Storia e attualità della Convenzione europea per la tutela dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali nel 60° anniversario della firma

Buongiorno
Buongiorno
Signor presidente Fini signor Presidente cava sotto autorità
Relatori
Gentili ospiti buongiorno grazie per aver accolto vi invito a partecipare a questo momento celebrativo di particolare
Importanza ed intenso valore
Prima di passare la parola a Presidente Fini devo giustificare l'assenza del Sindaco Alemanno che il qualche minuto fa ci ha fatto pervenire una comunicazione per la quale
Sopraggiunto un impegno imprevisto e imprevedibile per cui si rammarica ma non può essere con noi e invece saluto Sottosegretario Caliendo di sostituzione del Ministro Alfano il Sottosegretario Mantica in sostituzione della Ministro Frattini entrambi impegnati fuori Italia per impegni istituzionali passo quindi la parola al Presidente Fini
Autorità signore e signori
Sono davvero lieto di intervenire alla inaugurazione
Di questa giornata dedicata alla storia e alla attualità
Della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo a sessanta anni esatti dalla sua firma avvenuta nel mille novecentocinquanta proprio qui nella splendida cornice di Palazzo Barberini
Un saluto a tutte le autorità ed in particolar modo all'onorevole vitali che presiede la delegazione parlamentare italiana presso il Consiglio d'Europa
E alla Presidente dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa il collega dottor Capurro
I fatti di queste ultime settimane ripropongono con evidenza
All'attenzione della pubblica opinione e all'attenzione della comunità internazionale il tema della stretta connessione tra i diritti umani e la democrazia
Mi riferisco in primo luogo
Alle reazioni che vi sono state dopo il conferimento del Premio Nobel al dissidente cinese Liu siamo Paolo
Alle
Apre alle reazioni registrate dopo il conferimento del premio Saccaro fa al dissidente cubano Farina se
E ovviamente mi riferisco anche alle forti resistenze
Che ancora incontra la moratoria universale delle esecuzioni capitali
Resistenze rese ancor più evidente
Dalla condanna a morte di Tareq Aziz e dall'annunciata esecuzione della dissidenti iraniana Sakineh
Ne
In questo rapido excursus posso mettere
Di ricordare
Le iniziative contro la lapidazione una pratica barbara quanto disumana purtroppo ancora in vigore in alcuni Paesi islamici
In altre parole
Guardando a quello che accade ancora in troppe parti del mondo
Dobbiamo con rammarico constatare
Che il diritto alla vita
E la dignità della persona non sono ancora riconosciuti come valori assoluti e indiscussi
Al riguardo credo si possa affermare che è vittima di un fondamentale malinteso chi ad esempio vota contro o si astiene sull'abolizione della pena di morte e il più delle volte lo fa invocando l'autorità statuale
In tali casi di fatti lo Stato viene inteso in modo sbagliato cioè come un'entità che si auto giustifica laddove esso lo Stato va invece considerato
Come lo strumento per il conseguimento del benessere dei cittadini nella salvaguardia dei valori fondamentali dell'uomo
In altre parole l'esercizio di qualsiasi autorità deve arrestarsi sulla soglia della dignità della persona
Il tema dei diritti umani
Va poi confuso in tema di diritti umani va poi contestato un ulteriore sbagliato convincimento
Che scaturisce da una sorta di relativismo etico e da un malinteso realismo di tipo politico economico
Cioè che in taluni Paesi di recente industrializzazione la puntuale tutela dei diritti della persona rappresenterebbe di fatto un fattore di freno alla crescita
Sulla base di questi argomenti pretestuosi e disinvolti si accantonano con troppa disinvoltura le riforme democratiche o la lotta a fenomeni altamente lesivi della dignità umana
Senza tenere nel giusto conto che oggi
Non è la grandezza economica intesa in senso quantitativo a dare legittimità e prestigio ad un Paese ma innanzitutto il livello di tutela della dignità dell'uomo
In ogni caso non possiamo affermare che esista vera prosperità vera crescita e vero progresso laddove per le persone non vi sia nella libertà di espressione nella libertà dalla oppressione
Non si tratta di una petizione di principio derivante dalla necessità di rivendicare su questo terreno una presunta superiorità europea
Che ci deriverebbe dall'essere cittadini di Paesi firmatari di nobili documenti come appunto la Convenzione del mille novecentocinquanta
Si tratta di una presa d'atto degli effetti irreversibili del processo di globalizzazione e dei mutamenti di sensibilità in atto in tutta la società globale
Mutamenti principalmente dovuti alla diffusione dell'informazione via web per cui la percezione sullo stato di salute dei diritti umani diventa sempre più omogenea da Roma a Kandahar da Pechino a Teheran Washington
è la ragione per la quale a mio modo di vedere non basta più proclamare il rispetto dei diritti umani
Ciò che conta
E disporre di meccanismi efficaci di verifica
Cui gli Stati spontaneamente aderiscano anche per timore degli effetti negativi derivanti dalle loro comprovate di evasione agli occhi della comunità internazionale
In questo contesto si conferma lo straordinario valore della Convenzione europea che rappresenta a tutt'oggi il sistema di tutela dei diritti umani più efficace ed incisivo tra quelli elaborati dalla comunità internazionale
E quindi necessario valorizzarne le potenzialità e affrontarne con coraggio le criticità
Per garantire in primo luogo che la convenzione rappresenti anche nel futuro un grande fattore di stimolo per il miglioramento della prestazione degli Stati nazionali in tema di diritti umani
Riferendoci rapidamente alla storia della convenzione sono note le resistenze che alcuni Stati europei opposero alla trasposizione nel diritto positivo dei diritti naturali dell'uomo
Non fu rapito il passaggio
Al quale in Italia contribuì Pasquale Stanislao Mancini
E lo fece con l'affermazione del principio di nazionalità come fondamento del diritto delle genti
Non fu rapito dicevo il passaggio dall'Aula da una visione incentrata sul trattamento umanitario dello straniero e sull'idea che solo gli Stati fossero soggetti del diritto internazionale a quella fondata sulla persona umana in quanto tale
Fu soltanto dopo la tragedia della Seconda guerra mondiale e dopo la dolorosa esperienza degli aberrazioni causate dei regimi totalitari in quanto tali indifferenti ad ogni rispetto della dignità della persona
Fu soltanto dopo la guerra che la tutela dei diritti umani poteva essere posta a fondamento delle nazioni civili
Questo decisivo passaggio storico fu solennemente sancito dalla Carta delle Nazioni Unite del mille novecentoquarantotto ed all'impegno assunto dagli Stati che la sottoscrisse
In Europa l'azione per la tutela dei diritti Fo ancora più specifica e si sostanziano nell'avvio del processo di integrazione economica del continente supportato al rafforzamento della ritrovata democrazia
Dall'azione del Consiglio d'Europa un'istituzione pensata da Churchill come la nuova famiglia d'Europa e fondata sostanzialmente su tre pilastri i diritti umani la preminenza del diritto e il principio di democrazia
Alcuni accorgimenti innanzitutto la previsione di un meccanismo di gradualità e del principio di sussidiarietà
Consentirono di pervenire dopo solo due anni dalla Dichiarazione del quarantotto alla firma della Convenzione europea e nel mille novecentocinquantanove alla istituzione della Corte europea dei diritti dell'uomo
Tuttavia
Fu soltanto nel mille novecentonovantotto con l'adozione del protocollo numero undici
Che sistema si poté dire compiuto in quanto i quarantasette Stati membri
Acconsentirono ad assegnare alla Corte la funzione di filtro dei ricorsi a sottrarre al Comitato dei Ministri Ognina tu ogni potere di natura giudiziaria
A dare a ogni individuo la facoltà di ricorso e ad accordare ricorrenti la possibilità di partecipare a pieno titolo ai procedimenti
Ciò comportò l'affermazione di una grande novità giuridica e politica l'equiparazione tra i due soggetti contendenti lo Stato da una parte il individuo dall'altro
Nel sistema elaborato dalla Convenzione il rapporto di parità tra lo Stato e l'individuo e mediato dai diritti e dalle libertà fondamentali
è una concessione che non ha eguali in consessi pur rilevantissimi come il Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani o il Comitato europeo contro la tortura
L'unicità di questo modello
Deriva anche dal suo essere fondato
Sull'impianto della convenzione che trova immediata risposta attuativa nella Corte quale organo giurisdizionale dotato di poteri di accertamento dei fatti e di deliberazione di sentenze giuridicamente vincolanti
In questo assetto appare evidente che il futuro della convenzione è strettamente condizionato a quello della Corte la cui funzionalità e messa in pericolo dalla crescita esponenziale dei ricorsi
Passati dai quattrocentoquattro del mille novecentottantuno ai quattro mila settecentocinquanta del mille novecentonovantasette fino ai centoventimila attualmente pendenti
Certo anche l'Italia contribuisce a questi numeri perché è tra i Paesi che registrano un ampio contenzioso a Strasburgo
Anche per questo la Presidenza della Camera a partire dalla quattordicesima legislatura
Ha mostrato particolare attenzione alla giurisprudenza dalla Corte europea esprimendo indirizzi affinché
Nell'istruttoria legislativa delle Commissioni parlamentari
Sia valutata la compatibilità dei progetti di legge con il diritto della Convenzione come interpretato dalla Corte europea
In relazione a tali indirizzi è stato istituito presso la Camera un osservatorio sulla giurisprudenza della Corte di Strasburgo le cui pronunce hanno spesso un forte impatto politico e sociale
L'entrata in vigore dal primo giugno due mila dieci del protocollo numero quattordici
Consentirà comunque un incremento della capacità decisionale della Corte
Grazie a disposizioni come quelle che consentono un effettivo filtraggio dei ricorsi manifestamente infondati l'introduzione di un nuovo criterio di ammissibilità e diverse sedi decisionali per i ricorsi meno complesse
In ogni caso appare adesso essenziale dare attuazione alle determinazioni raggiunte dalla Conferenza sul futuro della CEDU svoltasi in febbraio Interlaken su iniziativa della Presidenza Svizzera
E al relativo piano d'azione rivolta ad un ulteriore rafforzamento della funzione di filtro e all'applicazione del criterio di sussidiarietà
In particolare essenziale che la Corte non rappresenti un ideale quarto grado di giudizio conservando invece il suo ruolo di giudice sull'attuazione della convenzione
E applicando in modo rigoroso il principio di derivazione giurisprudenziale sul giusto apprezzamento ogni qual volta essa si è chiamata in causa su controversie che riguardano in modo diretto culture e sensibilità nazionali
Occorre inoltre preservare l'univocità della giurisprudenza della Corte europea evitando modelli organizzativi troppo articolati o che pregiudichino l'indipendenza dei giudici non vincolati ad oggi in alcun modo allo Stato di appartenenza
Tali requisiti appaiono essenziali tenuto conto che la convenzione
Rappresenta ormai un punto di riferimento per gli organi dell'Unione europea la Corte di giustizia il tribunale di primo grado in primis
E con il perfezionamento delle procedure di adesione dell'Unione europea lo CEDU le stesse istituzioni comunitarie inclusa la Corte di Lussemburgo che potranno essere convenute in giudizio a Strasburgo
Nell'auspicio che dai lavori di oggi possono emergere spunti concreti
Per compiere altri progressi su queste delicate questioni
Voglio concludere con un bene aforisma al perché mi
Definì la storia null'altro che lo sforzo disperato degli uomini di dar corpo hai più chiaroveggenti fra i loro sogni
Nel nostro caso credo si possa dire che il sogno e la tutela universale dei diritti e delle libertà fondamentali dell'uomo un sogno a la cui realizzazione il Consiglio d'Europa a dato certamente un contributo imprescindibile grazie e buon lavoro
Grazie
Prima di passare la Presidente la la parola al presidente esame so Presidente dell'Assemblea
Parlamentare del Consiglio d'Europa devo rimediare a una dimenticanza e questa iniziativa si svolge anche grazie alla collaborazione della Università la Sapienza
Quindi direttamente del magnifico rettore professor Frati che anche lui impedito questa mattina ha mandato un rappresentante
A sostituirlo prego Presidente sarà solo voglio ringraziarlo particolarmente perché oggi oggi e domani sono
Giornate particolari per
La ricorrenza di questi sessant'anni che il Presidente stava sopra voluto celebrare in Italia
Proprio Palazzo Barberini dove è stata aperta la sottoscrizione della convenzione dei diritti dell'uomo grazie prego
Grazie grassa nella vita
E al Presidente Fini
Chairman vitale
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Grazie Presidente che va a fuoco passo la parola al senatore Alfredo Mantica Sottosegretario di Stato agli affari esteri
Signor Presidente Fini signor Presidente Cavusoglu autorità signore e signori
A nome del Governo desidero innanzitutto ringraziare l'Università di Roma e la Camera dei deputati per aver organizzato questo convegno
Che mi auguro permetterà di fare il punto sul sessanta anni di vita
Della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo delle libertà fondamentali e di condurre una riflessione che il Presidente Fini ha già avviato sulla Corte europea dei diritti dell'uomo da essi istituito
La Corte costituisce insieme all'obbligo da parte degli stati di rispettare la Convenzione di Roma
Il fulcro del sistema di garanzia del Consiglio d'Europa
Un'organizzazione a cui l'Italia Paese fondatore il Paese grande contributore
E mi piace qui ricordare
Che fu il primo impegno multilaterale del Governo della Italia repubblicana dicendo
L'Italia ha sempre creduto
Al Consiglio d'Europa per il ruolo fondamentale che ha avuto nell'architettura europea specialmente in tema di promozione tutela dei diritti umani
E quindi grande motivo di orgoglio per noi italiani il fatto che la convenzione sia stata aperta alla firma nel nostro Paese
Ma anche al di fuori dell'Europa la Corte rappresenta un modello ed un punto di riferimento per la società civile per le autorità per la giurisprudenza e per la dottrina sulla strada dell'abolizione della tutela dei diritti umani
In tutte le sedi internazionali a partire dall'ONU l'Italia in prima fila nella battaglia per la promozione dei diritti umani
Al Governo ha ritenuto di porre un particolare accento su questo punto nella propria politica estera
Il rispetto dei diritti dell'individuo è un valore in sé nonché un elemento fondamentale per garantire la pace prevenire i conflitti promuovere la crescita di società stabili
Al tempo stesso la nostra storia la nostra tradizione la nostra cultura fanno dell'Italia un Paese portatore di un messaggio di apertura al dialogo gli alla collaborazione sui diritti umani in particolar modo nelle sedi multilaterali
E questo approccio che ci ha permesso di raggiungere risultati per noi estremamente significativi
Ricordo in particolare la battaglia per la storica risoluzione dell'Assemblea generale dell'ONU per una moratoria sulla pena di morte
Oltre alla lotta contro la pena di morte ci sono molti altri settori in cui l'Italia impegnata insieme i propri partner internazionali e in molti casi direttamente promotrice
Voglio ricordare
Ad esempio la responsabilità di proteggere le popolazioni civili nell'ambito del diritto umanitario
I diritti dei minori i diritti delle donne ivi inclusa la lotta contro la mutilazione genitale la libertà religiosa
Vorrei solo accennare
Velocemente alcune riflessioni in corso dopo l'entrata in vigore del protocollo quattordici e dopo la Conferenza di Interlaken nel gennaio scorso sull'evoluzione del ruolo della Corte di Strasburgo nel panorama europeo della protezione dei diritti umani
L'Italia ha continuato a sostenere alcuni obiettivi fondamentali riaffermando il ruolo sussidiario della Corte rispetto alla giurisdizione nazionale favorire la coerenza della sua giurisprudenza rafforzare il setaccio dei ricorsi
Quanto al primo punto riteniamo che la Corte di Strasburgo non debba presentarsi come quarto grado di giudizio
Essa dovrebbe invece mantenere un alto profilo
E lavorando i grandi indirizzi in materia di diritto europeo dalla libertà al tempo stesso rispettare il margine di apprezzamento nazionale come auspichiamo avvenga nelle future decisioni
Che riguardano temi che stanno a cuore i cittadini del nostro Paese e di altri Paesi con i quali condividiamo analoghi valori
Per favorire la coerenza della giurisprudenza della Corte un ruolo fondamentale sarà giocato dei giudici
Riteniamo infatti lo ha accennato anche il Presidente Cavusoglu
Che la migliore garanzia per coloro che richiedono giustizia risieda più nel fattore umano rappresentato dalla professionalità dall'autorevolezza dei giudici che non in meccanismi procedure e regole astratte
Proprio al fine di garantire che la Corte si pronunci
Sui temi più rilevanti e significativi André infine osservato commesse interpreterà in concreto la nuova condizione di irricevibilità in materia di danno gliele
Come previsto dal protocollo quattordici per valutare la possibilità di introdurre nuovi meccanismi di filtraggio
Temi delicati temi che auspichiamo questo convegno possa approfondire e trovare indirizzi e indicazioni e a nome del Governo auguro a tutti voi buon lavoro grazie
Grazie
Passo adesso la parola al professor Pasca di Magliano sostituzione del Magnifico Rettore professor Frati dell'università la Sapienza di Roma
Signor Presidente Fini signor Presidente Cau co calcolo gruppi autorità signore e signori
Io porto i saluti del rettore di allora della Sapienza Università di Roma professor Luigi Frati che oggi non poteva partecipare perché impegnato fuori Roma
Ma posso assicurarvi che la Sapienza come ha già detto il Presidente vitali è molto impegnata in attività che riguardano la tutela dei diritti umani e si è impegnata e si impegnerà ancora
Nello svolgimento di tutte le attività che possano servire a rafforzare la tutela dei diritti umani nel tempo
In particolare vorrei sottolineare un paio di aspetti il primo aspetto e che come ha già accennato il Presidente Fini bisogna sfatare su una
Cattiva comprensione del fatto che i diritti umani la tutela dei diritti umani
Possano possa interrompere rallentare il processo di crescita economica mi permetto solo di aggiungere
Che come ampiamente dimostrato dalla lettere Tura e dall'esperienza che hanno avuto molti Paesi che si sono orientati in modo virtuoso
Verso la tutela dei diritti umani che la loro tutela rappresenta un fattore fondamentale di crescita del capitale umano
E il capitale umano oggi è molto più importante del capitale finanziario per la crescita economica quindi
Ha perfettamente ragione il Presidente Fini dal aggiungerei questa notazione per a dimostrazione del fatto
Che chi è in grado quei Paesi che sono in grado di tutelare i diritti umani
Non buttano i soldi dalla finestra ma fanno un investimento sulle proprie persone sui propri abitanti che serve anche per la crescita economica
Mi permetterei può fare una seconda considerazione
La convenzioni lodo europea di cui oggi insegna celebriamo il sessantesimo anniversario gruppi ha una sua importanza nella estensione dei diritti umani e nei meccanismi di protezione
Forse dovrebbe fare qualcosa di più per garantire l'accesso ai diritti umani
I diritti umani non sono una parola astratta sono una serie di
Realizzazioni concrete a voi tutti ampiamente note
Ma bisogna fare in modo che le legislazioni dei vari Paesi ne consentì no l'accesso è un po'come quando si dice che bisogna assicurare l'accesso al cibo l'accesso all'abitazione
E perché no l'accesso all'istruzione bisogna operare con dei meccanismi concreti per favorire l'accesso
La Sapienza in questi ultimi tempi recentissimi tempi si è impegnata nel in un'attività di
Razionalizzazione e miglioramento dell'efficienza
Dei sistemi formativi sia generali del sistema Sapienza riducendo i costi di gestione in qualche modo anticipando quella che mi ci auguriamo
Possa diventare
La riforma Gelmini in qualche modo allora grazie all'impegno del nostro Rettore questa attività di razionalizzazione
è stata portata a termine due-tre esempi i Dipartimenti sono stati dimezzati realizzando notevoli economie di scala le Facoltà sono state ridotte più della metà i centri di ricerca pure sono stati razionalizzati sono stati eliminati corsi che non avevano studenti e altre strutture che comportavano costi
Ma fondamentalmente in questo campo dei diritti umani la Sapienza è molto impegnata
In una serie di attività formative
Prevalentemente post lauream anche a livello di laurea che vanno nella direzione
Della formazione che è elemento essenziale per favorire l'accesso ai diritti umani
Abbiamo diversi corsi come dei corsi di diritti umani e strategie per la cooperazione un master specifico sulla tematica dei diritti umani svolgiamo numerose aggiornati di STU quindi io a sostegno delle attività di diritti umani con
Emeriti giuristi economisti esperti sociologi storici che trattano di questi aspetti
E poi abbiamo di recente costituito un corso autonomo di cooperazione e sviluppo che si aggiunge agli altri corsi universitari
E che al suo interno a una linea
Formativa sui diritti umani molto importante che c'è assicurata dagli nostri colleghi giuristi
In conclusione vorrei che ricordare ad esempio come
Tra i tanti diritti umani che non sono solo
I diritti alla salva via della persona ma sono anche i diritti al rafforzamento delle proprie capacità come più volte ha dimostrato tutti il premio Nobel Amartya Sen
E anche importante il rafforzamento del diritto umano a all'accesso alle attività economiche sottolineato e com'reti Zanato da un altro premio Nobel per la pace Mohammed Yunus cui la Sapienza ha destinato lo scorso anno una laurea
Ad honoris causa per l'attività fondamentale che questo signore ha svolto nella tutela di un diritto umano fondamentale come l'accesso al credito
Ecco queste poche parole vogliono dimostrare come l'impegno della Sapienza non si ferma questo atto occasione molto importante cui ha collaborato ma continua nel tempo e continua in particolare sul segmento formativo che riteniamo sia di fondamentale importanza per
Accrescere per rendere possibile l'accesso ai diritti umani di tutta la popolazione
Vi ringrazio per l'attenzione e auguro buona continuazione dei lavori
Rinnovo
I ringraziamenti del saluto alla Presidente Fini al Presidente che ama solo quello nonché rappresentante del Governo alle autorità diplomatiche ai gentili ospiti dei relatori
è una iniziativa importante
Ben riuscita
E di questo devo ringraziare l'Università La Sapienza ma devo ringraziare soprattutto gli uffici della Camera dei deputati
Che molte volte svolgono un lavoro oscuro ma efficace senza il quale
Certe iniziative non si potrebbero realizzare dietro questa giornata importante vi è un lavoro di mesi di contatti di impegno di organizzazione quindi è giusto che chi ha lavorato abbia
Il riconoscimento almeno di una citazione
Abbiamo voluto come delegazione italiana del Consiglio d'Europa che io ho l'onore e l'onere di presiedere di aprire
Questa iniziativa soprattutto I giovani
E in tal senso abbiamo inoltrato degli inviti
Ha delle a degli istituti di scuola media superiore
Perché potessero valutare la opportunità o meno di partecipare a questa iniziativa devo dire che da un lato abbiamo avuto di slancio
L'adesione di alcuni istituti che sono qui rappresentati che abbiamo addirittura dovuto limitare nel numero delle presenze
E questo è importante perché evidentemente abbiamo centrato l'Obiettivo dall'altra evidentemente per problemi
Diciamo di organizzazione cauti didattica o di quant'altro abbiamo ottenuto una risposta una risposta negativa quindi va il mio ringraziamento anche
A quei dirigenti scolastici a quei docenti e soprattutto ai giovani che stamattina hanno ritenuto di dover partecipare a questa celebrazione che
è un momento importante della vita europea
E non si può essere cittadino d'Europa
Oltre che cittadino del proprio Paese se non si conoscono le origini se non si conoscono le istituzioni se non si conoscono
In questo caso le con la con la Convenzione la Convenzione dei diritti dell'uomo che credo si possa definire tranquillamente la Costituzione dell'Europa nel momento in cui sono stati evidenziati
Dei valori chi ancora oggi sono
Di assoluta di assoluta attualità
E
La volontà di voleva celebrare qui a Roma e a Palazzo Barberini e voleva essere non soltanto un significato simbolico ma anche un messaggio un messaggio chiaro
Su quelli che sono i valori intorno ai quali si è sviluppata l'opera e l'attività
Della Consiglio d'Europa
E la presenza di tanti giovani ci consente se ve ne fosse bisogno di chiarire
Una confusione che molto spesso viene fatta anche in alcuni mezzi di informazione mai me anche da da alcuni esponenti politici
Che tendono a confondere la Corte di giustizia sui diritti dell'uomo che ha sede a Strasburgo e che la derivazione naturale della convenzione con la Corte europea di giustizia che ha sede a Lussemburgo molte volte si si confonde
E invece noi abbiamo il Consiglio d'Europa che la istituzione diciamo così più antica dell'Europa
Che nasce nel mille novecentoquarantanove e che vede l'Italia promotrice
E con un volo importante di stimolo con un ruolo assolutamente di guida così come un ruolo di guida e di stimolo avuto l'Italia nel mille novecentocinquanta quando insieme ad altri nove paesi dell'allora Consiglio devo l'OPA aperto in questo palazzo in questa sala alla firma la convenzione che siamo oggi celebrando e che nel tempo ci arricchita di valori si è arricchita compro con i protocolli di competenze
I diritti dell'uomo
La democrazia
Il diritto a esprimere le proprie idee pur rispettando le idee degli altri
Il diritto di informare
Il diritto di vivere una propria vita la tolleranza
Il diritto ad avere un processo giusto sono questi il diritto di praticare una propria religione sono questi i cardini della convenzione
Del sui diritti dell'uomo che come
Potrete
Percepire sono ancora oggi attuali attualissimi sono di scottante attualità non soltanto europea ma anche
Di attualità di attualità nazionale
E
Credo che il Consiglio d'Europa abbia svolto ma possa ancora svolgere un ruolo centrale
Nel nostro continente perché all'interno di questo istituti di questa istituzione internazionale convivono per esempio Paesi
Che hanno culti e religioni diverse oggi purtroppo la religione il fanatismo religioso può essere
Un pericolo per la democrazia e per la libertà dei popoli io credo che il Consiglio d'Europa sia la testimonianza è la prova concreta
Che la diversità anche
Nella avere una religione un credo
E un arricchimento è un valore aggiunto è un elemento di comprensione dei popoli e tra i popoli
E credo che questa possa essere un'esperienza
Che le organizzazioni internazionali devono devono seguire
E chiaramente quando parlo di questo mi riferisco all'ampliamento dalla Comunità europea
Che
Si sta
All'interno della quale si sta dibattendo sull'opportunità o meno
Di certi ampliamenti per i quali
Io personalmente sono assolutamente favorevole
Proprio perché
Esperienze internazionali come quelle del Consiglio d'Europa come l'applicazione della Corte della rete della convenzione sui diritti umani hanno dimostrato che con il la
Che con la inclusione e non con la esclusione che noi possiamo creare le condizioni e le basi
Per non più parlare di guerre per non più parlare di contrapposizioni per non più parlare di terrorismo io credo che la inclusione la tolleranza
Siano gli antidoti più efficaci per lottare contro il terrorismo e contro chi vorrebbe creare le condizioni per
Per portare
Diciamo così disordine all'interno della comunità
Internazionale
Quindi Convenzione dei diritti dell'uomo grande attività del nostro Paese all'interno del Consiglio d'Europa voglio citare un caso per tutti e poi diremo anche qualche parleremo anche di qualche nota dolente per evitare di ripetere quello che è già chi mi ha preceduto in maniera egregia ha detto e chi mi segue chi mi seguirà dovrà trattare temi temi specifici
La con il Consiglio d'Europa con me elemento trainante di battaglie di grande valenza civile e di grande valenza democratica nel due mila e sette proprio nel Consiglio d'Europa l'Italia
Così come
Ha fatto all'interno delle Nazioni Unite all'interno del Consiglio d'Europa fu promotrice della risoluzione mille cinquecentosessanta
Per la moratoria contro la pena di morte che fu approvata a grandissima maggioranza e che fece partire quel processo di sensibili di sensibilizzazione
Che
Apportato diciamo così a nel mondo intero ad occuparsi di questo problema ecco questo è un caso nel quale
Un organismo internazionale o all'interno di un organismo internazionale si può esercitare un ruolo assolutamente importante
Ma
La Corte di giustizia sui diritti dell'uomo che ha sede a Strasburgo ripeto
A differenza della Corte europea
Che ha sede a Lussemburgo che tratta altri argomenti ha il compito
Di
Pronunciarsi su ricorsi di singoli cittadini della
Del Consiglio d'Europa o di singoli Stati e come diceva
Il Presidente Fini nel suo saluto iniziale l'Italia e anche tra virgolette un cliente
Della Corte di giustizia europea e le sentenze che diciamo così hanno visto destinatario il nostro Paese sono sostanzialmente di tre tipi
Il primo riguarda diciamo così la il trattamento fra virgolette disumano all'interno dei nostri istituti penitenziari questo è un elemento che ha portato la Corte di Strasburgo a sanzionare il nostro Paese
Ma qui voglio dire voglio spezzare una lancia
A favore del nostro Paese perché vi sono delle sentenze
Della Corte di Strasburgo che sono conseguenza di una mancanza di sensibilità ti determinati Paesi verso certi problemi che riguardano la difesa dei diritti umani
Ci sono delle sentenze che invece mettono al centro delle difficoltà oggettive non c'è una volontà del nostro Paese di non a vere all'interno del sistema penitenziario quelle condizioni minime di
Permanenza dei detenuti purtroppo noi ci scontriamo in questi mesi in questi anni con un problema di importanza eccezionale che il sovraffollamento delle nostre carceri
Dovuto anche
Ad una cospicua presenza
Di extra di dei detenuti extracomunitari che incidono notevolmente sulla capienza dei nostri istituti e che quindi rendono alcuni di essi non in regola e non in conformità con quelle che sono le indicazioni ecco però l'Italia
Ci sta dando da fare
Ha varato il famoso piano carceri nei prossimi mesi e io credo nei prossimi diciotto ventiquattro mesi il si doterà
Il nostro sistema di nuovi istituti e con ampliamento di quelli esistenti
Per cui dovremmo poter adempiere
A questo a questo dettato
Un altro
E sulla ragionevole durata dei processi perché è quello di
Avere diritto ad un processo giusto ad un processo equo è una prerogativa
Della convenzione sui diritti dell'uomo anche su questo
Il nostro Paese deve fare una rivisitazione del suo sistema per poter dare alla ai cittadini italiani che vivono nel nostro Paese la possibilità di avere una giustizia giusta e qua anche in tempo in tempi ragionevoli e l'ultima cosa che ci vede pure
Protagonista tra virgolette in negativo e la
Normativa sull'accoglienza
Ma questa normativa sull'accoglienza si scontra con esigenze di sicurezza del nostro Paese
Qualche volta la Corte sia sanzionato perché
Abbiamo respinto fuori dal nostro Paese
Del dei cittadini extra comunitari senza averne aver ottenuto garanzie dai loro Paesi di origine di un trattamento conforme rispetto sui diritti umani questo un altro
Elemento che ha portato il nostro Paese ad essere sanzionato ma anche qui non c'è una volontà di disattendere il gli orientamenti della Corte di Strasburgo ma qua che volta questa necessità si è scontrata con un altro elemento assolutamente importante che quello della sicurezza del diritto alla sicurezza dei nostri cittadini ma anche qui
E va a partire dal Comune di Roma
Si stanno facendo passi importanti avanti per eliminare il questo tipo di anomalia è l'ultima cosa che voglio dire e concludo
Riguarda un argomento attualissimo della
Consiglio d'Europa che il Presidente cava so prima anche il Segretario generale del Consiglio d'Europa hanno a cuore
Che la politica nei confronti dei Rom
Che sono
La minoranza più cospicua dell'Europa dieci dodici milioni
Di persone che viaggiano che viaggiano e si stabiliscono in tutti i Paesi del Consiglio d'Europa
E che in alcuni aspetti in alcuni casi o sembrare che abbiano creato dei problemi e invece c'è la volontà del Consiglio d'Europa di indicare agli Stati membri quella che deve essere la strada da seguire
Perché ci possono essere per i rom ma gli stessi diritti esattamente gli stessi diritti che ci sono per tutti gli altri cittadini del consiglio d'Europa ecco questo è
Quello che volevo dire per dare un
Diciamo così un messaggio breve coinciso ai giovani che sono qui presenti credo che l'organizzazione ha preparato delle cartelline con all'interno
Delle delle notizie che possono essere utili e io ritengo
Che si possa aprire un momento di confronto cioè l'università la Sapienza ma c'è anche la Camera dei deputati Racale deputati
Una istituzione l'istituzione dei cittadini
Io credo che si possano creare delle condizioni per
Diciamo così stabilire dei percorsi formativi netti diciamo così di consapevolezza fra le scuole se lo vorranno fra i ragazzi fra i giovani sono POR l'anno e le istituzioni che non devono soltanto operare nell'interesse del Paese ma devono essere anche disponibili a partecipare a condividere con
I cittadini che rappresentano soprattutto con i giovani quelle che sono le attività e quelle che sono le iniziative
Quindi vi ringrazio per la vostra partecipazione io adesso passerella proprio la parola
Ringraziandolo per la sua presenza a professore Giovanni Conso Presidente emerito della corte costituzionale perché ci intratterrà sul significato della Convenzione grazie
Autorità signore
I signori
E soprattutto giovanissimi
Che sono qui presenti
Gli autorevoli interventi fin qui ascoltato
Hanno senz'altro facilitato il compito tanto cortesemente affidato
La stessa struttura del programma assai
Tempo delineato
Fissa come meglio non si sarebbe potuto i cardini del discorso
Infatti il doversi occupare in modo particolare commi mi è stato affidato del significato della Convenzione di Roma
A nel riferimento alla figura di per altri pendenti
Un preciso il gancio sul piano della storia
Mentre sul piano dell'attualità né a un secondo altrettanto puntuale
Nella plastica definizione della Corte di Strasburgo quale pilastro e che pilastro a difesa dei diritti fondamentali
Impostata su binari così solidi
La ricerca del significato
In questione diventa più facile
Consentendo di puntualizzare meglio i rapporti con la Dichiarazione universale dei diritti umani
Solitamente considerata per il punto di partenza per ogni discorso in proposito
In realtà
Prima ancora che tale dichiarazione fosse aperta
Alla firma
Il dieci dicembre mille novecento quarantotto
Un congresso tenutosi all'Aja nel maggio nel mille novecentoquarantotto aveva auspicato l'elaborazione di una Carta europea dei diritti umani
Nonché la creazione di una Corte di giustizia
Destinata a verificare il rispetto degli obblighi derivanti da tale ecco
Ma mi è stato anche di più
Nel senso che il movimento europeo precostituito sia l'esito di quel Congresso dell'Aja
Era riuscito ben presto predisporre un progetto di convenzione europea dei diritti umani
Portandolo il dodici luglio mille recente quarantanove
All'esame del Comitato dei Ministri del Consiglio e dico
E dando soddisfazione in anticipo al desiderio che Winston Churchill avrebbe manifestato il diciassette agosto del quarantotto
Nel corso della prima seduta dell'Assemblea parlamentare nel Consiglio d'Europa
Organismo istituzione meglio appena creato a Londra il cinque maggio mille novecentoquarantanove
Il Consiglio d'Europa figura
Che molte volte è stato già detto bene qua da altri tiene confusa
Non bene caratterizzata mentre ha un'importanza fondamentale
All'inizio
Il cinque maggio quarantotto se il Consiglio di Europa era forte allora di dieci Stati
Divenuti poi quarantasette cioè tutti quelli geograficamente e politicamente intesi come tali
Eccettuati nella sola Bielorussia che cecità per conto suo
Non badando assolutamente ad alcuno diritto umano
Pena di morte compresa l'unica in Europa l'avevo Mursia mantiene ancora appena dirlo
E nemmeno moratoria
Del resto il preambolo della Convenzione di Roma quella che onoriamo oggi al merito di sottolineare apertamente
La necessità di creare finta ora come dico tra virgolette
Una organizzazione che unisca gli Stati europei io non più
Netta stretta associazione
Subito precisando che il fine del Consiglio d'Europa e quello di realizzare un'unione più stretta tra i suoi membri
E che
Uno dei mezzi per conseguire tale fine nella salvaguardia e lo sviluppo dei diritti umani ed eredi pertanto fondamentale
Don della conseguenza
Che gli Stati firmatari
I primissimi e quelli che successivamente hanno aderito
Si dicono virgolette risolutiva apprendere le prime misure atte ad assicurare la garanzia collettiva di alcuni dei diritti
Enunciati nella Dichiarazione universale
Intento subito sancito dall'articolo uno della convenzione con la formula
Prendo dal testo direttamente
Due punti e le altre parti contraenti riconosco ad ogni persona sottoposta alla loro giurisdizione i diritti e libertà enunciati nel Titolo primo
Della presente convenzione titolo dedicato i diritti civili e politici rinviando per quelli economici sociali culturali
Ad altro futuro documento quello che sarebbe poi tradotto nella Carta sociale europea adottato il dieci luglio mille centocinquantatré
Sessantuno scusate e aperta alla firma il diciotto ottobre sessantuno
Prevedendo forme di controllo ben diverse da quelle oggetto
Della convenzione che oggi celebriamo
Senza quindi in
Demandare nella tutela corte di Strasburgo o
Ad altre annuale
Da questo insieme di cose emerge chiaramente l'assillo europeo ecco il significato del tema affidato l'assillo europeo
Di dare concretezza alla difesa dei diritti umani il più presto possibile
Tanto più Russia avevano le atroci ferite apportati ad essi soprattutto in Europa negli anni della seconda guerra mondiale
Compresi sia quelli
Immediatamente precedente sia quelli immediatamente successivi
Tale assillo si faceva sentire in modo così forte che nel mentre a livello mondiale si cercava di arrivare
Con il contributo di non pochi Stati europei ad una dichiarazione universale dei diritti umani quella poi raggiunta per quaranta
Perseguendo il tutto
Con inevitabile lentezza in Europa sempre nell'intento di sveltire tempi e modi si giungeva la determinazione di concentrare l'attenzione sui soli diritti civili e politici
Unica scelta che poteva consentire di mantenere fede all'impegno formalmente assunto
Di concretizzare almeno in parte in una prima convenzione entro in mille novecentocinquanta
Con il che si darà vita ad una distinzione
Poi ripresa anche a livello delle Nazioni Unite con la conseguente prospettazione
Di due patti internazionali siglati entrambi hanno agli organi sedici dicembre mille novecentosessantasei quanto tempo c'è voluto avente ad oggetto i diritti civili politici il primo
E i diritti economici sociali culturali e il secondo
Felice sdoppiamento
Se si fosse insistito nel percorrere la strada unitaria i tempi di realizzazione sarebbero stati molto più lunghi e tali da rendere quasi impossibile il concretarsi del progetto
E ciò
Non solo perché
Facendoci universale il prezioso pilastro della Corte
Internazionale dalla Corte di Strasburgo le difficoltà di funzionamento è già così forti si sarebbero fatte ancora
Ostacolo insuperabile ancora di più ostacoli dice
Visto che
Essential noi già tante nonostante la limitazione ai diritti civili politici curarsi ci fossero stati anche gli altri diritti insieme
Sono lì a dimostrarlo i fin qui vani tentativi
Porre rimedio ai ricorsi che intasano frenando latte complicando la
La pur benemerita attività della Corte di Strasburgo
La vera causa di ogni male sta purtroppo
Nel numero incredibile di violazione dei diritti civili politici per piacere degli altri che Cisterna incessantemente verificando ogni giorno in tutto il mondo
L'accumularsi dei ricorsi tende a crescere nel due mila credo tanto che nel due mila nove sono aumentati del quindici per cento rispetto all'anno precedente
L'accumularsi dei ricorsi
Insieme alle difficoltà nello smaltimento rallenterà ancora di più i tempi delle risposte pur preziose ma insufficienti quanto al numero
Ha tempi di emissione
Trovare un antidoto al pericolo di vedere soffocato il rendimento del Pilastro
Indispensabile per fare giustizia diventa sempre più necessità
Siamo insomma al centro di un circolo vizioso troppe le violazioni troppo il lavoro per l'accordo troppe le decisioni ad
Tanti con ritardo
Se non si troverà il modo di frenare la crescita di questi inconvenienti
Due mila nove numero sentenza Istat di ben tre mila trecento e novantacinque con un mentre del ventisette per cento ed iscritte nel mio
A riprova alcuni istituti della fiducia che l'accordo su cinque con l'obietta l'obiettività di superati
Ebbene
Se questo non avverrà sarà inevitabile un ulteriore moltiplicati Conferenza svoltasi interna
Il diciotto diciannove distanti mista tra drammatica
Dimostrazione
La battaglia è dura
Bisogna affrontarla con
Spirito determinante ma la morale
E rispetto della legalità
Che individuano
Che
Certamente
Cambi in modo di vivere del mondo intero grazie
Grazie
Soccorso
Adesso il professor Francesco cui
Ordinario di Storia moderna promotore del Centro Studi Altiero Spinelli presso il Dipartimento di storia cultura e religione della Sapienza di Roma
Commemorerà la figura di
Pallaro ritengo che in
Giurista e uomo politico francese considerato il padre della Convenzione di Roma del mille novecentocinquanta accanto a lui
L'attore di teatro più di undici fugaci leggerà alcuni passi successivi degli scritti di teschi enti
Che rivelano la forza morale le altre motivazioni con cui il ministro francese si fece promotore della creazione di una Corte
Per la tutela di diritti umani
Professore in cui ci fornirà inoltre una rapida rassegna rapida rassegna
Su chi firmò la Convenzione a Palazzo Barberini
Quel mercoledì
Quattro novembre del cinquanta
E su quanto avvenne la ratifica dei singoli Stati membri
Grazie al Presidente
Questa è una parte un po'collettivo appunto promossa sino al Dipartimento di storia cultura regioni della Sapienza
E
Con alcuni intenti specifici insomma
Ogni alle già il nostro intento innanzitutto naturale
Abbiamo notato che c'era una carenza di informazione attorno alla Corte di Strasburgo e al Consiglio d'Europa
Posso dire di più
Leggevamo giornali di primissimo piano
E lì articoli a due colonne che minacciavano conflitti tra lo Stato italiano
E l'Unione europea in merito alla questione del crocifisso
Quando l'Unione europea non c'entra assolutamente niente nei concorsi euro né con la Corte di Strasburgo allora
Il nostro intento è di diffondere sono contento che ci siano
Docenti e studenti in modo che si amplifica e la consapevolezza
Dell'esistenza di queste istituzioni seconda cosa
Alcun volevamo valorizzare la Corte terza cosa Roma è una città che ha visto i Trattati di Roma che ha visto la Convenzione di Roma di avere una consapevolezza noi siamo la Sapienza siamo in uscita
Di Roma del ruolo che questa città e ovviamente le classi politiche
Che ci hanno preceduto hanno avuto in questo contesto in questa dimensione europea
E ultimo punto ma il più importante
Bisogna pensare l'Europa cioè ognuno di noi e soprattutto voi
Avete abbiamo la necessità in questo momento non di rinchiuderci noi stessi ma di essere molto attenti a quello che succede e per essere attenti bisogna sapere e conoscere questo è il primo ruolo dell'università a mio avviso
Ho sentito alcuni commenti sull'università da parte del collega però il primo punto è dare all'università l'altezza culturale la capacità di poter rispondere in maniera efficiente concreta e colta ai problemi della società l'università a mio avviso deve assolvere anche una funzione pubblica in questo abbiamo dato cercato di dare un piccolo contributo
Però bisogna anche sostenerla se mi permette concludo allora
Pierantoni tredicenne perché come moriamo questa persona
Beh perché
è una personalità non italiana francese come capiamo
è un uomo che si è battuto moltissimo per tutta la vita e vedremo anche con notevole sacrificio per l'Europa dei diritti voi capite che nell'Europa della seconda guerra mondiale di Auschwitz eccetera eccetera non era sicuramente il Emma maggiormente coltivato però se ne sono viste le conseguenze e allora un uomo che aveva fatto la resistenza era stato alla clandestinità e adesso vedremo ne ha fatto una delle ragioni della sua vita e quindi come è stato Inpa ricordato per cui non mi soffermo troppo ma
In quel biennio fondamentale quaranta diciamo sì quarantotto cinquanta l'Europa è decollata cessato
Il congresso dell'Aja nel maggio del quarantotto Churchill addirittura benché inglese disse vogliamo gli Stati Uniti d'Europa
Da quel momento iniziato un processo che ha portato in contemporanea nel quarantanove sia alla NATO dal punto di vista la danza militare perché ovviamente era un periodo molto di conflitti come sapete
Della guerra fredda ma all'ANAS e il Consiglio d'Europa che non hanno nulla a che fare con l'Unione europea sia chiaro sono quarantasette Stati
Che secondo un disegno che veniva da Churchill fu il primo ambito in cui si organizzano le relazioni fra gli Stati che erano usciti dalla guerra
E il Consiglio d'Europa recepì quest'idea portata avanti da tali Genna dell'i diritti umani e
Poco dopo sì scusate
Attraverso il il dibattiti avvenuti all'interno
Della
Corte scusate dell'Assemblea consultiva di Strasburgo
Poco dopo ci fu il lancio nove del nove maggio del cinquanta della comunità del carbone e dell'acciaio nel novembre del cinquantasei fermo finalmente la Convenzione di Roma questi sono diciamo i i person i capi quanto avvenne allora
L'attore fugace che è qui con noi e che ringrazio perché è stato molto bello sentirlo anche durante le attività del Comitato Nazionale Altiero Spinelli leggere i i i testi anche personali di quest'uomo che anche gli passo dieci anni in prigione essa in confino per la libertà e per la democrazia ecco da quale finalità era animato pagelle sentiamo le sue stesse parole
Bisogna intervenire
Prima che sia troppo tardi
Bisogna che ci sia una coscienza da qualche parte che suoni l'allarme per quelle opinioni nazionali minacciate da questa cancrena progressiva
Per i mostri loro il pericolo
Avvertendo la di stare interpretando una strada che può arrivare molto lontano
A volte fino Buchenwald o Dachau
Una giurisdizione internazionale in seno al Consiglio europeo un sistema di controllo e di garanzia potrebbe essere questa la coscienza di cui abbiamo tutti bisogno
Di cui altri Paesi hanno probabilmente bisogno
Pensavamo dire citare anche una parte del testo la convenzione però Presidente Conso ha già letto la parte più significativa
Questo fatto che
Il diritto veniva assicurato all'individuo non soltanto agli Stati pensate alla ha ragione di Stato come
Il principio che orientano i rapporti appunto fra le diverse potenze europee
Addirittura
Abbiamo sentito teorizzare negli anni del fascismo
Che il conflitto la guerra era il momento di più alta collocazione dell'uomo era momento in cui l'uomo riconosceva a se stesso e quindi ovvio mentre
Di fronte a questo individuo non contava nulla naturalmente
Questa posizione è assolutamente antagonistica a questo
Bene per arrivare
A questa certezze a queste convenzioni tra i Genna che era un giurista che se aveva
La sua ove una spiritualità molto forte il diritto appunto lo coniugava con questo senso della spiritualità
Era aveva fatto era stato chiamato in guerra riuscì mentre lo mandavano al campo di concentramento a scappare
Aveva già entrò praticamente nella clandestinità sarò molto breve era un professore appunto che insegnava diritto non mi posso soffermare molto
Nella clandestinità voi sapete che c'era generale De Gaulle che da fuori coordinava lo sforzo della France libre per ovviamente per superare il momento di catasto e del suo Paese ma all'interno del Paese stesso c'erano
I ricchi di resistenti
Non era ancora lotta armata era soprattutto lotta clandestina con cui si cercava di ricostituire inviare alla Francia una nuova dignità bene
Tai Genci ha lasciato un ricordo di che cosa volesse vivere nella clandestinità qual era
Quanto sacrificio era necessario per questo
Nella clandestinità
Organizzare una riunione fosse anche di solo tre o quattro persone
Comportava enormi difficoltà
Se si tiene conto della necessità di mantenere una separazione per ragioni di sicurezza tra i vari gruppi e servizi e all'interno di questi tra i vari gradi della gerarchia si capisce quanto complicati fossero i collegamenti e le relazioni
Essere clandestini significava passare giornate intere a fare quello che in una vita normale si sarebbe fatto in qualche ora se è un anello della catena saltava a causa di un arresto quante difficoltà per sostituirlo
Essenziale però almeno per me
E che accettare di vivere nella notte della clandestinità significava accettare ogni giorno di più l'angoscia la paura dell'angoscia la paura
E la paura della paura
L'OSCE di tutti i tipi e tutto il tempo
E poi la paura continua paura per sé paura di essere denunciati paura di essere seguiti senza rendersene conto paura che siano loro quando all'alba si sentiva o si credeva di sentire sbattere una porta o salire una scala
Paura anche per la propria famiglia
Dalla quale visto che non si possedeva un indirizzo non si ricevevano notizie e che poteva essere stata scoperta e prese in ostaggio
Paura infine
Di avere paura e di non riuscire a sormontare ma
Fu soltanto un'immaginazione questa no Tai Gianni venne arrestato dalla Gestapo proprio nel giorno in cui
Gli americani sbarcavano in Normandia venne tenuto legato in piedi per trentacinque giorni
Interrogato molto brutalmente ma la sua identità non venne fuori venne mandato
Hai perso verso i campi di concentramento in Germania riuscì a sfondare il tetto del convoglio a buttarsi sulla massicciata ritornare a Parigi e partecipare alla vita politica come ministro eccetera sotto De Gaulle per lunghi anni anche dopo la Convenzione di Roma non è stato nodo non si ha pagato di questo a lottato molto efficacemente sia all'interno del Consiglio d'Europa che all'interno della Ceca per lo sviluppo
Dell'Europa non ci soffermiamo perché il tempo è quello che
Qui c'è una relazione che ho distribuito che è stata fatta da una studentessa del nostro dipartimento che si è laureata su questo argomento che poi si è specializzata a Bruxelles sui temi ed l'Europa però
Una cosa la voglio ricordare nella sua Corte tregenda dal settantasette all'ottantadue ritornato eque evidentemente la sua
Per breve tempo sarebbe più interessante capire poiché diciamo
Perché il periodo fu relativamente breve nel novantasette è morto a Parigi
Le sue attività sono molte tra l'altro è stato anche uno dei promotori di le Monde insomma una grande personalità politica anche nel diario di Altiero Spinelli ogni tanto viene citato si punge avevano anche un po'non è che fosse tutto rose e fiori la posizione francese era un po'diverso ovviamente quella dei federalisti italiani però sono state delle grandi biografie e concludiamo ricordando ancora appunto che cosa si aspettava tredicenni dalla Corte è
Di di giustizia del Consiglio d'Europa
Ciò che questa garanzia collettiva porterebbe tutti noi se voi darete il vostro accordo
E quella sicurezza morale in più per i membri di questa Europa così esausta e così dolorosamente provata di questa Europa
Che ha qualche volta perduto la speranza
Innanzitutto per ognuno di questi milioni di uomini e donne una sicurezza
La sensazione che questi diritti e queste libertà che hanno conquistato dopo tanti secoli di sforzi dipende di sofferenze di guerre di rivolte e rivoluzioni dopo tanto sangue tante lacrime saranno ora garantiti
Contro ogni arbitrarietà interna
Da quelle autorità europee nei confronti delle quali in anticipo provano una così commovente fiducia che dovrebbero di tanto in tanto ispirare fiducia anche in noi stessi
Ciò che ci darebbe inoltre questa garanzia internazionale europea è una protezione contro i rigurgiti lesivi sempre possibili della ragione di Stato
Grazie grazie
Un ultimo punto brevissimo ma che c'era quel giorno quattro novembre del mio novecentocinquanta a Palazzo Barberini il quale fu l'esito di questa firma ecco Giulia Vassallo che un'altra
Laureata dottorato al Dipartimento ci illustra questo punto
Grazie seguivo io grazie esenti
Sì
Guardando lento dei firmatario della convenzione dire uno dei miei novecentocinquanta
Sia chiaramente
Sia chiaramente l'impressione
Di quanto i due processi quello di integrazione europea e quello di cooperazione
Intero europea sul terreno della tutela dei diritti umani delle libertà fondamentali
Si hanno fondamentalmente
Interconnessi
Abbiano comunque un una forte
Un forte legame
Questo perché perché
Osservando appunto
Unioni di
Del diventi dei plenipotenziari
Negli Stati europei
Convenuti a Roma il quattro novembre proprio qui a Palazzo Barberini
Sì notano personalità come il tedesco
Alterato al fine
Primo Presidente della Commissione europea
Con me mille all'allora Ministro degli esteri francese Robert Schuman
L'autore della dichiarazione di cui lo scorso nove maggio abbiamo
Celebrato
Il sessantesimo anniversario
Come personalità meno conosciute ma non per questo
Che offrirono un contributo meno importante
Altre casse integrazione europea
Come il lussemburghese io stesso Beppe Altorin insieme agli omologhi del Belgio i dell'Olanda
Vivessi taxi
Ne ha fatti specie
Polari ISPA e gli anni del Diane
Del memorandum del Benelux sa di quel documento che di fatto costituire la base teorica del mercato comune europeo
Non meno importante
La personalità
Di
Paul van filanda belga
Anche il Ministro degli esteri il quale aveva iniziato a riflettere sulle
Sull'Unità del continente
Quindi a partire dagli anni trenta elaborando e nel mille novecentoquarantasei un proprio pianoterra e
Il fondando sempre in quella data la lega europea per la cooperazione economica
Ancora
Un
Un altro ministro degli esteri Santelli Paesi del Benelux in particolare di Paesi Bassi jazzistiche
Franchi
Che presento anch'egli è un piano BR la cooperazione economica all'interno dell'OSCE
Parimenti novecentocinquanta
Quindi tutti i protagonisti o comunque comprimari
Che
Ebbero un ruolo
Nella
Farsi di costruzione dell'Europa con comunitaria un ruolo punto deciso importante
Ora
Passando invece al all'aspetto delle ratifiche
è
Noto
Che la
Convenzione chiromante minaccia cinquanta entra in vigore
Il tre settembre del mille novecentocinquantatré
Tali perché pervennero al Consiglio d'Europa
Tutte quelle ratifiche necessarie se alle le ratifiche dei dieci governi niente nel Consiglio d'Europa necessari appunto per questa entrata in vigore
Fatto odioso
Che tra queste
Ratifiche
Fosse mancassero
Proprio
Quelle del
Dell'Italia
E della Francia quindi due di quelli che poi furono i Paesi fondatori del dell'Europa comunitaria
L'Italia ratifica nel mille novecentocinquantacinque
Che la Francia addirittura nel mille novecentosettantaquattro
Il che potrebbe
Fin da insomma un po'un paradosso visto che il
Progetto di
Di collaborazione sul terreno dell'anno tutela dei diritti umani delle libertà fondamentali è nato proprio a Parigi
Probabilmente la Francia doveva chiudere i conti o il proprio passato coloniale
Grazie su questo concludiamo appunto è un processo ma è anche pieno di contraddizioni e dobbiamo esserne consapevoli
E allora appunto il nostro invito è pensare l'Europa rendendosi conto che c'è l'Unione europea ma c'è anche il Consiglio Europa in cui la Russia e la Turchia sono dentro e ci sono tante istituzioni in a cui dobbiamo riflettere per trovare le migliori soluzioni agli interessi generali e perché no anche quelli nostri nazionale
Grazie
Mentre inviterei
I relatori
Professor Zanghì
Dottor Raimondi
Presidente Marcenaro
Consigliere Ronzitti a prendere posto per l'ultima
Parte di questa
Iniziativa
Credo
Che l'attore Pierluigi fugaci
Civici era ancora qualche passo tratto da un l'opera
Di un grande scrittore francese Victor Hugo
Dal titolo l'ultimo giorno di un condannato a morte
Prego
Presidente
Si tratta ovviamente di una scelta
I brani perché racconto sarebbe molto lungo quindi etto compattato quindi ci saranno anche delle così dei salti temporali perché tutto sulla scansione di questi ultimi giorni questo ultimo giorno che arriva insomma
Condannato a morte
Sono cinque settimane che abito con questo pensiero
Sempre solo con lui sempre agghiacciato dalla sua presenza sempre curvo sotto il suo peso
Un tempo giacché mi sembrano passati anni e non settimane
Io ero un uomo come tanti
Ogni giorno ogni ora un minuto arriva un'idea nuova
La mia mente giovane ricca trabocca ma di fantasie si divertiva dispiegare per me una dopo l'altra senza ordine fine richiamando infiniti arabeschi sulla stoffa ruvida e sottile della vita
Erano giovinetta erano cappe vescovili sontuose battaglie vinte teatri pieni di rumore di luce e pulire passeggiate di notte sotto le lunghe braccia degli ippocastani
Assente festa nella mia immaginazione potevo pensare a quel che volevo ero libero
Adesso sono prigioniero
O il corpo in ceppi in una cella e la mente imprigionate in un'idea un orribile una sanguinosa implacabile idea
Non ho più che un pensiero una convinzione una certezza
Condannato
A morte
Qualsiasi cosa io faccia l'infernale pensiero è sempre qui al mio fianco
Con lo spettro di piombo solo e geloso dilegua ogni distrazione mi scrolla con le sue mani gelide quando vorrei girare la testa o chiudere gli occhi si insinua in tutte le forme con cui la mente vorrebbe sfuggirgli si mescola
Come infame ritornello le parole che mi rivolgono sa grappa come o l'orrenda sbarre di questa cella mosse sfiorata sveglio spia al mio sono convulso inni riappare nei sogni sotto forma di lama
Mi desta di soprassalto solo un sogno mi dicono
Ebbene ancora prima ad avere tempo di schiudere questi occhi pesanti
Da vedere il tale pensino fatale pensiero scritto nell'atroce realtà che mi circonda
Sulla pietra umide Still ante della cella nero raggi pallidi della lampada nell'atto rozza trama di tela dei miei vestiti sulla faccia cupa del soldato di guardia con la g Berna che balena tra le sbarre
E già mi sembra di aver udito una voce mormora armi all'orecchio
Condannato a morte
Ebbene perché no
Gli uomini ricordo d'aver letto in chissà quale libro dove non c'era perché questo di buono gli uomini sono tutti condannati a morte con proroghe indefiniti cosa c'è dunque di tanto cambiato nella mia situazione
Da allora in cui è stata pronunciata la sentenza quanti sono morti che si disponeva una lunga vita quanti mi hanno preceduto che giovani liberi sani certo contavano non dare un giorno vedere cadere la mia testa Plast del Paese
E forse ad oggi allora quanti ancora mi procederanno che camminano e respirano alla riaperta più entro ed esco a loro piacimento ma in fondo pori che consuma la vita perché io debba tanto rimpiange ardua solo un po'di luce fioca
Il tozzo di pane nero del carcere la povera razione di brodaglia presa dalla marmitta dei Galeazzi dei galeotti venir maltrattato malmenato dai carcerieri dagli aguzzini proprio io affinato dell'educazione
Non vedere mai un essere umano che mi creda degno di una parola e a cui rispondere tra salire di continuo per quel che ho fatto e che mi faranno
Sono questi pressappoco i soli beni che il boia possa togliermi
Ma non importa
Orribile
Il sole la primavera i campi fioriti gli uccelli che si segnala al mattino le nuvole gli alberi la natura la libertà alla vita niente di tutto questo è più un mio
Contiamo dunque quel che mi resta
Tre giorni di proroga dopo la sentenza per il ricorso in Cassazione
Otto giorni di giacenza in Corte d'Assise dopodiché gli atti come si usa dire vengono mandati al ministro quindici giorni d'attesa dal ministro il quale neppure sa che esistono opere che però si suppone li trasmetta previo esame alla corte di cassa Simone lì giunte classificazione numero progressivo registrazione poiché la ghigliottina e affollata eunuco ci passa quando il suo turno quindici giorni per controllare che non vi facciamo dei torti poi la Corte si riunisce di solito un giovedì
Respinge in blocco pentì ricorsi e inoltre il tutto al ministro che inoltra al procuratore generale in quale inoltra al boia tre giorni in tutto sei settimane ed almeno cinque settimane mi trovo in questa cella di isolamento
Ho fatto testamento
A che scopo
Mi condannano anche alle spese e tutto quello che ho basterà appena
Molto cara la ghigliottina
Lascio una madre
Lascia una moglie
Lascio una firma
Una bimbetta di tre anni dolce rosea fragile con gli occhioni neri lunghi capelli castani
Relatore anni un mese quando l'APT l'ultima volta
Così dopo la mia morte tre donne
Senza figlio senza marito senza padre
Tre orfane di diverse specie tre vedove per volere della legge
Che io sia giustamente punito lo accetto
Ma quell'innocenti cosa hanno fatto non importa vanno disonorato rovinate è la giustizia
Non è tanto la mia povera vecchia madre ad angosciarmi a sessantaquattro anni morirà sul colpo né mia moglie mi angustia di più è già di salute mal ferma alla testa debole morirà anche lei a meno che non impazziscono dicono che la follia lasci vivere e che l'intelligenza non soffre ma mia figlia
La bambina
La povera piccola Mori
Che questo era retail gioca e canta spensierata
Lei che mi fa male
Il mio ricorso verrà respinto perché tutti in regola
I testimoni hanno ben testimoniato gli avvocati ben giudicato i giudici ben giudicato non ci conto a meno che anche pazzia
Nessuna speranza del ricorso è una corda che viene sospesa sull'abisso che va di continuo scritti Olanda finché non si spezza
Sinteticità grazie
La grazia da chi perché come
è possibile che mi diano la grazia bisogna dare l'esempio così dicono
Mentre scrivevo questi pochi appunti
Lampada si è consumata al giorno è venuto l'orologio della cappella ha suonato le sei
Perché vuol dire questo esecutivo riguardi appena entrato nella mia cella se tolto berretto mi ha salutato si è scusato del disturbo e addolcendo più che poteva la voce Rutelli mi ha chiesto che cosa desideravo per il pranzo
Ho trasferito
E se fosse per oggi
è però ci
Il direttore della prigione in persone venute a vedermi mi ha chiesto se poteva essermi gradito utile qualche cosa Miai presso la speranza che io non abbia da lamentarmi nell'Hui dei suoi subalterni
Se è informato l'interesse delle mia salute su come avessi passato la notte nel lasciarlo mi ha chiamato signore
è però oggi
Sono calmo adesso tutto è finito o proprie finite
Sono uscito dall'atroce ansietà in cui mi aveva gettato la visita del direttore perché lo confesso io speravo ancora adesso grazie a Dio non spero più
Ed eccomi trasferito
Come dice il verbale
è entrato un vecchio quei capelli bianchi
All'aria dolce una faccia buone rispettabile
Senz'altro è un'ottima persona caritatevole un prete
Ma perché nella sua voce non c'è nulla di commosso e che mi commuove
Perché non ha ancora detto una parola che mi pari alla mente e nel cuore mi ha detto
Figliolo
Figliolo credete in Dio sì il padre ho risposto credete nella Santa Chiesa cattolica apostolica e romana
Volentieri
Figliolo
Letteraria di dubitare
E ha cominciato a parlare parlare parlare ha parlato a lungo ha detto molte parole poi quando ha ritenuto di dover finire si è alzato mi ha guardato per la prima volta da quando aveva cominciato suo discorso e mi ha chiesto ebbene
Signore ho risposto
Lasciatemi solo vi prego
Quando devo tornare
Non ve lo farò sapere
E allora se n'è andato senza collera ma scuotendo la testa come dicesse trasse un'entità e no
Per quanto in basso io sia caduto non sono un tempio e Dio mi è testimone che credo lui
Ma cosa mi ha detto in fondo quel vecchio niente dissentito né di affettuoso non una lacrima strappata all'anima
Nulla che partisse dal suo cuore per volare al mio nulla di suo che lui mi abbia ceduto piuttosto un che di Vado e altro non
Un discorso da può tutto e a tutti empatico quando bisognava essere profondo piatto quando sarebbe stato meglio essere semplice
Specie di sermone sentimentale di teologica elegia più qua e là citazione di Sant'Agostino San Gregorio e poi che fa l'aria di recitare una lezione già citata tante volte
Ieri passare un tema perso nella memoria tanto a ridere risaputo mai uno sguardo negli occhi un accento nella voce ad un gesto nelle mani e come poteva essere altrimenti
Quel prete e il cappellano in carica della prigione il suo ruolo consolare ed esortare vive di questo i forzati prigionieri inattesa siamo tutti d'
Competenza del suo eloquio di confessa li assiste perché intende fare la sua parte invecchiato accompagnando gli uomini a morire
Nati a cercarmi al posto suo un giovane vicario un vecchio curato preso per caso nella prima parrocchia che c'è entrate mentre se ne sta messo Contucci accanto al fuoco legge un libro senza che nulla presagire dite di auto c'è un uomo che sta per morire
Bisogna che siate voi a consolarlo dovete essere di quando di lega l'hanno le mani ritagli erano i capelli dovete montare sulla carretta con il crocifisso in mare nascondervi il boia dovete venire sballo stato colui lungo la strada alla correre
Attraversare colui l'orrenda folla assetata di sangue abbracciarlo quando i piedi del patibolo rimanere con lui finché è una protesta qui
Approva circa portate
Tutto palpitante tutto portante data sta in piedi buttati nelle sue braccia in ginocchio davanti a lui l'Ulpia Angera mai piange Remo insieme l'Unità operativa verrò consolato lui placherà il mio cuore nel suo
Prenderà la mia anima io pretenda noi Südtirol
Forse ho avuto torto respingerlo
L'unica buona io sono il cattivo
Non è colpa mia
è il mio fiato di condannato che guasta Scippa tutto
Mi hanno portato a mangiare forse pensano che ne avrà bisogno un pranzo delicato raffinato del pollo mi sembra e altro ancora ebbene ho provato a mangiare male il primo boccone m'è caduto di bocca tanto ma passo amaro scelti
In questo momento supremo
Mentre mi raccolgo nei ricordi ritrovo con orrore anche il mio delitti
Vorrei provare maggiore pentimento
Sentivo più rimorso prima della condanna da allora
Mi sembra di non aver posto nella mente se non per dei pensieri di morte
E ciò nonostante vorrei davvero pentire Mita
Quando ripenso per un istante di utenti della mia vita e poi ritorno di colpo al colpo di scure che tra poco dovrà terminarla rabbrividisco come se tutto fosse l'uomo
La mia per l'infanzia la mia bella giovinezza stoffa dorata dai lembi insanguinati tra poco
Sarà tutto finito e c'è un fiume di sangue il sangue dell'altro Milano
E lo Del Prete
Si è avvicinato Cocco Fitch fisso
E mi ha detto
Figliolo
Dobbiamo andare adesso
I due io e tanti mi hanno preso per le scelte
Mi sono alzato e ho camminato
Avanzavo a passi molli e mal fermi come se in ogni campo avessi avuto due ginocchia
In quel momento la porta esterna si è aperta due battenti
Confidiamo nel furibondo un'aria fritta una luce bianca hanno fatto irruzione fino a me nel buio
Dal fondo dell'oscura guardiola di colpo visto attraverso la pioggia le mille facce urlanti della gente ammassata sulla rampa del grande scalone del palazzo a destra livello sulla soglia una figlia di guardie a cavallo
Con un giudice
Un commissario magistrati
Ignoro alto a quale razza appartenga è appena salito da me e gli ho chiesto la grazia a mani giunte trascinandomi sulle ginocchia mi ha risposto con un tragico sorriso se quello era tutto ciò che avesse da dirci
Grazie ragazzi ho ripetuto o per pietà cinque minuti ancora chissà
Arriverà forse
Cemento per morire così alla mia età di grazie che arrivano all'ultimo momento se ne sono viste spesso e chi se non a me il signore chi tiene dare la grazia
Dannato poi si è avvicinato al giudice per dirgli che l'esecuzione va fatta a una certa rurali e che l'ora si avvicina e che il responsabile dell'UI e che tra l'altro piove e c'è il rischio di ruggine
Mi sembra
Mi sembra che sarebbero nasca
Le quattro
Grazie
Passiamo all'ultima
All'ultima sessione di questa giornata credo che sia mio dovere presentarvi gli relatori
Il senatore Giacomo Caliendo Sottosegretario di Stato
Alla giustizia il dottor Raimondi
Giudici dalla Corte europea dei diritti dell'uomo
Il
Presidente Marcenaro senatore Marcenaro Presidente dalla Commissione straordinaria per la tutela la promozione dei diritti umani del Senato dalla Repubblica
Il professor Claudio Zanghì
Ordinario di diritto internazionale della Sapienza Università di Roma e il dottor Natalino Ronzitti consigliere scientifico dell'Istituto Affari internazionali io credo
Che senza aprire una tavola rotonda
Seguiamo l'ordine della
Dell'invito e ogni relatore intratterrà
Sulla
Diciamo così sulla
Sull'argomento
Nell'ottica della propria del proprio ruolo una funzione una comunicazione di servizio
I lavori erano programmati fino alle tredici probabilmente di termineremo prima
Per chi dovesse avere piacere è stata organizzata fino alle tredici poi una visita guidata
Della struttura di Palazzo Barberini che è stata recentemente ristrutturata
Prego
Senatore Vernetti
Grazie
Autorità signore e signori
Un saluto a Giovanni Conso con il quale ho avuto l'esperienza ho vissuto l'esperienza del Consiglio Superiore della Magistratura di Vittorio Baccioli negli anni del terrorismo
E grazie al Presidente vitali
Per questa
Ricorrenza per questo modo in cui ha voluto celebrare
A sessant'anni dalla firma dalla Convenzione europea
Questo evento che ci porta ancora dire grazie
Alle istituzioni e agli uomini di quell'epoca
Perché in materia
Di democrazia
Di diritti umani di Stato di diritto che Soris campi del consiglio di applicazione di intervento del Consiglio d'Europa
è quella convenzione ha fatto sì che d'Europa in questi campi se vi è stato un'evoluzione positiva ma rappresentata ad un modello
Per gli altri Paesi extra europei
Eppure nonostante ciò e nonostante la carta la convenzione originari sia stata arricchita
Con i protocolli successivi di una
Riconoscimento di una serie di diritti e di libertà
Che allora non erano nemmeno un forse immaginabili
Viene una percezione una comune percezione
Di una crisi del Consiglio d'Europa
Nel senso che non fa notizia
L'intervento del Consiglio d'Europa non fa notizia perché
L'unica notizia che molte volte tutti percepiamo dalla stampa è
Deve attuale sentenza
Della Corte di Strasburgo che condanna lo Stato per i dati Pienza
Oppure
Le attività di monitoraggio del Consiglio
E questo ha indotto gli Stati a dare
Una diversa
Organizzazione segretare Segretariato generale in applicazione proprio delle decisioni
Degli Stati e da ultimo nella Conferenza di Interlaken
A
Iniziato tutta una serie di interventi sulla governance sulle strutture del Consiglio d'Europa
E sulla Corte di giustizia per quello che andremo a vedere
A partire da protocollo quattordici che è stato approvato proprio
Prima di entrare vaghe McCain tratti in vigore
Dal giugno del due mila dieci
Ha determinato una diversa attenzione
Che va coniugata con
La necessaria compenetrazione oggi tra Unione europea e Consiglio d'Europa
Con il protocollo quattordici anche l'Unione europea
Potrà divenire membro della Corte di giustizia
E quindi credo che in quella attività più oggi si comincia a intravedere di sinergie tra il Consiglio d'Europa e l'Unione europea
Tale da realizzare
Un compito per il Consiglio d'Europa forse nuovo di Pompei
Tra i Paesi
Europei e i Paesi europei che non sono rappresentata dall'Unione europea
In modo che si realizzi
Quel compiuto intervento nella materia dei diritti umani di diritti fondamentali di cui è cardine per la protezione degli stessi la Corte di giustizia
E però anche la Corte di giustizia badate entrati in crisi
Nella possibilità di operare secondo quelle che sono i i canoni e le attività che la Corte ha svolto in questi anni
La crisi della Corte non dipende
Da una marcata professionalità dei Giudici
è stata ribadita dalla necessità di
Professionalità di modelli di scelte dei giudici proprio nella Conferenza di Interlaken e con l'approvazione del protocollo quattordici che ha portato
A un periodo più lungo di nove anni di permanenza dei giudici della Corte
Non è certamente
Responsabilità dei tipo di decisione della Corte la crisi dalla Corte accrescerà Corte deriva da
Un'enorme afflusso di ricorsi alla Corte di giustizia alla Corte europea
Badate ne riparliamo
Ogni anno vengono presentati quarantadue mila ricorsi
E la pendenza attuale e di circa centoventi mila ricorsi
Il fatto che
Di questi però ricorsi varati il novantatré per cento
Riguarda ricorsi che vengono dichiarati
Inammissibili
Per ragioni procedurali
O perché per manifesta infondatezza che denuncia
Una scarsa conoscenza
Dei principi della Convenzione e vedi le regole procedurale dalla Corte
Ma forse anche
Una possibile debolezza del sistema ed il funzionamento del sistema
Ed è per questo che
E si è avvertita la necessità
Di organizzare da parte della Svizzera che riguarda il periodo aveva la presidenza di turno del Comitato dei Ministri del Consigliere ovvero
La Conferenza di Interlaken e che si è svolta al della febbraio di quest'anno
E
La dichiarazione politica
Finale della conferenza apportata
Alla riaffermazione di alcuni punti
L'aria formazione dei ricorsi individuale nel rispetto della regola del prevedesse un rimedio dei dubbi delle vie di ricorso interno
è stato ricordato già stamattina
Che alla Corte europea ci si può lì si può rivolgere ciascun individuo
Badate rappresenta quasi un unicum
Nel sistema delle giurisdizioni internazionali
Rafforzamento dei principi di sussidiarietà
Ossia della responsabilità degli stadi garantire a livello nazionale l'applicazione dalla convenzione Summer ricorrere alla Corte di privo obbligo e degli Stati di riconoscere di applicare i principi della Convenzione
La ricevibilità dei casi ripetitivi dovute a ricorsi seriali da risolvere soprattutto a livello nazionale mediante leggi specifiche
E vedremo come evitare che ci siamo mossi
Applicazione concreta del protocollo quattordici che prevede
Una nuova dichiarazione di inammissibilità per tutti i ricorsi dove ricorrendo non abbia subìto alcun pregiudizio importante ovvero i casi di impeditivi
La concreta esecuzione delle sentenze
E perché molte volte le sentenze per un anno una concreta attuazione col sia un compito che spetta al Comitato dei Ministri e quindi appunto con la supervisione del Comitato dei ministri realizzare una
Effettività
Delle sentenze della Corte
In quella sede la posizione italiana enunciato dal sottosegretario Mantica che ora è andato via
è stato sottolineato da un lato che dovrebbe essere richiesto alla corte di applicare più severamente la normativa sulla ricevibilità dei ricorsi
Per evitare il loro moltiplicarsi
E potrebbero essere poste a carico dei ricorrenti si suggeriva le spese di giudizio oggi non può non pagate venne Nicastro di ricorso dichiarato abusivo
Potrebbe essere inutile promosso una riflessione sull'opportunità di modificare la composizione della Corte diventerebbe molto lungo e discusso in questo momento
Ma vi è
Qualche problema di registrazione rispetto a quello che ne protocollo quattordici risulta come composizione delle varie sezioni della Corte
Dicevo che
Lo stesso porterà a una serie di necessità di adeguamento la dizione dell'Unione europea attraverso dopo la
Apre il Trattato di Lisbona che ha prevista la partecipazione dell'Unione europea e lamenti e Trollo al protocollo quattordici realizzata la possibilità dell'Unione europea che intervenga
E alla Corte di giustizia ovvero chiaramente nella Corte europea dei diritti e voi chiaramente occorre Laura registrare
Da un lato
Quale possibilità l'Unione Europea avrà nella Parlamento europeo per la designazione dei giudici
E dall'altro come parteciperà
Al Comitato dei Ministri attraverso un proprio rappresentante dopo ovviamente è una materia che ora va disciplinata
E non vorrei ancora dei tagli a lungo però due cose devo dirle da un lato
Come è stato ricordato dal Presidente vitali
Il problema Corte europea dei diritti e gli uomini d'Italia si pone essenzialmente per l'eccessiva di
Durata dei processi un problema che si è posto e te sussistente anche dopo
Che nel due mila uno vi fu l'approvazione in Italia della cosiddetta legge Pinto ossia quella che consente
Il risarcimento nel nostro sistema giuridico
Della lunghezza dei
Dei procedimenti sia civile che penale
Ebbene
L'Italia può è stato sottoposto badate dal due mila uno ha un monitoraggio
Che prima era annuale ora per più breve ma
I progressi ancorché non siano colte tutto significativi c'è il sempre il rischio di una valutazione negativa
La nostra rappresentanza
Ha suggerito come misure opportune urgente almeno in una prima fase di porre la riforma
Di porre mano alla riforma della legge Pinto
E il nostro Governo ha introdotto
Nella Progetto di legge approvato dal Senato
Che il cosiddetto processo breve
Tanto per intenderci
Quello disegno di legge che riguarda
In il risarcimento per dei gestiva durata dei procedimenti vi è tutto una parte prima di questo il progetto di legge che interviene sulla
Procedura della legge Pinto
Prendendo più spedito ma certamente perché una delle assurdità di quello che si è verificato nel nostro Paese perché abbiamo avuto anche qualche giudizio di responsabilità davanti alla Corte europea
Per l'appunto dalla Pinto
Ossia
Responsabilità per la lunghezza del procedimento di accertamento della violazione da parte dello Stato dei quella che era Stati
Processo profondamente Ale che era diventato troppo lungo
E allora
Noi siamo intervenuti o non solo sotto il profilo
Del
Della procedura che per rendere più agevole
L'accertamento di tale responsabilità ma anche
Un minimo
Di correzione del Binde dice l'abbiamo già attuativo del Progetto anche se
E allo studio dei dati ossia del Dipartimento Affari legislativi della Presidenza del Consiglio
Un'ulteriore modifica
Per addivenire
Su questo fronte a incidere su quello che di indennizzo
In modo tale come ad esempio nel progetto approvato dal Senato si prevedeva chi deve di indennizzi ero ridotto di un quarto
Quando in procedimento cui la domanda di equa riparazione si riferisce era stato definito con il rigetto delle richieste del ricorrente ovvero quando ed era stata evidente l'infondatezza
Così
Sarebbe possibile prevederei una serie
Di indicazioni che possono essere sia di incidenza subì del milizie sia di incidenza sulle spese così come suggeriva la stessa Italia alla Corte europea dei diritti dell'uomo
è stato già affrontato dal Presidente vitali il problema dell'espulsione e non vite ed ulteriormente mi preme sottolineare
Un problema nuovo che è nato può dalla sentenza Lauzi contro Italia
Dalla giurisprudenza la Corte europee
La sentenza e solleva problematiche abbastanza rilevanti tutti i Paesi dell'euro europee il perché in sostanza la Corte è intervenuto
Postulando all'esistenza di un consenso europeo in merito alle modalità di esposizione dei simboli religiosi negli edifici pubblici
Consenso che avrebbe come risultato alla limitazione del margine di apprezzamento di singoli Stati
Nella determinazione dell'equilibrio tra il rispetto dei diritti della maggioranza e di diritto dei singoli individui in presenza di un forte radicamento di tradizione nazionali
Si tratta quindi non solo di tutelare la sensibilità dalla maggioranza dei nostri connazionali
Ma anche di chi ha dei Rivi miti dello spazio di autonomia dei singoli Stati in una materia che dovrebbe rientrare nell'ambito dell'applicazione del principio di sussidiarietà
All'Italia come sapete ha chiesto il riesame di questa sentenza da parte della Grande Chambre della Corte in particolare attraverso due strade con il ricorso all'articolo trentasei della convezione quarantaquattro del Regolamento della Corte
Che prevede la possibilità di intervenire dei giudizi in qualità di terzi ovvero il dichiarazione da parte di autorità di governo istituzione
E devo dire una serie di Stati che porto qui carni sono intervenuto come qualità di terzi e nel giugno di quest'anno la Corte ha riservato la decisione che di cui
Siamo in attesa di conoscere l'esito di questo giudizio io mi fermerei qui
Ringraziandovi e chiedendomi scusa
Grazie
Seguendo l'ordine passerei la parola al professor Claudio Zanghì ordinario di diritto internazionale dalla sapienza prego
No
Un grazie
Un Presidente del
Frutta Rita
Signore e signori
Fare una
Breve carrellata sulla Corte Europea ditte dell'uomo di cui si è già
Parlato
Vi è più agevole evidentemente perché molte cose diciamo della storia pregressa sono stante dette io vorrei molto telegraficamente sintetizzare alcuni punti fondamentali
Rimarcare anzitutto le ripetute evoluzioni che la Corte ha conosciuto da quando come ci è stato ricordato entrata in vigore nel cinquantanove ad oggi
Alcune sono evoluzione diciamo inevitabili dovute
All'allargamento geografico del Consiglio d'Europa certamente
Da i pochi dieci o quindici stanti dell'epoca e quarantasette di oggi questa comportando una modifica evidente della Corte sulla quale non è il caso di soffermarsi
Ma direi anche le rilevanti modifiche interne che sono state adottate nella organizzazione della Corte ormai Trapp tentata da un'Assemblea di quarantasette giudici che deve ovviamente organizzarsi il strutture a composizione più limitata
E sotto questo profilo le modifiche ha ripetutamente introdotte vanno segnalate anzitutto quella del protocollo undici già ricordato e poi da recente quella del protocollo quattordici entrato in vigore
Da qualche mese come tutti sapranno e come è stato detto con il protocollo undici
La Corte diventa Corte unica perché antecedentemente era invece un
Secondo organo rispetto alla Commissione che aveva una funzione istruttori
Modifica del protocollo undici alcune modifiche di carattere
Diciamo puramente organizzativo la del mandato dei giudici l'elettore del protocollo scusate quattordici
Il mandato dei giudici meccanismo di elezione la durata eccetera cioè tra
Queste cose sono di scarsa rilevanza modifica essenziale anche quella della ristrutturazione
Interna della Corte tutte queste modifiche nel corso
Ormai diciamo di circa vent'anni hanno avuto sempre all'origine uno unico motivo
La Corte e oberata da ricorsi la Corte non ce la fa a tenere il passo con i ricorsi bisogna trovare dei meccanismi per ridurre il carico della Corte
Naturalmente i tempi dei negoziati internazionali sono chiaramente lunghi e ogni qual volta si è scolpite hanno misure per cercare di porre rimedio a questi
Problemi nel momento stesso in cui
La misura viene adottata il problema è già superato i tempi
Non a caso vorrei sottolineare il protocollo quattordici che doveva rappresentare la grande rivoluzione della struttura interna della Corte e del procedimento sottolineo per esempio il nuovo
Criterio di ricevibilità introdotto
Avrebbe dovuto in teoria risolverlo forse migliorare il funzionamento dalla Corte orbene i tempi necessari
Per la sua entrata in vigore hanno fatto sì che prima ancora che il Protocollo entrasse in vigore nel giugno scorso
Già nel febbraio a Interlaken come è stato più volte ricordato una nuova Conferenza degli Stati parti contraenti della Convenzione proponeva nuove iniziative per
Risolvere i gli annosi ormai problemi della Corte diciamo che è una storia senza fine perché continuamente occorre modificare le strutture
Oggi il numero dei ricorsi e particolarmente elevato est sono state già ricordate le cifre
Ma direi che tutto sommato e poco elevato rispetto al numero
Dei potenziali utenti perché è abbastanza noto
Che la Convenzione europea dei diritti dell'uomo non è poi così conosciuta all'interno degli Stati come sembrerebbe
Se fosse contro conosciuta adeguatamente i centoventi mila ricorsi che ancora sono pendenti di fronte alla Corte potrebbero facilmente essere triplicati tra duplicati e quant'altro
Il problema a mio avviso non è tanto la modifica delle strutture perché alla fine
Giriamoci intorno quanto vogliamo i giudici sono quarantasette organizzate l'incumbent comitati in giudice unico in grande camere eccetera eccetera ma alla fine il carico rimane sempre quello che e il problema la Corte lo ha
Accennato più volte in passato in alcune sentenze quando per esempio
A ipotizzato che la Corte europea il telo amo fosse una sorta di Corte costituzionale per l'ordine pubblico europeo
Il che presuppone che un altro principio anche questo ampiamente evocato cioè quello della
Sussidiarietà sia realmente realmente applicato all'interno dell'IST all'interno degli Stati
E noto e lo diciamo data da decenni naturalmente che la prima a tutela dei diritti umani non si fa a Strasburgo ma si fa negli Stati nazionali all'interno degli Stati
D'altra parte specie col con riferimento al nostro Paese tenuto conto che la Convenzione europea e parte integrante dell'ordinamento giuridico comunitario e di recente abbiamo anche sentito
Le pronunce della Corte costituzionale sulle quali ovviamente non mi soffermo per mancanza di tempo
Certamente i giudici italiani già oggi ma forse anche già dal cinquantacinque potevano fare applicazione delle norme della Corte che possono fare applicazione delle norme della Corte
Se questa applicazione fosse corretta e puntuale
Diciamo che teoricamente non ci sarebbe se non qualche raro motivo di scomodare l'intervento della Corte europea dei diritti dell'uomo purtroppo così non è
Così non è per problemi strutturali interni si è parlato per esempio
Della legge Pinto che avrebbe dovuto risolvere il problema ma dopo qualche anno purtroppo si è visto che non funziona ma non perché la legge fosse scritta male o certe ma perché l'applicazione
Della legge non ha consentito quei risultati
E direi con tutti gli aspetto naturalmente per la classe della magistratura che molto spesso c'è una scarsa sensibilità
Del giudice italiano a qualunque livello alle problematiche internazionali e segnatamente a quelle
Della Convenzione europea perché una maggiore attenzione quindi una maggiore rispondenza delle decisioni interne
Al gli obblighi che lo Stato italiano ha assunto con la Convenzione europea
Probabilmente risolverebbero le
Migliaia di ricorsi che da parte italiana arrivano alla Corte di Strasburgo questo è un problema interno di struttura dico interno al Consiglio
L'Europa
E una maggiore sensibilizzazione degli Stati membri una maggiore applicazione del principio di sussidiarietà e eventualmente a riservare alla Corte questa funzione
Costituzionale dalla stessa evocata consentirebbe di
Togliere dal campo del quotidiano le migliaia di ricorsi non voglio dire di scarsa rilevanza perché ovviamente i diritti umani sono tutti ugualmente rilevanti non si può fare una categoria
Tra i medesimi
Ma certamente dovrei darebbe spazio alla Corte per concentrarsi su altro alcuni problemi essenziali e mi riferisco per esempio
Alle sentenze più o meno recenti della Corte anche
Nei confronti in Italia che hanno evocato quei cosiddetti problemi strutturali dell'ordinamento interno di cui naturalmente
La lungaggine del procedimento penale civile amministrativa e quant'altro è abbastanza noto ma non sono soltanto questi
I problemi strutturali
State evocato questa mattina un problema
Del sistema penitenziario italiano un problema nel sistema di accoglienza
Dei
E gli extracomunitari o di respingimento in frontiera dei medesimi sono tutti questi problemi strutturali in questo
Caso non si può addossare la responsabilità al magistrato ma al sistema Italia all'ordinamento italiano
Se la Corte si concentrasse su questi elementi svolgerebbe evidentemente il suo ruolo primario di giudice costituzionale dell'ordine pubblico europeo agli Stati avrebbero possibilità
Di adeguarsi progressivamente alle sentenze nonostante le difficoltà che sappiamo
Ma nella situazione attuale in questo anno in cui
Ci troviamo qui riuniti e che
Celebra il sessantesimo anniversario della Corte la convenzione
Vi sono
Altri due fattori questa volta esterni al Consiglio d'Europa che rischiano di creare delle problematiche nuove per la Corte e per l'intero meccanismo
Tutti saprete certamente che nell'ambito dell'Unione europea è stata finalmente
Finalmente entrato in vigore il Trattato di Lisbona il primo dicembre
Dello scorso anno e oggi abbiamo nel sistema dell'Unione europea
Quella che adottata a Nizza si chiamava soltanto carta dei diritti fondamentali che oggi invece è diventata parte integrante del diritto primario della unione europea
Secondo elemento
Che anche questo è abbastanza recente da un lato il Trattato di Lisbona dall'altro il protocollo quattordici più volte evocato
Consentono da una parte e dall'altra la prospettata adesione della unione europea
Alla Convenzione europea dei diritti e loro problema del quale si parla almeno da trent'anni ma che è diventato di viva attualità con un le due norme inserite l'una dal protocollo l'altra nel nel Trattato di Lisbona come saprete i negoziati sono in corso
E
Probabilmente prima o poi si arriverà ad una conclusione quali sono i problemi che nascono da questi due fatti che sono come dicevo prima esterni al Consiglio d'Europa
Mentre
I problemi
Dianzi prospettati sono endogeni diciamo alla corte al sistema di funzionamento
Della convenzione questi invece sono i
Casi situazioni che vengono dall'esterno
Tutti saprete probabilmente
Che la cosiddetta Carta dei diritti fondamentali e in gran parte ricalcata sul contenuto della
Convenzione europea riprendendo né fedelmente gli articoli tanto fedelmente che poi nelle norme applicative
Si dice attenzione comunque sia scritta questa norma nella Carta dei diritti fondamentali questa va interpretata esattamente come l'ha interpretata la corte europea dei ditelo
Quindi abbiamo
Perlomeno per un buon ottantacinque per cento di diritti evocati
Una perfetta simmetria tra diritti vigenti nel sistema dell'Unione europea attraverso la Carta dei diritti sono tali e diritti vigenti nel sistema del Consiglio d'Europa di cui alla convenzione che diritti oggi
Celebriamo ora la differenza però qual è e la problematica che si pone che mentre
Per l'applicazione
Della Convenzione europea
Abbiamo
Una corte col suo funzionamento già ricordato eccetera per il meccanismo dell'Unione europea abbiamo un'altra Corte
Cioè la Corte di giustizia dell'Unione europea sia detto per distinguerle sede a Lussemburgo uno a Strasburgo l'altra la quale potrà fare certamente applicazione come ha già fatto in altre circostanze anche se limitante della Carta dei diritti fondamentali
Ora essendoci una identità sostanziale non formale perché formalmente è chiaro sono due atti diversi a una identità sostanziale di contenuti abbiamo un potenziale conflitto di competenza e conflitto di interpretazione
Tra quello che dirà la Corte di Lussemburgo al momento in cui sarà chiamata a giudicare una norma identica nel suo spirito nel suo contenuto e nella sua applicazione a quella contenuta nella convenzione o da e dall'altra la corte europea ditelo questo è un problema
In parte già manifestato sì e quindi si è cercato di porre ripari ma che certamente e foriero di sviluppi
Problematici non voglio dire negativa certamente problematici perché il Trattato di Lisbona e la carta con esso e in vigore
Sì è sì e no da dal poco meno di un anno e di conseguenza ancora gli effetti debbono certamente manifestarsi il secondo problema
End esterno diciamo al Consiglio d'Europa e quello che ho evocato dell'adesione tutti hanno sempre applaudito all'idea dell'adesione
Dai lontani tempi in cui nostro compianto collega sperdute organizzo un congresso a Venezia proprio su questo tema
Perché si diceva l'Unione europea come tale non può essere sottratta al rispetto dei diritti umani che invece incombe ai singoli Stati membri dell'Unione
Teoricamente bellissimo a dirsi in pratica bisogna poi trovare la formula
Per redigere questo accordo protocollo trattato quello che sarà ancora non lo sappiamo
Di adesione ma certamente ci troviamo di fronte a un contrasto
A un contrasto che al di fuori
Del sistemi giuridici
Forse l'unico Raymond ci potrà dire qualcosa
Ma che certamente certamente evoca da un lato la gelosia del della Corte di giustizia dell'Unione europea come giudice unico ed esclusivo per l'ordinamento comunitario dall'altra l'identica posizione della Corte euro per dite l'uomo come giudice unico ed esclusivo peraltro è una norma esplicita della convenzione che in questo senso recita
Per giudicare e applicare interpretare ed applicare le norme della Convenzione ora questa esclusività di competenza
Dell'una e dell'altra Corte
Vedi caso si scontra con una identità della materia perché alla fine l'articolo x della carta corrisponde all'articolo
Y o della convenzione da un lato
L'Unione europea e per essa la Corte di giustizia ha competenza esclusiva
Per interpretare quella norma che è di diritto compie diventata di diritto comunitario dall'altra la Corte europea di Strasburgo diritti dell'uomo a l'esclusiva competenza per idee per interpretare ed applicare esattamente la stessa norma sia pure riferita ad un testo formalmente diverso ma sostanzialmente identico
Questi sono
Problemi nuovi nuovi
Che si aprono nel momento in cui parliamo quello della Carta dei diritti fondamentali e già attuale perché il Trattato di Lisbona e vigente
Quello dell'adesione e ancora futuro perché naturalmente non si è realizzata l'intesa ma certamente sono nuovi problemi che aggraveranno la posizione della
Corte europea e dell'uomo di cui parliamo
Non soltanto
Confrontata con tutte le situazione di ordine interno e con le migliaia e migliaia di ricorsi che sono inevitabilmente destinati ad aumentare
Non tanto per qualche Stato che potrà aggiungersi al Consiglio d'Europa e quindi passare da quarantasette a quarantanove e cinquanta ma quanto perché lo sviluppo della sensibilità
Degli Stati o meglio dei cittadini degli Stati parti contraenti della Convenzione e la conoscenza sempre più diffusa
Della convenzione potrà apportare ad un accrescimento dei il numero dei ricorsi già estremamente elevato
Quindi a mio avviso chiunque inventare continue formule per modificare la struttura interna
Della Corte che le momento come dicevo in cui vengono applicate sono già superate dagli eventi occorrerebbe puntare su qualche cosa di estremamente significativo cioè a dire applichiamo i diritti umani all'interno degli Stati e risolviamo i casi del tutto eccezionali alla corte europea
Ma ciò naturalmente presuppone
Che il sistema
Della giurisdizione nazionale funzioni e funzioni in relazione ai diritti umani
E questi sono gli aspetti interni ma poi attenzione a queste problematiche che si pongono da oggi in poi o da ieri in poi nei confronti della Corte di giustizia
Dell'Unione europea
Con riferimento alla Carta dei diritti fondamentali e nei confronti
Della tanto decantate prospettata adesione
Della Unione europea vi ringrazio per questi brevi cenni
Grazie professore spesso facciamo la parola
Al dottor Guido Raimondi giudice della Corte europea dei diritti dell'uomo
Grazie Presidente io vorrei innanzitutto per farmi interprete del saluto e dell'augurio di buon lavoro a tutti i presenti del Presidente della Corte europea dei diritti dell'uomo Jean Paul costa il Presidente Costa e molto rammaricato di non essere potuto
Intervenire a questa importantissima cerimonia
Vorrei poi come ha fatto il professor Conso
Ringraziare i giovani per la loro presenza come sarà apparso evidente dagli interventi di questa mattina la convenzione la Corte europea dei diritti dell'uomo costituiscono un patrimonio prezioso
E come dirò alla fine del mio breve intervento io credo che la principale responsabilità di coloro che operano all'interno di questo sistema sia proprio quello di trasmettere questo patrimonio alle generazioni future
Vorrei poi naturalmente rivolgere un ringraziamento molto caldo all'Università di Roma la Sapienza alla delegazione parlamentare italiana presso l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa e al suo Presidente onorevole Luigi vitali per aver organizzato questo evento così importante per mi così gentilmente invitato ma è proprio dalla dimensione parlamentare in effetti che vorrei prendere le mosse ricordando il ruolo qualcosa che sarà già fa da oggi ma ricordando il ruolo chiave che ebbe l'Assemblea allora detta Assemblea consultiva del Consiglio d'Europa nell'elaborazione della Convenzione europea fino alla firma la sua apertura alla firma qui
A Palazzo Barberini
Quando
Il Presidente Costa celebrato il sessantesimo anniversario della Convenzione davanti all'Assemblea parlamentare anche lui come è stato fatto oggi ha ricordato la l'opera e la figura di Pierre-Henri ter gente
E anche io vorrei citare come ha fatto il Presidente costata avanti all'Assemblea parlamentare alcune parole dette gente che sono ancora oggi attualissime disse non si tratta quando vogliamo garantire e proteggere la libertà in Europa
Di diminuire la sovranità di uno Stato relativamente ad un altro Stato di dare preminenza ad uno Stato su di un altro Stato si tratta
Di limitare la sovranità degli Stati dal lato del diritto
E da questo punto di vista tutte le limitazioni sono permesse
Ecco vorrei anche ricordare che di grande livello è
Ugualmente appassionato fu il contributo dato dei parlamentari italiani e due nomi vorrei ricordare quello di Stefano Jacini dell'Assemblea
Era il vice Presidente e quello di Lodovico benvenuti perché nel corso dei suoi numerosi ed ascoltati interventi
Non mancò di evocare il particolare significato della Convenzione che con la sua rivoluzionaria introduzione a livello europeo di meccanismo internazionale di controllo giurisdizionale
Avrebbe avuto per quei paesi che come l'Italia erano reduci da un'esperienza totalitaria che era poi sfociata come sappiamo nel disastro di una guerra catastrofi
Ed era forte la consapevolezza della straordinaria importanza del passo che a livello europeo veniva compiuto e statali data evidentemente la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo proclamata il dieci dicembre quarantotto dall'assemblea
Generale delle Nazioni Unite né che pure era stato il frutto di un negoziato particolarmente difficile
E tormentato a dimostrazione della difficoltà del tema dei diritti umani nella politica internazionale
Anche se questo era
Uno strumento non giuridicamente vincolante e tutti sappiamo è stato ricordato anche oggi in particolare dal Presidente Conso
Che la trasposizione della Dichiarazione universale
In atti giuridicamente vincolanti cioè nei due patti delle Nazioni Unite l'uno sui diritti civili e politici e l'altro sui diritti economici sociali e culturale fu un processo lunghissimo
E laborioso che terminò solo nel mille novecentosessantasei ben diciotto anni dopo la proclamazione della dichiarazione ora quindi le scelte che vennero compiute in Europa nel mille novecentocinquanta a soli due anni dalla Dichiarazione universale
Comportavano due passi in avanti da compiere contemporaneamente si trattava non solo
Della proclamazione di diritti a livello di norme giuridicamente vincolanti ma anche dell'introduzione di un sistema giurisdizionale capace di imporsi agli Stati quindi un doppio vulnus alla dogma della sovranità degli Stati e in effetti
è stato ricordato il congresso dell'Aja del maggio mille novecentoquarantotto e se l'Assemblea consultiva aveva accolto raccolto con entusiasmo il testimone del Congresso dell'Aja
Ecco ottenere l'assenso delle cancellerie cioè dei Governi del tempo era operazione parecchio più laboriosa il risultato fu ottenuto evidentemente altrimenti non saremmo qui ma l'assenso dei Governi
Venne dato molto a malincuore su questo abbiamo diverse testimonianza
Sean McBride all'epoca era il ministro degli affari esteri irlandese
E che in tale qualità presiedeva il comitato dei ministri del Consiglio d'Europa e fece molta fatica a convincere le autorità del suo stesso paese dell'utilità di un testo che queste autorità giudicavano deludente
Ora la firma della convenzione da parte del Regno Unito avvenne a un livello non altissimo perché si disse Dafoe le nostre strade dei caffè scelto fra
Che vuol dire
Fare nostri sapevo un pesce più grosso da friggere
Ma testimonianza forse più colorita
è proprio quella
Di
Pola ristaccare illustre statista
Belga che firmò la Convenzione per il suo Paese e che entrando in questo palazzo per la cerimonia disse
Se le pance banco mozioni me settanta debbo palle non è come convenzione non è un granché ma il palazzo e molto bene
Ora questo non è impedito
Che la convenzione prendesse il volo prima con la Commissione e la Corte e poi a partire dal novembre mille novecentonovantotto quando entrato in vigore come ricordato il professor Zanghì il protocollo numero undici con la Corte unica direttamente accessibile dai singoli ora nessuno avrebbe potuto prevedere
Lo straordinario successo che la convenzione avrebbe avuto fino a trasformare
La Corte di Strasburgo in ciò che essa è oggi
E cioè un elemento imprescindibile dell'architettura europea inoltre nonostante le
Inevitabili tensioni
Che sono emersi anche oggi che di tanto in tanto si accompagnano l'adozione di qualche decisione della Corte su temi
Particolarmente sensibili
Si può dire che oggi la Convenzione e la Corte godono del tuo sostegno incondizionato dei Governi dei Paesi parti della convenzione come la Conferenza di Interlaken sul futuro della Corte che è stata ricordata tenutasi nel mese di febbraio
Di quest'anno a dimostrato in modo inequivoca
Ora
Questo è vero in termini numerici
Tutti conoscono le statistiche della Corte sono state ricordate anche oggi perché per certi versi rivelano una realtà preoccupante
Un solo dato nel due mila nove la Corte ha pronunciato la sua decimillesimi ma sentenza ma questo è anche vero in termini di straordinario avanzamento della giurisprudenza della Corte
Che ha sviluppato tecniche interpretative
Progressivamente raffinate ed approfondite grazie alle quali essa ha dato un significato concreto alle disposizioni della convenzione che come tutti sappiamo sono disposizioni a quanto vaghe
Quindi senza sfuggire alle sfide dei nostri giorni ma anzi integrando il processo sociale e scientifico nei suoi ragionamenti
Certamente molto pochi potevano
Pensare
Nel mille novecentocinquanta che la Corte avrebbe prodotto un giorno proteggere ad esempio l'ambiente
O i diritti delle persone nell'ambito della biomedicina ma è quanto è avvenuto grazie alla giurisprudenza evolutiva della Corte
Dicevo e il sostegno
Delle cancellerie cioè dei Governi
A questa idea non fu immediato ed entusiasta ma la convenzione come ha detto molto bene il professor Zanghì ha faticato a Passi strada anche nella mente e dire anche nel cuore forse non sempre il cuore e nemico del bond giurista dicevo nella mente e nel cuore dei giudici
Interni ma quando dico giudici
Penso anche agli avvocati perché la giurisprudenza di un Paese risulta evidentemente dalla sintesi del pensiero degli uni
E degli altri
Eppure come è stato detto la buona applicazione della Convenzione a livello interno è un elemento essenziale del sistema
Che per l'appunto e fondato sulla regola del previo esaurimento delle vie di ricorso in Terme cioè l'idea di base e che
Come ha detto il professor Zanghì che solo Paesi che hanno raggiunto un sufficiente progresso democratico
Quali sono in via di principio
Tutti i Paesi del Consiglio d'Europa che quindi provvedono a tutelare efficacemente o si suppone che lo facciamo
Al loro interno i diritti umani possono accettare una forma di controllo tanto stringente
Qual è quell'offerta dalla convenzione i cui organi diciamo così dovrebbero funzionare piuttosto come rete di sicurezza per rimediare ai casi che in teoria dovrebbero essere pochi che sfuggono I sistemi nazionale
Ora
Come sappiamo il cammino della giurisprudenza per consentire
Una soddisfacente applicazione della convenzione a livello nazionale è stato non solo in Italia a lungo e tormentato i giuristi italiani
Conosco il parallelo cammino giurisprudenziale relativo all'applicazione del diritto comunitario oggi
Diritto dell'Unione europea
Vicenda che ha trovato una sua ragionevolezza estimazione a metà degli anni ottanta del secolo scorso con le celebri sentenze la Pergola della Corte costituzionale
Pronunciate sulla base dell'articolo undici della costituzione
Il percorso per quanto riguarda la convenzione è stato notevolmente più lungo oggi abbiamo la giurisprudenza dalla Corte costituzionale che è iniziata con le celebri sentenze trecentoquarantotto
E trecentoquarantanove del due mila sette il prato state magistralmente commentate dal professor Zanghì
Giurisprudenza che finalmente senza volere con questa espressione di compiacimento escludere gli sviluppi ulteriori assegnato una collocazione dignitosa nell'ordinamento italiano
Alla convenzione e dai suoi protocolli oltre che alla giurisprudenza anche nella della Corte europea
Dei diritti dell'uomo basandosi sulla nuova versione dell'articolo centodiciassette della nostra Costituzione
Oggi
In effetti alla luce di questi sviluppi si tende sempre di più in Italia a parlare di ordinamento integrato pensando alla cancri tutela multilivello dei diritti
Pensando all'integrazione tra il diritto italiano e il diritto europeo in genere ma in effetti nessuna spettacolare integrazione di ordinamenti si è verificata negli ultimi tempi se integrazioni vie in effetti e così
Questa si è prodotta sin dal momento dell'introduzione nell'ordinamento italiano delle pertinenti norme internazionali per quanto riguarda la Convenzione europea e questo è avvenuto
Con la legge quattro agosto cinquantacinque numero ottocentoquarantotto che ha autorizzato la ratifica di questa
Convenzione e ne ha ordinato l'esecuzione nell'ordinamento Italia
Ciò che è mutata come dicevo
Mutata di molto degli ultimi decenni
E la sensibilità dell'interprete interno nei confronti di questi valori giuridici dei quali solo recentemente si è percepita l'appartenenza ad un comune patrimonio europeo mentre sovente in passato
E si venivano intesi come espressione di un volere estranea al contesto nazionale l'unico che contava agli occhi del giurista interno
Ora
Parlando nel nostro Paese non si può fare a meno di evocare l'annosa questione che è stata ricordata anche dal Sottosegretario senatore Caliendo e cioè l'annosa questione dell'eccessiva lunghezza del processo specie civile
Che da decenni ingombra
Gli archivi della Corte ora la
Legge Pinto ricordata dal dal Sottosegretario senatore Caliendo
Pur essendo meritoria non solo non ha risolto il problema a livello interno anzi lo ha aggravato appesantendo i ruoli delle Corti d'appello
Ma non costituisce più oramai un'efficace barriera verso la Corte sia per evitare di accomunati dalle Corti d'appello sia
Devo dire in misura più grave per i ritardi accumulati nel pagamento degli indennizzi agli aventi diritto
Ecco non c'è che da sperare in un'importante ed articolato intervento di tipo strutturale
Ecco vorrei però chiudere su di una nota positiva anzi molto
Positiva riprendendo il tema dell'integrazione degli ordinamenti accennerei a quello che è un avvenimento di importanza storica del quale oggi sempre più volte parlato
E che dovrebbe verificarsi
Nel giro di qualche anno e mi riferisco
All'adesione dell'Unione Europea alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo con l'entrata in vigore
Del Trattato di Lisbona le poste scrive della protezione dei diritti fondamentali nell'ambito dell'Unione sono radicalmente mutato ecco quello che mi sembra molto importante da dire e che l'idea di un possibile scenario concorrenziale
Tra il sistema europeo di protezione dei diritti umani basato sulla Convenzione europea dei diritti dell'uomo
E il sistema di protezione dei diritti fondamentali nell'ambito di Unione europea idea che era stata evocata anche in tempi recenti ecco si può dire questi vi appartiene al passato
Il Trattato di Lisbona che incorpora come ha detto il professor Zanghì la carta
Dei diritti fondamentali dell'Unione europea nel nei nei trattati prevede anche come è stato detto l'adesione dell'Unione al
Convenzione europea
Ora
Qui rispondo un po'all'invito del professor Zanghì che si è preoccupato credo
è il punto assolutamente giustamente del clima che può essere variegato all'interno dell'Unione europea riguarda questa idea dell'adesione difficile clima psicologico che può esistere
Anche a livello della Corte di giustizia dell'Unione di Unione europea a questo riguardo vi posso dire quello che è accaduto nei mesi scorsi ora il Comitato rende sapete che in maggio
Il
Il Consiglio dell'Unione europea ha dato mandato alla Commissione dell'Unione europea di iniziare le conversazioni con il Consiglio d'Europa in vista dell'adesione immediatamente
Il Consiglio il Comitato dei Ministri il Consiglio d'Europa subito dopo la decisione del Consiglio
Ha dato mandato per i negoziati al Comitato direttivo per i diritti umani del Consiglio d'Europa che ha individuato come foro negoziale evidentemente
Comitato direttivo sarà integrato dalla presenza di rappresaglia integrato dalla rappresentato che sta già lavorando ha costituito un gruppo di lavoro sta integrato dai rappresentanti dell'Unione europea ora
Il fatto che l'Unione europea
Abbia accettato di buon grado
Questo schema operativo che ancora saldamente il negoziato alle strutture del Consiglio d'Europa e non abbia invece preteso un foro neutro magari imponendo una rigida alternanza delle riunioni tra Strasburgo e Bruxelles
Il gruppo si riunisce prevalentemente a Strasburgo e lascia bene sperare sullo spirito
Positivo e collaborativo con il quale la Commissione incaricata dei negoziati per l'Unione affronta questo esercizio e quindi sembra che l'Unione riconoscendo la proposizione di richiedente di domande
Sia felicemente sfuggita alla tentazione di far valere in questo confronto l'enorme sproporzione di risorse e mezzi che esiste tra le due organizzazioni europea
In effetti direi che l'andamento delle conversazioni il lavoro è in pieno svolgimento
Ma il risultati sono accessibili in rete quindi chiunque può leggere i rapporti del gruppo di lavoro che è stato costituito dal
Commi Comitato direttivo diritti umani ecco confermano questa impressione ora non c'è bisogno di sottolineare che con l'adesione dell'Unione alla Convenzione la posizione chiave della convenzione della Corte nell'architettura istituzionale europea
Verrà ulteriormente consolidata e direi definitivamente consacrato ora
Per chiudere direi questo
Nonostante enorme arretrato che affligge la Corte credo che il bilancio fatto a sessanta anni dalla firma della convenzione consento non solo di confermare il suo successo
Ma di acquisire la consapevolezza come dicevo in apertura
Che questo meccanismo rappresenta un patrimonio prezioso che ha contribuito in modo essenziale alla pace in Europa e ha sostanzialmente migliorato la vita di coloro che ci abitano
Occorre ora che continui il sostegno dato alla convenzione dai Governi dei Parlamenti nazionali e dagli operatori giuridici interni e necessario anche il costante impegno come dicevo
I tutti coloro che a Strasburgo nei paesi contraenti lavoro una tutti i livelli per il funzionamento degli organi della convenzione ecco solo questo permetterà di trasmettere questo patrimonio alle generazioni futura ti ringrazio molto
Grazie dottor Raimondi adesso forse la parola al dottor Natalino Ronzitti consigliere scientifico dell'Istituto Affari internazionali
Grazie Presidente ringrazio la Camera dei deputati dell'università
Di Roma
Con la Sapienza
Per questo invito a parlare della Convenzione europea e celebrare la Convenzione europea
Io mi limiterò ad alcuni punti e in particolare inviti mi limiterò a parlare
Prima dell'azione del Consiglio Europa che degli sviluppi che può a vere nelle relazioni internazionali oggigiorno
Secondo vorrei dire
Qualcosa per quanto riguarda l'efficacia della Convenzione europea nell'ordinamento italiano e i problemi che si pongono perché qua
Ancora
C'è
Non dico molto ma ancora c'è qualcosa da costruire
Questa convenzione europea che agli inizi era poco conosciuta io mi ricordo appunto approfitto della property alla Presidenza guarda Presidente Conso
Di un convegno che fu ottenuto a Torino a quei tempi io ero giovane assistente
Proprio in relazione al ricorso individuale alla possibilità di consentire ricorsi individuali alla Commissione europea di il ruolo perché in quel periodo esistevano due organi di controllo e di garanzia cioè la Commissione europea e la Corte europea dei diritti dell'uomo
E l'Italia è stato purtroppo uno degli ultimi Paesi tra gli ultimi Paesi acconsentire
Il ricorso individuale alla Commissione europea dei diritti dell'uomo ebbene a quei tempi la materia della Convenzione europea dei diritti dell'uomo era un po'materia che veniva trattata solo dal professore di diritto internazionale
E mi piace appunto ricordare il professor Cozzo che era presente a Torino che ha fondato una scuola
La quale si ispira per quanto riguarda il penale e la procedura penale anche ai valori che la Convenzione europea dei diritti dell'uomo e questa tradizioni e poi è stata tramandata perché ovviamente
Questa tradizione della Convenzione europea dei diritti dell'uomo deve essere confermata anche per quanto riguarda gli specialisti di diritto interno
Volevo ricordare innanzitutto il Consiglio d'Europa e l'azione del Consiglio d'Europa
All'inizio in nel celebre discorso di Churchill all'università di Zurigo del mille novecentoquarantasei
Fu detto che
Discorso che è già stato ricordato il Consiglio d'Europa doveva costituire
Una sorta di fusione degli Stati europei però le cose come sappiamo sono andate diversamente
E fino alla caduta del muro di Berlino nel mille novecentottantanove la
Così Europa è rimasto prettamente un organizzazione internazionale che attecchito solo ed esclusivamente nell'Europa occidentale
Poi a partire dalla caduta del muro di Berlino e a partire dall'affacciarsi delle democrazie dell'Est europeo questo Consiglio d'Europa si è allargato
Fino a raggiungere l'attuale mente al CIPE che di quarantasette membri
E
Praticamente abbraccia tutto l'Europa tranne uno Stato la Bielorussia che ancora
Partiti nobiltà democratica per
Aderire al Consiglio d'Europa ma il mondo è in evoluzione e quindi si può
Anche sotto questo profilo pensare ad un cambiamento il Consiglio d'Europa che si è trovato
Nel ambito europeo
Tra due organizzazioni da una parte l'Unione europea e dall'altra la NATO
Unione europea la quale però ha di mira valori
Inclusi così europei il i quadri ivi inclusi la protezione dei diritti dell'uomo ma procede verso effettivamente verso un'unione
Degli Stati membri progetto federalista e dall'altra la NATO che un'organizzazione di sicurezza e queste due organizzazioni è però hanno un limite verso l'esterno
Sia per quanto riguarda l'espansione dell'Unione europea che acquisito nuovi membri e ovviamente per quanto riguarda la NATO perché è impensabile che certi Paesi dell'est e possono diventare membri della NATO
Mentre il così Europa
Effettivamente un organizzazione paneuropea da quale comprende tutti gli Stati membri tranne alcuni
Uno che ora ho ricordato
Ci sono altre organizzazioni internazionali paneuropea sì c'è l'organizzazione per la sicurezza e cooperazione in Europa che però spesso
Ormai viene poco ricordata ma ha giocato uno il suo ruolo fondamentale
Un ruolo fondamentale anche per quanto riguarda lo stabilimento di certi principi cui dovrebbero ispirarsi tutti gli Stati europei e faccio riferimento in particolare al decalogo di Helsinki dieci principi
Che sono stati iscritti nella Conferenza di Helsinki del mille novecentosettantacinque
Il Consiglio d'Europa e anche un'organizzazione
Nel cui quadro vengano negoziate molteplici convenzioni internazionali quindi qua fino oggi ovviamente è stata ricordata
La Convenzione europea dei diritti dell'uomo ma
Possiamo far riferimento alla convenzione contro il terrorismo internazionale Convenzione europea di estradizione
Alla convenzione quadro sulle minoranze nazionali alla convenzione sulla cooperazione transfrontaliera che è stata molto importante è stata molto importante anche per quanto riguarda l'Italia
Poiché prima dell'apertura che c'è stata recentemente per quanto riguarda la possibilità anche alle Regioni di concludere accordi ed intese con
Enti stranieri
Bisognava far riferimento a questa Convenzione del Consiglio d'Europa per fondare questo potere transfrontaliero delle Regioni
E
Questa convenzione ancora esiste e tanto che vi è stato aggiunto recentemente un
Protocollo
Poi
Il così Europa io direi che è stato un organo propulsore anche per quanto riguarda l'est l'espansione della democrazia
Negli Stati dell'Europa dell'est che
E in particolare degli Stati i quali sono usciti i TAR catastrofi belliche catastrofi che hanno comportato anche dalla dissoluzione degli Stati nazionali
E faccio riferimento ad un organo poco ricordato ma molto importante che alla Commissione di Venezia la Commissione di Venezia
Aiutare distanti a stabilire i propri organi democratici a stabilire le proprie norme di democrazia
E ormai questa espansione del Consiglio d'Europa ed è la convenzione della
Conferenza di Venezia e della Commissione di Veneto sia ma aldilà dei confini europei perché vi sono anche i Paesi dell'America latina che chiedono consigli alla Commissioni di Venezia
Quindi costruzione della democrazia che è diventata molto importante ma noi siamo qua per
Celebrare la convenzione europea dei diritti dell'uomo io aggiungerei un'altra convenzione di cui è molto importante perché anche questa convenzione no un organo
Di controllo un molto penetrante della Convenzione europea contro la tortura e
Diciamo questa convenzione viene spesso in così relazioni anche investono anche ci riguarda per quanto riguarda l'immigrazione illegale e per quanto riguarda il comitato contro la tortura quindi
Noi abbiamo due convenzioni internazionali che sono all'avanguardia la Convenzione europea dei diritti dell'uomo col suo organo di garanzia Corte europea dei diritti dell'uomo
E la convenzione
Europea contro la tortura
Con che ha istituito questo comitato contro la tortura il quale
Dei poteri molto penetranti può ad esempio visitare la il carcere all'interno degli Stati membri
E di Stati non possono opporre
La propria sovranità nazionali
Un altro punto che mi preme sottolineare riguarda la
Posseduto istanti applicazione extraterritoriale della Convenzione europea dei diritti dell'uomo
Cioè questi valori che debbano essere applicati non solo all'interno del
Territori europei degli Stati europei ma anche all'estero quando questi valori sono applicati all'estero
Ad esempio il faccio riferimento per quanto riguarda il peacekeeping per quanto riguarda le missioni di pace ormai e acquisito
Che i nostri corpi militari che operano all'estero debbono applicare
Non solo il diritto internazionale umanitario cioè il diritto di Ginevra ma anche la Convenzione europea dei diritti dell'uomo
E questo è accaduto ad esempio c'è stata una recente pronuncia della causa Colozzi
Britannica per quanto riguarda il comportamento delle truppe inglesi in Iraq e per quanto riguarda i luoghi di convenzione è stato detto che doveva essere applicata
La Convenzione europea dei diritti dell'uomo e in particolare
L'articolo tre il suo articolo tre il divieto di trattamenti inumani e degradanti
Convenzione europea dei diritti dell'uomo che
Viene in considerazione anche per quanto riguarda ad esempio i respingimenti in alto mare
Per quanto riguarda l'applicazione o il
Modo di comportarsi delle nostre autorità in relazione i respingimenti anche in questo caso la Convenzione europea
Dei diritti dell'uomo deve trovare applicazione che ci sono alcune pronunce o diciamo alcuni procedimenti diciamo meglio
Davanti ai giudici nazionali in relazione proprio all'applicazione della Convenzione europea dei diritti dell'uomo
Vengo brevemente all'altro punto
Tutti volevo illustrare sinteticamente e riguarda l'efficacia della Convenzione europea nell'ordinamento italiano
E la esecuzione delle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo nel nostro ordinamento però
Primo punto efficacia
Del
Norme del Convenzione europea nell'ordinamento italiano qua
La rivoluzione è stata fatta è già stato ricordato
Dall'articolo centodiciassette della Costituzione novellato e da due sentenze della Corte costituzionale le quali hanno affermato
Che
In caso di contrasto tra diritto interno e il diritto della Convenzione europea dei diritti dell'uomo deve prevalere il diritto della Convenzione europea dei diritti dell'uomo
Però
C'è un calo atti e perché il giudice costituzionale ha affermato
Che
Questa supremazia superiorità deve essere stabilita dal giudice costituzionale quindi in questo caso cosa succede il giudice a quo al giudice interno deve fare un invito alla Corte costituzionale
E già statue di bucarsi
La possibilità di superare questo scotto nel senso di arrivare ad un procedimento più rapido personalmente motivo meglio frodi ambizione e ricordare che avevo già preannunciata questa soluzione
Nella seconda ora nella terza edizione del mio manuale del diritto internazionale
E a questo riguardo mi piace ricordare una sentenza del consiglio di stato recentissima vecchie la numero mille duecentoventi
Del due mila dieci
Dove il Consiglio di Stato ha affermato che il giudice interno deve disapplicare
Il diritto interno in contrasto con i principi fondamentali stabiliti dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo
Come è arrivato scusate se entro nel tecnico come è assolutamente necessario
Per potere presentare l'argomento come e è arrivato il Consiglio di Stato a questa soluzione vi è arrivato tramite l'articolo sei del Trattato di Lisbona il quale
Afferma che debbono essere rispettati i principi fondamentali della Convenzione europea dei diritti dell'uomo e praticamente il Consiglio di Stato ha fatto applicazione della supremazia del diritto comunitario ha detto ciò che avete Heras già stato detto molti anni fa per quanto riguarda il territorio comunitario che in casa di contrasto tra il diritto interno e diritto comunitario
I giudici nazionale deve disapplicare diritto interno in contrasto e deve applicare il diritto comunitario e quindi la soluzione c'è signori miei io credo che questa via che è stata tracciata
Dal Consiglio di Stato porta appunto a corroborare l'affermazione secondo cui non c'è bisogno utilizza il rinvio dalla Corte costituzionale
Quando ci sia un contrasto tra diritto interno Convenzione europea dei diritti dall'uomo ma il giudice ordinario può direttamente disapplicare
Il diritto interno disapplicare il diritto interno in contrasto con la Convenzione europea di Brizio vengo all'altro punto che
Devo dire un po'un punto dolente
Ed è stato più volte evocata evocato cioè
L'esecuzione delle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo nell'ordinamento italiano
E in particolare devo far riferimento a ciò che è già stato detto più volte
Le
Alle sentenze di condanna dell'Italia
Per violazione dell'articolo sei cioè violazione
Giusto processo per tutte non le lungaggini procedurali che possono esserci sia
Per quanto riguarda il processo penale sia per quanto riguarda il processo
Ci Viterbo il processo amministrativo devo dire che la giurisprudenza e i giudici interni
Dopo una lunga serie di sentenze in cui avevano affermato che
Le pronunce della Corte europea dei diritti dell'uomo non potevano
E avere efficacia diretta in Italia non erano per niente paragonabile ad una sentenza
Il rinvio pregiudiziale adottata dalla Corte di giustizia dell'Unione europea
Da qualche anno a questa parte abbastanza recentemente cambiato indirizzo cambiato giurisprudenza e si sono pronunciati nel senso che
Pur
Di fronti ad un giudicato interno i giudici de visu coalizioni deve disattende leggi giudicato interno ma deve invece applicare il
Il diritto la pronuncia della Corte di Giustizia delle Comunità europea qua ci sono dei casi anche in materia penale
E la stesso discorso può valere anche per quanto riguarda il processo civile quindi
Bisogna
Superare questo dopo ma dell'intangibilità del giudicato
Quando c'è una sentenza di condanna da parte della Corte europea detersivo l'uomo che
Sentenze di condanna che incidono ovviamente sull'articolo sei
Della Convenzione europea dei diritti dell'uomo ora a questo sia arrivata con una determinata interpretazione che può lasciare anche a desiderare perché si è fatto riferimento alla legge di esecuzione del protocollo numero quattordici
Io la legge per cui la Presidenza del Consiglio deve fare in modo di dare attuazione alla
Con inizio le europea alle sentenze la Convenzione europea dei diritti dell'uomo io credo
Che occorra una legge la quale
E menti il codici di procedura penale e anche al Codice di procedura civile per quanto riguarda
L'esecuzione della sentenza della Corte Europea deve dire all'uomo e questa legge dovrebbe essere indirizzata nel senso di affermare che una sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo di condanna dell'Italia
Dovrebbe costituire motivo di revisione di un processo anche per quanto riguarda il processo penale quindi probabilmente dovrebbe essere emendato
L'articolo seicentotrenta a questo riguardo
Del Codice di procedura penale ma credo che il Governo si stia indirizzando su questa direttiva
Perché questo è importante a mio avviso questo è molto importante con l'entrata in vigore del protocollo numero quattordici quarta è stato celebrato il protocollo numero quattordici dicendo
Che in fondo snellisce tutte queste procedure di fronte alla Corte europea di tariffe dell'uomo
E dovrebbe portare ad una razionalizzazione dei procedimenti
Ma ricordiamoci però
Ciò che non è stato detto e che io vi dico che il protocollo numero quattordici introduce una novità piuttosto grossa introduce una sorta di giudizio di infrazione
Giudizio di infrazione che a noi abbiamo per quanto riguarda l'Unione europea e
Purtroppo talvolta anche all'Italia stata condannato per inadempimento
Per diritto europeo ma qua abbiamo
Una specie di giudizio di infrazione dice unità dei un giudizio di inadempimento per quanto tale la non attuazione delle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo nel nostro ordinamento quindi può succedere che in questo caso
Il Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa chiede alla Corte europea dei vizi dell'uomo se effettivamente c'è stato un inadempimento da parte dell'Italia e a questo punto il Comitato
Dei ministri del Consiglio d'Europa può prendere le misure necessarie contro lo Stato che non è adempiuto allora
Stante questo articolo questo protocollo numero quattordici e non è un caso
Che è stato tenuto per lunghi anni per conseguire a bagnomaria questo protocollo perché l'atto umano nei la Duma russa nei rifiutata
La ratifica non autorizzava il Presidente Putin a ratificare il protocollo numero quattordici proprio perché temevano questa sorta di giudizio di inadempimento a mio avviso ora che il protocollo numero quattordici è entrato in vigore sì
Presente assolutamente necessarie in Italia una riforma dei procedimenti allo scopo di dare esecuzione alle sentenze dalla Corte europea delizia dell'uomo e con questo vi ringrazio
Grazie
L'ultimo intervento
Senatore Pietro Marcenaro presidente dalla Commissione straordinaria per la promozione dei diritti umani sono da la Repubblica
Nonché componente della delegazione italiana del Consiglio d'Europa
Grazie grazie
Presidente vitali subito grazie all'Università di Roma subito l'organizzazione di questa giornata molto interessante forse anche se i tempi sono molto tardi non è inutile
Diciamo Permira forse l'ultimo intervento di di questa discussione richiamare alcuni problemi io non penso di fare di più di questo alcune grandi questioni alcune grandi problemi
Che mi pare vale la pena di considerare il primo
Cosa che voglio dire questa che
La nascita
E lo sviluppo del
Regime internazionale dei diritti umani del quale stiamo discutendo
Anche se puntone stiamo celebrando un sessantesimo quindi quando se c'erano sessanta i costi delle imprese celebrare una cosa in larga parte realizzata invece dal costrutto di questo regime niente Mazza i diritti umani è un processo in corso oserei quasi dire un processo forse solo agli inizi
Se si vuole dare
A questo mondo così
Appunto interconnesse così globale diciamo dei sistemi di protezione adeguati e voglio anche ricordare che un processo che comporta ancora lotte e sacrifici
Voglio nominare Anna Politkovskaja
Una giornalista russa che è stata uccisa mentre combatteva per i diritti umani e altri casi potrebbero fare
Quindi un processo in corso
Naturalmente quando parliamo di diritti umani l'altra cosa punto che vorrei sollevare questo parliamo
Come in questo caso
Dico pensioni di trattati
Ma parliamo anche di istituzioni come è stato ricordato ad esempio a proposito
Del protocollo tradizionale sulla tortura i trattamenti inumani degradanti non si tratta solo di stabilire dei principi ma di costruire delle istituzioni
Che in qualche modo questo principio garantiscono una delle cose che
Dobbiamo pensare
è chi è quasi e che è impossibile per noi immaginare pensare a un diritto se non si pensa allo stesso tempo a qualcuno che abbia il dovere di farlo rispettare un diritto-dovere esiste ha bisogno anche di queste quindi bisogna guardare siamo questo processo con un processo da un processo di costruzione di principi e al tempo stesso un processo di costruzione di istituzioni
Si potrebbero fare tanti esempi ma per il tempo io
Risparmio queste cose però penso
A cose molto importanti che fanno parte di questo sistema di cui la convenzione di cui stiamo discutendo una parte penso al Tribunale internazionale
Dell'Aja per la persecuzione dei crimini di guerra ad esempio o altri che vanno in questa direzione d'altra parte esperire se come quelle che sono nate dalla convenzione e dall'istituzione della Corte europea dei diritti dell'uomo
Si sono propagate in America latina abbiamo esempi
Di istituzioni simili che si muovono nella stessa direzione quindi siamo di fronte
A un tentativo uno sforzo lo a un a un'iniziativa che va
In questa direzione
Questo cosa ci dice ci dice una cosa molto importante cioè ci dice alla base
Di di di di questo di di di questo
Lavoro però
Difficile c'è un punto molto preciso e cioè che la democrazia
Non è semplicemente la decisione della maggioranza
La democrazia
è
Un insieme
Di regole di istituzioni di bilanciamenti è può quello che
Lo stato di diritto è la legalità stiamo discutendo cioè delle strutture fondamentali della legalità
In questo diciamo ci sono veramente delle cose che sono drasticamente cambiate no rispetto
A a quello che
Non molti anni fa
Ma diciamo ancora a cavallo della seconda guerra mondiale deriva dichiarato da grandi studiosi politici cioè che
Non c'è alcun sovra anche possa obbligare
Il sovrano oggi siamo invece di una direzione che va plafond completato stiamo discutendo di opinioni in una direzione completamente completamente completamente diverso
In fondo siamo diciamo è una storia che ha delle radici molto profonde nella cultura europea no in fondo se uno volesse risalire alle sue origini forse dovrebbe risalire diciamo l'idea del cosmopolitismo che c'è nel saggio per la pace perpetua demand mercante quando diciamo nel quando diciamo parlando
Dei dei dei grandi diritti parla del diritto all'ospitalità no il terzo articolo della pace perpetua come elemento fondamentale
Ecco va
Questo punto è un punto diciamo che pone delle questioni io vorrei dire che è un altro diciamo la fermarsi come di di di di un diritto cosmopolita
Pone dei premi perché pone un problema che noi stiamo noi viviamo nella nostra esperienza
Della contraddizione delle tensioni che si determinano fra questo diritto cosmopolita
E il principio
Della decisione democratica e che si determina fra la difesa dei principi cosmopoliti e
L'asse la guardia
Che
Molto spesso
Specifiche comunità
Intendono fare delle proprie condizioni della propria cultura e le proprie convinzioni
Prima Neri Presidente l'Italia ha fatto l'esempio dei Rom no
Voglio ritornare poi su questo punto momento perché
è molto importante la questione dei Rom
Perché quando parliamo dei Rom
Di solito ne parliamo del diritto alla libertà del diritto alla casa del diritto all'istruzione del diritto al lavoro quando parliamo dei rom noi ci accorgiamo che stiamo parlando del
Per usare un'espressione che una felici si la formulazione di Hannah Arendt del diritto ad avere dei diritti che questo è quello che è messo in discussione che si è riconosciuta una persona il diritto di avere dei diritti
Ma nel caso dei Rom
Voi sapete benissimo che adesso se ne parliamo dei Rom
Voi siete credo la maggior parte di voi Consiglieri ragionevole che i Rom abbiano dei diritti
Ma se questi rom si dovessero insediare
Nel vostro condominio nel vostro quartiere a casa vostra la vostra reazione sarebbe
Completamente diversa e come viene affrontato questo per i ma come viene gestito questa tensione che non è una tensione diciamo così che si realizza esclusivamente
Diciamo una volta è una tensione permanente e diciamo che caratterizza il rapporto fra
Principi generali e
Appunto situazioni specifiche decisioni specifiche
Una studiosa
Sei la
Ve ne aveva usato di l'espressione di democrazia interattiva cioè di una democrazia che in qualche modo fa i conti continuamente con questi problemi e tenta di affrontare quindi considerata
Anche il le dichiarazioni generali sui diritti umani come una materia che viene sottoposta a un'evoluzione come un oggetto di un negoziato
Nel quale
I diversi punti di vista i diversi soggetti i diversi interessi entrano e partecipano questo è un altro dei problemi molto importante ma oggi cosa capita
Io voglio parlano secondo la situazione attuale perché
Diciamo capita che
Il
Secondo me questo non è la mia opinione che i diritti umani in Congo che che vivono in questo processo così difficile e la cui affermazione carica di contraddizione di tensioni reali no
Sono sono esposti ASS a mio parere
A rischio di una democrazia nella quale e di democrazie nella quale il populismo e nella quale io quella che io chiamo
La dittatura dei sondaggi
Impedisce di assumere decisioni difficili perché dico questo perché considero i diritti umani la ma
Occupa diciamo una ma è un convinzione che mi si è rafforzata da quando
Personalmente mi occupo di più come la materia più impopolare che esista
I diritti umani sono la materia più impopolare che esista occuparsi del tema ne vuol dire occuparsi dei rom
Occuparsi di diritti umani vuol dire occuparsi di detenuti occuparsi diritti umani vuol dire occuparsi di immigrati clandestini
Vuol dire
Occuparsi cioè di questioni
Che sono questioni difficili e per questo
Diciamo io credo che diciamo oggi le democrazie siano di fronte a una sfida a una vera sfida no ad una sfida cioè
Di come
In questa società nella quale il i le forme della comunicazione hanno così cambiato e i processi decisionali e i processi di formazione delle opinioni pubbliche queste questioni possono essere messe in qualche misura
Al riparo se posso usare
Questa espressione no da da
Questo e questo a mio parere una cosa che
Punto ritengo molti prodotti per finire
Perché
La promessa del Presidente vitale di finire prima dell'una già stata violata che cerca di ridurla
Al massimo
Per finire ci sono i problemi che riguardano l'Italia preme che riguarda l'Italia sono sia preme di applicazione delle sentenze è stato detto molto ma io non voglio ricordare alcune che non sono state applicate secondo me anche sono poche per fortuna
Io ne conosco tre ma sono sentenze che hanno un grande valore di principio
Perché
L'Italia disapplicato sentenze della Corte che chiedevano la sospensione del dell'espulsione di cittadini
Verso Paesi nei quali c'era il rischio che fossero sottoposti a tortura parlo dico in particolare di espulsioni verso la Tunisia
E l'Italia diciamo deve ancora rispondere all'osservazione che un'altra istituzione del Consiglio dei
OPA come commissario diritti umani Hammarberg ha fatto su una serie di questioni che riguardano
Punti molto importanti tra questi è stato citato quello del re principio di
Ore formale del respingimento collettivo che è una questione molto poter anche qui parliamo di
Contraddizioni reali non sto facendo polemica politica è una correzione reale
Che esiste fra l'esigenza di
Rispettare determinate legge controllare i flussi di migranti e rispettare i principi del diritto internazionale ma il punto è se c'è una politica capace di assumere queste contare generale nella loro difficoltà nella loro complessità e di affrontare
Ma altre questioni e finisco su questo è che
Riguardano appunto il
Dar luogo in Italia
Alle istituzioni
Che possono garantire che
Diciamo ci sia
Un effettivo progresso in una politica di tutela dei diritti male penso in primo luogo
Alla necessità che è stata richiamata per ultimo in occasione dell'esame a cui l'Italia è stata sottoposta nel Consiglio dei diritti umani
Delle Nazioni Unite a Ginevra che riguarda la formazione di un'autorità indipendente in materia di diritti umani che sia secondo i principi di Parigi e secondo quello che
Le deliberazioni internazionali stabilisco perché io penso che questo non sia solo una questione importante e termino su questo in linea di principio
Che sarebbe anche una scelta di buonsenso perché penso che in Italia costituire una sede che sia una sede indipendente di valutazione su questi premi di uffici
Che
Se posso permettere questa impressione un po'forse poco diciamo
Accademia ma che tolga dal tritacarne della contrapposizione politica quotidiana la questione dei diritti umani e permetta che sia affrontata
In un modo diverso economico garanzie di obiettività e eccetera si
Una questione che non riguarda che in particolare in questo momento della dello sviluppo così concitato della situazione politica italiana sarebbe un contributo positivo a
Diciamo andare di una certa direzione che per
Sono
Però lo dico perché esistono su questo Caliendo progetti comuni di legge che sono depositati in Parlamento su cui c'è un consenso di tutti i gruppi parlamentari che potrebbero portare secondo me ha delle sue
Non in tempi abbastanza rapidi ecco naturalmente ripeto stiamo di fronte ha un grande tema però uno dei
Temi che secondo me sono ancora in grado
Di per fortuna di suscitare qualche speranza e qualche passione grazie
Vorremmo rimandare in un'altra occasione
I tempi comunque che abbiamo rispettato ringrazio i relatori ringrazio i promotori e ringrazio soprattutto i giovani docenti e li hanno accompagnati in questa iniziativa grazie buona giornata