L'alternativa di governo. 4° Incontro Nazionale dell'Italia dei Valori - Economia: la crisi deve ancora arrivare

Do Italia dei Valori punto it danno Andrea Monti Cini professore
Di economia
Giuseppe Morandini vicepresidente di Confindustria
E
Ultimo ma chiaramente non ultimo il
L'onorevole Massimo Donadi
Capogruppo alla Camera
Per Italia dei Valori
Lascio del ricco
Sasso con
Organizzare il dibattito cedere il microfono agli ospiti e stimolarli
Per vedere se
La crisi
Deve ancora arrivare
Pronto sì
Buongiorno buongiorno a tutti
Abbiamo un compito abbastanza complicato oggi
Che è quello di cercare di capire i tutti insieme con dei testimoni importanti privilegiati in posizioni importanti a che punto siamo della crisi economica
E dove
Stiamo andando tutti insieme
La il titolo della tavola rotonda è un titolo abbastanza provocatorio diciamo
Crisi il peggio deve ancora venire non c'è un punto di domanda
Alla fine di questa frase è una dichiarazione e crisi il peggio deve ancora venire
Molti non sarebbero d'accordo perché dai dati a livello internazionale sembrerebbe che la crisi è già arrivata appunto anti svolta
Ciò di cui siamo certi invece che sotto un profilo che forse però è più importante che è quello dell'occupazione
La crisi non è ancora arrivata al punto peggiore
Stiamo arrivando lentamente all'esplicazione degli affetti della Carrisi finanziaria di un anno fa
La crisi finanziaria sia i tram tradotta in una crisi economica alcuni mesi dopo
Abbiamo visto il crollo della produzione il crollo della domanda la interruzione dei meccanismi dei circuito interbancari quindi blocco dei finanziamenti
Abbiamo visto previsioni che parlano di una caduta un crollo del PIL a livelli che Anna nostra generazione non avevano mai visto meno cinque per cento meno otto per cento stiamo parlando di queste cose
Ma tutto questo si è verificato nei mesi scorsi l'occupazione all'inizio non ne aveva sofferto ma come anche l'economia inc teorica insegna ad c'è un divario di alcuni mesi e poi arriva
Anche lì arrivano anche gli affetti sull'occupazione e qui siamo
Qui siamo perché ogni mese aumenta il numero dei disoccupati è un po'in tutti i Paesi
Anche da noi ma il peggio deve ancora venire proprio perché gli affetti si spalmano nei mesi successivi alla crisi vera e propria
De crisi economica prima la crisi finanziaria crisi economica e adesso stiamo arrivando a una crisi reale che più reale di così non si può perché a noi quello che interessa poi alla fine proprio questo no cioè la gente che ha che che al posto di lavoro o non al posto di lavoro produce reddito non produce reddito aveva conseguentemente aiutata e protetta con tutta una serie di meccanismi che non sempre noi stiamo verificando
Non sono ancora stati forse mezzi messi tutti quanti in campo
Allora pensate che solo dodici mesi fa
Tanto per tornare al titolo o no la crisi deve il peggio deve ancora venire solo dodici mesi fa nel settembre dell'anno scorso
Pochissimi parlavano di una possibile crisi e quei pochi venivano considerate delle Cassandre pessimista
La stragrande maggioranza degli organismi internazionali pensate il Fondo monetario la Banca mondiale l'OCSE le le varie banche centrali eccetera di crisi non parlavano
Le banche le società finanziarie se voi andavate dal vostro con suoi consulente finanziario nel settembre del due mila otto non ce n'era uno che vive che che vi dicesse sta arrivando la crisi
Prendiamo dei provvedimenti copriamo ci e cose di questo genere cambiamo il portafoglio
La crisi è arrivata nell'ottobre del due mila otto per nulla inaspettata perché oramai si era capito che stava arrivando mano
Nessuno lo diceva in maniera chiara ai risparmiatori consumatori investitori tutti noi insomma noi cittadini lavoratori consumatori
Oggi un anno dopo diciamo il peggio della crisi da punto di vista economico e finanziario è passata stanno arrivando questi affetti micidiali sull'occupazione
Il peggio deve ancora venire e ci mettiamo comunque un punto di domanda perché dobbiamo capire
Potremmo sbagliarci ancora
è possibile che così come a un anno fa non si prevedeva che le cose peggiorano se però adesso che si dice che stanno migliorando ci si sta sbagliando ancora
è chiaro che un dubbio è legittimo
Si direbbe che i Governi nell'ultimo anno che sono intervenuti come sapete quest'alba Taggì con grande iniezione di liquidità a
Con tutto quello che hanno potuto fare per restituire fiducia ai mercati abbiano fatto le cose più o meno giuste
Naturalmente nessuno è contento dell'intromissione delitti dei Governi degli Stati nell'economia ma diciamo che è stata un'emergenza
Ma ci domandiamo comunque quello che stiamo vedendo la reale occorre fare di più il peggio veramente passato il problema da risolvere solo quello della del lavoro e dall'occupazione
Cos'altro si potrebbe fare per tamponare per neutralizzare compensare e per riavviare più velocemente la
La crescita perché comunque
Anche se tutto tutte le previsioni ottimistiche sono vere fossero vere
Comunque l'uscita dalla crisi sarà lentissima
Nel due mila dieci si parla di una crescita di più utero uno più zero due-tre quell'uno uno molto ottimista dice più zero tre per esempio per l'italiano
Che non fa grande differenza compiuti zero due però su questo si confrontano le opinioni ora noi qui per discutere
Tutto questo abbiamo
Quattro personalità
Massimo Donadi Sandro Trento dura per Morandini Andrea Monti vicini ai quali chiediamo di dare la loro opinione su questo e sulle altre
Questioni focalizzando inizialmente su questi grandi problemi che cerchiamo di capire tutti insieme e poi andando a capire se
In Italia il Governo i sindacati le forze sociali le forze politiche sono indirizzata nella giusta direzione oppure si sta ancora
Facendo qualche cosa che non è sufficiente inizierei
Dando la parola Andrea Monti ciniche si con comincia a dare una una visione panoramica della situazione delle possibili uscite prego Morante Monti Cimini
Ok
Allora
Per rispondere alla domanda che è stata posta secondo me è importante parti da l'analisi cioè car lire perché che cosa è successo e se la domanda
Deve posta perché la mia impressione è che irrealtà
La domanda sia un'altra che limbo di crescita ci aspetta nei prossimi anni
Però questa
La conclusione di questo
Mio primo intervento
Quindi inizierei con l'analisi di che cosa è successo la crisi inizia nell'agosto due mila sette quando scoppia la bolla immobiliare
Nel limbo immobili
Poco transazioni
Fannulloni presso di tutto lo stop immobiliare
E quindi naturale che questi il mio tipo di mercato sia a più probabile una formulazione di una proroga
Tanto più la volante cresce tanto più è forte lo scoppio della bolla e l'accaduto
E fastidio
Ok quindi scoppia questa bolla immobiliare del mercato americano
Una cosa che dovrebbe ridurre riguardare soltanto le banche americane in realtà con la globalizzazione questi crediti di questi titoli che avevano quest'le banche
Americane in realtà sono stati venduti che scambiati sui vari mercati quindi
Un consumatore americano che non ripaga la rata del mutuo crea problemi a una banca a Parisi o a Londra o in Italia
Non era mai successo in passato una volta se uno sbagliava su una panca sbagliava ad erogare credito
Chi pagava era nuovo gli azionisti o eventualmente i correntisti di quella banca che aveva sbagliato qui invece
Si è creata una situazione differente
Sbaglia una banca americana ad erogare credito ne patiscono le conseguenze in America ma non solo cioè in Europa e in tutto il mondo
Ok quindi le banche sit-in fonte il panico tra le banche
Nessuno a quel punto sa quando vale l'attivo di una banca
Si parla in questo caso anche di crisi idraulica immaginatevi un acquedotto e l'Acquedotto in questo caso è la banca e questo a questo otto a dei tubi per portare la acqua potabile in questo caso l'acqua influito è rappresentato dai pagamenti tra le varie pare anche banche
Nel momento in cui una banca non si fida più di un'altra è come dire se l'acquedotto non funzionasse di più e quindi la Linda diventa un molto più difficoltosa e così è accaduto del sistema economico
Benissimo muore nel settembre due mila otto che cosa succede con una decisione politica
Che fra l'altro è costata probabilmente la presidenza americana ai repubblicani fallisce l'Imam radar
Da quel punto in poi si capisce che per il rischio di credito tutti possono fallire
E quindi pian piano la crisi si sta trasferendo dal settore finanziario verso il settore manifatturiero
Come un'industria manifatturiera
A due aspetti anche se uno è breve preponderante l'aspetto della produzione
E l'aspetto dei pagamenti
Un'industria manifatturiera vende con pagamenti a centottanta da giorni fa credito perché così è sempre stato e ha sempre fatto fidandosi che la controparte prima o poi
PATI
Benissimo il rischio di credito che si era installato nelle banche si trasferisce anche all'industria manifatturiera perché si pensa che a quel punto tutti possono fallire quindi un'impresa manifatturiera non ha più una certezza che poi verrà pagata pagata o quantomeno è aumentato notevolmente il rischio
E quindi smentite immediatamente di far credito l'industriale si blocca
Ordini che calano e produzione che cala in alcuni casi vino al quaranta cinquanta per cento
In questo momento siamo a settembre due mila otto le i Governi e le banche centrali che cosa fanno la Banca centrale l'unica cosa che può fare immettere soldi per certi care di favorire il ricerche il la vera di denaro da parte degli operatori tramite le banche immettere denaro
I Governi che cosa fanno cerca no di trasformare il dei lidi tu privato per farlo diventare debito pubblico quindi in altre parole cercano di diminuire il debito e quindi il rischio privato in modo tale che a quel punto ci sia
Il nuovo fiducia LA impresa e si rimettano a produrre regolarmente fiduciose che la controparte pagherà
Quindi
Quello che c'è stato è stato un'enorme debito privato Elia ampia con l'intervento dei Governi da settembre in poi di tutto il mondo
è diventato debito pubblico capi
Cioè
Anziché quando uno ha un debito cos'è che deve fare teneri pagarlo quindi è stato in realtà spostato in avanti il problema il debito privato è diventato debito pubblico complessivamente l'ammontare di debito è rimasto inalterato se non addirittura aumenta
Quindi che cosa abbiamo in mano adesso abbiamo una situazione in cui i debiti pubblici di tutto il mondo di tutte le economie più importanti vi sono aumentati sono esplosi nei prossimi anni quindi e cosa avrà la crescita economica vada ripagare il debito il debito creato adesso
Come si ripaga idee Tizio il debito si ripaga in due modi il primo
Con inflazione ok quindi si favorisce con pagasse inflazione il debitore e quindi praticamente in quel modo viene recuperato il debito pubblico
Ma questo allo stato attuale non è possibile è verosimile che quello che avremo nei prossimi anni sarà
Una stretta fiscale e una diminuzione della spesa pubblica
Quindi la domanda secondo me corretta non è se il peggio è passato il peggio non c'è mai stato o il peggio deve ancora arrivare ma
Quale crescita
Nei prossimi è anni
E quindi con questo mi sentirei di lasciare di nuovo la parola
è pronto a eccoci
Benissimo allora abbiamo capito una cosa che la crisi in sé potrebbe anche essere al punto di svolta o addirittura oltre
Ma che pagheremo a lungo gli affetti di quello che è stato fatto forse
Era era necessario farlo cioè buttare tutti questi soldi interno del sistema
Sarei stare salvataggi AGEA ma questo lo pagheremo o con l'inflazione o con una minore spesa pubblica o con più tasse ma insomma qualche cosa dovrà naturalmente dovranno fare insomma quando bisogna rimettere in ordine i conti di casa si fa così
Benissimo Sandro Trento questo vuol dire che comunque
La uscita dalla crisi sarà lenta e difficile e che l'elemento centrale di cui vorremmo parlare che è l'occupazione continuerà a soffrirne a lungo oppure come la pensa
Allora
Io
Penso che sia difficile stabilire se effettivamente il peggio è passato anche dal punto di vista della crescita
Quello che stiamo registrando che per la prima volta
Da molti mesi alcuni centri di ricerca stimano un piccolo miglioramento della caduta questo è quello che ho che sta avvenendo in queste settimane mentre fino all'estate tutti
Rivedeva non lo le stime in negativo adesso per la prima volta qualcuno comincia a dire forse invece che meno sei faremmo meno cinque meno cinque tre che comunque una caduta di grande dimensione
Quello che stiamo registrando sa a mio avviso sono gli affetti della grande manovre manovre fiscali messe in atto dai Governi all'inizio della crisi quindi tutti quegli stimoli fiscali
No gli incentivi trasferimenti eccetera che i Governi hanno messo
In atto di fronte alla crisi cominciano ad avere qualche effetto sulla domanda in alcuni Paesi
Da questo audire che la crisi è finita ce ne vuole e
Quindi prima prima considerazione non siamo ancora sicuri che sia davvero una ripresina no alcuni economisti parlano di una possibile crisi abbattuto via cioè c'è una piccola rimbalzo può ricadremmo di nuovo
Quindi questo è una prima questione aperta
Del resto anche il Governo italiano anche il Ministro Tremonti nel nei documenti del tesoro
Afferma che torneremo a un tasso di crescita
Pari a quello del due mila sette soltanto nel due mila tredici
Pensate lo dicono loro è
Non sto dicendo io nel DPEF si dice che
Il il italiano tornerà a crescere all'uno virgola tre
Quindi non tassi cinesi
Uno virgola tre nel due mila tredici pensate un po'come sono ottimisti loro
Che parlano della crisi che non c'è che è tutto finito è tutto a posto
L'altra questione secondo me importante perché si ricollega con quello che diceva Monti Cini poco fa
Eh
C'è un cambiamento strutturale nel modo di funzionare dell'economia a seguito di questa crescita o meno
E io penso di sì penso che ci che i prossimi anni saranno anni molto difficili per una serie di ragioni
Una di queste fa riferimento al fatto che non ci sarà più il consumatore americano
Che si indebita che come però è così via
Tenete conto che negli anni passati è stata
L'economia americana che in parte
Ha trascinato la crescita
Anche
Dell'Europa quindi c'erano questi consumatori americani che si indebitavano e compravano televisore mi automobili e così via
Questo probabilmente non ci sarà più perché i consumatori americani le famiglie americane dovranno risparmiare comprimere consumi e mettere da parte i soldi per pagare i debiti che hanno accumulato in questi anni
E chi prenderà il posto dei consumatori americani questa
è una delle questioni aperte
Pare che alcuni Paesi asiatici forse potrebbero prendere quel posto
Ma
Pensate soltanto questo dato il pupillo complessivo vicina e di tutti quanti Paesi asiatici emergenti messo insieme è il cinquanta per cento del PIL americano
Quindi è molto più piccola la potenzialità di trascinare la crescita da parte dei Paesi asiatici quindi prima considerazione
Chi trascinerà una crescita nei prossimi anni altra considerazione fa riferimento all'economia italiana
E tutti quanti riconoscono che in realtà siamo tra i Paesi più colpiti dalla crescita
Parliamo comunque di una caduta del cinque tre cinque due la Francia avrà una caduta quest'anno dell'ordine del due metro due sette quindi molto meno di noi
E soltanto Germania e Giappone hanno una crisi grave come la nostra questo secondo me è legato da un lato a fattori strutturali e ne parleremo probabilmente più avanti
Dall'altro dal fatto anche che siamo un Paese manifatturiero che è un bene diciamo essere un Paese manifatturiero però ci espone molto alle crisi quando crolla la domanda internazionale quindi
Non è chiaro se
A mio avviso se davvero siamo a un punto di svolta siamo uno dei Paesi più colpiti e una dimostrazione di questo il fatto che l'OCSE la l'organizzazione che sta a Parigi
Stima che per quest'anno avremo una caduta dell'occupazione probabilmente superiore a un milione di disoccupati quindi una cifra molto rilevante
E penso che sicuramente ne avremo conferma più avanti le imprese italiane sono molto preoccupato e quello che ci aspetta quello che che sta per arrivare in questi mesi e la grande onda d'urto diciamo della crisi
E il rischio e che migliaia di piccole imprese possano chiudere quindi sicuramente
Ci saranno effetti negativi nei prossimi mesi
Grazie
Grazie Trento
Queste sue ultime considerazioni ci portano effettivamente a chiedere a Morandini vicepresidente di Confindustria o come l'avete l'industria italiana non stiamo a parlare del quadro generale perché solo una settimana fa
L'Ufficio studi della Confindustria ha pubblicato delle
Una previsione insomma un'analisi della situazione che
Coincide con quello che è stato detto fino adesso
Quindi penso che siamo un po'tutti allineati da questo punto di vista quello che però è importante capire
è
Come la pensa Confindustria rispetto alla
Allo stralcio punto in cui siamo arrivati ossia sia c'era abbiamo visto che ci sono
Se non dei rinvii segnale di rimbalzo quanto meno che la caduta
Della produzione si sta fermando probabilmente nei prossimi mesi sarà un minimo segno più forse anche della domanda cioè è da meno due meno tra in ragione d'anno meno dove al tre per cento si potrà passare a un più zero uno Pizzo niente alimentare mattine cioè non è che con questo farà stare apriamo le poteri champagne però almeno cambiarsi il segno
Ci sono due questioni su cui li chiederei
Una un commento ossia la il presidente di Confindustria che nei giorni scorsi ha detto ci vogliono ancora incentivi per riuscire a far ripartire la macchina produttiva in particolare su auto e nutro domestici costruzioni eccetera
Primo punto secondo punto le banche
Tralasciando antiche polemiche tra industria e banche per cui le banche non danno mai abbastanza
Però è assolutamente vero che le banche hanno chiuso il rubinetto idraulico di cui parlava Monti Cimini e adesso ci chiediamo malori aprono
Questo questo rubinetto definanziamento perché le banche sta facendo dei Bilanci signorine che sono straordinariamente attivi tavoli veramente positivi sembrerebbe arrivato al momento e facesse loro parte nel far partire di nuovo il meccanismo della crescita
è comune Morandini questo oppure altre questioni che lei ritiene rilevante su questa su tutto qua
Funzione sì grazie buongiorno a tutti allora
Io vorrei fare una cosa iniziale
Se possibile vorrei dire tre cose reali
Di economia reale
E sono tre cose che mi derivano non perché sono oggi in cui da questo palco ma è come se parlassi dal mio ufficio dalla mia piccola azienda o un altro piccolo imprenditore che parlasse dal dal proprio ufficio la situazione
è fotografata
Con tre parole
Si vende meno si incassa poco e tutti noi abbiamo di investimenti da pagare
Questa è la situazione della piccola impresa italiana che è quello che tutti noi riconosciamo essere
Il vero motore dell'economia di questo Paese
Allora e su questo che ci si deve concentrare
Perché io assisto al dibattito che può essere anche appassionante se abbiamo toccato meno lo fondò se il peggior pazza passato dell'
Venire qualcuno vede germogli della crescita qualche altro le frasche Emas il giorno dopo qualcuno Pizzetti sarà la Zelata state attenti
E allora io dico una cosa sola quando si va sotto acqua e ti accorgi che comincia avere poco senso nei polmoni non ti interessa niente dei dopo il fondo interessa sapere dove la superficie e capire
è capire se l'ossigeno che nei polmoni ti basta o meno per tornare a galla
E allora in questo momento piccola impresa e vi sto parlando di nuove imprese su dieci in questo Paese
Di otto posti di lavoro su dieci in questo Paese
Piccola impresa in questo momento qui
Deve avere la capacità di non farsi prendere dal panico ma anche le banche non devono farsi prendere dal panico perché sono più sensibili loro al panico di noi perché noi comunque le nostre firme le abbiamo messe dappertutto al nostro dovere lo stiamo facendo quindi niente panico
Qualcuno che ci passi le bombole d'ossigeno risalire di sicuro esiti delle bombole dell'ossigeno le banche Titano le bombole ma qualche volta si dimentica dall'erogatore erogatori ma ne sotto acqua lo stesso
Queste sono le cose che noi dobbiamo fare e sopra di noi credetemi abbiamo trenta quaranta cinquanta metri da qua in questo momento e sono i numeri che guarda caso coincidono riduzione di fatturato e quale cerchiamo di far fronte a dal secondo semestre due mila otto
Perché noi stiamo cercando di chiudere i bilanci col trenta quaranta cinquanta per cento in meno di fatturato non da ieri secondo semestre due mila otto
E qui ragazzi l'ossigeno veramente poco e allora noi abbiamo bisogno di a vere e quanto meno un riferimento di una politica
Che per prima cosa da dimostrazione di aver capito bene qual è la realtà perché se è chiaro la realtà poche misure ma attuabili domani mattina dove si possa intervenire
E allora cosa è che dobbiamo fare io credo che la prima cosa Serra una grandissima stagione della responsabilità e del buonsenso dove
Punto uno
Punto uno
Bisogna avere la capacità di parlare alla gente in modo chiaro non dobbiamo avere paura di affrontare pubblicamente i problemi l'errore più grande e quello di nascondere le difficoltà
Noi lo possiamo farlo
Dobbiamo anche noi per il coraggio di parlare dei nostri problemi direttamente alle banche se vogliamo crescere
E la politica deve avere la capacità di parlare dei problemi dell'economia e di come tutelare i posti di lavoro ma i cittadini e alle imprese perché da questa crisi esce la società civile
Non è se l'impresa grande prima dell'impresa piccola
Quindi se la società assieme ognuno di noi quotidianamente deve dare il proprio contributo allora nella stagione della responsabilità e del buon senso
Punto uno dello Statuto o
è l'abolizione di qualsiasi tipo di conflittualità
Punto due obiettivo comune e condiviso saltare il maggior numero possibile di posti di lavoro
Chi sono gli attori di questa stagione del buonsenso e della responsabilità le imprese per prime
Noi abbiamo una grande sfida davanti a noi che anche una sfida culturale
E mettiamo anche i nostri limiti nel non saper affrontare in qualche modo perché non ci possiamo nascondere le nostre carenze non è corretto nei confronti del Paese quindi se abbiamo qualcosa da migliorare lo abbiamo lo dobbiamo migliorare
Sfida della piccola impresa
Capire
Qual è il livello di assestamento dei mercati dei prossimi due tre anni
Se io sono almeno cinquanta per cento di fatturato tutti ci augurano di recuperare il trenta per cento ma se fosse il trenta per cento di recupero tutti parleremo di una ripresa vola che tutto Alberto badge al passato che siamo fuori
Invece se siamo partiti da meno cinquanta più trenta rimaniamo ancora al venti per cento sotto rispetta il volume del due mila sette
E le nostre aziende sono dimensionate su il volume del due mila sette
E se noi non siamo capaci di strutturare i nostri costi col venti per cento di calo di fatturato non ne veniamo fuori perché quel venti per cento lì Manza patrimonio delle nostre aziende che è patrimonio del Paese
E allora nella strutturazione dei costi nell'abbassare i costi lo facciamo delle nostre aziende lo dobbiamo fare con una grandissima stagione dell'aggregazione i lo deve fare anche lo Stato
Perché si abbassò il punto di pareggio nella mia azienda pretendo di poter lavorare in uno stato
Che mette lo stesse impegno nell'abbassare il punto di pareggio dei suoi costi se lo facciamo adesso non lo possiamo fare più
Sono occasioni perse queste
Secondo attore mi chiedeva le banche
Con le banche
Abbiamo abolito per prima cosa la parola credit crunch
Perché la credit crunch è una parola deviante
Come tu dici credit crunch abbi dice che non se le imprese dicono che invece c'è
Riempiamo le pagine dei giornali per qualche giornata ma la piccola impresa che doveva arrivare il credito non arriva prima non arriva dopo quindi sono discussioni assolutamente inutili abbiamo scelto la strada
Responsabilmente del confronto continuo e abbiamo cominciato a siglare dei singoli accordi con gli istituti di credito oggi
Abbiamo visto che è stato recepito dal Governo e ABI l'accordo sulla moratoria che come piccola industria qualche mese prima con un grande istituto di riferimento bancario italiano avevamo già siglato
E posso dire che quell'accordo è partito dal basso è stato firmato ai vertici ma è stato subito per la prima volta applicato sul territorio
Ieri sentivo i dati di quella banca più di mille in prese annuncia la possibilità di accedere stanno chiedendo allo strumento della moratoria sui debiti quindi finalmente stiamo parlando di decisioni operative
Terzo
Attore di questa stagione del buonsenso della responsabilità il sindacato
Grandi confronti ma mi sento di dire una cosa sola occupiamo un altro posto a tavola
Abbiamo bisogno di un sindacato che ha dato l'apertura a sedere sei tavoli bisogna che si siede ai tavoli bisogna che ci sia
Un posto unico nel quale ci possiamo finalmente tornare a confrontare con responsabilità e con serenità
Non possiamo tollerare sopportare una stagione di rinnovi contrattuali con dieci mila piattaforme proposte diverse sarebbe irresponsabile nei confronti delle famiglie e dico
Non delle impedendo il comparto produttivo dalle famiglie
Quarto e ultimo pilastro non può mancare politica industriale allora anche qui
Non si sono non possiamo fare un elenco di duecento mila cose da fare
Però dobbiamo essere chiari che ci vuole prima roba poter dare finalmente delle certezze operative a chi vuol fare impresa in questo Paese
Allora
Voi sapete che adesso addirittura
I contributi se innovazione e ricerca vengono affidati con un clic sul computer se ha il ditino veloce se hai la banda larga se hai una connessione puoi avere qualche speranza di avere dei contributi
E quale dovete avere accesso
Allora vedete mio nonno mi spiegava sempre che per fare impresa si vogliono Trezzi
Cuore cervello coraggio
Da quando ha introdotto il click day per i contributi
Serve una quarta c
E io dovrei andare a spiegare a mio nonno che le sue Trezzi non bastano più
E l'acqua alta Azzi
Poi c'è un Azzi maiuscola ottuso ai progetti di ricerca con università investi paghi magari apre che risultati dell'azienda in azienda nelle linee produttive con grossi investimenti perché il trasferimento tecnologico e quello che costa di più
Eppure non club chi tempo ormai contributi non è possibile fare impresa in questo Paese
E allora noi chiediamo che ci siano certezze operative che finalmente
Vengano sconfitti in questo momento di crisi i due nemici storici della piccola impresa burocrate il fisco non è possibile avere una burocrazia che
Che ci costringe a fare gli imprenditori part-time nelle nostre aziende
Io fortunatamente a tutti i consulenti avvocati che sono anche persone simpatiche con le quali passi volentieri qualche ora ma noi abbiamo bisogno di stare con i nostri clienti Glen delle linee produttive a sviluppare Investimenti e non a cercare l'interpretazione
Non grazie il cavillo
E poi si porrà la fiscalità che si è orientata alla crescita noi dovremmo avere la responsabilità della grande stagione dell'aggregazione dobbiamo capire che come piccole imprese come piccola impresa
Si saranno tanti di noi o alcuni di noi che non se la faranno
Perché col meno cinquanta
è il mercato ragazzi è inesorabile passa chiudere fa selezione Luigi
E allora responsabilmente da piccolo imprenditore illuminati dobbiamo decidere
Che quel processo di selezione lì non glielo lasciamo al mercato ma decidiamo di affrontarlo noi con la nostra lungimiranza capendo che è inutile avere il cento per cento di un'azienda che ha poco futuro e non è capace di generare margini ma è molto meglio avere una percentuale inferiore in un'azienda che abissi curò un futuro per dimensione per struttura in questo
Abbiamo chiesto con forza e stiamo lavorando
Col Ministero in questi giorni un grandissimo progetto sulla delegazioni al quale chiedo anche il vostro supporto
Grazie
E decidete di Confindustria ci ha già portato all'interno di un di una discussione che quella poi centrale per quanto riguarda il nostro Paese
Questo primo giro voleva rimanere un momentino ancora indietro rispetto a a toccare ogni specifico problema comunque
Grazie per avere anticipato alcuni punti nodali che sono quelli che poi di cui ci occuperemo nel secondo giro
Adesso Massimo Donadi di chiederei di dare una visione più politica rispetto a quello che è stato fatto fino adesso per per uscire dalla crisi la domanda Morandini del
Del di questa tavola rotonda non è intellettuale così uno intellettualismo inutile no
Per capire o meno se abbiamo toccato il fondo non è secondario un conto è essere a rendersi conto che si è arrivati
Almeno trenta almeno quaranta è un altro conto è dire male andiamo almeno sessanta o diamo meno venti quindi capire dove siamo e dove stiamo andando
Da un punto di vista non solo nazionale ma anche internazionale estremamente importante quindi dobbiamo chiederci al di là del delle delle mento singolo dell'occupazione su cui credo che siamo tutti d'Cordoba il peggio arriverà deve ancora arrivare e che cosa facciamo perché giustamente lo ricordava qui è la società civile che deve reagire e deve riuscire a uscire dalla crisi
Quindi quei anche questo un punto c'è veramente centrale
Ma al di là di questo
Cerchiamo di capire adesso ancora una cosa condonati perché
Abbiamo visto il nostro il Governo e sui vari ministri soprattutto quelli più Chiacchierini dire prima che la che la crisi non c'era
Poiché lentamente ammettere che c'è
Che c'è stata e comunque non siamo meglio meglio degli altri perché non abbiamo tutta quella finanza ne abbiamo molta più mani fattura e poi sostanzialmente guardate siamo più intelligenti degli altri e questo magari
Ecco non
Non veniva detto in questo modo ma traspariva dalle dichiarazioni di alcuni ministri hanno i ben noti
E anche forse del Primo Ministro quindi chiediamoci ma è si doveva fare si poteva fare qualcosa di diverso
In realtà noi stiamo aspettando che la domanda internazionale riprenda crescere quindi puntare più sull'esportazioni ci sta facendo abbastanza di quello che è di Morandini
Diceva per cercare di oliare i meccanismi della del della ripresa dell'investimento della rapporto tra banche industria
E si sta facendo abbastanza sotto profilo degli ammortizzatori sociali effettivamente anche sindacato sta facendo la sua parte nel cercare di non complicare troppo le cose insomma
Donadi a una bella gamma di cose su cui concentrare l'attenzione prego
Grazie buongiorno tutte
Ma innanzitutto io direi
Dire che questo Governo
è riuscito a non fare
Praticamente niente
Leggevo ieri la dichiarazione di Tremonti che dice presenteremo una finanziaria leit
Una finanziaria leggera beh leit è stato il Governo da un anno e mezzo a questa parte in ogni cosa che ha fatto relativamente alla crisi economica
Tante parole
Il vecchio gioco mussoliniano dei venti milioni di baionette come ricordava anche Di Pietro ieri e cioè quei quattro soldi che lo Stato ADISCO se ore mostrati un giorno qui spostato il giorno dopo dall'altra parte ma comunque mai realmente messe a disposizione del sistema delle imprese quindi tante chiacchiere e pochi fatti
Anche uno
Di dei provvedimenti che sicuramente aveva
La possibilità di esprimere
Effettivo otto positivi penso al fondo di garanzia che era stato disposto a favore delle piccole imprese per poter
Accedere a crediti garantiti a parte il sistema bancario
Ce l'hanno prima presentato come un fondo di mille trecento mille quattrocento miliardi poi siamo andati a vedere e finanziati per quest'anno ce n'è nemmeno il dieci per cento
Ma allora dobbiamo innanzitutto smetterla con un Governo di fan Falorni che non governa ma pensa semplicemente che andare in televisione diffondere messaggi falsi sia da un lato sufficiente per loro per
Mantenere per consolidare il loro controllo sulla società e sia anche quel generico diffuso ottimismo che poi ci sono dei problemi problemi non si risolvono così abbiamo sentito da Morandini oggi manca
Lo abbiamo letto e capito in ogni modo in giro per l'Italia in questi in questi mesi
Che la crisi in Italia sta mordendo profondamente la struttura produttiva del nostro Paese una struttura produttiva che è arrivata alla stili della crisi economica
Già provata perché non dobbiamo dimenticarci che l'Italia ha un tessuto fortissimo importantissima ma fatto così tutto di piccole e medie imprese voleva temete nel settore manifatturiero che già uscivano da una decina d'anni di profondissima ristrutturazioni per far fronte alla competizione del far East
Una competizione fatta di concorrenza
Fatta l'imitazione di prodotti fatta di concorrenza sul costo del lavoro che è un decimo del nostro
Di mancanza assoluta in quei Paesi dello stato sociale di tutte quelle garanzie che sono costo che poi giustamente si riversa sulla società e sul sistema produttivo
Oggi questo sistema di impresa ha bisogno di uno Stato che si mette al suo fianco che lo aiuta a uscire da questa crisi altrimenti non ci perde l'impresa non ci perde Morandi nella sua impresa ci perde tutto il Paese ci perde il lavoro
Perché dobbiamo capire e ricordare che l'impresa è il primo ammortizzatore sociale senza l'impresa che crea lavoro ma che lavoro facciamo andiamo tutti a lavorare per lo Stato
Questo è il messaggio che dobbiamo lanciare con forza e che è un messaggio io sono convinto fortemente solidale fortemente riformatore fortemente innovatore
Allora noi diciamo alcune cose concrete questo fondo di garanzia
Va corroborato va potenziato perché il primo strumento attraverso il quale lo Stato può stare vicino alle imprese in questo momento che più di tutto hanno oggi bisogno di accedere al credito e lo stato in questi giorni in questi mesi
Avrà anzi un debito pubblico che già era enorme prima e se possibile ulteriormente cresciuto ma queste sono azioni che non incidono sul debito pubblico hanno fondamentalmente un'incidenza di cassa e le casse dello Stato in questi mesi si sono capite la Cassa depositi e prestiti le poste sono state letteralmente in base a dei risparmi degli italiani
Che hanno rimosso i loro investimenti dalle Borse dagli investimenti più a rischio oggi Dalipi vita c'è
Alla questa liquidità usiamola per il fondo di garanzia usiamola per fare tre o quattro provvedimenti che sono di UPI di equità sociale stabiliamo il principio per cui l'imprenditore
L'IVA la deve pagare quando i soldi li ha incassati non è possibile che fa la fattura oggi paga l'IVA
E forse i soldi li prende fra sei mesi un anno
Non è giusto
Stabiliamo un altro principio che se come tutti noi cittadini italiani
Dobbiamo pagare le tasse lo Stato le pretende puntualmente e tempestivamente non è possibile che poi il rimborso
Dei crediti fiscali che abbiamo pagato ingiustamente oggi le imprese arrivano ad attenderlo fino a quindici anni
Fino a quindici anni ma è un Paese civile un Paese che fa attendere quindici anni e rimborso delle spese fiscali
Lo Stato deve pagare i crediti nei confronti dell'impresa oggi ci sono più di cinque miliardi di soldi che lo Stato deve al sistema dell'impresa e che sarebbero una boccata di ossigeno straordinaria sicuramente non arriverebbero a tutte le imprese a quelle imprese che
Appare
Prendono parte al sistema degli appalti pubblici al sistema delle forniture che comunque hanno rapporti con le pubbliche amministrazioni ma una massa di soldi simili è comunque
Un
Circolante che messo nel sistema economico del Paese avrebbe
Grandi effetti positivi è e tutti questi sono provvedimenti che non incidono sul debito pubblico dall'IVA al pagamento dei debiti sono soldi che in ogni caso quelli sono il primo poi devono arrivare
è soltanto la questione di civiltà di farle pagare nel momento giusto e non di restituire dopo quindici anni i crediti della pubblica amministrazione di pagarli subito e non dopo un anno due anni tre anni ESP esso anche dopo faticose si possa anche
Procedure giudiziarie burocratiche amministrative che fanno perdere tempo all'azienda
Dobbiamo andare incontro all'azienda dal punto di vista della burocrazia e ho nord
Non Di giuro non mi sono messo d'accordo con Morandini persi era né ponte che mi ero preparato prima ma noi dobbiamo arrivare ad uno Stato che in tre anni deve ridurre almeno di un terzo gli adempimenti burocratici verso le aziende si era fatto un tentativo
Nei due anni del Governo Prodi l'idea dell'impresa in un giorno che è rimasto lo sogna in un cassetto ma tanto si può fare in quella direzione
Attraverso
Liberalizzazioni legislative bisogna togliere gli adempimenti inutili quelli che producono soltanto burocrazia quelli che producono più inefficienza che risultati per la pubblica amministrazione
Vedete io sono profondamente convinto
Che visto in quest'ottica
Se lo Stato svolge correttamente intelligentemente le sue funzioni dire al regolatore dei mercati
E di controllore per intervenire e reprimere lì dove ci sono abusi
Oggi non esiste più la competizione la conflittualità tra capitale e lavoro lavoro e impresa sono i due pilastri il quale si sostiene l'economia di questo Paese e sui quali si regge la speranza di riprendere a crescere e lo Stato deve saper intervenire per l'impresa
In quei metri con quegli strumenti e con quelle iniziative che si producono e si traducono anche in vantaggi per il lavoro
Allora noi vogliamo uscire da qui anche con delle proposte concrete perché io ho sentito dei dati importantissimi primi su quanto
L'economia non
Cara quest'anno di quando riprenderà a crescere ma diciamo c'è un'altra cosa diciamo i seguenti non era un anno e mezzo che c'è la crisi era almeno dieci anni che l'economia italiana non cresce cresce frazioni decimali dell'economia degli altri grandi Paesi occidentali
E che abbiamo grandissime riforme da fare a prescindere dalla crisi ma anziché con la crisi diventa non più rinviabili perché questo è un Paese che non funziona
è un Paese bloccato è un Paese vischioso legato da mille
Rigidità da mille palle al piede che si porta dietro il Paese delle carte delle corporazioni delle lobby dei mille familismo e
Delle raccomandazioni
C'è una ricetta
Per portare questo Paese nel futuro è fatta di tre parole
Merito merito e ancora merito tenga questo Paese non saprà far uscire le sue forze migliori
Nell'impresa nel mondo del lavoro tra i giovani e portarli all'apice delle proprie potenzialità qualunque sia il settore nel quale
Decidono di investire
La la loro abilità fino a quando non ci sarà competizione vera nei mercati
Fino a quando non andremo verso la liberalizzazione dei servizi pubblici ma che non significa far fare la stessa cosa un privato che ci speculare magari meglio di quanto ci specula ma il pubblico prima significa introdurre la concorrenza
Con una grande parentesi l'acqua noi sull'acqua abbiamo le idee chiarissime l'acqua è un bene naturale è un bene di tutti pubblico è pubblico deve restare
Ma mi spiegate perché
Io sono di Venezia
Perché il Comune di Venezia
Deve gestire in proprio un casino
Facendo fare i croupier I figli dei consiglieri comunali facendo fare dirigente al figlio di un amministratore del Comune non è così che si gestisce il bene pubblico l'Italia deve ritrovare la forza di mettere
Il bene pubblico la tutela del bene pubblico al centro perché le risorse dello Stato le risorse di tutti noi sono poche
E ho le usiamo nel modo migliore ore facciamo fruttare al massimo delle loro potenzialità oppure questo è un Paese che continuerà a non avere futuro
Una proposta concreta
Per quanto riguarda il mondo del lavoro e il mondo dell'impresa
E un messaggio che vogliamo dire anche con chiarezza a Confindustria
Noi crediamo che in questo Paese ci sia bisogno di riprendere anzi di portare avanti per la prima volta davvero essenza
Tentennamenti una lotta senza quartiere all'evasione fiscale perché chi evade le tasse
Compio un gesto tre volte immorale perché non è possiamo più di vedere per interi settori produttivi soprattutto nel terziario
Datori di lavoro che dichiarano redditi inferiori a quelli dei loro dipendenti è
Una cosa immorale nei confronti di chi lavora è una cosa e morale nei confronti dello Stato che poi non ha i soldi
Lo stato sociale per le infrastrutture ma è soprattutto una cosa immorale verso chi fa impresa onestamente correttamente e che era questa impresa
Subisce una concorrenza sleale
Allora noi diciamo facciamo un grande patto tra lo Stato il lavoro e l'impresa
Facciamo una lotta senza quartiere all'evasione fiscale fatta anche di quel famoso conflitto d'interesse fiscale cioè mettiamo lì dove è possibile perché non pensiamo sia la panacea ma in alcuni casi si può fare mettiamo l'interesse
Dell'utente del consumatore in conflitto con l'interesse fiscale di chi vende beni o servizi facciamo tutto quello che serve fare ma poi
Il cento per cento di quello che ricaviamo di quello che risparmiamo
Non lo disperdiamo in mille rivoli ma ci facciamo un'unica sede grande azione di politica economica lo destiniamo interamente alla riduzione del costo fiscale sul lavoro sarà il modo per far aumentare da subito
I salari dei lavoratori perché il quaranta per cento del costo fiscale è a carico dei lavoratori sarà il modo da subito
Rendere più competitivo il lavoro del impresa questa credo sia la grande sfida è la grande sfida che porta alla crescita del Paese
Che che che porta a recuperare margini di quella redditività che il nostro sistema produttivo per i motivi che dicevo prima ha completamente perso
E se saremo bravi e se saremo capaci il debito non lo andremo a finanziare qui l'Italia davvero può avere un vantaggio rispetto agli altri Paesi
Non per il bene che abbiamo fatto in passato ma per il male che abbiamo fatto in passato perché forse noi potremmo riuscire in buona parte ad aggredire il debito
Intervenendo su quello spreco indegno delle risorse pubbliche che fino a oggi in questo Paese si fa a partire dalla politica perché se non siamo capaci a partire dalla politica
Di dire
Che bisogna ridurre i privilegi dei parlamentari bisogna ridurre il numero dei parlamentari bisogna ridurre il numero degli enti che non servono in questo Paese
Da sei mesi Italia dei Valori sta lottando da sola in Parlamento per far portare in Aula un provvedimento di un articolo solo le Province sono abolite
Ci hanno già detto che sono tutti contrari ma da sei mesi non riusciamo a portarlo in Aula perché fanno una specie di melina hanno ormai fatto le audizioni di tutto il mondo in Commissione
Se è per loro vanno avanti così altri due anni noi stiamo conducendo un braccio di ferro con la Presidenza Camera dire
Vediamo quando avrete il coraggio di portarla in Aula e di votarci contro ma parlo spiegate agli italiani perché in un momento di crisi teniamo delle Province che costano quattordici miliardi di euro e non servono quasi a niente
Non dico che non servono a niente Serrapica Simone loro ci potremo permettere anche le Province ma siamo in difficoltà e le Province
In un rapporto costi benefici devono essere cancellate e così i due milioni di altri coste privilegi legati alla politica perché voglio usare
Una metafora
Addentare dopodiché e chiudo
Siamo in piena crisi abbiamo sentito che quasi tutte le aziende
Hanno una contrazione degli ordini lottano per non contrarre il personale perché sanno che poi far uscire dal mercato del lavoro le risorse umane significa impoverire l'azienda per il futuro quando riprenderà a lavorare
Però state tranquilli c'è un'azienda che in Italia non conosce ma in crisi è la politica con i suoi quattrocento mila stipendi con un numero di auto blu di cui a oggi non è possibile fare il censimento perché nessuno qua quante sono
Ma non voglio fare solo demagogia credetemi dalla politica si può risparmiare tantissimo ma andiamo poi a mettere il becco e forse il federalismo ci aiuterà
Sugli sprechi dei costi della sanità sugli specchi nei
Nell'ambito dell'università della scuola delle pubbliche amministrazioni dobbiamo recuperare il senso
Del denaro pubblico come un bene sacro a questo Paese finché non recupereremo questo valore il Paese non ricomincerà mai a crescere
Bene
Dirò una cosa in popolare noi possiamo tranquillamente continuare a fare l'elenco dei mali del nostro Paese dal vent'anni a questa parte per i prossimi venti
Ma abbiamo anche dei problemi immediati urgenti cui dobbiamo cercare di dare risposte puntuali quindi io capisco
Sia l'entusiasmo di Donati nell'esprimere tutto quello che ha espresso sia il vostro entusiasmo
Nel sentirlo e nel ritrovare tutti quanti un senso della propria
Del proprio posizionamento politico dalla propria scelta morale e civile e tutto quanto però non stiamo dando ancora queste risposte perché le risposte di carattere strutturale ci aiutano poco nel momento in cui ci sono delle scelte molto specifiche da fare allora io adesso vorrei
No costringere evidentemente nessuno ma chiedere a tutti di dare nostri pare partecipanti alla tavola rotonda di dare alcune indicazioni intanto per quanto riguarda i problemi più gente che si stanno ponendo e ancora una volta sono certamente problemi dell'impresa
Che come ha descritto Morandini possono in molti casi essere arrivata al punto in cui le manca l'ossigeno per cui troveremo delle situazioni molto gravi nei prossimi mesi possono quelle dei lavoratori che perderanno il posto di lavoro rispetto i quali bisogna poter dare delle risposte quindi o quello che chiederei per il secondo e poi finali
Giro di subito le do subito microfono danari
Chiederei di dare la il proprio punto di vista su una o due o tre cose che
Occorre chiedere con molta forza non solo al Governo ma appunto anche i sindacati anche il sistema dell'impresa
Per cercare di uscire dalle difficoltà che si stanno prefigurando nei prossimi sei dodici mesi perché è chiaro che noi abbiamo tante problemi strutturali dalle dalla scuola alla ricerca
A tante altre al fisco alla burocrazia eccetera nel momento peggiore della crisi ne abbiamo anche alcuni elementi di grandissima urgenza di cui dobbiamo tenere conto
Capitò un attimo il microfono Donati per poi passarlo no a Montici
Sì vi chiedo scusa era solo per leggere un'agenzia che mi hanno appena portato che credo in qualche modo centri con quello che ci stiamo dicendo questa mattina il ministro Brunetta il prode Ministro Brunetta
Ha detto che non ne può più mentre noi siamo qui a discutere di economia
Di una sinistra elitaria e parassitaria che sta cercando soltanto di preparare
Un colpo di Stato dice a questa sinistra per male io dico una cosa soltanto andate a morire ammazzati queste sono le parole del ministro
La parola Monti Cimini
Ok dunque
è difficile concentrare sì soltanto su uno due interventi prendo spunto da questa
Questo comunicato che è arrivato per parlare di in realtà della efficienza e della produttività nella pubblica amministrazione che questo secondo me è un settore chiave che potrebbe in un certo senso aiutare
Anche le impresa e da quello che abbiamo detto la prima che abbiamo sentito prima da
Morandini a migliorare la loro redditività cioè
Anziché fare quei provvedimenti che in realtà scontenta non soltanto un po'
Dei baristi accanto agli uffici pubblici sparsi nelle varie città è quello che è avvenuto adesso con
Appunto i vari decreti di Brunetta
Dobbiamo cercare di ragionare su un aumento di produttività nella pubblica amministrazione mi spiego
Negli anni passati con la rivoluzione informatica
Accanto alle varie procedure se ne sono aggiunte delle nuove e la produttività è diminuita quindi
Se voi avete in mente prima veniva scritta una lettera venivano mandati fax adesso a questa procedura si è aggiunto il computer e si è aggiunto
Le e-mail sia giunto interne senza sostituire le procedure vecchie quindi anziché avvantaggiarsi la pubblica amministrazione
Di
Questa ai nuovi mezzi informatici che possono fare aumentare la produttività irrealtà si è avuto un rallentamento perché oggi arriva una e-mail poi arriva la lettera poi arriva il fax per confermare quello che è avvenuto quando basterebbe una IMEI
Questo quindi un aumento di produttività della pubblica amministrazione
E anche un decentramento nella contrattazione salariale specialmente non le gabbie salariali che sono chiaramente una bischerata estiva lanciata così
Tanto per chiacchierare un po'ma un decentramento e una possibilità di misurare il salario con la produttività effettiva al sud probabilmente la pubblica amministrazione paga salari troppo elevate rispetto alla produttività e questo spiazza
Il lavoro privato l'impresa privata che non riesce a pagare quei salari quindi anziché continuare nel sud con le vecchie politiche cercare di
Spendere più per quegli interventi che possono fare aumentare la produttività privata quindi opere pubbliche utili
Ristrutturazioni più che piani a chissà quale tempo perché sono quelli che possono permettere di dare immediatamente un aumento di attività economica è un
Eventualmente inizio di ripresa
Quindi io mi concentrerei efficienza nella pubblica amministrazione e
Investimenti per aumentare la propria la propria produttività privata al sud in modo particolare se l'Italia non recupera il sud difficilmente avrà un per cui
So di crescita nei prossimi anni è particolarmente brillante e con questo conclude l'intervento
Grazie
Quindi una e l'intervento massiccio e urgente sulla pubblica amministrazione che non ci sarà adesso cerchiamo di perché non ci sarà sappiamo benissimo che
Abbiamo fatto una petizione di principio questo Governo non lo farà
Anche se Brunetta possiamo fischiano finché
Finché vogliamo qualche cosa sta cercando di fare dal punto di vista di una Mimino l'assenteismo di una maggiore efficienza e la pubblica amministrazione poi è un maleducato
Ce lo dimentichiamo per il momento ma ricordiamoci che comunque sono processi di lungo periodo quindi non è qualche cosa che nei prossimi dodici mesi ci cambia la situazione cerchiamo di capire con Trento se ci sono alcune cose relative
Alle urgenze che noi abbiamo quelle che per esempio Morandini citava la piccola impresa che ha necessità di poter continuare
A investire ammortizzare gli investimenti mantenere l'occupazione anche laddove il fatturato scendere trenta per cento per cercare di aspettare di resistere pieno momento in cui la domanda nazionale internazionale riprenderà queste sono alcuni elementi concreti cure che noi dobbiamo capire non possiamo continuare a fare l'elenco e dalle o nostri mali italiani
Che risolveremo se c'è una buona volontà di farlo nei prossimi dieci anni se c'è la buona volontà e ancora non la si vede cerchiamo di capire cosa è possibile fare per evitare il peggio nei prossimi dodici quindici diciotto mesi Trento lei cosa pensa
Io penso che
L'economia italiana sia in questo stato di grande difficoltà e cresciamo meno degli altri Paesi
Anche perché il Governo è stato molto timido molto confuso nel suo reagire alla crisi
Pensate soltanto che lì provvedimenti anticrisi sono stati frammentati in sei decreti legge che si sono succeduti nel corso dei mesi
Si è trattato di spostare risorse da vecchi capitoli o no i capitoli non si è dato al Paese un messaggio chiaro se continuate a dire la crisi
Sarà meno grave e noi siamo più bravi degli altri abbiamo le in tre se le nostre banche sono più solido tutte queste storie il risultato e che quest'anno il nostro PIL crolla del cinque virgola tre per cento in Francia del due virgola sette
Gli altri Paesi che cosa hanno fatto hanno messo in cantiere
Provvedimenti coraggiosi e significativi di sostegno alla domanda queste la questione che ci viene posta in questo momento c'è una grave crisi di domanda le imprese non riescono a vendere i prodotti
Perché i mercati internazionali non assorbono questi prodotti e non c'è la domanda interna c'è un problema di domanda
Il Fondo monetario no in una tabella recente confronta i provvedimenti fatti dal Governo italiano con quelli degli altri Paesi e viene fuori che complessivamente
Le misure messe in cantiere da Tremonti dal Governo italiano sono pari allo zero virgola due per cento del PIL
Per avere un'idea la Francia ha fatto zero virgola sette
Molto più di noi la media dei Paesi
Avanzati è prossima al due per cento del PIL come manovra di stimolo fiscale
Quindi la mia impressione è che il Governo non ha avuto il coraggio di affrontare la crisi in maniera seria
Riconoscendo la gravità della crisi e mettendo in cantiere risorse sufficienti per sostenere la domanda quale sono le
Priorità ha di fronte a una crisi di questo tipo prima questione gli ammortizzatori sociali
Questo era il momento di avere il coraggio finalmente in Italia di costruire un sistema di indennità di disoccupazione esteso a tutti quanti invece continuiamo a parlare di cassa integrazione
Che come voi sapete si applica soltanto da alcune categorie di lavoratori tutti giovani tutti i precari sono esclusi da questa categoria che appartenenti alle piccole imprese per gran parte sono esclusi dai benefici della cassa integrazione
Bisognava avere il coraggio di una riforma strutturale dell'indennità di disoccupazione
Questa è l'emergenza di fronte a una crisi che provoca un milione di disoccupati quindi prima richiesta era il momento di affrontare finalmente la questione dei giovani dei meno giovani dei precari e non precari con
Un sistema
Di disoccupazione siamo l'unico Paese
Tra i membri del G sette privo di una vera sistema di ammortizzatori sociali
Seconda questione secondo me quella che diceva anche Massimo Donati un intervento sulla tassazione
Particolare un intervento probabilmente sul cuneo fiscale sarebbe stata l'azione più efficace quindi un taglio del cuneo fiscale come del resto
Venne fatto dal Governo Prodi su richiesta delle delle imprese se ricordate bene quindi l'intervento significativo sul cuneo fiscale
Qualcuno addirittura chiede la il coraggio di incidere sulle aliquote lo chiede Giavazzi non lo sta chiedendo
Un ex marxista Giavazzi un economista dalla Bocconi sostiene che questo sarebbe il momento di una grande riforma fiscale una riforma fiscale che porti a tre sole aliquote
Con un impulso serio sulla domanda ovviamente uno dice
Ma a fronte di questo noi abbiamo un debito pubblico molto elevato ma il paradosso italiano il paradosso di Tremonti e che non ci sono non abbiamo fatto politica di sostegno della domanda ma i conti pubblici stanno andando malissimo
Uno potrebbe dire non ha fatto sostegno la domanda perché aveva a cuore le sorti di la finanza pubblica e quindi annunciato un piano di rientro del debito pubblico ha tagliato la Spes la pubblica corrente ha fatto lotta all'evasione per aumentare le entrate tutto il contrario in un anno il debito pubblico italiano è aumentato di quasi dieci punti di PIL
Quest'anno arriveremo al cento quindici per cento del PIL partivamo da centocinque pensate di quanto è aumentato il debito pubblico senza vederne infetti queste il paradosso
Cioè negli altri Paesi almeno ci sono gli affetti
In un Obama aumentato il debito pubblico ma la domanda è aumentata in Francia in Germania negli altri Paesi il paradosso italiano che noi non solo non abbiamo fatto le politiche necessarie per sostenere la domanda ma la spesa corrente è aumentata e siamo al livello record storico del quarantatré virgola quattro per cento del PIL mai arrivato livello così alto
Le entrate sono calate a livello molto rilevante è il risultato finale che il debito pubblico aumentato quindi è un governo del tutto incapace
Non ha fatto le cose che c'erano da fare e
Ci lascia in eredità a come sempre fa la destra in questo Paese ci lascia in eredità molto una montagna di altri debiti
Quindi Cuesta è la strada sicuramente sbagliata ovviamente noi siamo persone serie
E io credo che bisogna ragionare anche su come
Non intaccare la finanza pubblica in maniera irrimediabile e quindi una forza politica seria a dovrebbe dire
Che bisogna avere il coraggio di
Piantare dei paletti c'è
Quando uno si arrampica no quando fa le arrampicate sulla roccia in montagna se pianta bene un paletto può anche permettersi di fare qualche acrobazia perché il paletto
E infilato bene nella roccia e questo sarebbe stato il momento di avere il coraggio
Di incidere su alcuni meccanismi strutturali di creazione della spesa pubblica è una forza riformista seria questo dice
Vogliamo interventi di sostegno della domanda e allo stesso tempo sarebbe stato il momento
Per fare qualche intervento strutturale sulla spesa pubblica ci vogliono le persone serie
Per fare questo tipo di interventi ci vuole la credibilità
Bisogna avere la credibilità
Per parlare al Paese e per dire che il momento di fare queste azioni se allo stesso tempo invece si fanno i condoni fiscali
Si aboliscono le norme sull'uso del contante
Che è un altro strumento per combattere i pagamenti in nero e l'evasione fiscale se si parla a bandiera e di fatto si lancia
C'è il segnale che non ci interessa combattere l'evasione fiscale non sia la credibilità per parlare seriamente agli italiani e per dire in questo momento vogliamo
Interventi a sostegno dei chi perde il lavoro interventi per ridurre il costo del lavoro interventi per ridurre le
Le imposte e allo stesso tempo incidere su qualche trentotto scusi quindi dunque questi elementi di sostegno alla domanda benissimo abbiamo capito quella che suo punto di vista è la proposta
Dato che poi ne riparliamo anche con Morandini l'i sostegni invece all'offerta cioè quello che la Confindustria chiede di supporti di sostegno a certi settori e via dicendo lei come li considera compatibili o no compatibile o in una politica di sostegno alla domanda
Noi li abbiamo messi nei nostri punti esplicitamente quindi noi chiediamo interventi
Per esempio sull'attività di innovazione e che non siano il click Bay di cui parlava Morandini ma siamo interventi seri a sostegno delle imprese che vogliono innovare
Abbiamo anche chiesto di
Ragionare sulla possibilità di introdurre incentivi alla rottamazione dei macchinari da par tre delle imprese non so se lo sapete ma una delle caratteristiche di grandi comparti industriali e di avere un parco macchine molto vecchio
Ne c'è stato un accumulo diciamo di ritardo nell'ammodernamento industriale questi
Sono dati dell'UCIMU uno mai visto inventando io quindi l'UCIMU per esempio
Richiama l'attenzione sul fatto che molte imprese italiane potrebbero beneficiare da rinnovare le loro i loro macchinari e quindi si potrebbe immaginare
Forme di incentivazione alla rottamazione dei macchinari
Questo sarebbe un intervento che favorirebbe le tante migliaia di piccole imprese che producono questi macchinari
Perché una delle cose che ho bieco obiettivamente va ha osservato che l'unico intervento di rottamazione di fatto pub beneficio soltanto di una grande impresa mente le piccole imprese rischiano di di non beneficiarne
Terza questione la questione del credito il Governo tedesco ha stanziato cinque miliardi di Euro cinque miliardi di euro
Per la creazione di un fondo di garanzia per i crediti alle piccole imprese da noi non c'è nulla quindi anche questa questione del credito è una questione sulla quale bisognava avere il coraggio
Di d'intervenire perché
Se perdiamo se perdiamo
Interi filiere produttive se perdiamo migliaia di imprese in questo momento
Non le avremo più è questo il momento di intervenire questo autunno
Era il momento di intervenire no bisognava avere il coraggio durante l'estate di mettere in cantiere un
Una batteria di azioni a sostegno del delle piccole imprese non si è fatto nulla non si è fatto nulla e rischiamo di perdere interi pezzi del nostro sistema produttivo
Grazie allora cominciamo a chiarirci un po'le idee perché
Parliamo o di modulare sia degli interventi di sostegno alla domanda no in maniera non differenziata ma attraverso meccanismi in parte fiscale che occorrerebbe naturalmente discutere che non è così semplice somma che anche la proposta di Giavazzi
Sostanzialmente lascerebbe il gettito complessivo abbastanza
Come quindi non non è risolutivo rispetto a un miglior gettito fiscale che possa contribuire a portarci fuori dalla crisi comunque interventi su la domanda in parte in campo fiscale in campo in parte di sostegno dei redditi attraverso molti datori sociale per chi perde lavoro e via dicendo
D'altra parte però anche degli incentivi sulla sull'offerta quindi sulla progresso su sulle aziende
E in questo andiamo tirò parlare con Morandini perché da quello che
Mi pare di avere visto sul sedime mi riferisco soprattutto quanto la Marcegaglia detto negli ultimi tempi
Nella richiesta andrebbe soprattutto di Tiso di ulteriori sostegni in incentivi non andrebbe tanto verso
La piccola impresa quanto verso i grandi settori produttivi perché il primo nel primo campo in primo luogo si parla della dell'automobile che certamente ha un indotto ma insomma a dei
E degli attori abbastanza importanti che si esprimono anche pubblicamente
Parliamo delle costruzioni dove certamente anche qui c'è una la frammentazione molto elevata delle imprese ma ci sono anche grandi grandissimi prese e parliamo di altri settori ecco come cioè quella la sua opinione rispetto a quello che lei ha detto inizialmente c'entrava proprio
Sulla centralità
Della piccola impresa il nostro Paese che tutti sappiamo la presente novantanove per cento della capacità ecco rispetto a quello che è possibile ottenere in questo momento da un Governo che sta cercando
E qui inutili demonizzare
Fa fare fare della politica la laddove viene a fare delle con Amia non sappiamo che esista con problema di compatibilità sui conti pubblici
Che sono peggiorati comunque siamo già al cinque per cento di deficit
Sul PIL però è logico che
Interventi sono domande interventi sull'offerta rappresentano comunque un appesantimento che fino a un certo punto possibile permettersi sia pure in condizione di emergenza
Allora quello che le volevo chiedere sono da una parte come lei vede eventuali termiti sulla domanda come per esempio diceva Trento eccome specificare meglio gli interventi sull'offerta che si chiede al Governo di fare
Grazie io
Voglio fare una chiarezza di fondo
I conti pubblici vanno male ieri è uscito uno studio dell'Università Roma Tre in merito all'intensità dell'incentivazione pubblica per le imprese italiane in sei anni
Gli incentivi alle imprese sono calate del sessantatré punto cinque per cento l'incentivazione presente in Italia è meno della metà di quella che è presente in Germania
E conti pubblici vanno male ma vogliamo cominciare a parlare di robe
Che possono entrare nella nostro vissuto quotidiano da domani mattina
Allora se io potessi fare delle cose qui oggi che sono state dette tutte
è sono idee e spunti che sono compatibili anche prima
Prima di iniziare questo confronto scherzavamo con Massimo Donati quando lo si confrontiamo mediamente abbiamo d'accordo tre volte su quattro oggi io credo visto l'elenco chiaro lucido che ha ATO abbia fatto un grande passo avanti siamo andata d'accordo su tantissime cose che tu hai detto ma io tra le tante cose fattibili vorrei dire tre cose che se potessi fai domani mattina
Allora uno aggregazioni l'ho detto prima
Da questa crisi esce ti cambia
Perché il carattere distintivo del della crisi al cambiamento non nella gravità la durata all'intensità
Il cambiamento che introduce onori siamo capaci di retta raccoglierlo o non è un non ne usciamo e di sicuro non uscirà un sistema produttivo da questa crisi come quello che entrato abbiamo cinque milioni di impresa
Non illudiamoci che usciranno cinque milioni impresa questa crisi bisogna dirlo
Avete visto le valutazioni che ci sono sul potenziale accesso alla moratoria sui debiti da parte delle imprese stimato un milione di impresa che ha un senso vuol dire che c'è un milione di impresa anche attenzione finanziarie e questo problema che noi dobbiamo affrontare facciamo c'è una bella fotografia
Attendiamo la davanti alla scrivania dei politici che se la guarda se lo tutti i giorni e di conseguenza ragionino errato meno cosa c'è dietro quelle foto lì
Che ci sono famiglie ci sono posti di lavoro se la pastasciutta Mezzogiorno quale deve arrivare nelle nostre case quali sono i problemi sui quali noi dobbiamo intervenire
E allora aggregazione numero uno seconda cosa e condivido fiscalità io sono d'accordissimo con Massimo la lotta all'evasione fiscale deve essere la priorità numero uno comune a chiarezza di fondo però
Ragazzi
Lotta all'evasione non vuol dire far pagare quelli che comunque già pagano e far pagare ancora di più quelle per quelli che non pagano io questa non accetterò mai
Perché venite da noi noi abbiamo i capannoni abbiamo gli Uffizi venite a controllare quando volete siamo meno scappiamo
E quando vedo le stime dell'evasione esatte i miliardi milioni centesimi di euro ma allora se siete così sicuri che la cifra è quella sapete chi sono quelli che evadono andate a prendere
Vado a prendere quelli normali noi
Parliamo da troppo di tasse
Il prelievo sull'utile generato sulla risorsa generata da una dieta in Italia è al settantaquattro per cento
E allora quelli che fanno la morale sull'evasione non si ricordano che con il settantaquattro per cento di prelievo sui nostri mezzi non possiamo avere un sistema produttivo patrimonializzato
Che dovette rimanessero state portavi a settantaquattro per cento come fai a capitalizzare la tua impresa
Ed è vi subire comunque l'aggressione desta piantone che ti dicono che non sa capitalizzato e ti sente pure un ladro io questa non accetto più per il rispetto e al ruolo sociale che la piccola impresa
Noi pretendiamo che venga resta rispettata la nostra capacità di rischio le nostre firme in banca
Perché il Paese si regge sulle firme in banca del piccolo imprenditore
Questo valore che va riconosciuto e allora sulla fiscalità se una cosa sola da fare
Detassiamo gli utili che rimangono in azienda
Chi l'imprenditore che sceglie di lasciare quanto generata la sua azienda a capitale a beneficio del futuro dell'azienda delle famiglie dei dipendenti quello ma fiscalmente premiato
L'ultima cosa come rilanciare i consumi come una cosa sola da fare bisogna dare più potere d'acquisto e salari
Bisogna avere la capacità di nuovo di ridurre il prelievo fiscale sulle buste paga se non lo facciamo adesso non la facciamo più
A parità di costo per l'azienda il dipendente deve poter avere più salario spendibile
Non è pensabile di parlare di rilancio di consumi in un Paese in cui sulle otto ore lavorate il dipendente lavora due ore e mezza per lui e cinque ore e mezza per lo Stato io questo non l'accetto più
Bene fa bene al cuore sentire un rappresentante di Confindustria così alto livello essere così chiare su una questione su cui non solo l'imprenditore ma credo qualunque cittadino
Ha veramente un problema gravissimo proprio quello dell'evasione fiscale la tolleranza nei confronti dell'evasione fiscale soprattutto in regioni sono usciti i dati nei giorni scorsi
In cui la Spesal su complessiva supera ampiamente la ricchezza prodotta in quella regione e sapeva benissimo in che modo viene prodotta quella ricchezza è un qualche cosa che ci induce a chiedersi ma secca le questi la la la la situazione così chiara
E lo è da decenni
Come mai questa situazione continua a peggiorare si riesce mai a trovare un inizio di soluzione non dico una soluzione per fare i conti seriamente con la questione dell'evasione fiscale e si continua invece a punire chi già
Estremamente impegnato onesto
E dedicato alla al proprio lavoro lavoro dalla propria azienda e la produzione del benessere della ricchezza
In questo Paese si continua a punirlo invece di premiarlo e si premia invece coloro che
Si dovrebbero punire ora che
Non sia facile farlo ne siamo tutti pienamente coscienti che si continui a avete peggiora l'estrazione anche questo è un qualche cosa di cui siamo coscienti che
Assolutamente
Inaccettabile e su cui un'azione
Fu molto forte sia a livello politico ma sia
A livello imprenditoriale cioè dell'istituzione Confindustria dell'istituzione imprese e tutte le altre organizzazioni non c'è mica solo Confindustria
Auspicheremmo di vedere molto presto e molto forte speriamo veramente di vederla allo Donadi qui sì abbiamo sentito anche alcune
Proposte molto specifiche sostanzialmente vanno a parare tutte quante sul DURC sui due versanti uno il sostegno della domanda attraverso meccanismi fiscali che possono quelli del cuneo
E un sostegno non a pioggia ma selettivo e mirato a settore d'impresa che possano beneficiare poi la ripresa nel senso desiderato
Tutto questo va modulato con un problema che in parte dipende da questo Governo e in parte fuori
Ed è quello ancora una volta dell'esigenza di non peggiorare eccessivamente i conti pubblici ora questa è una questione che non può essere solo trattata come se fosse colpa deve e responsabilità di questo Governo perché ne sappiamo che c'è una crisi internazionale in cui tutti i conti pubblici tutti i Paesi sono arrivati ai livelli in cui sono arrivati
Altro che Maastricht insomma no quindi teniamone conto seriamente facciamo un discorso serio e costruttivo non solamente un discorso per convincerci quanto siamo bravi noi
Ma di quello che effettivamente si può fare prego Donati e poi con l'intervento di Donati arriviamo alla conclusione di questo dibattito anche perché chi stava al sole si è già sciolto non vorremmo che vi
Scioglie sta anche voi pre
Beh innanzitutto direi che se
Presidente di Confindustria e questo mi mi fa molto piacere approvato una parte importante di quelle che sono state le idee le proposte le analisi
Che sono venute qui oggi da Italia dei Valori devo dire e ho l'impressione che non sia stata una cosa soltanto mi ampi ma dalla relazione
Direi un sentimento diffuso di questo partito della sua gente delle sue idee più profonde che vi sia stata una condivisione veramente totale io ho la sensazione che abbiamo detto
Cose che ci consentono di avviare un lavoro comune
Fatto di concretezza fatto di buona fede fatto della volontà di rimettere davvero gli interessi del Paese
E in cima gli interessi del Paese oggi ci stanno indubbiamente di interessi dell'impresa e del lavoro per
Iniziare quella stagione di riforme
Alcune immediata istantanee proprio per
Evitare
Di veder bruciare oggi una parte di quel sistema produttivo che domani non recupereremo più
Ma soprattutto e contemporaneamente per cominciare da oggi a mettere in piedi quelle
Riforme che consentano una volta superato il momento di difficoltà della crisi a questo Paese di trovare la forza la passione l'energia le condizioni giuste per liberare le sue e sono tante e sono tantissime energie a partire da
Quel fenomeno italiano ma invidiato nel mondo
Io non voglio stare alla retorica dei cinque milioni di partite IVA ma davvero abbiamo un tessuto di imprenditori dinamico moderno capace di rinnovarsi spesso magari male ha rappresentato da da quella
Oligarchia un po'salottiera è un po'troppo colluse con il mondo la finanza ma non è più quello io credo il vero mondo la rappresentanza albero mondo dall'economia italiana è quella
Schiera fortissima di piccoli piccolissimi medio medio grandi imprenditori che con la passione
Con il sacrificio quell'impegno insieme ai lavoratori insieme lavoratori una cosa questa che avverto sempre di più nelle nelle zone dove abito con
Un clima di solidarietà tra impresa e lavoro che è davvero l'arma vincente del nostro Paese ecco io credo che
Questa imprenditoria questo mondo del lavoro meriti una politica migliore meriti una politica che sa cominciare davvero a mettere il futuro del Paese davanti a tutto allora vorrei
Chiudere con un'ultima
Sollecitazione è una cosa che
Viene spesso citata ma in modo purtroppo spesso strumentale io credo sia un'altra delle grandi manchevolezze di questo Paese un Paese strano un Paese a volte un po'masochista un paese un po'pazzo
Che fa un investimento straordinario per portare tutti i suoi giovani ai livelli più alti della formazione culturale
è
Un costo enorme per un Paese in termini di impegno umano dei giovani che portare a termine un percorso di studio lungo e difficile
Per i costi che lo Stato sostiene per approntare tutto questo poi arrivate a un certo punto
In qualche modo il Paese prende metà
Di questa umanità di questi giovani le donne
Egli dice scusatemi era sostanzialmente uno scherzo il vostro futuro è un altro non è nel mondo del lavoro a casa figlie e fornelli questo è un Paese di pazzi
è un Paese che spreca risorse che spreca talenti che spreca capacità
E soprattutto è un Paese dove lo Stato non fa il suo compito perché scarica esclusivamente sui privati donne e imprese il costo sociale della maternità il costo sociale della genitorialità
Allora io credo che una grande sfida per l'innovazione del Paese che la sinistra moderna e riformista non si deve lasciar sfuggire è collegata a quello che è accaduto poche settimane fa in Parlamento
Il centrodestra all'unico scopo di fare cassa alzato l'età pensionistica delle donne da sessanta a sessantacinque anni il centrosinistra ad avere il coraggio di non scappare da questo confronto e dire va bene parliamone
è una cosa che
E a determinate condizioni in determinati tempi con una certa gradualità si fa si può fare ma facciamo anche noi quello che stanno facendo tutti gli altri grandi Paesi europei
Quei soldi devono tutti restare per le donne devono creare uno Stato sociale che aiutare le donne
Nel momento in cui cumula
La sua molteplicità di ruoli lavoratrice madre
Persona che si deve portare sulle spalle una parte del peso di una famiglia oggi lo Stato se ne chiama fuori costringe la donna una certa spesso difficile
E se ne chiama fuori sia dal punto di vista sociale perché io
Non a caso e culturale culturale sociale io non ho a caso
Parlato del peso sociale non della maternità della genitorialità perché bisogna smetterà di pensare che ci sia un genere che per definizione deve reggere tutto il peso dalla maternità
E dobbiamo avere la forza il coraggio di dire che dobbiamo creare strumenti dobbiamo creare un tessuto di welfare che
Scaricare impresa e scarica le donne di della pesantezza di questo compito abbiamo esempi esempi importanti in Francia in Germania dove si interviene con
Redditi aggiuntivi né per il periodo in cui
L'uomo la donna svolgono il loro ruolo di genitore ma che non sono poste a carico dell'impresa
Dobbiamo trovare il modo di favorire il reinserimento della donna quando comunque sceglie o l'uomo scegliere la sua funzione genitoriale allontanarsi temporaneamente dal posto di lavoro non è e deve essere espulso definitivamente
Deve avere la possibilità di rientrare
In questo modo io ne sono convinto
Avremo un altro strumento un'altra forte
Iniziativa per aumentare il lavoro per aumentare la ricchezza
Per aumentare la produttività inserendo professionalità altissime nel mondo del lavoro e faremo anche credo uno straordinario atto di giustizia sociale
Grazie grazie
Bene con questo concludiamo grazie a ammonti ciniglia di Trento Morandini ha donate grazie a voi arrivederci
Anche