Terzo Incontro Nazionale di AreaDem - terza e conclusiva giornata

Palese vorrebbero ancora parlare non so
Ma non credo faremmo in tempo a
Aggiungere ulteriori interventi in il primo iscritto a parlare e Aldo Running a cui io do la parola oggi saremmo un po'più severi ovviamente sui tempi perché
Altrimenti non chiudiamo
In
In modo tale da poter mandare a casa le persone a a cinque sei minuti io batto in maniera tale che le persone che stanno parlando possano
Concluderei diciamo il loro ragionamento Aldo Ranieri
Sì
Spero solo sentenze quando quattro anni fa ormai abbiamo
Avviato in maniera concreta del processo di fondazione del nostro partito
C'erano diverse perplessità in diversi tra di voi mostrarono delle perplessità rispetto
A quella che deve veniva definita come un'accelerazione si chiedeva di procedere magari con maggiore gradualità
Perché vi erano ancora emergevano ancora delle differenze fra di noi
In alcune parti di territorio addirittura tre partiti fondatori di Hera un diverso rapporto con le amministrazioni locali
E si chiedeva di procedere magari dapprima con una federazione prima di
Avviare il processo costituì il percorso unitario
E l'obiezione che convinse molti della bontà invece di
Ed è la necessità di dare vita al partito democratico era che ormai questo partito era maturo nella coscienza di molti
E che paradossalmente eravamo già in ritardo
Altro che accelerazione
Perché il PD non era
Un'esigenza di tipo organizzativo
Ho un'ennesima operazione elettorale nel nostro campo
Ma nasceva da una lettura del tempo
Che si faceva dire che le culture politiche che avevano caratterizzato la storia del secolo scorso erano ormai inadeguati
E che attraverso la contaminazione delle diverse storie delle diverse tradizioni di cui ciascuno di noi è portatore avremmo dovuto
Far nascere anche nel nostro Paese quella nuova cultura politica Bond una cultura democratica
In grado di consentire all'Italia di affrontare le sfide che questo nuovo secolo ci metteva di fronte
E iniziamo un grande lavoro di elaborazione politica dapprima dei nostri partiti
Voi nella fase immediatamente precedente alle primarie del quattordici ottobre con le quali riuscimmo
Hanno coinvolgere la società italiana nel suo complesso per definire quella che doveva essere
La nostra visione del mondo
Nella nostra visione della società
Ma una volta abbassate le primarie
Noi tornammo adempiuto
Dieci
Ad occuparci solo di noi
Del posizionamento dei gruppi dirigenti
Abbandonando quel lavoro di elaborazioni
Poi
Facciamo perdere le ragioni ma ci siamo ritrovati ad affrontare la campagna elettorale del due mila otto
All'indomani della quale ci siamo difatti avviati ad una lunga campagna congressuale che pure essendo ormai alle nostre spalle c'è chi vorrebbe che noi continuassimo a tenere aperta
Ma non ce lo possiamo permettere
Perché abbiamo bisogno invece di contributi di contribuire a definire quale Partito Democratico serve all'Italia
Abbiamo bisogno di tornare a mettere in sintonia il nostro Paese con il Partito Democratico
Franceschini venerdì c'è esortato a fare nostre tre parole d'ordine io le condivido una in particolare
Quando faceva riferimento al merito
Ma una società che vuole basarsi sul merito
Fate la competizione non della cooptazione lo strumento di selezione della sua classe dirigente
Oggi la selezione avviene per mezzo della cooptazione
In tutti i campi non solo in politica in economia negli ospedali nelle università nonché la cooptazione sia di per sé un metodo sbagliato
Ma è evidente che ad esempio la lente di molto i processi di cambiamento perché la sostituzione il rinnovamento
Viene deciso dal Coop tante non dal cooptato e scottanti ovviamente tende a rinviare sempre più in là il tempo del
Della sostituzione chiamiamola così
Ed inoltre
Accade spesso che il cooptato non venga scelto sulla base delle proprie capacità ma sulla base della fedeltà al capo quindi altro che merito
Ma io penso anche che oltre ad un grande lavoro di elaborazione attorno a queste tre parole noi dobbiamo
Avere la forza di prendere il toro per le corna
E affrontare con coraggio quelle tematiche rispetto alle quali il Partito Democratico il nostro campo e quindi ne Arale
Viene percepito dall'opinione pubblica come una forza politica in ritardo e non in grado di dare risposte efficaci ieri Emanuele Fiano ci ha presentato i risultati di una ricerca
Che a me porta a fare delle considerazioni che voglio rimettere a voi anche a costo di
Dire delle cose un po'ruvido
Si parlava di sicurezza beh rispetto al tema della sicurezza Orban ad esempio
Non ci possiamo nascondere il fatto che veniamo percepiti come una forza politica troppo morbida non all'altezza
Ciascuno di noi viene da dal proprio Comune domanda la propria città
Non c'è dubbio che quando si viene a conoscenza ad esempio
Dell'arresto di un rapinatore uno spacciatore
La reazione da parte dell'opinione pubblica e tre giorni ed è fuori
Vero o non vero che sia
Io penso che non occorra certamente nell'esercito nelle ronde penso che le leggi ci sono
Bisogna farle rispettare e che chi sbaglia paga
E non penso di dire una cosa scandisca Andaloro sa se sostengo che noi il PD
Dobbiamo assumere come nostra un'iniziativa forte ad esempio per la certezza della pena certo poi siamo la forza di liberazione
è nostro il tema del riscatto sociale della
Dalla possibilità secondo opportunità ma il tema della certezza della pena è un tema che è stato abbandonato e noi dobbiamo
Invece fare nostro ed intrecciato al tema della sicurezza che il tema dell'immigrazione anche qui
Non possiamo far finta di non sapere che
Giusto o sbagliato ne veniamo percepiti come non in grado di gestire questo fenomeno
Emergeva ieri
O meglio emergeva ad esempio negli anni del Governo dell'Unione ma anche dalle dei risultati della ricerca di ieri
L'impressione dell'opinione pubblica rispetto a una nostra diciamo
Mancanza di fermezza nella gestione delle nostre coste
Del dell'ingresso nel nostro Paese la spregiudicatezza di responsabilità mediatica del centrodestra ha fatto sì che ne si passasse come quelli non in grado di controllarle le coste o peggio ancora di essere favorevoli
All'immigrazione clandestina se non troppo morbidi noi dobbiamo dire come ha fatto venerdì Franceschini
Che la società multiculturale un'opportunità per questo Paese
Allo stesso tempo dobbiamo dire e agire notare che non vi sia alcuna tolleranza verso le forme di clandestinità anche perché sappiamo
Cosa c'è dietro il fenomeno dell'immigrazione clandestina e dire anche
Ad esempio
Ricordare a questo Paese che le uniche sanatorie fatte in Italia sono state fatte dei governi di centrodestra
E non da noi
E rispetto ad alcuni
Alcune conseguenze di questi fenomeni
Beh non possiamo più chiudere gli occhi o girare la testa da da da un'altra parte
Ad esempio rispetto a quello che accade in molte nostre città in molti incroci delle nostre città dove vediamo purtroppo indipendentemente dalle condizioni climatiche pioggia caldo bambini chiedere
Soldi elemosinare soldi
Sapendo
In un Paese civile in un Paese democratico i bambini vanno a scuola e soprattutto sapendo cosa c'è dietro anche questo questo sistema
Mi fermo qui
Questi due temi ve ne sarebbero molti altri dalla competitività della pubblica amministrazione che certo non possiamo lasciare nelle mani di
Di Brunetta ma
Noi dobbiamo fare un un grande lavoro stiamo facendo un grande lavoro in questi giorni l'abbiamo fatto l'Assemblea nazionale di Varese dobbiamo proseguire a Napoli
Per dire che noi dobbiamo occuparci sempre meno dell'ordine del giorno dell'agenda politica ed occuparci sempre di più dell'ordine del giorno dall'agenda del Paese perché purtroppo
Da un po'di tempo a questa parte le due agende non sono non corrisponde sono diverso
Ed è evidente che per fare questo il nostro partito non può essere impegnato in una permanente campagna congressuale
Certo ne territori viviamo una situazione di difficoltà a causa anche di una
Maggioranza congressuale poco predisposta attendere all'unità
Ma io penso che la serietà mostrata da Franceschini da Fassino possa aiutarci a risolvere alcune situazioni appena
Si dice ma si vive un disagio bene vero ma io penso anche che se ciascuno di noi utilizza il proprio ruolo istituzionale o il proprio ruolo di gruppo dirigente per colmare lo scarto che c'è tra ciò che dovrebbe essere il PD è ciò che
O ciò che ancora non è
Aiuteremmo ad alleviare questo disagio
Che fate entrati in maggioranza dice qualcuno
Ma
Io
Diciamo anche rispetto a questo
Proviamo a fare mente locale proviamo anche a contestualizzare nere siamo stati impegnati fino a pochi mesi fa in un'estenuante discussione nel nostro partito sul sistema delle alleanze sulla leadership ricordiamoci come abbiamo affrontato le elezioni regionali
Beh io dico che se invece di discutere
Delle alleanze come
La soluzione dei nostri problemi
Se invece di discutere della leadership come vorrebbe ad esempio il Presidente della mia regione ieri Sergio D'Antoni
Diceva si rompe lo Scardino la lega che del federalismo bene ce n'è un altro il tormentone si rompe lo scardina ben dalla chiederebbe le primarie
Io vorrei dire al Presidente la mia regione che è un po'come chiedere a Prandelli oggi vi compì stilare la lista dei convocati per i mondiali del due mila quattordici
Quando ci saranno i mondiali del due mila quattordici ci sarà la lista dei convocati quando ci saranno le elezioni politiche ci saranno le primarie per scegliere il candidato premier ma se noi in oggi
Invece gli scooter e di alleanze di leadership discutiamo del paese di qual è il progetto del PD propone per questo Paese e questo è o non è un risultato che questa componente ha portato a casa
E c'è motivo di soddisfazione o di insoddisfazione il fatto che tutto il PD tutto
Tutto il PD abbia acquisito questa consapevolezza io penso
Che ne dobbiamo gioia di questo altro che
Rosi care c'è bisogno di unità più si dice ma l'unità non è che stiamo tutti insieme
L'unità ma anche perché tutti insieme giustamente già ci siamo nello stesso partito l'unità non è l'omogeneità
L'unità e la capacità di chi guida i processi politici a fare sintesi questo è un partito plurale dove ognuno di noi anche in questa sala ciascuno di noi al suo modo di vedere le cose ma non è un problema è normale
Ma chi ha la testa dei processi ha il dovere di trovare la sintesi in modo tale che ciascuno di noi senta di aver dato il proprio contributo e io penso che noi saremo un partito finalmente unito
Non quando diremo tutti quanti la stessa cosa perché è improbabile ma saremo un partito unito quando finalmente ci aggregheremmo ci divideremo come normali che sia non su quello che siamo stati ma su quello che vogliamo fare grazie
Grazie Aldo
Cercato anche nei tempi
La parola Errico Petrocelli si prepara Irma Vassalli
Io credo che abbiamo fatto bene a decidere che da Cortona dovesse uscire un messaggio chiaro rivolto al PD al Paese tutte cioè che
Area democratica decide di
Dare il suo contributo sul terreno la battaglia delle idee più che
Su un terreno di battaglia che mette al centro della discussione voi stessi il vino in questi giorni abbiamo messo mi sembra con la discussione bella
E anche con spunti innovazioni importanti nome stessi ma il Paese l'Italia
Le riforme strutturali che servono il coraggio di
E l'ambizione riformatrice che deve ispirare la nostra proposta per il governo del Paese io però che doveva fare uno sforzo in più
E dobbiamo sua e portare un po'più di mondo il mondo il resto del mondo nella nostra discussione
Di questi missili perché per due ragioni semplici perché
Noi abbiamo fatto una riflessione importante in questi giorni questi due tre giorni sulle questioni di fondo i nodi strutturali che l'Italia deve affrontare il lavoro un nuovo modello sociale
Una nuova vocazione alla nuova missione nazionale dell'Italia
E tuttavia hanno i guardiamo
Agli effetti a valle che producono le grandi trasformazioni gaffe che inverso nel mondo e rischiamo di nelle troppo sullo sfondo di evocare nella nostra discussione
Ma di evocare come titoli invece le ragioni di fondo che producono alla fonte
Grandi trasformazioni epocali rispetto ai quali spesso noi anche la discussione di questi giorni indichiamo risposte che appaiono però anche alle stesse risposte parziali risposte
Non convincenti si infondo perché avvertiamo di non avere nella nostra dimensione solamente nazionale le leve giuste le leve giuste per
Dare risposte alle grandi
Questioni del nostro tempo e la seconda ragione oltre a questa cioè quella di non guardare soltanto agli effetti a valle ma capire meglio
Come mettere mano sulle cause alla fonte dei problemi della nostra epoca ce n'è una seconda semplice
Che è una delle ragioni di fondo della politica del fare politica noi possiamo pensare di rimotivare una nuova generazione all'atto all'impegno politica la battaglia della politica come scelta di vita
Se ricco immettiamo
Con più forza di quanto ed anche con più coraggio di quanto stiamo facendo noi PD in questi anni
Le le battaglie del del del quotidiano della nostra dimensione
Di vita quotidiana con le trasformazioni epocali che investono il mondo la politica e qui sto e concretezza idealità ma una idealità non astratta una idealità che mette mano nelle contraddizioni vere
Che investono il mondo si parla tanto di ricostruire una narrazione io credo che il tema è
Spiegare con parole semplici le cose enormi che
Accadono i nostri tempi e spiegare che la politica ha una sua utilità perché riesce
A a dire da che parte sta in queste grandi trasformazioni epocali dico tre cose che sembrano tre cose lontanissime astratte ma che sono
Le cose che poi a valle appunto producono trasformazioni pesanti nel nostro Paese
Succedono tre cose sostanzialmente in questo nostro tempo una epocale
Trasformazione passaggio di
Di poteri di risorse
Di interessi dall'Occidente all'Oriente questo non è una roba che si legge
Sull'analisi geopolitica incide su di noi perché mette in discussione il nostro modello sociale con l'italiano quello europeo
Perché banalmente significa che
è in corso una ridistribuzione di ricchezze tra la parte che quella povera del modello siamo dalla parte sbagliata della storia perché siamo quelli che devono sedere
E il tempo in cui noi dobbiamo ridare richiesta alla parte meno ricca del del mondo e questo mette in discussione il nostro dire concreto perché mettendo non è la tenuta nei nostri modelli sociali la tenuta del nostro sistema pensionistico la tenuta di un sistema di protezione sociale che non regge più se messo dentro
Un un contesto che non è quello dei nostri confini nazionali ma ben più ampio la seconda cosa un capitalismo finanziario che si sta mangiando l'economia reale
E guardate la cosa drammatiche che questa crisi internazionale sembra non avere insegnato proprio nulla perché
Il costo della speculazione finanziaria ce lo si sta scaricando su chi sull'impresa sul lavoro i sui conti pubblici degli Stati cioè stiamo mettendo un macigno sul futuro delle nuove generazioni
In questo la voce della sinistra dei progressisti in Italia nel mondo è debole drammaticamente debole
Terza cosa in corso io credo
Si apre la prospettiva che quelle in cui
Si mette in discussione l'idea che la democrazia possa avere sull'il volto la democrazia occidentale
E sia sì sì sì si afferma sempre con con più forza all'idea che la democrazia possa avere anche il volto
Formale della democrazia e sostanziale dei modelli più autoritari allora la nostra risposta certo è mettere in mettere le maniere con tredici nel nostro Paese pensare a quali riforme strutturali e mettere in campo per ridare un un futuro una missione una speranza l'Italia le nuove generazioni italiane ma questo non lo possiamo fare se siamo all'altezza di questi problemi la
La giusta altezza per noi e l'Europa politica noi revochiamo sempre questo no perché la nostra discussione ma ci attestiamo ad una
Ad una dimensione di riflessione su questo tema che io credo che sia insufficiente lo evochiamo l'Europa federale gli Stati Uniti d'Europa in una dimensione che
Che è molto superficiale anche la discussione la sinistra italiana mentre avviene in questi giorni in questi mesi una discussione pesante io cito per titoli non ho tempo per entrarci dentro ma semestre europeo un nuovo patto di stabilità Europa due mila venti cioè stiamo mettendo mano al sul livello privata sono azioni che cambieranno
Il vivere e l'agire degli Stati nazionali a partire dall'Italia dal prossimo anno con l'abbiamo più la discussione della legge finanziaria nazionale dal semestre europeo
E noi abbiamo la trasformazione dove stiamo trasferendo poteri competenza ad un livello europeo che tuttavia un livello dove c'è poca partecipazione poca democrazia questa è una riforma questa dell'Europa che in mano i banchieri centrali
Ma la politica dove dove siamo noi dove la sinistra dove sono le ragioni di progressisti
E la cosa che noi dobbiamo fare in concreto devo fare render chiaro che questa roba qui non è altro dalla discussione su Pomigliano dalla discussione sul nuovo modello sociale dobbiamo ricostruire Italia perché questa discussione voi o la facciamo a quelli nella quella dimensione di o non la facciamo è illusorio
Fare immaginare di non costruire un programma di Governo italiano che non metta al centro
Della proposta del nuovo centro sinistra la bandiera di un'Europa politica dei parallelo dobbiamo declinare in modo molto concreto in modo comprensibile per i cittadini e offrire un contributo al resto della sinistra europea dei progressisti europei perché
In questi mesi la battaglia sia portata su un terreno diverso io ritengo che dobbiamo dire la nostra
Non è possibile soltanto i banchieri centrali dicano la loro in questi
In questo io credo che dobbiamo dire che accanto ad una proposta che quella di un nuovo patto di stabilità che significa
Non si sta
Discutendo certo è stato un passo indietro ma tagliare i cinque punti percentuali rapporto fra debito e PIL all'anno che significa
Mazzare il nostro Paese significa che
Le grandi riforme strutturali di cui abbiamo parlato in questi due giorni non le potremo fare sarà una stagione di lacrime e sangue
Ma qui da noi non a Bruxelles
Allora noi dobbiamo io credo mettere di più l'
Le mani nel piatto fare una una battaglia che al sito la discussione irrogare democratica su questo forse una riflessione anche Piera le teste cervelli che ci sono allo l'interno è un suo contributo di elaborazione un po'più coraggiosa su questo terreno cioè sul terreno che Europa politica non come la dimensione di politica estera la nostra politica interna è l'Europa non è più
Come dire
Una una politica che si ferma che vada a Lampedusa al Brennero non è una politica interna che ha
O a quella dimensione continentale europea o non se la e allora lo dobbiamo dire che accanto ai gore c'è bisogno di ricostruire
Un grande piano di sviluppo di occupazione investimento sulla sapere la conoscenza investimento su un grande piano infrastrutturale europeo
Che però non può essere declamato come fossimo negli anni Novanta reparti di socialisti a Lisbona
Grandi straordinari obiettivi un po'come gli obiettivi del Millennio delle Nazioni Unite ci si riunisce una volta all'anno si racconta che cambieremo il mondo entro cinque anni e poi ci riaggiorniamo fra cinque anni
Io credo che la nostra ambizione sia questa raccontare all'Italia che
Noi mettere capo una proposta che risponde certa Alitalia alle riforme strutturali che in Italia ha bisogno ma lo facciamo ricollocando ci dentro il l'orizzonte naturale che l'Europa e allora io dico
Per me è questo il terreno su cui si costruisce ricambio anche di una classe dirigente si parla Italia di rottamazione di ricambio di ceto politico di mettere un ceto politico apposto di altro io credo che il tema è che dobbiamo
Mettere in campo una nuova generazione perché la generazione che c'è in campo adesso che in campo da vent'anni
A
In testa io purtroppo lo dico anche che la discussione di questi giorni la discussione nel partito la discussione fatta qui lo si avverte
In testa cioè l'idea della politica dei confini
Di Stato nazionale la nostra generazione la generazione Erasmus io credo che naturalmente si pensi che si intenda prima europea e poi tagliare questa la nostra frontiera ed alla frontiera
E dove c'è una sfida aperta è un mare aperto vino e credo possiamo indicare come orizzonte appassionato il connubio di dare una nuova generazione e chiudo su area democratica io credo che
Il terreno giuste prego questo come dice l'apertura la battaglia delle idee non la battaglia
Del del protagonismo correntizio della ricerca della visibilità
Più per affermare percorsi personali di battaglie politiche il Paese non si capisce siamo lontani anni luce dalla
Dalle attese dalle aspettative degli italiani e dei giovani in particolare quindi bene insistere su questo sviluppiamo una riflessione anche organizzata strutturata sui temi io dico sarebbe bello credo se alla prossima assemblea nazionale Area democratica
Arrivasse a dare un contributo specifico su questa questione dell'Europa non come uno dei tanti contributi tematici ma come
Il terreno su cui ricollocare i tutte le politiche che non mettiamo in campo quindi sarebbe bello se scegliessimo di costituire un gruppo di lavoro su questo che poi mette in campo una proposta concreta e chiudo credo che
La battaglia delle idee la battaglia è sui contenuti e uno dei contenuti appunto come dicevo è anche
Come noi selezioniamo la futura classe dirigente allora io credo che
è ovvio la battaglia la facciamo adesso perché si metta in capo alla nuova legge elettorale
Ma io credo che era democratica prima del partito debba
Fare uno sforzo anche di di innovazione diciamo di nuove elaborazioni anche organizzativa per cui
Si prenda l'impegno che se non si cambia la legge elettorale
E Area democratica si faccia carico avanza una proposta coraggiosa di messa in discussione dei meccanismi di selezione delle future del futuro gruppo dirigente delle future viste per i Parlamenti non so se sono le primarie per i parlamentari una soluzione
Certo ma chi me su questo dobbiamo metterla in campo la proposta che richiami in causa e rimetta in gioco la partecipazione degli elettori e sicuramente degli iscritti del Partito Democratico perché se lo facciamo questo tutto il resto perde di credibilità e io credo che noi dobbiamo avere a mente il coraggio
Nella nostra proposta riformista che presentiamo al Paese ma anche la sua credibilità e un pezzo e però questo la selezione di una futura classe dirigente rinnovata per davvero sul merito e sulla visione di Paese d'Europa che non mettiamo in campo
Grazie ricordo la parola Haier ma Vassalli si prepara Rosa De Pasquale
Grazie
Intanto
Mi preme ringraziare perché queste tre
Queste tre giornate sono state tre giornate utili
Non nascondo che ritorniamo a casa anche forse con qualche preoccupazione in più
Ma altrettanto vero che quello che a noi serve oggi
E riuscire a riportare i territori
Il pensiero del Partito Democratico e dico subito che e lo dico a Dario che non abbiamo scelto
Qualcosa in questo momento noi abbiamo semplicemente seguito la strada la strada che ci eravamo dati e la strada che abbiamo condiviso essere la nostra strada
Diversa
Specifica ma all'interno di un partito che se è vero che è plurale deve tener conto che la pluralità va gestita con responsabilità
E che non è pensabile come quando facevamo la campagna per Dario dire
Non si può tornare indietro ogni volta non si può ritenere di mettere in campo forse che si sono sprecate pensando e dando un'idea che
Questo
Piccoli passi che facciamo avanti sono sempre rinnegati
E io ho condiviso è stato devo dire ho sentito in Assemblea nazionale quando Dario ossia girato verso per Luigi Bersani egli ha detto da questo momento in poi
Si vince si perde insieme ho sentito un'assunzione di responsabilità alle sue tre parole
Di venerdì io aggiungerei la questione della coerenza
Una è una questione seria che gli italiani non chiedono solo al Partito Democratico che non si scritti non chiedono e non hanno i segretari che che la gente chiede alla politica
è una questione seria su cui il nostro partito deve riflettere che non vuol dire rinunciare a dire le criticità
Non vuol dire rinunciare a dire
Che forse è vero che questa la linea di questo partito in questo momento è inadeguata visti i risultati altrettanto vero che noi faremo un grave torto non alla nostra area ma il Partito Democratico se non riconoscessimo
Che abbiamo la responsabilità
Della
Del pensare alla guida del Paese
Partendo da noi partire da noi non vuol dire guardarsi l'ombelico non vuol dire
Avere solo gli affetti
Dei giochi interni e vi assicuro che sui territori quanto è accaduto all'interno nostro partito in quanto sta accadendo alla fine
Fa venir fuori un'immagine che
Veramente molto spiacevole che non è di scegliere ma è quella di dire siamo uguali agli altri no noi non siamo uguali agli altri e dobbiamo dimostrarlo quindi
Detto ciò siccome tanti sono stati gli interventi e sicuramente il mio non può aggiungere molto di più in termini contenutistici sulle cose mi piace però vi prego di mettere al centro una cosa una un tema che a mio avviso
Anche nelle nostre discussioni tematiche dei forum
è non è particolarmente trattato ed è la questione del territorio io in queste tre giornate
Letter mine territorio
L'ho sentito nominare più volte ma identificare come cosa oggetto specificità a cui guardare
Nel nostro programma devo dire poche volte stiamo attenti perché sul territorio il territorio può voler dire molte cose e sul territorio si possono declinare tutte le nostre
Tutti i nostri pensieri ho sentito arrivare qui sul palco qualcuno e dire ma non ha se abbiamo sentito parlare del sud
Ma Dario non ha fatto né alcun accenno al Mezzogiorno
Io potrei aver non si è fatto nessun cenno neanche alla montagna non si è fatto nessun cenno al mare mi pare che al centro della questione territorio ne dobbiamo mettere la nostra capacità che credo sia diversa e qui siamo
Altro
Di fare sintesi Rete
Fare sintesi e Rete vuol dire che noi dobbiamo far vedere come il ter il nostro territorio oggi offre un'opportunità in questa crisi
E forse può dare e ridare dignità alla politica aiutando la società civile a fare quella
Relazione speciale che oggi è necessario in questo momento di crisi tra i luoghi e i flussi
Se noi non relazioniamo
La specificità territoriale con nelle problematiche che sono emerse qui ma anche ad esempio il fatto che i nostri figli le nostre nuove generazioni giustamente si sentono certamente più europei
Che non italiani
E io questo l'ho letto prima discorso di prima mi pare un un elemento che leggo con positività perché credo che questo legame perché noi possiamo essere diversi in questo legame perché noi
Stiamo lì ha fatto un ragionamento molto bello sulla questione dei acchiappare la modernità
Ecco noi dobbiamo essere capaci di prendere la modernità e di non estremizzare il cinema e lui ha detto allora nella relazione flussi luoghi
C'è
La nostra capacità diversa
Di non andare verso Lipper modernizzazione che vuol dire separarsi
Dal dei luoghi reali che vuol dire separarsi dall'identità che si trasformano perché l'identità come dice Magris non è una fotografia bensì forse più firma e ne dobbiamo essere capaci di pensare che la nostra identità si trasforma
Altrettanto vero che non possiamo fare come fanno i leghisti nei nostri territori a guardare a una chiusura rispetto alla modernità quindi al rifiuto della modernità per chiuderci né i nostri piccoli
Territori dove la paura costringere la gente a stare arroccata e avere il terrore di spaccare i confini
Ora se noi dobbiamo
Aprirli questi confini se dobbiamo lavorare
In apertura e i modernità io chiedo che qui si fa che si faccia uno sforzo maggiore
Perché si relazionino le parti del Paese e quindi si renda di più la relazione io vengo da Belluno dalle Dolomiti
Quest'anno abbiamo fatto una bella festa nazionale democratica delle Dolomiti patrimonio dell'umanità
Con orgoglio dico che noi
Noi detto centrosinistra Governo centrosinistra provinciale ha portato all'Italia
Il patrimonio mondiale dell'umanità alle Dolomiti
E lo abbiamo fatto facendo un lavoro politico e la festa nazionale delle Dolomiti ha dimostrato e qui ve lo porto come piccolo contributo alla discussione
Io adesso ha dimostrato che noi dobbiamo partire dal territorio per fare rete tra noi non c'era mai stato un'occasione in cui il PD del Veneto del Friuli e del Trentino Alto Adige si incontrasse insieme a parlare
Del proprio territorio non in termini di chiusura e di diversità rispetto al resto del territorio ma in termini di apertura e nella consapevolezza che noi nelle Dolomiti siamo al centro delle Alpi e quindi al centro dell'Europa ma dobbiamo essere consci che se noi abbiamo quell'opportunità per l'essere lì
Altrettanto vero che il sud
Alla grande opportunità di essere il ponte nel Mediterraneo il nostro Paese ha delle grandi specificità perché è un Paese che può trovare nelle relazioni e nella
Visibilità
Della
Dell'apertura può trovare identità
E modernità
Può ritornare e rimanere ancorata delle radici specifici atti specifiche che oggi sono
Il volano essenziale per la nostra economia
Noi abbiamo fatto un lavoro però io qui
Metto l'unica nota diciamo un po'di
Vi riporto ecco non voglio per me la critica è sempre una cosa positiva e spero che così venga letta
Non vi nascondo che è stato molto faticoso io sono segretaria dell'Unione comunale di Belluno quindi non sono segretaria del partito provinciale mi trovo paradossalmente nella stessa condizione cui si trova
Una la minoranza nazionale nei confronti di una maggioranza perché ne abbiamo fatto un congresso in con il Congresso nazionale quindi abbiamo
Ripeta riportato le stesse proporzioni diciamo anche sul
Sulla Provincia
Ma sono segretaria dell'Unione comunale gestisco la cosa in maniera unitaria
E dal basso un segretario di un comune
Di trentasei mila abitanti si è mossi andata nazionale ha detto posso fare una festa nazionale c'è qualcosa che mi dice che non posso parlare nazionale
No non si può fare però abbiamo avuto non poche difficoltà a far capire
Al partito ai nostri rappresentanti
Al Segretario
Ai nostri leader a far capire che bisogna che
Loro ci siano sul territorio
Quando diede quando Dario parla di mobilità io allo impaccio una richiesta specifica
Che la mobilità sia anche del partito e che il partito si muova avvenire a riconoscere che soltanto dando delle risposte di coerenza irresponsabilità i segnali chiari semplici alle persone
Bisogna dire che noi forse ce la possiamo fare a lavorare nel partito e a lavorare nell'Italia senza perdere nessuna delle nostre specificità che voglia dire storia che voglia dire identità
Del percorso politico che voglia dire identità personale ed entità di genere eccetera eccetera eccetera ma guardate
La nostra forza sta nello stare insieme su cose che condividiamo
E quindi io ritorno alla questione territorio per dire
In noi andremo a fare l'assemblea
Andremo a fare l'Assemblea nazionale
Nata a Napoli
Sarà c'è stata quella
Del nord
Ecco io
Non vorrei
Onestamente che noi trattassimo le questioni in termini settoriali trovando la ricetta per ogni luogo io credo che la ricetta sia
Del vivere tra i luoghi e del vivere tramite voi
Dando conferma a Dario Franceschini per quello che ci riguarda per il percorso che stiamo facendo sui territori che ne faremo colui la stessa fatica la facciamo tutti i giorni e vi assicuro che non è facile
Gestire i circoli parto da lì perché lì il nostro partito
Gestire dei circoli dove non abbiamo neanche i soldi per un francobollo
E e vi assicuro che non è facile
Quando chiamiamo un leader nazionale sentirci dire mi dispiace non posso
Perché non hai
Gestiamo il partito
Ma contestualmente gestiamo la nostra vita e la crisi noi possiamo testimoniarla dentro di noi possiamo testimoniare competenze possiamo testimonia difficoltà possiamo di spessissimo ignare
La crisi del Paese la crisi della politica e noi siamo con Area democratica perseguire una linea di responsabilità e coerenza facendo una fatica
Chiedendo anche
Però che questa fatica oltre a essere condivisa
Sia
Resa diciamo ai nostri militanti che devo dire con noi stanno aiutando il partito ad essere quello che vogliamo grazie grazie Irma
La parola a Rosa De Pasquale segue Leonardo impegno io
L'ho detto a inizio mattinata ma eravamo ancora in pochi lo ripeto dovrò essere un po'severa sui tempi quindi lo dico anche a Rosa ai sette minuti
Bisognerebbe chiudere quindi batto un po'prima ok
Graziano Cioni farcela
Allora Dario nella sua relazione indicandoci la via da seguire metteva in evidenza due consapevolezze che dobbiamo avere rispetto alle quali occorre comunque tenerci preparati
Siamo nel tempo del declino ormai irreversibile di Berlusconi del berlusconismo con aperti tutti i possibili scenari che una simile persone capaci di attivare pur di non cadere
Per cui vigilanza
Dobbiamo comunque agire come se la legislatura arrivasse alla fine con tutte le conseguenze che anche questa eventualità porterà ulteriormente nel Paese
Circa il cambiamento è verso un declino sempre più percepito che diverrà maggiormente realtà più velocemente di quanto ci potremmo immaginare
Comunque vada ci troviamo e ci troveremo dinanzi ad un Paese stanco demotivato ripiegato su se stesso che sta già dando segnali di potenti in sofferenza che non ha più voglia di sentire parole
Ma desidera fatti azioni coerenza vicinanza sostegno ascolto questo Paese già attenta con le proprie forze senza una guida politica di ripartire dal basso
Lo si percepisce dalle azioni dei terremotati dell'Aquila
Dalle prese di posizione degli abitanti di Adro dalle barricate degli abitanti di Terzigno
Dai tanti piccoli ma significativi focolai come dalle affermazioni scaturite dalle quarantaseiesimo Settimana dei cattolici a Reggio Calabria insomma è un Paese che vuole reagire
Sono assolutamente d'accordo con Dario occorre agire nell'oggi avendo in testa e già nelle gambe non sono un'idea di futuro ma cercando di costruire fin da adesso il futuro portando fuori un messaggio rovesciato
Per questo io desidero condividere con voi un'idea concreta che già sta muovendo i suoi primi passi tra le persone tra i genitori nei territori a conferma di quanto ci ha detto ieri Magatti
L'Italia ha una tradizione fatta di territori dove non si ha paura di essere italiana
Solo che non trova chi amplifica questo coraggio e queste non sono parole di destra sono parole nuove atteggiamenti nuovi in un tempo nuovo che si sta aprendo
Permettetemi prima di entrare nel merito di fare una premessa che cerchi di dare consistenza di contenuti di fondo a quanto vi verrò a comunicare
è la scuola il luogo del futuro per eccellenza dove vorremmo che il futuro sia migliore di qualsiasi passato come ebbe a dire degli hard esce Ardenne
Conosciamo tutti le porte persistenti nel tempo ed irresponsabili scelte politica dell'attuale Governo
Intorno ai tagli della scuola e alla riorganizzazione generale del sistema nazionale di istruzione anche alla luce dei numerosi campi di crisi
Queste scelte governative ci inducono a cercare risposte forme nuove che a mio avviso non possono prescindere da aggregazioni nuove dati redazioni responsabili
Per prepararci a rispondere insieme alle ormai sempre più presenti emergenza della scuola
Tale necessità viene maggiormente riscontrata nei centri piccoli e medi
Dove queste aggregazioni stanno già nascendo perché ancora le persone mantengono lì una relazione interpersonale che si caratterizza in un'identità condivisa
E che rende immediatamente sensibile all'intera comunità locale problemi che lei investono
A seguito di diversi riscontri territori sia in Toscana ma anche in altre regioni sono giunta alla determinazione che stanno iniziando a formarsi
Partendo appunto dei centri piccoli e medi specialmente sul tema della scuola aggregazione responsabili di cittadini
Dove alle volte inconsapevolmente da parte di coloro che si incontrano su questo tema e possibile ritrovare nuovamente in azione
La sovranità popolare
Ora attraverso una reazione alle difficoltà che sempre più stanno man tagliando ma che sono e possono essere ecco quel diritto alla Resistenza che nel mille novecentoquarantasei Dossetti presento in Commissione per la Costituzione
Con queste parole
La Resistenza individuale e collettiva agli atti dei poteri pubblici che violino le libertà fondamentali diritti garantiti dalla presente costituzione è diritto e dovere di ogni cittadino
Dossetti infatti comprese quanto fosse essenziale per una democrazia questo che la cittadinanza venisse concepite vissuta come un'identità politica non solo giuridica
Perché alla sua base stava il dovere morale di preservare i fondamenti della sua stessa esistenza
è il cittadino che preserva se stesso preservando la carta
Sia da ogni inutile agone sì io spero di pace che poi c'era
Allora
Sia Dario che Schiavone hanno detto ha dato indicazioni in questa direzione a Naro ente affermava che il soggetto pensante un individuo capaci di giudizio politico
E anche nei tempi più oscuri abbiamo il diritto di attendersi una qualche illuminazione
Ed è molto probabile che essa Rivera non tanto dati Oria da concetti
Quanto dalla luce baci incerta vacillante
Spesso Piocca che alcuni uomini e donne nel corso della loro vita e del loro lavoro avranno acceso in ogni genere di circostanze diffondendo la sull'arco di tempo che fu loro concesso di trascorre sulla terra
Questa spinta che già si manifesta anche se le volte in maniera scomposta noi dobbiamo intercettarla
Saper la legge dobbiamo cercare di favorire le stimolarla creando spazi di partecipazione attiva e io sono convinta che ciò passi anche dal dare vita ai tavoli permanenti
Per la scuola di cui di cui sei quindi qui vi dirò
E partendo da questi presupposti di fondo che dobbiamo guardare a quanto sta accadendo se vogliamo che il giusto messaggio rovesciato passi
Il Partito Democratico sta lavorando molto intorno al tema della scuola io qui accanto la Francesca pugliesi che insieme a Basilea tutti noi in questi mesi
Attraverso forme nazionali convegni incontri specifici che ha contribuito a delineare l'idea di scuola del Partito Democratico
Ma a mio avviso quella che è la nostra proposta nell'oggi emergenziale abbisogna anche di azioni immediate strutturate da qui la mia lunga premessa
Il rischio oggettivo ed attuale che stiamo correndo è quella no no ma poi sono veloce Maria per la scuola che se ne può fare lasciato in un minuto in più il rischio oggettiva attuale che stiamo correndo è quello dello smantellamento della scuola pubblica
Per poter reagire a questa deriva questa lesione dei diritti fondamentali garantiti la nostra Carta costituzionale è necessario rimettere beni luci ruoli di fondo sovranità del cittadino autonomia scolastica dimensione portante delle istituzioni locali
Per poi muoverci ma come fare
Tutte le volte che arriva un'emergenza per la prima cosa occorre reagire insieme
Più sia di agire più la dimensione negativa che genera l'emergenza viene condivisa nei suoi disagi e disagi partecipati diminuiscono il loro peso se questo avviene possibile anche riscontrare di attivare spinte di risposta altamente qualificate
E qualificanti così da modificare in meglio
Quanto precedentemente è stato l'oggetto dell'apertura dell'emergenza stessa
Ecco i tavoli dell'emergenza scuola sono il luogo di incontro di questa reazione insieme
Partendo dalla spinta arrivata dei genitori del territorio di Rignano di Incisa di Capannori in Toscana ma anche da numerose altre parti d'Italia
Dove questi tavoli sono stati attivati riscontro una singolare similitudine tutti si compongono di almeno tre soggetti essenziale di istituzionali il comune l'istituzione scolastica nella sua piena autonomia
I rappresentanti dei genitori accanto a queste tre figure si possono aggiungere le associazioni che nella scuola e per la scuola operano sul piano locale e tutti i soggetti territoriali che ritengono di dover e voler partecipare tutto questo si è attivato in diversi Comuni oltre a stabilire delle reti virtuosi tre comuni stessi
Vede il coinvolgimento anche della provincia della regione di appartenenza ognuna per la propria competenza questo tavolo si muove su tre piani con nove in cui a me io chiedevo proprio interrompere ogni di trovare il modo di chiudere perché oltre a Melfi no e non riusciamo a far parlare ma comunque eravate provi due minuti no
Devi chiudere venuta trova il modo di chiudere allora
Dico a soli tre piani perché se no non riesco a spiegare il piani i tavoli dell'emergenza scuola allora il piano dell'emergenza scuola dove vengono messi in evidenza e monitorate le problematiche che portano ricadute negative
è questa abbiamo davanti quello che ha ha combinato il Governo poi c'è il piano della prospettiva occorre ricerca come ricerca di risposte didattico organizzativa e nuove
Per riuscire a reagire facendo le difficoltà una pedana di lancio con il coinvolgimento del territorio con rammentata partecipazione della comunità tutta
Al fine di riempire di contenuti dico contenuti il buco formativo che si sta determinando per i ragazzi che passano oggi dalla scuola
Ma soprattutto cercando possibilità e modalità nuove di apprendimento sempre nel pieno rispetto dell'autonomia svolta scolastica che deve essere un motore uno o con la propria ricerca azione un motore di sviluppo
E qui potrei già raccontare diverse meritevoli iniziative
Allora
Però può deve su questo piano della prospettiva poi potrei soffermarmi a lungo anche grazie alle numerose idee che il PD in questi mesi ha elaborato che potrebbero essere sviluppate proprio in questi tavoli istituzionali
Poi c'è il terzo piano che il piano della crescita di consapevolezza della protesta e qui chiudo
Poiché uno di quei grandi problemi uno dei grandi problemi anche della scuola e la mancanza di informazione corretta
Questo è un ulteriore piano che è conseguente nei primi due
In quanto se le persone della comunità verranno sempre più coinvolte la conseguenza sarà quella di favorire una presa di coscienza del proprio ruolo insostituibile di cittadini
Che deve essere espletato al fine della raggiungimento di una piena sovranità
In antitesi alla cultura della delega
La consapevolezza acquisita si esprimerà anche con iniziative di protesta che chiameremo propositiva davanti alla quale nulla potranno la retorica il populismo degli spot e nelle parole vuoti di un Governo che non al tempo era suo preciso obbligo istituzione
Istituzionale quella di garantire con adeguate risorse l'istruzione in quali di qualità delle future generazioni di questo Paese allora in conclusione lo sforzo che dobbiamo fare ripartire dal basso come ci indicava Schiavone a essere motore di iniziative dove il partito all'animatore con un ruolo di sostegno di coinvolgimento delle tre dimensioni del tavolo
Con un'apertura di servizio oggi essenziale sia per recuperare consensi ma più che altro per stimolare una nuova cresciuta coscienza
Democratica queste del PD che desidero nei confronti della scuola della squadra di tutti che sa sostenere il merito e le regole
Senza lasciare indietro nessuno facendo crescere l'intera comunità
Per cui basta solo esistere occorre a centocinquanta anni dall'Unità d'Italia un nuovo Risorgimento
Scusate io me faccio un ruolo molto antipatico però mi devo no no no non ti scuso rosa perché noi siamo qui da questa mattina alle nove ci sono persone che devono parlare tutte se possibile
Ma se qualcuno continua a fare come ha fatto adesso Rosa De Pasquale
A un certo punto qualcuno non parleranno e dispiace
Siccome io sono molto mi dispiace molto perché non è un ruolo che
Mi piace fare ma è così Leonardo impegno segue Gianfranco tocchi tacchino
Io non sono per censurare le parole
E dico subito
Che la parola rottamazione
Non può essere usata
Negli uomini che vicino al microfono essere usata e poteva essere usata per le idee e deve essere usata spesso
Per questo
Ho condiviso pienamente la relazione di Dario e anch'io la considero coraggiosa coraggiosa proprio perché
Rottamando molte idee del passato
E pone al centro con chiarezza i giovani e le donne
E prova a scardinare anche alcuni tabù
Partendo dal mercato del lavoro e partendo dalla messa in discussione del sistema previdenziale delle pensioni solo così si possono rottamare le idee con la chiarezza delle proposte
Ed è vero
Ci troviamo di fronte a una maggioranza di governo dei che deflagrata a forte trazione leghista alla leadership non solo indebolita ma anche invecchiata e a un Governo che non ha prodotto
E non ha portato a termine nemmeno un solo provvedimento utile per il nostro Paese
Ebbene
Questi tre elementi per il centrosinistra sono un chiaro ed evidente vantaggio
Ma gli italiani non ci dice ieri hanno perché Berlusconi è incapace lo ha detto bene Dario e non faccio altro che ripetere lo faranno solo se ci giudicheranno capaci di mettere in campo un progetto di cambiamento per il Paese
E cambiare il Paese per me significa anche
Consolidare il bipolarismo il sistema maggioritario
L'unico vero passo in avanti fatto dalla democrazia italiana dal novantatré ad oggi ovvero i cittadini possono
Decidere
E a vedere la possibilità di scegliere le maggioranze e il leader devono avere insomma il potere vero non quello finto di scegliere chi rappresenta i propri ideali e i propri bisogni
Perché è evidente il rischio di un ritorno alla frammentazione del sistema
Dei partiti la crisi del PdL diciamolo anche le difficoltà del PD spingono alla creazione di micro partiti e ribadire con forza che è il Partito Democratico
A servire al Paese e non al ceto politico essenziale
Ma cambiare significa anche
Rinnovamento il ringiovanimento
Della classe dirigente
E guardate
Non può rispondere a questo problema
Il manifesto dei giovani turchi io l'ho letto con attenzione
Io credo che loro non si siano accorti che è caduto il muro di Berlino
Credo proprio che non se ne siano accorti cancellare l'individuo e mettere al centro solo la comunità un gravissimo errore e se dobbiamo avere come riferimento un Paese bene guardiamo cosa sta succedendo in Inghilterra
Ci stupisce peggio Miliband ad appena quarant'anni sia leader Lelli della Bur
Inglese e che tra l'altro
Sta costruendo intorno a sé una squadra non solo di trentenni ma addirittura
Di ventenni ma la cosa che dovrebbe stupirci meravigliarci di più e che suo fratello
Ad appena quarantadue anni sta valutando di uscire dall'agone politico
Bene affianco a questo però è necessario
Come ho detto
Per essere credibile agli occhi degli italiani
Una grande rivoluzione programmatiche qui a Cortona stiamo facendo degli enormi passi in avanti
Sul Mezzogiorno voglio dire qualche parola
Le responsabilità del Governo di centrodestra sono pesanti gravi gravissime tuttavia
Permane nel giudizio dei meridionali
Fortemente negativo nei confronti dei Governi anche di centrosinistra al sud permane questo giudizio negativo e se i rifiuti in Campania ad esempio sono piene le pagine dei giornali
Non c'è dubbio minuti
Non c'è dubbio da qualche
Da parte del centrosinistra sono stati commessi molti errori molti
Ma la nuova crisi dei rifiuti ha svelato però il trucco del miracolo di Berlusconi che non aveva niente affatto risolto il problema due anni fa si potrebbe dire con ironia
Che se è un miracolo c'è stato è stato quello per il quale un milanese ha fregato i napoletani e i campani
E li ha fregati bene
Perché anche qui dobbiamo dirci la verità le ultime elezioni il PdL le ha vinte soprattutto al sud e la conseguenza è stata la cancellazione del Mezzogiorno dall'agenda politica del Governo e non sto qui a riprendere a dire come
Per questo non possiamo permettere
Che sia Fini
E non il Partito Democratico quello che rappresenta più di altri le esigenze le difficoltà della gente del sud perché sia vendo la
Da solo
Ad essere percepito come il simbolo del buongoverno è il Partito Democratico deve essere il simbolo del buongoverno e del fare nel Mezzogiorno questo ci consentirà spero di vincere le elezioni
Politiche
E non si tratta quindi soltanto della presa di coscienza del fallimento delle politiche di intervento dello Stato nel Mezzogiorno dagli anni Settanta
In poi quelle politiche lo sappiamo hanno accorciato il divario non hanno accorciato il divario tra nord e sud
E anzi hanno creato distorsioni pesantissime un apparato pubblico ingigantito una grande spesa pubblica improduttiva è uno spreco di risorse
Su tutto ciò la nostra presa di coscienza
è ormai consolidata
Si tratta però di fare un passo in avanti
Di andare avanti e di assumere con onestà e con chiarezza la responsabilità delle classi dirigenti meridionali anche del centrosinistra nel mancato sviluppo del Sud questa è la precondizione per ripartire
Per spiegare in che senso una vera rivoluzione liberale serbe al Mezzogiorno voglio partire da un esempio sul lavoro
Un esempio sul quale caro Dario
Infrangono clamorosamente le parole che tu hai scelto regole merito e mobilità
In questi giorni oltre all'emergenza rifiuti
C'è l'emergenza occupazionale
Isola e Grosso sono le sigle dei due progetti per l'occupazione in Campania che coinvolgono più di quattro mila persone
L'uno è l'acronimo di inserimento sociale attraverso il lavoro l'altro quello di Budget per il risanamento
Bene I nomi non è corrisposto nell'inserimento lavorativo nel risanamento sociale
Sono state realtà forme di sussidio per i disoccupati mascherate da formazione ebbene nemmeno uno dico uno di questi quattro mila ha trovato lavoro annate
Questo ha creato
Una società meno libera
E più diseguale perché si è creata una disparità con gli altri cittadini
Giovani e donne appunto che pur vivendo la stessa condizione di mancanza di lavoro non hanno la stessa capacità di mobilitazione e di condizionamento delle organizzazioni dei disoccupati
Organizzazioni con le quali bisogna dirlo da tempra la politica di qualsiasi colore avuto rapporto strumentale vuoi per allentare le tensioni sociali
Vuoi per creare il consenso clientelare
Sarebbe
O più attivamente più giusto chiamare assistenza l'assistenza e non formazione il sussidio dato e disoccupati e creare vere opportunità perché i ragazzi e le ragazze ho concluso possano misurarsi con il lavoro
Così
Cari amici e amiche caro Dario si declina
Merito regole mobilità altrimenti ed è quello che sta succedendo i migliori ragazzi e le migliore ragazze del Mezzogiorno se ne vanno lo dicono i dati
E altrimenti continueremo ad a vere sempre il più basso tasso immobilità sociale d'Europa non di
E ho concluso questi sono i motivi che mi spingono a dire il federalismo lo vogliamo noi
Lo vogliamo noi il federalismo perché pensiamo che può essere l'orizzonte è vero nel quale
Una nuova classe dirigente politica
Soltanto ai vincoli dei vecchi modi di fare può generare il cambiamento di cui il sud assolutamente bisogno
Infine ho concluso e mi scuso con Marina
E voi della Presidenza
In primavera si voterà a Napoli
Molti di voi qui in questa sala
E quasi tutti in Italia
Pensano che le elezioni a Napoli sono perse e che le vincerà il centrodestra
Vi assicuro
Credetemi non è così
Non è così perché se sapremo scegliere una leadership credibile forte
Un programma veramente innovativo come stiamo facendo qui accorto una è una coalizione affidabile la partita è del tutto aperta e si può vincere grazie
Gianfranco tacchino
Si prepari Tino Iannuzzi
Anche perché Gianfranco sette minuti
Buongiorno a tutti
Non è facile in pochi minuti cercare di di di di dispiegare le tante cose che ci sarebbero
Da da spiegare in questo momento di difficile situazione politica sociale economica del nostro Paese ci cercherò
I dare qualche mia impressione
Mi pare qualche idea
Noi dobbiamo avere un'idea di una società
Se costruire uno strumento il partito per ottenere il potere politico per concretizzarla
Per fare questo bisogna avere
Una grande passione e bisogna preoccuparsi dell'altro
Bisogna amarlo bisogna volere bene all'altro non bisogna avere paura il pensare dire questo
Quindi vada fuori dalla politica
Chi invece ci sta solo per i propri affari e per le proprie vanità
Ed è quella di creare le condizioni per aiutare gli ultimi più deboli e lasciare lo spazio per crescere i più capaci in modo che possano creare le condizioni di crescita
Del Paese le risorse necessarie
Costruendo un sistema giuridico semplice e facilmente applicabile ma che vada concretamente applicato
Apprezzo soprattutto le aperture di Franceschini per un welfare per tutti
Anche per quelli che provengono dalle parti il mondo delle partite IVA
E l'apertura al mondo dell'impresa e delle partite IVA in genere a tal proposito propongo di integrare lo Statuto del Pd
Con la frase
Che si favorisca la partecipazione e la elezione di dirigenti che provengono anche da questo mondo
Che rappresentano milioni di persone che non possono più essere visti solo come degli evasori fiscali che penso non solo i profitti o dei miei non sarà bensì riferimento i temi politici
Non solo quindi
Parità di genere peraltro in molti in molti casi
Quasi impraticabile
Per costruire lo strumento partito per vincere dobbiamo quindi diventare veramente interclasse misti come ha detto anche Franceschini a Busto Arsizio e non solo a parole ma nei fatti
Purtroppo il nostro partito
è formato dalla stragrande maggioranza da persone che provengono dalla pubblica amministrazione dal sindacato e dei funzionari di partito provenienze degne ma che non possono essere eccessivamente sopra rappresentate come lo sono
Non basta dichiarare che le pubbliche le piccole e medie imprese sono la spina dorsale dell'Italia che bisogna tenerle in considerazione bisogna avere anche persone legate a questi mondi credibili e conoscitori di questi mondi
Ai quali devono parlare
Pena l'insuccesso
Un altro tema che ci penalizza molto alla burocrazia che scoraggia gli investimenti dei Paesi esteri e danneggia le nostre imprese
Quale costo-opportunità devono pagare le nostre imprese
E poi gli sprechi soprattutto al sud dove sono finiti tutti i soldi che abbiamo mandato al sud per anni
Tra i miei Parigi ieri mi è capitato di camminare in due mercati di due grandi città del sud e ho visto cosa da non credere
Se la gestione del mercato conservazione
Dei cibi compresa venisse attuata così dalle mie parti io vengo dalla provincia di Novara
Chiuderebbero mercato subito
Non si può più continuare a gestire uno Stato in cui una parte del Paese rispetta le leggi emanate invece per tutto il Paese
E tutto quello che leggiamo sui giornali in televisione duecento tutti i rischi per i venti pur mano i duecento medici per i venti posti letto che poi fanno morire alla gente negli ospedali
Ma piuttosto di continuare in una situazione del genere diamogli la disoccupazione a tutti chiedendogli allo stesso tempo di collaborare con i Comuni di loro provenienza
E la sporcizia
E la paura anche di chi torna in Meridione
Per le vacanze
Che si prendano in macchina dopo Roma perché hanno paura di fermarsi persino a fare
Benzina o gasolio all'autogrill
E i carabinieri di Napoli che non si sentono sicuri nemmeno più nelle caserme
Nello stesso tempo in cui in una parte del Paese succedono queste cose al nord ha da tempo mancano i soldi per nuove necessarie infrastrutture
Davvero pensiamo di sconfiggere la lega in questa situazione cioè senza denunciare ad affrontare questi continui scandali e male gestioni
Affrontare combattere in modo deciso la piaga delle raccomandazioni che alla base della mala gestione
Per incapacità e mancanza di responsabilità
Affrontare
E combattere in modo deciso il fenomeno della bassa produttività dei costi non solo tagliare i costi
Abbiamo treni da Quinto Mondo non da terzo mondo servizi ospedali strade non all'altezza
Dobbiamo collaborare tra di noi
E cooperare con gli altri partiti con la maggioranza
Basta solo andare i convegni e lagnarsi
Litigi
Per esprimere litigi e continui conflitti
Facciamoci su le maniche e lavoriamo
Perché le riforme in questo Paese non sono mai state fatte
Solo a parole e le riforme sono state fatte
Il Paese
E la gente
Ha bisogno di noi
Un'altra cosa vorrei dire ho sentito più volte del declino di Berlusconi e dal novantacinque che sento che Berlusconi è in declino
E più sento che viene detto che Berlusconi è in declino e più perdiamo le elezioni
Nella mia provincia avevamo quasi tutti i Comuni della Provincia li abbiamo persi quasi tutte hai un minuto
Tacchino un minuto abbiamo perso la Provincia abbiamo perso la Regione praticamente non so cosa ci manca ancora da perdere
Non disperdiamo ci in troppe cose marginali siamo in emergenza la barca stava affondando
Non so se tutti quelli che sono qua dentro se ne sono resi conto la barca Italia sta affondando
Grazie
Si è
Tino Iannuzzi segue Francesca pugliesi anche a Tino chiedo comprensione sui tempi quindi più rapidi possibile
Ma io credo non siamo stati tutti aiutati in questa nostra tre giorni dalla splendida relazione di Dario con un'analisi
Lucida seria della crisi del Paese della difficoltà del Partito democratico del nostro ruolo
E penso che tutti quanti ci siamo aiutando a riflettere a definire i contenuti della nostra scelta delle ultime settimane
Una scelta di responsabilità di serietà di coerenza con
Il messaggio che abbiamo dato al popolo delle primarie quando capitano Dario una scelta che ci vede con la lealtà e solidarietà a sostenere con pienezza
La Segreteria nazionale a concorrere a definire meglio la linea d'azione del partito
Ma è anche una scelta che non deve implicare in alcun modo la rinuncio a un passo indietro a nessuna delle nostre ragioni quelle che abbiamo messo in campo in tutto questo periodo
Perché guardate a questo nostro profilo alla capacità di rimanere fermi
All'interno della maggioranza del partito sulle nostre ragioni
è legata alla possibilità di far compiere al partito quel salto di qualità e quel passo in avanti di cui c'è norme mente bisogno
Perché non c'è dubbio che il Paese vive una condizione di declino
Forte
Per tanti versi preoccupante quasi spaventosa economica e sociale ma ancor di più di valori e di costume
E c'è l'esplosione crescente del berlusconismo
Lo testimoniano
Le aggressioni sempre più scomposte e per la verità anche impotenti
Che cercano di guidare i loro tentativi di leggi ad personam moda o ad persona sa che sempre di più intaccano i minacciano l'equilibrio del nostro sistema costituzionali
Ma sono sotto gli occhi di tutti
I luoghi gli incendi di Terzigno dove accanto
Agli inammissibili gesti atti di violenza contro le forze dell'ordine
O con
La distruzione degli automezzi per la raccolta dei rifiuti
Ma in quei luoghi va in fumo la credibilità del Governo e delle istituzioni
Perché a Terzigno in Campania il Governo ha dimostrato di dire una parola e di non mantenerla di non saperla mantenere di non essere in grado di mantenere la
Con un fallimento morale e civile prima ancora che politica e poi ci sono le macerie de L'Aquila sotto gli occhi di tutti a testimoniare la crisi per la
Del berlusconismo eppure eppure
Il Partito Democratico rimane in difficoltà
Non riusciamo in questa crisi del berlusconismo chianche esiti estremamente imprevedibile preoccupanti
Non riusciamo a ristabilire un peeling sia un sentimento forte
Nel cuore e nella coscienza delle persone delle comunità la sofferenza del partito e avvertite sentita in tanti territori
E evidente ed è sotto i nostri occhi e ci impone di andare avanti con forza
Come area io direi anche con chiarezza come gruppo politico culturale impegno
Come ieri ci ha indicato con forza e con
Vigore
Franco Marini dobbiamo andare avanti sul profilo innovativo del Partito Democratico Dario ha detto una frase molto bella richiamando
La grande scienza costituzionalista spiega tedesca
Dobbiamo essere incustodite l'idea originaria del Partito Democratico
Con un progetto ambizioso
E io penso che
L'idea centrale deve essere quel rifiuto quell'abbandono quel superamento dell'idea dei blocchi sociali o culturali dominanti utili per i tutto che ci porta a privilegiare inevitabilmente un sindacato rispetto a un altro che ci porta a parlare soprattutto i mondi sociali tradizionalmente vicini al centrosinistra
No il Partito Democratico e su questo noi dobbiamo andare con forza avanti
E il partito che è nato per amare l'Italia per unire l'Italia per unire il lavoro dipendente e lavoro autonomo il pubblico impiego
E gli otto milioni ottocento mila partite IVA i giovani gli anziani lavoratori stabili
E i precari territorio il nord del sud
è il partito veramente plurale riaperto e la casa e deve essere la casa di tutte le culture ispiratrici tutte le sensibilità
Di tutti i nuovi interventi dei laici come dei cattolici costruendo anche una dimensione di laicità
Per la verità più matura e consapevole rispettosa del sentimento religioso di quanto pure abbiamo fatto in questi anni ma soprattutto deve essere un partito che abbandona
L'idea ogni tentazione del pensiero unico della cultura egemone o dominante
Del collateralismo che ritorna i vecchi armature ideologiche e organizzative
I nostalgici e che non hanno senso e sono venuti in un partito e mi avvio e mi avvio a concludere
Deve essere il partito che recupera la passione politica l'entusiasmo la volontà di impegno la motivazione dei giovani questa è la sfida cruciale che ci attende per far questo ne dobbiamo mettere in campo ed è l'ultimo flash
Una forte impegno unica credibile testimonianza per una nuova etica pubblica il concetto veramente bisogno guardate nel Paese c'è una decadenza profonda
Delle regole della legalità del senso delle istituzioni si dà l'idea di una politica che molto spesso chiusa nei suoi privilegi che non riesce a rispettare i confini
Della decenza e anche del pudore noi dobbiamo affermare la necessità il raro rigorosa distinzione tra interesse pubblico e interesse privato con un modello di comportamento di chi fa politica che sia esemplare ispirato a sobrietà
Rigore serietà uno stile di condotta irreprensibile che sia moderno di deferimento e che sia anche tutto dentro con semplicità e operosità
Le difficoltà e le ansie delle persone
E questo deve essere anche il nostro messaggio per il Mezzogiorno è l'ultima battuta sul Mezzogiorno noi abbiamo pagato come era giusto democraticamente prezzi
Pesanti perché perché le nostre amministrazioni regionali penso alla Calabria la Campania avevano rotto
Il rapporto di fiducia
E di credibilità con la pubblica opinione
Era giusto inevitabile era inevitabile che pagassimo un prezzo ora però basta del Mezzogiorno dobbiamo noi issare la bandiera del rinnovamento dell'innovazione della costruzione di una nuova classe dirigente con forza dobbiamo far emergere
Una leadership del Partito Democratico del Meridione
Che abbiamo le responsabilità nazionale e che abbia alcuni valori precisi i valori della responsabilità
Dell'efficienza della serietà e della qualità dell'impegno della legalità quella legalità per la quale si è sacrificato il sindaco di Pollica Angelo Vassallo su questa linea
Dobbiamo essere
Dobbiamo essere dobbiamo spingere il nostro partito la Segreteria nazionale lungo il trinomio vice indicato Dario
Regole il merito mobilità su questo teniamo saldo nel partito spingiamo tutto il partito sul timore dell'innovazione del cambiamento questa è e deve rimanere la nostra missione la missione per rilanciare il Partito Democratico
Per ridare una speranza eludibile persuasivo allo palese all'Italia dove troviamo infrazioni grazie fino una parola Francesca Puglisi segue Giuseppe Ciraolo
Non devo chiederete di essere precisa sul
Dario aspra Nava il Partito Democratico intraprendere battaglie diverse dalla destra che ci rendano riconoscibili battaglie diverse da quelle o craxismo feroce di Tremonti ebbe Rossi di cui ci parlava Schiavone e allora a scuola che i progressisti europei e del nostro Paese devono realizzare la più grande rivoluzione democratica e sociale
Dobbiamo promuovere un nuovo modello educativo inclusivo equo fondato sull'innovazione la crescita di tutti
Dopo una crisi globale che ha decretato la che il fallimento del capitalismo alla Gucci come lo chiamano Rina emersi in cui lo spreco diventa la rappresentazione plastica del fallimento del mercato come ci raccontava Segre
Nella società della conoscenza dei principali fattori di crescita e la qualità
Della convivenza civile sono determinati dal sapere dalla qualificazione delle competenze dei cittadini dalla costante capacità di innovazione
Le differenze tra nord e ricco e sud del mondo povero sono direttamente legate livelli di istruzione delle popolazioni e soprattutto sono legate ai livelli di istruzione delle donne
Non è un caso che Paesi emergenti come l'India il Brasile inverso non moltissimo anche durante la crisi l'istruzione come fattore decisivo per la propria crescita
Allora oggi in Italia inclusi ed esclusi iniziano a nascere proprio sui banchi di scuola
Il nostro sistema scolastico e ancora iniquo insuccesso scolastico dei ragazzi e delle ragazze del nostro Paese e ancora tremendamente legato allo status familiare di partenza i divari tra nord il sud del Paese sono segnati anche da un diverso livello di investimento in educazione da parte dei Governi locali lì nascono i di bari nei livelli di apprendimento degli studenti del Mezzogiorno e non dalla qualità degli insegnanti del Mezzogiorno come ci vuol far credere la Gelmini
Nel sud del Paese sono pochissimi gli investimenti in servizi educativi per la prima infanzia ed una rarità il tempo pieno semplicemente perché in quelle scuole scassata e non ci sono neppure le mense
Tutte le ricerche economiche pedagogiche delle neuroscienze dicono che se davvero può aiutare un bambino a rimuovere ogni debolezza personale segnata dalle proprie condizioni di partenza devi investire nell'educazione di qualità sin dall'APEM retta tutto ciò che un bambino una bambina non impara da zero a sei anni non lo imparerà mai più nella vita ed è negli asili-nido che dobbiamo realizzare la prima dei la forma di inclusione di integrazione di quei bambini figli di genitori stranieri che quando nascono in Italia non li vogliamo chiamare con un solo nome cittadini italiani
Per il tempo pieno con le compresenze il gioiello di famiglia del sistema scolastico italiano dobbiamo rimetterlo in vetrina perché tutti i dati dicono che garantisce alti livelli di apprendimento e dobbiamo diffonderlo nel Mezzogiorno del
Paese ieri ne parlava D'Antoni della necessità della scuola nel Mezzogiorno sono appena state in Sicilia di recente a fare delle iniziative sulla scuola c'è un segnale bellissimo molto incoraggiante in una realtà in cui la scuola è sempre terminata alle dodici e trenta alle madri oggi imboccano per i propri figli il tempo pieno chiedono più servizi per la prima infanzia
Credo che il Partito democratico debba sostenere la battaglia di quelle madri perché da loro può rinascere un risveglio del Mezzogiorno perché loro credo che sia un po'stante l'istruzione per la mai l'emancipazione dei propri figli ed è con la loro più alta partecipazione al lavoro che ci può essere nuova crescita per il Mezzogiorno del Paese
L'Europa dice agli Stati membri che se vogliono tornare a crescere entro il due mila e venti devono promuovere una crescita intelligente quindi investire in istruzione inclusiva quindi non lasciare nessuno indietro e sostenibile
Per il nostro Paese e questo si traduce in dei risultati molto concreti dobbiamo dimezzare il tasso di dispersione scolastica e triplicare il numero di laureati e per questo che la scuola non va solo dipesa va anche cambiata
Quindi
Realizzare il sogno dei nostri padri costituenti
Che volevano fare della scuola i grandi assi ascensore sociale del nostro Paese la sfida dei progressisti italiani ed europei e compiere un salto culturale
E oggi oltre al diritto all'accesso per tutti alla scuola va garantito il diritto al successo scolastico di tutti che non significa promuovere tutti ma aiutare ciascun ragazzo a riconoscere le proprie vocazioni e i talenti a scuola
Accendere la passione per la scoperta e la conoscenza
E individuare la strada per la propria vita non combatteremo guardate la dispersione scolastica allegando i i ragazzi e i banchi come con le pesanti catene dell'ordine e disciplina della Gelmini ma offrendo loro nuovi modelli educativi che sappiano accendere la passione per lo studio che richiede rigore fatica ma che si è offerto in modo nuovo catture chi rende ricco per sempre Francesco due minuti
Ok
Quindi per realizzare il successo educativo occorre anche
Cambiare la scuola rivoluzionare la davvero le nostre scuole sono troppo identica ancora foto ingiallite dell'ottocento stessi banchi stesse cattedre stesse ore interminabili di lezione frontale
L'enorme innovazioni introdotte dalle tecnologie ed in particolare le potenzialità offerte dalla rete il nonno non sfiorano neppure le nostre scuole eppure i nostri ragazzi settanta per cento di ciò che sanno non lo imparano a scuola e in Europa nelle scuole europee
Quell'apprendimento informale e non formale è già
Ricompreso nei nuovi curricoli
E allora
Voglio parlare della scuola del territorio ne avete parlato ne ha parlato Graziano Delrio diceva e dalle scuole può rinascere la comunità così come questo Governo chiude interi plessi scolastici in già piccole
Comunità locali disagiate noi vogliamo scuole aperte tutto il giorno e tutto l'anno e tutta la vita dove i ragazzi possono fare tutto ciò che oggi la scuola non si può fare studiare da soli o in compagnia a trovare i libri e computer che non hanno a casa
Suonare fare sporte come diceva Caponnetto la marchi attiene molto di più la scuola delle aule di giustizia e non è un caso che in campagna caldo oro quando noi abbiamo tenuto cinquecento a scuole aperte per tre anni oggi Caldoro chiude per prima cosa come primo atto della sua Giunta
Quelle scuole
Nonostante ci fossero tutte le risorse per realizzarlo
Ecco
Visto che devo chiudere non voglio contraddire Marina
Guardate per questa scuola certo servono risorse ma noi stiamo dimostrando in questa Regione in Emilia Romagna e nelle regioni bene amministrate da noi che anche il tempo di crisi
Nonostante pesantissimi tagli del Governo agli enti locali
Governare in modo diverso si può in questa Regione Enrico Rossi sta tenendo aperte novantasei sezioni della scuola dell'infanzia che questo Governo non voleva aprire e in questa Regione nessun bambino verrà lasciato a casa noi possiamo governare il mo'in modo diverso e noi lo faremo grazie Francesca pensata puntualissima Giuseppe Ciraolo segue Giacomelli
Mi raccomando distratta
Buongiorno e grazie a tutti io faccio una premessa intervengo solo a nome mio ma intervengo anche al numero numero a un gruppo di ragazzi che sono venuti da Roma e costantemente si impegnava i territori
Molti Governi non hanno un passato politico non vengono una medi esse della Margherita e hanno aderito al Partito Democratico uno perché l'hanno ritenuto l'unica speranza necessaria
E possibile per un futuro migliore di cambiamento
Due il Partito Democratico ha avuto un merito quello di produrre una semplificazione politica del quadro politico che oggi viene messo in discussione e molto spesso quelli che lo mette in discussione siamo noi stessi come eccessivo individualismo
E quello che è successo anche all'interno di quest'aria che ha avuto una tensione
Tralasciando anche i i meriti però che l'unica che ha avuto come
Scopo quello di dire anche la base una base troppo spesso unità e che ha spinto molto dei ragazzi come noi ASP farci promotori di un sentimento popolare anche di andare sui giornali porti di Bari e delle delle idee
Che molto spesso non vengono anche neanche da Baghdad le nostre considerazioni accettate
Il una cosa che mi premeva dire anche i temi
Molti dei temi che sono usciti quale speriamo che vengono ribaditi anche nell'Assemblea
Area democratica un compito quello di ribadire queste appunto questi ed è nell'assemblee nazionali e noi speriamo che questo venga fatto venga viene speriamo anche che nei giovani vediamo perché le proposte di noi
Vengano presi in considerazioni perché anche attraverso questo sia un rinnovamento anche a tre soli sbagli pigioni anche adesso le nostre proposte farci partecipare anche farci scegliere
Perché i giorni troppo spesso vengono chiamati solo
Durante le campagne elettorali e provengono solo accantonate
Un'altra cosa che mi premeva dire egli i temi
Molto spesso si tralasciamo politiche giovanili il la
Ci costa di proventi del Governo che sono passati in sottobanco come la cedolare secca sugli affitti che molto spesso che andata a fare
Che andate contro molti
Che andava contro molti
Studenti specialmente fuori sede le politiche giovanili molto anche spesso
Sono prese fuori una soave sin considerazione specialmente per quanto riguarda i fuori sede in molte città come Milano e Roma molti giovani sono fuori sede e si trovano
Non presi in considerazione specialmente sui temi
Grazie
Specialmente su temi come i trasporti
Specie ridicolo che un ragazzo i fogli Stradivari trenta euro per poter pagare il trasporto un'altra cosa che librerie il lavoro molto spesso tralasciato
Una proposta che noi ci sentiamo fare era quello dell'accesso oggi come oggi per un giovane difficile l'accesso al credito oggi come oggi per una
Giovane
Un giovane imprenditore e difficile che ci siano degli incentivi moda
Degli incentivi una cosa che mi premeva dire che l'idea anche spesso purtroppo spesso le nostre divisioni hanno provocato delle delle diciamo così
Hanno fatto passare sottobanco delle battaglie che sono di primissima coerenza per noi
Come per esempio l'alleanza in Sicilia con l'MPA ora so che qualcuno qua non è d'accordo con me però si sinceramente dalla io vengo da movimenti o bizze non base dunque sono stato abituato a stare da una parte del
Della
Della barricata scusate l'emozione però mi crea dirlo
E poi
Una solamente una proposta molto spesso si parla di rinnovamento io che deve essere fatto bianca e non sulla base anagrafi avete vi posso assicurare che sta all'interno di una giovanile dove ci sono troppi
Troppo spesso si vedono troppi rechi giovani troppi cloni né quello che non vogliamo
Lo vogliamo una un rinnovamento basato sulle idee sulle proposte però per fare questo dobbiamo essere vogliamo essere presi in considerazione vogliamo
Farci sentire dire come la pensate vogliamo simpatico chiede anche avete sbagliato questo è giusto però per farlo dobbiamo essere interpellati e troppo spesso questo non avviene specialmente i territori
Dove sta
Anche quelli che non hanno un'esperienza politica vengono troppo spesso etichettati etiche e quelle questo quello che non vogliamo perché non impedimenti abbiamo dei capi di parlarci assistita lasciarsi dietro le
Province passate io la ringrazio dello spazio le mete concessi o credo che
Sempre
Vengano prese questi in considerazione queste piccole proposte che non abbiamo apportato che le proposte le abbiamo grata Alia democratica vengano presi in considerazione degli organi deputati
Penso che quello che noi auspichiamo c'è la caccia di Berlusconi perché comunque voi siete chiamati a fare questo possa niente più breve tempo possibile io vi ringrazio del tempo
Temete concesso il meglio di un partito democratico e anche questo dare la possibilità ora cazzo di esprimere le proprie idee di contribuire alla alla nascita diverso
Grazie a tutti
Grazie a Giuseppe c'è stato molto nei termini e se è stata molto efficace grazie dimostrando che si possono dire cose sensate in pochi minuti
Antonello Giacomelli segue Manuela Ghizzoni la Presidenza vorrebbe un po'd'acqua perché queste sono molto eleganti ma finiscono subito grazie Antonello
Sì grazie
Diceva ieri Franco Marini nel c'è qualcosa che ci unisce che aldilà della polizia io sono d'accordo con lui c'è davvero qualcosa che ci unisce al di là dei contenuti
Provo a dirla solo in una parola per stare nelle sintesi che sono in molti dei nostri lavori
Ci unisce l'idea di mettere insieme la responsabilità il rischio
Che non è solo un fatto che esercitiamo insieme ma che ciascuno a cominciare dai nostri leader
Esercitato nelle sue storie
Lo dico ricordando
Il cammino tortuoso difficile e drammatico che abbiamo fatto dai popolari che Franco Marini ha guidato con il senso della responsabilità ma anche guardando avanti e assumendo i rischi delle scelte
Lo dico e mi permetto di farlo pensando a Piero Fassino
E quando si è trovata a dover guidare i DS mi pare in un momento ludico dalle lo dall'esterno non facile
Non ha scelto un safari in Africa ma di assumersi una responsabilità
Lo dico pensando
Alla mozione congressuale di Dario che Piera guidato con una scelta non facile e non ha scelto un anno sabbatico in Thailandia
Lo dico pensando alla scelta di Dario
Di riprendere l'idea di PD che qualcuno comodamente aveva lasciato andare per terra e di fare un congresso difficile dipendendo
Senza calcoli assenza opportunismo
Difendendo l'idea e la passione che ci ha mossi
Quindi la responsabilità del rischio mi ritrovo anche nella relazione di Dario anche nelle parti che condivido o meno questa idea del sociale così immobile che
Diciamo che esalta l'affitto a differenza della proprietà o che immagina che tutti i giovani vogliono andare a centinaia di chilometri di distanza lavorare
Certamente una parte innovativa in cui mi stia molte esercitato diciamo ma qui aspetto come le ho detto nella piccola pausa pranzo Vieri aspetto le conclusioni di Piero Fassino per capire meglio come questo rischio lo inquadriamo
Io lo dico solo in una battuta perché penso che questo sia il senso delle cose che Dario ha detto in una relazione coraggiosa
E
Molto aperta su tanti punti che non dobbiamo lasciare a Cortona
Io ci sto a quella scelta se quel modello è una libera scelta dei giovani
Non una imposizione di un sistema che privilegia il pochi che obbliga il cambio a rischiare
Valore per la loro pelle
Se è una libera scelta sia una cultura nuova a cui si aderisce perché questo ci hanno insegnato
Che la politica deve creare sempre spazi nuovi e nuove opportunità piove la persona deve essere sempre più padrona della propria vita dunque
La mobilità in questo come rischio ma come scelta bene l'idea del
Di una proposta sulla famiglia che smaschera quoziente familiare son quelle proposte di Casini che parla di famiglia con quella per l'esperienza ci a luglio e che
In qualche modo mette il fattore famiglia
Come
Una idea che davvero guarda alla persona ma guarda la famiglia come insieme di vita e non è un escamotage per dire qualcosa al Governo
Bene sul lavoro non aggiungo nulla sono state dette
Con mi pare Pier Paolo Baretta nella sintesi non al bipolarismo sociale la capacità di accettare la sfida di Marchionne e di rilanciare
E anche l'idea al Melograno di dirci con chiarezza che Marchioni fallaccio Marchionne fa la sua parte
è un industriale non il gestore d'un patronato e c'è bisogno che la politica faccia la propria parte perché guardate Marchionne
Dice le stesse cose e ha il merito di dirle ma dice le stesse cose fatemelo dire da pratese che gli industriali Pratesi diceva nel dopoguerra
è
Se non si vuole uscire dal mercato bisogna ridurre le tariffe dicevano agli operai e gli artigiani non avevano il maglioncino non parlavano in inglese ma il concetto è uguale
Ma se non c'è la politica che tiene insieme i diritti e la competitività c'è una giungla sociale e allora ha ragione Dario quella sfida va raccolta e ha ragione Franco Marini quando si dice e Lodi l'ho sentito dire nelle sedi più difficili
Si tiene insieme quell'espressione antica la giustizia sociale i diritti e le opportunità per tutti la nuova sfida altrimenti è troppo comodo però bene qui ma fatemi dire una cosa io penso sia condivisa non l'ho sentita ma
Io ho chiaro che noi non condividiamo la linea della FIOM
E che quella linea esprime una conservazione pericolosa che lascia spazio a quella una volta si sarebbe chiamato le azioni del patronato
Perché occorre raccogliere la sfida
Però fatemi dire con sincerità che io non ci sto alla criminalizzazione della FIOM sul Corriere della Sera
E quando vedo Pier Ferdinando Casini
Quando vedo Pier Ferdinando Casini che il fallo schizzi non so
C'è dirigenti del Pd che vanno lì a quella manifestazione
Io voglio dire con una battuta che su un più preoccupato di chi frequenta suo suocero che di chi frequenta gli operai della FIOM
Perché noi abbiamo
La capacità e l'identità riandare lituano alquanto Cesare Damiano a dire la nostra Italia
Non essere portati a dire che si sbaglia su quella posizione ma come ci ha ricordato Marini a non perdere l'idea che occorre un filo che tiene insieme come dice Dario quelli che stanno dello stesso campo i progressisti
Quando il sindacato ha diviso vincono altri dove non abbiamo paura di dirlo ma non ci stiamo alla criminalizzazione di nessuno e allora io voglio fare un invito a Marina Sereni
Riassume
Questo ruolo di conti col dire al giudice nazionale un lavoro importante e pesante non lasciamo che i contenuti di Cortona rimangano cui
Facciamo un documento facciamo un manifesto di Cortona facciamo
Una
La raccolta delle idee importanti che in questi giorni dalla relazione divario ai contributi ordinari sono venuti
Perché la politica e lavoro non solo belle interviste a Rosolen sul Corriere della Sera la politica e responsabilità è cimentarsi con le idee
Mi dispiace io non vengo dai pastori del Nuorese il buonismo è un'arte che mi rimane difficile ma soprattutto verso la politica sia franchezza
E poche cerimonie e quindi credo questo lavoro dobbiamo farlo c'è un'idea centrale finisco con questo prestare credo nei tempi
Che ci unisce che è il filo rosso di tutte le nostre proposte la centralità della persona l'idea cioè
Che noi lavoriamo in politica perché la persona ogni persona abbia sempre più libertà più opportunità sia più libera e più padrona del proprio destino perché vedi Marina ce l'hanno insegnato lo dico da cattolico
In una delle elezioni quando
Ci facevano le elezioni per i cattolici impegnati nel sociale nella politica una delle elezioni a cui Fioroni era assente ci hanno insegnato
Che i cattolici non stanno in politica per convertire o per imporre un modo di pensare
Ma stanno in politica per impegnarsi a creare spazi di libertà per la persona perché ognuno scelga
Perché la persona
Perché la persona anch'io voglio chiudere come Dario aperto con un riferimento a un maestro evasione ragionamenti
Perché più la persona è libera e più è vicina come titola creata io credo che qui ci sia il lavoro comune e il senso della nostra laicità e della fedeltà ai nostri valori
Grazie Antonello
Siccome Antonella risparmiato un minuto
Mellone spuntando che la Manuela Ghizzoni si avvicina a lo ringrazio non solo per la franchezza e la verba di questo intervento noi raccoglieremo questo questo dibattito il lavoro di queste giornate avete tutti riempito la Scheda
Tantissime persone si sono iscritto a proseguire il lavoro di elaborazione programmatica anche in vista dell'Assemblea di Napoli e noi siamo molto contenti che questo seminario
Sia stato il luogo in cui sono circolate tante buone idee tante buone idee non per Area democratica ma tante buone idee per il Pitti e tante buone idee per il Paese Manuela Ghizzoni e poi segue
Andrea Ferrazzi speriamo di aggiungere qualche altra buona idea
Io credo che abbia ragione chi afferma che davvero frustrante deprimente quando vediamo l'idea forte una verità scivolare in un luogo comune e mi riferisco
Agli investimenti in sapere e in conoscenza danni ne sentiamo parlare ne abbiamo parlato anche noi ora però dobbiamo smetterla con la predica dobbiamo praticarlo
E ieri bene ha fatto Alberto Fluvi in questa occasione in queste settimane in cui parliamo di legge di stabilità
A dire che se davvero vogliamo investire in sapere in università in istruzione noi dobbiamo allora metterla in cima alle nostre priorità ed essere coerenti con questa petizione di principio perché allora significa
Che altri ambiti il sociale gli enti locali dovranno andare in un gradino sotto ma questa coerenza ne dobbiamo richiamarci si tratta quindi di fare
Delle scelte delle scelte diverse da quelle che finora ha fatto il Governo Bossi Berlusconi scelte di altro tenore perché noi andiamo in una direzione di versa è opposta
Però per essere credibili ne dobbiamo anche dire chiaramente che cosa intendiamo quando parliamo di investimento in sapere perché non possiamo limitarci a chiedere
Le risorse a aggiuntive che ci vogliono che sono assolutamente indispensabili perché questa sono una precondizione per riportarci a livelli dei Paesi OCSE però sappiate
E questo va detto che è ora che stiamo discutendo la finanziaria legge di stabilità per l'università
Quest'altra non mancherà un miliardo e trecento milioni di risorse che sono una cosa impegnativa la metà degli atenei porterà i libri in tribunale a meno che questa non sia la scelta e io credo di sì
Di Bossi e di Berlusconi di far chiudere gli atenei perché l'obiettivo è quello di fare nemmeno a conoscenza per tutti e questo guardate è una sfida
Importante ma noi democratici e in particolare noi di Area Democratica dobbiamo anche dire quale idea innovativa coraggiosa disfida davvero vogliamo
Di scuola e di università
Naturalmente ce lo chiede la società della conoscenza l'economia della conoscenza ce lo chiede la globalizzazione dei mercati insomma quello scenario che ci ha dipinto ieri mancati
Ora noi
Dobbiamo la nostra idea alternativa di università e di scuola deve essere un'idea agganciata i principi e ci dobbiamo chiarire su quali siano io credo che siano quelli
Della territorialità dell'autonomia della valutazione certo
Della valorizzazione del talento e del merito e per favore almeno noi non parliamo di meritocrazia perché è un concetto che cancella immediatamente quello delle pari opportunità
Che deve essere sempre agganciato quando noi invece parliamo di accesso ai diritti inalienabili come siccome quello dell'istruzione
Noi diamo un giudizio molto molto severo sul disegno di legge Gelmini si università il tempo che mi rimane voglio dedicare a questo tema e quindi io credo che
Mi sia stato improvvida la scelta di a qualche autorevole esponente
Del partito che ha aperto credito a quel disegno di legge creandoci enormi difficoltà anche di credibilità
Perché quel disegno di legge e invece io credo molto lontano dalla nostra l'idea di università e i principi per richiamato prima guardate questo è un punto importante non non possono non associarsi a una riflessione sull'università Dimas sull'istruzione di massa che sono certo un segno importante
Della modernità io qui lo cito come titolo ma noi non possiamo esimerci da una riflessione su che cosa significa nell'età della crisi un'istruzione di massa
Perché io sono stanca di quel luogo comune che associa all'università e la squadra di massa allo scadimento della qualità dei livelli di apprendimento e dell'offerta formativa
Ma sono soprattutto impressionata da un dato di cui non ho sentito parlare anche tra di noi
E cioè del fatto che già adesso l'università non è più di massa ma è soltanto per i ceti più abbienti per il sessanta per cento dei giovani e negli ultimi quattro anni noi abbiamo perso un numero impressionante
Di matricole cioè stiamo andando contromano
La Cina e Brasile investe di sapere noi sempre meno ed è questo guardate questo Governo è contento
Perché significa meno sapere per tutti e meno necessità di investimento ma noi non possiamo essere contenti noi dobbiamo metterlo nelle priorità anche questa discussione
Noi abbiamo dato un giudizio molto negativo sul disegno di legge Gelmini
Perché si scambia scambia confonde il principio dell'autonomia fondata sulla responsabilità
Che naturalmente va di pari passo con la valutazione e la confonde invece con un iper norma attivismo che ancora basato sul controllo dei processi noi invece dobbiamo immettere
Grandi dose di valutazione questa è la chiave di volta
Perché non ci piace perché confonde ancora per essere molto centralista confonde ancora la possibilità
Diffusione degli atenei con un altro principio che è quella dell'integrazione con le politiche territoriali
Con le politiche di decentramento quello che noi dobbiamo fare
è fare integrare le autonomia l'autonomia diversità e delle autonomie scolastiche le autonomie territoriali solo così diventiamo credibili nell'offerta formativa razionali nell'offerta formativa
Non ci piace perché per quanto riguarda il diritto allo studio è una presa in giro dobbiamo dirlo chiaramente il bando per il merito è una un nome
E non è autorizzato
Due minuti simulato e di risorse e vuota di contenuti e io credo che sia offensivo nei confronti degli svedesi gente degli studenti e soprattutto degli studenti privi di merito
Io operate o ho discusso in queste settimane
Molto su qualcosa non ci piace di questa riforme quindi rinvii o ad altre cose che ho detto in altri contesti ma certo non può non ci piace questo fammelo dire Marina perché
Non è la risposta di nuove politica concorsuali la risposta alla dignità della professione del docente universitario dobbiamo essere innovativi anche questo perché
Il professore esitare a una carriera che si sviluppa lungo tutto l'arco della vita che deve deve essere costantemente valutata
Come adesso ci insegnano invece le giuste richieste dei ricercatori precari e no io vi Chieti chiedo un minuto penso di avere un'anima
Perché guardate e bisogna anche che ci diciamo un po'a ci diamo dei compiti di riflessione futura questa lunga interlocuzione di questi mesi con delle componenti
Dell'università agli studenti da una parte ricercatori precari e no nei docenti ci hanno posto di fronte a delle contraddizioni o meglio
Ha delle come dire delle richieste che annoia i nostri valori di riferimento possono apparire contraddittoria ma nella società della crisi invece sono lì e chiedono a noi di essere sciolte ve ne faccio una ve ne potrei fare molto ma ve ne faccio una a proposito di ieri abbiamo parlato di precariato ora guardarti
Ci sono i precari della ricerca che hanno chiesto e hanno scritto nel loro documento di poter restare precari a vita nella impossibilità di entrare nell'università ci chiedono di restare precaria vittoria è possibile che noi non affrontiamo
Questo tema guardate che ci pone perché ci mette incontri in contraddizione con tutti i nostri ideali di riferimento e guardate che non è neanche più lo scenario che diceva Magatti ieri
Le classi subalterni o popolari non hanno capito che cosa succederà alle loro spalle non si sono mobilitati questi si stanno mobilitando perché da mesi sono in agitazione in discussione
E in Assemblea e adesso noi non possiamo far finta di non avere capito la loro richieste a noi tocca allora
L'elaborazione
Di carattere politico che tenga insieme naturalmente la loro
Esigenza
Di valorizzare il merito perché abbiamo bravissimi ricercatori precari la richiesta di una flessibilità assicura cioè densa di tutte le sociali e la necessità del paese di accrescere il numero dei ricercatori perché noi siamo
Fanalino di coda anche in questo insomma annoia ad Area Democratica in particolare
Spetta una proposta politica che non deroga e che non deroghi dai nostri principi ispiratore dei nostri ideale che conduca il Paese fuori dalla crisi e soprattutto fuori
Da quello scritto sì sfibra mento etico che è caratteristico di questo di questi tempi grazie grazie Manuela
La parola ad Andrea Ferrazzi
Segue Deborah Serra Chiani
Ma in questo brevissimo intervento voglio toccare un punto fondamentalmente che è già stato segnalare quanto per quel microfono tenuto nel ritenere un po'
Queste incollato l'impiego
Io ho la sensazione
C'è un libro che è uscito
Ormai da un po'di tempo può essere trasformato in un film di un certo successo
Che si intitola non è un paese per vecchi
Parafrasando la nave dire che il nostro è un Paese per le vecchie
Ho studiato con grande attenzione
E su questa frase c'è una riflessione che noi dobbiamo fare che è il senso della politica della nostra azione politica oggi in particolare di questa area politica
Io ho letto con attenzione questo ultimo mese due rapporti molto interessanti il primo è l'accordo del Ministero dell'economia che va a studiare su dati comparati a livello internazionale
Come si sviluppa la politica familiare nel nostro Paese
è un altro invece ancora più recente dato se
Sull'investimento nel tema della formazione dell'università della ricerca
Si evince con plastica evidenza
Che dopo anni di chiacchiere spesso ideologiche sulla famiglia
Il nostro Paese è un investimento sul pieghe assolutamente al più basso a livello internazionale o quasi e si evince con altrettanta pratiche evidenza che l'investimento nel campo della formazione dell'istruzione generica sempre sul piede al di là di da andare a vedere qual è la costruzione del dato della spesa è bassissimo
Dallo studio che noi abbiamo
Del bilancio dello Stato le grandi quote della spesa sono orientate
A tutelare i diritti di chi viaggia
E tutti i nuovi diritti di un mondo che è in costante trasformazioni ce li siamo dimenticati i venti trenta quarantenni stanno vivendo il sistema di precarietà inimmaginabile
Conto tale assenza di intervento da parte delle politiche attive di sviluppo allora è questo il tema centrale che ne dobbiamo affrontare
La politica è dire certamente ad ognuno di noi che nessuno verrà lasciato solo perché questo è il compito fondamentale e costitutivo dell'azione politica ma è anche di costruire la possibilità di sviluppo per il nostro Paese
Un paese che si sta dimenticando di valorizzare le giovani generazioni il talento
Le capacità il merito è un Paese che sta assolutamente distruggendo
Ma attenzione questo non è un discorso pietistico solidaristico nei confronti singole persone magari in difficoltà
Ma è un discorso di razionalità politica che la bile pubblica deve fare perché se non lo fa la Repubblica per il suo fine interesse diciamo appunto istituzionale chi lo può fare
La nostra idea democratica ha esattamente questo fine questo compito anche nella scuola diciamocelo pure anche nostro partito è stato altamente conservatore in questi anni
Ne stiamo scontando perché siamo di fronte per esempio delle posizioni che sono
Di un taglio inenarrabile nel campo della scuola eppure la maggioranza dell'opinione pubblica e quasi d'accordo con questo che sta avvenendo
Perché quando noi abbiamo avuto il Puccini in mano quando non è la fine degli anni Novanta potevamo fare quelle riforme strutturale di sistema non l'abbiamo fatto
Perché abbiamo premesso che le corporazioni che ci sono in ogni modo e anche nel mondo della scuola bloccasse no ogni tentativo di sviluppo riformista
E adesso lo stiamo costruendo una cultura
Per cui l'italiano medio dice si faccia qualsiasi cosa purché si faccia
Allora il coraggio riformista deve essere un coraggio proprio nostro è questa aria politiche io partecipo a questa area politica a questa area culturale pre-politica perché mi appassiona questo
C'è la mia passione il coraggio di affrontare anche delle scelte non comode perché classe dirigente vuol dire la capacità anche di guidare i processi
Non solo politica assoggettata al mito della tecnica che mette a punto
Puntella lo sviluppo economico finanziario e poi sparisce dalla scena ma anche un minimo di capacità di leggere gli scenari e di costruire futuri condivisi
Almeno un minimo anche questo non dico alla politica che educano ma almeno una politica e costruisce collettivamente degli scenari di persegue
Il senso nostro credo sia questo è quello che è assolutamente necessario vedo vado alla conclusione
Che questa area anche qui si trova molto opportunamente diventerà un enzima nei nostri territori
Cedimenti in altri territori nei nostri territori si vive lo spaesamento
Manca il contesto e manca il testo
Si è spaesati e certamente la frantumazione in corso di quella dell'Area democratica è una imbecillità da questo punto di vista
Perché nel momento dello spaesamento tuteli costruire aggregazioni
Non suddivisioni che poi pagano tutti soprattutto chi le ha create evidentemente
Allora noi dobbiamo ricostruire reti di relazioni e dissenso le reti di relazioni dissenso politicamente e culturalmente le crei animando il territorio e rianimiamo non tanto andando a fare l'organizzazione del partito anche
Perché anche lì bisogna governare i processi ma diventando coloro che nel territorio propongono approfondimenti culturali reali
Questo dobbiamo fare la gente la richiamiamo non solo con il tesseramento ma se dietro il tesseramento facciamo leggere
Che c'è un Progetto che ci sono delle idee
E c'è l'occasione di discutere inizia una speranza che si può quelli mettere nelle loro mani
Questa nostra missione chi più di noi può fare questa cosa qui
Per le nostre storie anche di mescolamento culturale e politico e chiudo dicendo questo ognuno di noi ha costituito il Partito Democratico provenendo dalle sue origini
Ora io la mia origine
La mia nella fattispecie da Azione Cattolica cultura c'è un cattolicesimo democratico in senso proprio eccetera io della mia origine sono orgogliosi stimo
Ma il senso del Partito Democratico non è
Ripercorrere le comunità di origine ma di costruire insieme la comunità di destino
è questo che dobbiamo fare
L'idea delle rimescolamento
Dei costruire progetti politici di una realtà che è totalmente cambiata il senso della nostra azione ed acqua dobbiamo partire
La presenza nostra dei territori è fondamentale ovviamente deve essere a Presidenza concordata tra
Il grande leader nazionali e quelli territoriali è un tessuto che va ricostruito e dobbiamo farlo insieme la
Grazie Andrea la parola a Deborah serra Chiani segue Zanda
Lui era alto ma io
Ti capisco ma c'è la solita mozione d'ordine se si potessero fare i parchi commisurati alla media dell'altezza almeno delle donne sarebbe
Va be
No io parto
Parto da un esempio perché credo che sia molto calzante qualche giorno fa
Il Presidente della Provincia di Udine che nella mia regione anche segretario regionale della lega Nord che oggi è sul Corriere della Sera ma che noi ricordiamo quotidianamente anche per altri interventi
A fronte di una operazione delle forze dell'ordine importante che in Friuli Venezia Giulia in particolare la città di Udine ha portato all'arresto di
Una
Un gruppo di marocchini che erano dediti allo spaccio ed uso di sostanze stupefacenti
Oltre che naturalmente dare il plauso alle Forze dell'ordine ci mancherebbe aggiunto la frase
Bisogna rimandarli tutti a casa per evitare che questo virus letale contagi la popolazione friulana sana
Ora voi capite che
Il punto non è
Fare un'azione di polizia di questo tipo così forte con il rispetto delle regole eccetera ma il punto è tollerare che si facciano anche dichiarazioni di questo tipo che vanno ad incidere fortemente sulla coesione sociale di una comunità che ha
Come spirito originale forte quello della generosità e dell'accoglienza
Il PD friulana reagito a tutte le
A tutti i livelli istituzionali
Gruppo provinciale al Segretario regionale segretario provinciale ma il punto vero
è che la maggioranza dei cittadini di Udine del Friuli-Venezia Giulia e sono d'accordo con il Presidente della Regione della della Provincia di Udine cioè concordano con il fatto che c'è un virus che rischia di
In qualche modo contaminare
Perché perché l'idea che noi abbiamo cercato di lanciare le nostre risposte risposte forti spingono sull'integrazione sul rispetto delle regole sulla necessità comunque di integrare di mandare sì
Di di usare la forza nei confronti di quelle persone che delinquono ma di non trattarli tutti allo stesso modo è comunque un'idea minoritaria che non è un'idea minoritaria soltanto del Partito Democratico è un'idea minoritaria di tutta la sinistra europea e quello che sta succedendo
In questo momento in paesi civili
Altri Tiberi come ad esempio la Svezia credo che sia
Un tema sul quale dobbiamo confrontarci e confrontarci con forza perché in questa idea minoritaria in questa nostra debolezza debolezza che anche
Quella del Partito Democratico
Noi abbiamo
E lo ha ribadito anche
Anche Dario
Ci siamo appellati i nostri valori
Ed è giusto che sia così io credo anzi
Che nelle risposte che diamo dobbiamo marcare la differenza tra il centrodestra e centrosinistra altrimenti sarebbe difficile capire alcune delle risposte che abbiamo
Ma l'appello dei valori
Non può essere il limite per farci
Per aiutare tutti tutti noi a riconoscere quei valori
Cerco la sintesi non mi aiuterà però cercherò di
Chiarire qual è
Il mio pensiero allora siamo
Abbiamo un'idea minoritaria per superare questa questa nostra
Idea minoritaria abbiamo
Fatto appello i nostri valori
Ma nel momento in cui poi cerchiamo di calare quelli nostri valori nelle risposte
Concrete diamo delle risposte tecnica che confondono la destra con la sinistra
Questa confusione nelle risposte tecniche io torno a fare un esempio
Se dobbiamo marcare la differenza tra il centrodestra centrosinistra io sono convinta che questa sia la soluzione quando dà quelle risposte tecniche ad esempio affrontando un tema così delicato e importante come quello dell'immigrazione
Non riesco a comprendere perché
Bisogna fare riferimento necessariamente alle risposte che sono state date da alcuni grandi Governi conservatori europei
E dimenticare per esempio un passaggio fondamentale che fu quello del
Governo Prodi e in particolare del ministro Amato che parlo del contratto di integrazione che è esattamente
Lo strumento attraverso il quale si potrebbe ottenere un processo di integrazione
E anche un processo di acquisizione del sistema dell'immigrazione senza parlare di punti e di immigrazione selettiva
Ma nel momento in cui parliamo di immigrazione selettiva di punteggio per ottenere l'integrazione la cittadinanza la residenza lunga ci confondiamo con gli altri
E se ci confondiamo con gli altri le nostre risposte per quanto
Accettabili non sono credibili
Perché non riusciamo a marcare più quella differenza che ci rafforzano i valori ma non ci rafforza nelle risposte tecniche
Questo accade anche nel lavoro il punto non è accettare la sfida di Marchionne il punto essere quella politica che ci permette di pensare a quella sfida come una sfida civile
Il problema è che in questo Paese mancano le regole per accettare la sfida di Marchionne noi ancora facciamo relazioni industriali e relazioni sindacali sulla base di regole che risalgono al mille novecentonovantatré quando i sindacati era uniti
Quando si pensava che la contrattazione territoriale sarebbe stato il futuro
Invece noi siamo quel Paese che abbiamo pensato e distretti industriali
Ma che non abbiamo mai dato corso alla contrattazione territoriale e allora per accettare la sfida di Marchionne dobbiamo prima di tutto accettare la sfida della politica e questa politica deve tornare a dare le regole al sindacato deve tornare a dare la regola
Attuativa a quegli impegni che ci siamo assunti nella Costituzione tra i quali non abbiamo più dato seguito allora sì saremmo in grado
Di dare risposte anche sul lavoro e la sposta non sarà scegliere un sindacato piuttosto che un altro scegliere una sfida piuttosto che un'alta ma la risposta sarà dare di nuovo cultura la rappresentanza sindacale in questo Paese
Perché ricordo a noi tutti
Che pensiamo solo alle grandi aziende ma c'è un'infinità di piccole aziende dove neppure il sindacato esiste dove neppure il lavoratore ha coscienza di quali sono i propri diritti e di quali sono
I doveri che tutti i giorni di vengono chiesti e non siamo stati in grado di tutelare non siamo ancora in grado di tutelare tutta una serie di persone
Che guarda al lavoro ma che il lavoro non ce la
O c'è la in una condizione tale che parlare di sindacati e dei diritti è davvero una presa in giro
E allora cerco di limitarmi la provocazione ieri abbiamo parlato degli invisibili
E abbiamo individuato questi utili invisibili in persone che sono i margini naturalmente in situazioni di difficoltà occulto apprezzato l'intervento della Boldrini
Ma la mia provocazione
Perché non riusciamo a parlare per gli invisibili che sono quelle questione a cui il Partito Democratico assolutamente non riesce più a parlare che sono probabilmente una buona parte di quel quarantuno per cento che oggi dice che se domani si va a votare non andrà a votare
Perché questa è la vera
è la vera sfida
E guardate che in quel quarantuno per cento sta aumentando il numero dei giovani laureati
è un dato che in pochi hanno colto ma significa che c'è una parte di di cittadinanza quell'attiva quella che si preparava anche culturalmente ad affrontare le sfide che sta decidendo ormai
Che quelle sfide non interessano più
Io credo che l'obiettivo che deve darsi Area democratica anche perché ho la convinzione che in quel quarantuno per cento ci sono molti di quelli che guardavano al Partito Democratico come la sfida per il cambiamento del Paese che non ci guardano più quello stesso interesse di prima
Area democratica deve porsi quell'obiettivo però dobbiamo tornare
A parlare il normale ad un Paese che deve
Tornare ad essere normale e io credo che in alcuni casi proprio non ce la facciamo ho fatto l'esempio dell'immigrazione
Ho detto qualcosa sulla
Sulla
Questione del lavoro
Toccherei anche il tema dei giovani parlare normale giovani significa cercare non di dare tutte le risposte quando neppure conosciamo le domande ma cercare di ascoltarli nel darvi delle risposte concrete semplici che possono essere quelli che
Mi permettono anche non so
Non parliamo più di Erasmus obbligatorio non parliamo più di dargli la possibilità di andare all'estero e di darsi una preparazione una competitività maggiore perché questi giovani italiani
Ormai hanno una competitività europea che tra le più basse e non se la vedono più con lo svedese con lo spagnolo se la vedono come rumeno
E allora se qualcun altro gli dice la soluzione sarà mandare a casa i rumeni anche comunitari non dovremmo essere in grado di rendere competitivi giovani italiani perché non abbiano paura né degli uni e degli altri
E questa competitività non la stiamo creando nella scuola lo ricordava Francesca prima non lo stiamo facendo nell'università
Ma credo che non lo stiamo facendo neanche nelle risposte che in qualche modo ci vengono chieste e che proprio a quei giovani dobbiamo spiegare dobbiamo spiegare ad esempio perché ieri abbiamo parlato di un'alleanza che guarda anche al centro
Dobbiamo spiegarglielo
Dobbiamo spiegarglielo con grande convinzione io devo capirlo dovessero onesta perché se avessi ascoltato Dario quando ha parlato nella relazione mi scuso non c'ero perché sono arrivata soltanto ieri
Probabilmente mi sarebbe preso un momento di sbandamento
E allora qual è la spiegazione che mi sono data e sono
Credo convinta che debba essere
Uno degli obiettivi di Area democratica quella di dare proprio questa spiegazione mi sono data la spiegazione che
Siamo in una situazione di emergenza
Torno al Presidente della Provincia di Udine
Due giorni fa
In una sala gremita più o meno come questa fatta di operatori che si occupano di disabilità ha detto che bisogna tornare a pensare
A delle classi differenziali perché i disabili non possono più essere nelle stesse classi con i normodotati perché i normodotati di questo subiscono naturalmente conseguenze negative
Se
Un politico a prescindere dalla forza politica a cui appartiene
Arriva a far proprie senza i propri ipocrisia e come dice lui affermazioni del genere al calar le nella convinzione comune siamo davvero in una situazione di emergenza
E se siamo in una situazione di emergenza come questa che non è soltanto un'emergenza democratica delle istituzioni che molti non capiscono seppure c'è
Ma è un'emergenza culturale sociale e civile c'è un'emergenza culturale sociale e civile io ci sto a dalle armi anche con il centro
Perché se il punto è
Impedire
Che come dire il racconto che daremo dell'Italia sarà quello affidato a quelle forze politiche lì
Allora il Partito Democratico e deve avere la forza di fare quel perno importante per cui raccoglie le sensibilità che sono alla propria sinistra ma la stessa capacità di parlare al centro di rafforzare
Una opposizione
Che deve avere il compito alto di cambiare cultura culturalmente e socialmente il Paese e allora anche le nostre risposte tecniche avranno
Come dire in senso
Ma per dare un senso a quelle risposte tecniche né dobbiamo chiarirci su qual è l'idea del Paese alla quale stiamo guardando perché guardate che il problema del PD non è che non ha contenuti neppure troppi di contenuti
Il problema del PD e che non riesce a inserire quei contenuti in un'idea del Paese che sia credibile accettabile dalla maggioranza degli italiani
E allora il primo passaggio è
Smettiamola di cadere nell'equivoco per cui il Partito Democratico è il
Compromesso permanente tra due storie diverse
O è una storia nuova
Di cui tutti ci facciamo carico
Prima di tutto Area democratica oppure il fallimento sarà proprio quello di non essere riusciti a dare quell'idea di Italia convincente credibile per la maggioranza distinte
Solo una parola
Sul rinnovamento c'è un termine che non userò nemmeno perché a me proprio non piace
Però
Io credo che sia assolutamente necessaria assolutamente necessario cerchia del Paese
Che ci sia la sensibilità
La generosità
Di una classe dirigente dirigente che ha esperienza
Di preparare crescere e lasciare al Paese una classe dirigente nuova che quell'esperienza vuole farsi
Perché io credo che si possa
Affrontare il futuro soprattutto se si affida a quel futuro
A chi non ha paura del passato perché quel passato magari neppure la conosciuti
Per fare questo ci vuole grande responsabilità da parte di quella classe dirigenza di classe dirigente ed esperienza grande responsabilità un progetto chiaro un programma delle idee concrete su come cambiare il Paese da parte di quella nuova classe dirigente che è pronta a farsi carico di quella responsabilità in un Paese che non fanno nulla
Perché questo avvenga in un Paese in cui
Anche gli apprendisti
Noi ricerchiamo con esperienza
E allora voi capite che abbiamo un problema
Culturale
Rispetta le esperienze rispetto alle nuove generazioni rispetto alla responsabilità che queste persone devono darci quindi non credo
Che la soluzione sia
Mandare a casa tutti ma che sia la soluzione sia dare la possibilità a chi viene dopo di noi di essere più preparato migliore più competente più meritevoli di quelli che ci sono adesso
Grazie
Grazie a voi
La parola a Luigi Zanda
Segue Davide Sassoli
Grazie grazie io
Io vorrei cominciare
Con un debito che credo
Abbiamo tutti cioè di una parola
Di gratitudine
Per come
Il Presidente della Repubblica sta svolgendo il suo ruolo di garanzia
Credo
Chiedo che questo però non gliela dobbiamo
E nel ringraziarlo dobbiamo anche sottolineare quella
Quello che è una l'aspetto forse più rilevante dell'anomalia italiana
E cioè che la garanzia sul rispetto del
Costituzione
Non vada
A proteggerci da forze antisistema ma vada proteggerci dai tentativi i Governo e maggioranza di toccare la Costituzione
Questa e
Il cuore dell'anomalia italiana
Dell'U.L.S.S. degli ultimi tempi
Questa mattina vorrei
Dire poche cose su due
Questioni
Sulla crisi
Del Paese
Su alcuni aspetti perché sia il Paese e qualcosa sul nostro partito
Sul partito partirei
Non posso dopo mi scuso anch'io non non ero qui venerdì non ho sentito
La relazione di Dario ma ero qui ieri parto quindi da ieri
E da ieri parto dal
Da un punto che ha toccato Antonello Soro
E poi ripreso Franco Marini ed è un punto di in cui
Non solo tutti noi siamo molto sensibili ma qui c'è una
Grandissima sensibilità anche generale e quelle sono sensibile anche i nostri elettori
Per quando
Mi riferisco a quando
Solo ha detto noi
In fondo dovremo
Continuare a coltivare un rapporto politico e personale con chi ha
Firmato il documento dei settantacinque Franco Marini
Già risposto ricordando
Che siete qui noi stiamo insieme
Ci sarà anche
Un motivo ed ha parlato anche secondo me
Correttamente
Di corrente
Per
Marine sono hanno affrontato il tema centrale il tema
Della nostra forma di partito del modo con cui noi stiamo insieme
Che è una questione
Centrale
Quando noi
Siamo nati quando è nato il Partito Democratico noi abbiamo pensato
Che fosse quello che serviva all'Italia
Che serve a governare l'Italia che perché all'Italia in questi anni serve un grande partito riformista e naturalmente è un grande partito unitaria
Serve per governare il Paese
Serve
Per battere Berlusconi
Avevamo l'idea di fare un vero partito
L'ha detto anche Franceschini bene l'ha detto più volte
Solo un grande partito riformista
Come il PD può battere Berlusconi
Non esiste in Italia altra possibilità di far vincere le forze del
L'innovazione se non
Il Partito Democratico ma quando è nato il PD molti di noi
Io penso
Abbiano preso
Un abbaglio credo ci sia stato un errore
Consistente di valutazione
In molti di noi hanno pensato
Che fosse sufficiente
Un'Assemblea
Un voto primario
Un bel discorso di Veltroni all'indotto per poter dire che il Partito Democratico era costruito era fatto
Non è così
Marini l'ha detto ieri l'ha detto chiaramente
La costruzione di un grande partito democratico che viene da esperienze
Antiche di colture
Robuste è un lavoro lungo un lavoro molto lungo
Ed abbiamo
Davanti ancora molti anni
Di lavoro per arrivare al risultato
Ma come lo dobbiamo costruire in che modo noi dobbiamo stare insieme guardate
Nella storia della Repubblica
Ci sono stati due grandi partiti
Popolari
Di massa la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista Italiano
Non sarebbero mai esistiti
Non avrebbero mai raggiunto la forza che hanno raggiunto non avrebbero mai raggiunto Lapresa sulla società italiana se non fossero stati capaci di tenere insieme
Più idee
Più culture
Più diversità se non fossero stati organizzati chiamateli come volete in correnti in componenti
Ma comunque in pezzi di partito
Con un pensiero collegato a pezzi della società se non fossero stati capaci
Di accettare le diversi le diversità al loro interno
E io penso che senza questo pluralismo bastoni interno
Anche la Democrazia Cristiana ed anche il Partito Comunista Italiano rapidamente si sarebbero ridotti a quei pur nobilissimi piccoli partiti di opinione ce li Italia avuto partiti piccoli importanti in che hanno avuto un ruolo nella democrazia per il progresso del Paese ma che da soli mai sarebbero stati in grado di governare l'Italia
Ora
C'è un punto ed è per questo che ho ricordato ieri Surrey Marie c'è un punto nessun leader
Della DC o del PC avrebbe mai permesso
Che il suo dissenso venisse interpretato
Come un'anticamera
Per l'uscita dal partito
Se un giornale in quegli anni avesse mai scritto solo alla lontana
Che
Un'opinione di un dirigente
Di quei partiti
Forse l'anticamera della sua uscita
Si sarebbero indignati
Nell'Italia repubblicana e
Nei grandi partiti
Anche le frange più estreme
Anche quelle che si opponevano da posizioni
Fortemente minoritarie alla maggioranza del partito
Possedevano un grande orgoglio di partito
E volevano la forza del partito io credo
Che esista una regola di lealtà politica
Che deve
Porre un limite
Ad ogni contrapposizione
Interna
Ad ogni dialettica interna il limite
è che noi dobbiamo poterci guardare in faccia sapendo non solo chi siamo oggi nello stesso partito ma essendo certi che lo saremo anche domani
E adesso
Permettetemi due parole sulla crisi italiana
Partendo da una
Considerazione da una punta di invidia
Da una punta di invidia nei confronti
Di come la Gran Bretagna
Affrontato con un Governo conservatore la sua crisi
La punta di invidia
E di
Leggere che
Forse alla manovra più pesante più ambiziosa che la Gran Bretagna abbia
Affrontato dal primo dopoguerra
Con una stretta
Violentissima sulla spesa pubblica salva
La scuola
L'università e la ricerca
L'invidia e per un paese che in questo modo guarda al suo futuro
E l'invidia e
Rispetto all'Italia dove i primi tagli sono stati nella scuola
Nell'università e la ricerca scientifica
Qualcuno poco fa ha detto che da molto tempo che noi parliamo del
Fine di Berlusconi
Io non ne parlo da molto tempo però debbo dirvi
Che
Oggi
Forse
Berlusconi non è finito ma certamente siamo entrati nella sua fase finale ed è giusto come è stato ricordato stare attenti
Perché in tutti i regimi le fasi finali sono quelle che
Danno più sorprese e più sorprese negative
La rovina di Berlusconi nasce da molti
A molte origini ovviamente la principale origine politica
Ed è il fallimento del Governo un Governo che in una praticamente combinato nulla non ha mai saputo scegliere
Aveva due anni fa una maggioranza larghissima ed ora è una maggioranza che sta si sta sgretolando operate si sta sgretolando molto al di là del visibile
Allontanamento dei finiani
Ieri era già da ieri avete detto
Molto sulla crisi dell'Italia
E su come
Il berlusconismo la determinato io vorrei
Dire
Poche cose su due punti di crisi che non sono stati toccati sono stati solo sfiorati ma che mi sembra molto importanti uno e la crisi dello Stato
E durante la nostra emarginazione internazionale
Quella dell'Italia è stata nel mondo sempre una media potenza
Ma
è sempre stata rispettata
Ed ha avuto anche
Prestigio
Oggi noi ci troviamo davanti
A un
Condizione diversa per la prima volta
Le cancellerie
Non viali
Hanno
Ragione
Mettere in dubbio l'affidabilità del Governo italiano e la prima volta
Che succede
Nella storia della Repubblica italiano
E di rispetto che ci spetta
Per i morti
E il sacrificio
E lo sforzo alla nostra presenza nelle missioni internazionali di pace
E mortificato quotidianamente
Dai comportamenti del Governo
Le cancellerie del mondo non accettano che venga più risate praticata
La politica del cucù
Non accettano che i vertici internazionali vengano
Interrotti da gestacci o dai racconti di storielle
Non accettano
Il bacio dalla mano di Gheddafi
Non accettano che venga messa
A rischio la politica energetica europea per un'amicizia personale di cui non si conoscono i contenuti
Con il presidente e tutti
Eliminò leggo compiacere i resoconti parlamentari nei quali
Si può leggere di un nostro Presidente del Consiglio
Che essi auto attribuisce
Meriti personali per la soluzione delle maggiori crisi militari finanziarie
Addirittura nucleari
Non è mai
Accaduto non è mai accaduto nella storia recente del pianeta
Che un Capo di Governo di un Paese democratico abbia avuto
Atteggiamenti
In politica estera
Di
Simile
Vanità e autocompiacimento ed io fatico perché doppietta picchiate anche voi
A distinguere
Quale sia la politica estera del Paese
Dalle iniziative personali e dagli interessi personali del Presidente del Consiglio che non è mai voluto venire in Parlamento a spiegare a illustrare le ragioni delle sue strategie
Ieri da
D'Antoni ci ha chiesto di dare una prospettiva questa è una prospettiva
Questa è una prospettiva la prospettiva di restituire
Affidabilità
Alla politica estera italiana questa credo che sia un dovere per il Partito Democratico
Io la seconda questione poi chiudo sulla crisi
E la questione pensioni più difficile da definire ed è la questione della crisi dello Stato
Io vedo non so se
Ve ne accorgete anche voi che ricade davanti a una
Spappolamento dello Stato dello Stato apparato dello Stato-comunità
E dello Stato ordinamento
Della crisi dello Stato se ne parla poco perché sembra un argomento accademie
Un argomento da aule universitarie
Ma io credo invece che
E la crisi dello Stato sarà l'eredità più velenosa del berlusconismo e sarà il compito più duro
Per il dopo Berlusconi
Noi non abbiamo mai avuto l'Italia ha una grande cultura dello Stato ma mai nella nostra storia
L'organizzazione pubblica è stata così mortificata quanto lo M
Lo è stata in questi anni e lo è stata mortificata a livelli alti e a livelli bassi
A livelli alti
Lo vedete tutti e non mi ci soffermo l'espropriazione del Parlamento la parte del Governo
La mortificazione delle autorità costituzionale di garanzia l'espropriazione dei cittadini con la legge elettorale
Il lo spaventoso uso di uno spoil system è politico a tutti i livelli
Della pubblica amministrazione e l'omologazione forzata dell'informazione televisiva
Ma questa è la parte più strutturale della crisi dello Stato che richiederà naturalmente una grande fatica di ricomposizione ma c'è qualcosa di più
Insinuante
E di meno visibile a cui
Ha dato una grande attenzione Gustavo Zagrebelsky che forse qualcuno di voi
Avrà potuto leggere
Dalle sue parole
E invisibile accanto allo smantellamento dello Stato istituzione
Una emergere di sistemi di relazione paralleli
Impalpabili e spesso
Mimetizzati
Perché intorno al berlusconismo
Ai suoi giri
Sta crescendo
Un
Implicato
Reticolo di interessi di piccole cerchia di persone di clan di gruppi di potere
Che spesso però nella riservatezza
Che offrono servizi in cambio di
Favori
Che fanno
Tutto questo senza apparire e di cui ogni tanto noi vediamo delle
Finestre che si illuminano per inchieste di giornali o per inchieste della magistratura
Guardi io non sto parlando
Della cosiddetta P tre o di altre Pippo altro
Ma le considero definizione a cavallo tra
Giornalistico e e giudiziario
Sto parlando di un vasto sottoposto che è cresciuto nel clima politico del berlusconismo
Perché all'ombra
Del potere
Di governo e maggioranza
Ha diffuso
Nel Paese
Un clima
Di so combiniamo gli affari
Costruiamo le carriere proteggiamo ci null'altro proteggiamo chi deve essere protetto e proteggiamo a chi non deve essere protetto e un sistema nel quale la forma rimane democratica ma la sostanza
Non è più democratica
Un nuovo regime
è un nuovo regime che controlla
Parlamento
Governo
Media
Pezzi grossi dell'economia e dell'industria al quale rimane fuori la magistratura ed è questo uno dei motivi di tanta attenzione
Nei confronti della magistratura
Io penso che questa sia un'altra compito ci attende il Partito Democratico e quello di
Risanare
Il costume nazionale
Risanare questo costume nazionale
Da questa deriva negativa e naturalmente
Per farlo rafforzare e ricostruire
La struttura dello Stato grazie
Grazie Luigi una parola a Davide Sassoli segue Pier Luigi Castagnetti
Mi è andata via la voce chiedo scusa
Sarò breve
Ci tengo a ringraziare
Marina Francesca Anna Maria anche per la pazienza loro si sono sentiti tutti gli interventi in questi giorni
Le ringraziamo
Venerdì venendo qui a Cortona ad ascoltare
Dario Franceschini che ci parlava di welfare universale
Di mettere in pratica
Le grandi idee della nostra Costituzione per mettere al riparo la nostra economia per ridare il senso
Allo stato sociale
In macchina leggevo
L'editoriale del Corriere della Sera
Che invitava
Il Governo e la politica
A prendere esempio da quello che sta facendo il Primo ministro britannico
Veniva preso come un grande esempio
Il taglio di cinquecento mila posti nella pubblica amministrazione e diceva il Corriere della Sera
Beati loro che hanno tanto coraggio
Io
Per fortuna son venuto qui
In questi giorni abbiamo
Rimesso
Apposto alcuni concetti
Perché
Io
Prima di tagliare
Voglio credere che dietro quei numeri ci sono persone famiglie
Fratelli sorelle figli
Io non sono andato
Alla manifestazione della figlia ombra credo che un certo radicalismo non sia la risposta alle domande
Dell'era Marchionne
Ma se
Il patronato italiano invita la politica i dissidi alla politica
A pensare che le soluzioni siano nel mettere ancora di più in difficoltà persone famiglia e comunità beh io la prossima volta ci andrò alla manifestazione della FIOM perché lì ci sono le nostre sorelle i nostri fratelli
I nostri figli
Abbiamo già tagliato
Signora Marcegaglia
E probabilmente questo Governo in
Porrà altri tagli nel nei prossimi mesi
Ma quando arriverà lo sviluppo
Quando arriverà il lavoro
Nella era Marchionne ci vengono poste domande molto serie
Come difendere le aziende come fare in modo che non vadano via che non dislocati no
Come affrontare i rischi
E le sfide della globalizzazione
Son domande importanti
Tutti i Paesi si interrogano con queste domande
Le aziende signora Marcegaglia sono un bene comune dei nostri territori
Sono un bene pubblico per i nostri territori il nostro Paese non può permettersi che quelle aziende vadano via
Dobbiamo tenere
E allora
Un grande partito cosa deve fare innanzitutto
Io credo
Che sia inconcepibile rispetto alla situazione sociale del Paese a un ceto medio impoverito a questa massa di precari che non hanno futuro
Bene signori del sindacato rimettete intorno a un tavolo rimettete agli a parlare
Rimettete lì a discutere del futuro del Paese io lo dico da capo della delegazione del Partito Democratico a Bruxelles volete è un campo neutro venite a Bruxelles confrontatevi Camusso Epifani Bonanni
Angeletti venite a Bruxelles
Venite a confrontarmi sulle questioni
A vedere
Cosa fare come fari
Invitiamo noi
Invitiamo noi ad esempio a discutere di un tema perché se è vero che le imprese non dobbiamo tenerle nei nostri territori bene allora perché non pensare riusare la leva fiscale
Per coloro che sono più esposti a verso la globalizzazione sarebbe dividerci no sarebbe difendere la impresa i territori editore difendere il lavoro
Può essere una buona idea discutiamone approfondiamoli
Usare la fiscalità per fare in modo
Che ci siano le risposte
Di un investimento sull'industria che continui in Italia per il nostro Paese a scommettere in un mondo globalizzato
Discutiamone confrontiamoci forse abbiamo qualche mese prima che
Scopi la crisi vera e dobbiamo prepararci
Perché è scritto in cielo che il ciclo di Berlusconi stia finendo ma dobbiamo
Prepararci e dobbiamo fare in modo dimetterci alla guida di avere idee
Non alla guida di una maggioranza silenziosa perché in questo Paese credo che sia poco silenziosa è molto incazzata
Io penso
Che qui a Cortona siano venute grandi idee invito anch'io a
Coltivarle a fare in modo
Che ci siano ancora appuntamenti perché dobbiamo
Prepararci dobbiamo fare in modo
Di essere attrezzati
Caro Corriere della Sera
Non tutto può essere legato al PD
Non tutto può essere legato al PIL perché non tutta la nostra vita legata solo a quelli indicatori e guardate che quello che sta succedendo in Francia seguiamolo Bay
Perché lì il Paese
è paralizzato
E se hanno andate a vedere non è paralizzato soltanto perché si cerca
Di innalzare di due anni l'età pensionabile
è paralizzato perché è un grande pezzo di quel grande Paese si sente insicuro
Perché la politica senza visione a medio a lungo termine non risponde non dà risposte alla vita dei cittadini
D'altra parte come tenere insieme tante cose la produzione le imprese che devono restare nel nostro territorio le sfide della globalizzazione
Io termino oggi domenica una settimana molto positiva
Perché qui son venute tante idee e perché nella prima parte della settimana cari sindacati ecco perché vi invito a Bruxelles
Perché nella prima parte della settimana a Strasburgo abbiamo votato delle cose importanti
Abbiamo votato una direttiva sul reddito minimo garantito
Che noi vogliamo sia strumento per il nostro Paese
Abbiamo votato
L'accorciamento dei
Tempi per i pagamenti della pubblica amministrazione quelli sono soldi che le imprese possono mettere sul lavoro
E poi
Abbiamo votato un'altra cosa importante i giornali non ne parlano il Corriere della sera non è valida
La tassa sulle transazioni finanziarie ma lo sapete cosa vuol dire lo zero virgola cinque
Delle tasse sulle transazioni in Europa duecento miliardi di euro
E allora se voi ci pensate che cosa stiamo facendo qual è il ragionamento l'euro in Europa
è quello di non abbandonare lo stato sociale
Di fare in modo
Cioè quella grande risorsa di idee
Di storia i sensibilità sia al cento del motore della ripresa degli Stati e dell'Europa
Questo sta sta avvenendo
In Italia se ne accorgono poco
Se ne accorgono poco perché il problema del PIL
è il problema che
In qualche modo
Li fa essere attenti soltanto alle dinamiche in certi casi delle rendite e non del lavoro
E allora un programma per il lavoro
Duecento miliardi di euro ma il nostro Paese ci starà dentro questi meccanismi
Noi vogliamo questo
Vogliamo un Paese che stia dentro il piano europeo
Perché
Io penso
Che la nostra scommessa in questo momento sia quella di fare in modo che questi paesi insieme siano
La grande la grande risorsa alle sfide di un mondo globalizzato che produce dall'altra parte del mondo e che può creare grandi marginalità
Il Piano largo di cui ha parlato il professor Mario Monti nel suo rapporto sul mercato unico che vuol dire anche per noi per noi progressisti
Parità di salario a parità di lavoro perché trasferirsi da un Paese europeo in un altro Paese europeo non dovrà essere più possibile
E allora noi abbiamo bisogno
Di questa sfida di raccoglierlo
E di raccoglierla come c'è anche stata lanciata
Da Edmondo Berselli nel suo libretto
E non ci dà risposte ma ci elenca i problemi
Quello è uno strumento politico
L'economia giusta di Edmondo Berselli
Quando dice
Un ordine sociale
Fondato su un'economia regolata dallo Stato e temperata dall'UE nel far può riaffiorare nella globalizzazione
Ritrovando un ruolo e una posizione competitiva questa è la domanda per i progressisti italiani e per i progressisti europei e noi crediamo che questa sfida
Di un rilancio del Welfare di un welfare universale di uno Stato sociale che butti giù le barriere degli Stati ma diventi la scommessa dell'Europa noi crediamo che questo sia possibile
Noi abbiamo tanto lavoro da fare
Il partito
Solo un accenno
Io credo
Che ci sia un equivoco togliamo cielo togliamo solo perché
Non ci fa bene
Non ci va bene tenerlo
Non chiarirlo
L'unità di questo partito non dipende soltanto Daria democratica
Domani sarà un anno dalle primarie
L'unità del partito democratico noi sono mesi che diciamo cos'è per noi
Ma
Compete anche a chi ha vinto il congresso
Compete anche non solo declinarla ma anche
Metterla in pratica
Significa
Che nessuno deve abbandonare la propria posizione di responsabilità
Perché guardate
Quello che succederà da qui a sei mesi non lo sappiamo forse ce lo immaginiamo
Però
Se noi vogliamo tenere un sistema
Bipolare
Il nostro partito è troppo piccola
è troppo piccolo
Dietro di me
Nell'Aula di Strasburgo è seduto un europarlamentare britannico
è un trotzkista
I sistemi bipolari si tengono con partiti larghi grandi e non bisogna avere paura se vogliamo metterci al centro della scena nella scena nazionale
Riassumere delle responsabilità pensare che il nostro partito è un partito o troppo piccolo e che deve accrescere
Deve diventare più grandi
E questo dovremo farlo nei prossimi nei prossimi mesi e nei prossimi anni
Perché
Anche questa sensazione
Chiediamo sempre
Che noi siamo
A vocazione maggioritaria ma poi avremo bisogno sempre degli altri perché naturalmente da soli non potremo mai vince
E allora vuol dire che in questo Paese il fronte dei progressisti è solo
All'inizio della sua costruzione
Dice Vendola
C'è bisogno di sinistra no diciamo noi c'è bisogno di un fronte largo dei progressisti italiani
D'altra parte
Con alcuni pezzi
Con cui vuole dialogare Vendola noi signori abbiamo già dato
Questo Paese ha già dato
Con Turigliatto abbiamo già dato
E ha ragione Dario e su questo va accolto anche va colta l'indicazione di Vendola
Che naturalmente dobbiamo essere attenti a tutto quello che si muove nella scena
Che quello che si muove al centro in questo fantomatico imprecisato terzo polo ma incerto noi dovremo essere attenti non solo avere
Testa e cuore ma anche orecchie dritte
Perché da questo ciclo noi usciremo
Soltanto
Riassumendo uscì
Assumendosi una grande responsabilità
E intorno a questa responsabilità che è stata
Evocata da tanti in tutti gli interventi che ho sentito
Bene noi dobbiamo mettere al centro anche le nostre qualità morali
Ci sarà bisogno anche di questo ma ci sarà naturalmente bisogno
Anche di tutta la duttilità
Di cui saremo capaci
La duttilità
E naturalmente
Una politica delle attenzioni nei confronti di coloro di tutto quello che si muove sulla scena beh naturalmente
Noi dobbiamo prestarla
Quand'ero piccolo mio padre mi regalò un libricino il vicolo cieco della sinistra era un dialogo a distanza fra due intellettuali uno di area cattolica moderato il professor Augusto Del Noce filosofo
E già marito meno h direttore di esprimo una rivista molto importante che
Si pubblica ancora fondata da Immanuel munire una rivista che ha dato testa e cuore
Alla sinistra francesi
E di fronte al
Professor Del Noce molto rigoroso ma molto attento alle questioni che riguardavano i dati e i tratti ideologici
Richiamando alle questioni che poneva
Il totalitarismo che ponevano il totalitarismi dell'Europa dell'est già mari domina che disse sì caro professore certa
Ma in Occidente guidano voi
La destra rischiasse
Soltanto se stessa e la sua banda
La sinistra e diciamo noi il centrosinistra
Rischia soltanto le speranze di coloro che non hanno nient'altro che la speranza grazie
Grazie a dare un
La parola a Pier Luigi Castagnetti e poi le conclusioni di Piero Fassino
Mi scusi
Come
Pronto
Chi si sente
Mi scuserete se
Per rispettare i tempi concordati con Marina alcune mie affermazioni risulteranno un po'troppo apodittiche nel senso che mi limiterò
A leggere
La scaletta piuttosto che a commentarla
A me pare che
Prima la prima questione
Il PD la crisi politica del Paese
A me pare che la crisi politica del Paese sia
Rappresentata dal fatto che questo Paese da dieci anni sostanzialmente
Non è governato c'è stata la pausa dei due anni del nostro Governo ma è stato una pausa in cui il nostro Governo ha dovuto recuperare i guai di cinque anni del Governo dell'arresto
Ed è rappresentata
Da diverse metafore la situazione del nostro Paese la crisi del nostro Paese
Possiamo
Richiamare la metafora evocata da Berlusconi quando è venuto in Parlamento per il voto di fiducia
Nelle parole di Berlusconi e l'Italia sia paragonata alla Grecia contento di non essere arrivati alla crisi della Grecia
I nostri tempi si paragonava ma la Germania
Qua c'è tutta la differenza
C'è un disfacimento del tessuto connettivo del nostro Paese che è sotto gli occhi di tutti quello che accaduto a Cagliari che sta accadendo a Napoli a Terzigno
Ci dice semplicemente che a che a che punto è arrivato un Paese che non è governato
Ma vedete
In parte
Anche una crisi che te lo che ci trascendere
E nella quale ci siamo trovati ci troviamo dentro anche se facciamo fatica a riconoscerlo
Qui mi fermo solo non ho il tempo di svilupparlo
A citarvi un
Libro bello di uno storico di sinistra della sinistra francese Pierre Rosalba allora la politica nell'era della sfiducia secondo rosa un pallone si nelle o dalla sfiducia
Nasce un fenomeno che lui chiama contro democrazia che definisce testualmente così
Una sorta di contro politica fondata sul controllo l'opposizione l'umiliazione di quei poteri che non sia più voglia di fare oggetto prioritario di conquista
Questa la democrazia nella
Nell'era della sfiducia e noi siamo dentro questo problema
Il Partito Democratico e dentro questo problema
Perché
In questa situazione
La sinistra in Italia non riesce a rappresentare una idea di alternativo ad essere percepita come l'alternativa a questa situazione
Probabilmente perché la sinistra
Sia molto specializzata nell'allora nel narrare nell'analizzare le ragioni della crisi ieri è stata una giornata bellissima sotto questo profilo anche qui dentro
Siamo insuperabili nel raccontare le ragioni della crisi
Ma non siamo più capaci di essere attori cioè strateghi io risolutori disegnatori di scenari
Mentre la destra anche quando è in crisi interpreta il senso comune lo spirito del tempo e costruisce scenari
Questa la gravità la dimensione della nostra difficoltà
Cari amici io credo che dobbiamo allacciare le cinture per i prossimi mesi
La crisi di Governo
Non è ancora esplosa perché in questa situazione avrebbe dovuto esplodere e non da oggi
Rallentata perché
Da bel dalla paura che Berlusconi ha non di noi
Ma della possibile ingovernabilità degli scenari
Che potrebbero succedere all'apertura della crisi
Non siamo noi che stiamo rallentando l'apertura della crisi
Scenari per questo ho detto allacciamoci le cinture
Che potrebbero
Contemplare
Una disarticolazione una riarticolazione del sistema politico
Che potrebbe coinvolgere
Anche
I due più grandi partiti
Il polo di il PD non può restare ai margini di questo gioco non può rischiare di stare ai margini di questo gioco
Abbiamo aperto in modo sommesso
Qui fuori di qui
Una discussione sull'apertura che Dario ha fatto due giorni fa al terzo polo
Se nascerà
E non ci rendiamo conto che possono attivarsi in questi momenti
Dinamiche che attraverseranno possono attraversare anche noi e che potrebbero
Persino marginalizzare il PCI
Più di quanto noi non riusciamo a immaginare
Stare fermi
Non è da partito responsabile
A vere paura
Di proporre alleanze
Anche faticose non ne da partito responsabile
Ecco perché nel partito non possiamo distrarci né continuare con un ordinario tran tran
O con la sventurata convinzione che pure
In un passato recente c'è stato che noi possiamo recuperare a sinistra e che se
Subirli subisse in una scissione
In un'altra direzione potrebbe o sempre di trovarci con una qualche forma di alleanza dopo
Il gioco è molto più complesso
E non è in mano
A quanti
Disegnano uno scenario di questo genere
Il gioco che potrebbe aprirsi se in quanto sia per e quando si aprirà la crisi
Non sarà così geometrico
E potrebbe essere ad alto rischio per noi
Vedete amici ci sono
Abbastanza
Leaders in circolazione che dicono che se cade Berlusconi c'è già un'altra maggioranza disponibile
Per non farsi prendere dal dubbio che forse non stiamo parlando tutti della stessa cosa
E allora
Ebbene che riflettiamo su questo
Ma c'è
Un altro tema
La cui dedico la seconda parte di questo mio intervento
Su cui si sono soffermati
Ieri Marini stamattina da ultimo Zanda che è quello del partito ed è il tema che ci riguarda più direttamente
Ed è il tema che raccontato dalla domanda che ci facciamo o ci teniamo dentro di noi
Perché non è ancora decollata in modo soddisfacente la scommessa del Partito Democratico
E l'ottimismo a cui ci invitava a D'Antoni è rappresentato da quella parolina ancora
Perché altri
Che hanno fatto altre scelte danno per scontato che non possa decollare quell'investimento
Noi siamo quelli
Che sono qui
Che pensano che ancora non sia decollato
Allora probabilmente ci sono tante risposte che attengono appunto le cose che sono state dette da altri amici
Io credo
Che deve esserci anche un'autocritica tra chi rappresenta i partiti di provenienza
Io sono tra questi
Consentitemi
L'uso di un termine biblico non c'è stata la Canon SIS cioè quel processo di svuotamento di ciò che eravamo prima
Perché potessimo riempirci di cose nuove
Il problema
E lì
Non era possibile dar vita a una cosa nuova con la pretesa di rimanere ognuno anche quello che eravamo prima
Lacchè nocivi che è mancato ai vecchi partiti
Vedete
Cosa sono come sono i partiti nella stagione post-ideologica
O sono organizzazioni personali carismatiche in
Carismatico populistiche ed è il modello della destra
Ma noi non possiamo accettarlo
O sono
Organizzazioni capaci di costruire un nuovo eletto su un nuovo patto di valenza paragonabile alle vecchie ideologia
Per creare un senso di appartenenza a un ubi consistam
Che consenta un riconoscimento è una identificazione
Adesso se uno non è d'accordo vada via
Ne parlavamo adesso compierlo
Perché mancano i legamenti interni
Manca questo ubi consistam manca la nostra identità che ci tiene uniti
E allora
Bisogna sostituire questo che manca altrimenti non stiamo uniti una famiglia non lo stanno umidità
Se non ha delle ragioni profonde condivise
A Valesio citato quel
Passaggio di di quel poeta del Po e di un grande poeta portoghese Fernando Pessoa bisogna toccare il fondo per ritrovare le fondamenta
Io credo che
Quando noi che è andato vita al partito democratico abbiamo sottovalutato la ricchezza che era a nostra disposizione le fondamenta che erano a nostra disposizione
Noi abbiamo sottovalutato il dato che sessanta anni prima di noi questa operazione
Di creare una
Identità
Che tra scendesse le micro identità precedenti l'avevano fatto i nostri padri la nostra Carta costituzionale
Non è un regolamento di condominio lì c'è tutto e cioè la misura
Di incontro
Possibili fra quanti si trovano dentro il Partito Democratico
La Pira si incavola va quando diceva che sentiva dire che la
Costituzione è stato un compromesso
L'UDC ed è stato un incontro che è una cosa diversa
Perché nell'incontro c'è l'immagine dello scambio
Ci siamo incontrati su queste cose su queste porzioni di verità dell'uno dell'altro e abbiamo tirate fuori una cosa ulteriori
Si narra di un bar nei pressi di Piazza del Popolo che fosse
Come il luogo in cui si incontravano Dossetti e Togliatti
E un giorno in questo bar
Dossetti disse a Togliatti il tema dell'incontro era questo quale chiave dare alla nostra Carta costituzionale
Perché è una carta costituzionale deve avere oggi nel linguaggio moderno diremmo una cifra
Una chiave di lettura
Che la unisca
E a un certo momento Dossetti disse Togliatti
Il lavoro
E tagliati gli ha detto ma lo fate lo dite
Per farci una concessione
E Dossetti gli ha replicato no
Perché io credo
Che il lavoro sia alla misura
Della dignità della persona e dunque diremmo con linguaggio corrente
Sia
La cifra della cittadinanza se non c'è il lavoro non è cittadino la persona
Vedete
Non sto parlando di un punto del programma perché attorno ai programmi non si costruisce l'identità del partito
Anzi il programma se possibile sottolinea la free abilità della struttura del partito se fossimo uniti solo per il programma non sarebbe una grande unità sottolinea un valore
Attorno cui costruire progetti
E a quello aggiunse
La persona
Che è sempre la stessa cosa e il luogo in cui la persona si relaziona la comunità
In America sta tornando di modo il filone della filosofia come unitarista molto e che personalista che è l'unica filosofia che può tenere insieme le società moderne
Stamattina Veltroni parla di di di Olivetti
L'abbiamo scritta lì
E così il lavoro l'articolo uno
La persona gli articoli due tre cioè i diritti inviolabili la comunità l'articolo cinque
Se noi
Questa è un'autocritica che dobbiamo farci
Se noi avessimo presente avessimo avuto presenti in tutto il dibattito sul federalismo
Che le società stanno unite se le tessere
Di base sono unite e costruiscono coesione
Che le società stanno unite se le comunità locali si riconoscono le comunità locali
Non le Padania divario di nome le comunità locali i Comuni
Forse saremmo riusciti
A piegare
L'idea del federalismo a una cifra una nuova centralità dei Comuni
E invece adesso rischiamo di fare andare avanti un centrali un federalismo regionale
Alimentato dalle finanze sottratte ai Comuni
I quali sono
Il braccio operativo perché
Lo Stato garantisca i diritti dei cittadini e così in un colpo solo
Abbiamo spostato nell'asse della Costituzione che fare affermava la centralità del Comune e abbiamo spostato le
Assente della Costituzione che afferma la centralità dei diritti individuali perché se i Comuni sa sono senza soldi non ci son più i diritti per i cittadini
Bastava che noi avessimo dei nuclei di pensiero forte ma non dovevamo inventarmi erano già stati inventati
Da chi nella Carta costituzionale
Negli unici sono gli unici due articoli ha usato quel verbo riconoscere
Il verbo riconoscere si dice all'articolo due e all'articolo cinque riconoscere i diritti fondamentali della persona e quindi li garantisse
Con il ciò la Repubblica ammette che c'è qualche cosa più importante di essa medesima perché viene prima
Li riconosce perché preesistono e riconosce alle autonomie le quali
Perché prevede esistono
Basta tornare da dove siamo partiti e guardati siamo arrivati a questo punto che basta tornare lì
Perché non si possono inventare dei nuclei di pensiero fondanti che abbiano il valore che hanno avuto le ideologie per tenere unite alla politica negli anni passati
E con questo finisco su una settimana fa c'è stata a Reggio Calabria
Una un convegno importante dei cattolici italiani la Settimana sociale dei cattolici italiani
La scelta del luogo e la centralità di un tema che sta
Tu discusso quei del Mezzogiorno in un qualche modo scopre anche il fianco onori guardate io vi invito a leggere il documento della CEI sul Mezzogiorno
Il documento più avanzato più per i tempi di
Vanoni e sta facendo sia mai stato scritto sul primo il mezzo più
Dobbiamo andare a Napoli
Dobbiamo confrontarci con questo primo
Vi invito ad abbandonare pregiudizi che sono anche legittimi chi non è credente perché deve perdere tempo a leggere i documenti della settimana su ciò vi chiedo la cortesia
Di abbandonare il pregiudizio
Vedete la crisi della democrazia moderna anche
Crisi morale
Crisi culturale crisi spirituale
Vi ricordo un uso un po'a monte di ho citato prima
Non è solo questione di
E allora dopo l'ideologia
Lì c'è
Un qualche bandolo della matassa che può interessarci
Un qualche capo della matassa per cui ripartirle
Guardate che io
Ho trovato mille duecento delegati dalle diocesi di togliermi
Ho sentito il dibattito per i delegati
Più ancora delle relazioni di presentazione
Una maturità che in altre occasioni non avevo colto uno intelligenza politica una competenza una professionalità nell'affrontare i temi dalle riforme istituzionali a quello appunto dell'economia
Veramente sorprendente
Capisco che può esserci
Un qualche pregiudizio
Allora
Siccome
Qualche volta ci distinguiamo fra credenti e non credenti
Vi propongo uno nuovo distinzione quella ideata dal cardinal Martini scambio al Martini dice non parliamo più di credenti e non credenti
Parliamo di pensanti e non pensa
In quella categoria dei pensanti
C'è l'unità
C'è la possibilità dell'unità del partito democratico e c'è la possibilità di affrontare in termini laici
Ma propria qui questione che non possono prescindere
Dal rapporto di culture valoriali che oggi sono indispensabili alla politica
Grazie
Pierluigi Castagnetti
Prima
Di dare la parola
Prima di dare la parola Piero Fassino
Frutto ammontando la Presidenza grazie molte per lui li
Vorrei ringraziare tutti quanti voi abbiamo avuto in queste tre giorni tre giornate oltre trecentocinquanta partecipanti tantissime interventi molti relatori importanti
Abbiamo avuto anche tante persone che non sono state qui come Francesca e mari e Anna Maria alla Presidenza che dovrei ringraziare ne ringrazio uno per tutti e tre
Rosato che ha fatto in mezzo a voi un lavoro spesso ingrato a venire a dire a venirvi a dire non parli parli dopo parli prima
Le ragazze e ragazzi volontari che hanno lavorato
A questa per i giorni che sono stati in fondo a riempire
Poi a a registrare
Le vostre schema delle vostre richieste io
Penso che abbiamo trovato un modo intelligente per ricordare a un anno dalle primarie
Che il Partito Democratico è un Partito Democratico che discute e si confronta ha delle idee vuole essere il partito del cambiamento
Mi è sembrato il modo migliore per ricordare l'anniversario delle primarie del venticinque ottobre dell'anno scorso e adesso per le conclusioni la parola a
Piero Fassino
No no no Laura no guarda
Laura guarda per favore abbiamo fatto cancellare tante persone ci sono persone che sono venuti a chiedermi io ho detto di no e ci sono molti che sono venuti a dirmi che hanno i treni e gli aerei per ripartire per cui io credo che
Nessuno
Fassino mi mi sembra anche in salute non penso che per cinque minuti non Bramani Fassino è un problema degli altri che sono qui i testi Series norme subito abbiamo Franceschini nella relazione introduttiva ha fatto un bel discorso sui giovani sulle donne
E poi puntualmente quando un giovane napoletana vuole prendere la parola li mettiamo da parte no quanto Antonia no assolutamente e non funziona perché quei si lascia passare il messaggio va bene io quello che voi dire o i calendari e quello che voi di quello che voi vi è l'autonomia ok giovane donna non è l'intenzione non basta come diceva dl le intenzioni sono foriere secche che non hanno mai verde girato e
Andate a Roma o a rispolverare gliela verde Bellocco anzi mio
Allora Schiavone parlando di di politica Schiavone l'altro giorno parlava come è stato anche ricordato stamattina di aggancio
Alla modernità
è
Io credo che l'aggancio alla maternità va benissimo
Ma dobbiamo prima anche la per la la la modernità
Comprenderla
Cioè non c'è una buona prassi
Senza una buona di Oria questo mi sembra che
I dirigenti del perché non l'hanno fatto capito
Io però guardare nella mia in chiave di lettura della modernità per cercare di incamminare una buona prassi
Se secondo me il problema vero che si deve capire che il nostro grande attraversato da una crisi profonda una crisi che se è innanzitutto e per lo più economica
Ma si tratta soprattutto di una grave crisi etica e infatti lo scollamento
Lei ha mai dall'etica
Che ha portato
E ha contribuito in maniera significativa
Al disastro economico a cui stiamo assistendo pensiamo accolto dell'arricchimento rapido è immediato da perseguire a ogni costo quando i mezzi possibili in primis la creazione di strumenti finanziari
Smerciare belli
Oppure pensiamo al fatto
Come diceva Di Giovan Paolo ieri e secondo me non è stato ascoltato attentamente
Che fine dell'impresa
Non è io
Com'era prima crescere Dario occupati offrire dei servizi alle persone è per questo fine profitti mantenere l'impresa è diventato esclusivamente il fare protetti a breve termine eccetera laureato alla cancellazione nella progetta nella progettualità a lungo termine è qui e apportata alla cancellazione nella vita delle persone
Questo secondo me no no no non si è capito Sassoli anche abbia parlava
Villa umanesimo mi usi la BMW mi sembra che noi li aiuteremo in un minuto perché anche personalmente vorrei dare via ci sono di fuori è come se al di là farcele giornale per ordinare cinque minuti sono già passati Laura aveva l'aria certezze
Una cosa seria che ero io a dire
E chi appunto a questa crisi ha dica a livello globale
Si è manifestata nella crisi economica a monte ci sta che sia
Anche da noi in Italia ci sta una crisi energetica come ricordava
La Lavino i testi valori dico io ogni giorno
Lei le televisioni ci propinano viene fatta passare il messaggio a che fare paritarie
Per fare carriera bisogna a prostituirsi editabili sono lavori impicci no addirittura un leggi TG cinque paragone i minatori cileni agli inquilini che alla casa negli anni a fare
Quindi è lei il messaggio che noi
E ritorno e alle
E
In poi e
Viene
I picchia deve significare un progetto di cambiamento un progetto di cambiamento non può essere scollato dalla parola speranza
Deve essere un progetto di cambiamento che ponga in essere le speranze delle persone perciò noi abbiamo il dovere
I prenderci cura del nostro Paese
Porre in essere un cambiamento attenere
Come punto di riferimento lenti chiara
Ripeto comprendere se le speranze e le persone e come diceva don Sturzo
Ho sentito varietà poiché e chiamato
E ovvero che c'è speranza grazie a Laura
Graziella ora mi dispiace
Non siamo riusciti a far parlare tutti quanto avremmo voluto ma abbiamo fatto parlare tante persone e adesso per le conclusioni di queste tre giornate la parola a Piero Fassino grazie
Io credo
Credo che sia giusto registrare in primo luogo
Il successo di queste nostre tre giornate
Ci inaugurate da una bella relazione di Dario
Un successo che non era scontato se
Soltanto pensiamo che un mese fa
Abbiamo vissuto un momento delicato
Della vita di Area democratica con il distacco dalla democrazia dica di una parte di amici e compagni
Con cui naturalmente vogliamo continuare a interloquire a discutere
Senza alcuna polemiche
Tre giornate di ampia partecipazione
Tre giornate che hanno fatto registrare credo lo si vedrà anche le cose che riprenderò nel
Io
Intervento
Un'ampia omogeneità
Culturale prima ancora che politica tra chi è in questa sale
Una discussione che abbiamo
Voluto non schiacciata sulla contingenza
Poi naturalmente anch'io farò come ha fatto dare in riferimento al lodo Alfano piuttosto ma non abbiamo discusso per tre giorni di questo
Abbiamo discusso per tre giorni dell'Italia del suo futuro del suo destino
Di come
Il Partito Democratico può mettere in campo un progetto capace di restituire speranza un Paese incerto smarrito
E abbiamo dato cui credo un contributo di riflessione
A dati
Ad Area Democratica per darli
Un profilo non ero matura
Adeguata alle sfide che abbiamo davanti e abbiamo dato soprattutto un contributo al Partito democratico di cui
Noi siamo parte siamo orgogliosi di esserne parte
Abbiamo preso le mosse naturalmente dalla crisi
E lungo ciclo berlusconiano
Berlusconi
La sua leadership
E all'epilogo
Di un lungo ciclo
Iniziato sedici anni fa
Quella che
Berlusconi e la sua maggioranza stanno vivendo non è una crisi congiunturale è una crisi strutturale di fondo
Non c'è campo non c'è settore nel quale questa maggioranza si è stata capace di produrre significativi fattori di innovazione
E di
Mutamento
La vicenda dei rifiuti così come la vicenda di L'Aquila e lì
A indicarci come
Non è soltanto con
Un maquillage mediatico che si danno risposte a problemi acuti
Delle comunità
La crisi economica che il nostro Paese vive che
Fare disperare
Il più basso tasso di crescita di tutti i Paesi
Industriali più significativi e lì a dimostrare l'assenza di una visione di una strategia di un progetto con cui aggredire
La crisi economica e finanziaria
La condizione di degrado di abbandono del Mezzogiorno e lì a dirci come
Questo questa maggioranza non ha una visione nazionale dei problemi
Tutta chi usa
Nel recinto
Di alcuni territori
Che peraltro non diverrebbero non potrebbero crescere svilupparsi se non avessero la capacità di guardare fuori di sé
La scuola la
Università la ricerca la produzione del sapere intellettuale
è mortificato io ho trovato sconcertante
Che il Ministro dell'economia se ne uscisse in una sua infelice battuta una delle tante in cui ha detto qualche giorno fa che
La cultura non si mangia
Siamo a corto
Forse Tremonti non sa che milioni non sa che milioni e milioni di persone visitano ogni anno il nostro Paese perché se Firenze Venezia c'è la Valle dei Templi e Agrigento
Tremolante forse
Non sa che in gran parte di questo Paese la cultura da lavoro
Fa mangiare produce sapere conoscenza qualità della vita
La RAI la giustizia sono lì la manifestazione
Dell'incapacità di
Governare il Paese
Con il senso dello Stato e con il senso dell'interesse generale sostituzione sostituito sempre di più come ricordava bene Zanda prima
Da un reticolo di interessi particolari sempre più opachi oscuri
Fino al manifestarsi di una nuova questione morale nel Paese come abbiamo visto e il consumarsi
Del sistema di relazioni sociali
Con cui pure
Questa maggioranza per un lungo periodo che va gestito il Paese efficacemente
Dal punto di vista del suo consenso dico efficacemente
Perché c'è stato un
Un periodo non breve nel quale i principali attori sociali di questo Paese hanno guardato a questa maggioranza senza pregiudizi e anche con
Come dire sono
A partire
Dal mondo economico imprenditoriale e produttivo tutto questo si è consumato
Perché è accaduto questo
Perché si è prodotta la crisi
Di Berlusconi
E del suo modo di
Rappresentare il Paese e di
Guidarlo
Vedete la forza di Berlusconi
è stata quando
Scesa in campo per usare la sospensione e per un periodo non breve fondata su
Due messaggi
Il primo messaggio era con me
Ognuno sarà più libero
Poi era una concezione libertina della libertà è una concezione in cui la libertà in realtà è sostituita dalla licenza
Ma però questo lo messaggio forte come ognuno è più libero poi veniva declinato e molto modi allora meno Stato perché lo Stato è un impaccio o meno concertazione perché un vincolo alla
Dinamicità dell'impresa
Meno regole perché sono
Una cappa oppressiva nella vita quotidiana meno Europa perché è un vincolo esterno che sacrifica le potenzialità del Paese e meno tasse come l'elemento diciamo rappresentativo simbolico
Di uno Stato più leggero di un pubblico che riduceva la sua funzione
Di una società nella quale se tutto ciò che era pubblico istituzionale fosse stato
Si fosse ridotto tutto questo avrebbe consentito al Paese di volare meno
Come ognuno è più libero
Il messaggio forte
E a questo messaggio per un periodo non breve ne ha
Trasmesso un altro come ognuno è libero ma se poi
Uno in difficoltà qualcuno ognuno in difficoltà ci sono io
Quindi era un mix dei messaggio del regolativo e messaggio protezionista
Questo messaggio ha funzionato
Ha funzionato fino a quando la crisi lo ha fatto esplodere perché nella crisi
Non c'è stata più libertà
Ma più precarietà le precarietà nella loro più precarietà nella distribuzione dei redditi più precarietà nella nel futuro dei figli più precarietà nella condizione esistenziale di vita di una grande parte della popolazione quindi
Quella dei regolazione che doveva essere
Come dire vettore di dinamicità liberatorio obiettore di libertà quella deregolazione si è trasformata in crescita di precarietà
Peggiorando la condizione di vita di Moro
E la crisi ha prodotto
Un aggravamento della finanza pubblica che ha reso impraticabile qualsiasi
La messa in campo di qualsiasi meccanismo protezionistico e protetti
Per cui oggi il berlusconismo non è in grado né di garantire più libertà né di garantire protesi e questo produce la sua crisi di fondo
La crisi lo ha
A disvelato
La debolezza l'illusoria età la fragilità di quei due messaggi il loro carattere essenzialmente comunicativo pubblicitario non sostanziale
E oggi il Paese si trova a essere un Paese
Più insicuro più incerto
Più precari
Non solo
Si trova a essere una società più arida
In cui si sono ridotti i sensi di appartenenza
Il valore dell'interesse generale
Si è ridotta la capacità di
Esprimere
Quei valori che sono la reciprocità e la fraternità e sono essenziali perché una società stia insieme
A me ha colpito molto il fatto che
Una donna romeno rumena sia morta nei giorni scorsi
Per un'aggressione gravissima senza che questo suscita asse la giusta indignazione che suscitò
L'assassinio di una donna italiana da parte di un romeno due anni fa
Così
Come tutti siamo colpiti credo sconcertati di fronte
Alla rappresentazione
E a ciò che intorno alla rappresentazione si sta
Manifestando di fronte a un dal comma di un dramma come quello di Avetrana
O al prodursi sempre più
Frequente di fenomeni di bullismo giovanile ma non solo che sono l'espressione di una società che perde sempre di più il senso
Della fraternità della
E nel rispetto delle persone
E tutto questo non è avvenuto per caso
Tutto questo è avvenuto perché appunto la destra
In realtà non è stata in grado di produrre una visione
Non ha una strategia di governo della società
Non è stata in grado di lobby di indicare obiettivi di medio di lungo periodo che non fossero
Soltanto la sollecitazione
Ad un individualismo esasperato e privo di respiro
La destra non ha avuto neanche la capacità di predisporre gli strumenti perché poi al di là dei del
Dell'abusare della parola riforme di cui Berlusconi si riempie la bocca tutti i giorni non si è prodotta nessuna reale riforma che ha cambia cambiato diciamo gli strumenti con cui la società italiana viene governa
Tutto esattamente come era sedici anni fa veri diciamo nell'articolazione nelle forme dell'organizzazione sociale e istituzionale politica del Paese
La rottura confini quindi
In realtà
Non è la ragione della crisi è la conseguenza della crisi
E
Queste ultime vicende del lodo Alfano che sono
Come dire
L'espressione di un parossismo sempre più incomprensibile per cui
Non soltanto le leggi di avere la persona non si si susseguono ma ciascuna e sempre peggiore della precedente e sempre meno accettabile sempre meno
Diciamo giustificabile
E per questo credo che sarebbe saggio
Il Presidente del Consiglio facesse davvero quello che dichiara di fare ma non sta facendo e non sta facendo la sua maggioranza cioè ritirasse definitivamente questo lodo e si sgombera asse il terreno a questo
Perché nel frattempo
Anche tenendo conto
Anche tenendo conto dell'allarmato
Intervento del Presidente della Repubblica
Tutto questo però non non lo possiamo considerare la ragione della crisi tutto questo è l'epifenomeno la manifestazione è la punta dell'iceberg di una crisi che è molto più profonda
E che ha ragione di fondo per questo diciamo che
Siamo arrivati alle Pirlo non solo perché sono trascorsi sedici anni a un certo punto il passare del tempo determinato esaurimento di un fenomeno questo sì ma
Non sarebbe sufficiente
No
Non sarebbe sufficiente la realtà è che nei il decorso del tempo a disvelato
La insussistenza di un progetto la sua fragilità la sua debolezza la sua intrinseca incapacità di affrontare i problemi dell'Italia aggravante
E il discorso dei cinque punti
Con cui Berlusconi ha cercato tentato un rilancio a me arrivi ricordato discorso del bagnasciuga
Ci sono troppi giovani per diciamo questa espressione giovani fosse notizia riscosse bagnasciuga col discorso che Mussolini fece
Quando truppe angloamericane misero stavano per sbarcare in Sicilia
E illuso il Paese che ne avrebbero fermata in quella breve quella strettissima striscia di terra in cui il mare
Ogni istante
In treno devi se la terra al punto da appunto
Essere
Una terra così liquidata
Avere una sua denominazione il bagnasciuga fermarle li voleva dire non fargli mettere il piede sulla terra
I manuali di storia ci hanno raccontato cosa è successo nel giro di pochi mesi sono arrivati ad Anzio
Come no
Prima Salerno e poi grazie
E a un discorso
Era lunedì scorso dell'ultima spiaggia era quel discorso Berlusconi non lo potrà più fare
Perché non potrà venire un'altra volta in Parlamento dieci che riduce le tasse che fa il federalismo che fa quei farla perché l'ha detto
Così tante volte quella l'ultima volta in cui gli era concesso di dire
E nessuno di quei cinque punti tra troverà una realizzazione
A partire da riduzione delle tasse io sono colpito come
Ho evidentemente una capacità comunicativa che una delle poche cose che la destra sa fare davvero è stato data una rappresentazione di cui i giornali hanno
Dato conto dell'incontro tra Tremonti e le parti sociali soluzione tasse perché in quel in quel
Incontro Tremonti ha spiegato come le tasse non si possono ridurre non ha spiegato come le ridurrà
E
Così gli altri cinque punti neri la verità è che noi
Siamo di fronte ha dovuto
Ad una maggioranza che alla deriva e che nelle prossime
E per sei mesi non sarà in grado di mettere in campo nessuno
Delle cose su cui spera di
Innestare il proprio bilancio partire dal fatto che quando
All'inizio di aprile faremo i conti della trimestrale di cassa sullo stato dei conti si rivelerà
Un buco così clamoroso che Tremonti dopo averci spiegato che l'ultima manovra era l'ultima che non ci sarebbe state più bisogno di un'altra tornerà se sarà ancora ministro a proporci in una
Ora
Tuttavia varate detto questo
Non è affatto scontato che questa crisi si traduca rapidamente in una crisi di Governo
Perché questa maggioranza dei numeri ampi anche dopo la
Scelta di Fini di distinguersi ma di distinguersi stando nella maggioranza di centrodestra per ora
è una maggioranza che ha cento deputati di più cinquanta senatori di più
E noi possiamo trovati di fronte a una situazione per un periodo non breve che è la peggiore per un Paese quando c'è una maggioranza di Governo che ha i numeri per stare lì
E quindi non sa e come rimuoverla ma al tempo stesso non ha più la spinta alla visione il progetto per governare il Paese
E la situazione peggiore perché in quella situazione i problemi marciscono
E il Paese paga di più
C'è il rischio cioè di una lenta agonia e di più
Come ha detto Zanda castagneti altri qui nel dibattito e io sono assolutamente convinto d'accordo con loro su questo Berlusconi trasformerà la sua crisi tenterà di consumare la sua crisi in una crisi della Repubblica
Cioè noi
Rischiamo di avere nei prossimi mesi mesi molto difficile
Esposti a ogni avventura
E per questo
E
Questo scenario è reso ancora più complicato difficile precario
Dal fatto che c'è una crisi di credibilità della politica tutta
Come sappiamo
Testimoniato da
Siamo manifestazioni evidenti come la crescita dell'astensionismo
E a rifugiarsi di una parte l'elettorato che invece vota sempre di più il voto il voto di protesta o populistico
La difficoltà di rendere visibile un'alternativa credibile
Le tentazioni di un terzo a Formentini SISM molte chiropratico
Tento azione cioè di riempire un vuoto politico con soluzioni
Tipo tecnocratico esterne alla politica
Questo è lo scenario nel quale noi siamo chiamati a decidere
Bersani ha parlato
Nella direzione ultima
Della necessità di un cambio di passo e anche perché noi abbiamo apprezzato questa consapevolezza
Abbiamo ritenuto di
Votare a favore della sua relazione
E di sostenere questo sforzo
Perché siamo convinti che ci sia necessità appunto di un cambio di passo di realizzarlo ma al cambio di passo non per ragioni interne hanno per fare i conti con questa situazione questo cena
E il cambio di passo significa mettere in campo una doppia accelerazione
Una prima generazione
Accelerare la crisi di questo centrodestra se è vero che il rischio più grande che il Paese ha di fronte a sei
E quello di una lenta agonia lunga nella quale
I problemi marciscono il Paese rischia di pagarli è un dovere è una atto di responsabilità fare in modo che questa agonia non sia più
E quindi accelerare la crisi non perché abbiamo il gusto della crisi non perché siamo degli irresponsabili acceda e la crisi di Governo perché siamo responsabile perché è un atto di responsabilità
Evitare che il Paese possa ancora a lungo essere
Nelle mani di una leadership di una maggioranza che non è in grado di affrontare i problemi del Paese
E naturalmente
Dobbiamo sapere che se la situazione di emergenza e lo è
A situazioni di emergenza corrispondono soluzioni di emergenza
Il che significa che noi dobbiamo lavorare come abbiamo già detto
Richiamava anche Dario nella sua relazione
A realizzare le convergenze politiche che sono necessarie a rimuovere questa leadership e questa maggioranza dalla posizione di Berno che oggi a
E tutti coloro che che condividono questo obiettivo sono interlocutori e questo nostro obiettivo
E mi pare che
Ieri
Dal Presidente della Camera siano venute a parole che dicono che c'è la consapevolezza che bisogna evitare una lunga e lenta agoni e noi di quelle dichiarazioni credo dobbiamo tenere conto e farne oggetto di un'azione politica
Se è possibile
Superando questa
Situazione con un Governo di transizione
Che sia in grado di mettere in campo una nuova legge elettorale
Che sia in grado di prendere
I provvedimenti essenziali di emergenza per affrontare una crisi economica che morde sulla vita della gente per rasserenare il clima politico istituzionale e poi naturalmente andare all'otto
Se non è possibile questo io credo che dobbiamo dire
Non avendo paura di andare allo con molta chiarezza
Realizzando
Presentandosi agli elettori a maggior ragione con un'alleanza larga
E mettendo una nuova legge elettorale se non la si può fare prima del voto come un programma dell'alleanza larga che presentiamo agli elettori esattamente come Cameron e Claudio hanno fatto in Inghilterra nel momento in cui hanno fatto l'alleanza
E tuttavia guardate l'accelerazione della crisi di Governo non è scontata nell'esito se non è
E questa è l'altra accelerazione
Accompagnata
Da un'accelerazione nella costruzione dell'alternativa le due cose stanno insieme
Accelerazione
Della crisi
Di questa maggioranza
Per condurlo a una crisi di Governo che consenta di aprire una pagina nuova nella vita politica istituzionale del Paese
E accelerazione della costruzione di un'alternativa
Sapendo che un'alternativa ha bisogno di un'idea dell'Italia
Ha bisogno di un progetto che realizza in quest'idea
Ha bisogno di un sistema ovviamente di alleanze e di una leadership
Nel momento in cui siamo consapevoli tuo questo però dobbiamo sapere anche
Che non sempre
Nei diversi scenari politici il rapporto di interdipendenza tra
Progetto è soggetto politico chiamato a realizzare un progetto
Alla stessa dinamica c'è un rapporto in di interdipendenza evidente no tra un progetto
E il soggetto che lo vuole interpretare realizza un progetto credibile se si sa chi lo realizza
è un soggetto sia un partito una coalizione si definisce per il progetto che vuole realizzare le due cose stanno insieme ma
Come queste due cose che stanno insieme sono interdipendente si relazionano cambia a seconda delle situazioni e questo è un momento nel quale
La priorità su cui noi dobbiamo lavorare
Al di là dell'emergenza è costruire un progetto
Perché
Fino a che diciamo
La crisi non maturi e non scoppia evidente che
E più difficile determinare le alleanze politiche perché il gioco del posizionamento fa sì che
Ciascuno tenda
Più a prendere tempo guardarsi che non a scegliere
E la stessa leadership
Si sa da un progetto diventa più difficile da
Individua
E quindi noi abbiamo bisogno di costruire oggi un progetto forte sia perché questo è essenziale per parlare con il Paese e per ricostruire un rapporto di credibilità e di fiducia con la società italiana una società che proprio perché smarrita incerta insicura
è portata a guardare con diffidenza distacco
A tutta la politica compreso chi sta all'opposizione
E quindi la credibilità di una proposta non è data solo dal fatto che viene dall'opposizione
La credibilità di una proposta dal fatto che sia convincente
E quindi ad episodi un progetto che parlo di interloquisca incontri intercetta i
Le domande le paure le inquietudini le ansie le aspettative di un Paese
E questo
Essenziale anche perché la costruzione dello schieramento
E delle alleanze della leadership sarà tanto più
Credibile in quanto sostanziato da un progetto forte
Badate non è spesso facciamo
Un'inversione dei fattori che il ragionevole non logica
Lontano dalle elezioni discutiamo di alleanze e di leadership vicine elezioni scriviamo il programma elettorale esattamente il contrario bisogna fare
Perché
Lontano da elezioni le alleanze valida ci sono difficili da definire
E sotto le elezioni il programma che scrive e il meno credibile che ci sia perché lo scrivi dettato soltanto dalla necessità di
Coprire tutti diciamo i diversi settori in termini di consenso
Ne ha bisogno oggi di concertare fortemente lo sport come il partito ha cominciato a fare le sue assemblee nazionali ma noi abbiamo già di accelerare questo passo
Il progetto con cui l'idea che abbiamo dell'Italia il progetto che proponiamo al Paese e sulla base di questo quindi anche di andare a quel rapporto con
Le forze politiche vogliamo questo è uno schieramento che ci consenta di superare
Le vischiosità le difficoltà
I giochi tattici che oggi obiettivamente rendono difficile chiudere
Il cerchio delle alleanze della leadership
E quindi dobbiamo mettere in campo la nostra idea dell'Italia
Vogliamo un'Italia che eviti il declassamento in atto è già stato detto qui
Non solo Berlusconi anche Sacconi stamattina non è quindi un ai moti Floro dice ma non siamo la Grecia appunto come ha ricordato castani a dire
Già in questo c'è il décalage dell'Italia noi siamo sempre stati abituati a comparati con la Francia la Germania con l'Inghilterra con i grandi Paesi con cui competeva voi sui mercati continuiamo a competere sui mercati adesso il riferimento di non essere come Paese che
Con tutta la loro dignità però certamente hanno una forza economica inferiore alla nostra
Il rischio di un declassamento dell'Italia lo richiamava Zanda sta nel fatto che
Il nostro Paese al margine di tutti i dossier internazionale i principali in una fase in cui la globalizzazione accentua l'interazione tra dinamiche interne di dinamiche internazionali ci sono anche fattori oggettivi che ci spengo
Che ci mettono ancora più a rischio
è passato quasi inosservato la nomina come la composizione del nuovo Consiglio di sicurezza dell'ONU che prenderà
Che entrerà in vigore il primo gennaio del prossimo anno
Sono entrati in Germania Brasile Emilia
Che connessi alla presenza come membri permanenti di Francia e Germania fa sì che questo sia il più forte dal punto di vista del peso politico Consiglio di Sicurezza delle Nazioni unite da molto tempo a questa parte già una prima fotografia dei nuovi equilibri della globalizzazione
E nel momento in cui Francia Germania e Inghilterra sono tutti e tre nel Consiglio di sicurezza la tentazione del Direttorio a tre
Per guidare l'Europa è fortissimo
E già in questo dato oggettivo c'è un rischio in più
Se poi il nostro Paese si occupa di parlare soltanto con Putin Gheddafi né Luca cento è chiaro che il declassamento alla marginalità
Emanate
Era che non perché io sottovaluta il problema della Russia
Ma prendo atto che
Dieci giorni fa la Russia tutti per discutere di sicurezza di stabilità dell'Europa si è riunito col Primo Ministro inglese e il Presidente francese e non c'era italiana
Quindi un'Italia
Che eviti il declassamento in atto
E che assuma l'Europa non come un vincolo soffocante non come un peso non con un fardello ma la condizione lo spazio luogo dalla nostra vita
E che giochi e tutte le potenzialità le opportunità che l'Europa mette a disposizione per far sì che il Paese si è in grado di
Non starà in margine dell'integrazione europea nel processo di globalizzazione
Vogliamo un'Italia che torni a crescere
E la crescita è essenziale perché un Paese che non cresce e non produce ricchezza non redistribuisce o meglio redistribuisce ridistribuisce debito
E noi siamo un Paese già fortemente indebitato
E per tenere in piedi l'Italia che c'è questo Paese di sessanta mila milioni abitanti con i suoi ospedali le sue scuole le sue farlo che sono emersi da questo Paese abbiamo di cresce del due per cento all'anno se no se scende sotto questo livello ogni anno si indebita per tenere in piedi quello che è
E siccome invece cresciamo lo zero virgola col eccetera è chiaro qual è la prospettiva se non affrontiamo il problema della crescita in termini radicalmente nuovi
Vogliamo un'Italia che restituisca certezze opportunità laddove oggi c'è precarietà ci tornerò e la precarietà e la cifra oggi della società italiana la precarietà del lavoro prima di tutto ma non solo
Perché poi la qualità e lavoro richiama la precarietà del reddito la precarietà del futuro dei figli e mille altre forme di insicurezza di incertezza
Vogliamo un'Italia come è stato richiamato parte forte della relazione di Dario
Che liberi risorse libere intelligenza liberi creatività
Offra ciascuno opportunità che sono fondate
Sulla mobilità sociale sul merito e non è così oggi nel nostro Paese che è socialmente bloccato in cui il merito non è la cifra
Della selezione ed è la formazione della classe dirigente delle scelte di governo
Vogliamo
Unitaria che sia un Paese in grado di
Ci ritornerò con una proposta
Di fare dell'autogoverno locale il tema che evocava bene Castagnetti poco fa
Non un fattore di separazione come ce lo propone la lega ma un fattore di riarticolazione del potere in nome di un'idea unitaria del Paese
Che tra l'Italia che abbiamo in testa che è un'Italia molto diversa da quella che va beh la destra ci ha proposto da questo punto di vista io penso che vogliamo rendere più visibile perché anche questo tema che spesso
Viene evocato no per cui il PD e l'opposizione o non ha una proposta ossia una proposta è uguale a quella della destra no noi abbiamo un'idea dell'Italia che non è quella che la destra ci propone radicalmente diverso
Ed è partendo da un'idea diversa che ci proponiamo come un'alternativa per il Governo del Paese
Per
Per dare sostanza a questa idea dell'Italia non abbiamo bisogno di mettere un cane in campo un progetto coerente e il progetto che dà sostanza a questa idea dell'Italia è un progetto che si deve porre un obiettivo
Liberare il Paese dalle sue paura liberare la società dalle sue inquietudini
La destra evocare paura e come sappiamo e le le cavalcata ogni volta c'è un nemico esterno no c'è la crisi finanziaria la Tremonti si vedrà che ci sono gli speculatori
No l'Europa viene evocata comune amico gli immigrati sono un nemico il Mezzogiorno un nemico e via di questo pace sempre un nemico esterno che
Giustifica le inadeguatezze
E le insufficienze l'incapacità
E che
Enfatizzare
Le paura le inquietudini e spinge ciascuno a chiudersi come accade quando una persona paura la lega le paura leggersi le esorcizza proponendo il rifugio nella piccola patria come sappia
E comprendo le sue contraddizioni questo è un punto su cui noi dobbiamo riflettere
Con un elemento identitario valoriale simbolico forte
Che è il modo con cui viene presentato dalla lega al suo popolo il federalismo
Quando noi diciamo mazzo e lo diciamo tutti
Insomma questa lega
Parlavano
A una lingua nelle valli nel nord è una lingua a Roma dice Roma ladrona magiche nel sacco dice federalismo e poi un Governo sostiene un Governo centrale si è tutto vero
Però dopo che abbiamo messo in evidenza sta contraddizione dice come mai piloti ritengo lo stesso perché queste contraddizioni sono coperte da un elemento identitario simbolico forte che il federalismo che nell'accezione
Leghista è
Padroni a casa propria
La secessione e l'indipendenza della Padania chiamatela come volete ci sono varie forno qui viene declinato che giustifica tutto
Per cui faccio il compromesso a peggiore con Berlusconi sì ma perché Berlusconi mi darà l'indipendenza sono solo costretto a subire la Banca del Sud si perché in cambio eccetera eccetera cioè
Abbiamo vederlo questo fatto perché questo indica anche una lezione a noi guardate che i
Diciamo IRI evocare elementi identitari simbolici forti è una
Condizione perché un partito sia capace di dare forza e attrattività un progetto
Comunque la destra questo fa
In varie forme cavalcare paura noi abbiamo bisogno di aggredire queste paure restituire speranza rimettendo il campo
Il progetto
Per cui
Il PD è nato
E il PD
è nato tre anni fa
Di questi giorni
è nato per abbiamo dicemmo allora
Per mettere in campo un pensiero nuovo per un secolo
Siamo nati con la consapevolezza che tutto stava cambiando intorno a noi dal fordismo lavoro flessibile
Dalla concezione lineare dello sviluppo la sostenibilità dal welfare alla sua crisi in primo luogo la sua crisi fiscale
Dallo Stato nazione all'integrazione europea la globalizzazione
Dalla democrazia rappresentativa la domanda di decisione tutto tutte le variabili fondamentali su cui noi abbiamo costruito per un lungo periodo l'identità nostra
Le nostre esperienze politiche sindacali l'efficacia delle nostre conquiste è spiazzato da quello che è cambiato il tono no ce lo siamo detti molte volte
Però se ce lo siamo detti molte volte bisogna trarne le conseguenze e le conseguenze che non si governano i cambiamenti difendendosi
Io ricordo quando andai nel mille novecentottantasei rappresentare il PC
Al congresso del partito cui sta francese che ho appena subito una sconfitta storica Mitterrand per la prima volta lì avevo superati
E lo so che nel congresso era sede Fund cruciale cioè io andai alla tribuna dissi
Guardate che va rovesciata
Scene pur se Del Fante mi fischiavano ma la storia del Paese questa francese dice che avevo ragione
Non ti difendi la paura avendo paura
Non ti difende
Dai cambiamenti cambiamenti li devi gestire anche perché
Io ho sempre considerato una contraddizione inspiegabile che noi siamo nati su un'idea
Che il cambiamento il motore della storia
Che il cambiamento produce o evoluzione o rivoluzione secondo delle culture di cui ciascuno è portatore ma comunque il cambiamento fattore dinamico positivo liberatorio poi tutte le volte che c'è un cambiamento ne mettiamo le mani avanti
Siamo una forza che nasce sull'idea che il cambiamento è
è il motore della storia ma se è così e allora il problema non è averne paura ma guidarlo il cambiamento
La paura si sconfigge non avendo paura
E questo non mette discussione stamattina sarà chiamiamo Kato un tema affronta
Non mette in discussione i valori
I valori
Attraversano la storia
C'era bisogno di solidarietà di giustizia sociale e di libertà di democrazia di rispetto della dignità umana quando nacquero alla fine dell'Ottocento le leghe rosse bianche in movimento
Cooperativa movimento sindacale c'è bisogno nella società tecnologica di oggi di libertà di democrazia di solidarietà i valori attraverso la storia quello che cambia sono però le modalità con cui valori
Li fai Vivarelli realizzi perché l'evoluzione di una società determina il mutamento dei fattori delle variabili dentro cui tu prendi praticabili il valore
E quindi misurare se quei cambiamenti e dire per esempio che abbiamo bisogno di cambiare molte delle cose che abbiamo detto e fatto in questi anni non significa che quello che abbiamo detto e fatto in questi anni fosse sbagliato significa solo prendere atto che l'abbiamo fatta in uno scenario che è cambiato
E che seri proponessimo fuori tempo nel momento in cui sono cambiate le variabili le spese ricette questo sì
Non si
Consentirebbe di interpretare la società e di rispondere
Alle domande leggetevi le strofe nell'Internazionale
è stata scritta più di un secolo fa
Leggetevi le strofe di una canzone come i mezzi John Lennon ci sono le stesse parole gli stessi valori né stessi possono due canzoni scritte a un secolo di distanza con linguaggi diversi con modalità diverse cantate da gente diversa
Esprimono la stessa pensione al cambiamento di una società nella direzione di una società di pace più giusta più libero e tutto quello che viene detto in quell'estro
Non sono i valori che cambiano i nostri valori sono quelli dobbiamo esserne consapevoli
Sono valori forte di una società ha bisogno se c'è una cosa che
è stato ricordato nel dibattito qui lo ricordava anche dare il
Se c'è una cosa che la crisi economica finanziaria di questi due anni si rende evidente e che un impianto puramente ben regola attivo di gestione della società affidando alla spontaneità del mercato la capacità di regolare di fenomeno sia dimostrato fallace se c'è una cosa che in questi due anni
Hanno fatto tutto a partire prima di tutto dai governi di destra sono interventi statali potentissimi
A riequilibrare quella che appunto
è una dimensione ineludibile naturalmente dello sviluppo come il mercato e l'accumulazione competitiva ma che da sola non è in grado di realizzare quelli fattori redistributivi che consentono una ricchezza accumulata di essere beneficiata da una vasta parte dei cittadini
E allora questo è
Questa è la sfida il cambio di passo e lei
Quali sono le paura fondamentale in cui dobbiamo fare i conti su cui innestare il cambiamento primo la è stato ampiamente discusso ci abbiamo dedicato in questi mesi tanto tempo e spazio a partire dalle cose che
Anche qui ci hanno detto Treu Damiano Berretta liberare
Il lavoro dalla sua precarietà certe
Come ha ricordato Castagnetti il lavoro per noi non è soltanto lo strumento con cui si un uomo una donna si procacciava
Il come dire le risorse per riprodurre se stesso
E la vita
Per noi il lavoro è il luogo della creatività umana
E luogo dell'intelligenza e lo vorrei sapere
Il lavoro è luogo nel quale si realizza l'umanità delle persone e questo ha un corollario che sei così lavoro deve essere degno
Ed è se ha ricostruito nella sua dignità e la dignità significa un lavoro professionalmente ha riconosciuto remunerato dignitosamente sicuro che non per cui non si muoia per lavorare
Contrattualmente legislativamente tutelato secondo le modalità che
Ci sforziamo di indicare vedi la dignità della loro attenzione però tutto questo
Che si riconosce quindi alla nostra scala valoriale
Tutto questo non basta evocare lo e non basta neanche dire noi difendiamo i diritti perché il paradigma che la globalizzazione ci pone davanti Pomigliano è l'espressione di quel paradigma eh
Come David decliniamo il rapporto tra diritti e globalizzazione tra diritti e competizione globale
Perché noi quei diritti che giustamente è stato il consideriamo sacrosante difendiamo li abbiamo costruiti in gran parte in un'economia che non era l'economia della globalizzazione era l'economia dei mercati nazionali dei mercati chiusi nei mercati protetti
E
Il protezionismo che è stato
Come dire per il lungo il Novecento una delle modalità con cui l'economia in ogni Paese cresciuto è stato un ombrello potente dentro il quale potevamo far valere una politica redistributiva di diritti e di ricchezza
Questo non c'è più
Che allora il problema è come ricostruiamo appunto un paradigma
Abbiamo le spese abbiamo detto un nuovo patto sociale
Che passa per
Riconoscere ogni lavora da ogni cittadino in quanto cittadino non solo in quanto lavoratori e dei diritti di base di cittadinanza come li ha evocati Dario nella sua relazione dalla certezza del reddito la certezza di prestazioni essenziali per la sua vita
A nuovi modelli contrattuali di cui
Ci ha parlato ieri Cesa
A
Porre il tema è un elemento di innovazioni importante di cui io credo il PD se debba valere che esce da questo seminario porre all'ordine del giorno la questione della partecipazione dei lavoratori e l'applicazione dell'articolo quarantasei della Costituzione
Anche qui non per
Copiare modelli di altri Paesi ma perché in un momento in cui sempre di più le condizioni della prestazione lavorativa del lavoro sono condizionati da fattori esterni
Che la globalizzazione e ti pone
Beh scelte anche difficili Toole fai soltanto se c'è
Consapevolezza e la consapevolezza è fondata sulla partecipazione dei lavoratori
E tutto questo richiamo ed è la cosa che noi dobbiamo porre Marchionne nel momento in cui noi siamo pronti a discutere a Marchionne li dobbiamo porre come ma che anche lui
A un pezzo del patto sociale da scrivere ed è il peso che il patto sociale che parla dell'impresa e la responsabilità sociale dell'impresa
E di come a una disponibilità dei lavoratori e di fare i conti conto la competizione globale con tutto ciò che era la competizione con
Ale
Discende nel ridefinire le modalità dell'organizzazione del lavoro della produzione corrispondeva al punto dal parte dell'impresa responsabilità
Sociale
Liberare
Tanta gente che ha paura per la precarietà esistenziale Baretta
Ha evocato una parola
Che anch'io spesso evoco e richiamo qui
Ha detto guardate dobbiamo fare i conti con la solitudine
Madre Teresa di Calcutta io l'ho detto spesso lo dico anche qui
L'ATO una bella definizione della solitudine la solitudine cioè la miseria delle nazioni ricche
Non è un tema della sociologia la solitudine anche in tema della politica
I bambini di oggi hanno molti più giochi di quelli che avevamo noi quando eravamo bambini ma sono molto esposti molto di più a rischio della solitudine
Si vive molto di più e questo è un bene straordinario ma le persone che vivono molto di più sono molto più esposta la solitudine di quanto lo fosse dei nostri nonni i nostri bisogno
La famiglia e godono di una possibilità di usufruire di beni di Berzin servizi molto più ampia di quelle che avevano i nostri padri i nostri nomi ma le famiglie oggi rischiano di vivere una condizione di solitudine molto più grande
Cinque milioni di persone sono venute a lavorare
Da altre parti del mondo a vivere nel nostro Paese ma rischiano di essere soli tremendamente so la solitudine è un grande tema della politica
E quando parliamo di un welfare inclusivo il welfare inclusivo significa questo come noi sconfigge amo questo rischio che e il rischio vero
Per la società nostra che siamo
Con tutti i guai i problemi che abbiamo apparteniamo la parte opulenta del mondo
Dove ci sono anche i poveri naturalmente ci sono anche i miseri ma il tema che investe maggiormente la la più gran parte la popolazione più che la povertà in senso materiale o la miseria la solitudine c'è una forma di povertà e di miseria morale
Oltre che materiali
Questo tema della solitudine è il tema che noi dobbiamo affrontare e il tema della solitudine impone allora però che noi pensiamo all'idea di welfare perché per un pezzo
è evidente che
Questa solitudine si sconfigge soltanto se
Lo Stato e le amministrazioni pubbliche locali sono in grado di garantire i cittadini quei servizi che sono essenziali che nessun altro li può dare quindi togliamoci dalla testa che servizi essenziali possono essere erogati da qualcun altro io ricordo la discussione qualche anno fa
Proprio con Sacconi diceva bene come si è fatto il sistema
Ministro vuole assicurazioni
Delle pensioni lo possiamo fare per la scuola per la sanità ce lo do io ho detto sì la quale deve essere lo stipendio alla famiglia per pagare quattro-cinque assicurazione ogni mese perché porta no
E allora
Dobbiamo sapere che ci sono prestazioni fondamentali che quelle non può che dare un potere pubblico e dobbiamo per questo
Batterci perché sia così ce la universalità di alcuni fondamentali diritti ma poi dobbiamo sapere è stato evocato quindi la discussione
Che sia per i limiti della finanza pubblica e non solo per questo anche perché molte prestazioni sociali richiedono un contenuto etico che non può essere come dire imposto soltanto sulla base di una prestazione lavorativa retribuita
Pensate fare l'assistenza alla persona disabile
Devi crederci devi decidere ogni giorno che vai lì
Non è soltanto perché ti pagano che lo fa allora noi dobbiamo essere capaci di
Incoraggiare fortemente tutte le forme di sussidiarietà tutte le forme di responsabilità sociale tutte le forme che consentono di allargare
La efficienza la qualità del welfare inclusivo e anche di sviluppare attraverso UE tali così in un senso di appartenenza di identificazione che consenta
Maggiore efficienza al tempo stesso appunto la sconfitta della solitudine qui dentro ci sta anche il tema
Badate della responsabilità dei singoli
Sta su tutti i giornali in questi giorni la vicenda di Napoli è la dimostrazione del fallimento del centrodestra evidentemente
Però pagate
Una situazione come quella di Napoli e quello che accade a Napoli sui rifiuti danni noi non lo possiamo scaricare soltanto sulla responsabilità dei livelli istituzionali
Chiama in campo anche le responsabilità individuale
Perché decidere che tu i rifiuti li lasci in un sacchetto indifferenziato o li metti in sacchetti differenziati non dipende soltanto dal fatto che il Comune lo decida dipende anche dal fatto che tu lo faccia
E quindi un welfare ricchi
Funzione in quanto ci sia la consapevolezza che tu sei parte
E
Sulla base dell'essere parte ti fai carico anche di comportamenti che sono coerenti
Con il senso di un'appartenenza tutto questo oggi non c'è anzi la destra evocato esattamente il contrario
E sta dentro un'altra inclusivo anche
Questo è un tema che Dario evocato e che richiederà un approfondimento io propongo di Fano riprendo specifico perché sto apre un orizzonte gigantesco significa anche riflettere su come noi
Riorganizziamo il tempo di vita in una società nella quale
L'allungamento del tempo di vita fa saltare quello che fino a ieri era una condizione obiettiva la coincidenza tra il tempo di lavoro e il tempo di lì
Noi fino a pochi anni fa avevamo una età media che stava tra i sessanta e settanta anni andare in pensione tra i sessanta sessantacinque anni c'era una formula che tutti quelli che andavano in pensione dicevano mi godo gli ultimi anni dall'ABI
Questo mi godo gli ultimi anni alla vita una frase che si dice sempre di meno perché si vive fino a ottanta novanta a Umberto Veronesi dice che fra qualche anno quando sarà completata la ricerca sulle cellule che invecchiano questo organismo si potrà vivere fino a centoventi
è una prospettiva dice anche sempre Berlusconi perché ha il senso dell'immortalità e quindi
No e
Benissimo ecco
Allora
è banale una società nella quale quando uno arriva a sessanta sessantacinque settanta anni poi ha davanti altri trent'anni di vita guardate e
Se
Impone un gigantesco problema ma mai come pensiamo di riorganizzare questa società
La organizziamo esattamente come quando l'abbiamo organizzate a quando il tempo di vita il tempo di lavoro coincidevano c'è un problema gigantesco di riorganizzazione e ridiscutiamo guardare una idea che
A noi piace magari a qualcun altro no ma stabilito che va in pensione quando
Se lavori per quarant'anni
E si può fare
In un tempo di vita più lungo
Perché devo lavorare quarant'anni continuativi ed Evola andare in pensione usare il periodo la tensione soltanto ad esse a quarant'anni decido che voglio fare uno del mondo possa decidere che per due anni usufruisco a pensione e poi quando rientro andrà in pensione a due anni dopo l'importante che ne faccia quaranta
Si può pensare una cosa di questo genere o no cioè pensiamo come riorganizziamo il tempo della
Della società
è
E lo rendiamo ero rendiamo ero rendiamo fruibile
E quelle norme varate la gente va in pensione a sessantacinque sessantasette sessantotto anni ma quella pensiamo che la gente che si va io sono dici compiuti sessantuno qualche giorno fa
Arriva
Arriva a quell'età
Avendo davanti altra trent'anni ciascuno di noi si arriva con uno straordinario bagaglio no di professionalità di competenza di sapere di conoscenza di relazione di affettività tutta quella roba lì uno la mette a disposizione della società e noi creiamo le condizioni perché si metta a disposizione di una società Ono
è così impensabile pensare che
Agli anziani che sono soli garantiamo di poter vivere in una residenza dignitosa che sposa che spesso non è con un programma di Sosa l'housing consente ad anziani
Soli di avere una casa dignitosa
E costruiamo un palazzo di appartamenti in cui li mettiamo e al piano terra ci sia un asilo nido e quegli anziani si occupino di quei bambini e trasferiscono il patrimonio straordinario di affettività di una vita su quei bambini
Ciò è
Siamo capace di ripensare
Uno stato sociale in cui ancora una volta l'inclusività non è nata dal fatto soltanto che tutti hanno la garanzia di avere diritti questo dato è ovvio l'inclusività dato anche dal fatto che io mi sento parte responsabile ne faccia un pezzo oli con lo Stato sociale lì ne sono uno
Sono uno che lo costruisce tutti i giorni e ne sono parte
E badate
A proposito di fiscalità tutte le indagini
Che vengono fatte sulla fiscalità dimostrano che la gente
Ha un atteggiamento come dire diffidente nei confronti della fiscalità generali tutte le volte che gli chiedi se è disponibile a pagare una tassa in più per uno scopo cioè se favorevole alta una fiscalità di scopo ti dice sempre di sì
Vuole dire qualcosa vuole dire qualcosa che anche il tema della fiscalità se Tonolo fondi sulla maggiore consapevolezza la maggiore partecipazione diventa difficile da gestire
Io penso per esempio che noi
Un welfare inclusivo lo dobbiamo ripensare anche affrontando questo tema della fiscalità di scopo
E
La terza grande paura che agita la vita di molti che la precarietà dell'identità
E mi riconduco al tema dell'immigrazione è un tema che si pone in tutta Europa guardate
Presi come siamo dal discutere lodo Alfano
Nessuno di noi a discusso per un istante una frase della
Cancelliera Merkel che è di enorme
Impatto
Perché se il Cancelliere della Germania cioè impiegati che il Paese che
A parte l'Inghilterra per ragioni storiche alla più grande presenza
Di cittadini extracomunitario proveniente da lontano
è la più grande società multietnica di questo Paese dice che il modello che la Germania così ecco su questo è fallito
Lei quella frase un bicchier d'acqua
E quella frase viene dopo che in Svezia in Austria in Belgio in Olanda e comunque si vota sull'emigrazione c'è la crisi elettorale non solo della sinistra anche dei partiti conservatore tradizionale a vantaggio dei populisti
E il tema dell'immigrazione sta diventando il tema dirompente
In tutte le società compresa la nostra dove noi siamo ad un passaggio cruciale anzi siamo già oltre il passaggio cruciale
Fino a pochi anni fa la popolazione immigrata stava sotto il cinque per cento quando un fenomeno qualsiasi sia sia sotto i cinquecento è
Definito non a questa parola che sto per dire nonno non ha nessun giudizio di valore viene consigliato dai tecnici marginale quel fenomeno cioè non incidente
Noi oggi abbiamo cinque milioni di cittadini extracomunitari stiamo tra il sette l'otto per cento ma nel centro nord chiamo tra il dieci e quindici e ci sono città Brescia per la prima che mi viene in mente i cui stiamo tra quindici M.
L'impatto di questo fenomeno è gigantesco
E produce che cosa produce il rischio della
Della latenza e dell'esplosione di nuove competitività di nuovi conflitti in primo luogo negli strati popolari
Perché sempre di più
Quella famiglia italiana che già afflitta dalla precarietà del lavoro dalla precarietà del reddito dalla precarietà del futuro dei figli percepisce le negato che arriva come un competitore in più nel posto all'asilo nido nell'assegnazione di un alloggio popolare nel posto all'ospedale e via di questo passo
E se non è questo tema non lo vediamo lo affrontiamo certo non lo possiamo affrontare con
La destra lo affronta in modo molto semplice tutti diritti a chi è nato cui e quelli che arrivano da nessun diritto ma noi non possiamo fare una dare una risposta di questo genere mi pare evidente no
Che però non dare una risposta altra gente significa però costruirla una risposta perché vedete non abbia voglia di costruire una risposta che dia una duplice garanzia
Per ridare a ciascuna persona che viene da lontano vivere a lavorare qui la garanzia che ricchi sarà riconosciuto nella sua dignità se riconosciuta da soli e tante derivano una serie di diritti
Ma devi dare anche la garanzia agli italiani che tutti quelli che arrivano li tolgono niente perché se hanno la percezione che li tolgono qualcosa mi diranno sempre come nemici
Non è semplice però a questo è un punto
E impone allora una riflessione per esempio l'Uepe nella sua scala di priorità cambia
Noi abbiamo in Italia oggi dieci bambini su cento che vanno alla che hanno un posto in un asilo nido la scuola materna e quindi siamo già un Paese che rispetto alle famiglie italiane a una domanda largamente insoddisfatta
Poi quel dieci a una media per cui son trentacinque a Reggio Emilia e vi è uno in Calabria il posto benissimo per gioco no un altro segno dell'aggravamento dei problemi del Mezzogiorno
La popolazione immigrata e popolazione giovane con tassi di natalità alti quindi aggiunge una domanda
Allora se non vogliamo che ci scoppia la guerra del bambino che ha diritto rimandi al porto l'asilo nido bambino italiano al bambino peruviano eccetera eccetera abbiamo una sola risposta
Che tra le priorità fondamentali dell'idea di welfare inclusivo che noi abbiamo si deve essere che la questione dell'infanzia diventa una priorità e si spendono molti più soldi per dare a questo Paese una struttura
Una ossia una risponda a risposta alla domanda di strutture per l'infanzia molto più grande che ci consenta di passare dai dieci e trentadue trentatré che indica l'Europa con una media Lonati eviti la guerra sono no
E lo stesso ragionamento si può fare per le case popolare qui è stato detto
Richiamava Franceschini nella sua introduzione
Noi siamo il Paese al più alto tasso di proprietà immobiliare settantadue per cento delle famiglie italiane ha la casa in proprietà
Questo ci ha portato naturalmente a pensare che in Italia il problema della casa fosse sostanzialmente risolto no perché quando
Tre su quattro hanno la casa in proprietà non è più una priorità
Non era così vero perché settantadue vuol dire che ventotto sono in affitto
Ma poi la popolazione immigrata ti pone un problema una domanda aggiuntiva perché la popolazione di recente immigrazione non ancora qui da un tempo così ampio dall'aver accumulato i soldi per pagarsi un mutuo
E quindi si pone nuovamente il problema di un grande Piano di housing sociale che risponda sia la domanda di italiani di affitto sia la domanda è la popolazione immigrata questa torna ad essere una priorità che fino in quel che negli ultimi anni non c'era più
Allora liberare per esempio l'immigrazione dalla paura che porta con sè significa appunto pensare una politica ridefinire le priorità intorno a cui costruiamo la risposta di welfare
E non solo
Perché noi siamo
In questo c'è un limite ancora una nostra
Quaranta che l'immigrazione crea paura non solo per la competitività sulle condizioni materiali di esistenza
Viene percepita anche come insidia
Alla tua identità
Hai tu i valori al tuo modo dividere i tuoi costumi
E lo riprova la riprova che cosa quali sono i settori di immigrazione che suscitano più paura nella popolazione sono le migrazioni islamiche l'immigrazione cinese cioè delle due comunità che si integrano di meno più renitenti all'integrazione
Non solo in Italia
Allora questo problema lo dobbiamo vedere
Lo dobbiamo vedere
Perché
Questo tema è un tema che
Si propone quando la Merkel parla vivo il fallimento del modello multiculturale tedesco non fa riferimento soltanto all'esplodere anche lì delle competizioni sulle condizioni materiali insistenza
Ma anche al crescente problema
Di incomunicabilità Chezzi che si manifesta
Tra i cittadini tedeschi e le comunità immigrate pone un problema valoriale identitario forte che noi dobbiamo vedere essere in grado anche questo di governare e di gesti
Da questa tribuna Feltri
Nell'altra Cortona
Ci ha ricordato che nel programma del partito laburista di Brown c'era scritto che entrare in Inghilterra
Non era un diritto incondizionato ma un'opportunità
Io non
Non l'ho trovata questa frase nel nostro documento sull'immigrazione approvata l'Assemblea nazionale mi sarebbe piaciuto invece trova
Perché ne derivano una serie di corollari
Quindi abbiamo bisogno di
Anche su questi
Andare oltre quello che abbiamo riflettuto ditte
Infine liberare Paolo Della nel Paese dalla precarietà istituzionale su questo tutti capiscono qual è il tema io voglio solo perché volevo finire sono già troppo lungo
Dire una cosa che si riconnette una questione che ha sollevato Castagnetti noi
Uno dei temi fondamentali che percorre il dibattito istituzionale e federalismo
Io anche perché vengo dal nord-est è un cittadino del nord sono come dire
Da sempre favorevole a una riforma federale dello Stato però la federalismo ad assetto istituzionale invariato è più difficile
Cioè noi
Abbiamo vogliamo fare il federalismo come l'attuale struttura di distribuzione dei Comuni l'attuale struttura del sito della Provincia paesone Regioni a cui sovrapponiamo il federalismo non funzionerà
E allora io mi permetto di avanzare una proposta e vediamo se ci riflettiamo su questo il dibattito su come tenere conto di questo e fare introdurre dei fattori semplificazione si è concentrato in Italia negli ultimi due anni sull'abolire le Province
Secondo me
Partito di chi ha sbagliato
Perché se vuoi
Affrontare il problema di un riordino dell'assetto istituzionale che consenta un federalismo che non produca come diceva Castagnetti un centralismo regionale riconosca l'autogoverno dei Comuni di un Paese che storicamente è un Paese di Comuni
Allora la riforma vera che noi dobbiamo lanciare e che l'Italia non può avere otto mila comunque
Cinque mila dei quali con meno di tre mila abitanti
Perché quei cinque mila comuni essendo di tre mila abitanti non hanno nessuno le dimensioni di scala sufficiente a soddisfare la domanda dei loro cittadini
Se io passo in Italia da otto mila comuni a quattro mila allora dopo posso ragionare anche sul superamento Provincia o se mai più che
Superarle affidare alla Regione ogni Regione come
Diciamo riorganizzare i livelli intermedi
No e
Superare le Province come struttura stata
Posso costruire un federalismo che assuma i Comuni come un punto di riferimento ma se i Comuni rimangono questi otto minuti d'animo non sarà non assumerà i Comuni con un punto di riferimento noi avremo una riproduzione di centralismo regionale con tutti i problemi che questo comporta
Vogliamo porre questa questione
E affrontare questo nodo
Ecco io penso che noi dobbiamo agire così
E affrontare queste precarietà liberare il Paese di questa precarietà del lavoro
Della solitudine esistenziale
Delle ed è la paura di perdere l'identità la precarietà e incertezza istituzionale richiede i conti di fare
Dichiari fare i conti un quattro Nordio dico solo i titoli
Il primo
E che non abbiamo bisogno di fare del Nord come dire di mettere come leva fondamentale del nostro progetto un investimento gigantesco sulla conoscenza sono più esplicito
La scuola l'università non sono il Capitolo sesto di un programma che viene prima della sanità e dopo le riforme istituzionali così non funziona
Perché la sinistra perde la conoscenza del mondo di oggi non è unisce o settoriale
Oggi Turi organizzi una società a partire dal contenuto di sapere che
Perché se le imprese vogliono essere più competitive devono investire in innovazione tecnologica e competitività di prodotto che passa per un'incorporazione di sapere maggiore
Se voglio offrire più opportunità ai giovani e i cittadini
Questo passa per un innalzamento della sapere a partire dal dato che quante più cose sai sei fare tanto più operaio opportunità per la tua vita
C'è voglia di organizzare il welfare questo lo fai soltanto se altri il sapere e di una società e la sua diffusione
Se vuole gestire l'immigrazione hai bisogno di più sapere perché nell'ignoranza c'è il pregiudizio nel pregiudizio non c'è il riconoscimento e non c'è
E
Rispetto alla diversità
L'investimento nel sapere nella conoscenza non come un capitolo di un programma come la leva strategica intorno a cui noi pensiamo il futuro di questo Paese l'idea dell'Italia che abbiamo
Questi per questo
Per questo la battaglia sulla scuola sull'università sulla ricerca dura non sono battaglie settoriali sono battaglie che riguardano l'idea stessi e lì si dimostra tutta la Fallaci alla debolezza la fragilità della destra che non capisce questo
E che anzi come dice Berlusconi il problema è che mandare la gente a lavorare prima in fabbrica che esattamente il contrario un problema non è quello lì
Secondo nodo le risorse
E noi abbiamo un debito pubblico
Dobbiamo vederlo questo il tema che su cui non abbiamo fin qui
Come PD elaborato una risposta sufficiente perché quando il debito pubblico il venti per cento in più del PIL centoventi per cento questore
In questo momento o noi riusciamo a individuare una terapia shock una terapia d'urto
O a mezzo punto all'anno
Non ce la faccia
E questo impone una riflessione molto seria su come affrontare che naturalmente investe il tema della fiscalità ma non solo il tema della fiscalità
Terzo nodo la pubblica amministrazione questo nodo che qui non abbiamo discusso non ne discutiamo quasi da nessuna parte
Forse anche perché
La pubblica amministrazione negli ultimi anni è diventata una solida constituency elettorale del Partito Democratico
Di affrontare i problemi di una pubblica maison efficiente ci mette a rischio
Però guardate che con la pubblica amministrazione di oggi noi non andiamo da nessuna parte
Nel Mezzogiorno che ha un grande distretto di Pubblica Amministrazione dal punto di vista dell'istituzione del lavoro venendo
E allora noi dobbiamo fare i conti con la polizza azione che ha una bassa produttività alti costi ed è soprattutto rigidissima
Noi siamo ancora dentro lo schema del
Dell'assetto dello Stato napoleonico che è tutto strutturato secondo una verticalità io quando facevo il Ministro la cosa che mi spaventava di più e quando dovevo prendere un provvedimento di concerto con un altro ministro
Perché io l'altro ministro ci mettevamo l'accordo entro pochi minuti le due Amministrazioni litigavano per sempre
E non si mettevano d'accordo e quindi quel provvedimento era assolutamente vanno perché tutta la struttura dello Stato è costruita secondo una verticalità rigida
E questa contraddizione tra la la società flessibile costruita sull'orizzontalità non solo verticali noi abbiamo uno Stato verticale in una società che tenda costruisse in modo orizzontale ora affrontiamo questo nodo
E questo nodo parate passa però io sono esplicito perché avendolo misurato quando ho fatto parte del Governo sono anche piuttosto tranchant su questo punto
Passa per una questione che le dobbiamo affrontare
O noi
Abbiamo la disponibilità la possibilità di disporre
Di una
Vero
E ampia mobilità nell'uso dei dipendenti pubblici o non lo Stato non lo molti non lo modifichiamo
Dico di più
L'amico in modo anche più brutale
Siccome un dipendente pubblico ha una garanzia in più rispetto al dipendente privato cioè è sicuro al novantanove per cento che quel posto di lavoro non lo perderà mai Bernie vuoi dare le
Per favore la condizione di norme vi mette nelle condizioni di poter utilizzare al meglio le tue risorse immane o no
Non è una battaglia scontata appena lo poniamo avremo tutti contro partire dai sindacati del pubblico impiego
E quindi una battaglia complicate però io penso che noi dobbiamo porre
E porre questa questione perché se non riorganizziamo la pubblica amministrazione non è uno Stato efficiente che sia al servizio di una liberazione di risorse non ce la facciamo ammetterlo Inca
E infine il nodo più cruciale di tutti non l'abbiamo affrontato adeguatamente come è stato giustamente detto da alcuni interviene ma
Lo sapevamo dall'inizio
E la grande questione del Mezzogiorno che e l'altra grande questione che non può essere vista come un problema territoriale come un problema settoriale
Insomma più della metà del Paese
E anche la parte ricca del Paese non va da nessuna parte se c'è un'altra parte che
Declina sempre di più
E quindi questa questione io penso che noi dobbiamo affrontare e dobbiamo affrontarla sapendo che siamo in presenza di una crisi di fondo nel Mezzogiorno di tutti i fattori coi visivi
Ci sono consumati tutti fattori così vi sul piano sociale sul piano territoriale sul piano economico la vicenda di Napoli la dimostrazione di questo ma la vicenda della Calabria e una serie di altre questioni no e
Dobbiamo anche sapere che lì dentro c'è anche un parziale fallimento delle nostre classi dirigenti
Non ovviamente di quei sindaci che sono in prima linea nella lotta contro la 'ndrangheta la mafia che abbiamo il dovere di difendere naturalmente questo Harris è evidente
Ma poi c'è anche un fallimento perché di una
Che ci riguarda perché noi abbiamo governato quelle regioni per dieci anni
Tutto il Mezzogiorno
Sono la Sicilia
Quindi c'è un problema che ci riguarda e io sono molto d'accordo anch'io ho detto ieri se non vogliamo affrontare il problema del Mezzogiorno D'Antoni affrontiamolo partendo da zero non siamo prigionieri di nessuna forma di continuità perché non c'è nessuna continuità da difendere
Se non
Ovviamente per la continuità della
Mafia andranno
Prevedere
E io propongo per non farla lunga su questo
Che Area democratica
Prima dell'assemblea nazionale di Napoli che avrà come uno dei temi centrali il Mezzogiorno organizzi un appuntamento di Area Democratica dedicato ai problemi del Mezzogiorno che ci consenta di arrivare all'Assemblea offrendo all'Assemblea un contributo di riflessione
Lo stesso coraggio
Lo stesso coraggio non abbia bisogno di fronte l'ultima cosa che voglio le ultime due cose voglio affrontare di fronte alle questioni istituzionali
Il PD è nato anche per cambiare il sistema politico una delle sue ragioni fondative anzi
Questo lo lo sbagliamo troppo spesso
Noi abbiamo fondato il PD
Mettendo insieme Margherita DS popolo dell'Ulivo
Perché consapevoli che cambiare sistema politico soltanto per via istituzionale era impossibile non ci si riusciva e che occorreva un atto soggettivo forte che obbligasse il sistema politico a cambiare e l'abbiamo cambiata
Perché la nostra nostro processo che ci ha portato a far nascere il PD ha fatto nascere il PdL insomma tutte le cose che sappiamo per cui come ricordo spesso io siamo passati dai trentanove partiti del Parlamento del due mila sei e dieci partiti nel Parlamento del due mila otto perfetto
Guardate che la crisi del Popolo della Libertà ci espone a un rito a un ritorno indietro perché espone alla frammentazione tutti sappiamo che il Partito Popolare dal tardive
L'unico tratto di identità il suo leader nel momento in cui Solidoro uscisse di scena quel partito ha una
Né una coesione culturali ideologiche ideale e programmatica no e già se ne vedono già il segno
Tanto al popolo e libertà sono vivono in questo momento ventidue fondazioni culturali
Che sono in modo come dire elegante per dire ventidue correnti che stanno già tutte pensando a cosa succede il giorno in cui Berlusconi non è più la
Scrive
Ora di fronte a questo rischio di un ripiegamento di un ritorno indietro della frammentando lamentano frammentazioni noi come reagiamo
Perché c'è anche chi dice che siccome il PD era nato per unire ma tutto si frammenta forse essendo negli unici che è poco hanno l'ambizione di continuare a unire siamo noi che siamo controtendenza
No
C'è chi dice questo
Io non penso che sia così
Ora
Franceschini a evocato un tema
Ha detto è guardiamo come star cambiando la geografia politica italiana
E pigliamo atto del fatto che
C'è chi lavora per costruire un terzo polo eccetera
Allora io penso che questo questa considerazione giusta che ci viene sul sollecitazione che cosa con
Ci deve portare a a dire
Che proprio il fatto che
Dieci anni fa
Popolo della Libertà e il Partito Democratico o Ulivo premetto democratico insieme facessero settanta per cento dei voti oggi Fazzi fanno il sessanta
E che ci sia una tendenza quindi a una
Articolazioni con nuovi soggetti ci deve portare alla conseguenza nonché il bipolarismo allora non c'è più se per bipolarismo noi intendiamo la democrazia dell'alternanza
Ma che come ci siamo sforzati di dire ma questo è un dibattito non risolto nel PD
Il bipolarismo in Italia come in tutta Europa non può essere bipartitico il bipolarismo in a in itinere in Italia come in tutta Europa perfino in un Paese come l'Inghilterra che è stato storicamente bipartitico io oggi non lo è più il bipolarismo è propri partiti
è plurale
Ha bisogno il sistema noi io credo che noi non dobbiamo
Rinunciare all'impianto binario della competizione elettorale
Quando si va a votare gli elettori sono di fronte a una proposta progressista è una proposta conservatrice in competizione
Ma quelle due proposte non si organizzano attraverso due parti non è stato così fin dall'inizio lo sarà ancora di meno quelle due proposte si organizzano attraverso due coalizioni
E noi dobbiamo prenderne atto
E quindi non rinunciamo all'impianto binario della competizione elettorale ma ci organizziamo sapendo che il pluralismo il Di Pardo il bipolarismo in Italia non è bipartitico alcuni partiti
E quindi l'offerta progressista non può che passare per una coalizione
E una coalizione fatta tra una pluralità di soggetti diversi
Diversi c'è dice una cosa ovvia non è così ovvio e tutti quelli che dicono io non voglio Casini
Sì perché non è come noi e certo
Forse come noi sarebbe vano
Cioè le alleanze si fanno sulla diversa
No ventotto qui
Bipolarismo pure partitico a bipolarismo che mette insieme forze diverse che condividono un programma un progetto una leadership un'idea del Paese e lavorano qui sì e chiedono un modo per farlo insieme
E quindi riconoscere un bipolarismo pure partitico
E darsi gli strumenti perché quel bipolarismo provi partitico possa essere vivere quindi anche una legge con elettorale che si consenta di non
Venire meno l'offerta binaria alla competizione binario ma al tempo stesso riconosca che quell'offerta binari quella competizione binario che è una competizione plurale
E quindi una legge elettorale conseguente a questo se possibile come ho già detto prima
Di nuove elezioni con un Governo transitorio se non è possibile in omaggio a questo impianto e come vedete non è tattico un'idea strategica di come io organizzare il sistema mettendo
Una legge elettorale che ci consenta di costruire un bipolarismo
Provi partitico effettivo come un punto del programma elettorale da proporre agli
Lo stesso coraggio innovativo dobbiamo avere sull'informazione sull'assetto della RAI
La reale derivano
E a rotoli per la prima volta davvero questa andrebbe a rotoli nel senso
Materiale del termine la vedi rotolare sempre di più verso una deriva drammatica fino al punto che rischia di portare i libri in tribunale il prossimo anno se va avanti così
Noi non possiamo semplicemente invocare la RAI che c'era
Perché la RAI che c'era che è stato un grande strumento di cimento del Paese si era in una situazione di monopolio televisiva cedute le cose che sappiamo abbiamo bisogno di avere un'idea
Che rilancia la centralità del servizio pubblico ma la rilancia dato sistema plurale di informazione
E lo riconosce
E quindi anche su questo usciamo da una trincea puramente difensiva il problema nostro non è difendere solo il diritto che dobbiamo fare il Floris di Santoro della Gabanelli fare i loro programmi va da sé siamo contro ogni vararlo
Però il problema è poiché ne abbiamo noi dell'informazione nel sistema plurale dell'informazione di oggi
E lo stesso sulla giustizia via lodo Alfano via la legge al personale questa cosa sono una vergogna dopodiché c'è un problema in Italia grande come una casa di una giustizia che
è lenta non è accessibile è lontana dai cittadini di cui i cittadini diffidano o noi affrontiamo questo nodo e gli diamo ai cittadini una giustizia riversa
O se no perfino le battaglie Berlusconi possono avere qualche spazio in più
E infine ho chiuso davvero
L'innovazione nel modo di pensare di organizzare questo partito
Questo diciamolo chiaramente è il terreno più deficitario in questi primi tre anni di costruzione del Partito Democratico
Castagnetti ha dato una lettura che io condivido nobile
E spesso prevale su più
La storia da cui veniamo che la storia nuova che dobbiamo costruire narrare
Non siamo fin qui riusciti ancora anch'io ci mettono ancora perché credo che sia possibile costruire un partito nuovo
I modelli organizzativi preesistenti si sono sovrapposti la sovrapposizione di due modelli non ci ha dato un modello nuovo celato spesso la babele la confusione
Siamo abbiamo una difficoltà anche per come siamo
Come ci organizziamo come facciamo politica e come ci proponiamo i cittadini a farci percepire come uno strumento utile crediti
E
Noi rischiamo spesso ripiegamento dei riti autoreferenziali che ci isolano
Diamo svolto in questi giorni credo ottanta congressi provinciali in queste settimane
è un momento certamente di partecipazione democratica ma credo che non vi era un'eresia se dico che nessun cittadino fu che non si è iscritto al PD si è accorto di quei congressi e nessun congresso ha parlato qui citati penso di poterlo dire senza veronese
E questo è un problema
E noi abbiamo bisogno di mettere anch'qui si ancora di più c'è bisogno di un cambio di passo pratica
Abbiamo i dati mettere in campo non un nuovo partito perché un partito in più o un partito nuovo perché capace di darsi un'organizzazione un modo di essere di comunicare di essere tra la gente di selezionare la propria classe dirigente
Diverso Castagnetti ha detto ragione
Della sua sollecitazione giusta sono andato a settimana sociale dei cattolici e ho trovato lì mille duecento delegati appassionati esperti competenti che discutevano
Io quando si è seduto gli ho detto forse trovato quella gente esperta con potente appassionata perché nessuno di quelli reali perché doveva farsi candidare da qualche parte
Questo
Anche questo sarà bene
Anche questo secondo me è una cosa che dobbiamo
Rimettere in campo l'innovazione sta nella modalità organizzativa qui gli amici e compagni di Genova ci hanno portato un un'esperienza ieri
Il partito più elastico e flessibile che agisce per progetti vive la sua territorialità in modo non burocratico abbia bisogno di una selezione della classe dirigente che recuperi il momento della formazione questo un partito che ha difficoltà a formare a selezionare
Socializzare
Abbiamo bisogno di
Costruire un rapporto quei territori che valorizza i territori
E e i gruppi dirigenti dei territori e le modalità politiche diverse per età ad esempio il tema
Che guardate tornerà
Noi discutiamo spesso di alleanze anzi discutono dei temi prevalenti del nostro dibattito politico guardate che
Un'Italia
Che si governi valorizzando i territori le spesi sei diversità unità nel quale dobbiamo anche abituarci a modalità le alleanze che non siano omogenee uguali a se stesse da Bolzano a Palermo
Perché è una forzatura rispetto a una complessità
Politica istituzionale la vicenda siciliana ci consegna questo problema
E abbiamo bisogno anche di fare avanzare una classe dirigente nuova io
Non amo la parola come nulla ma nessuna rottamazione ma però sento la responsabilità che alla nostra generazione di promuovere una nuova classe dirigente di mettere nelle mani di una nuova classe dirigente nuova anche per
Anagrafe oltre che per capacità
La guida di questo Paese io ho già detto una volta
Non sono convinto che noi abbiamo bisogno di un Papa straniero ma sono convinto che i cardinali non possono essere sempre gli stessi e abbiamo il dovere rinnovare la classe dirigente un mostro partite
Io penso che a questo nostro incontro noi usciamo
Non siamo usciamo così e mi pongo un problema dell'ultimo problema che pongo tutta questa ricchezza di riflessione di discussione di dibattito che non abbia messo qui in campo come lo facciamo arrivare
Prima di tutto a tutti gli altri del PD
Perché noi siamo un partito largo plurale l'articolazione per aree correnti chiamatele come volete sta dentro la Costituzione materiale di un partito largo plurale
Ma il fatto che si sia articolata in aree non ci obbliga l'incomunicabilità anzi ci dovrebbe sollecitare alla comunicazione reciproca
Contrari
E allora io penso apposto Giacomelli il problema nel suo intervento dicendo tutto quello che qui come lo raccogliamo e non abbia bisogno tutto questo di farlo arrivare
E farlo arrivare arresto del partito perché noi tutto questo l'abbiamo fatto non perché ci sentiamo come dire
Una setta chiusa in se stesse non abbiamo nessun attitudine settaria al contrario abbiamo dato vita a un'area
Che vuole contribuire
Alla vita del Partito Democratico abbiamo addirittura vissuto un travaglio ordinaria democratica che ha portato alcuni amici e compagni a Londra ad allontanarsi danno esattamente sulla base di un'idea che Dario richiamato
Noi abbiamo l'idea che una minoranza forte della sua identità delle sue idee del suo contributo originale non ha come suo compito quello di fischiare i falli di una maggioranza stando ai bordi del campo ma quello di giocare di partecipare
Quindi fare in modo che la squadra vinca mettendo in campo anche giocatore che diano la squadra maggiore forza maggiore
Capacità dedizione
E proprio per questo è un atteggiamento assolutamente propositivo e positivo però dobbiamo porci il problema come tutto questo lo facciamo arrivare diventa elemento che contribuisce
Insieme ad altri apporti di altri a costruire
Quel progetto quella identità che con secondi concorre consenta al Partito Democratico appunto di radicarsi nei territori di costruirsi come partito di intercettare le domande della gente e di
Quindi essere un'alternativa credibile tutto questo ed è l'ultima cosa proprio voglio dire
Con l'orgoglio dell'appartenenza io son molto da colpi diciamo molto alcol o questa cosa che ha detto Zandt stamattina noi
Noi siamo
Mi pareva democratico nato tre anni fa tre anni sono un tempo lungo ebreo
Che per costruire un nuovo grande partito che abbia tutte le caratteristiche che noi vogliamo tre anni forse sono un tempo insufficiente per questo diciamo il non ancora
Mai non ancora ci sollecita a fare
E lo possiamo fare se mettiamo in campo quello straordinario patrimonio che questo partito ha dentro di sé di intelligenza di creatività di idea di passione di generosità
E l'orgoglio di un'appartenenza e molla non
Secondaria nel mettere in campo tutto quello di cui questo partito dispone per far sì appunto che il PD sia come abbiamo detto qui la speranza dell'Italia grazie
Grazie