Scuola per la democrazia - Lectio Magistralis di Gianfranco Fini

Allora comincia da
Lezione magistrale del Presidente della Camera che siamo molto grati perché
Lui ha accettato di venire qui da voi c'è anche il Presidente la Regione ronde Presidente del Consiglio regionale che già conoscete
Si rischia Presidente qui ha davanti a lei una
Rappresentanza di giovani amministratori sotto i trentacinque anni
Di tutte le parti d'Italia molto centro sud di tutte le formazioni politiche
Il senso di questa scuola che dobbiamo all'iniziativa del Consiglio regionale sul Presidente e di contribuire alla formazione di una classe dirigente
So che questo tema che sta particolarmente a cuore come anche nel suo lavoro sia precedente alla responsabilità che esso assume sia nel corso
Dell'esercizio di questa responsabilità ne siamo ancora molto grati per aver accettato mi permetto di trattazione grazie
Autorità signore e signori care ragazze se me lo posso permettere cari ragazzi
Iniziative come
La scuola per la democrazia
Il Corso di alta formazione dedicato come diceva test Presidente Violante ai giovani amministratori italiani
Corso organizzato da Italia decide e dalla Presidenza del Consiglio regionale dalla Valle d'Aosta in collaborazione con ANCI Giovane
Iniziative come queste dicevo sono meritevole della massima considerazione in particolar modo dalle istituzioni
Sono pertanto lieto di partecipare perché sono convinto che di queste iniziative vi sia grande bisogno nel nostro Paese dove purtroppo
Sono abbastanza rare le sedi in cui chi è investito di responsabilità politiche può dialogare sulle grandi questioni nazionali in modo libero e per certi aspetti indipendente dalle appartenenze di parte
Voglio quindi riconoscere Alitalia decide l'Associazione per la qualità delle politiche pubbliche che riunisce personalità di diverso orientamento politico culturale
Il merito di creare occasioni di confronto nelle quali la classe dirigente italiana è chiamata a misurarsi con i problemi concreti
Che riguardano il governo del Paese
In questo quadro il prossimo quindici novembre sarà presentato alla Camera dei deputati un importante rapporto sulle reti territoriali quelle reti che materialmente fanno ogni giorno l'Unità d'Italia
E in quell'occasione saremmo onorati la Camera dei deputati Italia decide di avere la presenza del Capo dello Stato
L'attenzione verso gli amministratori locali è un'ulteriore conferma di questo apporto di questo approccio concreto post-ideologico concentrato sul tema di come organizzare oggi una moderna democrazia
Queste visione dello squalo per democrazia l'avete dedicata alle ragioni dell'altro
E vorrei affrontare la questione riferendola proprio alle responsabilità politiche che avete assunto in ambito locale
E a questo livello infatti che i grandi principi della democrazia rappresentativa sono messi a mio modo di vedere più direttamente e duramente alla prova
Nelle vostre comunità soprattutto quando si tratta di comunità medio-piccole si vive davvero la democrazia faccia a faccia
La rappresentanza non è infatti un concetto astratto ma una pratica di tutti i giorni che pone voi gli eletti di fronte a persone con i loro bisogni le loro paure i loro desideri
Tradurre le esigenze dei cittadini in concreta azione amministrativa è un compito difficile ma esaltante
E penso che voi tutti sappiate quanto possa essere gratificante sentirsi investiti della fiducia degli elettori
E chi non condivide forse perché non l'ha mai conosciuta la passione per la politica forse non sa quanto questa spinta possa aiutare a superare ogni difficoltà e a dare il meglio nel governo della comunità
Ma voi sapete anche che operare per il bene comune non può significare accontentare tutti
Non è possibile
Anzi le decisioni più sagge e più lungimiranti sono spesso proprio quelle che nell'immediato creano più incomprensioni ostacoli
Così per certi aspetti la vera politica
Stanno ad ascoltare le opinioni e nella saper decidere
Si potrebbe dire che il politico è colui
Che si assume in pieno la responsabilità delle proprie azioni e in qualche modo è cosciente di dover affrontare il conflitto come una dimensione costitutiva della politica democratica
Anche il Governo più illuminato anche il Governo più lungimirante non puoi e quindi non deve far venir meno il dissenso nel Paese
E a questo riguardo credo che si possa dire che la decisione
Potrà dirsi pienamente democratica soltanto quando si sa si avrà avuta la certezza che chi
E di diverso opinione ha comunque avuto modo di far valere pienamente le proprie ragioni
Del resto
La rappresentanza politica moderna è nata dal conflitto
I sistemi politici nazionali si sono formati sulle grandi fratture che hanno attraversato i diversi Paesi
Penso in particolar modo a seconda dei casi delle situazioni storiche
Alla frattura al conflitto capitale e lavoro al conflitto città campagna I conflitti di carattere religioso o etnico
Il contributo che ha dato
Dalle forme della rappresentanza moderna all'istituzione Governo eh pressoché ovunque consistito nel far convivere nel processo democratico
Gruppi partiti con interessi programmi e a volte persino visioni del mondo
Contrastanti tra loro
E ciò
E avvenuto ogni qual volta si è rifiutata la logica della sopraffazione reciproca che potenzialmente distruttiva per la comunità civile
Credo che si possa dire che rispetto alla visione riscritta
Che vede il nemico come elemento costitutivo della sfera politica come osti se da tenere fuori delle mura della città
La concessione democratica della rappresentanza accetta il conflitto comma componente fisiologica della politica interna di una comunità
Sotto questo profilo lo stesso scontro parlamentare fra maggioranza e opposizione ha il principale compito del merito
Disco insulare la possibile deflagrazione dalla società
Di scongiurare il rischio del dissolversi delle ragioni dello stare insieme del venir meno del senso di appartenenza ad una comunità
Attraverso l'incorporazione nel sistema istituzionale degli elementi di conflitto e di protesta
Le forme della democrazia rappresentativa costituiscono la garanzia più avanzata per mantenere aperto con il continuo processo di ridiscussione dei confini tra società civile istituzioni
In cui consiste l'assetto l'essenza dell'assetto pluralista rispetto a quelle concessioni di derivazione combina che in qualche modo rischiano di essere totalizzante
Sapete bene che in Italia
Nei primi decenni di storia della nostra Repubblica il dibattito lo scontro politico fu sostanzialmente incentrato sulla grande contrapposizione ideologica tra i due blocchi mondiali
Forsin nessuna tra le grandi democrazie occidentali questo Stato questo antagonismo si espresse in forme così intense capillari
Da informare quasi ogni aspetto della società civile e perfino della vita quotidiana dei cittadini
I grandi partiti di massa
Organizzati principalmente in due schieramenti alternativi
Erano comunque
E questa è l'aspetto che
Mi preme maggiormente comunicarvi erano comunque portatori di visioni nazionale
Proponevano programmi di interventi
In molti casi assai diverso in molti casi
Lunga antagonista dell'altro ma interventi che avevano l'ambizione di ricomporre le grandi fratture che dividevano un Paese che era tra l'altro materialmente e moralmente disarticolato
Dopo la fine della seconda qua
Direi che proprio la sostanziale convergenza se pur seguendo strade diverse con valori diversi in alcuni casi con modelli di riferimento di grazie la sostanziale convergenza verso obiettivi di interesse generale
Consentite alle forze politiche del dopoguerra forze politiche così diversificati e anche ideologicamente contrapposte
Consentire loro di redigere con uno spirito non solo creativo innovatore ma anche con un solido equilibrio di redigere la nostra Carta costituzionale
Che ancora oggi conserva nella prima parte quella di principi dei valori tutte intatta la sua vitalità
Essendo in grado di promuovere lo sviluppo di diritti di libertà dei cittadini in un contesto di effettiva uguaglianza delle posizioni di partenza
Credo che si possa dire che dal proficuo confronto durante i lavori dell'Assemblea costituente scaturirono quelle regole qui principi condivisi che avrebbero poi guidato l'Italia nella sua rinascita
E pur in presenza di un fisiologico forte contrasto
Di carattere politico
La fine degli anni Settanta
Pose poi a mio modo di vedere le basi di quello che allora fu chiamato arco costituzionale un'espressione certamente non da tutti accettata chi vi parla certamente si opponeva quella visione
Una visione che rispondeva alla necessità di garantire
La crescita economica e sociale del Paese in un contesto internazionale fortemente alterato dal nuovo ordine commerciale degli scambi della crisi energetica e dall'altro lato sì proponeva di impedire che la convivenza civile
Fosse messa a rischio da una conflittualità sociale esasperata
Ida schegge anarchiche ed estremiste
Provenienti dall'esperienza per certi aspetti non si sono tante della deriva che in Italia aveva assunto con il sessantotto
Un partecipazioni di tipo politico all'epoca definita extra parlamentare
Credo che si possa rapidamente ovviamente sostenere che in questo scenario
Sia l'aria di ispirazione cristiana sia quella di radice social comunista si adoperarono comunque con senso di responsabilità non solo per evitare la disgregazione del sistema italiano
Ma soprattutto lo fecero attraverso la delegittimazione di quell'habitat di tipo ideologico politico che alimentava in quegli anni in Italia
Il terrorismo
Ed in particolar modo un certo tipo di terrorismo sarebbe interessante credo oggi dopo tanti anni rileggere in modo meno legato alle passioni del tempo tutta la stagione
Del sequestro Moro tutto quello che la politica sette mettere in campo in quel momento il più tragico dai tempi della fine della seconda guerra mondiale per svuotare il bacino
In cui nuotava il terrorismo un bacino lo sa bene Presidente Violante che all'epoca era impegnato istituzionalmente in altri ruoli a Torino
Un bacino ampio
Si discuteva davvero molto sul perché ci fosse tanto potenziale consenso
Oggi e tutta un'altra storia con la caduta degli steccati ideologici la fine dei grandi partiti organizzati sembra per certi aspetti essere venuta meno anche la capacità di esprimere politiche di respiro nazionale
E questo lo considero un fatto negativo
La fine dell'ideologia il posto ideologismo non può significare la fine delle idealità
Il trionfo per certi aspetti giusto doveroso delle autonomie del federalismo
L'attenzione alle caratteristiche del territorio il localismo non può e non devi in alcun modo significare la incapacità di esprimere politiche che abbiano un orizzonte e un respiro nazionale
Forse il fatto che non vi siano queste politiche di respiro nazionale anche la ragione per la quale stanno riemergendo fattori di divisione
Fattori vecchi e nuovi che percorrono tutta l'Italia
Nella loro durezza e in qualche modo caratterizzano anche
L'attuale momento di confronto
Penso in primo luogo
A quella che
Tra le tante divisioni le riassume tutte e l'antico dualismo tra nord e sud
Dopo anni di politiche nazionali volti alla convergenza
Si torna ad una crescente forbice che relativa quasi tutti gli indicatori economico e sociale a quella frattura se non sono però aggiunge altre che attengono alla rapporto che intercorre tra lavoratore dipendente lavoratore autonomo tra le vecchie e nuove generazioni e
Per certi aspetti persino la contrapposizione tra legalità e illegalità
E questa forse la prima volta che si affaccia tra le tante divisioni anche questa
La dimensione nella quale tutte queste tensioni si esprimono in forma più dirette drammatica e per molti aspetti proprio la vostra quella locale
Non a caso le cronache registrano conflitti talvolta drammatici che investono periodicamente la vita delle comunità di centri grandi e piccoli del Paese
Basti pensare
Alle tensioni provocate dalla crisi di alcuni insediamenti produttivi
Nei centri medi e piccoli
Basti pensare a tutte le tensioni problemi derivanti
Dalla grande sfida che la nostra società sta vivendo vale a dire la convivenza con le comunità di immigrati aspetto del tutto nuovo nel confronto politico culturale italiano fino a qualche tempo fa
Basti pensare
Alle tensioni che si registrano in ambito locale
Nelle questioni attinente alla politica ambientale allo sviluppo i consumi ecocompatibile
Va anche detto che per fortuna anche se non sono sempre sottolineate con lo stesso rilievo mediatico vi sono anche tante quotidiane esperienze che vedono voi gli amministratori locali
Capaci di trovare soluzioni innovative e coraggiose per affrontare tutti quei difficili problemi di governo che sono tipici di comunità sempre più differenziate e in una fase storica sempre più conflittuale
Credo che ciò confermi innanzitutto la validità della scelta operato in favore delle autonomie territoriali scelta operata dalla Costituzione e confermata dalle recenti riforme di rango costituzionale e ordinato
Un Paese composito come l'Italia non si può governare solo dal centro
Solo chi è sul territorio ed è in contatto continuo con le comunità locali può trovare le risposte giuste alle domande dei cittadini e cercare un efficace bilanciamento tra
Contrastanti interessi in campo
Ma l'autonomia territoriale non può mai tradursi in una sorta di fai da te
Per carità
Questa tentazione ponga ratificare qualche sindaco sceriffo
Ma
Lascia la tentazione di fare da soli
La stragrande maggioranza degli amministratori in una condizione di disagio
Perché finiscono per essere vittime di una sorta di sindrome da abbandono da parte delle istituzioni nazionali
Voglio dire che le politiche locali per essere davvero efficaci non possono iscriversi che nell'ambito di politiche nazionali
Nessuna delle grandi questioni che oggi riguardano i nostri concittadini e toccano i costi il territorio nessuna delle grandi questioni
Può essere risolta senza un impegno diretto sul piano delle risorse e sul piano degli indirizzi generali anche da parte dello Stato
In questo senso le politiche devono essere tutte nazionale come c'è scritto del resto chiaramente l'articolo centoquattordici della Costituzione che definisce la Repubblica composta da Comuni Province Regioni e Stato
Solo in questa visione integrata può avere una ricaduta effettiva e positiva e quindi non soltanto di tipo ideologico ideale può avere una ricaduta effettiva quel principio europeo della sussidiarietà
Proclamato dal nuovo articolo centodiciotto dalla Carta che vede le funzioni amministrative attribuiti in via preferenziale ai livelli di governo più vicini al territorio
Pertanto
Lo avrete capito non sono minimamente d'accordo con chi sostiene che l'Italia possa reggere alla competizione internazionale
E conservare la propria prosperità solo confidando nella forza dei suoi sistemi territoriali
Infatti
Il notevole spostamento di poteri verso le Regioni e le autonomie locali non deve determinare l'affievolimento soprattutto nei consessi istituzionali dell'Unione europea
La firmo elemento della capacità di affrontare con spirito unitario i problemi che scaturiscono dalla difficile fase economico-finanziari in cui ci troviamo in un quadro di economia globalizzata che certamente non è esaltante
Io voglio riguarda ricordare che al riguardo gli indici più importanti che delineano il profilo di competitività di un Paese
Come è stato confermato anche da un ampio studio pubblicato qualche settimana fa dalla Commissione europea
Fanno riferimento alla presenza di beni
Come il grado d'istruzione di base la qualità del sistema istituzionali e la funzionalità delle infrastrutture beni che com'è di tutta evidenza e ve ne sono anche altri non possono che essere il risultato di politiche nazionali
Non del sommarsi di politiche locali o di
Politiche legate unicamente il territorio
Si tratta di beni e servizi
Tra i servizi in primis qualcosa di più il servizio la possibilità del dico del diritto alla salute i beni e servizi che i sistemi territoriali non possono proporre sono
I distretti produttivi vanno collegati le imprese vanno aiutate a crescere e questo è possibile soltanto fra endo una buona formazione incentivando ricerca innovazione
In altre parole competitività del sistema Paese e coesione sociale non possono essere obiettivi contrastanti
In questa fase della modernità devono essere dalla politica tenuti insieme
Lo dimostra
Concretamente non soltanto quel che fanno altri Paesi d'Europa ma credo che lo abbia dimostrato
Lo voglio dire visto che sono andata in Italia anche come
Hanno reagito alcune grandi democrazie europea a quello che è successo in Grecia
Se a
Seguito della crisi greca
Si è avvertito un forte timore
Nella più grande potenza europea che la Germania come si può essere così lungi dal pensare
Che a fronte della crisi greca e della scossa sismica in termini finanziari che dalla Grecia si irradia va nel Mediterraneo in Europa si potesse salvare soltanto una parte del territorio nazionale
La parte più ricca la parte più produttiva la parte in qualche modo
Più europea la globalizzazione falsi
Che o si crea davvero una condizione
Di tipo nazionale per certi aspetti di tipo europeo
Per controllare alcune crisi e per superarle oppure la presunzione di ritirarsi nel territorio
O in alcuni casi la produzione di poter governare in modo efficace effetti ristretto di territorio facendo venir meno il senso di unità e di coesione nazionale è una presunzione destinata a scontrarsi con interessi reali della gente
Non è una posizione di tipo politico ideologico saranno gli stessi cittadini del Nord a comprendere chiaramente che
Il loro avvenire dipende anche dalla capacità che avrà il sistema Paese di sanare il conflitto non sul
Non certo di dar vita ad una ulteriore l'accelerazione del rapporto
Magari con la
Volontà reconditi non dichiarata di
Lasciare il Meridione d'Italia in balia del proprio destino
è la ragione per la quale
La classe politica ai diversi livelli di governo deve tornare ad esprimere politiche per l'appunto che siano di respiro nazionale
E senza questo Comune riferimento
Anche le risorse rischiano di disperdersi sotto forma di frammentazione o rischiano di agire come un fattore di disgregazione involontario dell'unità perché finiscono per contrapporre un territorio all'altro
Per questo motivo c'è bisogno di sedi di discussione di confronto e questa lo è affrancate dall'urgenza della polemica politica o come piace dire affrancate dall'obbligo di far propaganda
Nel senso che l'antica distinzione tra politica e propaganda credo che vada sempre richiamata combattuto sì si può guardare al di là del contingente
Sedi
Dove chi ha responsabilità politiche possa verificare rafforzare la presenza di quello che un pensatore liberale working chiamava il terreno valoriale comune
Terreno valoriale comune a partire dal quale si possono aprire quelli necessari controversie sui modelli qui dare attuazione ai principi condivisi che nutrono ogni dialettica democratica
Tuttavia e concludo
Rimane molto da fare per costruire in forma strutturata un'architettura di relazioni tra le istituzioni che sia all'altezza della crescente domanda di governo in un sistema che si è fatto inevitabilmente molto più complesso rispetto al passato
Credo che nasca da qui l'esigenza di pensare pure realizzare quella che leopoldo Elia chiamo la democrazia governante
Che si contrappone non solo in termini lessicali al concetto di democrazia governata ma lo fa soprattutto perché la democrazia governante comporta la necessità di individuare
Per ciascuna procedura di decisione politica un punto di equilibrio condiviso tra il suo grado di rappresentatività e quello di efficienza
Questa è una delle altre grandi questioni che
Da tempo è
Al centro del dibattito politico istituzionale anche se poi per tutta una serie di circostanze non si riesce
A condensare in quelle riforme nella seconda parte della Costituzione che sono ogni giorno di più urgenti
Lo dicevo pocanzi al Consiglio regionale
Valuterà al Parlamento valuterà la Conferenza Stato-Regioni valuteranno i cittadini se i decreti attuativi che il Governo ha emanato
In base alla delega che ha ricevuto per il federalismo fiscale saranno davvero rispettosi di quella che è la filosofia
Della legge sul federalismo fiscale in particolar modo mia opinione su che cosa si intenda per costi Standard quindi quali sono anche i parametri per definirli e
Sul funzionamento del fondo perequativo
Ma al di là di questo io mi chiedo retoricamente possibile che non ci sia consapevolezza del fatto che
Se si aggiunge e a certe condizioni è utile e positivo un'ulteriore anello alla catena del federalismo che il federalismo fiscale dico a certe condizioni utile positivo perché responsabilizzerà la classe dirigente
Perché metterà le amministrazioni specie nel Sud nella condizione di metterci la faccia in qualche modo no non più la vecchia spesa storica ogni anno vi dai colpi specie qualcosa in più ma
Speso in base a costi stand utile a certe condizioni
Ma è possibile introdurre una riforma importante come questa senza procedere contestualmente magari avremmo dovuto farlo ancor prima
All'introduzione di quel Senato federale o o Camera delle autonomie
Che è il
Momento istituzionale e ordinamentale di un federalismo
Chiunque ha un po'di esperienza su come sono organizzati in altri Paesi d'Europa gli Stati ad assetto federale sa perfettamente basti pensare la Germania tanto alla Bundestag c'è il Bundesrat
Il problema della organizzazione delle nostre istituzioni nel rapporto appunto tra
Centro e territorio ma anche nel rapporto tra
Rappresentatività
Ed efficienza della democrazia credo che rimanga una delle grandi questioni
Che necessità di essere affrontato
Infine
Un'altra considerazione con la quale concludo davvero scusandomi se sono andato forse un po'oltre
Quello che mi ero prefisso
Questioni di cui ho fatto un rapido accenno ma
Ma che li prendo
Viviamo in una fase in cui
Fra le tante cose che dobbiamo ripensare
Dobbiamo
Porre attenzione anche
A che cosa si debba intendere per cittadinanza
Perché sempre di più la nostra è una società
Che muta rispetto ad un passato anche recente e lo sanno bene i Sindaci lo sanno bene gli amministratori
Oggi
La cittadinanza non è uno status
è per molti aspetti l'appartenenza ad una comunità dove le persone vivono lavorano studia
Questo significa che inevitabilmente
Dobbiamo porsi in un'ottica
Che sia
Di garanzia dei diritti
E ovviamente di richiesta di adempimento dei doveri ai cittadini avendo ben chiaro però che nella nostra società vi sono tante donne e tanti uomini che lavorano
Che non sono cittadini nel senso che non hanno la nazionalità italiana che non mi riferisco minimamente ma devono qualcuno possa all'immigrato extracomunitario
Quello quell'irregolare no io mi riferisco a coloro che
Non sono cittadini italiani
Non aspirano a diventarlo perché magari pensano di rimanere per un periodo
Non troppo lungo in Italia
Ma sono ormai parte integrante delle vostre Comunità
Allora
Da questo punto di vista una riflessione su che cosa le istituzioni quindi quella politica debbano fare a fronte di una società che in queste molto molto cambiata rispetto a quello che era fino a qualche anno fa credo che sia una riflessione che si impone
E si impone al di là
Della quotidiana propagande delle bagarre tra queste quello schieramento perché il tema è un tema che riguarda i diritti fondamentali della persona uno può essere cittadino
Perché nati in Italia o perché ha acquisito la cittadinanza italiana può aspirare a diventare
Può non aspirare a diventarlo
Aggiungo e so che questo fa molto discutere
Può essere regolare o meno ma rimane pur sempre una persona con i diritti fondamentali della persona umana
E qui il problema non può essere scaricato sulle spalle degli amministratori che mi sembra questo un po'la tendenza in atto no teorema ci pensano i Comuni ci pensano le amministrazioni se garantire o meno l'esercizio di alcuni diritti e qualità
Questa è una grande questione sulla quale
La politica dovrebbe far valere il suo primato dovrebbe far valere la sua centralità
Se
Il corso
Non avete voluto chiamare le ragioni degli altri beh credo che la conclusione
Della mia chiacchierata
In qualche modo video un ulteriore spunto per comprendere quanto oggi sia complesso
Un equilibrio
Tra le ragioni di tutti coloro che insistono sul territorio e che su quel territorio di sono con il loro identità le loro culture ma anche in qualche modo con le differenze che caratterizzano una società plurale come quelli italiani grazie
Ho chiesto al Presidente Fini sia la sua agenda di consente di rispondere ad alcune vostre domande detto sì altrimenti non mi diverto a Bruxelles vasta vuoi che prevede
A questo punto capisco che vi sia un po'complicato prego celesti si
Lì
Anche qui se
Ciascuno può dire
Il proprio nome e
Il luogo ripetete livello sappiamo insomma definirlo lo sa
Pare che il microfono funzioni diamo
Se ce n'è uno che funzione
è un classico peraltro persone preoccupate
Una volta c'era il megafono ecco Desogus controfigura
Alle
Sono Antonio la Torah sono sono siciliano insomma frutto del bilancio in un piccolo comune nella provincia di Enna regole puto
Il federalismo fiscale
Sembra oggi essere argomento di dibattito e panacea di tutti i mali sembrerà esso la risoluzione al al problema del divario
Nord nord-sud responsabilizzerà le le amministrazioni locali
Forse dalla soluzione anche alla crisi socio-economica che che ci sta caratterizzando per me
Non è assolutamente
Ipotizzabile uno scenario simile
La realtà dei fatti è ben diverso faccia c'è una crisi strutturale per mandare avanti per produrre servizi dei confronti
Devi dei nostri amministrati amministrazione tutti i livelli hanno bisogno di di risorsa per raffrontare la soprattutto la crisi del dell'impresa
Ebbene io mi chiedo che cosa sta aspettando la politica a tutti i livelli a rendersi conto che abbiamo una struttura organizzativa statale
Assolutamente inadeguata I tempi alle problematiche che viviamo
Dicevo poco fa i livelli istituzionali che abbiamo non si contano più neanche sulle dita di una mano ne servono due
Le Comunità montane le città metropolitane il Comune la Regione la la Provincia spesso si sovrappongono nelle competenze
Si dedicano a ciò che non non non dovrebbero fare e non si dedicano a quell'epoca incombenze che magari hanno scritte lì a caratteri cubitali sui suoi propri sui propri statuti a questo si è arrivato
O dopo un processo di inserimento di concetti quali la l'autonomia eccetera che per carità possono essere possono essere utili ma hanno frammentato il quadro politico e hanno frammentato anche le competenze
Mi chiedo quante risorse si possono liberare
Andando a semplificare il quadro politico andando a semplificare le procedure all'interno di ogni istituzione andando a uniformare le istituzioni in modo tale da creare
Il raccordo affinché magari il Ministero del turismo dialoghi con l'assessorato al turismo regionale e con quello comunale piuttosto che disperdere come si diceva poco fa in mille rivoli le risorse grazie
Grazie
Altri
Buongiorno al Presidente mi chiama delle tasse assessore di un piccolo paese in provincia di Piacenza
Era il resto ma dall'inizio del suo discorso parlando della vitalità e della
Dei quattro sì anche scottante vivere la politica come lo facciamo noi Kakashi questi problemi poi alla fine si è rimasti me riducono sembra un confronto all'altalena tra la necessità contingente della gente che ti ferma per strada che ci chiede come fare per risanare questo quest'altro problema e la progettualità che porta inevitabilmente magari invece a decisioni scomode
Sono anche d'accordo con lei quando dice che la politica locale per essere efficace si deve inserire nella politica nazionale
Il problema è quando le due cose sono in contrapposizione veniamo tutti dal mese di settembre che per tutte le amministrazioni locali è un mese di fuoco riparte la scuola
E quindi un esempio può essere quasi alla razionalizzazione magari delle risorse scolastiche
Porta a dover rispondere alla gente che sa che magari vissuta plessi cui una grande due piccoli i due piccoli dovranno chiudere quello grande non prende non riuscirà a trovare accogliere tutti i bambini di qualità ore di quelli piccoli ecco questo è un caso in cui magari la politica nazionale sembra più un Grande Fratello vagliano che non un amico oggi possa aiutare per Capena la scarsità di fondi per l'edilizia scolastica insana conosciamo tutti
E quindi ecco
Riguarda cresta scattante domanda Visco
Altri nato prego
Io mi chiamo Valeria Romanelli sono assessore in un piccolo Comune che non rinnega in Campania
E
Noi crediamo è un Comune che si trova all'interno di un territorio che è il Cilento
Quindi sento spesso parlare di territorio soprattutto quando mi trovo a fare politica diciamo tra virgolette ad un livello un po'più alto non lo so ad esempio nei settori provinciali
E
Mi chiedo con una una legge elettorale che porta al Governo centrale dei rappresentanti che comunque non non vengono scelti dai territori
Marco mancavano dall'alto come delle imposizioni in politica e comunque delle scelte politiche ragionate
Che spesso sono molto lontane
Da dalla dalla verità di un territorio mi chiedo come sia possibile mantenere forte il collegamento tra l'autonomia locale
E il Governo centrale perché io
Mi accorgo che è difficile che in Provincia abbiano chiara la realtà di un territorio
Mi riferisco alla provincia di Salerno che una Provincia molto grande
Mi chiedo come rappresentanti che io non conosco neanche come posso riportare al loro e come posso legarmi con loro cioè come legare autonomia locale e Governo centrale grazie
Sì prospettare stupisco da queste tre Popolo della Presidente prego
Non mi è facile rispondere perché sono domande abbastanza complicate o meglio la terza la più semplice però cerco di dare qualche
Più che rispondere e dare qualche elemento di valutazione anche sulle prime due
Il problema che poneva il primo amministratore
Della sovrapporsi di competenze di organismi
è vero c'è stato negli anni passati una
Moltiplicarsi
Di livelli organizzativi e anche il sovrapporsi di competenze
Credo che
Occorrerebbe cominciare
Con
Interventi volte a definire con chiarezza chi fa cosa partendo partendo dai livelli più alti
Classico di riferimento alla necessità mia opinione di ridurre a zero o quasi a zero le cosiddette competenze condivise tra Stato e Regione
Perché se come è stato scritto nell'attuale formulazione di sono competenze statuale competenze regionali quel competenze condivise e chiaro che e lo dimostra la cronaca si moltiplica il contenzioso
Allora cominciamo con il principio da cui far discendere le politiche che in principio cose chi fa cosa
E accanto a questo principio che è un principio di competenza del principio di sussidiarietà sono le due stelle polari
Poi dobbiamo essere realisti non c'è ombra di dubbio che non è sufficiente richiamare i due principi perché si tratterebbe
Di disboscare di tagliare di semplificare diciamolo c'è stato un periodo in cui
La politica che era degenerata in partitocrazia
Vedeva nella occupazione in qualche modo
Sistematica dei vari livelli di rappresentanza una modalità per a dare soddisfazione allo al problema come dietro lo sbocco della propria classe dirigente no uso formule molto molto
Neutre moderate ma c'è stata un'occupazione no probabilmente si deve tagliare anzi bisogna farlo
Dobbiamo essere consapevoli che
è un tale groviglio che un po'come pensare di disboscamento
La giungla amazzonica col taglierino e però
Una strategia c'è una linea
Do con un orizzonte lungo a me piace dire
Un po'più di strategia meno tattica un po'più divisione e meno interesse contingente la risposta che come me eh definizione chiara delle competenze chi fa cosa rispetto del principio di sussidiarietà e far arretrare
La politica
Ovunque sia possibile
Lasciare alla sinergia diciamo tra società e istituzioni la possibilità di dare delle risposte i cittadini
Con una vertenza se volete di carattere generale
E cito Dahrendorf cardine del funzionamento della democrazia è che desse i cittadini non pretendano tutto
Che mi pare una delle espressioni più efficaci
Per far capire che al cittadino ed è la vera a sua volta un comportamento virtuoso
Non è che può rivolgersi sempre alle istituzioni che poi vuol dire
Istituzioni politica no come se fosse una sorta di mamma come se fosse
L'unico
Riferimento per veder soddisfatti i propri bisogni la responsabilità diretta del cittadino e poiché la forma
Di partecipazione alla garanzia della democrazia
Che discende da un processo di educazione dipende di discende da dalla diffusione di una certa mentalità e di una certa cultura civica
è essenziale non
Non sarebbe neanche sufficiente stabilire chi fa cosa e la sussidiarietà bisogna responsabilizzare il cittadino
E qui
Non so se
Dico cosa
Politicamente scorretta non è che c'è grande differenza nord-sud tutta la polemica che a volte si fa al nord supportato
Sono nato al nord
Ma il Meridione assistito il Meridione piagnone meridione sta sempre col cappello in mano ma non credo che ci sia più una grande differenza
Certo al nord c'è una miglior condizione economica sociale e quindi c'è una maggiore libertà rispetto a bisogni primari ma e è una
è un'attitudine in qualche modo e un abito mentale
Quello di pensare che
Tutto debba essere preteso dalle istituzioni ed al funzionamento della democrazia
La democrazia e le istituzioni devono garantire diritti fondamentali devono garantire alcune grandi questioni non riempire minuto per minuto la vita del cittadino
Il contrasto politica nazionale e politica locale
E lei con le due questioni quello della legge elettorale in contrasto per certi aspetti può essere anche fisiologico io credo che sarebbe minore se
Prevalesse
Pur negli schieramenti diversi
Prevalesse l'interesse generale
Perché ho voluto richiamare nella mia chiacchierata iniziale che persino in una fase storica in cui la contrapposizione era ideologica quindi quanto di più uno lontana fra Mosca e Washington
C'era però consapevolezza del fatto che ci volevano politiche nazionali che servivano inevitabilmente dei momenti
In cui c'era la condivisione
Negli ultimi tempi sempre più difficile ed è anche in Italia arrivare a momenti di condivisione ed è anche la ragione per la quale mi sto sforzando diciamo così
Di prospettare delle politiche che cerchino di unire anziché di dividere perché continuare a versare degli steccati continuare a scavare dei dei fossi
Può determinare un immediato ritorno in termini di consenso
Per ragioni propagandistiche diciamo così ma
Non comporta una crescita della società e quindi poi una miglior qualità della politica cioè son convinto che se
Tutti lamentano un deteriorarsi della qualità politica e anche
Del comportamento
E anche in ragione del fatto che siamo tornati senza che nessuno lo abbia mai teorizzato quasi nessuno alla logica dismette che l'avversario il nemico
Il nemico o lucidi o più rigide
Non è che c'è
Il secondo tempo con l'avversario o lo batti e ribatti ma è una partita all'interno di regole
Non esiste un'attività sportiva un confronto in cui non ci siano delle regole no
Non esiste un'attività sportiva un confronto in cui non ci sia un arbitro cioè se
Torniamo ad una logica per la quale l'altro
L'avversario un nemico e allora è chiaro che tendi a non rispettare le regole o addirittura cambiar pelle e soprattutto tendi a negare che possa sussistere la figura istituzionale dell'arbitro che dirime conflitto per far rispettare le regole
Solo se mi sono spiegato quindi
Nella fisiologia no nel bipolarismo nella
Contrapposizione che inevitabilmente c'è tra gli schieramenti cercare di privilegiare alcuni momenti o di individuare alcuni momenti in cui
Si dà vita a condivisione si dà vita
Ad un punto d'intesa
Io credo che se oggi si chiede se gli italiani ma la parola compromesso è sempre sinonimo di porcherie
Dipende ovviamente dalla qualità del compromesso no
Ma ci sono delle dei momenti in cui su questioni così importanti io credo che sarebbe una fase positiva non una fase negativa se vi fosse la capacità di individuare un un punto per l'interesse generale
In questo inserisco il ragionamento sulla legge elettorale perché
Per una delle tante chiamiamole così bizzarrie italiani non abbiamo una legge elettorale per il Parlamento
Diversa rispetto a quella degli altri livelli regionale comunale provinciale ma non nella la formulazione di tipo tecnico parlasse che
Sono diverse inevitabilmente devono essere diverso no diversa
Nel rispetto meno di un ha valore
Il valore quello della sovranità
In termini più chiari io credo che il dibattito sulla legge elettorale per il rinnovo del Parlamento si debba fare
E mi auguro si faccia anche in questa legislatura partendo da una domanda la sovranità popolare
Che il cardine di una democrazia comporta anche per l'elettore il diritto di scegliersi il suo deputato nessun senatore
Siccome credo che sia difficile rispondere no
Rettore può scegliere la coalizione Torre può scegliere il candidato premier l'elettore può scegliere la lista di partito ma non può scegliere
Il deputato e senatore B diventa difficile argomentare perché dovrebbe essere così
Se si inserisce invece nel dibattito
Una risposta positiva si e quindi bisogna cambiare la legge elettorale che c'è
Quale che poi sia l'assoluzione
Che si adotta in ragione appunto del confronto tra le forze politiche si avvicina un po'l'eletto all'elettore
La signorina diceva ma se io ho dei rappresentanti del mio territorio che non conoscono il territorio perché non hanno avuto legittimità al territorio
Per carità anche nel passato non è che era tutto rose e fiori e capitava
Anche nel passato e anche con altre leggi elettorali che si potesse essere paracadutati ed eletti in altra zona però in qualche modo o si era delle autorità o persone molto molto note o comunque si
Creava un legame col territorio credo che
Voi amministrate no i vostri parlamentari se vengono a trovarmi a vedere i problemi che avete lo fanno
Perché hanno una certa concezione dalla politica non perché pensano di avere un vantaggio legittimo etico legittimo vantarci legare legare la rappresentanza nazionale
Alla
Conoscenza del territorio agli interessi del territorio e problemi del territorio credo che sia
Un antidoto forse l'unico
Per evitare quel che tu dicevi vale a dire che politiche nazionali politiche locali finiscano su binari del tutto diverse
Perché appunto non c'è alcun tipo di collegamento
Nel passato il collegamento ci poteva essere in ragione delle ideologia no
C'era il forte vincolo di partito
No oggi siamo un paradosso che il vincolo di appartenenza partitica e sempre più flebile
L'ideologia addirittura non c'è più viene meno anche il vincolo tra il rappresentante nazionale il territorio per cui diventa difficile capire che cosa che determina coesione no se tutto va con logiche centrifughe anziché con logiche di Concilio
Grazie Urbino
Urbino come città hanno in comune proponiamo
Buongiorno presidente Fini sono Federico Scaramucci comune di consigliere comunale come di Urbino
Io volevo fare una domanda sulle politiche dell'immigrazione dell'integrazione di cui abbiamo discusso ieri però in realtà poi lei già risposto citando appunto
Prima nella sua risposta precedente come la pensa volevo chiederle questo io ho vissuto in Danimarca un anno con un'esperienza Erasmus un Paese la grande senso civico
E in Italia purtroppo abbiamo ancora secondo me una mentalità dove se tu fai qualcosa per gli altri sei poco furbo mentre ci fai qualcosa per te stesso sei furbo e quindi bravo
Secondo lei questa cosa come
Si concilia con anche la cioè su quali strumenti abbiamo noi come amministratori locali per migliorare soprattutto quella che la cultura politica
Perché lì credo che la sfida vera perché altrimenti se non vi diamo la nostra cultura politica penso che tutto il resto poi dopo
Viene meno grazie
Sai
Credo che più che un problema degli amministratori locali
Sia un problema in questo caso della politica nazionale un comportamento virtuoso dalla politica nazionale avrebbe poi
Riflessi positivi e a cascata in questo non credo alla forza dell'esempio che viene dal basso credo di più alla forza dell'esempio che viene dall'alto perché
La forza dell'esempio che viene dall'alto può in qualche modo permeare disse un comportamento generale i tanti positivi esempi che vengono dal basso rischiano di essere mosche bianche
Io però non sono così pessimista e nel senso che è vero quello che dice ma
Guardiamo anche la parte del bicchiere mezzo pieno
Vi sono soprattutto tra i più giovani
Fenomeni crescenti di impegno
E di impegno a favore dell'altro a favore del più debole a favore di chi a meno di te perché altrimenti non si spiega il proliferare
Dell'associazionismo del no profit l'impegno al terzo settore le azioni del volontariato con un trasversalismo questo sì positivo perché non è che si è poi molta distinzione se si tratta di associazioni che operano
Nel mondo cattolico o associazioni che in qualche modo fanno riferimento a valori della laicità
E la politica che dovrebbe interrogarsi sul perché tanti
Tra i vostri coetanei
Non hanno nemmeno per l'anticamera del cervello l'idea di candidarsi per fare il consigliere l'assessore o men che meno di salire le scale e di una sede per andare a vedere un partito ma non è che sono privi
Rifiutando la partecipazione politica privi
Di una volontà positiva di cambiare la società
Perché esplicano quella volontà con
Forme appunto di volontariato
Questo significa che
Le amministrazioni ad esempio dovrebbero riuscire nei limiti delle loro possibilità a valorizzare tutte fu queste forme di di partecipazione attiva positiva
Stigmatizzando
L'egoismo che c'è
Queste naturale ma soprattutto valorizzando
Tutto quella
Atteggiamento diffuso
Di tutela diciamo del più debole
Che in Italia su questo hai perfettamente ragione viene considerato in alcune circostanze come dimostrazione di scarsa furbizia allora qui andiamo in un altro scenario ancora
Che il problema
Di come viene informata la pubblica opinione di come viene formato alla pubblica opinione formata informato
La qualità di una democrazia e anche nella qualità dell'informazione
è una banalità però è un concetto chiaro questo
Che la qualità di una democrazia la coscienza diciamo di una
Di una di una di una società deriva da che cosa deriva da come alcuni valori e disvalori vengono veicolati quali sono i modelli che vengono presentati
Allora qui non si tratta di essere con cui ci sembrava si vede i
L'idealismo gentile Hegel certo sciocchezze clamorose la centralità della scuola e dell'educazione pone l'ascendenza giallo I nostalgica di Gentile uno ma ha detto una volta i dove anche se fosse vivo se mi è stato un grande ministro
A parte le società la scuola è il momento fondamentale in cui offrì dei modelli in cui dai dei valori in cui educhi non è che poi rifarlo riferirlo tutto è solo ad altri momenti noti al mercato la televisione ve lo sport si va tutto bene non sono tanti momenti di formazione ma è il momento educativo e centrale
Allora agendo
E torniamo sempre al punto di partenza con un'ottica di orizzonte con una strategia con una missione ecco io vorrei capire perché la politica ha perso quasi
L'abitudine a usare questa espressione non la missione il progetto
La visione lunga
Perché nessuno potrà mai dire accetto tutto si può dire ma poi si tratta di credergli o meno no cioè da domani sì per risolvono problemi come quelli che poi tu Edison problematiche hanno
Una possibilità di soluzione soltanto se si mettono in campo delle politiche nel corso del tempo e quanto più sono condivise e meglio è
Perché quella è la precondizione tra l'altro di una democrazia dell'alternanza che non sia
Quel che è accaduto in questi anni no che finisce una campagna elettorale appena finisce ne comincia un'altra ma comincia il giorno dopo che è finita
Democrazia alternanze tale quando ha hai dei valori condivisi quando su alcune questioni non c'è distinzione
La questione che tu poni possibile mai che in Italia chi se ne frega dell'altro è considerato un furbo e chi lavora per l'alto è considerato un fesso ma io mi rifiuto di pensare che su questo ci debba essere la distinzione destra sinistra
Io sono convinto che destra sinistra centro debbano partire dal principio che
Va insegnato specie i più giovani che chi lavora per l'altro non è un fesso è una persona che ha l'etica pubblica che al senso del dovere che crede in certi valori
E vada insegnato che chi lavora unicamente per se stesso e cerca di danneggiare l'altro non è un furbo
Ma è colui che mette con il suo comportamento in discussione la coesione della società
Un altro giro
Fino alle domande del presidente conduttore volesse aderire proprio entro otto ultimo del caro estinto cioè il partito politico perché avete notato che
Una riflessione che dovremmo fare cioè che cosa è
E cosa deve essere attuale contesto sociale economico politico lasciato nessuna il partito politico perché se non c'è
Una forza politica che fa pedagogia civile e difficile che poi
Vengono fuori quei valori di cui
Oggi stiamo parlando prego
Analogo Perrotta comune nemmeno da un Comune del Veneto
Credo siano due abbiamo visto i fattori che determinano la la frattura della coesione sociale uno certamente il rapporto nord-sud diamo a Rizzato questa mattina
Ma lo dico da uomo del nord e miope non pensare alla questione meridionale come una questione nazionale
è evidente che il sud
A a mio avviso e lo spazio naturale di sviluppo del nostro Paese perché proiettato sul Mediterraneo
Dall'altra parte però non ci dimentichiamo la rottura a mio avviso del patto generazionale lei prima Presidente accennato velocemente
Però credo che è un fattore dell'allontanamento della politica da parte delle giovani generazioni sia proprio il fatto che la politica per anni ha pensato solo ed esclusivamente o quasi esclusivamente all'interesse particolare all'agenda quotidiana e non ha pensato assolutamente lungimiranza le nuove generazioni e scaricato gli oneri sulle future generazioni forse per questo i giovani fanno volontariato oggi volevo sapere cosa ne pensano
Che altro perché poi chiudiamo
Prego a lì alle poi
No Presidente prego rapide no devo dire son d'accordo con quello che diceva all'ultimo consigliere che è intervenuto una frattura generazionale
Io la riassumo in una in una considerazione fino a qualche anno fa con una il primo salario il primo stipendio di un neo assunto un ragazzo di una ragazza neo assunto no col primo stipendio più consona
Facevi star meglio a condizionare la sua famiglia in particolar modo l'economia
Oggi è rovesciato
Oggi con la pensione del nonno consente alla casa la ragazza di dire bocca forse riesco ad arrivare alla fine del mese
Più frattura generazionale di questa
Se la politica come suo orizzonte la prospettiva lunga pensa al futuro dei giovani siamo una prospettiva un orizzonte che è soltanto quello del quotidiano
In pratica dice dopo i ragazzi saranno saranno sarà un problema loro
Per certi aspetti io vedo
Una condizione ancora più grigia perché noi viviamo in una stranissima fase in cui la prospettiva a medio lunga si viene evocata ma
Prima presente grandissima il caro estinto viene evocata da qualche
Vox clamans in deserto non sono pochi quelli che dicono
Alziamo un po'l'orizzonte c'è un concentrarsi ossessivo sul presente trionfo del presentino assumo come disse
Ma peggio ancora in certi momenti usiamo solo lo specchietto retrovisore
Ma vi pare mai che si possa dire ai giovani partecipa la politica impegnati contribuisce a cambiare il tuo futuro se nell'anno di grazia due mila dieci
Alcune questioni sono viste con lo specchietto retrovisore che cosa del tutto diversa e rispetta l'avere memoria storica sarà in memoria storica non mai da nessuna parte ma non è che puoi fare la politica dicendo che cinque anni fa dicendo
Perché un giovane volevo sapere che cosa serve nei prossimi cinque dieci anni nonché cos'è accaduto cinque dieci anni fa quindi il trionfo del presentino quello che io chiamo come dire l'uso eccessivo dello specchietto retrovisore
Cerchiamo invece di accendere i fari per vedere cosa abbiamo davanti diamo ai giovani delle prospettive o perlomeno indichiamo degli scenari e forse i giovani ritrovano il gusto il desiderio di partecipare
Grazie direttore che è una cosa chi di voi e al mai visitato la Camera dei deputati
Alcuni ma una minoranza allora Presidente Fini mi scusi la trappola uppercut
Possiamo
Nel futuro pensare ad una visita come quelle che si fanno alla Camera di di studio per una giornata per giovani amministratori indetto dalla Camera sapete bene che il presidente Violante a dire la Cava è stato presidente Agrama è evidente che si può applicare il mio Ministro all'invito che vi ha fatto di aspetto ovviamente bisogna organizzativa valorizzeremo con porte aperte va bene ci rivedremo
Richiesta
Grazie
UDC
A
Da parte
Presidente ANCI Giovane voleva dati