Intervista a Enrico Morando sulla crisi occupazionale ed economica in Italia

Radio Radicale parliamo di economia abbiamo qui con noi il senatore di comando del Partito Democratico senatore Morando mi pare che i dati dell'occupazione partiamo da qui perché insomma
Le questioni dell'occupazione e la crisi sociale forse l'aspetto più preoccupante dall'attuale fase economica nazionale e mondiale di consumo i dati dell'occupazione italiana e dell'occupazione giovanile in particolare sono molto molto molto preoccupante o sbaglio
Certo sono molto preoccupanti e
Io penso che sono preoccupanti in una visione diciamo così statica che come se fosse una fotografia e sono soprattutto preoccupante se di Silvio vede nella loro per la loro dinamica
Nel senso che noi abbiamo avuto una situazione nella quale
Durante la fase più acuta della crisi economica della recessione
Noi abbiamo avuto una tenuta dell'occupazione in Italia dovuta al fatto che
I lavoratori che avevano la cassa integrazione hanno l'hanno evidentemente usata
E
Una parte importante di quei lavoratori che la cassa integrazione non ce l'avevano hanno ottenuto di poterla usare in deroga rispetto alla normativa vigente
Ma in un sistema nel quale gli interventi sono stati di tipo discrezionale cioè non c'è una regola in Italia che copre un sistema di u universale di ammortizzatori sociali che copra tutti coloro che perdono il lavoro il risultato è che man mano che ci si allontana dalla dall'inizio della crisi
Questi interventi di natura discrezionale vengono a ridursi i periodi di cassa integrazione si esauriscono
Le imprese soprattutto non assumono nuovi lavoratori e nuove lavoratrici e il risultato è un allargamento delle situazioni di sofferenza
Il tutto è aggravato dal fatto che a differenza di tutti gli altri Governi del mondo il Governo italiano allo Stato profittando della crisi per fare delle riforme strutturali
Il risultato è che noi abbiamo un peggioramento progressivo della situazione dell'occupazione del lavoro in un contesto nel quale il resto del mondo vede profilarsi una fuoriuscita dalla dalla crisi
E una situazione nella quale quando anche noi saremo usciti dalla crisi
Approfittando del miglior andamento
Dell'economia internazionale ci ritroveremo esattamente con le riforme da fare che avevamo da fare prima della crisi e c'è anche un altro problema diciamo così di struttura produttiva del nostro Paese perché mi pare che insomma ovviamente riprese stanno reagendo alla crisi
E alla crisi mondiale ma c'è un gruppo di impresa sembra di capire che sta reagendo innovando ma questo gruppo di imprese non è poi e non rappresenta l'intero sistema produttivo o sbaglio
Ma certamente come diceva il grande Schumpeter le crisi all'economia sì certo le crisi sono
Occasione di distruzione creatrice è normale che in una crisi drammatica come quella che noi abbiamo vissuto in larga misura stiamo vivendo il mondo delle imprese subisca uno scossone molto violento
Che far sì che
Le più deboli non ce la facciano
E nella teoria ci un prete Rihanna appunto c'è questa questa distruzione di attività d'impresa che viene però
A determinare una situazione dalla quale nuove imprese interrarlo nella competizione e determinando il progresso e la crescita e lo sviluppo
Ora quello che a me preoccupa non è tanto che anche in questa crisi si determina un fenomeno di distruzione
Quello che io vedo con con maggiore preoccupazione è che a causa della mancanza di riforme di struttura di cui parlavo in precedenza per la componente creatrice della crisi più
Che qui non si vede esatto
Ecco di fronte a questa situazione mi e dall'altra parte proprio del debito pubblico l'Italia non ha aumentato considerevolmente la percentuale il debito pubblico oltre quello che è successo in altri Paesi però
E il rischio di un tasso di crescita del PIL piuttosto basso
Crea crea a medio termine problemi sosti militare debbono pubbliche comincia anche dello le agenzie di rating
Certamente sì noi quando si determina una crisi abbiamo nei Paesi industriale avanzati e in ogni caso parliamo di quelli europei
Il determinarsi di un peggioramento dei dati di finanza pubblica
Ora questo in una situazione normale non è affatto negativo perché perché
Se durante una recessione io un peggioramento dei dati di finanza pubblica significa grossomodo che sto allargando il deficit
E se questo allargamento del deficit e cioè se questa politica di bilancio espansiva la sto facendo in una chiave anti recessiva anticiclica cioè per reagire alla crisi io sto facendo una cosa una cosa buona
Tutti i Paesi del tutti i Governi di tutti i Paesi del mondo sto parlando dei Paesi industriali avanzati hanno
Reagito alla crisi attraverso politiche espansive di viraggio
E in una certa misura l'abbiamo fatto anche noi di cui il peggioramento dei dati delle del deficit ma
Qui c'è il punto nodale che differenzia la situazione italiana dalla situazione degli altri Paesi europei e del mondo
Le le politiche espansive degli altri paesi si sono caratterizzate da due componenti
La prima è quella dei cosiddetti stabilizzatori automatici se c'è la recessione automaticamente io una caduta delle entrate
Dette nelle il gettito fiscale si riduce perché la ricchezza prodotta è inferiore
Che
Le estese aumentar lo perché perché per esempio devo sostenere attraverso interventi pubblici come è accaduto
La situazione delle famiglie che dei di cui in cui ci sono membri che hanno perso il lavoro e così via
Quindi ho un peggioramento del deficit pubblico che mi si determina in automatico ecco perché si chiamano gli stabilizzatori automatici mi si determina l'automatica a causa della riduzione del gettito e dell'aumento della spesa
La seconda componente delle politiche espansive però è una componente discrezionale cioè non è quella che si determina automaticamente ma quella che il Governo decide di fare per contrastare la crisi
In più una politica anticiclica per fare in modo che la crisi sia meno profonda sia meno duratura
In Italia la componente discrezionale delle politiche fiscali non esiste è zero come non dico non lo dico io lo dice il Fondo monetario internazionale che ha esaminato le politiche fiscale di tutti i Paesi industriali avanzati
E quindi noi abbiamo avuto semplicemente l'azione degli stabilizzatori automatici ma questo che cosa determina
Se io faccio agire solo come ha fatto il Governo italiano solo gli stabilizzatori automatici o la spesa pubblica che mi si sviluppa in chiave appunto automatica ma la spesa pubblica italiana è molto poco produttiva
In termini di sostegno del del del del dell'economia
E quindi noi abbiamo avuto una politica anticiclica sì da parte del Governo un allargamento del deficit sì e si è determinato dovunque ma la qualità di questa spesa pubblica aggiuntiva di questo intervento dello Stato nell'economia
è quella che deriva dalla normale spesa pubblica italiana e sappiamo che la qualità non elevata di qui
La difficoltà nelle diciamo vedere di pronti a noi nei prossimi mesi una svolta perché
Perché mentre gli altri Paesi stanno già valutando come
In presenza di una ripresa
Correggere le loro politiche fiscali in maniera tale da
Diciamo a rimettere un po'di fieno in cascina come si dice cioè da evitare che l'espansione del Dexia otto abrogante noi ci troviamo in una situazione nella quale non abbiamo fatto nulla in chiave discrezionale non dobbiamo rientrare da nulla ma è vero che abbiamo un andamento della crescita decisamente fare
Mi scusi però una domanda politica si pone in quelle situazioni questo telefono e il Governo e la sua maggioranza non perdono le elezioni regionali
Questa è una domanda molto molto importante molto impegnativa per noi che facciamo l'opposizione e in particolare per il Partito Democratico
La mia opinione e che il l'elettorato italiano abbia e in questo momento diciamo in una certa misura
Fatto uscire dalle elezioni regionali più forte del Governo di quanto non sia uscito forte l'opposizione
A causa del fatto che l'opposizione non è in grado di risultare credibile nel profilare una alternativa di governo alle scelte e all'azione di Governo del
Del centrodestra
La mia impressione che del corso di queste di di di questa lunga fase successiva alle elezioni politiche
Noi via via non è nemmeno una questione di
Lo dico per evitare interpretazioni diciamo che
Sono sarebbero sbagliata di quello che sto per dire non è questione di Bersani Franceschini eccetera ciò ma nel Partito Democratico c'era stata secondo me è via via dopo le elezioni politiche del due mila otto
Una una sorta di ripiegare qua di fronte alle difficoltà
Verso una logica che è lontana dalla grande prospettiva che era stata lanciata col discorso di del Lingotto di poltrone il cambiamento del Paese e il Partito Democratico lo strumento di questo cambiamento
Il portatore delle politiche necessarie per realizzare questo cambiamento a poco a poco Abba ripreso centralità il tema delle alleanze politiche ma la mia impressione è che diciamo
Facendo uno più uno più uno più uno senza un progetto la visione di paese in realtà
La prospettiva del cambiamento sfuma e se la gente non vede che
Preoccupata della crisi
Non vede una un altro una per un'alternativa credibile di fronte a sera presentata
Dal principale partito di opposizione si rifugia nell'astensionismo un astensionismo diciamo di disillusione non è un astensionismo di rabbia che si esprime con il voto
Per altre formazioni politiche più radicali ma è un astensionismo di disillusione che si
Che quindi trova questa strada semplicemente quella che diciamo
è una sorta di rassegnazione il Partito Democratico ha la responsabilità di reagire a questa situazione secondo me
Rilanciando la propria idea di di partito del cambiamento del Paese e impartire al cambiamento ci vuole anche una riforma elettorale in senso nominale però
Non bisogna proporre fare campagna per una riforma le tradizioni
Non c'è dubbio che di quel progetto non è un caso che una delle tante cose che abbiamo smarrito per strada sia la nettezza con cui nel discorso del Lingotto e nella piattaforma programmatica del due mila otto abbiamo presentato la nostra posizione sulle riforme elettorali e istituzionali cioè
Tornare nettamente al collegio uninominale se si può col doppio turno uninominale maggioritario di collegio che è la soluzione che io considero da sempre migliore ma in ogni caso come minimo tornare all'uninominale secondo la logica
Del Vecchio Mattarellum della legge elettorale precedente all'attuale che è veramente la peggiore che io conosca nel contesto dei Paesi industriali avanzate gestione regionale del Pd buon ascolto da Radio Radicale