Celebrazione per il 40° anniversario della prima elezione dei Consigli Regionali

Signor presidente la Repubblica
L'Autorità signore e signori
Le celebrazioni sono occasioni per voltarsi indietro guardare
Ciò che è stato fatto
Per meglio capire quello che è davanti a noi resta ancora da fare
All'osservate il percorso compiuto dalle Regioni e dal regionalismo italiano in questi quarant'anni
La sensazione di insieme è quella di una storia dinamica e seconda densa di eventi di rinnovamento in anni fa il sette giugno del mille novecentosettanta si svolgevano destinati
Nuove istituzioni rappresentative dotate di poteri legislativi si affiancavano al Parlamento nazionale ed alle Assemblee di perché
Già governavano le proprie comunità in ragione per una parte della loro peculiarità
Diarie misti lingue di frontiera
E per l'altra parte nella loro spiccata identità di grandi isole del Mediterraneo
Si completava pur se a ventidue anni di distanza dall'originaria previsione costituzionale il disegno di articolazione territoriale della Repubblica tracciato dei padri costituenti che innova profondamente la struttura dell'Italia monarchica
Poiché lo Statuto Albertino poteva conoscere solo le istituzioni comunali e provinciali linea regionale sorse solo al momento della nascita del nuovo Statuto unitario con i progetti Farini e Minghetti del mille ottocentosessanta mille ottocentosessantuno
L'idea venne però respinta
La scelta di accentramento incise sulla costruzione della nazione
Facendo prevalere le ragioni dell'unità sulle prospettive della articolazione credo successivo non sembra voler rilanciare le potenzialità dell'idea regionalista
Con poche autorevoli eccezioni tra le quali non possono dimenticarsi le tenaci intuizioni di don Luigi Sturzo
Non fu solo successivamente con la Carta costituzionale quarantotto che nel senesi vigenza di marcare un netto distacco dall'esperienza dello stato autoritario e di esaltare correlativamente quell'autonomia territoriali che il fascismo aveva svilito
Il progetto giunto all'esame dell'Assemblea era per l'epoca innovativo tanto da potersi considerare addirittura anticipatore dei tempi
Ma le distinzioni che già si erano
Affianco affacciata in sede di Commissione si rappresentano nel dibattito generale intrecciando sì con le vicende politiche che videro la fine dalla collaborazione governativa tra i partiti del CLN
Il nuovo testo sul quale infine concordano le forze politiche riduceva la portata innovatrice della proposta alla Commissione bloccata dati Mori e perplessità
Ma forse il migliore degli equilibri possibili
Era una prova già le parole con cui non Cerrini consegno all'Assemblea il testo della Costituzione che conteneva il primo riconoscimento dell'ordinamento regionale
Molti sono i dubbi diceva e di poter andare incontro ad un'era esistiti la tendenza vi sono riforme storiche che non si possono evitare
E si sono di fatto predisposti nuovi seccare l'adattamento Dalla Chiesa consentirà di dare ad essi maggiore o minore ampiezza salvaguardando in ogni caso la necessità suprema della unità e della indivisibilità della patria
La fase dell'attuazione costituzionale dire prevalere le ragioni della cautela rispetto a quelle velare terminazione
E se anche la prima legislatura repubblicana evidente nel suo scorcio finale l'approvazione della legge sessantadue del mille novecentocinquantatré
Sulla costituzione degli organi regionali un effettivo avvio dell'ordinamento regionale non giungeva che tre legislature dopo con la stagione riformatrice inaugurata dal centrosinistra
La legge elettorale regionale centotto del mille novecentosessantotto ed è il consenso di un ampio arco di forze politiche che comprendeva quelle dell'opposizione di sinistra
Ma posteggiata anche dall'astro ostruzionismo parlamentare della destra missina e liberale
Il lungo percorso dell'attuazione regionale
Si intrecciano poi con le vicende di un'Italia la cui domanda sociale si faceva più complessa
Tanto da coinvolgere sempre più profondamente l'articolazione territoriale
In cui si identifica una risorsa di modernità anche a fronte della debolezza di un quadro politico che proprio nel settanta l'anno delle prime elezioni regionali espresse ben tre Governi nazionali
Pasqualetto duecento e le regioni
è ancora cronaca anche per un riassetto conseguente delle istituita autorità signore e signori
Istituzione delle regioni a statuto ordinario non è stato un solo un atto dovuto
è stata una provvida iniziativa che ha aumentato il tasso di democrazia nel nostro Paese avvicinando l'esercizio di importanti funzioni Sona al livello della comunità di riferimento
Oggi
Per la stagione di riforme che è fondamentale completare si dovrà far prevalere questa medesima ispirazione
Volta ad aumentare il valore del voto il ruolo dell'autonomia il senso di responsabilità rifuggendo di converso da ogni tentazione di delega in bianco di scorciatoie di meccanismi autoreferenziale
La rappresentanza deve essere affidato al popolo sovrano e una volta affidata deve essere tenuta il massimo conto
Il nuovo Senato che potrà nasce dalla riforma dovrà essere autorevole rappresentativo
Non pavento ho già avuto occasione di precisare questo punto alcuna deminutio capitis
Siamo
Stimo troppo la maturità delle forze politiche per non confidare che una migliore governabilità non sarà perseguita per via di una più ridotta rappresentatività
Non c'è contraddizione tra il diritto dovere del Governo di svolgere fino in fondo il suo mandato e l'esigenza di coniugare questa azione con l'articolazione del paese
Mettendo in condizione il territorio di partecipare alle scelte nel modo più adeguato nelle sedi più autorevole
Non è nulla di nuovo non è nulla di sorprendente
E la direzione verso cui si sono mossi tre progetti di riforma costituzionale definiti nel corso delle ultime tre desideri oppure da diverse maggioranze
Se me sorprendente che questo comune denominatore di consenso politico non si sia ancora potuto cogliere e valorizza
Dalla mera osservazione del dibattito politico istituzionale l'ultimo quindicennio
Emerge infatti
Come le forze politiche attratte anche aspramente contrapposte abbiano tuttavia condivisone infatti gli elementi qualificanti dell'assetto di un futuro sistema bicamerale
Si tratta di una ricchezza comune il cui valore istituzionale non può essere trascurato
I risultati di questa riflessione sono ben noti largamente apprezzati del tutto attuale una nuova e diversa collocazione di un Senato legato alla
Legare territorialità attore specifico nel procedimento legislativo
Con un numero di rappresentanti ridotto
Questa non è solo a base di partenza
Questo è un chiaro progetto politico istituzionale
Che è stato condiviso dalle forze politiche per più di un decennio
Si può aggiungere
Che nei due progetti elaborati nel corso della tredicesima e quattordicesima legislatura quelli alla cui definizione a concorso il Senato appare chiaramente è confermata l'ozio pone delle elezione diretta dei senatori che è quella che credo più idonea a conferire al Senato quella voce forte e chiara con la quale è necessario che parlino le autonomie territoriali
Perché spirito di ogni riforma istituzionale deve essere quello di ampliare non di ridurre il potere degli elettori
Se la duplice novella Titolo quinto della seconda parte della Costituzione non può essere completata se non portando con decisione le Regioni al punto più alto dell'architettura rappresentativa della Repubblica
Nulla di meno può avvenire guardando al processo di adeguamento delle istituzioni al Trattato di Lisbona che sollecita una partecipazione autorevole ed articolata dei Parlamenti nazionali alla definizione del quadro normativo europeo
Europa una specifica a votare vocazione al raccordo Inter territoriale questa è una moderna prospettiva di riforma del Senato
Quale Camera dell'Europa delle Regioni o se si preferisce quale Camera della sussidiarietà una proficua ed efficace sintesi delle ragioni dell'articolazione della responsabilità dell'unità nazionale e dell'azione del Governo
Al fondo resta la chiara consapevolezza che le nuove linee di sviluppo della rappresentanza quella regionale e quella europea abbisognano di un luogo di reale ed efficace dibattito e decisione
In questa prospettiva il bicameralismo è un'autentica ricorso Sorsa se inserito nella riforma costituzionale dei poteri
Perché sintesi e raccordo tra Europa e regioni tra sussidiarietà e solidarietà
Il nuovo costituzionalismo che prassi e consuetudini già in parte stanno delineando è chiamato ad interrogarsi in modo serio se la centralità del Parlamento valore irrinunciabile
Sia solo sinonimo di un Parlamento legislatore ovvero acquisti una nuova autorevolezza anche come Parlamento controllore sia dell'azione dei pubblici poteri vive prospettiva dei poteri cosiddetti tecnici quali le autorità indipendenti
Oggi come allora senza la viva memoria della tradizione della storia che hanno reso possibile la democrazia il nostro Paese
Non c'è vero riformismo
Per la stabilità e la coesione duratura dell'istituzione dell'intera comunità nazionale serve riconoscerci reciprocamente e generosamente il futuro di tutti noi ringrazio
Però adesso la parola al
Presidente Vasco Errani presente alla Conferenza delle Regioni
E delle province autonome prego signor Presidente
Signor Presidente dalla Repubblica signor Presidente del Senato autorità
Tutte presente oggi in questa sala colleghe e colleghi
Il quarantesimo delle regioni che cade mentre celebriamo
I centocinquanta anni dell'Unità d'Italia
Deve servirci per dire parole chiare sul nostro sistema istituzionali in trasformazione
A partire dai valori
Che danno forza alla prima parte della Costituzione illustrati in modo straordinario
è quanto mai attuale negli atti dei dibattiti del dibattito tra i costituenti e da lei signor Presidente rappresentati in modo così alto
Da allora
Al mille novecentosettanta l'atto di nascita delle Regioni a Statuto ordinario passano più di vent'anni
A rappresentare la lungimiranza dei costituenti penso all'articolo cinque ma anche le difficoltà del processo di affermazione del decentramento e dell'autonomia
Le resistenze centralistiche da un lato dall'altro i localismi la riproduzione di in sedicesimo di centralismi periferici
E i difetti conseguenti di un edificio di sovrapposizioni e ridondanze
Interpretare e dare voce al nuovo Paese
Alle comunità locali e regionali queste e la missione che vogliamo
Fare proprie vogliono fare proprio alle Regioni con l'ambizione di contribuire
A superare limiti storici del sistema politico e dice ed istituzionale e rilanciare L'Unità nazionale del Paese
Del Titolo quinto siamo tutti più consapevoli di essere parte fondamentale della Repubblica parte fondamentale del governo del Paese con compiti specifici e distinti
E lealmente lavoriamo d'un progetto istituzionale
Quello di un Paese più forte coeso consapevole del valore proprio per i diversi territori che aspira ad istituzioni più semplici capaci
E autorevoli
Per portare gli italiani tutti gli italiani più vicini alla casa del Governo ossia
Ai luoghi della decisione
è il progetto di un federalismo partecipativo e solidale
Che dà forma è sostanza ad un lungo lavoro per il riconoscimento e la promozione delle autonomie come elemento essenziale di qualità della nostra democrazia
Un percorso che vogliamo completare e a rendere coerente in un confronto trasparente e comprensibile semplice
Moltiplicando non già dividendo le cose importanti che ci rendono Italia nel mondo
Su questo grande valore dobbiamo investire di più e noi ci siamo
Se gli entro il nostro futuro nel difficile mondo di domani
Creatività industrie così tra
Studio ricerca cultura
Ma anche l'amore per il bello e per il buono
Attenzione non perdiamo il contatto con ciò che siamo e ciò che sappiamo
Con la ricchezza dei nostri territori della nostra gente questa è l'identità per valorizzarle rilanciarla occorre ricollocare il nostro Paese nel panorama globale
E servano riforme efficaci istituzioni più leggeri efficienti forti una seria cooperazione istituzionale nuove politiche pubbliche che esaltino il protagonismo della società
A questo obiettivo di qualità va condotta la necessaria ed urgente manovre di stretta quantitativa dei conti pubblici
Ma a ciascun livello istituzionale faccia equamente la propria parte
Le regioni ci sono e vogliono misura e si vogliono misurare su tutto ciò con grande responsabilità partecipando e condividendo i diversi passaggi
Penso alla regia di governo che abbiamo concretizzato nel contrasto ad una crisi pesante che ancora stiamo vive stabilendo assieme esigenza linearità e sostenibilità
Senza passare il cerino con assunzione di responsabilità reciproche
Un modello utile per oggi e per domani
Perché tasso stanza al principio
Della leale collaborazione
Ora per tutti c'è la priorità di affrontare l'emergenza lavoro in primo luogo
Per i giovani il rilancio del Paese la grande questione del superamento degli squilibri tra nord e sud
Due grandi compiti ci aspettano perché questa esperienza sia davvero produttiva e per dare coerenza al discorso federalista
Il primo riguarda
L'esigenza di fare presto un quadro esatto e trasparente della contabilità pubblica nel suo insieme
Specie nel momento in cui
Dobbiamo dare corpo con i decreti legislativi all'attuazione della delega per il federalismo fiscale
A cui
Come Regioni tanto contributo abbiamo dato e a cui crediamo così profondamente
La Conferenza delle Regioni lo ha chiesto da tempo solo un patrimonio dati comuni può consentire di ragionare ad un serio federalismo fiscale
E insieme di fare un'azione e quanti risparmia risanamento dei conti
Il secondo è di grande respiro istituto interramento del bicameralismo perfetto e l'esigenza
Come ha ricordato il Presidente del Senato di dare rappresentanza sistema federale
Certo c'è un problema di tempo e l'esigenza di accelerare e giungere a sintesi ampiamente con difficili con divisa è un'esigenza di tutti noi
Signor Presidente della Repubblica signor Presidente del Senato autorità tutti
Siamo qui
Per questo ogni versargli o per le Regioni per ribadire le ragioni del Patto democratico che ci lega
Possiamo in ogni sede discutere le scelte che vengono fatte dal più piccolo Comune fino a Palazzo Chigi al Parlamento
Ma ci assumiamo assieme l'impegno convinto alla valorizzazione delle istituzioni nel loro insieme e alla cooperazione tra le istituzioni
Lo affermo e lo affermiamo controllare retoriche le semplificazioni che fanno male a tutti
I luoghi comuni verbali secondo cui le istituzioni sono o inutili o comunque uno spreco hanno poco vedere questi concetti
Con una seria politica di rigore e con l'esigenza di riforma della macchina amministrativa
E più spesso hanno a che vedere con una politica che rinuncia alla progettualità si piega
Ai personalismi e ricerche il consenso facile
Noi
Non vogliamo cadere in questo errore
Perché la lotta più dura contro gli sprechi e i cattivi servizi la si conduce facendo leva sulle eccellenze sulle pratiche migliori stabilendo sistemi cogenti in base a parametri risultati
Come sul capitolo più delicato quello della sanità
Le Regioni ci sono faremo la nostra parte
Con equità equilibrio pienamente consapevoli che anche le regioni tempo non cambiare
Con un'incisiva autoriforma e che l'etica della responsabilità della legalità e la moralità della politica
Debbono essere alla base del rilancio dell'Italia nel nuovo scenario europeo e globale per un nuovo sviluppo socialmente e ambientalmente sostenibile
Con una stella polare l'idea che il bene della nostra gente il bene del nostro Paese grazie
Grazie Presidente Errani do adesso la parola al presidente Nazario Pagano in rappresentanza della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle regioni delle province autonome
Signor Presidente Repubblica signor Presidente del
Parlamentari colleghi di Giunta cali colleghi Presidenti di Consiglio regionale
Sono oggi ho pagato di rappresentare tutte le Assemblee legislative d'Italia
Sono
Davvero emozionato questa prima volta delle Regioni in quest'Aula così prestigiosa la storia d'Italia
La celebrazione del quarantesimo anniversario delle regioni a statuto ordinario
Offre lo spunto per una serie di riflessioni che ci portano inevitabilmente a ripercorrere le tappe e gli sviluppi del regionalismo italiano che prende le mosse dall'entrata in vigore della Costituzione repubblicana per giungere attraverso un complesso percorso di trasformazione modernizzazione all'attuale assetto
Tendenzialmente più vicino alle organizzazioni di tipo federalista
Prima però vorrei esprimermi anche a nome dei colleghi Presidenti la nostra piena consapevolezza in merito alle difficoltà del quadro della finanza pubblica del Paese
E alle necessità
Di un impegno condiviso come ci ha ricordato proprio lei signor Presidente della Repubblica
Per improntare l'azione di amministratori e funzionali atta trasparenza sobrietà
Un impegno su cui per quel che ci riguarda stiamo già lavorando il modo cordiale
La disciplina di bilancio che la decente manovra finanziaria riportato al centro dell'attenzione
L'opinione pubblica del Paese è oggetto da tempo di una seria riflessione in merito alle procedure all'armonizzazione dei nostri sistemi di contabilità
I cui principi fondamentali vanno di intrecciati nelle ditte decenti riforme strutturali avviate con la cosiddetta legge sul federalismo fiscale da una parte
E con quella di riforma della legge di contabilità e finanza pubblica dall'altra
Due passaggi cruciali e determinanti a nostro avviso anche per coniugare trasparenza e solidarietà
Regole condivise i livelli di governo sono una delle condizioni indispensabili per il raggiungimento di obiettivi impegnativa
In questo quadro
Diamo e vogliamo continuare a dare il nostro contributo e assemblee
Come il luogo della informazione condivisa in relazione sempre più stretta tra loro e con le Camere del Parlamento nazionale
è stato questo in sintesi il percorso che consiglia nato e Camera abbiamo fatto nel procedimento legislativo di approvazione della legge quarantadue dell'anno scorso
Questo e il nostro scopo del federalismo unitario
Di realizzare l'unità della nazione sulla base di un patto di sviluppo comune e comunemente gestito che non pregiudica l'autonomia fiscale ma la finalizzata ad un interesse superiore
Le assemblee regionali hanno valenza del Parlamento nazionale sono precisamente i luoghi in cui possono via Rizzuto e anche il dialogo e la ricerca di temi e di terreni di convergenza costruttive
Regioni
Hanno avuto un lungo periodo di gestazione differimento alla concreta attuazione delle disposizioni costituzionali che le hanno istituite notato più di venti anni
A causa della tardiva emanazione della legge elettorale che è intervenuta solo nel sessantotto ha portato alle prime elezioni dei consigli regionali appunto nel giugno del settanta quarant'anni fa
A distanza di pochi giorni dall'entrata in vigore della legge sulla finanza regionale
E l'anno successivo sono stati approvati tutti gli statuti delle regioni ad autonomia ordinaria negativamente quali quelli dell'Abruzzo la mia regione della Calabria
Sono stati approvati nel mese di luglio per le note vicende storico politiche riguardanti la scelta dei rispettivi capoluoghi
Prima dell'elezione diretta dei Presidenti delle Regioni prima e con la legge costituzionale Taddei del due mila uno poi che riscrive il cosiddetto Titolo quinto nella prospettiva di una Italia compiutamente unita e solidale pluralismo
Spesso nel dibattito politico è stata attribuita all'attivismo della Corte costituzionale in materia di giornale digestato sin dal due mila uno ad oggi l'esigenza di colmare le lacune nel nuovo testo costituzionale
E alla connessa tanti difetti che sarebbero vicinati dal nuovo Titolo quinto della Costituzione
è molto probabile
Che anche elementi di questo tipo abbiano concorso da alimentare del contenzioso costituzionale
Tuttavia
Questa lettura a nostro avviso non può essere considerata la sola spiegazione del ruolo che la Corte Costituzionale andata svolgendo nell'attuazione nella interpretazione della riforma
La stessa fase attuativa della Carta costituzionale repubblicana
Non fu priva di difficoltà molto probabilmente per ragioni di un interventismo del giudice costituzionale
Deriva messi in cooperazione
Che ha consentito di agevolare dell'opera di individuazione di titoli ulteriori di legittimazione
L'intervento del legislatore statale e nel contempo
Di valorizzare le uniche forme attualmente in essere e di coinvolgimento delle Regioni e degli enti locali nei processi decisionali
Costituita
Come è noto dal sistema delle conferenze stato autonomia e territoriali
Se dunque va tutelata e l'esperienza delle conferenze non va dimenticata la permanente mancanza di un filo di regionali
E le Assemblee che poi
Dovranno discutere e approvare eccepire quelle intese e quegli accordi
Non possiamo fare nel federalismo per sottrazione dando solo a qualcuno e togliendo a qualcun altro da questo punto di vista mi pare che debba o delle regioni e delle assemblee nelle sedi parlamentari
Presente il vantaggio della trasparenza dei procedimenti che in quelle sedi si svolgono
La pubblicità
Come valore aggiunto della democrazia parlamentari un dato che ci sentiamo di sottolineare
Stesso discorso va recuperato a livello regionale garantendo una pari dignità istituzionale ai piccoli comuni
E al sistema degli enti locali a da forzando la dimensione di raccordo
Nei consigli delle autonomie locali
Oggi
Il tema delle riforme istituzionali non si pone più
Nei medesimi termini in cui si poneva all'Assemblea Costituente
La personalizzazione della politica e la relazione diretta da vertici degli esecutivi e cittadini l'affermarsi di istituzioni in sede europea ed internazionale
Di ordinamenti sovranazionali contribuiscono purtroppo di indebolire lo spazio politico della rappresentanza delle assemblee
Detto questo molto è possibile fare nel tentativo di superare il bicameralismo perfetto
La mancata riforma libica per del bicameralismo ha finito per incentivare l'affidamento al sistema delle conferenze di funzione tanti ad organi di cooperazione governativa
Come sopra o vide iniziato incrementi dovuti più da mutamenti di fatto e quindi dovuti a situazioni contingenti squilibrata
La domanda
E dove vogliamo andare
Il Collegio istanza di una Camera territoriale
In tale direzione muovono sia la riforma costituzionale approvata dal centrodestra è sottoposta a referendum nel due mila sei quanto il progetto elaborato dalla Commissione affari costituzionali della Camera
Nella quindicesima legislatura meglio nota come bozza Violante
L'insediamento del sistema bicamerale
Il frutto di una lenta sedimentazione risalente al periodo statutario della nostra storia istituzionale il dibattito alla Costituente fece emergere anche le differenti ipotesi i rappresentanti o territoriali
Forse la risultante dell'attuale assetto e la somma della paura per il mondo camerali sono e di quella per il regionalismo
Crediamo
Che i tempi siano ormai maturi per fare un passo avanti
Il nostro auspicio perché solo tale può essere
E chiedo che lamenti parlamentari possono di eccepire i mutamenti del Titolo quinto prima ancora di pervenire ad una riforma dell'assetto bicamerale
Gli effetti
I regolamenti parlamentari del settantuno poiché concepiti pressoché in contemporanea con l'attuazione delle regioni a statuto ordinario quando ancora esperienza regionale non era praticata sull'intero territorio nazionale
Non prevedevano momenti di coinvolgimento diretto è obbligatorio delle autonomie regionali né all'interno del procedimento legislativo né al di fuori di esso
Vogliamo utilizzare il momento del confronto con le sedi parlamentari come occasione preziosa per sviluppare le logiche istituzionali e di sistema
O mancano però segnali importanti e di conforto in tal senso pensiamo al Comitato esterno di rappresentanti delle autonomie per i lavori della Commissione bicamerale per il federalismo fiscale così come delineato dalla legge quarantadue del due mila nove o e i lavori nel comitato paritetico Senato della Repubblica e Camera dei deputati ed assemblee regionali
Il diritto
E l'Unione europea è stato il settore nel quale la spinta alla cooperazione tra Parlamento nazionale ed esecutivi regionali e nazionale da una parte
E tra le Assemblee legislative dall'altra da sembra aver dato il maggior rifiuti ed è forse anche suscettibile
Di ulteriori sviluppi
Non a caso in questa sede prendere la parola anche il Comitato delle Regioni
Quindi la tappa più decente
Derivante direttamente dalla firma del Trattato di Lisbona potrebbe essere nell'oggi un primo concreto terreno di confronto con i lavori del Parlamento anche
Alla luce del protocollo sulla sussidiarietà annesso al Trattato di Lisbona
Signor
Presidenti del Consiglio regionale
Colleghi tutti mi fermo qui grazie ancora tutti e in particolare
Al Presidente della Repubblica che pazientemente e ascoltato il Presidente del Senato Renato Schifani
E al vicepresidente Vannino Chiti per averci ospitato oggi ed aver voluto fare di questa vicoli viva le regioni d'Italia viva la Repubblica italiana
Ringrazio il presidente pagano do adesso la parola Presidente Luciano Caveri capo della delegazione italiana al Comitato delle regioni europee prego
Signor Presidente della Repubblica signor Presidente del Senato Torrita tutte
Il mio punto di vista è quello di un organo piuttosto recente all'interno dell'istituzione europea è un organo consultivo
Il Comitato delle Regioni che rappresenta non solamente le Regioni ma l'insieme negli organi in tutta Europa che esprimono la cosiddetta democrazia locale
Non c'è stato
Nulla di banale nella nascita del Comitato delle Regioni
Perché naturalmente l'Unione europea così come la conosciamo oggi è frutto di un processo molto lungo
Che aveva nel proprio cuore gli Stati lamenti
Ma nel tempo come un processo naturale qualcosa si è affermato
E dobbiamo fra gli altri ringraziare
L'allora Presidente della Commissione Jacques per loro che è stato il primo a cavallo fra gli anni Ottanta degli anni Novanta capire
Che i fondi strutturali sarebbero serviti specie in vista degli allargamenti di allora
A rendere più omogenea l'economia
Dell'Europa e anche
A farci conoscere meglio fra di noi
E va detto che quel processo la cosiddetta politica regionale a piano piano fatto venire
Sulla scena
Dell'Europa anche le Regioni nel Comitato delle Regioni e la conclusione di un lungo processo
E devo dire vorrei aggiungere che proprio il recente trattato di Lisbona pur sintetico rispetto alle speranze del Trattato costituzionale
Questo risultato conclusivo del Trattato di Lisbona offre una grande chance
Nella pur timido affermarsi del ruolo del Comitato delle Regioni vale a dire il Comitato delle Regioni diventa
Il controllore del principio di sussidiarietà con una possibilità con una votazione dell'assemblea di ricorrere
Alla Corte europea di giustizia ogni qual volta il principio di sussidiarietà verrà violato
Principio di sussidiarietà che è fondamentale perché senza la sussidiarietà non c'è il federalismo sussidio ma questa parte
Dell'esercito romano che interveniva in battaglia esclusivamente quando ce n'era bisogno e quindi il principio di sussidiarietà è qualche cosa di essenziale perché
Il grido la richiesta dei governi locali sale allo Stato nazionale poi a livello europeo quando c'è la necessità per il resto il principio deve restare quello in italiano come è stato ricordato dal Presidente Schifani prima
Grazie alle Regioni a statuto speciale era province autonome e poi per fortuna con
La concretizzazione di quella parte inespressa della Costituzione italiana con la nascita delle Regioni a Statuto ordinario il regionalismo italiano ha fatto scuola
Per gli altri Stati europei
Il dibattito sul regionalismo e vivace dappertutto
Pensiamo alle Comunità autonome spagnole al federalismo molto discusso in Belgio alla delocalizzazione dei francesi e la devolution nel Regno Unito a vantaggio della Scozia e del Galles
Dovunque c'è questo processo di vasta discussione sul futuro del regionalismo
Naturalmente questo riguarderà
Anche il legame fra il nostro regionalismo storicizzato e forte e le prospettive future
Da questo punto di vista
Germania significò uno dei primi atti fu la nascita la rinascita dei lender e positivo pensare che nella chi Comino ter cioè in quell'insieme di richieste che vengono poste
Dall'Unione europea sono state poste per verranno poste per l'allargamento c'è anche la democrazia locale
Ma le nostre sfide
E lo dico come capo della delegazione italiana Comitato delle Regioni sono sfide importanti
E dobbiamo in qualche maniera conciliare delle esigenze molto diverse
Ma credo che i punti sostanzialmente siano quattro
Il primo punto è come
Le Regioni possano partecipare al processo ascendente della volontà comunitaria
In collaborazione naturalmente con il Parlamento e immaginando che la seconda Camera quanto ne abbiamo discusso possa diventare quel Senato delle Regioni come momento di snodo come avviene in molti
Temi istituzionali europei
Pensiamo appunto ai lender tedeschi e Acilia europeo accompagnano oppure vanno da soli
Improprio Ministro competente in una certa materia
E poi il processo discendente anche questa importante
Deve passare certo attraverso la legislazione dello Stato ma non solo del passare anche attraverso la legislazione regionale
E anche
In questo caso la grande scuola
Dell'Europa e quell'anche a fronte di grandi riforme difficoltà nel rapporto fra le tre istituzioni
Consiglio Commissione e Parlamento europeo alla ricerca alla fine
Con grande buonsenso di soluzioni ragionate e coordinate fra di loro
Un altro elemento importante
E quello
Della crisi
Le crisi economiche-finanziarie quasi sempre coincidono con rischi di centralismo centralismo nazionale e anche il centralismo europeo
E allora se dicevo della volontà e della necessità di discutere in fase di processo ascendente questo momento nel quale credo e di questo abbiamo discusso con i colleghi al Comitato delle Regioni
Ebbene capire dove andrà il nuovo patto di stabilità
E non diventi una specie di gara rotta che lentamente possa spegnere il soffio il respiro al sistema della democrazia
Locale in euro
Infine
Un'attenzione nei confronti di un'istituzione nuova
Nata con un Regolamento del due mila e sei
Il cosiddetto getta che dà vita all'Euro regioni
Ebbene devo dire che per il fondamento siamo un po'in difficoltà
Perché questo era un Regolamento dunque immediatamente applicabile ma si è ritenuto che era un Regolamento un po'travestito da direttiva e quindi come tale
Avesse bisogno di avere una legge di recepimento questo passi e questa è una Regione che non hanno nulla di eversivo
Ma sono delle cerniere che consentono alle zone di confine di poter ragionare fra di loro di poter abbattere veramente con le frontiere e in qualche maniera hanno come delle ferite della storia secondo la celebre definizione diviso in maniera negativa l'Europa è bene auguriamoci che queste ore peggiori possano funzionare bene
Signor Presidente
Della Repubblica signor Presidente del Senato Torrita tutte
Io credo
E mi auguro
Che la democrazia locale possa essere quella che più di altri possa aiutare i cittadini ad avere la coscienza
Di quanto sia stato rivoluzionaria la nascita di una cittadinanza europea
Una generazione come la mia che non ha vissuto la seconda guerra mondiale ma ha avuto capannoni parenti amici che l'hanno vissuta
Questo aspetto è ancora chiaro di quanto sia stato importante il solco dell'integrazione europea non è un fatto banale
E credo che
Attraverso le Regioni ci sia le possibilità di far crescere la nostra coscienza europeisti ca vi ringrazio
Grazie al Presidente Carrieri concludiamo questa prima sessione di lavori con l'intervento del onorevole Raffaele Fitto ministro per i rapporti con la Regione prego signor ministro
Signor Presidente della Repubblica signor Presidente del Senato autorità signore e signori
Il quarantesimo anniversario della prima elezione dei Consigli regionali è una grande occasione per riflettere sul ruolo delle Regioni nella evoluzione istituzionale del nostro Paese
E cade nella fase più interessante delicata di un percorso riformatore il cui spirito autonomiste unitario è stato ed è ampiamente condiviso tra le forze politiche sociali del Paese
La formulazione dei decreti attuativi del federalismo fiscale rappresenta il punto di arrivo di una stagione iniziata con la riforma del Titolo quinto dalla Costituzione con Lele Trivello regionale sul piano legislativo
La riforma attestato il principio di parità legislativa statale regionale e già nella disposizione che Salerno nella promozione di questi male
A questo proposito va rilevato che l'elencazione delle materie di esclusiva competenza statale di quelle di competenza concorrente tra Stato e Regioni e di tutte le altre materie non menzionate attribuite alla piena potestà regionale
Se ha generato un notevole incremento
Dei livelli di autonomia a di contro prodotto una notevole conflittualità tra Stato e Regioni attribuendo alla Corte costituzionale un ruolo preminente nell'applicazione della riforma
Se per un verso le nuove norme hanno portato ad un consistente ricorso alle impugnative per entrambi i livelli di Governo per l'altro hanno reso evidente la necessità di forme di negoziazione tese a valorizzare il principio della leale collaborazione
Ed attenuare conflitti istituzionali che hanno caratterizzato gli anni di avvio della riforma
è auspicabile che il passaggio dal conflitto alla cooperazione renda l'impugnativa di incostituzionalità sempre di più una sorta di estrema ratio
La diminuzione progressiva del contenzioso certamente significativa attesta il consolidamento dei tre principali meccanismi
Attraverso cui è diventato più flessibile il riparto delle competenze normative la prevalenza alla leale collaborazione e la sussidiarietà
Nel contempo
La stesura l'adozione degli Statuti regionali è stata l'occasione per i consigli proprio ruolo istituzionale della ripartizione dei compiti tra esecutivi e Consiglio
La luce del chiaro rafforzamento del ruolo del Presidente della Giunta eletto direttamente che diviene con la maggioranza organo propulsore dell'indirizzo politico regionale
In proposito la legge approvata in materia di federalismo ha costituito un qualificante il passo verso un disegno di riforma dell'ordinamento incentrato sul regionalismo
Forti robusti sono gli elementi di autonomia regionale per disabili ed il percorso da compiere per la sua attuazione aperto e impegnativo
Il coinvolgimento di tutti i livelli di governo da attivarsi secondo modelli cooperativi ormai diffusi e consolidati espressamente richiesto nella costruzione di strumenti e procedure indispensabili per il reato il raggiungimento di queste finalità
Basti pensare ai costi standard in luogo della spesa storica la definizione dei livelli essenziali alla reale responsabilizzazione degli amministratori alla originale contestualizzazione
Dei piani di competenza e finanza al sistema di equo riequilibrio e perequazione dei fabbisogni
In questo contesto esercizio il complesso sistema di deleghe riconosciuto al Governo dovrà essere esercitato non solo nel quadro dell'abituale cornice delle conferenze
Ha posto in essere attivando tutte le nuove virginali forme di raccordo che il legislatore ha previsto
Questi istituti sono caratterizzati da un forte connotato locale regionale
Non è fuori luogo rilevare che in tutte queste sedi si sostanzierà
Quella relazione tra Stato regioni e autonomie locali che il principio stesso dell'unità del Paese
Infatti quando di frequente ci si richiama la responsabilizzazione delle classi dirigenti
Bandire rilevato che ben oltre la responsabilità soggettiva si intende ci si richiama alle responsabilità dirette delle Regioni nei confronti dei cittadini ma anche tra di esse dell'insieme delle Regioni nei confronti dello Stato
Se una nuova inedita di lei relazione tra nord
E Sud potrà essere instaurata
Saranno anche quelle di anzi citate e nuove sedi per questo confronto che tutti auspichiamo solidale e proficuo nella direzione di questa scelta il peso dei Consiglio delle autonomie regionali rende il processo decisionale nella governance cooperativa
Si delineano dunque e prendono forma parallelamente a meccanismi parlamentari collaudati nuovi circuiti intergovernativi il cui dialogo appare indispensabile
Ai fini sia del rispetto della lealtà istituzionale della piena collaborazione con le regioni gli enti locali che il Governo deve assicurare sia con la leale collaborazione e più volte indicata dalla Suprema Corte
Quale chiave di volta per la risoluzione dei numerosi conflitti che hanno caratterizzato il sistema delle competenze in tal senso è auspicabile
è fondamentale in attesa di una più organica riforma costituzionale
Così come ha poc'anzi ricordato il Presidente Schifani il consolidamento e il rafforzamento del sistema delle conferenze quale strumento di prevenzione dei conflitti e quale sede di dialogo intergovernativo
La costante crescita dell'intesa in sede di Conferenza va perciò interpretata come un supporto alla necessità di coordinamento in sito nel modello garantistico della separazione delle competenze legislative
Il sistema delle conferenze appare oggi uno strumento privilegiato per il raggiungimento dell'intesa tra Stato e Regioni
L'esigenza di riorganizzare le funzioni il ruolo delle conferenze richiede quindi un intervento condiviso con le regioni gli enti locali alla luce della necessità di rivedere l'intero sistema che tenga conto della pari dignità dei diversi livelli di governo
L'ordinamento regionale italiano in atto e la risultante di un lungo processo di attuazione del principio di autonomia
In questa chiave di lettura sono certo che quei livelli di consenta ritardi in sostanza di già sperimentati
Si rafforzino in un queste nelle prossime fasi anche soprattutto in ragione della complessità e dell'asprezza dei tempi che stiamo attraversando
E consapevolezza comune che l'iter avviato dalla riforma del Titolo quinto e giunto Perón ai decreti attuativi del federalismo fiscale
Costituisca
Il netto il più possibile rapito avvio attivo indispensabili per affrontare la congiuntura difficile che l'Italia ha strappato sta attraversando grazie
Grazie a lei signor ministro
Questo punto si concluderà prima sessione di lavori sospendo quindi i lavori per quindici minuti per un coffee break può riprendere
Riflessione
E che ancora oggi è poca
Con la parola riforma un valore che i per certi versi assume intono messianico
Qualche cosa che attendiamo tutti che avvenga e che ancora oggi nella discussione rischiamo di non avere presente in quale dimensione intendiamo attuare
C'è un problema di fondo che è quello della possibilità di collegare il sistema della
Dettato costituzionale alla realizzazione
Di condizioni per il per le quali
Un elemento di sussidiarietà profondo fra gli enti come quello disegnato all'interno del dettato costituzionale pensa che possa allo stesso tempo garantire un elemento di innovazione
Credo che siamo nella fase a questo punto nella quale
Dovremo forzosamente affrontare il tema del superamento del bicameralismo perfetto e credo che per l'osservazione che sono state fatte prendi tutti dal presidente Chiti
E anche da altri credo che la strada tracciata possa essere quella
Di una Camera federale che trovi nell'elezione diretta una poi sua propria e
Elemento di rappresentanza
Peraltro debbo dire che dentro questa situazione che viviamo attualmente una condizione di un'alleanza istituzionale per le riforme di tutti i livelli dello Stato
è una condizione necessaria è una condizione all'interno della quale credo
Che tutti i livelli vogliano impegnarsi anche se di fronte a tutta una serie di condizioni avvertiamo
Che questa fase una fase che per alcune la fase di grande sofferenza
Non starò qui a determinare elementi che possono in qualche modo incidere
Su una discussione della difficoltà che molti hanno indicata la questione anche dalla manovra per come è stata in quel qui disegnata non è quello il punto è che all'interno per esempio della contraddizione di ciò che avviene
Nell'applicazione del centodiciannove avvisiamo che c'è una forte contraddizione tra questa ambizione di dare alla parola riforma un valore che possa guardare alla fine di questa transizione un ritorno indietro su una serie di punti
Nell'applicazione del centodiciannove nella legislazione concorrente troviamo punti di grande contraddizione
Punti dove ad esempio anche i Comuni sono fortemente esclusi
Ho avvertito in alcuni
Interventi elementi di definizione dei Comuni come comunità naturali certamente tutto questo è il vero nell'intenzione di tutti
E sicuramente anche nella capacità poi di trovare una soluzione ma il dato sostanziale assume contraddizioni molto forti
E anche elementi che fanno tornare indietro rispetto a questa volontà di un'alleanza istituzionale
E credo fra le altre cose che sotto questo aspetto molte delle situazioni che stiamo vivendo
Dal punto di vista della
Posizione dell'ANCI siano molto difficili non intendo dire per i numeri che su quelli saranno elemento di
Contrapposizione di discussione elemento di collaborazione con lo vedremo
Ma per un elemento delle scelte del metodo che determina per certi versi una condizione di esclusione da diversi passaggi che sono quelli poi della rappresentanza reale sul territorio
Voglio qui anche portare un esempio molto semplice vedete noi siamo nella fase in cui sull'applicazione della quarantadue stiamo cercando in tutte le maniere di trovare un passaggio che guardi nelle difficoltà dell'applicazione e nelle difficoltà economiche
Che possa magnificare l'idea di una collaborazione profonda e che possa anche determinare da un punto di vista
Del patrimonio dei dati comuni il superamento di una condizione all'interno della quale avvisiamo una difficoltà anche di utilizzo del medesimo linguaggio
Ho sentito qui parlare di costi standard
Al posto della spesa storica io credo che per esempio da parte dei Comuni e degli enti locali vi sia una volontà di superare questa fase in maniera assoluta e che nessuno si attardi alla visione della spesa storica
Ottimizzare il costo standard senza prima avere determinato quali sono i criteri minimi di accreditamento dei servizi
A tutti i livelli determina un fattore antiscientifico che non consente una valutazione del costo standard come distribuzione Biko Italia della prestazione su tutta la penisola
E lo voglio dire perché questa questione parrà strano va a finire in maniera pesantissima proprio sui Comuni su quelli che sono costretti a dare risposta immediata e anche qui non voglio magnificare
Nessun livello ma voglio sottolineare che di fronte a questo il punto zero non può essere che è diverso
C'è un sistema che sia dinamico e non un punto statico perché il costo standard è una fotografia e non è
Elemento cinematico dell'andamento di quelli che sono i costi dei servizi
E lo dico perché questo dato è in forte contraddizione anche con un altro punto che noi avvisiamo come un elemento negativo
Se veramente vogliamo andare verso un federalismo fiscale
Che abbia la capacità di disegnare una fase nuova che fa finire questa lunga transizione verso un sistema istituzionale nuovo abbiamo bisogno anche qui di discutere fortemente degli elementi di collaborazione
Vedete
Non è certo una rivendicazione la mia
Ma discutere di un federalismo fiscale all'interno del quale il patto di stabilità e costruito costituito da tetti di spesa da una parte mancanza di possibilità di imposizione fiscale dall'altra
è in netta contraddizione con l'idea che i Comuni possano essere quelle comunità naturali che sviluppo nel proprio territorio
Forse abbiamo bisogno di una fase
In questa grande transizione che disegni un'altra volta il linguaggio
Come avrebbe detto uno o più intelligente di me che si chiama la canna dobbiamo smettere di usare il significante per il significato
Dobbiamo smettere di citare alcune parole pentimento che nel tempo disegna da sé una capacità di sviluppare azione istituzionale e politica ecco perché io credo che oggi
Dobbiamo essere contenti di quel mille novecentosettanta
Dobbiamo valutare in quale misura questo elemento di celebrazione diventa però un'apertura di una fase nella quale la collaborazione istituzionale l'alleanza per le riforme dica aumenta il proprio dinamismo partendo da un punto
Non credo che si fosse oli non cambiano e non riportano al centro le comunità rispetto a questa riflessione io sono convinto
Che così come è stata disegnata da molti a partire dalle cose del presidente Chiti cosa diceva il senatore Vizzini il problema del superamento del bicameralismo perfetto
L'idea di un Senato federale possa favorire questa situazione
Ma non credo però
Che si possa fare questo dentro una condizione di contrarietà perché credo che sia meglio arrivare alle corse con educazione piuttosto che trovarsi a discutere comma grazie grazie
Grazie grazie Sindaco
Così mi
Interviene ora il senatore Lorenzo Bodega per il gruppo parlamentare della lega Nord Padania perso prego
Grazie signor Presidente del Senato signori rappresentanti istituzionali delle Regioni
Consentitemi una saluto particolare alla Presidente del Consiglio regionale della mia regione la Lombardia Davide Boni
E un saluto particolare caro Presidente ai rappresentanti della lega che sono i più numerosi presenti in quest'Aula a testimonianza di quanto questo argomento di questa materia ci stia a cuore grazie di cuore
E vorrei esprimere ciò che per me significa
Intervenire
Su soggetti essenziali della nostra battaglia politica o parole come
Autonomia
Federalismo autodeterminazione
Dicono dell'orgoglio nel pronunciare le
De l'onore di cui gratificano declamato le in un
E trattando di autonomia e riforme
Altrettanto eloquente appare
La concomitanza tra l'azione esercitata dal nostro movimento
E l'accelerazione senza precedenti inferta verso quel più ampio decentramento amministrativo auspicato dalla Costituzione nei suoi principi fondamentali
Tale constatazione credo costituisca la più
Inoppugnabile alimenta creazione alla lega Nord di meriti peraltro noti
A cui ben poco resta da aggiungere
Mi si permetta invece la libertà di valicare la soglia del mille novecentosettanta posta dal tema in oggetto
Ma solo allo scopo di fugare ogni impressione che l'istituzione regionale
Discenda dalla prima volta in cui
I cittadini vengono chiamati alle urne per eleggere un ente locale inaudita novità
Padrone via Manara enorme che acquistano forza di legge
Sappiamo come le attuali regioni enti autonomi con propri poteri e funzioni recita la Costituzione
Nascano per votare costituenti hanno ricordato già in diversi oggi e come tale disposizione resterà colpevolmente disattesa per un quarto di secolo
Li inventiamo inveterata persistenza letto guardare al mille novecentosettanta come momento creatore dalla Regione ma l'animus delle Regioni
Non scaturisce da un esperimento di quarant'anni fa e a dirla tutta neppure dall'invettiva dei costituenti come taluno afferma
Benché sconosciuta al centralismo sabaudo e mussoliniano l'istituzione corriva terra Pertile di potestas locali
Penso a quegli Stati preunitari
Che hanno subito l'espulsione dalla memoria collettiva penso alla gloriosa epoca dai Comuni
Alla vagheggiata donna di province dell'Alighieri
E penso giustamente alle Regioni entrate nella storia persino da un paio di millenni prima dell'ingresso nella Costituzione italiana
è sotto il principio di Augusto isola venne operata la suddivisione amministrativa in undici regioni es
A cui devono proprio esserci ispirati i costituenti viste le sostanziale affinità tra l'antica e la moderna ripartizione
Permettetemi di trovare alquanto significativa la presenza tra le Regioni di Roma imperiale di una legge potranno Spada Anna perché ritengo fondamentale che si affermi la coscienza
Di operare per qualcosa che ci appartiene frutto la nostra storia oltre che
Traguardo del nostro prossimo futuro
E tale consapevolezza potrebbe offrire qualche motivazione ideale in più dettaglio non trascurabile dovendo affrontare gli ostacoli posti sul cammino delle riforme dalla delicata congiuntura economica
Vediamo come a quarant'anni dalle prime elezioni regionali la riforma federalista induce
Si appresti a conferire alle Regioni l'effettiva autonomia fondata sulla disponibilità di risorse proprie commisurate alle competenze dell'istituzione e alla probità delle amministrazioni
Qualcuno nutre il timore
Che la manovra indotta dalla crisi internazionale decurtando i fondi agli enti locali spezza erariali al federalismo su base regionale prima che questo possa spiccare il volo
Noi siamo convinti del contrario
Semplicemente osservando come in questi quarant'anni siano racchiusi le tappe di un processo inarrestabile pena la stessa implosione dell'organizzazione amministrativa
L'istituzione o il tracciata dal varo tardivo rispetto i dettami costituzionali
E persino dannosa in Anita inizia ha potuto invece assumersi progressivamente un ruolo di massimo rilievo specialmente negli anni Novanta conto la regionalizzazione dal sistema sanitario nazionale
Ma soprattutto la Regione avvenuta porsi al centro del dibattito sulla modifica all'assetto statuale come attesta la riforma del Titolo quinto introdotto nel due mila uno
Che è premessa all'attuale percorso di conseguimento del federalismo fiscale due si saldano responsabilità nel reperimento delle risorse
E autonomia di spesa
Questa ottica virtuosa in realtà perfettamente si sposa le esigenze dettate dalla crisi
Come si coglie dalle parole del capo dello Stato che ebbe a dichiarare il federalismo non è più una scelta ma una nei c'è Sita possediamo la panacea di tutti i mali ma confidiamo che cronici vizi delle pubbliche amministrazioni
Possano sanare assi
Tramite i meccanismi moralizzatrice molto moralizzatori del federalismo fiscale la cui legge delega è stata approvata lo scorso anno
Ora recente varo del primo decreto delegato quello sul federalismo demaniale non possiamo permetterci di far seguire la battuta d'arresto
L'indugio non pare giustificato dalla motivazione che i tagli ai bilanci delle Regioni modificato il Budget complessivo sul quale calcolare i futuri trasferimenti
Come già sottolineato dal Ministro Calderoli in realtà ledere che si possono definire confermando il Budget precedente le decurtazioni in attesa del reimpiego dei fondi
Esistere al contrario
La possibilità di giungere
Entro la pausa estiva del Parlamento all'approvazione dei decreti delegati più importanti
Ripartizione dei tributi costi standards servizi essenziali perequazioni delle risorse dei settori diversi la sanità istruzione
Non si rinunci a questa opportunità proprio in considerazione della difficile congiuntura io rischio più bravi più gravi della crisi non è
Di andare avanti stringendo i denti ma di tirare i remi in barca e abbandonarsi alla corrente venne
In più di grande rifiuti potrà scaturire un benefico segnale di vitalità delle Regioni e della politica nel suo complesso con decisive ricadute sull'avvio di riforme altrettanto
Attesi dall'opinione pubblica visione espressa da maggioranza e opposizione sull'istituzione del Senato federale e sulla riduzione del numero dei parlamentari
Il gruppo della lega Nord promotore anche di due progetti di legge di riforma costituzionale finalizzati a ridurre di un terzo i membri delle due Camere
Ritiene che la conversione del Senato in Camera delle autonomie costituisca una irrinunciabile priorità
Al centro del cambiamento ancora la Regione che al prezzo della responsabilità federalista acquista il diritto alla piena dignità politica grazie
Grazie
Interviene ora epico Giuseppantonio dell'Ufficio di Presidenza delle unioni del dell'Unione delle Province italiane
Prego
Signor vicepresidente del Senato onorevoli deputati e senatori residenti signori Consiglieri Regionali signori e signore a nome dell'Unione delle Province Italia voglio ringraziare vivamente
Per averci concesso la possibilità di portare il nostro saluto il nostro contributo in questo solenne consesso in cui celebriamo un avversario di particolare importanza
Per la storia costituzionale del nostro Paese una celebrazione che il motivo di riflessione e momento propositivo all'interno di un dibattito iniziato da tempo sul sistema delle autonomie
E sulla riforma del Parlamento
L'Unione delle province un'associazione che da sempre ha scelto
Di mantenere alto il carattere istituzionale ponendosi come obiettivo quello di valorizzare e tutelare gli interessi di tutti i territori
In uno spirito di servizio e di dialogo costante e costruttivo con il Parlamento con il Governo e con le altre associazioni degli enti territoriali
è evidente che nei prossimi tre anni si giocherà una partita importantissima che dovrà portare a consegnare il cittadino in Italia migliore più efficiente più moderna
Capace di muovere lo sviluppo nella quale le istituzioni nazionali e locali potranno essere i primi alleati delle comunità delle impresa
Delle forze sociali
Per raggiungere questo risultato è necessario operare un restyling dell'architettura del Paese
Intervenendo con le riforme su alcuni nodi chiave a partire dalla riforma costituzionale come necessaria cornice al nuovo disegno del Paese
Il dibattito politico su questo tema sembra maturo e si fa sempre più forte la convinzione
Che anche noi condividiamo che sia giunto il momento di rivedere il bicameralismo perfetto per arrivare alla istituzione di un Senato federale
In cui siano rappresentate Regioni Province e comuni
Certo
Si tratta di un percorso non facile tortuoso lungo per certi versi anche rischioso e per la cui costruzione
è indispensabile procedere in un clima di collaborazione e di condivisione tra tutte le forze politiche e tra le istituzioni della nostra Repubblica
Noi siamo consapevoli di dover fare la nostra parte come ci è stata assegnata dalla Costituzione che all'articolo centoquattordici sancisce che la Repubblica è costituita dai Comuni dalle Province dalle Regioni e dallo Stato
Siamo dunque chiamati dalla Carta di intervenire direttamente da protagonisti nel dibattito e siamo pronti a farlo sin da ora
Abbiamo la possibilità di cominciare a discutere di questi temi attraverso la Commissione by bicamerale per le questioni regionali
Che secondo la legge di riforma costituzionale
Del due mila e uno dovrebbe essere integrata con i rappresentanti degli enti territoriali come luogo di confronto e di coinvolgimento
Purtroppo ad oggi non si è ancora mai dato attuazione a quanto previsto dalla Costituzione forse perché i tempi non erano maturi
Eppure pur proprio grazie alla collaborazione del tra le istituzioni stanno prendendo il via alcune delle riforme più importanti per il Paese Bielefeld mi riferisco al federalismo fiscale la Carta delle autonomie
La legge delega sul al federalismo fiscale è stata approvata a larga maggioranza in Parlamento anche grazie al lavoro svolto di concerto tra Governo Regioni Province e Comuni
Che ha permesso di presentare alle Camere un testo condiviso questo accertamenti assicurato la legge una maggiore forzare le posizioni di maggioranza
E di opposizione il percorso di attuazione della delega appena all'inizio i nodi ancora aperti non sono pochi
L'obiettivo comune quello di assicurare al Paese la semplificazione del sistema tributario e la riduzione della pressione fiscale
Per giungere a questo risultato noi crediamo
Che sia indispensabile avvicinare i cespiti dal centro alla periferia riportando il prelievo fiscale sul territorio dove si programmano sostanzialmente i servizi ai cittadini
è un sistema questo che permette un controllo maggiore e responsabilizza gli amministratori locali chiamati a dare conto direttamente i cittadini delle loro scelte programmatiche
Più efficienza quindi ma anche maggiore consapevolezza da parte delle comunità della necessità di contribuire attraverso i tributi e la buona gestione dei propri territori
Per questo abbiamo chiesto che attraverso il federalismo fiscale si assicurasse la piena copertura
Delle funzioni
Fondamentali
Esercitate dai Comuni e Province non vorremmo trovarci ancora una volta doveva essere titolari di nuove competenze senza avere a disposizione le risorse necessarie per poterle esercitare per programmare lo sviluppo delle nostre Province
Anche qui il lavoro come dire di condivisione non può considerarsi esaurito con la definizione della legge delega
Senza la piena conoscenza di tutti i dati che riguardano Stato Regioni Province e Comuni rischiamo di disegnare una cornice lasciando inevitabilmente il quadro in bianco
Per questo ci auguriamo che la Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale che è stata appena istituita possa operare con tenacia e di impegno noi siamo pronti a fare la nostra parte
Questo perché riteniamo che il contributo di Regioni Province Comuni potrà essere prezioso non solo per la definizione dei decreti attuativi del federalismo fiscale
Ma anche per assicurare il necessario legame tra questa riforma e la ridefinizione del sistema delle autonomie locali
La Carta delle autonomie locali cui esame è stato assegnato alla Commissione affari costituzionali della Camera
La presenta per noi la vera grande riforma delle istituzioni locali indispensabile perché a dire ruoli e funzioni sprechi causate dalle tante sovrapposizioni che oggi caratterizzano l'azione amministrativa del nostro Paese anche qui
Partendo dalla Costituzione necessario ribadire che nel nostro
Paese esistono due livelli legislativi che sono lo Stato le Regioni e due livelli amministrativi che solo i Comuni e le Province
Un principio che ad oggi è largamente disatteso
Tanto che sono migliaia gli enti che esercitano impropriamente le funzioni di province e comuni e che poi rappresentano sostanzialmente il fardello nei confronti del quale c'è tutto questo dibattito sui costi della politica
Alla richiesta di semplificazione
Di riduzione delle spese di alleggerimento della burocrazia che ormai le comunità ci pongono quotidianamente
Si può rispondere solo in questo modo assegnando funzioni amministrative esclusiva Province e Comuni riportando le Regioni ad esercitare il loro ovvero un ruolo quello di legislazione
E programmazione ed eliminando quelle miriade di enti strumentali e agenzie consorzi e cose del genere
Che oggi utilizzano risorse pubbliche senza il controllo democratico dei cittadini ma non vogliamo certo sottrarci al dibattito
Che da qualche tempo investe le Province siamo anzi noi i primi a voler discutere di come rendere alle Province il più possibili efficienti e pronti a rispondere al meglio al loro ruolo di ente di governo di area vasta
In questo contesto siamo pronti a rivedere secondo criteri che insieme potremmo definire le Circoscrizioni provinciali
Consapevoli come siamo che per poter esercitare appieno il no ho mandato e necessario che le Province rappresentino davvero
Un ente di area vasta nella dimensione territoriale nel nel
Numero della popolazione amministrata
L'UPI infatti non ha mai condotto battaglie di pura difesa corporativa e unitariamente ha sempre dato piena disponibilità a discutere di questo tema così come delle della riduzione dei costi della politica
Certo è
Che vorremmo che questo nostro impegno a razionalizzare funzioni estese fosse condiviso da tutti i livelli di governo e che sulla battaglia gli sprechi non si procedesse compro cranio slogan
Che non fanno che sminuire istituzioni che fanno parte della nostra Repubblica
Istituzione che oggi sono davvero indispensabili per coordinare le politiche territoriali assicurare i servizi andrete intervenire a sostegno dei Comuni soprattutto di quelli e sono tanti piccoli e piccolissimi
Evidente poi che ci sono territori di area vasta che hanno peculiarità diverse dagli altri mi riferisco alle aree metropolitane sulle quali noi sedere alla istituzione delle città metropolitani
Tutti interventi questi descritti che devono però trovare la loro definizione nella Carta delle autonomie
In un quadro di riforme armonico che permetta di semplificare il sistema riportando le funzioni in capo alle istituzioni democratiche del Paese
Il rapporto con gli elettori e infatti decisivo per assicurare la qualità dell'azione amministrativa per questo sosteniamo
Che sia necessario mantenere il sistema elettorale provinciale che vedete Presidenti delle Province
E i consiglieri eletti direttamente dal popolo
E attraverso la legittimazione democratica che si può rafforzare il ruolo delle Assemblee elettive ruolo di indirizzo e controllo che deve anzi essere sempre più valorizzato sia a livello locale che nazionale
Come da d'altronde più volte il Presidente della Repubblica ha avuto modo di sottolineare quando era Presidente della Camera dei deputati in conclusione
Non posso che rinnovare i ringraziamenti di tutte le province italiane per averci concesso questo importante momento di confronto e di riflessione per aver assicurato attenzione alle nostre riflessioni
Siamo certi che questo incontro segnala un passaggio decisivo in vista delle Sas sede primaria del confronto e del coinvolgimento di tutto il Paese
E per dare sono convinto alla politica più slancio ideale più certezza di valori grazie
Grazie
Interviene ora il senatore Felice Belisario presidente del gruppo parlamentare dell'Italia dei Valori prego Presidente
Presidente signore e signori
Cercherò
Di mantenere
La concentrazione
E di
Portare a compimento un intervento il più possibile sintetico
Considerando l'alto numero di interventi
Che avete sinora ascoltato
E soprattutto tenendo presente
Che l'argomento non si presta peraltro
A sintesi eccessive per non essere superficiali e soprattutto approssimativo
Ritengo che questa sia la sede appropriata è l'occasione giusta per compiere una riflessione sul complesso sistema delle autonomie e sulla riforma del Parlamento
L'evento di oggi e vie più significativo proprio perché si tiene nell'Aula del Senato che come è noto è eletto su base regionale
Come prevede l'articolo cinquantasette della Costituzione in questo momento storico che vede il pieno di una profonda crisi di rappresentanza del sistema parlamentare
Crisi aggravata da un sistema elettorale asfittico ed esasperata da reali spinte autoritarie ed a rischio di derive populista
Il sistema parlamentare in una sana democrazia rappresentativa e una insostenibili insostituibile istituzione di mezzo
Un contropotere costituzionale perché la democrazia non si risolva nel predominio della maggioranza ma costituisca convincente sistema di freni e di bilanciamento
A quarant'anni dalla istituzione delle Regioni ordinarie e a quasi dieci dalla revisione del Titolo quinto della Costituzione
Mentre si affermano anche
Se citate con terminologia spesso Verrone
Dicevo mentre si affermano prospettive federali il regionalismo italiano pone ancora domande di fondo
Certamente sulle sue modalità di attuazione ma anche sulla concezione che ne è alla base sugli scopi perseguiti sui risultati ottenuti sulle prospettive future
E del resto prima di dar corso ad uno snodo politico giuridico e sociale di particolare valenza il legislatore ordinario nel ritardo l'avvio quasi a volerne comprendere preventivamente l'impatto istituzionale
Oggi
Guardando anche alle nostre spalle con le esperienze da ciascuno di noi maturande
Possiamo affermare che le Regioni sono talora percepiti come centri di spesa e di potere piuttosto che come venire
E concrete agenzie di sviluppo dei territori
Vale a dire che indubbiamente essi sono essere solo ora vero motore del cambiamento
Oggi quindi la grande questione della rappresentanza parlamentare
All'obbligo di essere risolta anche attraverso il doveroso ingresso dei territori in Parlamento per dare così un senso compiuto non solo alle riforme costituzionali regionalista e del due mila e uno
Ma all'armonia contenuta nella legge nell'originaria carta del quarantotto in cui scartata l'ipotesi federale e ribadito il principio unitario con l'articolo cinque
Il costituente adotto un modello di forte di accentramento di funzioni amministrative fondato sugli enti territoriali esistenti e conosciuti
Quali Comuni e Province ai quali venivano aggiunte le Regioni quali enti sovraordinati
La dimensione decentrate rispondeva peraltro all'esigenza dell'efficienza e della parte intende affrontare sul proprio dall'ISMU dei centri di potere
Di potere politico la propria libertà e la garanzia di sopravvivenza del proprio tessuto istituzionale democratico
Necessità dunque dell'ingresso dei territori nei procedimenti parlamentare decisionali
E il
Il gruppo parlamentare dell'Italia dei Valori che l'onore di presiedere al Senato e in tal senso avanzato due proposte concrete ed attuali che si pongono esattamente sulla scia già assegnata dalla Carta costituzionale
Proposte fattibili e di buonsenso la prima consentitemi di dire da realizzare domani e l'altra immediatamente dopo
La prima riguarda l'integrazione della Commissione parlamentare per le questioni regionali con i rappresentanti delle Regioni e degli enti locale
Nell'ambito delle numerose proposte di riforma dei regolamenti parlamentari presentate nel corso di questa
Legislatura soltanto quella del nostro gruppo si fa carico scusate lo sciovinismo
Di di questo problema si fa carico cioè di colmare un grave vuoto ordinamentale della legge costituzionale tre del due mila uno
Dal due mila uno ad oggi si è di fatto impedito l'ingresso in Parlamento
Hai rappresentante delle Regioni e delle altre autonomie che dovevano integrare la Commissione parlamentare per le questioni regionale questo problema noi l'abbiamo posto subito specie per quanto riguarda la Commissione
Per l'attuazione del federalismo fiscale si poteva
Iniziale così nel migliore dei modi
Nel frattempo però il Paese sia andato avvitando in uno scontro che si è condensato nel conflitto fra Stato e Regioni inserito in seno
In sede di Corte costituzionale
E soprattutto sulla disomogeneità dei livelli delle prestazioni da sempre più variegato al territorio nazionalmente anni di maggiore efficienza né tanto meno
Di economici economicità come
Le varie manovre susseguitisi negli anni ci hanno insegna
La necessità dell'antidepressive integrazione della Commissione parlamentare
Deriva da un lato dalla necessità di una
Partecipazione di regioni ed enti locali alla funzione legislativa e dall'altro l'esigenza
Di riequilibrare il peso esercitato in questi anni dal sistema delle varie conferente
Ma ugualmente indifferibile e la trasformazione del Senato della Repubblica
Chiamiamo del mille novecentoquarantotto nel Senato della Repubblica del due mila uno
Repubblica multilivello
Costituita appunto dai Comuni dalle Province dalle Città metropolitane dalle Regioni dal e dallo Stato
Il Parlamento repubblicano ed in particolare una seconda Camera eletta su base regionale
Non può che sostanziarsi in proprio nella rappresentanza nell'equilibrio nazionale nel territorio tra Regioni e Province e comuni
Contro i rischi di esasperare la disomogeneità del Paese
In particolare per assicurare la saldatura del Paese a ripartizione delle risorse quale luogo da cui
Il cosiddetto federalismo italiano tra virgolette
Si possa attuare nella sua piena pienezza assicurando la piena unità della Repubblica nel nel quadro nel rispetto della vigente Costituzione
è peraltro evidente che in un Paese la struttura territoriale complessa
Come il nostro con un sistema costituzionale a più livelli costituzionali sia indispensabile una Camera che rappresenti le complessità del nostro Stato
Che sia cioè lo sbocco al centro la sintesi nazionale la giusta
Composizione degli interessi di un'Italia unita ma molto articolato
Per questo è necessaria
Una legge di riforma che peraltro
Sappiamo essere difficili sia politicamente che tecnicamente
Perché deve sradicare posizioni politiche stratificata nel tempo e perché deve ridurre il numero delle cariche parlamentari a disposizione del ceto politico anche su questo terreno
Il gruppo dell'Italia dei Valori vuole esserci la nostra significative la proposta di revisione parte proprio da un approccio pragmatico
Perché la modifica costituzionale e costituita proprio dalla
Previsione
Della composizione della struttura
Assolutamente adeguata e
A me nostro avviso tecnicamente ineccepibile rimaneva vigente denominazione di Senato della Repubblica inteso come camera di rappresentanza di tutte le parti che compongono lo Stato che tutte insieme
Configurano una Repubblica delle autonomie riteniamo perciò che sia
Preferibile ad un erroneo costituzionalmente Senato federale
In una Repubblica decentrate in una democrazia articolata
La presenza di un organo costituzionale capace di portare al centro le istanze degli enti sub statali
Nel proprio ambito di riferimento legittimante non fa altro che conferire un senso compiuto all'assetto istituzionale della nostra Repubblica
La giornata odierna deve
Salto come avevo promesso qualche passaggio ma lascio
Poi
Il contributo completo la giornata odierna dicevo deve farci riflettere su come il tema delle riforme costituzionali e segnatamente
Quello più circoscritto dell'ingresso dei territori nel Parlamento
Non debba
Diventare una litania senza senso a disposizione delle forze politiche per giustificare determinate atteggiamenti attendisti o fa anche
Ipotesi mi diffondo
Essa può e deve
Rappresentarle
Come rileva come rilevavo innanzi l'occasione perché in primis le forze politiche prendono coscienza del Paese
Nelle sue realtà delle sue difficoltà storiche specie in questi momenti di spaventosa crisi economico per l'Italia dei Valori vuole esserci
Vuole essere cioè senza pregiudizi quale forza propulsiva per migliorare l'efficienza istituzionale del Paese
Per colmare così una perdurante sempre più lacerante vuoto tra i cittadini e le istituzioni repubblicane grazie
Grazie
Prendere la parola il senatore Giampiero D'Alia presidente del gruppo parlamentare
Del
UDC dell'autonomia
Grazie signor Presidente
A quarant'anni dal sette giugno mille novecentosettanta data in cui gli italiani furono chiamati per la prima volta ad eleggere le regioni a statuto ordinario
Ci troviamo qui insieme ai rappresentanti delle istituzioni che a norma del primo comma dell'articolo centodiciassette della Costituzione esercitano un'unica funzione legislativa
Un'unica funzione legislativa perché la
La chiave distorta di lettura della riforma del Titolo quinto è proprio questo non aver compreso
Che da quel momento Regioni e Stato Parlamento centrale e Parlamenti regionali diventano un unico soggetto istituzionale e la legislazione diventa patrimonio condiviso dentro
Purtroppo questo processo non si è realizzato in maniera compiuta e la sua organizzazione a creato per le ragioni che dirò dopo una serie e sinteticamente ovviamente una serie di disfunzioni
Perché la vicenda quarantennale delle Regioni dimostra che questo non è un Paese bloccato
è un Paese che quando ha voluto quando sono maturate le condizioni per un ampio e condiviso consenso è sempre stato capace di trovare nuova linfa e nuova vita la vita adeguandosi all'altezza delle sfide e dei cambiamenti
è una vicenda quella che dà occasione al nostro incontro che parte da molto lontano
Basti ricordare al riguardo le parole di Sturzo contenute nell'ordine del giorno presentato al congresso del Partito Popolare Italiano del mille novecento ventuno
Parole che riassumevano in pochi tratti il senso di un profondo convincimento che sarà lungo perseguito si leggero in quell'ordine del giorno che il Partito popolare italiano crede matura ormai
La costituzione dell'Ente Regione autarchiche rappresentativa di interessi locali specialmente nel campo dell'agricoltura dei lavori pubblici delle industrie e commerci lavoro e degli interessi scolastici
Sono parole che ricorrono i tempi
Ah bene esaminarle e ci si può trarre trovare in una parte non marginale dell'ispirazione oggi trasfusa nel novellato Titolo quinto ma già ben presente anche negli statuti di autonomia e nelle vecchie competenze regionali
L'Assemblea costituente le Regioni trovano uno spazio di era stato negato per ragioni diverse sia da governi che si fecero carico dell'unificazione nazionale sia dal fascismo
Una collocazione caratterizzata da un sapiente di cui librato disegno che all'articolo cinque della Costituzione ha saputo coniugare il principio di promozione delle autonomie
Con un'attuazione ampia del tema del decentramento il tutto grazie ad una Repubblica unica indivisibile
Questo principio fondamentale del nostro ordinamento costituzionale
Deve ispirare oggi più che mai la realizzazione di un sistema di autonomia responsabili e solidale ed una Repubblica ed un Parlamento nello stesso tempo promotori delle autonomie territoriali garanti del processo di unificazione europea
Le Regioni sono state la vera novità dell'architettura repubblicana insieme con un Senato eletto direttamente dal popolo non si trattava di una contraddizione ma dell'espressione della prudenza istituzionale della saggezza dei padri costituenti
Il sistema bicamerale infatti
Perfetto apparve quelli in grado di meglio rispondere alle esigenze della nuova democrazia nascente ne soffrì certamente l'esigenza di una rappresentanza
Territoriale
Visto che l'unico precetto costituzionale di raccordo allora l'articolo cinquantasette che è emersa esplicitamente fu la base regionale del Senato ed una modesta di sproporzione all'età nella ripartizione dei seggi
Non è necessario ricordare ulteriormente le ragioni profonde e complesse che non hanno reso possibile di sviluppare questa vocazione del Senato nel corso della storia repubblicana sono note sono state approfondite bene consapevolezza piene
Invece il caso di sottolineare come oggi vi sia una diffusissima
Ulteriore consapevolezza che questa connotazione vada ripresa e decisamente concretizzata
Già il Titolo quinto parte seconda come introdotto nel due mila uno novellato nel due mila uno chiama Stato e Regione all'esercizio di una medesima funzione legislativa sottoposta medesimi vincoli d'obbligo
è ripartita nani eticamente per materia insieme con un amplissimo dal mio punto di vista eccessivo spazio di esercizio concorrente su ambiti di primario rilievo per il cittadino
Al di là dell'esigenza di revisione dell'articolo centodiciassette emerge però una ineludibile esigenza di leale collaborazione più volte sottolineata da una giurisprudenza costituzionale che è stata chiamata ad esercitare né i fatti
Una funzione supplenza proprio di quel mancato dialogo imperterrito reale a livello istituzionale
A questo bisogna porre rimedio definendo in un percorso di riforme istituzionali sedi adeguate ovviamente a partire dal ruolo di tale funzione di una camera di rappresentanza territoriale più coinvolte più profondamente modificate
Dei processi di attuazione legislativa prima e di revisione costituzionale buoni
Come è noto la vera
Nascita delle Regioni ordinarie partire ritardo e partì nel mille novecentosessantotto quelle nei innovazione istituzionale
Fu sostanzialmente un incremento di democrazia e questo è da considerare un grande risultato di cui le forze politiche possono essere fieri
Credo che questa debba essere il segno proprio di ogni riforma così il sette giugno di quaranta anni fa ventinove milioni di elettori si recarono alle urne per eleggere i loro rappresentanti ed indirettamente nella forma di governo allora vigente gli esecutivi
La partecipazione fu di oltre il novantadue per cento una risposta partecipato un inequivoco segno della bontà della strada intrapresa nelle recenti elezioni del due mila dieci viceversa l'affluenza media è stata del sessantatré sei per cento
Con una diminuzione del sette otto per cento rispetto all'elezione del due mila cinque quando già aveva votato solo il settantuno virgola quattro per cento degli aventi diritto
Non è un fenomeno che riguardi solo Regioni però è un fenomeno più ampio che deve preoccupare tutti e che tutti devono contribuire a contenere
Il Paese però deve essere consapevole della centralità della rappresentanza territoriale
Perché il rinnovamento della società il passato non a caso in gran parte per il rinnovamento dell'Istituto regionale
Come dimostrano le tre grandi stagioni del decentramento amministrativo entrambe tutte e tre importanti quella del settantuno settantadue quella del settantasette quella del novantasette
Che si sono si informa della pubblica amministrazione
Un percorso non sempre agile che ha sofferto di spinte contrapposte tra centralismo e decentramento alla complessità per evitare scelte affrettate e l'introduzione di norme frammentarie e disorganica
Come è stato ricordato dal Presidente Schifani oggi nuova linfa all'Istituto regionale assunse con la riforma elettorale del novantacinque poi con le riforme costituzionali del novantanove del due mila uno
Precisazione specie grazie all'elezione diretta dei Presidenti di Regione un'innovazione che ha saputo esprimere efficienza e responsabilità ma che non deve prescindere da una proficua sinergia con il ruolo e le funzioni delle ASS motore di più
Il dibattito di questi ultimi tempi poi e concludo proprio intorno al cosiddetto federalismo fiscale
Progetto importante ma ricco di profonde incognite rispetto alle quali le istituzioni sono chiamate a porre grande attenzione
E ciò al fine di garantire l'attuazione di una riforma graduale e qua e partecipata senza improvvide accelerazioni che soprattutto in un contesto economico finanziario come il nostro potrebbero portare alla disgregazione del tessuto sociale del Paese
In questo contesto desta tra l'altro non poche perplessità il ruolo riservato dalla legge numero quarantadue del due mila nove al Parlamento nella fase di attuazione dell'articolo centodiciannove della Costituzione
Infatti purché non si è dato attuazione io concordo col collega Belisario all'articolo undici della legge costituzionale numero tre del due mila uno e cioè alla integrazione della Commissione per le questioni regionali con la presenza di rappresentanti delle regioni degli enti locali
Il Parlamento il sistema delle conferenze continuano a viaggiare su corsie separate senza mai incontrarsi
Questa parte era il compimento della unicità del procedimento legislativo con il concorso necessario obbligatorio paritetico di Stato per regioni
In questa fase politico oltre che istituzionale visto che nel processo di attuazione del centodiciannove della Costituzione sono coinvolti ben cinque diversi organi di cui tre parlamentari e due cui peraltro sono affidati compiti assai delicati
Che operano nell'ambito della Conferenza Unificata
Ci sono infatti diverse questioni aperte per la genericità di larga parte dei principi di delega e per le inevitabili difficoltà relative all'applicazione della cosiddetta riforma del federalismo fiscale
Forse si è persa l'occasione per rafforzare i raccordi tra Stato e Regioni autonomia attraverso l'attuazione all'articolo undici
Nonostante i limiti che tale intervento avrebbe comportato proprio in forza e la stessa legge costituzionale comunque sarebbe stato una soluzione più efficace e organica nella delicata fase di attuazione del citato articolo centodiciannove
Oggi bisogna guardare avanti
E lei potesse di un ridisegno del sistema delle conferenze da approfondire ma la strada maestra sulla quale ritengo si debba cercare le necessarie convergenze resta il superamento del bicameralismo paritario
Nel corso del dibattito del due dicembre signor Presidente scorso avvenuto qui in senato sulle riforme istituzionali
Dibattito che ha portato alla condivisione tra maggioranza ed opposizione di un Comune per la riforma del due mila uno
Ho avuto modo di sottolineare che quella novella costituzionale aveva fatto crescere in maniera disordinata il sistema istituzionale il quadro dei rapporti e il sistema delle con potenze
Fra Stato Regioni ed autonomie a tal punto che il Governo centrale per volta per condurre guidare alcuni processi fondamentali in materia di sé di risanamento economico e finanziario deve fare violenza sulla Regione
Che hanno mostrato a volte alcuni limiti enormi nella gestione della spesa sanitaria e di fondamentali settori e relative i servizi pagare a dispetto dell'antipatia verso recitazione autobiografiche solo per sottolineare come esserci suonino
Alla luce della pesantissima manovra che attende il Paese dal punto di vista economico ancora del tutto attuale
Non posso quindi che dolermi perché non si è ancora recuperato il necessario spirito di coesione politica ed istituzionale
Lo stesso che ha animato le mozioni approvate quel giorno e l'unico capace di condurre ad una costruttiva correzione dell'attuale conformazione istituzionale
E dalla definizione di una struttura dire sempre più pressanti che inevitabilmente certe grazie
Grazie prendere la parola al senatore Giuseppe Astore per il gruppo parlamentare misto prego senatore
Signor Presidente colleghi consiglieri regionali veri cercherò incendi riassumere
Il mio intervento data l'ora tarda ed essendo l'ultimo credo che non voglio essere di peso nulla
Per voi
Mi limito a
Ad alcune considerazioni di ordine fondamentali a mio parere di importante queste doveva essere un'occasione purtroppo la presenza
Non lo dimostra dura riflessione seria responsabile sul momento politico che stiamo attraversando in Parlamento che stanno attraversando i Consigli regionali
Credo che bisogna utilizzare queste giornate in queste settimane a mio parere per correggere errori nel nostro dibattito nelle nostre decisioni e rilanciare alcune iniziative
La prima iniziativa del rilanciare credo esiste ed è importante tra gruppi politici di dichiarare con estrema lealtà
Ognuno di noi ha un'appartenenza un recinto
Culturale il mio
è noto sono un cattolico popolare credo che la mia cultura di provenienza ha partecipato attivamente alla stesura della Costituzione insieme ad altre culture va recuperate quella capacità
Diciamolo chiaramente al di là delle furbizie
Quello spirito costituzionale che ha guidato i nostri padri costituenti oso dire spesso
Che Togliatti e De Gasperi per citarne solo due si scambiavano nelle piazze con Chopin ed altro e manifestazioni però sedevano in questi banchi insieme per ridare
La Costituzione repubblicana al nostro Paese credo che
O si recupera questo spirito o altrimenti andremo a fare riforme che serviranno a poco come per esempio inizio subito col dire agli amici della lega
Che credo vada vadano dette delle verità in questa sede oggi insomma e le verità è che si parte dall'Unità nazionale
Su questo non ci debbono essere equivoci
Su questo non ci debbono essere ammiccamenti su questi non ci possono essere furbizie su queste non ci possano essere mezze frasi
Che riassumano posizioni culturali che noi non possiamo assolutamente accettare
Ecco perché dobbiamo dichiarare
Fortemente oggi nei dibattiti che seguiranno signor Presidente alcuni nostri alcuni sì
Io credo che no che cosa abbiamo assistito dopo la formazione delle Regioni
E che poi dobbiamo fare anche l'esame di coscienza chi vi parla è stato anche undici anni consigliere regionale attestato anche sindaco di sia pur d'un piccolo Comune pertanto ha esperienza diretta delle autonomie locali
Io credo che abbiamo trasformato la nostra Repubblica
In una lotta di livelli istituzionali
Questo assistiamo
Perché questa è la verità
Vi è una lotta tra le Regioni tra i Comuni perché abbiamo creato le regioni abbiamo creato un neocentralismo spietato nei riguardi dell'autonomia locale ne abbiamo anche i nostri padri hanno creato una Repubblica
Che io ho
Io qualcuno di voi la chiamate io voglio che si torni are la Repubblica delle autonomie
Che questa è la grandezza della mostra Costituzione allora concepire la nostra vita repubblicana come una lotta di solo di
Per strappare determinate competenze dell'Iran determinati poteri credo che sia sbagliato bisogna recuperare una severità collaborativa
Bisogna recuperare una
Una
Un'azione politica forte che serve
A di indirizzare una politica verso i cittadini ecco perché diciamo no ahimè anche noi nel Parlamento spesso diciamo una cosa e poi ci contraddiciamo
Diciamo che
E dobbiamo premiare gli amministratori onesti e corretti e poi senza citarne
Altro andiamo a fare
Nei provvedimenti finanziari dei premi a degli amministratori che credo non lo merito oppure non usiamo l'uguaglianza per tutti le e autonomie locali in difficoltà
La lotta tra territori se il federalismo e
Di amici aree siamo bene io sono convintamente
Favorevole lo chiamo autonomia autonomismo a creare a questa grande riformasse nota ad
Federalismo parte da un egoismo territoriale sbaglia
E incerti espressione di questi giorni incerta espressione di questi giorni si capisce che si vuole arrivare
A dare determinati vantaggi alcuna thriller diverso è quando non reclamiamo
Reclamiamo che ITT gli amministratori devono essere gente responsabile vanno puniti gli amministratori che di sa Ministro nel loro territorio
Perché l'unità nazionale si deve esprimere a mio parere
Nel garantire a tutti i cittadini dal Veneto gli stessi diritti queste l'unità nazionale al di là della scomposizione poi
Della Governo
In diverso
Ma se non garantiamo gli stessi diritti e gli stessi diritti si garantiscono punendo certamente gli amministratori non loro facendo Rea regalie ai Governi specialmente quelli che che amministrano male ma s'soprattutto tutelando i deboli tutelando i cittadini queste deve essere l'obiettivo che noi dobbiamo portare avanti nel riordino che dobbiamo andare a fare come pure si assiste scusatemi la franchezza
Il mercato alcune volte delle istituzioni
Non si può vendere una posizione politica in questi giorni per alcuni vantaggi di forze politiche io non voglio citare i nomi
Ma se uno cambia idea da un giorno all'altro su un progetto costituzionale od altro io credo che sia
Da militare noi dobbiamo recuperare invece questo spirito costituzionale che dobbiamo andare a riforme vere
Per fare che cosa signor Presidente secondo me si deve partire da un progetto
Globale non è possibile andare alla Camera discutiamo pezzetto e questo progetto globale
Debba assolutamente essere discusso debba ci deve vedere superare i nostri steccati di partite come pure per cito ad esempio la polemica di questi giorni sulle Province ma si può assistere
Ad un dibattito costituzionali in cui si tolgono poi si torna duplici con la mia non ho capito perché
Non ho capito perché se un istituto si reputa valido che cosa c'entra se una regione piccola se una Provincia e piccole
E cito sempre l'esempio degli Stati Uniti o dei land tedeschi scusate esista la California mi pare che faccia cento milioni di abitanti
Esistono Utah mi viene in mente che fa quattrocento cinquanta mila abitanti chiedere addirittura da un punto di vista di produzione della ricchezza del PIL sia più forte lo aiuta io credo che sia questione di organizzazione amministrativa perché al di là
Delle Regioni di chi ha a
A citavo Busto ma allora era epoca anche dei barbari Bodega e
E cioè
Non è che l'impero Augusteo che era un grande impero le Caldoro diventerà augusteo apprendeva atto di determinate invasioni e determinate situazioni di popolo ecco perché io credo che vada ricordato oggi
Prima di passare Ali riforme che dobbiamo assolutamente fare di vederci la
Insieme al tavolo di farle in via definitiva perché siamo veramente in ritardo di ricordarvi
Di ricordare a me stesso a tutti
Che le vere riforme partono dall'Unità nazionale
E partono da un concetto voglio chiudere poi consegno se permette Presidente l'intero intervento perché credo
Che meglio resti agli atti e me ne dispiace
Parte da ricordare a tutti
Lo Stato sull'Unità e la coesione ma soprattutto amici nel ricordarvi l'articolo tre e l'articolo
L'abbiamo mai parlato
Le forze politiche oggi hanno quasi
Paura ricorda
In cui si esprime l'uguaglianza dei territori
In cui lo Stato all'obbligo
Perché questa funzione deve rimanere allo Stato quando diciamo che deve rimanere la funzione e sono d'accordo che tutto deve essere passato a chi amministra direttamente
I cittadini quando lo Stato non si adopera per farsi che certe crescite i alcuni territori deboli che possono stare al nord al sud dal centro
E non vengono spinti
Verso lo sviluppo economico credo
Che su questo non costruiamo l'unità nazionale e non ne parliamo quando io non voglio essere polemico ma quando si utilizzano i fondi FAS o si tagliano per l'Alitalia peraltro e così via credo che
Ci sia un diritto che noi
Andiamo a togliere così come pure volevo parlare del rapporto tra Regioni ed Europa che diventa fondamentale
A mio parere importante di scoprirlo perché sapete tutti che è stata annunciata che nel due mila e venti ci saranno altri criteri di ripartizione
Dei fondi come pure io credo che sia importante che il federalismo che dobbiamo
Portare avanti oppure l'autonomismo come lo volete creare soprattutto sui costi Standard non crea altre ingiustizie chiudo veramente viste nel dire e lo dico adesso i costi standardizzati do l'abbiamo già dibattuto in questa
Ma il costo standard deve essere corretto
Per i territori corretto da organismi terzi
E l'Emilia Romagna sulla salita dal Toscana del Molise e così via affidargli a
Ad organismi di ordine politico
Perché se manca se va corretto dalla densità dalla povertà vogliono organismi terzi perché creeremmo un federalismo serio se accetteremo regole serie è uguale per tutti grazie
Grazie
Allora come questo è stato davvero l'ultimo intervento e non ci sono in questa circostanza conclusioni da fare io voglio soltanto tre considerazioni schematiche una spesa somma come tre francobolli la prima è molto semplice la più sentita ringraziamento a tutti quelli che oggi
Hanno accettato il nostro invito sono stati presenti nella prima alla seconda sessione e quelli che sono intervenuti
Con il Presidente Schifani nell'intervallo abbiamo riconfermato che ci saranno gli atti del Senato pubblicherà agli atti di questa giornata
E invieremo e a parlamentari
Ai Consiglieri Regionali e consiglieri comunali amo
Franco volle questo noi abbiamo tenuto a quest'occasione come dicevo anche intervenendo come ha detto soprattutto all'inizio il Presidente Schifani e questo occasione cioè
Fare la cerimonia una riflessione su quarantesimo anniversario
Della nascita delle Regioni a Statuto ordinario nel Senato a un significato ha un significato se volete simbolico ma anche un significato politico istituzionale
Questa è la Camera che terre modificarsi tutte e due devono modificati ma questa è la Camera che ancora di più deve modificarsi non venendo meno ha una funzione importante nell'assetto dello Stato
Non venendo meno a una funzione al ruolo politico ma cambiando il suo rapporto e diventando la Camera che si occupa prevalentemente al di là di quelli che sono su questo c'è convergenza
I tratti su cui invece il Parlamento che il Parlamento del mantenere un aspetto paritario che poi invece il Senato si occupa prevalentemente dei rapporti con
Il sistema delle regioni delle autonomie quindi alla Camera vi riferì mento e con l'Unione europea e abbiamo sentito in molti interventi quando quanto questo sia importante questo anche aspetto della
Della dell'Europa dell'attuazione del Trattato di Lisbona
Io mi auguro che questo rapporto tra Senato in particolare e sistema delle regioni e delle autonomie non sia un episodio ecco non ci sia soltanto
Così in qualche occasione in questa occasione solenne questo approfondimento mi auguro intanto che nelle iniziative che ci saranno immagino nel territorio
Nelle regioni per ricordare il quarantesimo anniversario in alcune di queste magari in quelle che compiono punti di approfondimento specifico ci possa contrapporsi a continuare a svolgersi questa riflessione e mi auguro voi
Presidente Vizzini che Presidente anche di perché quello che oggi esiste quello che poteva è un'altra cosa è quello che esiste il Comitato
Che unisce che di raccordo tra Parlamento Regioni autonomie come possa funzionare dare un contributo di esperienza non solo sulla
Specie l'azione ma anche sulle questioni che sono legate come dicevo prima ai rapporti con l'Europa e all'attuazione del Trattato di Lisbona è comunque
Terza ultima considerazione io sono convinto anche sulla base dell'esperienza svolte alcune né richiamava
Il collega Enzo Bianco cioè che siccome sono proprio convinto
Che non esista cioè lo Stato in un settore dello schieramento politico e la conservazione un atto sono problemi più complessi e sono questi davvero trasversale di sono convinto che insieme all'azione a confronto delle forze politiche sia indispensabile un'azione di spinta di chi ritiene che non si possa rimanere la frase abusata in mezzo al guado ma si debba ormai dato che siamo partiti arrivare
Sul l'altra sponda che ci sia un'intesa istituzionale una spinta istituzionale corretta sia
Da parte del Parlamento sia da parte del sistema delle Regioni e delle autonomie locali qui in questa discussione sono emersi alcuni punti importanti richiamo nulla nell'introduzione che ha fatto il Presidente Vizzini alcuni punti importanti su cui sì stanno lavorando e su cui esista una più ampia convergenza di quanto normalmente dibattito politico faccia recepire
Non so l'attuazione ma anche il cambiamento gli aspetti del Titolo quinto quello che faccia sì che quelle che sono state sentenze della corte costituzionale siano fissate
Nel testo della Costituzione il Codice delle autonomie locali e l'attuazione dell'articolo centodiciannove del federalismo fiscale una modifica
Delle del Senato come ho detto che faccia sì a mio giudizio che non cambi il carattere perché non è realistico oggi in Italia non cambi il carattere della sua elezione
Perché se volessimo fare questo dovremmo avere le condizioni Bundesrat italiani non dico le mie convinzioni personali dico che oggi
Quando si discute di questo aspetto non si trova un consenso
Ma non è che non si trovi un consenso nel Parlamento tra le forze politiche nazionali
Non si trova un consenso e neanche sul territorio perché si comincia a dire non solo i Governi regionali benissimo governi regionali
Dei comuni più dei Comuni di qualche Comune delle aree metropolitane no e si arriva a dei a dei se sistemi misti di elezione del Senato che fanno il venir meno
Un ruolo politico dell'asse del del del Senato e quindi anche un ruolo che non si reggerebbe neanche per quelle funzioni che debbono rimanere tipo paritariamente io penso che intorno nelle azioni di retta
Svolta in un modo che in un modo differente da quella che oggi avviene e in collegamento con il sistema delle regioni delle autonomie magari con altre
Anche misure diverse di possibile incompatibilità starci a una convergenza positivi
Bene
Grazie a tutti buona sera