Tavola rotonda dal titolo: "Le riforme per il completamento della transizione italiana" e presentazione del libro di Domenico Fisichella: "Il miracolo del Risorgimento" (Ed. Carocci)

Ok
Pronto
Allora se lo vi accomodate possiamo
Cominciare
Una lunga questo incontro che rientra nell'ambito dalla manifestazione il volume della democrazia giornate libro politico a Montecitorio organizzato da Rubbettino editore
Il il titolo di questa specifica di specifico evento che uno dei tanti che si stanno svolgendo si svolgeranno intorno a questo evento si chiama le riforme per il completamento della transizione politica
Occasione alla presentazione di cinque libri abbiamo qui gli autori
Di questi libri crei chiederò a loro in cinque sei minuti al massimo per ciascuno
Da un lato di
Spendere due parole su una senza sul
Il messaggio
Una tesi di fondo del mondo i loro libri dall'altro
Tentare
Così facendo
Di dare un minimo di risposta a questo titolo
Impegnativo che è stato dato a questo a questo incontro
Abbiamo deciso un rigoroso ordine alfabetico che ci esime da qualunque altro tipo di valutazione e quindi a Catricalà tocca
Diverso che il primo
Le il libro di Catricalà
Ovviamente per Rubbettino è zavorre d'Italia e immagino che si riferisca a tutto quello che
Studi dalla
Dalla tua posizione di presidente dell'Autorità antitrust
Vedi
Tutti quei freni che tu vedi essere
Bloccanti dello sviluppo italiano un pezzo di transizione importante
Del Paese quella che riguarda il suo sviluppo economico ma più in generale intorno al tema delle liberalizzazioni cioè una sono aspetti che non riguardano semplicemente
Le occasioni di crescita del PIL ma più in generale di modernizzazione del Paese e quindi è su questo che ti chiedo
Intervenire avendo a mente di cinque sei minuti che comunque non mancherò di ricordarci
Ma il tema delle liberalizzazioni è un tema difficile da fare in una fase di transizione perché liberalizzare significa
Scardinare assetti precostituiti e questo naturalmente viene a comportare una prima fase di perdita evidente di consenso
Politico da parte delle categorie che si sentono colpite nei loro diritti acquisiti
Ed ecco perché le liberalizzazioni
Si devono fare all'inizio di un Governo che pensa di avere davanti a sé una lunga fase voi per poter recuperare
Il dissenso che ha creato e guadagnare nuovo consenso con le nuove forze che entrano nel mercato ma anche con il ripensamento di quelle categorie che si sono sentite
Colpite e poi in realtà hanno visto che c'erano anche per loro dei benefici perché la liberalizzazione porta benefici a tutti perché alla fine tutti siamo consumatori
Il la mancata politica di liberalizzazione secondo studi importanti comporta per l'Italia una perdita secca di mancata crescita calcolabile intorno all'uno virgola cinque per cento
Del PIL un punto e mezzo di PIL
All'anno per dirla in soldoni diciotto miliardi di euro
Insomma una bella cifra anche potrebbe
Essere poi crea equamente è ripartita non è detto che
Il nel tutto quello che di entra come
Forza finanziaria nel mercato poi
Debba restare solamente ai produttori perché poi chi produce alla fine li investe chi investe dal lavoro chi dal lavoro vecchia lavoro può incontra insomma si creano quei
Quei circoli virtuosi che abbiamo imparato studiando gli elementi minimi di economia che poi fanno effettivamente
Volare questa mongolfiera dell'economia che oggi noi vediamo appunto all'Antitrust zavorrata ma quali sono le zavorre che io ho denunciato
Non solo le mancate di liberalizzazione in sede nazionale anzi per dire la verità in sede nazionale si è fatto abbastanza
Rispetto a quello che
Si può fare in un Paese in cui vent'anni fa tutto era monopolio statale dalla distribuzione commerciale alle banche quindi
E si è fatto parecchio
Però
Le le i vincoli che io ho denunciato sono soprattutto vincoli locali sono le le piccole protezioni che vanno dalla
Dalla mancata realizzazione in sede locale della liberalizzazione del commercio alla a tutela della guida turistica la tutela della guida alpina ai gondolieri le
La necessita di dimostrare la purezza dell'acqua in tutto l'anno per aprire un alberghetto in Calabria in una zona in cui le serre sono una zona in cui l'acqua è sicuramente
E pura al mille per mille CEE le le tante nelle forme di protezione di interessi
Locali localistici o di categoria che poi impediscono questo questa crescita questo questo ruolo della mongolfiera noi naturalmente
Combattiamo queste tutte queste forme vorremmo più poteri oggi c'è uno strumento che ce li può dare
Ed è la legge sulla concorrenza una legge che è voluta dal Parlamento con un'altra legge
Come annuale
Purtroppo stiamo arrivando alla fine dell'anno per vari motivi anche contingenti quest'anno ne legge non è ancora approvato in Parlamento per la verità non è neanche approdata sul tavolo del Consiglio i Ministri
Però il Ministro Romani l'ho visto proprio ieri mi ha detto che lui la vuole fare nel speriamo che ci voglia mettere pure alcune cose che non abbiamo suggerito noi abbiamo suggerito
La l'autorità dei trasporti perché questo
Potrebbe consentire il ingressi di nuovi operatori soprattutto
Nel nei trasporti ferroviari abbiamo suggerito un'autorità delle Poste
Perché questo potrebbe liberalizzare un settore che comunque noi stiamo andando al ma libera rizzare perché
Qui il a gennaio dell'anno prossimo la liberalizzazione parte in tutta Europa non è che possiamo restare indietro solo noi
Abbiamo suggerito
Quindi darci più poteri sui singoli contratti che si concludono
Tra grandi imprese e i consumatori sono
I contratti di serie di massa per poterli depurare di tutte quelle clausole abusiva vessatori eccessivamente onerose che siamo costretti a firmare senza nemmeno poter leggere
E abbiamo chiesto dei principi in tema di governance bancaria che servano a risolvere alcuni conflitti di ruolo che più volte abbiamo denunciato per ora nei testi che gli uffici hanno
Presentato queste nostre idee non ci sono o se ci sono sono espresse in modo molto timido troppo timido rispetto
H al coraggio che servirebbe per dare la svolta a quest'anno a questa nostra economia in senso più liberale
Naturalmente io mi rendo conto di quelle che sono poi le difficoltà di e del manovratore delle per questo che non in fieri SCO perché effettivamente però ormai siamo un po'troppo in ritardo
è arrivato il momento in cui questa legge deve essere fatta
Allora noi speriamo che effettivamente
La si possa la si possa portare e presto quantomeno all'attenzione del Parlamento non so se ho finito il mio tempo insomma
Forse no sono ancora un minuto io lo non lo vorrei spendere per dire che
C'è una nuova cultura nei nella tutela dei consumatori
Che è una cultura che porterà indubbiamente dei cambiamenti questa nuova culture che esiste oggi un'autorità che si occupa di loro prima e chiaramente non esisteva perché non esisteva in Italia neanche un Codice delle consumo oggi c'è un Codice del consumo
Che ci ha dato nel due mila sette del Codice del due mila cinque particolari poteri di tutela che noi vorremmo incrementare ma quelli che abbiamo sono già sufficienti per consentire un istituto che era ignoto ai più
Come l'Antitrust di entrare nelle case dei cittadini tanto che
Noi abbiamo istituito un numero verde dopo al quale
Dice diamo
Una serie di telefonate con conta che Center un call center e composto da otto avvocati
Che rispondono al telefono ricevono nella denuncia orientano immediatamente l'utente e danno anche i primi suggerimenti salvo poi anche a raccogliere
Effettivamente informaticamente la rinuncia e darla agli uffici competenti per le istruttorie
Dalla tutela dei consumatori nascerà e questo è indubbio che a capricci accada per tutto una necessità di migliorare i servizi
Tutti i servizi dal servizio assicurativa quello bancario a quello ferroviaria quello aereo perché il malcontento che prima non aveva un veicolo
Per essere formalizzato oggi a questo veicolo e si trasforma alla fine di tutte le procedure in una multa una multa piccola che non può superare i cinquecento mila euro
Che però arriva arriva sui giornali
E crea opinione pubblica sei servizi allora se il comportamento commerciale
Dovranno migliorare come io penso sia inevitabile perché si è al centro dell'attività di ogni impresa ci sarà la customer satisfaction ma in termini effettivi cioè che il
Professionista
Assuma come proprio non ne
Prioritario obiettivo non fare solamente profitto ma fare profitto con la piena sul misurazione del consumatore e quindi soddisfare il consumatore per fare profitto
Allora la concorrenza
Si renderà
Ancora più forte è un modo diverso per arrivare al nostro risultato noi abbiamo sempre detto facciamo concorrenza per soddisfare poi alla fine il consumatore ora poté ma succede il contrario cioè l'esigenza di soddisfare i consumatori dovrà portare concorrenza ecco perché io penso che una legge vera ogni anno sulla concorrenza
Debba partire così come la volta c'è la legge finanziaria oggi di stabilità così come c'è una legge
Sulle sulla su comunitaria per il recepimento
Delle direttive è una sfida noi naturalmente ci crediamo altrimenti non saremmo qui a scrivere libri a tutto il giorno a lavorare anche se
Ovviamente ci smetto dice voi lavorate comunque perché decorre lo stipendio
Storia talora
Grazie Antonio Catricalà
E adesso momento di del professor Flavio
Felice che insieme con la Francesco forte accurato
Il libro il liberismo delle regole genesi ed eredità de liberalismo scusate delle regole genesi dell'età dell'economia sociale di mercato primo di due volumi
Anthology ci dedicati al pensiero teorico linee direttive sull'economia sociale di mercato
In riferimento alla scuola di Friburgo allora chiedo professore
Di darci
Come ha chiesto la Catricalà a breve indicazione sui contenuti del del libro che so che contengono anche una
Saggio di indigena UD da cui prende il titolo e e però di inquadrare questo
Questo questo libro dentro questo tema che
Seppure
Con diverse pezzi di un puzzle stiamo cercando
Stamattina di di affrontare e che è quello del
Completamento di questa transizione italiana prego professore grazie mille
Sì infatti questa antologia chiedo punto curato con
Con il professor Francesco Forte si inserisce in una linea di ricerca
Chi è oggetto di indagine da qualche anno di un centro studi che ho anche il piacere di di presiedere il Centro studi Tocqueville Acton
E intende appunto una ricerca che intende riscoprire gli interpreti le origini ma anche la prospettiva
La prospettiva appunto dell'economia sociale di mercato
Una una prospettiva che noi abbiamo pensato di riscoprire ridefinire dal momento che ordo liberalismo appare anche di difficile
E trasmissione come termine abbiamo pensato di di di definire come il liberalismo delle regole e a questo questo tema è dedicata anche una collana
Che dice sotto che dirige il sottoscritto
Professor forte professore Antiseri e il il dottor Vidal Staudacher che non a caso è il previa presentante della
Il responsabile della rappresentanza italiana della Fondazione Konrad Adenauer
In questo con questa con questa dell'antologia abbiamo tentato la nostra è una cosa molto semplice noi almeno così ceci sembrava soprattutto dopo dopo il
L'inizio di questa crisi finanziaria durante la quale i termini come economia sociale di mercato sono tornati appunto
I molto sono divenuti molto diffusi
Alla base di questa teoria la teoria di lordo puntatori o dell'ordo rigore l'ISMU sta un'idea di regole
Di regole costituzionali per assicurare il funzionamento dell'economia di mercato sostanzialmente questo la tesi principale è una tesi che
I padri dell'ordo liberalismo espressero nel manifesto del mille novecentotrentasei
Autori appunto Walter o i che nel Padre un po'della scuola della scuola di Friburgo il giurista anzi lo Svander se il giurista français France bene
Al centro appunto del concetto di ordo via l'idea che il mercato di concorrenza che è essenziale per assicurare la libertà mano al senso non esclusivamente economico abbia bisogno di regole nella libertà e libero mercato il mercato non è un dato naturale non si trova in natura
L'ha bisogno di regole perché esso
Possa
Possa emerge ecco il programma teorico dell'ordo liberalismo l'indomani all'indomani della seconda guerra mondiale ma potremmo dire già nel quarantatré
Già da quarantatré diventerà il i la base teorica di quell'esperimento che poi al nel secondo dopoguerra segnerà lo sviluppo o quanto meno ciarliero le ragioni di quel miracolo economico appunto che fu il caso fu il caso tedesco
Una con un elemento che abbiamo cercato pure rimettere evidenza è la distinzione tra una visione di economia sociale di mercato una possibile interpretazione di Tessa
Intesa come economia di soccorso economia sociale di me e con la mia di mercato sociale non come economia sociale di mercato in effetti se una critica nella storia
Se nella storia una una critica è stata rivolta questa espressione proprio quella individuare nel mercato uno strumento che non può perseguire finalità sociale e di conseguenza il mercato necessità
Sempre di qualcosa che lo accompagni perché possa anche perseguire finalità sociali economie individuato invece proverà travi in questa tradizione la possibilità la possibilità di riconoscere nel mercato lo strumento attraverso il quale sia possono si possono aggiungere finalità sociale e questo è stato il grande contributo soprattutto di Ludwig Erhard in Italia qual è la prospettiva come viene recepita
Per questo abbiamo notato una certa indifferenza tuttavia un grande autore come Luigi inaudito un grande amico grande amico di soprattutto dei dealer che quindi Tel possiamo dire che la prospettiva
E in al Diana e quella di Luigi Sturzo perché fu anche Luigi Sturzo un grande amico dire perché
Ed estimatori questa correntismo che possiamo dire che da un lato il liberalismo non li hanno parlato il popolarismo sul stiano sono state i due i due filoni che l'hanno maggiormente rappresentato brevemente per quanto riguarda invece poi
La prospettiva
Ecco per quanto dalla prospettiva e interessante poter constatare come oggi
Come oggi proprio il programma di un po'una possa imporsi bile programma politico dedicata all'economia sociale di mercato divenuto oggetto
Ad esempio del Partito Popolare Europeo che ha dedicato lo scorso congresso secolo congresso del del due mila e nove abbonda proprio all'ad una piattaforma politica delicata all'economia sociale di mercato mettendo in evidenza alcuni punti
Ecco
Possiamo dire che tra i vari punti che rischi che
Possono godere di maggiore peggiore attenzione in questo momento dati di pochi minuti
Sicuramente possiamo dire il
La impongo il porre l'accento su una politica macroeconomica monetaria stabile proprio sulla base su ed e politiche e di controllo del deficit pubblico proprio
A partire da quella divisione di Erhard per il quale una bassa pressione fischiati scali una stabile offerta di moneta sono le migliori politiche mogli politiche tutte sociali poi ampio ampio una promozione in cui una promozione per quanto riguarda il se il finanziamento del
Della della ricerca a partire dalla ricerca pura proprio in questi giorni oltretutto tema abbastanza di attualità il tema della finanziamento della ricerca
Senza appunto volendo privilegiare la ricerca pura su quell'applicata proprio perché vi era consapevolezza convinzione che è una ricerca applicata
Senza la ricerca pura è destinata a destinata a declinare
Ed ancora ancora un altro elemento che poi meriterebbe di essere di essere attenzionato è quello del della politica industriale quale politica industriale promuovere quali elementi della politica industriale
E mette in evidenza ecco secondo la prospettiva della economia sociale di mercato che viene appunto da questo modo liberalismo sicuramente il settore delle piccole e medie imprese
Anche sulla base di una constatazione storica di come le piccole e medie imprese hanno risposto il fronte alla alla crisi certo mette in evidenza l'elemento di fragilità di queste ma anche loro elemento di maggiore
Il maggiore flessibilità infine
Infine potremmo dire che alla base di questa visione di e la consapevolezza che soltanto uno Stato forte uno Stato forte
Promotore dunque della competizione di Gide sentinella contro i tentativi delle burocrazie pubbliche ovvero degli interessi privati il degli spazi del mercato ecco soltanto uno Stato così concepito ecco può essere un antidoto contro lo Stato onnipotente lo Stato totalitario
Grazie
Grazie
Grazie professore
Massimo Lo Cicero
Sud a perdere
Rimorsi di impianti premonizione
Abbiamo appena sentito parlare della scuola il tributo credo che la
Premessa del libro si apre con una citazione di Keynes
Siamo su altre sponde
Grazie non c'erano altre sponde siamo sul terreno dell'economia l'economia come tutte le scienze sia molte opinioni la citazione degli mi ricordava adesso Cisnetto è quella di è una situazione da un discorso alla radio di Keynes nel trentotto
Non vi né viviamo al viviamo nelle stampe righe non perché non sappiamo costruire palazzi ma perché dicono che non rende costruirli e poi spiega perché invece forse certe volte quando nessuno costruisce valsi
Lo Stato può costruire cose utili cioè fare investimenti di modo che si formi un reddito più alto
E quel reddito più alto generi il volume di gettito fiscale che serve per coprire il deficit che lo Stato ha generato
Certamente se uno non sa amministrare lo Stato come tutti quelli che non sanno amministrare fallisce come falliscono le imprese che fanno investimenti cattivi e non sono capace poi di sostenersi
Parlando del mezzogiorno Boscolo detto lo fosse prendi dice dice soprattutto
Con quello che abbiamo speso sussidi di disoccupazione
Tra la fine della guerra aveva potuto eccetera eccetera quindi è bene se non erro degli e o no
Ed altro Saratoga parliamo di mezzogiorno di caudina erano
Cominciare un libro sul sud con cui volevo
Ci siamo spesi
Graziano e su quella strada infatti mi spingo nel senso che il Mezzogiorno e oggi un problema con un punto interrogativo perché
O noi ci rendiamo conto del fatto che sono successe molte cose nel Mezzogiorno molte cose sbagliate e quindi bisogna correggere gli errori che abbiamo fatto nel Mezzogiorno
Ho non è il Mezzogiorno di sempre il Mezzogiorno dei vecchi brutti e cattivi ladri che prendono qualcosa di soldi a cui poveretti del nord che vedo tutti educati lavorano due in maniera molto zelante
Che cosa è successo nel Mezzogiorno il Mezzogiorno è andato negli ultimi settantadue mila dieci negli ultimi quarant'anni è andata esattamente al contrario di domandava il mondo e questo non certo per colpa dei meridionali anche per colpa dei Governi italiani
Perché noi abbiamo fatto nel settanta la riforma del decentramento amministrativo delle Regioni nell'ottanta abbiamo fatto una schifezza clamor cosa sostituire le politiche dell'intervento straordinario che non andavano benissimo con la legislazione sul terremoto che è andata malissimo e una valanga di soldi pubblici
E nel novanta nel novantadue è stata diciamo la parentesi della crisi gestita dal Presidente Giuliano Amato che fu appunto
Il punto di svolta quando le cose sono ricominciate abbiamo ricominciato con i soldi europei a fare le stesse cose che non funzionavano che facevamo quei soldi del terremoto
Che vuol dire che è andato né altra direzione il mondo andava verso la globalità e verso la grande dimensione e verso il mercato non abbiamo messo tutto nelle mani dello Stato e abbiamo cercato anche di spezzettare quel poco che si potesse fare in maniera intelligente
Il Mezzogiorno come in tutto vale il trentatré per cento della popolazione italiana
E però produce il venticinque per cento del prodotto interno lordo
Il Mezzogiorno spezzato in sei regioni fa ridere e
Fa pensare meridionali che loro sono come l'Emilia perché partecipano alla Conferenza delle Regioni tanto per parlare dei regole che quando sono troppo uniformi non vanno bene perché
Se uno diciamo non è molto alto non può fare il corazziere se siamo tutti corazzieri quelli bassi non riescano a fare il corazziere
Con questa tecnica li diamo il Mezzogiorno ottiene un risultato straordinariamente inutile per se stesso e dipendente dalla spesa pubblica e
L'economia dipende dalla politica della spesa e da chi l'amministra
Cioè è un Mezzogiorno dove la classe dirigente diciamo viene premiata se è capace di farsi dare qualche cosa di soldi dallo Stato centrale naturalmente se noi ripartiamo i problemi in periferia come abbiamo fatto con le regioni
In quel caso abbiamo messo diciamo sul fronte gli amministratori delle regioni che doveva essere capace di farsi dare i soldi ma col federalismo
Se noi spostiamo il problema anche delle entrate nel sud siccome il venticinque per cento sul trentatré di popolazione fa un reddito pro capite o basso
Vuol dire che nel sud ci sarà un gettito fiscale ancora minore del venticinque per cento perché per fortuna per chi paga le tasse e cioè la proporzionale e di conseguenza che cosa succederà che dovremmo dare con il venti per cento delle risorse il trentatré per cento di un servizio sta dall'impresa il ruolo un funambolo non un economista per fare questo e di conseguenza non serve un federalismo che non sia perequativo poi si possono in un sacco di belle parole ma in effetti se uno non capisce che da una parte c'era persone Corte dall'altra persone alte non riuscirà mai a metterle insieme
Che cosa invece noi potremmo fare per uscire da tutto questo riprendere lo spirito di Nitti resto affezionato chiamo questa cosa
La vecchia Camelot già la vecchia Cassa del Mezzogiorno di Saracino di Menichella cioè noi abbiamo bisogno di qualcosa chi aiuti il Mezzogiorno a risolvere il problema che Paolo so una chiama della pentola bucata
Se in una società come quella che vi ho descritto voi mettete molta spesa pubblica quella spesa pubblica un po'arriva dappertutto
E le persone del Mezzogiorno però visto che il prodotto non vale solo per misurare la domanda ma anche l'offerta se nel Mezzogiorno si produce solo però il venticinque per cento del prodotto nazionale
Se uno deve comprare un'automobile la conca Torino forse la Confetra Angelo forse la copia in Giappone
Il Mezzogiorno la pentola bucata perché voi non colmate il diario il divario di produttività ma colmato il divario di reddito la gente spende di più di quello che ha prodotto e quindi non fa nient'altro che generare importazioni
Il Mezzogiorno è un Paese debole un Paese che dovrebbe essere abitativo come dire aiutato
Da una cosa di vola Banca mondiale come si fece appunto a Bretton Woods quando i Paesi deboli che dirigo una struttura capace di portare non spesa pubblica
Risparmio raccolto nel mondo a sostegno degli investimenti per far diventare quei paesi non sono capaci di consumare ma anche capace di crescere
Questo come si potrebbe fare non con una cassa perché come si dice sempre il Ministro Tremonti soldi non ce ne sono quindi oggi una cassa non sarebbe alimenta bile
Ma bisognerebbe creare nel Mezzogiorno una grande banca di sviluppo per il Mediterraneo perché questo ci insegna il mondo che bisogna essere globali non troppo locali
Fare come fa la signora Merkel che esporta in Cina e India compra dal Veneto e dall'Emilia e poi dice che vanno bene le esportazioni in ma che in Europa si deve deflazionare vuol dire fare un danno all'Europa e i ministri del Tesoro che si allinea dalla signora Merkel fanno un danno perché deflazione all'Europa
Mentre la signora Merkel li intercetta denaro avendo diciamo ma bilanci pagamenti in surplus
Il Mezzogiorno sarà in deficit la bilancia dei pagamenti
Quindi bisogna agire sul Mezzogiorno come si agisce con un Paese con la bilancia di pagamenti in deficit
Serve una banca di sviluppo serve che questa banca di sviluppo abbia la capacità di sviluppare l'economia del Mezzogiorno nel bacino del Mediterraneo che è comunque un grande mercato
E e serve che tutto questo si abbatte in condizioni appunto di investimento che rende non in condizioni di spesa che fa sopravvivere le persone
Se noi facessimo tutto questo avremmo raggiunto come dire un risultato
Rispondo alla domanda di Cisnetto che ha fatto l'altra sulla nella transizione italiana per il Mezzogiorno un sacco di guai
Ha inventato questo bipolarismo che non serva a niente perché un bipolarismo federale dove vince l'elettore marginale nove lettore mediana un pasticcio politico senza fine
Infatti i Governi non cadono mai richiede l'opposizione ma perché si litiga la coalizione Berlusconi è sulla stessa strada purtroppo di proprietà Padoa Schioppa il problema vero e che questa petizione ha inventato un liberalismo che non serve un bipolarismo che non serve e ha inventato un federalismo che non servirà per i motivi che ho detto prima grazie
Lo lo dico soprattutto per quello che ascolto Remo dopo
Non c'eravamo messi d'accordo su questo giudizio ma siccome come come segni stavo condivido profondamente
Perfetto
Enzo Mattina elogio dalla precarietà il lavoro tra flessibilità sussidiarietà federalismo
Allora
Per chi tra l'altro è stato lungamente
Sindacalista quella mattina un titolo elogio la precarietà già
Già lì siamo sullo
Cosiddetto politicamente scorretto che
Che già
Ci induce
Favorevolmente alla lettura
Mi piacerebbe sapere da lui
Oltre che
Questo che diciamo riguardava il principale elemento del libro che che è stato estrapolato dal titolo anche qualche cosa sul federalismo perché penso che sia utile ai fini di questo puzzle che stiamo cercando di comporre stamattina
Prego
Ci prova nel tempo che ovviamente abbiamo a disposizione è la prima considerazione che voglio fare grato transizione difficile negli altri campi che sono stati già trattati bene in campo del lavoro allo stato attuale veramente
Difficilissima ecco difficilissimo
Perché si carica voi di significati ideologici che che potrebbero determinare anche delle situazione di difficile controllo anche da un punto di vista dell'ordine pubblico non mi fermo qua sotto questo profilo detto qua detto questo la transizione bisogna fare
Primo problema
Flessibilità precarietà certamente la precarietà non è una cosa gradevole resta un dato di fatto non è il fenomeno che viene descritto
Dai
Da da dai gruppi ettari diciamo dei centri sociali per arrivare cardinali
è un vero mano socialmente più piccola
Tocca al secondo un ministro insospettabile Damiana
L'undici e otto virgola per cento degli occupati secondo gli analisti invece quelle pessimisti il venti per cento
Sono numeri importanti ma non possiamo dire che andiamo verso la precarizzazione chi dice cambiava essa precarizzazione non ha mai visto un posto di lavoro e non so con funzioni posti di lavoro
In un posto di lavoro ci vogliono delle persone che hanno un know how e che stabilmente lo lo lo lo coltivano
Enrico la percentuale non potrà mai superare certe cifre come non l'esubero e nel resto d'Europa in un Paese la superata la Spagna e Dio solo sa come stava Spagna
Fatto questo a questo punto ci sono però troppo forme di precarietà e di tale
Alcuni assolutamente da eliminare e io dico che sono tutte le forme di lavoro parasubordinato per il modo in cui sono regolate oppure bisogna portare delle regole abbiamo una best practice come si dice
Che si chiama lavori in somministrazione che però in Italia fa paura perché si chiami interinale si chiamava prima
Questa fa paura noi abbiamo avuto le bombe abbia avuto tutto io per tre anni ha avuto una scorta non ho mai dette né sul cammino ascolta mi dà fastidio invece era quello ci hanno ascoltava così veloce
Francamente molto importante sera questioni importanti da quel punto lì in uso sembra genera
Anche perché in macchina normalmente vi dico mia moglie quindi preferisco stare senza nessun insomma ecco questa cosa ecco
Allora abbiamo questa lavora questo lavoro oggi somministrato due belle leggi leggi nella impostati in maniera corretta la prima di Trevor che fu del
Dal novantasette la seconda di Biaggi due magnifica leggi che erano appunto
Leggi di sostegni a
Alle quale seguito alla contrattazione oggi quel settore è un settore piccolo piccolo troppo copre l'uno e cinque per cento degli occupati e tuttavia che c'è garanzia salariale garanzia
Contributiva c'è garanzia sindacale ci sono tutta una serie di sostegni privati senza una lira dello Stato senza una lira dello Stato a questi lavoratori tasso di di stabilizzazione quarantacinque per cento
Oggi stiamo facendo finanche il
Il fondo pensione per i lavoratori somministrati
E in più abbiamo i percorsi di stabilizzazione le aziende che io al Ministero occupa ogni giorno tra le mille ottocento nel due mila persone duecentocinquanta persone sono
Da noi assunta direttamente a tempo indeterminato
Certi problema qual è
Diceva questa precarietà e belle e brutte ci stanno tutti dentro Vieri che in termini molto chiari è anche una grande opportunità perciò Cisnetto dette alloggio
Voglio essere brutale fino in fondo e non me ne voglia il professore universitario sono qui presenti va bene
Questi giovani sfortunati disgraziati ai quali si fa seguire un corso che siamo scienza e la comunicazione
E quelle ancora più sfortunati ai quali si dice e scrivi la scienza politica o perché poi gli enti dello Stato professore lei lo sa eh senza voli gratti nacque avesse stellare nel sessantuno mille ottocentosessantuno credo per fare gli impiegati
Del dello Stato italiano ha classe dirigente
Adesso ne costa troppo entrare più nessuno ma noi continuiamo ad avere un migliaia di persone che stanno lì e vendere quando leggi la guida di quelle cose che dice serve ad accedere che è una cosa dell'altro mondo
Che cosa io chiamo far fare a questi ragazzi scusate è che è stata fatta fare quella laurea ringraziamo il Signore che ci sono i vicende che ci sono i call center
Perché se non ci fossero i call center Mandonego Center potrebbero essere occupati
Allora perlomeno attraverso queste forme di precariato possono imparare qualcosa perché aveva già maggio formazione facendo formazione gli possiamo dare un minimo di competenza
è questa la prima è il primo passaggio che mi sentivo di fare era e lo faccio naturalmente di questo non c'è Barley D'Alì perché la Camera è piena di disegni di leggi inutili che non passeranno mai oltretutto proposti dall'opposizione
Che
Non ho capito come fa a pensare di farle passare questo che non è numeri è e però non non si valorizza quello che già c'è e che peraltro ci ha pure finanche consenso unitaria del sindacato l'unico posto dove questi tre sindacati Albora parlarne insieme
è questo qui della somministrazione di lavoro
Secondo tema quello dalla sussidiarietà perché lo tocco per una ragione molto semplice riforma contrattuale scusate la riforma che hanno fatto e non serve a niente ci sono quattrocento contratti in Italia
Bisogna eliminare quattrocento contratti darebbe a fare dieci dodici ma non è possibile quattrocento perché questi quattrocento contratti oltretutto alimentano una burocrazia confindustriale sindacale che guardate senza limiti
Ve lo dice uno che ha fatto per ventiquattro anni sindacalista per essere molto chiari quindi stamparla ragion veduta
Bisogna rivedere questi contratti seconda cosa bisogna rivedere la struttura dei contratti ma come si fa a dire che c'è la contrattazione aziendale o territoriale è la la la deve autorizzare la contrattazione nazionale
Se dobbiamo stabilire un criterio sussidiario al centro e si fa quello che non si può fare in periferia nella periferia si discutono di inquadramenti le situazioni particolari eccetera eccetera accendersi metta le regole di carattere generale
Se voi andate a leggere un contratto nel libero io riuscito e mi piace citarlo qua mettono sullo stesso piano la stessa categoria con la stessa retribuzione il macellaio provetto e il valutatore di macchine usate
Ora è valutato arrivati all'usato è un signore che potrebbero
Insomma a me se lo assumiamo il giovane che deve fare niente di particolare Ventura uno una filiale boy apre il computer e vede quanto costa macchine quello lì ahimè tempi forse era uno che durava con un lavoro complicato ma adesso non è così
Immagino lei provetto non si trova ve lo dice uno che fa l'operatore in questo settore noi per trovare macellai provetto dobbiamo fare così quando abbiamo trovato quello dice no voglio tanto se mi date dando e vengo se e senza di questo e non ci vengo
Ma ve ne dico un'altra Beppe sta questi Italia qua Carlo massima anche nel nostro sud
Non saprei scuole professionali assolutamente allora noi e la mia torride materiali compositi intanto il contratto dei metalmeccanici non li prevede è quindi rimettiamo come l'atto di ieri
E lattoniere a un'altra cosa natura medie la mina turno ci trovano
Noi facciamo la formazione alla facciamo come privati a questo punto come possiamo naturalmente
Ma non è possibile farle con la formazione della della delle varie regioni perché la Regione non mi chiede di avere una macchina per fargli vedere come sei bella minatori mi richiede che debba venire
La stanza grande tanti metri quadrati
Che debba avere il bagno per gli handicappati che debba avere tutte queste altre cose però se io non vengo a macchina non gliene frega niente a nessuno conclusione in questo momento e ci sono
Trentamila Dori rumeni che stanno a a Taranto
Trentacinque americani che sono arrivati a a Foggia e probabilmente ne dovremo far venire degli altri perché in Italia non c'è nessuna chiudo con un'ultima battuta federalismo sindacale risponderci smetti crea esserci stato un più o meno
Nel tema
Allora o forse una cosa ancora più allora dobbiamo vincerà la Filosofia centralistica ci credo pure il riacquisto nella maniera giusta però allora però c'è un problema
Dove a decidere che tipi di relazioni sindacali genitali se debbano essere conflittuale per definizione allora non parliamo di niente rimangono come stanno
Se vogliamo invece cambiare ebbe e allora bisogna immaginare che ci sia maggiore contrattazione a livello locale è anche dà la possibilità di fare delle deroghe
Allora oggi dottor Catricalà sa meglio di me
Perché ce lo dice lo può insegnare il sud non può avere più legislazione di vantaggio e non a caso pure Massimo parla di una banca non sta parlando alla Cassa del Mezzogiorno
Se io non posso avere per legislazione di vantaggio ma nessun gettone disoccupate io debbo competere col mondo intero l'unica cosa che posso fare che due private uno che si chiama imprenditore un atto che si chiama lavoratore
Lavorano sulla deroga dei contratti perché il contratto è un fatto privato che tipo di deroga beh evidentemente nessuno propone di passare a scapito ma certamente è possibile modificare dei turni di lavoro
Da questo punto di vista io credo che si possa si può modificare Pretta trattare su tutto sicuramente sui sui turni di lavoro sicuramente sulle condizioni di lavoro
Sicuramente per esempio finanche sui fatti salariale io vengo la ragione del sud che si chiamava umili diano c'è un distretto delle scarpe
Le persone sono inquadrate e hanno formalmente uno stipendio che corrisponda contratto dei calzaturieri il problema è che il contratto e la i salari viene pagato cash quindi
Nella sulla busta paga c'è scritto mi dette dalla busta paga cioè cinquecento io credo che sarebbe più logico diretti periti se venite emissari cinquecento dentro e puri perché se no quel Paolo disgraziato dirà anche il danno di dover pagare le tasse
E casomai dover perdere benefit
Ovviamente per chiudere
Vicenda Pomigliano d'Arco io lo dico con molta franchezza io solo favorevole all'accordo che è stato fatto l'ho detto e lo ripeto pur avendo fatti segretare dava F.M. non
Dico che ed è stato fatto Veyne
Problema
Si doveva occupare sindacali con l'assenteismo
Non se n'è occupato
Io a dir la verità non si occupa della nostra gioventù cara massima ACER l'intervista più lungo che io ho avuto dalla nella mia vita su questa tematica ovviamente voi ebbe problemi all'interno del sindacale Marvis signori che oggi ha ruoli Bortoli dicendo al tanti Bonaiuti
Ho trovato di quindi allora ero poco importa degli forse sul Messaggero ragione
Ecco questa e la la faccenda e credo che si possa ragionare sui turni d'altro canto pensateci bene in siderurgia fanno ventiquattro turni per trecentosessantacinque giorni all'anno
E voi pensate che viene tradita costituzione in quel caso lì in un modo di regolare il lavoro naturalmente con tutte le cure con tutte le attenzioni e ci sono dei punti che non si possono toccare che riguardano la sicurezza
Che riguarda una cunetta spetti di inquadramento ma ci sono altri che sono modificabili nel caso specifico nel Sutti ci deve essere massima disponibilità perché seri sud non ha neanche questo vantaggio competitivo
Ci ha
Anche dal punto di vista professionale farebbe a bassa qualificazione voi capite che a questo punto sarebbe la sconfitta allora speriamo che si possa lavorare su questa cosa la vedo abbastanza difficile
Credo anche che bisogna introdurre dei sistemi di come dire di procedere Ulizia azione anche dall'azione sindacale perché se l'azione sindacale è un tassello dalla lotta di classe allora non si può fare niente logistico nelle leggi nelle procedure nei contratti
Se la lotta sindacale serve invece a difendere gli interessi delle persone come io ho sempre pensato da vecchio riformista anche vent'anni fa a trent'anni fa lo pensavo
Allora e possibile procederà rizzare per cui se il sindacato sbaglia e fa lo scorcio per improvviso
Non mi sembra buona la fine la fine del mondo se caso mai di tolgono un po'di deleghe e gli fanno lo penalizzano su alcune cose credo che sono scelte obbligate mi auguro che questa discussione si possa fare anche se debbo dire la verità negli ultimi giorni bontà bis uno ho visto episodi che attestano molto preoccupazione tipo gli assalti che sono stati fatti alle sedi della CISL e della UIL
E mi ricordano alcune cose che tanti anni fa in un posto che si chiama Torino i figli a Piazza Statuto purtroppo sono accaduti nel nelle stesse forme la storia
è vero che non sempre si ripete però insomma varrebbe la pena che
Tutti quanti si dessero una una regolata grazie grazie ne sono altri
Un altro bel tassello riformista di questo discorso Mario Segni niente di personale solo cambia l'Alitalia
Cioè nel retro di copertina di un libro che ripercorre la storia politica sua che dell'Italia degli ultimi vent'anni
Un sì che ovviamente richiama il lo strumento del referendum
Sotto il quale si dice alla fine scopriremo che anche un Paese il riforma bile può essere riformato
è stato riformato in questi vent'anni o no e se no perché
Il libro come lei ha detto
La storia
Anche mia ma soprattutto
Di un cammino riformistico delle istituzioni in generale che essere svolto soprattutto attraverso un'arma cioè il referendum elettorale e naturalmente inizia
Copia nel momento in cui inizia la transizione cioè a cavallo tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta
In cui
In un mondo che sta cambiando profondamente perché crolla il Muro di Berlino finisce il comunismo internazionale e quindi ci si avvia una fase nuova di speranza Alitalia scopre come diceva prima
Catricalà di essere il Paese più comunista del mondo nella sostanza cioè in cui la mano pubblica più estesa
In cui il controllo della politica sull'economia e più avanzato e in cui tra l'altro il controllo dei partiti sulla politica ancora più
Estrema
Tutto questo ha portato alle fine degli anni Ottanta all'Italia una crisi di sistema
Che poteva avere conseguenze drammatiche non dimentichiamo lo si fa in fretta dimenticare il passato ma l'Italia e in una spia importi in procinto di uscire dall'Europa
Andreotti firmare il Trattato di Maastricht che pone il limite del tre per cento ma il deficit pubblico in quel momento e fra l'undici il dodici e tende a crescere
L'Italia è in preda una ingovernabilità ormai conclamata è il livello di corruzione produce Mani Pulite e questo è il quadro della fine degli anni ottant'
E chiaro a quel punto che
Le riforme sostanziale e quelle di cui avete parlato adesso il cui accennava Catricalà non sono possibili con quel sistema politico che quel sistema politico
Conduce fatalmente alla occupazione pubblica dell'economia con tutto quello che ne deriva
Nascono in quel momento due proposte di cambiamento politiche una che quella referendaria che sostanzialmente dice portiamo in Italia il sistema tipico delle grandi democrazie occidentali un po'italiano francese un po'inglese pure
Veda cioè di un governo stabile
Come esce elezione diretta dei cittadini e quindi una politica forte che sia in grado di rompere le ragnatele gli schemi del passato e l'altro che invece la proposta della lega in quegli anni
Era già nata prima in quegli anni ha un grande balzo avanti che sostanzialmente dice rifiutiamo lo Stato italiano non ha più senso l'Unità d'Italia quello lo declama in vari modi ma sostanzialmente
Dice l'unica soluzione che nord e sud se ne vada ognuno per conto suo almeno per il nord risolveremo i nostri problemi poi il sud se la vedrà
Queste sono le due opzioni intendiamoci che sono due opzioni alternative poi possono anche fondersi
In una visione federalistica non più secessionisti ca ma sono due opzione che nel in tutti questi vent'anni si sono sostanzialmente fronteggiate senza senza che finora abbia vinto nessuno
Che cosa quali che cosa se è cambiato bellicosa cambiato il momento referendario nostre riforme si fa in fretta a dirlo con il referendum vinti nel novantuno e nel novantatré è stata portata in Italia
Il sistema di maggioritario in Parlamento e l'elezione diretta dei Sindaci e Presidente della Provincia nel novantatré è quella dei presidenti della Regione al nel novantanove alcuni con il terzo referendum di cui si sfiora la vittoria
Nel novantanove
Che cosa non è avvenuto invece di questa transizione beh non ha tenuto una cosa che si sapeva benissimo essere necessarie dall'inizio e cioè la riforma costituzionale
E cioè un impianto costituzionale legato alla nuova concezione che non non ha altra forma sospette una forma di presidenzialismo quei chiamiamolo come vogliamo connesso con varie con varie formule
E più il la parte del bicchiere appieno quella del bicchiere vuoto qui le interpretazioni sono tante Paolo Mieli
Io mi dico personale ma anche un sostenitore convinto e questo coso quando presentammo il libro a Roma di seme ma in fondo si voi vi lamentate giusto certamente momento referendari ma
Andate a guardare i proclami dei mazziniani negli anni Sessanta
Altro è quello che dite voi a un pianto sconfitti distrutti perseguitati in prigione a noi per fortuna in prigione non c'hanno messo i tempi sono cambiati ma insomma
Però
In realtà
Non si accorgevano che stavano che avevano cambiato l'Italia poi è vero che è venuta fuori l'Italia monarchica volevano repubblicana l'Italia moderata lo la volevano progressista ma la grande svolta storica dell'Ottocento l'avevano fatta in parte almeno in gran parte
Quelli che Consip consideravano sconfitti dunque
Questa la visione ottimistica del bicchiere mezzo pieno il bicchiere mezzo vuoto dice evidentemente si ma siamo ancora in piena transizione
Quindi dopo vent'anni è lungo perché è il vero che dal mille novecentonovantaquattro ad oggi italiani hanno sempre votato per il Governo mentre prima non si era mai fatto
Ed è vero che il Governo entrato in carica era sempre legittimato in qualche modo da un voto diretto dall'Italia
E questo è stata una svolta storica difficilmente negata bile
Ma è altrettanto vero che il Governo in carica no a volte sono rimasti cinque anni a volte no anzi forse più no che sì
Vero che oggi non si sa quanto dura legislatura mi auguro cinque anni ma il fatto stesso che si parli tutti i giorni di crisi depotenzia e quindi l'effetto non è raggiunto evidentemente
Più positivo enorme certamente enormemente il dato degli enti locali dove credo sia difficile negare un sostanziale profondo cambiamento non solo di i figli effetti ma anche di modo di governare
Soprattutto nei Comuni ma che il bicchiere sia ancora mezzo vuoto questo indiscutibile se vogliamo della rifarci al tema della dito le riforme per il completamento della transizione B
Il movimento istituto riformistico
Referendario ha perduto la transizione questo è certo il suo limite non essere riuscito ancora a chiudere
Dissi che cosa se per chiuderlo l'ho detto io non vedo altre che una riforma costituzionale che cosa si può dire per il futuro se questo avverrà come avverrà
Beh per il futuro almeno per futura tempi brevi sono estremamente né pessimista inutile negarlo non vedo nessuna spinta politica reale
Il dibattito che si apre sulla riforma elettorale un dibattito fu vinto nel quale non verrà fuori quasi nulla e mi auguro però venga fuori nulla perché
C'è una forte tentazione dal mio punto di vista pesantemente negativa di ritorno all'indietro proporzionale
E il dibattito viene usato in realtà come armi e su come arma su tutto questo
Ma in realtà
Da
Ci sono due elementi che fanno
Uno è che le riforme novanta sono state possibile grazie a una combinazione straordinaria singolare di una forza popolare che si era scatenata e che va trovato nel referendum lo strumento per esprimersi
Questi fenomeni si verificano in momenti difficilissimi e rarissimi e tutto si può pensare fuorché nell'Italia di oggi è stanca depressa si sviluppi qualche cosa cento
Per quanto riguarda le forze politiche che in realtà in maggioranza sono sempre state contrarie
Oggi c'è un elemento nuovo
La forza politica comunque coerentemente più riformista è stata in tutti questi vent'anni
La Sinistra democratica o meglio quel pezzo di sinistra e prima il Partito Comunista PDS che da Occhetto Hubbard era
A Parisi approvò odio a Veltroni e nelle modalità aree con oscillazioni con sbagli è stata sempre coerentemente su questo punto B
Che oggi il Partito Democratico sia su questa linea è molto dubbio e forse sono anche
Ottimista si è stato ufficialmente ribadito il maggioritario a me sembra che
In movimenti siano est incerti l'altra forza
Dal novanta hanno dal novantacinque ad oggi maggioritaria referendari è stata Alleanza Nazionale
Il futuro e qui bisognerebbe chiedere al padrone di casa qual è il futuro intende imprimere alla sua forza politica
Mi auguro che Fini rimanga linearmente coerente a questo ma nessuno può escludere che la sirena dei casini che suona come una forte tentazione centriste proporzionale raggiunga per maggio ragioni tattiche
I suoi effetti che cosa concludo su questo
Concludo che ma attendo una continuo compra una lungo galleggiamento italiano
Concludo che purtroppo non siamo negli anni e novantanove in cui c'era un grande entusiasmo anni novantanove che hanno avuto effetti straordinari vecchio conosco le critiche Cisnetto ecco
Come accetto quelle che
Di Lo Cicero voglio ricordare però che a parte
Anche certi risultati politici al maggioritario le ripeto dall'atto forse più importante dopo le riforme di questi vent'anni è stato l'ingresso nell'euro
Non dimentichiamo che l'ingresso dell'euro con un governo del vecchio sistema non sarebbe stato mai possibile solo un governo forte come era quello Prodi investito
Da un mandato maggioritario e stabile per due anni poter fare la rincorsa noi saremmo a metà strada fra l'Europa e l'Argentina se fossimo ancora
Nella prima Repubblica poi se vogliamo tornarci una scelta non la discuto
Per il futuro quindi bisogna solo aspettare
Che in Italia il Rina ascari un sentimento di rilancio nazionale perché quel referendum rilancio nazionale faccio solo un'ultima cosa ai responsabili della sinistra e quindi soprattutto
A Bersani a D'Alema io regalerò il libro di Toni Blair che ha appena uscito nelle librerie perché c'è un passaggio bellissimo in cui dice
Negli anni fra mi pare settantasei
Settantotto e novanta quand'è che ha vinto Toni Blair novantadue esso non ricordo esattamente cioè negli anni
Delle grandi editori e conservate Ricci era forte dentro il partito laburista la tentazione di tornare al proporzionale
Sconfisse sempre questa tentazione perché in realtà era frutto
Della
Inc della mancanza di volontà di vincere significava che non rinunzia avevamo la vittoria e speravamo solo che perdessero gli altri
Noi abbiamo vinto non perché abbiamo puntato alla divisione alla sconfitta negli altri ma perché abbiamo avuto fiducia in noi stessi
Spero che D'Alema e Bersani ce l'abbiamo
Grazie
Dovrei avere litri d'acqua per smorzare dal mio il mio desiderio di più rispondere d'intervenire soltanto delle cose che ho sentito in particolare queste ultime
Credo sia però mio dovere di computo
Del dell'incontro concludono intanto ricordando che abbiamo presentato cinque libri che hanno in comune non solo il l'editore Rubbettino ma anche un estremo interesse e quindi oggi siamo qui a celebrare i libri e dobbiamo soprattutto consigliargli di acquistarle mi raccomando diverse si comprano si legavano
Che di leggerli perché sotto diversi punti di vista portano molti contributi alla a un ragionamento su dove siamo segni faceva riferimento
Parlando di vent'anni fa alla crisi di sistema
Che ha poi aperto una nuova stagione nel nostro Paese
Io ogni mi mi concedo solo questa battuta ho la sensazione che siamo di fronte ad una nuova crisi di sistema e che ci dovremo ragionare spero che la
Discussione aveva fatto questa mattina abbia dato un piccolo contributo vi ringrazio
Bene
Procediamo procediamo
Con sollecitudine perché
Tutte le precedenti
Tutta la precedente parte del programma è iniziata in ritardo e quindi
Siamo in ritardo anche noi ma noi recupereremo
Noi recupereremo rapidamente perché l'ora
è diventata quasi proibitiva so facendo tutto da solo e introduco ringrazio concludo insomma autogestione
Intanto desidero ringraziare
Il direttore Mauro Mazza che cortesemente ha voluto accettare l'invito a presentare questo libro di dottore Giovanni Valentini che anch'egli altrettanto cortesemente ha voluto
Partecipare alla presentazione rapida di questo libro ma non lo dico rapido per sollecitare l'ho loro e
Dico rapido perché non vogliamo infliggere a voi un tempo eccessivo ringrazio tutti voi che avete avuto la pazienza di attendere finora
E quindi libero si intitola il miracolo del Risorgimento e edito da Carocci sta andando bene
L'abbiamo portato è andato in libreria al sedici settembre il ventinove settembre arrivato l'ordine di ristampa il che evidenzia una buona una buona
Così una buona attenzione da parte dei lettore e quindi penso che possiamo senz'altro procedere
E allora se credete chiedere al Mauro Mazza
Di di prendere la parola e poi Giovanni Valentini e infine io dirò alcune parole conclusive o risponderò a qualche quesito se mie verrà posto dai due illustri interlocutori prego grazie buongiorno a tutti
Io non sono un presentatore di libri di di professione
Nemmeno troppo abituale
Ho letto la scorsa estate un romanzo
Dunque un certo punto si si raccontava di
Presentatori professionali di libri
Che fanno una gara tra loro in amicizia a chi si preparava alla prelazione nel minor tempo possibile vinse quello dei due che leggeva il libro c'è sfogliare il libro nel taxi che lo portava la presentazione
Non essendo un Paese dove professionale i libri Fisichella colletto e mi sono anche preparato gli appunti per per evidenti ragioni avendo a mente il più delle volte altrove
Al mio lavoro abbastanza impegnativo ho voluto mettere un po'di
Idee o di riflessioni nero su bianco
Con una premessa che riguarda proprio l'approccio alla storia
In generale in pectore la storia del Risorgimento
Per chi non vuole difendere tesi precostituite o ideologicamente derivate ma cercano la verità storica politica degli eventi
Il caso di Risorgimento italiano è certamente tra i più significativi
Perché se lo si osserva si alla conferma
Che la storia
Non è univoca
E dire che la lo studio della storia si trova di fronte a una serie difficoltà interpreti me se parte da questo tre concetto
Dal Risorgimento si capisce come l'oggettività nella ricerca storiografica nella conoscenza storica sia come direbbe Kant un concetto limite
Cioè un fine a cui si può tendere ma anche una nozione che può rivelarsi fuorviante
Ma se lasciamo da parte il mito della conoscenza oggettiva pura
Consideriamo la storiografia come un invito e un continuo avvicinamento alla realtà storica in tutta la sua complessità allora si aprono orizzonti interpretativi inediti
Credo che per me
Rispetto alla mera oggettività il caso specimen il regime di Risorgimento come affrontato riporto scrissi che la sia molto significativo
Con lo scopo sulle da molti anni
E so che
Dedica alle su opere un impegno è una passione che vanno al di là dell'opera stessa dello
Dello scrivere un libro e pubblicarlo
In una recente intervista professore diceva
Testualmente al liceo avevamo studiato la storia sul libro di Pietro Silva
In quegli anni la storia insegnato a scuola era scritta da autori che appartenevano ancora la cultura nazionale risorgimentale
Quindi studiando sul Sibari imparava o cose che in un certo modo erano coerenti col sentire antico della mia famiglia
Io sono del cinquantacinque
Che ricordo nitidamente che alle elementari primissimi anni Sessanta e alle medie cavallo
A metà anni Sessanta
Io posso dirvi che studiava ancora comunque nel pensiero che che
Arrivava anche nei sussidiari dell'elementare oneri bidella della media inferiore
Diverso poi perché negli anni a cavallo del sessantotto quando io feci liceo lì ci fu il cambio anche di
Di
Di testi da leggere da studiare anche di approccio
Già nelle scuole sulle superiore alla alla storia e a quella Risorgimento in particolare
E Fisichella quel periodo storico il compendio di una vicenda lunga
E costituisce il paradigma culturale al quale dovremmo guardare oggi per superare la progressiva perdita di identità nazionale per affrontare una globalizzazione che potrebbe anche spazzare via
Mi dica se sbaglio questore non centocinquant'anni di Stato unitario ma due millenni di tensione alla patria italiana
Sul piano generale la tesi di Fisichella che la storia non abbia un senso unico
E non ci siano cito ancora dal libro binari precostituiti sulla cui linea si dipana il destino umano
Ma da quanto non si deve dedurre da questo museo perché la storia sia un caos di fatti esplicato i quindi è utile è necessario lo studio e l'interpretazione dei fatti storici per avvicinarci alla verità
Fisichella intende ordinare concettualmente la realtà libro tutto un dipanarsi di queste di questi tentativi di
Dare
Interpretazione a fatti altrimenti confusi e caotici
E a dare indicazioni che non siano frutto di tesi precostituite ma siano verificate in base fatti stessi analizzati
E questo modo vuole far rivivere
Senza rinunciare alla severità tra disciplina storiografia quella Polito logica le persone le idee in quei in quei secoli
In un libro che alla lettura si rivela avvincente e ovviamente rigoroso
Fisichella tenta con piena consapevolezza un'impresa estremamente alto perché convinto e cito ancora una volta dal suo libro
Che compiere quest'opera o almeno tentar la aiuti a leggere il passato ma fornisca altresì strumenti intellettuali per la comprensione del presente e per lanciare uno sguardo sul futuro scrivendo
E ancora Fisichella su quanto ci ha condotto al mille ottocentosessantuno
Non si fa archeologia perché ricordare cosa buona e giusta per dare a ciascuno il suo per riparare ad obblighi che troppo somigliano a rimozioni e censure
Inoltre
Ancora Fisichella se guardiamo all'oggi con le lenti interpretative che ci fornisce la riflessione sul passato chiare ci appaiono le alternative che si presentano oggi alla coscienza nazionale se tale coscienza ancora esista
Ecco al di là dell'apporto storiografico mi pare che con questo lavoro Fisichella punti soprattutto al risveglio oggi della coscienza nazionale
Che diciamo appare sopita
è opera pedagogica questo tipo di Fisichella a mio modo di vedere sì e anche opera pedagogica
Per
Usano alta espressione che è stata invocano ultimi vent'anni la nostra politica italiana fisiche la pensa che il vero miracolo italiano sia Risorgimento italiano
E non fatti più recenti
Concordando con la di Mazzini Risorgimento come percorso di liberazione piuttosto che di rivoluzione
Che si cala rivela una volta ancora la sua concezione della società come la giusta miscela fra
Principi è giusto equilibrio tra poteri
In cui la saggezza deve essere il Cannone del pensiero politico e la moderazione il criterio di azione della classe dirigente
Soltanto la Senna Tezza la temperanza hanno permesso l'idea di nazione italiana di costituirsi in Stato unitario
La regola che ha determinato Risorgimento può dunque essere riassunta come fa l'autore del volume
Con queste parole il principio di nazionalità ha un potenziale di libertà individuale e di indipendenza nazionale e tale potenziale va tradotto in essere
Il principio di nazionalità se e nella misura in cui ha un potenziale rivoluzionario va depurato di tale potenziale va calibrato col principio di legittimità e col principio di equilibrio
Atti che diventi Italia diventi Stato nazionale
Dicevo conosco Fisichella da
Bel po'di anni
Se non posso non ricordare in questo suo studio che è sul passato ma è anche
Sul presente
Che
Egli anche il politologo lo storico apprezzato
Ma è anche l'intellettuale che nel novantadue
Con un articolo famoso si può dire sul quotidiano romano il Tempo
Tracciò la linea che porto alla trasformazione dell'MSI in Alleanza Nazionale e quindi al progressivo consolidamento culturale e anche elettorale
La destra politica rinnovata come non c'era mai stata nel nostro Paese
Ed è stato anche molti hanno avvertito restituzioni arrivando alla vice Presidenza del Senato
Insomma un pensatore politico che si è impegnato anche nella politica attiva
Scrive ancora fisiche nel popolo un fiume chi ha bisogno di argini per fecondare la terra e non stravolge approva e gli argini sono le istituzioni e le classi dirigenti
Il Risorgimento ha lavorato per fornire l'Italia di questi argini con lo Stato nazionale unitario
Il popolo la sua parte consapevole ha capito ha fatto il suo dovere ha compiuto i suoi sacrifici è andato in soccorso della nazione esser fatto esso stesso nazione
Oggi però questo rapporto
Sempre difficile spesso sconvolgente
Si è fortemente incrinato
E la causa di questa crisi è
La crisi stessa della politica stessi estesa a vasti strati della società
Una crisi che fa dire a Fisichella che la selezione delle classi dirigenti non opera più verso l'alto ma verso il basso
E come se si fosse rovesciata la direzione che porta verso il meglio e come se si sia affermato una direzione antitetica rispetto a quella seguita per più di un sei proprio dallo Stato unitario nei primi cento anni
Quando il rendimento Repubblica
Poco più di mezzo secolo fa
Problema cruciale quello della formazione la classe dirigente attualissimo anche fisiche Larizza soltanto per cenni e in controluce possiamo dire ma che
Resta centrale
Perché è un problema che va affrontato e risolto oggi
Se le nostre soluzioni volessero restare ancora all'altezza della loro tradizione e della necessità
Loro presenza autorevole forte
E se si vuole che l'idea di patria
Suggestiva fino a qualche tempo fa possa rivivere e agire anche oggi anche nel nostro futuro d'Italia
Se si vuole che l'etica del Risorgimento pur con tutti i suoi lati oscuri che ci sono e Fisichella mi nascondo certo
Non ci sia una mera retorica ma diventa una vera e propria etica una sorta di bussola che ci indichi la rotta riesca nazionale italiana cono gli orizzonti storico-culturali e geopolitici
Racconto di Fisichella lo dico molto rapidamente ripercorre la storia d'Italia che arriva Risorgimento
Cavour Garibaldi Mazzini IRE Savoia
Per arrivare al miracolo del mille ottocentosessantuno che della unità
L'Italia sarebbe il frutto di una mediazione oppure combutta parola di una equilibrati Simone
Tra attendente divergenti e prospettive diverse
Una unità
Come esito di una pluralità che preesisteva lo Stato unitario
Forse anche in Italia si può dire
Ex Pluribus unum come recita il motto originaria americano
Secondo fisiche la risposta è affermativa
Ed è risaputo che le strutture più resistenti son quelle con il massimo e migliore che è l'equilibrio tra i poteri e tra le parti che non trovano perché questo equilibrio
Se nasce in modo chiaro diventa anche elemento di stabilizzazione
Il libro di Fisichella animato da spirito costruttivo si conclude con toni positivi di speranza in qualche modo che lasciano spazio la speranza perché nonostante tutte le sue debolezze all'Italia un unico le strutture dell'equilibrio fortissimo perché sempre in bilico
C'è un excursus dal Medioevo a alla al diciannovesimo secolo che risparmio almeno in questa
Parte
E direi che
L'Italia di oggi secondo Fisichella è la sintesi di spinte eterogenee
Esamina figure quali Carlo Cattaneo
Se le pubblicano anti unitario di Mazzini ovviamente repubblicano unitario di Gioberti moderato ne ho quel fondo
Torno sui minimi
Teorico al quale l'Italia che si erano include in questo in questo volume tra i possibili padri della sua patria della sua parziale italiane sospendendo
A per cui è stata la tenuta da parte ecco perché ha scoperto l'arcano allora
Il prossimo anno prossimo presentazione non voglio affliggere Rocca
E queste spinte diverse che ho appena elencato hanno lasciato un segno positivo sulla coscienza nazionale un segno che non va cancellato ma che
Andrebbe sempre più sottolineato
Nelle conclusioni fisiche la prendo una posizione in epoca abile a favore della unitarietà dello Stato è un tema attualissimo
Ma esibisce anche un'esplicita apertura verso le autonomie locali
Uno Stato nazionale unito scrive Fisichella forte dignitoso può competere può collaborare con altre nazioni in Europa e fuori
Ma se smantella la tradizione del Risorgimento per retrocedere nella tradizione del territorio l'ISMU localistico e divisionista allora l'emarginazione e nelle cose quanto sia attuale un passaggio di questo tipo
Una bisogni spiegazione per un pubblico così attento e maturo
I soci mento non è acqua passata ma spirito moderno la tradizione risorgimentale e la tradizione della modernità scrive Fisichella mentre la tradizione dell'eccesso regionalista dico e localistico e la tradizione della ricchezza
Siccome mi occupo come qualcuno di voi saprà di televisione mi viene e concludo la metafora forse banale ma credo dichiara competono e per tutti ripresa dare degli ignoranti Adriano Celentano novanta giovani se ne occupa abitualmente dico
L'equilibrio non so se Fisichella ci si riconosce l'equilibrio unitario risorgimentale Rocca lo scardinamento centrifugo localistico è lento grazie
Grazie al direttore birrette uno della RAI
Mauro Mazza
Mi riservo di di di di concordi diciamo di ricordare qua no no no no no no
Non c'è necessità di contraddire perché convengo sulle cose che sono state dette
Ma di ampliare un attimino il discorso in conclusione prego il Direttore Giovanni Valentini di
Sviluppare la sua
Analizzare intanto grazie Presidente per questo invito e buongiorno a tutti io cercherò data l'ora di essere
Barese
E ha rapito nelle cosa che vorrei dire a differenza della collega amico Mauro Mazza a me capita invece più spesso
Di essere invitata a presentare dei libri anche perché in questo momento faccio un lavoro da più dai titoli la lista che mi lascia sicuramente più tempo che a lui quando
Ognuno di noi diciamo invischiato nell'organizzazione della gestione di una macchina
Di fatto non è più padrone del suo tempo e della propria vita anche personale
Questa modesta esperienza di presentatore mi fa da una parte dimenticare diciamo
Volevo il cinismo dei presentatori di professioni quali spesso dicono che si presentano meglio i libri che non si leggono
Ecco io invece il libro del processo del professor Fisichella l'ho letto praticamente due volte anche perché questa e dopo
Una una apparizione televisiva e la seconda volta che ne parlo in pubblico e mi voglio guardare come sempre cerco di fare
Quando si presenta un libro da due rischi il primo e quello di parlarne troppo perché si toglie poi la curiosità
Della lettura a chi ascolta l'altro è quello di parlarne troppo poco dando per scontato di che cosa si tratta anche se abbiamo
Già tutti quanti sentito la illustrazione Di Mauro più che esaustiva
Naturalmente quando un'accetta di parlare di un libro in pubblico non può che parlarne bene
E io ho accettato sia per la stima era rispetto che ho nei confronti del professor Fisichella sia perché il libero mia intricato come si dice niente negato
Fin dal titolo perché e professor Fisichella in linea col suo profilo di studioso di professori di docente universitario ancor prima
Che di illustri e politico c'è abituato nel tempo dei titoli più accademici appunto più Aulì CIO sono particolarmente affezionato a due
Che voglio citare anche oggi denaro e democrazia un libro che secondo me resta
Di fondamentale importanza oppure la questione nazionale che in qualche modo intreccia
Incrociati le questioni di cui stiamo parlando oggi questo invece
E un titolo se posso dire così più giornalistico più spregiudicato e spero che il professor Fisichella non se ne abbia a male
E un titolo di un libro attesi il Risorgimento è stato un miracolo questa stessa parola miracolo
Diciamo e un aggancio di interesse e di curiosità miracolo in che senso e lo stesso autore a spiegarcelo richiamandosi Nolt eventi occasionali o prodigiosi
Bensì alla provvidenza storica ecco questo è essenzialmente un libero storico di straordinaria attualità
La sua TAV attualità per
Per diciamo richiamare la e documentari ma io ho mutuo
Il titolo di un recente editoriale di Eugenio Scalfari su Repubblica che dice da Cavour e Garibaldi a Bossi e Berlusconi ecco non mi dilungo su questo aspetto ma l'attualità di questo libro sta proprio
In nell'accostamento fra questi
Quattro personaggi
Io lo definirei e
Una teoria politica del Risorgimento e un libro non tanto sull'Unità d'Italia ma sulla formazione sul processo di formazione dell'Unità d'Italia
Nel corso del quale il professor Fisichella CE racconta
Di un popolo unito socialmente e culturalmente badate bene socialmente e culturalmente ma diviso politicamente e istituzionalmente
E un libro storico che e intreccia la storia d'Italia in controluce con quella della Coppa questo un grosso pregio perché è un libro in questo senso che spero vince la Lizza se posso usare questo termine
La riflessione storica su Risorgimento italiano a cui
Ma voi io tutti quanti noi siamo stati un po'abituati no dai dalla lettura dei libri di storia a scuola
E individua ecco questo è un punto per esempio su quale mi piacerebbe sollecitare una risposta dell'autore individua il Risorgimento in onda del movimento di è lite un movimento di opinione
Qui Scalfari quasi rispondendo io penso che lo abbia letto e l'ho anche apprezzato che ci sono delle suggestioni San Vittore dove lei vive questa è una di quelle perché riprendendo questa tesi anzi condividendola
è vero il MOSE il Risorgimento è stato movimento delitto movimento d'opinione scalza che dice tutte le
Rivoluzioni diciamo sono in qualche modo trainate pilotate guidate
Da un'élite da un movimento ed è questo è un primo punto sul quale mi piacerebbe
Sentire il parere dell'otto ore
Il libro è ispirato diciamo così da un certo pessimismo della ragione sulla
Popoli italiano no sulle sue pulsioni sulle sue prospettive
Io ho trovato l'ho già detto in occasione di questo dibattito televisivo in cui abbiamo
Parlato del del libro
Forse una eccessiva generosità dell'autore nei confronti di casa Savoia anche se poi mi sono dovuto
Un pochi credere proprio alla lettura dell'editoriale di Scalfari perché Scalfari oltre ovviamente a celebrare le figure di Cavour e Garibaldi a cui poi al di là del titolo aggiunge anche quella di Mazzini
Fondamentale però poi parla di Carlo Alberto laddove dice senza Carlo Alberto non ci sarebbe stato lo Statuto essenza Vittorio Emanuele non ci sarebbe stato Cavour né Roma Capitale
Quindi anche su questo aspetto diciamo delle responsabilità delle dei meriti o demeriti storici di casa Savoia mi piacerebbe sentire la sua opinione
La conclusione perché dico pessimismo della ragione perché al di là dell'investimento intellettuale culturale
Che Fisichella fatte la verso su questo libro sull'evoluzione della ditta
Politica invitato collettiva nazionale
La sua conclusione proprio nelle ultime righe adesso un appunto mai scritta proprio alla fine del libro
Si ricava dall'accostamento tra una definizione celebre di Benedetto Croce il Risorgimento fu una poesia bella
Con la sua osservazione invece che siamo di fronte o rischiamo di essere di fronte a una battuta rosa
Da una poesia bella a una brutta rosa
Io concludo con tre osservazioni spero che persone fisiche l'abbia voglia e tempo di riprendere la prima riguarda che mi vengono ovviamente suggerite da questo libero dal
Riflessione che il libro stimola su
Tali aspetti non solo ripeto che te lo aspetti ivi ma anche di grande attualità perché
Se oggi celebriamo il Risorgimento è giusto farlo in tutte le forme in tutti i modi opportuni però io credo che la maniera migliore di celebrarla sia quella di riflettere
Sul portato storico del Risorgimento diciamo sulla sua eredità per cercare di svilupparla e di attualizzarla nella vita italiana di oggi dapprima
E riguarda la cosiddetta questione settentrionale
Si dice spesso soprattutto nei confronti
Diciamo di una parte dello schieramento politico del centrosinistra il problema della questione settentrionale chi oggi le regioni più ricche
E progredite del Paese come sappiamo tutti Lombardia Piemonte Veneto sono fortemente
Diciamo condizionate non voglio dire dominante
Dalla presenza di un movimento come quello della lega sul quale non voglio in questa sede esprimere nessun giudizio politico ma che è una realtà precisa che alla
Caratteristica di essere fortemente radicata sul territorio lì e prevalentemente lì
Allora io mi domando e domando all'otto ore ma
Che razza di regioni sono le regioni più ricche progredite del Paese e di conseguenza come possiamo affrontare e
Auspicabilmente risolvere la cosiddetta questione settentrionale se queste regioni hanno scelto
Nella lega la loro rappresentanza politica
Seconda domanda non c'è il rischio
Che in questa situazione in questa fase della vita nazionale ci possa essere un rigurgito di aveva laicismo meridionale
Il mio amico e collega Pino Aprile che ha scritto un altro libro intitolato terroni provocatoriamente molto diciamo patriottico dal punto di vista meridionalista
Scriva un certo punto auspica un nuovo meridionalismo non solo meridionale ecco vorrei sapere da Fisichella se lui ritiene che questo sia possibile e infine
Il federalismo che la questione che sta che sottende tutte queste altre domande io penso che da Catania in poi il federalismo sia diciamo uno strumento un meccanismo una
Se posso dire così una cultura
Che deve servire ad aggregare ad unire storicamente è stato così in tutti Paesi veramente federalisti non attivi Tevere e a separare
Io penso e su questo concludo chiedendo al professor Fisichella se la pensa allo stesso modo o meno che il federalismo o
E solidale oppure non è grazie
Grazie direttore vale serie
Katie avrebbe offerto spunti per stare qui fino alle diciotto e trenta quanto meno
Ma naturalmente cotton non vi costringe ero non vi costringe però a tanto
Anche cercherò di dare delle risposte
Peraltro sintetiche di ciò vi scuso fin d'ora
A entrambi entrambi i Gentilini interlocutorie relatori che hanno voluto accogliere il mio invito e che ringrazio nuovamente
Hanno detto tutti delle cose molto grande o di grande interesse naturalmente mi me ne me ne deriva me ne deriva la difficoltà di prendere l'avvio
Sarei quasi tentato il libero dedico in un attimo e e questo mi consente già di rispondere subito al tema del bivacco lo del Risorgimento
Il libro enti ha come sottotitolo la formazione dell'Italia unita questo e il libero
La il il mio il momento miracoloso o rinvia a che cosa al fatto che mentre la prevalente tradizione culturale e istituzionale italiana
Era una tradizione di municipalismo di localismo di provincialismo di oligarchi Smoke mercantile
E l'oligarchia Opel cartine importante perché
Perché i Comuni le Signorie italiane i principali atti italiani sono quasi tutti e di tipo Licar chi come noi cantiere banco cala attico
La tradizione del Risorgimento e viceversa urlato la dizione unitaria e non è mia e non è una tradizione non è una tradizione mercantile
Perché detto brutalmente le nazioni
Sono state fatte dalle aristocrazie feudali attorno alle quali
Alle grandi dinastie si sono poi collegate una serie di
Reticoli per così dire sia di
Feudalesimo minore sia di borghesia vie più emergente
Alla quale borghesia vi è più emergente poi
Le dinastie perché gli Stati nazionali nascono attorno alle dinastie non ci sono grandi Stati nazionali che nascano comune Repubbliche nella una Europa
Alcune repubbliche che c'erano in Italia LEA liquidate il generale repubblicano Napoleone Venezia per esempio è sostanzialmente Genova ha quindi è stato il generale repubblicano Napoleone che è venuto in Italia a liquidato le due per le pubbliche residue in Italia
Non è stata la restaurazione
Perché la restaurazione che era fondata su un principio di lunga durata ne avrebbe consentito la probabilmente la non le ha fatte rinascere sostanzialmente
Male aveva abolita nella sostanza una formalmente e l'altra di fatto l'aveva già liquidate Napoleone quindi
Le le
E
C'è stato c'è stato un tipo di élite e questo in qualche modo
C'è stato un tipo di élite di grande lette necessariamente collegata in una prima fase I in una prima stagione alla patrimonializzazione della esperienza pubblica
Che a però attorno a sé creato attraverso anche il conflitto attraverso la lotta attraverso dei centri attorno ai quali
Si è coagulato
Un sistema di governo che poi è diventato sistema di autorità ed ha trovato il suo principio di legittimità che sostanzialmente la lunga durata
E che ha saputo integrare masse cresce soggetti crescenti soprattutto naturalmente di natura borghese e non è stata dunque non ho non è stata non sono state le oligarchie
Ma sono state le aristocrazie ci stanno creato l'Europa
Poiché sono entrati anche gli uomini economici i quali però debbano essere tenuti al loro posto perché se così non è naturalmente il rischio degenerativo delle società
Nelle cose
C'è un'osservazione di Montesquieu che va a Genova e dice ma
A Genova i nobili sono tutti i mercanti
Diciamo che il Doge commercia dice allora si capisce perché i costumi in questo pochi in questa Repubblica sono così bassi Montesquieu
Lui ha genovese marchio studiata Genova a farlo ora Montesquieu quindi
Quindi
La la la il Risorgimento e
Il Risorgimento è sostanzialmente un fenomeno di grande modernizzazione
Perché fa venir meno in Italia il potere ostativo alla emergenza dell'unità nazionale che veniva posta dalle piccole realtà locali
E
Accosta progressivamente l'Italia agli altri grandi stati che si erano creati secoli prima la Francia l'Inghilterra la Spagna
E quindi è quella era la tradizione Della vecchiezza e questa è la tradizione dalla modernità in questo senso parlo di miracolo perché e un nelle tutto di novità e di asimmetria che si iscrive in un terreno in un
In un contesto in una humus che viceversa e
è contrari antagonista però rispetto
A quella a quella a quella logica di nascita degli Stati nazionali che abbiamo visto operare in altri Paesi eccone vogliamo degli esempi
E qui ricordo nel libro con tutto rispetto
Che per oltre tre secoli e finché non interviene il Risorgimento i milanesi sono stati sudditi di potenze straniere
Ricordo che per oltre quattro secoli napoletani e sono stati sudditi di potenze straniere finché non interviene il Risorgimento queste cose vanno messe nel conto come
Queste cose perché quando si fa il calcolo del dare dell'avere dobbiamo capire
Ci conveniva o logico veniva essere uno Stato unitario se non ci conveniva essere uno Stato unitario il lombardo-veneto continuava ad essere ed è de degli austriaci prima Milano era stato degli degli Asburgo spagnoli poi dagli album da osteria la stessa cosa possiamo dire per oltre quattro secoli corda per i meridionali in generale e comunque soprattutto
Ma ci conveniva questo
Ci conveniva che non ci conveniva siccome in ogni operazione di cambio di cambiamento ci sono i i costi del dare dell'avere
è evidente che qualche costola contrastato anche Risorgimento ma i profitti sono stati a mio avviso decisamente decisamente più
E più vasti
E questo pone il problema delle élite posto pone il problema delle élite certamente
Io ho letto l'articolo e convengo anche su quello che dice Scalfari in certi passaggi dice ONU o in quello o in un articolo precedente stiamo attuate accorti
Che la questione settentrionale non è stata sempre nei termini in cui oggi noi la vediamo così come la questione meridionale non è stata sempre nei termini in cui noi oggi la vediamo perché ci sono delle linee di frattura quand'è che e qui passo subito al tema del del federalismo il federalismo come ci insegna la scienza politica Sica si caratterizza per un federalismo per aggregazione e oggi anche un federalismo per disaggregazione
Il federalismo per disaggregate l'aggregazione quello essa abbiamo solidale e così via sedere ettaro Eligio ne terremo
Cioè quel fare lotte
Di casa Savoia appare che voglia dire perché ci sono altre letture sedere e per religione tenemmo siamo tenuti insieme dalla religione e dall'accordo dalla solidarietà dal consenso comune
Poi c'è un federalismo per disaggregazione ma questo federalismo per disaggregazione ci dice la scienza politica è un federalismo che può non necessariamente a
Può a vere legittimità è tuo non necessariamente e
Essere una soluzione nell'ipotesi che ci siano realtà caratterizzate da linee di frattura di tipo etnico linguistico religioso
E queste sono le linee di frattura che per esempio alcune almeno le riscontriamo nell'esperienza belga e l'esperienza belga dagli anni Novanta sta tentando un tentativo di federalismo pieno di problemi col Ministero
Che in effetti è disastroso e se non ci fosse la corona già probabilmente il federalisti la il Belgio sarebbe due Paesi due Paesi
E
La Germania ma la Germania federale che ha una lunga esperienza federale perché la Germania parte insieme a noi sostanzialmente negli anni Sessanta Settanta così parte insieme a noi ma c'avevo una lunga precedente era previdenza federale oggi sta riflettendo su questa esperienza federale e sui costi immensi dei lender e non dimentichiamo cosa pagato la Germania per riunificare o si collega sta i costi immensi che ha sostenuto e noi vorremmo dividere l'Europa e l'Italia per una questione
E meramente economica perché questa è l'unica motivazione non ce ne sono altre tutte le altre sono invenzioni di una lingua che non esiste perché l'Italia atti e qui è posizionato
Una sua comunità linguistica secolare la religione
Non abbiamo avuto lo non abbiamo avuto il protestantesimo per esempio il fatto che l'Italia non abbia avuto le le guerre di religione che hanno avuto altri Paesi è un fattore
Che noi dobbiamo considerare positivamente perché gli altri Paesi perché non immaginiamo che gli ha negli altri Paesi l'unità sia stato una passeggiata
Io qui cito Ernest Renan Ernest Renan nel grande storico dell'ottocento francese erede e nel mille ottocentottantadue quando scrive quando pronuncia che poi diventano un saggio quando pronuncia il suo
La la sua prolusione su che cos'è una nazione ma lo dice
Dice ma
Se la Francia del nord della Francia del sud per essere unificate hanno comportato un secolo di massacri e di e di e di conflitti
Non c'è nessuna realtà che non cambi da una dimensione ad un'altra o dalla divisione all'Unione o dall'Unione alla divisione senza il conflitto
Allora
Noi
Di fronte alla realtà nella quale ci trovavamo
Abbiamo abbiamo avuto dei il delle proprie dei problemi forti perché il tempo avevamo élite politiche
Non avevamo élite politiche e oggi
Ricchi
Rapidamente e ma oggi ci sia ci troviamo in una grandissima difficoltà per la miseria delle élite politiche
Alla quale miseria non di rado anzi spesso corrisponde la miseria delle élite della cosiddetta società civile
Che non solo meno grossolane
Di quanto perché la le letto dalla società politica lo sappiamo lo vediamo tutti i giorni
Ma la società civile citare degli esempi mirabili di evasione fiscale
Di di di citate degli esempi mirabili di di individualismo spaventoso e di egoismo CIDA degli esempi mirabili di caduta di ogni senso di ogni senso civile quindi
Dobbiamo stare attenti la crisi
Riguardo alle élite politiche ma riguarda tutte le élites sociali economiche
Purtroppo anche le élite culturali con la crisi forte che c'è e dell'università della scuola e così via quindi
C'è questo grande problema
Rispetto al quale la non vedo la non vedo il federalismo come soluzione
Non vedo il federalismo come soluzione
Mentre vedo temo fortissimo
Il rischio che di fronte
Al ribadisce smosso intenzionale ci sia un romanticismo meridionalisti con
E meridionale non meridionalisti perché da Davanzo abbiamo le leghe la lega e dall'altra parte abbiamo i rigurgiti neo borbonici
è una cosa che che che diritti in un Paese dignitoso e civile meriterebbe eviterebbero indetta quindi noi viviamo questa condizione di dieci e io temo temo
Che se la classe dirigente di questo Paese non si fa consapevole
Dei rischi che sta correndo consentendo
Non voglio in questa sede dove parliamo di cultura non voglio parlare di politica consentendo certe radicalizzazione
Politica al nord non immaginino che al sud non avverrà nulla
Di dice che che sia e allora la la divaricazione sarà nelle cose ma i costi per l'azione saranno immensi per il Sud e per il nord per il Sud e per il nord
E quindi
C'è
Il rischio del fare del del re laicismo la questione settentrionale vi ho rapidamente dato una piccola risposta
Il libro si ferma al mille ottocentosessantuno com'era giusto che si fermasse in ragione del momento storico del fatto che quella è la fase nella quale e quindi una serie di vicende successive io non le ho analizzate
Non perché non è coglie essi
I in essi con il presente con la fase analizzata ma
Perché il libro si fermava a quel momento tuttavia di o devo dire
Che in quella stagione in quella stagione quei sentimenti di partecipazione popolare che sono esistiti
E non potevano spesso che esistere in una logica che era in qualche modo militare perché la vita realtà era quella se essi immaginata se si immagina che si potesse fare
L'unità nazionale senza ricorrere allo strumento bellico e allora vuol dire che viviamo in un mondo di Angelica che avete così stiamo parlando di un'altra cosa se invece si immagina come è
Che le nazioni sono grandi anche perché hanno forze armate dignitose che quando è necessario vengono messe in azione per il perseguimento degli scopi della nazione
è allora bisogna dire che quello è stato un momento nel quale
Lo sforzo che ha compiuto la classe dirigente
Sabauda perché questo è stato lo si può trovare altra parola
Io stavo una uno sforzo di integrazione
Ma e dico Garibaldi è diventato maggior generale dell'esercito dell'esercito sardo Garibaldi comandando i cacciatori delle Alpi è stato formalmente formalmente con decreto
Sovrano nominato ma Giorgieri Arale delle caccia dell'esercito dell'Armata sarda certo ci sono stati poi dei problemi nella integrazione soprattutto fra l'ufficialità
Ed garibaldina e l'ufficialità dell'Armata salta però
è stato il sovrano e gli ho detto tutti regoli lì lavori li fai la tua erano di movimento attorno al lago Maggiore e e lì atti e ti e liti attivi
Queste cose non le possiamo dimenticare così come anche quando andate in Sicilia quando quando parlava parlava a nome e indossava l'uniforme del quando negoziava con l'ufficialità straniera che era lì indossava l'uniforme
Di ufficiale
Dell'Armata sarda di ufficiale generale dell'Armata sarda quindi c'è stato lo sport naturalmente c'erano dei problemi e finisco
C'erano dei problemi e finisco
Quali erano i problemi
Il i problemi che tra i quali si è trovato di fronte quella classe dirigente io percorro tutta la storia precedente ma insomma non posso qui via su c'era stata la rivoluzione francese che aveva
Sconvolto l'Europa c'era stata la restaurazione
Che ovviamente avevo abbattuto Napoleone e la Francia e l'attendente spastici scansioni stecche della Francia e la la restaurazione non avrebbe consentito una seconda rivoluzione
La restaurazione non avrebbe consentito una seconda rivoluzione in Europa dopo la Rivoluzione francese per la quale aveva dovuto fare sei coalizioni contro
Contro la Francia
E aveva dovuto fare vent'anni di guerra più di vent'anni di guerra con la Francia quindi il discorso il teorema era chiarissimo alle classi dirigenti di allora
Da una parte il principio di nazionalità che era emerso dalla rivoluzione francese ma che proprio perché era emerso da quella rivoluzione avevo un potenziale rivoluzionario che doveva essere contenuto dall'altra parte il principio di legittimità però Resta urlato dalla restaurazione non nella logica della
Della sovranità di diritto divino queste sono cose nessuno immaginava in quella stagione della storia europea culturale una sovra Rita del diritto divino intesa come la si intendeva nel Medio Evo perché bisogna studiare queste cose sono diverse le molto diverse le concezioni moralità di diritto divino al Medioevo e nel mondo moderno li significava essenzialmente essenzialmente la lunga durata
Lì i sovrani che erano tali per lunga durata e le sovranità dovevano essere restaurati e il terzo principio era il principio dell'equilibro continentale
Sul quale vigilava la Gran Bretagna perché non vogliono il principio dell'equilibrio con grande europeo era fondamentale non nessuna nazione dove deve diventare egemonica fino al punto da poter sopraffare le altre
All'interno di questo
In questa cornice ineludibile li voglio vedere i chiacchieroni della delle delle storiografia aneddotiche che sono in giro e che ci raccontano cose che non hanno senso
So e qui che e qui che il discorso e qui che il discorso della
Della della cornice della cornice comparativa e dalla cornice internazionale
Si doveva rumore all'interno di questi confini strettissimi
E non si potevano muovere che così come si sono mossi
C'era la Repubblica di Venezia finché non l'hanno buttata giù perché non ha fatto l'Unità d'Italia la Repubblica di Venezia perché non ha fatto l'Unità d'Italia al Regno delle due Sicilia che era più grande
Del Regno sabaudo sia provi a lande quanto territorio sia più grande quanto entità demografica tutto ciò non è accaduto perché la sudditanza
Il Regno delle due Sicilie verso lo straniero e la liquidazione preventiva di Venezia da parte della
Della del generale Napoleone
Avevano avevano liquidato né si può ragionevolmente pensare che facesse l'Unità d'Italia e concludo lo Stato della Chiesa perché lo Stato Dalla Chiesa per definizione
Ha tagliato a metà
Il fatto è che ha tagliato a metà dalla dall'Adriatico al terreno l'Italia
La definizione consiste nel fatto che essendo una realtà
Universale non poteva essere una realtà nazionale e quindi
Non poteva che fare quello che ha sempre fatto nel corso della storia
Tutte le volte che si profilava in Italia un tentativo di una qualche dinastia a Milano prima ancora o Federico II poi a Milano pure da qualche altra parte di una dinastia
Per cercare o di uno Principato per cercare di unificare l'Italia
La lo Stato della Chiesa attivava gli altri Stati contro quella forza e aveva sufficiente capacità
Diciamo di di persuasione e anche di alleanze internazionali per arrivare per arrivare alla
Alla a alla conclusione l'unica volta che non gli è riuscito all'impresa è stata con il Risorgimento
E e credo che questo sia cose da non dimenticare anche perché ha liberando liberando il cattolicesimo dal potere temporale arreso un grande servizio all'universalismo cattolico grazie