IV Corso della Summer School della Fondazione Magna Carta - "La promozione della cultura e della lingua, risorsa della politica estera italiana" relazione del Ministro Frattini

Ragazzi
Veramente
Potrà valutare
Sette milioni
Potute
Sarà
Con
No
Cominciano alle otto della
Progressisti vengano aggiornati ai professionisti
Quasi una settimana
A livello regionale tutti appassionati
Robotica
Oppure
Con questa osservazione
Ebbene
Cioè
Vi è un valore
Assolutamente
Negli anni
Non hanno alcuna imparino Peraro senza autorizza
Diciamo
Allora
Direi direi di cominciare
è giusta comunque prima di tutto un saluto veramente riconoscente caloroso al Ministro Frattini che ha voluto
Ha voluto essere qui con noi oggi
Nelle nostre nel costo le nostra sessione plenaria
Anche in un momento
Di grosso lavoro di grosse di grosse cose da fare
Ed è un importo è un appuntamento importante perché la
Il anche l'argomento che il il ministro ha scelto
Come come filo conduttore del suo intervento in argomento
Del quale
Ci occupiamo poco se ne occupa poco anche l'opinione pubblica ma vi posso assicurare anche per la mia esperienza personale io
Ho lavorato
Gran parte della mia vita professionale all'estero
In alcune volte in in istituzioni in istituzioni comunitarie
Fattispecie a Bruxelles
E quello che il ministro andrà andrà a dire non solo
Probabilmente di questo ma anche di questo
La la lingua italiana la nostra tradizione la nostra identità anche la strumentalità della della lingua italiana
Hanno e avrebbero maggiore importanza se tutti ne comprendesse del valore
Ovviamente il misto
Ci passerà poi
Se vorrà sugli argomenti magari anche l'ordine del giorno e poi alla fine accetta volentieri le domande che dovrete fare vinto subito lavora al ministro perché siamo anche un po'in ritardo grazie molte
Bene
Non so si sente sì sì ok grazie molte ancora una volta Grazia Magna Charta direttore valli a Gaetano Quagliariello a tutti gli amici che ormai
Mi invitano da qualche anno a questa occasione a questa Summer School e devo dire mi date anche l'occasione come è stato detto nell'introduzione
Di parlare di in queste riflessioni che farò di un tema che non è forse un tema
Che va sulle prime pagine dei giornali
Ma è uno di quei temi che si è sviluppato adeguatamente
è una delle carte vincenti per far vincere Alitalia nel mondo non sarà una conversazione interamente dedicata alla politica estera la mia
Partirà certamente da quello ma il filo conduttore sarà
Come la cultura e la lingua italiana siano oggi veramente un'arma vincente che mette l'Italia
Nel mondo nella condizione di essere un attore importante apprezzato rispettato e in molti casi anche Amato malgrado
In molti nostri detrattori che purtroppo per varie ragioni esistono
Ed è chiaro che
Queste mie riflessioni poi scenderanno forse a qualche
Argomento di maggiore attualità sei leggiamo la cronaca con la cronaca politica
Fermo restando che nelle vostre domande voi potrete affrontare
Mi fa estremamente piacere rispondere ad esse anche i temi della assoluta ed attuale attualità del dibattito politico
Partirei quindi un po'da questo voi ricorderete come all'inizio degli anni due mila quando
Con il Governo Berlusconi del due mila uno
Insieme al Presidente del Consiglio io dal due mila due fui ministro già allora degli esteri che noi pensammo
Che fosse il momento di dare
Una nuova faccia alla diplomazia italiana e una nuova più integrata e più articolata missione ai diplomatici italiani
Pensammo in qualche modo
Che da interpreti di una diplomazia politica in senso proprio di una diplomazia degli incontri una diplomazia delle relazioni si dovesse passare come dire
Ad un ruolo di promozione proattiva dell'immagine dell'Italia e del sistema Paese considerando nel sistema Paese
Un concetto di made in Italy che non può e non deve essere limitato solamente all'industria alla promozione dell'internazionalizzazione che pure è entrata come
Una mission integrativa della rete diplomatica consolare
E che tutto questo
Noi lo facemmo dicendo con il Presidente del Consiglio già
Da quell'epoca occorreva valorizzare
Quel patrimonio umano
Di simpatia di storia di tradizioni che l'Italia è in grado di esprimere non solo all'interno dei nostri confini ma in giro per il mondo
Questo fu un passaggio
Del quale evidentemente si parla poco perché
Non è un tema che tira il titolo delle prime pagine dei giornali ma fu l'inizio di una svolta discreta il paziente che ha portato
Possiamo dire così
A rivendicare l'orgoglio della cultura e dell'identità italiana come una carta vincente nella politica estera e questo non era scontato non è stato sempre così
Abbiamo
Troppo tempo abituato l'Italia agli italiani
A colpirsi prima che gli altri lo facciano a dire male di noi stessi prima che gli altri l'abbiano persino pensato
Noi abbiamo
Ritenuto che attraverso
La valorizzazione di una cultura di una tradizione di una storia che si esprime ovviamente attraverso la lingua
Del nostro Paese fosse possibile dare
Una ragione in più per essere orgogliosi noi italiani dell'Italia
E per far riconoscere agli altri nel mondo io ruolo e il valore aggiunto che l'Italia può giocare questa è stata la filosofia originaria di questa svolta
Che ha
Come dire
Portato
Ad accentuare l'aspetto della modernizzazione delle azioni di promozione dell'immagine dell'Italia nel mondo noi eravamo
Tra limitati
Ad un perimetro
Di valorizzazione della cultura e della lingua che era un perimetro
Ristretto e limitato
Tutt'al più
I nostri confini o alle limitate esperienze di qualche scuola di lingua presso ambasciate o consolati
è chiaro che
Se riteniamo come io credo che sia davvero
Cultura e identità italiana due carte vincenti o due facce della stessa carta vincente il perimetro si deve allargare
Dobbiamo partire
Dall'idea che
A il made in Italy il sistema Italia sia la risultante di un'immagine del nostro Paese nel mondo
Che si forma e si articola nell'azione diplomatica sulla politica
Nella presenza dell'Italia nei grandi teatri di crisi nell'azione moderna che noi
Compiamo
Per collaborare alla crescita e allo sviluppo dei continenti più poveri ma anche dalla valorizzazione del nostro patrimonio artistico culturale assolutamente unico
Delle radici e delle tradizioni della nostra lingua e
Dalla valorizzazione dei principi della nostra identità
I nostri valori cari amici sono valori che hanno formato anche
Una
Unità statuale come la nostra nata recentemente rispetto ad altre ma nata
Come la risultante di un processo che ha richiesto secoli stratificazioni articolazioni e quindi ecco che
Questo ragionamento di oggi
Assume una maggiore attualità e una maggiore direi importanza di prospettiva per voi che
Amate approfondire alcune tematiche culturali e politiche in vista
Delle vento di celebrazione dei centocinquanta anni dell'UNIRE dell'Unità d'Italia abbiamo parlato proprio oggi in Consiglio dei Ministri di questo
E il Presidente del Consiglio ha dato
Hai ministri il compito di promuovere di valorizzare ciascuno per suo conto con un ruolo ovviamente
Di coordinamento del ministro Bondi per i beni culturali
Il contributo che ognuno di noi può dare
A far sì che dalle celebrazioni del due mila undici centocinquantenario dell'Unità d'Italia
Emerga il messaggio al mondo
Cosa siamo noi che cos'è l'Italia non soltanto cose la storia dell'Italia ma quali sono i valori e di principi da cui l'identità
Dell'Italia e degli italiani si è fondata queste l'operazione
Politica
Che noi vogliamo realizzare ed ecco l'attualità di questo tema un po'abbandonato ed un po'dimenticato che oggi trova nuova linfa abbiamo per intenderci
Abbandonato quella idea
Che il governo dei nostri predecessori aveva lasciato
Con un piano di centotrentotto opere edilizie comprensive di campi di calcetto sparsi nell'Italia una vera e propria
Celebrazione edilizia del centocinquantenario e l'abbiamo cambiata in un messaggio
Anzitutto e soprattutto culturale dedicato alla storia la tradizione i valori e l'identità della nostra Italia
E in questo il nostro sforzo deve essere e sarà
Nei prossimi mesi
Come dire mostrare al mondo
Un'immagine dell'Italia Unitalia dell'arte Unitalia della storia dell'arte di patrimonio culturale assolutamente inestimabile evitando di dare
A questa immagine un'immagine di staticità
Un grande museo delle c'era in cui noi invitiamo la gente a guardare senza spiegare
Che
Da quel patrimonio inestimabile sono nate le radici di quello che oggi siamo noi queste l'attualizzazione
Del valore della cultura italiana che noi dobbiamo
Presentare e presenteremo
E presenteremo al mondo quindi un'immagine di innovazione un'immagine di creatività
E posso dire
Che
Dobbiamo diventare davvero
Se posso usare questa espressione
Cioè allenare una squadra che sia la squadra italiana che sia il team Italia ad essere sempre più innovativa e sempre più capace di guardare
Direi
All'evoluzione che il mondo sta avendo non possiamo dimenticare che oggi
A differenza dell'ultima celebrazione che ha avuto luogo cinquant'anni fa nel mille novecento sessantuno
L'Italia è attore
Ma in un mondo che evidentemente radicalmente cambiato c'è una diversa geografia
Nel mondo della quale dobbiamo tener conto oggi il nostro messaggio di valorizzazione della lingua e della cultura
Il messaggio di valorizzazione della nostra identità non può essere più quello che era negli anni Sessanta per non parlare
Della prima celebrazione dei primi cinquant'anni nel mille novecentoundici ma
Limitiamoci all'ultima
A quel tempo noi guardavamo ad una piccola Europa fatta di sei Paesi membri
E guardava amo a quei sei Paesi membri avevamo la Germania disseminata di consolati il piccolo Belgio con tredici consolati
Distanti ognuno trenta chilometri l'uno dall'altro che si occupavano della grande massa di emigrati italiani che lavoravano lodevolmente e con difficoltà
Oggi cinquant'anni dopo è inutile che dica a voi
Che nel sessantuno probabilmente non eravate nati anzi certamente
Che cos'è il mondo oggi il mondo guarda a est
Guarda a sud guarda
Al confronto tra le religioni
Chi pensava
Cinquant'anni fa a come la lingua possono essere veicolo di una cultura di una civiltà guardate oggi con un miliardo di mussulmani che parlano per lo più l'arabo
Quale importanza possa avvenire nei Paesi del mondo in cui
La nostra lingua è ancora parlata i studiata mantenerla come un veicolo per il dialogo interculturale
Noi pensavamo allora
Alle nostre comunità
Di emigranti verso l'America latina o verso l'America del nord
Oggi abbiamo
Storie di successo di emigranti italiani i cui figli o nipoti sono diventati
Presidente del Congresso degli Stati Uniti Nancy Pelosi
Presidente del Panama uno Stato autonomo ed importante il presidente Micheletti
Capo della CIA
Leon Panetta il cui fratello vive tuttora a Siderno in Calabria e capite bene per non parlare
Dei quattro ministri italiani di origine e di nome che sono nel Governo argentino e così via questi non sono più emigranti italiani con la valigia di cartone ma se a loro noi offriamo
Una rete di amici dell'Italia nel mondo
Che si esprima attraverso il veicolo della lingua e attraverso il messaggio che la cultura italiana può e deve dare
Dove rafforziamo il nostro ruolo italiano io dico francamente quando il mio collega ministro degli esteri
Dell'Australia mi dice che il suo collegio e la sua elezione dipende dalla comunità italiana che vive in quella provincia dell'Australia sudoccidentale
Sudorientale B insomma
Io dico allora è chiaro ancora di più
Come questa rete
In un mondo che è cambiato è una rete che deve guardare a realtà
Di cui cinquant'anni dopo non avevamo alcuna consapevolezza perché non c'era internet perché le telefonate erano complicate se non complicatissime perché il satellite
Era una cosa di là da venire
Eccetera eccetera oggi paradossalmente
Più il mondo si globalizzata come si sta globalizzata mondo
Più
Diffondere un messaggio di cultura e di conservazione della nostra lingua di identità è un messaggio vincente per la politica estera del nostro Paese su questo voglio dire con questi pochi esempi
Vi sarà chiaro
Che quanto più noi saremo capaci attraverso questa rete di amici dell'Italia nel mondo di far conoscere chi siamo e la nostra eccellenza di far conoscere
Le migliori pratiche che l'Italia e gli italiani realizzano in Italia e fuori dall'Italia
Il contributo
Che i nostri connazionali danno nelle aree del mondo dove si soffre dove si patisce la fame dove ci sono le guerre
Questo strumento evidentemente è uno strumento al servizio del nostro Paese è una rete che va
Asservire un interesse
Che non è soltanto
Politico con la p minuscola ma è un interesse politico con la P maiuscola eh l'interesse nazionale dell'Italia essere rappresentata
Essere il Paese di cui nessuno parli più come l'Italietta che è stata una parte
Che non ha l'orgoglio delle sue origini che non ha l'orgoglio ho la coscienza della sua identità queste l'importanza come dire politica che per i giovani e per i meno giovani deve avvenire
Questa sfida
Nel
Portare
Un messaggio
Su cui credo l'Italia sia oggettivamente parlo della cultura una superpotenza
Nel mondo riconosciuta ed apprezzata qualche volta invidiata ma le invidie ovviamente si conoscono si prevengono e ad esse
Bisogna porre riparo
Ecco
C'è un tema
Che è quella della che è forse l'altra faccia della medaglia
Della proiezione esterna la proiezione estera della nostra cultura lingua di identità
Ed è
La faccia in Terna di questo problema
Ed è il grande tema che si è creato con il mondo di oggi e che certo non c'era quando i nostri italiani erano i migranti di come noi ci confrontiamo
Con coloro che arrivano nel nostro Paese e sono portatori di una lingua di una cultura e di una religione diversa è sorto anche questo problema con il quale ci dobbiamo confrontare ed allora vedete
Un tema di attualità l'integrazione
Grande capitolo della tematica migratoria ancora una volta a mio avviso se noi guardiamo all'impostazione
Per me ovviamente più coerente
Della questione lingua italiana identità italiana noi possiamo trovare una chiave equilibrata per affrontarlo vedete
L'immigrazione è un grande tema globale non è né italiano né maltese né spagnolo come ho detto molte volte
E fortunatamente l'Europa comincia
A prestare attenzione a questo appello che è stato rivolto
Ma uno dei capitoli chiave
Per affrontare il tema migratorio e quello dell'integrazione
Non ci sarà mai una politica migratoria equilibrata se non risponderemo appropriatamente alla domanda che cosa ne facciamo di coloro che arrivano
Di quelli che lavorano da noi
Che decidono di rispettare la legge le regole
Per entrare per lavorare e così via pensiamo che si tratti ed in molti casi si tratta di un lavoro temporaneo
E li aiuteremo a reinserirsi dei Paesi di origine
Ma per coloro che
Non ritengono di tornare nel loro Paese continua a lavorare qui a rispettare la legge a metter su famiglia che cosa facciamo
Possiamo pensare che il tema integrazione non sia una delle chiavi di volta della questione migratoria e allora vedete
Per affrontarla
Noi dobbiamo credo rispingere sia
La tesi di coloro che dicono l'integrazione non ci sarà mai
Perché questo vuol dire
Respingere una potenzialità voi sapete che non noi
Responsabili nelle istituzioni ma il mondo delle imprese chiede manodopera immigrata quando occorre e per le categorie che occorrono
E nemmeno però l'altra tesi Carra
Ad un'ideologia ad una visione ideologica della sinistra e dell'estrema sinistra del tema migratorio le porte sono comunque aperte e poi si vedrà
Si vedrà se dormono per le strade si vedrà anche si affittare una casa a carissimo prezzo dormendo in dieci
In condizioni disumane si vedrà anche se hanno il lavoro nero questa e l'altra tesi
Che per ragioni che non sto a spiegarvi perché sono di elementare buon senso non dobbiamo e non possiamo accettare
L'integrazione ha una chiave di lettura che ancora una volta richiede un focus sulla nostra identità
Per integrare chi viene da storie culture e religioni diverse noi dobbiamo essere coscienti e solidi nella difesa della nostra identità questa è la prima precondizione
Non vi possono essere relativi ismi che si applicano a seconda della provenienza della persona che si deve integrare
Perché il relativismo consente poi di ragionare
Sul diritto della donna rispetto a quello dell'uomo
Di scivolare verso la sottomissione di degradare verso i matrimoni poli camici
E quindi di realizzare esattamente il contrario di quella che è per noi l'identità
Costruita nei secoli su radici e su valori a cui evidentemente
Il cristianesimo ha dato l'impronta più solida e più duratura
Ed è su questa identità
Che si deve fondare uno dei pilastri della nostra strategia di integrazione l'altro pilastro è la lingua
Noi abbiamo
Accettato negli anni
Una silenziosa deriva
Che da pochi ingressi ha portato a migliaia e centinaia di migliaia di ingressi di persone a cui non si chiede
Se conoscono i rudimenti della lingua la nostra del Paese dove intendono vivere lavorare
Questa è una strada pericolosa perché nega
Il presupposto dell'integrazione integrazione vuol dire accettare
Salve le grandi libertà a cominciare dalla libertà di religione su cui nessuno può e deve interferire perché è un diritto individuale
Che sui diritti collettivi e sui doveri collettivi se vi è un tessuto costituzionale e un tessuto di principi che è quello su cui lo Stato italiano si fonda
A quel tessuto costituzionale chi viene risiede e lavora in Italia si deve uniformare e questo comprende la lingua italiana vedete
Ancora una volta la chiave della lingua e di quella che quando andavo a scuola io si chiamava educazione civica e che oggi
Non ha più e cominciare riavere
Con gli impegni del Ministro Gelmini ruolo che lei è proprio
La lingua italiana e l'insieme dei principi civici della società italiana debbono essere il tessuto su cui si fonda l'identità
Noi non possiamo immaginare scorciatoie che portino
Ad una residenza di lungo periodo o persino ad una cittadinanza
E quindi ai connessi diritti compreso il diritto di voto
Senza immaginare come precondizione
Una
Seria e approfondita valutazione come paesi assolutamente democratici quali gli Stati Uniti ad esempio fanno da sempre
Sul possesso della lingua
E sulla
Accettazione
Chiara precisa inequivocabile dei principi fondanti su cui
Il nostro Stato la nostra Costituzione si fonda compresi
I diritti e di doveri che discendono dalla Costituzione
Ecco allora che
La nostra identità e la lingua del nostro Paese diventa elemento fondante per affrontare l'altra faccia del problema
Come diffondere la lingua la cultura italiana fuori dai nostri confini come dare rilevanza all'interno
Dei nostri confini per affrontare uno dei problemi più spinosi del nostro mondo contemporaneo io credo
Che alcuni di voi lo sappiano chi conosce l'ordinamento americano sa chi ha amici americani
Lo sa bene amici italiani che hanno preso la doppia cittadinanza negli Stati Uniti d'America non solo il tempo il tempo non basta
Se decorso il tempo qualcuno che vive e lavora qui
Non ha voluto o non ha saputo
Immedesimarsi nemmeno nella lingua comune che si parla nel nostro Paese come possiamo pensare
Che egli possa partecipare alla vita attiva e politica anche di un comune o di una provincia di una Regione questo è un punto chiave
L'esame che si fa in America per ottenere la cittadinanza americana non è soltanto l'esame
Che prova che tu lavori regolarmente paghi le tasse
Ma è
La prova che tu Creti nella bandiera americana come la tua bandiera
Che tu parli la lingua americana cioè inglese come la tua lingua anche se non è la tua madre lingua
Che tutti i muri sulla Costituzione americana perché quella da quel momento è la tua carta dei valori civili
Se questo non lo facciamo anche in Italia se non diamo questo valore alla lingua alle identità
Che sono figlie della nostra storia quando la lingua di Dante è diventata la lingua popolare e poi nell'evoluzione dei secoli è diventata la lingua italiana
Beh noi guardiamo a un'eredità di alcuni secoli
E a questa identità noi non possiamo certo venir meno in omaggio al multiculturalismo il multiculturalismo è il rispetto per gli altri
Non è la rinuncia o l'attenuazione dei nostri valori e della nostra identità questo è un tema su cui la politica certamente
Si deve interrogare per evitare sia
Un'impostazione
Dell'integrazione dell'immigrazione che sia solo securitaria è solo un tema di sicurezza non è vero sia
Per evitare di correre il rischio che in nome di un buonismo non motivato ci si trovi in casa persone che vivono lavorano e tramano
Violentemente contro il Paese che li sta ospitando perché di questo si è parlato di questo si è trattato anche quando sono emerse
Organizzazioni reti collegamenti che tramavano
Dall'Italia a riparo della democrazia italiana contro la democrazia italiana questo francamente non lo possiamo consentire allora
Da qui
Una
Ulteriore riflessione
Sempre sulla lingua ovviamente perché
Ci sono tante sfaccettature di questo tema
Quando parleremo del centocinquantenario dell'Unità d'Italia
Noi non dovremmo dimenticare
Che questa Italia è oggi
Sotto la garanzia assoluta della Costituzione della sua unità della sua bandiera tricolore del suo inno un'Italia che ha molte Italie questa è una realtà
Che non possiamo perdere di vista non facciamo una cortesia agli amici della lega Nord se riconosciamo
Nella sostanza perché questa è la nostra storia
Che le culture popolari locali compresi i dialetti sono un pezzo della storia viva su cui l'Italia si è formata una delle iniziative
Di cui probabilmente il Ministro Bondi ci parlerà per le celebrazioni del centocinquantenario sarà una raccolta dei dizionari dei dialetti italiani ci sono dei dizionari
Io lo sapevo appena
Ma esistono
Dei dizionari
Che spiegano l'origine
E le motivazioni delle singole parole dall'italiano che si parla correntemente al dialetto parlato in quella determinata regione e in quella determinata località
Questa è una realtà
Vedete
Fare di questo una polemica politica è sbagliato
Fare di questo un attacco
Strumentale
Come quello che è una sinistra italiana immemore di questi valori che forse non sa
Che in giro per il mondo io incontro comunità italiane ma incontro pure il Fogolar Furlan incontro oppure in Australia i veneti da un strali
Che hanno mantenuto radici
Per non parlare della Rete dei calabresi nell'Europa nell'America settentrionale nell'America meridionale persone che portano tradizioni e valori e perché no
I dialetti che gli hanno insegnato i nonni come un'eredità da conservare
Accanto alla lingua italiana accanto alla lingua italiana che è l'ombrello dell'unità come lo è il tricolore come lo è l'inno di Mameli non dimentichiamo
Che l'Italia è grande e solida anche per le sue diversità di tradizioni di storie
Di valori che popolare mente si sono tramandati nel corso dei secoli queste un altro aspetto
Di cui noi parleremo proprio per le celebrazioni del centocinquantenario dell'Unità d'Italia unità nella salvaguardia delle tradizioni locali questo è un valore aggiunto
Ed è evidente
Che se noi chiediamo fuori dai confini d'Italia chi siamo la nostra Italia è l'Italia della lingua italiana della bandiera tricolore dell'inno nazionale
Ma se noi pensiamo
Alle diramazioni della nostra cultura e alle radici della nostra cultura questo tema che è stato
Oggetto di polemiche assolutamente ingiustificate a mio avviso
è un tema su cui
Credo dovremo sempre meglio riflette allora in conclusione queste mie riflessioni
Cosa vogliono dire vogliono dire che
Tra
Utilizzare e promuovere
Quello che la nostra cultura e la nostra identità oggi sono
Vuol dire
Respingere con forza come noi stiamo facendo come il Governo italiano sta facendo ogni tentativo
Ogni
Accenno ogni azione volta a screditare o a delegittimare l'immagine del nostro Paese vedete
La politica estera vuol dire anche presentare nel mondo un Paese che fa sistema
Un paese che fa sistema con le proprie in prese con la propria cultura con la propria politica internazionale coi nostri Vallo
Rosi soldati nei teatri di crisi del mondo con la nostra cooperazione in Africa o in America latina
Ma vuole dire anche
Vedete essere pronti quando occorre
A dire che l'Italia è un Paese fondatore dell'Europa che è un Paese grande
è un Paese
Che ha contribuito
E contribuisce al benessere al successo della strategia internazionale in talmente tante regioni del mondo che nessuno può permettersi di considerarci un Paese di serie B
Tutto questo vuol dire investire anche su quell'orgoglio italiano che dovremmo
Lo dico a me stesso ma credo di poter ce lo dire qui tra tutti noi
Credo che dovrebbe essere un po'di più davanti a noi come obiettivo e come azione di cui non vergognarsi mai non vergognarsi mai di questo orgoglio italiano perché l'Italia ha
Cultura
Tradizioni storia e identità che hanno in passato insegnato al mondo e nessuno francamente da italiano
Dovrebbe permettersi come purtroppo invece accade da italiano di gettare del fango contro l'Italia fuori dai confini del nostro Paese
Noi non possiamo
Quando
E vedete
Ed è proprio questo ed è proprio questo che il
Popolo della Libertà vuol fare vuole spiegare
Anche fuori dei nostri confini
Che noi lavoriamo in un quadro internazionale
Ma siamo anzitutto pronti a dire chi siamo noi
Non possiamo accettare sempre
Che qualcuno ci insegni come dovremmo essere è il momento di dire chi siamo noi che cosa diamo alla storia e che cosa abbiamo dato questo è l'orgoglio italiano e mi permetto di dire
Questo dovrebbe essere un tema
Ma purtroppo non lo è lo dico certamente da esponente politico ma lo dico anche da esponente di Governo che ha
La tristezza di vedere
Come l'attacco personale al Governo e al Presidente del Consiglio venga fatto con l'intenzione di colpire il Paese nel suo complesso e questo francamente va oltre
I limiti dello scontro politico quando si attacca un Governo per ragioni di parte
E si chiama in causa un giorno l'ONU un giorno l'Alto Commissariato dei rifugiati un giorno l'Europa al solo fine di colpire l'immagine
Del Presidente del Consiglio in questa maniera non si fa nell'interesse né il bene del Paese
E questo gli italiani
Non lo devono consentire
Ultima cosa che voglio dirvi davvero ultima cosa la comunicazione
Impariamo tutte queste cose a comunicarle
Non limitiamoci a dircele tra noi è una sfida culturale davanti a tutti noi per voi
Che
Ritenete giustamente di approfondire alcune tematiche politiche per noi che abbiamo responsabilità politiche di governo comunicare è fondamentale
L'immagine distorta la non comunicazione il cedimento dinanzi ad una comunicazione strumentalizzata sono un vulnus grave per il Paese dobbiamo a venire
Una rete
Non
Asservita ma una Rete sincera una Rete liberale una rete che esprima davvero quella che è la realtà e non la traduzione
Con la lente dello scontro politico di parte questo fa bene al paese
Io rispetterei spingo con forza
Le critiche le accuse di coloro che manifesteranno nelle piazze per una supposta mancanza di libertà di informazione
Ci sono state settimane di killeraggio politico in tutto il mondo sugli organi di informazione contro il Presidente del Consiglio questa è la prova se ce ne fosse una
Che la stampa e libera che è giusto che resti tale ma che non ci si vengano a fare lezioni di mancanza di libertà di informazione che in questo Paese almeno
Ed allora
Per tutte queste ragioni e per tutte queste ragioni credo che nella politica internazionale ma anche in quella interna diamo sempre una grande attenzione
Alle radici e alle fondamenta della nostra identità che si esprime con la nostra lingua che si caratterizza per la nostra cultura tutto questo
Ha una risultante
La risultante l'Italia che noi siamo e vogliamo essere e l'Italia che noi vogliamo mostrare al mondo un'Italia di cui dobbiamo sinceramente essere orgogliosi vi ringrazio
Visto bene ragazzi abbiamo
Una venti venticinque minuti per la delle domande quindi chi vuole iniziare
Pronti
Tra
Buonasera ministro mi chiamo Andrea Angeli vengo da Chianciano Terme
Io le farò una domanda inerente l'attualità politica internazionale da molti anni la Palestina risulta
Un cornicione di tensioni etniche e religiose che resti riflettono sull'intera politica internazionale detta non l'agenda delle grandi potenze
Nelli ultimi mesi questa martoriata a reali sul sta risulta una una fase di profondo stanno politico con una società palestinese fortemente
Lacerata e divisa tra due fazioni una fatta che rimane comunque pervasa da una
Dilagante corruzione l'altra
Ammassa fomentato del fondamentalismo islamico ecco in questa prospettiva quale possono essere alle diciamo la visione di una eventuale soluzione del del conflitto mediorientale l'eventuale nascita di uno Stato palestinese anche la luce della del nove impegno dell'amministrazione americana
In qualche in questo contesto quale può essere il ruolo del giocato dalla diplomazia italiana grazie
Paglione
Queste sono domande da conferenza ognuna
Arrossire la domanda che richiede buongiorno io sono amica Invernizzi vengo da Trieste volevo chiederle se il Governo ha già attuato sta progettando del
Da interventi specifici per le comunità italiane per le scuole italiane in Istria Fiume in Dalmazia dove non ci sono non c'è una presenza culturale dell'Italia dovuta immigrazione ma ha una storia
Plurisecolare che viene da da Roma poi dalla presenza veneziana e con quella cultura italiana che c'è stata fino almeno la metà del Novecento
Un'altra terza
Terza domanda
Adesso la sinistra e lei si sia nell'avere una io volevo fare una domanda di politica internazionale ultimamente mi ha colpito la vicenda nelle elezioni Anna
E sono rimasta un po'sconcertati diciamo dalla
Dalla comunità internazionale che si è intervenuta oralmente vera non ha fatto niente di RAI Uno quindi volevo chiedere se la politica internazionale dovrebbe essere più morale e se ci dovesse essere un po'più di coraggio in meno paura
Grazie
Bene allora su queste tre domande tutte e tre complesse Medioriente
In Medioriente
I grandi temi sono tre
Il primo tema
Come
Favorire la riconciliazione interna palestinese
Il tema della divisione tra Fatah e Hamas non esso utente non è soltanto un tema di divisioni
Di motivazione
è un tema
Che si colora col sangue
Militanti di fatta uccisi dagli estremisti di Hamas
Esponenti del Congresso di fatta sequestrati nelle case a Gaza dove si è impedito di uscire per andare a partecipare al Congresso il West banca
Sequestri di persona la riconciliazione palestinese stenta ad arrivare
Perché c'è un nodo di fondo
La comunità internazionale ha dettato delle regole a queste regole qualunque entità palestinese che vorrà assumere
Il carattere di governo dell'Autorità nazionale palestinese e del futuro Stato palestinese nel quale io credo profondamente si dovrà attenere
Ma la prima di tutte queste regole è il principio del riconoscimento del diritto di Israele a desistere da vivere in pace questa è una precondizione
è la ragione per cui
Su proposta dell'Italia l'Unione europea
Incluse amasse tra le organizzazioni terroristiche Hamas ha tuttora oggi uno Statuto al cui interno è scritto che dovere di Hamas è distruggere Israele
Allora comprendete bene
Che questa è una delle condizioni che vanno rimosse
La seconda delle questioni che riguardano la Palestina eh
Come aiutare
La ricostruzione economica dei territori palestinesi
La devastazione economica evidente
La crisi di Gaza accentuato la tragedia per persone innocenti che sono state lì prese in ostaggio
Dai militanti di Hamas che sparavano i razzi contro Israele facendosi scudo delle case di civili
L'Italia
Sull'uno e sull'altro fronte ha assunto un ruolo guida
L'Italia durante la crisi di Gaza è stato il primo Paese europeo in assoluto
A inviare dei convogli di aiuti nella Striscia di Gaza io sono andato personalmente alla frontiera di Gaza con qualche preoccupazione come dire
A consegnare un convoglio che è entrato a Gaza che ha portato con la Croce Rossa viveri
Case prefabbricate cucina e quant'altro
E siamo stati il primo Paese d'Europa che ha avviato un'iniziativa umanitaria per i bambini di Gaza abbiamo offerto gli ospedali italiani per curarli li abbiamo fatti uscire da Gaza con una corridoio israeliano attraverso Israele e li abbiamo portati negli ospedali italiani
Per la ricostruzione di Gaza lo sapete tutti
E Berlusconi nel lontano due mila due lancio il Piano Marshall per la Palestina che ancora lì che ancora il pilastro a cui la comunità internazionale più volte si è riferita per rilanciare la ricostruzione palestinese
L'Italia un ruolo speciale perché
Perché l'Italia all'interno dell'Europa ha un vantaggio che non è da poco
L'Europa si muove non da sola c'è il Quartetto il Medioriente si risolverà quando il Quartetto Stati Uniti Russia Unione Europea Nazioni Unite
Troveranno la condizione per realizzare due Stati due popoli che vivano in pace l'uno accanto all'altro
L'Italia un ruolo speciale noi siamo in Europa considerati il migliore amico di Israele ce lo ha detto Netanyahu poco tempo fa ce lo hanno detto i predecessori di Netanyahu
Siamo visti come i migliori amici di Israele perché riteniamo
Che ad Israele si debba dire quando sbaglia ad esempio che la politica di insediamenti illegali va fermata come chiede Obama e come chiede l'Europa
Ma non si può dire che il terrorismo è nato perché c'è Israele ma non si può dire che il terrorismo nasce con Israele il terrorismo nasce con i terroristi estremisti palestinesi queste storie
Ed allora puntare il dito contro una delle due parti non va bene
Ma al tempo stesso siamo i promotori del Piano Marshall per la Palestina
Siamo coloro che hanno fatto
Probabilmente di più a titolo bilaterale per il governo di Abu Mazen e del suo Primo Ministro Fayad
Siamo nella speciale posizione che le due parti in conflitto considerano l'Italia un amico e un amico affidabile queste il ruolo che noi ci siamo ritagliati con fatica
Con passi concreti
La pace arriverà soltanto
Quando la volontà dei due popoli dirà finalmente ai Governi è ora di smetterla questo è il punto vero noi pensiamo
Che la pace non si possa fare soltanto a tavolino
Siamo convinti che l'impegno personale del Presidente Obama possa fare la differenza
Sì era un passo dalla pace col presidente Clinton
Il
Presidente palestinese Arafat all'epoca fece forse l'errore storico della sua vita ammesso che lui volesse la pace ritirandosi
Da una proposta di accordo che accoglieva il novantacinque per cento delle richieste palestinesi
Oggi
Siamo di nuovo in pista
Con l'America impegnata per trovare la pace queste sono le condizioni io vi dico sinceramente
Se nell'anno due mila dieci noi non avremo la pace sarà molto difficile che quella finestra di opportunità possa rimanere aperta molto altro tempo
Secondo tema quello dell'isteria delle scuole italiane in Dalmazia
Mi sono occupato molte volte di questo tema
A me ne sono occupato a Trieste me ne sono occupato a Pola ho incontrato le comunità italiane
Abbiamo dato già dei segnali abbiamo rinnovato dei finanziamenti che sono purtroppo molto esigui perché il bilancio dello Stato in un momento di crisi globale e quello che
Ci siamo impegnati a non diminuire il sostegno alle scuole italiane e all'insegnamento della lingua italiana voi sapete
Che sia in Croazia sia in Slovenia abbiamo parlamentari italiani eletti nei rispettivi Parlamenti che rappresentano la rispettiva minoranza italiana in Croazia e Slovenia
è mia intenzione andare avanti anche verso un potenziamento di questi strumenti credo davvero che le ragioni storiche
Di quelle popolazioni quelle che hanno scelto di non andar via quelle che hanno scelto di rimanere anche apprezzo di grandi sofferenze vadano sostenute ricordate e certamente non dimenticate ed è quello
Che ad esempio
Aiutando la diffusione della radio e della televisione il lingua italiana ci sono molti strumenti sui quali
Con la Presidenza del Consiglio che è responsabile per questo tema della
Radiotelevisione dell'editoria stiamo lavorando
Terzo tema elezioni in Iran
Noi abbiamo condiviso la linea che la comunità internazionale ha portato avanti una linea del Presidente Obama dell'Europa
E dell'Italia
Di
Non interferire nelle procedure interni elettorali che non sono questione né dell'Italia né dell'America
Ma
Di intervenire
Con una reazione politica nei confronti di violazioni forti di diritti umani lo abbiamo fatto con i toni con i modi che abbiamo ritenuto
Insieme di condividere non si sono cose che si fanno da sole
Però ci sono stati dei casi limite
Casi di persone ferite perseguitate nelle strade persone che hanno chiesto rifugio
Io lo dico con qualche orgoglio sinceramente
L'Italia è stato l'unico e solo Paese europeo che per mia disposizione aperto le porte dell'ambasciata le persone che scappano abbiamo accolto settantuno persone
Che sono ormai in Italia nessun altro paese d'Europa lo ha fatto
Lo dico con soddisfazione
Avevamo
Avevamo proposto avevamo proposto un'azione europea
Qualcuno ha detto che non aveva il consolato qualcun altro ha detto che creava problemi e così via lo abbiamo fatto a livello bilaterale l'abbiamo deciso
Ferme restando le regole
Quando
Persone in difficoltà si sono rivolte alla porta del nostro consolato io non me la sono sentita di negare un visto per l'Italia
Non so cosa faranno queste persone non so come lavoreranno in Italia e per quanto tempo certamente saranno aiutate da una comunità iraniana in Italia che esiste
Io non voglio sapere
Quali saranno gli esiti delle indagini dei processi io so solo che in un certo momento queste persone avevano un bisogno fisico di essere aiutati
E noi li abbiamo aiutati lo abbiamo fatto da soli e siamo felici di averlo fatto
Grazie
C'è il tempo per un altro giro da tre domande
Grazie sono Andrea futura nuora le Marche
Abbiamo parlato della promozione della cultura e della lingua come risorsa della politica estera italiana però
Io vorrei fare una domanda riguardante la Cina che come sappiamo tutti ha colpito il nostro mercato
Non rispettando le nostre regole
Di mercato sfruttando anche la manodopera questo accade soprattutto nel settore tessile calzaturiero
E
Proprio per questo chiedo a lei ministro ovviamente non è Ministro dell'economia però visto del Ministro delle degli esteri
Provo a chiede informazioni su che cosa tendo ha fatto il nostro Governo
Per quale e quindi quali misure intende adottare il nostro Governo proprio tutto per tutelare il made in Italy perché di fatto Alain ho parlato della promozione della cultura e della lingua come risulta dalla politica estera io aggiungo anche il made in Italy credo che è una risorsa
Della nostra politica estera nel mondo
Pensione sarà Angela da Bergamo
è è la mia domanda riguarda la Germania
Le presidenze tedesca e di fine settembre creeranno estrazione particolare
Da un lato sarà un cambiamento e significativa nella strettoia nella rappresentanza partitica della Germania
E dall'altra queste sono altre sarà affidata ad una donna cancelliere Angela Merkel che in qualche madre in questi anni accompagnata la garanzia del vecchio sistema tedesca
Questo poi ci si chiede chi sia esattamente questa professionista della politica
Che non annullare l'arroganza e della supponenza del professionista ma guida con sicurezza che governa io le chiedo per ANAS si siede Khalil tesa elettorale perché mi pare che salvo smentite
L'anarchia l'insieme e liberali guiderà la Germania per i prossimi cinque anni le chiede invece
Come pensa cambieranno i rapporti con questo Paese anche pre seguirà la cosiddetta Sattin estranea azione come molti se Armani stiano bollata da tempo le relazioni tale tedesche basate su una parte economico quotidiana è sull'indifferenza se il piano in politica
Buonasera
Alessandro Sansoni di Napoli
Lei prima amministra ricordato che l'Italia è uno dei sei poi Paesi fondatori dell'Europa
L'istituzione l'Unione europea il progresso di costruzione nell'Unione europea diede una fase Tempa sta quando il Trattato costituzionale è stato bocciato da due dei ventisette Paesi
Oggi è stata esclusivamente questa vasta area di libero scambio composta da ventisette Paesi europei con eventuali altri allargamenti oppure qualche cosa di nuovo in cui
Gruppo di paesi pionieri presumibilmente quelli dell'Europa carolingia dovrebbero attraverso anche lo strumento delle cooperazioni rinforzate andare avanti per la propria strada pur con grande elasticità
Sul rafforzamento e la cooperazione in politica essere militare quale la posizione del Governo su questo tema
Grazie
Bene
Allora veniamo al primo tema
Il tema della Cina
E il tema del rispetto delle regole anti dumping
Questo è un tema
Che non è più materia nazionale ma in materia europea
Allora bisogna lavorare lavorare con l'Europa
Io ho un'esperienza diretta di questa materia
Perché da vicepresidente della Commissione europea per tre anni e mezzo come sapete dal due mila quattro al due mila sette
Ho lavorato molto affinché la Commissione europea reagisse come in passato non aveva fatto al dilagare
Di prodotti
Particolarmente nel settore del tessile ma anche il settore calzaturiero
Senza
Che vi fossero né dei limiti quantitativi
Né il rigoroso rispetto delle regole anti dumping
Se voi ricordate
All'epoca
Non c'eravamo noi al Governo due mila sei due mila sette
Io mi espressi pubblicamente sull'importanza di porre un limite
Perché le regole fossero rispettate
Non per creare
Nuove regole le regole anti dumping sono regole che esistano sono le regole del da beauty o dell'Organizzazione mondiale del commercio
Sono regole che stabiliscono limiti e che stabiliscono soprattutto principi
Alla
Dumping sociale al dumping ambientale e quando quelle regole non sono rispettate
è consentito all'Europa porre un freno
Se voi ricorderete io stesso
Fui ovviamente sommerso da parte
Di coloro che all'epoca
Avevano responsabilità di governo i soliti antieuropeisti eccolo là quello del centrodestra
Che da Commissario europeo vuole i dazi eccolo là quello che vuole il freno al libero mercato
Spiegai con difficoltà
Che se il libero mercato lo vogliamo
Far funzionare le regole che lo disciplinano devono essere applicate
Ed allora i dazi rimettemmo furono dazi europei
Furono Dazzi sulle calzature furono dazi che imposero dei limiti quantitativi all'importazione annua in Europa di prodotti tessili in particolare di lana
Ed allora questi Dazzi andranno poi rinnovati alla loro scadenza
Ma questa è la prova di come
Chi come me e come il PdL crede forme mente fermamente nella libera circolazione delle merci
Crede altrettanto fermamente che la libera circolazione debba rispettare le regole l'abbiamo detto con chiarezza abbiamo detto con grande franchezza alla Cina
Che vi sono due grandi temi sui quali noi le chiediamo di essere un partner più stretto più forte e più incisivo con l'Europa
Uno è questo
E l'altro è quello della lotta internazionale alla contraffazione
Noi non possiamo immaginare che i mercati europei siano invasi
Da prodotti falsificati che hanno al novanta per cento come unico origine la fabbricazione cinese ci deve essere un impegno serio e forte abbiamo ricevuto degli impegni nuovi
Con la visita in Italia a luglio
Del presidente cinese Hu Jintao e della sua delegazione
Speriamo che questi impegni si traducano in degli atti concreti
Ma l'ultima cosa che voglio dire questo tema su questo tema il made in
Che è tema anch'esso europeo non può essere tema nazionale viene contrastato il purtroppo ci vuole una maggioranza che ancora non c'è da Paesi europei che hanno
Nel loro territorio
Proprio i distributori di quei prodotti cinesi o vietnamiti o thailandesi rispetta i quali ne vogliamo mettere un ostacolo noi italiani o i francesi che sono paesi manifatturieri e che hanno il marchio d'origine come punto di riferimento importante
Fanno questa battaglia a quando c'è una grande quantità di Paesi che produttori non sono e che al marchio di origine non sono interessati noi purtroppo ci troviamo in difficoltà
E lo dico con grande franchezza
Senza voler
Tirare le orecchie a nessuno
Ci sono troppi imprenditori italiani che delocalizzano in quei mercati usano le norme
Usano
Usano le norme usano le norme sul dumping approfittando del lavoro minorile magari in quei Paesi
E poi riportano il prodotto col bel marchio italiano fabbricato a Taiwan o fabbricato in Cina
Quindi al mondo dell'impresa e dobbiamo chiedere un impegno forte non si può soltanto chiedere i dazi europeo e poi chiudere gli occhi su un'impresa
Che ha la serietà di continuare a portare occupazione in Europa e si vede quindi obbligata a tutte le regole europee rigorose
Quell'altra che porta il prodotto e lo fabbrica Taiwan perciò solo si sottrae francamente questo non va molto bene
Secondo tema toccato
Il tema della Germania toccato da Angela B
Io francamente quel quadro di rapporti tra Italia e Germania non lo vedo per niente lo diranno alcuni opinionisti tedeschi forse
Io credo che tra Italia Germania ci sia una sintonia molto forte anche politica
A cominciare
Ad esempio dall'Afghanistan
Dove la nostra sintonia e totale
Dall'azione che stiamo facendo per
Una strategia comune
Volta a frenare la proliferazione nucleare iraniana
Un'azione comune d'Italia e Germania
Che ha portato al risultato importantissimo di un pacchetto Energia
Clima adottato a dicembre scorso al Consiglio europeo
Dove l'Italia Paese manifatturiero produttore di automobili aveva interessi comuni strategici europei con quelli della Germania abbiamo una sintonia assoluta sull'approccio verso la Federazione russa
La Germania e l'Italia oltre alla Francia ad onor del vero
Hanno tenuto una posizione di sintonia totale durante la crisi del Caucaso della scorsa estate
Abbiamo quindi a mio avviso
Una cooperazione economica che vede l'Italia saldamente primo partner commerciale della Germania
E abbiamo una sintonia politica è chiaro che se poi
Qualcuno ci dipinge come un Paese
Che non incide sulle decisioni B
Senza la presenza italiana al tavolo del Consiglio europeo
Ci sarebbe stata una conseguenza gravissima nei rapporti con la Russia la scorsa estate certamente il pacchetto energia clima del dicembre scorso non sarebbe stato approvato così come è stato approvato tanto per fare
Due esempi recenti
Credo che la Germania cambierà
Io credo che la signora Merkel abbia fatto assai bene con saggezza e anche con capacità di leadership
Credo che
Oggettivamente le sue scelte siano stati utili per la Germania per l'Europa
I sondaggi a suo favore sembrano abbastanza chiari ma qua non facciamo i produttori di sondaggi dico che se
Le previsioni avranno ragione la signora Merkel sarà ancora cancelliere
Contribuirà sicuramente allo sviluppo dell'integrazione europea nei prossimi anni
E passo con questo al terzo tema
Io vorrei dire
L'alternativa che viene disegnata è un'alternativa
Tra
Due ipotesi che non mi piacciono entrambe
La tesi è
C'è stato il fallimento per il referendum in Francia in Olanda
Poi c'è stato il referendum è negativo in Irlanda sul Trattato di Lisbona quindi
O c'è un'Europa semplice spazio economico o c'è un nocciolo duro che va avanti e fa una cooperazione rafforzata
Queste due tesi non mi piacciono per niente tutti e due perché io credo che ci sia una terza età alternativa
Verso la quale dovrebbero
Indirizzarsi le nostre speranze
Che all'inizio di ottobre l'Irlanda dica sì al secondo referendum che è stato già fissato
Che il Trattato di Lisbona venga finalmente ratificato ed entri in vigore a fine anno
E che con l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona tutta l'Europa faccia un passo avanti verso un'ulteriore integrazione politica lo stesso Trattato di Lisbona peraltro
Non esclude le cooperazioni rafforzate in fondo se ci pensate
Quali sono i due grandi esempi di cooperazioni rafforzate nessuno ha detto che sono brutte anzi funzionano la cooperazione euro
L'euro è una cooperazione rafforzata mica sono tutti i ventisette Paesi euro quelli che sono fuori ci vorrebbero entrare ma per entrare
Bisogna ricoprire rivestire alcuni parametri la seconda cooperazione rafforzata e Schengen la libera circolazione senza frontiere non riguarda mica tutti gli Stati europei Bulgaria Romania ne sono fuori
Ci entreranno quando avranno raggiunto i parametri di sicurezza per abbattere il controllo alle frontiere che adesso c'è
Allora cosa voglio dire
Molto meglio che una cooperazione rafforzata avvenga in un quadro che dice le porte sono aperte a tutti se alcuni possono camminare più in fretta vedi è euro
Possono farlo
Ma quelle un porto dove si può attraccare se le condizioni lo permetto non una condizione che chiude le porte a tutti salvo eccezioni
Ma una condizione quella del Trattato di Lisbona che apre le porte a tutti salvo che per qualcuno le condizioni non si era ancora maturate questa è la logica che preferisco ed ecco perché
Meglio dello spazio economico meglio di cooperazioni rafforzate volontarie
Venga avanti il Trattato di Lisbona alla fine dell'anno e cominciamo dal prossimo anno per esempio a non avere ogni sei mesi una presidenza a rotazione
Ad avere per due anni e mezzo un Presidente del Consiglio europeo che almeno da una linea di indirizzo che non cambia da gennaio a luglio perché quest'oggi purtroppo sta accadendo
Grazie signor ministro per la
Peculiarità e le cose eccetto eccetera eccetera per la passione in alcuni frangenti con cui le ha dette grazie ancora buon lavoro per per il futuro
Grazie