Sentenza europea sul crocifisso nei luoghi pubblici. Intervista a Marco Politi

E allora la notizia della giornata quanto pare questa sentenza di Strasburgo dalla Corte per i diritti dell'Uomo di Strasburgo che ha stabilito appunto che
In Italia
Luck il crocifisso in particolare nelle aule pubblica quindi
E pensiamo innanzitutto alle scuole vada tolto la polemica infuria evidentemente il
Il Vaticano è molto critico e anche diciamo così gli esponenti di certo mondo politico
Che a quella tradizione diciamo così si si rifà sono molto pesanti
Lo Stato italiano ha già detto che ricorrerà contro questa sentenza val la pena di sottolineare alcuni punti ci facciamo aiutare
Come spesso ci accade da Marco Politi giornalista vaticanista proprio oggi iniziamo una collaborazione con
Il fatto quotidiano il giornale di
Recente fondazione
Diretto da Padellaro e allora politiche tu oggi scrivi proprio su sulla sul fatto quotidiano
La croce che non si impone fai proprio un tuo sviluppi il tuo ragionamento su questa recente sentenza allora
Magari ecco sintetizza CIM polla la questione perché eravamo dal titolo Camp la frase forse più
Più importante del
Più forte del tuo articolo la croce non si impone
Perché la Corte di Strasburgo non ha fatto pro decretato una sentenza antireligiosa e meno che mai ispirata al grido di battaglia togliete i crocifissi dalle aule la Corte di Strasburgo
Che e ricordiamoci è composta da giudici che vengono dai più diversi Paesi dell'Europa cattolica
Protestante ortodossa
Ha semplicemente sentenziato che in un'aula scolastica
Esporre un solo simbolo religioso in questo caso la croce
è una doppia violazione è una violazione della libertà di coscienza dei genitori e della libertà di educazione dei genitori ed è una violazione della libertà e di coscienza degli alunni perché esporre una una croce in un'Aula significa dire che esistente
Una verità suprema cui ispirarsi anche nell'insegnamento
Porre una croce in un tribunale significa che esiste una giustizia superiore che promana da Dio e a cui i giudici qui in realtà dovrebbero conformarsi e questo è il punto non ci può essere nello spazio pubblico una
Un monopolio di una religione
Indubbiamente peeling diciamo così i difensori della tradizione sostanzialmente sono quelli più critici che sono quelli più critici nei confronti di questa
Sentenza hanno subito detto
No in Europa dobbiamo difenderle radici cristiane e la domanda che che ti faccio è questa questo ragionamento alla difesa delle dieci pista nell'Europa presupporrebbe che tutti i popoli tradizione cristiana adottassero la medesima misura in primo luogo
I protestanti che pure hanno una loro grande diffusione nei Paesi d'Europa in particolare il nord come
Il nodo dell'Europa come sappiamo la domanda che ti faccio è questa in Europa si può dire che
C'è la medesima tradizione in tutti i Paesi di esporre il Crocifisso nei luoghi pubblici
Niente affatto nella maggior parte dei Paesi europei nei luoghi istituzionali
Perché pubblico e tutto pubblica una strada senza fiato perché è piena di ricordi e di monumenti che si ispira la tradizione
Cristiana ma nella maggior parte dei Paesi europei nei luoghi istituzionali il crocifisso non c'è più
Perché l'esposizione del crocifisso in questi luoghi in realtà era frutto di una tradizione di alleanza fra il tono e altare quindi fra lo Stato eh
Il cattolicesimo oppure protestantesimo quando il cristianesimo era religione di Stato come ancora nel nostro Statuto Albertino quando
Fu fondata l'Unità d'Italia e come fu poi
Ha ribadito con il concordato fascista del mille novecentoventinove quindi l'Italia da questo punto di vista insieme alla Spagna insieme a qualche altro Paese ancora come
L'Austria ma e i è in una situazione minoritaria
Dissi undici di Strasburgo hanno sul tuo tanto voluto ricordare
Che non si può
Trasformare questo simbolo semplicemente in un simbolo culturale oppure in un simbolo di amore universale perché ci sono
Dei fedeli oppure dei cittadini che hanno un'opzione etica diversa anche non trascendente per i quali questo
Simbolo diventa quali un un obbligo a cui rifare ecco molto
Una delle azioni più diffuse a questa notizia
è stata la questione che intanto la Corte di Strasburgo non può
Diciamo così fare imporre alcunché alle leggi nazionali riferimenti
Alle leggi nazionali sostenendo ce ne sono stati se ne sono sentiti
Anche in queste procedure di reazioni e di commenti molto opportunamente il professore Michele Ainis oggi sul dalle colonne della stampa ci ricorda che in realtà in denuncia nessuna legge
Che impone di esporre questi croci Ficco se fissi che anzi in realtà non fa parte di nessuna
Tradizione alcunché essendo un fatto molto recente essendo stato
Introdotto con il fascismo quindi proprio in nel periodo pieno periodo del ventennio
Ecco questo pure è un altro dato importante perché altrimenti si rischia di gettare una sorta di una serie di equivoci su tutto queste non capire bene più di che cosa stiamo parlando ma
Ma assolutamente intanto non esiste nessuna legge gli ho seguito da vicino proprio
Il procedimento della Corte costituzionale che si concluse nel due mila e quattro
E che ha sancito che non esiste nessuna legge quindi non esiste nessun obbligo
Chi esporre il Crocifisso nei luoghi pubblici in questo caso nelle scuole esistono soltanto nei regolamenti e la Corte costituzionale a suo tempo non si espresse su questo
Perché appunto i regolamenti i decreti ministeriali non sono legge la Corte costituzionale prende posizione soltanto sulla costituzionalità
Delle leggi d'altra parte invece è importante ricordare che
E la Corte europea dei diritti dell'uomo
Che nasce dal patto fra
E i Paesi il quarantasette Paesi che compongono il Consiglio d'Europa che sono state
Un un grande momento di aiuto all'integrazione europea l'implicazione culturale storica politiche o giuridica hanno invece il potere di intervenire per
Sancire se certe leggi di un Paese
Chi muovono in sintonia con quelli che sono i principi liberamente sottoscritti
Dai Paesi europei per esempio la Corte europea dei diritti dell'uomo è intervenuta anche sul fatto che i processi in Italia sono troppo lunghi e che questo Pio La tutte unite il diritto del CCISS sino ad una giustizia
Rapida vecchi I.P.I.A. ragione ho torto in tempi ragionevoli bene ti ringraziamo grazie a Marco puliti
Giornalista vaticanista che da oggi scrive dalle colonne de il fatto quotidiano