Elogio della pazienza. Perché la lentezza fa bene alla democrazia

Nome della Presidente la sindaco di Castenedolo
Giambattista Galli e degli associati del Circolo culturale Aldo Moro porgiamo un caloroso saluto a tutti voi qui presenti come sempre molto numerosi ai telespettatori di super tv ditele tutta e anche acqua tipo CIS seguano attraverso a Radio Radicale diamo il benvenuto a questo nuovo appuntamento che come di consueto annoverata dai relatori e ospiti di primissimo piano nel panorama politico nazionale
Rivolgiamo dunque un caloroso saluto e ringraziamo per la loro presenza e l'allora Ministro della giustiziare l'onorevole Angelino Alfano
Il senatore Massimo Foglia Dini autore del volume di cui si è parlato stasera
E qui ricordiamo naturalmente il titolo e l'altro della pazienza perché la lentezza fa bene alla democrazia edito da Mondadori ancora un saluta la dottoressa Maria Latella direttore del settimanale ha
Villa senatore Paolo Giaretta della Partito Democratico
Che il nostro ospite fisso l'onorevole Mino Martinazzoli
Il nove maggio scorso trentaduesimo anniversario della tragica scomparsa del Presidente Aldo Moro a cui il circolo culturale dedicato si è celebrata la giornata in memoria di tutte le vittime della Theron risma
Anche noi prima di dare inizio al dibattito intendiamo ricordare Aldo Moro che questa sera sentiamo particolarmente vicino anche per la presenza in sala del suo più stretto collaboratore il dottor Nicola Rana che ringraziamo affettuosamente per la sua sensibilità e l'amicizia sempre
Nostra ricordarvi Aldo Moro passa attraverso le parole che nel mille novecentottantotto all'allora Presidente dei demorde i deputati della democrazia cristiana
L'onorevole Mino Martinazzoli rimosse ai gruppi parlamentari di Camera e Senato riuniti in occasione del decimo anniversario della scomparsa dello statista
Così ricordava Martinazzoli
Aldo Moro non ebbe mai disperazione sul suo destino poiché è la sua funzione nazionale gli appariva esattamente correlata al suo insediamento sociale
Alla sua accanita vocazione popolare
Nel contatto con il contrasto sempre nel rispetto e nell'attenzione per ogni forza politica
Non dubitava dello svolgimento di un disegno di sviluppo democratico civile e sociale che riconoscesse nella Democrazia Cristiana il fulcro l'orientamento e la tutela
Ma se parla di centralità non mi sembra che intendesse affidarla tanto o soltanto ad una situazione privilegiata nella geometria degli schieramenti
Quanto piuttosto ad una intrinseca espressività ad un valore peculiare ed inimitabile ad una rocciosa ma espansiva vitalità quali che fossero i mutamenti e le condizioni nuove che proprio lo sviluppo democratico poteva consentire
E concludeva Martinazzoli
Anche per questo se non temeva la complessità e la difficoltà della condizione politica se non avrei fuggiva nel comprendere le ragioni e la legittimità dei progetti degli altri
Reagì sempre con risoluta e indignata fermezza tutte le volte che mi sembra troppo acerba la polemica ed esorbitante la contestazione o intelletto intollerabile l'accusa
Poteva stare con tutta la flessibilità nel vento talora nella bufera della controversia ma con la saldezza con la l'ostinazione delle radici come un Ulivo delle sue Puglia
Prima di dare inizio al dibattito vi ricordo che lunedì sette giugno alle venti e quarantacinque al centro sociale il Circolo culturale Aldo Moro di Ospitaletto
Promuove un convegno dal titolo la Costituzione repubblicana tra federalismo e presidenzialismo moderati dal professor Antonio D'Andrea Ordinario di diritto costituzionale presso l'Università degli Studi di Brescia
Interverranno il professor Gustavo Zagrebelski Presidente emerito della Corte costituzionale
L'onorevole Gaetano Pecorella deputata del Popolo della Libertà e l'onorevole Mino Martinazzoli
E a questo punto cedo la parola il microfono a Maria Latella che ci introduce nella dibattito di questa sera mi auguro una buona serata
Questa è
Marco Follini sviluppa a molto più in modo molto più sofisticato molto più profondo quello che io ho voluto pieno e rendere così
In maniera sintetica se non brutale ma
Visto che siamo qui con
Auspichi che molto meglio di me possono
Stabilire se è una domanda da porsi è se vale la pena forse la eccome porse la semmai
Io vorrei cominciare questa nostra conversazione stabilendo un
Il criterio di questo tipo
Partirei dalla mia estrema sinistra cioè dal senatore Paolo Giaretta per poi andare all'aste l'estrema destra ma ovviamente l'avvocato Mino Martinazzoli non si sentirà in questo senso smentire
Dire apposto sull'estrema destra in in più di tanto e poi procederei con l'autore e per ultimo con la ministro Alfano
Allora senatore Giaretta questo saggio
Di Marco Follini
è di grandissima attualità in questo momento
Perché per un giornalista come me
Il succedersi in questi
Giorni in queste settimane di continui collegamenti tra la prima Repubblica è questa che definiamo forse impropriamente Seconda Repubblica tra
Gli errori del passato e quelli che
Si vedono commessi oggi lettera la corruzione di allora e quella
Che non sembra poi così diversa di oggi è un suo ma è un continuo
Palleggiamento io credo che
La prima domanda che vorrei porre a tutti voi che sarà uguale per tutti
E cosa c'è nella
Natura di questo Paese
Che impedisce di imparare
Dai propri errori perché nei primi anni novanta quando Fini la Prima Repubblica tutti
Giovani e meno giovani concordarono col fatto che
La politica aveva commesso errori gravi e pesanti
E tuttavia non sembra che in questo Paese si è disposti
A
Migliorare dagli organi dalla lezione
Beh in effetti il libro
Contribuisce a una riflessione anche su questo tema
Perché non è che si erano strategia del bel tempo passato ma un'indicazione precisa
Di risorse su cui il Paese è riuscito per costruire un cammino positivo
Questo è molto importante perché
La storia di
Tangentopoli chiamiamola così ritorna ritorna perché è stato un problema politico irrisolto
In quel momento c'è stata
Una parte
Politica che pensava sull'onde
Sull'onda di una
Politicizzazione della questione
Giudiziaria
Di di uscire a conquistare il potere il potere aveva raccolto un'altra parte politica
E quella parte politica adatto in questi anni un messaggio al Paese che tutto sommato le regole sono un in c'è è un po'un fastidio un ritardo nell'agire che con un po'di furbizia
Si può andare più veloci per l'appunto
La questione riemerge invece in modo in modo traumatico io penso no le regole
La il principio di legalità sono una forza di un Paese non sono un inciampo
E avere in questi anni troppo spesso dimostrato che si può
Non essere leali con il fisco e tutto sommato si può poi trovare una sistemazione
Che un eccessivo rigore delle leggi impediscono alla forza del Paese di esprimersi questo predicazione nel Paese a diciamo ha messo radici
E ha creato una situazione in cui
Si è smarrito il senso della legalità io penso che per le forze politiche sia invece importante rinvii gare con molta
Energia un Paese sta insieme attorno delle regole condivise
La patria comune quella dalla Costituzione ma c'è una patria comune fatto da un sistema di valori di legalità di cui noi mai dobbiamo dimenticarci anche per rispetto dei tanti che tutti i giorni
Alla magistratura le forze dell'ordine combattuto una battaglia per la legalità che penso vorrebbero sentirsi rispettati nel Paese
Avvocato Martinazzoli tanto
Lei è stato ministro la giustizia è stato
L'uomo ne abbiamo già parlato alla presentazione del suo libro qualche mese fa qui ma insomma è stato
L'uomo al quale molti hanno guardato per un vero rinnovamento della politica
Allora dalla lettura di elogio della pazienza
Quale parte diciamo RAI ritiene di particolare attualità in questo momento
E dopo parleremo magari
Dal momento che
Abbiamo
Un Ministro della Giustizia attuale un ministro che è stato della giustizia parleremo di questo secondo aspetto dopo ma
Nella politica della Prima Repubblica e in quella che appare oggi tutto sommato bloccata perché non
Non non c'è una politica che corre caro Follini a noi
Osservatori esterni sembra piuttosto che la politica si afferma
Ecco
In questa situazione
Da questo libro che cosa si può non si può trarre
Anzitutto vorrei dire
Gioventù muri profondi
In tempi in cui
La letteratura politica vi prego di non offrire
Grandi spazi interessa diffidenze
La scrittura di Follini invenzione
Colma di finezza
Piena di complessità una lettura
Tutt'altro che sempre si certo nella nostra realtà politica
Vorrei dire in un aggettivo che
Sono convinto
A Foligno un dispiacere un'apertura Moruzzi alla nostra realtà politica
Ed è un libro peraltro che alla fine almeno a me
Nasce il senso di una
Di una incompletezza voglio dire se cercarli una risposta non c'è
Ma del resto oggi aperte Follini pare una pagina Solimeo quando spiega e io non sono convinto sono d'accordo con lui
Che la cosa più importante
Mi pare che fosse
Non so che grande si dicevano quando sono sul letto di morte Charcot tornante tocca non mi ricordo più che gran perché forse ma qual è la risposta
Ma poi aggiunge massima qual è la domanda qual è la domanda
Per venire a dunque di un di molti temi che Follini mette sotto la luce per la sua
Indagine
Compreso il capitoletto che a me interessa molto
Che la storia della sua generazione
Il tema però
Fondante del libro sul quale forse possiamo ridurre l'essenza la discussione
Quello che diceva lei Maria Latella iniziale era meglio la Prima Repubblica o questa seconda
Foligno il primo capitolo parla dalla Prima Repubblica
E credo
Accredito alla Prima Repubblica quello che è stato davvero il suo talento
La capacità di quella classe politica
Di costruire
Una democrazia
Certamente difficile
Certamente non alieno ad aspetti anche tra gli enti ma tuttavia propositiva alla fine inclusiva in un tempo nel quale l'Italia era davvero un Paese
Radicalmente il divieto
E Paesi che ricordo meglio nel Paese nel quale
Se chiedevi un operaio come votava ed essere sicuro che al novanta per cento rispondeva che portava per il PC
Se chiede a un cattolico mostravate rispondeva che votava come una democrazia cristiana
Questo clivaggio celere
Direttissima difficile
Un contesto è una visione comune tuttavia la politica la pazienza e la politica nei confronti
Riesce con la lentezza che è propria a portare buoni frutti da questa coesistenza così difficile costruire ad allargare la fonte
Un'esperienza democratica che non era alle nostre spalle
La Seconda Repubblica e questo è il grande tema io ho verificato che a volte mi ricordo Michele Salvati un carissimo amico
Su questo terreno qui perché noi pretendeva di convinzione che comunque è meglio la seconda Repubblica
Perché nella prima non c'è l'alternanza la seconda azione
Si è intendiamoci
Un'affermazione abbastanza ragionevole ma continuo a credere che un giudizio storico votare tenendo conto dei condomini storiche nel quale ciascuno ha agito in quella condizione storica
A mio avviso la Prima Repubblica ha raggiunto il suo approva
Nella coalizione storica data alla seconda Repubblica
Quello che dovevo portare ed era giusto che facesse l'alternanza la fisiologia democratica farti assomigliare meglio ad altri Paesi occidentali questo risultato a quanto pare non riesce a darci allora
E io vedo anche questa difficoltà nel senso
Che vede una condizione di militari
Società che piuttosto fratturata che non utilizzate da grandi opzioni ideologiche che tuttavia non riesce
A diventare nazione sentimento pazzi a quel che volete voi
Perché accade questo vado avanti rapidamente anche qui il dubbio la semina fornirli
Se non ho letto male c'è una riga in cui si dice ma forse l'idea è un destino
Questa è un'affermazione un poco sconsolata perché
Io credo che probabilmente va corretta nel senso che certamente dobbiamo fare il conto con quello che stiamo che siamo che siamo stati che siamo con lei genio italico anche a me mi è capitato anche quindi filo tante volte
Ha sempre impressionato è un Paese
Anche qui ripetiamo con Moro lo faceva da Foligno al suo libro morendo notizie questo Paese nel quale l'immaginazione sempre più lunga dalla realtà
E quindi c'è questa ansietà del risultato che non si raggiunge mai
Milo centosessantadue
L'Unità d'Italia ancora ben lontano riceve fatta quanto le spoglie del martire bresciano Tito Speri implicato Mantova vengono portate zittirlo tanto diamo il Brescia
Poi non c'è un altro discorso Giuseppe Zanardelli siamo nel mille centosessantuno e spiega che il Risorgimento è stato tradito cioè siamo ancora lontani dal procedimento ma già
Abbiamo la tentazione di affermare che non è riuscito bene così accadrà con la vittoria mutilata diciotto con la Resistenza poi maturata con la Costituzione non parificata eccetera cioè davvero
Questa nostra impazienza che è appunto l'invito che rivolge Follini a rovesciare questo stato d'animo
Credo però che pur dando questa condizione prefazione contro la realtà qualcosa di meglio si può sperare qualcosa di più si può fare
Sapendo che se non è un destino certo
Solo dei popoli sono fatti anche di avventure e disavventure
Vi racconto un piccolo aneddoto delinea una riga Follini nel suo libro evoca lo slogan della vizio di fare un familiare o del mille novecentocinquantotto e lo slogan era progresso senza l'avventura
Foligno ricorda per dar conto appunto di questa modestia di questa
Capacità di misura di sobrietà anche il progetto politico
Io ero
Assessore il mio Paese fui invitato da un amico in un paesino della dal Mantovano a parlare durante questa campagna elettorale
E mi ricordo sempre che fu presentato dal segretario l'avvocato inestimabili
Sotto il
Lo striscione incrocio scritto proprio
Con recente avventure
La triste del solito dentro vocato Martinazzoli
Il par della sul tema aboliamo le avventure coordinati che tiene
Questa difficoltà percorso questo tendenziale deragliamento che ci accompagna sempre
In ordine al quale occorre appunto capire in che modo ricostruiamo un sentimento civile in modo
Insomma
Anche me aree leggendo la nostra storia
A me fa impressione per esempio
La circostanza che ha centocinquanta anni dall'Unità d'Italia siamo qui ancora discutere se è stata una cosa buona o cattiva
Sono amico di alcuni leghisti il quale giurano sull'altare di Cattaneo
Ma poi strapparlo dei cancelli di ingresso per come Garibaldi non sanno forse perché captano quella Corradino scritto in francese
Il secondo a Cattaneo la camicia rossa di Garibaldi ai era un'icona della liberazione allo stesso modo l'ascolto di Gesù Cristo forse non sanno che Cattaneo fu chiamato Garibaldi a Napoli come consulente alla conquista del Regno del recente
Almeno questa storia Eckert rilettura da un'altra storia critica finché si vuole ma sapendo che l'unica storia che abbiamo
E lo dico senza retorica tra l'altro si dà il caso che non c'è una contrada di questo Paese che lo abbia visto il sangue sparso dagli italiani per questa storia qui varrebbe la pena
Gestione consapevole di sapere che ci hanno trasmesso una rendita che dovremo amministrare onorare concluso leggendo allo Stato ma mi aspetto naturalmente una replica del Ministro Alfano l'amico Alfano spostabile
Allo stato oserei dire così che probabilmente si accorgeranno
Che la Seconda Repubblica non era il contrario per la prima
Era solo il rovescio
Probabilmente la Seconda Repubblica è figlio della prima
Ma se è così
Ripeterò all'affermazione allo spiccio che fecero con mille marcare confido in un ristorante di anni e trenta
All'oscuro di tutto il figlio di un gerarca fascista e visto e facciamo voti e c'era un mezzo di tutti
Il Ministro Alfano ha cominciato a fare politica non tantissimo tempo fa e di fatto ha cominciato a farla politica davvero nella seconda Repubblica
Per via
Della giovane età ovviamente
E mi piacerebbe chiederli due cose una che nasce appunto dalla osservazione dell'avvocato Martinazzoli cioè
Che cosa pensa del fatto che la Seconda Repubblica sia solo il rovescio
Della prima
Allora valeva la pena
Di di di mettersi a far politica visto che
L'Italia intende quando ha cominciato sicuramente si sarà posto degli obiettivi più ambiziosi come è giusto che sia quando uno ha vent'anni a venticinque somma decide di fare politica
E la seconda domanda è quella che io
Posto all'inizio di questa nostra chiacchierata
Visto che come Ministro della Giustizia in questi giorni lei si trova a rispondere che l'hanno fatta un minuto fa la domanda prima che cominciassimo questo dibattito rispondere su
C'è di nuovo una Tangentopoli siamo di nuovo di fronte alla casta la politica che
Lucca era con arroganza
Si compra le case o le fa comprare mentre c'è gente che una casa non se la conferma ma insomma
Visto che le domande oggi sono più o meno le stesse che ponevo io quando facevo la cronista Corriere della Sera
All'inizio di Mani pulite allora questo Paese non imparerà mai non impara mai dei suoi errori
E siccome il Paese siamo noi non impariamo mai
Dei nostri errori
Premetto
Che
Sono molto lieto di essere qui
Voglio precisare che essendo Bari e le forme per cui si può acquistare un libro quando si viene invitati alla presentazione oppure si può leggere il libro
Quando si viene invitati ad una presentazione tra queste vi è il regalo dell'autore tra queste vi è la necessità di leggerlo in quanto invitati alla presentazione premetto
Che l'avevo comprato prima di essere invitato a questa presentazione
E quindi l'ho letto spontaneamente e non in ragione di questo incontro
Lo dico per fare un complimento a Marco Follini che ha
Perché poi non me lo ha regalato peraltro nonché la copia l'avevo già acquistato
Non me lo ha regalato diciamo neanche in vista
Di questo appuntamento però io ho la copia l'avevo già acquistata l'avevo letta mi è sembrata
Per un verso
Una riflessione
Che
E seria perché ha dato il titolo al saggio cioè elogio della pazienza
Per altro verso mi è sembrata una requisitoria contro la fretta
Quasi
Ad indicare
La fretta con cui è nata la Seconda Repubblica
Quasi ad indicare la fretta con cui avvengono le comunicazioni nella
Seconda Repubblica quasi ad indicare
Che il la sostanza della democrazia
Per dirla con Moro e il suo essere un processo
Il suo dispiegarsi
Per i canali che la storia offre in una determinata circostanza di tempo e di luogo
Io
Ho letto con attenzione tutto e devo dire che rispetto al mio essere parlamentare di maggioranza tra il due mila uno il due mila sei
Rivedo nel senatore Follini autore di questo saggio una maggiore serenità di spirito anche nel giudizio rispetto a Silvio Berlusconi anche nel giudizio rispetto alla mia parte politica ritengo il riferimento invece a quando era vice Presidente del Consiglio
Di questo sono lieto perché
O davvero constatato quasi
Il
Ragionamento del non militante
E di questo do atto perché
La riflessione lo diceva poc'anzi
Il presidente Martinazzoli la riflessione non è mai banale accurata stilisticamente pregevole e alla sostanza
Sono più le domande che le risposte
Forse perché
Le risposte non sono mai facili quando le domande sono difficili ed è più onesto non darlo quando la domanda è difficile non sia la certezza della risposta io non ho risposte mo'convinzioni
La mia
Convinzione e che la Prima Repubblica sia stata
Dal mille novecentoquarantotto in poi
Una grande stagione democratica che apposto all'attenzione del mondo una straordinaria classe dirigente democratica e cristiana
Che ha saputo ricostruire un Paese
Riorganizzare financo attraverso la riforma agraria la riforma tributaria i ceti sociali nel nostro Paese
In base ad un interclassista ma che ha prodotto l'esito cioè l'idea
Che questo nostro Paese avesse
Una
E norme
Capacità nella sua
Nascente borghesia per un verso nel suo ceto operaio per altro verso di dare un destino a se stessi
E c'è riuscita perché siamo diventati nel ventennio quarantotto sessantotto
Un grande Paese industrializzato dalla riforma agraria la riforma tributaria alla infrastrutturazione del Paese
Una classe dirigente che ha saputo battere il terrorismo nel decennio ancora successivo
Nel giorno in cui anche qui si ricorda la figura di Moro occorre dire che quella vita non fu sacrificata invano politiche lo Stato seppe vincere contro il terrorismo
Se per vincere contro i quali preteso ero di vincere uccidendolo
E quindi anche quella battaglia e siamo a trent'anni dunque e siamo trent'anni dal mille novecentoquarantotto anche quella battaglia fu vinta da cui gruppi dirigenti nel loro ricambio perché
Perché al di là della illusione ottica della instabilità sia vino ad una grande instabilità dei governi uno all'anno una sostanziale stabilità politica che deriva che derivava da variabili
Marco Politi che di latitudine mondiale a cominciare dalla presenza del muro di Berlino della guerra fredda che garantivano a fronte della caduta di un Governo all'anno invece un grande quadro un grande quadro di stabilità politica
E fin lì giudico in base libri di storia essendo io nato nel mille novecentosettanta e avendo fatto fin qui una breve riflessione fino diciamo al finale di quel decennio
L'ho appreso dei libri di storia o comunque leggendo un po'poi siamo entrati
Quelli della mia generazione nella fase della capacità di intendere e volere anche politicamente
E lì invece il mio giudizio sulla prima Repubblica ecco perché non mi sentivo di dare una risposta liquidatoria cos'è meglio cos'è peggio
Perché vanno scandite le fasi a mio avviso
Da lì in poi
Invece ritengo
Che sul versante della politica estera non si sia rintracciato un filone conduttore che abbia identificato l'Italia in termini
Precisi e sul versante della politica economica ancora credo che le nuove generazioni paghino il conto dell'esplosione di un debito pubblico che non serviti
A
Dare un nuovo slancio all'economia cioè non fu determinato da giusta causa del debito pubblico
Quindi l'impennare del debito pubblico che vedi un po'coincide coll'impennare dei fenomeni di corruzione ora bisogna distinguere così entro anche nel vivo della domanda non avendo alcun attitudine elusiva
Che la corruzione esistano i sistemi politici e
Certezza che
Abbiamo dal punto di vista storico da quando la la diciamo esistono le democrazie e forse anche ancora prima da quando democrazie non esistevano il tema è
Se tutto ciò è diventato sistema oppure si tratta di corruzioni individuali
Io credo
Che
Non siamo in presenza di una nuova Tangentopoli e che i casi di corruzione che verranno individuati dovranno essere severamente puniti
Perché occorre ribadire non solo attraverso le leggi ma attraverso i comportamenti che chi usa il denaro pubblico non è può fare un uso privato
Chi usa il denaro pubblico usa i soldi del contribuente non li può mettere nella tasca propria questa è una regola morale prima che giuridica ed è una regola che va riaffermata
E
Così come mi sento di dire che la Seconda Repubblica nasce in un clima
In cui la prima non riusciva più a reggere perché erano cadute le muraglie esterne
Ed era accaduto il sistema di tenuta interna dei partiti la muraglia esterna mi riferisco in primo luogo alla
Fine alla guerra fra da soprattutto al muro di Berlino era caduto e se è vero la premessa cioè che l'instabilità dei governi riusciva a reggere a se stessa
In ragione del fatto che vi era una grande stabilità del quadro politico se
è vera questa premessa e
Vera anche la conseguenza a mio avviso vera
Che ne traggo e cioè che è venuta meno la barriere internazionale composto dal Bureau rappresentato al muro di Berlino è venuto meno uno dei fattori di coesione di quel sistema politico
L'esplosione del debito pubblico accompagnato i fenomeni di corruzione e se mi posso permettere
Di fronte
A
Pezzi qualificati importanti prestigiosi e nobili della storia democristiana come il presidente Martinazzoli probabilmente in quella fase lì la Democrazia Cristiana non seppe affidare
A se stessa una nuova missione un compito storico nuovo a fronte delle mutate congiunture internazionali e dell'esplodere di un sistema
Che aveva messo sul banco degli imputati i gruppi dirigenti anche democristiane oltre a quelli
Di tutto il Governo
Non sono in grado
Di esprimere un giudizio sulla storia dalla Seconda Repubblica perché per esprimere un giudizio su una storia occorre che la storia si compia
La storia della prima si è compiuta la possiamo giudicare la storia della seconda non è ancora conclusa c'è un di più però di trasparenza
Nuova che viene determinata nella Seconda Repubblica qual è questo di più
E il di più che secondo me rappresenta anche una conquista ulteriore una fase
Più avanzata della democrazia che fondata sempre sulla costituzione del quarantotto poiché anche questa seconda Repubblica
è stata
Innestata da leggi ordinarie financo da prassi ma non da una riforma della Costituzione al quarantotto che quindi rappresenta l'impianto anche di questa fase repubblicana rappresenta l'evoluzione in che senso
Nel senso che io
Sono convinto che sia una nuova conquista di democrazia che i cittadini sappiano al momento del voto
Chi è
Che governerà il Paese in caso di vittoria dell'uno o dell'altro schieramento che sulla scheda elettorale ci sia esattamente scritto il nome del candidato che poi farà il Presidente del Consiglio
Nel caso in cui quella coalizione vincerà e il cittadino sa che dà il voto per una coalizione per un leader per un Governo che dura cinque anni e che se
Quelli però quella coalizione non è in grado di governare vacanza
Se non va a casa e dura cinque anni i cittadini potranno giudicare in base al buono o cattivo Governo Serri confermarmi o meno io penso
Che questa sia una conquista della democrazia e su questo è già possibile
Esprimere un giudizio e penso che sia
Tra le cose positive della cosiddetta Seconda Repubblica forse la principale
Marco Follini ricorda
Il Ministro Alfano che la Prima Repubblica
Crollata perché appunto crollato anche tutto il mondo che la circondava
Io
Non credo che siamo di fronte a uno Tsunami come quello che abbiamo vissuto all'inizio degli anni novanta e però anche ridursi delle risorse cioè
Il
Diventare
Anche psicologicamente più poveri
E
è uno tsunami mica irrilevante bene
Al nell'ottantanove è caduto il muro di Berlino ma
Qui Cadel Partenone
Allora non potrebbe darsi che questa nostra riflessione
Questa sua riflessione sulla Prima Repubblica prevenuta a una fine non so quanto prematura della seconde all'inizio
Di una
Terza stagione che magari è simbolicamente vede insieme
Soggetti che stanno anche su fronti diversi
Ma io questa sera solo per la verità qui come imputato quindi dovevo stare in mezzo a voi godermi il dibattito
Prima di rispondere debbo un ringraziamento particolare a Giambattista Grole per questa serata e e per tutte le volte che
Riesce a costruire queste occasioni enti
Buona politica
Al Ministro Alfano non è che non ho mandato il libro è che contando sulla sua amicizia ero sicuro che l'avrebbe comprato e essendo io molto lento ci metto un po'di tempo a fare la dedica che il ministro merita ma avrà equilibro con la dedica come
è giusto e doveroso che sia
Dico ancora una cosa prima di di di rispondere alla domanda
Io se dovessi riassumere in una frase
Il ragionamento deliberò naturalmente quando uno scrive un libro è perché non non riesce a trovare una frase che basti
E quindi ne mette insieme tante
Però
Se dovessi dire in una battuta
Quasi in una parola
Il ragionamento che ho fatto più o meno è questo
Noi
Per molti anni abbiamo faticato
Ma senza troppa frenesia
E quelli sono stati gli anni nei quali
L'Italia è cambiata di più e la politica
Aiutato di più vitale a cambiare
Poi da un po'di anni a questa parte forse perché inconsciamente
Avvertivamo di non essere più capaci di produrre quei cambiamenti di tenere quel passo
Abbiamo deciso di sostituire la propaganda la realtà
E quindi ci siamo messi tutti quanti
Chi più chi meno ma diciamo che
Parlo di un difetto molto trasversale molto bypartisan se così posso dire
A celebrare
Le lodi del cambiamento e a garantire che stavamo facendo cose mirabolanti che eravamo impegnati in progetti di trasformazione epocali di noi stessi e della realtà politica italiana
E questi anni paradossalmente sono stati quelli nei quali la politica è cambiata di meno
E il Paese cambiato di meno
E quella parte di paese che è cambiato è cambiato non perché la politica l'abbia spinto mai cambiato nonostante la politica non sia stata capace
Di dare una mano
Ora
è evidente che noi abbiamo davanti a noi uno scenario difficile
Però
Quando celebriamo le grandi ricorrenza dalla storia da la Repubblica non dobbiamo mai dimenticare che siamo partiti in condizioni che erano molto più difficili di oggi
Eppure dentro quelle condizioni abbiamo realizzato grandi progressi
Era più facile perché nel dopoguerra
Tutti i Paesi si sono ricostruiti
Imitando se gli uni con gli altri facendo le stesse cose ogni paese era impegnato a a fare
Strada da fare
Ca are a realizzare diciamo un sistema
Imprenditoriale che era molto giocato sull'imitazione del vicino
Mentre oggi in tempi di globalizzazione dovremmo piuttosto scegliere quello che il nostro destino quello che più
Particolarmente ci riguarda e quindi dovremmo immaginare una divisione internazionale del lavoro e all'interno di quella divisione decidere
Qual è la nostra parte e quindi tutto è molto più faticoso tutto richiede più fantasia
Però
La si guardi da destra dal centro da sinistra la politica italiana in questi anni ha realizzato un certo numero di delusioni che stanno lì davanti a noi
Formano un giudizio complessivo non
Non lusinghiero
Ora io probabilmente ha una certa età e quindi
Sento l'attrazione del rintraccio però fino ad un certo punto
Perché siccome
O qualche anno in più del Ministro Alfano pochissimi in meno di Mino Martinazzoli io ho il ricordo di come è finita quella storia lì
E ne sento il peso
Forse era meglio ma non possiamo neppure descriverla come un letto di rose e non possiamo trascurare il fatto che quella storia per quanto grande e bella e nobile ad un certo punto è finita entrata in crisi
E se è finita e se è entrata in crisi evidentemente qualche responsabilità c'era anche da parte nostra
Debbo dire l'amore
Politico che io ho per Mino Martinazzoli è legato al fatto che lui in quegli anni ha fatto del suo meglio
Per cambiare
Ha fatto del suo meglio per moralizzare ma si è trovato a combattere una battaglia che è stata aspra
Che ha registrato
Tanti meriti ma ha registrato anche tante sconfitte e le cose poi sono andate come sono andate
E quelli di noi che appunto hanno
Non voglio dire il culto della Prima Repubblica ma insomma hanno riconoscenza
Per quella grande storia non possono mai trascurare di interrogarsi sulle ragioni per cui quella storia arrivata al capolinea e quel capolinea è un giudizio su ognuno di noi quale che sia il ruolo che vi abbiamo svolto
Aggiungo
Che io credo nel ricambio
Quando l'altra sera
Il Primo Ministro inglese esce da Downing Street e dice lascio il secondo mestiere più bello del mondo quello di primo ministro
Per dedicarmi di qui in avanti al primo mestiere più bello del mondo quello di padre e di merito
Dice una frase straordinaria
Nella sua semplicità è una frase straordinaria
E
Io non credo che Blair e Brown
Nei prossimi anni saranno come
Dall'ENEL Veltroni io penso che
Brera bla e Brown avranno come dire molte cose da dire ma saranno inesorabilmente fuori
Dal perimetro della politica ufficiale
Perché in questo c'è una regola inesorabile che io considero una regola positiva quindi
Mi hanno detto ma
Scrivi come dire con civetteria che ti senti in disarmo io
Chiariamo dalla prima alla seconda fila
Mi ci hanno sospinto
Dalla seconda o terza fila mici spingo da solo perché credo che
Passare il testimone favorire la crescita di una nuova generazione vedere in campo nuove energie stasera se l'onorevole Graziano che un mio giovane amico ma insomma ce ne sono tanti altri che hanno
Talento e capacità io credo che sia
Una grande soddisfazione
E penso che uno non debba vivere la politica con
Come dire una partecipazione personale eccessiva perché questo non aiuta ad essere sereni
Vengo al problema dei problemi
Di cosa ha bisogno questo Paese io ricordo quando abbiamo presentato il libro di Mino
Proprio qui
In una serata come questa
Di avere sottolineato un punto che a me sta a cuore lo ripeto è una ovvietà ma in Italia le ovvietà hanno un carattere piuttosto eversivo questo è un Paese che ha
Un grande bisogno di celebrare un rito di pacificazione
Ma per arrivare lì
Per arrivare a ridurre tutte le distanze che si sono accumulate tra di noi tra di noi nella politica tra di noi nella società tra le generazioni tra il territorio
Per fronteggiare una deriva
Di disunita del Paese
E a centocinquanta anni di distanza dal
La grande fatica che è stata l'unità italiana dovendo mettere insieme Catania Garibaldi
Che erano
Forse più distanti di quanto non siano non dico Alfano Giaretta ma insomma più distanti di quanto non siano
Berlusconi Bersani forse quelle impresa è stata a suo modo titanica e andrebbe ricordata proprio perché avvicinato
Immesso insieme cose che
Era nella
Loro natura di contrapporsi per arrivare lì noi dobbiamo recuperare due
Dir tu che sono all'origine dalla storia repubblicana
La prima del tue la misura
Non l'abbiamo persa completamente
Noi ognuno di noi ognuno di noi intende come dire ad affrontare la politica
Con una tendenza all'esagerazione all'iperbole al inevitabilmente alla propaganda e questo ci porta fuori strada
E la seconda la seconda virtù è l'ascolto
Io riflettevo guardando prima Nicola Rana che è testimone di qualche occasione che ho avuto
Chiacchierare con Moro
Io non ricordo
Quei colloqui
E mi sono chiesto negli anni perché non li ricordo non le ricordo perché Moro non parlava Moro ascoltava
Erano degli interrogatori piuttosto serrati
E però davano una cifra politica
Straordinaria che poi si è persa
Quella classe dirigente aveva mille difetti ma aveva la capacità di stare a sentire
E anzi coglieva
Nelle occasioni anche le più minute come poteva essere per Moro incontrare segretario dei giovani
Coglieva in quelle o in quegli appuntamenti l'occasione per
Rendersi conto di che cosa
Maturata
Un giornalista
Inviato di di un un grande giornale mi mi ha raccontato qualche tempo fa
Che avendo la consuetudine di incontrare di tanto in tanto i capitani d'industria del nostro Paese ha constatato che quando andava a trovare l'avvocato Agnelli l'avvocato Agnelli gli faceva mille una domanda
Quando va a trovare non faccio nomi ma insomma facile immaginarli
Ascolta la concione con cui i nuovi capitani d'industria spiegano se stessi illustrano la loro attività danno conto dei loro
Pensieri rivolte al Paese allora
Se noi
Perdiamo questa capacità di stare a sentire perdendo anche un po'di tempo perché poi l'ascolto richiede tempo
Richiedevo un'idea diversa per tempo ecco se noi non recuperiamo questa capacità di ascoltarci a vicenda
Diventa difficile ricostruire un tessuto connettivo che secondo me
In questi anni
Stato tirato di qua e di la di questo tessuto oggi resta molto poco pari costruito ricostruirlo è un'impresa
Che ha affidato a tante
Tanta fatica e a tante qualità che che servono ma
Per riassumere in una parola credo che la qualità più importante che serve oggi è appunto la pazienza
Operai appunto approfittare ancora della vostra pazienza massa che l'occasione che stimolante per me lo è anche
Per voi e invece di ricominciare da libri molto brevemente vorrei approfittare
Del fatto di avere come dicevo prima
Un ex
Ministro di Grazia e Giustizia e il Ministro di Grazia e Giustizia attuale
Allora
Avvocato macinazione lei prima ha giustamente ricordato l'anniversario della dell'unità d'Italia e ha ricordato appunto
Che non c'è un solo Paese in cui non non ci sia stata un'un passaggio importante che che ricordi quello che che è successo di positivo in Italia centocinquanta anni fa
Uno dei problemi però dell'unità d'Italia e non voglio parlare qui di federalismo della lega o no eh il fatto che
Per metà del Paese è quello
Nel quale ci troviamo ora il nord
L'esistenza della criminalità organizzata che occupa
Centro sud è un elemento di crescente inquietudine decennio dopo decennio
Lei si sente di dire come dicono molti tra degli esponenti della maggioranza attuale che nessun Governo italiano
Tanto meno quelli della prima Repubblica ha fatto tanto contro la criminalità organizzata mandando in carcere un sacco di camorristi chi ndranghetisti
Anche di mafiosi come sta facendo
L'attuale Governo che a in Marroni Ministro degli Interni in affanno
Il Ministro della giustizia
Ma su cui il plico subito dalla domanda nel senso che
Non fosse altro per ragioni stilistiche
Mi sorprende sempre circostanza
Di un Governo che quotidianamente mi descrive diciotto ricordare causa
Vediamo anni nei quali ci si spiega che non è mai successo
Ma ripeto questo
Credo che in Grecia il tecnico sul quale forse converrebbe mettetevi d'accordo piantarla ma
Credo che invece dovrebbero essere
Francamente ingiusto non riconoscere
I successi che pure si registrano
In questa lotta alla mafia semmai l'avvertimento professore quel
Di intendere
Chi è una battaglia che non è conclude che probabilmente
Sarà ancora lunga
Avremo delle elezioni ma
Temo anche delle sconfitte poi bisogna rimanere il terreno
E d'altro canto secondo me suggerirei anche alla opinione
Italiana che sta al Nord di stare attento a non credere che il problema riguardi soltanto gli studi maggiormente alle perché Fidel Castro
Che la capacità espansiva da globalizzazione serve agli onesti ma serve anche il dito nella globalizzazione dell'economia lecita ma anche dell'economia illecite
Dopodiché ripeto mi pagarle
Che se non ci collochiamo sul terreno della polemica
Tutto sommato abbastanza inutile strettamente comprensibile
Dovremo pure dare atto che certamente eccetera
Lo dico con circospezione perché il rischio altrimenti ricorre
Degli stessi cattivi costituirà prima rimproverato notato
Che tra il momento in cui
Questa battaglia comincia in termini più seri più agguerriti più consapevole di quanto non accadesse prima
Insomma io ormai sono corretti possono utile istanza
Io sono meritorio città che andai a Palermo
Pochi giorni dopo l'attentato e che i mezzi
Cioè appena nominato Ministro mi sembrano inevitabile e giusto andare per ripercorrere ci aveva detto
E mi trovai di fronte
Un precedente la Corte d'appello
Che era l'idolo del rotta bilocale faceva della grande conferenze su e che al
è un professore generale che alla domanda sulla mafia
Rispondeva in un modo in cui sembrava di capire che c'era una inconsapevolezza della
Organizzazione del fenomeno mafioso
Che cosa è accaduto è accaduto dobbiamo riconoscere perché questi qui sono morte ma voglio ricordargli anche per l'appello che hanno fatto in vita
Che solo alcuni coraggiosa intelligente consapevole giudichi siciliani tra l'altro
Che organizzano davvero il contrasto in termini moderno interni a quelli interni organizzativi
Fortemente adeguati
Io dico che l'atto di nascita di questo nuova visione
Strategico nella guerra la mafia esiste siglato dal primo grande maxiprocesso alla mafia
Sul quale peraltro anche quindi credo che occorre
Diminuire insomma il protagonismo canile alcuni fori prima degli altri nelle trovi aiutarono
Ci fu la prima linea Tripoli Intendenza di euro l'intendenza allora
Ho raccontato forse in quel libretto il quale all'ultimo fondi
Che
Anche la casualità di tante cose come mai che arriva Buscetta edittale poiché
Poi leggo
Racconti
Attribuzioni paternità non mi interessa niente io dico la mia persona perché quella che conosco
Buscetta arriva in Italia per Carlo tanto per dire
Venne da me Borgione togliamo allora era un atto di una
A chiedere che
Accettassimo
Vieste divenire dopo gli Stati Uniti per chiedere Badalamenti alla Spagna a loro interessava in particolarmente Badalamenti
Le rispondemmo che noi non potevamo formalmente avendo chiesto molto il premier tradizione alla Spagna retrocedere e tuttavia di facciamo capire che tutto sommato se gli spagnoli questo desumere dagli Stati Uniti non avremmo fatto storico
Mentre stava sull'apporto Giuliani ringraziando metro vendetta l'esistenza noi abbiamo avuto dal Brasile tale Buscetta che non ci interessa niente lo volete
E arriva così Buscetta
E fu Falcone a far diventare Buscetta miniera
Di qualcosa che lui aveva ed ha scoperto che Buscetta confermava non è vero
Tibari sul testo viene fatto con le rivelazioni di Buscetta è già
Tutto scritto Buscetta confermo
Buscetta arriva a Palermo
Non sapevamo dove metterlo su un altro perché avevano timore
Lo metteva in una tenda nell'aula dove c'è forse un po'il maxiprocesso
Laurora è stata difficile da costruire
Ed è stato difficilissimo te per l'agibilità Paese non provvisorio le opere pubbliche a Palermo rovente per timore i mafiosi non cita non si firmava
Dovremmo andarlo prendevo i carabinieri legati
Che in questo caso i carabinieri bisognava che stesse più attenti perché devono più ostile rimessione
E la dottoressa Ferraro che di tanto in tanto perché è una protagonista di quel tempo viene evocata
Rivolte a Palermo in quei giorni questo grande
Mestiere intellettuale andava a comprare da mangiare a Buscetta cambiando tutti i giorni supermercato perché temevamo che Buscetta potesse essere in qualche modo avvelenato così riconoscerne avrà perché ci riguardava
Ognuno faceva qualche doveva fare mi ricordo sempre
Sì
L'ambasciatore americano si chiamava l'ora tarda
Era molto interessato perché in quel momento avremmo anche
Il vantaggio
Di avere grande interesse da parte degli Stati Uniti d'America che succede pacchetti
Si era allora presidente Aprea
Regalerà convinto che la droga forse l'arma che poteva in qualche modo intimidire l'occidente e la confronta azione colonne entro fine
Mi ricordo il ministro il mese che ma perché disavventura chiedono un rinvio per la tutela
Estrema del segreto bancario ma se
La rottura del segreto serviva a combattere il dal contratti proporlo avrebbero fatto ambasciatore rame difendiamo a Palermo alla prima udienza adesione
Facciamo vedere che è un fatto storico
Dispiegati nella storia la fanno a quelle che stanno in prima linea noi non conveniva andarli
Importante perché il processo di rivolgersi al Consiglio accanto ed peraltro e finisco
Che da ora
Molte cose sono cambiate molti prezzi altissimi sono stati pagati per carità
E tuttavia la cosa importante dalla quale bisogna dare atto insomma la continuità di una strategia
Che non ci sono stati ritorni indietro insomma
Non c'è più un magistrato che oggi ci pare essersi certifica che la mafia non è vero che
Io ricordo grande magistrato che ha avuto anche ruoli politici addirittura
Fu guarda se detto in un certo momento
Che mi spiegava che la mafia si terrà la superbia dei siciliani una piccola
Era un discorso un po'alla Gattopardo ma insomma che la super deteriore Pistolesi validamente questo senso non si incrociavano Superbowl filtrava repertori rapidamente quindi ripeto io credo che è importante che continui
Dopo mi rimangono le curiosità degli annunci ecomafie sul petto
Lo chiedo al fanno stanno non c'entra perché ne sono intervenute queste cose io sono un po'incollerito dal fatto che giorno c'è il giorno uno
Mi dicono che hanno arrestato
Concludo il trenta più
Difficile latitante ma e quand'è che finisce questo elenco dei trenta per
Allora Ministro Alfano una domanda della posta Martinazzoli e credo che che che leghi debba una risposta una gliela pongo io
Ed è un interesse private in atti d'ufficio ma credo che riguardi un po'a tutti noi allora
Le intercettazioni sono un elemento di
Indubbio vantaggio per l'opinione pubblica e per
L'informazione
Io vorrei capire
Che cosa
Succederà non al nostro lavoro di cronisti quanto alla libertà di informazioni rispetto alle decisioni che verranno prese su questo tema
Ricordando una cosa che mi ha detto poche settimane fa un ex
Vice Presidente degli Stati Uniti il premio Nobel la Al Gore quando l'ho intervistato
E quando appunto parlando di informazione in Italia
Che ho chiesto cosa pensasse di molti che per esempio in Cina ma anche per esempio nella Russia di Putin dicono
La democrazia non sai che c'è che se io riesco a fare molti soldi e per fare molti soldi posso anche cioè devo anche rinunciare a un pezzo di libertà io alla democrazia rinuncio
E Al Gore mi ha guardato e mi ha detto ma io non credo
Che nel nostro Occidente ci possa essere qualcuno che pensa poter rinunciare
Alla democrazia la libertà di informare perché come potrebbe vivere sarebbe come dire senza respirare e ho cominciato a pensare che forse
Forma questo ex vice Presidente degli Stati Uniti
Non è tanto male forse
Anno mi abbiamo mitizzato troppo Clinton
E considerato poco Al Gore quindi due domande una è quella che gli ha posto Martinazzoli è un'altra è quella che riguarda appunto da un lato le intercettazioni e dall'altro il
La libertà di informare
Sì la ringrazio
Per la domanda però al
L'onorevole Martinazzoli dico che per come colgo io la sostanza dell'elenco dei trenta latitanti si va per scorrimento di graduatoria quindi comunque a un aggiornamento continuo arrestati e mandati in carcere alcuni si scende giù in classifica
L'altro argomento delle intercettazioni la
La
La questione delle intercettazioni
Io sono un
Estimatore intellettuale
E anche un ammiratore della
Prosa oltre che dei concetti da dell'onorevole Martinazzoli e mi è capitato in passato di leggere pretesti per una requisitoria manzoniana da lui
Bellissima presto Daloui scritto e più recentemente uno strano democristiano l'autobiografia dell'onorevole Martinazzoli ciò due o tre paginette
Dedicate alle intercettazioni
Dell'allora Guardasigilli preciso peraltro colui poter giovarsi del titolo di ministro di Grazia e Giustizia da un decennio il ministro si chiama isola giustizia e da cattolico dico che più diciamo significativo affidarsi al signore per la grazia nel senso che
La giustizia lasciamo quella terrena su questa terra e la grazie una parola troppo grossa per affidarlo a un Ministro
Almeno a me e la
Cosa che
Mi è stato dato di
Riflettere su su cui riflettere leggendo anche queste pagine di Martinazzoli e che il problema e antico
E lo vorrei sviluppare in due minuti se lei me lo concede
Noi crediamo che lo strumento delle intercettazioni sia uno strumento efficacissimo
E che non vada abolito
Crediamo altresì
Che se
Tutti e sessanta milioni gli italiani
Fossero intercettati ventiquattr'ore su ventiquattro scopriremo molti più reati assolutamente non ci sarebbe un paragone tra i reati scoperti
Fino ad oggi quelli che potremmo scoprire se ventiquattro ore su ventiquattro con una seria convenzione
Con le compagnie telefoniche e seria apparati benissimo intercettati tutti ventiquattrore con ventiquattro su ventiquattro tutti ventiquattro ore ma immaginate di quanti reati che scopriremo in più
Che però non sarebbe democrazia sarebbe polizia sarebbe lo stato di polizia perché
Perché scrisse il costituente nel quarantotto
All'articolo quindici un articolo negletto e dimenticato
Però viene prima del ventuno quello a cui voi giornalisti e noi cittadini democratici siamo tanto affezionati viene prima del centododici sull'obbligatorietà dell'azione penale il quindici viene prima il costituente non sorteggio l'ordine numerico della Costituzione
Non avvenne per sorteggio il quindici fu messo prima del ventuno e prima del centododici
Cosa dice l'articolo quindici della Costituzione dice che le comunicazioni che c'è
Un diritto inviolabile
E l'inviolabilità è un connotato che nella Costituzione soprattutto appunto nella prima parte viene conferito ad alcuni diritti
La libertà il domicilio inviolabili perché rimandano all'idea di un diritto naturale che preesiste allo Stato dalle leggi
E inviolabile a che cosa quale diritto a quale diritto mi sto riferendo quello è l'articolo quindici primo comma della Costituzione cioè
Alla
Segretezza e libertà delle comunicazioni personali è vietato aprire la
Posta di Maria Latella ogni mattina per guardare cosa c'è scritto nella sua
Cassetta delle lettere e riconsegnarle vietato
Dalla legge poi ci sono alcune deroghe perché perché questo diritto inviolabile alla comunicazione personale
Questa libertà e riservatezza delle comunicazioni personali e inviolabile perché è una componente essenziale della libertà del cittadino e però le intercettazioni sono utili
Allora qual è
La scelta che compiti il legislatore
Parecchi anni fa
Che noi siamo il Paese del severamente vietato
Cioè vietato
Secondo lo Zingarelli è una cosa che non si può fare
Però spesso vediamo scritte sui cartelli l'avverbio di modo severamente vietato perché vietato vietare non è sufficiente bisogna severamente vietare
Perché si agisca con una funzione deterrente
Allora il legislatore ecco cosa c'entra con le intercettazioni quando scrisse un determinato articolo del vigente Codice di procedura penale attuale Codice di procedura penale
Non si limitò a scrivere che le intercettazioni si possono fare quando siano indispensabili alla prosecuzione delle indagini già sarebbe stato chiaro
Indispensabili secondo lo stesso Zingarelli ma anche secondo il Devoto-Oli vuol dire che non se ne può fare a meno quindi può intercettare quando non è poi fare a meno
Perché cosa per la prosecuzione delle indagini ore che intercetti tutte sessanta mila euro è vero che c'è qualche reato e poi avvio indagine no l'indagine ci deve essere prima e poi la proseguì attraverso questo invasivo strumento delle intercettazioni
Così avrebbe potuto scrivere il legislatore cioè
Quando siano indispensabili alla prosecuzione delle indagini e invece il legislatore cauto accorto e
Molto italiano
Scrisse quando siano assolutamente indispensabili alla prosecuzione delle indagini
Quindi le indagini non solo ci debbano già essere non solo non se ne possa meno perché possa fare a meno perché esse debbano proseguire ma assolutamente indispensabili ecco credo che sia l'avverbio di modo più violato dai magistrati nella storia della Repubblica questo avverbio dell'assolutamente indispensabile
Peraltro una spesa totalmente fuori controllo
Su questo mi potrei dilungare ma evito nel senso che ad oggi io come ministro della giustizia o cinquecento milioni mille miliardi di vecchie lire di debito con le ditte che fanno le intercettazioni
Con
Lo stesso servizio le cose in una Procura della Repubblica x in un'altra procura e la Repubblica x al cubo x a alla quarto alla quinta senza che ciò sia giustificato da un differente servizio ma chiudo questa parentesi sui costi
Il tema giuridico che è anche dei diritti qual è
Stante che c'è la libertà dei giornalisti di informare
Stante che c'è l'obbligo derivante dall'articolo centododici della Costituzione dei magistrati di procedere all'azione penale c'è anche un diritto inviolabile
Che è quello alla privacy quello dell'articolo quindici della Costituzione lo e stiamo facendo una legge che non vuole tagliare le unghie magistrati che nelle indagini di mafia non fa cambiare niente che nelle indagini terrorismo non fa cambiare niente
E vuole fare sì
Che nella nostra legislazione si affermi un principio
E cioè che non esistano diritti costituzionali di seria e di serie B
Non esiste un diritto di cui all'articolo ventuno della Costituzione più importante rispetto
A quello di cui all'articolo quindici e non esiste un articolo centododici della Costituzione quello dell'obbligo dell'azione penale
Che sia più importante dell'articolo quindici e dell'articolo ventuno della Costituzione mi riferisco ripeto al diritto alla privacy al diritto
A esprimere liberamente il proprio pensiero e all'obbligo di procedere all'azione penale
Su questo si sta facendo a mio avviso
Non rendendosi conto che il popolo e e più accorto di quello che si possa
Immaginare una campagna per dire che si vuole bloccare che si vuole fare uno stop alle intercettazioni no le intercettazioni proseguiranno le intercettazioni
Seguiranno saranno regolamentate meglio i soldi dei cittadini saranno spesi con maggiore accortezza e lo spazio di Democrazia sarà più ampio perché non è sola democrazia ascoltare tutti ma è anche democrazia il diritto di ogni cittadino ad avere la propria privacy e a non essere ascoltato
Allora
Mi pare che ci avviamo alla conclusione di questa nostra chiacchierata
E però io vorrei tornare rimanendo collegata alle cose che ha detto il Ministro Alfano io vorrei tornare dal senatore Giaretta perdite Prima Repubblica Seconda Repubblica
Tutte le cose che abbiamo letto in questa seconda Repubblica a cominciare dalle intercettazioni pubblicate dei grandi giornali il Corriere della Sera Repubblica nella prima Repubblica
Le intercettazioni dalle quali è cominciata anche questa nuova stagione
Non li avremmo mai lette negli anni Sessanta
I miei colleghi degli anni Sessanta che facevano
La cronaca politica facevano la nota politica mai
Sarebbero andati dall'onorevole Follini o dall'onorevole Martinazzoli per chiedergli retroscena le cose che pure invece hanno consentito di conoscere
Venti di cui sto altrimenti nulla si sarebbe saputo utili o meno a capire quello che stava succedendo
Allora per tornare al
La domanda iniziale
Si stava meglio quando si stava peggio
C'è più libertà di racconto oggi tener conto di quello che sta accadendo
Di quello che ci riguarda delle case
Vendute e politici dai gruppi di affaristi di quanto non ce ne fosse quarant'anni fa o no
Anche questo
A che fare col tema
Della velocità di una società
Perché io sono molto d'accordo
Con me il titolo del libro la sostanza degli Iblei elogio della pazienza la pazienza è una grande virtù della democrazia
La faticosa pazienza di costruire il consenso che non è
Quella corrente emotiva del giorno dopo ma dobbiamo tornare
Alla all'etimologia latina come sentire sentire insieme
E se guardiamo alla storia del nostro Paese ci accorgiamo che i momenti di forte riforma avevano alle spalle convulsa ricorso cioè un un idem sentire sulla missione della società
Mentre non sarei per niente d'accordo però Marco su quel frase che
Non so se è aggiunto Tours raggiunto l'editto
Perché la lentezza fa bene alla democrazia la lentezza non fa bene alla democrazia anch'io sono convinto
Che uno dei più gravi problemi di
Una delle ragioni più gravi della crisi del rapporto tra società e politica
è che siamo in una società che cambia con una rapidità cambia la vita dell'impresa e cambia la vita delle professioni cambia cambiamo dentro le nostre famiglie
E la politica è troppo lenta nelle risposte
E non possono tornare Marco quei tempi di procedure
Oltretutto andrebbe anche qui riscritto un po'una riflessione insomma perché se noi prendiamo
I sette anni di De Gasperi
C'era un e norme in virtù della pazienza e un e norme consapevolezza della necessità di costruire consenso solido
E ma guardate che sono stati anni che il Paese è stato rimesso in piedi facendo riforme diciamo una ogni sei mesi e incidendo sulla società
Qual è la
Differenza è che una società molto veloce
Richiedere esposte più veloci del passato ma queste risposte proprio perché devono essere veloci devono a vere
Una visione lunga non possono essere prigioniere
Del tempo breve del giorno dopo devono essere figlia di una visione
Di lungo respiro
Solo così si riesce
Ne viene sempre in mente una una bella frase
Che era di di Sant'Ambrogio ma che Lazzati ripeteva sempre
E che diceva così Nova semper guerre e te parta serba ricercare sempre le cose nuove e conservare ciò che si è trovato
E qui il problema è che un po'viene meno la curiosità delle cose nuove
è un po'viene una dissipazione di ciò che si trova perché siamo più su un vitalismo inconcludente e un nuovismo senza sostanza
Più che sulla capacità di innovare nella società allora
Tutta questa premessa mi serve
Per arrivare si
Questa è una società o quando io ho iniziato a fare politica
E Mino Martinazzoli era per la mia generazione insomma uno di quelli che si andava ad ascoltare i discorsi perché imparavano tante cose
Come non è vero sì sì è verissimo
è
Perché ho già detto amico
Martedì il Presidente sono grato
Una frase molto l'intesa
Confronto
Pronuncio da nel passaggio
Martinazzoli
Siccome la Sindone
Tutti sanno che non è proprio vero dramma tutti ma
Va bene a queste
Questa è l'avevano
L'avevano scritta sul giornale quindi
Non ricordo quello che tu dei sei della di Rosi Bindi perché
Ma invece inglesi
Invece
Veramente era un riferimento importante perché dava la visione sulle cose quando ho iniziato a fare politica lo strumento del potere era il Circolo stile
Chi possedeva la chiave dello stanzino Ricci con lo stile
Possedeva il potere della comunicazione ecco adesso abbiamo
Internet abbiamo la parabola abbiamo i cellulari
Dunque c'è un enorme velocità della comunicazione
C'è un'enorme quantità di comunicazione
C'è molta meno capacità
Nel mondo della comunicazione di aiutare la gente a capire dice meno riflessione forse una volta avevamo meno notizia
Però ci si riusciva anche ad orientare medio
I non è il sistema di comunicazione che era un po'più lento quelle noiosissimi né tribune politiche che io ricordo da ragazzino però facevano anche un po'ragionare le persone oggi abbiamo questi pollai in cui poco si ragiona e poco ci dice dunque
Io penso però che la società è fatta così non bisogna nel limitare le
Comunicazioni
Dobbiamo aiutare la gente a scegliere
Ora
Io capisco Ministro che se noi fossimo nell'ipotesi che qualcheduno propone di intercettare ventiquattro ore su ventiquattro natura avrebbe ragione lei ma qui non siamo in presenza di queste ipotesi nessuno immagina
La Facoltà di intercettare senza regole senza limiti appunto in un equilibrio
Doveroso per altri me dovremmo dire che poiché il modo per assicurare che non ci sia nessun reato che tutte le persone siano sotto controllo in carcere
Allora aboliamo le carceri perché altrimenti ci sarebbe una
Violazione ecco non non penso rompendo penso che ci debba essere un equilibrio che voi stiate questa è la mia opinione superando questo equilibrio che questo sia una privazione grave
Della libertà dei cittadini tra le libertà c'è anche la libertà di informazione ci accorgiamo in questi giorni
Quanto ce ne sia bisogno
Perché c'è bisogno di una riscossa etica di questo Paese e solo attraverso una conoscenza dei fatti questo può
Avvenire
Grazie
Io proporrei
Di chiudere con
Le cose una cosa che il ministro ha detto di voler aggiungere
Per
E
Prima però ho una mia curiosità per Marco Follini visto che siamo qui nel circolo che e dedicato ad Aldo Moro e visto che in questo libro mi sembra che un po'
SICID chi anche una questione di stile i politici della Prima Repubblica non tutti ma certamente quelli della prima prima Repubblica avevano uno stile di vita molto sobrio
Io so dove andava in vacanza l'onorevole Aldo Moro con la famiglia perché sono cresciuta di vicina e oggi vicino insomma noi vedevamo Aldo Moro con con la famiglia con i miei figli assonanza
Asso alcun elemento
Di di di lusso e tanto meno di stile diverso cioè stavano sulla spiaggia di Terracina esattamente come i miei genitori insegnanti importavano noi nello stabilimento balneare non lontana
Però questo questa nostalgica dello stile di un stile sobrio che molti politici hanno per letta finalmente disatteso
Diciamo dagli anni ottanta in poi
E non è in fondo un po'corrispondere del politico
Ai suoi elettori perché
Agli italiani di quando Moro andava a Terracina a farle vacanze erano italiani sobri
Per l'educazione per consuetudine eccetera ma l'Italia i di oggi non sono sobri manco per niente e dunque
Noi abbiamo
I politici che ci somigliano
Ergo non è
Un po'velleitario avere nostalgie sia per la
La sobrietà del politico quando tutto quello che ci cinque circonda insomma non è sobrio per niente
No no ma io ho nostalgia della sobrietà del Paese non dà la sua presa dalla politica penso che la politica sia conseguenza peraltro temo che Muti ci costringerà ad essere piuttosto sobri nei prossimi anni e quindi il tema comunque all'ordine del giorno
è evidente che la politica è sempre specchio io poi nel libro lo dico a Paolo un po'di provocazione l'ho fatta uno si sforza di fare un ragionamento anche un po'paradossale
La lentezza
La metterei diversamente noi consumiamo più di quello che produciamo anche politicamente e però a furia di consumare e di produrre di meno noi siamo stiamo arrivando all'esaurimento delle nostre risorse civili
Risorse delle quali avremo bisogno per fronteggiare tempi che si annunciano non proprio
Penitenziale o calamitosi ma diciamo tempi severe i tempi più difficili
E allora però vorrei provare ad andare
Chiudo con questa considerazione alla radice
Del cambiamento che c'è stato in questi anni
Che prima di tutto un cambiamento del Paese di cui insisto tutti noi siamo importato
Io lo leggo così
In questi vent'anni non vorrei contraddire il Ministro Alfano che mia come dire
Tribuna tribù
No no ma come acquistato una copia per cui è ai miei occhi un benemerito ma
Mi ha anche dato atto di una serenità nei confronti
Del Presidente del Consiglio che no non voglio smarrire con questa considerazione che sto per fare
Quindi
Prendete la per il verso buono ecco però in questi vent'anni in Italia
è cresciuta a dismisura l'influenza della televisione che è stata e si è posta come la principale agenzia di formazione delle coscienza delle persone anche della loro coscienza pubblica
Ora
Questo è avvenuto in Italia è avvenuto in Inghilterra è venuto in Germania avvenuto sta avvenendo in Cina tenuto in tutto il mondo si può dire
Qual è la differenza
Che mentre da noi la televisione realizzava questa sorta di cavalcata trionfale indisturbata
Negli altri Paesi tutti gli antidoti che solitamente una
Civiltà antica oppone alla televisione hanno funzionato
Da noi invece
Questi anni
Di televisione e di politica che prendeva le fattezze della televisione sono stati gli anni nei quali la scuola è stata ridotta nelle condizioni che tutti vediamo sono stati gli anni nei quali partiti sono stati disarticolati
Sono stati da ultimo gli anni nei quali si è introdotta una legge elettorale che all'entità il vincolo di rappresentanza e quindi rende tutti noi
Come posso dire meno utili forse di quello che potevamo
Immaginare di essere
E sono stati gli anni nei quali
Alla coscienza del Paese è mancato uno stato degno del nome problema che noi ci portiamo dietro
Dal Risorgimento e probabilmente anche da molto prima
Ma è un
è un altro dei nodi che è venuto al pettine allora questo squilibrio tra
La televisione che
Dettava legge
Dettava i costumi
Dettava la politica e il venir meno di questi contrafforti che avrebbero dovuto tenere in equilibrio il sistema secondo me ha prodotto un cambiamento una mutazione
Che insisto
Riguarda noi evidentemente perché noi
Dalla televisione abbiamo mutuato l'idea che si debba essere tutti belli dalla televisione abbiamo mutuato l'idea che si debba essere tutti vincenti
Che solo le storie di successo meritino di essere raccontate da applaudite
Io poi ho questo strano destino che quando vado in genere prima in televisione c'ero di più ma insomma quando vado in giro mi dicono ma
è meglio di persona che non in televisione e quindi si vede che la televisione
Non mi fa giustizia e quindi io o anche il dente avvelenato
Come si dice di persona personalmente
Ma
Volendo concludere il discorso io penso che noi dobbiamo rivedere questo equilibrio
Che riguarda il modo in cui le persone si formano una cultura un orientamento un punto di vista sulla politica
Se non ci mettiamo solo nelle mani della televisione come accaduto in questi anni al di là
Di chi di noi ne possa essere più beneficiario
Lascio all'immaginazione di tutti voi
Come dire
Dare una conseguenza le mie parole ma al di là
Delle ragioni di parte che ognuno di noi mette in campo comprensibilmente io credo che tutto il campo del Paese registra
Come ha registrato in questi anni un arretramento grazie
Allora Ministro Alfano lei è più giovane leader vite Cameron credo sia sicuramente più giovane anche di Nick Clegg il nuovo numero due
Del
Il Governo britannico è cresciuto in un'Italia che come ci ricordava Follini era fortemente Tele monitorata e teleguidati da
Le lascio il compito di chiudere questo incontro che non è stato fatto uno scontro tra primarie Seconda Repubblica vecchio nuovo
Ringrazio è dico al senatore Follini di fidarsi di più
Del dei telespettatori
Lui si fida poco della televisione si dovrebbe fidare
DPL spettatori che hanno due cose straordinarie
Da un lato intelligenze coscienza da cui deriva capacità di discernimento quindi mica vedono la televisione ci credono
Sanno discernere in secondo luogo c'è il telecomando
Quindi se vogliono possono pure spagnolo cambiare quindi la televisione una grande forma di libertà e adesso ci sarà internet però io
Invece vorrei
Trasformare una mia inquietudine
In un considerazione da fare al senatore già già rette a Marco Follini l'inquietudine mi venne una sera leggendo alcune pagine della autobiografia all'onorevole Martinazzoli che fu
Ministro della giustizia dal mille novecentottantatré al mille novecentottantasei
è una considerazione che gli ho rappresentato in privato e alla quale mi ha data dato una
Raffinata risposta come dire
Proprio
E la considerazione è questa leggendo queste pagine libero lui racconto i giorni inviare nulla
E raccontando quelli
Racconto di come si trovò ad avere a che fare con la delicata questione delle intercettazioni
Poi racconto come si trovo a che fare con il delicatissimo problema delle carceri la necessità di costruirne di nuove
La necessità di
Trovare un punto di equilibrio tra le esigenze di sicurezza
E i bisogni di sicurezza e
L'esigenza che la
Detenzione avvenisse in spazi capaci di garantire la funzione rieducativa della pena quindi le intercettazioni le carceri
Poi raccontò come si trovò ad avere a che fare con il problema delle sedi
Dove i magistrati non volevano andare e c'è il principio di inamovibilità dei magistrati quindi non glieli poi mandare e allo stesso tempo non era forse opportuno mandare i ragazzini in trincea
E poi raccontava come
Si stesse tentando di informatizzare la giustizia
E a me venne veramente
Né un senso di inquietudine perché quando tutto ciò si verificava
Cioè nel mille novecentottantatré
L'attuale Ministro della giustizia che è esattamente lo stesso ordine dei problemi la stessa agenda la stessa lo stesso elenco dei problemi andava in terza media
E allora secondo me ed è questa l'inquietudine che rivolgo AGEA rette Follini per trasformarlo in un progetto comune non di contenuto dell'agenda ma dimissione complessiva secondo me lo sforzo che occorrerebbe fare in materia di giustizia
E quello di
Riuscire a superare questa agenda di problemi cioè mettere un punto fermo su quattro o cinque questioni c'era anche la separazione delle carriere l'avevo dimenticato in quell'agenda
In quell'agenda di nel libro del Presidente Martinazzoli riuscire a mettere un punto fermo su cinque sei questioni sulle quali si discute da trent'anni
Per evitare
Che nel due mila e trentasette
Arrivi un giovane Ministro della Giustizia che oggi va in terza media magari e che si trovi a leggere un non un mio libro ma magari le cronache di questi giorni con un'agenda di problemi che lui si è trovata tale e quale
Grazie a tutti per essere stati così numerosi e così pazienti appunto
Grazie buonasera