Valdesi a Milano: le convinzioni religiose?

Alla Libreria Claudiana di Milano il sedici di gennaio si è svolto un dibattito dal titolo le religioni nello spazio pubblico tra pluralismo
E tradizione
Si tratta di un dibattito che parla di pluralismo che parla di laicità dello Stato ma che parla di laicità applicata applicata si è parlato di carcere si è parlato di scuola
E di scuola parliamo con Marco Bouchard magistrato a Firenze
Che ha illustrato la situazione italiana
In una relazione alla sentenza della Corte Europea re recente sentenza di ottobre a proposito della crocefisso nel sui muri delle aule scolastiche
Sì ho parlato di questa sentenza
Perché è un caso certamente sintomatico di come viene trattato il tema della laicità del pluralismo in Italia è una
Sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo che ha dato ragione a dei cittadini italiani
Io avevano appunto presentato un ricorso perché nella scuola frequentata dai bambini del loro i figli
Erano appunto affissi dei crocifissi nelle diverse aule
Siccome questi genitori avevano ottenuto delle mancate risposte da parte del TAR del Veneto al Consiglio di Stato si erano rivolti appunto al Consiglio europeo alla prego
Consiglio europeo che si era espresso
La cui sentenza ha avuto degli affetti in Italia
Qual è il
Dispositivo della sentenza della corte europea e quali le reazioni netta
La la Corte europea ha dato ragione a questi ai genitori
E a rigore lo Stato italiano avrebbe dovuto uniformarsi quindi togliere i crocefissi siccome il Governo italiano ha invece dichiarato che non avrebbe mai e poi mai tolti
La Corte ha condannato lo Stato italiano a versare un'indennità a questa a questi genitori
Comunque è molto curioso che immediatamente dopo quasi due giorni tre giorni e dopo questa sentenza
Sono fiorite in tutti i Comuni d'Italia sono tutti i Comuni sono in molti Comuni d'Italia delle ordinanze da parte dei ai sindaci
Che sanzionava hanno illo comportamento di chi mai avverse tolto questi crocifissi dai locali pubblici dove
Si trovava fisso richiamando in modo assolutamente improprio il decreto Maroni sulla sicurezza del due mila otto che appunto
Allargava i poteri dei sindaci ma in realtà di allargava in tema di sicurezza e di ordine pubblico non certo in materia di
Religione ovviamente sono già stati preparati dei ricorsi contro queste ordinanze però questo da un po'il segno di come viene interpretata la laicità in Italia dove si utilizzano insomma i crocifissi come
Delle delle spade dei bastoni per combattere le diversità culturali
Qui c'è un
Garbuio giuridico abbiamo una sentenza la Corte europea l'atteggiamento lo Stato italiano e il comportamento
Dei sindaci come ne usciamo cioè che pone un problema di gerarchia delle fonti probabilmente
No certo che c'è un problema di gerarchia delle fonti perché le ordinanze sono dei semplici atti amministrativi
La sentenza della Corte europea che interpreta il diritto comunitario al valore di un intervento della Corte Costituzionale sostanzialmente
Quindi
Siamo di fronte non solo ad una inadempienza ma addirittura una
Patente violazione come dire dei ai diritti fondamentali elementari dei cittadini europei
Si può dire è stato arrogante che si oppone alla legge
Benissimo sicuramente Sillaro dal bisogna in effetti ricorrere a degli aggettivi a che denominano al carattere perché evidentemente linguaggio giuridico non è sufficiente sicuramente questo è un gesto di arroganza e soprattutto è un gesto che finisce con
Come dire il danneggiare lo stesso simbolo religioso che si vorrebbe proteggere perché il significato
Di Cristo sulla croce ha un significato come dire di vicinanza al povero misera sofferente a chi è nel dolore insomma difenderlo in questo modo
Mi sembra poi alla fine se ha un grande insulto alle manifestazioni più pure della religiosità
Commesse ne esce c'è un'autorità che può statuire obbligare lo Stato rispettare la Corte europea della deliberati il disposto la Corte europea oppure semplicemente si tratta di una sentenza ordinatorio
No no no se se ne esce nel senso che la Corte Europea ha preso atto che non c'era nessuna disponibilità da parte del Governo
Italiano di ottemperare a questo tipo di decisione e prendendo atto di questo atteggiamento ha condannato
L'Italia a versare una somma a questa signora dopodiché si vedrà se lo Stato verserà o meno questa somma ma voglio dire la questione del crocifisso
Finisce lì non si va da altre parti se lo Stato si vuole vedere
Inadempiente ci saranno delle procedure di di di messa in mora ma non credo che voglia
Sulla base di un elemento di questo genere si prospetti un'esclusione dell'Italia dall'Unione Europea certamente però una comportamento molto sintomatico di come l'Italia come dire accettare e condividere le decisioni degli organismi supremi dell'Unione europea
Qui oggi si è parlato di carcere d'Italia
Uno Stato illegale da questo punto di vista
Anche rispetto alla normativa europea già subito una condanna a proposito per esempio dello spazio a disposizione di ogni singolo detenuto e carceri italiane sappiamo
Che non danno spazio nemmeno quello che le galline hanno quando si fa un allevamento umano invece che intensivo
Si può dire che
Anche sotto questo profilo quindi il lo Stato italiano nell'illegalità
Ma oggi abbiamo discusso di carceri più dal punto di vista
Religiose non dal punto di vista della
Come dire del rispetto dei diritti fondamentali
Dal punto di vista insomma del tema che ci ha impegnato oggi
Sicuramente lo Stato italiano
Si trova in una posizione anacronistica
Perché le carceri ora Maya sono stracolme di cittadini stranieri che ovviamente confessano nelle regioni più diverse e non certo quella cattolica
è una situazione di vero e proprio pluralismo religioso rispetto al quale insomma lo Stato non agli strumenti adatti è ancora fermo come dire al sistema
Della della Cappella Elia e non garantisce appunto la possibilità di
Dare assistenza religiosa tutti
I cittadini stranieri che appunto confessano una religione diversa
Ringraziamo Marc Bouchard magistrato Ermanno diciamo per docente di teologia pratica della Facoltà Valdese di teologia di Roma
Ha affrontato il tema della laicità nella scuola e si è soffermato sulla
Sull'insegnamento della religione cattolica come vanno le cose da questo punto di vista
Ma direi che vanno di male in peggio nel senso che
Le posizioni assunte ultimamente per esempio dal presidente della Conferenza episcopale italiana nel convegno degli insegnanti di religione
Del due mila nove a Roma
A in fondo
Non solo ribadito la posizione è nota ma la io chiedo ulteriormente irrigidita cioè è chiaro che da parte della Conferenza episcopale non c'è nessuna ma proprio nessuna intenzione
Di rivedere la propria posizione di un insegnamento confessionale
E adesso lo si vuole proporre
Expressis verbis a tutti a tutti gli alunni quale che siano dopo un'evidenza culturale quale che sia la loro appartenenza religiosa e questo credo che sia una affermazione piuttosto grave che non si occupa per nulla per esempio di tutti coloro che
Non si avvalgono dell'ora di religione
Per i quali la scuola italiana non fa assolutamente nulla ecco io credo che il cardinale Bagnasco avrebbe fatto un intervento
Molto intelligente se avesse per esempio richiamato la stessa scuola come lo fa per altri argomenti ad occuparsi seriamente di coloro che in fondo non hanno
Tutt'oggi nessun possibilità di ricevere una formazione religiosa culturale nell'ambito della scuola
Questo spiega la vostra affermazione secondo la quale la Chiesa cattolica che ha assecondate reso possibile l'abbandono della
Religione cattolica come religione di Stato
Con il concordato ma da messe dell'ottantaquattro oggi invece si comporti commessi
Fosse ancora religione di Stato a viso aperto esattamente esattamente l'unica cosa che è cambiata e che nel regime precedente
Uno studente che non volesse o la famiglia che lo non volesse che il proprio figlio partecipasse l'insegnamento della religione cattolica prima doveva chiederne l'esonero adesso c'è il sistema della valersi o non avvalersi ma di fatto non è cambiato non è cambiato nulla
E questo è veramente una situazione molto molto penosa direi per la realtà che intanto è cambiata radicalmente in questi ultimi venti e più anni
Le scuole sono cambiate se non altro appunto perché il numero degli immigrati e fortemente aumentato è aumentato anche il numero di studenti che non sono di confessione cattolica ma si fa finta che invece tutto vada bene che tutto debba funzionare così mantenendo appunto questo insegnamento come
Un fatto identitario nazionale
Che deve valere in qualche modo per tutti
è
Ovviamente siccome e questo corrisponde alle affermazioni e ai patti non deve essere questo l'insegnamento di catechesi certamente questo è chiaro ma non basta che
Dire questo per far finta che in fondo
In fondo una tipologia di insegnamento cattolico viene proposta tutti come se fosse appunto con qualche cosa che
Va da sé e cioè che tutti in qualche modo cattolici o meno debbano frequentare questa ora per avere un insegnamento religioso
Io credo che questo non sia più possibile vicina che in fondo
D'Italia rimasta credo l'unico Paese in Europa in cui era si va avanti in questa direzione di un insegnamento confessionale
Grazie grazie a Ermanno già
Elena combine ricco docente di storia e filosofia
A in prodotto l'argomento delle religioni e dello spazio pubblico tra pluralismo
E religione a partire da una considerazione che oggi
Sembra a dispetto della dettato costituzionale delle pronunce la Corte costituzionale di essere tornati ai tempi della religione di Stato e si è fatta una domanda
Quale forma deve assumere la presenza delle religioni lo spazio pubblico
Sì dunque una domanda indubbiamente difficile che riceve in questi tempi almeno
Come dire due risposte che mi simbolo sbagliate cioè da una parte c'è la risposta di quelli che afferma no che per garantire il
Sicurezza all'ordine occorra tornare
A far prevalere la religione maggioritaria insediata nel paese che occorra ritornare alle radici per difendere l'identità nazionale ma loro ma in questo caso
Si torna ad affermare il che e essere italiano equivale ad essere cattolico
In questa prima risposta noi vediamo se vogliamo fare degli esempi le reazioni che si sono avuti in Italia da parte di molti e alla sentenze di Strasburgo sul crocifisso
Di coloro cioè che affermano che il crocifisso è un simbolo di italianità è un simbolo della Nazione italiana e quindi lo usano come dire come
Uno strumento per marcare il territorio e distinguere la cultura della maggioranza dalla cultura degli altri le minoranze in terra negli immigrati
Abbiamo però anche una risposta se vogliamo specularmente opposta a questa che mi sembra anche anch'essa inadeguata cioè un po'la risposta alla francese cioè la risposta di coloro che affermano
Che per costruire delle democrazie milioni occorrerebbe togliere dallo spazio pubblico tutte le religioni e adesso spingerle nella sfera della coscienza dell'esistenza privata
Ma allora in questo caso ecco che lo spazio pubblico appare come uno spazio vuoto in cui non compaiono l'identità nei ghetti McCain e culturali e religiose
Ma compaiono solo individui cittadini che però finiscono per essere degli individui
Astrattamente uguali
Come se fosse appunto dei soggetti senza storia perché hanno dovuto lasciare a casa le loro identità
C'è un un un punto mediano
Qualcosa che
Possa rispecchiare il dettato della Dichiarazione dei diritti dell'uomo del cittadino ripreso all'interno della
Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo della dicendo del quarantotto cioè quel dettato che dice ogni uomo si intende che ogni donna ha diritto alla libertà di pensiero coscienza e religione e credo
E la libertà di manifestare isolatamente o in comune sia in
Pubblico che in privato la propria religione o il proprio credo nell'insegnamento nelle pratiche nel culto nell'osservazione dei riti
A me sembra che questo dovrebbe essere il compito di uno Stato democratiche laico illiberale naturalmente cioè uno Stato che neutrale non nel senso
Che cancella quegli ori tutte le identità e le religioni dallo spazio pubblico ma al contrario uno Stato che garantisca il libero confronto
Di tutte le idee di tutte le posizioni certamente sul piano di parità
Cioè lo Stato dovrebbe essere abito neutrali che appunto garantisce questa libera concorrenza tra tutte le opinioni comprese anche le opinioni religiose insisto su questo tema opinioni
Perché appunto quando entrano nella sfera pubblica i meriti ma quindi in un dibattito
Paritario tutte le convinzioni tutte le motivazioni anche quelli teologiche sono opinioni che vanno appunto come in tante sostenute con buone ragioni e e quindi anche le chiese in questo dibattito pubblico
Sono una voce tra le altre che quindi devono accettare di confrontarsi alla pari con chi opinioni diverse e devono anche accettare gli inevitabili compromessi senza ritenersi quindi
Come dire depositarie di verità indiscutibili questo non è compatibile con le nostre democrazie liberali
Gli Stati Uniti rispecchiano questa posizione che appena illustrato
è così a me sembra che il il caso mi recano rispecchi appunto la mediazione tra le due posizioni di cui parlavamo
Perché da un lato lo spazio pubblico e sicuramente neutrale nel senso che non privilegia nessuno e non discrimina nessuno al famoso primo emendamento della Costituzione americana per cui
Facendo un esempio quello di simboli
Nelle scuole americane non si può appendere alla Peretti il cocci fisso non ci possono essere preghiere non ci possono essere feste religiose
Appunto per non predilige aree né discriminare nessuno però al tempo stesso il pluralismo e visibili in questo spazio pubblico perché ogni studente
E il libro di esibire il simbolo della propria fede raggio ora appunto su un piano di scelta personale e non appunto di imposizione da parte dello Stato
Grazie grazie alla professoressa Elena Amba in ricco
Questo dibattito ricordiamo il tema era le religioni nello spazio pubblico tra pluralismo e tradizione è stato organizzato dal Centro culturale
Protestante parliamo con l'organizzatore Samuele Bernardini questo è una dibattito che si inserisce in un ciclo che avete organizzato
Sì esatto questo il primo incontro
Di una serie che avrà come tema generale le religioni nella società oggi noi abbiamo deciso di affrontare le varie questioni che oggi sono sul tappeto della del nostro Paese cioè quello che
Da una parte la necessità di avere delle istituzioni laiche dall'altra parte della presenza sempre più
Diffusa di comunità di fede varie nel nostro Paese e tutti i vari incontri
I prossimi incontri che noi organizzeremo oltre a quello di oggi che era il primo che appunto a questo titolo religione lo spazio pubblico tra
Rula Rillo e tradizione avranno un seguito ogni quindici giorni sabato trenta gennaio parleremo di questioni di bioetica con un
Titolo che queste o le religioni e la sacralità della vita nel dibattito beauty italiano nel senso che
E la questione dell'ABI
Di come si intende la vita che distingue le varie posizioni all'interno del dibattito bioetico poiché
Continueremo con un incontro successivo che ha per tema chiese secolarizzazione che sarà
L'incontro che servirà
Mettere a confronto il pensiero religioso col pensiero della modernità quello della scienza è quello della filosofia infine concluderemo
Il ventisette febbraio con un incontro che ha per tema
Le religioni e la laicità per vedere quello che
Da una parte letti che individuale dall'altra l'etica pubblica che può contraddistinguere i cittadini in questo Paese che abbiano o no una fede religiosa
Devo ricordare anche il luogo dove si terranno questi incontri si tutti questi incontri si terranno nella Sala della libreria Claudiana in via Francesco Sforza dodici barra
Grazie grazie a Samuele Bernardini del Centro culturale protestante con questa intervista concludiamo servizio che abbiamo realizzato presso la libreria cambiano di Milano appunto
A margine della dibattito religioni nello spazio pubblico tra pluralismo e tradizione
Un saluto agli ascoltatori di radio radicale da Emiliano Silvestri