Sudamericana, rassegna stampa sull'America Latina

Ho un buon giorno a tutti da Donatella Poretti con sudamericana la rassegna stampa di Radio Radicale dedicata ai quotidiani dell'America Latina questa settimana ci occuperemo della notizia che arriva dal Venezuela e che è quella che Chávez sa ha lasciato la comunità andina con lui il Venezuela è uscito dalla comunità andina per in particolar modo dalla comunità andina delle Nazioni la canna
E a questo punto si rimette un po'tutto in discussione i rapporti che ci sono tra i vari Stati sudamericani latino americani
Cominciamo in questo senso qui però su un non uno appuntamento che si è svolto ieri a a Cuba all'Avana tra Chávez Morales e ovviamente padrone di casa Fidel Castro i presidenti del Venezuela Hugo Chávez e dalla Bolivia Evo Morales si riuniscono con la proprio collega cubano Fidel Castro per firmare un trattato commerciale e aggiungere
La pazza a cioè la capitale quindi dalla Bolivia a una integrazione una una un una una Cordon somma tra tra loro che si possa contrapporre a una coalizione che si possa contrapporre a Washington e quindi agli Stati Uniti nel bel mezzo della crisi che sta attraversando la comunità andina
Morale essa quindi presidente boliviano e la sua delegazione sono stati ricevuti nel pomeriggio nel tardo pomeriggio del venerdì da Castro all'aeroporto internazionale cose Marti a venti chilometri dall'Avana dove Chávez arriverà anche lui il rito nella nella nella nella nottata
Castro e Chávez ha poi presenze l'anno all'adesione della Bolivia alla Alternativa bolivariana per le Americhe e che in sigla Alba
Che entrambi promuovono grazie a degli accordi sottoscritti esattamente un anno fa come alternativa all'aria del libero commercio delle Americhe laica che invece è sponsorizzata dalla Casa Bianca
Quindi l'alba contro placa praticamente oggi i tre presidenti
Oggi questo era un articolo che si trovava pubblicata nel giornale di ieri e quindi in particolar modo comunque era un ripreso da un'agenzia danno non da una France presse che parlava quindi di oggi da intendersi ieri sabato i tre presidenti sottoscriveranno il trattato commerciale dei popoli tit cippi un'iniziativa della Bolivia in contrapposizione ai trattati di libero commercio TLC e promuovono invece gli Stati Uniti soprattutto a una contrapposizione tra quello poche viene promosso dagli Stati Uniti e quello quindi che viene promosso da Fidel Castro in alleanza con il presidente del Venezuela a cui si aggiunge anche quello della Bolivia e i tre presidenti parteciperanno poi a un evento pubblico alla piazza Della rivoluzione per prendere appunto manifestare rende pubblico il loro processo di integrazione e mi neve il mini eh mini vertice socialista i viene visto con preoccupazione dai governi ed agli imprenditori della regione non tanto per la potenza del mercato che praticamente riusciranno a formare questi questi tre ma soprattutto perché si realizza esattamente nel momento in cui la comunità
Andina delle nazioni canna cerca di evitare che anche la Bolivia selettivi esattamente come ha fatto il Venezuela
Al suo arrivo all'isola nell'isola di Cuba Morales ha spiegato ai mezzi cubani che che la riunione prevista con Fidel Castro e Hugo Chávez ha come obiettivo quello di promuovere alternative al modello difeso e promosso dagli Stati Uniti
La riunione sarà un passo in più verso le aspirazioni di cambiare il sistema neo liberale che domina nel nostro continente e un a un passo avanti nel processo di decolonizzazione che stiamo vivendo in Bolivia
Chiuse le virgolette così ha detto il presidente boliviano secondo quanto riportava l'agenzia statale Prensa latina il vertice ha aggiunto sarà un incontro di tre generazioni tre rivoluzioni che sperano di radicarsi ancora di più
Tre popoli che lavorano per rendere ancora più grande la loro amicizia queste le parole di Morales ma a proposito di quindi accordicchio e si vengono a fare di un asse e come chiama alla Casa Bianca l'asse del male comunque tra Castro e Chavez e Morales e quindi di accordi che si vanno a fare però ci sono anche accordi che si stanno e sono appunto quelle all'uscita
Dalla comunità andina delle nazioni del Venezuela Sudamerica al bordo sul bordo della rottura sull'orlo del precipizio per certi versi potremmo dire
L'articolo de il commento di Andres Oppenheimer di questa settimana
Sembra una un'ironia però solo sedici mesi dopo che i dieci presidenti dei Paesi più grandi del Sudamerica avevano firmato una solenne dichiarazione proclamando la nascita delle comunità sudamericana delle nazioni il che sì pensava che si andava a formare un blocco simile a quello dell'Unione europea la Regione è più divisa che mai mentre Argentina e Uruguay stanno attraversando il loro peggiore con conflitto scontro della loro storia recente a causa di una disputa intorno a due fabbriche di carte in Uruguay che secondo gli argentini inquinerà ebbero la frontiera
E nel momento in cui il Cile alla Bolivia ancora non hanno relazioni diplomatiche a causa di un conflitto territoriale e quindi l'accesso al mare fondamentalmente della Bolivia che risale a più di un secolo fa la decisione a sorpresa del presidente venezuelano Hugo Chávez dalla settimana scorsa di ritirarsi dalla comunità andina delle Nazioni la canna ha ha generato una valanga di accuse reciproche
Raramente viste nell'America del Sud invece dalla comunità sudamericana delle nazioni annunciata
A di di con con grandi annunci appunto a Cusco in Perù nella vertice del nove dicembre del due mila sei
Che avrebbe unito per la prima volta la canna e quindi la comunità andina delle nazioni e il Mercosur in un solo blocco
L'America il Sudamerica si è trasformato nella in una regione alla sul bordo di una rottura politica ed economica il diciannove aprile Chávez ha annunciato la decisione del Venezuela di ritirarsi dalla canna composta da Venezuela Colombia Ecuador Perù e Bolivia a causa della decisione della Colombia e del Perù di sottoscrivere dei trattati degli accordi di libero commercio con gli Stati Uniti Chávez ha detto che la Colombia e il Perù
Al momento in cui la Columbia il Perù verranno inondati
Da prodotti super sussidiati forniti dagli Stati Uniti e questo in potrebbe colpire le esportazioni venezuelane nei confronti di questi Paesi insomma se la Colombia il Perù fu sottoscrivano degli accordi con gli Stati Uniti ne potrebbero risentire le esportazioni venezuelane
Chávez ha detto che si allineerà con il Mercosur che quindi il l'accordo comunque tre paesi sudamericane il mercato comune nel continente
Sudamericano guidato dal Brasile e Argentina che non hanno trattati di libero commercio con Washington contemporaneamente Venezuela Cuba e Bolivia hanno annunciato dj sottoscrivono un trattato di libero commercio dei popoli all'Avana Cuba sabato ventinove aprile quella notizia che avevamo visto prima
E ritiro della Venezuela dalla canna ma dalla comunità andina delle nazioni
è è stato una sorta di doccia fredda in Colombia che esporta due mila e cento milioni all'anno di dollari verso il Venezuela a cauto grazie ad un accordò sotto regionali regionale
Ora che il Venezuela si è ritirato dalla dalla comunità all'esportazione colombiane verso il Venezuela saranno dipenderanno dai capricci politici di Chávez ha sotto sostengono gli imprenditori colombiani e il presidente colombiano Alvaro Uribe ha chiesto al Venezuela di non Bromberg rimanere bloccato in dibattiti ideologici sui modelli sui modelli politici e ha ha fatto presente che Chávez vende mille
Mille cinquecento milioni di barili di petrolio fa arrivare mille cinquecento barili di petrolio al giorno verso gli Stati Uniti e che pertanto il Venezuela debbono permettere che i paesi vicini possano entrare nei mercati degli Stati Uniti esattamente come fanno loro con il proprio petrolio
Sì perché anche curiosa questa cosa cioè che il Venezuela si lamenta che il Perù e la Colombia facciano degli accordi di con me faccio con gli Stati Uniti e poi appunto il Venezuela passi dei buoni affari con gli Stati Uniti vendendo di un bel po'di petrolio
Nel frattempo però le riprendiamo la lettura di Oppenheimer nel frattempo il presidente della Bolivia Evo Morales un alleato vicino a Chávez da si è praticamente entrato in questo in questo in questo ambito di questo di questi dibattiti sostenendo che il presidente peruviano Alejandro Toledo ha tradito non solo agli indigeni del Perù ma tutta l'America latina sostenendo il trattato di libero commercio con gli Stati Uniti in un'intervista telefonica anche ha rilasciato martedì Toritto mi ha detto che io non permetto che nessuno mi offenda
Suggerendo che il Venezuela sostenuta dalla Bolivia ha rinunciato a alla comunità andina delle Nazioni per creare una crisi che cerca di obbligare il Perù la Colombia ad annullare i propri rispettivi accordi commerciali fatte con Washington e non a apparente riferimento al presidente boliviano alle sue dichiarazioni Toledo ha detto che io non sono suddito di nessuno tanto meno del mio popolo
Se e ci sono alcuni Paesi che per la benedizione di Dio hanno il petrolio e al o altri prodotti e non hanno bisogno di creare dei mercati una bella fortuna per loro però
Ciò che non possono fare loro è quello di sequestrati togliere ai Paesi importatori di petrolio che hanno bisogno di già creare posti di lavoro per i più poveri e che hanno bisogno dei mercati
Così mi ha detto Toledo le mie conclusioni scrive Oppenheimer la Megolo mania di Chávez è direttamente proporzionale al prezzo del petrolio e i prezzi del petrolio sono cresciuti a dismisura da otto dollari al barile all'inizio della suo Governo nel mille novecentonovantanove enorme corda di settantacinque dollari al barile la settimana scorsa da otto a settantacinque
La sua decisione di lasciare la comunità andina delle nazioni è stata puramente e semplicemente politica visto che il Venezuela esporta molti pochi prodotti cioè non petroliferi che possono essere colpiti dagli accordi che il Perù la Colombia hanno fatto con gli Stati Uniti inoltre può essere che Chávez sia cercando di sabotare un progettato trattato di libero commercio della canna della comunità andina delle nazioni con l'Unione europea che potrebbe restare praticamente ecco che potrebbe essere praticamente completato la prossima alla prossimo vertice dell'Europa e dell'America latina che verrà fatto a Vienna in Austria il dodici e tredici maggior e presidente peruviano sarà il nuovo presidente del vertice Europa America latina e Chávez potrebbe voler evitare che Toledo praticamente gli rubi la scena
Per questo Chávez potrebbe sta cercando di colpire di debilitate
Il a alla comunità andina delle razioni proprio con il ritiro del Venezuela e Armando preparando un controvertice nella capitale austriaca a Vienna
Pagando ironia di tutto questo è che il Venezuela che sia autoproclamata campione dell'integrazione sudamericana sta proprio causando le maggiori divisioni nella storia recente della regione
Il quadro che cita della del Sudamerica a Oppenheimer dopo proprio la l'uscita del Venezuela dalla comunità andina delle nata
Di questo di questo vertice
Che è stato realizzato a Cuba
O a proposito di accorre di di di legami che ci sono in particolar modo tra il presidente venezuelano e il quello cubano l'articolo dedicato questa settimana da Carlos Alberto Montagnier
Ciò che il colpo di Stato ha unito lo scioglierà lo lo lo lo disunita la morte questo è il titolo appunto dell'articolo di Montagnier che ricorda a come c'è un accordo tra i due e come però questo accordo per certi versi potrebbe anche in teoria sciogliersi molto molto velocemente Ignazio Ramone il direttore del periodico mensile francese le monde pro Matica
Ha pubblicato una falsa vera intervista a Fidel Castro
Falsa perché è un lavoro fatta di fatto con taglio e cucito come ha dimostrato lo scrittore Arcadi Espada in Spagna
Vera perché si tratta realmente di opinioni e di frasi del dittatore pronunciate in diverse occasioni ora convintamente unite
E ufficialmente pubblicate con un evidente intenzione propagandistica
Che dice l'intervista che vale la pena di sottolineare dice che Fidel Castro ha ha salvato Chávez durante il corpo militare che l'aveva portato fuori dal potere
Duran per Perrelli ventiquattro ore l'undici aprile del due mila due
Secondo il comandante Castro
Grazie al suo impegno personale ai suoi costanti richiami ai golpisti agli ufficiali socialisti e ai capi del governo dei di mezzo mondo è riuscito a mantenere Chávez invita fino a che i militari lo hanno o restituito alla presidente e che fra l'altro aveva già rinunciato alla a questo suo incarico come in alla in quel momento all'epoca aveva ha sottolineato rivelato il generale Lucas Ricon capo dell'esercito venezuelano però ancora più evidente ancora più notevole rispetto di più per di maggior peso rispetto a questa a queste dichiarazioni
Che sono comunque vere
è la ragione per cui oggi si rende nota Castro vuol dimostrare agli schiavisti
Che se continuano a essere alla potere ad arricchirsi senza limite in Venezuela è grazie al suo opportuno intervento in quei momenti drammatici
Non devono quindi lamentarsi sottovoce dell'astronomico dell'esagerato delle norme sussidio economico con cui Chávez sa Remo limone Rando
All'Avana grazie ai servizi prestati più di due mila milioni fino ad oggi né dei cento mila barili di petrolio che arrivano le coste cubane tutti i giorni e più della metà di ciò che consuma l'isola
Le delle enormi degli enormi crediti a fondo perso che gentilmente concessi per acquistare in Venezuela molti dei prodotti di cui ha bisogno la disastrosa economia cubana
Insomma visto che vi si è salvato praticamente visto che si è salvato Chávez e quindi si è salvato tutto o quelle il contorno egli il intorno a Chávez ha praticamente ora ci dovete ci dovete dare il petrolio ci dovete dare credito a fondo perso praticamente un altro un altro dei dei degli immensi debiti che già raggiungevo raggiungono praticamente la quantità e che era stata fornita dai sovietici negli anni novanta è c'è anche il il lavoro di più di venti mila medici infermieri e dentisti cubani nei quartieri poveri del Venezuela la riorganizzazione dei servizi dell'intelligenza venezuelana
Può contare fra l'altro sulla il il lavoro degli infaticabili e spie cubane la consulenza del ministero delle Relazioni estere di Caracas dove gli agenti di Castro addirittura scrivono le comunicazioni ufficiali e inoltre la il coordinamento dell'immagine internazionale di Chávez e dello sciovinismo che sta è praticamente opera delle laboriosi reti dell'Istituto cubano di amicizia con i popoli e un braccio sinistro deficienze dell'Intelligence cubana addestrato dal KGB negli anni Sessanta insomma un gran lavorìo
E soprattutto è per certi versi Cuba che sta quindi insinuandosi davvero in Venezuela e sta operando in questo modo all'ironia di questa crescente simbiosi tra Cuba
E il Venezuela è che realmente si è intensificata a partire dalla fallimento del colpo di Stato dell'aprile del due mila due è stato allora quando Chávez ha scoperto che aveva bisogno del consiglio dell'aiuto del dittatore più vecchio e sperimentato del mondo
Per mantenersi alla presidenza mentre Castro aveva visto nelle enormi risorse del Venezuela una fonte inesauribile di ricchezza per poter sostenere il suo improduttivo sistema economico senza necessità di far cambiamenti
Alla come ha fatto la Cina o il Vietnam e come desideravano alcuni riformisti all'interno del suo stesso regime però c'è qualcosa di più come conseguenza dei legami intimi nati tra Castro e Chávez dopo l'episodio del colpo di Stato del due mila due maestro e discepolo sono arrivati alla peregrina conclusione che
Non affinché non si rompe e sono questi legami dopo la prevedibile morte diffida della dato che il comandante molto malato
E compirà ottant'anni nell'agosto del due mila sei ciò che era più conveniente era quello di federare i due Paesi all'interno di una stessa entità politica una decisione che conferma la recente dichiarazione a Caracas di Carlos laghée il vicepresidente del Consiglio di Stato in cui ha ha sostenuto che Cuba aveva due presidenti Castro e Chávez e che il successivo discorso della cancelliere della ministro degli esteri cubano Felipe Perez Roque
Era andava nello stesso senso designato da Castro come viceré all'interno di uno Stato bicefalo che surrettiziamente cercano di mettere appunti di di avviare in maniera inconsulta sia a Cuba che in Venezuela ciò che stiamo vedendo inoltre è una vigorosa campagna di persuasione Diretta
Sia a ai cubani che ai venezuelani affinché entrambi i popoli e le rispettive classi dirigenti dei due Paesi ammettano o se la convenienza di unire le due nazioni ciò che è più probabile tuttavia è che questo non succederà mai o che fallirà comunque questo tentativo all'interno di Cuba Chávez e lo strabismo si percepiscono come un deprimente spettacolo di pagliacci inetti e corrotti
Contemporaneamente per la gran maggioranza dei venezuelani preoccupati per la propria povertà che con praticamente colpisce circa metà della popolazione Cuba è un paese del quarto mondo a cui non hanno inteso e che non hanno intenzione di sussidiare all'infinito né tanto meno di accettare come fonte di leadership politica
Quando morirà casto inoltre è prevedibile per ciò che questo matrimonio sì dissolva rapidamente
E insomma è il titolo era davvero azzeccato di di Carlos Alberto Montagnier ciò che il colpo di Stato ha unito
Lo scioglierà la morte e la morte è sempre quella che Montagnier recita la morte di Fidel Castro ma noi ovviamente non augurandoci la morte di nessuno neppure quella di un dittatore ma augurandosi invece che un cambiamento comunque ci sia occhi con che quanto meno non coinvolga le le la dittatura di Castro altri paesi
Nel Venezuela né tanto meno la Bolivia come abbiamo visto questo questa minivertice invece che si è tenuto ieri a l'Avana ma con questo né per stamattina CD salutiamo e ci sediamo invece appuntamento domenica mattina dalla prossima settimana un saluto a tutti una buona giornata Donatella Poretti radio radicale