che l'enciclica però ammettono particolare attenzione quando
A quando oggetto dello scambio l'interno del mercato e la dimensione del lavoro Lorelli dice occorre essere particolarmente attenti che il mercato come diceva monsignor Crepaldi
Si è regolato e e si ispiri allo sviluppo integrale della persona umana e con lasciarle questa brevissima riflessione da per la parola
Sì grazie
E infatti si rivolgeva
L'enciclica il Papa si rivolge a ciascuno
E che e poi si rivolgeva alla comunità intera
Mondiale
Il momento come questo particolare dove
Alcune certezze sono sbriciolati sono affondate
E c'è da ricostruire io penso
Una nuova economia una nuova socialità ma anche una nuova
Democrazia la mia organizzazione congresso appena due mesi fa
Ha indicato la strada in quello che abbiamo chiamato un nuovo umanesimo del lavoro e cioè attraverso l'impegno di ciascuno attraverso la cooperazione di ciascuno con l'altro
Attraverso
Diceva
Monsignor Crepaldi
Diceva
Non attraverso criteri
A valle dei processi
Ma
A monte
Non attraverso criteri di redistribuzione Abballe diceva l'arcivescovo ma a monte
Attraverso una piena partecipazione una prova una piena responsabilità
Una piena
Libertà che porta
Alla alla responsabilità
Credo che l'indicazione sia molto forte per ciascuno e sia forte anche a livello mondiale perché
Le indicazioni che Diana sono di nuovo
Il Governo che affronta appunto a monte ogni ogni criterio per arrivare a giustizia e per
Ricostruire una
Una
Economia nuova
Un nuovo umanesimo fondato appunto
Sul lavoro
Dice il mercato da solo non ce la fa
Il mercato da solo non ce la fa anzi implode quando non è appunto regolato da da questioni che appartengono e che possono servire la persona nessun meccanismo economico da solo ce la può fare anche orientato
A interessi appunto delle realtà più deboli se porta allo scontro come è successo appunto nel Novecento se porta la frantumazione della dalla comunità
Si dice che il dono e quindi la responsabilità e l'energia più potente e credo che questa sì che la
Che la
Che Energia più forte per riorientare le
L'economia al bene comune io in queste ore venti mi sono riletto alcune
Alcune alcune parabole e ho ritrovato proprio in quelle di
Di Matteo
Le riparabile più forti che possono dare e che rafforzano appunto questa questa indicazione io ci torno spesso su su queste parabole perché credo che vi ho anche il senso appunto
Che l'economia senza dono la economia senza responsabilità porta fuori dalla strada e deraglia
Nella
Nella cunetta mi riferisco a quella parabola sconcertante perché inquietante è sconcertante quella
Dei dei talenti no non si premia chi
E cauto
E so per
I talenti si premia chi addirittura si moltiplica
Perché appunto alla logica è
Si può ritenere che ognuno di noi
La nostra professionalità la nostra impresa
Tutto ciò che appunto fa
E economia sì
Deve servire a costruire per sé stessi ma deve fare quel di più quel po'di più
Per fertilizzare l'economia e andare incontro appunto al bene comune di chi appunto ha bisogno e credo che sia
Un'indicazione molto forte
L'altra parabola sempre in forte contraddizione in alternativa a questa quella dalla vigna
Quella di
Del padrone che paga nella stessa misura anche
Chi arriva solo nel tardo pomeriggio aggiunte sia chi lavora
Già dal mattino presto
è tuttavia
Il padrone la vigna pagato allo stesso modo non è
Responsabilità di chi va a lavorare a quell'ora
Perché la mattina stessa che lui attende che qualcuno chiami
Per riuscire a lavorare sostenere se stesso e la propria famiglia ambedue le indicazioni di Di Matteo
Appunto riconducono
A criteri di amministrazione appunto dell'economia attraverso appunto attraverso
Il dono credo che queste due parabole Soro
Di gli elementi più interessanti per dare sostanza ciò che dicevano anche
Gli altri amici pocanzi
Per riuscire appunto a creare una una economia equilibrata che sappia fortemente mettere intenzione
Tutti i nostri talenti le nostre professionalità la nostra capacità la nostra voglia di cooperazione la nostra voglia di punto di costruire il bene comune ma un bene comune
Che appunto tale se ricade anche su chi in quel momento per svariate ragioni a qualche
Ha qualche difficoltà esattamente come l'operaio che non per colpa sua
Va a e viene chiamata a lavorare a tardo pomeriggio non per questo ha bisogno
Di un salario inferiore rispetto all'altro perché anche lui deve sostenere
Se stesso e
La propria
Famiglia quindi Novara geologica della
Massimazione del profitto così
Senza alcun orientamento
Ma un qualcosa che riesce a pura a dare il senso a Aldo Moro che c'è a monte di ogni di ogni iniziativa di questa responsabilità di ciascuno che poi
Costruisce responsabilità collettiva e la responsabilità lo saprete e è una cosa libere che ciascuno sente e la responsabilità
Lo sapete è una cosa libera che
Te essendo libera e per essere feconda deve incontrarsi con la responsabilità
E la libertà degli altri l'indicazione dell'incisione molto forte e credo che sia la linfa
Principale per ricostruire quella che io chiamo un umanesimo appunto il lavoro una nuova economia una nuova
Democrazia
Per quel che ci riguarda
Noi abbiamo sempre sostenuto appunto un'economia che responsabilizza le persone che volta verso appunto questa questa realtà siamo a sostegno delle con mia di comunione
Di quella cooperativa di quella
Non profitti che vi ricordo può essere oggi è molto forte attualmente in Europa rappresenta addirittura il dieci
Per cento
Dell'intera l'intero prodotto interno lordo
E credo che sia importante questo non perché deve essere il dato è la diva con l'accorato cos'altro o addirittura creare barriere tra ciò che è positivo e ciò che è negativo
Ma questa economia va sostenuta perché diventa
Una sorta di
Inc elemento di di di paragone che può
Anche contaminare l'altra realtà e può renderla
Affidabile
Può costruire appunto una carità e è un dono che non sia appunto una carità pelosa o quella che sfocia sempre nella
Filantropo via
Se a monte quei criteri di cui parlava Crepaldi no non vengano a monte precisa di bene i criteri di regolarizzazione
Però
Noi oltre a sostenere l'economia di comunione noi crediamo che anche tutta l'altra economia che è un fatto positivo siamo entrati in quel modo
Debba essere l'occasione per promuovere ciascuno per promuovere le le comunità la nostra realtà in questa epoca
Nel
Tentativo di costruire
Una nuova economia dovrà fare un salto un salto fortissimo
Che riguarda non solo l'efficienza quel punto l'efficienza vera del mercato che si ottiene se c'è un giusto equilibrio tra esigenze le persone e l'esigenza di impresa ma che riguarda anche le vicende della democrazia e anche la sostenibilità dei sistemi di mercato
Noi
Sosteniamo
E trovo incoraggiante che
L'enciclica dire a questa indicazione con molta molta molta forza
Credo che l'elemento dalla partecipazione sia
Davvero alla Governo dall'economia sia davvero quel valore aggiunto che ci può permettere di andare verso un cammino nuovo esso pianti
Questa economia che ci ha rovinato appunto in questo ultimo ventennio trentenni e costruisca
Una realtà più re Sforza
E più equilibrato questo non è solamente importante per
Non costruire un'economia che deraglia è importante anche perché costruisce la consapevolezza
La responsabilità che viene
Attraverso il fatto che ciascuno usa il lavoro impiega il suo lavoro i suoi talenti per costruire la propria personalità la propria dignità e la propria
Capacità di orientare l'economia e di partecipare all'emendamento economia in un verso o nell'altro ritengo importante l'indicazione che da l'enciclica ritengo anche straordinario ciò che sta succedendo in Parlamento e spero che autorevoli anche parlamentari che sono presenti qui
Riescono appunto a darci e a dare appunto a questo orientamento che c'è in Parlamento una forza maggiore il fatto di
Riuscire a definire finalmente tutto ciò che riguarda l'azionariato collettivo la possibilità che l'oratoria possano unire le relazioni per contare più aziende
E attraverso appunto criteri che possono permettere al lavoratore di partecipare almeno all'indirizzo e controllo delle proprie aziende questo non solo crea quell'equilibrio
Tanto importante sottolineato da tutti ma credo credo che crea anche un'energia nuova un'ideologia sussidiaria su cui può foto andare non solo l'economia ma anche la nuova democrazia che non può essere concepita
Come appunto un principe capace
Lungimirante assolutamente attento ogni fatto la comunità
Vorrei tanto cercarlo e non lo trovo mai invece una realtà e consapevole
Che provvede al Governo attraverso la propria
Responsabilità sussidiariamente questo crea lumi liberi ma crea anche un uomo irresponsabile attraverso la libertà
Ed è forze esattamente quello che
Le comunità ricche le comunità opulente realtà occidentali hanno bisogno per
Per rinnovarsi credo che questa indicazione in ciclica sia molto molto molto importante infatti poi
La indicazione che danno i come sindacato
Negazione molto forte
Credo che vada perfino oltre le indicazioni che dava un ritirate nei primi anni Settanta
Sul forza e sulla sul ruolo appunto dei sindacati
Nelle comunità nella comunità mondiale infatti dice una cosa che
Dalla farla parte molto forte dall'altra parte e anche molto incoraggiante per ciascuno di noi
Dice sindacati non lavorate solo per i nostri iscritti che credo
E io raccolgo due indicazioni in una
In questa affermazione
Bisogna rendere conto ai propri iscritti senz'altro ma sempre in equilibrio con interessi generali
Bisogna lavorare per i propri iscritti nel mondo ma anche per coloro
Che
Per varie vicissitudini e voi sapete il mondo non è del tutto libero ci sono molti posti oratori penso la Cina
Penso allo Zimbabwe penso all'Iran penso a tanti penso alla Colombia penso a tanti posti dove autori nel
Tentare di organizzarsi vengono imprigionati torturati uccisi
La indicazione di lavorare anche per costoro per costruire l'equilibrio attraverso l'organizzazione di oratori
Che devono provvedere allo interessi anche
Alle interessi più generali come elemento di equilibrio e come elemento anche dir responsabilità credo che sia un'indicazione molto forte e l'ultima questione riguarda
La indicazione sugli immigrati
Io naturalmente non
Non voglio criticare nessuno e credo però che la nostra comunità abbia
La responsabilità la cultura abbia anche la forza
Per riuscire a distinguere i due piani che oggi invece si mettano troppo troppi insieme
Dice il Papa che nessun Paese da solo può sul fenomeno epocale delegazioni
Risolvere i propri problemi sì non si intenso tutto ciò a uno logica di responsabilità una responsabilità ogni migrante su giunge una persona umana che possiede diritti che vanno rispettati da tutti e in ogni situazione
In Italia credo molti
Mettono sullo stesso piano
La
L'ordine con le questioni appunto dell'accoglienza ed alla immigrazione e questo è un errore gravissimo
Che sta creando lacerazioni molto forti e che spero Astore spero che la responsabilità di ciascuno sappiamo superare molti di noi parlano dalla centralità dell'uomo
Per la centralità
Dalla persona suoi questione che riguarda
La vita comunitaria se è così non c'è alcuna differenza
Tra uno come me
è un clandestino
Poi c'è il piano dell'ordine ma sono due piani diversi
Tra i diritti universali assolutamente ideale gli abiti del rito dalla persona
Con appunto il diritto alla sicurezza di ciascuno ma sono due piani diversi
Io credo che vada denunciato il fatto che nel nostro Paese spesse volte si fa confusione per paura per luogo luoghi comuni e così via di metterli insieme questo è un grave
Rischio per la stabilità del nostro Paese soprattutto per la vocazione che ha sempre conservato appunto
A tener conto che la vicenda d'accoglienza noi
Che si è mostrata stati anche noi stranieri
In casa in casa da altri
Quindi l'enciclica davvero
A persone del sociale
Tante
Indicazioni che si è messa a frutto appunto con quella chiave a monte
Può dare appunto la condizione nuova all'oratore di svilupparsi maggiormente
A sviluppare maggiormente la propria responsabilità e la prova la provocazione al bene
Comune ma una vocazione Albino comune ha la responsabilità di libertà e che va coniugata appunto con libertà di altri che attraverso un equilibrio che solo
A monte
E non a valle
Tutti quanti possiamo contribuire a costruire in questa epoca non
Disastrosa in questa epoca invece tanto densa di occasioni nuove che dipende
Solo da noi cogliere fino in fondo e l'incipit dica è davvero Energia potentissima che ci può aiutare grazie
Grazie grazie Raffaele Bonanni
Io prima di dare la parola Alberto Mingardi aggiungerò anche in questo caso qualche brevissima riflessione sul sito
Dell'Istituto Bruno leoni che
Alberto Mingardi dirige
è apparso qualche giorno fa un breve interessante saggio di Carlo Ottieri intitolato luci e ombre della Caritas in veritate una lettura liberale
Se ho ben capito quello colletto di lotti ieri mi sembra essenzialmente le ombre che l'individuazione due
Una ma certa ambiguità quando si parla di diritti sociali tra carità e giustizia non sempre le due dimensioni brillano nella loro diciamo il loro apporto respiro uscì poco ma anche nella ma dallo differenza
L'altro tema che lotte risolleva molto è
Secondo lui non c'è né l'enciclica un allarme adeguato nei confronti diciamo della forza di coercizione propria degli Stati
Anche degli Stati democratici
La gamma dirittura violenza coercitiva
Secondo l'Ottieri sono secondo una lettura liberale
Ci sarebbe bisogno di prendere in esame i limiti alla libertà e quindi anche allo sviluppo integrale dell'uomo insiti nelle nei comportamenti regolatori degli Stati
Ecco volevo lasciare anche in questo caso
Questi due suggerimenti questi due suggestione Mingardo e capire fino a che punto lui le condivide e se può
Argomentarle grazie
Grazie io ringrazio tantissimo Magna Carta per questo invito anche se è paradossale ringraziare perché in realtà queste ritrovi mette in una posizione di gravissimo imbarazzo
Di gravissimo imbarazzo perché è un laico non può che
Come dire accostarsi all'incirca papale con un misto di curiosità e timore
Questo momento in me prevale di gran lunga il timore sulla curiosità e devo dire per fortuna
Parliamo di cose molto terrene discutiamo di economia di regole e non di cose assai più complicate come quello che c'è nel cuore dell'uomo
E
L'enciclica chiamato un grande dibattito proprio su questi temi
In particolar modo il tema del mercato non solo oggi ma anche nei commenti di natura giornalistica nelle prime reazioni è stato fortemente centrale ora io dal non so davvero
Sei appropriato leggere un'enciclica appare urlando del mercato ma siccome non sono capaci di fare nient'altro è quello
Che brevemente cercherò di farlo
Cercherò di farlo andando su tre questioni due delle quali
Sono state già richiamati da Loquenzi riferendosi a questo
Bellissimo saggio di Ottieri è molto bello perché è un saggio di un cattolico prima che di un liberale quindi un saggio fortemente sofferto nel rapporto con le cifre
E queste tre questioni sono la prima un tema non proprio modesto il rapporto tra giustizia e carità la seconda il tema del dono rispetto al mercato e la terza globalizzazione e responsabilità dell'impresa
Le esaminerò brevemente in ordine inverso di importanza differita per cui partendo dalla globalizzazione dalla responsabilità dell'impresa
Ora
Sembra anche a me come richiamava
Come diceva Quagliariello pocanzi che se vogliamo la sottolineatura degli aspetti positivi della globalizzazione sia il contenuto politicamente più rilevante delle ciclica
Lo è perché siamo in una fase nella quale la risposta alla crisi
A dei destato distinti protezionistici non molto commendevoli e questo va dato atto
Invece la chiesa di essere stata sempre molto attenta molto forte nel sottolineare come fa ancora il Santo Padre nelle ciclica che la globalizzazione fondamentalmente un gigantesco moltiplicatore delle nostre possibilità di incontro con la
Con l'altro
E quindi è molto vero che il suo criterio etico fondamentale come si legge al punto quarantadue e l'unità della famiglia umana
Questa sottolineatura è fondamentale è molto significativa e parimenti è molto significativo il fatto che mettendo in crisi richiamo a tutta una serie di formule
Come dire molto frequenti di ispirazione terzomondista il Santo Padre invece sottolinei con grande forza come le ragioni del sottosviluppo vanno ricercati al di fuori
Di quelle formule Benedetto decimo sesto fa bene a ricordare che l'arretratezza economica sovente causa ex economiche e culturali e di ordine giuridico
Ora i nessi causali sono spesso difficile da definire perché come dire
La sopravvivenza di superstizione per tribali ad esempio concausa o conseguenza
Dell'isolamento di intere realtà dal circuito degli scambi difficile bisogna vedere di volta in volta
Ma ciò che è evidente che il Papa fa benissimo a continuare a sottolineare e il legame tra il sottosviluppo della persona in determinate realtà il sottosviluppo di interi Paesi
Solo la crescita economica consente la creazione di opportunità e a sua volta la crescita economica è condizionata da una pluralità di fattori
Tu dagli giuridici sono gli uni intrecciato ed altri
è già stato richiamato prima la Quagliariello questo espresso in modo molto chiaro nell'enciclica solo se libero lo sviluppo può essere integralmente umani solo in un regime di libertà responsabile esso può crescere in maniera adeguata
Detto questo e
Attestato come il quadro lo sviluppo sia davvero policentrico come scrive il Papa
Non so se sia perfettamente coerente con questo punto di partenza la lista di problemi che nelle enciclica viene messo sul piatto
La corruzione l'illegalità che vengono sottolineati
Dentro la produzione praticamente adesso di urlano nelle orecchie scusa
Cioè la corruzione l'illegalità sono un grandissimo tema quando si parla di aiuti anche monsignor Crepaldi nella sua introduzione alla stampa la versione stampata incidere che abbiamo sottolinea giustamente come
Gli aiuti i Paesi poveri resistano troppo storie risultano troppo spesso funzionali agli apparati che li erogano
Però nelle insidie che purtroppo manca una sottolineatura del fatto che il vero dramma degli aiuti che quando questi vengono erogati concentrano risorse negli apparati politici nei Paesi beneficiari
E questo
Costruisce un autentico dramma perché rende troppo attraente
La carriera politica la vita nel pubblico piuttosto che la creazione di opportunità
Un altro tema solo apparentemente marginale nelle in ciclica si critica un'eccessiva forma di tutela
Della conoscenza rispetto per esempio i brevetti farmaceutici
Ebbene però questa eccessiva tutte la conoscenza in realtà è una delle articolazioni del diritto di proprietà
E i delitti profeta importante ai fini dello sviluppo così come è centrale
Ai fini della tutela piena dei diritti alla persona diceva un grande
Filosofo cattolico Antonio Rosmini la proprietà è una schiera attorno attorno alla persona Della quella persona è un centro c'è la proprietà è la misura dei diritti delle libero esercizio dei diritti delle persone
E la proprietà dei frutti del lavoro dell'uomo è fondamentale per innescare la crescita economica per creare incentivi allo sviluppo
Ora se noi critichiamo l'eccessiva pretesa per così dire dei Paesi dell'Occidente di tutelare pienamente questo diritto rispetta i Paesi in via di sviluppo
Stiamo dando un segnale sbagliato a quei Paesi che per svilupparsi hanno bisogno invece proprio di introiettare di assorbire di
Assomigliare un po'di più a quella cultura giuridica che ha fatto la fortuna dell'Occidente
C'è anche un altro punto che credo sia molto
Come dire spigoloso difficile
Che cosa la responsabilità sociale delle imprese ora
Molto si esalta la globalizzazione ma nello stesso tempo
Si promuovono strumenti per mantenere intatte le reti di sicurezza sociale di per sé strumenti legali non il giusto incentivare la libertà di associazione ovunque nel mondo qui ce li chiamavo Bonanni pocanzi
Ebbene di fatto noi stiamo indirettamente promuovendo misure di carattere protezionistico
Costringere le impresa adoperare i contesti dove certi tutele siano sviluppate significa rendere loro meno attraente investire altrove
Quindi redigere nuovi dazi e nuove barriere in questo altrove e conseguentemente diminuiranno le opportunità per la popolazione che potrebbero sorgere dall'innesto di capitali freschi
Beh quest'altro non è che la storia dell'embargo a Cuba per esempio che la Chiesa da sempre con vigore e giustamente condanna
Ancora
Quando il Papa si richiama i valori secolari della responsabilità sociale dell'impresa affidandosi a una forma molto canonizzata tipica nel discorso su questi temi quale quella per cui la gestione dell'impresa non può tenere non può non tenuto non può tenere conto degli interessi dei soli proprietario della stessa ma deve anche farsi carico di tutte le altre categorie di soggetti contribuisco alla vita dell'impresa stessa al punto quaranta
Oscilliamo tra cose che in parte sono ovvie sono già così perché qual è l'imprenditore che non pensa i suoi fornitori qual è l'imprenditore che non vuole avere un buon rapporto con i suoi lavoratori tutto questo abbassa i costi di transazione è logico e profittevole comportarsi così
E i focolai invece che ci possono sviare che si possono portare super così da non battere
Cioè se ne prendiamo Racco presso già responsibility sul serio noi andiamo
A incastrare rapporto principale agente nelle imprese già oggi è molto complicato la crisi finanziaria ce lo insegna
Già oggi si inceppa ma se effettivamente un manager dovesse obbedire all'infinita comunità degli stakeholder anziché fare
Limpidamente la gente dei suoi azionisti
E gli interessi dei suoi principali sarebbero a tal punto contraddittorie perennemente in conflitto che gli esiti possibili sarebbero solo due la dittatura del management nell'impresa
La totale immobilizzazione della scelta che l'ha preso delle decisioni in un'impresa stessa
Allora l'imprenditore deve pensare alle conseguenze delle sue azioni evidentemente le conseguenze le sue azioni su terzi
Però le sue azioni non devono essere dettate dalla tutela di interessi di questi terzi
E attenzione quando si sottolinea l'importanza di stakeholder
In un altro senso ci si mette in tensione rispetto alla
Criterio etico dell'unità della famiglia umana nella globalizzazione gestita preminenza lo stakeholder di oggi ce lo stakeholder più domani
Chi non è detto che l'impresa di Torino che delocalizza in India debba per forza a considerare più degna e le necessità dello stakeholder vi oggi
Rispetto a quelle dello stakeholder indiano di domani
Un ultimo punto solo apparentemente più astratto su questo tema
Soprattutto i cattolici sappiamo che la responsabilità è un attributo degli individui
Non è un attributo delle organizzazioni non è un attributo neanche delle persone giuridiche
E questo è inerente al fatto della chiamate della conversione sulla Gesù Cristo non a caso chiede di seguirlo non ha l'agibilità dei pescatori di Galilea ma Pietro Andrea Giacomo Giovanni eccetera
L'impresa e il dono io credo che un'altra delle cose più più belle anche dal punto di vista stilistico dal punto di vista la lettura in questa enciclica
Sia proprio la definizione del ruolo imprenditoriale
Questa consapevolezza che scrive il Papa all'imprenditorialità va intesa in modo articolato
Prima di avere un significato professionale ne ha uno umano essa inscritto in ogni lavoro
Non a caso
Se ricorda Paolo sesto ogni lavoratore un creatore insomma siamo tutti creativi proprio perché
Creati a immagine e somiglianza di Dio e penso nonostante tutto si è anche è molto giusto enfatizzare come sia poroso il confine tra
For profit non profit cioè come si possa operare bene con criteri imprenditoriali essendo responsabile accountable o anche nell'impresa non profit
Il problema però e che
Questa enfasi
Sulle diverse forme dell'imprenditorialità
E anche questa tripartizione mercato società civile è stato
Si fa per un po'di vista il fatto che la vera distinzione saliente e quella tra regno della libertà regno delle scelte libere che in quanto tali possono essere autenticamente allora e invece regna la coercizione
La società civile e il mercato non sono in contrapposizione sono fondamentalmente contigui e la ricerca del profitto è un ordine attore del modo in cui le imprese si può con sul mercato è un segnale
E che viene dato alle imprese per far sì che esse siano sicure restare come dire adempiendo proprio dovere quindi servendo il consumatore nel modo migliore possibile
Anche governata dalla Banca d'Italia
Commentando l'enciclica apprezzato il fatto che si sottolinea essa
Come lo sviluppo di per sé non è garantito dal forse impersonale automatiche
Ogni decisione economica implicazioni morali ma del tutto il rispetto
Questa è la scoperta l'acqua calda per forza le scelte dell'uomo che non è
Uno quando opera sul mercato e uno quando è a casa con sua moglie sui figli sono centonove hanno implicazioni morali allora il fatto che la cosa veramente discriminante la differenza tra transazioni volontarie
E cose che scelte non sono mai spento il mio non non come il mio cellulare innocente non è responsabile né socialmente nel privata
Un altro tema sulla responsabilità sociale poi passo velocemente all'ultimo che è il più importante del collo su quale essendo meno qualificato va detto che spetta agli altri di uno di meno
Allora il Papa è un grande lettore e ammiratore come noi tutti i topi fila lo sappiamo
Alla defiscalizzazione
Non è un caso che tocca il fosse entusiasmato dall'associazionismo degli americani
E non è un caso che in quel Paese sia così forte
Come dire l'attenzione degli individui a riunirsi da SEA tentare di rispondere autonomamente attraverso libere comunità volontaristica mente create
Ai problemi sociali questo fatto tutt'uno col fatto che in quel Paese da sempre la mentalità mercantile e più forte più radicata
E più diffusa che in altri
Perché
Perché la responsabilità deve anche essere lasciata alle persone
Non devono esserci apparati che se la vanno a prendere e che danno agli individui
La comoda illusione che occuparsi dal prossimo non si a farlo quindi mercato società civile è stato
Per riprendere
Lo slogan di qualche anno fa di una
Movimento cattolico di grande successo
Meno Stato è una condizione che non sarà sufficiente ma è senz'altro necessaria per avere più società e quindi più responsabilità da parte degli indici
L'ultimo tema che quello cruciale ma sul quale davvero ci vorrebbero filosofi morali delle migliori del sottoscritto
La carità una cosa molto complicata trattati definite soprattutto drastico uno nella posizione di scrivere una lettera enciclica ma se ne è un lettore e deve semplicemente assorbito il suo messaggio
Anticipa
Sempre da un Antonio Rosmini che Margherita è riconosciuto pratico dell'essere nel suo ordine cioè
La piscina c'è la volontà umana alla volontà di finale di carità siamo capaci
Appunto perché devo scaletta sesta
Perché ha in qualche modo essendo creati
A somiglianza immagine del creatore possiamo avvicinarci
Essere soggetti attivi e passivi di carità e la carità che subiamo ci serve per imparare clamore per esserne capace
Detto questo ciò ha evidentemente una dimensione che è personale che è individuale
E questo secondo me resta per tutti veramente il motivo per cui anche chi non crede oggi non può che dir si che stiano in senso forte
Decima in costante parlava
Passaggio famosissimo della libertà degli antichi contrapposta a quella di moderni e la libertà degli antichi secondo me può essere meglio definita come la libertà del branco
Non perché non fosse la libertà della polis la comunità espropri
Perché per noi è inconcepibile non riusciamo veramente a pensare il modo in cui la forza con la quale il
Le esigenze gli interessi i bisogni degli individui erano piegati
A quelli del gruppo quelli della tribù a quelli del branco prima
Di una grande strepitosa frattura storica
E questa grande strepitosa frattura storica per chi crede perché non crede è la vita e la predicazione di Gesù Cristo
Fatto che il suo messaggio sia diretto a tutti i singoli uomini non ha una tribù non ho un popolo
Non ho un gruppo non ha l'agibilità dei pescatori Galilea
E anche lì in questo che cosa c'è c'è anche la strepitosa
Fieramente nuova divisione tra sfera politica sfera religiosa che Gesù fa che Gesù porta con sé
I doveri etici con lui non sono più prescrizioni pubbliche ma sono questioni che attengono un individuo e il suo cuore
Non ci si salva non ci si eleva per appartenenza
E la cosa grande sempre e comunque ricordare di Gesù e che Gesù fa scoprire l'individuo al mondo
Dare a Cesare quel che discesa Delio quel crediti ovviamente ma anche lo straordinario dialogo compilato il mio regno non è di questo mondo se il mio regno fosse di questo mondo i miei servitori arredo combattuto perché non fossi qui propose consegnate chiuse ai giudei ma il mio regno non è di coraggio dice Gesù affilato
E come ricorda anche il Papa al punto ventotto citando Giovanni Paolo secondo non c'è nulla che sia più lontano dall'insegnamento dei Vangeli dei messicani ismi carichi di promesse ma fabbricato che delusione
E questo implica anche il fatto che stiano sa bene da due mila né questo parte a fare il suo mestiere
Che comportarsi in modo netto è difficilissimo ed è una cosa che poteva essere perennemente intenzione col mondo e anche con la sfera politica alla fine l'immagine più profonda la carità Gesù incroci
E noi sappiamo benissimo quanto sia arduo insomma essere in qualche maniera chiamati esseri strumenti a vederne l'esempio
Ecco io
Trovo molto problematico da questo punto di vista il settimo paragrafo paragrafo dell'enciclica laddove si legge
Si ama tanto più efficacemente il prossimo quanto più ci si adopera per un bene comune rispondente anche i suoi reali bisogni
Un riflessione chiamata queste cavità nel mondo della sua vocazione secondo le sue possibilità di incidenza nella ponessimo e questa la via istituzionale possiamo anche dire politica della carità
Non meno qualificate incisiva di quanto lo sia la carità ca
Che incontra il prossimo direttamente fuori dalle mediazione istituzionale io trovo questo molto
Problematico perché
Le nostre esperienze con la via istituzionale alla carità non sono molto buone
Sono esperienze nel quale la carità viene spiegata agli interessi degli apparati sono esperienze nelle quali si perde
La dimensione personale la dimensione di libera scelta della carità che è quella che la rende vocalmente commendevole e moralmente necessaria segno di una chiamata
Per un cristiano
Un ordine politico giusto non deve obbligare non deve essere
Una via istituzionalizzata la carica non deve essere il frutto di persone che leggono giustamente la propria esperienza il proprio impegno
Tiziano anche in quel senso un ordine politico giusto
Deve essere quell'ordine nel quale la responsabilità e la capacità dei singoli di essere caritatevoli Giobbe dire al proprio senso morale viene massimamente esaltata mi scuso
Sono andato oltre i tempi
Io ringrazio Alberto Mingardi do la parola Giampaolo Galli al cui intervento mi sembra che Mingardi abbia aperto egregiamente la strada mi limito richiamare l'elemento centrale di questa nostra conversazione anche per porgerle o
Paga Giampaolo Galli cioè l'elemento
Della carità di cui Mingardo e così ampiamente precludono magistralmente parlato per dire che effettivamente interessato il punto di vista delle in ci dica quando dice che l'esercizio della solidarietà in senso lato della carità non può limitarsi ad un intervento a posteriori cioè alla fine
Diciamo del processo economico
Perché altrimenti si ridurrebbe ad un elemento di supplenza come dire ai difetti congeniti del mercato o alle insufficienze della dei servizi sociali certamente questo non può essere
La la dimensione della Caritas quindi in qualche modo nell'agire economico nel processo produttivo la carità la solidarietà
Deve essere inglobata nel suo farsi nel suo esplicitarsi
Mingardi parlava della responsabilità sociale dell'impresa come di una prospettiva testing inserisce in questa riflessione che vorrei consegnare a Galli per il suo intervento
Grazie ringrazio anch'io Magna Carta avermi invitato e anche per avermi
Costretto a fare una lettura attenta di un testo importante sento anch'io lo devo confessare un certo imbarazzo il mio mestiere è quello dell'economista
Forse manovale dell'economia mi occupo di mercato di relazioni economiche
Quindi sono e mi sento confesso di essere venuto lettore
Nei giorni che legge un testo cerca di capirlo per quello che non per quanto differisce da altri testi o per quello che forse avrebbe potuto dire
E non ha detto leggo dunque alcune
Sanasi alcuni concetti che mi hanno colpito ben consapevole del rischio che mi si imputi una lettura parziale o ingenua e di ciò chiedo venia in anticipo
Le cose che mi hanno colpito sono forse un po'diverse da quelle che hanno colpito Mingardi a me sembra
Che la crisi economica gravissima che stiamo vivendo
A
Indotto molti a mettere in discussione lo stesso libero mercato alcune sue importanti conseguenze in primo luogo la globalizzazione in molti Paesi cresce la tentazione di attribuire proprietà salvifiche allo Stato
A me sembra che l'enciclica Caritas in veritate sia un antidoto molto forte rispetto a queste tentazione
Anche se ovviamente essa si chiede come tutti noi ci chiediamo come si possa migliorare l'attuale stato delle cose rispetto a
Ciò che conosciamo
Dal punto di vista economico e soprattutto ovviamente dal punto di vista etico
Molte cose le ha già dette monsignor Crepaldi volevo sottolineare che per esempio a proposito di mercato
Proprio
In contiguità con la frase che morti signor Crepaldi ha già citato la società non deve proteggersi dal mercato come se lo sviluppo di quest'ultimo comportasse ipso facto la morte dei rapporti
Autenticamente umani si parla di mercato e anche di finanza
Come strumenti in sei buoni che possono essere trasformati dall'azione umana in strumenti danno così
Del profitto si dice che è utile se e in quanto mezzo orientato ad un fine anche gli fornisca un senso tanto sul come produrlo quanto su come utilizzarlo
Un concetto ancora più forte che fa piazza pulita s'
In maniera direi definitiva insomma di quella teoria dell'imperialismo che rimane il pilastro concettuale di vecchie concezioni terzomondista eh
E quello in cui si dice è da ritenersi errata la visione di quanti pensano che l'economia di mercato abbia strutturalmente bisogno di una va di povertà e di sottosviluppo per poter funzionare al meglio insomma non è necessario che ci siano Paesi poveri perché altri Paesi hanno ricchi queste sta veramente il pilastro
è una delle critiche
Forti continue
Alla us al sistema di mercato addirittura si dice l'opposto è interesse del mercato promuovere emancipazione
Poi si aggiunge ma per farlo veramente non può contare solo su se stesso perché non è in grado di produrre ciò che va oltre le sue possibilità
Per quello che riguarda la globalizzazione che ho messo insieme
Tre o quattro fasi che mi pare che siano alcune sono già state citate le metto insieme rapidamente
La globalizzazione è stato il principale motore per lo studio l'uscita dal sottosviluppo i processi di globalizzazione offrono la possibilità di una grande redistribuzione della ricchezza a livello tranne ettari o come in precedenza non era mai avvenuti ovviamente se mal gestiti succedono tutt'altre cose a questo
Non c'è
Tant'è vero che ho capito ha sentito quello che ha detto Mingardi adesso però gli segnalo
Che nel paragrafo quaranta c'è una frase che dice non c'è motivo per negare che un certo capitale possa fare del bene se investito all'estero piuttosto che in parte RIA
Io credo forse che non debba stupire che la Chiesa universale guardi alla globalizzazione come qui ancora cito dal paragrafo otto il cammino dell'umanità in via di unificazione oppure paragrafo sette
Una sorta di anticipazione prefigura attrice della città senza barriere di Dio
Ed è del tutto ovvio che la Chiesa si ponga delle domande non solo sui rischi della globalizzazione ma su quelli che possiamo definire i co confini della solidarietà che non possono più rimanere quelli delle Comunità lì locali e degli Stati nazionali
Non vedo come non si possa condividere
La considerazione che la società sempre più globalizzata ci rende vicini ma non ci rende fratelli noi conosciamo redistribuzione di risorse all'interno di comunità locali all'interno distanti nord-sud
Est-ovest ma all'interno di Stati nazionali conosciamo pochissimo re distribuzioni
Per esempio all'interno del dell'Unione europea fra Paesi ricchi e Paesi poveri anch'
Conosciamo pochissimo
Redistribuzione fra Paesi ricchi e Paesi poveri e quell'esperienza tra l'altro di redistribuzione non è certo felice del giustamente criticata
Mi sembra anche importanti le considerazioni che si stanno sulla sotto lo sviluppo
Non solo non è esso conseguenza in qualche modo necessaria del mercato ma non è neanche imputabile solo a responsabilità dei Paesi ricchi all'eredità dei colloqui animismo
Pisano del già stato ricordato anche corruzione illegalità e irresponsabilità si usa questo termine dei Paesi poveri dove persistono modelli culturali e norme sociale che rallentano il processo
Di sviluppo
Quindi diciamo si dice il sotto lo sviluppo il sottosviluppo hanno attori e cause che sono complesse
Questo dato dovrebbe spingere a liberarsi delle ideologia che semplificano in modo artificioso la realtà
Trovo molto significativo lo ha già ricordato Mingardi che fra le responsabilità dei Paesi ricchi in ordine al sottosviluppo si citino
Gli di alti dazi doganali posti dai Paesi economicamente sviluppati e che ancora impediscono ai prodotti provenienti dei Paesi poveri di raggiungere i mercati dei Paesi ricchi
Il protezionismo non sembra essere una tentazione in grado di contagiare la Chiesa universale
Quanto allo Stato
Ruolo salvifico dello Stato a fronte del mercato io devo dire che
Non ho trovato forse ne ho dato una lettura leggermente diversa da quella di
Mingardi ma non ho trovato frasi che ne possano paragrafi che ne possano legittimare un ruolo accresciuto
C'è
Piuttosto il riconoscimento che occorrono forme di governance globali
Perché dunque gli Stati devono trovare il modo di cooperare in modo più efficace rinunciando anche formalmente a pezzi di sovranità che comunque sono già e Rosi dai processi di globalizzazione
Vedo una grande enfasi sul ruolo del terzo settore nell'ambito di un ampio ragionamento sull'economia del do uno
Trovo un paragrafo importante a mio avviso del tutto condivisibile sul ruolo delle organizzazioni sindacali
Ruolo che
Mi sembra abbia più importanza di quella dello Stato anche nell'ambito del ragionamento che ha fatto poc'anzi Raffaele Bonanni
Sulla distribuzione del reddito che deve venire ex ante e non tanto ex post quindi nel rapporto fra lavoratore e impresa all'interno dell'impresa
Piuttosto che come redistribuzione che avviene ex post per
Mano dello Stato
Peraltro
Vorrei sottolineare che sì forse ci sono le frasi che ci ha ricordato Mingardi ma in apertura nell'introduzione paragrafo sette quando si parla del bene comune
Si dice non è un bene ricercato per se stesso
Ma per le persone che fanno parte della comunità sociale che solo in essa possono realmente più efficacemente conseguire il loro bene a me sembra che questa frase
Sia piuttosto secca e liquidi non solo ovviamente il collettivismo ma anche ogni idea di Stato etico
E forse anche solo di Stato che abbia una sorta di presidio Rita nel promuovere
L'etica al centro di tutto c'è la persona umana non c'è lo Stato
E l'etica è qualcosa che deve venire da ciascuno di noi compresi evidentemente gli operatori e tutti coloro che operano nel mercato
Vorrei concludere con una considerazione
Che è presente anche nelle incide Ricca sulla relazione fra
Sviluppo economico lo sviluppo e morale sulla base di
Come dire di valutazione in cui giunge la letteratura economica
Come è noto questo tema è oggetto di tentativi di misurazione ad esempio l'indice di sviluppo umano delle Nazioni Unite di una crescente Lecce le letteratura
Mi piace segnalare un volume che considero importante di
Ben Jasmin Friedman dell'Università di Harvard tradotto in italiano con il titolo il valore etico della crescita altrettanta Bocconi editore due mila otto Friedman si ispira
Non al pensiero cattolico ma lui dice loro lo loro rinuncia in apertura la tradizione di quei filosofi illuministi le cui idee furono alla base della creazione della democrazia americane città Allocca Montesquieu Adams Jefferson
Al centro della sua analisi egli pone variabili come la tolleranza
Ad esempio verso gli immigrati l'equità intesa anche come attenzione i più deboli
L'apertura delle opportunità la democrazia la libertà compresa la libertà leggi religiosa la convivenza pacifica Finzi all'interno di una Nazione sia nei confronti di altre nazioni
La sua contro collusione basata su considerazioni storiche ed economiche
E che mediamente queste virtù sono più diffuse laddove più avanzato e lo sviluppo materiale e degli aggiungerà anche che queste virtù sono quelle sono maggiormente in grado di incoraggiare l'iniziativa e la creatività e dunque di produrre
Nuovo sviluppo economico
Non tutti sono convinti di questi tesi e la scala di valori che si può prendere in considerazione evidentemente molto soggettiva dipende dal
Per
Dai presupposti filosofici di ciascuno di noi ma mi sembra di poter dire
Riprendendo le parole dell'enciclica che c'è una notevole convergenza fra le conclusioni cui giunge la scienza economico almeno una sua parte rilevante e la valutazione morale
è sempre della scienza economica dice Helene ciclica a dirci c'è una strutturale situazione di insicurezza per esempio General The già menti anti produttive di spreco di risorse umane i costi umani sono anche costi economici e le disfunzioni economiche
Comportano anche costi umani
è peraltro evidente che per la Chiesa lo sviluppo economico è importante anche se non sufficiente non solo più come strumento per debellare
La fame le malattie endemiche le condizioni estreme di povertà perché mi pare che
D'origine fosse sostanzialmente così il punto interessante mi pare è che la Chiesa
Parla di sviluppo anche con riferimento in maniera chiara esplicita a Paesi che hanno già debellato condizioni estreme di
Di povertà e quindi per esempio ci sono frasi del tipo si assiste all'insorgenza di ideologia che negano in toto l'utilità stessa dello sviluppo ritenuto radicalmente autonomo antiumano il portatore solo di decretazione
Che poi ancora sul pensare Dio logicamente progresso tecnico oppure
Vagheggiare utopia di un'umanità tornata all'originario stato di natura sono due modi opposti per separare il progresso dalla sua valutazione morale dunque dalla nostra responsabilità
In sostanza lo sviluppo materiale importante si porterebbe dire
Forse che è una condizione necessaria ma non sufficiente per lo sviluppo etico o forse meglio che è una condizione che agevolano lo sviluppo etico
Ma è in ogni caso diciamo non c'è nessun meccanicismo non c'è nessun ma automatismo nelle encicliche mi sembra di per concordare con questo messaggio in ogni caso responsabilità degli uomini orientare lo sviluppo materiale
In una direzione coerente con lo sviluppo etico
Questo mi sembra un messaggio che a cui
A cui è assolutamente impossibile sottrarsi grazie
Grazie a Giampaolo Galli io la do la parola per la conclusione al Ministro del lavoro Maurizio Sacconi anche a lui vorrei aggiungere una brevissima osservazione se la vorrà accogliere a me sembra che in questa e in civica c'è un elemento di novità non marginale cioè quello dell'attenzione i temi della vita e l'idea insomma che lo sviluppo vero non non possa tenere separati i temi della giustizia sociale
Quelli del rispetto della vita quindi la sua accettazione integrale in tutte le sue fasi in tutte le altre forme perché fenomeni come l'aborto l'eutanasia o la mani con l'azione della vita intesa non come fine insieme a come mezzo creino delle condizioni di degrado che poi si rivelano nemici dello sviluppo in senso
Più vasto integrale
Conta in questo caso volevo lasciare questa brevissima riflessione
Al Ministro prima di dargli la parola
Ti ringrazio mi hai fregato metà scaletta Amman credenza presso il centro
Di
Argomentare ulteriormente quello che opportunamente
Agli ora detto venne effetti io penso
E in primo luogo che questo sia
Un documento di straordinaria organicità e non poteva
Che essere così per
Un'importantissima aggiornamento della dottrina sociale della Chiesa
La cui forza proprio nella capacità di
Offrire a
Persone comunità disorientato e
Nella
Nel grande cambiamento nel cambiamento epocale che stiamo vivendo
Indicazioni perché hanno la forza proprio della
Di questa risposta completa
Una risposta che
Che muove innanzitutto Danna anche da una corretta considerazione del delle ragioni di questa grande crisi
Che innanzitutto vede
Mi permetto di dare questa lettura monsignor Crepaldi poi mi corregga implicitamente nel declino demografico anche delle società occidentali
Alla stessa origine della dell'autoreferenzialità degli operatori finanziari
Più utile un osservatore Apa
Ha insistito sulla ragione del declino demografico sulla rottura da un punto di vista anche economico del tradizionale patto intergenerazionale che ha sostenuto l'economia capitalistica
Io non risparmiatori che sono per lo più persone adulte
Sono interessate ad apprezzare i loro risparmi lo affidano normalmente tramite intermediari
A alle Corti giovanili che nella misura in cui queste sono operose esprimono nuove idee
Su queste nuove idee realizzano nuove intraprese quando si è prodotto in Occidente un
Quel declino demografico che ha fra tra Pito la vitalità quantitativa però anche qualitativa per
Per depressione valoriale di queste corti giovani le vie del risparmio hanno
Dovuto ho dovuto hanno
Percorso cioè le vie del risparmio si sono caratterizzate per
Modi artificiosi di esaltare
La sua redditività e cioè l'altro è proprio questo in questi questi modi artificiosi questi vizi di autoreferenzialità si sarebbero generati
Dalla caduta di questi processi reali dalla dalla dall'altro filtrazione di di questi rapporti virtuosi di carattere intergenerazionale
La il il documento quindi sottolinea molto il declino demografico come espressione più generale di una rapimento valoriale delle società
E ovviamente ci indica la ripartenza dalla persona
Dalla persona nella sua integralità
E hai ragione nel sottolineare che innanzitutto nel momento in cui
Si deve ripartire dalla persona non si può non ripartire dal valore della vita dal senso della vita
E il documento ci dice che c'è un nesso stretto e non può non esserci tra
Il valore della vita tra la diffusa consapevolezza in una società circa il valore della vita e quindi
Lei con le dovute conseguenze nei comportamenti sociali e istituzionali e la capacità di sviluppo di una società lo si dice
Per le società povere ma vale anche per le società ricche
Lo si dice a proposito
Della necessità che le società povere abbiano accoglienza verso la vita per
Che essere capaci di generare
Quello sviluppo umano integrale che viene auspicato ma questo vale anche per le societari che sono diversi modi con i quali
L'accoglienza della vita può essere negata
Nelle società povere nelle società ricche ma entrambe
Si pone questo problema
Io o
Più volte espresso questa convenzione anche a proposito del dibattito interno circa la regolazione sulla vita che cioè
Una adeguata attenzione circa il valore il senso della vita aiuta a trovare dentro di noi quella vitalità che necessarie per costruire una nuova stagione di benessere anche
Anche di carattere economico
Non
Non non si possono scindere questi due piani la visione scettica della vita che qui viene esorcizzato e
Che viene come come
Il modo con cui
Una società può suicidarsi può declinare io non
Come qualcuno ha detto non si suicidò non solo gli individui si possono suicidare anche anche le società questa visione scettica dalla vita nasce innanzitutto dalla perdita del senso del valore della vita
La
Per questo penso che importante le prime le prime conseguenze di questa sottolineatura basica relative alla all'equilibrio demografico relative al sulla necessità
Di considerare la natalità la famiglia aspetti fondamentali
Delle delle stesse politiche pubbliche
L'Italia oltretutto dovrà affrontare anche il dopo crisi con un doppio vincolo con un doppio vincolo al cui allentamento dovrà dedicare molte energie
E e con la probabilità di una di una bassa crescita in relazione adesso parlo del doppio vincolo costituito dal debito pubblico e dal declino demografico
Chi è il modo di riuscire ad alzare
La propensione alla una bassa crescita verso la quale
C'è una propensione in Italia come nel gran parte delle altre società occidentali una volta eliminate le bolle speculative che in alcune di esse hanno sostenuto
Più alti livelli di
Più alti livelli di sviluppo non può che essere quello di lavorare appunto per costruire
Un circuito virtuoso in attraverso le politiche sociali non più considerate politiche della mera distribuzione della ricchezza
Ma considerate come politiche della produzione stesso della ricchezza nella misura in cui
Danno valore alla persona ciascuna persona tutte le persone nella misura in cui diremmo
Apprezzano il capitale umano e consentono di competere nella dimensione dell'economia della conoscenza
Poco fa a Giampaolo Galli ha ricorre il richiamato alcuni contenuti delle enciclica a proposito dello sviluppo
Innanzitutto c'è una meravigliosa affermazione a proposito dello sviluppo si dice
Se ricordo bene che chi non crede nello sviluppo non ha fiducia nell'uomo non ha fiducia in Dio
Non è un'affermazione istituiti poco conto se penso anche ad abbia quegli ambienti che nell'ambito perché
Nell'ambito della stessa chiesa hanno
O no
Teorizzato la pericolosità in sei dello dello sviluppo qui trovano una
Definitiva e inequivoca sconfessione
Che poi
Non a caso ritorna quando
Si afferma per esempio che l'uomo viene prima dalla natura che l'ecologia umana e ancora più importante che
Pure sottolineando la necessità che l'uomo tratti con cura la natura ma anche da questo punto di vista ogni fondamentalismo ecologista viene se posso dire spazzato via da una
Da una affermazione altrettanto inequivoca
Temi la definizione del mercato che qui troviamo
è davvero a
A
Un incerto non e davvero e davvero compiuta perché
Lo diceva Galli poco fa si rifiuta l'idea che il mercato inesorabilmente sia destinato a produrre una quota di esclusione
Le e si rifiuta l'idea
Che a fronte di un mercato inesorabilmente votato ad escludere una quota parte della della popolazione debba a soccorrere lo Stato con meccanismi correttivi
Se dovessi
Un po'attualizzare politicamente è un po'anche la sconfitta di cose in cui ho creduto come la socialdemocrazia cioè l'idea che il mercato sia utile ma abbia un'imperfezione implicita rispetto alla quale debba soccorrere lo Stato
Sì però si dice ovviamente che il mercato per esprimere
Tutta la propria potenzialità
Per
Essere compiere essere davvero inclusivo deve essere un mercato corresse vissuto con libertà e responsabilità
Da una pluralità di operatori
E si segnala l'importanza della pluralità degli operatori come espressione della libertà come espressione
E della responsabilità
Cioè si conferma una straordinaria fiducia nella persona
E rispetto ma a tutte quelle culture politiche o economiche che invece muovono tendenzialmente dalla sfiducia nella
Nella persona
Certo il l'enciclica credo per definizione non si occupa delle strutture
E questo a differenza anche
Di quel segmento che era la Chiesa dalla liberazione perché che
Invece tendeva prevalentemente ad occuparsi delle strutture lastre la Chiesa giustamente si occupa prevalentemente
Di stimolare il cuore è la ragione degli uomini ma se posso dire non solo il cuore anche la ragione
A proposito della ragione fatemi sottolineare un'espressione meravigliosa laddove si dice che la fede senza la ragione
Determina scostamento dalla se non ricordo scostamento dalla realtà come dalla dalla realtà concreta dalla concretezza della vita
E
E però anche se la Chiesa per definizione non si occupa delle strutture
Da è fortissima la la sottolineatura di un mercato
Direi che traspare insomma l'idea che il mercato non deve essere necessariamente iper regolato
Ma che nessuna e che soprattutto che nessuna regolazione può sostituire
La la libertà e la responsabilità delle persone che
Nessuna regolazione può
Sostituire
La crescita umana la la il ruolo che le persone possono e devono giocare responsabilmente all'interno del mercato
Potremmo dire che c'è una riproposizione dell'economia sociale di mercato d'altronde l'economia sociale di mercato nasce
Nei Cristiano democratici tedeschi con riferimento proprio la dottrina sociale della Chiesa non
All'origine c'è sempre
C'è sempre la cultura cristiana anche in queste in queste elaborazioni della politica
E questo mi porta a
A fare ma
A una piccola presumo con un po'di piccola per con un po'di presunzione un un confronto assolutamente impropria assolutamente
In proprio
Tra all'enciclica il libro bianco che abbiamo prodotto sul futuro dal modello sociale
è un confronto io mi permetto di fare perché il Libro Bianco sul futuro del modello sociale in Italia a sua volta a considerato l'atto che conosceva cioè il compendio della dottrina sociale della Chiesa solo per questa ragione perché a sua volta esso
Esplicitamente si era riferito
Alla alla dottrina sociale della Chiesa
Torno quindi a quel concetto circa le politiche sociali
Mi sembra che le politiche sociali finiscono con l'acquisisce una straordinaria importanza ai fini dello sviluppo umano integrale
Politiche sociali correttamente intese politiche sociale modernamente modernamente concepite disegnate fondate
Sullo sullo sviluppo dalla persona capace di spezzare le tante autoreferenzialità
Che hanno caratterizzato
I modelli tradizionali soprattutto lo le istituzioni pubbliche preposte alle funzioni protettive delle persone
E
Le iscritte più di sussidiarietà al quale qui si fa a differimento con evidente
Con evidente importanza consente proprio di ragionare in termini di Welfare Community piuttosto che di welfare State e cioè di
La
Di di
Di quanto cioè non solo ai fini della
Sostenibilità in senso stretto finanziaria del nostro modello sociale
Ma i fini di una più generale sostenibilità di esso e funzionalità di esso allo sviluppo umano integrale sia importante il concorso
Alle funzioni sociali e di molti operatori che in sussidiarietà più e meglio delle funzioni pubbliche o a fianco delle funzioni pubbliche possono svolgere ruoli essenziale
Per quanto riguarda il tema dell'immigrazione
A ricordavo poco fa sottovoce con monsignor Crepaldi che nel compendio della dottrina sociale della Chiesa
Che si fa riferimento al principio di legalità
Cioè la Chiesa quando
Nelle sue nel nel
Nelle sue manifestazioni ufficiali non ha mai trascurato questo criterio
E soltanto della libertà di movimento
Dei popoli delle persone ma
Ritiene legittimo e doveroso da parte degli stati il regolare questi movimenti
Questo
Mi porta a considerare per per il mio stesso Governo una sfida a
Fondamentale quella di saper coniugare i due canali di una moderna politica della migrazioni in Italia da un lato quello della repressione della clandestinità per
Rendere effettive
Le norme che regolano i flussi
Ma dall'altro quello
Di un altrettanto intensa politica di integrazione verso coloro che percorrono LDe della
Dell'ingresso regolare e che si stabilizzano nel nostro Paese per un progetto di vita
Cioè il il i due canali si sostengono reciprocamente
Io ho sempre creduto nella formazione nei Paesi di origine nell'organizzazione di mercati transnazionali quanto più o regolati
E fondati su intese fra il nostro e i Paesi di provenienza
Ma questi canali regolati funzionano nella misura in cui i canali sregolatezza sono sufficientemente contrastati altrimenti i percorsi regolari sono spazzati via dall'irregolarità agevole
Tra ma è evidente che tanto più alla luce dall'approvazione sul provvedimento per la sicurezza noi siamo chiamati
A a realizzare un alto livello di politiche di integrazione
Che nel Paese ci sono in misura anche maggiore di quanto da allora non si riconosca basti pensare al fatto che la
La Caritas romana
Non certo sospetta
Considera la mia provincia anche la mia città quelli di Treviso come l'ambiente ove si è realizzata la migliore integrazione e credo che conosciate le caratteristiche politiche prevalenti di quel territorio
Per dire che
Proprio lauree forse più
Si è sottolineata alla lotta alla clandestinità allo stesso tempo si è anche più realizzata una condizione di buona integrazione
E
E come ho detto questo più in generale si dovrà realizzare
Penso non sia un caso quindi che
Ma anche nel nostro Paese step abbiano ritrovato l'orgoglio del Comune riferimento alla dottrina sociale della Chiesa molte delle associazioni della rappresentanza
Come è noto è una è nato un forum delle associazioni rappresentative del lavoro
E dell'impresa che si dichiarano esplicitamente orientate dalla dottrina sociale della Chiesa
Cioè la Confartigianato la CISL la Confcooperative
La Coldiretti la Compagnia delle opere in movimento cristiano dei lavoratori fanno ridere dato vita ad un forum questo perché io penso che
Si debba riconoscere
Non credo di esagerare una sorta di egemonia cubo culturale
Della
Della dottrina cristiana in questa ancora in una rinnovata egemonia culturale
Rispetto a culture politiche a culture economiche oggettivamente esauste che non hanno saputo leggere in anticipo questa crisi e che non ci aiutano ad uscirne
L'altro giorno compatto l'intervista con un quotidiano di sinistra a ho detto alla fine parafrasando Woody Allen marcia di sicuro morto
Noi è vero che in questa transizione ci sentiamo spesso poco bene ma per fortuna Dio esiste nel senso che anche per chi non crede la cultura cristiana è straordinariamente vitale