Intervista a Matteo Colaninno sulle ultime dichiarazioni dell'Amministratore Delegato della Fiat Sergio Marchionne

Matteo Colaninno la
Dichiarazione l'intervista rilasciata domenica scorsa da l'amministratore delegato della FIAT Marchionne fa molto parlare perché
Da un lato c'è chi dice
Ha detto il re è nudo il numero uno di FIAT dall'altro però cerchi di ricordare il passato di un'azienda che non può o almeno secondo una parte della politica non può improvvisamente far finta di essere di non essere stata la FIAT che ha molto avuto anche settanta dato si dice dallo Stato e italiano lei che impressione
Ma devo dire che ci sono dichiarazioni sorprendenti
Assolutamente coerenti per la verità con
I toni la Rui ditta degli interventi precedenti che l'amministratore delegato di FIAT
Ha fatto dalla vicenda di Pomigliano per passare di per Mirafiori Raitre licenziati di meriti per arrivare oggi cioè c'è una
Una coerenza nella durezza con cui Marchionne sì esprime
La mia sorpresa sta nel fatto diciamo del del merito di quanto detto questa volta nel senso che ma è chiaro e non può parlare come se la FIAT fosse una multinazionali che che avesse
In Italia semplicemente una filiale
Non c'è dubbio che la FIAT abbia spostato o duplicato meglio il suo baricentro strategico che non può essere più considerato solo l'Italia è solo Torino
Dal momento in cui ha compiuto l'operazione Chrysler
Dove l'America diventata certamente un un nuovo ulteriore baricentro ma non vi è dubbio che
L'Italia per quel che oggi FIAT il suo mercato rappresenti certamente un
Un Paese importante quindi ecco sembrava più che altro il il chimico o l'amministratore legato di una grande multinazionale che avesse una filiale in Italia viceversa credo che la FIAT abbia
Per ritardi una rilevante importante e l'Italia per la FIAT siano rilevanti e importanti c'è chi ha il sospetto che dietro queste dichiarazioni di Marchionne si nasconda la voglia
Di abbandonai Italia più che un modello Pomigliano un modello Termini Imerese per la FIAT oppure no è un un sospetto infondato
Ma allora
Io credo che si debbano sgombrare il campo dagli equivoci nel senso che
Bisogna capire il Governo credo che sia deputato a farlo
Se questa ulteriore dichiarazione ruvida di Marchionne
Sia una diciamo un modo per affrontare il tema della produttività
Delle piattaforme industriali dell'innovazione e di rilancio insomma di un piano industriale di FIAT per l'Italia rispetta la quale certamente è una sfida che va assolutamente colta
Anche con il sindacato oppure se diciamo questo crescente
Un atteggiamento che ha una coerenza che io ho riscontrato prelude a uno scenario più preoccupante per l'Italia rispetto al quale certamente è una opzione da non accettare
Io
In quello che trovo singolare fino a questo momento che in realtà coloro che possono parlare in nome e per conto di FIAT non solo in modo pro tempore
Come lo fa oggi il suo amministratore delegato ma
Gli azionisti che hanno secondo le leggi vigenti il controllo della FIAT che è una società quotata in borsa
Non abbiamo detto sostanzialmente nulla in particolare si riferisce ma il presidente della FIAT il carnet non è solo il Presidente del Consiglio d'amministrazione
E quindi il legale rappresentante ma è anche colui che rappresenta l'azionista di controllo che sono e quindi chi diciamo la famiglia Nieri che sta a monte di Exor
Cioè è singolare che coloro che esercitano un controllo di fatto e di diritto ma aggiungo io che hanno la responsabilità sociale e imprenditoriale
Dell'azienda della proprietà verso il Paese non dicano nulla questo a mio avviso non credo che sia casuale ma è certamente un fatto che per l'Italia deve preoccupare ecco non vorrei che questa come dire mancanza di prese di posizione degli azionisti di controllo
Possono in realtà preludere a degli scenari più preoccupati per il nostro Paese ecco tra le poche silenzio ospitante questo ma non è inquietante che voglio dire c'è un silenzio che a mio avviso
Ha un suo significato per la verità ci sono state in sia stata qualche dichiarazione in passato prima della presentazione del piano industriale e finanziario di FIAT
Da parte del Presidente della FIAT perché almeno in cui sostanzialmente si diceva la famiglia è pronta a diminuire a diminuire la propria partecipazione
La propria prego nel capitale di FIAT per entrare in un'azienda più grande
Che è una dichiarazione che può avere dei significati positivi ma potrebbe avere appunto anche delle ricadute preoccupanti per il nostro Paese perché fino a quando la famiglia ieri ha esercitato e continua oggi esercitarlo
Di fatto e in diritto il controllo della FIAT c'è anche una responsabilità imprenditoriale e sociale del controllo verso il Paese nel momento in cui
Dovessero diventare gli azionisti attuali di controllo dei meri investitori
Di minoranza in una grande multinazionale una grande Public Company evidentemente
Verrebbe meno anche questa responsabilità che era l'avvocato Agnelli in cui è sempre stato esercitato dagli odierni e lei dice in conclusione questo ve lo dice anche ovviamente da parlamentare del Pd di opposizione
E questo e è sicuramente un ruolo che spetta alle istituzioni alla politica ma innanzitutto al Governo quello di chiarire di capire di di interloquire con con gli Agnelli anche no ma io provo singolare il fatto
Che fino a questo momento ci siano state delle degli atteggiamenti latitudini più che da
Coloro che hanno responsabilità di governare ma quasi sembravano degli spettatori
Ieri sera si è intravista qualche dichiarazione preoccupante del Ministro Sacconi ma nel momento in cui nell'economia dell'auto dell'automotive mondiale sono entrati
Pesantemente in campo gli istanti e come tutti sappiamo in molti Paesi del mondo gli Stati hanno o finanziato o addirittura fatto investimenti diretti nel capitale delle aziende
Noi siamo dall'estremo opposto cioè lo stato di come dire prende nota delle dichiarazioni da Fabio Fazio da amministratore delegato della FIAT
Lo trovo francamente un po'singolare
Grazie a Matteo Colaninno grazie a voi