Intervista a Italo Bocchino sulle sue dimissioni da vicecapogruppo del Pdl alla Camera dei deputati

Berlusconi ha chiesto la mia testa lo dice il vice capogruppo del PdL dimissionario alla Camera Italo Bocchino in questa lunga dichiarazione sentiamo
Evidente il tentativo da parte di Berlusconi in prima persona
Di arrivare ad un'epurazione mia per colpire l'aria vicino a Fini essendoci stato una direttiva personale di Berlusconi io ho ritenuto opportuno
Dare delle dimissioni irrevocabili per far comprendere che i nostri sono problemi esclusivamente politici e non di poste all'interno del partito questo ci consentirà con maggiore libertà di contestare il centralismo carismatico
Che oggi
Da una controprova della sua esistenza all'interno del Popolo della Libertà chiedere un partito plurale impartito maggiormente democratico un partito che sia capace di valorizzare anche dissenziente
Non esiste un solo partito del mondo occidentale dove possa accadere quello che è accaduto
Non abbiamo nessuna idea di dar vita divisioni scissioni all'interno del partito noi combattiamo una battaglia all'interno
Possono toglierci tutti i posti di responsabilità che abbiamo continueremo a combattere questa battaglia dall'interno
Sono moltissimi i parlamentari che ci danno ragione non potendolo dire apertamente sono moltissimi gli elettori che ritengono che serva un centrodestra più democratico più plurale più di stampo europeo
E contestiamo il centralismo carismatico che decide durante una puntata di Ballarò perché non gradisce ciò che sta accadendo a Ballarò
Di dire che una testa deve rotolare esistente c'è stata una direttiva diretta di Berlusconi nel corso dalla puntata di Ballarò
Che
Chiedeva la mia testa dato che noi facciamo politica per passione non per le poltrone
Dato che noi
Siamo arrivati in Parlamento attraverso percorsi politici dal basso
E non perché chiamati un giorno in azienda dare un contributo
Per offrire agli italiani un prodotto diverso per quello che soffriva precedentemente siamo in condizioni di portare avanti un progetto politico al di là dei ruoli di responsabilità
Berlusconi a mio giudizio commette un grave errore
Che è quello di colpire il dissenso l'obiettivo è quello di colpire chi è più in vista per educarli cento
E un metodo che non porterà lontano la nascita di un Partito delle Libertà che sia autenticamente liberale che si autenticamente democratico
L'assenza di una vera democrazia interna si manifesta proprio da questo
C'è un gruppo parlamentare che non ha ancora approvato il suo Regolamento c'è un gruppo parlamentare che non ha mai eletto come prima come previsto il direttivo c'è un gruppo parlamentare che non ha mai
Dato vita ad un processo democratico interno ma questo gruppo parlamentare può dar vita ad un processo sommario ad una epurazione su richiesta
Di chi ritiene di poter disporre all'interno del partito è un segnale chiaro il segnale che noi contestiamo politicamente il segnale che Fini aveva contestato in direzione nazionale
E pertanto noi riteniamo ancora di più di dover portare avanti questa battaglia all'interno del partito
Sempre all'interno del partito
Chiedendo che si discuta negli organismi deputati a farlo senza contestare la leadership di Berlusconi né il percorso del Popolo della Libertà ma per cambiare il Popolo della Libertà renderlo autenticamente democratico
E per fare in modo che questo possa rafforzarsi
Valorizzando e non contando la pluralità di opinioni che ci sono in un parcheggio organica cinquecentodue a lei pensa che le sue dimissioni eviteranno quelle dei Presidenti di Commissione Giustizia il lavoro
Non è in discussione la permanenza dei presidenti di Commissione a meno che Berlusconi non decida di fare altre epurazioni
Io credo che chi ha voluto chiamare il proprio partito Popolo della Libertà e poi addirittura l'ha definito come il partito dell'amore non faccia oggi una bella figura anche perché
Dà vita ad una epurazione
Figlia di una ossessione che lui ha portato avanti per molto tempo per un anno che chiedeva Cicchitto di limitare la mia presenza al gruppo parlamentare perché a suo giudizio non può esistere un dirigente politico
Non allineato su ogni sua parola questo è inaccettabile per noi perché facciamo parte di un grande partito democratico
La scorsa settimana io al telefono con Berlusconi ho dovuto spiegagli con scarsi risultati
Che non era possibile la sua richiesta che mi faceva di non andare ad esempio alla trasmissione Ballarò
Cioè il Presidente del Consiglio ha chiamato un dirigente per dire non deve andare in televisione non devi dire cose che io non condivido gli ho spiegato che non esiste un partito democratico al mondo dove
Il capo del partito possa chiamare un esponente della minoranza interna e dire che non deve andare a rappresentare le posizioni della minoranza interna in un dibattito televisivo
Berlusconi con toni concitati che dimostrano un'ossessione lunga
Che l'aveva portato a questo mi ha detto più volte farà i conti con me e poi dopo vedremo quindi evidente che c'è un tentativo di sterilizzazione del dissenso dato che siamo stati abituati
Ad altre aggressioni nella nostra vita politica questo non cambia assolutamente nulla noi proseguiremo la battaglia dentro il Popolo della Libertà per renderlo più forte ma per renderlo soprattutto plurale e democratico