Intervista a Salvatore Pirruccio sulle condizioni dei detenuti nella Casa di Reclusione "Due Palazzi" di Padova, presso la quale si è tenuto il IV Congresso di "Nessuno tocchi Caino"

Con il direttore Salvatore per luccio parliamo di questo carcere che lei dirige da quanti anni sono ormai oltre sette anni che sono qui a Padova prima ero in Friuli euro attivato la casa circondariale di Tolmezzo
Quanti detenuti avete attualmente sono ottocentoventi
Una capienza è una capienza originaria di trecentosei cinquantaquattro trecentosessanta posti
Perché questo carcere come tanti altri essendo una casa di reclusione
Che era stata prevista per un detenuto in ogni stanza e che in ogni cella poi immediatamente raddoppiato e devo dire che fino al raddoppio gestiamo bene non solo ma credo che gli ospiti detenuti almeno non tutti ma la stragrande maggioranza preferisce stare in due in una stanzetta anziché da solo
Certo avere ottocentoventi persone allo stato attuale riusciamo ancora a mantenere in qualche maniera e a gestire ma certo ci auguriamo fortemente che non si vada oltre a questi numeri
Quanti Ingrassia avete annualmente all'incirca
Non saprei perché noi non siamo un istituto dove portano coloro che sono arrestati essendo una casa di reclusione non riceviamo
Detenuti che hanno subito i gradi di giudizio sono diventati definitivi che vengono qui
Con non non saprei dire un po'centinaia duecento trecento dipende molto dagli anni dipendente dalla giustizia
Ma lo che diventano definitivi detenuti vanno via dalle case circondariali vengono qui in casa di reclusione
Lei è consapevole del fatto che questa situazione considerata un'eccellenza
Beh certo non devo essere io a dirlo però devo riconoscere che
La situazione che abbiamo qui a Padova che è un po'diversa rispetto a tanti altri istituti pur non conoscendo gli altri istituti perché io faccio il direttore di Padova e basta
Però dobbiamo devo dire una cosa molto onestamente che
Abbiamo tante sinergie col territorio con le aziende del territorio che portano lavoro con l'attenzione degli enti locali che producono interventi con il
Sinergie con l'Università con le scuole tutto questo fa sì che noi si riesca
A creare dei percorsi Chavez richiamano riabilitativi ma insomma sono percorsi
Di riscatto della persona io li vede in questa maniera che coinvolgono circa se non ha svolte oltre la metà dei detenuti presenti
E devo dire che quando il detenuto scientemente fa questi percorsi aderisce quell'offerta che noi facciamo
Devo dire che la recidiva e molto molto mass a rischio a dispetto di di quello che può venire in genere in Italia dove i dati ufficiali parlano del sessantotto per cento
Non ricordo male di recidiva mentre noi attivando questi percorsi che effettuando il monitoraggio sulle persone che percorrono queste vicende possiamo tranquillamente dire che siamo nell'ambito del cinque sei per cento
La popolazione che detenuta qui è composta in parti ormai da italiani o quanti quante persone straniere ci sono
La maggioranza sono ancora italiani però con gli stranieri siamo giunti intorno al quaranta per cento che per questo a siamo diciamo in linea in media con
Quello che avviene in tutta Italia però insomma il sessanta per cento
Dei detenuti qui delle qui qui qui ospiti
Sono tanti quelli che aderiscono che cercano di riscattarsi e sono tanti quelli che riusciamo
A metter fuori con le misure alternative con i permessi e così via tipologia di reato chissà quanta
Come frequenza sicuramente quelli connessi allo spaccio di stupefacenti poi ve ne sono di tutto di più
Dall'ingresso dei clandestini a agli omicidi vi sono tante persone condannati all'ergastolo
Rapine naturalmente c'è di tutto
Senta la situazione e sono i numeri che lo dicono drammatica per quanto riguarda pianeta carcere in Italia lei
Con la Polizia penitenziaria del suo del suo carcera un rapporto in maggio e non buono quanti agenti ci sono
Rapporto buono con gli agenti certamente infatti
Mi aiutano si fanno addirittura loro stessi promotori di tante iniziative quali quella di oggi per esempio gli agenti che avevo sulla carta sono trecentocinquanta sulla carta perché poi
Perché sulla carta perché poi bisogna considerare che ogni giorno operano un certo numero di agenti che sono di gran lunga inferiore trecentocinquanta poiché vi sono coloro che sono in ferie coloro che sono ammalati insomma quelli che sono in GAI riposo e così via
Può e poi vi sono tante limitante cose da tante cose da fare tante iniziative da seguire che occorre un numero molto più alto di agenti rispetto a quello che ho
E invece per il trattamento
Trattamento abbiamo pochi educatori diciamo che
Ne abbiamo
Io stimo meno della metà rispetto a quelli che servirebbero consideriamo che se dobbiamo affidare
Un cento centoventi centotrenta detenuti ad ogni educatore considerando che siano tutti ci sono tutti definitivi dunque tutti per legge devono essere sottoposti a trattamento penitenziario per cui dare centocinquanta persone centoventi persone ad un educatore
Chiaramente non è che si possono seguire se
Vi fosse un numero più elevato penso che in questo momento sto siano assumendo altre persone
Un numero più elevato che consenta di prendere in carico per ogni educatore non più di quaranta cinquanta persone al massimo e allora si potrebbe magari fare ancora qualcosa in più
Ma il problema del carcere
Chiaramente nasce col sovraffollamento e questo quindi aprirebbe un'altra considerazione del tipo perché si entra in carcere perché ci sono così tante persone che finiscono in carcere
Ecco secondo secondo lei che cosa si potrebbe si dovrebbe fare quindi il ruolo della politica cosa chiede lei chiederebbe in questo in questo momento
Ma intanto si può intanto si può scendere il problema tra quelli che già son dentro e quelli che ci devono entrare che ipoteticamente possono commettere reati per quelli che sono dentro io ritengo che vadano incrementate le misure alternative
Bisogna cercare di accompagnare le persone al di fuori del carcere
Perché la certezza della pena non vuol dire stare in galera
Vuol dire essere seguiti che a seconda di ciò che si è commesso a seconda degli anni scontati a seconda di tanti altri fattori le persone devono riacquistare la libertà pian pianino
I devono essere inserite nel territorio perché e l'ha che comunque devono tornare prima o poi non è pensabile tenere una persona chiuso in cella
Come si dice proprio mi si passi il termine buttare via le chiavi e ci rivediamo dopo dieci anni dopo quindici anni quello sicuramente tornerà
All'interno degli istituti penitenziari
Per cui per quelli che sono dentro è auspicabile un ampliamento delle misure
Soprattutto misure che involge che coinvolgano i tossicodipendenti che quando non sono spacciatori di professione ma lo solo per necessità io ritengo che siano da trattarsi alla stessa stregua delle persone ammalate
Il carcere secondo me per i tossicodipendenti non serve
Presidente va trattato con programmi riabilitativi di natura sanitaria per cui bisognerebbe studiare
Delle comunità protette per carità delle comunità protette ma che non è il cane che non sia il carcere laddove si possa
Lavorare su un tossicodipendente anziché abbandoni la strada dell'ATO della droga
Questo per quello che sono per coloro che sono dentro quelli che sono fuori forse bisogna che ripensiamo tutti quanti un attimino a quando una persona deve andare in carcere
Commettendo quale reato deve andare in carcere commettendo le tanti come quelli che vediamo che non solo di particolare allarme sociale anche se
Parlando con la vittima del delitto ovviamente ti dirà sempre
Che che va incarcerato ma nella ragionevolezza di un popolo che si ritiene democratico forse possiamo stabilire quali dei delitti vadano puniti
Prego
No tra l'altro
Con questo Governo sono state anche messe delle fattispecie di reato dove realtà le vittime non ci sono tipo il reato di immigrazione clandestina è vero che attualmente
è un reato sanzionabile con un'ammenda potesse amministrativo
Però è uno di quei reati che non prevede
Come dire una persona offesa dall'altra parte
Sì attualmente la situazione
Leggi politica legislativa a porta appunto ritiene di affrontare il problema con Borgo mente azioni anche
In parte condivisibili qua certezza della pena né santi ecco la certezza della pena e bisogna intendersi come dicevo prima su cosa vuol dire la certezza della pena
Secondo me la certezza della vuol dire anche tenere o una persona fuori dal carcere però sotto controllo allora
Secci allarghiamo
Un attimino verso queste esperienze che sono di io ritengo anche per esperienza personale che sono al novanta per cento per non usare un termine
Ma al novanta per cento sono ben praticabili e producono degli effetti certi ottimi buoni
C'è questa proposta questo piano carceri al Ministro Alfano dice sempre che verrà presentato al prossimo Consiglio dei ministri non ha più volte abbiamo sollecitato in tal senso fare di quale prossimo sia transitata
Crede che sia esaustiva questa soluzione che viene prospettata
Guardi Piano Carcere
Per quanto io possa
Conoscerlo per aver sentito parlare perché come lei diceva non è ancora presentato ritengo che sia un ottimo punto di partenza
Ma certo dopo bisognerà fare anche qualche altra cosa ad esempio l'ultima volta che fu fatto l'indulto
Noi in carcere ci siamo alleggeriti molto e si poteva programmare ben ottimi percorsi però non è stato fatto niente subito dopo intende dire un'amnistia
Adesso non lo so no subito dopo l'indulto
No quell'anche perché se noi andiamo nella nostra storia dopo l'indulto con l'indulto abbiamo sempre visto che il legislatore ha fatto l'amnistia ed è giusto secondo me dal punto di vista squisitamente giuridica è giusto perché è inutile lasciare i fascicoli sui tavoli dei giudici se poi il giudice deve dire chiudiamo perché c'è l'indulto allora facciamo anche l'amnistia all'epoca quando fu fatta
Secondo me
Produsse nell'immediato dei buoni risultati però non è più
Il guaio è che non è più stato fatto nulla dopo dopo bisognava in nell'immediato bisognava pensare
A organizzare
La come dire l'impianto giuridico in altra maniera così da non giungere ai sessantasei mila capi oggi
Lei pensa che dopo il dopo l'indulto i rientri in carcere siamo stati siano stati molti perché questo è un po'il messaggio che
Diciamo è stato fatto passare sicuramente con la responsabilità sia politica che Dematté di formazione ovviamente
Guardi io su questo purtroppo non ho dati ufficiali non lo so però stando a quello che si diceva
Così sui media diciamo sì penso che si parlasse tra il venti il venticinque per cento di coloro che sono rientrati per cui
Oltre a parlare del venticinque per cento di quelli che rientrano dobbiamo parlare del settantacinque per cento che resta fuori
Un un giudizio su questa scelta sicuramente felice di fare il congresso di Nessuno tocchi Caino cui dentro
Allora la scelta non è nostra l'iniziativa di sogno darà atto e di Nessuno tocchi Caino dell'associazione tra lei e a
Ma variabilità quindi se io ho aderito molto volentieri
Sia perché ritengo che sia una cosa il tema proposto quello della parata moratoria internazionale delle sulle esecuzioni capitali e ancora una cosa che ci rende barbari almeno chi ce l'ha ancora noi per fortuna non ce l'abbiamo
E dunque bisogna battersi affinché questo venga abolito il tema dei suicidi in carcere un'altra cosa molto delicata
Per cui sono contento che sia fatto un un convegno di tal genere all'interno di un caso infatti l'amministrazione centrale ha immediatamente aderito alla richiesta
Per cui insomma non è solo questo bisogna anche
E noi lo facciamo da tanti anni bisogna che ci si apra
Verso la società che ci si apra verso il territorio
La gente cosiddetta comune quelli che stanno fuori dal carcere
Devono capire vedere visitare il carcere per vedere quello che noi facciamo dentro non pensare chissà cosa si fa oltre il muro no quest'anno
Tra il carcere a una struttura opaca
Certo ma noi dobbiamo cambiare il muro con il vetro così lo facciamo trasparente