Il G20 finanziario di Seul e il nuovo ordine geo-economico. Intervista ad Alessandro Merli

Con Alessandro Merli della Sole ventiquattro Ore cerchiamo di capire meglio quello che è successo nei giorni scorsi in Corea del Sud parliamo naturalmente del G venti dei ministri finanziari che si è riunito nei giorni scorsi si è concluso con dei risulta atti che sono stati annunciati risultati che poi saranno al centro attualmente del vertice generale che si terrà della G venti l'undici e dodici novembre Asse uno allora buonasera man
Buonasera pariamo intanto ecco nel merito quali sono da alcune delle delle conclusioni più importanti che sono state raggiunta nel corso di questo vertice che si pronunciava difficile
Ma credo che le conclusioni vadano sempre un po'misurate sulla base di quello che erano gli obiettivi uno degli obiettivi
Forse il principale era di ottenere una tregua in quella che era stata definita la guerra delle valuterò il dollaro si svaluta la Cina
Non rivaluta i paesi emergenti soffrono perché arrivano troppi e capitali dall'estero quindi gonfiando delle possibile bolle speculative l'euro
Risale troppo lunghi somma si voleva mettere un freno a questa situazione sui mercati valutari che era stato molto turbolenta nelle ultime settimane
Da questo punto di vista è il risultato è stato abbastanza modesto cioè il G venti dice nel comunicato che bisogna evitare le svalutazioni competitive e cioè che tutti cerchino di valutare la propria moneta per rilanciare proprio export che perché evidentemente questo non è possibile se c'è qualcuno che si è svolta a qualcun altro deve rivalutare e quindi questa semplice richiamo evitare le svalutazioni competitive dato che non
Non può poi riscontro a questo richiamo nessuna azione concreta resta un po'sospeso l'undici a proporremo una misura concreta erano stati gli americani segretario al Tesoro
Geithner aveva detto avrei fissiamo un aspetto ai surplus o ai disavanzi nelle partite correnti quindi nelle parte commerciali l'obiettivo evidentemente era la Cina che esporta massicciamente soprattutto
Verso gli Stati Uniti hanno detto che siamo un tetto al quattro per cento del PIL si sa che la Cina ma anche la Germania e oltre e ben al di là col suo supporti questo
Quattro per cento naturalmente
Sia la Cina che la Germania e Giappone hanno risposto perché per adesso quello che si è ottenuto è di dare mandato al Fondo monetario di studiare un po'la questione che è un po'
Il sistema per rinviare il problema un po'come si fa in Italia quando si crea una Commissione parlamentare su qualcosa
Dalle colonne de il Sole ventiquattro Ore tu hai tracciato una parallela una la logica naturalmente che ci porta valutazione concretamente differente rispetto a una precedente storico sempre nel caso di una con do valutario globale quello cosiddetto del plaza in quel caso la questione era tra Stati Uniti che Giappone che cosa avvenne allora
Per nel mille ottanta novecentottantacinque il dollaro si stava rivalutando ormai da qualche anno in maniera molto consistente all'epoca Bertinoro degli americani
Vi era appunto forte l'importo di prodotti giapponesi timore che la manifattura americana perdesse posti di lavoro a favore diciamo soprattutto i giapponesi ma anche gli altri Paesi asiatici è un po'il ruolo che adesso
Sardista sostenendo invece
La Cina quindi nel mille novecentottantacinque in autunno gli Stati Uniti allora di Ronald Reagan ottennero
Chiederò dai gli altri partner principali allora si parlava di un G cinque quindi gli altri erano Francia e Germania
Giappone e Gran Bretagna si fece una una riunione al plateau di New York per quello che si parla ancora oggi di accordo del Plata
Si decide che il dollaro si era rivalutato troppo e che era il momento di farlo di farlo scendere
Non solo ma a questo accordo vennero fatti seguire interventi sui mercati valutari per far capire che si faceva sul serio
Perché a mio avviso non è ipotizzabile un accordo globale sulle valute sul tipo del Plateau intanto perché
Stiamo parlando adesso di una
Una platea diciamo di partecipanti molto più
Molto più ampia nel cioè un mondo non più unipolare come allora ma multipolare soprattutto dal punto di vista gioiscono amico
Certamente allora diciamo i grandi cosiddetti grandi erano cinque ma quello contava veramente non gli Stati Uniti erano veramente la potenza
Dominante adesso se anche non vogliamo considerare tutti i denti del gruppo di denti alcuni dei quali francamente sugli rilevanti come per esempio
L'Argentina evidente che ci sono dei programmi dei dei criteri di protagonisti della geopolitica ove lager colonia come dicevi tu come il Brasile l'India la Cina
La Russia che hanno un peso che evidentemente
Allora non avevano e quindi si devono mettere d'accordo
Molti più protagonisti un numero di interessi molto più alto e questo chiaramente non è così semplice l'idea poi che
Si possa procedere a degli interventi sui mercati valutari che tutti si muovono nella stessa direzione mi sembra francamente
Utopistica per cui quando nelle scorse settimane qualcuno diceva torniamo allo spirito del Plaza
Francamente adesso mi sembra un po'
Un'idea abbastanza difficile
Da realizzare l'altra lezione da trarre da quell'accordo del plaza come racconti tu è il fatto che come effetto collaterale di quelle manovre
Valutare il Giappone entro in una fase decennale di stagnazione e questo sicuramente servirà ad esempio a qualcuno di memento
Sicuramente i cimeli hanno ben presente quella lezione da politiche di allora cioè allora era il Giappone diciamo il capro espiatorio indicato dagli americani per tutti i loro problemi il Giappone
Si adeguò alle richieste americane però questo poi comporto prima la formazione di parabola
In Giappone sulle attività finanziarie sulle attività immobiliari e poi dopo lo scoppio dalla bolla quello che viene definito il decennio perduto dalla carta giapponese cioè tutti gli anni Novanta di fatto è una stortura dal quale il Giappone del tutto non si è ripreso neppure
Neppure del quindici mesi sono molto attenti
Alla lettura della storia e non credo che lo vogliano
Replicare diventarne
La prossima vittima certo è che la Cina deve
Chiaramente avendo ormai un ruolo così importante l'economia mondiale a sua volta assumersi le proprie responsabilità e i cinesi stanno rivalutando molto lentamente la propria moneta ma dicono anche agli altri non abbiamo bisogno di procedere in modo
Molto graduale perché
Il mercato del lavoro nostro deve assorbire ogni anno decine se non centinaia di milioni di nuovi lavoratori non siamo in grado di farlo se non possiamo contare anche sulla spinta
Dell'export c'è comunque un tentativo di coinvolgere di più i cinesi e le altre grandi potenze emergenti nelle responsabilità della gestione chiama la governance
Dell'economia mondiale un'altra decisione forse quella più concreta che è venuta
Dalla riunione in Corea
E che un sei per cento di voti
All'interno del Fondo monetario passeranno dai Paesi avanzati soprattutto nei piccoli paesi europei verso
Questi grandi Paesi emergenti diciamo che
All'interno del capitale del Fondo adesso sono più o meno in equilibrio
Con un cinquanta e cinquanta da una parte il cosiddetti Paesi industriali tradizionali e dall'altra invece i Paesi
Emergenti e i paesi in via di sviluppo
Quindi anche il Fondo monetario internazionale indagato del nuovo
Prospetti e le nuove prospettive al nuovo orizzonte geopolitico per quanto riguarda i nuovi attori che entrano nel direttore un'altra questione ancora per chiudere il capitolo delle valute non si tratta dunque di una questione a due non è quella G due di cui si parlava
Un problema tra Cina e Stati Uniti ma evidentemente c'è una triangolazione che riguarda anche altre valute emergenti come sto stavi dicendo prima
Chi di fatto quelli che rischiano di più diciamo da questa situazione Stati Uniti cinema sono altri Paesi che evidentemente non ha l'intenzione
Gli accettare supinamente quello che può essere deciso eventualmente su una sul Washington
Tecnico sono parte d'ascolto dell'Europa dove appunto l'Euro
Si è rivalutato parecchio negli ultimi mesi quindi facendo soffrire le esportazioni europee il problema più grave forse è proprio quello degli altri
Paesi gli emergenti pensiamo al Brasile pensiamo la Thailandia e tanti altri che hanno dovuto imporre dei controlli sui capitali perché cosa sta succedendo con
Le il degli Stati Uniti che tendono valutare il dolore i tassi di interesse che sono molto bassi nei Paesi industriali sono questi massicci movimenti di capitale verso i Paesi emergenti che appunto crea rischiano di creare
Inflazione di creare delle bolle speculative per cui per frenare questi capitali il Brasile ha imposto dei controlli da pari langa imposte controlli altri Paesi
Stanno facendo interventi sui mercati però è un gioco
è abbastanza pericolosi certamente comunque non hanno intenzione di accettare così passivamente il patto di diventare diciamo le vittime di questa guerra delle valute non a caso l'espressione guerra delle valute
è stata coniata dal Ministro delle Finanze brasiliano Guido ma implica
Naturalmente l'Unione europea in ordine sparso c'è chi soffre di più e che soffre di meno di un euro forte la Germania qual è il caso sembra vera trovato una via propria una posizione intermedia tra Cina Stati Uniti è così
No la Germania ha fatto una ristrutturazione molto pesante dell'industria che è passata negli ultimi
Diciamo dieci anni che è passata anche
Da una moderazione salariale molto molto
Accentuata a questo punto è evidentemente più competitiva di altri sui mercati
Esteri tra l'altro si è posizionate in modo
Da supper accentuare la Sul propria presente in quei mercati
Che crescono di più come la Cina ma anche come altri
I mercati emergenti non dimentichiamoci che mentre
I nostri Governi in passato hanno speso molto tempo nel prendersela con la Cina per i mali italiani i tedeschi avevano già cominciato mandare delle missioni
Consistenti guidate di solito è a capo del Governo e con tutte le grandi imprese tedesche in Cina e negli altri Paesi emergenti per vedere di promuovere il proprio export qui da un lato da un lato c'è una maggior competitività dell'industria tedesca dall'altro c'è un sistema Paese
Che probabilmente ha funzionato meglio
Anche in funzione proprio dello sviluppo
Dell'economia che dell'industria non è un caso comunque che i tedeschi sono stati fra i più
Fra i più vivaci diciamo in questo incontro in Corea nel protestare contro la politica americana della svalutazione
Del dollaro certo in chiusura
Partecipando a questo vertice ancora del suo del Ministro dell'economia italiano Giulio Tremonti appuntato il dito contro i del cosiddetto sistema ombra ecco di che cosa si trattasse del tempo per la quale motivazione insomma quali sono qual è la risonanza quali sono le motivazioni dietro questo allarme lanciato
Ma credo che Tremonti faccia riferimento a tutto un insieme di istituzioni finanziarie di intermediari che in parte
Sono sfuggiti del passato alla regolamentazione finanziaria e soprattutto prima della crisi non c'era questo
Cosiddetto sistema bancario ombra che poi è quello che
Entrando per primo in difficoltà ha accentuato i problemi delle banche per esempio soprattutto delle banche americane ma anche molto delle banche
Europee quindi diciamo che c'è tutto
Un un universo che sfugge un sfuggiva la regolamentazione credo che uno dei tentativi che si stanno facendo adesso è proprio quello di
Allargare il perimetro si dice no per la regolamentazione delle regole della finanza per evitare
Che ci sia pur sempre qualcuno che che sfugge alle regole il cui comportamenti magari
Finiscono poi per ripercuotersi invece sulla quella parte del sistema che ha regolamentato e un po'il lavoro
Che sta facendo su mandato del G venti il Financial Stability Board che è presieduto
Dal Governatore della Banca d'Italia Mario Draghi
E mi domando anche se questa
Battuta di Tremonti non faccia parte di quel
Un po'di quello stillicidio di punzecchiature che sono ormai abbastanza consuete da parte
Del ministro nei confronti del Governatore chiarissimo allora grazie ad Alessandro Merli del Sole ventiquattro Ore grazie un