Intervista ad Enrico Pianetta sulla candidatura di Massimo D'Alema alla carica di Alto Rappresentante della politica estera dell'Unione Europea e sulla politica estera del Governo italiano

Con Enrico Pianetta del PdL membro della Commissione esteri parliamo
Nel nuovo assetto europeo o da un punto di vista istituzionale e della carica italiana per l'Alto rappresentante della politica estera e per la sicurezza la candidatura quella di Massimo D'Alema
E certo dopo
La frenata
Del due mila cinque con l'esito negativo dei due referendum francese e olandese finalmente con l'ultima firma del Presidente della Repubblica Ceca
Il Trattato di Lisbona può avere luce verde
Non è il trattato che avremmo che che avremmo voluto c'è un trattato più ampio però in ogni caso con i tempi che corrono per l'Europa per così dire
è già un passo importante perché
Più di tutto perché
Né definisce l'istituzione di un Presidente
Un Presidente che durerà in carica due anni e mezzo e quindi avrà un respiro e una cappa e una possibilità di svolge un'azione duratura due anni e mezzo sono un periodo adeguato e poi
C'è l'altra figura importante
Non viene dominata Ministro degli affari esteri dell'Europa ma viene determinata Alto rappresentante per la politica estera e qui indubbiamente ci giochiamo una candidatura
Una candidatura italiana con
Il presidente Massimo D'Alema che duramente è una figura di statista con una esperienza internazionale
Adeguata per ricoprire quell'incarico non soltanto perché è stato Presidente del Consiglio italiano ma perché è stato anche Ministro degli esteri quindi io credo che
Di fronte ad una candidatura italiana le divisioni interne o comunque le contrapposizioni
Centrodestra centrosinistra
Non possono a esistere più perché dobbiamo a vivere una preminenza
Dell'interesse italiano
A essere rappresentato con una caricare così elevata come l'alto apre intanto della politica estera quindi io credo che
Sta facendo bene anche il Governo Berlusconi nella stessa
Persona del Presidente Berlusconi
A supportarli
Proprio a livello delle cancellerie europee il la candidatura di Massimo D'Alema D'Alema perché questo darà lustro al nostro Paese e poi perché l'Italia è sempre stato un Paese europeista
E quindi a dire in quella posizione un personaggio
Come Massimo D'Alema potrà dare un potrà essere un contributo importante per lo sviluppo il percorso dell'Europa naturalmente
Ci siamo contrapposti in epoche precedenti sulla politica estera italiana quando era Ministro degli esteri ma questo non significa nulla nel senso che
D'Alema è un personaggio che ha la capacità
Di capire quali sono le funzioni di un altolà pensante della politica estera europea per riuscire a mediare
E a creare quelle condizioni di cui l'Europa ha bisogno per fare in modo che finalmente finalmente un numero telefonico possa squillare a Bruxelles
E il numero telefonico di cui
Sì rammaricata la non esistenza Henry Kissinger quanto diceva io non so a chi telefonare per parlare con l'Europa
La questione della candidatura di Massimo D'Alema e ovviamente la questione perché noi abbiamo analizzato da un punto di vista italiano però chiaramente ci si deve confrontare con
Altri ventisei Paesi e con l'Italia arrivate enti sette
L'altro candidato forte il è l'inglese Miliband
C'è tutta la questione delle candidature e dei costi e del PS rispetto alle candidature del PPE adesso ci debba essere la compro azione di Onna di un compito straordinario no perché grato Consiglio straordinario che debba poi formalizzare queste candidature e poi decidere la scelta
Lei come come la la vede questa candidatura inglese
Ma innanzitutto anche in Europa per queste due posizioni apicali c'è la suddivisione cioè se il Presidente
Spetta alla Partito Popolare Europeo l'Alto rappresentante della politica estera spetta alla PS cioè alla parte socialista europea ed è chiaro che la recante la candidatura inglese è una candidatura indubbiamente forte perché espressione del governo laburista
Anche di li manda è un personaggio che proprio
Ministro degli esteri inglese in carica in questo momento quindi
A anche la gestione della politica estera del suo Paese proprio in questo momento quindi
E senz'altro una candidatura che ha tutte le carte in regola per poter cercare di arrivare ad una ad una ad una soluzione positiva appunto per lo stesso Miliband quindi direi che è una lotta per così dire in casa socialista europea
Ma si c'è in qualche modo anche un consenso è un supporto
Da parte italiana e quindi ritorno alla realtà italiana che può in qualche modo anche
Collaborare con altri
Governi
Che sono guidati da esponenti del Partito Popolare Europeo e che indubbiamente
Può contribuire a spendere delle carte in favore di di D'Alema io credo che tutto sommato pur essendo una accomuna una contrapposizione
A in Terna al partito socialista europeo però il contributo anche di chi esterno a questo partito può dare un un esito positivo alla candidatura di D'Alema
Onorevole Pianetta lei e si occupa di politica estera da tanti anni una delle critiche più pesanti che vengono rivolte
A in questo momento alla alla politica estera italiana è quella di essersi spostata verso l'asse Russo verso la Slas se libico
Che cosa c'è di vero in questo secondo lei
Beh cominciamo dall'asse libico l'asse libico
Così detto di fatto che una soluzione che
Per quanto riguarda il Trattato di amicizia
Italo-libico che questo che questa che il Parlamento approvato qualche mese fa
Direi che
La conclusione di un percorso quanto mai difficile con plesso
E io ritengo che non ci sia stata una una scelta determinanti o comunque di grande cambiamento se penso che in fin dei conti
E ha proposto ancora di Massimo D'Alema nel suo intervento in Aula è stato molto esplicito perché in fin dei conti Massimo D'Alema Ministro degli esteri
Durante il Governo Prodi aveva definito aveva contribuito
A di finire tutto l'assetto di questo Trattato
E poi l'interruzione del il Governo Prodi a impedito la conclusione di su questo perché di fatto
La necessità di arrivare
Ad una conclusione positiva nei rapporti
Tra l'Italia e la Libia
Non è soltanto un fatto di natura storica cioè mettere una pietra definitiva sul sul contenzioso comunque sulle diatribe
Storiche
Che indubbiamente avevano indotto il Governo libico a istituire una giornata della vendetta
Ecco quindi credo che da una parte
Questo trattato a completato positivamente i rapporti tra l'Italia e la Libia e dice diciamo anche che
Questo questo trattato di amicizia
è riuscito anche a superare i confini tra Alitalia e la Libia e a
Dare un contributo per il rapporto della Libia con il mondo occidentale più adeguato e più e più costruttivo
E qui e quindi da questo punto di vista io dico che da una parte è meglio a vivere una giornata appunto dell'amicizia tutto altro che una giornata della vendetta e poi non dimentichiamoci anche un altro aspetto l'aspetto dell'Energia in fin dei conti
Instaurare degli ottimi rapporti con un Paese dal quale dipendiamo sia come petrolio sia come case in misura notevole credo che sia un fatto anche lungimirante
Perché il nostro il nostro Paese come tutti i Paesi e che sviluppati a come dire fame di energia e direi che anche da questo punto di vista il rapporto energetico con la Russia e anche la possibilità di fare in modo che
Ci sia
Una una una capacità
Di rapporto tra all'Italia e la Russia e l'Italia anche come elemento di trading on tra una Russia che
Esce oggi e il ventesimo anniversario della abbattimento del muro di Berlino quindi cucù una una storia quantomai e travagliata dell'ex Unione Sovietica che indubbiamente
Sta attraverso la posizione il Governo
Di Putin stanno sviluppando una capacità di migliori relazioni
Con l'Occidente in generale io credo che il fatto di aderire l'Italia come elemento che può contribuire porca di creare le condizioni migliorative nei rapporti tra la Russia e tutto il mondo occidentale mi pare che sia una funzione importate perché in fin dei conti
In momenti come questi in cui ci sono delle grandi tensioni penso ancora nonostante tutto
Alla alla situazione israelo palestinese penso alla situazione iraniana
Creare le condizioni e ridurre le tensioni credo che sia un ottimo elemento che un ottimo atteggiamento di politica estera cosa che l'Italia sta facendo sia con la Libia che con alla Russia
E lei trova che il rapporto con gli Stati Uniti in questo momento sia un rapporto sereno o come viene descritto da alcuni analisti un rapporto che ha
Devo menti di tensione un po'rispetto al discorso dalla politica estera un po'rispetto anche ad altre questioni e non so mi viene in mente la sentenza di euro su Abu Omar della scorsa settimana
Ma io sono stato anni orco un mese fa in occasione della
Della sessantaquattresimo ma
Sessione delle Nazioni Unite che ho ascoltato in quell'occasione
Gli spicci e di tutti i massimi esponenti di governo
Mondiali e quindi ho ascoltato anche il discorso di Obama appunto in assemblea generale un discorso molto aperto un discorso che sviluppa
Un rapporto di grande importanza dell'America come Paese che in duramente
Deve svolgere una grande funzione a livello mondiale ma anche una grande apertura verso il MUR chi la tira lirismo quindi credo che
La politica di Obama è una politica appunto di grande apertura in questo senso
Non vedo non ho visto anche parlando appunto con il nostro ambasciatore e con altri esponenti dell'Amministrazione americano non ho visto delle tensioni o comunque
Non ho visto elementi che possono immaginare una contrapposizione o comunque un clima un clima non adeguato piuttosto ho visto un'altra cosa ho visto che dell'euro OPA e quindi tutto ciò che rappresenta l'Europa se non realizza una politica più adeguate e una capacità
Di maggiore impegno ed Europa un'area che pur essendo un'area di di pace di sviluppo e anche di capacità economica ragguardevole di fatto
Viene emarginata nel contesto mondiale quindi questo io ritengo che debba essere oggetto di grande attenzione quindi il rapporto dell'Italia Repo
Otto anche degli altri Paesi e europei con gli Stati Uniti d'America deve essere un rapporto che nei costi TdB costituire
Q un grande un grande ponte di di pace di stabilità economica in ragione di tutti i temi che indubbiamente
Creano punti tensione nel mondo
E proprio per questo ragionamento sviluppando lo il fatto che l'Europa cerchi diverso no passetto
Deve essere come dire un inizio per per avere un ruolo mondiale e parlare con una voce sola
Certamente questa è la grande scommessa dell'Europa perché
In fin dei conti siamo di fronte a un po'a un mondo globalizzato in cui
Ormai si sono affacciate in maniera prepotente e lo dico in senso positivo
Tutta una serie di altri Paesi che sono dinamici e hanno quella grande capacità di essere aggressivi sulla politica mondiale
Penso per esempio alla Repubblica popolare cinese la quale di fatto sta investendo moltissimo in Africa
Sta investendo moltissimo sia dal punto vista economico sia dal punto di vista della presenza di maestranze questo sta a significare che
Quell'area che normalmente viene considerata
Di di competenza lo dico tra virgolette e dell'Europa sta invece come dire sta venendo meno in questo momento la
Posizione l'influenza la capacità di collaborazione
E quindi credo che questi sono gli elementi fondamentali quindi l'Europa deve TA attraverso questo nuovo trattato veramente avere la capacità di contare di più nel mondo alta altrimenti abbiamo indubbiamente
La via la via della della marginalizzazione io ritengo anche per concludere che
Questa Europa a ventisette
Vede a deve riuscire a riprendere anche dei concetti di cooperazione rafforzata su temi importanti in maniera tale che i Paesi che credono veramente l'Europa devono lì a generare
Su basi di omogeneità appunto quello che può essere uno sviluppo dell'Europa
Quello che Emma Bonino in sette si diceva portiamo avanti l'idea di un gettare
Indubbiamente nel senso che quando io Citto lei cooperazioni rafforzate dico
Valutiamo i Paesi che ci stanno per rigenerare e rilanciare un'Europa che a mio modo di vedere
Pur essendo stato l'allargamento un fatto importantissimo e fondamentale nell'economia generale perché
Ah rappacificato ha creato quest'aria appunto di di di di di Thaci di sviluppo e quant'altro ma qui ci bisogni di una iniziativa di natura politica che indubbiamente una una Europa a ventisette
Forse troppo diluita bisogna che un insieme di Paesi
Possa capire che ormai è in gioco la
Sopravvivenza forse questo è un termine eccessivo ma qui si tratta veramente di capire che in gioco la sopravvivenza dell'Europa come
Elemento che può fare politica a livello mondiale e allora
Sulla base per esempio delle cooperazioni rafforzate che parole sentivo dire che alcuni Paesi che credono inutili in un progetto si mettono insieme e costituiscono al locomotiva per quel progetto penso per esempio a un a un'Europa per la difesa
Nel senso nel senso positivo del termine
Non come potenza militare ma come potenza di rappacificazione dei punti caldi del mondo ecco oppure altre Altria altri al come di come per esempio lo è stata la questione delle euro la questione di Schengen ecco bisogna ri generare loro OPA attraverso delle accelerazioni
Che sono che possono essere fatti da Paesi che credono in questa funzione