"Una nuova Italia nell'Europa senza frontiere"

Primo oratore della mattinata Giovanni Berlinguer
Prego
I ricercare al fuori
Siccome il testo della relazione
Che abbiamo fatto insieme a Fabio D'Onofrio e Roberto Musacchio è stata distribuita io
Mi limiterò poche considerazione
Parto da
Dal fatto che ventidue settembre di quest'anno
Il New Scientist
Ha pubblicato una pagina intitolata perché un'Europa unificata può essere un'Europa più sporca
L'articolo tende a mostrare che
Le pure leggi del mercato
E quindi l'apertura pura e semplice alla circolazione delle
Non solo non porta di per sé
Maggiore pulizia
Ma comporta anzi rischi maggiori
Per l'ambiente
Questo però non deve essere assolutamente un array morale
Nel processo di unificazione europea al contrario
Deve essere uno stimolo a guidarlo
D'altra parte
Le difficoltà che investono nell'ambiente in Europa
Dipendono anche dal modo come fu impostata sin dall'inizio la comunità
Che nacque come
Comunità del Carbone e dell'Acciaio
Materiali nobilissimi
Ma la cui produzione e il cui impatto ambientale non sono certamente innocui
Si trasformò poi in mercato comune europeo
E in Comunità economica europea anche queste finalità validissime
Ma il mercato non garantisce l'ambiente
E l'economia
Non comprende in sé
Ne le leggi della natura
Ne i prodotti dell'arte e della storia di cui l'Europa e profondamente ricca
Vi è stato qualche passo avanti in una concezione più globale
Nell'atto unico nel quarto programma d'azione mille nove mille euro novecentottantasette mille novecentonovantadue ma insufficienti
A invertire la tendenza
Mentre tutte le elaborazioni internazionali ultima assai autorevole il rapporto Brundtland
Insistono sul fatto che la sfida oggi
Consiste nel fatto che i nuovi valori trovino un più preciso riflesso nei principi e nelle attività delle strutture politiche ed economica
E quindi che oltre al mercato inoltre all'economia ci sia
Una comunità politica è una comunità ambientale
Finora le politiche comunitarie che sono analizzate nel documento scritto anche in base a una relazione vera compagna vera squarcia Luppi
Presentata al seminario del gruppo comuniste apparentati sull'ambiente che si è svolto avuto in sé in ottobre
Finora la politica comunitaria
Non ha avuto un impatto ambientale positivo
Il documento si riferisce alla politica energetica
Alla politica dei trasporti alla politica agraria che probabilmente è stata la più nociva in questo senso
Incentivando
La quantità le coltivazioni estensive a scapito della qualità talvolta dei prodotti quasi sempre dell'ambiente
Dal quarto programma
Novantasei ottantasette novantadue ha preso corpo grazie anche al all'iniziativa del nostro gruppo al Parlamento europeo alla convergenza che si è realizzata su questi temi
Una notevole legislazione in campo ambientale da parte della comunità
Abbiamo un centinaio di direttive comunitarie
Sostanzialmente valide
I limiti più evidenti o in qualche caso i progressi
Sono da ricercare non solo nella comunità molto più spesso nella politica dei governi nazionali basta ricordare che la famosa direttiva Seveso che porta questo nome perché l'incidente fa venne qui nel nostro Paese ha impiegato troppi anni per essere recepita nella legislazione italiana è ancora
Non è applicata
Abbiamo inoltre fenomeni che hanno scala planetaria
Come la deforestazione
La desertificazione di ampie zone del mondo
Il rischio anzi la tendenza già in atto
A un mutamento del clima
A un aumento della temperatura con l'effetto serra
Il buco nell'ozono
E quindi è necessario
Che l'Europa dia il suo contributo in questo campo
Ed è utile uscire dalle contrapposizioni tra sviluppo quantitativo e qualitativo
Perché l'austerità non può essere intesa
Come penuria come astinenza
Deve essere intesa fondamentalmente come capacità di soddisfare i bisogni uguali
Con mezzi differenti
Cioè con mezzi più parsimoniosi più rispettosi delle cui lo dell'equilibrio ambientale meno energivori e meno inquinanti
Certo c'è anche una vasta gamma di di consumi
Superflui
Inutili e permettetemi di dire sciocchi
Gli amici i compagni che prenderanno l'aereo questo oggi per ritornare alle loro case troveranno nella tasca
Del
Sedile
Quell'opuscoletto cose belle da prendere al volo
Che è un campionario di oggetti di questo tipo io voglio menzionare soltanto quello che mi ha più colpito
La Prius sferiche elettrico a batteria
Che non mi preoccupa non mi preoccupa per il numero dei batteri ieri che dovrà essere necessario smaltire
Inquinando l'ambiente perché spero che non ci sia più di qualche migliaio di imbecilli totali che lo compri
Che lo
Ecco però
Se pensiamo al fatto che in Italia si producono cinquecento mila tonnellate
Di
Abbellimenti di imballaggi
Cioè di aver dubbi di imballaggi
Questa cifra ci preoccupa maggiormente
Decorazione gli imballaggi
Questa cifra ci preoccupa maggiormente
Tuttavia evidente che il punto fondamentale
E quello di modificare i modelli produttivi e di consumo
Per soddisfare bisogni
Elementari e bisogni qualificati che sono emersi grazie al progresso delle scienze dell'istruzione delle lotte sociali dei movimenti
Di emancipazione
E anche necessario assumere pienamente il concetto di interdipendenza
Perché oltre che politico
Questo concetto di interdipendenza e intrinseco alla rottura del pianeta nel quale viviamo
E se esiste una interdipendenza ambientale perché l'aria le accuse le materie gli scarti circolano
Nel pianeta
Deve esistere anche
Una comunità politica una unificazione delle volontà politiche per affrontare questi problemi ancora siamo in ritardo
I passi avanti che sono stati compiuti in questa direzione sono minimi
Si compiono al ritmo troppo lento
In rapporto al progredire di forze distruttive e al deterioramento della condizione ambientale
Io non mi soffermo sulle varie proposte e orientamenti di innovazione e conversione produttiva sulle quali già si è parlato in questo convegno e sulle quali in altre sedi comprese i documenti del nostro diciottesimo congresso
E il confronto che su questi documenti dobbiamo avviare con altre forze di sinistra in Italia e in Europa e con i movimenti ambientalisti
Sui quali ci siamo cimentati con maggior vigore con maggiore chiarezza di idee
Che nel passato
Alla riunione di Odense alla quale ho accennato sono stati anche denunciati dieci punti programmatici del nostro gruppo
Che coincidono per molti aspetti con la Risoluzione della conferenza sull'ambiente del gruppo socialista al Parlamento europeo che si è svolta a Lisbona il ventiquattro il venticinque giugno
E coincidono con gli orientamenti dei movimenti ambientalisti
Di gran parte del nostro continente ma oltre a questo c'è l'esigenza di affrontare il tema dei rapporti est Ovest
E dei rapporti nord sud
Partendo dalle comuni esigenze ambientali
E dalla consapevolezza che non solo lo sviluppo distorto ma più ancora la povertà spinge a rovinare l'ambiente
E che quindi bisogna affrontare il tema dello sviluppo
Nei Paesi del Terzo Mondo
Sviluppo sostenibile sviluppo che sia in grado di risolvere i problemi delle popolazioni
Di queste vastissime aree del mondo
La relazione scritta contiene anche
Alcuni punti
Di un programma ambientale per l'Europa non mi soffermo perché chi ha tempo lo può trovare
Tra le pagine dodici e quattordici
E giungo perciò
Alle conclusioni
Il punto di partenza sta nel fatto che la sfida ambientale entra in contrasto
Con la legislazione gli ordinamenti esistenti
E quali sono più basati sulla settorialità e la frammentarietà dell'intervento
Che rispondere che sul fatto di rispondere a una a una realtà che va oltre singoli ministeri e singoli stati nazionale
La sfida ambientale ha dimensioni globali
Bisogna perciò uscire dagli egoismi dei singoli Stati avvierà una politica che impegni tutte le nazioni
C'è quindi l'esigenza di avviare per tappe
Politiche mondiali che tendano verso un governo mondiale delle risorse
E dei cicli naturali né quando interviene l'uomo
Questa proposta accadde fu avanzata da molte fonti all'indomani della guerra compreso Einstein
Per la guerra fredda
Fu avanzata da altre personalità progressiste di vari Paesi oggi è ritornata d'attualità e oggi
La distensione internazionale il sistema di accordi che comincia a crearsi rende possibile percorrere questa strada
E l'Europa sta indicando
Che su scala regionale questa via è percorribile
L'Europa che vi talmente interessata al raggiungimento di questo obiettivo
Per la sua collocazione politica e strategica tra le due superpotenze
Per la sua posizione geografica e per la congestione
Della sua popolazione della sua economia
Ma anche per le straordinarie potenzialità intellettuali scientifiche per le sue tradizioni storiche e culturali
E per la sua vitalità democratica
Posso aggiungere che è un grande patrimonio culturale non solo della sinistra italiana ed europea ma anche del mondo cattolico
Di molte visioni religiose nella vita
è una
Idea universalistica internazionalista ispirata ai valori di solidarietà di arricchimento
Della persona
E dire qui libero del rapporto uomo natura e si possono perciò trovare grandi convergenze su questo terreno
Molti sono già i punti d'incontro l'ho accennato
Tra il gruppo del parco tra il gruppo comunista i gruppi socialisti ai movimenti ambientalisti in Europa non è un caso
E molte direttive comunitarie positive sono state approvate grazie a queste convergenze e ad accordi più largo
Il terreno
Il modo con cui ci prepareremo la scadenza del mercato unico
Può rispondere
Alla sfida immediata per avviare una maggiore convergenza di intenti fra tutte queste forze per lo sviluppo e per il miglioramento dell'ambiente grazie
Hanno inviato il loro saluto al nostro convegno il ministro Antonio Ruberti il ministro Lattanzio
E il vice segretario del partito socialdemocratico Ferdinando pacchiano la parola ora all'onorevole Stefano Rodotà
Va
No va bene
Conosciamo tutti i rischi dell'Europa a due velocità una economica ed una istituzionale
In tutte le occasioni anche ieri nell'incontro tra Richard dello e Ciriaco De Mita si manifestano virtuosi rifiuti dell'Europa di me dei mercanti ma in concreto
In concreto sappiamo tutti con altrettanta chiarezza
Che l'occasione dell'atto unico è andata sostanzialmente perduta
Che di nuovo sta davanti a noi e con più forza una Europa dei governi e delle impresse
Che Altiero Spinelli pur amareggiato e deluso già tornava a presidiare con generosa testardaggine proprio il terreno istituzionale
Ma appunto su questo terreno le difficoltà e le cattive volontà sono oggi prevalenti
O comunque tali da ostacolare in maniera decisiva un processo sia pur limitato di unificazione politica che appare affidato ormai con diffusa rassegnazione
Sostanzialmente alla forza delle cose economiche
Sì che il vero potere federatore intenso ed impegnato appare oggi quello della grande impresa
Sempre più internazionalizzata sempre più autonoma nei confronti delle politiche governative sempre meno condizionata da vincoli pubblici e da controlli collettivi
Con un sindacato ovunque vistosamente in crisi
è un'Europa dei cittadini e dei consumatori che ancora solo una speranza
Il già ingentissimo deficit di democrazia nel sistema europeo e dunque destinato a crescere
Rispondono di sì anche autorevolissimi responsabili dalle politiche comunitarie
E non potrebbe essere diversamente
Visto che più cresce il peso della dimensione e della decisione europea in tutta una serie di settori più si appanna la logica dei pesi e dei contrappesi e si rafforza quella dei poteri fuori d'ogni controllo formalizzato
E da band ragione Alfredo Reichlin quando nella sua relazione scrive che questo fenomeno è particolarmente vistoso in Italia dove cito appare irresponsabile l'atteggiamento del ceto politico governativo
Che allo stato delle cose sembra aver delegato il compito di guidare l'unificazione ai pochi grandi gruppi industriali alla finanza e alla Banca centrale
La prospettiva che sta davanti a noi se una diversa e più forte strategia
Non prenderà corpo e dunque quella che proietta e amplifica sulla scala europea
Una vicenda che osserviamo con preoccupazione nell'ambito degli Stati nazionali
Anche nel nostro e qui con particolare
Una concentrazione di una sostanziale privatizzazione dei poteri all'insegna della loro in controllabilità
Ne risulterebbe un Europa che non ci libera da vecchi e nuovi vizi e servitù nazionali ma al contrario li fa divenire regola dell'Europa comune
Per sto cercando di gettare un'ombra sulle radio sei giornate del novantadue con un atteggiamento miope e di ostilità preconcetta
Non credo proprio visto che proprio documenti ufficiali del nostro Parlamento hanno avuto parole chiarissime che vanno proprio in questa direzione ne ricordo sinteticamente due
Uno il parere unanime della
Commissione Affari costituzionali della Camera nell'ottobre dell'ottantasei dando seguito a una nota sentenza della Corte costituzionale numero centosettanta dell'ottantaquattro di cui fu
Relatore il ministro La Pergola
Bene in questo parere ripeto approvato all'unanimità si legge perché proprio l'arbitro rigorosa applicazione dei principi comunitari richiede una più puntuale
A partecipazione del Parlamento così come delle regioni del nel per le materie di loro competenza alla definizione delle posizioni che il Governo italiano assumerà insieme rielaborazione degli atti comunità
Anche per evitare che in assenza di adeguati poteri del Parlamento europeo si realizzino spostamenti non giustificati
Di potere normativo dalle sedi parlamentari agli esecutivi così invertendo sì il principio democratico Testa alla base del nostro ordinamento
E dando un parere sul disegno di legge sul coordinamento
Delle politiche comunitarie presentato dal sulle l'esecuzione pressione degli obblighi comunitari presentato dal Ministro La Pergola
La Giunta per gli affari delle comunità europee il ventotto luglio di quest'anno relatore Malagodi
A
Dice esplicitamente necessario rafforzare anche riguardo alla materia trattata nel disegno di legge
Gli elementi democratici nella struttura delle comunità europee e nei rapporti DS con il nostro paese so bene che di fronte a preoccupazioni come queste autorevolissimi si fa per dire ai nostri governanti alzano le spalle
Insistono nell'idolatria della decisione sempre buone non importa da che parte e come denti
Il tema vero di questa fase della politica europea e per le elezioni della primavera prossima diventa allora quello di una vera e propria sfida alla democrazia
Che rischia d'essere l'esito di un certo modo di concepire l'Europa
Anzi di una sfida ancor più clamorosa alla democrazia rappresentativa vista l'ostinazione con la quale ci si oppone a ogni rafforzamento del ruolo del Parlamento europeo
Si trasferisce così in Europa quello questo fenomeno di impoverimento della democrazia di uno strutturarsi non democratico di poteri che già prodotto distorsioni fortissima negli Stati nazionali
Questo allora e il vero tema comune che sta di fronte alla sinistra europea per la prossima scadenza elettorale
Che fare in tanti
Una coscienza il Pd Rita può essere certamente scossa da un referendum quale quello proposto da una legge di iniziativa popolare che parla di un mandato costituente da conferire al prossimo Parlamento europeo
Ma bisogna pur dire
Che è una certa fragilità soprattutto istituzionale di strumenti come questo rischia poi di produrre speranze precocemente deluxe come è avvenuto per quelle riposte nell'elezione diretta del Parlamento europeo
Un'altra strategia complementare è sicuramente possibile
E pur manifestandosi a livello degli Stati può produrre strumenti che non servono a riproporre o a rafforzare gli egoismi nazionali ma rendere più responsabile controllato e trasparente l'intero processo della Re
Decisione europea
Parliamo di casa nostra allora dove proprio in questi giorni il Senato sta esaminando un disegno di legge del governo sulle procedure per l'esecuzione degli obblighi comunitari
Che prevedendo ogni anno una sessione parlamentare comunitaria può avere effetti benefici
Soprattutto se verranno accolte con le proposte di modifica che tendono come Benedetto in un ordine del giorno illustrato dal senatore Arpe
Ad evitare che la razionalizzazione dei procedimenti di recepimento delle direttive comunitarie in assenza di profonde riforme
Circa le competenze e le funzioni del Parlamento europeo rischi si traduca in una ulteriore emarginazione delle assemblee elettive
Questo è particolarmente vero perché pochi processi di decisione politica legislativa sono così lenti oscuri e impenetrabili come quelli comunitari o meglio sono trasparenti sei per il governo e per quei grandi gruppi di interesse lobbies amiamo dire con una certa approssimazione in questo periodo
Che hanno i loro uffici a Brussel dove i loro efficientissimi plenipotenziari ottengono senza difficoltà quelle informazioni e quei documenti sempre negati ai parlamentari europei per non dire ai parlamentari nazionali
Come belve detta le regole sono capovolte e a Brussel la rappresentanza degli interessi prevale sulla rappresentanza politico
A questo vizio il disegno di legge del governo non pone e non vuole porre rimedio
Esso potrà far crescere la sensibilità per i temi comunitari
E far diminuire il tasso della nostra inadempienza nell'attuazione delle direttive ma essendo posto a valle del processo comunitario di decisione noti nel certo un rimedio all'assenza di interventi e controlli parlamentari su quel progetto
Sì che è giusto chiedere come ha fatto era cioè
Al governo di collaborare attivamente con le Camere comunicando come regolarmente non solo le proposte ma allo stato dei negoziati e sollecitando l'espressione di indirizzi parlamentari
O chiedere come ha fatto il senatore
Taramelli un coinvolgimento del Parlamento nella preparazione della normativa comunitaria
Prevedendo l'obbligo del governo almeno quindici giorni prima di ogni Consiglio delle comunità europee di informare le Camere degli argomenti all'ordine del giorno in modo che si possa svolgere su di essi un dibattito questo sarebbe sicuramente un passo avanti rispetto a quell'inutile articolo nove della legge di coordinamento delle politiche comunitarie la gente la legge centottantatré dell'ottantasette articolo che parla di comunicazione alle Camere dei progetti di regolamenti raccomandazioni e direttive e di possibilità delle Camere di inviare al governo osservazioni
Ho parlato non a caso di inutilità di questa norma perché si prevede la comunicazione alle Camere di documenti già pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità
E perché il potere di inviare osservazioni il governo le Camere lo hanno in ogni caso indipendentemente da quel che prevede Vallardi
Ma è proprio il termine osservazioni ad essere rivelatore così come l'obbligo di comunicare al de del con l'obbligo del governo di comunicare solo i Progetti
Esclusi soccorsi il potere delle Camere di dare indirizziamo dove e di pretendere dal governo informazioni puntuali sull'iter dei provvedimenti
E qui dunque che bisogna intervenire e si può farlo rapidamente dato che si tratta di materia regolamentare e che di riforma del dei regolamenti si discute in questo momento in entrambe legale
Sintetizzo così la mia proposta
Eliminazione dai regolamenti delle norme che non consentono alle commissioni di votare risoluzioni nelle materie comunitarie
Secondo previsione dell'obbligo del governo di fornire al parlamento informazioni sullo stato della discussione dei progetti
Sulle posizioni assunte o da assumere da parte del medesimo governo terzo
Costituzione senza pregiudizio per le competenze delle commissioni permanenti
Di una Commissione bicamerale o di due commissioni ad hoc per gli affari europei alle quali partecipi con voto consultivo anche una rappresentanza degli eletti italiani al Parlamento europeo
Queste sono via praticabili largamente sperimentata e già in altri Parlamenti che possono mettere anche alla prova la sincerità dei freschissimi nostri cultori
Della trasparenza e di una funzione parlamentare sempre più orientata all'indirizzo e al controllo
Tra l'altro il processo di decisione comunitaria oggi lento e oscuro non ne sarebbe affatto intralcia
Si avrebbe solo l'effetto di maggiore apertura del quale si gioverebbero non solo i parlamentari ma tutti coloro i quali sono interessati alle cose europee un piccolo ma non trascurabile contributo alla democratizzazione dello spazio europeo
E sarebbe pure rimosso un improprio privilegio del governo che continua a fare della politica estera una materia nella quale la competenza del Parlamento è solo successiva al momento delle decisioni e dell'impegno
Privilegio in sé ormai contestati
Ma che certo non può essere invocato in una materia che come quella comunitaria riguarda il modo in cui si definisce giorno per giorno l'ordinario al modo di funzionare dell'ordinamento interno questi piccoli passi possono consentire una qualche partecipazione parlamentare al processo di decisione con unitaria contribuendo così alla sua democratizzazione ma il tema della democrazia nella comunità non si esaurisce qui
Se protagonisti di questa fase non sono solo le istituzioni comunitarie di governi nazionali ma pure e sovente soprattutto alle grandi impresse e in quest'ultima direzione che bisogna anche fare passi significativi
Questo significa avviare un processo di redistribuzione di poteri riprendere il tema della democrazia economica io oggi non vuol dire soltanto poteri pubblici di Indirizzo e diritti dei lavoratori ma poteri diffusi di tutela diretta da parte dei cittadini
Uno spazio europeo dei diritti è un traguardo è oggi non ambizioso ma necessario
Il compagno Frezza prove grazie di
Andare alla segreteria
La parola ora a Umberto Cerroni
Io
Non farò che dare dei titoli
Al ai vari paragrafi della relazione che già distribuita
Il primo paragrafo lo intenderei universalismo e politica perché penso che una riflessione sulla civiltà europea sollevino un grande interrogativo
Come mai cioè
L'Europa ha prodotto una grande cultura universalistica e una politica greca
E spesso feroce
Mi sembrava un problema su cui bisogna riflettere per due motivi
Primo
Per vedere quale la gravità di questa rottura interna del meccanismo europeo
Che alla base per esempio delle due guerre mondiali
Che l'Europa ha generato
In questo secolo
Oltre che della grande cultura del novecento
Giovedì Proust Kafka
L'altro aspetto invece dato da un interrogativo diverso
In che misura una utilizzazione politica
Del universalismo europeo potrebbe non soltanto sanare
La meschinità
Della politica europea ma contribuire a risolvere i grandi problemi
Che i processi di unificazione del mondo oggi sollevano
è per questo che io metto a confronto l'affermazione gramsciana secondo cui la cultura europea è la sola storicamente concretamente universale
La lentezza con cui
Si procede all'unificazione politica della comunità europea e soprattutto la metto a fronte alla persistente divisione dell'Europa in tre euro a cui badate riusciamo a dare dei nomi soltanto ricorrendo a delle sigle economica
Che sottolineano appunto la radicalità dei contrasti
Economici lotto degli interessi che sta alla base della lacerazione dell'Europa
E la incapacità della coscienza universalistica europea a venire a capo di questi contrasti superando i corporativismi di varia origine
Il secondo paragrafo venti tornerei tre grandi flussi unifica tori del mondo contemporaneo
Non siamo di fronte soltanto a tendenze di unificazione dell'Europa
Questo è un aspetto di un processo più generale e eminentemente oggettivo
Rispetto a cui la coscienza politica culturale è in enorme ritardo
I veri processi unificate di unificazione sono processi materiali che hanno come protagonisti oggi Robotti i microprocessori e i computer
Questi tramano
Una trasformazione profonda delle forze produttive che è al tempo stesso una loro omologazione
E sulla base di questa tendenziale omologazione delle forze produttive in tutto il mondo nasce una richiesta di trasformazione dei rapporti di produzione e dei rapporti politici nel mondo
Rispetto a cui il ceto politico di tutti i continenti dimostra una grande lentezza
Questi processi di automazione di informatizzazione di telematizzazione
Determinano uno sconvolgimento
Che non può involge che non interessa soltanto i processi economici
Penetra in tutti gli aspetti della vita pubblica entra addirittura né nei labirinti psicologici e nelle concezioni
Culturali
In questo
Si manifesta a livello globale planetario una tendenza di unificazione che era già anticipata dalla coscienza universalistica dell'Europa
Ma la nostra cultura europea
In fondo i processi materiali determinano anche per esempio una tendenziale
Spinta verso la democrazia
E al contempo verso una nozione approfondita della centralità e anzi del primato della scienza nella vita contemporanea
Tendenze che erano state anticipate dal pensiero europeo a livello appunto culturale
I tre grandi flussi di unificazione quelli materiali quelli della scienza e quelli della democrazia hanno una radice proprio nelle tradizioni intellettuali e analitiche della cultura
Europea ma
Rispetto a questa tendenza
Quale oggi la consapevolezza delle forze politiche della per i ceti dirigenti in generale
Circa la necessità di
Rovesciare le categorie ricevute
E il rivedere criticamente anche le indicazioni politiche del passato
A me sembra che solo negli ultimi anni
La coscienza della necessità di una profonda revisione delle categorie della politica stia maturando nel mondo
E se dovessi indicare un punto di partenza
Resto molto vicino beh indicherei la tragedia di Chernobyl
A cui aggiungerei altri problemi che stanno sconvolgendo appunto le nostre categorie tradizionali e sollevando la necessità come ha scritto uno storico russo
Di dar vita a una coscienza collettiva metà nazionale
Alludo ai problemi
Della minaccia ecologica
Al declino delle risorse energetiche alla crisi idrica la geografia della fame e della sete
All'I alla droga al contrasto nord e sud del mondo e soprattutto la necessità di impedire la guerra atomica e nucleare grandi incendi o regionale che possono avvicinarlo
Di fronte alla gravità di questi problemi matura la consapevolezza che non si tratta di problemi estrinseci
E neppure di poli problemi etico politici
E si coinvolgono sempre di più la nostra individuale esistenza quotidiana penetrano nella psicologia ristrutturano il quadro delle ansie e delle insicurezze personali
Persino la morte nell'età dello sterminio per guerra nucleare o catastrofe ecologica
Cessa di essere una pura tragedia individuale
E diventa conservando tuttavia la carica dell'angoscia personale una tragedia collettiva come può nascere in queste condizioni
Il processo di formazione di una coscienza collettiva
Un altro punto della relazione lo intitolerà è dunque una coscienza planetaria
Che è il superamento non soltanto degli egoismi nazionali ma anche delle chiusure continentali
Dopo tutto aveva una qualche validità la definizione che hanno adottato invitava dell'Europa come una penisola europea della sia dobbiamo riuscire a riconquistare un orizzonte
Davvero mondiale universale visto che i problemi da fronteggiare scavalcano essi stessi le frontiere e i continenti qui ricorderei
La definizione di quel grande partito
Che ha avuto nome da da David di un che è stato spesso offuscato da tanti altri partiti il partito del genere umano
Che oggi una denominazione niente affatto retorica di fronte alle minacce che ci sovrasta
Un altro paragrafo lo intitolò la teoria politica europea a fronte di questa situazione
Giacché se è vero che noi abbiamo bisogno profondo di una revisione generale delle categorie ricevute non abbiamo molte altre risorse oltre al grande patrimonio
Dei classici del pensiero di cui l'Europa
Dispone
Del resto è proprio il nell'Europa che si è realizzata una straordinaria connessione
Tra il grande lascito dello ius civile dello ius gentium dei romani
E il moderno ius pubbliche come europeo
All'affitto Romano l'Europa deve la centralità certo dell'individuo come soggetto cum omini istanza negli Urso consti tutto un sì
E come portatore di attività ed interessi umani ma su questo lascito si è innestata la grande elaborazione pubblicistica delle nazioni moderne che ai suoi piloni portanti nella secolare tradizione parlamentare inglese
Nella precoce elaborazione italiana della sovranità laica Dante Marsilio da Padova nella più tarda ma esplosiva rivendicazione francese dei diritti dell'uomo e del cittadino e nella teoria tedesca dello stato di diritto
Né questo è finito
Con la classicità diciamo che ha e la tradizione del pensiero politico europeo serve invertita nel contrasto secondo fra liberalismo e socialismo che ancora domina l'intero mondo pur essendo nato qui in Europa
Dalla dialettica spesso asta paga ma sempre feconda di queste due tradizioni è nata e ha preso di colore l'idea modernissima della democrazia
Che in qualche modo assorbe le due tradizioni e in certa misura le scavalca imponendo a ciascuna di esse un ripensamento profondo spesso radicale
Di fronte a problemi del tutto nuovi come sono per esempio rappresentati dal suffragio universale per tutti anche per gli analfabeti
La democrazia
Che è nata dalla tradizione intellettuale europea poggia su fondamentali categorie che sono ancora oggi
Essenziali
Sovranità popolare rappresentanza elettiva rinnovabile suffragio universale divisione dei poteri principio di maggioranza tutela delle minoranze libera competizione politica e primato laico
Di una lex generalis Sonnino
Nata dalla volontà di tutti e quindi per tutti eguale non più una lex data
Ma una lex fare renda non più una legge ricevuta dall'alto da misteriosi poteri ma una legge da produrre costruendo una sugli interessi laici dell'uomo
Infine l'ultimo paragrafo lo intitolò umanitario scienza democrazia tre nomi che mi sembrano antichi e moderni contemporanei
Atti a designare sia i processi e i problemi che abbiamo di fronte
Sia le direzioni di risoluzione che questi problemi
Ci chiedono
Si tratta di rinverdire la capacità dell'Europa rielaborando patrimonio intellettuale ricevuto di fronteggiare problemi che essendo planetari si impongono anche alle grandi potenze anche alle superpotenze
Che sono certo
Più forti e ricche della comunità europea propriamente detta e che però spesso attingono debbono attingere al patrimonio intellettuale dell'Europa del resto
Tutte e due le grandi superpotenze
Hanno pare una costola europea e questa sempre più sembra suggerire
I temi fondamentali della distensione e della unificazione
Generale del pianeta
Ma non perché si tratti di dar vita o di rilanciare un euro centrismo ma al contrario perché l'Europa è stata l'unica patria o la prima patria del look universalismo
Fa parte quindi di superare in una visione generale
Del umanità e del mondo i particolarismi non siamo dunque concluderei
A quella finisse europei di cui tanto si parla da parte del pensiero debole il nichilista di fronte ai grandi elettori problemi della contemporaneità al contrario
Certo la gravità della situazione esige un impegno di rinnovamento intellettuale
Chi non è capace sentirà il peso di un declino imminente dalla nostra cultura macchine essa crede
Chi crede nella scienza nella democrazia e nell'Humanitas sacche scavando vinse spesso può trovare la forza per rinnovare le categorie ricevute
Affrontare i nuovi problemi e forse risolvere
Non ho remore Pannella
Un breve saluto un ringraziamento perché sta opportunità che mi è data il momento nel quale mi pare forse in Italia non si è valutato mai abbastanza
Quanto dal mille novecentosettantanove ogni anno di più
E dopo con la scomparsa di Alghero Spinelli
Che in qualche misura sempre sobbarcato da solo
Il compito di crederci tutti e tutti insieme nella direzione giusta
Dopo ricevo la scomparsa di Altiero Spinelli ci siamo trovati mi pare per il non solo per l'essenziale ma molto spesso anche per cose che non necessariamente dovevamo dare per scontate come Comune diciamo trovarti a lottare nella stessa direzione
Sempre di più con l'avvicinarsi delle elezioni europee noi stiamo registrando
Deve nell'ultimo anno assieme determinato delibere dichiarazioni del Parlamento europeo di grande importanza
E proprio avantieri alla
Commissione esteri della Camera
La fatica comune per ottenere che legge sul referendum quella sull'elettorato passivo comune in Europa
Venissero date priorità assolute acida acquisirle queste due leggi nelle prossime settimane ci ha visto impegnati assieme
Credo che non possiamo non ricordarlo ad una stampa e in genere quindi a un'opinione pubblica che è profondamente disattenta perché profondamente l'informale
Anche quelle cose che sono apparse in qualche misura eccessive
In realtà tempio qui devo ringraziare il ministro la pellicola che ha sottolineato tante volte l'interesse di queste iniziative del Parlamento europeo e anche molti altri ci siamo trovati che lo abbiamo oggi in mano
Dei grimaldelli forse per forzare
L'europeismo del pantano
Alla vigilia delle elezioni in cui ci troviamo ormai per esempio questa strana idea che è divenuta delibera il Parlamento europeo
Si sta per tradurre ci auguriamo nei prossimi giorni
Come atto unilaterale del nostro Paese
Il nostro Parlamento dovrebbero essere in condizioni nelle prossime settimane nei due rami di votare il fatto che in modo unilaterale in Italia hanno diritto alla candidatura i cittadini tutti i cittadini della Comunità europea
Io non credo che dobbiamo e possiamo sottovalutare l'importanza di una cosa di questo genere son certo che altri Stati non potranno non seguirci ma questo attacco
Alle strutture stesse anche psicologiche di conservazione
Della situazione preesistente di questa attuale
Mi pare dobbiamo prenderci conto e assieme che stiamo dando avevo dato questo contributo discorsi strategie di fondo ma devo dire se abbiamo avuto all'interno ciascuno dei nostri gruppi o delle nostre aree accentuazioni diverse
Più spine gli anni o meno spinelliana perché riguardava l'atto unico o le conseguenze dell'atto unico oggi mi pare evidente anche dalla posizione di questa nuova assunta dall'inizio di quest'anno il presidente dello mi pare assolutamente evidente che anche coloro che hanno vissuto come alternativa al cammino al processo
Segnato dal Parlamento europeo con la proposta di nuovi trattati l'atto unico oggi forse sono i primi a rendersi conto di quanto avessimo ragione oggi presidente del Nord mi pare
Che ha acquisito coscienza non solo dell'importanza ma della urgenza ed è la grandissima urgenza proprio in termini del novantadue della tonico del decollo finalmente di una corsa anche alla riforma istituzionale e questo mi pare estremamente importante perché si enfatizzato la difficoltà si sono enfatizzate le posizioni britanniche ed altre ma non si è sufficientemente tenuto presente quest'altro aspetto quindi il saluto di buon lavoro
Che intendevo anche a non amici e compagni federalisti europei il Gruppo federalista europeo ma insomma radicali
Semplicemente un modo anche oggi per sottolineare quello che lo ripeto con scarse evidente però e la realtà è quella per la quale abbiamo assieme tutti Segre presidente la commissione istituzionale quello per la quale abbiamo fatto un fondo squadra comune dobbiamo farla anche rispetto all'opinione pubblica
Alcuni penseranno che queste parole sono di circostanza nei due sensi possibili uno così un po'Shattered obbligo l'altra perché c'è questa storia
In giro del quale beh possiamo e tutti parlano perché per la prima volta diciamolo comunque da vent'anni il problema
Delle nomine del Commissione europea finalmente sta divenendo un problema poi politico anche per la mia tubo per l'opinione pubblica ma credetemi la circostanza per la casa sono qui e la circostanza per la quale e importante
Essere più consapevole che il lavoro è comune deve esserlo anche più organizzativamente comune per questa è l'unica vere circostanza che mi porto e qui mi rende felice di constatare come già le forze trainanti nella direzione giusta antica per alcuni di noi ci siete in prima linea a voi
Ciò detto ho detto altro non capisco perché dove avere complessi per dirlo qui grazie capolavoro
Ringrazio Marco Pannella per il suo saluto e per i contenuti che ha voluto dare a questo suo saluto do la parola a Renzo Trivelli
La prospettiva il mercato unico
Che qui abbiamo precisato e approfondito ha suscitato anche preoccupazioni Esterne talora disegno notevole
Basta pensare alle autorevoli voci che si sono levati negli Stati Uniti d'America
Persino con proposte di rispondere alla unificazione del mercato con una sorta di mercato comune del Pacifico
Alle quali credo ci sia riferito Craxi nel suo viaggio americano quando giustamente ha ho risposto che la reazione di quel dico la grande parte del mondo
No alla formazione del mercato unico non può essere una reazione di chiusura e di quella commerciale
Preoccupazioni per questa prospettiva ve ne sono anche in altre parti del mondo in particolare nel Terzo Mondo ed è di questo che io in pochissimi minuti vorrei parlare
Vi sono preoccupazioni notevoli non si sa quali farà ancora la politica agricola comunitaria con il mercato unificato che è un punto sensibile nei rapporti con il Terzo Mondo
Per cui penso che sia opportuno sulla base della piattaforma elaborata dal Parlamento europeo che dedicò una sua sessione alla questione dei rapporti nord sud
Porre esplicitamente il problema
Della politica comunitaria della politica della Comunità europea con il mercato unificato verso le aree del Terzo Mondo
Ci pongono qui tre questioni che io indico soltanto in maniera assai succinta
La prima è quella del debito
Sono a tutti note le cifre non importa che qui le riferiamo ancora come anche abbastanza conosciute sono le infinite proposte in più scene di avanzate per soluzioni tecniche
Il caglio rammento riduzione dei tassi trasformazione però la mia opinione è che il vero problema in quest'ambito dei rapporti monetari finanziari col Terzo Mondo notti acqua
Marsiglia nel mutamento nelle ragioni dei rapporti economici
Nel senso che pur adottando questo misure che attengono il peso del debito bisogna andare a un mutamento di qualità dei rapporti che siano fondati su investimenti produttivi
Dalle forze pubbliche e private dei Paesi del mondo avanzato
E con un rapporto di scambio più equo per i Paesi del Terzo Mondo
Attraverso la formazione di società miste un coinvolgimento delle forze economiche pubbliche e private del Nord verso i Paesi del Terzo Mondo
Il secondo grande in diritto che deve essere adottato e la pole lo può fare la Comunità economica europea è il rinnovamento
E forse anche un allargamento dell'esperienza del trattato di Lomé
Che io ritengo al di là dei suoi limiti di fatto uno strumento politicamente concettualmente o di grande valore
Perché a parte che è un trattato che è anche una valenza politica una sorta di parlamento comune tra l'Europa ai Paesi del Terzo Mondo
Tuttavia fondando chiesto sulla cooperazione finanziaria e tecnica
Su una certa regola di commercio
E su un aiuto al sostegno dei preti dei prodotti minerari e delle materie prime o per forza di un patto eh secondo me uno strumento di grande valore anche oltre la comunità
Ma il terzo Indirizzo è l'ultima questione che voglio sollevare la vera novità che deve essere introdotta nella politica di cooperazione al Terzo Mondo riguarda i rapporti tra l'Est e l'Ovest
Tra gli Stati Uniti e l'America tra la comunità europea e il Comecon per un'azione comune verso il Terzo Mondo
Si potrebbe qui fare un riferimento persino storico su quanto invece che lo scontro e la competizione Est e Ovest che abbia pensato
E quanto la politica delle sfere di influenza
è la contraddizione tra l'Est e dall'Ovest che abbia frenato lutti lupo del terzo mondo quando si aprono prospettive
Come
La pacche o per lo meno la non guerra tra i ready racket a ipotesi di soluzione del problema dalla Bibbia del Sudafrica le prospettive di soluzione concordata e del dell'Afghanistan o anche nell'America centrale
Tutto ciò da una linfa per sviluppo di grandissimo valore essendo riuscissimo con una iniziativa della comunità
E la comunica che il Parlamento ha proposto dialogo tra la comunità e il Comecon
A trasformare questi primi sintomi di una cooperazione politica esteri ove spie per la soluzione dei conflitti in un impegno economico
Si parla molto di piani marcia
Una cosa di questo genere può essere pensata usava come dell'Est e dell'Ovest è il terzo il terzo mondo
Il momento in cui tanto gli Stati Uniti d'America quanto all'Unione Sovietica hanno bisogno di cooperare dialetto avevo un rapporto positivo
Che può essere secondo me trasferito
Verso il terzo mondo come fatto politico nuovo
Noi abbiamo sostenuto questo da tempo persino in tempi non sospetti ricordo l'impegno di Berlinguer la carta per la cooperazione col gruppo che era animata da questa idea
Una cooperazione tra le due realtà del nord del mondo
è una boutade reale dal mezzogiorno del mondo del sud del mondo in cui problemi sono ogni giorno sempre più gravi
Questa mi sembra la novità sulla quale bisogna lavorare noi altri paesi per realizzare una convergenza di forze delle due grandi aree del nord e verso il Terzo Mondo
Termina qui la discussione generale sulle relazioni presentate fra Cervetti e da Reichlin
Allora la parola rapito nostro ospite il ministro La Pergola
Nel ringraziare
Gli amici promotore di questo convegno
Cortesi
Invito vorrei prima di tutto serbare che i cospicui contributi
Sono stati portati al dibattito dei temi certo ci fanno prima di tutto lettere
Sui problemi con riguardo ai quali il compimento del mercato unico può offrire
A tutta la sinistra l'occasione per definire il suo ruolo o almeno porsi il problema di un volo di una strategia comune deriso
Oggi diciamo che
La comunità riuscito ad un periodo di stagnazione di crisi dopo e gli ultimi vertici di Bruxelles
E dia nuove
E in effetti è stato risolto quanto meno il problema del conflitto interistituzionale in materia di bilancio dell'avvio dei fondi strutturali del reperimento delle nuove risorse
Con questo si è detto da ultimo ad Hannover
Che il compimento del mercato comune divenuto irreversibile
Ciò che per la verità
Significa soltanto che si è aperto il problema
Di come si deve insieme
Guardare
Al compimento dell'atto unico
Alla realizzazione del mercato comune e governare questa delicata fase dell'esperienza comunitaria
Che poi sbocca are in un avanzamento fondò la nuova delusione
Ora è chiaro che questa è un'occasione preziosa per la sinistra perché ci troviamo in un clima molto diverso
Da quelli in cui si è verificato il primo approccio all'integrazione politica europea
L'ora
Il disegno era quello di giungere una confederazione politica dal Nucleo di un'alleanza militare spostando
In sede comunitaria
Il baricentro delle scelte strategiche di alleanza militare e di campo ma lasciando nel dominio degli stati membri i problemi più gravi e pressanti dell'economia della crescita della società
Oggi come dice giustamente l'amico De Pasquale nella sua relazione in un mercato come banco di prova dell'economia come luogo in cui fa un groppo i problemi più complessi della distribuzione
Per la circolazione della produzione
E l'aria in cui si può veramente contribuire in maniera decisiva allo sviluppo istituzionale della comunità il punto è con quale comune Strategy
Quando maturassero le condizioni per unione politica europea saremmo io credo tutti d'accordo nella disegno di allargare come abbiamo detto più volte esternamente i poteri del Parlamento
Quello è il problema centrale
Allargare i poteri del Parlamento in tutta la sfera in cui il Parlamento esercita la sua funzione secondo i canoni la nostra comune democrazia
Il potere legislativo
Elevando la funzione dal Parlamento dal volo dell'Almera cooperazione a quello di una piena codecisione del consiglio
Il controllo politico addirittura investiti investitura della commissione
Il controllo delle spese e delle entrate in funzione delle scelte politiche che ne stanno alla base
Il potere di imposizione fiscale e soprattutto il potere costituente
Ma mi sia consentito di fare un'osservazione
Che vedo condizionare pesantemente anche il problema politico del rilancio del progetto d'unione
E molto importante o decisivo addirittura che il Parlamento forte dell'investitura popolare rigetti che almeno riesca almeno ad esercitare le funzioni e di competono in tema di disciplina uniforme del sistema elettorale europea
Purtroppo il Parlamento non ha ancora potuto detta una disciplina di questo
La quale avrebbe risolto
O almeno potuto risolvere
Il problema
Di di una mobilità transnazionale delle candidature
Il problema
Dei modi in cui si formano gli euro partiti che possono a loro volta costituire il crogiolo in cui viene a maturazione la spinta politica decisiva per l'integrazione
E così siamo ricaduti all'indietro nella necessità di dovere ciascuno degli Stati membri per ora legiferare in materia di legislazione elettorale
Con la conseguenza che se c'è un'apertura
Non può trattarsi altro che di un primo unilaterale passo come sta accadendo da noi in Italia in materia di
Elettorato passivo che non sortirà ciuffetti sino a quando non coopera con le analoghe misure degli altri stati membri
Ed è per questo che anche il rilancio del progetto d'unione
Votato
Con una dichiarazione del Parlamento poi trascritto in altre risoluzioni
Che dovrebbe mobilitare
E mi auguro che così si la opinione pubblica
Ha lasciato purtroppo finora le acque stagna
Ma il problema attuale oggi non è quello della riforma del Trattato purtroppo non c'è nessuna indicazione a livello dell'organo intergovernativo che uno sviluppo del genere sia possibile il problema è quello di come attuare
Realizzare le previsioni dell'atto unico
Ed è qui che la sinistra può giocare un ruolo importante
Può giocare un ruolo importante
Perché nella politica di liberalizzazione che si concreta nella rimozione degli ostacoli che ancora impediscono la libera circolazione dei fatti produttivi si poggia fermamente inserire
Una linea di resistenza a quella che prodotta prima chiamava la privatizzazione il rischio della grande criminalizzazione del fenomeno del integrazione comunitaria
Ma
Perché si può andare avanti e concordare almeno le prima fondamenta di una politica industriale comune che passa attraverso l'ammodernamento delle strutture produttive
La dimensione di scarlatta per esigenze convenienza delle specializzazione la preoccupazione di preordinare la capillare funzionalità del mercato
E di rendere funzionali i circuiti distributivi e consumatori la risposta alla maggiore domanda di beni di consumo gli incentivi alle piccole e medie imprese in relazione alle politiche regionali insomma
Una risposta alla tesi conservatrice del mercato dinamico e flessibile che serve solo ad affilare le lame della concorrenza
Una politica di crescita
Che valorizza la domanda
Non lo perde la flessione del sei del salario incentiva la creazione di nuovi fonti di lavoro una capacità autonoma di sviluppo della comunità
Anche al di fuori delle congiunture favorevole indotte dalla caduta dei prezzi delle materie prime e del teatro
Un mercato come hanno detto più volte i partiti socialdemocratici non solo libero ma giusto
Ma la cosa più importante l'iniziativa di maggior rilievo sul piano istituzionale in questo quadro è senza dubbio la politica sociale non occorre che mi fermi a ricordarla
Mi fermo soltanto sugli obiettivi del piano dell'orco ai quali deve servire la programmazione integrata
La programmazione integrata
Qualche Dell'Orto
Propone come nuova filosofia della comunità
Il partenariato come dice lui tra la comunità allo Stato il potere locale privati imprenditori non è tanto una simulazione quanto un'anticipazione del federalismo si intende
Che la programmazione integrata che la comunità
E in grado di realizzare sta dentro la sfera delle attribuzioni e delle risorse finanziare della comunità anche dopo il raddoppio dei fondi strutturali
L'ammontare riservato alla politica sociale regionale della comunità non supera lo zero tre per cento del prodotto lordo della comunità
Perciò il problema deve essere quello di generalizzare questa formula della programmazione integra
Grazie alla quale la comunità lo Stato il potere locale
Contribuisce
E insieme con i privati interessati allo sviluppo globale del territorio questa è sempre stata una precisa vocazione della sinistra ed il momento è giunto per metterla a frutto
Moltiplicando nelle occasioni in un recente convegno insieme con i ministri omologhi della politiche comunitarie abbiamo disegnato un nuovo scenario degli strumenti della coesione
E questa che Cervetti chiamata prima sfida del processo d'integrazione in corso
Euro consorzi euro programmi euro agenzie in cui entri per la prima volta
Come
Prodotto della coesione spontanea la Regione
L'università
Il centro di ricerca scientifica
Riflettiamo per un momento sul grande significato
Della
Possibilità di mobilitare nel processo di integrazione europea
Gli strati sociali
Le categorie diverse dalle grandi imprese
Che sono pronte
Che avverto
L'esigenza di muoversi invenzione diverse da quelle nazionali
Qui le cose dette da Cerroni mi sembrano molto importante
Un sistema che moltiplicarsi
I modelli di cooperazione tra la comunità lo Stato le università le agenzie
Che rendesse attuale della Comunità europea
Perché attuale sarebbe non prematuro
La fase più avanzata e matura degli Stati federali anche senza il supporto dell'unione politica sulla base del consenso
Darebbe senso del corpo proprio la nostra tradizione
Europea
Cerroni diceva giustamente che abbiamo tre valori in comune
L'individuo al centro del esperienza politica la rivendicazione di diritti lo Stato di diritto
Ebbene
Forse
Il frutto più maturo di questo processo d'integrazione in corso sta nella possibilità di cominciare e mi pare che lo dicesse anche lo stesso prodotta
Un'opera di sistemazione dei diritti scheggia scaturiscono dalla realizzazione dell'attore
E che non possiamo comporre via via Trieste questi strumenti della cooperazione in un sistema in una prima cittadinanza comune diritti del consumatore i diritti del produttore
Diritti dello studente diritti del lavoratore del lavoratore
Comincerà anche prima della inserzione nel mondo attivo del lavoro
Un sistema di di qui si vede
Come pesa la tradizione dello stato di diritto se l'integrazione europea ha mosso notevoli passi avanti dal punto di vista normativo
Si deve soprattutto alla presenza di una corte di giustizia a un principio di garanzia che il Comune prodotto delle democrazie occidentali oggi non si deve certo a un processo di sovranazionalità in nel senso dei poteri democratici o elettivi
Detto questo
Una
Ultima osservazione sull'altro aspetto il cui tarda Cervetti nella sua relazione la sfida dell'espansione della comunità
Anche questo problema si riflette sul piano istituzionale
Letta cominci a bussare alle porte della comunità e si dice ma se la comunità deve estendersi fino a includere le città non può certo progredire nel senso dell'unione politica
Si aprì l'apporto
Anche con l'Europa del
Passiamo ora cominciare a ragionare di un sistema diversificato di rapporti in seno alla regione europea
Senza negare l'identità della Regione malgrado quando
Gli obblighi
A seconda delle intensità dell'estensione dell'ampiezza del fenomeno della collaborazione
Col ministro degli esteri inglese
Qualche settimana fa
Ci siamo un po'misurati su questo terreno
Attuato realizzato l'atto unico
La possibilità dell'unione monetaria costituisce dice dello la cartina di tornasole per vedere chi vuole andare avanti
Si può cominciare a pensare una comunità in cui costituirebbe Unione lasciando indietro
Chi non vuole costituire
Questo è un primo problema
Ma il secondo problema
E possiamo costituire uno spazio giuridico europeo che includa letto senza inserirlo nella comunità ma componendo in una più ampia regione europea
E se così è perché non pensare una regione europea nel quadro delle Nazioni Unite che renda possibile la cooperazione con l'Europa orientale
Con la distensione
Il sistema delle organizzazione regionale tornerà fiorire perché rimosso il pericolo di veti incrociati al Consiglio di Sicurezza lo schema delle organizzazioni regionali
Torna utile anche forse in Europa per muovere dalla pace
Alla fruizione un comune della pace erano cooperazione economica i rapporti di buon vicinato al coinvolgimento dell'Europa dell'Est in tutti i rapporti in cui gioca un ruolo rilevante universalità della cultura europea e una rete universitaria duro per livello
Del dopo Lauria non potrebbe io credo non figurare anche l'Europa orientale se ne facesse richiesta
Bene
Questi in breve i problemi dell'attuazione dell'atto unico
Ma non posso chiudere senza un'informazione
E passato l'altro ieri in Senato a larghissima maggioranza il disegno di legge sull'attuazione degli obblighi comunitari
E quali
Il tutti i gruppi
Hanno dato un contributo pregevole
Volevo dire all'amico Stefano Rodotà
A proposito del Po del problema pressante che solleva
Che nel disegno di legge si incontrano tre novità e li elenco rapidamente una legge comunitaria annuale è una sessione comunitaria del Parlamento
Per la prima volta mi pare il Parlamento in Italia un'occasione per pronunciarsi sui grandi problemi dell'integrazione europea e predisporre un quadro di tutte le misure che occorrono per attuare il flusso delle direttive di quello stesso periodo di tempo
Dove è prevista la delegificazione si tratta di un delegificazione oculata circoscritta governata autorizzata dal balcone nelle materie tecniche di cui il Parlamento non si occuperebbe
Secondo punto tutte le regioni sono state abilitate ad attuare le direttive comunitarie indistintamente lo Stato ha una funzione rituale di legislazione suppletiva
Terzo punto e previsto una conferenza
Sul versante comunitario tra lo Stato e le regioni per il dibattito preventivo
Ma per quanto riguarda il problema che il flusso allevarli si dice il Governo in forma le Camere
L'articolo sette sulle procedure comunitarie di approvazione dei progetti che rivestono rilievo di politica generale e trasmette al Parlamento i documenti che corredo nei progetti di direttive e di regolamenti e le proposte di altri
Atti sottoposti all'esame del consiglio della Comunità europea il governo all'inizio di ogni sessione semestrale del Consiglio delle comunità europee riferisce al Parlamento sul programma di attività presentato alla presidenza di turno il ritmo
Del funzionamento degli organi politici comunitarie semestrale
Il programma semestrale e comunicato in anticipo al Governo con un'indicazione di massima dello stato d'avanzamento dei lavori per il resto devono provvedere i regolamenti parlamentari
Le Camere devono attivarsi
Quei la legge non poteva andare oltre senza penetrare nella sfera del regolamento che le era precluso ma mi pare che questo sia un primo bagliore un primo soffio di quel democrazia diffusa
E per così dire di quella democrazia di sostegno della democrazia comune che vogliamo costruire
Ma che stenta e tarda ad apparire fino a quando non riusciremo a investire il Parlamento di Strasburgo dei poteri che competono ad un organo direttamente eletto dal popolo
Ringrazio il ministro La Pergola per il suo intervento che ha rappresentato un vero e proprio contributo ai lavori del nostro convegno
Allora la parola Giorgio Napolitano
L'animale
Credo si possano affermare nettamente
Che dal mille novecentottantaquattro si è venuta a consolidando ed estendendo tra le forze di sinistra la scelta europei dica
E prendo per il punto di riferimento il mille novecentottantaquattro non solo come hanno elettorale ma come momento importante di maturazione politica
Accade infatti che nel giro di alcuni mesi
Sì succedessero fatti altamente significativi tali da configurare una svolta nello schieramento della sinistra rispetto all'obiettivo dell'unità europea
Nel febbraio del mille novecentottantaquattro lo storico voto con cui il Parlamento di Strasburgo approvato il progetto di unione sostenuto da Altiero Spinelli
Vide la maggioranza del gruppo socialista e la maggioranza del gruppo comunista pronunciarsi a favore nel maggio
François ammetterò si rivolgeva al Parlamento europeo con un discorso di forte determinazione e coerenza portando l'assenso della Francia
Del governo e del Partito socialista al disegno ispiratore del progetto Spinelli su cui pure tre mesi prima gli eurodeputati socialisti francesi non erano andati al di là dell'astensione
All'inizio dell'anno il partito socialdemocratico tedesco aveva definito col un importante saggio di posto M che il proprio impegno a operare per l'auto affermazione dell'Europa
Prego
All'inizio dell'anno dicevo il partito socialdemocratico tedesco aveva definito con un importante saggio di costo e mucche il proprio impegno a operare per l'autoaffermazione dell'Europa
Nelle elezioni del giugno il Partito Comunista Italiano otteneva un eccezionale successo nel quale l'omaggio alla figura di Enrico Berlinguer
Si fondeva con riconoscimento per la serietà dell'azione europei Istica Daloui e da noi condotta in stretto raccordo e con il prezioso contributo di Altiero Spinelli
Da allora
La scelta di una dimensione europea per la strategia delle forze di sinistra e la convergenza tra diverse componenti della sinistra su terremo della battaglia per la costruzione di un'Europa unita hanno conosciuto nuovi più decisi vorrei dire irreversibili sviluppi
L'ingresso della Spagna nella comunità
Ha avuto come protagonista un partito socialista
Che da posizioni di governo appuntato risolutamente sulla carta di un pieno inserimento del Paese nell'Europa democratica quasi come sbocco conclusivo della rottura col passato franchista
Il Partito socialista francese ha via via approfondito l'operazione europea Istica dichiarata dammi però fino a condurre e vincere in quell'assegno le elezioni presidenziali di quest'anno e sia pure con margini più ristretti le successive elezioni politiche
Il partito socialdemocratico tedesco ha portato avanti la sua elaborazione il suo impegno sui problemi dell'Europa
Nei congressi di Norimberga del mille novecentottantasei e di ministero del mille novecentottantotto ancorando a quella scelta
Il progetto di nuovo programma fondamentale la bozza di il sei
Il Partito Comunista Italiano attratto del Congresso di Firenze del mille novecentottantasei
Le conclusioni di una lunga ricerca ed esperienza rinnova Trichet ridefinendo sì come parte integralmente della sinistra europea
Quello dell'europeismo si è confermato negli ultimi anni resta un essenziale prima di unità nella sinistra italiana
Innanzitutto tra i suoi due maggiori partiti pertanto questi possano continuare a dividersi supposizioni e prospettive politiche e di come
Ho citato quelle che a mio avviso possono considerarsi le forze trainanti di un'azione europei storica della sinistra
Cioè i partiti più rappresentativi dello schieramento di sinistra in quattro dei cinque più importanti Paesi dell'Europa comunitaria
Ma non si deve trascurare la scelta compiuta dai partiti della sinistra in altri Paesi
E non si deve neppure trascurare l'evoluzione compiuta dal partito laburista inglese
Non sottovalutiamo di quest'ultimo le persistenti difficoltà e contraddizioni ma se si legge il discorso pronunciato da Neil Kinnock al congresso dello scorso mese
Si può misurare il cammino percorso il passaggio da una linea di contrapposizione al processo di integrazione ad una linea di confronto sugli indirizzi dell'integrazione
Accusando alla signora Thatcher di tirarsi indietro per ostilità a ogni dimensione sociale
Rispetto all'idea stessa di comunità Kinnock ha affermato i laburisti vogliono che l'Europa sia non solo un mercato ma una comunità e intendono battersi perché il mercato unico abbia come suo asse la giustizia sociale
Non voglio tacere sulla realtà dei partiti comunisti
Che al di là dell'Italia non sono in nessun altro dei dodici Paesi la forza più rappresentativa della sinistra e in parecchi a cominciare dalla Germania e dalla Gran Bretagna non sono rappresentati in Parlamento
Con alcuni di essi ci siamo in questi anni confrontati in seno al gruppo comunista di Strasburgo
E hanno purtroppo ha preso corpo punti di vista diversi e inconciliabili su questioni fondamentali di scelta e prospettiva europeisti
Ma tra il nostro partito e qualche altro partito comunista rappresentato a Strasburgo come quello spagnolo
Il dialogo è stato e continua a essere fecondo e motivi di ripensamento un approcci più realistici affiorano anche in partiti comunisti prima attestati supposizioni negative
Al di fuori dell'ambito del Parlamento europeo si può citare come esemplare la posizione sull'Europa assunta con un recente documento dal piccolo partito comunista inglese
Non privo peraltro di prestigio e di udienza nella sinistra di quel Paese
Noi dobbiamo rinunciare a ogni possibile sforzo per favorire un'evoluzione in senso europeistico né i partiti comunisti ancora caratterizzati da pesanti chiusure e nello stesso tempo dobbiamo garantire la massima chiarezza e autonomia alla presenza dei Comunisti italiani nel Parlamento di Strasburgo e più in generale sulla scena europea
La sinistra deve essere impegnata senza riserve congresso delle sue forze da protagonista nella costruzione dell'Europa unita il che significa oggi in concreto nella realizzazione dell'atto unico e l'amico alla Pergola converrà nel superamento dei limiti dell'atto unico non diciamo sia chiaro che questo compito può essere assolto dalle sole forze di sinistra
Sono necessarie possibili le più ampie intese in ciascun Paese e non c'è per la verità esempio migliore di quello italiano
E nel Parlamento europeo innanzitutto su obiettivi di carattere istituzionale ma alle forze di sinistra spettacolo aggiungere gli ideali e i valori dell'unità europea con i contenuti il politiche fortemente caratterizzata in senso progressista
Così da fare dell'Europa un soggetto di iniziative lungimiranti un luogo di esperienze rinnova attrici e mi pare importante che da parte di grandi partiti socialisti e socialdemocratici
E di un partito comunista come il nostro sia compresa la necessità di nuove armi riproporre ad una scelta netta e conseguente per l'integrazione europea
La considerazione dei rischi che questo processo comporta
Il nostro convegno ha confermato che i rischi per gli interessi e gli indirizzi rappresentati dalla sinistra non esistono e non pochi in rapporto alla realizzazione nei prossimi anni del grande mercato unificato
Li dobbiamo a ben vedere e saper fronteggiare la balia trarre da ciò ragioni per arretrare
Per non avanzare coraggiosamente sulla via dell'integrazione per ribadire la direzione di marcia per lasciare a forze conservatrici e moderate la bandiera dell'unità europea occorre al contrario mettere a nudo
I limiti e le angustie e tra cui certe forze concepiscono e vorrebbero perseguire il disegno dell'integrazione
Contendere ad esse un'egemonia ideale che politica da cui discenderebbe una caratterizzazione per noi inaccettabile del processo di unificazione del mercato e di sviluppo della comunità il modo migliore per dare a questo processo un'impronta avanzata di effettivo progresso democratico economico e sociale civile e culturale sta proprio nel tendere come sinistra ad assumerne la guida e ciò presuppone una limpida inequivoca assunzione dell'unità europea come valore e come fine
Non intendo tornare su tanti aspetti concretamente e pregevole mente affrontati nelle relazioni e negli interventi mi limiterò secondo il compito affidatomi ad accennare
Rapidamente come una gran parte della sinistra si stia muovendo nel senso da me indicato e quali siano le convergenze più significative già registrate tra le sue forze più rappresentative
Sì conviene innanzitutto sulla necessità di non separare la già decisa sempre più stretta integrazione economica e poi non bisogna dare l'ipotesi di una maggiore concentrazione concertazione in campo militare
Da un sostanziale balzo in avanti sul terreno dell'integrazione politica
Della riforma istituzionale sintonia con ispirazione federalista di Altiero Spinelli di un'articolazione dei poteri e di una controllabilità democratica della comunità e questo senza dubbio un primo punto caratterizzante dell'approccio delle forze di sinistra anche se non esclusivamente di queste forze
Solo così si può opporre una valida risposta all'abile ma mi si consenta mistificatorio discorso della signora Thatcher a Brindisi già citato qui più volte lo spettro da lei e votato
Di un superstato europeo centralizzato e burocratico
Può essere neutralizzato
Precisamente dalla costruzione di un'autentica unione europea da quel riassetto delle istituzioni comunitarie
Da quella valorizzazione del ruolo del Parlamento di Strasburgo a cui proprio il governo conservatore inglese si opposto più
Di chiunque auto
Parlare alla proposta di una semplice cooperazione tra Stati sovrani e indipendenti è uno sviluppo di politiche comuni definite democraticamente che non si muovano sulla linea thatcheriana
Dell'incoraggiare come di per sé risolutive
L'iniziativa e l'intraprendenza individuali sono parole del discorso di Bush e duello spostare indietro cinicamente le frontiere dello Stato unità politica silice invece da parte di molteplici forze di sinistra per fare dell'Europa un valido se oggetto di politica internazionale e un teatro di nuove esperienze riformatrici
Si è approfondita in questi anni la convergenza tra partiti socialisti e socialdemocratici
Partiti comunisti come il PC ecco il secondo punto caratterizzante che vorrei sottolineare sulla necessità di una comune politica estera europea
E sugli orientamenti a cui essa dovrebbe ispirarsi
Molto vicine sono diventate le posizioni per quel che riguarda il concetto di sicurezza gli obiettivi di disarmo il ruolo da svolgere in seno alla NATO
Lo sviluppo dei rapporti Est Ovest l'apertura apprezzamento e l'atteggiamento costruttivo da esprimere verso il nuovo corso sovietico
E anche sul drammatico nudo dell'indebitamento del terzo mondo e del crescente divario tra il Nord e il Sud
Per quanto si resti lontani da un impegno pieno e coerente si sono assolute da parte dei partiti di sinistra posizioni più unitaria
Mi si consenta di insistere sull'importanza di queste convergenze che trattava temi decisivi per il futuro dell'Europa e del mondo
Non se ne può prescindere nel valutare lo stato della sinistra europea e dei rapporti tra le sue diverse componenti e anche nel valutare l'esperienza di governo in cui alcuni suoi partiti sono impegnati in grandi partiti grandi paesi come la Francia e la Spagna
Non ignoriamo il persistere di realtà e di indirizzi dissimili
Ma anche alla luce di tanti dibattiti in cui siamo stati partecipi in questi anni possiamo parlare di progressi sono gli stessi problemi più controversi
Quello ad esempio del coinvolgimento dell'armamento nucleare ha un terreno francese in una prospettiva di disarmo
Il discorso del presidente metterò all'Assemblea delle Nazioni Unite nello scorso settembre valletto come significativa espressione di un crescente impegno positivo non solo sulla questione dell'interdizione delle armi chimiche ma su tutti gli aspetti di una politica di riduzione degli armamenti
Ci sia consentito di dire dunque una parola di fiducia nel ruolo che la sinistra e col contributo determinante della sinistra libertà
Possono svolgere in questa fase della vita internazionale
Così ricca di opportunità ma ancora irta di ostacoli un ruolo da intendere e da esercitare con quel respiro storico e culturale
Suggerito cita l'assai bella relazione di Umberto Cerroni
Infine non sono trascurabili le convergenze che si stanno delineando tra i partiti più rappresentativi della sinistra sul punto relativo ai caratteri da imprimere al processo di unificazione del mercato europeo rimane
Sia chiaro ancora molta strada da fare
Bisogna trovare il modo di io dico
Per intensificare il confronto politico lo scambio di opinioni la ricetta comune
Al fine di prospettare soluzioni a numerosi problemi discussi nel nostro convegno soluzioni cioè che le forze di sinistra di tutta l'Europa riescano a prospettare
In termini più approfonditi insoddisfacenti e si impegnino a sostenere insieme emerge Ascierto dalle indicazioni di un ampio arco di partiti una particolare accentuazione dell'obiettivo di uno spazio sociale europeo ma ritengo si possa dire che nelle impostazioni di più ampio respiro come quella ad esempio della recente conferenza del presidente della Spd fonti della a Roma
Quell'obiettivo si salda con il discorso sulle politiche di sviluppo da perseguire sui tratti qualificanti eseguì fini generali di quelle politiche
Noi ci auguriamo che si giunga rapidamente ai chiarimenti ancora necessari
Almeno sui temi principali così che un largo schieramento di forze di sinistra possa presentare agli elettori europei
In vista del voto di giugno uno spettro di opzioni comuni seriamente condivise impegnative e convincenti
Un largo schieramento che non può essere ristretto ai soli partiti dell'Internazionale socialista
E che deve riferirsi a una molteplicità di forze sociali e culturali
Che deve in particolare saper fare appello a un sostanziale rafforzamento della Confederazione europea dei sindacati perché si trasformi come ha detto la fuga del da un alleato Orio luogo d'incontro ovvero e proprio centro decisionale comunque
Ci attendono
Momenti non facili
I progressi nella visione europeisti che nell'azione unitaria della sinistra che ho potuto porre in risalto sulla base di dati obiettivi saranno messi alla prova potranno essere messi in forse
Potranno sorgere in ciascuno dei nostri Paesi di fronte alle incognite e alle pensioni del processo di realizzazione del mercato unico tentazioni che ci porterebbero indietro
Innanzitutto la tentazione di opporre resistenza al processo di dilazionare Robbie bloccarlo mentre si tratta di entrare nel merito come qui in questo convegno abbiamo fatto di contestare decisioni e indirizzi non accettabili di proporre e sostenere fortemente soluzioni diverse di sollecitare concreti sviluppi in direzioni che si tenda a non prendere per l'opposizione di cospicui interessi organizzati di gruppi detentori di posizioni dominanti
Ma può sorgere anche diciamolo schiettamente
La più ragionevole tentazione
Di concentrarsi in ciascun Paese sulla salvaguardia delle conquiste del passato o di ripiegare su una visione puramente nazionale nessuno sforzo a dare corpo a prepararsi nazionalmente
Per entrare ciascuno nelle condizioni migliori nella comunità nella competizione del grande mercato nella competizione dell'Europa senza frontiere questo sforzo è legittimo e noi lo sollecitiamo per l'Italia
L'ho fatto Reichlin nella sua relazione
Lo sollecitiamo interni in termini severamente critici verso il governo mai solo un punto significare disimpegno rispetto a problemi di orientamento ed equilibrio complessivo
Del processo di integrazione europea
Rispetto alle esigenze di attenta considerazione delle diverse realtà di cui è fatta la comunità dei dodici e delle ardue questioni che ne scaturiscono non a caso fu nel nostro convegno non abbiamo isolato lungo discorso dall'altro non possiamo rinunciare come Sinistra Europea all'ambizione di elaborare prospettive e sviluppare iniziative comuni come quelle di cui si è parlato in vari interventi
Rivolte non sono a garantire le conquiste sociali dei paesi più avanzati
Problema
Comprensibilmente posto al centro ad esempio della dichiarazione congiunta del ventiquattro ottobre tra la centrale sindacale e la centrale imprenditoriale tedesca
Ma a radicare più profondamente su talare Jacopo unitaria
Quella che è già delle ha definito la personalità dell'Europa
Alludendo ha un patrimonio di progressivo avanzamento democratico e sociale che va rafforzato rilanciato e rinnovato nel vivo del processo di integrazione e perché questa non rimanga una petizione di principio occorre dar prova di capacità di governo
Saper definire proposte alternative a quelle da cui come sinistra si debba dissentire non generiche o velleitarie ma rispondenti a criteri di praticabilità e di coerenza
Si deve far questo comunque si sia collocati all'opposizione o al governo nei singoli Paesi e si deve trovare un raccordo tra tutte le forze di sinistra al di là di queste non coincidenti collocazioni
Un raccordo che si può trovare senza aspettare di essere in tutti i Paesi al governo e senza magari rammaricarsi inconsciamente delle difficoltà che nascono dal non essere in tutti i Paesi all'opposizione
Vale la pena di scommettere su una lì su una larga e seria unità della sinistra europea quale oggi è nella varietà dei suoi percorsi e del suo travaglio di ricerca
Una sinistra in seno alla quale resti aperta una dialettica di ispirazioni e di posizioni diverse
Ma non si riproduca alcuna contrapposizione schematica alcun fuoco di etichettature reciprocamente liquidatorie
Una larga unità
Fatta di convergenze su questioni essenziali per il cammino per la linea della costruzione europea Istica e non ricercata
Su basi propagandistiche tra partiti e gruppi che non si misurino con i vincoli di una prospettiva di governo e su questa unità che si deve scommettere
Che si debbono impegnare con coraggio la vostra intelligenza e le nostre energie
Se si vuol far maturare la risposta giusta all'interrogativo quale Europa sì si può fare del binomio sinistra Europa una combinazione vincente
La recente riconfermabili
Bisogna chiuderlo
è stata salutata con molta soddisfazione dalla sinistra europea
E nella sinistra in particolare dai Comunisti italiani
Questa soddisfazione
Al di là delle simpatie personali esprimeva ed esprime la valutazione del lavoro compiuto
In questi quattro anni passati dal presidente delle loro che ha saputo ridare fiato e prestigio ad una commissione esecutiva
Compressa soffocata dalla grave crisi in cui versava la comunità europea
Voglio qui ricordare l'incontro giacché per loro con il gruppo parlamentare comunista
Prima ancora di muovere i primi passi della commissione che si apprestava a presiedere
Fu un incontro importante perché consentì in un confronto aperto di verificare una sintonia di fondo sugli orientamenti generali che era necessario affermare nella vita comunitaria
Per una sua ripresa e un suo rinnovamento
Opera
Alla quale i comunisti italiani hanno cercato di dare il loro pieno contributo
Oggi alla vigilia di un nuovo cammino della Commissione e poi del Parlamento europeo
Quell'incontro si rinnova qui in una sede più ampia
In una sede più solenne
Ma per parte nostra con lo stesso augurio di allora
Quello cioè di contribuire a definire con chiarezza le prospettive nuove
Su cui fare avanzare l'unità europea fare avanzare il processo difficile della integrazione economica e politica negli anni che ci attendono
Per questo ringrazio Jacques Brel loro di aver raccolto il nostro invito sono lieto di dare della parola
Chamot sei anni
Lo coprì con ogni giorno economica davanti l'Europa politica segna il passo
A questo si può rispondere che tutto e politica
Definire il posto del sociale nella costruzione europea è una scelta politica
Adottare un nuovo trattato sul legno ad un'unione economica e monetaria anche questa è una decisione politica
Ma infine
Sono consapevole come gli altri
Dal fatto che il rilancio della costruzione europea
è stato fatto partendo dalla necessità
E in in un in un clima in cui il venti favorevoli soffiavano verso la deregulation è il liberalismo
Certo come i navigatori dovevamo
Non ci sente
Certo come i navigatori
Occorreva utilizzare i venti favorevoli
Ma
Partita dalla necessità questa costruzione europea non deve mai perdere di vista il suo ideale
Partita dalla necessità questa costruzione europea
Non è penetrata nei cittadini resta una questione che riguarda cerchie ristrette e campi impresa e agricoltori i responsabili sindacali uomini politici
E sono ben consapevoli come e inconsapevole come gli altri dei suoi limiti spero soltanto che in occasione delle prossime elezioni a suffragio universale le terze del Parlamento europeo
Sarà possibile
Fare di questo confronto elettorale qualcosa di diverso da un sondaggio elettorale a scala
Su scala naturale dei vari Paesi dell'Europa e poiché si parla più dell'Europa
Forse i i cittadini europei parlando ai candidati i buoni quesiti ecco perché io ho una certa speranza che questa campagna elettorale possa servire a far progredire l'Europa su tutti i piani
E ha colmare quello squilibrio tra l'economico e il politico tra l'Europa degli affari e dell'Europa dei cittadini
Questa strategia di rilancio
è stato un successo ma se ha avuto un successo devo dire che io merito spetta a molte persone
E qui
Bisogna pur sottolineare il loro ruolo quasi storico anzi diciamo storico svolto dal Parlamento europeo
La mia convinzione
E
Che senza il rapporto Spinelli
Senza il progetto di Trattato elaborato dal Parlamento europeo sarebbe stato quasi impossibile ottenere questa Conferenza intergovernativa in occasione del Consiglio europeo di Milano
Che ha permesso dice
Redigere l'atto unico di farlo adottare nei suoi tre aspetti uno istituzionale uno che riguarda il contenuto dell'Europa economica e sociale e infine l'integrazione nel trattato della cooperazione in materia di politica estera anche con accendi alla sicurezza
Bisogna quindi a rendere omaggio al Parlamento europeo e a tutti i gruppi ivi compreso il gruppo comunista europeo che ha svolto una parte importante in questo campo
Nel momento e quindi in cui aveva luogo questo confronto
Si può esitare tra due impressioni da cui sentimenti
Il primo che ci troviamo in un clima che forse far presagire una crisi il
Discorso di bellissimo in cui si è fatto riferimento forse ne è l'annuncio si può anche pensare però che il movimento creato da il mille novecentonovantadue per parlare in termini economici e dall'atto unico per parlare in termini di costruzione europea a un carattere irreversibile ma
Nel momento in cui insieme a voi vorrei fare il punto sulle realizzazioni dell'atto unico perché preferisco questo termine piuttosto che oggettivo o novantadue ieri spiegherò il perché non posso fare a meno di pensare che si deve riflette e a quanto verrà dopo il mille novecentonovantadue e perché siete militanti politici sapete che le cose non sono mai tanto semplici né mai tanto logiche
Quello che sarebbe semplice sarebbe lasciare ai dodici la coltura dirà a realizzare gli obiettivi dell'atto unico fino al mille novecentonovantatré e poi proporsi altri problemi problemi istituzionali
Questioni sollevate dall'unione economica e monetaria
I problemi posti dal fatto che in numerosi Paesi europei bussano alla porta della comunità europea dei dodici
E in realtà non è possibile siamo costretti allo stesso tempo in una specie di rapporto dialettico
A perseguire la realizzazione della nostra opera rispondendo alle pressioni provenienti dall'esterno in in particolare dagli altri Paesi europei ma cominciamo dalla realizzazione dell'atto unico
Cosa mette in valore la realizzazione dell'atto unico tre fatti importanti a mio avviso che l'interdipendenza necessaria degli obiettivi dell'atto unico
Non è semplicemente la realizzazione di un mercato senza frontiere e del resto per riprendere una formula del mille novecentosessantotto pensate voi che gli europei possano innamorarsi di un mercato senza frontiere
Il secondo punto è il miglioramento necessario del funzionamento delle istituzioni per meglio decidere meglio agire
E democratizzare e il terzo è l'importanza di un certo numero di principi senza i quali
Se non vi ricordiamo fortemente la crisi diventa inevitabile e purtroppo si tradurrà in un nuovo periodo di ristagno della costruzione europea come spesso ne abbiamo conosciuti in passato
Questi principi vedrete almeno a parer mio hanno una grande importanza che rispondono al a coloro che con la loro intransigenza vorrebbero imporre i propri modelli a tutta l'Europa
Ripeto l'Europa osserva l'Europa sarà pluralista Brambilla sarà per niente
Innanzitutto la necessaria interdipendenza degli oggettivi a forza di parlare del mille novecentonovantadue sì dimentica che l'otto unico ha previsto sei oggettivi
E che nell'ambiente di nello spirito di questo trattato questi sei obiettivi sono legati tra di loro ma intendiamoci nostra commise valutando l'obiettivo mille novecentonovantadue
Che a cambiato il clima economico dell'Europa siamo passati però da una condiscendenza
Legata alla nostra nostalgia per il passato al timore del declino poi siamo passati dall'Euro pessimismo
Aveva una specie di è una ottimismo Cannon
Bisognerebbe trasformare euro euforia naturalmente quindi non sottovaluto questo direi anzi che tra i motivi che spiegando una situazione economica più favorevole in Europa
E la il termine di situazione
E troppo forte
Dovrei parlare solo di congiuntura economica più favorevole un l'uno dei motivi in particolare per quanto riguarda la forza degli investimenti
è per l'appunto che nel mille novecentonovantadue rappresenta un formidabile
In formidabili incitamento al investire a prepararsi questo io non lo trascuro però vorrei dire che nello spirito e anche nella lettera dell'atto unico
Dobbiamo nel contempo a realizzare sei oggettivi che mi permetto di citare la realizzazione di un grande mercato senza frontiere
Una lunga più grande coesione economica e sociale all'interno della comunità e questo significa a titolo prioritario una maggiore solidarietà delle regioni ricche nei confronti di quelle meno ricche
Terzo un rinforza amento della cooperazione tecnologica e scientifica
Partono
Un ripensamento della cooperazione monetaria Quintano l'affermazione della dimensione sociale della comunità vedete che sono modesto
Segue la la linea del trattato non parlo nemmeno di spazio europeo e poi sesto un realizzazione della la politica dell'ambiente europeo riprendiamo questi sei punti per quanto riguarda la realizzazione delle Gran Mercato senza frontiere sono stati compiuti sostanziali progressi
Di fronte a noi abbiamo solo due grandi difficoltà che rimangono la prima quella di di avvicinare i nostri sistemi fiscali in particolare per quanto riguarda le imposte sul consumo e le imposte sul reddito da capitale in modo tale che la
Concorrenza normale tra gli agenti fra gli operatori economici avvenga sul Web basino non troppo disuguali su basi che consentano una leale concorrenza e sapete che su queste questioni ora ogni governo ogni Paese ha le sue difficoltà
Ma credo che la maggiore difficoltà sarai il ravvicinamento
Dello imposte sul reddito dei capitali si tratta di una questione prettamente politica certo vogliamo essere realisti sappiamo bene che i capitali possono essere attirati al di fuori dell'Europa da cosiddetti paradisi fiscali
Conosciamo tutti i problemi e dell'evasione fiscale e quindi della mancanza di civismo dei nostri Paesi ma chi potrebbe pretendere che sia possibile presentare un'Europa
In cui le imposte sul reddito dei capitali sarebbe ridotta praticamente a zero
Mantenendo invece le imposte su un reddito da lavoro tipo presentare una simile ipotesi
Ma la battaglia sarà dura
Non solo ideologica ma anche pratica
Perché è vero che se armonizziamo le nostre dei nostri sistemi fiscali sui redditi da capitale
Rischiano di essere meno attraenti dei paradisi fiscali ma anche qui bisogna scegliere sceglierei
Tra una somma di vantaggi una somma di inconvenienti ecco perché questa decisione anche se fondata su elementi pratici obiettivi sarà eminentemente politica
La seconda difficoltà di sapere se i dodici Paesi
Né io né nelle relazioni economiche e commerciali con gli altri Paesi
Mostreranno un fronte deciso fermo nella Commissione è competente per negoziare
Rapporti commerciali più multilaterali e bilaterali con gli altri Paesi ma non bisogna fare della commissione è un giocatore di poker Hencheri
E di fronte ai suoi avversari a dietro di sé due o tre Paesi membri che indicano al al paese dall'altra parte il suo gioco e le sue deboli se ne va dell'avvenire dell'Europa politica perché se non siamo capaci di metterci d'accordo e di applichiamo applicare lealmente questo accordo
Come può volete parlare di Europa politica
E penso che la prossima riunione a Monreale per fare il punto sull'Uruguay Round sarà un vero e proprio teste e molto importante
Si parla dell'Europa come ho una fortezza e cari amici si la comunità europea
Rappresenta il trentotto per cento del commercio mondiale quindici per cento negli Stati Uniti e diciannove per cento appartiene al Giappone credete che questa comunità europea possa chiudersi chiudendosi andrebbe proprio contro i propri interessi cioè controlli sulle possibilità di crescita economica che dipendono dalle sue esportazioni andrebbe anche
Contro ciò che ha la pretesa di fare
Cioè contribuire a migliorare i rapporti tra il nord e il sud fra i Paesi ricchi e quelli poveri
Ma non essere un'Europa fortezza non significa
Che dobbiamo diventare un'Europa con l'operaio don chiedo scusa per l'espressione un terreno privilegiato tre perché siamo ricchi dalle manovre delle grandi multinazionali americane o giapponesi
Dal canto mio sono praticamente scandalizzato da questa accusa proveniente soprattutto da Paesi che si dicono nostri alleati
La grande politica di domani forse una politica in cui le relazioni fra gli Stati Uniti Eleonora parte si misureranno
In base il qualche milione di tonnellata di mai is no io penso che meritano meglio di questo bianche non meritiamo meglio
Ma la battaglia sarà rude certamente si può parlare di una politica
Estera comune che tornerò fra breve ma credetemi ed è qui che il pragmatismo alle sue virtù e se non siamo capaci di dimostrare la nostra unità
Come vogliamo andare
O il treno lontano ecco quindi le due principali difficoltà per quanto riguarda la realizzazione del grande mercato senza frontiere per quanto riguarda la coesione economica e sociale
La Commissione aveva steso un rapporto all'appello per proporre nuove politiche comuni non via dove girò indicando vede i dettagli ma io venuto al fatto di avere ottenuto il raddoppio delle risorse finanziarie
Per queste politiche
Rappresenta un grosso successo per la costruzione europea
E spero che i Paesi membri
Con dovranno applicare queste politiche nello spirito in cui dove li abbiamo concepite cioè nello spirito
Di ricerca di un nuovo modello di sviluppo un modello di sviluppo
Che si preoccupa di più di esprimere molteplici qualità degli uomini e delle donne delle varie regioni più preoccupato di utilizzare le risorse naturali scientifiche e tecniche di queste varie regioni
Più preoccupato di intrattenere una partnership per attivo con risse dello Stato internazionale la Commissione queste due facciamo questo quattro cinque anni ne trarremo delle elezioni molto importanti per andare verso questo nuovo modello di sviluppo che ha il solo poterci riportare al pieno impiego perché non dimentichiamo che se il grande mercato del novantadue rappresenta una soluzione parziale dei nostri problemi
Economici non rappresenta in nessun modo una soluzione miracolosa abbiamo pubblicato dei rapporti tecnici per dimostrare quello a cui ci possiamo attendere in termini di crescita di impiego di occupazione ma tutto questo non è andato in anticipo
Non è un rimedio miracoloso ce la dovremo conquistare e anche se non faremo forse non basterà
Quello che è in causa oggi
è
Di uscire da un modello di crescita fondato sul Taylor Isma'degli anni sessanta che a suo tempo è stato ha avuto una riuscita ma che oggi tenuto conto delle nuove necessità della popolazione delle esigenze ambientali
Questo modello degli anni sessanta non è più adeguato ed è un peccato vedere tanti economisti o teorici dell'economia coltivare la nostalgia di questo modello
E sarà l'odore di dell'Europa inventare questo nuovo modello in cui non si terrà più soltanto conto del prodezze prodotto interno lordo così come viene adesso calcolato ma anche di tante altre cose
Lasciatevi darvi un mese in più che che che interessante c'è un grosso traffico automobilistico a Roma molte persone prendono l'automobile
Per recarsi al lavoro nel centro della città
Invece di impiegare un quarto d'ora nemmeno in piedi impiegano un'ora intera i contabili nazionali e lì dimostreranno che per il fatto che hanno messo uno allora invece di un quarto d'ora visite arricchiti perché avete consumato più benzina e quindi ammortizzate più pienamente lauto io ho in termini di Felicità Interna netta da considero che avete perduto un'ora e mezza al giorno da dedicare a cose più interessanti lascia da parte quelli che considerano la macchina come oggetto sessuale ma sono sempre più rari
Quindi dobbiamo inventare questo nuovo modello di sviluppo che queste politiche comuni sopra un controllo per farlo terzo obiettivo il portamento della cooperazione tecnologica e scientifica
Dove ci rallegriamo giustamente dei successi ottenuti al di fuori o dentro la comunità
Al di fuori della comunitaria Anna per vedere se i programmi mi programma euro è calato dal summit perciò e nella comunità e bene sapete che le spesi MSI Lindon paniere comune per la ricerca nella comunità rappresentano solo il tre per cento delle spese totali
Dedicate dai Paesi alla ricerca e alla tecnologia
Allora togliamolo sopprimere io ostacoli al grande mercato Marchisio Primera gli ostacoli legati agli orgogli nazionali
Ai giocattoli dei nostri ministri della Ricerca e all'impasse dei nostri ministri della finanza
Abbiamo altrettanti ricercatori quanto gli Stati Uniti e il Giappone dedichiamo altrettante risorse ma dato che le nostre politiche sono frammentate otteniamo
Meno risultati e c'è una costante fuga di cervelli dall'Europa quindi c'è ancora molto da fare il quarto obiettivo in rinforzo amento della cooperazione monetaria
Che bisogna ben distinguere e ci tornerò in seguito dall'unione economica e monetaria
Nanni
Festeggeremo il decimo anniversario del Sistema monetario europeo e tutti sono d'accordo per dire che il bilancio globalmente positivo
E da quando è stata istituita la nuova Commissione due volte nell'ottantacinque a Palermo
E nell'ottantasette ogni ponte il sistema europeo monetario è stato rinforzato in modo efficace perché ha resistito
Agnelli in uragani venuti dall'esterno voglio parlare degli e movimenti
Al rialzo o al ribasso del dollaro
Però bisogna andare avanti e qui c'è una scadenza il primo luglio mila novecentonovanta quel giorno otto Paesi fra cui l'Italia applicheranno pienamente
La liberazione totale dei movimenti di capitale quest'ultima non può concepire sì senza un ribaltamento della cooperazione fra le politiche monetarie interne ed esterne
Ho vinto la dimensione sociale
Se oggetto di controversie
Soggetto che vi sta a cuore
Soggetto che sta a cuore anche a me non perché
Mi si considera come un rosso o mentre in Francia sarei piuttosto un rosa pallido ma queste sono le contraddizioni della vita ma perché chiesi tra i democratici democristiani
Tra certi liberali tra i socialdemocratici tra i comunisti ritiene che sia possibile creare una comunità democratica un'economia tali da
Senza che il lavoratore abbia la garanzia di determinati diritti
E a andò anche più in là senza che le organizzazioni sindacali siano in grado di svolgere il loro compito
Certo siamo tra amici e dobbiamo essere stanchi le organizzazioni sindacali devono spazzare dopo di fronte alla loro la porta e devono fare lo sforzo intellettuale di adattarsi alla società odierna
Però io considero che sia dovere della Comunità europea nel rimanere in eterno al proprio modello europeo di società e di dare
Alle organizzazioni sindacali la loro Schloss
Questo mi sembra che sia nello spirito dell'atto unico sembra nella lettera nella lettera e ci sono delle disposizioni per esempio
L'articolo centodiciotto a che ci obbliga
Ad armonizzare il verso l'alto le condizioni di lavoro igiene e sicurezza e la commissione ha fatto molteplici proposte in questo senso ma non c'è solo questo
E presentandomi alla Confederazione europea dei sindacati nel suo congresso annuale
Ho preso tre impegna a nome della Commissione e li manterrò applicare l'articolo centodiciotto a di cui ha parlato fatto firmare una carta comunitaria dei diritti fondamentali del lavoratore
Perché il consiglio europeo dia un segno a tutti i lavoratori
Che abbiano lavoro non ne abbiano del fatto che la democrazia così come la concepiamo è la possibilità per colui che firma un contratto di lavoro non solo
Per un individuo diventa un salariato a quel momento
Che dirà minimo di diritti per quanto riguarda il contenuto del contratto di lavoro il diritto alla formazione il diritto ad una protezione sociale
Questo testo non sarà rivoluzionario non porterà dei costi supplementari per l'economia ma manifesterà che i i dodici governi hanno una determinata una certa concezione della comunità e della volontà di vivere insieme terzo impegno
Ci vuole una società di diritto europea per facilitare le operazioni tra le nostre imprese ma è possibile concepire uno statuto legale di società di diritto europea facendo astrazione totalmente dal ruolo dei lavoratori nell'impresa questo non è pensabile
Ma per evitare le controversie ideologiche del passato abbiamo proposto al Consiglio dei ministri
Che i lavoratori abbiano la scelta tra tre forme di partecipazione una che corrisponde al modello tedesco della metro stima il secondo che si avvicina
Al sistema nordico del negoziato a livello dell'impresa del ruolo del lavoratore e un terzo che è una specie di cocktail franco italiano basato sul Comitato aziendale
E parto impegno che vi sono assunta di continuare il dialogo sociale nonostante le difficoltà e di dargli per tema per come uno dei temi il diritto alla formazione
Perché tutta la durata della sua vita al lavoratore ecco gli impegni che sono stati presi adesso vi chiedo cosa c'è di temibili io ed in tutto questo
E vi chiedo anche cosa c'è di partigiano in tutto questo no quello che si propone qui puramente e semplicemente l'eredità della nostra società europea così come è stata concepita
Nel corso di molteplici notte non bisogna dimenticare anche se oggi beneficiamo
Di questo non bisogna dimenticare Totti sacrifici compiuti per arrivare a questo punto e di quello che questo rappresenta come progresso democratico e non solo come progresso sociale e infine per quanto riguarda l'ambiente
Abbiamo iniziato il nostro lavoro ma non siamo andati molto lontano
Ora bisogna che per la prossima Commissione la politica ambientale che sarà del resto un portafoglio a parte intera per un commissario tanto è difficile compito che il problema dell'ambiente sia prioritario
Ecco che punto siamo
Lo dico in tutta semplicità non già perché sono socialisti come dicono alcuni lo dico in quanto presidente della commissione in quanto la lista troppo realista dicono alcuni troppo pragmatici se su questi sei oggettivi
Abbandoniamo due ottenere non ci sarà un mercato senza frontiere nel mille novecentonovantadue le cose stanno così semplicemente
Egiziani
Che non fa
Di fronte a questa realtà venne qui non saranno
Sostiene
Secondo
Secondo punto ricercatori eccezionali tonico annessi tradizionali camiciati
Le ultime il problema raccomanda che politicamente di quello che il deficit democratico
Loro sono stati rettificato arretratezza
Capitale dato che l'euro cretina sfugge a qualsiasi controllo c'è quindi una specie credo di no
Una specie di questioni tranne e oggi occorre ospitare questa come rigore parlando chiaramente
Atto unico gratuito seri di
Istituzionali
Il fatto a per il Consiglio dei ministri di potere maggioranza e i risultati sono molto buoni
Null'altro che la minaccia di dovere votare a maggioranza accelera il processo di più energici visioni del Consiglio dei ministri il secondo progresso che doveva essere realizzato era oltre al suo diritto di iniziativa
Il suo uno politico all'iniziativa che la Commissione avesse invece di eseguire le decisioni prese
Ho promesso al Parlamento europeo che avremmo fatto il bilancio di questo secondo punto
L'anno prossimo
E a questo punto devo dire che i risultati sono meno sui sergenti poi tiene
Il Consiglio dei ministri
Il quale la commissione
Con regole e che ed hanno ai funzionari nazionali nella clandestinità dei gruppi di lavoro
I mezzi per innalzare ostacoli per l'applicazione di ciò che i loro ministri hanno deciso ed è un una cosa contraria all'efficacia della comunità infine perso aumentare il potere i poteri del Parlamento
Due
Tre anzi sono parimenti importanti il voto del Parlamento su
Tutti gli accordi firmati dalla comunità con le stelle all'estero e quest'anno al Parlamento
Abbiamo avuto una serie tv espressioni politiche
Da parte parametrato nostro ragione per la sua sensibilità nei confronti certi paesi secondo il padre mitteleuropeo dovrà approvare i futuri allargamento delle comunità e infine testo il Parlamento europeo
In qualche modo a un compito dico legislatori anche se la parola spetta il nuovo infine Conti al consiglio dei ministri dato che si è rifiutato un emendamento che avevo presentato il conto
Il signor Thynne avanti che consisteva nel dire che dopo la seconda lettura
Se vi fosse disaccordo fra Consiglio e Parlamento a certe condizioni il testo del Parlamento e delle commissioni che per
E credo che bisogna con caratura sì col Parlamento europeo che ha disciplinato il suo modo di fare la sua azione che in fondo cosa limiti ai timori espressi da te l'unico ha partecipato senza creare alcun ritardo all'opera legislativa
Da qualche giorno qua le cose vanno un po'meno bene ma non è un argomento per questa riunione
Mi spiegarono direttamente con il Parlamento europeo
è vero che c'è una carenza democratica è vero che occorre andare oltre ma ecco dirò forse parlate troppo di carenza democratica
Mettete in discussione in causa
Perché le accuse presente fatta da parte di Londra anche talvolta Parigi mettete in discussione una delle istituzioni fondamentali previste dal Trattato di Roma
Immaginate da incendi padri fondatori cioè la commissione europea
E per forza e a forza di ed hashish addosso da città Dosso sulle implicazioni europea sulla sua propria filosofia ecco perché secondo me la più grande carenza deficit democratica sarebbe l'impegno insufficiente dei parlamenti nazionali nell'opera legislativa confusa dalla comunista e auspico vivamente che che dei prossimi in che anni a venire il Parlamento europeo e i Parlamenti nazionali lavorino
Per sé e per di più insieme e infine dato che gli ho detto che forse vi sarebbe una crisi cosa che non auguro la commissione farà di tutto per evitarla bisogna ricordare comunque alcuni principi
Il contratto di matrimonio dei dodici
Finzioni adottate perché esercita non chiamo da questi principi
Bene sapremo più dove andiamo sarà crisi e rassegnazione e vi ricordo che se l'Europa dovessi il nuovo avere un un periodo di stagnazione ebbene credo che che veramente avremo terminato
Primo Mesolcina acquisto rilancio a questo nuovo vigore se la nostra Europa che richiede di essere confermato primo principio
Questo spazio economico europeo sarà fondato su una maggiore competizione fra gestori europee ma anche su una maggiore cooperazione
Cooperazione fra le aziende cooperazione fra gli Stati nazionali
Eh no ideologiche e se non vi sono esempi il meno undici esperienze illiberale
Questi competizioni senza cooperazioni
E qui
Consentitemi di ricordare sì
Chiaramente detto tutti una frase si Carlo Marx la concorrenza l'eccesso di concorrenza ammazza la concorrenza secondo principio sì
Sopprimiamo qualsiasi intralcio a gli scambi
Intralci fisici tecnici fiscali e sappiamo che questo può Daccico un cresce ai sette mila settecento di crescita maggiore e un maggiore lavoro per tutti con una politica comune di lavoro ma esiste un mercato che post fusione senza un minimo di regole anche qui pendente la storia delle esperienze Liverani sono regole e queste regole hanno lo scopo di evitare le questioni predominante sul mercato evitare che i due o tre
Si mettono d'accordo fra loro per impedire ad altri eccetera sul mercato hanno lo scopo di evitare di evitare certi eccessi e a caratterizzare
Condizioni di
E a garantire un minimo di condizioni uguali di concorrenza insistono e occorrono queste regole comuni ma non possono cioè se adottate a livello nazionale dato che sta sul mercato europeo le regole devono essere europea e occorre che i governi e se ne convincano vi sarà un giorno una commissione europea della concorrenza un'altra autorità europea della concorrenza che sorpresina al buon funzionamento del mercato stesso principio
Il rispetto delle diversità
Non si tratta di uniforma forniti dare la nostra Europa questa nostra Europa è ricca delle sue proprie differenze questi suoi differenze occorre mantenere
Esprimerne ciò che vieti meglio quindi diciamo composite l'unico che il fior torno di applicare l'atto unico perché teme l'uniformizzazione il mondo di oppure non è assolutamente infondata non ha fondamenti potrei citare i molteplici esempi maltempo passa rapito per Bonsanti che soltanto la diversità consente di trovare i consensi e soluzioni e in seno acquisti chi restava non bisogna che te l'Ulivo pensino per esempio che l'Europa sia conservatrice o non diventi conservatrici ripeto l'Europa sarà pluralista o non sarà e ciò detto è oggetto di forza politica c'è chi chi influenzare nel dibattito o
Europeo facendo sì che l'Europa sia come voglio
Ero tentato di proporre ai colleghi della Commissione a un certo punto che si facesse un programma comune nulla che fare con la Francia per i TIR ma un programma comune per le elezioni
Su cui ogni grande forza cattoliche essere pronunciato aggiungendo sì aggiungendovi la propria differenza per venti mostrare e sottolineare sul pluralismo questo principio Fineco ed è quello del sussidiarietà ed è a questo punto in cui possessioni federali mantiene tutta la sua attualità occorre chiaramente esplicitare di Pozzilli i diritti e doveri
Dei la scala comunitaria del livello nazionale è un giorno del livello regionale poi chi quando molte decisioni saranno adottate toscana europeo occorre che i nostri cittadini possano agganciarsi e istituzioni più vicini più prossimi al loro e sarà appunto l'ambito regionale lasciamo ad ogni Paese la cura di trovare in radica per giungervi ma non critichiamo l'avvenire e notifichiamo specialmente ed è quindi in questo schema federale che devono essere pensati i prossimi progressi istituzionali dell'Europa
E ci troviamo in una comunità di diritto quindi tutto ciò deve esser chiaro
La comunità di diritto inseparabile dalla democrazia da comitati diritto ci consente di rispondere a coloro che avendo firmato un atto unico Conte sono oggi l'applicazione di alcuni suoi principi tutto è stato chiaro tutto è stato trasparente
Il diritto protegge il diritto a Franca il diritto è la base stessa della democrazia ed è strano che dei responsabili gli Stati che si dicono democratici posto no
Diciamo barare con questa regola tutto è trasparente non vi era nulla di nascosto nell'atto unico tutto era trasparente ognuno a coscientemente assunto le proprie responsabilità e quindi non si tratta affatto oggi tinte chiare da ciò e spero che la Commissione e il Parlamento europeo sappiano ricordare a tutti andatura scrisse il contenuto degli impegni che hanno assunto
Abbiamo ora a il dopo novantadue che già qui
E su questo piano vorrei semplicemente attirare la vostra attenzione su tre punti che meriterebbe un'ampia riflessione e segretario generale sul posto segretario deve esprimersi
Primo
La teoria dei l'ingranaggio non funziona
E questo dovrebbe rassicurare
Il collegamento col punto per citarne precedente coloro che pensano che applicando l'atto unico abbiano posso dicendo ingranaggio che non possono fermare no non è affatto vero vi sarà una prossima tappa
Questa tappa aveva per l'appunto quella che costerà pronunciarsi sopprimere economica e monetaria
Si tratterà di una prossima tappa politica economica monetaria e istituzionale
Poi clienti
L'unione economica e monetaria significa
Lo stadio finale dell'integrazione fra i nostri economie
Che
Dovrà quindi riposare su un consenso chiaro sullo schema giuridico chiaro
Che significhi per ognuno ciò a cui si impegna
E che non consente a nessun Paese di credere che l'unione economica e monetaria comporta solo vantaggi e non comporti inconvenienti ci saranno vantaggi e inconvenienti per tutti i Paesi
E non è stata affatto di fare questa unione economica e monetaria riferendosi al modello soltanto di un Paese non è affatto possibile poiché le condizioni storiche demografiche sociali sono diverse
Ecco perché in questo esercizio sull'Unione economica e monetaria al di là della sua complessità tecnica ogni crudelmente il problema
Della stime che Rieti ogni paese per giungere all'integrazione economica e Toni chiaramente il problema di un trasferimento di sovranità
Due centri nuovi tipi decisione un ceto di decisioni economiche un centro decisione monetaria ma insisto
Non è soltanto un problema istituzionale non è soltanto un problema tecnico per quanto complicato sia si tratta di mettere la reciprocità degli sforzi degli uni e degli altri
E in fondo il mettersi d'accordo sulle concessioni che ognuno deve fare
Perché di queste per queste concessioni nascano secondo le forme diciamo n interesse europeo che nel contempo sarà dal punto di vista della crescita il lavoro tutto in vista sociale nell'interesse di tutti
Il secondo elemento
Il ruolo della comunità nel nuovo corso decretazione Est Ovest
Vi ricordate che dopo il primo incontro fra il signor Reagan e Gorbaciov fa avevo proposto una riunione speciale del Consiglio europeo per discutere ciò mi è stato risposto che non era nella competenza del trattato
Beh le foto facilmente dimostrato che invece specie entrava nella competenza di trattare temi cari amici da allora
L'avete visto una perizia di posizioni comuni dodici con un'analisi delle relazione Est-Ovest o delle proposte
La volontà di agire in comune
Mentre se l'evoluzione dei rapporti fra Est e Ovest a una dimensione mondiale avrà delle cose questo istituto l'università noi ci troviamo in mezzo
A metà e rimaniamo così passivi discutiamo
Senza fine per sapere se novantuno possiamo trovare tenere una conferenza a Mosca sui diritti dell'uomo
Ma dove è stato Europa
E credo che questa questione si pone fin da ora
E che il Consiglio europeo dirò dei è l'ultima fase dell'ultimo momento ultima occasione perché la comunità europea apposta e spieghi la sua posizione sulla relazione è a Ovest a meno che
Questo nuovo corso del relazioni Est-Ovest non si limiti a un sovrapprezzo per la conquista di nuovi contratti Comercial nuovi mercati e per l'Europa se aggiungessimo questo punto povero Europa
Quindi ciò che si aspetta da noi in Europa e altrove e che si svolga un ruolo attivo
Per la pace
Beninteso
Tutto ciò sarà valutato pesato valutato noto vigilante regge la per la pace per la speranza per il disarmo
Infine terzo elemento di questo dopo novantadue che già bussa alle nostre porte
Gli altri europei
Ci interpellano le altre Europa quella del associazione di libro scambio Norvegia Svezia Finlandia l'Austria slitterà Islanda
Noi abbiamo una forme di cooperazione e dodici con loro multilaterale nel caso della cosa di Lussemburgo tenuta novantaquattro e bilaterale comica avendo firmato degli accordi molto progressivi molto positivi con ognuno di questi Paesi ma questi paesi vogliono rimanere a quel punto era conferenza di Berlino dei capi dei partiti socialisti va bene dimostrato il problema si pone quindi di sapere sì possiamo nel contempo approfondire circa realizzare detiene il novantadue e nel contempo arrangiarci
Il problema è posto a questi paesi terzi sapere se vogliono beneficiare dei vantaggi nel grande mercato
Senza pagarne il prezzo ma al di là di ciò se son d'accordo sul complesso del contratto di matrimonio sul nostro sul nostro scopo che a lungo termine che l'Unione Paulette politica sono non son d'accordo
Non si può
Nello stadio primarie al punto di avere un piede dentro e un piede fuori
E quindi dato che questo problema a questo punto Steve porrà occorrerà certamente immaginare ha un coraggio immaginare un quadro istituzionale un po'diverso ma credetemi i Dodici hanno già molto da fare fra di loro
E c'è una semplice ragioni per cui già non molto da fare per loro indipendentemente da ogni rischio di crisi ed è che proprio come nel caso della nostra gioventù nostra
è evidente che non si sono sposati prima di cantare se chiedere che ne chiede novantasei del
De gli anni che hanno preceduto non sono digerito il cuore e non nell'ultimo passo che pone meno problemi
Cretini e secondo bisogna fare dell'Europa aiutarli smalto CIPE la Turchia da fare
Di questi Paesi sono intervenuto spesso molto per la Jugoslavia occasionalmente perché considero che qualsiasi siano le difficoltà e gli errori commessi
Le difficoltà specie collegati la coesistenza di popoli giunge così l'aria questo Paese comunque Medical nostra tensioni politiche e il nostro aiuto o economico e quali sono i Paesi che less dell'Europa
Ti vogliono cooperare con noi
E in fondo Budapest è stato già son sempre l'Europa
Come far fronte questi problemi che amici non aspetteranno la il compimento di tutti richiede l'atto unico con terra manifestarsi e poi se ne aggiunge il Maghreb e
Parchi
Pertanto le cose in modo realistico fra poco prima che verrà a fin e secolo cento milioni di abitanti crede forse che si può salire rinnovi con la nostra prosperità
Un
Conto aldilà permetteranno a questi Paesi
Alle prese con difficoltà notevoli e credete che noi possiamo chiudere loro le frontiere l'immigrazione o altre cose non pensate che sia giunto il momento perché l'Europa li conquisti che erano tutte tutto il Mediterraneo invece di lasciare libero il campo al di bandiere americane sugli schermi eterno e il nostro mare anche il prolungamento dell'Europa il veto gli avvenimenti di Algeri una svolta
I giovani algerini che hanno manifestato a Tangeri non non più subito il trauma della colonizzazione guardano a noi e verso di noi verso i nostri ideali di democrazia e di in realtà e di sviluppo
Individuare sa primo trovare la risposta
Come vedete cari amici quando si pongono questi problemi queste domande la nostra Europa non deve guardare proprio ombelico e trascorre troppo tempo su la prossima regimi fiscali
Però poi vuole ritornare a essere la vera Europa con la sorpresa è universale deve andare oltre se stesso non c'è politica senza generosità l'Europa lo capirà o no
Assessore Coppola usufruibile ringrazio mentolo impegnato impegnativo discorso Giorgio Merlo
Ora le conclusioni del convegno segretario generale del partito a chiudere occhio ecco
Vorrei
Corriere che il messaggio fondamentale che abbiamo voluto dare con la discussione di questi giorni
E questo tutta la nostra politica
A vuole a vere sempre di più
Una prospettiva profondamente europea l'Europa è e sarà sempre di più il nostro orizzonte culturale e politico
E noi Comunisti italiani intendiamo la nostra funzione europea
Allo stesso modo in cui nel passato abbiamo interpretato la nostra funzione nazionale
Allora se tratto
Di condurre le masse popolari operaie contadine i ceti laboriose intellettuale del nostro Paese apposte sul terreno nazionale a battersi per la costruzione dello Stato democratico e repubblicano
Oggi la nostra funzione nazionale ed europea e quella di portare l'Italia tutta l'Italia compreso il Mezzogiorno in Europa
La dimensione europea non è dunque qualche cosa che si aggiunge alla nostra politica nazionale
Noi non pensiamo come fanno altre forze politiche e qui rispondo subito un primo quesito che adesso del loro rapporto
Al modo per tenere insieme i vecchi interesse nazionale con la nuova dimensione europea io sono completamente d'accordo con le loro che quando si avvia il processo di unificazione chiaro che raccoglie occorre cogliere i vantaggi e inconvenienti
Anche perché se non si vede questo si entrerebbe in un ottica miope
Più legata al passato che non alla nuova epoca che si sta aprendo
E quindi non c'è dubbio che occorre mettersi d'accordo sulle concessioni reciproche
Europa significa innanzitutto una prospettiva radicalmente nuova un più stretto vincolo e comunità di interesse per tutti
Comunità di interesse e comunità di problemi sociali e di regole giustamente è stato sottolineato con forza il problema delle regole
Ed istituzione intendiamo dare quindi a questo convegno un seguito sistematico impegnativo
Dai costituiremo una Consulta europea del Partito Comunista Italiano aperta alla partecipazione di non iscritti al nostro partito
Perseguire con continuità gli sviluppi della costruzione europea del dibattito europeistico per favorire un più serrato confronto di esperienze
E di opinioni per raccogliere valorizzare contributi molteplici chiameremo a farne parte innanzitutto le compagne e compagni che ci rappresentano nel Parlamento europeo nel Consiglio d'Europa
E nell'Unione Europea Occidentale in varie istituzioni organizzazioni operanti su scala europea
Si tratta di energie importanti di presenze qualificate che anche qui hanno dato un grande contributo in questi giorni e per questo le ringrazio il cui ruolo è stato ampiamente riconosciuto da amici e anche da avversario
E insieme inviteremo a far parte della nostra Consulta europea o a partecipare di volta in volta i suoi lavori
Non solo compagni studiosi ed esperti ma simpatizza anti indipendenti eletti nelle nostre liste personalità di orientamento progressista
Che lavorano seriamente sui problemi dell'integrazione e dell'unità politica europea
Contiamo sul loro contributo
Nel quadro del più libero dibattito e confronto e sappiamo che da parte loro si cerca da tempo e anche con accenti critici verso di noi la possibilità di un rapporto non superficiale e formale con il nostro partito
Di un effettivo e fecondo scambio in particolare sulle questioni dell'Europa
Ecco il senso della decisione che intendiamo prendere
Vogliamo fare ancora di più del Partito comunista italiano un punto di riferimento e di aggregazione essenziale per l'avanzamento della cultura della battaglia europeista
Un partito aperto alle idee alle critiche agli apporti specifici di un ampio arco di forze e personalità progressiste
Con questo spirito sarà possibile fare dalla Comunità europea un nuovo soggetto non solo economico
Ma anche sociale e politico che si afferma pienamente sulla scena mondiale
Che si apre verso est e verso il sud del mondo che vuole la pace che sita perciò protagonista di una politica di progressivo disarmo di distensione e di cooperazione
Una pietra per la costruzione della nuova casa europea sarà quella che si poserà nel novantadue con la realizzazione del mercato unico europeo
è un passaggio importante sul quale perciò siamo tutti chiamati a pronunciare dai Comunisti italiani lo consideriamo un passaggio positivo e colgo l'occasione per rivolgere un convinto apprezzamento per l'impegno del presidente dell'onore della commissione esecutiva
Che hanno consentito che si giungesse più rapidamente del previsto a questo appuntamento
Dimostrando anche che quando c'è un'effettiva volontà di governo si possono realizzare obiettivi rapiti
Noi consideriamo positivamente l'adozione del mercato unico europeo perché si tratta di una scelta commisurata al nostro interno
Corrispondente ai grandi processi di internazionalizzazione
Delle economie mondiali una scelta che può consentire all'Europa di raccogliere le sfide tecnologiche
Di ampliare i suoi mercati di promuovere lo sviluppo in tutti i Paesi della comunità e di affermare un più significativo ruolo dell'Europa nel suo complesso
Noi esprimiamo dunque un giudizio positivo una convinta adesione una volontà di cooperazione ciò nonostante noi avvertiamo allo stesso tempo il bisogno di esprimere alcuni importanti però e mi sembra che anche giustamente dell'ora abbia sottolineato esigenza proprio per non trovarci poi di fronte dalle cattive sorprese domani
Diciamo che si sta andando nella direzione giusta e che però il processo va regolato per governare
Perché l'Europa è una realtà sociale politica ricca e vitale ma anche segnata da forti squilibri che devono essere risanati e non accentuato
Senza regole nuove e chiare senza un principio di organizzazione che ancora non abbiamo senza un nuovo governo democratico del processo l'integrazione c'è invece il rischio che i forti divengano sempre più forti
E i deboli sempre più deboli
C'è il rischio di perdere di vista gli scoppi di giustizia che reggono la nostra comune impresa c'è il rischio di offuscare di perdere il senso stesso del concetto di comunità tutto ciò sarebbe estremamente negativo e dannoso già oggi
In una fase in cui l'economia conosce un periodo di crescita ma potrebbe rivelarsi addirittura catastrofico quando le cose andassero male dovremmo allora tutti temere il sorgere
Ogni risorgere di nazionalismi e di corporativismi interi pezzi d'Europa potrebbero essere abbandonati a loro stessi
Noi non dimentichiamo a differenza del presidente della Bundesbank il democristiano di Henning i programma antisemiti della notte dei cristalli di cinquant'anni fa
E gli errori dei crimini del nazifascismo che proprio sulle divisioni etniche razziali e sociali fecero leva
Ecco perché insistiamo sulla necessità di un governo democratico dei processi d'integrazione Mina
Occorre riflettere su quanto avvenne un anno fa con la crisi di tutte le maggiori borse mondiali
Nessuno allora fu in grado di prevedere che cosa sarebbe potuto accadere nessuno poté dirsi sicuro che la situazione sarebbe stata messa sotto controllo
Regolazione organizzazione governo dei mercati finanziari e dunque tanto più che la liberalizzazione dei mercati richiede nuove procedure SD di decisione
E poi nuove forme anti tre
In grado di fronteggiare regolare i processi di concentrazione che possono altrimenti produrre gravi squilibri e alterare fondamentali garanzie di carattere democratico
Pensiamo solo alla grande questione dell'informazione della libertà
E del pluralismo informatico
E ancora essenziale sono nuove regole fiscali
In questo senso la battaglia che noi comunisti stiamo conducendo e condurremo con fermezza nel Paese in Parlamento per la riforma del fisco e una fondamentale battaglia di giustizia sociale ed è allo stesso tempo una chiara battaglie europea
E che richiede come è stato sottolineato con chiarezza in questo nostro stesso convegno una effettiva e funzionale armonizzazione fiscale
La stessa grandiosa manifestazione promossa dalle organizzazioni sindacali alla quale questa mattina ho partecipato ed espressione dell'emergere di una nuova coscienza collettiva che dovrà essere coordinata a livello europeo in ogni caso dunque sarà necessaria sempre più organizzazione sempre più coordinamento tra le scelte economiche dei diversi Paesi
Anche perché altrimenti ciascuno di essi
Rischierebbe pesanti e repentine penalizzazioni in caso di scelte non armonizzate o non armonizzabili con quel degli altri ciò vale per il fisco ma anche per la riduzione dell'orario di lavoro e per le stesse rivendicazione di democrazia economica e aggiungo l'ha detto adesso dell'ormai mi sembra del tutto giusto anche armonizzazione per ciò che riguarda le condizioni di lavoro
Senza armonizzare e quindi senza una normalizzazione delle politiche innovatrici le forze riformatrici si vedrebbero portate a subire le dure repliche dei capitali
Che si manifesteranno anche attraverso loro movimenti verso Paesi più arretrati sul terreno riformiste
Ma la questione appunto chi organizza chi organizzerà chi decide e chi deciderà
Non è certo positivo ma è assai significativo che molto si parli del mercato del novantadue assai di meno fino a scadenza più vicina a noi è molto importante quella delle elezioni del Parlamento europeo dell'anno prossimo
E questo è il segno che davvero si sta andando forse ancora a due velocità vi è la velocità dell'Europa delle forze economiche vie quell'assai più ridotta dell'Europa delle politiche dell'istituzione e quella che alcuni definiscono all'Europa dei mercanti
Che rischia di sopravanzare l'Europa dei popoli cioè del popolo europeo nel suo complesso
Così si rischia e in parte già così
Che grande Poteri decisioni vengano assunte da gruppi e caste ristrette l'industria uomini di finanza politici fuori da Chiari vincoli di controllo democratico tale tendenza può anche affermare se protrarsi per un certo periodo
Contando su un consenso che viene in cambio di un benessere garantito o comunque promesso
Tutti dobbiamo però sapere che così si moltiplica ogni squilibrio
Che il neoliberismo se appare talora ideologicamente moderno non è però davvero all'altezza dei compiti dell'epoca che richiedono al governo e controllo delle decisioni
Tutti noi dobbiamo avere ben presente che l'Europa unita a fasi e ha basi ancora assai fragili sta giungendo
A realtà rapidamente mai in modo da anticipare la consapevolezza i sentimenti di gran parte dei nostri popoli anche questo veniva sottolineato adesso con efficacia questo cerchio nell'immediato apre spazi ha poteri oligarchici di ogni genere
Ma senza raccordo senza costruzione politica l'Europa sarebbe allora esposta ogni a ogni vento a rischio continuo del disgregazione e della destabilizzazione
Ecco perché noi oggi affermiamo che necessaria in tutta Europa una grande battaglia per l'espansione della democrazia
Una cosa deve essere ben chiara perché su questo è necessaria una forte precisione noi siamo contrari
Alla demonizzazione alla demonizzazione dei processi oggettivi
Che uniscono innovazioni e tecnologie internazionalizzazione concentrazione
Il problema è di chi guida tali processi
E verso quali finalità s'intende guidati
L'unica risposta è quella di una ridefinizione questi poteri che allarghi l'abito diventato troppo stretto delle democrazie nazionali
Che lo allarga in modo tale da consentire di rivestire tali processi di controllarli
Di indirizzarli verso i grandi ideali di solidarietà
Di socialità e in direzione dell'esigenza di una ristrutturazione ecologica delle cose
E necessario portare la democrazia a controllare e regolare poteri e diritti che oggi ne sono sospira
Noi diciamo che la realtà democratica deve essere affermata con ogni mezzo oggi in Europa
La democrazia che è patrimonio originario del nostro continente del presupposto della stessa comunità dei dodici
Deve essere estesa inverata riempita di nuovi contenuti di regolazione di controllo di giustizia e di solidarietà
Noi non siamo tra coloro che pensano che se diminuiscono i partecipanti al voto in elezioni politiche democratiche questo è segno di moderni
Al contrario ci preoccupa molto una democrazia in cui vota solo la metà degli aventi diritto
Occorre ricercarne le cause i motivi per cui i cittadini non partecipano
Il suffragio universale costato decenni di lotte di sacrifici e la coscienza democratica e al movimento dei lavoratori ogni riduzione reale nell'esercizio di questo diritto fondamentale pertanto ci preoccupa
Per questo anche per questo sottolineiamo la necessità di dare nuovi contenuti alla democrazia di espandere il potere dei cittadini
Noi vediamo nello stesso tempo qui in Europa
Istituti di democrazia consolidati ma relegati entro i confini nazionali e quindi sempre più svuotate di un potere effettivi
E d'altra parte istituzioni sovranazionali ancora fragili
Ancora poco dotate di reale legittimazione popolare anche perché ancora assai poco dotate di reale potere
Di fronte ai grandi processi di riorganizzazione e concentrazione dei poteri economici e finanziari di questi anni e necessario avviare un nuovo corso democratico
Il compito nostro il compito di tutte le forze di progresso e quello di costruire questo nuovo potere democratico
Se presto la gran parte delle leggi e delle scelte politiche saranno definite a livello sovranazionale gli attuali poteri del Parlamento europeo
Sono del tutto insufficienti così come inadeguate sono le strutture esecutive di carattere intergovernativa insoddisfacente il raccordo tra i primi e le seconde
Ecco perché parliamo della necessità e dell'urgenza di una fase costituente europea
Ecco perché parliamo di un nuovo e forte del Parlamento e di un nuovo e forte governo europei
Solo così infatti si potrà garantire un nuovo patto di cittadinanza solo così di verremo tutti davvero cittadini europea
Solo così i nazionalismi e particolarismi potranno essere contenuti e superati e sarà possibile parlare non retoricamente di un'Europa del popolo europeo
Questo è il compito e queste sono le prospettive della sinistra europea
Le forze politiche moderate appaiono oggi troppo condizionate dai nuovi grandi poteri economici
E finanziari per svolgere adeguatamente un ruolo autenticamente autonomamente europeo la sinistra invece può costruire una nuova frontiera un potere democratico in grado
Non di confliggere ma certo di regolare governare i grandi processi del mercato
L'Europa non si presenta dunque come un obiettivo neutro anzi si presenta come un nuovo terreno di confronto e anche di scontro tra ipotesi diverse e tra loro alternative
Ecco perché noi Comunisti italiani proprio perché vogliamo collaborare alla costruzione dell'Europa e già lo facciamo
Vogliamo anche portare il nostro autonomo e originale contributo alla ricerca in corso tra tutte le maggiori forze della sinistra europea alla costruzione di una sinistra europea che sia innanzitutto unità
Come oggi ancora hanno messo e unità al di sopra e oltre divisioni storiche che da tempo non hanno più ragione d'essere
Una sinistra capace come oggi ancora non è di rappresentare una reale alternativa democratica nella direzione politica e sociale dell'Europa
Una sinistra che sia fino in fondo espressione delle grande tradizione di libertà e di democrazia del nostro continente
E che però sappia dare maggiore mobilità elasticità ed efficacia alle forme democratiche e sappia nutrire quei valori di nuova vita di nuovi obiettivi di nuovi contenuti sociali e anche di nuova speranza anche quando parliamo
Come facciamo noi Comunisti italiani di riformismo forte noi guardiamo all'Europa
Quando parliamo di ristrutturazione ecologica dell'economia quando affermiamo che sono ormai maturi i tempi di una battaglia unitaria per la riduzione dell'orario di lavoro quando sosteniamo l'esigenza di una riorganizzazione della società
Che consenta di riconoscere pienamente la realtà il valore della differenza sessuale quando parliamo di nuove politiche di garanzie di tutela sociale e di nuove forme di democrazia economica noi non guardiamo solo all'Italia noi guardiamo all'Europa perché solo a livello europeo
Che questi traguardi potranno essere raggiunti
Così come sappiamo che la dimensione europea che può offrire l'occasione per politiche economiche che superino vecchie ottiche mercantili speaker in favore divisioni
Più integrate e cioè che Rio rientrino le diverse economie verso i loro mercati interni che realizzino scelte di carattere espansivo e non del cattivo che spingano le imprese
A passare dalla lunga fase di ristrutturazione di sviluppo intensivo a una fase diversa
In cui gli investimenti siano indirizzati anche verso l'allargamento della base produttiva e quindi dell'occupazione ne siamo convinti che tutte queste scelte sono possibili e necessari
Sappiamo anche che potenti interessi economici i gruppi di potere valutazioni politiche conservatrici le contrasterà hanno che però su questo terreno tutte le forze autenticamente di sinistra e di progresso dovranno dare battaglia
Non sarà facile
Avremo di fronte a noi gli avversari agguerriti io credo sarà necessario un grande impegno politico una profonda convinzione ideale
Un impegno una convinzione che debbono ancora maturare ma che alla fine matureranno e che noi Comunisti italiani vogliamo contribuire a fare maturare in questo modo realizzeremo una politica di sinistra alternativa democratica ed europea
Ne parliamo di una nuova frontiera democratica e progressista di una sfida democratica che veda protagonista il movimento operaio europeo forte delle sue esperienze storiche
E in questo spirito che abbiamo proposto alle forze socialiste europee
Di avviare un confronto programmatico in vista delle prossime elezioni la sinistra deve impegnarsi a tracciare chiare discriminanti programmate dai Comunisti italiani lavoriamo e lavoreremo intensamente per una espansione delle forze di sinistra di progresso alle prossime elezioni
Ci proporremo inoltre di stabilire un rapporto più salde organico tra noi e le altre componenti della sinistra europea vista nel Parlamento europea se nella situazione delle prospettive che ci stanno di fronte occorre che il Parlamento di Strasburgo Possa effettivamente svolgere una funzione costituente allora una tale Spence espansione è un tale più saldo rapporto sono assolutamente indispensabili
Non è interesse né solo nostro né di altre forze della sinistra
è interesse dell'Europa della sua unità politica della sua coesione del suo ruolo nel mondo lo diciamo perché la costruzione dell'Europa
è una grande occasione perché i gruppi dirigenti conservatori sono incapace di offrire prospettive nuove perché nel movimento operaio e socialista europeo i grandi valori moderni valori di libertà e di eguaglianza che sono alla base del principio democratico non si sono mai del tutto scissi e separate
Così come è invece avvenuto nel momento della civiltà occidentale in quello opposto del campo socialista e possono essere oggi ricondotti a unità
Ecco perché parliamo di via europea al socialismo ecco perché parliamo della democrazia come via del socialismo
Ecco anche perché nella nostra elaborazione congressuale parliamo del socialismo non come dato di sistema ma come processo e vorrei qui rispondere brevemente
All'onorevole Andreotti che recentemente ci chiedeva di chiarire meglio tale concetto
Vorrei farlo ricordando innanzitutto alcune parole alcuni interrogativi formulati dall'onorevole Moro nell'ormai famoso discorso di Benevento pronunciato alla fine del mille novecentosettantasei
Moro diceva che da parte del Partito Comunista veniva proposto lo schema di una società socialista
Che si asserisce democratica
Sosteneva che i tratti di tale democrazia socialista restavano ancora indistinti ed era non definito il rapporto con il contesto democratico quale noi lo concepiamo
E concludeva affermando che è interessante sapere quale al quale sarà la democrazia socialista e potrebbe coinvolgerci al termine di un'imprevedibile processo storico
Ebbene noi rispondiamo che la nostra prospettiva e irriducibile a uno schema a un sistema noi lavoriamo per trasformare questa società e intendiamo farlo sviluppando tutte le potenzialità del nostro per dirla con Moro contesto democratica per giungere a quella democrazia socialista che sarebbe in effetti il frutto di un'imprevedibile processo storico tuttavia noi sono chiari capisaldi che ci devono guidare in questo caso noi partiamo dei principi fondamentali che ormai fanno parte integrante della storia e del patrimonio culturale del movimento operaio europeo e delle forze progressiste
Mi riferisco alla universalità dei diritti individuali al diritto all'autonomia e al pluralismo sindacale parlo del pluralismo politico e della possibilità di dare vita ad alternative di governo della divisione dei poteri e della indipendenza delle istituzioni democratiche dalla occupazione dei parchi
Su questo tronco
Le vogliamo innestare nuove e più ampie forme di democrazia ovunque finora questi spazi democratici come nel sistema dell'impresa e nella pubblica amministrazione sono preclusi Emeka
Perciò poniamo con forza la questione della democrazia economica
Anche attraverso sperimentazioni coraggiosa sul terreno della costruzione dell'impresa europea tema evocato qui nel dibattito
E del suo controllo democratica questa nostra concezione non è solo l'acquisizione di un importante principio ideale
Esso è il frutto di un'analisi dei processi in corso sulla scena mondiale
Sempre meno il mondo può e potrà essere interpretato e governato in termini di sistemi e di blocchi contrapposti
Nessuno dei grandi problemi mondiale potrà essere risolto sulla base della vecchia contrapposizione
I due sistemi lotta tra di loro
Non può esserlo il grande problema del divario Nord Sud e del debito dei Paesi non sviluppati quello posto dalla questione ambientale dalla scarsità delle risorse dalla crescita demografica dall'uso delle nuove tecnologie dal Governo dell'economia mondiale
Insieme dei le grandi questioni mondiali richiede e richiederà sempre di più un approccio globale un governo dei grandi processi e delle grandi contraddizioni fondato sull'idea sulla logica dell'interdipendenza questa logica
Deve essere fatta propria dall'euro
Questa logica deve essere anche quella dell'Italia e della sua politica estera una politica che deve sempre più divenire di disarmo di pace e di tutela del diritto alla libertà di tutti i popoli e di cooperazione cooperazione verso l'Oriente
Verso l'altra metà dell'Europa verso l'URSS
E gli altri Paesi dell'Est e attraverso anche piani straordinari di cooperazione e di sostegno economico e anche a questo proposito sono completamente d'accordo con quanto diceva Dell'Orto
L'Europa deve potere esprimere la sua posizione sulle relazioni estere favore
E deve svolgere in questo contesto un ruolo attivo
E verso il sud del mondo verso i Paesi del Mediterraneo a noi più vicini e verso tutti quegli altri popoli che richiedono solidarietà per intraprendere la via dello sviluppo
Il disarmo si presenta sempre di più come una necessità storica fondamentale
E si presenta come una necessità storica fondamentale non solo per scongiurare la guerra ma per liberare immense risorse che possono e debbono essere impiegate per affrontare le grandi contraddizioni della nostra epoca a partire da quel del sud del mondo
Tutto ciò l'Italia potrà fare tanto più quanto andrà avanti
Integrazione europea
Siamo in realtà alla fine di un'epoca alla fine dell'epoca dei sistemi contrapposti
E si potranno prolungare la loro esistenza più o meno a lungo
E questo dipenderà da molte delicate circostanze di carattere economico sociale soprattutto politica esaurite però la loro logica
All'interno di questa logica si sono realizzate cose assai notevoli se garantito un lungo periodo di sviluppo pacifico dell'umanità
E però questo è avvenuto attraverso una forte limitazione dei diritti umani e sociali e attraverso un modello di sviluppo assai ingiusto qualitativamente sempre più insoddisfacente assai dispendioso e di rapida attore dell'ambiente
Le colossali spese per gli armamenti sono il dato più macroscopico di questi difetti e a questo proposito il nostro principale un spiccio oggi
E che la nuova amministrazione americana voglia andare avanti lungo la via della trattativa con l'URSS per la riduzione degli armamenti
L'importante comunque è che il progressivo esaurimento delle vecchie logiche dei rapporti internazionali non ci faccia tornare indietro verso superate concezione di forza e di dominio
D'ora in poi infatti se vorremmo risolvere le grandi contraddizioni che abbiamo dinnanzi quella tra pace e guerra ricchezza infame sviluppo e ambiente quantità e qualità tecnologia e occupazione dovremmo dar vita a uno sviluppo nuovo che sia più unitario e di collaborazione
Ciascun individuo di questa terra ferma quindi un nuovo diritto a un maggiore Benessere sarà necessaria una grande concentrazione di intelligenze
E di competenze scientifiche di capacità lavorative organizzative di volontà politiche
Per governare questo processo la risposta può essere soltanto quella di una nuova grande politica democratica la prospettiva
Di un governo mondiale dei processi noi dunque guardiamo al futuro l'umanità può e deve giungere a un nuovo stadio di civiltà se si può se non vuole la sua distruzione l'umanità può realizzare
Una nuova Società liberata il nostro quindi può essere uno sviluppo democratico uno sviluppo fondato su questi grandi ideale che qui abbiamo ricordato
Ed è così vorrei dire concludendo che noi vediamo l'Europa e così Kenai tracciamo la sua fondamentale funzione storica
Che sarà tale solo se sarà guidata da tutte le forze di progresso in un contesto pluralistico come diceva dell'orco
Ma in cui la sinistra ha una funzione fondamentale per introdurre quegli elementi di cooperazione e di regole di capacità di direzione dei processi nuove senza le quali la nuova Europa non potrà svilupparsi appieno tra
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