Laicità, religioni e spazi pubblici a Milano e in Lombardia

Allora se possiamo iniziare i nostri lavori direi
Anzi mi scuso
Di questo ritardo ma purtroppo
Abbiamo avuto qualche contrattempo
Con un paio di relatori
In particolare Fulvia Colombini la CGIL avvisato che sta arrivando e si scusa del ritardo ma ha avuto un problema
E Dounia ettari libera è malata ed è sostituita questa sera da Mariani Smile
Che al posto dove c'è scritto Dounia e tende
Che rappresenta la verso l'Associazione donne in Rete per lo sviluppo e la pace e che è collegata con l'associazione
Darete donne arabe
L'Italia
Della dell'ad un'età il bene quindi ringraziamo Mariani Ismahil per avere
Sostituito all'ultimo
La relatrice malata
E
Partiamo con con i nostri lavori io innanzitutto
Vorrei ringraziare il Comune di Milano che ci ha dato questa prestigiosa sala di rappresentanza
La Sala Alessi di Palazzo Marino
Per noi era particolarmente importante ritrovarci qui perché qui esattamente un anno fa il diciassette febbraio del due mila nove abbiamo avuto la nostra prima presentazione pubblica della
Consulta milanese per la laicità delle istituzioni
E quindi ci faceva piacere far diventare questo un luogo nel quale ritrovarci possibilmente ogni anno nella stessa data la data del diciassette di febbraio come certamente
Tutti sapete è una data significativa per tutti noi una data che è stata proposta
Dalla e coordinamento delle consulte come
Giornata della libertà di coscienza di religione di pensiero si vorrebbe
Con legge a vere il riconoscimento di questa giornata per lo Stato italiano per ora non è ancora così speriamo che un giorno una legge di questo genere passi nel frattempo la celebriamo noi questa giornata con queste caratteristiche
Perché il diciassette di febbraio è una ricorrenza importante è la ricorrenza del rogo di Giordano Bruno a Campo dei Fiori a Roma il diciassette febbraio del mille seicento ed è la
La Miller Sario della concessione dei diritti civili e i valdesi
Nel mille ottocentoquarantotto da parte del Re Carlo Alberto di Savoia
Quindi è una data significativa per una associazione come la nostra
E cercheremo di celebrarla degnamente
Ogni anno come le dicevo all'inizio stiamo
Come dire I primi passi siamo reduci da un primo anno di attività e quindi siamo ancora in una fase di ristrutturazione di crescita
E tuttavia
La Consulta milanese ha lavorato parecchio in questo primo anno
è riuscita a mettere insieme per ora
Ventiquattro diverse associazioni voi sapete che la Consulta non è un'associazione alla quale si aderisce individualmente è un coordinamento una rette
Di associazioni le più diverse
Come interessa e come orientamento politico che lavorano insieme e che si coordinano in questa
In questa attività noi
Abbiamo molto da imparare perché
La l'idea dell'atto di questo tipo di struttura della Consulta
Non parte da noi l'abbiamo appresa da chi prima di noi l'ha fatta in particolare la Consulta di Torino che un po'la casa madre che riuscita
è già da anni a portare avanti questo lavoro che mette insieme già un numero veramente importante sessanta associazioni circa a Torino
Quindi a Milano abbiamo ancora molto da fare e abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti
Credo che tutti i presenti possano se credono dare un contributo anche semplicemente mettendoci in relazione con altre associazioni che possono essere
Interessate a questo lavoro
Vorrei proseguire con i ringraziamenti che vanno tutti i presenti che hanno aderito a questo nostro invito e che vanno in particolare ai relatori che questa sera hanno accettato di partecipare a questa
Nostra questo nostro incontro
In particolare il professor Salvadori che qui alla mia destra che è venuto apposta da Torino per essere con noi questa sera
Grazie a villa Presidente associazione la Rosa Bianca Duni eletta Ibra non c'è come dicevo sostituita da Mariani Smile
In rappresentanza diciamo di una realtà del mondo musulmano Valerio Federico Consigliere
Generale l'Associazione Luca Coscioni Luciano Zappella
Dell'associazione trentuno ottobre e arriverà
Fulvia Colombini
Come avete visto la mia sinistre c'è il nome di
Manfredi Palmeri che io spero ci raggiunga perché così mi aveva promesso
Io in ogni caso lo voglio ringraziare pubblicamente perché Manfredi Palmeri che il Presidente del Consiglio comunale di Milano è stato determinante per farci avere e questo questo luogo per ospitare ci anche quest'anno in questo luogo prestigioso
Devo dire
Che Manfredi Palmeri nel suo nella sua veste nel suo ruolo di Presidente del Consiglio Comunale in questi anni ha dimostrato una grandissima sensibilità
Su una serie di temi che hanno e stanno a cuore e quindi
Penso che
Sia giusto ri dargli questo riconoscimento
Un altro ringraziamento che vorrei fare vara di o radicale che sta registrando questa nostra riunione e questo consentirà anche chi non è presente questa sera di poter sentire tra qualche giorno quando andrà in onda
Questo dibattito e comunque di poter accedere
Alla a tutta la registrazione anche in futuro grazie all'archivio di radio radicale che come sapete accessibile da parte degli utenti
Un ultimo ringraziamento
Va a Samuele Bernardini che
è stato il coordinatore della Consulta milanese nella fase di avvio a gestito la fase più delicata quello di decollo
Della Consulta ha fatto un grandissimo lavoro e veramente lo ringraziamo per questo il lavoro poi continua ad alcuni mezzi con la nuova coordinatrice che Donatella De Gaetano che vedete alla mia sinistra
Che sta dando l'anima per far funzionare la Consulta in questi mezzi sta proseguendo molto validamente
Questo lavoro
Io darei subito la parola
A Donatella proprio che ci illustrerà meglio l'attività che svolge la Consulta in modo da introdurre i lavori e poi diamo la parola ai relatori e Giardi Dole programma concluderà
La nostra serata l'intervento di Massimo Salvadori
Donatella De Gaetano
Ho
Prima di tutto ovviamente ha tutti e tutte quelle che sono presenti in sala ai nostri relatori relatrici al professor Salvadori al nostro ospite di questa bellissima sala
Ha detto quasi tutto in realtà
Luciano belli palazzi quindi io vorrei solo aggiungere poche cose non sottrarre tempo appunto agli interventi interessanti che seguiranno
La ragione per la quale abbiamo fortemente infatti voluto essere qui questa sera a un anno di distanza dalla nascita ufficiale della Consulta
E perché l'anno scorso in quell'iniziativa devo dire straordinariamente partecipata e però anche stasera andiamo molto bene
Nonostante anche le condizioni atmosferiche non proprio favorevoli
Beh noi quell'iniziativa che assegnato la nascita ufficiale della Consulta che però è venuta dopo un lungo intenso e anche molto interessante e stimolante periodo di preparazione
Dove ci siamo messi insieme diciamo nel Gruppo promotore delle prime associazioni e abbiamo poi siamo arrivati appunto alla nascita ufficiale
Ecco quella sera noi abbiamo cercato di assumere un impegno preciso
E cioè perché di fatto abbiamo interpretato quella presenza da parte di
Delle associazioni ed naturalmente delle persone dei cittadini delle cittadine che sono state presenti con noi l'anno scorso
L'abbiamo
Interpretata però oltre che come con dire la la piacevolezza di constatare che una Consulta per la laicità delle istituzioni a Milano veniva bene accolta
L'abbiamo anche interpretata come la testimonianza che un'area laica effettivamente esistente c'è ha voglia di manifestarsi e li porta espressione nonostante ovviamente come spiega molto bene proprio il professor Salvadori in alcuni suoi interventi in alcuni suoi articoli
Esistano ragioni storiche del nostro Paese della debolezza diciamo dell'area laica
E nonostante ci sia un contesto generale
Dove da un lato si assiste a una progressiva secolarizzazione della nostra società
E a un'evoluzione della richiesta
Di spazi e di libertà ed un aumento di questa richiesta di di spazi di libertà individuale e di diritti civili
Ma dall'altra parte si inasprisce è un po'la pretesa da parte delle religioni e delle chiese di imporre a tutti
Quindi sia i chiarimenti sia in un credenti o eventualmente diversamente credenti la propria visione etica del mondo della vita attraverso leggi civili
Allora noi siamo sempre più convinti che ci sia volontà e che comunque ci si esigenza che la cultura laica
Si manifesti per difendere e diffondere soprattutto anche i valori di libertà di democrazia di costituzione nel nostro Paese
E gli organi dello Stato di diritto e per trasmettere e secondo me in questo senso anche molto capillarmente in un lavoro
Che chiaramente non è messe impedisce il neo breve
Ma di diffondere capillarmente rispetto delle minoranze che in una società che è sempre più come sappiamo come sappiamo tutti ma sempre più multietnica sempre più multiculturale
Sono rappresenta un elemento di garanzia contro i fenomeni di fondamentalismo e di integralismo
Quindi ne abbiamo interpretato questa partecipazione
Nel corso dell'anno non soltanto ovviamente la sera del diciassette febbraio scorso ma anche nel corso del lavoro che abbiamo svolto in questo anno e delle altre iniziative degli altri momenti che abbiamo proposto
L'abbiamo preso anche come la richiesta di riavere nella Consulta a Milano e comunque nel nostro territorio nella nostra Regione
Come un riferimento unitario e sottolineo unitario
Ci tengo molto e aggiungo anche trasversale per la cultura laica come
Un soggetto che sia un interlocutore laico appunto presso le istituzioni e anche come un soggetto vigile
Per la tutela dei diritti che spesso vengono messi e in molte occasioni in discussione proprio dalle gerarchie della Chiesa cattolica
La Consulta ha portato avanti questo impegno in questo anno sta cercando di farlo in un percorso molto arricchente
E questo
Me ne sono pienamente convinta non nascondo non nascondiamo che si è anche compresso
In un anno nel quale sono successe molte cose ovviamente e che e quanto accade anche molto spesso quasi quotidianamente leggiamo o sentiamo
Sono attacchi alla laicità quale fondamento della democrazia del e dello Stato moderno della convivenza civile questi attacchi a volte tra l'altro sono fatti in modo molto smarcato
E anche abbastanza violento ma altre volte invece sono un pochino più nascosti un pochino più subdoli perché la laicità
O meglio l'attacco che viene portato è ricco di sfaccettature
Ecco perché ad esempio nella ristrutturazione del nostro sito che stiamo proprio facendo in questo momento e che è www punto Milano laica appunto di chi
E che l'invito a visitare se lo desiderate perché lì si parla un po'di noi c'è la nostra Carta dei principi cioè nostro Statuto ci sono c'è un po'la nostra storia anche se breve ma quello che abbiamo fatto finora
Ecco diceva nella ristrutturazione del nostro sito noi però vogliamo proprio proporre tra le altre cose una raccolta di articoli e quindi di quanto viene scritto checché riguardi ovviamente questo tema
Non necessariamente solo sui fatti più visibili quindi quindi quelli alla massima attenzione ma anche quelli un po'più nascosti un po'più celati almeno alla ribalta
In tutto questo periodo
Ovviamente non mi metto a fare l'elenco di quello che è successo immagino che in molte e molti di voi lo sappia non abbiano seguito
Ne nomina una sorta di cosa quello che è accaduto abbastanza recentemente in seguito alla promulgazione della sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo
Sulla vicenda del crocifisso nella nella tavola c'è la scuola ad esempio in quel caso la Consulta milanese nei giorni immediatamente successivi
Ha prodotto un suo comunicato che pure trovate sul sito e forse anche proposto tra nostro materiale
Fuori nel banchetto mentre più recentemente insieme con le altre consulte cui accennava Luciano belli Paci prima
E quindi prima fra tutti in effetti quella di Torino che è un po'il il riferimento per tutti ma anche con le altre consulte e cioè c'è quella romana precisiamo nove ICE Pesaro Urbino c'è Trieste
Sta nascendo in questi giorni quella di Napoli in molte altre città esistono già dei comitati promotori per fare nascere altre consulte
Ecco tutti insieme invece abbiamo preparato una lettera sempre visibile anche sul sito
Indirizzata che in questo caso al Consiglio d'Europa e quindi ai ministri degli esteri europei proprio in supporto alla Corte di Strasburgo e il supporto alla loro sentenza che hanno promulgato
Sono arrivata quasi alla fine dico ancora pochissime cose in questo anno abbiamo quindi posto in essere lavoro e attività
Io non sono lavoro strutturato per lo più in gruppi di lavoro
Permanenti e quindi che hanno il compito che si pongono l'obiettivo di studiare e approfondire le situazioni
Nell'ottica di per essere relazioni verso l'istituzione in generale e trovare delle sinergie ovviamente perché è molto importante per per essere
E come dire sviluppare la cultura laica
Bisogna tessere anche relazioni e quindi questo per noi è fondamentale
E invece le attività le iniziative che abbiamo fatto
Che sono state oltre a quella appunto dell'anno scorso del diciassette febbraio
Abiti trentotto di maggio presso il Tempio valdese abbiamo fatto una iniziativa che si intitolava fare e dare un voto di laicità si era sotto elezioni
E ecco per esempio DAT per quell'iniziativa
Abbiamo prodotto alcuni punti di discussione che ovviamente non si sono esauriti su temi importantissima quelli che trattiamo sempre
E che formano un po'una base di discussione perché ci insieme con noi vuole discutere di laicità
Abbiamo il venti settembre per la prima volta a Milano portato la ricorrenza della Breccia di Porta Pia e quindi un'altra tappa molto importante nella costruzione
Dello stato moderno democratico l'abbiamo portata in piazza
Esatto una prima volta dobbiamo perfezionarsi sicuramente però è stato importante perché a Milano credo in questa forma non si fosse mai fatta una cosa del genere
E da ultimo
Non ultimo il venti ottobre proprio il nostro gruppo scuola
Ha prodotto questa iniziativa che abbiamo fatto al Museo di Storia naturale che si intitolava
Libera ricerca libera insegnamento pluralismo a duecento anni dalla nascita di dare trenta
Inoltre
E anche questo non è ultimo il venticinque aprile la Consulta con un suo bellissimo striscione
Ha partecipato alla manifestazione del venticinque aprile tra l'altro sia il diciassette febbraio sia il venti di settembre
Inno intendiamo e quindi lo dico perché così ci tenete anche un po'sotto controllo intendiamo fare due date ricorrenti fisse anche un po'per fare il punto delle situazioni e per vedere
Se il nostro lavoro effettivamente produce i frutti che ci auguriamo
Un'ultima cosa alla quale tengo e so che teniamo molto noi che lavoriamo e sul metodo di lavoro
In metodo di lavoro mi associo al ringraziamento di Samuele Bernardini che miglior coordinatore lui secondo me la Consulta non avrebbe potuto avere ma questo
è un'altra storia dicevo il metodo di lavoro anche lui anche esso laico nel senso che
E noi cerchiamo di approfondire e discutere e ragionare sul criterio del massimo consenso
A questo ripeto tengo molto anche il compito di coordinare comunque è soltanto un compito tra i tanti che ognuno di noi hanno
Perché lo dico perché invito le associazioni ovviamente naturalmente anche i singoli che se vogliono essere informati possono lasciare il nome e possiamo possono comunque partecipare i nostri gruppi di lavoro
Ma siccome la Consulta è un'associazione di associazioni perché così nasce
Io invito le associazioni a raggiungerci all'interno della Consulta a raggiungere il gruppo che finora e che è cresciuto in questo anno perché ventiquattro venticinque associazioni nel primo anno di attività
Un buon risultato pensiamo certamente che va
Sviluppato non ci sediamo certo però pensiamo che sia davvero una buoni risultato dicevo ad aggiungersi
Perché perché noi siamo associazioni anche molto diverse tanto diverse
Ma proprio in questa messa in comune delle differenze che come sappiamo arricchiscono io credo che possiamo ambire a degli obiettivi importanti che sul nostro territorio sono
Ancor più importanti e quindi particolarmente importante per poi con il coordinamento delle consulte perché esiste anche un coordinamento delle consulte ragionare anche di iniziative che abbiano un respiro più nazionale
Ognuna fatta nel proprio territorio
L'iniziativa dell'anno scorso si intitolava aria vai capre respirare tutto e tutti quella di quest'anno si intitola religione laicità religione spazi pubblici a Milano e Lombardia
Nel comunicato stampa che abbiamo diffuso in questi giorni il proprio per sostenere la serata
Non entro nel merito della difficoltà della comunicazione che è grandissima e anche su questo
Abbiamo bisogno di forze perché non abbiamo alcun Gruppo comunicazione sappiamo che non è facile ma naturalmente gli apporti possono essere tutti i fondamentali ecco dicevano il comunicato stampa noi al titolo
Abbiamo proprio per quello che ho cercato di raccontarvi finora aggiunto questo questa frase non voglio dire lo slogan l'area laica solleva la testa perché noi pensiamo che
Ci sia come dicevo all'inizio volontà desiderio e anche
Proprio voglia di manifestare l'espressione di cultura laica questo vada sostenuto quindi
Io ringrazio di nuovo ed invito davvero a lasciare i nostri recapiti in modo almeno che noi possiamo informati su quello che facciamo grazie passerà
Diamo ora il via alle relazioni che sono
Programmate prima
Mi ero dimenticato di dire
Che abbiamo avuto
Ha
Rimbomba
Allora forse dobbiamo stare più distanti dal dal microfono
Ci troviamo
Ecco
Polemiche alle verifiche abbiamo avuto tra le varie adesioni a questa serata quella
Si fa praticamente piacere del circolo milanese di libertà e giustizia e ringraziamo libertà giustizia per questa
Per questa adesione
Il
Il primo degli interventi programmati per questa sera
è quello di Grazia villa che è presidente dell'associazione la Rosa Bianca che è una delle associazioni che aderiscono alla Consulta milanese
Grazie a villa un avvocato di di Como la ringraziamo molto per avere accettato di partecipare a questo l'incontro io
Vorrei dire però una parola nel presentarla perché mi sembra
Doveroso nella Consulta
Milanese come in tutte le consulte in Italia c'è una presenza importante
Di credenti di credenti di diverse confessioni religiose cattolici i valdesi ebrei
E speriamo presto anche musulmani e
Fedele di di tutte le diverse di tutte le diverse fedi
E questa è una cosa molto importante per noi perché
Vedete
Contrariamente a quello che si cerca di far credere
Noi laici rappresentiamo in Italia non una minoranza bisognoso di protezione in una qualche riserva indiana rappresentiamo la maggioranza misconosciuta di questo Paese
E siamo maggioranza di questo Paese grazie al fatto che tanti tantissimi soprattutto devo dire in questo caso tra i cattolici visto che i cattolici rappresentano la maggioranza del popolo italiano
Tanti tantissimi credenti sono laici
E questo ce lo dobbiamo ricordare sempre
E quindi
Siamo particolarmente
Felici di questa della presenza di questa associazione nella Consulta
E abbiamo chiesto alla Presidente la Rosa Bianca di parlarci di un tema che come Donatella già ricordato è particolarmente
Caldo in queste in questi mesi e che è quello del crocifisso il titolo del
Relazione e infatti i simboli religiosi nello alcuni luoghi pubblici il caso del crocifisso grazie a Dio
Allora vediamo se va bene così c'è rimbombo perfetto
Allora un saluto a tutti e i numerosissimi partecipanti a questa iniziativa e un grazie per l'invito
Siccome il tempo e proprio breve per ciascuno di noi non mi perde in convenevoli anche perché il presentatore mi ha rubato it
Delle due dei cinque minuti di introduzione nel mio intervento in cui
Ci tenevo a specificare calorosamente il
La convenzione
Che per quanto
è comprensibile quindi non è in contrapposizione l'utilizzo del termine area laica per capirci io sono convinta
Che il principio di laicità
è deve essere uno dei principi più condivisi che debbano esistere papà supporto della democrazia ogni volta che c'è crisi
Il principio di laicità in un Paese c'è deficit dite di democrazia e quindi
è proprio quello cui ci si deve ribellare l'idea di essere confinati in un'area
E nemmeno mi basta in questo caloroso auto invito che che che faccio a voce alta nemmeno una parola trasversalità perché sembra che si debba percorrere delle differenze per tagliarle
Invece il principio di laicità e talmente fondativo della nostra democrazia
Che i padri le madri costituenti la
L'anno quasi ahimè dato diciamo in me oggi dato per presupposto perché nel dibattito come tutti voi sapete della Costituente
Venne affrontato proprio sui temi che stasera ci riguardano sugli articoli sette otto della Costituzione sull'articolo diciannove semplicemente perché c'era da poco risolvere la questione romana
Ma viceversa anche i credenti cristiani cattolici praticanti i nomi li conosciamo tutti
Assolutamente avevano ben chiaro il concetto di date a Cesare quel che è di Cesare Avenia Dio quel che è di Dio era
Un presupposto parlo dopo parlo prima del professor Salvadori mi chiedo chiedo scusa se dico delle eresie dal punto di vista storico sicuramente per come ci hanno insegnato la Costituzione anche la facoltà di giurisprudenza
Negli atti della Costituente i dibattiti sono stati molto caldi anche sulla questione romana ma tutti attraversati fissi da una strana concezione laica dello Stato
La Rosa Bianca che non è come poi tutti ben sapete quella di
Recente costituzione mai nata nel settantanove tra i suoi punti di riferimento vitali nel senso che hanno attraversato la nostra vita c'è stata questa profonde bellissima conoscenza con Giuseppe Dossetti
Il quale in ogni dibattito ingordi diva al pensiero che era questo che si dovesse ritornare a parlare di laicità dello Stato e di laicità nelle istituzioni
C'è una bellissima registrazione che abbiamo fatto in un momento come si può dire
Intimo nel senso che eravamo un gruppetto di trenta persone in cui qualcuno di noi più perfidi nel maligno gli aveva chiesto cosa ne pensava dell'insegnamento della religione nelle scuole in un'altra puntata se volete vi racconto che cosa aveva detto perché
è un ricordo vivo per tutti noi quindi detto questo
Questa premessa
Mi serve per
Per introdurre questo tema scottante del caso del crocifisso non senza ironia di dire che insomma questo crocifisso da quando c'è stato è sempre stato un caso
è sempre stato un caso giuridico è stata la conseguenza di un processo non si capisce bene se garantista o meno
Come tutti molti di voi conoscono nel libro di Zagrebelsky il crucifige della democrazia cui si addentra
Anche a a ad affrontare gli aspetti giuridici di questo processo sicuramente diventa per noi un caso sul tema della laicità
Mi di
Mi chiedo scusa se questa sera la veste di presidente l'associazione rosa bianca quella di avvocata si mischiano perché evidentemente
Minniti recenti pronunciamenti delle varie giurisprudenze supreme non possono che stimolare anche questo profilo di attenzione
Dirò quindi cinque minuti in estrema sintesi quali sono state le cose più interessanti di queste pronunce e poi
Gli altri cinque minuti che spenderò trarre delle conseguenze anche di tipo così di cultura
Più o meno condivisa
Allora sicuramente il caso crocifisso sarà uno dei casi più interessanti
Attraverso lo studio anche dei principi che si sono affastellati nelle varie Corti nelle sentenze ma che dovrebbe diventare anche oggetto di approfondimento e di studio pacato
Perché leggendo per esempio la sentenza del TAR Veneto che è quella che ha dato origine all'ambientalista all'a questioni di legittimità costituzionale sul pool poi la Corte costituzionale si è pronunciata dicendo
Non non entro nel merito perché il Regolamento citato di cui poi vi dirò e sono un Regolamento e quindi non è oggetto di materia costituzionale
Bene la sentenza del TAR Veneto che chi ha voglia chi non so
Ha voglia di leggere un fa l'insegnante o comunque ha voglia di studiare e di condividere questo studio è una sentenza i cui io mi sono detta vista la mia esperienza spero che non ci siano troppi giudici amministrativi in sala dista la mia esperienza di sentenze Brady concise e che spesso richiamano semplicemente i ricorsi
Dei due contendenti è un trattato
è un trattato
In cui il Tribunale amministrativo del Veneto
Terra sollevare la questione di costituzionalità e poi nel decidere respingendo il ricorso della signora che aveva sollevato
La questione innanzi al Tribunale amministrativo
E fa una lunghissima dissertazione sulla valore del crocifisso come simbolo religioso come simbolo
Culturale
Come simbolo i passaggi sono questi in estrema sintesi di cultura universale e quindi come simbolo universalmente riconosciuto
E in in una lunga dissertazione alcuni passaggi sono anche anche interessanti sarebbe bello avere tempo di leggerli sì di lunga
Però a proporre anche una visione diciamo così della Chiesa
E di una moda cattoliche di una modalità di annuncio del Vangelo quindi anche di una lettura del crocifisso come simbolo religioso
Molto dettagliata per chi conosce i dibattiti all'interno delle Chiese Cristiane sa benissimo che se il pluralismo e l'altra faccia della laicità
Anche nelle nostre discussioni i nostri dibattiti teologici culturali ecclesiali biblici eccetera
Le idee sono tanti e il Tribunale amministrativo sposa
Una visione anche del cattolicesimo e del Cristo simbolo religioso e di cultura universale ben precisa
Probabilmente
Gli assertori della
Appunto della legittimità dell'esposizione del crocifisso nelle scuole negli spazi pubblici che si avvalgono della tesi del tribunale Veneto forse sarebbe meglio che la legge estero perché probabilmente non condividerebbe lo molte
Delle visioni ecclesiali
Contenute
Nella sentenza di ampio respiro conciliare e tutt'altro che retta libere
Il problema e che il passaggio insomma più discutibili sono nel momento in cui fa di questa visione anche aperta del simbolo del crocefisso il tema di una simbolo
Fa derivare da questa visione aperta la possibilità che questo sia un simbolo condiviso per farmi capire di
Vi posso leggere alcuni passaggi ma
Molto lunga dunque ciò premesso poste banche innanzitutto come il crocefisso costituisca un con simbolo storico culturale
E di una valenza identitaria riferita al nostro popolo frase
Clou perché è diventata la bandiera del crocifisso come simboli identitario
Pur senza scomodare la notte autorevole astensioni non possiamo non dirci cristiani indubbiamente rappresenta in qualche modo il percorso storico culturale del nostro Paese ma qui poi da questo punto in poi
Parla
Del del simbolo non violento dei della dei pensieri di pace di tolleranza che si possano vedere guardando una persona che ha pagato io ingiustamente per punti
Di in bocca la carità come principio principe del cristianesimo e quindi come possibilità di dare la vita anche per i propri nemici con tutta una visione di di questo simbolo
Totalmente diversa da quello che noi intenderemmo come simboli identitario tu Kourou no
Solo che l'estrema conseguenza di questa lunga dissertazione
Arriva un punto che mi permetto di leggerli si rende
La Corte il Tribunale un certo punto dice si rende inoltre conto che ancora oggi del simbolo di la Croce si possono fornire diverse interpretazioni sapete che i giuristi le sentenze tengono conto anche dell'argomentare extra diverso al contrario per poterlo
Aiuto cinque minuti controbattere sono solo al TAR
Del volo e dice innanzitutto quella strettamente religiosa dice la sentenza sia riferito al Cristianesimo sia al cattolicesimo e altre si consapevole che alcuni Luni frequentanti la scuola pubblica
Potrebbero liberamente e legittimamente attribuire la croce valenze ancora diverso se come di preferenza inaccettabile data da una religione rispetto alle altre un vulnus alla libertà individuale
Alla stessa laicità dello Stato e leggo questa che la cosa che mi interessa a limiti di un richiamo al Chiesa ROPPA Peace MO ovvero all'Inquisizione
Addirittura uno scampolo gratuito di catechismo erogato tacitamente anche i non credenti in una sede non idonea
O infine di propaganda subliminale in favore delle confessioni cristiane si tratta di opinioni tutte rispettabili
Ma in fondo non rilevanti nella causa in esame
C'è quindi
Tiene conto anche
Chiaramente prende una decisione che non è quella che si pensava tiene conto quindi anche dell'ambivalenza persino del simbolo religioso quindi queste la sentenza che viene invocata
Terzo
Il tema identitario come vedete a volte ignoranza la base
Di tutte le polemiche di tutti i fondamentalismi basterebbe conoscere meglio a volte le norme che si imboccano per capire che ci stiamo dando la zappa sui piedi
Bene su in questo
Su questa sentenza intervenuta dicevo la Corte che ha baipassato il problema però questo
Bypass da parte la Corte costituzionale è basato sul fatto
Che il Regolamento in
Toccato dal Governo italiano nella memoria
Difensiva di tutti i gradi di giudizio è questa norma de cuius regio decreto del ventisei inc che obbligherebbe all'esposizione del crocifisso e qui è molto interessante se si tiene avete degli alunni che hanno voglia di imparare cose sulla laicità
Leggere queste sentenze parlo per insegnanti o per gli educatori sarebbe molto istruttivo perché
In realtà c'è tutto il dibattito qui dice va beh la norma dice che si devono comprare i crocifissi ma non è detto che si debbono esporrei e quindi si sì il comune è edilizi sia così il Comune deve esporre dette
Il Comune per le scuole elementari che la Provincia per le scuole medie devono acquistare incroci si dissi e quindi c'è tutta la discussione se bisogna tenerne il cassetto otto al nel cassetto anzi il regio decreto definisce il crocefisso con buona pace di noi credenti un arredo scolastico
Quindi capite che a volte difendere l'indifendibile ci porta anche essere un po'etici va bene detto queste
C'è quindi la discussione se questa norma regolamentare e quindi con una fonte
A livello della della gerarchia delle fonti con una fonte non normativa
Può essere oggetto del esami della Corte costituzionale la Corte dice di noi tutti alla Corte se lavata le mani alla Corte non aveva bisogno di lavarsi le mani
Dopo avere
Espresso dieci anni di giurisprudenza della Corte costituzionale sul principio di laicità come principio supremo voi sapete che la parola e città l'ho detto prima non c'è la Costituzione perché non se ne sentiva il bisogno essendo un presupposto
La Corte la individuata comunque come principio supremo che si deduce da tutto l'impianto costituzionale
è evidente che questo è un principio consolidato la Corte di Strasburgo non ha fatto altro che ripetere questo elemento e cioè
Che nel sistema italiano c'è già la Corte costituzionale che esiste che dice che c'è un principio supremo di laicità
Cosa dice però la Corte e su questo è stata contestata quella di Strasburgo che
I
Normalmente nella giurisprudenza della Corte di Strasburgo si teneva si rispettavano i diversi principi di laicità di essere enti nei diversi ordinamenti statali mentre questa volta entrata con i piedi nel piatto e si è permessa di dire per l'Italia laicità deve essere così
Patti il Governo italiano che ha capito di aver preso una cantonata in primo grado ha già modificato nella memoria in questi giorni dieci di febbraio le proprie ragioni e quindi
Ha preso per buoni queste critiche che va ho fatto di costituzionalisti ha modificato le memorie che prima veramente erano a livelli indecenti cui anziché difendere almeno abbi il coraggio di farlo fino in fondo il principio dell'identità cristiana
Ci dice
Degrada degrada
Il crocifisso nemmeno ad un simbolo di cultura universale dell'amore per il bene degli amici della Marini Bucci
Ma semplicemente sedi leggo il passaggio si commenta da solo però infatti infatti il tempo
è
Dice
Scusate perché
Troppo provocatorio sfoltire dove
Allora il Governo sostenne che la presenza del crocifisso nelle aule scolastiche è un fatto naturale
In quanto il crocifisso non è soltanto un simbolo religioso ma anche il simbolo della Chiesa cattolica che e è l'unica Chiesa citata nella Costituzione
Pensate Dossetti nella tomba proprio che ha fatto l'articolo sette occorreva dunque considerare che il crocifisso è un simbolo dello Stato italiano quindi nella memoria
C'è questo slittamento in cui il crocifisso diventa il simbolo dello Stato alla pari della banchiere dei dell'attuale Napolitano
Quindi capite che lo scandalo che ha creato questa sentenza è stato eccessivo rispetto allo scandalo che avrebbe dovuto crearci a tutti non l'aria l'Africa a tutti i cittadini che conosco la costituzioni
E che se sottoposti approva per avere il permesso di studi permanenza nel territorio italiano di conoscenza della Costituzione probabilmente non arriverebbero neanche i due punti del patentino
Bene parlamentari compresi
E uomini e donne delle istituzioni
Detto questo che succede
Due minuti
Abbiamo in mano l'occasione di aprire un dibattito riaprire un dibattito suo
I vari concetti anche di laicità rispetto e simboli religiosi perché il
La critica che è stata fatta la sentenza della Corte non hai rispettato il concetto di laicità che c'è nel nostro Paese una critica ma alligna un po'aperti Dina
Perché si dice noi non siamo come la Francia in cui lire laicità e riconosciuta strutturale riconosciuta né nella parte noi non siamo come la Baviera
Perché nella Baviera hanno fatto una mediazione con la Corte di Strasburgo ma qua come siamo noi
è chiaro che ci sono diverse concezioni della laicità Celli la lecita cosiddetta della disintegrazione cioè nel senso che tu devi disintegra rilevare identità per poi in qualche modo favorire
Il loro confronto in un pluralismo che potrebbe in
Dal mio punto di vista rischiare di sfociare negli scontri di civiltà poi c'è la laicità dell'integrazione in cui tu
Favorisce gli le condizioni affinché
Le dico ognuno
A partire non tasse dalla propria identità ma a partire dal desiderio di cittadinanza comune e condivisa mette insieme le proprie esperienze poco culture poppe del TAR sale proprio disegni del mondo
E che allora se se ci sono lei città diverse nel nostro Paese sono queste
Probabilmente dobbiamo ancora riappropriarci dobbiamo farle diventare materia condivisa e sul crocefisso qui si possono far diverse proposte la la Consulta a scritto vigileremo sull'applicazione ecco
Nella vigilanza se deve essere una vigilanza attiva a me piacerebbe che Cindy individuassero anche dei percorsi alternativi nel senso della convivenza
Perché è chiaro che se noi facciamo c'è sul crocifisso non lo togli perché c'è la Corte di Strasburgo è ovvio che limitiamo il tema identitario a contrariis no e cioè vogliamo la parete bianca come
La cosiddetta laicità del nulla ecco se c'è una caratteristica delle città viste nostra Costituzione non è la laicità circa la laicità del vuoto era laicità che vede le differenze bene
Perché non fare un percorso non so alle elementari
Degli insegnanti partono dalla parete bianca poi si vede come sia gli enti e questa apparente no
Disegni di simboli quelli condivisi quelli che non si capiscono non è detto che alla fine
Ci si debba essere necessariamente il crocifisso la Montessori diceva che le elementari il crocifisso non va bene bisognerebbe fare
Magari un'altra immagine
Che rappresenta un altro molto di del Gesù cristiano ma me queste sono diventano rivoluzionare infine Montessori ancora oggi
Bene oppure alle medie
Non so in un liceo artistico un percorso dei segni che possano diventare
è ovvio che anche l'occasione del caso crocifisso può diventare una sperimentazione una palestra di integrazione di convivenza
Ovvio che il presupposto che crediamo nel CUP nel pluralismo nel principio di laicità come principio supremo e nel pluralismo così detto
Comprensivo e cioè il
Il pluralismo che si mette in atteggiamento dialogico convinto che l'altro l'altra abbiano una differenza
Imprescindibile per cui tu non puoi fare a meno dell'altro
Grazie
Io purtroppo questo ingrato compito di pregare tutti di stare nei tempi che avevamo detto ma mi rendo conto che questo tema in particolare di
Complessità tale da rendere difficile
Stare in un tempo troppo ristretto
Il prossimo intervento quello di Valerio Federico
Vorrei Federico rappresentante dell'Associazione Luca Coscioni che come tutti sapete fa parte dell'ampia galassia radicale galassia radicale che l'ha presentata
Nella Consulta
Dalla associazione Enzo Tortora in particolare e ma spero presto anche dalla stessa Associazione Luca Coscioni
Abbiamo invitato a intervenire questa sera perché voi naturalmente non possiamo ignorare
Che
Tra poco più di un mese ci sono le elezioni regionali
E e quindi è vero che noi come Consulta siamo vogliamo assolutamente essere trasversali e quindi non siamo legati a nessuno schieramento politico in particolare
E anzi auspichiamo che in
Tutti gli schieramenti i laici vengano fuori e si palesa fino e abbiano un po'più di coraggio di quello che attualmente dimostrano
Però
Neppure essendo trasversali non possiamo evidentemente
Di fronte a questo appuntamento
Censurare ACI e non analizzare quello che da un punto di vista laico ha rappresentato tutto ciò che rappresenta Formigoni il potere Formigoni hanno i in Lombardia
E allora
Noi avremo su questo in realtà non uno ma due interventi questa sera perché oltre a quello di Valerio Federico ci sarà anche quello di Fulvia Colombini di analisi della situazione in Regione sotto diversi aspetti
Ci interessava il punto di vista di Valerio Federico perché poi troverete sul tavolino all'ingresso seme ancora rimasta qualche copia questa agenda Coscioni che alla pubblicazione che contiene
Un ampio dossier che si intitola la peste lombarda il titolo già
Dice tutt'oggi e eccetera gli autori di questo dossier
La peste lombarda c'è appunto parere Federico
Insieme a
Giorgio mi hanno niente e a Lucca Perego valere Federico
Grazie Presidente io
Grazie anche all'invito del per l'invito alla consultorio terrorizzato dai tempi ho pensato di leggere la mia
Breve relazione
Allora
La Lombardia un caso unico in Europa un movimento ecclesiale fondamentalista ha in mano una Regione
Lo sappiamo tutti il movimento si chiama Comunione e Liberazione
E il Governatore della Regione Formigoni è uno dei suoi principali esponenti
Il movimento fondato da don Giussani si è trasformato da molti anni in attore politico istituzionale ed economico finanziario anche grazie alle sue articolazioni a partire dalla compagnia delle opere e voi tutti sapete il braccio economico di Comunione e Liberazione
Comunica liberazione è passata la gestione quindi di retta del potere
I membri di CL stringono tra loro un patto di amicizia
Sulla base di un sistema valoriale comune e privilegi hanno spesso una natura di questi rapporti nei vari settori della società a scapito dei meriti e delle capacità del singolo
Creando e alimentando un sistema di relazioni che si regge dunque su basi clientelari
Nella e Tracy alterazione un barda la comune sensibilità religiosa vera
O spesso strumentale diventa il collante della Rete di interessi
Il Presidente della Regione italiana economicamente più forte ha costruito nell'arco di questi anni un sistema basato sul trinomio religione
Politica affari
Ponendo le fondamenta di una discriminazione tra coloro che sono parte di questo sistema e coloro che non ne sono parte o più semplicemente non l'accettano
I due assi portanti di questo modello sono la sussidiarietà naturalmente inversione formigoniana e l'azione di confessionali Zazie ore della società lombarda
Il principio cui Formigoni formalmente si richiama per dare un fondamento giuridico istituzionale al proprio metodo di governo è dunque quello della sussidiarietà
La sussidiarietà prevederebbe
Che lo Stato le Regioni sostengano i cosiddetti corpi intermedi gli individui dovrebbero aggregarsi spontaneamente per dar vita a realtà associative intermedie in grado di fornire un servizio
Imprese parrocchie consultori scuole università agenzie strutture sanitarie e via dicendo lo Stato non dovrebbe dunque provvedere a fornire direttamente alcuni servizi ma aiutare sussidio
Altri soggetti a garantirli
In particolare vi sono due condizioni necessarie per assicurare il corretto funzionamento della sussidiarietà
La prima condizione è che tra i corpi intermedi ci sia libera concorrenza e che i più virtuosi capaci di garantire servizi migliori per qualità i costi sia giudichino finanziamenti dalle istituzioni
La seconda condizione per il corretto funzionamento della sussidiarietà è che i criteri di scelta per accreditare un servizio siano rigorosi e trasparenti
E il successo di un privato accreditato piuttosto che di un altro sia determinato dalla soddisfazione e dalla valutazione degli utenti
In un sistema di libera concorrenza e trasparenza il controllo della qualità dei servizi e dell'utilizzo virtuoso dei soldi pubblici spetta il cittadino contribuente all'utente
Il pubblico e il privato dovrebbero
Laddove è possibile competere ad armi pari
Ed infine i servizi sostenuti dall'istituzione dovrebbero rispondere ad una domanda diffusa
Da parte dei cittadini
In Lombardia le cose come avrete capito non vanno proprio così
Il privato viene selezionato sulla base dell'impronta confessionale che può lasciare sulla società lombarda o sulla
Base
O sulla base della fedeltà alla regia formigoniana il privato viene dunque scelto assistito
E perfino creato
Scelto assistito e creato
Attraverso le nomine
L'impostazione dei bandi gli accreditamenti i contratti le convenzioni e quindi la distribuzione della spesa pubblica
Non vigendo dunque un sistema di libera concorrenza la scelta del cittadino risulta indirizzata il controllo della qualità del servizio non viene fatto e là dove avviene non è in mano i cittadini
La sussidiarietà lombarda rappresentare al TAR la mano dello Stato Regione sul mercato che non si limita a regolare come dovrebbe essere ma ne determina i vincitori stroncando la concorrenza
Iniziativa privata non è solo indirizzata i soggetti in campo sono selezionati dalla politica da politica seleziona gli attori né indirizza l'attività li assiste e di conseguenza ne esclude altri
Nella Regione di Formigoni di fatto non esiste una vera concorrenza tra privato e pubblico al privato non vengono chiesti gli stessi requisiti dal punto di vista organizzativo funzionale professionale che si chiedono il pubblico
Il privato ad esempio nella sanità seleziona le prestazioni più remunerative rispetto a quelle demandati al pubblico e viene poco controllato
Per essere gentili
Il pubblico deve garantire tutte le prestazioni anche le meno remunerate
Una vera libera concorrenza tra pubblico e privato e tra privato e privato sarebbe auspicabile ma così non avviene
In Lombardia i corpi intermedi troppo spesso si formano o crescono non per libera iniziativa di individui che si mettono insieme come obiettivi con obiettivi comuni come
Dovrebbe essere ma a seguito di provvedimenti dispensa e legislativi della Regione
La legislazione indirizza l'offerta selezionando il privato erogatore e determinando qualità e quantità dei servizi offerti
Pensiamo alla costruzione o ristrutturazione agli oratori e di scuole private Cellina
Alla proliferazione di consultori privati accreditati di matrice confessionale di aziende pubbliche o a partecipazione pubblica occupate dagli amici degli amici di strutture sanitarie accreditate favorite
Dalle condizioni di accreditamento
Sono questi corpi intermedi frutti frutto della sussidiarietà pensati del leader di Comunione e Liberazione
Senza i soldi dei cittadini e le decisioni della Giunta e del Consiglio regionale quanto di tutto questo sarebbe nato e cresciuto spontaneamente
I bandi e quindi la spesa pubblica
Vengono più volte indirizzati a sostenere l'iniziativa di natura confessionale basti pensare a quelli previsti per finanziare i tabacchi centri di aiuto alla vita
O i consultori privati di ispirazione cattolica dove opera solo personale obiettore di coscienza
Si fanno forse bandi per finanziare iniziative di informazione sulla contraccezione
Ovviamente no in compenso si danno i soldi a medici che informano solo sui cosiddetti metodi naturali
I finanziamenti a organizzazioni di matrice cattolica da parte della Regione Lombardia sono la prassi di quindici anni di politica formigoniana che ha già rafforzato e favorito la creazione di realtà oggi solide
A scapito di soggetti ora più deboli nella loro attività o scomparsi danneggiati dal sistema clientelare consolidato
Giorgio Vittadini uno dei leader indiscussi Comunione e Liberazione
Chiarisce per chi avesse ancora dei dubbi metodo ed obiettivi ciellini dice Vittadini
Lo Stato valorizzi questa esperienza pluralista
La continua educazione e correzione dell'uomo nei corpi in termini di
Sono le esperienze associative e i movimenti che inducano e correggono continuamente l'uomo rispetto ai suoi inevitabili errori
Insomma
Privato sociale cattolico parrocchie consultori confessionali casa imprese legate alla Compagnia delle opere ospedali guidati da Cellini oratori scuole associazioni
Ecco i corpi intermedi le esperienze associative lombarde che come dice Vittadini debbono educare e correggere l'uomo
In conclusione da metodo utile a garantire maggiore efficienza e pluralismo il principio di sussidiarietà
Viene utilizzato come strumento per perseguire gli obiettivi Cellini di dei secolarizzazione e confessionali trazione della società
Proprio l'azione di confessionali Zazie o nei clericali trazione costituisce il secondo asse portante del sistema formigoniano
è in corso un tentativo da parte del Governatore di intervenire nella sfera delle scelte dell'individuo condizionandone gli effettivi diritti
Molte iniziative Cellino formigoniani hanno creato rischiano di creare una fattispecie incostituzionale laddove alcuni diritti individuali basilari
Differiscono tra la Lombardia il resto del territorio nazionale
Si configura dunque una discriminazione a scapito di alcuni cittadini italiani in relazione a libertà individuali fondamentali
Insomma Formigoni riferendosi impropriamente alla revisione del Titolo quinto che la Costituzione lo fa quasi sempre interferisce con materie di competenza esclusiva dello Stato
è utile ricordare che l'articolo centodiciassette della Costituzione
Attribuisce allo Stato la tutela della potestà in materia di salute in quanto materia di legislazione concorrente che per la determinazione dei principi fondamentali è riservata alla legislazione dello Stato
Non è superfluo ricordare inoltre al Governatore che le leggi emanate dal Parlamento ad esempio la centonovantaquattro non lasciano spazio ad interventi di tipo amministrativo che si pongono in contrasto con la legge stessa
Il sistema partitocratico italiano che nell'assegnazione delle poltrone ha sempre promosso l'appartenenza partitica a discapito della competenza
In Lombardia si è ulteriormente voluto in negativo
Includendo in questo metodo anche un'organizzazione ecclesiale fondamentaliste cui medici e dirigenti su temi come l'aborto le scelte di fine vita la fecondazione assistita non hanno un approccio laico nei confronti dei loro pazienti ma confessionale
Approccio che ricordiamo è stato eclatante in una delle tappe della corsa
Della regione Lombardia verso un modello di Stato Regione etico quello del caso Englaro visto che mi devo
Credo che devo velocizzare la mia e il mio intervento
Arrivo
Alla parte finale appunto dell'intervento che si riferisce a quello che è lo Statuto che è stato recentemente approvato dalla Regione Lombardia per quanto riguarda i rapporti Regione Chiesa
Lo Statuto recita la Regione Lombardia riconosce la Chiesa cattolica nelle altre confessioni religiose riconosciute dall'ordinamento formazioni sociali in cui si svolge la personalità dell'individuo
E orienta la stazione della cooperazione con queste per la promozione della dignità umana e il bene della comunità regionale un'affermazione simile a me se tra i principi
Fondamentale in uno Statuto non ha bisogno di commenti la personalità dell'individuo si forma solo nelle chiese riconosciute dall'ordinamento
Nelle altre che siamo come mai no
è da sottolineare che questo comma non era previsto nella stesura iniziale dello Statuto ed è stato imposto in Commissione dopo l'audizione con l'Osservatorio diocesano che è una specie di cioè i locali locale che ne ha curato anche la stesura
Mi vicino a conclusione ovviamente nello Statuto non manca richiamo alle radici cristiane tralasciamo le tanto possiamo immaginare
Il pasto il passaggio il tema della famiglia e così concludo presente nello Statuto è un riferimento imprescindibile nella
Politica formigoniana naturalmente la famiglia tradizionale i riferimenti dell'iter Cellini non mancano mai
Sbalorditivo Giorgio Vittadini che è riuscito ad affermare l'Assemblea generale Compagnia delle opere recentemente
Che un uomo che ha ideali tirarle Gianni tira una famiglia che ha visto nella sua integralità e molto più capace di fare un'azienda di lungo pericolo
Un uomo che è integrale
Pura di più
Mara Piccin e concludo era giunto nelle affermazioni di un decreto regionale del dicembre due mila sette
Ascoltate il soggetto pubblico deve guardare alla famiglia come soggetto in sé è portatore di diritti propri ulteriori rispetto a quelli dei singoli componenti
Ciò deve significare il riconoscimento di maggiori diritti di cittadinanza a chi si assume responsabilità stabili di generazione educazione e cura
Si è giunti quindi ad affermare l'esistenza di maggiori diritti di cittadinanza perché mette su famiglia
Anche questo accade in Lombardia insomma amici chi segue l'ortodossia formigoniano Cellina resta dentro al sistema e gli altri se ne facciano una ragione anzi una Regione una religione laica grazie
Grazie Valerio mi dispiace sempre o per
Imporre dei tempi ristretti ma
Dato che hai fatto la fatica di scriverlo questo intervento mandano alla Consulta così lo mettiamo sul sito
E potranno tutti leggerlo integralmente
Ora come vi dicevo era previsto l'intervento di Duni età Ibe Presidente donne arabe d'Italia che purtroppo per ragioni di salute non ha potuto essere con voi
L'ha sostituito all'ultimo e la ringraziamo moltissimo per questa disponibilità Mariani Smile che rappresentante dell'Associazione donne in Rete per lo sviluppo la pace
Associazione con la quale collegata anche la l'associazione della dell'ad un'età IBA
Il tema che avevamo proposto e questo è un luogo per pregare il diritto alla moschea e qui devo dire
Due parole giusto per
Inquadrare la questione il tema come sapete e anche questo di grandissima attualità accertato referendum così detto dei minareti in Svizzera e in Lombardia non si fa che parlare di
Amministrazioni che impediscono con vari sistemi la costruzione di luoghi di culto musulmani sempre sulla base di pretese ragioni identitarie
Noi avevamo quindi a cuore questo argomento
Ma
Non ci dimentichiamo mai che siamo la Consulta per la laicità per cui conoscendo il mondo musulmano così come come poco conosciamo quello cattolico cioè non
Non è che ci sia niente di così straordinario ma insomma sono tutte realtà
Nelle quali convivono tendenze diverse tendenze fondamentaliste integraliste
E tendenze invece
Laiche dialoganti ecco avevamo invitato due netta e
Mariani Smile eh so benissimo su questa stessa su questo stesso orizzonte proprio perché
Sappiamo
Che li troviamo una voce che
Del mondo musulmano
E che è anche una voce di associazioni in particolare al femminile non a caso sono associazioni
In cui o dedicate proprio le donne come quella o comunque dove la presenza delle donne è di particolare rilevanza che al tempo stesso si battono per i diritti
Della comunità musulmane ma anche per affermare all'interno di quella principi di laicità Mariani Sbai
Sì buonasera a tutti ma a detta di tenere quattro centimetri o qualcosa del genere il microfono da me
A me prima di iniziare il mio intervento mi verrebbe da dire ognuno al suo burqa perché qua ognuno svolta la cosa laicità religiosità
E si trovano problemi davvero sempre molto importanti e molto
Pesanti culturalmente e umanamente ora d'Italia nonostante che si indica che sia un Paese a
Recente immigrazione e tanto recente ecco ormai abbiamo venticinque anni quindi un quarto di secolo
Immigrati presenti nella nostra comunità
E quindi io ho imparato a non parlare solo e soltanto di multiculturalismo di multietnicità di Muti provenienze ammanchi di Muti religiosità
E perché questo perché tutte queste sfaccettature sono interconnessi in un percorso di integrazione
Ora però nell'ambito della della della moschea dell'Islam io credo che il mio intervento sia più
Ovviamente religioso che il diritto alla moschea che mi sembra che vada da sé davvero un luogo dove andare a pregare sia una come dire un'aspettativa umana
E assolutamente accompagnarvi lesse però questa naturalmente viene regolata da una certa da certi punti
Che devono e possono andare bene per tutti quanti
Ma
In questi anni si è sempre dimenticato per esempio che c'è una grossa fetta fra i musulmani italiani
Proprio italiani di nascita persone che si sono convertite
E che certamente sono una minoranza ma che sempre di più assumono una come dire una presenza importante
Se non altro già sulle seconde generazioni noi abbiamo ragazzi nati che parlano perfettamente l'italiano e i dialetti delle regioni in cui sono cresciute
E
A questi sicuramente bisognerà dare una risposta
Io sono una persona estremamente ottimista Sonetti mista perché vedo il percorso sempre il bicchiere sempre e mezzo pieno e mai mezzo vuoto perché se lo vedessi mezzo vuoto scapperà immediatamente mi rinchiudere in una caverna
Giusto per sopravvivere
Nel ministero degli interni da qualche giorno è stato varato il tavolo istituzionale per quanto riguarda i problemi interconnessi e l'Islam
Ci stiamo chiedendo se in questo tavolo sono presenti donne
Stiamo spingendo affinché le donne siano presenti perché
Le donne non sono ancora presenti o perlomeno non ci è stato dato alcun nominativo femminile
Tale per cui
Possiamo sperare in una posizione come dire il più possibile aperta e quindi parafrasando l'apertura direi oserei dire laica
Perché guardate che l'Islam non è una religione statica non è una religione come dire
Come la vediamo negativa nella sua dogmatici TA l'Islam ha avuto nei secoli molte più aperture di quello che oggi
Tutti quanti è la la la la
E come dire la stampa i media in qualche modo
Tratteggiano questa questa religione
L'Islam ha avuto quello che significa l'inclusione della società in cui si presentava
E quindi la commistione fra quelle che erano le tradizioni locali con la tradizione religiosa
Quindi è saputo essere presente ha saputo diffondersi perché ha sempre tratto dalla tradizione locale la sua forza
E il suo convincimento ad andare avanti per esempio lo vediamo nell'architettura l'architettura Mogul le indiana era un'architettura già presente dal punto di vista locali e che l'Islam ha esaltato nell'applicarlo per esempio nelle moschee
Propri tipicamente Mogul e così tutte le moschee se qualcuno fa la storia dell'arte della della religione islamica si vede che c'è questo filo rosso dove le tradizioni le locali in qualche modo sono state esaltate da
Allora mi viene da pensare
Siccome l'Islam ha avuto i suoi laici sono i morti i laici i suoi
Giordano Bruno laici tutto il movimento su FIPER esempio è stato un movimento ostacolato
Perché nell'ortodossia apponeva dei qui siti molto forti allora nelle quattro scuole giuridiche islamiche e quindi il movimento Sufi in qualche modo è stato
Come dire decapitato perché
Veramente osava troppo rispetto a quello che i cani i fatti cercavo di di di impostare
Ma la religione islamica per esempio una cosa che non si sa avuto molte donne molte donne proprio Teolo che molte donne c'è stato un grosso movimento soprattutto e negli albori dell'Islam
C'è stata una forte presenza femminile che nel tempo è stata in qualche modo per ragioni politiche per lo strumento che si è fatto della religione è stata via via nei secoli soppressa
Ora
Come come riprendere questi
Suggerimenti suggerimenti che oggi ci dicono che l'Islam sicuramente è stato un veicolo veicolo per tante scienza dall'astronomia la matematica non voglio essere banale son cose che tutti sanno
A al pensiero filosofico noi non potremmo leggere pratone oggi senza la traduzione dall'Islam ma dall'arabo alla latino e quindi il Greco la arabo e lattine e quindi la trasmissione di quello che è stato il pensiero greco giudaicocristiane o che tutti quanti portano avanti perché nato naturalmente tutti vogliono partire dalla Grecia
Beh dal partire dalla Grecia arrivare no a oggi sicuramente l'Islam ha avuto una forte componente
Come riprendere questo filo che si è spezzata che pare che si sia spezzato
Non tanto andando incancrenita ci sul fatto quante mosti imene reti si devono essere più alti della
Del Pirellone piuttosto che di qualche altro monumento locale nostro o svizzero chi sia
Ma facendo come dire facendo focalizzandosi sui minareti
Noi andiamo invece a disconoscere quello che
Forse l'apporto di questa religione che può dare all'Occidente oggi è ribalto quello che naturalmente
In l'undici settembre ci porta tutti Juan gli spiriti disperatamente a come dire a renderci più chiusi rispetti invece abbordare negli occhi ecco il bicchiere mezzo pieno guardare negli occhi la prese essa di milioni di musulmani in Europa e cercare attraverso questi milioni di musulmani e soprattutto delle donne musulmane cercare attraverso loro una lettura
Nuova
Di di una religione che comunque come tutte le altre religione
Pone interpretazioni favorevoli e contrarie a quella
Che in pratica nel come dire la presenza di ciascun uno lo può vedere in maniera restrittiva uno la può vedere in maniera estensiva
Ora io non ho ricette nel dire signori l'Islam italiano l'Islam europeo deve prendere questa strada per ottenere il diritto alla moschea piuttosto che la preghiera piuttosto che
Va da sé che invece
Credo sedersi a un tavolo
E
Lasciare da parte qualsiasi tipo di contrapposizioni ma sottolineare sostenere le cose che ci accomunano perché vi assicuro l'Islam è molto molto vicino all'ebraismo ma un molto molto vicino al cattolici cattolicesimo al cristianesimo e i anche alla al protestantesimo per certe cose
E quindi attraverso queste comunanze cercare di
Vedere un Islam federalista europeo forse che possa essere un Islam
Positivo e
Rassicurante per i musulmani stessi
Noi stessi abbiamo paura io mi chiamo Mariani Smile Mohammed vi assicuro che tante volte quel Mohamed messo in terza posizione mi rende più serena e quindi Mariani Smile mi fa presentare come un che nome esotico PAI
E anche un po'colorata quindi è un po'africana quindi forse non è non ha il vero e quindi mi si rapporta
Come dire con molta più tranquillità in realtà io sono nata mussulmana io sono prendiamo bella della cultura islamica
E della cultura tradizionale africane islamica quindi non me ne debbo vergognare perché non ho nessun intera che sto imbracciando ma cerco di costituire una piattaforma di interventi che laicamente
Lei era
Il signore che ha parlato prima di me Valerio Federico
Io contesto laicamente perché visto che qui siamo tutti laici contesto laicamente una contrapposizione ad laddove
L'altro non può difendersi questo è molto scorretto così come io penso Domus umana di poter confrontarmi
Ribattere e difendere io spero stasera di dare una lezione di laicità dicendo al prossimo tavolo mi piacerebbe per un esponenti di CL per esempio e confrontarmi con lui è vedere da cittadina italiana perché sono anche cittadini italiana
Come mai la si pensa diversamente così come stasera avrei avuto molto piacere ad avere addirittura un esponente di Bin Laden per dire fratello ragioniamo su quello che significa Islam e laicità vi ringrazio
Grazie
Grazie Marino Ismaele
Che ha brillantemente sostituito avevo niente
Il prossimo intervento è quello di Luciano Zappella
Che è vicepresidente dell'Associazione trentuno ottobre per una scuola laica e pluralista
Ed è anche insegnante e Presidente del Centro culturale protestante di Bergamo
Il tema un tema che anche questo è sempre presente le nostre riflessioni le religioni la scuola pubblica per un insegnamento laico
Mi dispiace devo pregare tutti di rimanere nei tempi perché abbiamo già sforato quelle che erano i programmi ma
Mi dispiace molto grazie
Cercherò di rimanere nei tempi
Mi limiterò ad esporre alcune considerazioni sul nesso scuola religioni laicità sotto forma di tesi che ovviamente non posso
Argomentare più di tanto ma che
Possono benissimo essere riprese in altre sedi in altre occasioni
Articolerò il mio discorso in tre punti
Il primo molto prese
Cioè l'attuale situazione dell'insegnamento religione cattolica d'ora in poi per brevità Iraq
Così ci intendiamo
E per dire una cosa insomma penso nota a tutti cioè che lire che espressamente previsto
Dal neo concordato dall'ottantaquattro poi convertito in legge la legge centoventuno dell'ottantacinque dove si stabilisce che l'Iraq
Viene impartito in conformità alla dottrina della Chiesa ovviamente cattolica non si dice ma
Si sa
E si colloca nel quadro delle finalità
Della scuola
E quindi si dice lire che si distingue da un insegnamento di tipo catechisti co sulla base del fatto che la Repubblica italiana riconosce cito il valore della cultura religiosa e tiene conto del fatto che i principi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo
Italiano questo l'articolo
Nove
Però acquistarsi secondo me il
Diciamo l'inghippo dal
Dell'Iran perché da una parte lo Stato stabilisce
Le finalità della scuola
Condivisibili o meno che siano ovviamente però poi si dichiara incompetente sull'insegnamento religioso quello appalta a una compagna una confessione
Garantendo
Almeno sulla carta la piena opzionalità dell'Iraq
Dall'altra parte invece c'è la Chiesa cattolica che
Ci marcia molto a mio parere su questo
Aspetto no
Sottolineando facendo passare questa dimensione per cui l'IRAP che diventa e lo vediamo tutti sempre più
Pervasiva quindi siamo di fronte a un insegnamento tecnicamente confessionale perché appunto i docenti sono scelti dal vescovo
Poi ovviamente sono pagati
Dallo Stato i programmi sono stabiliti dalla CEI che però si presenta come didatticamente
Ah confessionale
E arrivo al secondo punto
Cioè quale insegnamento religioso in una scuola laica
Partirei da una domanda che rivolgo a tutti
La domanda è questa la scuola è veramente laica se estromette l'insegnamento religioso qualcuno pensa di sì
Molti forse pensano di sì
è capitato di leggere recentemente il Presidente dei Cobas che ha dichiarato testualmente per i Cobas e per ogni laico la religione è e dovrebbe essere questione privata ad attenere estranea
Dalla scuola pubblica
A me sembra e e lo dico con tutta franchezza che una posizione del genere sia profondamente sbagliata sì una posizione retrograda e non in linea con lo scenario
Socio-culturale che abbiamo
Di fronte mi sembra che a rispondere alla clericali Zazie ore della scuola e ahimè non solo della scuola anche della società e della politica
Con il suo contraltare cioè la laicizzazione significherebbe riprodurre sostanzialmente le stesse logiche autoreferenziali
Quindi
Secondo me è poco laico
Estromettere la dimensione religiosa dalla scuola mentre invece molto laico investire sulla conoscenza critica del fatto religioso
Inteso come serbatoio etico certo non è il solo ovviamente
Direi ancora che è poco laico l'uso strumentale e identitario delle aree di nel mentre invece molto
Laico ribadire che la scuola deve servire la religione non servirsi
Della religione quindi scuola laica non significa secondo me a scuola in cui la religione non era
Diritto di cittadinanza ma una scuola che
Casomai non delega l'insegnamento religioso a una sola confessione sia oppure
Maggioritaria
Tra l'altro ricordo che questo è una prospettiva che viene molto sottolineata in sede europea accetto in Italia siamo troppo impegnati a discutere
Crocefisso si crocefisso hanno
E non abbiamo tempo di leggere importanti documenti che
Ci arrivano dall'Europa ne cito solo due
Il rapporto dal Consiglio d'Europa intitolato scuola religione del due mila cinque è un documento molto recente
Nel due mila e nove fino a qualche mese chiamato per brevità documento di Toledo realtà alti titolo e molto più
Articolato
Quindi da quell'Europa che per molti non sarebbe altro che un covo di Rieti gli atei di relativi stili di massoni e di protestanti arrivano raccomandazioni che sono quasi del tutto
Sconosciute io qui mi ero segnato alcune
Di queste raccomandazioni ma
Non voglio non voglio
Scritte spot scusate sfondare il tema
Quindi come si vede in Europa il problema non è se
Togliere o mettere simboli religiosi ma il problema casomai a fornire le competenze per comprenderli per valutarli criticamente
Quindi direi che
Le ragioni per cui bisogna chiedere alla scuola un insegnamento religioso poi dirò di che tipo ovviamente
Possono essere così riassunte anzitutto per combattere la dilagante in cultura
Religiosa
In cui siamo immersi mi sembra che sia un dato di fatto che oggi c'è
Troppa religione e troppo poca cultura religiosa oltretutto mi sembra che un buon bagaglio di cultura religiosa contribuisca anche aumentare le opportunità di partecipazione
E di cittadinanza attiva
In secondo luogo perché la competenza religiosa è una strategia per affrontare per comprendere il crescente pluralismo etico culturale e per evitare quel fenomeno che i sociologi chiamano della comunitarizzazione
Della Società che spesso è incoraggiato proprio da un uso strumentale e identitario della
Della religione
E infine direi per rispondere a una domanda dissenso che mi sembra sempre più acuta tra le giovani generazioni
Non continuiamo a fare l'errore di pensare che i giovani d'oggi siano tutti dei grandi fratelli o tutti delle aspiranti veline non è proprio così forse ci fa comodo
Pensarlo
E arrivo all'ultimo punto
Che sarebbe diciamo una
Proposta che ovviamente andrebbe poi
Discussa e approfondita più ampiamente
La cultura religiosa non è uno Shawn al
Sarebbe come dire che è uno sono alla cultura scientifica
Eppure di fatto oggi quelli che legittimamente non vogliono a valersi dell'insegnamento confessionale nella maggior parte dei casi come sappiamo sono costretti a seguire
L'ora del nulla
Oggi la scelta è tra l'Iraq insegnamento confessionale e il nulla
E sappiamo che le politiche scolastiche sono sempre più orientate verso uno svuotamento dell'ora alternativa alla faccia del concordato dove espressamente previsto peraltro
Ovviamente questo ci tengo a precisarlo non sto dicendo che tutti debbano seguire lire perché
Come invece cerca di fare surrettiziamente la Chiesa cattolica e ritornello lo conosciamo noi tanto non fa male no
Ecco anzi per me è l'ideale sarebbe che sparisse proprio lì perché così come
Adesso però
Queste materia concordataria quindi molto difficile da cambiare però è anche vero che questo non può diventare un alibi per
Per non fare niente c'è il concordato e quindi
Non non ci muoviamo a me sembra invece che una battaglia veramente laica sarebbe quella per cui
L'alternativa
All'Iraq
Debba essere non
Un insegnamento di altro
Ma un insegnamento altro
Cioè
Un insegnamento diverso dal fatto
Religioso un insegnamento curricolare
Del tutto svuotato da privilegi confessionali un insegnamento storico critico
Un insegnamento dotato di pari dignità di tattiche giuridica rispetto agli altri insegnamenti in sostanza per sintetizzare
Si tratterebbe di passare dall'Iraq
Alli crea
Cioè
Dall'insediamento ragione cattolica un insegnamento curricolare delle religioni ovviamente rigorosamente al
Al plurale perché a scuola si parla molto già a proposito di scuola si parla molto di libertà di scelta no abbiamo sentito molte volte
Ecco
Per quanto riguarda il tema specifico dell'insegnamento religioso
Una vera scelta dovrebbe essere tra un insegnamento confessionale e un insegnamento
Di altro tipo
Spettante il vincolo concordatario allora io mi chiedo e vi chiedo perché non provare a pensare a mettere in concorrenza questi due tipi di insegnamenti
Questo sarebbe anche un modo efficace per mettere in crisi il monopolio cattolico no che in questo modo sarebbe anche un po'diciamo così svuotato
Dall'interno e vi assicuro che su questo
Versante i cattolici più avveduti non sono pochi sono sono d'accordo
La domanda e a questo punto cosa fare concretamente io non ho la ricetta ovviamente mi limito a buttarli tre area ipotesi
Anzitutto fare rete tra soggetti tra associazioni laiche credenti sopra divario orientamento e condivido la necessità di superare un insegnamento confessionale
In secondo luogo
Fare azione di lobbying a livello ministeriale del Ministro dell'istruzione ovviamente
Predisponendo percorsi e esperienze
Concrete infine
Incrementare
La ricerca pedagogica didattica nelle
Università soprattutto intorno al nodo centrale è proprio di carattere epistemologicamente cioè se questo insegnamento debba essere concepito come
Semplifico molto ovviamente come una storia delle religioni o come
Religioni
Nella storia
Ci riusciremo io francamente
Non lo so
Però foglio a fare il mio il famoso motto di
Guglielmo il taciturno secondo il quale appunto non c'è bisogno di sperare per intraprendere né di riuscire a terra perseverare grazie
Grazie
Allora ultimo intervento prima delle conclusioni del
Cosa Salvadori
è quello di Fulvia Colombini a
Ci tenevamo particolarmente ad avere un intervento della
CGIL e questa sera
Perché la CGIL danni è stata facendo un lavoro molto serio sul tema della laicità
In particolare vi segnalo che produce da cinque anni ormai tutti gli anni un
Rapporto sulla secolarizzazione in Italia ha fatto insieme da CGIL nazionale
E da critica liberale Fulvia le ha portate un po'di coppie qui se qualcuno lo volesse vedere uno studio molto interessante perché si vede l'evoluzione delle cose
Nel tempo ed è uno studio proprio sulla società italiana molto molto approfondito
Poi
Naturalmente c'è un ruolo anche della CGIL qui Lombardia e torniamo al discorso che
è iniziato con l'intervento di Valerio Federico di analisi sulla
Condotta della
Amministrazione della Regione Lombardia impatto Fulvia Colombini e praticamente qualificata per parlarci di questo perché fa parte della segreteria
Regionale della CGIL si occupa in particolare responsabile delle politiche del lavoro che la scuola della formazione
Li abbiamo chiesti parlarci di santità il potere è un titolo un po'provocatorio il connubio tra religione e politica in Lombardia
Prego
Bene grazie intanto dell'invito a partecipare a questa serata la cosa mi fa molto piacere dato anche proprio la qualità
Belli degli interventi la CGIL vuole essere sindacato dei diritti
E quindi io ho pensato il mio intervento ragionando di che cosa succede in Lombardia in particolare rispetto alla scuola tenendo come punto di riferimento per noi come CGIL come sindacalisti come rappresentanti quindi
Del mondo del lavoro il tema dei diritti di chi sono parto da una piccola cosa riprendendo dall'ultimo intervento che il ragionamento sull'insegnamento della religione per diretti
Noi come cerchiamo di perseguire i diritti
Noi abbiamo promosso a nel mese di novembre del due mila e nove un ricorso presso il TAR del Lazio non solo la CGIL Lombardia ma altre strutture
Della CGIL l'hanno fatto a livello territoriale
Contro i crediti a chi fa allora di religioni
Infuriato proprio questa cosa perché se c'è se ci deve essere una piena opzionalità del fatto di fare religioni o di non fare religioni a scuola come libertà libertà del singolo
Non può una di queste scelte essere premiata a scapito dell'altra
E quindi abbiamo promosso questo ricorso nei confronti di quegli studenti abbiamo trovato degli studenti e dei genitori di studenti che si sono prestati a questa cosa
Perché
Appunto la scelta di tali crediti agli altri che fanno religione mette queste persone nella condizione di avere qualche cosa di meno e questo non è consentito oggi dal nostro ordinamento
Attendiamo
Ci chiede di c'è già stata una sentenza favorevole cerchiamo di creare una giurisprudenza abbastanza diffusa in modo da
Eliminare queste occhi è una una stortura del del della Gelmini tra le ha varie cose che ha fatto
In Lombardia
Il sistema della scuola qui par parliamo quindi di diritto all'istruzione la scuola è un sistema in generale pubblico e nazionale soggetto all'ordinamento nazionale
Alle Regioni è lasciata la facoltà di legiferare per quanto riguarda l'istruzione e la formazione professionale
Il Titolo quinto quindi da questa possibilità alle Regioni la scuola intesa complessivamente quindi è il veicolo
Di
Promozione sociale è un veicolo potentissimo se funzione anche di mobilità sociale e quindi
Un veicolo di democrazia all'interno di un Paese
Quali sono le scelte della Regione Lombardia federalismo è uno delle parole chiave
Del Presidente della Regione Lombardia e quindi
Federalismo si è sostanziato nella vere una legge regionale sulla scuola la legge diciannove del due mila e sette che regolamenta
In particolare il sistema di formazione ed istruzione professionale però contiene anche alcuni principi uno di questo
è
Sancito nella legge regionale il giornale è la
Parità del pubblico e privato
Quindi
Mettiamo già in discussione il fatto che
Quanto riguarda anche
Costituzione italiana la scuola pubblica è uno dei pilastri dei fondamenti su cui si basa
Uno dei diritti basilari il diritto all'istruzione quindi nella legge regionale c'è questo
Concetto della parità del pubblico e privato
Perché
Oltre al fatto che in questa legge la Regione Lombardia si dice pronta a
Praticare
Degli ulteriori sviluppi rispetto al federalismo cioè a prendersi tutti Baricco ulteriori compiti rispetto a quanto oggi la modifica del Titolo quinto gli assegni e quindi questo rispetto a uno sviluppo futuro al dibattito sul federalismo che è un dibattito presente nel nostro Paese a livello politico
Parità pubblico-privato e in libertà di scelta perché questo è un altro dei punti cardine della Regione Lombardia che dice al cittadino no io ti garantisco la libertà di scelta di scegliere dove andare a farti curare nell'ospedale pubblico nell'ospedale privato di scegliere dove andare
Mandare tuo figlio a scuola nella scuola pubblica e nella scuola privata e quindi queste è un altro punto
Allora che cosa fa la Regione Lombardia nel frattempo naturalmente offre come di sua competenza che i percorsi di formazione professionale che sono i percorsi di tre anni
Coloro che alla fine delle militi decidono di fare questo percorso i primi due anni sono per l'assolvimento dell'obbligo
E questi percorsi possono essere fatti normalmente presso istituzioni formative che sono enti accreditati privati
Nei quali
Hanno avuto una grandi
Gli enti accreditati l'istruzione professionale è uno un istruzioni
Che di natura
Nel passato prevalentemente accurati gli enti religiosi e così via deformava noi io
Di giovani operaio eccetera eccetera a questi si è aggiunto una penetrazione della Compagnia delle opere e così via in un coacervo di interessi che si sono piuttosto intersecati stretti e diffusi sul territorio
E quando ci sono interessi che si consolidano Blix consolidano in questo modo interessi economico economici questi poi contribuiscono anche a successo politico ed elettorale nel momento in cui ci si presenta al voto
Quindi si offrono questi percorsi formativi attraverso gli enti formativi accreditati
Ma dall'anno scorso attraverso una convenzione fatta tra il Ministro Gelmini che Formigoni questi percorsi distruzioni professionale possono essere regionali
Possono essere offerti anche all'interno degli istituti professionali di Stato
Quindi ecco come il principio della parità pubblico e privato trasmigrare da enti formativi privati accreditati fanno alcune cose all'interno del sistema di istruzione pubblico certo professionale
Non l'istruzione dei licei o l'istituzione tecnica
Ma
Comincia incunearsi disastro
Con
Un ragionamento che questi due percorsi sono finanziati diversamente uno quello del percorso regionale ben finanziato attraverso il sistema addotte
Che è un percorso finanziato dalla Regione Lombardia nell'altro è finanziato ancora dallo Stato quindi anche con una commistione di finanziamenti che
Poi confondono anche le cose
Da quest'anno ci sarà la possibilità quindi di per coloro che accedono a questi percorsi di ottenere se fanno il quarto anno un diploma regionale
Che non è spendibile in campo nazionale vale solo in Lombardia perché le altre Regioni non lo riconoscono ma segna un principio d'il regionalità e di federalismo importante che in temi così importanti dell'istruzione non dovrebbe esserci
Dicevo poi il sistema della dolente
Sistema della dote scuola del buono scuola ne avrete sentito parlare è una dote una
Misura economica
Che viene corrisposta alla
Allo studente alla studentessa
E che va però a finanziare alcune cose come per esempio la retta scolastica agli alcune spesi nelle scuole pubbliche la retta a scuola scolastica non si paga nelle scuole private si ecco come il principio della parità pubblico e privato su cui già abbiamo da dire come il principio in realtà poi porta a favorire invece il proliferare della scuola privata
E che normalmente anche per l'entità delle rette che si pagano così è riservata a un nemico
Se a questo aggiungete se a questo aggiungete che il Ministro Gelmini ha detto che si può abbassare l'obbligo scolastico a quindici anni
E che
Il ragazzo per combattere la dispersione scolastica
Può attraverso un contratto di apprendistato a quindici anni entrare direttamente in un'impresa per fare un anno di formazione direttamente al lavoro
Ecco io credo che vediate su cui la regione Lombardia e
Mi dispiace molto le associazioni imprenditoriali e Regione Lombardia hanno subìto applaudito a questa cosa
Ecco vedete che la scuola da strumento e da veicolo di promozione sociale di mobilità sociale e di creazione di maggior democrazia e opportunità per i meritevoli si trasforma invece in un sistema che viene guidato
Che viene remunerato in un certo modo che favorisce la proliferazione
Di certi settori meno che altri
E soprattutto a me sembra di poter di poter dire che invece mi ricorda molto uno stop do della scuola prima delle riforme uno strumento classista che indirizza a seconda della propria Elisa familiare i ragazzi gli studenti soprattutto in giovane età verso certi percorsi e altri no
Che sì lega con la riforma statale della Gelmini dove quando tu inizi un percorso a quattordici anni non puoi più nel corso degli anni
Trasmigrare verso un altro percorse prendi la star del liceo fa è quella se prendi la strada dell'istruzione professionale dagli vai a fare
Ecco queste cose le le ho volute
Così spiegare
A articolandole argomentando
Perché si diceva che i temi della laicità in nel nostro Paese subiscono spesso degli attacchi bene è è vero questo
Però quando c'è l'attacco al pubblico sulla laicità
Eh sì le persone possono riconoscere che c'è un attacco al tema della laicità perché crea dibattito sul giornale perché si può dare una risposta a questa cosa perché ci si può mobilitare
Quando invece si utilizza
I quindici anni di Governo legittimamente esercitati perché a monte c'è un voto
Però senza andare lì informazioni ai cittadini di quali percorsi si stanno mettendo in atto e ci si trova di fronte a dei dati di fatto perché perché sono cose difficili
Da capire occorre una capacità di comunicazione che
Il sindacato non anche
Non non è perché ci si trova davanti a dei percorsi che spesso
Vengono letti solo come percorsi
Quasi di naturali naturali che vengono fatti appunto per aiutare gli altri
Io chiudo il mio intervento dicendo un'ultima cosa
è vero la Regione Lombardia per quanto riguarda anche gli aiuti che dalle famiglie non solo in campo di istruzione ha sempre parlato della famiglia tradizionali che non
Non che non esista in Lombardia esiste ma sta diventando minoritari se per famiglia tradizionale intendiamo capo famiglia lavoro la moglie che non lavora è due figli da da mantenere
Ora abbiamo avuto molti confronti come sindacato soprattutto nel due mila nove con la Regione con l'Assessorato del lavoro perché la crisi già a abbiamo dovuto gestire le situazioni delle aziende in crisi della cassa integrazione vende sostegno al reddito e così via
Delle politiche attive da far fare a coloro che devono cambiare lavoro dal primo di marzo ci sarà un si chiama un voucher conciliativo che viene assegnato alle famiglie famiglie che devono avere la caratteristica di avere la con il mondo o tutti e due le persone in cassa integrazione e mobilità disoccupazione eccetera eccetera un valzer conciliativo che è un trasferimento monetario per consentirgli la partecipazione alle politiche attive
Bene noi abbiamo fatto una battaglia perché quando si parla di famiglia e Regione Lombardia in realtà si parla sempre di una famiglia che minoritarie che non esiste qui siamo riusciti a introdurre il principio della famiglia mono parentali
In questo caso la crisi ci ha aiutato perché è la condizione e di essere in cassintegrazione o in mobilità o in disoccupazione
La famiglia mono parentali sono le donne che non hanno di solito sono le donne che sono divorziato non hanno un marito non hanno un compagno e che hanno un figlio a carico ecco una piccola cosa
Però io credo che sia una cosa importante così come è per i provvedimenti inerenti alla crisi siamo riusciti acché non ci siano discriminazione
Tra
I cittadini italiani e coloro che sono stranieri e che lavorano qui e questo è un altro punto importante che abbiamo portato a casa dico anche queste cose positivo perché
Perché è occorre
Contrattare continuamente occorre conoscere le cose e cercare di spostarle in avanti perché lei nonostante tutto questo il rapporto sulla secolarizzazione
Ci dice che la in Italia una secolarizzazione lenta
Ma incessante
E quindi coloro che vogliono metterci sotto che vogliono fare queste cose non sono invincibili in realtà c'è una società viva che risponde anche in modo diverso
Grazie Fulvia allora chiudiamo
In bellezza i nostri lavori
Con l'ultimo intervento prima vi devo dire che Manfredi Palmeri che voleva portare un saluto questa sera
Si scusa è trattenuto da altri impegni e si
Tali
E comunque ci ha fatto sapere che ci è vicino segue la nostra attività e incoraggia il
Il nostro lavoro
La parola al professor Massimo Salvadori che non ha bisogno di presentazioni perché lo conoscete tutti e professore emerito di Storia delle dottrine politiche dell'Università di Torino
Editorialista di Repubblica
Non vi leggo i l'elenco dei suoi libri perché se no faremo veramente troppo tardi devo solo ricordare che da ultimo
A accettato
Di fare da Presidente del Comitato scientifico del Centro di documentazione ricerca e studi sulla cultura laica Piero Calamandrei è importante dire questo perché
Questo Comitato ha
Preso questa iniziativa di pubblicare questa nuova rivista la rivista semestrale Costituzione laicità e democrazia
Che per tutti potete trovare questa sera purtroppo era possibile
Quater mi laici si mi scuso questo il titolo del primo volume del numero zero ma nove la rivista Quaderni laici
Non abbia potuto portarmi un po'dico che questa sera ma la trovate
Nella libreria Claudiana vi invito a prenderla perché è di enorme interesse c'è tra l'altro un saggio proprio del professor Salvadori che mi pare di fondamentale importanza
Prego
Grazie
Grazie mi alzo in piedi perché
Sto sempre seduto
Preferisco
Guardare le persone un po'più
Commuovermi sul tappeto
Sul
Svizzeri testé col dire che siccome vere anche tutti quanti gli interlocutori
è tardi e
Non può
Dice tirarla troppo per le lunghe però
Vorrei cercare
Dire cose
Significative per il nostro dibattito
Che
Riguardo a questo un rapporto
Tra
Democrazie recita
Sulle sue articolazioni sui modi
In cui ci troviamo ad affrontarle sulle forze che riusciamo a mobilitare per
Trovare delle soluzioni
Ma io prima di entrare direttamente nell'argomento relativo
Allo stato dei rapporti tra democrazia e lei cita in Italia
Vorrei svolgere alcune considerazioni
Preliminare
Per eliminarli e cioè di carattere generale
Noi sappiamo bene
Che la democrazia
Intesa come potere dei più
Di imporre la propria volontà ignorando i diritti delle minoranze
Degenera inevitabilmente come
Hanno insegnato grandi classici del pensiero democratico liberale
Degenera inevitabilmente in una
Forma di tirannide della maggioranza
Che viola il principio di uguaglianza universale stabilendo da un lato
Privilegi e dall'altro limitazioni e proibizione
Perché è una democrazia non incorre in una simile degenerazione
Occorre che
Essa
Poggi su un riconoscimento
Di una libertà di pensiero e di azioni
Attribuita
Non già all'entità collettive siano esse di minoranza o di maggioranza
Ma tutti i singoli individui dotato in quanto tali della Facoltà di riunirsi di organizzarsi e di esprimersi
Secondo i propri orientamenti
Ed è soltanto per la via della Libertà
E delle sue varie espressioni articolazioni
Ovvero
Attraverso il pieno riconoscimento e la piena valorizzazione nell'eguaglianza del pluralismo politico culturale e religioso
Specchio della società civile nel suo insieme
Che lo Stato democratico può incontrare nella città quella laicità senza l'attuale
La democrazia non è propriamente liberale non può essere propriamente liberale
E apre le porte anzi hanno apre
Parificazione delle parti più forti nei confronti delle più deboli
In questo senso dire Stato democratico
Liberare e Stato laico significa affermare la stessa cosa
Se infatti non è laico uno Stato si configura
Come confessionale o ideologico
Inteso promuovere
Fino a imporre
Una specifica religione ho una visione del mondo
Non è laico
Tanto uno Stato più o meno apertamente confessionale
Quanto uno Stato più combattevo prima le confessioni religiose
Il nome di una qualsiasi concezione totalizzante non religioso antireligiosa
E quindi il principio di laicità
Non è inteso in alcun modo ad ostacolare
Il più
A Berto rispetto
Del diritto delle religioni olbiese
Tanto
A operare in totale libertà nello spazio pubblico
Ma il principio che fonde insieme la più ampia libertà per le religioni
Nella loro pluralità e di ogni altra concezione non religiosa della
Dal che ulteriormente e intrinsecamente deriva
Che la frontiera tra laici e non la si non segna la distinzione
Come troppe volte
Si continua a fare
In maniera
Corrente nel nostro Paese
In generale
Tra l'hai si
E comprendenti
Tempo vincolare tra laici e cattolici
Ma
Tra Hillary credenti e non credenti da un lato
E dall'altro tutte le persone religiose di parte corrente che possiamo comprendere
Sotto la categoria di clericali
Vale a dire di quanti imboccano dallo Stato per i biglietti specifici in forza di una concezione assolutistica della propria fede e del principio di maggioranza
Il fatto è che per noi le ricca lirismo alla sua città bella
Nelle correnti illiberali del cattolicesimo
A costituire il fondamento della contrapposizione semplificatrice sbagliata e dannosa tout-court tra
Laici e cattolici
Contrapposizione che fa torto all'intelligenza di tutti e in primo luogo i cattolici che clericali non sono
E che ve ne esistono anche nel nostro Paese
La democrazia
La libertà e le necessità
Hanno bisogno di essere protette
Dall'alto dallo Stato dalla Costituzione
E dal basso da una società
Politica e civile matura e vigile
Lo Stato democratico liberale ha il compito di chiedere i cittadini di rispettare le leggi
Ma la società a quello di lottare contro le leggi per cambiarle se e quanto queste contraddica no i principi democratici e liberali
E di respingere le prevaricazioni e le ingiustizie che violini l'esercizio della libera espressione del pensiero dell'agire dei gruppi e dei singoli
Che non comportino sopraffazione degli uni sugli altri
Perché ciò avvenga allo Stato si richiede che esso sia al tempo stesso attivo nel tutelare l'uguaglianza e neutrale
Nel non assumere la tutela partigiana di alcuna delle componenti presenti sulla scena pubblica
E alla società civile si richiede che nessuna parte dietista prepotente ottenga dallo Stato privilegi di varia natura adducendo a sostegno la propria maggiore consistenza numerica influenza politica
è evidente che quando lo Stato della sua costituzione
Presidente fino una commistione ibrida
Tra i principi generali dell'eguaglianza e norme particolari che contraddicono questi stessi principi
Allora sono la democrazia la libertà e della città a subire distorsioni e limitazioni
Non volgiamo ora lo sguardo alla situazione italiana
E vediamo
Che i nostri sono uno Stato è una società in cui i principi della laicità grande conquista
Della politica della cultura moderne appaiono incompiuti e costantemente minacciati dallo spirito pubblico che si vuole maggioritario
E perciò spesso preferite il nome della propria prevalenza di imporre le sue verità a tutti indiscriminatamente chiedendo alla legge e troppo sovente ottenendo
Che queste verità si traducano in norme coercitive
Il che porta a far sì
Che in luogo della eguale libertà Contini attenere il campo troppo largamente tutt'al più la tolleranza
La quale pur sempre soltanto una sopportazione dei diversi
Cui si intende lasciare espansibilità
E l'indicazione di una differenza a vantaggio di coloro a cui è riconosciuto una più autentica legittimazione a rappresentare il senso delle ragioni della storia nazionale
Ma come ebbe a spiegare in maniera magistrale
Francesco Ruffini
Nel suo grande libro del mille novecento uno
Il contrario positivo dell'intolleranza
Non è già
La tolleranza
Che pure delle lotte contro l'intolleranza ha costituito in passato un capitolo assai curioso
Ma
La libertà
Perché scrisse Ruffini la prima
La tolleranza
Suo una
Graziosa concessione dello Stato al cittadino
La seconda la libertà invece scrive
Ruffini diritto del cittadino verso lo Stato
Oggi la democrazia e la laicità continuano a soffrire in Italia dei condizionamenti che provengono da una lunga tradizione ostile al principio della libertà religiosa
Che della libertà nel senso più ampio e pieno è un pilastro essenziale una cartina di tornasole
Quanto mai eloquente
Dal momento in cui siamo in un Paese in cui alla stragrande maggioranza cattolica della popolazione si aggiunge quell'altro elemento decisivo
Che la presenza dello Stato della Chiesa
Con la sua pressante continua influenza sulla politica dello Stato italiano e sulle sue leggi con i privilegi accordati adesso e al religione cattolica
La storia di questi privilegi
Alle sue radici
Nello Statuto Albertino del mille ottocentoquarantotto poi divenuto Statuto d'
Lo Stato unitario e il suo sviluppo nei Patti lateranensi del mille novecentouno mille novecentoventinove e nella Costituzione repubblicana
La quale con l'articolo sette inquilino il proprio impianto liberale e democratico con recepire interamente quei patti
E col cedere all'impostazione di De Gasperi
Che a giustificazione
Sostenne il punto di vista secondo cui le condizioni di privilegio portate alla Chiesa sono Gius
I ficcato dal fatto che
Queste le sue parole pronunciate nel corso del dibattito sull'articolo sette
Cito non si può non tener conto quando si decide
Ossia Ministero si governa del dato statistico che la quasi totalità degli italiani dichiarano di essere cattolico
E questa storia di privilegi non accerto brutto termine in seguito all'entrata
Non ha avuto certo termine in seguito all'entrata in vigore del nuovo concordato del mille novecentottantaquattro
Il quale bensì posto fine allo scandalo consistente nel proclamare il cattolicesimo sola religiosa
Religione dello Stato
Ma con la scelta di rinnovare con la Chiesa cattolica
Un regime di relazioni particolari ancora negato alle altre chiese ha rinnovato sia pure in forme e con
Contenuti meno clamorosi il vulnus originario alle caratteristiche proprie di uno Stato coerentemente laico
In che cosa consistano i privilegi che lo Stato continua concederà la Chiesa romana anche dopo la cancellazione del suo riconoscimento
Quale esso la religione dello Stato e reso evidente dal sostegno economico massiccio di cui godono le istituzioni cattoliche e le attività ad esse collegate
Dalla martellante presenza del verbo del Papa e delle gerarchie ecclesiastiche anzitutto nelle televisioni pubbliche
Dalla pressione costantemente esercitata dalla Chiesa in un contesto gli orsetti subalternità da parte dei maggiori partiti ancorché con diversi gran di accettazione e disponibilità sulla legislazione e sull'intero processo politico a partire dall'orientamento in materia elettorale
Da tutto ciò deriva allo Stato gravemente insoddisfacente nei rapporti tra le democrazie laicità evitate rapporti che
E mi pare opportuno particolarmente sottolineare
Oggi vanno considerati alla luce di una questione destinata a diventare via via più importante
Mi riferisco al cruciale problema posto
Dall'imponente flusso immigratorio proveniente dai Paesi islamici
Che sta mettendo a nudo le difficoltà e le carenze al tempo stesso legislative morali e civili del nostro Paese in tema appunto di laicità dello Stato
Orbene credo che
Deve essere a tutti noi chiaro
Che uno dei maggiori compiti cui laici sono chiamati
è oggi la lotta per la libertà religiosa dei musulmani
Oggetto in primo luogo da parte della lega di continui attacchi sotto la bandiera della difesa del carattere cristiano cattolico dell'Italia
Difesa
Che si esprime in forme spesso decisamente ripugnanti di intolleranza accompagnata da violenze spirituali e non di rado persino fisiche
Di crociata ideologica e religiosa che considera la costruzione di moschee
Al appare
Della costruzione di fortezze nemiche da impedire
E abbattere ad ogni costo
Si tratta di un'intolleranza
Che facendo rivivere gli odi del passato verso le minoranze protestanti
E ancor più verso la minoranza ebraica considera la libertà religiosa per tutti alla stregua di uno degli errori condannati nel Silla BO di Pio IX
In conclusione
Alcune considerazioni sui diritti per un verso della Chiesa e per l'altro dei laici nello Stato liberaldemocratico
Io personalmente ritengo
Che la Chiesa abbia il pieno diritto di presentarsi
Sullo spazio pubblico proclamando e propugna andò anche quelle verità che considera ultime e non ne
Corsi attivati ovvero non suscettibili di compromesso fonte per i cattolici di comandi imperativi
Ciò mi pare intrinseco alla natura stessa della sua dottrina
Senonché il nodo da sciogliere e legato non
Alla non negoziabilità
Delle verità ultime e ai valori supremi della Chiesa
Ma le implicazioni che queste ritiene debbano derivarne sul piano legislativo
E se lo vuole
Che le sue verità e sui valori espressioni della propria soggettività spirituale e religiosa si traducano in obbligazioni per tutti pretende insomma che
Da dettati rivolti alla coscienza dei cattolici divengano vincoli
Per la coscienza
Di ciascuno
Faccio un esempio
Che vale per tanti altri possibili
La Chiesa attenti
Il comprensibile diritto
Di considerare
Iniqua
La legge che consente l'aborto ma non di chiedere la sua proibizione
Poiché quando lo fa e opera perché essa avvenga
Introdotta questo la proibizione offende NI che diritti al Trullo
Cerchiamo di capirci
La legge
Infatti non obbliga nessuno ad abortire laddove la sua cancellazione impedisce a chiunque di praticare l'aborto
Quando la Chiesa passa dalla propaganda
Che si rivolge alle conoscenze
E dall'invito a compiere scelte conformi alla sua dottrina
Alla richiesta di leggi che opprimono le conoscenze le volontà di quanti non aderiscono alle direttive del Vaticano
Pretendendo una generale sottomissione da ottenersi mediante la forza del braccio secolare
Allora le verità ultime della Chiesa legittime essere orientate decisioni personali diventano causa di una
Vera e propria violenza illiberale
Sì dunque alla più liberale
Presenze azione
E libertà di azione della Chiesa nello spazio pubblico a condizione però
Che queste non di anni luogo ad un'invasione prevaricante e diciamo pure
Tiranni
Cade quest'anno il bicentenario della nascita di ebbene in questo diciassette febbraio
E in cui si celebrano altre si gli anniversari del rogo di Giordano Bruno
E della concessione nel Regno sardo e diritti politici e civile i maltesi a cui poi un mese dopo quarantotto sarebbero stati dati anche i diritti solo civili ai
Tre
Uniamoci è già stato ricordato prima questo
Diciassette febbraio
Significato uniamoci al motto cavouriano
Libera Chiesa in libero Stato ma riscriviamo in libertà di tutti in libero Stato
Bene
Poneva la pena mi pare di resistere fino a quest'ora io ringrazio moltissimo il professor Salvatore e naturalmente tutti voi
Mi limito ancora lasciare il vostro indirizzo all'ingresso in modo da poter essere informati delle prossime iniziative la Consulta per la laicità delle istituzioni grazie a tutti
Una
Ma