Intervista a Maria Antonietta Farina Coscioni sul digiuno dei membri della Commissione Affari Sociali della Camera a sostegno dell'iniziativa di alcuni malati di SLA in Sardegna

Con Maria Antonietta Farina Coscioni radicale eletta nelle liste del Partito Democratico oggi iniziato il digiuno a staffetta dei membri della Commissione affari sociali
Della Camera i parlamentari del PD iniziano questo iniziativa di sostegno alla tua
Alto digiuno di dialogo con i malati distilla al diciannovesimo giorno
Ha iniziato Livia Turco che ha capogruppo in Commissione e c'è stata questa iniziativa di sit-in che i radicali hanno ottenuto di fronte
Alla sede dove si è tenuto questo incontro stato mosso regioni
Sì un sit-in a sostegno dell'azione non violenta
Iniziata dai malati di sclerosi laterale amiotrofica ormai i primi di novembre
è stato e importante che
Il corpo di tre malati di sclerosi laterale amiotrofica i cui nomi li voglio ricordare Salvatore usava Giorgio Pinna Mauro Serra hanno cercato di arrivare e di giungere alla cuore della politica e una politica
Scandalosa
In questo preciso
Momento con Governo silenzioso con non al Governo che nonna mantenuto e la parola data
Quindi un sit-in che ha cercato
Davanti la sede della Conferenza Stato Regioni
Di sostenere
Che di mantenere alta la pressione su di un tema importantissimo
Quello dei livelli essenziali di assistenza del decreto dei livelli di assimilati die divelti essenziali di assistenza che contengono
Il nomenclatore dei geositi delle protesi fermo al mille novecentonovantanove
Ma dalle frequenze di Radio Radicale gli obiettivi di questa azione e politica non violenta sono noti
Sicuramente sono noti ai più di cinquecento cittadini familiari e che si sono uniti in questi diciannove giorni di di digiuno
Ma in questo momento sono grata personalmente e politicamente
A Livia Turco che da oggi in sciopero della fame e alle altre colleghe del Partito Democratico e gli altri colleghi del Partito Democratico della Commissione affari sociali
Che hanno deciso di due di digiunare a staffetta in continuità con la mia iniziativa
Accetto dunque non rinvito sospendo
Il mio sciopero della fame sottolineo sospendo il faccio dunque questo gesto
Di ringraziamento nei confronti di colleghe di colleghi che si fanno carico anche loro in questo preciso momento ed in prima persona
Della sofferenza e della solitudine cui troppo spesso si vengono a trovare i malati di sclerosi laterale amiotrofica
Voglio sottolineare che questi diciannove giorni di sciopero della fame sono stati PESC caratterizzati da
Uno sconcertante darvi lente silenzio
Da parte del Governo ed in particolare del vice Ministro Fazio che si era reso disponibile al dialogo a partire dal dodici di novembre nella Consulta delle malattie neuromuscolari
E che cosa ha fatto da allora il il vice Ministro Fazio e Minniti e il ministro
Per il Ministero della salute e delle politiche sociali
Ha inviato semplicemente
Una lettera firmata dal Capo dipartimento del ministero dottor Filippo Palumbo una lettera una semplice lettera di richiesta inviata a tutti gli assessorati delle Regioni
Per chiedere una rendicontazione sui progetti ammessi a quel finanziamento di dieci milioni di euro del due mila e sette e del due mila otto sui comunicatori di nuova generazione
Una richiesta quindi una semplice lettera che è datata tredici novembre due mila e nove quindi il giorno successivo
Alla riunione straordinaria della Consulta delle malattie neuromuscolari e quindi lettera inviata solo dopo la nostra pressione e sollecitazione
Quindi io credo che
Questa iniziativa che prosegue ricordo con questo sciopero a staffetta
Dei colleghi del colleghi dei colleghi del Partito Democratico a partire proprio dal già ministro della salute Livia Turco non può che
Darmi forza darci forza e quindi il mio invito è quello di non mollare
E l'invito ripeto lo accolgo quello di sospendere
E per
Prender forza e per sostenere con maggior vigore
Per la vita dei malati di sclerosi laterale amiotrofica per la vita
Degna attraverso un'assistenza protesica ed un'assistenza personale
Tale da permettere quindi è malati affetti da gravi disabilità di dire sia la dignità sì fino all'ultimo momento in cui ritengono
Degna di essere vissuto