Intervista ad Antonio Stango sui lavori del convegno intitolato "1989-2009: dal crollo del Muro alla fine del regime di Ceausescu. Quel vento di libertà per l'Europa di domani"

Un convegno dal titolo mille novecentottantanove due mila e nove dal crollo del muro alla fine del regime diciamo Cesco quel vento di lì da per l'Europa di domani abbiamo i nostri i microfoni Antonio stando esperto di diritti umani membro del consiglio direttivo di Nessuno tocchi Caino ma anche
Se non ricordo male Antonio Tusa membro anche della direzione di radicali italiani giusto
Riunione preparatoria proprio di no e allora veniamo a questo convegno il periodo che estate per analizzare è un periodo densa di avvenimenti per non parlare di idealità e e tu eri all'epoca dirigente radicale proprio presso l'Europa centrorientale
Sì sono stato membro della segreteria Segretario federale del partito radicale che era all'inizio come esperienza transnazionale
Fossato lungo nell'Europa centrorientale in modo particolare eseguì molti degli avvenimenti dal crollo del muro di Berlino alla rivoluzione romena e anche attraverso Radio Radicale
Contribuiremo molto renderlo che la Repubblica italiana edotta indiretta di quello che stava accadendo in Romania senti se devi ritornare indietro con la memoria qual è la prima cosa che ti torna in mente
Ma delle due grandi le indagini di quel periodo così denso come tu dicevi sono e il il muro che fece in tempo ora a vedere poche settimane prima del crollo anche a manifestare contro diverso per l'ultima volta
Con tutto il suo carico di significato ideologico simbolico e poi queste grandi folle del rivoluzione romena che continuare ad dal TAR a formarsi a ondeggiare avere strade soprattutto di di Bucarest per tutti i mesi successivi o seguire rivoluzione e gli sviluppi fino alle prime elezioni libere
Delle venti maggio del mille novecentonovanta
Accanto a questo momento invece
Di di solitudine di di buio voti scontri di conflitti a fuoco come un periodo veramente il pieno
Di tensione ma è pieno di una grandissima speranza allora asse
Se c'è una immagine che fosse il più di tutte ci proietta quei verso l'Europa di domani e qui abbiamo voluto dedicare
La parte costume crede nel titolo del convegno di oggi la bandiera europea non si parlava ancora di Unione europea se non ha né i nostri slogan allora ma la bandiera europea che Ventura
Dal balcone dell'Università di Bucarest
Per quello un momento molto il problema che cosa è l'Europa per un cittadino centro rientrare
Oggi
Naturalmente come sappiamo E.ON è un momento di crisi
è una la speranza è andata in gran parte dell'usura allora era era più una speranza era quella di un s'sogno che non si aveva il coraggio di sognare e se non da parte di alcuni di alcuni diffidenti
Di alcune personalità che cercavano di guardare oltre a ciò che sembrava la realtà destinata ad essere tale ancora lungo
Ricordo che facevamo subito dopo la rivoluzione romena in diverso aiuta romene a Bucarest in particolare delle riunioni con i primi
Iscritti al partito radicale
E avevamo allora nelle stanze dove ci incontravamo per due cose la bandiera europea il il manifesto con il simbolo con il volto di Gandhi
Ecco quella rotta era era un po'il destino qui si sperava di poter giungere entro pochi anni
E difatti parlavamo allora di una Romania liberaldemocratica Melli Stati uniti d'Europa sentito pocanzi dicevi speranze andate deluse c'era qualcosa che era già prevedibile allora
Istituzioni schizzi perché nel mille novecentottantanove aveva purtroppo in sei accanto ai tanti fermenti libertaria una costruzione concreta di libertà
Anche una terribile minaccia almeno una rispetto al futuro che era stata la strage di piazza Tienanmen
Nel giugno dell'ottantanove
Io sono convinto che il mondo non abbia fatto abbastanza per evitare che quelle stragi si ripetessero non ha fatto abbastanza in un momento in cui il di regime comunista cinese
E era molto più vulnerabile di adesso molto più soggetto dico che possa essere ora
Alle pressioni da parte dei Paesi democratici per un rinnovamento in senso di libertà nel senso dei diritti umani
E all'interno della Cina quello non è avvenuto
Ed è stato un segnale molto negativo anche per quanto riguarda gli altri Paesi del mondo per questo l'Europa e vissuta soltanto in parte su quella spinta ideale quelle grande spinta innovatrice di libertà degli anni ottanta che è andata un po'per Vendola nella burocrazia e anche nel ritorno indietro pensiamo a quello che è la verità definiamo il caso Italia
Per rispetto ai diritti civili e anche in periferia democrazia politica sentì l'ascoltatore distratto si potrebbe chiedere ma parlavamo di ora parentale perché riferirsi alla Cina
Perché quell'anno quel mila novecentottantanove fu l'anno in cui l'Europa dette dei grandi segnali di novità di cambiamento full hanno
Che anticipo la fine dell'Unione Sovietica che formalmente sarebbe avvenuta
Nelle dicembre del mille novecentonovantuno
E in realtà quella spinta di repertare reciproca Goncourt tutto il mondo invece nel momento in cui in Cina avvenne quella terribile repressione di piazza Tienanmen
Delle proteste delle pressioni
Da parte dei Paesi democratici e ci furono ma non furono così forti come alcune che ne avrebbero voluto e andarono può esce mando nel giro dei ministri per
Concludersi del tutto nel giro di pochi anni
Per quello dico la spinta libertaria del mille novecentottantanove non è andata fino in fondo se
Senti in realtà mi piacerebbe affrontare il discorso proteste però Realpolitik e via dicendo ma è troppo lungo e complicato tu hai parlato di un
Di unione sovietica lilla rivoluzione finita
In Unione Sovietica ci sono stati gli anni anche caotici anni in cui le speranze di libertà e di democrazia erano molto forti e si andavano almeno in parte concretizzando erano gli anni
DRG negli anni in cui anche l'aveva come consiglieri alcuni personaggi tesi senso che avevamo conosciuto in anni precedenti in cui che andava rapidamente
Esaurendo il ruolo che era stato determinante per decenni e del Partito Comunista sovietico dichiarato per un certo periodo illegale
E si cercava di costruire la democrazia
Questo però fu bloccato da vari fattori la corruzione diffusa per esempio la guerra in Cecenia pieno della crisi cosiddetta della Casa Bianca con il bombardamento voluto da Eltsin
Nel ottobre mille novecentonovantatré
Insomma idoneo sistema Eltsin del crollo nel giro di pochi anni per essere sostituito da qualcosa di molto dei più autoritario
Dove credo ci sono stati
Numerosi passi indietro rispetto quei primi anni Novanta sentirla Cafasso questa domanda perché voleva vorrei sapere se
Se secondo te quanto ancora oggi che la vecchia Unione Sovietica diciamo così la alla Russia riesce ancora Enza are tutti i Paesi che una volta erano ho direttamente Paesi satelliti dell'unione sovietica e se e ha capacità a
Ancora di bloccare dei processi democratici
Di frenare seria se vuoi sia una capacità di frenata amarli limitata pensiamo intanto la Russia spesso e qui non non c'è dubbio che
Il tema di potere del Cremlino degli oligarchi fedele del Cremlino degli apparati militari e di sicurezza e tale da bloccare moltissimo gli sviluppi in senso democratico della Russia
Noi pensiamo alla della Russia pensiamo
All'Asia centrale ex sovietica alle cinque Repubbliche indipendenti della centrale ed al Caucaso ecco su questa zona la Russia può fare molto purtroppo per frenare i processi in più ostacola senz'altro per i processi di democratizzazione di libertà
In Ucraina e in Moldova dove c'è anche la crisi tuttora della Transnistria
Quindi questo accade
Torniamo ancora una volta noi Cina perché la Cina sta esercitando sempre più anche d'intesa con la Russia un un ruolo autoritario un ruolo di freno gli sviluppi democratici in particolare
E nell'area centrale dover legata da forti interessi
E dove esiste anche
L'organizzazione degli accordi di Shanghai gli accordi di cooperazione di Shanghai
Che mira a frenare l'estremismo l'indipendentismo il separatismo che anche un modo in realtà
Per bloccare le aspirazioni alla libertà all'autonomia di diversi popoli pensiamo agli auguri ma anche le aspirazioni di democrazia di tutti si
Sentiti faccio un'ultima domanda il ruolo dell'Europa oggi secondo tempo
L'Europa oggi può ancora credo riconquistare un un ruolo
Di tempio positivo così come aveva avuto dagli Accordi di Helsinki del mille novecentosettantacinque e per tutti gli anni ottanta
Può ancora farlo ma questo è estremamente difficile perché come ben sappiamo e troppo intenta l'Unione europea di oggi cercare di superare gli ostacoli alla propria stessa organizzazione alla propria strutturazione
Non un'Europa in questo momento che possa rappresentare una un'aspirazione
Per altri strati io voglio ancora sperare che questo possa succedere ed in un prossimo futuro Antonio io e ti ringrazio e ringraziamo Antonio no stando che era
Ricordiamo o non solo l'esperto di diritti umani ma è membro del consiglio direttivo di Nessuno tocchi Caino e della direzione di radicali italiani grazie
Grazie a voi