La persona prima di tutto. Relazioni industriali al servizio dello sviluppo umano

Se ci accorpiamo vediamo di iniziare
Con la nostra iniziativa che abbiamo promosso per oggi
Volevo
Salutare
Il Ministro Sacconi che è arrivato a più puntuale di noi
E poteva chiamare alla Presidenza Stefania Craxi
Paolo Pirani
Arriverà successivamente Gianni De Michelis
I lavori
Di oggi come vedete anche dallo slogan
Sono molto interessanti e abbiamo molti interventi da ascoltare compresa una tavola rotonda Corno imprenditori e
Sindacalisti
Che ci spiegheranno le nuove regole
Che dovremmo seguire
Per le relazioni sindacali e di questo Paese in maniera da proporre lo sviluppo
Io
Adesso
Darei subito la parola per iniziare
Prima però vorrei
Ascoltare l'inno del nostro Paese forse oggi ce ne vuole
Ancora di più di ascolto
Poi mamma hanno
Proseguiranno proseguiremo con gli interventi che
Diremo chi è presente
Ai nostri lavori e adesso io darei subito la parola Stefania Craxi del Pardo intervento introduttivo
Cari amici dobbiamo dire grazie alla UIL di anche la CISL se le relazioni industriali hanno raggiunto in Italia livelli degni di un Paese moderno
Una grande nazione industriale a questo risultato i due grandi sindacati hanno dovuto pagare il prezzo della divisione sindacale
Con la CGIL ostinatamente ferma la conflittualità
All'antagonismo negativi di ogni valorizzazione della persona
La grande svolta avviene nell'ottantaquattro quando la CISL
Valorizzando la propria tradizione associativa e la UIL
Dando sfogo la propria vocazione riformista decisero di affiancare Craxi nella battaglia contro l'inflazione
E l'inizio la divisione che
Tranne sporadici accostamenti dura tuttora non sanata nemmeno dalla fine del comunismo e di tutte le teorie marxiste sulla missione far salvifica del proletariato attraverso la lotta delle masse
Craxi alle spalle la Conferenza programmatica di Rimini che ha dato impulso al cambiamento e invitando a premiare i meriti apposto la persona centro dell'azione politica
U.I.L. decisiva capiscono che si è aperta l'occasione per dare al sindacato un nuovo ruolo per portare i lavoratori sulla strada che dia ampie prospettive
è una svolta epocale che mette in primo piano la contrattazione i sindacati
CISL e UIL non si limitano a dire se il Governo ma contrattarono il famoso decreto di San Valentino ottenendo in cambio dell'approvazione del decreto che tagliava di due punti la scala mobile
Mestiere che avvolge agevolazioni blocco dei fitti sospensione degli sfratti vantaggi fiscali tanto da permettere a Pierre Carniti di fare un punto dal quale risultava chiaramente il vantaggio per i lavoratori
Hai grande avvenimento fosse ente non solo la CGIL ma anche la Confindustria
Vittorio Merloni favorevole alla lotta alla scala mobile aveva faticato non poco a combattere contro le resistenze di Romiti di De Benedetti prima di portare a Craxi l'approvazione della Confindustria
Con il suo successore Lucchini ancora peggio non solo nessuna iniziativa per portare avanti far maturare la novità della scelta sindacale per la contrattazione
Ma addirittura Lucchini giusta disdettare gli accordi sulla scala mobile nei giorni stessi del referendum indetto dal pc contro il decreto dei San Valentino dando direttamente una mano a coloro che volevano conservare i tempi antichi
Consentitemi di aprire una parentesi per dire che le ultime mosse di Confindustria non mi sono piaciute
Gli altolà
Sparati contro il Governo la pazienza è finita come se le vicende
Della casa di Montecarlo Cavestro pietrificato l'attività del Governo o il Consiglio dei ministri che hanno continuato a lavorare a ritmi normali sia nei Ministeri che negli impegni internazionali
C'è il sospetto che questo voltafaccia di Confindustria serva a rendere più facile l'accesso il quattro ottobre al tavolo alla CGIL
Che non si muove con una logica prettamente sindacale mai sempre spinta da una matrice politica
C'è il timore conoscendo l'avversità della CGIL alle nuove regole della contrattazione sindacale che la Confindustria sia pronta a fare qualche passo indietro a danno della umile della CISL acché queste regole hanno voluto e applicato
Bisognerebbe che il presidente di Confindustria si ricordasse quanto ha fatto il Governo per parare le conseguenze in Italia della crisi finanziaria partita dall'America che ha investito l'Europa
Comunque
Torniamo all'ora le unica conseguenza della svolta operata da un PIL e CISL furono un protocollo dico Prodi allora presidente dell'IRI colmo di buone intenzioni ma totalmente privo di proposte concrete
Un'iniziativa della FIAT che legava però strettamente qualsiasi aumento salariale alla propositività senza affetti duraturi
è un accordo stipulato dall'Olivetti di Benedetti ben presto ha negato nei problemi di ristrutturazione dell'azienda
La battaglia si riaccende sul salario variabile spesso a favore di umile CISL spessa contrarietà di CGIL
Vale la pena a questo punto di riferire un giudizio tagliente di Piero Craveri sulla CGIL di Luciano lama quel libro
Quel che più colpisce scrive Carreri e l'impossibilità della CGIL di approdare un modello negoziale che si esclusivamente di tipo sindacale
L'esperienza sindacale della CGIL appare invece condizionato da un'ipoteca politica che può essere disegno radicale come avviene più frequentemente oppure disegna più moderato
Come avvenne tempi della massima influenza di lama con la svolta dell'euro del settantotto
Ma si tratta sempre e comunque di una cultura predominanza politica che tende a subordinare contenuti sindacali a valori e principi non derivanti direttamente dall'evoluzione della contrattazione collettiva
Un grande apparsa di avanti nelle relazioni industriali viene compiuto sempre con l'opposizione la CGIL corre il rinnovo del patto per la contrattazione nazionale del triennio due mila otto due mila dieci
Ci sono i primi avvertimenti della crisi finanziaria mondiale che sconvolgere ai mercati c'è una preoccupante stagnazione della produzione
La Confindustria presento un documento per il rilancio della crescita del Paese attraverso l'impresa è e delle retribuzioni dei lavoratori e per lo sviluppo dell'occupazione
Il documento collega la riforma del modello contrattuale all'esigenza del rilancio della crescita attraverso una maggiore produttività che può essere deve essere un obiettivo comune dei lavoratori e delle imprese
Dopo una lunga trattativa UIL e CISL nel gennaio due mila e nove hanno siglato l'accordo quadro della riforma degli assetti contrattuali che definisce per quattro anni e in via sperimentale secondo il metodo riformista
Il nuovo modello contrattuale comune al settore pubblico è il settore privato
Non sto qua I mostrare le novità di un accordo frutto delle vostre tattiche e che voi tutti conoscete meglio di me
Osservo però soltanto che nonostante la marcata sulla mancata firma della CGIL i principi dell'accordo sono stati seguiti sì per la grandissima maggioranza di tutti i rinnovi contrattuali di categoria attuati nel due mila e nove nel due mila dieci
La grande novità la contrattazione di secondo livello ha trovato invece un grande ostacolo nella crisi finanziaria economica mondiale
E nelle imprese minori nella difficoltà di individuare gestire indicatori di produttività qualità competitività
Si sta studiando la costituzione di Commissioni paritetiche con il compito di elaborare modelli e articolazioni del premio di risultato da mettere a disposizioni delle parti contraenti
Dobbiamo riconoscere che nei nostri tempi si dà maggiore importanza alla contrattazione sulla disciplina dei tempi di lavoro al lavoro notturno domenicale a tutta la gamma delle questioni inerenti alla presenza del lavoratore nella fabbrica
Alle esigenze dell'impresa nell'era della contrade la globalizzazione Pomigliano insegna
Ma è doveroso e concludo voglio farlo spezzare una lancia per la contrattazione di secondo livello che la chiave per la crescita del lavoratore non solo come percettore di un salario ma anche soprattutto come persona umana
La contrattazione portata a livello territoriale fa crescere tutto e tutti in primo luogo la qualità del lavoro del sindacato che può raccordare la sua azione con quella dell'ente locale
Oltre a svolgere un'azione del tutto aderente all'esigenza dei lavoratori e delle aziende
C'è un problema urgente quello di impedire che i minori trasferimenti a Regioni e Comuni decisi dal Governo non si tramutino in tagli ai servizi alla cittadinanza e o ingiustificati aumenti tariffari
Il rapporto con l'ente locale può diventare un'attività prema primaria importante per la UIL anche tenendo conto di una nuova formulazione della formazione professionale
Finora gestite in modo totalmente contraddittorio è inutile ai suoi fini
C'era sorvegliare sul territorio i processi di ristrutturazione avviati da molte impresa da quanto in questo tempo di crisi c'era sorvegliare che non debbano avvenire a danno dei lavoratori o non esclusivamente a danno di questi
Sul territorio si possano stringere accordi diretti e proficuo quelle aziende difendere capillarmente l'occupazione monitorare i vari vantaggi di cui godono alcune categorie raccordarsi con un welfare
Che deve diventare sempre meno risarcitorio e sempre più uno strumento che aiuti la persona a esprimere tutte le sue potenzialità
Buone relazioni industriali sono
Necessarie fondamentali per la cresta certe crescita civile dell'uomo lavoratore così per l'aumento della produttività e per la qualità del prodotto
Il cittadino italiano è cresciuto non è più né un offeso né un umiliato vuole soltanto più libertà più semplicità più certezza più dignità umana il vero fine dei riformisti dietro le loro battaglie
Nell'Ottocento perché miglioramento la condizione umana non si ottiene né quali furono i verbali né con l'ingegnere concettualismo ticket metter concessione mette per illuminazione
Si ottiene con il lavoro con il coraggio della verità realizzando un vero progresso sociale e civile e trasferendo queste conquiste nelle leggi
E mi istituti dello Stato
Io ho fiducia negli italiani nelle italiani nella persona e sono convinta che assieme a voi riusciremo a mettere
Esaltare le forze vive che sono nel Paese le forze dell'iniziativa privata e pubblica le capacità professionali di mestiere le capacità tecniche la vera grande ricchezza di cui noi disponiamo ovvero il capiti il capitale umano
Che l'intelligenza creativa del lavoro la capacità di produrre idee e soprattutto di realizzarle
La capacità e la voglia di conquista per avventurarsi in campi difficili come quelli della scienza dei commerci delle imprese più difficili in una parola il valore della persona e questo che ci richiede il nostro avvenire
Nessun cieco ottimismo
Nessuna spensieratezza rispetto all'avvenire ma una riflessione serena e pacata una fiducia ragionata nelle nostre possibilità che significa sollecitare le energie
Aiutare le volontà premiare i meriti scoraggiare il parassitismo mi la pigrizia affermare che i diritti e doveri vanno di pari passo per tutti
Far avanzare il progresso e con esso l'uguaglianza delle opportunità
Ho citato Craxi ma vorrei citare anche un altro grande riformista europeo Toni Blair il segreto del suo successo più verde più descrive centrale è legato allo sviluppo della persona
Non deve esserci più un grande Stato né un piccolo Stato dell'asse fare ma uno Stato strategico che dia potere cittadini e ancora
La priorità deve essere oggi la creazione di una cittadinanza attiva uno Stato mente mette sempre più i cittadini nella condizione di compiere scelte con cui
Realizzare le proprie aspirazioni di progresso
Grazie a Stefano
Pensa che
La Confindustria non si tirerà indietro perché il futuro e nelle nuove relazioni sindacali
E comunque
Adesso la parola a Paolo Pirani per la sua introduzione
Oggi
Tutti i sindacati
Europee
Hanno deciso una grande giornata di mobilitazione di lotta
Contro gli effetti devastanti di una crisi che ha colpito il mondo l'Europa
E con l'Europa d'Italia
Manifesta no
A Bruxelles
Nel centro dell'Unione europea
La UIL le presente con una sua nutrita delegazione
Noi abbiamo ritenuto
Che non bastasse
Solo l'iniziativa della protesta che certamente giusta e mobili tante
Ma occorresse affiancare questa protesta con la capacità
Di delineare i connotati di una proposta
E soprattutto
Con la capacità di intessere un confronto con i nostri naturali interlocutori innanzitutto le controparti
Imprenditoriali
Con cui ci apprestiamo ad aprire un confronto nei prossimi giorni
Che riteniamo debba avere le caratteristiche
Non
Finalizzate ai soliti documenti
Che hanno caratterizzato la nostra storia recente e che
Come dire
Sono in vendita i mercatini dell'usato un tanto al soldo
Ma sia un confronto effettivamente in grado
Di rimettere sulla giusta rotta il nostro Paese
Un Paese colpito pesantemente dalla crisi
Caratterizzato da una bassa produttività
Caratterizzato
Da una crescente precarietà nei rapporti di lavoro
Carente Rizzato
Da una crescente incertezza tra i propri cittadini
Del proprio futuro e del proprio destino
Occorre
Una svolta
Decisa determinata
In cui
Le parti sociali siano protagoniste
Di questa rinascita del nostro Paese e di questa nostra Italia
Siano protagoniste
Ragionando
Esattamente su quelli che sono i connotati della realtà
Non facendo sì paravento delle ideologie dei pregiudizi
Ma cercando concretamente
Di realizzare un nuovo e più avanzato sistema di relazioni sociali
Un nuovo sistema
Che sia basato innanzitutto
Su quello che è il valore del lavoro se una lezione noi impariamo dalla crisi
E che dalla crisi si può uscire ridando valore al lavoro
E declinando questo valore del lavoro innanzitutto puntando sul valore della persona a tutto campo sulla capacità sua come persona di essere di agire di poter consapevolmente decidere
Di guardare con maggior serenità al proprio futuro
Da questo punto di vista
Vi è una necessità per quanto riguarda evidentemente quelli che sono i compiti delle parti sociali e per
La nostra
Particolarità per quanto riguarda le organizzazioni sindacali quella
Di definire nuove regole del gioco
Lo abbiamo fatto con la riforma del modello contrattuale
è stata una vera e propria rivoluzione la definizione dei connotati di una nuova Costituzione materiale nelle relazioni sociali
Ponendo al centro proprio la questione
Del valore del lavoro
Noi puntiamo a un nuovo sistema di relazione tra soggetti protagonisti della dinamica e della rappresentanza sociale centrato su regole liberamente condivise tra le parti
Sulla partecipazione dei lavoratori al conseguimento degli obiettivi di efficienza dei di produttività
Nelle imprese come nei servizi come nella pubblica amministrazione nella consapevolezza che efficienza e produttività non sono in antitesi con la contrattazione anzi
Costituiscono gli elementi trainanti di una contrattazione che vogliamo rilanciare a livello di azienda e di territorio
L'evoluzione tecnologica e industriale interconnessa con i percorsi di emancipazione sociale che hanno coinvolto il mondo del lavoro rende ormai superato il vecchio modello di produzione
Basato sulla rigida separazione dei fattori della produzione da un lato il lavoro dall'altra il capitale
Oggi c'è un nuovo fattore che può generare la diversità della qualità del prodotto delle fortune aziendali cioè la conoscenza che sempre più spesso patrimonio del soggetto lavoratore
Il che fa a sostenere che la proprietà dei mezzi fondamentale di produzione non è più solo appannaggio degli imprenditori ma diventa parte essenziale anche dell'attività lavorativa e cioè del lavoratore
Sono saltati i vecchi paradigmi dei rapporti all'interno dei luoghi di lavoro
Dove se esistono
Come esistono diversità di interessi nella distribuzione del reddito se esistono come esistono ruoli e responsabilità diversi
Centa mente non ha più senso l'antagonismo degli atti degli obiettivi che non solo inutile ma rischia di essere dannoso
Mentre va estesa la logica partecipativa che già oggi trova espressione efficace nella bilateralità e che diventa una parte importante per un rinnovato sistema produttiva e una rinnovata funzione economica e sociale
Che ponga al centro il valore del lavoro e la centralità del cosiddetto capitale umano cioè della persona
E sempre più diventa attuale l'esigenza di porre in connessione quanto stabilito nelle singole realtà aziendali orari flessibilità gestione del tempo lavorativo
Con quello che i contesti istituzionale che si va delineando sul territorio con l'affermazione del cosiddetto federalismo
è un processo sociale che va Rivetta Rizzati arricchito con contenuti e strumenti operativi capace di coinvolgere un ampio ventaglio di energie sociali di suscitare in concreto interesse nelle forze economiche e sociali
La contrattazione decentrata può contribuire a disegnare nuovi equilibri sociali e nuove dinamiche relazionali che possono avere come approda auspicabile una pace sociale matura e consapevole
Fondata sulla dignità del lavoro della persona sulla giusta retribuzione sulla valorizzazione del merito capace di affrontare
Quelli che sono
I fenomeni che oggi stanno caratterizzando anche la società italiana
L'ampliamento delle aree del cosiddetto lavoro povero scarsamente retribuito l'aumentarle delle esigenze di flessibilità
La dimensione della occupazione femminile con tutto quello che comporta dal punto di vista della vita familiare
Il costante invecchiamento della popolazione
Questo insieme di fenomeni sesso saliti alla ribalta delle nostre società ha prodotto domande sociali sempre meno standardizzate sempre più personalizzate
La famiglia così come oggi non è in grado di soddisfarle se non in modo residuale e limitate
Si è fatto un gran discutere dei turni a Pomigliano ma ne dobbiamo anche porci il problema del cambiamento della vita che comporta l'adozione di quel tipo di turnistica poli emiliana in qualunque altra impresa che si trova nelle stesse condizioni
è singolare che si sia discusso solo dei turni ma non del cambiamento della vita
Per quegli operai e quelle operaie che sono coinvolte in quel processo destinato certamente a salvare
I posti di lavoro ma che deve evidentemente conoscere una mobilitazione sociale
Più ampi è lì che nasce il senso di una contrattazione anche territoriale che affronti quel tipo di dinamiche in termini positivi e perciò e per pre-CIPE attivi
Ciò implica la pratica costante continua della sussidiarietà
Valorizzare l'autonomia individuale per prevenire situazioni di disagio sociale
Questo
Io poi
Consegnerò una relazione perché stiamo in una dimensione europea e quindi
Come dire o ristretto molto niente il mio intervento è la mia credo che introduzione ma questo comporta un per noi per la UIL un processo innovativo
Per una nuova confederali tale un nuovo moderno riformismo confederali età che va declinata come come processo progettuale che vuole sconfiggere gli egoismi corporativi e le rivendicazioni particolarismo
Moderno riformista
Perché pensiamo che debba saper coniugare gli interessi delle imprese con quelle dei lavoratori quello delle pubbliche amministrazioni con quelli dell'utenza
Noi dobbiamo cambiare il nostro modo di rapportarci ai problemi una vertenza una rivendicazione non solo solo un'istanza isolata ma devono diventare una vertenza una rivendicazione di tutta la confederazione
Per queste abbiamo lanciato
Una SAL nostro congresso la sfida riformista
Lungi dall'essere un inutile rimpianto del passato vuole raccogliere il meglio della tradizione riformista e proporre al Paese un'assunzione diretta di responsabilità per un cambiamento radicale di di prospettiva e in questa ottica
Deve essere letto il confronto che si aprirà
Con le parti sociali non un incontro tra i tanti
Ma una sfida per cambiare questo Paese in meglio e chiameremo tutti a verificare se si vuole andare avanti guardando al futuro o si sta fermi saldamente era
Radicati nel secolo nel secolo passato
Da questo punto di vista noi ribadiamo la nostra natura di sindacato libero da visioni ideologiche dogmatica siamo un soggetto collettivo che pone al centro della sua iniziativa la piena valorizzazione della persona
E la possibilità che realizzi concretamente le proprie aspirazioni i propri progetti esistenziali
Per noi ogni lavoratore un'identità unica e irripetibile e non una morso individualità in attesa di essere il regime intatte dissolte mondi indistinto processo di massificazione
Non siamo interessati formalismi giuridici alle procedure capziose
Che finiscono per rappresentare il lavoratore non come un soggetto meritevole di tutela ma come una persona impedite limitata nelle sue facoltà razionali
Di compiere scelte consapevoli noi puntiamo sulla consapevolezza del lavoratore quando diciamo valore al lavoro vuol dire anche dare valore
Alla dignità e alla capacità di scelta dei singoli e delle persone ogni lavoratore deve poter esprimere liberamente il proprio potenziale
In un contesto in cui agiscono diverse
Diverse variabili
In cui le novità introdotte nella vita sociale nella vita della città soprattutto perché a particolari esigenze debbano essere a contate collettivamente nella capacità cioè del sindacato di essere un soggetto collettivo in cui però la persona
Può far valere le proprie ragioni la propria individui tua il proprio merito non
Una sorta di soldatino
Massi ficcato
I tempi delle città con le esigenze di flessibilità creando servizi di sostegno armonizzando i tempi di vita di lavoro
Sono le sfide su cui noi dovremmo saper confrontarci e affrontare i problemi di una contrattazione anche di secondo livello i lavoratori sono persone mature responsabili in grado di operare scelte consapevoli direttamente con le aziende
Si parla tanto di fine del fordismo la fine del fordismo non coincide forse con il paradigma sociale produttivo che pone al centro la sua iniziativa le tematiche della soggettività nei consumi e nei modi di produrre
E della centralità della persona nel disporre e nell'organizzare la propria esistenza
Oppure dovremmo preferire il più rassicurante sistema in cui tutto era standardizzate domo prorogato ma sicuramente meno libero
Alcune considerazioni finali a questo punto si impongono viviamo in uno dei momenti più delicati della storia repubblicana la qualità dell'offerta politica allontana oggi un gran numero di cittadini dalla partecipazione attiva
Tant'è che le forme di astensione negli ultimi anni sono notevolmente aumentate e con esse il senso di sfiducia
E questo avviene nel quadro di una situazione in cui i nodi strutturali del nostro Paese sono tutt'altro che risolti dalla bassa produttività le emergenze rappresentate dalla disoccupazione giovanile e al permanere di vaste aree di lavoro sommerso
Il sindacato può rilanciare la crescita complessiva della società italiana e ridare un senso diverso ed originale a termini come democrazia e partecipazione
Praticando le diffondendo le quadri quotidianamente in ogni luogo
Dalle aziende alle realtà territoriali dei servizi alla pubblica amministrazione attraverso il coinvolgimento e l'inclusione di ciascuno e di tutti e con un senso alto e nobile del significato di comunità nazionale
Sarà questa la cifra dell'agire della UIL e la misura della qualità dei rapporti
Noi non escludiamo nessuno
Ma noi vogliamo andare avanti e non ci fermeremo
In un'epoca in cui non si fanno più sogni collettivi ma solo sogni individuali il compito del sindacato è diventato molto più complesso portare a sintesi miliardi migliaia di sogni
Mentre l'ideologia e non le idealità ride vanno definitivamente estromesse dal mondo del lavoro insieme alla tentazione di surrogare la politica come purtroppo alcune organizzazioni ancora continuano
A praticare di assoluto valore potenzialmente unificanti rimangono il valore della persona e del lavoro
Su tutto questo si muoverà la UIL
Lancerà tutti in primo luogo a se stessa la sfida per un nuovo riformismo sociale che la naturale evoluzione di quell'idea di sinistra sociale dalle radici laiche socialiste che c'era caratterizzato
Che dovrà mutuare da quelle del passato i valori la libertà l'uguaglianza la seduta aperta
E la centralità della persona umana della sua identità sociale e politica a partire dal lavoro nel suo rapporto con il mercato
Sappiamo cosa studiare cosa fare per cambiare e cosa sperare e quindi cari amici etere amiche care compagne e cari compagni abbiamo un futuro grazie
Grazie a Paolo
Proprio parlando al nostro futuro volevo ricordare appunto che oggi c'è la manifestazione a Bruxelles dove c'è una nostra folta delegazione
Chiede al mente si unisce a questa nostra iniziativa per parlare di cose concrete per cambiare futuro
Fare un governo politico dall'Europa servirà all'Europa governare bene questo Paese e interagire fra le forze sociali sarà importante per il nostro futuro noi oggi qui abbiamo segretari confederali nazionale ci vieta di Conte da territoriale abbiamo i segretari
Di tutte le categorie abbiamo i giovani e i pensionati e hanno
Tocca dare le risposte giuste per avere un futuro migliore
Prima di abbassare alla
Tavola rotonda per ragioni anche di impegni diamo la parola a Presidente della Federmeccanica
Pierluigi Ceccardi che interverrà perché poi ci ha una riunione con i sindacati di categoria e cercare di fare gli accordi che abbiamo in essere fatti è io larga bere alla presidenza per l'intervento
Signori buongiorno
Grazie di cuore per avermi invitato
Il convegno odierno
Si svolge a pochi giorni di distanza da quello di Confindustria ha tenuto a Genova
Dedicato alla materia delle relazioni industriali significativamente intitolato occupazione e competitività
Quelle diceva Ofanto ha voluto essere un convegno finalizzato
A mettere a fuoco le proposte di Confindustria in una prospettiva di continuità nell'azione di riforma del sistema delle relazioni industriali
Del mercato del lavoro e della legislazione del lavoro
Processo riformatore che deve tenere sempre al centro dell'attenzione la persona
Ma che non può prescindere dal contribuire alla crescita della competitività del nostro apparato produttivo
Senza la quale
Non ci sono lo sviluppo ed occupazione e ogni discorso sul lavoro rischia di essere puramente retorico in quanto privo di oggetti
Il lavoro come mezzo di produzione di ricchezza e benessere individuale ma anche come veicolo di integrazione appartenenze valorizzazione sociale
E in definitiva come fattore essenziale di sviluppo umano non può prescindere dalla capacità delle imprese di stare sul mercato
E di reggere la tremenda forza d'urto che la competizione del sul mercato mondiale oggi sprigiona
La realtà che abbiamo conosciuto fino a qualche tempo fa
Caratterizzata da mercati interni da tecnologia stabili e durevoli da assetti organizzativi e produttivi ancora fortemente segnati dal forte i Lori ritmo
Ha lasciato il campo alla competizione globale
E ad un'organizzazione della produzione che deve essere dotate di capacità di rapido adattamento all'innovazione tecnologica e che deve essere flessibile tempestiva
Nella risposta ai repentini mutamenti della domanda e del mercato
La novità
Che lo scenario economico e sociale Cipa proponendo hanno aperto una prospettiva diversa ed impresso una straordinaria c'è l'orazione alla voracità del cambiamento che richiedono un nuovo modo di lavorare
E nuovi rapporti tra l'organizzazione di rappresentanza del lavoro e l'impresa
In questo contesto
Se non vogliamo essere messi emerge della competizione globale
C'è bisogno che molte delle contrapposizioni che hanno caratterizzato il nostro recente passato lascino il passo a un reale spirito di collaborazione
Come è stato detto a Genova con un appello rivolto a tutti gli attori politici e sociali
C'è bisogno di assumere insieme l'obiettivo di realizzare sui temi del lavoro concrete convergenze per la crescita la competitività l'occupazione
Quello che è stato definito appunto patto di convergenza
Esiste dunque un filo rosso che congiunge l'iniziativa di Genova con la vostra iniziativa le relazioni industriali per far crescere l'occupazione e realizzare lo sviluppo umano
Le relazioni industriali possano
E debbano essere al servizio dello sviluppo umano a partire dalla loro capacità di essere funzionali alla crescente e all'occupazione
E quindi di contribuire alla competitività delle imprese per sostenerne lo sviluppo
Quando la crisi ca travolto l'economia mondiale dalla quale siamo faticosamente uscendo ma che non abbiamo ancora superata sarà la nostra spalle
E ci troveremo di fronte a uno scenario dell'economia mondiale molto diverso da quello che c'era
In precedenza
Mentre in Europa e in particolare in Italia stiamo facendo i conti per capire quanti anni saranno necessari a recuperare i livelli di reddito precedenti la crisi
Cina ed India tra il due mila otto il due mila undici il quadriennio più mi ero dal dopoguerra metteranno a scene una crescita di circa quaranta punti percentuali
A Genova è stato detto che non siamo semplicemente alla fine di un ciclo economico ma c'è un modello di sviluppo si è esaurito
Che quando ci sarà depositata la polvere sollevata dalla crisi spente Remo a riconoscere il panorama intorno a noi
Tra questi messaggi scontano un po'di enfasi comunicativa ma certo il cambiamento in atto e profondo e violento
Di tutto questo coloro che hanno il compito di gestire il sistema delle relazioni industriali hanno sufficiente consapevolezza
Le parti sociali stanno svolgendo in modo adeguato il loro ruolo di governo delle relazioni di lavoro in un'ottica di cambiamento e adattamento alle nuove condizioni
Io credo
Che in quest'ultimo biennio siano stati compiuti importanti passi in avanti
E la gravità della crisi ha probabilmente aiutato a maturare una nuova consapevolezza della situazione
Tuttavia
Resistono ampie zone di resistenza al cambiamento e nel mio settore quello metalmeccanico operano le componenti più radicali e ostili all'innovazione
Abbarbicato una concessione delle relazioni sindacali come strumento di tre di contrapposizione del lavoro al capitale la lotta di classe
Che è legge la difesa del contratto nazionale di lavoro così come a simbolo dell'opposizione ogni possibilità di cambiamento e innovazione
Ora
Per quanto possa suonare tranchant
Il ruolo svolto dal contratto nazionale quale produttore di uniformità normative inderogabili e valide per tutte le aziende per tutti i lavoratori appartenente alla categoria
Al di là delle diverse specificità situazione esigenze
Molta sempre più i suoi limiti sia nei confronti delle imprese che delle persone che vi lavorano
Se si vuole realmente salvaguardare l'esistenza del contratto nazionale di lavoro riconoscendolo e lucidità e noi siamo fra quelli bisogna avere la forza il coraggio di renderlo coerente
E compatibile con la trasformazione che il mondo della produzione del lavoro sta vivendo
L'accordo quadro del ventidue gennaio scorso seguito all'accordo interconfederale del quindici aprile
Con il quale sono state ridefinite ruolo e funzioni all'interno il riequilibrio del sistema a favore del Di Bello decentrato
E sicuramente un risultato importante
La scelta modernizzata dice che le organizzazioni datoriali dei lavoratori hanno compiuto e quella di mantenere al contratto nazionale un ruolo di governo delle relazioni contrattuali
E di garanzia generale che si attua anche mediante l'attribuzione al caso del disciplinare con la storia dei due livelli di contrattazione
E di favorire
Lo sviluppo della contrattazione aziendale dove maggiore e la vicinanza al lavoro concretamente realizzato
Affinché questo riequilibrio a favore dell'azienda abbia successo e necessario mettere in campo anche strumenti di natura extra negoziale
A tal fine è particolarmente significativo l'incentivo costituito dal favore fiscale e contributivo riservato alla retribuzione aziendale
Su questo punto non posso non sottolineare l'importanza delle decisioni recentemente assunte in materia dei ministri del lavoro e dell'economia
Che va dato al e va dato atto al Ministro Sacconi di aver mantenuto la barra ferma lungo la rotta intrapresa anche in mare tempestosi quali quelli che ci troviamo a navigare
Una rotta che vuole approdare a un sistema di relazioni industriali caratterizzato da rapporti tra le parti di tipo partecipativo e cooperativo
Dove il conflitto sia veramente ha relegato
Ha un ruolo di ultima istanza
In grado di accompagnare sostenere il cambio di prospettiva che oggi deve caratterizzare il rapporto tra capitale e lavoro attraverso la valorizzazione del lavoro nell'impresa
Una rotta che noi condividiamo e vogliamo sostenere
Infatti
La trasformazione dell'ordine sono del lavoro dell'impresa possa fordista e la necessità di fronteggiare le nuove pressioni competitive
Dovute alla globalizzazione impongano l'adozione di regole meno standardizzate per il raggiungimento di obiettivi flessibili e di logiche di gestione più cooperative che riconoscono il valore delle persone
E delle loro capacità professionali
L'impresa moderna è innanzitutto una comunità di persone
Riconosce le diverse capacità dei lavoratori stimolare la loro iniziativa cooperazione accresce la loro professionalità non significa solo sostenere la produttività dell'azienda
Ma anche dare valore alla singola persona e al suo lavoro
Le nuove tecnologie
E le moderne forme di organizzazione produttive del lavoro hanno profondamente cambiato il modo di lavorare e anche il rapporto del lavoratore con il proprio lavoro
C'è molta più autonomia discrezionalità spazio all'iniziativa rispetto alla modalità delle prestazioni fortemente segmentate standardizzate che prevaleva ora in un passato ancora recente
Questo fa sì che ogni lavoratore a modo di meglio esprime la propria individualità e le proprie capacità che devono poter essere riconosciute e premiate
è il tema del merito individuale che non può essere affrontato con i tradizionali strumenti della contrattazione collettiva la quale quindi non può pretendere di esaurire tutti gli spazi normativi e salariali
Di cui l'azienda dispone
Oggi
Il sistema economico si sta presentando una realtà nuova e molto diverso da quella vissuta nel precedente cinquantennio
Non è un caso c'è una parte importante del riassetto delle industrie mondana mondiale si sta giocando oltre che su un ruolo non semplicemente regolatore della politica sul rapporto dell'impresa con il lavoro
E le sue organizzazioni rappresentative
I cambiamenti di cui stiamo assumendo nel settore dell'auto motti fa a livello mondiale sono paradigmatico
In un contesto competitivo instabile come l'attuale la questione della quantità e della flessibilità degli orari di lavoro e centrale infine della compatibilità dell'industria così come è essenziale
Poter disporre di strumenti in grado di dare efficacia e certezza agli accordi sottoscritti
Il duro scontro che si è consumato a Pomigliano costituisce una rappresentazione efficace di questa realtà da un lato le richieste dell'azienda
Che offra quel territorio martoriato dalla criminalità dal lavoro nero una prospettiva di crescita industriale e occupazionale mediando mediante nuovi investimenti e prodotti
E dall'altro
Un'organizzazione sindacale la FIOM
Che pur di non confrontarsi sul merito delle richieste aziendali ricorre a vie di fuga sostenute da assistere gli argomenti contro l'attentato i diritti dei lavoratori o addirittura alla Costituzione
Ma queste posizioni
Mostrano la corda e a pomeridiano pur con l'opposizione della FIOM l'accordo della gestione degli orari e degli strumenti sanzionatori in caso di inadempimento
Degli impegni assunti è stato possibile grazie all'assunzione di responsabilità della Fin de L'Ulivo ma anche di Fismic e di UGL e delle RSU aziendali
E soprattutto con il consenso di un'ampia maggioranza dei lavoratori che si sono espressi attraverso il voto sull'accordo
Forse
Ma non forse Rocco Palombella che di quell'accordo è uno dei principali artefici vorrà dare qualche informazione in più sulla vicenda
Io
Mi limito a richiamare il fatto che nonostante l'accordo
Goda di ampia condivisione la sua concreta attuazione rischia di essere perennemente sotto scatto a causa di un sistema di regole sulle quali non entro
Non entro gli elementi tecnici che ne minaccia l'esecuzione
In questi giorni nella trattativa aperta a livello nazionale stiamo discutendo anche di questo inquadrando la questione Pomigliano in un'ottica di sistema
L'accordo intorno confederale del quindici aprile due mila nove e quanto definito con le successivo contratto nazionale di categoria ci consentano di dare una risposta positiva alle questioni poste da quell'accordo
Proprio perché la questione della cosiddetta derogabilità di questa o quella clausola del contratto nazionale è stata assunta tre punti qualificanti del nuovo sistema di regole
Proprio mentre siamo qui impegnati in questo convegno
è incorso in un incontro tra Federmeccanica FIM UILM che potrebbe mettere un punto fermo circa la facoltà riconosciute soggette negoziali di definire accordi modificativi del contratto nazionale di lavoro
Ciò sarà consentito in presenza di determinate condizioni e attraverso l'applicazione di una specifica procedura che offre le più ampie garanzie di condivisione
E che quindi
è in grado di impedire comportamenti abusivi in quanto prevede l'accordo ed è parte realizzato a tutti e tre i livelli coinvolti aziendale e territoriale e nazionale
Ma non è solo questo l'argomento di confronto aperto in un'attuazione del contratto collettivo di categoria in quanto a seguire dovremmo attivare la Commissione per l'individuazione di normative specifiche per il comparto
A partire dall'auto e poi dovremmo affrontare la questione dell'esigibilità delle norme contrattuali anche attraverso la regolazione dell'istituto della conciliazione dell'arbitrato
Dovremo infine portare a compimento la specializzazione dei due livelli
Che i due livelli di contrattazione nazionale ed aziendale attraverso l'identificazione delle materie negoziare attribuita a ciascuno dei due livelli
Creando così presupposti più efficaci per l'effettiva applicabilità applicabilità del principio ne bis in idem
Che impedisce di negoziare a più livelli sullo stesso argomento
Non si vede come si vede un percorso impegnativo che però continuiamo contiamo di condurre a buon fine dell'interesse delle imprese e dei lavoratori
Non posso concludere senza aver richiamato le questioni che forse più rispondono al tema generale di questo convegno e che attengono
Alle politiche di tutele e di crescita della persona
La previdenza complementare complementare e la formazione sono due ambiti di attività nei quali il nostro settore e già impegnato e anche con successo
Ora
Con la creazione di un ente bilaterale di categoria ci stiamo confrontando su come dare organicità e dare vita al tre forme di realizzazione del cosiddetto uguale far contrattuale
Che attraverso l'impegno diretto dei lavoratori delle imprese offra livelli sempre più elevati di servizio assistenza e crescita delle persone che presto la loro opera nel settore metalmeccanico
Ciò che conta
Per poter produrre risultati utili e a bere lo spirito giusto nell'affrontare i problemi
Non farsi è condizionata da preconcetti e ideologie ma guardare alla concretezza delle questioni avendo sempre fermo un principio principio che è un valore a guida delle nostre azioni
Prima di tutto
La persona prima di tutto grazie
Grazie al Presidente della Federmeccanica egli possa uguale augurare un buon accordo assieme nostri segretario della UIL meno spero quella della fibra ridurre buon lavoro grazie
Diamo adesso la parola
Prima poi di iniziare la tavola rotonda a Gianni De Michelis che ci parlerà dell'Italia della competizione globale
Vengono
Innanzitutto io devo chiedervi scusa perché non ho potuto essere qua all'inizio di questo convegno perché appunto come diceva Paolo questa mattina mi sono svegliato a Londra sono riuscita arrivare fortunosamente più o meno in tempo
Per farmi perdonare farà un discorso molto schematico molto breve
Per assolvendo al compito che mi è stato affidato che è quello di collocare le questioni che stiamo discutendo in questo convegno nel contesto
Del mondo nel contesto della nuova competizione che ormai e avvenute avviene avverrà a livello globale
Non occorre un non occorrono molte parole per sottolineare l'attenzione di tutti anche di più disattenti sul fatto che nel corso degli ultimi vent'anni come conseguenza
Del passaggio epocale rappresentato dalla fine della guerra fredda della fine di un certo ordine mondiale
Il mondo la configurazione del mondo è cambiata profondamente
Profondamente irreversibilmente la prima conseguenza di questo cambiamento di questa configurazione del mondo il mondo ormai
Irreversibilmente multipolare organizzato
In una serie di aree molto vaste diciamo così che rappresentano non solo territori ma soprattutto comunità umane
La competizione tra queste aree cambiata completamente
E sono cambiate completamente le regole di questa convenzione e naturalmente questo cambia anche all'interno delle singole situazioni nazionali
Le relazioni sociale relazioni o male le azioni politiche e quindi anche le relazioni industriali
E naturalmente il problema per
Ogni comunità umana potremmo metterlo a livello europeo invece che italiano ma non cambierebbe molto la cosa è quella di come riuscire in questo contesto
A a ridurre i rischi di diciamo così per il prossimo per il proprio futuro e naturalmente cercare di sfruttare nelle nuove situazione gli eventuali vantaggio il punti di vantaggio che ogni comunità può pensare di avere a disposizione
Naturalmente questo è un problema molto grosso perché
Naturalmente in questo cambiamento di configurazione
Una nuova una serie di nuovi attori di nuovi protagonisti pensiamo non solo la Cina ma tutta l'Asia dell'Est non solo all'India ma tutta l'Asia del Sud
Non solo al Brasile ma tutta l'America latina sono entrati prepotentemente diciamo della competizione siccome alla fine
Il risultato della competizione significa dividere su una torta che alla fine
Sempre rappresentata dal medesimo numero cento la maggior competitività alla maggiore aggressività rappresentata da altri sistemi umani
Sociali economici significa che c'è il rischio
Che diciamo coloro che avevano un vantaggio fino alla passino al passato possano rimetterci di questo vantaggio
E quindi il problema per ciascuna Comunità
E naturalmente
Questo riguarda soprattutto un aspetto cioè della produzione della ricchezza attraverso attraverso il lavoro il problema di ciascuna comunità e come riuscire a
Difendersi dai rischi della accresciuta competitività altrui e riuscire in qualche maniera trovare nuovi modi per sfruttare le proprie eventuali vantaggi di competitività
Ora questo un discorso lungo è un discorso che è in me in questo Paese e soprattutto le classi dirigenti e soprattutto le classi
Dirigenti politiche fanno molto poco distratte di altri da altri problemi come vediamo ogni giorno
E però potremmo dirlo sin da ridurre lo sinteticamente in questo modo
Il problema per un Paese come l'Italia in generale per l'Europa è quella di considerare quali sono
I cosiddetti vantaggi competitivi oggettivi che sono a nostra disposizione
Di solito i vantaggi competitivi aggettivi sono legati a tre cose alla dotazione di risorse naturali che un certo territorio e quindi una certa comunità hanno a disposizione
Il problema della loro geografia quindi della delle conseguenze positive o negative che deriva dalla loro collocazione nel quadro
Del pianeta
La terza cosa la con le conseguenze della propria storia che sono un qualcosa
Di non modificabile perché evidentemente
Legato a quello che è già avvenuto perché non può essere non può essere modificato ebbene l'Italia serio solo si riflette
Avrebbe grossi compro vantaggi competitivi oggettivi
Dal punto di vista della storia della geografia e non ne ha dal punto di vista delle risorse naturali per questa ragione devi inevitabilmente puntare su quella che è comunque una risorsa
Naturale diciamo così che è il proprio capitale umano e quindi in modo migliore di usare il proprio capitale umano
Dovrebbe essere come si può dire l'obiettivo principale dell'azione dell'intero non solo della politica non solo delle istituzioni ma dell'intero sistema Paese
E naturalmente anche qui sempre per essere molto sintetico e andare a sciabolate
Il problema del del miglioro utilizzazione del miglior sfruttamento usiamo pure questo termine del nostro capitale umano che comprende anche in parte il nostro passato perché evidentemente
Come si può dire connaturato all'essere italiani c'è la storia c'è una una sorta di DNA
Che rappresenta il risultato accumulato di processi storici e culturali molto molto profondi
Ecco
Il ovviamente il modo migliore di utilizzare questo capitale umano è quello
Di dedicare maggiore attenzione alle strutture educative alle strutture formative e alla ricerca
E però oltre a questo oltre a questo e questa è la cosa su cui io vorrei sottolineare su cui vorrei attirare la vostra attenzione
Vi è anche qualcosa che nel nuovo contesto nel nuovo contesto della nuova competizione globale dell'evoluzione del mondo è diventato molto importante
Cioè
Il ruolo che hanno le comunità umane nella loro autogestione nella loro capacità come si può dire di autorganizzarsi nonché a prescindere ma al al di là
E
Accanto alle istituzioni cioè nel mondo di oggi in un mondo in cui
Il numero di unanimi non solo è aumentato enormemente oggi parliamo di sei virgola nove miliardi di umani
Dobbiamo fare i conti col fatto che nei prossimi trent'anni
Diventeranno otto o nove questi miliardi domani ma non solo ma alla quota di questi unanime il cui numero si è aumentato così annualmente che sono in qualche modo in grado
Di come si può dire far pesare la loro volontà di costruire il proprio destino di essere
Faber sue quisque fortune
Aumentato enormemente rispetto al passato anche recente
Quando noi guardiamo alla Cina diciamo che sono un miliardo e quattrocento milioni ma soprattutto non ci rendiamo conto del fatto che negli ultimi trent'anni grazie
Al scelte politiche sociali che hanno fatto un Paese in cui per cinque mila anni il novantacinque per cento
Degli abitanti non hanno ma
Potuto esprimere un un ruolo
La storia di quel Paese è stato fatto dal cinque per cento di coloro che sono
Via via vissuti diciamo così e per tutti gli altri
E la scelta è stata molto semplice però morire di fame o semplicemente sfangare la cioè vivere alla loro esistenza attaccati erano zolla di terra senza potere minimamente come si può dire esercita
Esercitare una volontà una volontà politica bene oggi non solo in Cina
Perché questa è la ragione principale del esplosione diciamo cinese
Ma in tutto il mondo la quantità di umani la percentuale di umani che sono in grado in qualche maniera
Di
Essere Fabbri del proprio destino aumentate normalmente aumenterà ancora e quindi noi avremo una situazione in cui non solo occorrerà molta più democrazia
Ma dovremo per ripensare anche il funzionamento delle nostre istituzioni
L'idea
Un po'ottocentesca delle istituzioni in grado dello Stato o dello Stato con tutte le sue articolazioni in grado di risolvere tutti i problemi per i cittadini non funziona più non funziona più e questo non è un discorso di destra o di sinistra è semplicemente una presa d'atto di un'evoluzione legata dei fattori a dei fattori oggettivi
E da questo punto di vista
Il problema
Soprattutto per un Paese come l'Italia che ripeto è meno dotato di risorse naturali deve far conto sulla sulla
Proprio dotazione di capitale umano
è il modo di organizzare diciamo così
Questa auto auto possibilità di regolarsi auto pubbliche possibilità agli ritrarsi diventa veramente decisivo
Ecco la ragione per la quale io ho molto apprezzato
Recenti uscite del
Nel nostro amico e compagno Maurizio Sacconi del Ministro Sacconi
Quando ha parlato
Credo in
Evidente come si può dire contrapposizione il concetto di Big government della big society della grande società rispetto al grande al grande Governo
Ecco perché io ritengo temi concetto come sussidiarietà dovrebbe diventare
Molto più come si può dire proprio e compreso da ciascuno da ciascuno di noi ecco perché ritengo che il soprattutto tra l'altro tenendo conto anche non solo dei punti di forza dell'Italia ma anche dei propri punti deboli
Ecco io ritengo che l'obiettivo certo utile e importante di far funzionare meglio le istituzioni di fare le cosiddette riforme
Costituzionali e istituzionali Goria
Sia una sola parte una parte solo della risposta al problema e probabilmente nemmeno non dico la più importante ma nel e non quella che può venire prima in un eventuale diciamo così indicazione di priorità soprattutto temporali
E penso che un'azione
Dal basso un'azione
Di autorganizzazione un'azione di sussidiarietà intelligente in varie direzioni sia la cosa decisiva è necessaria che in questo Paese si potrebbe davvero fare
Nei tempi utili e necessari e quindi non nel tempo medio-lungo mare in tempi brevi che vengono richiesti dalla competizione per appunto per l'appunto globale
In questa direzione da questo punto di vista qui non spetta a me dirlo
Spetta a voi ho sentito prima l'intervento del Presidente Federmeccanica o sentiremo
Gli interventi di molti compagni delle del sindacato bene il settore delle relazioni industriali e probabilmente il settore principale in cui da qui da subito si può dare un contributo decisivo per il recupero di competitività o addirittura per un rilancio della competitività
Della produzione della produzione del nostro nel nostro Paese e da questo punto di vista quello che è stato sentito quello che ovviamente
Abbiamo seguito nel corso di questi mesi riguardante il caso di Pomigliano che la FIAT ma in generale il caso
Della né dell'evoluzione del settore delle relazioni industriali ma esattamente nella direzione giusta ma esattamente del fiore giusta oggi non solo per ragioni come si può dire
A temporali vi del modo in cui si può concepire la funzione del sindacato la funzione del movimento organizzato nella nota oggi in questa fase storica oggi di fronte a questa competizione che inevitabilmente
Ci impone di considerare il funzionamento degli interi sistemi
Umani e sociali ovviamente politici
Nel confronto degli altri sistemi oggi una scelta di questo tipo diventa veramente decisiva e diventa importante non solo
Per le carte diciamo per quei gruppi di persone in sé
Quale sorte e lavoratori manager gli imprenditori e così via ma diventa importante
Per l'intero Paese che ovviamente il cui destino il cui futuro
Soprattutto il futuro delle giovani generazioni dipende dalla capacità di rimanere competitivi dipende dalla capacità di difendere la propria quota di ricchezza pro vota sul sul totale mondiale e quindi dipende anche e soprattutto dalla capacità di cogliere questo punto è che
Se
Stiamo attenti e chiudo su questo
Ci accorgeremmo
Che questo tipo di ragionamento in maniere diverse ovviamente declinati in maniera diversa è in corso praticamente in tutti i Paesi in corso in tutti i sistemi umani
Compresi quelli compresi quelli che apparentemente sembrano come si può dire meno interessati o comunque che
Possono godere di punti di vantaggio tale da potere non preoccuparsi di questo tipo di di riflessioni
Se voi guardate la discussione
Se si sta aprendo in Cina in queste in queste settimane
Vedete non sono una discussione diciamo così sul terreno politico nella direzione
Del
Della Mea della possibilità di mutuare molti aspetti diciamo così del dell'evoluzione in questo su questo terreno che è avvenuta decenni prima in Europa ma vedete addirittura una discussione filosofica
Confuciani contro tavoli visti come altre volte è avvenuto nella storia della Cina in cui il recupero del ruolo detta un ritmo è proprio il recupero
Del diciamo di un modello che invece di essere top down come modello confuciano ma cerca di esprimere le emerge delle comunità umane dal dal dal basso esattamente la funzione che il terrorismo ha avuto
Verrà molti secoli della storia culturale di quel di quell'importante di quell'importante Paese bene una riflessione di questo tipo quindi diventa centrale una discussione di questo tipo diventa centrale diventano centrali molto di più di quanto non può potrebbe non apparire diciamo così problemi e questioni come quelle che il sindacato si trova ad affrontare concretamente proprio attorno alle questioni che discutiamo in questo seminario grazie
Grazie a Gianni De Michelis che ha spaziato sulla globalizzazione
E in particolare con riferimento alla Cina forse guardava spesso a me perché ciò gli occhi a mandorla però o
Il vero problema che abbiamo oggi nel Paese che è l'unica integrazione che si sta facendo è solo sul morti sul lavoro perché ri vuoi non regolarmente
Lavoratori cinesi neri
Sudamericani evito di anni invece noi dovremmo parlare di una globalizzazione più banali di un'integrazione che sia sullo prospettive dello sviluppo e del lavoro adesso
Passiamo alla fase per la tavola rotonda
Chiamerei per farsi micro formare
Michele Tiraboschi
Burnett o Boco dell'autobus
Bruno Di Cola del lavoro il Congo Michel Martone professore nostro caro amico
Rocco Palombella dei metalmeccanici Stefano partisse dall'altra natura Francesco De volto ad acconto e commercio
Potete vedere IRAP i microfoni date sopra di rimettono potrebbe micro formare al
Al pediatrico a Michele Tiraboschi va conduzione della Doha
Dopo questa tavola rotonda avremo l'intervento Ministro del lavoro per le conclusioni di Luigi Angeletti
Buona continuazione
No no
Sì buongiorno a tutti
Il mio compito è di fare da raccordo fra le relazioni introduttive chiamo già posto tutti i temi poi gli interventi conclusivi del Ministro Sacconi
Ed è il vostro Segretario
Angeletti voglio essere molto essenziale il mio compito di coordinamento di condurre quindi non introdurrò al tema lascerò al professor Martone il compito di chiudere gli interventi con una riflessione complessiva
Essere essenziali significa individuare i temi metodo e tempi
I temi sono quelli introdotti dalle relazioni sono i temi di cui discutiamo
Da molto tempo i temi della competitività della produttività del valore del lavoro che poi si declina qua anche in discorsi molto tecnici sugli assetti contrattuali sulle regole sulla rappresentanza sulle deroghe contrattuali
Il metodo e chiaramente quello che chiedo ai nostri relatori molto franco molto semplice essenziale anche
Loro parlare chiaro come hanno parlato Paolo Pirani e come ha parlato Stefania Craxi andando al cuore
Della problema il tema di fondo è chiaro le relazioni industriali
Servono allo sviluppo della persona la completa oppure non servono a questo un tema non scontato non a caso in ambienti di Confindustria proprio l'altro ieri si è detto che non servono a nulla
Oggi abbiamo sentito da ultimo Gianni De Michelis che invece sono un fattore centrale
E l'alta
Il tema non è tanto se le relazioni salì sono in sé buone o cattive quali tipo di relazioni industriali quindi il tema è le nuove relazioni industriali e come le relazioni industriali possono essere
Un elemento di sviluppo della persona qui contano molto i tempi lo sono i tempi della nostra discussione dieci minuti a testa ma anche i tempi della riforma i tempi del cambiamento
Stefania Craxi ci ha ricordato prima l'accordo di San Valentino mille novecentottantaquattro un accordo importante eppure ancora oggi noi discutiamo
Di tematiche che già un tempo sono state affrontate hanno dimostrato la necessità del cambiamento Stefano Parisi è stato protagonista di un accordo importantissimo a Milano nel due mila
Che ha lanciato una nuova stagione di relazioni industriali sul territorio legate alle logiche specifiche
Delle diverse aree del nostro Paese il commercio e ha fatto apripista delle intese molto importanti separate e poi di cucite quindi temi ci sono tutti
Io chiedo a voi di andare in maniera essenziale su queste tematiche partire da Rocco Palombella perché è stato
Chiamato in causa prima Thatcher tardi per darci qualche indicazione specifica sulle equità del suo settore la logica e meccanici comunicazioni commercio per Michel Martone chiuderà interventi grazie
Ma
Buongiorno a tutti io
Devo ringraziare
Soprattutto la UIL Stefania per aver organizzato
Convegno così importante in una giornata oserei dire sembra quasi fatta apposta
Noi oggi pomeriggio quindi alla fine di questa riunione
Io parteciperò ad un incontro
è quest'incontro verterà soprattutto sulla
La gestione dell'accordo interconfederale
è su il tema specifico e intese modificative al contratto nazionale di lavoro
Cosiddetta nel gergo comune le famose deroghe
Che cosa noi stiamo cercando di di fare faremo io mi auguro che oggi noi sottoscriveremo l'intesa un'intesa importante
Che avrà il compito così come ha fatto la UIL la Cisal
L'anno scorso
Di far rinnovare nel caso specifico ventinove contratti sono stati rinnovati dall'accordo interconfederale ventinove i contratti firmati unitariamente
L'ultimo in ordine di tempo è stato quello degli orafi la settimana scorsa ma nessuno ovviamente ne parla
L'unico che è stato fermato invece purtroppo solo con due sindacati o meglio senza la alla firma di un sindacato e quello dei metalmeccanici
Beh io penso che già questo rappresenta un primo elemento di di anomalia di novità
Oggi pomeriggio noi metteremo voglio dire come si suol dire daremo grande
A questo accordo sulla riforma del contratto cercando di stabilire
Un metodo
è cercando soprattutto di salvaguardare il contratto nazionale di lavoro perché
Il contratto nazionale di lavoro così come
è un contratto messo lì
Istituito firmato oltre quarant'anni ma anche da un punto di vista della sua applicazione crea una serie di di difficoltà
Il compito nostro di oggi è quella di stabilire quelle
Quegli accorgimenti quel tipo di interventi in grado di poter soddisfare i settori
è partita da un'esigenza e da una emergenza chi lo diceva l'accordo di Pomigliano
Però io ritengo che l'accordo di Pomigliano va guardato voglio dire in un contesto completamente diverso cioè vale
Va guardato nel senso che una grande impresa
Che decide di portare in Italia la produzione di
Trecento mila autovetture
E lo fa in una realtà come quella di Napoli
E chiedendo in modo libero al sindacato se c'è la disponibilità a produrre le autovetture e a cercare di eliminare quelli che possono essere gli ostacoli ha una produzione
A me sembrava una cosa scontata
Sembrava una cosa normalissima
Cioè c'è una operazione del genere normale nel senso innovativa ma normale da un punto di vista delle richieste
Il Paese però ha reagito ha reagito in modo scomposto
Non tanto i lavoratori quanto l'opinione pubblica io mi sarei aspettata una reazione di questa natura per esempio sullo stabilimento di Termini Imerese
Che è uno stabilimento destinata alla chiusura e che nessuno dice nulla mentre invece su uno stabilimento dove verranno salvaguardati quindici mila posti di lavoro in cambio di regole ben precise c'è stato una reazione completamente diverso
Ed allora oggi ritornando che cosa faremo
Stabiliremo intanto e io mi auguro che da oggi proprio approfittando scusate
Approfittando da questa platea io mi auguro che domani mattina tutti sabbia sappiano compiutamente quello che noi stiamo facendo
E ciò è non stiamo mettendo in discussione il contratto nazionale di lavoro gli stiamo dando invece un
Le gambe per poter sopravvivere eccome
Ristabilendo a livello territoriale la possibilità che i territori possono incontrarsi sulla base delle necessità che ci sono i settori erano realizzare intese specifiche
Su due fattispecie uno per quanto riguarda
Situazioni di crisi l'altro per quanto riguarda invece sviluppo
Quindi il territorio la contrattazione territoriale diventa l'elemento fondamentale quindi si discuterà a livello territoriale si raggiungeranno le intese poi queste intese verranno portate a livello nazionale
E le segreterie nazionali bagni invieranno ci sarà proprio scritto valide Ranno alle intese che si sono realizzati quindi una sorta di verifica se gli accordi realizzata di livello territoriale
Sono validi o meno
Fino ad oggi che cosa è successo diecimila nero per contratto nazionale di lavoro io ho cercato di chiedere una
Di fare una verifica su quanti da contratti di vero che sono state utilizzate dal non siamo in grado né noi né l'imprenditore nessuno è in grado di sapere unitariamente ovviamente
Ovviamente chi è più rappresentativo ne ha fatto più di tutte
Ovviamente non siamo in grado di sapere quanti sono gli enti quanti sono i contratti che sono stati deroga adesso noi cercheremo di mettere alla materia una regolamentazione cercando anche di allargare a tutte quelle impresa
Che in questo momento qui non hanno né un nome un cognome e nell'impresa ci sono i lavoratori che noi non rappresentiamo che sono la stragrande maggioranza dell'industria in Italia per cui noi cercheremo anche a quelle imprese di verificare come è possibile
Voglio dire tutelarli di fronte a problema
Senza voler spaziare molto io vorrei però concentrare visto che il tempo è tiranno relazioni industriali noi possiamo fare tutte le relazioni voglio dire possiamo intensificare le migliore relazione al mondo se non cresce un clima
All'interno del Paese
Che è di sostegno a quello che si viene realizzato noi non andremo da nessuna parte perché se l'accordo di Pomigliano verrà dipinto come un accordo che andrà anche a migliorato i diritti
Come l'accordo di Pomigliano verrà o come le intese che non andremo a far verranno diciamo trasferite connesse abbiamo fatto abbiamo distrutto il contratto questa cosa io la sento né di Gianni da quando abbiamo cominciato a firma gli accordi separati si diceva di distruzione del contratto contratto in vivo e invece no e grazie a noi continua a rappresentare milioni di lavoratori
Allora per questo io dico è importante domani come noi trasferiamo questa cosa perché noi
Siamo avendo voi purtroppo siamo sul fronte e la categoria più esposta ma per poter avere buone relazioni si tratta di vedere la politica e i cittadini
Io ho cercato di fare un'intervista fuori dalla
Dalla mischia a dire scusate ma secondo voi come è stato l'accordo di Pomigliano nel in tutta la società ma hanno risposto è stato un accordo eccezionale
Quando quelle stesse persone venivano chiamati in pubblico a dalla loro dichiarazione hanno detto che un accordo brutto
Allora io dico smettiamola
C'è di fronte a noi la politica si deve assumere le responsabilità il sindacato si deve nell'assumere le sue responsabilità e noi ce ne stiamo assumendo perché la posta in gioco è questa se è vero che noi vogliamo valorizzare i lavoratori le persone i cittadini i pensionati come si valorizzano il petto tutta questa queste società quelle persone di questa società creando ricchezze all'interno del nostro Paese prima salva qual tanti posti di lavoro secondo salvaguardando la retribuzione per poter salvaguardare i posti di lavoro e le retribuzioni non ci dobbiamo assumere le nostre responsabilità dobbiamo creare la ricchezza
I ragionamenti che stiamo facendo oggi sono anni luce me sono vecchi di trent'anni
Cioè noi trent'anni abbiamo avuto la capacità di iniziare a innovare a innovare sui sistemi
Diciamo delle retribuzioni che non è che non erano legati ad obiettivi abbiamo cercato di innovare cercando di stabilire il negozi sono di secondo livello ci siamo fermati e adesso sembra quasi una bestemmia parlare di produttività sembra una bestemmia parlare di
Profitti sembra una bestemmia parlare di mercato alla noi dobbiamo avere il coraggio di parlare di mercato di produttività come si distribuisce i come se mi istituiscono i premi in questa
In a da uno studio effettuato e un secondo livello distribuisce meno del cinque per cento del salario
All'interno delle fabbriche ci sono Fabbri innovative che distribuiscono almeno il trenta per cento allora io dico forse il trenta e troppo però il cinque per cento come si crea incentivazione come si si crea
Su quel da questo punto di vista Marchionne l'ha capito bene ha capito una semplice cosa che per poter produrre non ha bisogno di aver le macchine non abbisogni la tecnologia abbisogni dal fattore umano tant'è vero che lo ha chiesto
Se i lavoratori erano in grado di condividere questo progetto
Quindi non ha capito noi siamo dei sindacalisti lo dovevamo capire prima di luglio
Cioè noi non dobbiamo mortificare il lavoratore per non mortificare il lavoratore il pensionato il la scuola i medici che sono per noi la ricchezza di questa società non li dobbiamo difendere li dobbiamo retribuire bene e li dobbiamo
Retribuire anche in modo diverso cioè nel senso che non è possibile che tutti riescono ad essere pagati allo stesso modo
E per poter fare questo dobbiamo fare un'altra operazione
Questo meccanismo dei contatti per dei contratti privi precari nella scuola piuttosto che nell'industria
Una prova importante che noi dobbiamo dare all'impresa e così come noi stiamo avendo il coraggio
Di dire facciamo le le intese modificative facciamo gli accordi innovativi abbiate il coraggio e la prossima sfida deve essere una battaglia al precariato cioè noi dobbiamo avere lavoratori assunti a tempo indeterminato
E lì noi dobbiamo compiere le scelte di efficienza di produttività
Non è che strappando c'è mantenendo
Una parte di lavoratori sequestrati una parte di lavoratori garantiti che si che si raggiunge risultano aziendale
Il risultato aziendale o il risultato di un'impresa o risultato di una scuola che la formazione noi dobbiamo avere invece la possibilità di lavoratori siano
Ben pagati che riescono ad avere anche da un punto di vista nella prospettiva occupazionale la certezza mega da un punto di vista invece del loro apporto della loro efficienza e della loro produttività sia livelli sicuramente altri questo secondo me e la sfida che noi dobbiamo dobbiamo compiere
Dopo di ciò io non so se il tempo è tiranno cerco di chiudere dicendo che io ovviamente oggi cercherò di andare con lo spirito di fare l'accordo questa mattina abbiamo fatto anche una verifica con giuslavoristi per verificare la tenuta di questo do sento abbiamo avuto voglio dire anche da questo punto di vista l'ok nel dire che stiamo facendo una cosa giusta e innovativa io mi hanno ciò che tutta questa platea ma che soprattutto la risonanza che ci sarà fuori sia un'intesa che serva al Paese che serve lo sviluppo e serve a tutti noi
Grazie allora prima geni di Micheli cessato un preziosissimo spunto di riflessione di collocare i nostri ragionamenti in un contesto internazionale
Palombella unito il tema importante del precariato col tema di nuove relazioni industriali nuovi contratti le Coletto sui giornali pochi giorni fa anche una casa tedesca la Siemens
Che ha garantito a tutti i propri lavoratori la stabilità
Io ricordo che la Siemens ha fatto i così detti accordi in deroga nel due mila quattro ha salvato la produzione ha salvato gli impianti in Germania dopo sei anni è riuscita a garantire quello che Palombella
Ci dice oggi e tenete presente che quello che per noi è un caso eccezionale Pomigliano
è presente nella legislazione tedesca austriaca francese spagnolo da moltissimo tempo
Io adesso passo al settore comunicazioni passo Bruno Di Cola poi a Stefano Parisi dieci minuti a testa grazie
La
Innovazione la complessità del settore delle comunicazioni
Che si pone una diciamo così avanguardia tecnologica
Ha bisogno di strumenti innovativi strumenti moderni
Soltanto poche cose al livello di di diciamo così di cronaca di storia del passato
Il settore nuovo in contratto delle TLC egli dieci anni
Nasce
Chiedo scusa ai colleghi meccanici e i compagni meccanici nasce su una fotocopia del contratto dei meccanici fatto dalle confederazioni
Nasceva all'epoca diciamo così in forma innovativa anche l'associazione dei presenti alle circa
Complessivamente in quel periodo nel due mila esisteva soltanto la Telecom
Nell'andare avanti nell'applicare nel gestire quel contratto ma mano che nascevano nuove attività nuova impresa nuove iniziative
Una riflessione con le controparti la aste l'Associazione riprese arrivammo Rocco considerazione comune
Che mal si collocava un contratto mano fatturi erro all'interno diciamo così di un settore
Prevalentemente di servizio
Escludiamo a tavolino
Prima di aprire il confronto contrattuale diciamo così un percorso per evitare che poi durante la discussione la trattativa del rinnovo contrattuale diciamo del primo rinnovo contrattuale
Si creassero degli aspetti di scontro di principio e si abbandonasse
L'interesse comune all'attenzione diciamo così a dotarci di uno strumento che fosse più rispondente alle esigenze delle imprese ma anche prevalentemente pecore ci riguardava dei lavoratori
In quel sistema diciamo così relazionale di analisi di approfondimento è portammo dei profondi cambiamenti acque all'interno di quel contratto
Fu posto come elemento sperimentale che detta fatta questa premessa e arrivo e due giorni I giorni d'oggi
Alla l'ultima rilevazione del del contratto di lavoro TLC
Occasione volle che cambio anche la Presidenza
Conoscevo danni Stefano Parisi nuovo presidente di aste aprimmo un ragionamento cercando di coniugare anche l'opportunità che ci veniva data dalla riforma della contrattazione
La riforma del modello contrattuale e firmato dalle confederazioni CISL e UIL
Confindustria a inizio gennaio gennaio due mila nove
Balsamo tutto sul sistema diciamo così relazionale del confronto esso al di là della terminologia democrazia
Democrazia economica relazioni industriali relazioni sindacali tesa al di là dei termini
Entrammo diciamo così nel merito
Prima analisi
E che facemmo di buttare alle ortiche un strumento diciamo così che aveva un po'dell'antico if l'Osservatorio credo che chi vive in azienda fa questo mestiere fa questa attività
Sa quante volte ci siamo riempiti di grandi aspettative grande speranze questo osservatorio io non mai capito che cosa avessero dovuto osservare o cosa potevano osservare
Ma la pena si faceva un incontro l'anno ognuno cercava di ruba chiare analisi di settore prevalentemente pubblicati dal Sole ventiquattro ore ma non c'era vuol dire
Una partecipazione diretta delle due parti la parte sindacale e parte imprenditoriale
Stefano si propose una Stefano Parisi il Presidente di astenerci propose una sfida modifichiamo radicalmente il sistema
Inseriamo un nuovo strumento lo chiamammo forum però adesso al di là della terminologia diciamo così il forum
IVA
Può rappresentare tutte nulla è chiaro che
L'importante sono i contenuti all'interno
Le parti le segreterie generali dei sindacati firmatari del contratto gli e amministratori delegati dell'impresa e di TLC
Commissionano a una società terza neutrale inter pares uno studio analitico completo di tutto quanto il settore
L'anti Investimenti gli andamenti occupazionali gli sviluppi del cono logici tutto quello che diciamo avviene all'interno del settore del del nostro Paese in modo che le parti poi una volta l'anno con dati
Certi e concreti non camuffati non
Secondo lo
L'appartenenza la convenienza
O l'attività del momento diciamo così possono essere utilizzati ma con dati concreti obiettivi dove le parti si possono confrontare
E partire da un dato conoscitivo dell'andamento occupazionale degli Investimenti della crisi del settore rispetto diciamo così alle abbattimenti dei fatturati già usi acconsentito di aprire tra di noi
Delle analisi a approfonditi
Altro punto fondamentale del contratto su un sistema relazionale quello di averli individuati livelli ambiti
Il livello aziendale il livello territoriale il livello nazionale
Ambito azienda
Informativo livello informativo livello consultivo livello
Di contrattazione
Perché dico questo perché nel normare queste cose documentazione informazione analisi e Heddadi comuni livelli
Nell'ultima vicenda che noi abbiamo vissuto che ha
Avuto anche gare cono dati abbastanza drammatici
Contee leggo credo che sia a livello
D'impresa se togliamolo Lehner Leni la più grande dolus industria di questo Paese tra l'altro dovrebbe avere una missione molto più importante quello di
Tenera avanti solo sviluppo e delle CE quelli che possono essere gli affetti positivi del Paese do soltanto un dato
L'investimento pesante sulla rete di nuova generazione significa un punto di PIL e sappiamo qual è la nostra crescita per cantiamo vittoria diciamo che c'è il superamento dalla crisi che l'indicazione soltanto di di di mezzo punto di PIL
Lì il confronto con Telecom ci ha posto sul tappeto complessivamente come aziende come gruppo circa tredici mila esuberi
Se ci sono gli ammortizzatori da usare bene sono altrimenti noi curdi mantenere la stabilità economica il meccanismo dei dividenti dei risultati dai valori degli anni precedenti abbiamo riso sia di abbassare il livello occupazionale
Noi abbiamo aperto cosa dire un confronto molto serrato con l'azienda
Non condividendo questa impostazione
Facendosi carico nell'analisi
Articolata delle situazioni aziendali prendendo
Utilizzando gli strumenti che noi abbiamo diciamo di costruito sulla sul contratto di lavoro
Nell'informazione dettagliata che l'impresa data nel principio della consultazione
Nello studio di settore fatto tramite il Forum un'analisi un approfondimento uno studio che abbiamo fatto come sindacati abbiamo dimostrato all'azienda
Che quello era un suicidio era portare azienda un suscitiamo spremere
Perché possiamo pure capire che in un momento di crisi ci può essere un alibi riduzioni di profitti
Ma in quell'occasione tagliare i livelli occupazionali distruggere il patrimonio professionale deve OPA Perale la proprietà di quell'azienda tanto più
Che a livello diciamo così di
Simpatia il la Missa dove ritiene che l'aveva scritto una lettera a tutti i dipendenti
Rappresentando il valore la ricchezza che aveva quell'azienda
E che l'azienda fiduciosi l'interesse che imponeva nelle capitali nel capitale umano
Era una grossa contraddizione perché in contemporanea aveva presentato ha presentato una il piano industriale gomme tredicimila completamente tredici mila esuberi
Abbiamo accettato un confronto e abbiamo dimostrato carte alle mani
Che quel meccanismo poteva essere invertito analizzando alcuni settori dove effettivamente poteva esserci il meccanismo del ricorso all'ammortizzatore
Ma che noi lo volevamo una elemento di dosso discordi discontinuità del passato parlando di formazione riqualificazione collocazione lavoratori dei nuovi settori
E nelle diciamo così nuove tecnologie
In azienda diciamo così in questo processo ha trovato un grosso braccio di ferro
Al Ministero dello sviluppo economico che ha convocato le parti
Con il supporto diciamo così anche del del Governo siamo riusciti a ciò si a porre
Dei condizionamenti all'azienda e porno Tanisi di ragionamento guardare
Perché io dico racconto queste esperienze ho fatto questa premessa rispetto all'importanza di azioni sindacali e aver modernizzato il contratto
Perché quando noi abbiamo posto elementi tecnici cognitivi di analisi di valutazione di ricerca rispetta i dati che loro sono forniti faccio un esempio
Il settore della Rete è un settore strategico per quell'azienda
Toffoli due mila
Il cinquantasette per cento del lavoro viene esternalizzato
Se noi possiamo condividere che in un'area cede l'esubero
Bisogna fare diciamo così un meccanismo di travaso di vasi comunicanti spostando i lavoratori su altra area
Qualificarli professionalizzare i formarli e mantenere integro il patrimonio di valore per per quell'impresa
è stata dura
Però proprio perché buone relazioni industriali meccanismi che ci consentono analisi comuni informazione che non possono mancare perché fondamentalmente
Possiamo esercitare un grosso ruolo nel sistema versioni sindacali ma dobbiamo avere la possibilità l'approccio il diritto ad a vere informazioni esatte e precise
Possibilità di analizzare i bilanci capire l'andamento degli Investimenti capire quali sono gli le modifiche professionali e svolgere un ruolo e come sindacato credo che dovremmo fare un grosso salto di qualità
Si perdono per strada quei Pessi con quelle parti di sindacato che non riesco a entrare sul lago una cultura del confronto della proposta
Chi rimane ancorato orfano del sessantanove soltanto alla protesta non assume la responsabilità di firmare un accordo perché è sempre lì e lavoratori io non ho firmato nulla non c'entro nulla però a quel momento si creano dei grossi problemi dei traumi aveva intese e si viene meno nel ruolo e credo che la sfida che invece ne vogliamo lanciare
Di essere proprio di sì in azienda sicuramente la perdiamo
Rispetto all'intervento di piccola volevo sottolineare un passaggio nuove relazioni industriali significa nuovi metodi
L'importanza del confronto un confronto vero un confronto fatto sudati sui numeri su informazione
Su sindacalisti che sanno leggere i Bilanci sanno leggere l'informazione del mercato lavoro il cambiamento sono guardare
Avanti chiedo a Stefano Parisi dedicarci la sua versione chiaramente se questo dialogare con il sindacato che guarda avanti sotto l'elemento decisivo e importante di questo cambiamento
Grazie Michele io credo che il nostro settore colore telecomunicazioni sia un po'paradigmatico su alcuni punti
Floricolo effettivamente li ha toccati soltanto una premessa io qui stiamo parlando di post fordismo
E lo facciamo solo perché stiamo parlando a coloro
Che ancora sono immersi in una cultura del fordismo che purtroppo però
Nel Fondo nel mondo sindacale
Hanno una voce più che una presenza numerica hanno una voce ancora molto forte perché sono molto supportati
Dalla stampa italiana e non solo quella di sinistra
La verità che ne siamo molto oltre oscurantismo parlavo riposta fordismo quando geni Micheli era ministro del lavoro
Non tantissimi anni Faggian però comunque abbastanza anni fa cioè
La verità che siamo molto oltre il post fordismo e noi siamo ancora costretti a fare i conti con una cosa che nella testa di tutti noi già superata da molto tempo e non soltanto
Nel mondo delle telecomunicazioni ma anche nel mondo dei meccanici noi abbiamo
Le aziende ad esempio che sono nel mondo delle telecomunicazioni e che fu e producono beni manufatti cioè la Ericsson la cartella capire
Sono aziende di servizi hanno pur producendo Cisco pur producendo macchine pezzi di ferro
Però l'importanza del servizio che intorno a quel lavoro è
Ma assolutamente prevalente e quindi la centralità della persona e quindi del know how della professionalità della persona era straordinariamente prevalente
Quindi è vero che le telecomunicazioni sono un paradigma avanzato di questo
Ma è anche vero che quel mondo lì non esiste più da moltissimo tempo e noi dobbiamo fare i conti e facciamo i conti tutti i giorni purtroppo con un con una palla al piede che che rispondono a quella cultura che è molto presente
Nel pezzi del sindacato e soprattutto è molto presente nella stampa italiana che ancora la sostiene con grande forza
Anche nei giornali diciamo così della borghesia liberale teoricamente detta
Dico questo perché
Le cose che che abbiamo detto oggi sono molto importanti quello che ha detto Nicola questo forum
è molto utile perché abbiamo fatto un lavoro gli abbiamo fatto una rione tipo astenne dove sui vari temi un amministratore delegato della società e un Segretario nazionale del sindacato della categoria trattavano come di scarsa cioè il tema
Con sulla base di numeri e studi fatti come ha detto il ventuno precedentemente
E abbiamo discusso come affrontare quei problemi non erano solo i problemi occupazionali anche problemi di margine di crescita delle aziende e problemi industriali relativi alla filiera a me perché ci serve fare questa cosa qua perché vogliamo condividere
Le cose che sarebbe necessario fare perché in questo settore possa svilupparsi meglio in modo tale che qualunque comportamento
Domani nel dissi delle nel dispiegarsi delle relazioni sindacali a livello aziendale normale
Sia nell'ambito di quei parametri in modo che non ci siano comportamenti irresponsabili ciò che tendano ad andare nella direzione opposta io credo che sia un investimento l'abbiamo fatta una riunione ma ogni anno ne faremo una credo che crescerà in questo modo
Un buon rapporto di relazioni sindacali perché chiedeva Michele Siram Tiraboschi sono indispensabili relazioni sindacali
è indispensabile il rapporto umano all'interno delle aziende
Che esso sia come dire governato
Possa essere governato da un sistema di relazioni sindacali vuol dire che le federazioni sindacali sono andò in grado di
Seguire e di essere dietro al rapporto umano che nelle aziende c'è comunque anche dove non c'è non dove non c'è il sindacato e non ci sono le relazioni sindacali
Scusate questo è molto importante perché altrimenti non capiamo dove stiamo andando cioè
Il mondo i rapporti dentro l'azienda non sono affatto conflittuali le persone anche dentro le grandi aziende condividono obiettivi e lavorano come matti
Per avere successo di mese in mese negli obiettivi che l'azienda da questo è quello che succede nel mondo in Italia
Le relazioni sindacali sono in grado di accompagnare questo processo in modo tale che divenga un processo comune a tutti in modo tale che sia un processo inclusivo
Per cui anche i lavoratori che sono un po'più indietro che hanno meno capacità professionale eccetera siano dentro questo processo
Se ci riesco le relazioni sindacali sono indispensabili se non ci riesco le relazioni sindacali le scorie su una palla al piede perché il problema è la crescita delle aziende e dei lavoratori che lavorano dentro l'azienda
Questo scusatemi se lo dico sono un po'brutale ma penso che sia un tema molto importante altrimenti bene non capiamo qual è il fine e qual è il mezzo invece il medicine vero come diceva anche il presidente di Federmeccanica e quello di aumentare la competitività delle aziende
E del sistema economico italiano perché sono dell'anno nell'ambito della capacità di aumentare la competitività si riesce a portare effettivamente crescita occupazionale e di ricchezza
Per tutti entrava altro tralascio tutti i temi
Di salario che sono stati toccati mi condivido perfettamente il discorso di grandi
Lo condivido completamente il secondo tema che volevo toccare toccare quello delle persone
People first avete messo le persone prima di tutto
Benissimo sono solamente d'accordo il vostro claim storico della UIL dice il sindacato dei cittadini
Però su questo però dobbiamo parlarci chiaro guardandoci negli occhi di quale persona stiamo parlando
Della persona che lavora nell'azienda e quindi del lavoratore nella sua funzione di lavoratore possiamo parlando anche della sua funzione di consumatore e di cittadino
Stiamo parlando perché quella è una persona che quella
E anche quella deve essere al centro
Stiamo parlando della persona insegnante o della persona studente
Allora nel mondo posto post fordista nel mondo in cui i servizi prevalgono in una società
Che sta diventando
Purtroppo possiamo dirlo quanto ci vuole ma postindustriale come la nostra il rapporto
Tra lavoratore e cliente
E quindi il il famoso paradosso del lavoro che del lavoratore che la mattina lavoratore
E il pomeriggio
E consumatore che
Che che lavora consente REM riceve la telefonata del consente lo chiamai consente perché non gli funziona il telefono
Allora questa roba qua va capita bene ed è un processo di di di evoluzione culturale che nella UIL partito mi sembra che Giorgio Benvenuto mise il claim il sindacato di cittadini quindi non è una roba nuova è una cosa che volete nel DNA
Però è un tema
Che diventa ormai sempre più drammatico sempre più strategico cioè la qualità la crescita delle imprese di vengo dalla qualità dei servizi la crescita della della la competitività territoriale dipende dalla qualità dei servizi
Noi molta disoccupazione ce l'abbiamo in Italia perché i servizi non riescono assorbire
L'offerta di lavoro perché c'è una domanda straordinaria di servizi di qualità nella manutenzione nelle telecomunicazioni nei servizi nelle città commi che l'abbiamo fatto un'esperienza bella allora
Non eravamo in due soli c'era anche Marco del nel nel nella nella gestione della città
E sappiamo quanto da una domanda di qualità inespressa Sacco rispondendo a un'offerta di servizi sempre più asfittica che non riesce a star dietro a quella domanda di qualità
E allora questo tema il tema della qualità del lavoro il tema della qualità della vita e il tema della qualità dei nostri territori per la loro attrazione
Ovviamente che il tema poiché diceva anche Gianni ovviamente che la nostra grande risorsa l'unica forse sono le persone il nostro territorio è un tema centrale
Quando il sindacato difende un sistema dell'istruzione tutto centrato sull'insegnanti che non ha nulla a che vedere nell'interesse degli studenti come te un errore gravissimo perché people first la persona prima
E allora bisogna capire nella mentalità delle persone che lavorano l'etica del lavoro oggi è l'etica della qualità del servizio dei dei degli utenti dei consumatori
E questo è un dovere di tutti i lavoratori all'interno dell'azienda è un dovere di chi li rappresenta
Perché sta rappresentando una parte della vita ma noi dobbiamo riuscire
Proprio perché
Parliamo di big society di di sussidiarietà e di tutti questi discorsi io condivido assolutamente che la persona di cui parliamo non è solo il lavoratore
E questo credo che sia una delle sfide culturali che noi dobbiamo riuscire a utilizzare
Nel nel
Nel nel prossimo futuro se vogliamo veramente far tornare a essere competitivo il nostro Paese grazie
Io ringrazio Stefano Parisi perché ci ha ricordato che la persona prima di tutto non era solo uno slogan è un'efficace slogan
Ma anche un modo di fare sindacato di fare la sinusale anche di fare impresa la responsabilità che l'impresa che però trova delle eredità di tipo normativo e regolatorio perché il nostro sistema giuridico quello che poi porta al conflitto al contenzioso
O milione duecento mila Causi lavoro pendenti e pensato per il modello industrialista presso lo sa molto bene il settore del commercio del turismo che si è battuto con scelte coraggiose a livello di contrattazione collettiva
Per ribaltare e il modo di fare Lazio industriali
E per porre al centro della contratto al centro delle relazioni umane il cliente la persone quindi poi anche il lavoratore
E anche l'impresa dall'io chiedo
A Brunetto Boco di introdurre il tema e poi lasciamo la parola Francesco Rivolta per dirci come è cambiato l'aspetto di relazioni industriali in un'epoca post fordista e come il terziario del commercio affrontato questa sfida
Noi
Abbiamo questa importante accordo che l'accordo confederale
Che ha come obiettivo quello di innovare sistema delle relazioni sindacali della contrattazione
Io da molto tempo rifletto perché stiamo rinnovando il contratto abbiamo rinnovato il contratto del turismo ora abbiamo
L'appuntamento più importante quello del terziario e oggi pomeriggio saremmo dal
Lo stesso Tiraboschi per la vigilanza
Che ci ha convocato
Ci divertiremo
Io penso che
Stiamo vivendo questo accordo
Senza
Essere ben consapevoli
Dei cambiamenti che questo porterà
Spesso anche molti di noi approcciano con
Una modalità Becket tradizionale
Perché quando si cambia volte lo si fa anche in modo confuso e poche persone hanno in testa
Disegno preciso
E queste poche persone hanno il dovere di esplicitare questo disegno
E di
Saper portare la generalità delle persone questi cambiamenti
Torno su questo e vedo come noi stiamo lavorando
Stefania nella sua relazione
Io interpreto così rilevante Confindustria e il convegno che ha fatto a Genova
Che mi è dispiaciuto non poter essere presente perché mi avevano invitato
Lo interpreto così la CGIL alla vigilia di un cambiamento importante perché non offrire un'opportunità di rientro
La UIL per sua natura è un sindacato dialogante e che tende sempre la mano agli altri
Perché noi non abbiamo una visione chiusa
Delle nostre strategie delle nostre
Proposte
Anch'io
Dubito che sarà facile in tempi brevi un rientro
Perché che il sindacato ha una visione molto politica molte dei suoi cambiamenti probabilmente lire collega un possibile cambiamento del quadro politico che per un sindacato questo è un errore strategico
Soprattutto in un sistema dell'alternanza
E poi bisogna dare atto che
I nostri compagni socialisti perché anch'io ero espresso né scritto era iscritto al Partito Socialista avevo i pantaloncini corti quasi quindi da tantissimi anni
Hanno sensibilizzato dentro
Prima Forza Italia e la
La PdL
Hanno portato una sensibilità sociale
Molto marcata non possiamo negare che c'è un atteggiamento verso i corpi intermedi della società oggi ovviamente composizione strategie precise no
Sulle quali si può convergere o no ma
C'è una sensibilità molto diverso rispetto a quella dei primi Governi
E Ministero del lavoro non è un esempio oggi ma non solo
Detto questo quindi rimpatrio riprendo il discorso che ho iniziato prima
Allora
Ha detto una cosa importante
Sistema delle relazioni sindacali per crescere
Bene noi come UIL siamo pronti all'erogazione rivolta
Voi siete pronti a scommettere su di noi
Su di noi non solo su di noi come sindacato siete pronti a scommettere su un sindacato che alcune politiche all'innovazione
La capacità di prendere
L'azienda come bene comune
E fare dello sviluppo una delle bussole che regola le relazioni sindacali e i contratti
Perché la cosa deve essere reciproca cioè non può essere occasionale la scelta del dialogo noi puntiamo sindacato fortemente radicato
Che fa della responsabilità la propria bussola
Che crede che il conflitto non è eliminabile ma può essere regolato
E sono d'accordo attraverso un sistema di regole di procedura può essere portato d'ultima istanza regole procedure hanno valore in sé
Ci sono sanzioni reciproche non a senso unico naturalmente
Il tema della partecipazione
Io penso che nel nostro settore siamo fortemente regrediti
Non attribuisco responsabilità a senso unico
Il sistema delle relazioni sindacali specie nella grande azienda è peggiorato probabilmente perché non abbiamo saputo cogliere
Anche i vari momenti
E non abbiamo saputo fare in tempo riforma della contrattazione del sistema delle relazioni sindacali
E abbiamo abituato un po'l'impresa dire va bene meglio quaranta cause in più
Che è un contratto che ha un costo spendibile per tutti i lavoratori
E su cui noi dobbiamo riflettere invertire la marcia
Vedete non tutti i settori sono uguali e quindi guai a ragionare in modo piatto
L'industria è un grande patrimonio del nostro Paese
è la carta migliore che non possiamo spendere nella competizione internazionale e del futuro del nostro Paese
Quindi io comprendo
Che verso l'industria
Si debba ci debba essere attenzione si debba sviluppare delle politiche
Che permettono al nostro sistema industriale di uscire dalle secche di una crisi e quindi proiettarsi rompere incerto il proiettarsi verso lo sviluppo la conquista di nuovi mercati
Ho attenzione chiaro io parlo prassi per il sindacato ma produttività sappiamo tutti
Che produttività e anche
C'è una produttività di sistema perché se non si finisce l'Autostrada del Sole facciamo fantasie i costi di logistica di trasporto
Sono micidiali cioè immagino sono scappati tutti dalla Calabria gli imprenditori che avevano i centri commerciali o che avevano presenza di moderno di di di moderne forme di distribuzione
Perché arrivare fino lì con il camion è un problema tornare esso
Quindi c'è una produttività del sistema ma noi parliamo del sud che il problema dei problemi sulla necessità di infrastrutturare senza regalare i soldi e spendendo bene
Ma c'è un problema anche al nord
Noi impieghiamo ancora due ore e un quarto da Milano andare a Venezia quante dove ora e mezzo dalla Venezia
Ci sono i finti euro sta
Ci Soriero erotici bando queste permetterebbero
De abitare a Milano a lavorare a Mestre presente
No
Quindi
A parte questa noi parliamo per quello che ci riguarda
Noi stiamo rinnovando il contratto nazionale io penso che l'accordo confederale abbia questo senso va sviluppato
E cioè quello attraverso una un governo di questo processo di spostare l'asse dalla contrattazione nazionale a quella
Territoriale o aziendale
Quindi noi dobbiamo prevedere un sistema
Che cambierà profondamente nel tempo il contratto nazionale è ovvio che come sindacato il nostro obiettivo è far crescere i salari
L'obiettivo finale
Nicola abbiamo le fette di salame davanti agli occhi farle crescere in questo momento è ridicolo con i problemi che ci sono specie per il nostro settore
Dove facciamo l'esempio mi pare leggendo i dati la grande distribuzione nel giro di sedici diciassette del mese abbia perso quasi un otto per cento delle vendite reali
Quindi
E nella piccola e media distribuzione abbiamo all'ordine giorno le chiusure dei negoziati impresa
E i consumi continuano a destra continuano ad essere fermi e quindi se non c'è una spinta nella direzione di una crescita dei consumi
Noi la produttività la gestiamo
Ripiegando cioè il nostro problema principale in questo momento e gestire il tema della produttività mantenendo i posti di lavoro
Per poi
Diciamo
Creando un sistema di relazioni sindacali che sia pronto alla crescita
E quindi alla crescita della
Produttività e all'espansione
Del volume delle vendite se si tratta di imprese commerciali
Se si tratta di imprese in via informatica
E di servizio riprese su altri versanti perché il nostro settore molto corposo
Però noi dobbiamo spostare l'asse della contrattazione da quella nazionale e quella territoriale
Allora i contratti nazionali sono minimi
E cioè noi dobbiamo definire
Quello che è essenziale nel contratto nazionale e attraverso un sistema di deroghe non solamente finalizzate a gestire i problemi
Ma a rendere flessibile quello che questa crisi ci insegna
I contratti e i cosiddetti le cosiddette misure plus mi fa un rischio diritti contrattuale ma dalla fine le tutele contrattuali
Sono per loro natura flessibile collegati agli andamenti economici sia che si tratti del contratto nazionale sia che si tratti della contrattazione di secondo le
E quindi noi dobbiamo strutturarci
E quindi fare un contratto nazionale fortemente innovativo è indirizzato a questo
Attenzione parlo per noi della UIL
E concludo su questo perché avrei altre cose da dire ma
Giustamente dieci minuti sono passate
Mi permetto di dire questo
Un sindacato che ha
Un'ambizione innovazione ed è portatore di una linea
Politica di forte innovazione deve avere un personale adeguato a questo
Si partecipa se si fa formazione verso i propri delegati ha ragione il professore un delegato che non sa leggere
Un Bilancio un nostro funzionario che non sa essere all'altezza di discutere con un'impresa perché vedete io ci sono i miei colleghi
Anche noi abbiamo fatto la piattaforma crediamo a certe cose io personalmente non credo più ai limiti dunque assumere tanti contratti a termine nel limite del dieci per cento io credo a modelli organizzativi
Che riescono a coniugare flessibilità produttività terra creare posti di lavoro stabili e ascoltare qui la scommessa Grasso possono mettere tutti i limiti
Che si vogliono poi c'è l'evasione di legge purtroppo di di contratto quindi la scommessa élite
E su questo noi dobbiamo progettare un contratto nazionale
Innovativo ma torno a quello di prima quindi un personale adeguato
E noi come lui li io penso che i vari livelli dobbiamo portare alla luce una nuova generazione di sindacalisti
Probabilmente anche chi vi parla è superata
Ma quando sia il coraggio dell'innovazione se ha il coraggio anche del rinnovamento e non è questo io penso
Sia la scommessa della nostra organizzazione ma
Intanto dobbiamo fare il contratto del commercio dove loro si stanno comportando male perché ha approfittato della CGIL per alzare il tiro naturalmente
E Brunetto Boco è stato molto chiaro
Ha sottolineato l'importanza della formazione del del conoscere il cambiamento è nato per poter poi dare un contributo
A settore
E Francesco Rivolta visto prima visto che corretto poco diceva per cambiare occorre sapere dove andare sicuramente Francesco Rivolta una visione una strategia molto chiaro da quando a capo
E la delegazione
Del rinnovo del del commercio la domanda la già formulata Brunetto Boco siete pronti a scommettere su questo
Sindacato che vuole innovare cambiare ma anche partecipare anche mettersi in gioco a livello appunto di un cambiamento che si è però sostenibile che tenga l'accento ed alla persona
Come modello di riferimento
Ma certo chiusi
Ci sono delle condizioni
Prima
L'abbiamo affrontata ieri credo
Abbiamo fatto ieri virtualmente un accordo importante dopo la presentazione del piattaforme
Usare il linguaggio della verità del pragmatismo
Che è già una grande innovazione voglio dire superare
Della liturgia che accompagnano queste stagioni di rinnovo contrattuale
Per dirci in maniera molto semplice molto chiara e molto intellegibile quali sono gli obiettivi concreti delle parti e quali sono i processi per raggiungere gli obiettivi
Io devo ringraziare Parisi perché mi risparmia una una una una parte del mio intervento giacché ieri e Brunetto ne è testimone abbiamo
L'atto a lungo anche dal rapporto fra lavoratore cittadino e condivido in pieno quindi
Non
Non riprendo questo argomento
Quali sono i nostri obiettivi beh innanzitutto
Non vorrei essere banale occorre creare ricchezza per distribuirlo
Altrimenti
Parliamo
Inutilmente secondo l'impresa è un valore sociale ma non è un ammortizzatore sociale
Terzo
La bilateralità cioè il sistema
Di tutele
Del singolo lavoratore
La formazione la previdenza integrativa l'assistenza la sanità integrativa non sono strumenti che derivano dal contratto
Ma è la cultura del bilaterale lirismo che deve informare il contratto
Nel superamento di una logica della contrapposizione per entrare in una logica di cogestione
Di parti rilevanti e significative del contratto perché il nostro contratto a credo la forma
Più avanzata anche se forse la meno celebrata di bilateralità e di welfare contrattuale basti pensare
Che noi rappresentiamo e qui grazie impresa Sindacati e quant'altro
Rappresentiamo su nel solo sistema della tutela di assistenza integrativa un milione e trecento mila lavoratori cento venti mila aziende dentro il nostro sistema formativo
Ma
Questo bilateralità
Se non vi sarà questa evoluzione questo cambiamento rischia
Di essere letta dall'impresa
Esclusivamente come un costo aggiuntivo
Che cosa c'è in cambio della bilateralità se non esigere una corresponsabilità un diverso rapporto nelle relazioni
E noi punteremo dentro questo contratto a declinare in maniera molto puntuale
Questo cambiamento di relazioni perché non possiamo far finta
Da un lato di cogestire risorse rilevanti del contratto e dall'altra parte governare delle conflittualità diffuse sul territorio le due cose non stanno insieme
Dobbiamo trovare le forme perché la cultura del bilateralismo governi il conflitto perché il conflitto è inevitabile ma occorre trovare le forme per governarlo
Un altro obiettivo nel contratto la produttività ma anche qui guardate lo dicevo ieri i colleghi del sindacato
O ne parliamo seriamente o non ne parliamo più
Perché noi ne stiamo parlando da anni e gli indici
Che abbiamo visto ancora l'altro giorno pubblicati ci danno progressivamente un peggioramento rispetto alla condizione degli altri Paesi europei
Se vogliamo parlare di produttività dobbiamo parlare di cose concrete rapporto fra ore pagate ore lavorate
Permessi
Malattie
Assenteismo
Perché poi è vero che dentro il tema della produttività ci stanno anche le cose che diceva Brunetto Boco un sistema ruggini tutto
C'è una difficoltà complessiva del paese c'è un sistema Paese pure noi però
Non possiamo sempre evocare cose che stanno su altri tavoli altrimenti non incominciamo mai dobbiamo incominciare noi
Posto che
E questa è una mia preoccupazione positiva se volete ma insomma anche una qualche piccola angoscia nella nella
Provoca insomma io
Ero abituato ad una politica che seguiva le maturazione che avvenivano dentro le realtà sociali noi dobbiamo dare atto che questo ministro
Sta qualche passo in avanti
E
Questo ci mette in difficoltà e si deve porre nella condizione di riflessioni molto cogenti intorno alla passaggio che si sta davanti l'ultimo aspetto e termino qui
E
Primo secondo livello io capisco storicamente siccome noi rappresentiamo anche accanto alle grandi aziende della distribuzione del turismo dei servizi eccetera rappresentiamo anche
Una
Multiforme presenza di piccole aziende la tentazione di accentrare tutto lo strumento regolatorio al centro è stato una tentazione vera
Oggi dobbiamo capirci se vogliamo nei fatti parlare del secondo livello contrattuale perché se il primo è onnivoro
Se il primo mangio tutto e risorse e modalità regolatorie il secondo livello e lo dico ma
Non perché ci crede ma dobbiamo prendere atto che il secondo livello nel settore del terziario non c'è più
Nell'ultimo contratto dall'ultimo contratto oggi noi abbiamo assistito ad una diminuzione dei contratti di secondo livello livello aziendale e a un niente sui divari territoriali e questo naturalmente è in contrasto anche con le politiche del Governo che sapete sul secondo livello a investito e a ha investito
Non poco
Ottimista si io sono ottimista
Perché vedete noi dobbiamo
Avere la consapevolezza di governare un fenomeno che nessuno legge
Ma nel nostro Paese perché nessuno ne parla nel nostro Paese sta accadendo non Pomigliano non Termini Imerese sta accadendo di qualcosa di più grande
Dal due mila otto a oggi sono morte nel nostro settore cento mila piccole aziende
Dei servizi del terziario e del commercio cento mila aziende e il saldo fra le aziende aperte e le aziende chiuse e questo deve
Creare un allarme perché questo è stato il fenomeno di un bradisismo che ha interessato il nostro Paese in questi tre anni questo contratto deve dare una risposta e una risposta
A questo fenomeno ma anche a tanti settori che oggi non sono rappresentati nel nostro contratto faccio riferimento ad esempio a settori innovativi tipo quello dell'in mi son Technology che oggi si misurano coi sette livelli no i famosi sette livelli funzionali di un contratto che evidentemente appartiene al preistoria
Grazie Michel Martone è un compito non facile dieci quindici minuti per fare una riflessione un po'di sintesi di queste diverse esperienze di questi cambiamenti che sono in atto e delle prospettive di relazioni industriali di qualità
Che pongono al centro la persona grazie dicendo
Grazie negare il compito è tutt'altro che facile perché il dibattito è stato ricca spaziato dei grandi temi globali ai problemi proprio delle nostre relazioni industriali in senso stretto
Sicuramente però una prima conclusione che io trovo a molto importante molto interessante
è che questa crisi che sta creando tanti problemi al nostro Paese
In qualche modo almeno un pregio un pregio l'avuto stiamo ricominciando a parlare di lavoro di relazioni industriali e di produttività stiamo già cercando e tornando a parlare dei temi che poi l'ho fatto la grandezza del nostro sistema industriale che una palestra la seconda manifattura del mondo e in questo il discorso di la suggestione di Stefano Parisi o travolga interessantissima quella di ricordare a tutti
Che ne siamo lavoratori ma siamo anche i cittadini abbiamo tanti ruoli perché se si andava a riprendere un bellissimo libro dirà e che è stato consigliere di Clinton noi qualche anno fa denunciava come se l'America se in America l'uomo consumatore
Stesse in qualche modo divorando uomo lavoratore perché tutto sommato nel disegno di sviluppo che ci ha preceduto abbiamo cominciato a parlare seriamente di bond di chiusura dei credit default swap
E avevamo perso la parola il coraggio di interessa parlare invece di quelli che erano i problemi del lavoro giorni
In questo la crisi ha avuto un ruolo fondamentale in qualche modo ne siamo tornati a guardarci per quello che siamo
E allora però ci siamo ci dobbiamo confrontare con un sistema che come descriveva Gianni De Michelis è profondamente cambiato perché mentre noi ci dividevamo su vecchie parole d'ordine di un tra vecchie e nuove sindacalismo tra vecchie e nuove concezione dell'impresa nel frattempo il mondo cambia in maniera drammatica e ovunque si diffondeva l'idea ovunque si diffondeva l'idea la consapevolezza anche che lo Stato non poteva più essere la risposta i nostri problemi
è inutile continuare a dire che il secondo comma dell'articolo tre della Costituzione
è così importante per non perché non sia probabilmente la più bella delle norme che stanno scritte e la nostra Costituzione ma perché quando assegna allo Stato il compito di muovere gli ostacoli che impediscono lo sviluppo della persona quell'articolo ci racconta qualcosa che non può più essere perché appunto c'è lo ricordava Gianni De Michelis
Purtroppo abbiamo il terzo debito pubblico del mondo
E mancano le risorse ed è per questo che questa formidabile spinta ci sta portando a traghettare come diceva Pirani il nostro sistema di relazioni industriali dal vecchio al nuovo
E l'occasione è inutile dirlo Palombella né protagoniste lo vive sulla sua pelle è indubbiamente il simbolo probabilmente di questo straordinario cambiamento che tutto sommato per tutte le categorie
Che tutte le categorie stanno seguendo diventa effettivamente la clausola dell'opting out cioè l'idea e la possibilità che la contrattazione collettiva di secondo livello deroghi a quella di primo livello questo convegno
Oggi questa in qualche modo è emerso un punto di consapevolezza tra tutti io vorrei però dire che ci abbiamo messo ci abbiamo messo almeno diciassette anni perché è un grande socialista come Gino Giugni
Già nel mille novecentonovantatré aveva chiaro che la contrattazione collettiva di secondo livello doveva essere la parte che poi è mancata del nostro protocollo del mille novecentonovantatré e infatti le nostre retribuzioni si sono andati a sbagliare su un sistema uguali interista che non poteva più rispondere alle sfide che oggi per noi sono davanti agli occhi sono davanti agli occhi di tutti noi ma che già negli anni Novanta erano ben presente perché la globalizzazione era cominciato a quell'epoca non oggi
Allora
Ce l'ha ricordata Ceccardi Palombella oggi voi avete una riunione che avrà un'importanza fondamentale anche perché cercherete di procedimentalizzare questa benedetta clausola l'opting out
Ora
Parisi diceva giustamente una cosa per qualcuno che ha seguito attentamente questo dibattito su tutti i giornali i media hanno raccontato una storia diversa da quella che era nella trattativa di Pomigliano
Diverso perché hanno fatto sembrare che a Pomigliano si stesse solo ed unicamente a rinunciare diritti dei lavoratori a mettere in discussione i diritti dei lavoratori lì a Pomigliano Lucky è aperta la parlando di nuovi investimenti e il sindacato di colpa recuperato una funzione fondamentale quella di vigilare che quel nuovi investimenti vengano effettivamente patti
Di vigilare sul fatto che il fare un progetto Fabbrica Italia sia qualcosa di reale e concreto di vigilare che dopo un accordo nel qua
Rinunciano ad alcuni diritti fondamentali ce lo dice Pirani che mettono in discussione la loro vita quella quotidiana di tutti i giorni poi effettivamente ci siano quegli investimenti che sono stati promessi che le crisi aziendali tiepidamente non non finiscano né censimenti collettivi e che magari in quella parte che spesso dimenticata del protocollo
Del ventidue gennaio effettivamente ci siano nuove a fronte del sacrificio di alcuni lavoratori a tempo indeterminato sui turni ci sia della buona occupazione per
Indeterminato per le nuove generazioni perché valga una delle grandi sfide che oggi voi avete sul tema della precarietà che è centrale è che a fronte di alcune rinunce
Che possono essere fatte dai lavoratori
Su
Che già sono a tempo indeterminato dall'altro lato c'è la possibilità magari di offrire un buon contratto ad un giovane che Lidia sostanzialmente un grande futuro quando io gli parlavo in IBM e con i direttori del personale di alcune delle più grandi aziende italiane c'è una cosa che tutti dicono
Che anche per loro il problema dei contratti a termine è un problema perché un tempo selezionava le migliori rimettevano alle aziende e gli davano il tempo di crescere curandone la formazione e invece il sistema la messa in una condizione di fare queste informazioni frastagliate questo però è accaduto perché non si è riusciti a ridurre i diritti per via legislativa e io credo che dietro l'idea del Ministro del lavoro di big society e in qualche modo quindi di resti se di credere l'antropologia positiva dell'uomo ci sia anche in qualche modo l'intuizione che intervenire per flessibilizzare per via legislativa Michele l'ho sperimentato anche sulla sua pelle
Interi sistemi di tutele per intere generazione è un'operazione che porta conflitto sociale straordinario ed è troppo traumatica perché molto spesso il legislatore a livello nazionale non non può avere la consapevolezza di quale sia la disciplina che serve a livello invece territoriale mentre invece il sindacato che sta sul territorio il sindacato che l'azienda sa cos'è perdita la normativa che tipo consente di avere la quale si va ad attenzionare gli assenteisti facciamo un esempio riguarda Pomigliano è che qui io non va a toccare che lavora tutti i giorni ma che però crea problemi di produttività e quali sono i diritti irrinunciabili quelli sì che non solo solamente quelli previsti dal contratto collettivo nazionale perché in definitiva il contratto collettivo nazionale
Che resta fondamentale e su quale punto importante che solamente il sindacato vigili sul suo rispetto però non ce la consegna del Dio sul Monte Sinai se voi andate a rivedere il nostro sistema ancora c'è un residuo nella sua struttura nel riferimento alla categoria che se proprio volessimo dire tutto in un periodo nel quale la CGIL ne ha fatto con il baluardo ultimo come lo Statuto dei diritti dei lavoratori che stranamente quarant'anni fa la CGIL non voleva il Partito Comunista versava perché non lo voto
Non ce l'ha consegnata
Di o sul Monte Sinai quel contratto collettivo nazionale nella sua struttura ancora degli esiti corporativi
è stata una straordinaria a difesa dei diritti dei lavoratori ma in un'epoca che era diversa e allora velocemente
Arrivo alle conclusioni a me quello che è piaciuto moltissimo anche state riferimento che hanno fatto Parisi edicola nel settore delle tribù delle telecomunicazioni all'importanza della valutazione di monitorare
L'unico modo che abbiamo con il terzo debito pubblico del mondo di contrastare la concorrenza appunto dei cinesi degli indiani di tutti gli altri come ci diceva De Michelis e partire dai nostri problemi ma cominciare a conoscere i problemi
è verissimo che nel mercato del lavoro ne parliamo da vent'anni di asimmetrie informative tra domanda e offerta di lavoro ma sistemi di Riva del rilevazione fatti bene non ne abbiamo abbiamo tanti esiste ogni socio attestanti libri su ciò che serve in maniera astratta ma un sistema che promuove effettivamente quell'incontro lo stiamo costruendo faticosamente ma poi manca proprio chi studia quei dati
Chi sta sui dati e alla fine come diceva bocca finiamo sempre citare quelli del Sole ventiquattro Ore
Chiudo proprio perché spesso non abbiamo conoscenza dei problemi proprio perché spesso non riusciamo a conoscere dati o perché troppo spesso si rifugia moderni dove oggi affrontiamo i problemi con l'approccio ideologico politico
Come ancora oggi un grande sindacato sta facendo
In
Nell'epoca del posto posto posto posto fordismo continua a sembrare delle bestemmie ce lo diceva Palombella
Parole come merito partecipazione sussidiarietà produttività mercato
Ora sinceramente se ve lo dico di cuore in qualche modo parlando anche a nome della mia generazione secco seria sotto la lente dell'ideologia queste parole sembrano bestemmie da quella di chi è chiamato per mettere i prossimi quarant'anni a competere in uno scenario globale mi sembrano l'unica ancora di salvezza per cercare di farle e credo che il merito della UIL sia quello di portare avanti una gloriosa tradizione che come ci ricordava Stefania Craxi
Negli anni Ottanta affrontare problemi con coraggio e problemi dell'inflazione oggi da affrontare è quella di tanti cinesi che sono pronti a competere contro di noi per avere semplicemente un tenore di vita simile al nostro
Grazie
Grazie a Michel Martone che ha concluso questo interessante dibattito grazie a Tiraboschi grazie ai nostri segretari di categoria per letto o co.co.co. Barilla
Decolla così com'è grazie diciamo apparisse
Al rivolta
Grazie ancora
Adesso arriviamo alle conclusioni dando la parola quindi visto dal lavoro Maurizio Sacconi
Tutto calcolato giudice Pirani purtroppo non ho potuto partecipare all'intero dibattito che
Dai resoconti sommari che ne ho avuto
Sembra sia stato straordinariamente interessante e duttile per gli appuntamenti prossimi non ho potuto farlo per la ragione che conoscete il Presidente del Consiglio Aurora terminato il suo intervento
In
Nell'Aula della Camera
Indicando un percorso per il prossimo triennio della legislatura ribadendo la determinazione a procedere sulla base del mandato ricevuto dagli elettori
Credo
Che
Nei prossimi
Saranno anni straordinariamente importanti e che
L'importo e che dovranno essere riempiti non soltanto dalla
Pur
Primaria responsabilità delle istituzioni
Ma anni nei quali come qui si è discusso le parti sociali i corpi intermedi potranno avvenire
Funzioni molto superiori a quelle pur rilevanti già svolte nel passato
La crisi ha cambiato paradigmi ce lo siamo detti più volte
E nel corso di questa estate
Non mentre infuriava un dibattito non troppo alto all'interno dello stesso partito di maggioranza
Mi sono permesso in alcune occasioni di proporre una chiave di lettura dei paradigmi cambiati
Alla luce soprattutto della affine dell'impunità del debito sovrano
E questo è un aspetto strutturale non congiunturale non limitato il tempo che viviamo non destinato ad esaurirsi nel volgere dei prossimi Mesic nemmeno
Dei prossimi dei prossimi anni
Ormai
Il mondo è cambiato non soltanto perché come avrà venga spiegato Gianni ci sono nuove gerarchie nella nella dimensione economica come in quella come via via anche in quella sociale
Ma soprattutto
è comprensibile vorrei dire è legittimo il fatto
Che i mercati finanziari considerino con diffidenza il debito il debito pubblico e in certa misura anche il debito privato oltre una certa soglia
Le società industrializzate sono cresciute avvalendosi straordinariamente del debito scaricando le conseguenze sulle parti più deboli dell'umanità
E oggi la precarietà che i mercati finanziari hanno rivelato ha reso necessariamente più cauti ed esigenti gli operatori stessi
Sia per quanto riguarda il debito pubblico sia per quanto riguarda la polverizzazione del rischio legato al debito privato
Certo il
La crisi è partita dal debito privato ma si è immediatamente pronto propagata al debito pubblico
E in particolare coloro che come l'Italia hanno accumulato nel tempo un'alta dimensione del debito pubblico ma anche paesi
Che hanno una ridotta dimensione di questo debito si trovano a dover fare i conti con la sua sostenibilità
Così come un analista finanziario guarda al debito di un'impresa e ne apprezza
La sostenibilità o meno cioè la capacità di quell'impresa di remunerare quel debito di
Assorbirlo progressivamente e di remunerare coloro che lo sostengono analogamente i mercati finanziari sempre più in termini esigenti guardano alla sostenibilità di questo debito considerando i fondamentali di una nazione
E considerando
La politica di bilancio che quel Paese
Persegue
Nel caso dell'Italia siamo aiutati dai fondamentali di Bilancio cielo siamo detti più volte in questo tempo più recente perché nel tempo pregresso invece essi non venivano adeguatamente considerati
è stato un merito in particolare del Governo italiano che aveva interesse a segnalare
La necessità di consolidare in una certa misura il debito pubblico con il debito privato e di guardare anche alla ricchezza della nazione l'Italia riesce ad essere un paese
Che
Relativi già il peso di questo debito pubblico perché da a
Una ricchezza finanziaria netta delle famiglie
Media ma ancora nonostante un certo peggioramento anche mediante
Che vuol dire ben distribuita che al netto del patrimonio e tra i primi Paesi per ricchezza finanziaria netta delle famiglie
Conosciamo la poca propensione all'indebitamento delle famiglie che è tornata utile nel tempo che viviamo e la
Forte propensione al risparmio allo stesso tempo
E dall'altra parte
La la famiglia italiana è largamente patrimonializzata a a una soprattutto possedendo la prima casa di abitazione per oltre l'ottanta per cento alla caratteristica che altri Paesi non hanno
Ma allo stesso tempo il sistema bancario italiano è apparso più solido di altri non abbiamo conosciuto fortunatamente crisi di valenza sistemica e nemmeno
Crisi di minore portata che le interessassero
Accanto a questi indicatori positivi
A e quindi potendo
Integrare la valenza di essi l'azione pubblica si è concentrata sulla fortissima disciplina di bilancio
Perché nel tempo che viviamo
E molto più importante ricostruire il circolo della fiducia
Attraverso una politica per la stabilità di quanto non possa rivelarsi utile
Una politica di sostegno contingente alla crescita usando la spesa pubblica in disavanzo
Eliminando in questo modo la stabilità di un Paese oltretutto con il grande debito anche se con quegli indicatori che ho ricordato
Questo
Questa attenzione alla stabilità è obbligatoria per tutti i Paesi industrializzati
Perché
La instabilità avrebbe effetti devastanti egli avrebbe soprattutto sulle parti più deboli della società
Quindi la politica della stabilità è interesse soprattutto delle parti più deboli della società e di coloro che politicamente le vogliono rappresentare
Non c'è un'alternativa tra rigore e crescita non ci può e non ci deve essere un'alternativa tra rigore e crescita perché il rigore è una costante
La crescita è una variabile alla quale possiamo e dobbiamo lavorare
Tenendo presente questo vincolo
Il che significa per un Paese come il nostro
La dimostrare
La capacità di crescere
Allo stesso tempo a diminuendo progressivamente il disavanzo e il debito accumulato
Oggi abbiamo iniziato in Consiglio dei Ministri il processo della cosiddetta semplificandola finanziaria europea
Che aumenta i vincoli per i Paesi membri individuo una sessione sotto forte controllo comunitario del dei bilanci pubblici
E quindi diminuendo il peso del deficit e il peso del dei del del debito allo stesso tempo dovremmo anche
Migliorare la composizione della spesa
Concentrando la supporti obiettivi che non possono che essere
La riduzione della dipendenza energetica
A partire dalla scelta nucleare
La votazione infrastrutturale e logistica e
La
Il e l'educazione combinata con la ricerca
Questi tre in ambiti di investimento saranno necessariamente consistente tali da assorbire quella alla una parte importante di una spesa che però abbiamo detto dover contemporaneamente ridurre
è evidente che per riuscire in questa operazione abbiamo necessario di contenenti essere abbiamo la necessità di contenere strutturalmente
La dinamica della spesa corrente di autoproduzione mento delle funzioni pubbliche
Il processo del federalismo fiscale appare quello più utile a innescare processi di irresponsabilità dei centri di spesa
E inducendo a comportamenti virtuosi nelle élite e non succeda delle élite delle nell'è lite democratica cioè né i rappresentanti
Istituzionali del popolo del Mezzogiorno ai quali dobbiamo contestare ogni tentativo di utilizzare le genti del Mezzogiorno come scudi umani
Per la loro incapacità di governare perché dobbiamo stare con la gente del Mezzogiorno contro quegli amministratori che non sanno fare e non vogliono far di conto
E d'altronde non mancarono intelligenza del Mezzogiorno per cui cambiando rigorosamente le regole del gioco si determini un un atteggiamento virtuoso nel far di conto ho e nella
Concentrare l'azione pubblica sui suoi aspetti utili alla crescita nel momento in cui vedo queste regole si rivelassero davvero effettive qui
Centrali sono i costi Standard nella sanità
Ma questa
Lunga premessa la faccio perché
Noi abbiamo bisogno di lavorare attraverso queste azioni anche sistemi che
Per due obiettivi fondamentali
L'uno è quello della riduzione della pressione fiscale per cui Oppus alto doppio con i vincoli che abbiamo prima detto ma altrettanto obbligato ridurre la pressione fiscale spostando il prelievo fiscale come dice Tremonti dalle persone alle cose
Privilegiando quindi il lavoro privilegiando il
Il lavoro e io non editi da attività produttiva previde agendo cioè
Necessariamente
Ciò che
Può incoraggiare attraverso questa deregolazione fiscale la crescita e dall'altra parte agendo
Su quel sistema secondo obiettivo su quel sistema regolatorio
Che ci fa così
Incapaci di competere con Paesi iper sono regolati o che comunque dispongono di meccanismi istituzionali e di meccanismi regolatori
Fortemente semplificati
Come
E la sfida ovviamente è quella
Di riuscire a realizzare una dimensione competitiva con questi Paesi dal lato delle regole
In termini coerenti con la nostra cultura con i nostri valori quei valori che si sintetizzano soprattutto in quella scelta che voi fate laicamente mettendo al centro la persona
E insistito nella storia della laicisti ma UIL cela de quella definizione di sindacato del cittadino che intendeva sindacato dalla persona cioè la scelta dell'organizzazione di rappresentare la persona
Nella integrità
Delle delle sue capacità la sua mente il suo cuore
Ma anche quindi delle sue
Attinto delle sue
Come dire attitudine risvegliando se volete
Nella persona
Il desiderio sopito
Che un motore straordinario di crescita
E che troppo spesso è stato a traffico esatto da Società o opulente e disordinate come è stata per molto tempo la nostra
Nella quale
Si è affievolita l'attitudine alla persona soprattutto delle generazioni più giovani a cercare la felicità a desiderare la felicità
E ad operare
Per questo scopo che la Costituzione americana celebra anche formalmente nella
Nel suo dettato
Questo
Allora questo significa
Questi dati e farò un salto perché non voglio portare via tempo la
Alla fondamentale intervento di Luigi
Significa
Fare
In una parola una scelta politica alla quale possiamo arrivare in tanti modi
C'è chi ci arriva con la fede c'è chi ci arriva con l'esperienza il vissuto
C'è chi ci arriva per opportunità per convenienza
Cioè quella che in sintesi è stata richiamata di cui ho parlato questa estate l'antropologia positività
L'antropologia positiva come ho detto come anche come convenienza
Chiedo a coloro che cioè conservano nella in sé qualche scetticismo circa
La ricchezza dalla persona
E la sua attitudine
Alla socialità
La sua attitudine positiva
Ad aumentare la capacità autonoma dell'altro e non ad essere
Homo homini lupus la persona e non ad essere cioè al contrario
Impegnato a ridurre le capacità dell'altro d'altronde se ci fosse questa atti questa antropologia negativa Nuno mi dovrebbe spiegare perché voi fate sindacato perché a un certo punto molte persone si sono messe insieme per fare il sindacato
E perché credete ogni giorno nel rapporto solidale responsabile tra di voi e con la platea più ampia dei lavoratori
E da sempre voi vi credette
Come somma di persone non come classe indistinta come ha detto Pirani nella sua introduzione vedi credete cioè
Alla capacità di tante persone di stare insieme
Perché leggete
Con un i loro comportamenti interni di antropologia positiva cioè riconoscete questa qui insisto attitudine
Alla socialità
Questo è il tempo nel quale quindi noi dobbiamo eliminare
Quel presupposto di Fox punto obolo homini lupus che è stato coscientemente o meno
Ove più ove meno alla base
Dell'Organizzazione degli Stati moderni
All'organizzatore Abasi dell'organizzazione di Stati invasivi
Dal punto di vista delle loro regole
E invasivi anche dal punto di vista delle loro strutture che si sono spesso o si efficace e allontanate dalla loro missione
Chiudendo si in termini fortemente autoreferenziali
Noi non sapremo competere cioè
Con i vincoli che ho prima ricordato con la necessità di concentrare quella Spesal meno meno significativa su alcuni prioritarie essenziali necessari obiettivi di investimento dove non sapremo crescere
Garantendo ci anche una riduzione mirata del prelievo fiscale se non sapremo agire
Mossi da un orientamento politico culturale di base per
Che rendere la nostra società più vitale più dinamica più responsabile
Guarda il dibattito non è solo italiano
Poiché c'è molto provincialismo in casa nostra finché questo dibattito sulla ricchezza della persona e sulla conseguente fiducia nel principio di sussidiarietà era italiano
Tutta una serie di di fighetti chiusi nelle loro stanze a riflettere
Non sa di curavano e non lo riconosceva neppure un
E un dibattito italiano testimoniato non solo dalla straordinaria storia italica
In termini di fraternità alla fraternità francescana dalle opere pie alle Società di Mutuo Soccorso laiche socialiste alle cooperative
Alla al a quella dimensione di corpi intermedi
Di soggetti della rappresentanza che l'Italia a in misura molto più forte che altrove
Ma nel momento in cui caverò
Fa il discorso alla nazione il venti di luglio e parla della big society
Opposta in qualche modo Albin Government ecco che i fighetti si svegliano e dicono c'è un tema che l'Italia trascura e che è quello Derrick della
Della riconoscimento del meno Stato più società
Indoor in realtà c'è stato da mia risposta a questo articolo sul Corriere della Sera
Di una questo articolo di fondo del Corriere della Sera c'è stata poi più significativa per la mia risposta l'intervista di file Blonda intellettuale che supporta Cameron in questo
In questa in questo new conservati Islam come potremmo definirlo
Che è diverso se vogliamo dal thatcherismo perché per evidenti ragioni
E il quale dice nono l'Italia è molto più idonea alla big society siamo noi che abbiamo certo l'esperienza delle charities è un delle Unions
Però un poco tavola chiusa in se stesse eccetera ma l'Italia è molto più avanti in questo senso cita anche una regione la Lombardia per dire un territorio nel quale individua la compresenza di tutte le forme di vitalità sociale
Meno Stato significa minore è stato
Assolutamente dopo
Meno Stato significa scaricare responsabilità sulla società come un giorno mi ha detto Bersani parlando ironizzando su una sua una presunta mia mistica
Dell'antropologia positiva del meno Stato più società assolutamente no perché noi meno Stato significa migliore Stato cioè uno Stato strategico che guarda agli interessi di lungo termine della nazione
Uno Stato federale come abbiamo detto che avvicina gli amministratori agli amministrati e ne pretende responsabilità e è uno Stato capacità Touré qualcuno l'ha definito
Uno Stato relazionale preferirei dire io uno Stato che cioè
Si pone l'obiettivo
Ricco di scatenare l'iniziativa sociale sottolineo scatenare l'iniziativa sociale quindi non uno Stato prepotente sulla società
Ma uno Stato che scatena l'iniziativa sociale attraverso opportuni strumenti
Attraverso regole
Incentivi in qualche occasione
Attraverso
Contesti insomma idonei a che la società si esprima al meglio
Dia il meglio di sè con tanta responsabilità
Mi in modo che le comunità le persone le famiglie le loro forme associative
Lei in paese ovviamente le opere delle persone come le in paese
Come primo come primo
Accito come primo atteggiamento di fronte ad un problema
Tendono a organizzarsi per darvi una risposta da sé
Piuttosto che immediatamente a rivolgersi allo Stato
Rovescio la sussidiarietà come dire dico ciò o meglio l'ha applicato
Dedico intanto faccio io
E lo Stato faccia quello che io non riesco a fare con le mie migliori intenzioni età partita o lo Stato mi aiuti a fare quello che io ho chiaro in testa di poterlo fare con le mie forze
Questa questa è la premessa a mio avviso di una stagione nuova dei corpi intermedi di una stagione che non è fatta di ridimensionamento di
Come direbbero a Roma di di ti e doveri
In questa declinazione
Vi ha citata
Spunti che porta a svalutare il significato della parola diritti
Qui noi siamo per lo più
Non nuovi a queste cose e quanto ha
Da tanto tempo abbiamo imparato a distinguere un diritto fondamentale da una tutela
Un diritto fondamentale
Che deve essere universale applicato riconosciuto a tutti
Da una tutela che da sempre siamo abituati a modulare a modulare con le leggi ad durare con i contratti ad adattare le diverse circostanze alle diverse dimensioni di impresa I diversi tempi
Non siamo
Siamo gente accorta che non si fa pregare da questa
Definizione infinita della parola diritti che porta a svalutare la parola stessa che porta
Davvero
Essa svaluta azione a trascurare i diritti veri che vanno resi effettivi e universali
Da quelle tutele che invece
Concretamente devono essere adattate
E allora la sussidiarietà e la chiave di una nuova stagione dei corpi intermedi delle parti sociali del sindacato il nuovo la nuova stagione del sindacato mai come ora
Mai come ora nella storia il sindacato ha di fronte a sé la possibilità
Di svolgere una funzione straordinariamente protagonista di essere onda sordi a vere una dimensione pubblica riconosciuta ancor più
E senza essere uso oggetto pubblico
Perché fatemi subito chiarire
Il concetto della rappresentanza finché sarò ministro non faremo mai una legge sulla rappresentanza
Che cerca di dare una dimensione pubblicistica formalistica al sindacato impegnando né la capacità
Perché se c'è una cosa che io mi sento ancor più di difendere
Nella dimensione dell'ASP sussidiarietà
è che le relazioni industriali si determinano sulla base di quella bella antica regola che si chiamano i rapporti di forza
E che in rapporto al bene comune in rapporto al bene comune che vogliamo perseguire
I rapporti di forza che non sono necessariamente e che non devono essere rapporti di interdizione io forza in quanto Inter dico ma io ho forza in quanto propongo
E mi metto in gioco mi assumo responsabilità e chiedo scambi idonei per la responsabilità che mi assumo
è una dimensione culturale
Importante che
La UIL e la CISL hanno nel loro DNA che purtroppo la CGIL deve acquisire
Perché il più le espressioni che ho usato antropologia positiva sussidiarietà
Rapporti di forza
Liberi e responsabili e soprattutto espressi in termini costruttivi verso un bene comune sono tutti i termini che non appartengono purtroppo alla storia culturale
E praticata di questa organizzazione
E questo non significa perderla questo non significa darla per persa cioè
Significa però sapere le difficoltà nel coinvolgerla non nasconderci le difficoltà perché ogni qual volta si nascondono le difficoltà per coinvolgerla
Si finisce con un attenuare il processo di cambiamento e di crescita della nostra società
E noi di tutto abbiamo bisogno tranne che di questo
E quindi quanto è importante che invece CISL e UIL
La piattaforma riformista unitaria leader ormai delle relazioni industriali in Italia continui a temere questa funzione di leadership che
Che altri per ragioni oggettive non possono assumere in questa stagione quantomeno un domani non lo so ma in questa stagione certamente
CISL e UIL hanno una storia fortemente condivisa certo possono avere radici culturali diverse
Ma attenzione quella centralità della persona che anche voi ribadite appartiene ad una laicità adulta
A quella laicità adulta che sia liberata dall'ideologia della classe che in fondo a voi non è mai particolarmente appartenuta
Se non per qualche
Devianza da subalternità
La il riconoscimento della persona in questo ambiente per lo più il frutto dell'esperienza della ricchezza alla persona il frutto delle esperienze di quello che dicevo prima
Con la CISL la voi avete fatto un lungo percorso e soprattutto da anni a questa parte voi condividete tutte le prove da sforzo
Tutti i passaggi difficili nella storia della nostra comunità non potendo OP mai pentire
Di nessuno di quei passaggi perché voi mi dovete dire semmai una volta
Semmai
Dico alcuno di questi passaggi voi potete dire forse di avevamo sbagliato forse avete sbagliato in altre occasioni ma certamente nei momenti in cui CISL e UIL
Si sono
Prese la responsabilità di guidare il processo ne è venuto un bene un grande bene per il Paese
Vorrei dire paradossalmente anche moltiplicato proprio dall'opposizione che altri facevano a quella scelta giusta nel senso che ne veniva sottolineata la rilevanza
Il quattro ottobre
Luigi si siederà con
Le comma cinque ma anche con la CGIL con la Confindustria con le cooperative con Rete imprese Italia per un incontro e questo incontro a tutte le caratteristiche per essere l'incontro non nel segno prioritario del recupero della CGIL che semmai mezzo per fine
Ma è la d'ma l'incontro non potrà che essere dedicato innanzitutto alla consapevolezza Pella del ruolo sussidiario delle parti sociali una consapevolezza che nasce dalle condizioni oggettive
E da esplicita e proposte che il Governo italiano ha rivolto alle parti sociali secondo la cultura della sussidiarietà
Perché le parti certa possono decidere il lunedì io quattro ottobre di andare insieme al ristorante ordinare champagne e aragosta e mandare il conto a Palazzo Chigi
Sarebbe un esercizio facile
Sarebbe un esercizio inutile anzi sarebbe un esercizio dannoso
Se l'ossessione quella di recuperare la CGIL allora probabilmente la scelta può essere quella di andare a bere champagne a consumare la costa e di mandare il conto alla Presidenza del Consiglio
Ma se le parti si riuniscono da solo e lo fanno perché sanno
Che ci sono ambiti che dipendono dalla loro diretta responsabilità
Io
Ho inviato oggi una lettera a tutte le organizzazioni
Che si riuniranno il lunedì per ricordare
I contenuti che certamente sono all'ordine del giorno perché sono stati suggeriti dal Governo o richiesti dalle stesse parti o comunque già condivisi
Tra Governo e parti contenuti cioè per i quali
Il Governo chiede avvisi comuni chiede intesa le parti
Dichiarando sin d'ora che si opererà
In stretta conseguenza alle volontà delle parti sociali
Questo riguarda da un lato
Anche lo stesso impianto regolatorio di cui abbiamo parlato quello statuto dei lavori perché il Governo non vuole realizzare nel chiuso delle proprie stanze né nel chiuso delle stesse aule parlamentari
Noi chiediamo le parti sociali un avviso comune
Sulla redazione di quel testo unico che dovrà necessariamente individuare anche semplificazioni abrogazioni sodo circa mille leggi e quindici mila disposizioni sedimentate sì in quarant'anni
Ma anche individuare tutte quelle parti che in quanto derogabili
Possono essere rimesse
Al negoziato collettivo degli attori sociali cioè tutte quelle parti che in quanto derogabili diventano cassetta degli attrezzi delle parti sociali esaltando le la capacità
Di reciproco adattamento nel nome di obiettivi condivisi nelle singole aziende e dei singoli territori
La
Come voi sapete come voi sapete
Questa
Quindi
Se vi sarà avviso comune il tempo perduto per esso
Sarà ampiamente guadagnato nei tempi del lavoro parlamentare perché la maggioranza politica vi dice che sarà determinata
A conservare i testi che verranno proposti dalle parti
Come capite anche veloce lo siamo già detti all'altro convegno la derogabilità di una parte dello Statuto dei lavori mette il sindacato in una condizione di vantaggio rispetto ad alcune modifiche sostanziali
Perché la norma è quella
Ma nel nome dell'occupazione della crescita non riguardando queste parti derogabili diritti fondamentali perché ovviamente non è questo l'ambito di ricerca
Come abbiamo detto devono essere universali perciò devono essere regolati da norme inderogabili di legge
Ma devono riguardare
Altre componenti che insiste avessero tutele modulabile e quindi stalle parti decidere Strauss intaccato decidere se voleva mettere in gioco alcune componenti
Chiederò a voi di accelerare il confronto sulla partecipazione dei lavoratori in particolare agli utili dell'impresa
Il c'è un tavolo negoziale che abbiamo insieme costruito deve concludersi entro l'anno perché entro l'anno finisce la moratoria che abbiamo chiesto al Parlamento e non credo che abbia senso prorogare quella scadenza
Ci devono dire le parti se ritengono
Necessari interventi normativi e quali perché anche in questo caso chiederemo al Parlamento di riconoscere i vostri i vostri avvisi comuni
Vi abbiamo chiesto di trovare intese sulla modulazione dell'orario di lavoro soprattutto per favorire la conciliazione fra tempo di lavoro e tempo di non lavoro con particolare attenzione al tempo di famiglia
Vi abbiamo chiesto ancora
Di costruire percorsi
Di condivisione o di partecipazione alle politiche attive del lavoro perché di fronte a noi abbiamo un tempo nel quale vi è il pericolo concreto che si cronicizza Hero molti dei bacini
Di sul lavoratori sussidiati che in questo periodo si sono creati
Ed è fondamentale che sia condivisa dalle parti attraverso enti bilaterali territoriali noi enti bilaterali nazionali lontani dalle persone
Con i pericoli di autoreferenzialità e di ossidi che azione che si formano
Enti bilaterali prossimi alle persone capaci di gestire tutte le funzioni della politica attiva il collocamento il ricollocamento a partire
Da quegli esuberi che insieme avete concordato nei territori nei processi di riorganizzazione aziendale
La formazione quanto più mirata all'occupabilità della persona quanto più utile a quello scopo e quanto più aziendale
E insieme anche perché no ammortizzatori sociali integrativi
Nella lettera io ho scritto le parti che il Governo bicchiere se siete d'accordo nella ipotesi di rendere flessibile l'uso dello zero virgola trenta per cento sul monte salari
In modo che esso sia a disposizione del complesso delle politiche attive tanto più sedi articolate attraverso forme bilaterali nei territori
Vi chiediamo ancora se condividete oltre che in edilizia in agricoltura
E nel turismo
Di dare vita a una rete di organismi bilaterali in tutto il Paese utili a governare mercati del lavoro frammentati come in edilizia
Attraverso una robusta e forme di controllo sociale che sostituiscano soprattutto nel Mezzogiorno all'intermediazione criminosa del caporalato l'intermediazione sociale degli attori che insieme governo dei mercati
E contrastano con
La rinnovata azione pubblica di questa mattina la firma con un'arma dei carabinieri della collaborazione tra le direzioni provinciali del lavoro e i comandi territoriali cioè l'uso della territoriale delle stazioni dei carabinieri anche dei Paesi netti
Per sapere dove c'è il laboratorio cinese per sapere dove c'è il cantiere abusivo per avere
Incrocio di informazioni e concorso di azione
Oltre
Alla firma che stiamo concludendo con la Guardia di Finanza e a quella già conclusa con l'Agenzia delle entrate
Vi chiedo ancora in questa in questa lettera
Di
Guardare alla possibilità di considerare la possibilità di rafforzare
La
Rilevazione dei fabbisogni professionali nei diversi territori attraverso il sistema camerale di cui voi fate parte
Noi abbiamo raddoppiato il finanziamento
Noi abbiamo
Portato portiamo adesso da dodici mesi a regime a tre mesi la cadenza di questa rilevazione
E ampliando la base campionaria arriviamo alla dimensione provinciale per informare periodicamente sugli effettivi fabbisogni professionali nel paese che registra
Uno dei più significativi disallineamenti tra competenza cercate e competenza disponibili nel mercato del lavoro
E
Vado davvero a concludere
La necessità
Di migliorare le forme paritetiche in tutti gli ambienti più segni di lavoro più significativi i territori
Per gestire
La salute la sicurezza nel lavoro attraverso criteri non solo formalistici ma soprattutto sostanzialista ICI come dimostrano
Episodi recenti come quello
Dei lavori di manutenzione in appalto di nei cosiddetti ambiti confidati dove ci sono poi sostanze attualmente o per o potenzialmente pericolose
Per le quali situazioni occorre un controllo sociale straordinariamente maggiore per il quale noi siamo pronti a fare tutto ciò che è possibile per sostenere questa collaborazione
Delle parti che non è
Mai sostituibile dal mero
Controllo burocratico formale
Che consenta di vedere se c'è il documento sui rischi interferenze ali ma non di dire se davvero
I vari soggetti che operano in un sito sono tra loro integrati nel nome del bene della persona
Ultimo ma non ultimo dovrete discutere del modello contrattuale
Per questo modello contrattuale non abbiamo messo in campo una detassazione molto più potente di quella
Che si poteva inizialmente leggere
La risoluzione dei giorni scorsi dell'Agenzia delle entrate
Con il Ministero del lavoro
E di ieri l'altro la risoluzione che oltretutto dice come recuperare le somme del due mila otto e del due mila nove spiega che tutta la parte del salario o perché
Strettamente collegato risultati
O perché da straordinario o perché da lavoro notturno o perché da turnazione
Tutta la parte del salario
Che si collega incrementi di produttività e chiudo una nuova disciplina che entra in vigore nel due mila undici deve essere necessariamente espressa da accordi aziendali o territoriali
Diventa passata seccamente al dieci per cento rispetto al ventuno al ventitré per cento che paga la gran parte dei lavoratori
Per capirci
Pomigliano è un benchmark necessario
è un riferimento inevitabile non è un fatto ideologico quello di sottolinearlo perché
Perché a Pomigliano le parti
Anzi l'azienda una azienda che storicamente ha cercato l'incentivo nella dimensione pubblica a ottenuto l'incentivo dalle persone che lavorano e dalle associazioni che le rappresentano
E quei tre mila euro lordi se Palombella mi conferma più o meno la cifra
Che il metalmeccanico secco di secondo livello dovrebbe ricevere in base a questo accordo saranno integralmente passati come ho detto al dieci per cento anziché al ventuno al ventitré a seconda
Del reddito della persona
Il che
Un sostegno
Non secondario alla realizzazioni intese come questa
Lunedì reparti avranno la possibilità di ripensare questo modello contrattuale
Ma il ripensamento non può essere nel senso del regresso deve essere nel senso di accelerare la via che insieme avete avviato
Quell'accelerazione che si produce
Portando ad ordini dalla dal cinque per cento attuale circa quale stimato la parte del salario collegata ai risultati alla produttività a livelli più ambiziosi
Che definirei ragionevolmente del trenta per cento del salario
Il che significa che abbiamo bisogno di contratti nazionali sempre più essenziali cornici robuste ma essenziali anche perché noi non ricorriamo alla legge per il cosiddetto salario minimo
A un siamo la contrattazione
E sempre di più invece valorizzando la dimensione territoriale o aziendale fermi restando come nel contratto dei metalmeccanici opportunamente c'è
Una clausola di salvaguardia quando l'accordo aziendale o l'accordo territoriale non si producono
Ma rimettere sempre di più a questa dimensione la crescita dei salari e la crescita della produttività la condivisione di percorsi di sviluppo per il bene delle persone per il bene comune della nostra società
Come ho detto lunedì
Verificherete la disponibilità della CGIL
Io l'organizzazione che ha nelle categorie tutte tranne una una pragmatica crescente mente pragmatica disponibilità a cercare intese compromessi
Ma che ha
In una categoria tradizionale Traider conducator dell'intera confederazione una resistenza
Che è fondata su una idea
Che non ci può e non ci deve essere
Per il riformismo anche sindacale nessuno avversario a sinistra
La nostra esperienza non la nostra ideologia la nostri nostro vissuto ci dice
Che il riformismo vero quando si realizza ha sempre inevitabilmente un avversario anche a sinistra
E anzi l'avversario a sinistra è tendenzialmente quello più cattivo
Quello più resistente quello che qualche volta anche
Nel passato ha preso
Derive pericolose
Il riformismo sardi dover affrontare questa situazione e quindi il tema è quello che la confederazione a me fa ridere
O piangere
Quella constatazione giornalistica ricorrente per cui
Ci si domanda se Confindustria e CGIL si riavvicina no
E non ci si domanda invece molto più concretamente
Se ci istruire da una parte CGIL dall'altra si riavvicina no perché la premessa per il dialogo con Confindustria la premessa per il dialogo con il Governo è quella
Come può ipotizzarsi una CGIL dialogante con la Confindustria se la CGIL non si accinge a compromettersi con CISL e UIL
Questo il tema ma il tema ripeto
A
Ad oggetto il bene condiviso non è un tema in sei è un tema appena
Per accelerare la crescita
E come
O di ho accennato prima ho fatto un sogno consentito lo ad un riformista ad un'informe sta ormai anziano
Certamente adulto
Il sogno di vedere
Quanto più codificata L'Unità dei riformisti sia nella politica ma anche
E soprattutto vorrei dire nell'azione sindacale
Poiché oggi siete quello che ho detto prima un sistema
Un sistema che ha la possibilità di integrarsi sempre di più e di svolgerà la funzione di guida
Nelle relazioni sindacali
Perché oggi non c'è più categoria non c'è più segmento nel quale
La dinamica delle relazioni industriali possa essere affidata
A categorie
Di altra organizzazione che anche quando disponibili a compromessi non hanno mai per varie ragioni che ci siamo detti la forza di condurre quei compromessi stessi
La forza del Progetto la forza dei valori
L'avete voi le hanno le organizzazioni che sul campo hanno dimostrato di mettere al centro la persona
Grazie al Ministro Sacconi
Che non è stato formale prima di dare la parola Aluisio Angeletti volevo ricordarvi hanno i della UIL perché nostro prossimo appuntamento è il giorno nove di ottobre a Piazza del Popolo dove vi vendicheremo tutta la nostra piattaforma da riformisti
Le permetterebbe una licenza forse il ministro lo sa ma io sono nato a Termini Imerese
Ho cominciato la mia attività sindacale alla FIAT di Termini
Ora i nostri amici determine vogliono fare Pomigliano due sia il ministro ci può dare una mano sarebbe anche interessante perché faremmo dispetto alla FIOM
Bene scusate questa licenza la parola al range Angeletti nostro Segretario generale
Voglio ringraziarvi di essere venuti qui oggi voglio ringraziare
Le persone che hanno dato
Vita e animato questo questa riflessione
Spano detto cose veramente interessanti nella vita ogni tanto bisogna pure essere fortunati noi siamo fortunati perché nella storia repubblicana
In tutti passaggi le fasi nelle quali dal punto di vista sociale ma anche politico ci sono stati
Dei veri cambiamenti
Delle vere mutazioni
Sociali
Abbiamo avuto sempre dei ministri all'altezza
Dei ministri del lavoro all'altezza se ci riflettete
Potrete convenire con me
E noi oggi
Non dobbiamo riflettere sulla
Qualità dell'innovazione
Noi
Siamo delle persone che pensano che le innovazioni producono anche delle tensioni
Dei problemi delle sfide la cogliere delle sfide vincere le sfide comporta anche degli stress non
La vera questione che ci dobbiamo porre
è
Ma perché
Dobbiamo innovare
Per una
Spinta
Ideale e politica
Per perché riteniamo che sia
Nella nostra natura o addirittura la natura delle persone degli esseri umani quella di
Modificare la realtà
Cercando ovviamente di modificarla in meglio
O banalmente noi oggi abbiamo la necessità
Di cambiare
Stavo leggendo pochi giorni fa
Una
Banale statistica
E mi ha fatto venire in mente un dato prima della caduta del muro di Berlino nel mondo circa ottocento milioni di persone su sei miliardi
Consumavano o possedevano l'ottanta per cento della ricchezza
Passati vent'anni
Quegli stessi più o meno mentali ma non di poco ma non ti tanto ne hanno poco più della metà
Della ricchezza del mondo
Pensate quante cambiato oppure mettiamo con un numero che è molto più che ci colpisce di più
Negli ultimi dieci anni sono stati
Creative al mondo
Cinquecento quaranta milioni di posti di lavoro
Per dare un'idea non sono più di tutti gli abitanti dei loro parlare a ventisette
Pensate noi che siamo in sesti setti mi dal punto di vista della della ricchezza che riusciamo a produrre abbiamo ventitré milioni di persone ne sono stati gravi cinquecentoquaranta milioni
Quelli G sette
Gli ex G sette nel negli ultimi due anni hanno hanno perso venti milioni di posti di lavoro
Quindi noi abbiamo davanti a noi un vero problema che un
Inarrestabile a o apparentemente inarrestabile declino della nostra prosperità
Questo è il vero problema che abbiamo anche se ha assistiamo tutti i giorni ad un dibattito pubblico per il quale
Sembrerebbe che l'unica preoccupazione che abbiamo e la qualità della nostra democrazia no
I sessanta milioni di abitanti di questa Repubblica non hanno il problema di una decadimento della qualità della nostra democrazia hanno il problema del decadimento del loro tenore di vita
Vi sarebbe ora
Che ci si potesse concentrare su questo aspetto
Questi cambiamenti questi numeri apparentemente
Puramente di pure esercizio statistico hanno già prodotto
Dei veri mutamenti nel molto come le persone la gente che vive che lavora
Percepisce se stesso
Il rapporto tra Luigi
E la propria
Impresa
E il rapporto che pensa che debba vedere
Le organizzazioni sindacali
Con il sistema delle imprese noi dobbiamo cambiare il modello delle relazioni sindacali
Semplicemente e banalmente perché questa è la vera domanda
Che oggi viene posta
In una società come ospite come quei numeri illustrano la nostra economia il nostro sistema delle imprese e anche quelle più grandi anzi a partire da quelle più grandi
Vive una fase
Di così grava incertezza
Che
Con una certa difficoltà riescono a immaginare quale sarà il loro futuro come impresa
A un
Con un periodo di previsioni più superiore a un anno poi si affidano alle speranze
Non sanno se ciò che stanno facendo sì sì si può inventerà anche domani che cosa fare per poterlo vendere anche dopodomani
E questo si ripercuote ovviamente anche sulla rapporto con le persone che lavorano e l'incertezza la paura il timore l'ansia
Di a vere o no
Ancora un posto di lavoro
Si coniuga con la stessa preoccupazione che ci hanno quei centinaia di migliaia di imprenditori tale nostro sistema
Di sapere se continueranno ad essere ad avere un'impresa
E che dimensioni avrà quest'impresa che tipo di mercato avrà se ciò che vendono
Ho
Ciò che producono riusciranno a vendere anche nel futuro
Allora se questa è la realtà
Quale
Il vero problema
Da affrontare qual è la vera
Il vero targhette che bisogna affidare a del sistema di relazioni sindacali che
Alla sciando perde la diplomazia cioè di di di regolare i rapporti tra i sindacalisti e i dirigenti
Voi me emerge dell'impresa che ovviamente non giustamente non appassiona nessuno
Qual è
L'obiettivo l'obiettivo è molto semplice
Noi abbiamo bisogno di far sì che questo Paese e quindi le imprese di questo Paese
Crescano
E siano in grado
Di garantire
Un crescente numero di buoni posti di lavoro
Ma siccome est tutti quanti possiamo non non possiamo che convenire con quello che diceva prima Gianni De Michelis
Un Paese
Ha un valore
A
Usando un linguaggio
Da azienda le ha degli asset
Noi ne abbiamo uno solo a parte la storia la cultura ed essere depositari di del C sessanta per cento del delle opere d'arte del mondo che però bisogna riuscire a vendere
E quindi per venderle c'è sempre una questione che attiene alla qualità del lavoro noi siamo un Paese che vende lavoro
Banalmente e brutalmente questo quindi la cosa più importante
Dal punto di vista del valore non solo sociale o politico ma anche dal punto di vista economico esattamente il lavoro e le persone che lavorano
Se il sistema delle relazioni industriali non
Non mette al centro questo valore
Ovviamente sarà un sistema di relazioni che non produce nulla non crea
Valore non aiuta il sistema ma può
Entro certi limiti addirittura danneggiarlo
Mettere al centro la persona significa vera questa idea non solo come
Valore sociale e politico sul quale non ritornerò perché credo che
Il Ministro del lavoro oggi abbia dato una
Dimostrazione di quante ogni tanto siamo fortunati di avere persone che sono capaci di avere i pensieri lunghi
Ma la vera questione che noi abbiamo di fronte a questa
Oggi
Il sistema economico fatto dalle imprese i lavoratori ha di fronte a sé una grande sfida riuscire
A sfuggire a quello che sembra un e ineluttabile destino
La
Regressione la marginalità
Conservare
Le politiche che finora abbiamo praticato significa
A consentire accompagnare più un pieno gradatamente questo destino noi abbiamo bisogno di avere una un destino diverso
Cambiare il sistema di relazioni sindacali in questo momento ancor più di quanto è avvenuto in altri periodi la nostra storia
In una perché nell'altra
In nell'altra storia che abbiamo avuto prima del programma il il l'economia cresceva
Soprattutto per altri motivi
E c'erano altre possibilità altre manovre altre politiche altre scelte che potevano facilitare o meno la crescita la nostra economia oggi
Proprio per quello che sta accadendo solo una capacità di valorizzare l'unico patrimonio che abbiamo cioè il lavoro il lavoro dei lavoratori dipendenti ma anche il lavoro degli imprenditori perché tutti quanti siamo assolutamente coscienti che un'azienda può essere
Fatta fallire chiudere declinare banalmente e semplicemente non perché c'è un elevato tasso di assenteismo o perché i lavoratori non sono sufficientemente qualificati ma banalmente semplicemente perché il lavoro fatto dal emerge e assolutamente inadatto perché
Non sono capaci
E quindi fanno fallire l'impresa
Ma questa constatazione impone a noi paradossalmente una un un eccesso in più una cosa in più di responsabilità
Se
Il destino di quell'impresa è strettamente legato al destino delle persone che ci lavorano
Per quale ragione
Noi dobbiamo pensare che la produttività la competitività di quell'impresa sia un problema del management
E basta
Cioè
Quale
Quale corto circuito logico
Induce molti di
Molti lavoratori o peggio ancora molti dirigenti sindacali ad arrivare a questa conclusione
Che senso ha
In un mondo come questo in un Paese come questo
E per gli anni che aveva affinità l'idea che ci sia un antagonismo
Tra lavoratori e di impresa
Su tutto anzi a partire dal fatto l'antagonismo si va sul fatto che l'azienda sia più o meno competitiva come se la competizione fosse una cosa che riguarda appunto sugli azionisti del management
No la competizione riguarda purtroppo anche noi
Perché noi
Rischiamo di continuare a
Ad avere un sistema di partecipazione per il quale ai lavoratori dipendenti e consentito di partecipare solo nelle disgrazie cioè quando l'azienda va male
Allora noi partecipiamo
Vediamo licenziati veniamo messi in cassa integrazione e così via
Quando la di andavamo
Va bene
Va bene solo per gli azionisti
Se c'è una cosa importante in quel modello contrattuali che voglio dire al ministro non abbiamo nessuna intenzione di cambiare
Fino a quando non scadranno
Quindi non il quattro di di ricorso
Di qua del lunedì prossimo
Non credo che parlerà
Modelli contrattuali
Il senso profondo di quella
Di quel modello sta esattamente in questo
Nel rendere un modello non perfetto ma il più vicino possibile alla logica che bisognava valorizzare il lavoro
E quindi anche se
Per la sua parte
Il lavoro
Può essere misurato
Retail pulito quanto più il modello consente di misurarlo di retribuirlo di valorizzarlo cioè in una forma di contrattazione
Che considerarli persone che lavorano una cosa importanti e non dei numeri
E non dei numeri statistici
Come inevitabilmente accade quando si fanno negoziali o interconfederali o tanto peggio dei contratti nazionali che devono ovviamente tener conto del fatto che ci sono
Un milione di lavoratori in una categoria che lavorano in cento mila imprese molto diverse l'uno all'altro che e ovviamente
Che cosa si può fare non certo misurare effettivamente quanto è il contributo del lavoro
Ma fare un'opera di protezione e di tutela per un milione di persone
E quindi stabilire che
Si deve almeno guadagnare avere un aumento
Compatibile con l'aumento dei prezzi avere regole generali e quant'altro che c'entra molto poco con un'idea non difensiva
Del lavoratore
Del lavoro e della funzione del sindacato il sangue il sindacato non ci sta solo per difendere i lavoratori
Il sindacato ci sta per far sì che i lavoratori abbiano anche una funzione di promozione di
Che ci sia anche la possibilità
Concreta di migliorare le condizioni dei lavoratori e non essere vittime di quella trappola culturale
Politica sociale nella quale noi siamo caduti negli anni Novanta per le quali avendo questa condizione e la sua mente difensiva forse siamo stati tra umani traumatizzati dalla globalizzazione dalla fine da prima Repubblica
Dalla crollo del sistema politico da tanti così
Possono essere addotte a giustificazione ma sicuramente
L'alloggi a capo pervaso l'iniziativa la stessa cultura oltre che l'azione del sindacato è stata quella di difendere
E difendendo cd rendendoci abbiamo fatto in modo che siamo caduti nella trappola di bassi salari e bassa produttività
E non c'entra nulla il potere politico del sindacato
Perché noi abbiamo il sindacato più potente d'Europa con i salari più bassi d'Europa quindi ci sarà una qualche qualche correlazione no che c'entra poco essere forti avere tanti iscritti
E riuscire a mobilitare un sacco di persone se la politica che fai assolutamente sbagliata
Questo è il il salto culturale che abbiamo dovuto far fare prima noi perché abbiamo dovuto farlo prima noi
E poi riuscivo a imporre al movimento sindacale del nostro Paese
E il il modello di relazioni sindacali cioè il sistema contrattuale il figlio di questa riflessione
Del fatto che dovevamo a vero e svolge una funzione di promozione delle persone
Che bisognava smetterla con la logica
Di difenderci di avere augurale
E che quindi questa fosse la l'unica cifra politica a Roma che guidava dei mille il sindacato e che ovviamente ha avuto delle conseguenze come quella che che ho ricordato prima come il fatto che grazie anche
Tratta al nostro sistema fiscale siamo riusciti nel giro di pochi anni a passare
La divida ri a far passare undici punti di ricchezza nazionale dal lavoro alla ad altri redditi un capo lavoro dal punto di vista economico e sociale eccezionale
Noi oggi viviamo in un altro mondo
In un mondo nel quale lo Stato non può più essere quello che
Veniva da noi stessi considerato l'assicuratore di ultima istanza ma non perché abbiamo il terzo
Debito
Del mondo e quindi abbiamo
Pochi soldi incerto influisce anche questo
Abbiamo debiti indotta abbiamo fatti talmente tanti prima che noi possiamo continuare a fare in futuro ma anche per una banale motivo
Perché ci siamo dimenticati che abbiamo delegato la stragrande maggioranza dei poteri delle funzioni all'Europa
E che quindi gli Stati nazionali hanno poche possibilità concrete ancorché avessero con risorse finanziarie e elevate di intervenire nella economia e nella protezione delle persone
E questo
E anche il vero motivo per il quale occorre un
Una funzione delle
Delle cosiddette
Reti sociali delle organizzazioni sociali dei sindacati delle il sociale di impresa
Che riempia quel vuoto che non è colmabile e non sarà mai più colmabile con ridurlo ad un ruolo la funzione a
Degli Stati che c'erano nel secolo passato
Questa è la vera
Missione che ha il sindacato adesso
Noi abbiamo bisogno di proteggere
Le persone che sono in pensione e di proteggere le persone che sono in pensione adesso e quelle che ci andranno e quelli che ci andranno do avrò bisogno di maggiore protezione
Ma badate non sarà più possibile
Pensarlo di fare esclusivamente attraverso lo Stato
Proprio per questo la sussidiarietà la capacità di sviluppare un Guelfa
Cioè un sistema di protezione sociale
Organizzato non
Banalmente semplicemente dalla cosa pubblica diventa più fondamentale
E noi non
Pensiamo che in una società nella quale milioni di persone non pochi anzi
Milioni crescenti di persone cioè di quelle che sono in pensione che andare in pensione
Rischiano
Non metaforicamente né politicamente né socialmente di essere
Un esercito di poveri via via crescente perché poi ovviamente più gli anni passano in più si ci si impoverisce
Che possano come dire si possa convivere
Con una realtà di questo genere e pensare
Di come dire che si possa parlare di coesione sociale
Cioè è una cosa che non ha nessun senso
Siccome la risposta tradizionali non funzionano non possono esservi applicate dobbiamo sforzarci di vedere come
Ci siano delle risposte aggiuntiva quelli tradizionali per rispondere a questo problema questo è
Il nostro compito il sistema delle relazioni industriali deve essere deve avere un'idea una missione
Non è un problema tecnico
La tecnica è un fatto banale secondario di vera idea è che cosa sia in testa noi abbiamo bisogno di una
Politica economica
Di una
Realtà
Economica che crescano
Che aumenti la quantità di ricchezza che questo Paese è in grado di produrre
Poi c'è una
Come dire
Una
Questione che attiene a come questa ricchezza viene distribuita
Ma badate che se non ci poniamo il problema di come farla crescere in maniera prioritaria la seconda l'abbiamo già persa
Quella deve una della giustizia sociale o di una redistribuzione in un Paese che declina è già persa in partenza
Perché la forza di conservazione diventa molto più elevata nel momento in cui la torta si rimpicciolisce
Ecco perché è importante allora qual è il vero scambio che noi
Che è insito nel nuovo sistema di relazioni industriali
Molto semplici
Perché a ricchezza
Bisogna lavorare di più
E lavorare meglio e sono assolutamente sinonimi
Cioè fare in modo che se si investono cento euro in un'impresa italiana
Da quella impresa
Se ne producano almeno quanto le producono in Germania
Perché se continuava a produrne molto meno di quanto la produce la Germania la ricchezza da questo Paese se ne andrà
E gli italiani vivranno sempre molto peggio tutti gli italiani o perlomeno la
L'ottanta per cento Schioppi sono quelli che contano e che hanno interessato
Gli altri come nodo se ne vanno loro dall'altra parte oltre a prima mandano via i soldi e poi vanno via pure loro
Questo è il nostro
La nostra missione
E c'è uno scambio
Sicuramente
Noi siamo disposti a far funzionare meglio le imprese a rendere più produttive e più competitive e sappiamo da essendo dei sindacalisti se che cosa questo significa
In cambio vogliamo posti di lavoro sicuri
E un salario che cresce ma mano che cresce la ricchezza che quella impresa ha prodotto questo deve valere nel pubblico privato nel privato siamo è più facile a raggiungerlo
Nel pubblico
Facciamo molta più fatica
Trascuriamo per carità di patria il perché
Perché la gestione
Politica deve essere fosse solo a noi francamente non è gradita noi pensiamo che lì bisogna fare dei passi da gigante pazzeschi e introdurre un po'di mercato anche lì dentro nel senso
Che
Le risorse
Non sono infinite
Mentre chi amministra la pubblica amministrazione pensa che le risorse sono infinite e che si possa
Come dire spendere a piè di lista
Questa
Cosa non funziona è un lusso che non ci possiamo permettere
Vi dico solo ultimi due dati che intendiamo mette al centro la nostra anche nostra iniziativa in Italia ci sono più di centotrentuno mila persone che vengono
Elette per amministrare i nostri soldi
Sono un raccorda e queste cento trentuno mila persone nominano o il attesta mediamente cinque altre persone che vivono sempre con i soldi delle delle tasse
Noi siamo uomini di mondo bisogna ridurre il numero non abbiamo più i soldi per pagarli
Questo è esattamente nell'altro modo rendere competitivo e produttivo questo Paese e possibile noi abbiamo delle grandi risorse
Umane
Senza scomodare discussioni sociologiche noi siamo delle degli delle persone che perviene apre alla nostra
Per l'accumulo di storia di esperienze e non se magari non sempre felici che abbiamo siamo delle persone in grado di affrontare i problemi e risolverli con la velocità
Con una precisione non
Sempre ideale ma quanto meno una velocità che altre popolazioni sì sognano
E la dimostrazione è molto semplice o quando gli italiani lavorano fuori dall'Italia cioè in contesti diversi dove queste qualità si possono estrinsecare senza condizionamenti primeggiano
Anche nelle cose dunque esattamente buona primeggiano sempre sia le cose buone che negative quindi significa che abbiamo del veramente delle risorse naturali eccezionali ecco perché dobbiamo essere
Fiduciosi
Noi dobbiamo essere fiduciosi convinti che queste
Sfide possono essere raccolte e vinte
E permettetemi di dire un'ultima
A cosa che ci aiuta
Il riformismo una cultura di governo
Cioè
La capacità culturale la conoscenza la tensione morale
La intelligenza politica
Di trovare la soluzione migliore
A un determinato problema
Ma proprio per queste ragioni oltre che per la storia e per la storia per la sociologia del nostro Paese i riformisti in Italia sono sempre stati una minoranza e temo che continueranno ad esserlo a lungo
Per essere dei riformisti e per influire comunque
Sulle decisioni che si prendono in questo Paese
Anche per far sì che la propria politica diventi maggioranza
Anche se i riformisti numericamente resteranno una minoranza ma la politica cioè le
Cose concrete possono essere esattamente quelle di indicare dei riformisti
Ha bisogno di una qualità
Ci vuole coraggio
Non solo l'intelligenza la capacità di pensare di trovare soluzione ci vuole quella determinazione che quel coraggio che fa sì che anche una piccola anche se l'organizzazione minoritaria
Come la UIL
A
Fatto sì che alla fine il nostro banale modello contrattuale sia diventato il modello contrattuale per tutti
E quelli che non erano d'accordo dopo ci daranno ragione tra quattro cinque anni forse osso sbrigavano a darci una cifra
Più la vita
Perfetto ma
Non ne hanno uno o in alternativa
In Italia la politica sindacale
è esattamente quella che produciamo noi con la CISL non ce ne una diverso c'è l'opposizione a questa politica
Non c'è un'altra offerta
Proprio per le ragioni che dicevo prima
Perché noi siamo i portatori di quella cultura che abbiamo ovviamente ereditato imparato sofferto
Di quella cultura che politica che riformismo che dice che la questione fondamentale che le persone vogliono
E che i loro problemi non solo vengano presi in considerazione
Che questo sono capaci di farlo tutti
Che vengano elencati o denunciati ma che i loro problemi vengano affrontati risolti questo è il nostro modesto
Impegno il nostro modesto cifra politica di che cosa significa per noi fare il sindacato nei prossimi anni nel nostro Paese grazie
Dice qui grazie a tutti voi che avete partecipato dei voglio comunicare che domani
Nella nostra opera effettivo barra diciamo
Proiettato a questa nostra grande manifestazione
Buon lavoro a tutti e arrivederci giorno nove a Piazza del Popolo