In caduta libera - Presentazione del 10° Rapporto 2010 su povertà ed esclusione sociale in Italia

Venuti ad esempio il significato decimo rapporto Caritas conseguenza
Povertà
Ed esclusione sociale in Italia
Diamo
Vista la
Ricchezza interventi gli avevano molto
Di ascoltare
Dare voi anche spazio al momento eventuali di confronto con i giornalisti presenti vi ringrazio
Diamo subito inizio
Acquisito un documento cedendo la prova al professor Dal Monte per il suo saluto
Buongiorno
Effettivamente cominciamo poi cominciare dando il benvenuto
Eccellenza
Aderenti
Signor
E a tutti voi che avete
Accettato di
Partecipare alla presentazione questo rapporti
Decimo rapporto della Caritas allora avete accettato di venire allo spazio Europa e io comincerei proprio da una
Breve
Descrizione del luogo in cui ci troviamo lo spazio troppa
è uno spazio che è stato inaugurato dal Presidente della Repubblica un anno fa anche viene gestito congiuntamente dal Parlamento europeo e dalla Commissione europea che hanno i loro servizi e uffici in questo stesso edificio ai piani superiori
Cos'è lo spazio vuoto spazi Europa ha una finalità duplice è dedicato intanto i giovani in quanto qui riceviamo regolarmente scolaresche dagli otto e diciotto anni
E ci sono dei moduli didattici insomma è un percorso diciamo di avvicinamento dei giovani all'Europa
E dall'altra parte effettivamente lo spazio viene dedicato a occasioni come quella odierna
Quindi possono essere occasioni culturali possono essere presentazioni di libri in ogni caso e venti chiamiamoli così che abbiano un riferimento un aggancio chiamarlo così con l'Europa e le sue politiche
Allora e questa se vogliamo questo potrebbe esaurire la presentazione diciamo così istituzionale
Io da parte mia però vorrei aggiungere qualcosa di più e vorrei
Esprimere diciamo così la mia soddisfazione mio piacere proprio per il fatto
Che la Caritas abbia scelto questa sede per presentare il suo il suo rapporto
Perché perché l'aggancio con l'Europa c'è eccome e io mi sono basato sulle bozze che avevo ricevuto un paio di giorni fa di questo rapporto e vi ho trovato delle riflessioni molto molto interessanti ricco subito
Si parla in questo rapporto di una sintesi possibile fra il desiderio e la crisi
Detta così potrebbe sì il titolo di qualche libro e qualche filosofo ma
In realtà sono delle cose molto concrete dietro e cito il desiderio che quello presente sin dall'idea di Europa dei padri fondatori dell'Unione ma mai materialmente realizzato
Di costruire un'Europa dei popoli
Fondata su un autentico umanesimo capace di generare coesione sociale interna questo il desiderio e la crisi è quella
Che si esprime che esprime la disgregazione
Insito nel disfacimento dell'illusione di benessere
Che si era accompagnata negli ultimi anni alla prassi neoliberista di un'Europa esclusivamente economica e burocratico amministrativa che doveva funzionare essenzialmente come regolatrice finanziaria di un mercato
Il mercato inteso come suprema istanza ordine attrice della convivenza sociale
è una bacchettata questa molto chiara
Che accetto perché come devo dire
Io stesso con parole molto più semplici ma essere arrivato questi livelli ma con parole molto più sempre ho cercato di dire esattamente la stessa cosa in varie occasioni recenti
Quando ad esempio abbiamo ricevuto gruppi associazioni di giovani che partecipavano al programma europeo di lotta contro l'uso di sostanze stupefacenti
Quando non più tardi di dieci giorni fa ho parlato a una platea di circa cinquecento volontari dell'Istituto oncologico Romagnolo
E il messaggio è sempre quello si parla tanto di Europa
Si parla di Europa sui media sui giornali
Ma se ne parla sempre in termini di crisi in termini di crescita se vogliamo in termini di deficit PD in termini di indebitamento in termini di finanza in termini di supervisione delle banche di Basilea tre
Ma
Il punto è proprio qui
L'Europa non può
Non deve e non vuole limitarsi solo ha i soldi questa è la mia traduzione nelle in parole molto semplici di quello che leggo e quello che ritrovo in queste pagine della Caritas
Perché
Dall'Europa dei soldi bisogna primo poi arrivare come dicevano giustamente i padri fondatori a un'Europa
Dei popoli io direi dei cittadini cittadini che hanno sì dei doveri ma che hanno anche dei diritti e fra i critici è sicuramente quello a diciamo così a un
Una vita un benessere dignitoso
Allora l'aggancio europeo quindi come vedete c'è c'è come e penso di non essere l'unico a pensarla così se è vero come è vero che la Commissione appunto ha scelto il due mila dieci come anno europeo di lotta contro la povertà e all'esclusione sociale
Allora questo anno europeo anche qui devo dire molto appropriatamente il rapporto città quelli che dovevano essere quelli che non è se le finalità di un anno europeo come questo e ve le ricordo molto rapidamente
Riconoscere le persone che vivono in situazione di povertà esclusione un duplice diritto una vita dignitosa e il contributo allo sviluppo della società
Seconda finalità
Accrescerà la responsabilità pubblica cioè dei governanti verso le politiche di inclusione sociale e in terzo luogo promuovere una società più coesa queste erano le finalità
Vedremo se alla fine dell'anno queste finalità saranno state almeno in parte raggiunte questo un altro discorso
Io cerco di
Inquadrare però questa posizione in quella che è la strategia che la Commissione ha messo appunto per i prossimi decenni dalla Strategia due mila venti
Che non a caso è una strategia che si è detto ancora l'altro giorno nel nel corso della presentazione dell'iniziativa sull'innovazione è una strategia che si mette
Il mondo imprenditoriale al centro se vogliamo della crescita dell'Europa per i prossimi dieci anni ma non solo
Perché questa crescita attenzione è una crescita che deve essere inclusiva e queste e l'uso di questo aggettivo inclusivo e molto importante perché dà l'idea diciamo così del tipo di società verso il quale è vero la Commissione europea tende
E verso eversore il quale diciamo così cerca di farci riflettere
Quindi
E devo dire indennità inclusiva e lo e la Commissione cerca naturalmente di mettere poi di creare delle azioni che vadano in quella direzione io penso che un primo esempio sia stato quello della
Iniziativa faro ce ne sono sette sui giovani giovani movimento è un'altra ancor più importante sarà quella della piattaforma appunto
Contro la povertà che dovrebbe uscire di qui a poco e quindi come vedete questo aspetto non è dimenticata diciamo che la Commissione lo ha ben presente lo ha ben
Chiaro
E non è un caso prima ho parlato di volontari non è un caso che l'anno due mila undici poi sia già stato scelto come Anno Europeo del Volontariato e per quanto sia leggendo questo rapporto mi sentirei quasi di dire che
Come dire la povertà da una parte il volontariato dall'altra sono due lati diciamo due facce della stessa medaglia
Quindi
Che io come dire
Mi sentirei questa o fatte queste queste prime precisazioni mi sentirei non dico di essere ottimista ma perlomeno non troppo pessimista perché se uno legge rapporto così
Brutalmente se posso dire effettivamente c'è di che essere pessimisti voglio dire io leggo semplicemente dalla
Sintesi le prime parole di vari paragrafi cominciamo dicendo non è vero che siamo meno poveri
Accanto i poveri ufficiali ci sono le persone impoverite
Più alto il numero dei figli maggiore il rischio di povertà
Si parla di risorse che oggi sono impropriamente gestite dallo Stato con
Considerazioni poco diciamo lusinghiera nei confronti delle misure che sono state prese
Si fa un paragone con i Paesi del nord Europa dicendo che rispetto all'Italia quello che li caratterizza la capacità di governare azioni di sistema
E non solo dei trasferimenti monetari in altre parole è il fatto di fare politica di sapere fare una politica sociale
Leggo ancora che circa un milione di persone solo in Italia considerati i nuclei familiari
Hanno ricorso beneficiano di un intervento strutturato ti aiuto accompagnamento presso i centri della Caritas leggo che le carriere di povertà sono sempre più veloci complesse molti dimensionali cioè si fa presto diventare poveri si fa presto a ritornare povertà
Quindi tutte queste cose potrebbe effettivamente darà adito a un certo pessimismo che però io cerco di moderare diciamo così con le considerazioni che ho fatto prima
Io capisco benissimo e approvo tutto sommato la posizione che ho trovato nel documento della Caritas che dice noi a livello europeo dobbiamo svolgere un'azione
Fra virgolette politica cioè dobbiamo mettere il problema della povertà sul tavolo dobbiamo farne un argomento di discussione
Questo è assolutamente importante dobbiamo aggiungo io se mi permettete dobbiamo dare visibilità al tema della povertà perché
Io ho l'impressione che il tema della povertà venga spesso e volentieri spazzato sotto il tappeto
Dico la verità forse
Trent'anni che ho passato Bruxelles mi hanno un po'rovinato da un certo punto di vista allo stesso tempo mi hanno anche tenuto lontano da quella che era diciamo di quella che era la la la
La la dittatura fra virgolette dei media in Italia sono rimasto un pochino esente e quando sono tornato pochi mesi fa nel mio paese diciamo che la cosa mi ha colpito mi ha colpito che
Ci siano trasmissioni su trasmissioni dedicate a tutto fuorché alla povertà ci sono sempre forte che si aprono la sera scusate l'allusione non tanto velata
Ma quelle porte raramente entra qualcuno che parla dei poveri sembra quasi che il problema non esista
E e la cosa mi ha stupito perché quanto leggo sulla stampa di ieri che l'OCSE conta quarantacinque milioni disoccupati
D'accordo non è solo l'Unione sono trenta Paesi ma insomma ventisette o trenta poco cambia quando leggo che l'Italia arriva al settantaquattro esimo posto a livello mondiale sulle pari opportunità
è vi dico che forse la sera varrebbe la pena parlare un pochino anche di questi problemi
Allora io non so a questo punto se la soluzione che poi viene preconizzato dalla Caritas sia la soluzione giusta io non so se
Sono sicuro che in Europa ci sarebbero delle voci
Discordanti sul sul ruolo della famiglia o sicuramente sulla definizione di famiglia sono sicuro che ci sarebbero delle dispute le discordanze le differenze però
E non so nemmeno se si arriverà all'obiettivo di questo welfare unico europeo come auspicato nel libro
Dico solo che però è importante è vitale che il tema venga messo sul tavolo è importante che ci sia una discussione perché solo in questa maniera secondo me abbiamo la possibilità di
Veramente arrivare a una a un qualche cosa di perlomeno simile
Alla quindi riti che già i trattati riconoscono i suoi cittadini e che purtroppo dobbiamo constatare non si sono è vero materializzati fino in fondo ecco io
Chiedo scusa per aver ripreso forse troppo tempo con questa con questo saluto che è stato un po'più che istituzionale perché
Perché mi veniva da dentro e ci tenevo
Ci tenevo a dirlo quindi innanzi
Femminile
Intervengono
Ne ha
La parola
Ma
Toscana
Presenti
Ecco
Insomma
Sì
Ma
Autorizzato incarichi
Io
Dopo
Pastorale
Copresenza di fare
Ancora una volta liste offensivo
E puntualmente sta
Eletti
Insieme
Chiaro
Grazie
Il dramma della povertà
Offusca
In maniera crescente
L'orizzonte della nostra comunità nazionale
Non ho nulla se si poche
La diffusione del fenomeno delle ricadute sempre più pesanti sulla vita sulle prospettive della nostra gente sono sotto gli occhi di tutti
E a tutti e chiedono rinnovato impegno nell'azione di contrasto e nelle forme di solidarietà
Come ha ribadito con forza il cardinale Angelo Bagnasco precisi presidente della CEI nella prolusione dei lavori dell'ultima sessione del Consiglio permanente del ventisette settembre scorso
Il Paese non può a attardarsi povero di risorse esprime
Più gli altri deve far conto sull'efficienza del sistema nessuna sempre più marcata valorizzazione delle risorse umane
Neppure l'Europa può attardarsi lo abbiamo appena ascoltato
Come è stato ricordato in un bel recentissimo incontro
Promosso nella cornice dell'anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale dalla Commissione delle conferenze episcopali della Comunità europea
Con euro di alcuni caricarsi Europa e la Commissione chiese Società della conferenza delle chiese europee
Dieci anni fa l'unione europea si era impegnata con determinazione nella lotta per sradicare la povertà entro il due mila dieci
Dati recenti
Parlato invece di ottantaquattro milioni di persone il diciassette per cento della popolazione dell'Unione al rischio di povertà
Cioè indigenti o sulle soglie della povertà come ha ricordato lo stesso Presidente del Parlamento europeo glielo si riduce
Il trenta settembre scorso
Oggi forse più realisticamente
L'obiettivo è riscattare dalla povertà entro il Duemila esenti almeno venti milioni di persone
Con la consapevolezza
Messa bene in evidenza dal rapporto che stiamo presentando che la linea statistica della povertà e comunque relativa
Essendo calcolata in base
All'assistenza medica mensile individuale per consumi ciò significa che essa è condizionata dagli effetti della crisi economica
I numeri restano abbastanza stabili ma il livello della disponibilità effettiva delle risorse
Si abbassa
Due fenomeni strutturali sono particolarmente preoccupante
L'aumento delle diseguaglianze
E la sensazione di un impoverimento generalizzato non solo dal punto di vista del reddito ma anche delle aspettative e delle risorse culturali
Per questo rapporto si interroga giustamente sulla tenuta in prospettiva del tessuto sociale in particolare nei campi delicatissimi e cruciali della famiglia
E delle giovani generazioni
Il rapporto ci dice che anche in Italia la situazione resta sostanzialmente in stallo
E dunque più che mai necessario proprio per evitare
L'effetto di una
Caduta libera
Investire a tutto campo a partire dal sostegno a quel soggetto sociale essenziale del SerT del tessuto
Sociale che la famiglia
Questo investimento esige anzitutto da peculiare attenzione educativa perché come ci ha insegnato Papa Benedetto sedicesimo nell'enciclica Caritas in veritate
Nessun processo economico e indipendente e disancorato dall'orizzonte dei valori
Nessuna risorsa materiale e davvero produttiva se non favorisce la crescita integrale della persona
Per questa ragione i vescovi italiani hanno deciso di affrontare
Nel decennio appena cominciato
La sfida educativa
Investendo dell'educazione alla vita buona del Vangelo come recita il titolo degli orientamenti pastorali che vedranno la luce a breve
Questo tema assegnerà anche
La quarantesimo quarantaseiesimo Settimana sociale dei cattolici italiani che si applica domani a Reggio Calabria che punterà
All'elaborazione di un'agenda di speranza per il futuro del Paese
Ma come
Dovunque semplicemente una questione di assistenza
E piuttosto la questione di giustizia
Di dignità
E di libertà
Chi ha a cuore il futuro del Paese non si limita
A reclamare politiche pubbliche
Efficaci ed efficienti
Ma persegue anche percorsi di giustizia di libertà
Il soprattutto di
Responsabilità perché questa
La parola chiave per guardare con realismo e fiducia a un futuro condiviso
Per tali ragioni
Il punto di vista l'adottato dal Rapporto è particolarmente significativo
Ci pone davanti a persone
Alle loro storie individuali e familiari enorme aridi numeri
Possiamo così renderci conto che
Sempre più a vivere in questa condizione sono persone e famiglie
Che non sembra Russo opere
Anche perché
Nascondono lavoro imprevista precarietà
Proteggono la loro condizione di vita dai giudizi e dai pregiudizi
Nello stesso tempo si tratta di un punto di vista privilegiato
Perché sappiamo quante risorse mettiamo oggi in campo
Quanto sia grande l'impegno delle persone nelle comunità ecclesiali a tutti i livelli parrocchiale diocesano e anche nazionale
Per andare incontro in maniera efficace e mirata
Alle situazioni di disagio che caratterizzano il territorio
E per cercare di attenuati i contraccolpi di un sistema che riesce che non riesce più a tutelare in maniera dignitosa le fornisce deboli
Sappiamo però che tutto questo non basta
Perché siamo realisticamente consapevoli anche dei nostri limiti che si assommano alle vendute carenze strutturali
Ciononostante
Siamo certi di poter contare su un patrimonio da mettere costantemente a frutto radicato su solide fondamento
E proprio l'esperienza di una vita buona
Fondata sull'amicizia con Cristo il fondamento sempre il luogo della fecondità dell'impegno dei cristiani
Questo
E tanto più vero in un momento come quello presente quando si è in stallo bisogna muoversi assumendo decisioni di indirizzo
Il fatto di conoscere i poveri
E di servirlo lì non da ora
Ci legittima a prendere la parola sui nodi le politiche pubbliche
Nell'orizzonte dell'edificazione del bene comune
In spirito di apertura di collaborazione e di dialogo con quanti
Hanno a cuore il futuro del Paese
La sfida del federalismo solidale
Che traduce con l'espressione Nuova
La scommessa classica insita nell'applicazione del principio di
Sussidiarietà
Portare
Come si legge nelle considerazioni iniziali del rapporto a nuovi e più efficaci assenti in un sistema assistenziale caratterizzato da troppi squilibri
Fra di essi risultano particolarmente gravi l'elusione e l'evasione fiscale
La sottrazione di risorse dovuti alla comunità pesa sugli onesti
Sottraendo loro legittime risorse e diminuisce la disponibilità di aggiuntive analisi indigenti
Dall'osservatorio privilegiato rappresentato dal rapporto del della Caritas e della fondazione Zancan
Giunto ora alla decima edizione possiamo cogliere anche
L'evoluzione delle disuguaglianze territoriali
Il montare dei flussi migratori l'importanza cruciale delle infrastrutture e del sistema scolastico
Sono elementi che ci permettono di impegnarci con maggiore cognizione di causa nella costruzione
Del bene comune
Che come sappiamo non consiste nella semplice somma di beni particolari ma è l'insieme di quelli condizioni della vita sociale
Che permettono sia alle collettività sia i singoli membri di raggiungere la propria perfezione più pienamente e più celermente
Esso presuppone
La dignità
L'uguaglianza e l'unità delle persone
E comporta una
Generale assunzione di responsabilità
Per quanto ci riguarda
Più direttamente
Pongo allora la nostra
Creatività
Il pastorale in questo
Sta a mio modo di vedere
Il singolare importanza lì questo rapporto nel suo apprezzabile contributo all'azione della Chiesa in Italia
Grazie
Se ribadirlo dunque l'avvocatura quindi
Giustizia che non lascerà finita la Chiesa
Credo che abbiate figure
Da qualche ora tutto il mondo
Trasmettendo il
Incidenza
Altri questo unico sono serie
Perfetto trentatré
Sono riemersi al
Felice
Un'altra persona
è riuscito a fare
Dal buio
Un po'la povertà
Arrivo e mi pare senza monsignor Giuseppe Siviglia il Presidente della Fondazione Zancanaro ascoltiamo introdurre
Il
Testo oggi era presentato varie molto in queste serenità
Ringrazio anzitutto
Pertinenze monsignor Crociata della sua presenza
Finita autorevolezza io spero che
Carestia all'attenzione dell'opinione pubblica nelle istituzioni
C'è questo tema la povertà
Ormai da decenni un nodo irrisolto
Rischia di venire passando il tempo di venire percepita dalla sensibilità comune come
Una negatività fisiologica irrisolvibile della società per la quale non vale la pena di impegnarsi tanto come dire rassegnazione
In realtà le proporzioni del fenomeno vanno ben oltre le disfunzioni tollerabili in un Paese classificato tra i ricchi no del nostro pianeta
Inoltre doveroso per noi ricordare che la permanenza della povertà è in contrasto con il dettato costituzionale che impegna la Repubblica a garantire a tutti i cittadini pari dignità e uguaglianza
E a rimuovere gli ostacoli di ordine economico sociale
Che limitando di fatto la libertà ed uguaglianza dei cittadini impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti all'organizzazione politica economica e sociale del Paese
Nel
Testo anche forse anche dei comunicati stampa prende potrete prendere
Conoscenza delle tre dimensioni sul quale sui quali noi in questi anni abbiamo toccato il tema della povertà vale a dire la povertà relativa
Che quest'anno raggiunge il tredici virgola uno per cento della popolazione
Dentro questa povertà relativa alla presenza della povertà assoluta che a livello europeo
E viene considerata quella delle persone che non possono accedere ai beni essenziali che consentano una stati uno standard di vita minimamente accettabile
E nel duemilanove noi sappiamo che la povertà assoluta costituisce circa il trentacinque per cento dei poveri che sono presenti in Italia
Equivalenti al cinque virgola due della intera popolazione e poi c'è il fenomeno delle degli impoveriti cioè delle persone che
Non sono computabili statisticamente tra i poveri
Ma che hanno visto nel corso degli anni di crisi modificarsi la propria condizione economica in termini peggiorativi
E che rischiano per un qualunque imprevisto
Licenziamento disoccupazione provocata riduzioni di reddito malattia incapacità di saldare una rata del mutuo di cadere improvvisamente sotto la linea della povertà
Sono quindi considerati a rischio della povertà la Commissione nazionale della povertà di emarginazione
Non ha fatto neanche l'Istat ha fatto i calcoli di quanti sono
Ma la Commissione nazionale di indagine sul piano sociale h accettato i dati pubblicati dalla Comunità europea e diffusi da Eurostat secondo questa fonte
I le persone non poveri ma rischio di povertà vengono valutate al venti per cento della popolazione italiana che vuol dire mi pare dodici milioni di persone
Quindi un italiano su cinque sarebbe in questa condizione non povero ma fortemente impoverito il rischio di cadere sottolineato e povertà
Io mi ci soffermo secondo sulla l'aspetto che abbiamo voluto evidenziare in questo decimo rapporto e cioè la famiglia
In rapporto alla povertà
Le ragioni di questa accentuazione che abbiamo voluto dare sono oppure sostanzialmente queste che abbiamo colto anzitutto dalla famiglia e la principale vittima della povertà e dell'impoverimento
Le famiglie considerate ingaggiati e quindi al riparo dalle ripercussioni della crisi sono circa il quarantacinque per cento
Del totale le altre in proporzioni diverse hanno risentito dell'attuale congiuntura sfavorevole o per la difficoltà di arrivare alla fine del mese o perché impossibilitati a onorare gli impegni
Presi e i debiti pregressi o perché non riescono più a risparmiare o sono impossibilitati ad assicurare i figli un avvenire soddisfacente
Inoltre la povertà accompagnata dalla precarietà del lavoro colpisce le famiglie in fase di progettazione
Di nascita delle famiglie imponendo ritardi nella celebrazione del matrimonio l'età media degli uomini oggi è di trentadue anni per le donne di ventinove anni ricerche sviluppate sulla produca ATA permanenza
Non possiamo leggermente considerare i bamboccioni ma anche hanno evidenziato che una delle cause fosse quella che pesa di più su tale prolungata permanenza in famiglia è costituita per un verso dalla precarietà lavorativa
I giovani sotto i ventinove anni che non studiano non lavorano ed un lavoro sono circa due milioni per altro verso dal costo alto degli affitti dalla difficoltà di accedere a un mutuo bancario
Un terzo aspetto sempre riguardo alla famiglia
E tutte le ripercussioni che essa per quanto riguarda la povertà e riguarda la procreazione le scelte procreativo e tendono a spostarsi verso la fase terminale della fecondità della donna
L'età media del primo parto alzato attorno ai trentadue anni evidente che il ritardo del primo rende problematiche anche le eventuali maternità successive
Vorrei ricordare anche che
Le difficoltà economiche almeno in parte sono causa di tanti aborti
L'Istituto europeo delle politiche familiari ha reso noto che nel mese nel mese di marzo ultimo qui
Che il numero di aborti verificatisi nell'Unione nel corso del due mila otto è di due milioni e
E novecento mila e persone sette mila quattrocento al giorno
Una vera e Catto un bene ed è considerata la prima causa di mortalità in Europa quello dell'aborto e noi e omicidio l'Italia occupa il quarto posto tra i ventisette assieme alla Francia all'Inghilterra alla Romania
Mi sembra che qualunque sia il giudizio etico attribuito a questo fenomeno è certo che siamo di fronte a un fatto socialmente grave condizionato in buona parte dalle condizioni economiche
Quindi il discorso della procreazione importante perché c'è un legame tra povertà e natalità evidente dei dati statistici cioè il tasso di povertà per le famiglie normali marito moglie è un figlio e l'undici per cento delle famiglie italiane
Questo tasso crescenti
Quando si raggiunge i tre figli o più
Raggiungere quando una famiglia tra le famiglie che hanno quattro quattro figli il tasso di povertà non è più dell'undici ma del sedici virgola sette per cento
Quando direttore ha raggiunto i cinque figli sempre più raro e del venticinque virgola nove per cento cioè l'assenza di una politica di sostegno alla famiglia
Rende problematica ogni decisione
Dei coniugi in merito ad eventuali nuove nascite giustamente mi pare illegalità Presidente ha toccato sotto questo aspetto era messo molto in evidenza
E la povertà vissuta altro aspetto nell'attuale momento di crisi rende problematica anche la gestione educativa e assistenziale delle famiglie
Le difficoltà della crisi attuale hanno imposto tagli progressivi ai servizi per l'infanzia e ai servizi per i disabili gli anziani non autosufficienti tutto questo ha avuto pesanti ripercussioni sulle famiglie
Per quanto riguarda gli asili nido ad esempio in Italia si registra una carenza cronica Consiglio europeo di Lisbona del due mila
Aveva fissato agli Stati membri e l'obiettivo di raggiungere il trentatré per cento del fabbisogno entro il due mila dieci
A oggi l'Italia ha raggiunto soltanto il ventitré per cento e quindi dieci punti in meno
Il ventitré per cento dei bambini e riesce a trovare posto degli asili nido molte famiglie sono scoraggiati anche per il costo
La spesa italiana media mensile per gli asili comunali e di duecentonovantasette euro mensili
Genitori più fortunati ripiegano sui nomi sui suoceri ma non tutti dispongono di questa opportunità e a cosa analoga per quanto riguarda i disabili e delle persone non più autosufficienti
Vorrei aggiungere non per ultimo
Che lo stato di incertezza e di precarietà lavorativa
Creata dall'attuale congiuntura economica sconvolge i rapporti intere generazionali e le speranze tradizionalmente conservate dei genitori
Di preparare i propri figli e una condizione sociale migliore di quella in cui il loro sono vissuti sempre stata l'ambizione questa no
Il cinquantatré per cento degli italiani e resta ancorato tutta la vita eccetto sociale da cui proviene
E come se l'ascensore sociale per la maggioranza degli italiani si fosse bloccato
E con esso le speranze solo il trentuno per cento riesce a risalire al piano superiore mentre il quindici virgola tre per cento deve adattarsi a una classe sociale inferiore a quella del padre
Molti genitori sono sconvolti da questa constatazione
Sono riusciti a far laureare il figlio con grandi sacrifici
Ma ma
Sono riusciti a
Ma ma ho la trovo si trovano in casa un dottore disoccupato o un precario a vita e non sanno se i se Luigi avrà in vecchiaia una pensione sufficiente
Il livello di istruzione è aumentato ma le disuguaglianze non si sono assottigliati
Viene spontaneo domanda c'è questo punto come abbiano potuto le famiglie superare questi in questi ultimi anni tante difficoltà a me sembra che gli apporti che su di cui hanno potuto godere sono sostanzialmente tre anzitutto di interventi massicci della cassa integrazione che adesso sta raschiando il barile peraltro che comunque sono soldi dei lavoratori ma dimentichiamo
Gli interventi assistenziali delle regioni e degli enti locali sempre più contenuti per le ristrettezze finanziarie
Gli interventi solidaristici attuati
Anche conforme dei nuove delle chiese presso le Caritas e dei numerosi enti di solidarietà religiosi e laici
Si è assistito ad una vera mobilitazione della società civile che ha consentito a migliaia di famiglie di superare uno dei momenti più gravi della nostra storia nazionale
è ovvio che questi interventi occasionali o spontanei non risolvono il problema in discussione
Si avverte più che in passato l'esigenza di un piano organico di contrasto alla povertà e di prevenzione
Che coinvolga le varie politiche del lavoro della formazione professionale della casa del fisco della sanità e dell'assistenza
Questo obiettivo è stato finora trascurato
è sperabile che venga perseguito come diceva monsignor Crociata
Quando la responsabilità piena delle politiche sociali passerà alle Regioni e Comuni e anche le risorse
Auspichiamo anche che i mass media si mobiliti no nel promuovere con forma mentis conformemente agli ospizi e della Commissione europea
Una società più coesa facendo crescere la coscienza che tutti hanno da guadagnare nello sradicamento della povertà nella crescita della solidarietà e della promozione del bene comune
Da
Produco Pro Loco degli anni
Tra
Famiglia
Pulita modelli
Economico
Con maggiore convinzione
Nel sistema contrapposizione Ilaria
Due
Invenzioni componente correlate già i il
Il Pubblico Ministero
Devono
Passiamo ora
Allora o
Fanno
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Dunque
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Professor verificare direttore
Cameriere unico
Fornito
Arrivava troppo
Vuole
è possibile fare cosa
Con loro verrà
Promuovere il tredici dove tutti
Solo verso gare minore
Ci saranno
Grazie
Ustica
Quello che si fa credo che si potrebbe fare alla luce delle risorse disponibili
Le risorse disponibili frutto della solidarietà fiscale messi a disposizione alle alle istituzioni e gestite e poi a diversi livelli dallo Stato dalle Regioni e per gli enti locali
E a partire davanti a questa domanda coi sempre la prima parte del rapporto cerca di dire cosa si potrebbe fare
E la cosa sorprendente
Che viene fuori che i dati
E che si potrebbe fare veramente tanto
Anche in un momento di crisi e con meno risorse di quelle che attualmente stiamo spendendo quante sono queste risorse
Sono circa quarantanove miliardi di euro che vengono destinati alla voce assistenza sociale
E che solo gestiti dallo Stato dalle Regioni e degli enti locali siamo signor crociata ha messo in evidenza un grande problema la grande anomalia
Malgrado la riforma costituzionale del due mila uno più del novanta per cento di queste risorse
Sono ancora gestite dallo Stato anche se la Costituzione non lo prevede più
E questo è una ragione che poi vedremo meglio di
Rendimento quasi nullo
Di questo capitale noi investiamo per lottare contro la povertà e le spese e l'esclusione sociale
Il resto viene gestito in gran parte dei Comuni sono sei miliardi di euro che gestiscono i comuni circa su quarantanove e un po'contribuiscono le regioni
Il problema questa il problema si chiama quattordici ottantasei
Il quattordici per cento di queste risorse sono trasformati servizi
Quindi date come aiuto come accompagnamento Khelifi contava chi è povero
Mentre l'ottantasei per cento sono da
In trasferimenti monetari
Cioè con logiche burocratiche di legittimità amministrativa non orientate al risultato
E quindi il frutto di questa grande quantità di denaro che viene
Trasferita e quasi nullo
In una classifica europea dove non raggiungiamo il due per cento di rendimento di questa spesa
A fronte di Paesi che arrivano all'ottanta per cento di rendimento della spesa sociale cosa vuol dire rendimento
Vuol dire impatto positivo vuol dire riduzione del tasso di povertà vuol dire riduzione dei tempi di durata della condizione di povertà
Perché può essere che una persona una famiglia Cardin povertà per una crisi aziendale aperti e del lavoro però quanto è la speranza di uscirne
Ecco nel nostro Paese bassissima in altri Paesi è molto ampia
Ecco quindi questo e
I la misura del problema quattordici ottantasei cosa vuol dire che abbiamo un potenziale enorme se solo avessimo il coraggio di cambiare il modo di gestire
Di finalizzare queste risorse
Che frutto della solidarietà fiscale
E abbiamo fatto anche un po'di analisi un po'di calcoli di simulazioni
Per capire quanto spendono le Regioni i Comuni all'interno delle Regioni e quanto sarebbe necessario spendere
Esso risultati che io mi unisco qualche solo in qualche modo
Sorprendenti Lombardia Veneto Emilia-Romagna e Lazio potrebbero spendere la metà di quello che spendono per lottare contro la povertà in modo efficace cambiando ovviamente tutta circa la strategia
Quale d'Aosta Friuli Venezia Giulia Toscana potrebbero spendere un terzo
Il Trentino Alto Adige e Province autonome di Trento di Bolzano potranno spendere un quarto di quello che spendono
Cioè vuol dire che danno tanto molto di più del necessario con rendimento nullo
Ovviamente i cittadini che ricevono contributi soldi sono contenti ma
Se questo è solidarietà dal nostro punto di vista non è assolutamente questo e opportunismo questo è
Assistenzialismo di tipo istituzionale dell'efficienza istituzionale
Perché evidenzia questo aspetto nel rapporto
Uno per dare speranza
Noi abbiamo un potenziale grande per lottare contro la povertà se sono diciamo chi ha potere e capacità di decidere
Ne assumesse anche la responsabilità il coraggio per fare scelte che ovviamente devono togliere alcuni per dare ad altri
Soprattutto per chiedere a chi riceve di documentari il rendimento i benefici
E questo vuol dire responsabilizzazione certo signor crociata prima diceva responsabilizzazione una delle forti insieme la solidarietà
Per lottare contro la povertà non sono solo i soldi ed il modo con cui noi usiamo queste
Risorse
Ampiamente assurdo non è così in Calabria bisognerebbe spendere quattro volte tanto di quello che i Comuni spendano
In Campania in Puglia tre volte tanto ma questo è un altro discorso cioè c'è grande di varietà tra nord e sud
E l'equilibrio che il federalismo dovrebbe fare comuni i livelli di assistenza i costi Istat ma non è questo l'argomento di opporsi
Quindi noi poniamo fu forte l'accento nella prima parte del rapporto sul problema del responsabilità e del rendimento dell'utilizzo delle risorse
Non è vero che non si può votare contro la povertà non è vero che non abbiamo risorse per farlo ne abbiamo sufficienza
E lo capiremo già l'anno prossimo se vedremo se quel rapporto quattordici ottantasei sarà cambiato oppure no se non sarà cambiato vuol dire che avremmo bruciato altri tre punti di PIL
Inutilmente circa cinquanta miliardi di euro senza facendo beneficenza assistenzialismo istituzionale e senza riempimento
Ecco fu una nella seconda parte del del come dire da
Della proposta
Contenuta nel rapporto è ma allora cosa possiamo fare
E qui ci sono tre proposte secche la prima causa indicate cioè
Nel modificare profondamente il rapporto fra trasferimenti e servizi
La seconda e ridefinire questo possono farlo tutti gli otto mila e rotti comuni italiani i regolamenti di accesso dei servizi locali
Perché questi regolamenti definiscono il concorso alla spesa delle famiglie
E le modalità di accesso ai semplicissimo e questo è una causa di impoverimento perché
Spesso e volentieri è una tassazione aggiuntiva che viene immesso al consumo e che non tiene conto delle capacità delle famiglie
Il criterio disse lo sappiamo un criterio molto
Vuoti
Molto grezzo e che non discrimina abbastanza drammaticità
Di reddito il patrimonio eccetera quindi va ripensato alcuni Comuni lo stanno facendo comune di Roma il Comune di Parma e molti altri ma non è sufficiente vedere ISEE
Bisogna anche capire qual è il concorso della famiglia all'autovettura e quindi alla socialità perché è una famiglia che
Fa crescere bambini che si occupa di genitori anziani non autosufficienti sta già dando
Sta già pagando e quindi perché farla pagare ulteriormente quando va a usare dei servizi locali oppure perché non ridurre il costo di queste famiglie quindi tener conto del valore sociale
Che le famiglie mettono a disposizione e questa cosa non è difficile da quantificare calcolare e questo può entrare nei regolamenti comunali
E fare la differenza rispetto ma anche a forme di impoverimento che il monsignor Pasini scritto o poco fa
E poi ovviamente bisogna
Riproporzionamento meglio il concorso ai servizi locali in mettendo un correttivo di solidarietà per chi ha di più con in più e invece chi non può o ha di meno
Certamente deve essere richiesto di meno oggi se non realizziamo i regolamenti comunali per gli stessi servizi e per le stesse condizioni economiche possiamo avere differenze da uno di essi
Cioè in un Comune si fanno tutto in un altro dieci e senza nessuna Regione sue dotazioni burocratico amministrative però questo è un grande peso nell'impoverimento
Di molte famiglie
Ecco e poi diciamo o il grosso accento che noi poniamo e sul rendimento della spesa cioè dobbiamo abituarci
Ha fatto finché e di efficacia sugli investimenti non solo su scala generale ma anche tarate sulle singole persone il fallimento che è stato quello del la sono sentita
E documentato dalla Tremonti stesso nella sua relazione
Perché in sostanza si dice che per ogni famiglia persone che ha beneficiato della dei trasferimenti della società circa cinquanta euro al mese sono stati spesi duecento euro quindi spendere duecento euro
Dandone effettivamente cinquanta quello rendimento quasi nullo ecco la dice tutta infatti la misura non è stato più rifinanziata ma intanto abbiamo buttato centottanta milioni di euro
Ecco nella conclusione della prima parte allora si fa questa considerazione
Quale dunque può essere un servizio di poveri liberato da approcci burocratici assistenzialistici soltanto erogativi
Se non quello basato su un incontro di responsabilità e di responsabilizzazione con i mezzi a disposizione
Con le solidarietà devoluta necessari per far rispettare
Anche dei precedenti rapporti siano insistito su questo ma una dimensione familiare della povertà rende tutto più
Proponibile visto che è una responsabilizzazione non riguarda solo il buon uso delle risorse messi a disposizione per se stessi c'è per la singola persona
Ma anche le migliori cure i genitori possono fare i propri figli e i figli e genitori con meno affanno per le privazioni riconoscendo la dignità della sobrietà e delle capacità
Può venire più facilmente con una famiglia almeno privata di soggettività sociale e più pubblica cioè più riconosciuta per i beni comuni eccetera che mette a disposizione di tutti
Anche per questo essa diventa meritevole di aiuto
Quando incontra difficoltà e applicazioni che in uno spazio di vita familiare hanno più possibilità di diventare fruttuose
La lotta alla povertà quindi portata oltre le occupazioni a pensare la dimensione sociale come un insieme di individui
E non anche come comunità di vita di persone che per filiazione genitorialità e fraternità hanno ragione e valori per essere molto di più che singoli individui
E allora tutto questo e anche queste proposte avvengono in un anno molto particolare se ne prendiamo il mille novecentonovantanove e ad oggi è la prima volta che la lega di povertà scende non è mai scesa
Dal novantanove all'anno scorso è salita di duecentotrenta euro
Quanto è scesa dei diciotto più sette euro se invece siamo con l'aumento dei costi della vita quindi intenti cinque euro di
Caduta ci stanno seicento mila persone che non sono più
Viste e lette come poc'anzi
E non solo assolutamente
è come mettere pari a Venezia e tutti gli abitanti insieme
Ecco quindi non dobbiamo ecco faccio imbrogliare delle illusioni ottiche dei dati delle statistiche non spiegate
E per questo che abbiamo chiamato in caduta libera perché questa caduta è enorme e e lo stessi dati Istat si evince da consegnare come una caduta della linea della povertà cosa mai successa nel nostro Paese
Professor
Notizia
A
Milioni
Militare
Lungo
Doveva
Meglio decidiamo ora
A do lettura della ma
A
Nella
Cercherò in sintesi di presentare alcuni dati alcune riflessioni contenute nella parte CAI tassa rapporto sulla povertà
Volevo sottolineare che non si tratta da parte Caritas di uno studio a tavolino ad una riflessione teorica
Mai dati le informazioni provenienti in questa parte derivano dall'esperienza sul campo di duecentoventi Caritas diocesane che con i loro servizi sono luoghi di assistenza e di ascolto quotidianamente aiutano accompagnano le persone le famiglie in difficoltà quindi questo un primo dato importante
Dati informazioni che vengono dal campo e che fanno quindi però necessariamente riferimento a quel pezzo della povertà che ha intercettato dalla Caritas
Ecco rispetto agli otto milioni di poveri presenti in Italia noi possiamo stimare attraverso l'azione dei centri di ascolto la capacità carta si raggiunge attraverso un ascolto strutturato un dieci dodici per cento di queste
Persone in situazione di povertà tra ottocentomila unioni di persone all'incirca considerate anche i familiari
Si tratta quasi di mille persone al giorno che vanno in un certo d'ascolto a chiedere aiuto accompagnamento e sono in difficoltà
Ecco rispetto a questo tipo di aiuta la richiesta che quotidianamente arrivare comunità ecclesiali soprattutto nei centri di ascolto
Dobbiamo dire che per
Gran parte di queste situazioni il settanta per cento di queste situazioni
è composta da persone straniere quindi ancora adesso in Italia la Caritas ha una forte presenza di aiuto di sostegno di persone e anche famiglie straniere questo un po'anche il dato forte
Su cui ci potremmo soffermare poi successivamente non si tratta più di persone sole
Stranieri sogni che arrivano ma anche di famiglie straniere anche con bambini che tornano i centri di ascolto anche dopo cinque sei anni dall'ultimo incontro che avevano avuto
è questo tra virgolette anche un po'un fallimento dell'inserimento dell'integrazione del welfare comunitario che non ha saputo fornire a queste famiglie evidentemente
Altra soluzione se non quella di ritornare alla Caritas che comunque
Sicuramente un punto di riferimento positivo almeno da cui partire per un rilancio della famiglia
Un altro dato interessante che rispetto alle famiglie che seguiamo i centri d'ascolto il ventidue per cento di queste famiglie
A almeno un minore presente in famiglia
Se guardiamo la situazione degli italiani arriviamo quasi al trenta per cento dei nuclei familiari seguiti dalla Caritas che all'interno un bambino almeno un minorenne
Questo evidenzia un forte rischio di mancanza di tutela per alcune situazioni laddove
Noi sappiamo che i bambini inferiore a diciotto anni dovrebbero avere una forte capacità di essere presi in carico dall'ente pubblico
Per quello che riguarda
Almeno la soddisfazione dei bisogni elementari però c'è una presenza anche di questo tipo di situazione
Che tipo di problemi hanno le persone che si rivolgono alla Caritas nel sessantacinque per cento hanno gravi problemi di difficoltà economica sessantacinque virgola nove per cento
Sessantadue per cento problemi di occupazione che non significa sempre in mancanza di lavoro può anche significare un lavoro con un reddito non adeguato rispetto ai bisogni della famiglia
E questo un po'anche una linea nuova che sta emergendo non significa soltanto reddito zero significa reddito inadeguato o reddito non garantito per quello che riguarda
Temporalità della famiglia
Nuclei forti di difficoltà abbiamo anche in presenza di coppie giovani in cui improvvisamente il reddito viene a mancare perché il contratto di lavoro finisce
Termina una specie di bomba ad orologeria chiusa in già in partenza che sta per scoppiare un anno prima due anni prima e quando arriva il momento in cui questo tipo di
Rapporti di lavoro finisce quando non finisce ancora prima del dovuto
Per motivi di di sottrazione licenziamento cassa integrazione
Cosa chiedono le persone la Caritas in gran parte abbiamo richiesta di beni e servizi materiali
Quindi alimenti indumenti medicine quindi situazioni anche di bisogni materiali forti a cui la Caritas deve dar necessariamente una risposta anche qui ci si può interrogare
Su quanto questo tipo di bisogni forti primari non vada accompagnato anche da un'azione forte dell'ente locale dell'ente pubblico che evidentemente non riesce
A soddisfare anche questo tipo di
Richiesta
Vengono erogati soprattutto in conseguenza servizi materiali ma anche orientamento accompagnamento
è molto importante l'accompagnamento delle famiglie delle persone quando abbiamo fatto un'indagine valutativa anni fa abbiamo chiesto alle famiglie presa in carico dalla Caritas quale è stato l'aiuto più forte che hai ricevuto dalla Caritas
Le risposte erano quasi sempre le stesse il fatto di sentirsi ascoltati aiutati accompagnati
Non tanto l'efficacia dell'aiuto materiale ma il sapere che c'è una persona a cui fare riferimento
Che tipo guidare tipo accompagnare anche per sfogarsi a volte sulle problematiche che ci sono all'interno della famiglia anche la persona sola
In Italia ci sono centocinquanta osservatori diocesani delle povertà e delle risorse quindi ci sono centocinquanta luoghi strutturati e dove si fanno studi ricerche sulla povertà economica sul disagio ed emarginazione sociale
Nel corso del biennio due mila nove due mila dieci grazie a questi osservatori abbiamo alcuni indicatori di tendenza
Aumento né mediante il venticinque per cento le persone che chiedono aiuto alla Caritas in Italia
E questo momento riguarda tutte le regioni d'Italia è questo un fatto importante anche regioni economicamente affluenti come quelle del centro Italia dove non si erano mai registrato magistrati questo tipo di
Fenomeni di incremento delle situazioni di povertà
Anche se il settanta per cento sono persone straniere cresce del quaranta per cento la presenza di italiani sanno cominciando ad aumentare le presenze di italiani anche se dobbiamo dire gran parte della povertà italiana
Resta di fatto sommersa nel vissuto quotidiano
Povertà dignitosa sommersa a cui bisogna dare una risposta di accompagnamento di avvicinamento anche attraverso la riscoperta della domiciliarità sempre di andare in contro questo tipo di situazione
Un altro dato importante di tendenza crescono del trenta per cento alle nuove presenze cioè le persone che per la prima volta si rivolgono alla Caritas
Quindi accanto alle cosiddette vecchie conoscenze ci sono anche però dei volti nuovi che si affacciano alla Caritas per la prima volta
Cresce anche il numero di persone che sono seguite in modo esclusivo dalla Caritas una volta la persona tipo che andava la cava
Deve essere anche seguito dal Comune da altri soggetti in una confluenza di aiuti di assistenza
Adesso crescono le persone che sono seguite solo dalla Caritas
Il problema è che molte situazioni di difficoltà economica di povertà e disagio delle famiglie non rientra nei parametri di assistenza degli enti locali e quindi anche per breve tempo la situazione di difficoltà cambia
è difficile rientrare in pacchetti assistenziali degli enti locali che sono per loro natura molto rigidi burocratici seguono delle norme delle procedure
Laddove già come si è detto le carriere tra virgolette di povertà sono sempre più brevi e veloci
E la famiglia vive situazioni di difficoltà diverse nel corso dell'anno è difficile naturalmente riuscire a entrare in contatto con l'Ente locale riuscire ad avere una presa in carico adeguata
Persistenza della povertà estrema non dimentichiamo che accanto a questa nuova povertà della crisi economica
C'è ancora una presenza di povertà estrema grave quindi questa situazione non va dimenticata ci sono anche però situazioni di impoverimento dovute a
Un errato un modo di rapportarsi le risorse economiche questo bisogna riconoscere
Accanto a situazioni di povertà che cadono sulla famiglia con la disoccupazione licenziamento ci sono anche comportamenti di consumo non adeguati rispetto alle entrate della famiglia
E sono anche determinate in gran parte da una spinta al consumo forte e investe tutte le generazioni specialmente le famiglie con bambini e quindi è chiaro che di fronte a questo tipo di comportamento di sovra indebitamento di non adeguata gestione del reddito
Qui parte ad esempio una bella sfida educativa per la Chiesa
Guida all'uso responsabile del denaro a capire come
Discriminare alcune scelte di consumo che magari non sono così necessarie questa ad esempio una sfida educativa molto importante che dovrebbe essere ripresa sempre in modo
Maggiore
Si affacciano nuove situazioni di impoverimento degli immigrati che
Riflettono la crisi economica complessiva italiana crisi del settore dei servizi alla persona difficoltà per gli stranieri naturalmente a trovare un lavoro adeguato perdita del lavoro degli stranieri
Laddove ci sono molti licenziamenti di stranieri spesso poi riassunti immediatamente in nero questo anche bisogna dirlo
Quindi di fronte alla perdita del lavoro lo straniero poi viene quasi sempre poi riassorbito all'interno di un mercato del lavoro irregolare e sommerso a cui non può necessariamente che non fare riferimento visto che magari negli anni anche messo su famiglia nel nostro territorio
Un'altra parte del nostro rapporto si concentra sulle risposte
Abbiamo voluto fare per la prima volta insieme a due grandi organizzazioni del
Sociali e civili ACLI CISL il caffè a chi è il caso CISL a una valutazione delle misure delle recenti misure governati IVE anti crisi economica abbiamo sottoposto a valutazione la social card il bonus famiglia il bonus elettrico il bonus gas
E l'abolizione dell'ICI sulla prima casa intervistando un numero consistente di operatori
Applicare tasche CISL viene fuori un ritratto abbastanza impietoso di queste misure
Con il novantacinque per cento degli operatori che affermano come la social card sia stata del tutto completamente
I inefficace nei confronti della povertà c'è anche però una valutazione che mi ha sorpreso positiva sull'abolizione dell'ICI ad esempio per la prima casa
è un indicatore però ad un fatto importante la povertà è presente anche in famiglie che sono proprietarie di abitazione
Mentre una volta la povertà si concentrava su soggetti fortemente emarginati abbiamo situazioni di difficoltà economiche anche su famiglie che sostanzialmente pagano il mutuo
Quindi magari sono proprietarie dell'abitazione in certe regioni hanno detto che questo tipo di intervento ha avuto un certo grado di sollievo sulle famiglie questo un salto un dato sicuramente
Inaspettata
La Chiesa in Italia fa molto sulla povertà attraverso Caritas e il finanziamento otto per mille abbiamo moltissime attività nel rapporto trovate un po'tutti i dati
Abbiamo velocemente centonovantacinque progetti diocesani relativi ai vari ambiti di bisogno e messi in atto da centoquattordici Caritas diocesane
Con risorse mediate dalla Conferenza episcopale italiana con un pari a undici milioni trecento mila euro e un cofinanziamento Diocesano di oltre nove milioni
Di euro per tutta una serie di progettualità che vanno dalle grave emarginazione gli ambiti di bisogno alla promozione della Caritas anche ci sono progetti regionali di promozione dei centri di ascolto degli osservatori delle povertà delle Caritas parrocchiali
Tutta una serie d'iniziative vado verso la conclusione poi di intervento specifico sulla crisi economica la Caritas ha messo in atto ma anche le Diocesi le Chiese locali ha messo in atto tutta una serie di interventi specifici contro la crisi economica
Micro credito ad esempio per l'impresa e per le famiglie centotredici Diocesi italiane che hanno avviato progetti di piccoli prestiti per famiglia
E quarantanove diocesi che hanno avviato progetti di microcredito per le imprese vi sono poi sostegni e fondi di e solidarietà in un numero consistente di
Diocesi
E poi una serie di iniziative di carattere innovativo come ad esempio
Le carte per poter spendere qualcosa compresi i beni e le botteghe solidali gli sportelli di orientamento al lavoro le agenzie e di orientamento per la soluzione del problema abitativo tutta una serie di esperienze innovative che hanno guidato stanno guidando le famiglie un po'in tutti i giorni
L'ultimo dato sarebbe sull'Europa che però naturalmente difficile concentrare in poche parole possiamo dire che Caritas in Europa se del caso Europa conta quarantotto organizzazioni nazionali aderenti che operano in quarantaquattro Paesi europei
L'azione della Caritas in Europa fortemente capillare vede una forte centralità attribuita la persona del povero con una forte attenzione alla dimensione preventiva dell'azione secondo modelli naturalmente l'intervento molto diversificati
Le Caritas francesi tedesche spagnole dipendono dal modello di welfare di riferimento e quindi ci sono modelli di intervento Caritas più attente alla sostituzione di interventi di welfare mancanti
Altre situazioni in cui la Caritas lavora maggiormente in sinergia e altre in cui c'è invece un'attenzione alla dimensione pastorale in aggiuntiva
Grazie
Ma allora
O io
Ottima alla
Vent'anni vediamo domani
In conclusione
Grazie non è il compito in tempo sintetico di concludere nuora e un quarto molto intensa
E che ci ha visti presentare questo decimo rapporto sulla lotta alla povertà ed esclusione sociale
Un decimo rapporto che in pratica evidenzia ha evidenziato contiene in sé direi tre significativi passaggi il primo
Quello che riguarda le trasformazioni
Della povertà in Italia tempi addietro eravamo abituati a stare su volti e storie abbastanza ripetuti nel tempo invece
Ultimamente siamo soggetti in Italia questa trasformazione piuttosto consistente e veloce del voluti e delle storie di povertà in un secondo
Passaggio contenuto all'interno
Di questo testo evidenzia un pochettino le dinamiche sempre più complesse anche intervenire servire queste storie non è cosa facile ma
Direi porta con sé tutta una serie di complessità che vanno opportunamente considerate se vogliamo come è stato anche
In maniera molto significativa detto vogliamo incidere sul futuro di queste persone e
Come terzo passaggio
Cogliamo all'interno di questo testo l'affacciarsi sulla scena di nuove situazioni e di impoverimento spesse volte legate non tanto e solo Pirelli alla mancanza di risorse economiche quanto ad aspetti sociali e culturali valoriali psicologici
Ecco questo triplice passaggio che possibile cogliere all'interno di questo decimo rapporto
E ci consegna almeno così ci è sembrato che ci consegni almeno cinque grandi impegni
Lo dico da inventare ma cooptare rafforzare organo a sviluppare al meglio proprio perché questi impegni soprattutto come realtà ecclesiale
Ci metta nella condizione di Bank contribuire a quelle che sono poi le opportune doverosità da parte perdute istituzioni pubbliche quali sono
Queste possibili azioni da incrementare nota esprimere in maniera più ampie più significativa nel territorio d'Italia la prima
Quel grande patrimonio di ascolto di osservazione di ricerca e di studio
Che non è tanto frutto di mettere insieme
Tattica numeri ma prossimità e presenza relazione incontro e ascolto perpetuato nel tempo e che diventa sempre più patrimonio
Di questo territorio nazionale patrimonio servito in modo particolare
Rettore due numeri
Dal novantasette per cento di centri di ascolto novantasette per cento delle di oggi ossia il centro ogni centri di ascolto territoriali
Capaci di essere porta aperta sul territorio ogni giorno e dall'altra parte l'ottantasette per cento
Delle diocesi a osservatori ha strumenti per osservare non tanto e solo chi si approccia
Ai servizi delle realtà ecclesiali ma anche un po'dentro tutto l'intero territorio e con questi
Due numeri novantasette per cento di centri di ascolto e l'ottantasette per cento di osservatorio della povertà dice come la lettura l'osservazione la comprensione e la conoscenza
Di queste persone e date in maniera molto molto esperienziale molto ordinaria molto quotidiano
Seconda azione
è una conoscenza che chiede
Diremmo strattona dentro una prossimità ci porta dentro costantemente un farsi carico un prenderci incarico
Di queste presenze il monitoraggio commi veniva
Accennato dal dottore Walter Nanni il monitoraggio effettuato anche in questi ultimissimi due o tre anni provocato
Direi così cammino di questi ultimi due-tre anni dalla crisi economico-finanziaria dice
Di ben sei centocinquanta nuove iniziative che le Diocesi hanno saputo in termini di prestito della sperando sa di fondi diocesani di intervento di solidarietà di microcredito di capacità anche innovativa con la fantasia
Della carità di cui CIA frequentemente parlato Giovanni Paolo secondo essere visibili Zatta all'interno dei nostri territori in un modo molto concreto molto spiccio molto adeguato soprattutto da parte delle realtà parrocchiali da parte delle realtà diocesani adeguato al bisogno ai bisogni
Delle persone prese in considerazione dentro questo patrimonio di numeri e di servizi di operatività
Gli strumenti messi a disposizione centrale e sempre curati continuativa nella relazione con la persone questo
Questo di più che in un certo senso viene portato dentro tutta una serie di servizi di opportunità messe a disposizione di storie volti di povertà una terza grande azione
è quella diremmo così
Che il DNA il cuore
Dell'organismo pastorale della Chiesa in Italia e cioè
La sua azione anima attiva e promozionale cioè non basta
Diremmo raccattare prendere in considerazione e chi è nella difficoltà ma si tratta di svegliare nuovi elementi
I singoli gruppi di famiglie di realtà già impegnato di realtà comunque attivabile di comunità parrocchiali di istituzioni perché
Direi si ampli questa cultura questa prassi
Che in un certo senso porta a
Arricchire a rendere caldo il territorio stando beni servizi e così importante moltiplicati ma saranno sempre insufficienti se non va a crescere
Quella dimensione comunitaria della testimonianza del servizio della carità vento i nostri contesti e l'ultima crisi la crisi che è in atto che in pratica il fattaccio il mondo
Hanno aggiustato un po'disegna questo mondo
Però l'infarto tatto deve in un certo senso domandarsi se non è cosa opportuno ripensare rivedere anche i propri stili di vita e quindi
C'è tutta un'azione che mentre serve
Amore carità nei confronti delle persone in difficoltà un'azione da fare sul singolo sui gruppi sulle comunità sulle realtà del nostro vivere ordinario
Un'azione che vada nella direzione del
Fa crescere sobrietà ed essenzialità cioè l'assunzione di stile diverse per non ricadere
Diremmo in quella situazione di infartuati in cui ci siamo trovati da mattina a sera dentro una situazioni non solo locale ma mondiale ma quarta
Azione a cui già fatto sottolineatura significative e intense Segretario generale
Monsignor Mariano Crociata e c'è un'azione di accompagnamento educativo abbiamo una grossissima opportunità che è quello del decennio dentro il quale stiamo
Introducendo ci come chiesi in Italia come organismi come realtà di Chiesa impegnati anche nell'ambito del servizio la carità e alla giustizia
Ebbene che su questo in un certo senso abbiamo concentrare condividere molto questo cammino educativo proprio perché non è tanto e solo certe povertà sono frutto molte volte anche di un mondo corretto utilizzo delle opportunità disposizione UDC
Scelte di vita che in un certo senso hanno portato anche a cammini a storie di impoverimento sempre più pressante l'ultima
Azione che mi sembra importante evidenziare che è stata richiamata
A più voci anche a questa
Nostra presentazione da parte di chi è intervenuto e cioè un'azione di apre bocca sì
C'è da coniugare direi così un carità ben speso un servizio di amore di promozione delle persone di accompagnamento delle persone ma anche una richiesta costante
Che sia fatta giustizia lo ha sottolineato in modo intenso il Concilio Vaticano II è stato più volte del magistero la Chiesa
Ribadito e richiamato questa importanza di impastare insieme
Carità e giustizia proprio perché soltanto in questo modo e possibile diremmo servire una presenza significativa ricca di futuro per le persone ma anche come e veniva evidenziato strutturale il territorio in modo tale che sia sempre più capace di contenere e di
Esprimere solidarietà nei confronti delle persone in difficoltà ecco mi sembrano cinque impegni già sono in atto ai quali non bisogna assolutamente
Retto cederei sul quali
Fund investite in modo particolare da parte che le realtà ecclesiale da parte delle chiese in Italia da parte dell'organismo cani da parte di tutte quelle realtà che comunque nella società hanno a cuore il bene della persona colgo l'occasione per dire anche grazie
Ecco grazie
Dottor Emilio dal Monte
Per l'opportunità temi abbiamo accennato abbiamo avuto il sì la disponibilità a essere presenti
In questa sarà questa strutture in questo luogo che ci richiama un punto più grande dell'Italia e cioè
L'euro quindi grazie per questa ospitalità per questo si pronto e per questo l'ospitalità che stiamo
Vivendo nel mattina
Grazie sull'eccellenza con monsignor Mariano Crociata
Proprio perché la sua presenza con me avviene anche in altre nostre circostanze
Ecco ci rincuora soprattutto ci invita a stare su quelle dritte su quelle indicazioni che sono un certo senso
Un po'la base di tutto il cammino della nostra esperienza di vita carissimo dottor Giuseppe grazie
Il cammino
L'anno prossimo compiere
Non il mondo in due
Caritas italiana quarant'anni e quindi entriamo anche in un anno tenteremo di fare essere significativo
Il grazie poi due estensori due curatori delle due parti Tiziano picchiato e Walter Nanni e a tutti quelli che con loro quando in pratica favorito dentro la Fondazione
In un momento Zanca dentro Caritas italiana nelle delegazioni delle carte gestione hanno favorito la costruzione non tanto e solo di un testo ma di vissuti che sono finiti dentro questo testo grazie ultimo
Al sottosegretario ogni argomento
Chiuderla
Oggi
Se
Per fosse
Giornalista ovvero domanda
Ovviamente stanno motivo fondamentale il tema presto
Ormai
Prego
Chi
Alternativa
Gravi
TV
Benissimo
Giunge
Sono russo
Dirigente
Ringrazio
Gli organizzatori il dissenso
Non
Non lo
Comune adesso
Disabilità attività
Ma
A
Vengono
E ci sia un abbassamento
Nella protezione sociale
Delle
Buongiorno prego lampo
Documentario insomma
Una
La situazione un abbassamento
No no
Ricettivo Zanda di regresso affidarmi alla salvaguardia
Simpatico
A no sarà
Le
Enormemente l'indennità di accompagnamento
Verso
No
Credo conforme onorari
Andrà ieri sera
Dietro
L'azione del Governo ma anche
Biancorossa
Superato dalle insostenibili
Come dalla
Fa tentando di fare
Sia
Compiere
Qua
So
Riuscita accampare
Volevo
Attenzione
Grasso invece si solo
Suppongo
Esaurita
Ha sempre sostenuto l'opportunità
Passare
Erogazioni monetarie e sono
Ci sono
Veneta
Alvaro
Convocazioni
Io
Alla persona possa ecco allora
Formarsi da pure l'erogazione
Ma viviamo
Comunque naturalmente anche
Venendo all'oggi negli atti aggiungere utilmente
Rispetteremo aumentarlo e
Ma
Guardare
L'ordine avanzata
Razzista
E nutre
è Brambilla
Ma proprio perché c'è comunicarlo dell'abbassamento della qualità un'ottima cosa vorrei chiedere
Obiettivi sia
Zingaretti maggior impegno tutti non
Abbiamo
All'assistenza ma lo anche attraverso
Grazie
Evocato in altra sede credo
Della didattica sullo
Però ci sarà questo spirito raro
Destinazione
Assunto
In Italia
Secondo
Fare
Ma che
Ma
Osservazione
Riuscite al
Resistenze
Attraverso non solo ma
Sornione
è
Quindi nelle scuole
Tolti è un anno
Arroganza
Doveri di solidarietà
Tasso
Ma scherzate fondamentalmente pagare non solo
Secondo
Proporzionalità progressività come massacro
L'onorevole siamo sì a anzi eccetera
Grazie
Sì
Vengo da
Sono ricordarlo
Essi
Ancora
Condivisibile
Ho
Dovremo quotidiana
Relatore
Aree
Sull'assenza del
Ce lo siamo detti da Borsellino parliamo
Non prendiamo vizietti
Forti
Partecipino
Anziché
è chiaro che istante
Sia avvenuto ma
Proprietaria
Istanze
Chiaro
Dato se forse corsa del settore competente
La società o
Situazione di povertà
Ferraris
Do
Il dirigente
Ecco
Fornitore
Grazie
Varie invece nel sangue
Questo rapporto cambiare
Arcadis biennali tutti insieme convenuto
Ma atteso
Veniamo
Legato
Su questa base
Coinvolgere
La
Null'altro
L'Italia
Uno spaccato della società
Fino adesso questa
Da questo
Infine
Allora
Nei prossimi anni
Suggerirei
Negli anni non soltanto l'aspetto della spesa
L'idea
Ovvero occorrerebbe
Questo
Sì ma
Prestiti
Uno risentimento
Delle opere
Gli altri
Aspettavano
Addirittura se mandarli
Sembrano
Nord-ovest unità
Illegittimo
Già
Dunque
Ecco
Sottostare all'Assemblea
Però
Solo
Grazie governata da comunicarci
L'ordine del
Non essenziali
Prego
Non significa
Enzo
A
Tanti elementi
Sicurezza sociale
Ringrazio vasto
Portassero
Risposte
Grazie
Però a questo
Presidente
Non soltanto importanza profeti
Bene allora tutti velisti ovviamente sono reperibili sul sito della carcassa strazianti di
Quello del segretario generale
Votare amministratori contenti molti gruppi dovrà domani
Insuperabile vuol tornare
Grazie
Non organicamente anni prima prima così