Workshop Energie positive - prima giornata

Sì are come si riferiva ad un Presidente quindi si può iniziare
Buona sera a tutti
Prima di cominciare desidero ringraziare
Tutti coloro che hanno contribuito affinché questa nostra iniziativa potesse avere luogo
Il primo ringraziamento va rivolto ai partner istituzionali la Regione Umbria e la città di Perugia che ci ospitano
Un ringraziamento agli sponsor che hanno permesso la realizzazione di questo appuntamento
Ai membri del Comitato scientifico che hanno curato la preparazione del programma i relatori che hanno accettato di prendere parte
A le varie sessioni che contraddistinguerà hanno queste giornate di discussione l'appuntamento di questi giorni giunge a conclusione di un percorso che il nostro istituto ha iniziato tre anni fa traverso seminari convegni gruppi di studio e approfondimenti sulla nostra rivista bimestrale sui supplementi
Che ci ha permesso di entrare in contatto con molti degli studiosi
Che oggi o nei le giornate prossima ascolteremo e di coltivare l'interesse forte che la nostra Fondazione nutre
Per un tema complesso e dalle mille sfaccettature come quello dell'energia
Discutere oggi di una concreta ed efficace politica energetica per il Paese significa riflettere
Sulle multe connessioni che legano fenomeni di portata globale alle scelte i agli interventi che il nostro sistema Paese è chiamato a compiere per farvi fronte
Connessioni che riguardano
Molti ambiti del sapere ed è per questo motivo che in queste due giornate di studio vedremo impegnate varie professionalità scienziati economisti imprenditori tecnici politica ma anche connessioni che coinvolgono una molteplicità di attori produttori distributori enti locali Utilities autorità di controllo e di gestione
Tutti i soggetti e li ringraziamo nuovamente che abbiamo voluto coinvolgere in questa iniziativa
Il primo dei fenomeni importanti qui chiamato in causa è costituito dal modo in cui direi la globalizzazione viene declinata in ambito energetico e essa assume in questo caso principalmente l'molto
Della crescente domanda di Energia da parte dei Paesi emergenti e dall'accesa competizione per l'approvvigionamento delle risorse
Che questa domanda scatena
Non c'è dubbio che occorrono sistemi energetici che assicurino principalmente
Disponibilità di Energia sicurezza degli approvvigionamenti economicità e sostenibilità
Sistema energetico italiano direi rappresenta delle criticità terra sostanzialmente una mancanza
Di
Delle politiche coordinate che si occupassero di questo di questo aspetto importante della vita sociale
C'è un'eccessiva dipendenza dall'estero
Il mix energetico è certamente da migliorare
I costi sono elevati anche se poi questo aspetto ha prodotto
Ed è tipico del nostro Paese come dire una competenza per l'efficienza energetica tra le migliori in Europa e soprattutto delle carenze infrastrutturali
è vero che nel luglio due mila nove il Ministero per lo sviluppo economico a emanato una legge sviluppo
Adesso che dopo vari mesi abbiamo un Ministro dello sviluppo economico vedremo naturalmente quale sarà il il come dire come curerà anche questo aspetto che devo dire comunque in è importante anche se è migliorabile
Il primo obiettivo di politica energetica e quindi quello di garantire al paese approvvigionamenti energetici sicuri
E ha un costo tale da non gravare eccessivamente sulle famiglie soprattutto tale da mettere il sistema economico italiano in grado di competere
Alla pari almeno da questo punto di vista con le altre economie industrializzate
L'Italia sconta
Una eccessiva dipendenza energetica da fonti fossili che coprono una quota una quota grosso modo pari all'ottantacinque per cento del consumo totale
Fonti fossili prevalentemente importate prodotte in numero direi assai limitato di Paesi tutto ciò rende l'Italia ma poi vedremo anche l'Europa
Particolarmente vulnerabile e periodicamente spostala minaccia che vengano come si dice chiusi i rubinetti
La soluzione al problema su cui più o meno mi pare di capire ci sia una concordia generale consiste nell'ottenere un differente mix energetico
Che consenta di raggiungere da un lato una sempre maggiore indipendenza dall'estero e una maggiore sicurezza energetica e dall'altro di rispondere alla sfida posta dall'impatto ambientale
Delle emissioni di gas serra derivanti dall'uso di combustibili fossili
Ora è chiaro che saremo ancora lungo dipendenti
Dalle fonti fossili in merito alle quali peraltro con la scoperta di nuovi grandi Josh giacimenti sono state smentite teorie catastrofiste che prevedevano un imminente esaurimento di qui a pochi decenni
Detto questo però rimane fermo l'obiettivo di una riduzione del loro apporto al bilancio energetico complessivo
Se su questo obiettivo vi è ampio consenso
Però le ragioni del disaccordo emergono nel momento in cui si giunge a discutere degli strumenti da utilizzare per realizzarlo
Strumenti che possono essere sostanzialmente ricondotti direi a tre ambiti efficienza energetica fonti rinnovabili il nucleare
Ecco su questi argomenti in particolare direi sulle rinnovabili sul nucleare discuteremo ampiamente nelle sessioni previste nella giornata di domani
Dove mi sento di auspicare un confronto sereno e schietto che non nasconde i problemi connessi alla scelta di promuovere l'uno o l'altro settore
Le variabili in gioco nelle scelte di politica energetica sono molte
Ma anche in questo caso quando lasci la scelta da compiere riguarda l'attuazione una rinuncia ad un anti o programma di investimento nel settore nucleare o nelle energie rinnovabili
Beh insomma non si può prescindere dall'adozione di un criterio di valutazione che quanto meno all'inizio metta a confronto banalmente costi previsti e benefici
Benefici attesi
Vorrei anche dire che lo sviluppo sulle energie rinnovabili e sul sul nucleare il temi due in questi due temi energie rinnovabili nucleare
A mio modo di vedere dovrebbero essere più compiutamente inseriti in una strategia paese per l'Energia
Noi non possiamo non dobbiamo avere un approccio ideologico e aprioristico sul nucleare a favore o contro
Ma non dobbiamo neanche pensare al nucleare come se fosse non lo so lo stretto di Messina senza pensare alla Salerno-Reggio Calabria dobbiamo inserire
O discutere di inserire
Lo sfruttamento del nucleare e il miglioramento delle fonti rinnovabili di cui dopo farò un cenno in una strategia industriale relativamente evidentemente all'Energia per il Paese
Una strategia che banalmente preveda missione obiettivi priorità perché non si può fare tutto insieme
Impatti e qui direi intra anche un ruolo della politica non nella definizione
Di questi di alcuni almeno di questi punti
Vorrei insomma che la discussione su questi temi rifugi se dicevo da un approccio ideologico e aprioristico
Per mantenersi invece concretamente sul piano delle variabili in gioco che riguardano
Che sono il caso del nucleare ma poi immagino che gli esperti
Lo approfondiranno costi incertezze legati al processo autorizzativo all'investimento iniziale
Alla gestione degli impianti agli oneri connessi alle attività di smaltimento delle scorie e alla dismissione degli impianti medesimi vedete quante variabili prima di parlare di
Come dire usare l'energia nucleare allo stesso modo per quanto riguarda le fonti rinnovabili non si può negare le norme balzo in avanti compiuto
Dal Paese nella produzione di energia elettrica pulita nel settore fotovoltaico nel due mila nove abbiamo triplicato la potenza installata
Nell'eolico abbiamo raggiunto cinque mila megawatt di potenza installata e manteniamo il primato europeo nel campo dell'energia idroelettrica che contribuisce
Per più dell'undici per cento la produzione elettrica totale
Non si può però negare l'attuale come dire di sì economicità del kilowattora di origine eolica e solare comparti che devono
Gran parte del loro sviluppo
Ad un generoso sistema di incentivazione i cui costi gravano in ultima istanza sui consumatori e che difficilmente potrà essere mantenuto sul lungo periodo
Non c'è dubbio che il
Sono importanti gli incentivi alle rinnovabili perché comunque le rinnovabili sono un'opportunità straordinaria per l'industria nazionale mi pare che ad oggi ci siano più o meno
Cinque tipi no di incentivi rinnovabili dagli incentivi dal CIPE seria i certificati verdi mi pare altri tipi di
Di Conto Energia
Però anche qua secondo noi ci sono degli degli dei margini di miglioramento di perfezionamento molto alti non c'è dubbio
Che come dire l'incertezza del quadro normativo non c'è dubbio che dei profili
Di difficoltà burocratico amministrativa no nella suddivisione delle competenze tra enti locali creino comunque anche in questo aspetto relativo dicevo agli incentivi dei dei degli ampi margini di miglioramento
Non si può dicevo eludere anche sulle rinnovabili il tema dell'impatto ambientale
Credo sia capitato a tutti di vedere questi grandi
Pale eoliche umori di questi grandi
Impianti fotovoltaici oppure un impianto di biomasse e dove gli impegni naturalmente l'auspicio e che il bruciatore sia vicino a al ai processi di di
Di razionalizzazione delle scorie altrimenti pensate a quante la logica quanta logistica quanti camion ma servono per per far girare no
Le scorie portarle in giro quindi crea sicuramente dei problemi
Anche in questo caso ripeto occorre una corretta valutazione di costi e benefici ed essenziale per raggiungere e per giungere a decisioni dettate da criteri di efficienza e anche qui non da preconcetti
L'esempio più virtuoso in questo senso ci ha fornito dalle tecnologie di prima generazione geotermia idroelettrico che però ormai sono sfruttate da tempo di collaudate economicità ma ormai credo con limitate possibilità di ulteriori sviluppi
Ecco un questo piccolo poi richiamo
All'acqua come fonte di energia e alla presenza in questo panel di un amico come Andrea bossolo poi mi spinge a fare
Anche qua una piccola digressione sul problematiche del settore idrico che spero mi perdonerete un settore
Che secondo gli studi più recenti entro il due mila quaranta necessiterà qui anche Adolfo Spaziani mi può soccorrere gli investimenti per oltre sessanta miliardi di euro
Di cui solo una minima parte verrà finanziata dallo stato io credo che per evitare poi pericoli legati a speculazioni su un bene pubblico come l'acqua sia
Opportuno prevedere un soggetto regolatore un'autorità di controllo vera realmente indipendente capace di fissare regole di monitorare
Fissare regole per i gestori definendo le tariffe assumendo poteri di controllo
Degli investimenti previsti in questo settore in particolare quelli dedicati all'ammodernamento di questa Rete tema che riguarda anche altri
I settori dell'energia consentirebbero a rimedio consentirebbero di porre rimedio a uno dei problemi che è l'enorme spreco di acqua dovute alle perdite nella Rete
Ecco avviare un piano di risanamento anche qua richiede investimenti importanti alti costi di manutenzione anche qui è auspicabile l'adozione di un pacchetto di norme chiare e stabili che incentivino anche l'intervento degli investitori privati
Ecco il problema della certezza del quadro normativo Ai fini dell'incentivazione all'investimento dei privati che riguarda molto il settore delle rinnovabili
Alle prese dicevo con i problemi quotidiani di eccessiva frammentazione di arbitrarietà per quanto riguarda le procedure autorizzative
Anche di questo discuteremo domani nella giornata di domani abbiamo poi previsto un panel in cui affrontare le ricadute industriali e tecnologiche delle scelte di politica energetica un aspetto della questione che si tende spesso trascura
E che però direi in una fase di crisi o meglio di lenta debole fuoriuscita dalla crisi sarebbe un errore sottovalutare
Non a caso quasi tutti i governi del G venti hanno individuato nello sviluppo della cosiddetta green economy un'opportunità di crescita economica e di rilancio dell'occupazione
Mentre fra i principali attori economici globali si è innescata una vera e propria corsa al primato tecnologico industriale nei comparti proprio della rinnovabile delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica
Nei prossimi giorni discuteremo questa questione dei dettagli
Però mi sia concesso fin d'ora l'auspicio esprimere l'auspicio che il sistema economico italiano venga messo rapidamente in grado di cogliere queste occasioni come già stanno facendo alcuni partner alcuni Paesi europei
Attraverso un efficace piano di sviluppo economico industriale di cui si avverte la mancanza
L'Italia come dire è un Paese dove costruire il consenso difficile in termini
Di infrastrutture per l'Energia credo che uno strumento la conferenza dei servizi che per carità funziona male
Dove poi come spesso accade il potere dei dissenzienti il potere di veto dei dissenzienti
Ricorrendo alla magistratura al TAR avvolte funge da blocco allora così mi permetto di avanzare una una proposta la creazione di un consenso e soprattutto di una informazione all'opinione pubblica dovrebbe avvenire a monte
In Francia ci sta questo interessante
Strumenti o che esso che è l'alla Commissione di dibattito pubblico un'autorità amministrativa indipendente che assicuri l'imparzialità della discussione
Che seleziona parliamo ovviamente grandi progetti infrastrutturali ma che soprattutto in forma l'opinione pubblica
In assoluta trasparenza
Infine dicevo abbiamo voluto poi prevedere una sessione dedicata al tema della politica europea dell'energia
E in pochi altri casi l'invocazione di una politica comune europea appare appropriata come in questo ambito
Sicuramente vanno riconosciuti considerevoli passi avanti fatti nel campo dalla lotta al cambiamento climatico la cosiddetta strategia
Venti venti venti che oltre a obiettivi di natura ambientale mira ad accrescere l'indipendenza energetica dell'Europa dalle fonti fossili importate e a farne una capofila della green economy
Così come va ricordato un notevole sforzo profuso a livello europeo per il potenziamento della rete infrastrutturale la creazione di un mercato europeo unificato per l'elettricità e il gas
A fronte di tutto ciò anche qui si registra l'inadeguatezza di strumenti squisitamente politici adottati sino ad oggi nelle relazioni dell'Europa con i Paesi produttori
Tutti ci ricordiamo la crisi con la Russia di due inverni fa manca anche qui una politica energetica comune come manca una politica economica comune
Manca un Euro
Per dirla con una battuta
Una politica energetica comune segnata da un approccio integrato fra gli Stati membri e organico come approccio nelle politiche adottate ma soprattutto si avverte l'assenza di una diplomazia energetica comune
Di un'Europa in grado anche qui di parlare con una voce sola e di offrire un fronte comune nei confronti dei Paesi fornitori di gas di petrolio soprattutto in un momento in cui
Il baricentro dello sviluppo economico sta andando verso l'Estremo Oriente UE già andato verso l'Estremo Oriente
Insomma sono tanti problemi sul tappeto io la faccio sulla chiudo qui in ne discuteremo in questi giorni non mi rimane che lasciare quindi la parola al moderatore i relatori che ringrazio ancora e ringrazio soprattutto ancora la Regione per la replica ospita
Grazie grazie
L'insieme dei punti toccati dal
Peduzzi
Da l'idea di quanto sia
Ampio di quanta carne al fuoco ci sia su un tema come quello che dovremmo toccare oggi cioè una politica
Energetica in Italia
Vaste programma coprirebbe
Generale De Gaulle quindi forse perché per riuscire orientarci un po'la cosa migliore partire
Da dallo Stato e l'arte adesso cioè all'insieme di di di atti che
Al Governo uno centrali e locali i governi locali hanno preso
Perché vede se questa è la direzione giusta su cui
Ci siamo anche a minando se c'è bisogno di alcune accortezze per non farsi magari troppo male in futuro
Sulla politica energetica in effetti dei passi in avanti sono stati fatti
Decisamente in questi anni SIS
Per essere un settore in cui c'è stata una grossa privatizzazione è una grossa liberalizzazione si analizziamo settori analoghi dove sono
Stati compiuti percorsi del genere i risultati sono migliori indurre indiscutibilmente
Anche io mi occupo di finanza per cui forse ciò anche questa
Questa distorsione così professionale però se se
Vedo risultato di grossi player come Caner ENI ACEA due a e così via che sono diventati dei colossi in Borsa dove il il controllo pubblico
Non ha impedito una trasformazione
Di di
Diciamo di
Di filosofia nel mercato di queste aziende
Penso ad altri settori e ad altri colossi pubblici che sono stati interamente
Liberalizzati privatizzati come Telecom ma dover dispersione forse di di
Come vede ricchezza nazionale forse è stata più alto
Però
Qualcosa stato fatto è stato di fatto un intero se
Meccanismo regolatorio sono stati
è stata fatta un'autorità
Si è creato uno tutto un sistema che va dal gestore del mercato al la borsa elettrica all'acquirente somma
Il risultato come dice Ortis il garante nella relazione annuale ha portato un risparmio
Pari a quattro virgola cinque miliardi di euro l'anno per
Per il Paese
Al tempo stesso però ci sono un sacco di problemi però si parlava prima del
Delle incentivazione
Che pesa pesa moltissimo e come
Spesso dice Sampras garante nella legge non ha prodotto neanche
Efficienza
Si stanno facendo scelte molto importanti sul nucleare
Suma
Sì ci si evidenziati suol su alcune strade ecco vorrei iniziare chiedendo la dose dalla dottoressa Poletti che dirige
In centro studi della Bocconi sulle politiche economiche energetiche se intanto se queste se questa strada una strada
Aggiustare se
C'è pericolo di scivolare da qualche parte
Grazie intanto la ringrazio gli organizzatori per avermi invitato
La la domanda è una domanda amplissima posso dare potrò dare forse qualche scherzo di un
Di un disegno che è difficile da cogliere in tutti i suoi elementi e mi perdonerete se magari nell'esprimere le mie opinioni tratteggi darò qualche linea in maniera magari troppo marcata ma è giusto per darvi così anche degli stimoli per il dibattito troppo io
Intanto
Ricordo che il una norma del due mila otto prevedeva che venisse definito
Una quindi definita dal Governo una strategia energetica nazionale un documento di strategia energetica nazionale
Da da
Da condividere preventivamente con gli operatori e con all'opinione pubblica in genere che ad oggi ancora questa strategia non l'abbiamo
Riflettendo sul sul perché non l'abbiamo la mia impressione è che le istituzioni di oggi in generale e questo forse non
Uno dei tratti che sto ha sottolineato in maniera un po'marcata
è che abbiano una certa crisi di identità cioè che cosa vuol dire oggi in mercati liberalizzati definire una strategia energetica nazionale che non si chiama più piano energetico nazionale e mica per niente non si chiama più piano
Il perché perché siamo in una fase in cui i mercati energetici stanno cambiando molto rapidamente
Se torniamo indietro alla per vedere cosa è successo fino a oggi all'inizio degli anni novanta quando si è deciso di avviare in Italia il processo di liberalizzazioni e questo processo ha coinvolto anche il settore dell'energia in maniera diretta
Che anni erano quelli erano anni in cui
L'obiettivo generale dei era percepito almeno a livello degli economisti di chi si occupava di queste tematiche da un punto di vista tecnico era quello di riuscire a far funzionare la concorrenza nelle fasi della filiera
Dei settori energetici in cui era possibile aver concorrenza
E regolare diciamo le parti a ariete in un'ottica però prevalentemente nazionale e di difesa della consumatore
Appunto nazionale e in un'ottica abbastanza di breve termine con obiettivi di recupero di efficienza nell'operatività quotidiana in certi casi con la regolazione in altri casi con la concorrenza
Sì era una in una situazione in cui le infrastrutture erano sostanzialmente sviluppate
Non solo in Italia ma in Europa le infrastrutture di trasporto di servizio e
Il problema di
Di disponibilità di capacità produttiva non era percepito in maniera
Estremamente stringente quindi questa
Si è adottata questa questa politica diciamo di liberalizzazione di alcuni parti del mercato lasciando che la concorrenza lascia portasse
Alle decisioni anche sul mix energetico sul
Che impianti fare sono stati sviluppati prevalentemente impianti a gas prevalente niente
Nella nel settore elettrico per esempio e nella nelle servizi regolati si è puntato recuperi di efficienza e io credo che da questo punto di vista questa prima fase della liberalizzazione
Ha funzionato abbiamo avuto una riduzione dei costi né servizi di trasporto di distribuzione
Tutto sommato gli investimenti sono stati a rilevanti nella nella generazione
Si è arrivati a liberalizzare la la vendita fino ai clienti domestici
E quindi il pacchetto insomma si è mosso più o meno nella direzione desiderata in alcuni casi in maniera più efficace in altri casi in maniera meno efficaci con interventi ma tutto sommato incoerenza in questa fase
Le Lallo il ruolo della strategia energetica della della politica energetica è stato
Minore diciamo perché si era
In una situazione in cui appunto l'obiettivo al mio secondo me era prevalentemente ridurre i costi
Poi le cose hanno cominciato a cambiare e oggi si ci troviamo in un mondo totalmente diverso in un mondo in cui gli obiettivi non sono più di breve termine i problemi di sostenibilità sono diventati
Il problema sul tavolo quindi dobbiamo allungare l'orizzonte temporale al medio lungo termine dobbiamo rimettere sul tavolo le scelte di investimento di investimento infrastrutturale ci sono esigenze a livello europeo di
Investimenti enormi nelle infrastrutture che in parte la Commissione euro L'Unione europea sta supportando ma in parte dovranno essere realizzati dagli Stati membri
Abbiamo una
Globalizzazione dei problemi energetici non ha più senso guardare a livello nazionale a livello europeo ancora piccolo necessariamente ci dobbiamo confrontare con mercati globali
Questo chiaramente a richiedere la da un lato la definizione se vogliamo di nuovi meccanismi anche guardare al sistema in maniera diversa dobbiamo provare a guardare la cassetta se gli strumenti che stiamo usando sono ancora quelli giusti
Ma dall'altro richiede delle scelte di politica
Cioè il politico non può più tirarsi indietro questo punto
Le strategie su la direzione da prendere in questo momento devono essere chiare e devono essere chiare perché stiamo decidendo di investire molti soldi che sia sulle fonti sostegno alle fonti rinnovabili
O
Alla
Al nucleare o all'efficienza energetica per cui questo in sintesi il mio punto di vista il mondo sta cambiando e
Il rischio di scivolare c'è
Bisogna affrontarlo e cercare di
Di prendere il controllo della direzione come è stato detto con una indicazione
Decisa di di strada da intraprendere
Grazie
Io non solo per
Come dire
Dovere di ospitalità ma passerei subito la parola
Al Presidente Marini perché mi interessa capire adesso in questo quadro visto che
Diciamo siamo in una situazione in cui
Le le scelte sono scelte
Come dire nazionali del Governo
Nazionale ma sono anche
Soprattutto scelte partecipate nei territori perché poi non solo gli utili dei sono diffuse rispondono anche
Prevalentemente interessi territoriali ma
L'energia impatta costantemente nel nel territorio per cui i problemi che prima citavo Peruzzi da una parte le le grandi esigenze e dall'altra i problemi di sostenibilità non solo ambientale ma anche
Prevalentemente ambientale si
Poi finiscono a pesare soprattutto su chi gestisce i territori ecco da questo punto di vista con come stiamo dove stiamo andando
Grazie intanto
Rispondo subito alla domanda però colgo l'occasione per
Ringraziare la Fondazione Italianieuropei che ha scelto di essere in Umbria e qui a Perugia con questo
Convegno con questi tre giorni dedicati ad una riflessione di qualità per gli ospiti ed i relatori che ci sono
E anche di interesse per una Regione che prova un può a misurarsi anche con
Alcune di queste sfide pur essendo una piccola regione ma anche
Avvantaggiandosi di alcune presenze
Particolari che in Umbria sono parte relazioneranno anche voi interverranno
A domani nel nel corso dei lavori
E quindi raccogliendo diciamo così
Esperienze positive che ci sono sul territorio quindi grazie alla fondazione
Per essere qui e auguro anche buon lavoro
Questi tre giorni di seminare il saluto ovviamente tutti gli ospiti e tutti i relatori
La prima mia riflessione questa rispondendo noi percome il sistema istituzionale italiano in modo particolare in questi giorni in cui
Discutiamo di federalismo però come si è costruito dalla riforma del Titolo quinto le Regioni
Hanno acquisito poteri
E legislazione in materia di politica energetica
Acquisendo quindi diventando materia concorrente come ci dice la nostra Costituzione
E quindi paradossalmente
Mentre manca una strategia vi sono molto d'accordo che serve una strategia di sistema Paese prima di tutto noi corriamo un rischio
Quello di una sorta di
Federalismo energetico di un'autarchia un po'
Del il nome della autonomia forte delle regioni e in un dibattito sul federalismo
Che rischia in questo settore anche
Proprio per le competenze che qui sono state affidate vite trasformare un po'l'Italia che torna ad essere il mille ottocentoquindici quindi stati estate rally regioni e quindi mi metto nei confronti di alcuni grandi
Soggetti nazionali ed europee quindi veri e propri player del settore che
Poi provano ad intervenire ad investire e a costruire
Una strategia che si cala necessariamente sul territorio questo e il rischio
Che più vedo
Anche per la parte normativa legislativa in modo particolare per la parte che riguarda le
Fonti rinnovabili sulle quali ovviamente
L'autonomia legislativa normativa e di governo del territorio anche necessaria che noi dobbiamo a vedere rischia di costruire è una
Frammentazione del sistema paese anche non consentire di raccogliere tutte le opportunità che la sfida
Energetica ed in modo particolare del energie da fonti rinnovabili può presentare sul territorio
Questo forse
E il limite nel sistema istituzionale italiano dall'altro invece vorrei mettere un po'l'accento sulle opportunità e le scelte e quindi qualche riflessione anche sull'Umbria in modo particolare
Sulle opportunità mettere a coerenza io credo che pur in assenza di una chiarezza della declinazione italiana
Degli indirizzi e delle strategie che ci siamo comunque i dati a livello di Unione europea
Quindi di come recepiamo ed applichiamo
Ah nel sistema nazionale gli obiettivi ambiziosi ed altri in modo particolare per l'Italia
Sia del pacchetto energia sia del pacchetto di cambiamento climatico le Regioni e l'insieme delle autonomie locali che più incidono su quei comportamenti
Territoriali che possono dare un contributo penso per esempio sul pacchetto prima
Alle riduzioni di emissioni e anche alla
Risparmio all'efficientamento energetico ma in parte anche alla produzione di energia da fonti rinnovabili le Regioni possono
Giocare raccogliere e quindi come Umbria ci sentiamo parte piena della di raccogliere questa sfida e di mettere a coerenza
Gli strumenti del Governo regionale e locale con gli indirizzi e le strategie che intanto l'Europa si è data ovviamente
Che dovrebbero stare anche in una coerenza di una strategia dal sistema Paese condivise coordinata
Anche con le regioni e che sono poi chiamate al Governo sul territorio all'attuazione anche delle politiche territoriali
E qui abbiamo anche alcuni strumenti importanti del governo territoriale del Governo locale che riguardano intanto il ruolo dei soggetti istituzionali pubblici che hanno alcune responsabilità dirette
Penso in modo particolare sulle politiche del trasporto locali del trasporto pubblico locale che sono quelle che possono in parte più contribuire all'efficientamento energetico e alla riduzione
Dell'effetto delle missioni insomma e quindi dare un contributo rispetto a quell'obiettivo significativo
A sperimentare alcune politiche energetiche urbane quindi sul modo anche di efficientamento energetico
Dell'insieme degli edifici pubblici e privati l'Umbria da alcuni anni si è data una legge che stiamo anche
Sperimentando nella sua sparato fase attuativa penso alla al tema diciamo della certificazione ambientali degli edifici di nuova costruzione della riqualificazione urbana ed urbanistica di parti
Di pur Sironi di città di parti urbane nella direzione anche della sostenibilità
Energetica o alcuni energivori soggetti energivori propri delle pubbliche amministrazioni in testa penso agli ospedali quindi c'è una politica
Diretta che ci riguarda intanto si comportamenti
Che competono alle pubbliche amministrazioni e che noi dovremmo saperlo utilizzare al massimo con lo strumento dell'incentivo del disincentivo diciamo così
E quindi della promozione e della
Del riduzione dei comportamenti equo ambientalmente poco ecco sostenibili che ancora sono diffusi sul territorio
C'è una seconda sfida invece che quella più interessante per i territori della nostra competitività
Del sistema economico-produttivo del tessuto delle piccole e medie imprese insomma quella trasversalità
Che la sfida dell'economia verde ci mette a disposizione e di poter raccogliere ancora di più in un momento senza sembrare un paradosso
Della crisi economica della crisi produttiva indirizzando essenzialmente utilizzando due strumenti
Quello di mettere a disposizione l'unico strumento che oggi abbiamo di politica
Economica territoriale che è l'utilizzo al meglio delle risorse che ci derivano dei fondi strutturali attualmente noi non abbiamo nessun altro strumento sul territorio anche per contrastare in maniera decisa se mai per costruire politiche pubbliche territoriali e locali che non è questa che non sia quella di derivazione diciamo così comunitaria
Dove vengono meno peraltro le risorse di cofinanziamento ma che rappresenta l'unico strumento a disposizione indirizzando le in maniera strategica
Essenzialmente sulla ricerca e sull'innovazione da un lato rivolta al sistema economico produttivo dell'impresa
E dall'altro come l'Umbria affatto in questa nuova programmazione due mila sette due mila tredici dedicando un intero asse
Dei fondi europei per lo sviluppo regionale interamente all'asse Energia cioè cogliendo in questo un elemento
Di supporto che la competitività anche nel sistema economico produttivo regionale e locale dipende in modo particolare anche
Da una politica energetica territoriale
Con il riferimento che ho fatto all'inizio
Terzo ma non ultimo
Dare
Forze gambe ad alcuni protagonisti che sono presenti sul territorio soprattutto in prese
Che da anni indirizzando ricerca e di innovazione sono protagonisti
Nazionali ed internazionali nel settore proprio energetico quindi non tanto e solo nella produzione di energia ma nella ricerca e nell'applicazione industriale della ricerca e nella produzione di nuove tecnologie
Che ovviamente per un territorio piccolo come l'Umbria
Di novecento mila abitanti un'opportunità
Che deve essere interamente raccolta interverrà
Angelantoni domani ma faccio riferimento anche ad un insieme di impresa e penso al gruppo che ruota intorno all'esperienza della riconversione industriale di Nera Montoro
A Narni e quindi l'esperienza di Terni penso all'insieme di quei
Circa cinquanta imprese che abbiamo messo in Rete nella costruzione di un polo di innovazione in una regione con le nostre caratteristiche per le di un polo di innovazione sull'energia e sulle energie da fonti rinnovabili che riconvertendo un'area industriale
Di un ex centrale ENEL approva stare sulla frontiera a partire da una piccola regione sulla frontiera che guarda davvero il futuro e agli obiettivi della strategia venti venti allora il territorio
Può essere un luogo da un lato di incentivo diciamo così delle buone pratiche doveva contano molto le politiche locali e territoriali
Può essere però anche un sistema territoriale competitivo che si mette a disposizione di una strategie anche
Nazionale e utilizzando al meglio le risorse di cui dispone se questo
Riusciamo a farlo anche con una corrente delle politiche nazionali
Coordinate forse alcuni nostri obiettivi territoriali possono contribuire in maniera significativa anche alla politica nazionale
Iscriveranno discutano gli altri relatori se mi permetto di fare una piccola infrazione come dire al
Nostro meccanismo cioè facendo subito un'altra domanda al presidente che so che
A un altro impegno deve andar via però su un altro aspetto nella domanda indubbiamente molto generale che Leo l'ho fatto prima
E e riguarda la necessità il tema che lei ha toccato
Alla finestra del coordinamento tra decisioni politiche perché uno degli aspetti
Più generali del problema
Economico di questo Paese attirare Investimenti ora
Nell'energia dopo
Visto la la la la la quantità come dire di di di valore in campo è forse uno dei settori più questo è più possibile
Però poi la complessità del sistema decisorio comporta perché io prendo il caso del
Del rigassificatore di British gas
Di Brindisi
Un investimento enorme
Che da anni e anni viene bloccato con successive
Riscrittura del piano ora non entro nel merito nel senso che può darsi che quello sia
Una bomba atomica messa lì va disinnescata non
E non vada
Fatto fare però il problema è che non si può stare dieci anni per sapere se un investimento che è stato deciso da un grande gruppo e che
Ha un peso notevole nell'economia non solamente pugliese ma
Regionale si possa fare o no quelle l'unica cosa che non si può fare poiché il l'esempio che stiamo portando con British Gas rispetto agli anni
Altri gruppi che possono investire spaventoso
Cioè o quella è una su una struttura che non va fatta allora basta chiuso non va fatta e essere sugli eravate oppure non si può ottenere a bagno Maria un investimento del genere così tanti anni e questo è però un problema che
Che si che cede grosso varrebbe sciolto
Ma
Si non c'era tempo o molto sorvolato però questo tema
Diciamo così della dell'autorizzazione e delle norme che della concorso di più istituzioni nella decisione per esempio per la realizzazione senza rivale al rigassificatore con tutto l'impatto che ha ma anche
Le
Dei normali istallazioni de di tanti per esempio dei pannelli di fotovoltaico che può sembrare banalissima rispetto
Alla realizzazione di un
Gassificatore rigassificatore sul territorio in realtà noi siamo chiamati
Sempre
A favorire ed incentivare la tenuta anche del governo del territorio lo dico da umbra
Di una Regione
Che prova a scegliere la sfida dell'energia verde per dire modello ancora di sostenibilità e quindi devo tenere insieme
Un territorio un paesaggio un ambiente che è fatto di investimenti di altri fattori di competitività
La la nostra campagna il nostro turismo i nostri centri storici vivono perché noi abbiamo salvaguardato questo territorio aggiungo di più
Perché non è salvaguardiamo per esempio anche il paesaggio rurale il suo ambiente naturale la sua campagna perché manteniamo per esempio i territori agricoli a destinazione dico così food per
Politiche agricole di sostenibilità al tempo stesso dobbiamo percorrere una strada
Che è una strada moderna che cd innovazione che ci
Impone anche un uso del territorio diverse differente allora qui
Ad esempio anche se con fatica e non ci siamo dati alcune
Anche norme che provano a favorire ed incentivare io
La dico in questo modo la vedo difficile
Una strada anche di interventi complessi sul territorio penso per esempio interverrà qualcuno successivamente sull'uso del riuso
Dei rifiuti sia quelli urbani sia di quello tipo industriale che sappiamo in campo energetico cosa significa e che tipo di impianti noi dobbiamo utilizzare e realizzare sul territorio
Penso
Alla
L'estensione del fotovoltaico su dimensioni e caratteristiche estese per il territorio che cosa significa il governo di questi processi
Tuttavia lo dico in questo modo non si pensi
Che il venir meno di norme di un governo locale territoriale possa favorire
E di incrementare ancora di più la realizzazione di questi interventi io credo che noi dobbiamo costruire
Norme che nella responsabilità debbo Wernich locali e territoriali possano far raccogliere tutte le sfide di innovazione anche quelle più complesse
E difficili anche cambiando la strumentazione lo voglio dire in questo modo lo dicevamo sottovoce con Ferrante
Mentre i francesi si sono dati lo strumento del dibattito pubblico in Italia uno strumento come quello della valutazione di impatto ambientale
Viene vissuta non come lo strumento di confronto perché così è nata tra tutti i soggetti gli attori che devono decidere sull'uso e l'intervento di un territorio
Ma addirittura come lo strumento con cui l'impresa percepisce che quando si fa a valutazione di impatto ambientale si rallenta addirittura al processo di sì uccisione alé
E viene utilizzata quasi
Pensata dal versante delle imprese per impedire la realizzazione di un intervento allora noi dobbiamo far correre far nascere anche un'altra cultura della partecipazione della decisione non sottraendo
Decisioni insomma se vogliamo meno comitati dobbiamo dare più forza I decisori locali se vogliamo meno pregiudizi ideologici dobbiamo coinvolgere di più
Le comunità locali e dare strumenti di intervento di governo e di legislazione a chi poi sul suo territorio vive l'impatto anche della l'ammodernamento e dell'innovazione e delle sfide che abbiamo
Quindi ci riguarda direttamente ma
Evitiamo di pensare che lo strumento della decisione insomma
Quello che ci siamo dati sulle infrastrutture stradali l'idea
Che con una strumentazione nazionale si superassero tutte le diffidenze e i rallentamenti di tipo territoriale io credo ci dobbiamo dare una strumentazione che coinvolge partecipa
E permette in tempi più rapidi questo sì la decisione ma concorrente
Le Regioni non si sottraggono a meno la nostra insomma questa sottoscrivo tutto credo che tempi
Lì sia un problema di di tempi rapidi ma soprattutto cioè
Che purtroppo non è non è questa come dire la best practice
In questo settore allora passerei a
Dottor Spaziani perché
è il direttore generale della Federutility le utilizzi poi sono la l'azienda che in lei aziende che stanno in qualche modo al centro di
Di
Tutto quello che mi hanno detto finora cioè nel senso che devono o c'è un quadro
Regolatorio nazionale c'è un quadro di
Prospettiva ci sono gli obiettivi ci sono
Gli interessi locali ci sono le le la c'era legislazione regionale che le delibere comunali poi c'è l'interesse degli azionisti che in gran parte
Sono voi delle stesse amministrazioni insomma sono le aziende che esso che ha più difficoltà a muoversi in questo mercato sono anche per anziana che negli scorsi anni magari ultimamente un po'perché o meno hanno fatto grande grandi utili
E hanno fatto anche grande risultati finanziari in Borsa allora visto dal punto di vista del delle aziende l'attuale situazione della programmazione e quindi poi della rete legislazione
In questo settore qual è come cioè ci dice quello che funziona quello che non funziona sempre andare ma molto schematici
Allora intanto ringrazio gli organizzatori anch'io
Sempre un piacere venire in questa Regione dice la Presidente inutilmente
C'è descritto un profilo di una Regione che non sempre troviamo in altre realtà e quindi sicuramente
Un elemento positivo anche per il in prese come le gli utili etiche nel rapporto con le autonomie locali con le Regioni e così via sono undici avvio con un rapporto simbiotico molto
Forte
Io credo se per semplificare una risposta su anche rispetto a quelle questioni che sono state diciamo avanzate in questa prima tornata dico questo
La lettura di cosa fa e cosa non va va vista alla luce della particolare situazione in cui il Paese
Vive oggi
E io credo che ciò che non si può permettere un Paese che ha una soprattutto nel settore dell'Energia
Alcuni fondamentali diciamo
Piuttosto deboli
è quello di vivere nella terra di mezzo
Nel senso in una situazioni in cui
Ci sono delle più o meno direttrici ma
Non si capisce mai bene quali sono gli obiettivi perché lasciamo perdere il fatto che spesso non abbiamo su
Soprattutto alcuni ci piace sempre con la rimetti piani e così via ormai
Il mondo è andato come ha detto che l'argomento in modo diverso cioè si è
Siamo vivendo un sistema di liberalizzato quindi facciamo i conti anche con questa situazione
E non si può vivere con una situazioni in cui però a un certo punto si continua
A viaggiare
A fasi alterne perché questo è il primo costo che il Paese paga cioè il fatto che c'è una legislazione una normativa che
A un pendolarismo preoccupante e non viene indicata al mai bene qual è l'obiettivo da raggiungere questa un costo che
Il Paese non si può consentire perché peraltro soprattutto un Paese che ha bisogno di fare grandi investimenti per recuperare situazioni storiche diciamo piuttosto complicate che ci hanno lasciato un'eredità difficile
Il rischio che questo più alta il rischio più anche chi deve fare investimenti debba dare i soldi ma era alle banche per cerca di fare questi investimenti ora un Paese che a questa difficoltà economica risorse scarse
Non ha livelli diciamo fonti
Su cui far riferimento
Oggettivamente il primo problema è porsi la responsabile tipo alla fine l'economia generale quando io mi incontro con gli amici del l'energico ricche mi dicono sempre mi aggrediscono sul fatto che l'energia costa e loro quindi vanno fuori competizione per cui devono
Però validità di questo Paese è questa cioè noi possiamo fare i miracoli
Perché poi il problema del mix produttivo è stato detto quindi c'è un problema di riequilibrio del mix produttivo anche lì da orientare perché senza fare quelle decisioni prevedono e siamo andati spostando sul mercato del gas
Con consueto cicli combinati a gas piuttosto in modo consistente e fortuna netti e l'abbiamo fatto un po'dice Ortis ci ha consentito di risparmiare miliardi però uno spostamento così forte nel gas
Pone problemi oggi per cui se incassi prossimo anni i prossimi anni non avvenuto riduce il costo non si riduce i cicli combinati che abbiamo costruito non producono
Non producono per cui evidentemente esista un problema di infrastrutture ma anche
Noi in questi dieci anni sono dieci anni più o meno che
In tutte le discussioni parliamo di liberalizzazione mercato Chiappori facciamo riferimento al decreto Bersani decreto letta che sono due decreti che
Hanno avuto un grosso valore in questi dieci anni che
Ci hanno consentito guardate se non avessimo fatto certe cose molto né che il Paese da cui sono utilizzate pagato una bolletta molto più care
Comunque nonostante questi sforzi oggi il mercato elettrico per esempio per quanto riguarda infrastrutture è rimasto ancora un mercato regionale
Seppure ampliato però prese tutta la parte di infrastrutture di rete
Non è Saba sono state fatte molte opere però abbiamo ancora delle strozzature tant'è vero sui mercati elettrici ragioniamo ancora con mercato i giornali
E qui il fatto di passare un mercato l'azione nel settore dell'ENEL del gas la situazione
Quante infrastrutture sono state costruite per quanto riguarda terminali e così via l'Italia che qualcuno era candidato esser la per l'Europa per quanto riguarda il gas
Può darsi forse che se
Se avessimo fatto scelte più magari non troppo o belle da un punto di vista la rappresentazione ma concrete forse SNAM Rete Gas se fosse stato costretto a costruire qualche terminale lei
Oggi quel terminale c'era
E sarebbe servito per gestire il mercato del gas dal punto di vista approvato Carlo
Ci ha provato però c'è l'uscita però alla fine e i sistemi italiane da rinvio obiettivi io credo questa storia degli obiettivi almeno per quanto riguarda riguarda anche presente adesso la questione delle rinnovabili
Perché oggi abbiamo lo tutti quanti questo target del venti venti venti i diciannove dopodiché io investitore spesso niente vengo chiamato da investitori internazionali che mi chiedono
Diciamo informazioni per capire se ci sono le condizioni a fare l'investimento di qua di là la prima questione riguarda gli obiettivi e gli strumenti gli incentivi tutta una serie di questioni a parte e pendolarismo di cui ho detto prima cioè che l'indecisione che dà buddista finanziare un costo
Visto che
A suo ha un costo e quindi lo dovete perché abbiamo trasferire risorse già sono scarse e dobbiamo porci mettere lì e qui c'è un primo problema di certezze
Dopodiché c'è un problema di selezione degli obiettivi che l'elemento principale anche anche sulle rinnovabili Guardamiglio esso lo strumento che trarre sicuramente più brava di me nel dare i numeri siamo parlando atti al due mila venti
Migliaia decine di miliardi
Di da investire con incentivi per raggiungere quella i target che sono previste al due mila venti allora prima cosa che dobbiamo fare è cercare di mixare questi incentivi
In relazione agli obiettivi gli obiettivi alle tecnologie che vogliamo supportare che magari
Se farlo crescere anche un sistema industriale meglio ancora ma
Per evitare che i conti li facciamo sempre a Barletta
E magari scopriamo improvvisamente come qualcuno ha detto quel nell'ultimo periodo che non siamo in grado di sopportare certi costi per il più incarichi fa perché
Una cosa un'altra cosa dobbiamo prendere atto e che non c'è lo spazio per usare la leva fiscale
Per quanto almeno fino ad oggi
Comunque io lo spera in qualche caso ma mi sembra che non ci siano grandi spazi mobilità leva fiscale a questo fine quindi è probabile che lo da mettere in bolletta
E allora in colletto abbiamo capito come può crescere la bolletta per raggiungere quegli obiettivi quanto possiamo dedicare per quanto riguarda i grossi impianti
Sul nucleare se ne parla insomma un tema complicato ma sarebbe bene parlarne so che domani dopodomani ci sono gli amici che ne parlano e quindi lo togliamo discute non la discussione a loro però
La questione del rinnovabili anche lì la gradazione certo c'è un tema di governo del territorio e nessuno lo vuole perché io credo se c'è una Regione che dice può dire dare certi vincoli a tutto diciamo abusive ADI farlo
Ma naturalmente deve sapere anche la conseguenza di questo alcuni lo fanno questo di l'impatto laburista io ho visto però deve decidere per esempio delle
Soluzione dal punto di vista dell'gli obiettivi degli incentivi senza spesso vedere l'impatto dal punto di vista intanto sulle bollette
Dopodiché si scopre che lei e dopodiché ci sono quegli sciocchi e da un punto di vista già intervenire subito per bloccare tutto per cui per cui alla fine quello è un altro costo che andiamo a sommare quindi io credo la dei film visto che comunque siamo un sistema liberalizzato in cui dovete convincere qualcuno a metterci i soldi per fare certe cose
Bisogna evitiamo queste certezze dove lei si può dire no perché sono
Vecchie
Quindi uno governa che può decidere quello che vuole importante sapere la conseguenza lista del sistema complessivo e dato che questo è un Paese che ha grandi difficoltà esso ai nostri fini
Dovranno in qualche maniera poter godere come noi che
Di un
Di un Paese che tutto sommato siamo punti su cui siamo contenti di vivere e dobbiamo mantenerlo e possibilmente creargli condizioni migliori cioè queste sono scelte davvero importanti e
Io credo quindi più che è un elemento di dirigismo Simone il problema adesso è evitare la via di mezzo
Se si dice che
Un percorso di liberalizzazione non è possibile o è possibile a condizione io le chiamo venticinque o ventimila limiti allora tanto vale segue un'altra strada
Se è un percorso di liberalizzazione possibile diciamo le condizioni di quella liberalizzazione cerchiamo supportarle magari controllarla la regolazione serba questo però sapendo chi prende le decisioni prendo sulla regolazione per esempio sulle zone degli incentivi e chiudo
C'è bisogno di qualcuno che sappia evita per esempio portare al consumatore i benefici dell'innovazione tecnologica c'è il tempo c'era non è che una cosa che
Tre anni fa arricchente parlo delle pale eoliche aveva un costo di un certo tipo oggi hanno un altro l'incentivo davvero di rimanere sempre lo stesso
O i mercati del meccanismo dei mercati esteri c'è qualcuno che deve intervenire in tempo utile qui si apre una chi interviene e purtroppo la politica non mostra qui sono un po'di voi
Quando dei prende una decisione soprattutto riguardo aspetti tariffari di
Diciamo tempestività se non altro
Ma se c'è
Od ministeri compete alla Autorità dell'Energia questo concordo il fatto di mixare incentivi con tecnologie per evitare che ci siano posizioni di rendita che dobbiamo assolutamente combattere situazioni scarsezza risorsa ma questo ha fatto
E credo che sia questo delle questioni
Che sulla question gli incentivi su cui nei prossimi mesi credo prossimo mese dovremmo discutere perché comunque esso il sub
Diciamo sul tavolo la riforma degli incentivi sulle rinnovabili pur
Di raggiungere l'obiettivo in
Del dello al due mila venti credo questo sia uno delle questioni comunque da affrontare grazie piuttosto che questa è una risma delle richieste della che fa ogni anno garante lei è d'accordo poi
La questione prassi nelle mani del Garante non più
Mi dissero
Guardate io su questo diciamo è come sparare sulla Croce Rossa nel senso che se voi io vi chiedo dove
Al Ministero lavori uno dei nostri amici veramente con
Persone in cui lavoriamo tanti anni aquiloni questo Paesi dovrebbe ringraziare perché io vi pregherei di andare via Molise salire bestiale vedere in che condizioni persone di grandissimo livello che in altri Paesi avrebbero
In che condizioni lavorano io credo che oggettivamente proporre che sani quelli funzioni sono in grado di dire quindi il fatto che abbiamo fortunatamente ha avuto una bella
Un bell'esempio questo dell'autorità di regolazione dell'energia elettrica per esempio il su cui peraltro io spero finisca anche la regolazione dell'acqua
Che
Ha dimostrato in Europa
Di saper lavorare tanto è vero in gran parte anche in altri Paesi è stata presa come modello di funzionamento
Non a volte civili diciamo che siamo lo sappiamo fare tante cose una l'abbiamo saputa fare per esempio quella di come funziona la regolazione del settore dell'energia
Mi sembra che sia un buon risultato e più competenze diamo meglio
Grazie professor Clò
Allora
Adesso
Va bene insomma come diceva Totò cosa dalla scuola
Ma
Dicevo
Cerchiamo di di di di
Stiamo andando ovviamente
Consulting spero non logici ma perché come abbiamo detto la la questione estremamente complessa rivede
Moltissime moltissimi moltissime questioni
In qualche modo collera e collegate ma anche molto diverso allora il piano
Principale che ci siamo dati da cui poi deriva un po'tutto deriva anche la scelta del nucleare sono sessanta per cento di
Produzione Energia in
In Italia da fonti non fossili
Entro i prossimi venti anni per cui
E quella venti venti venti di cui abbiamo parlato più volte
Questo
Per ragioni economiche e poi per ragioni di sostenibilità ambientale per ridurre
L'avvelenamento della nostra atmosfera e così via
Allora lei
Ci ha lavorato sopra
Come vanno avanti le due politiche cioè quella della trasformazione energetica e quella della riduzione del
Dell'imputato
Ma io ringrazio per l'ENEL per il professore ma incrocia allettata
Ancora trent'anni o per l'affitto il dottorato
Sulle politiche climatiche abbastanza
Infatti quindi non faccia l'età
No il punto è che appunto ho studiato Contri ultima nelle le politiche climatiche visto che ho notato che nel
Nel palinsesto di queste giornate il tema il clima non è
Affrontato direttamente come nelle varie
Ho pensato appunto di
Parlare di come integrare le politiche energetiche con le politiche climatiche proprio nell'ottica di un approccio positivo questo problema
Ora in genere si tende a
A fare l'equazione energia o quelle tre citare alta elettricità solo una voce dei consumi energetici a livelli percentuali
Era anche la voce meno importante viene dopo trasporti usi termici per chiaramente alla sua importanza strategica
Questo per dire che
Diciamo l'Obiettivo energetico delle rinnovabili Licia sette per cento al due mila venti può essere perseguito attraverso diverse strategie
Aumentare le rinnovabili nelle lettere commentare le rinnovabili nei trasporti o negli usi termici occorre puntare sull'efficienza energetica
Quest'ultima soluzione è una soluzione che vada a lato della domanda del consumo mentre le altre vanno all'atto della produzione e dell'offerta
Quindi l'obiettivo oggi a fronte di
A fronte di due target quello filmati che quella del Cetica adottare strategie con cui riuscire a perseguire contemporaneamente questi due obiettivi
Chiaramente adottare strategie che portino a questo risultato al minor costo
A me sarebbe stato detto che avere tante priorità significa avere nessuna priorità quindi con questo intervento vorrei lanciano attese anche un po'provocatoria scuserete
Però la tesi è che proprio per una politica energetica positiva diciamo
Grandi guadagni di efficienza e riduzione dei costi se avrebbero pro come promovendo più
Lo sviluppo delle rinnovabili sull'atto degli usi termici e trasporti e dell'efficienza energetica piuttosto eterno labili sulle settore elettrico questo perché per il settore elettrico c'è già
La politica climatica
Allora come ha ha introdotto molto chiaramente la professoressa Poletti tagli novanta c'è stata la liberazione del mercato elettrico
Questo ha avuto sicuramente un aumento dell'efficienza produttiva promosso la concorrenza ma questo vuole anche dire che nei mercati e libero mercati privati sul possono decidere se dove e quando investirebbe lo fanno secondo una logica di massimizzazione profitti
Ed è pienamente legittimo questo porta però ma alcuni problemi di carattere generale appunto perché
Alcuni interessi di carattere pubblico non vengono perseguiti delibere mercati
Vediamo appunto un aumento delle missioni potrà avere degli impatti sulla società ha dei costi sulla società che i privati non sostengono
E abbiamo visto con con uno sviluppo insufficiente delle rinnovabili perché queste tecnologie non sono mature e non sono competitive ancora sul mercato quindi il privato si deve scegliere in assenza di incentivi non non punta su questa tecnologia
E quindi auspicato un intervento pubblico per regolare imbarcati e correggere questi fallimenti cessati definiti degli obiettivi la bilancia visto però all'in maniera di intervenire non può essere quella del tre anni novanta non si possono fare piani energetici non si può dire costruiamo adesso cinque mila megawatt di eolico e altrettanti Tino Claro anche di più
Intervento la fase attraverso meccanismi di mercato possibilmente minimizzando le distorsioni del mercato e tutelando la concorrenza
Onde evitare insomma ovunque uno scontro tra diverse politica
Allora concentriamoci sulla politica climatica che appunto con il CONI sono occupato con la mente si sa se do atto questo approccio top davano per i suoi problemi climatici cosa vuol dire se è partito negoziazioni internazionali sul
La definizione né quella rettificazione protocollo di Kyoto stati definiti degli obiettivi a livello europeo poi ripartiti dall'Europa sulle Nazioni e poi se deciso appunto di regolare la produzione
Dove vengono cotte messa la C o due con meccanismi di mercato l'idea appunto è mettere un prezzo allaccio due tardare così l'incentivo a ridurla
Perché perché aumentando appunto i costi di chi mette più il consumatore per spostare perso beni meno carbone intensi dei quindi incentivare innovazione introduzione di tecnologie a bassa intensità carbonica
In Europa si è optato non per una tassa diciamo ma per un sistema di
Capendo vede che si chiama emission trading scheme a breve Rocco né ETS
Qual è l'idea di tra questo meccanismo di mercato l'idea è che cambiamento climatico un problema globale quindi un atto ma l'attrice due dire ridotta allo stesso beneficio a livello ambientale indipendentemente da dove essa venga ridotta
Quindi logica economica vuole ci suggerisce di ridurre l'emissione in dove questo si può essere fatto al minor costo
E in una logica di mercato invece che
Dove il Governatore non sarà non conosce quali sono i costi marginali produzione di abbattimento niente fissare un tetto alle missioni
Dare una quantità di permessi di ad emettere proporzionale a questo tetto e per lasciare privati decidere se
Rispettare la regolazione riducendo le missioni
Occorre comprando permesse nel mercato quindi ogni soggetta fra la sua scelta ecco paragonando i propri costi di abbattimento con il prezzo dei della dei permessi
Non permesse privata fonte metro nato nell'arte quindi dove carbonica
Quindi è bene che il libero commercio dei permessi in un mercato può incentiva la riduzione dove questa costa meno
Ora sappiamo che essa divenne efficienza questo meccanismo avviato nel due mila cinque però il punto cruciale che dal due mila cinque fino a oggi lascia due per la prima volta in Europa a un prezzo
E questo apprezzo frutto atto dei trenta è ora Hall a un euro del stesse quindici euro comunque da un incentivo a
Ai privati e con i dottori a tenere in conto anche delle variabili ambientali veniva prescelte d'investimento
Ora cosa importante da dire e che in questo meccanismo partecipano prevalentemente diciamo il settore elettrico in settori manifatturiere ad alta densità energetica che in Italia sono responsabili del quaranta per cento delle missioni nazionali
Gli altri settori parliamo dei trasporti
Del residenziale dell'agricoltura dei rifiuti e delle piccole e media impresa responsabili del sessanta per cento dell'immissione invece non sono soggette a questo meccanismo devono essere lo che mi sente perse regolati a livello nazionale
Dove però purtroppo negli ultimi anni non abbiamo visto alcuni strumenti di regolazione equivalente quelle adottate a livello europeo per elettricità e industria
Quindi come raggiungere il Obiettivo di Kyoto e l'idea è che se noi stimiamo le nostre missioni a sappiamo il nostro obiettivo diciamo che dobbiamo ridere
Per semplice da diciamo che dobbiamo
Ridurre
Le missioni di cento chiaramente se imponiamo e settori regolati mi ha chiesto di ridurre quaranta agli altri settori dovranno ridurre sessanta se non ci si arriva questo vuol dire che c'è bisogno di un coordinamento delle politiche a livello europeo e a livello nazionale
Ora io avevo presentato riparato dei bellissimi grafici mali potrà vedere spaventerà Ferrante
Perché diciamo
No la case interessante vedere come sono e come come
Come sono variate le missioni in questi anni
Diciamo fino al dal novanta al due mila e cinque le missioni italiane sono tendenzialmente aumentate nel due mila e cinque le missioni erano al diciassette per cento al di sopra dell'obiettivo di Kyoto
Nel due mila sette Eramo al tredici per cento adesso quello che succede al due mila sette due mila nove e la crisi da crisi diciamo anche se i dati non sono definitivi ha comportato proprio un crollo totale delle missioni
Si stima oggi più missioni siano al di sotto dei cinquecento milioni diciamo il tre per cento sopra Kyoto
Quindi uno preveda direbbe almeno quella crisi altri cinque anni di crisi abbiamo risolto pubblica grazie alla crisi passi proprio a causa della crisi almeno siamo vicini al all'obiettivo di Kyoto però così proprio non è
Perché perché la chiesa ha colpito prevalentemente il settore danza distinte sta energetica gli effetti della crisi su la produzione e consumo di energia ed elettricità è stato molto maggiore che nel settore dei trasporti avere sentenzia alle
Quindi cosa succede le missioni sono prevalentemente ridotte esso andrebbe dotte prevalentemente nei settori regolati libero europeo da questo meccanismo dica pentirete
Quindi cosa succede a livello europeo abbiamo i settoriali ridammi settore elettrici energetici che
Hanno ridotto le proprie missioni al di sotto
Dell'obiettivo che è stato dato equivale a duecento milioni non hanno emesso centottanta milioni al punto che fini contabili di Kyoto anche se ne messa centottanta milioni loro continueranno a rispondere per duecento milioni di tonnellate
Quindi questo vuol dire che hanno un una quantità di permessi
Diciotto miliardi permessi monetizzabili che ne che sono un asset finanziario privato un beneficio privato tra l'altro abbia fatto nel settore dei trasporti
Del residenziale che invece sono ancora al di sopra e quindi dal momento che non sono state attuate delle politiche in questi settori questo vorrà dire un onere pubblico
Quindi al momento alla luce della crisi abbiamo una situazione in cui ci sono sull'atto climatico delle missioni benefici privati dà la possibilità di vendere permessi per i settori regolate levarono cambia opinione dei pubblici invece tutti gli altri
Quindi alcune conclusioni c'è bisogno di un maggiore coordinamento verticale per le politiche europee e quelle nazionali
è la voce del diverso onere di riduzione e del diverse potenzialità di riduzione tra il settore elettrico e gli altri settori non regolati in futuro ci vorranno maggiore rilevanza alle politiche rivolte proprie settore dei trasporti e del residenziale
Quindi posso dire che per raggiungere i target del due mila venti non si può più prescindere da un approccio integrato e coordinato di politiche climatiche economiche politica energetica
E questo deve essere fatto evitando una sovrapposizione di strumenti per raggiungere lo stesso scopo cosa voglio dire con questo
Che è necessario richiede calibrare le politiche indirizzate settore elettrico e diciamo e settori regolati nel
E le politiche rivolte invece agli altri settori esclusi da questi meccanismi indotti dalla politica climatica
Quindi
Dal quale strategia per raggiungere l'obiettivo delle domande lì al due mila venti gli ed è questa visto che nel settore elettrico c'è già un incentivo che dato dal fatto che le imprese elettriche dovranno pagare il prezzo di cacciatore
Evitiamo di
Porre un ulteriore incentivo attraverso sussidi diretti alle fonti rinnovabili nel settore elettrico
Cerchiamo piuttosto
Che andare a promuovere lo sviluppo delle rinnovabili in quei settori che comporterebbero una riduzione delle emissioni
Proprio i trasporti e nelle e nella residenziale quindi più rinnovabili negli usi termici più rinnovabili trasporti e maggiore incentivo dell'efficienza energetica
Questo a
Alcuni vantaggi davanti punti di vista non solo che limati come e dove andiamo a ridurre le emissioni
Ma bisogna anche dire appunto che gli incentivi alle estese quanto detto prima rata che gli incentivi alla produzione elettrica vengono pagati dei consumatori
Quindi questo avrà un chiaro effetto redistributivo delle rendite parchi produce elettricità da rinnovabili
E dei costi perché si vede aumentare i prezzi elettrici
Quindi diciamo e inoltrando ad aumentare le rinnovabili anche queste è generato è stato detto ci sarà un problema sempre di più di eccesso di capacità produttiva è onere di sistemi per la Rete
Quindi andando a creare comunque un problema di coerenza con i principi di concorrenzialità come è stato detto precedentemente
Andando invece a incentivare un miliardo un risparmio energetico miglioramenti nell'efficienza energetica nei consumi in questo anno e che in questo modo si può invece contenere
I prezzi elettrici e
Avere anche minore sprechi
Quindi
Se andiamo a vedere qual è il piano di azione nazionale pubblicata a luglio dal Ministero dello sviluppo economico e diamo a questo piano prevede grandissime potenzialità attraverso interventi di efficienza energetica e grandissimi sviluppi delle fonti termiche
Solo che
Non è sufficiente che ci siano delle potenzialità date da tecnologia perché queste potenzialità si realizzino
Quindi
Concludo che si intreccia diventa dicendo che semplicemente che
Sarebbe
Importante diciamo ricalibrare incentivi che adesso stati dati alle diverse fonti
Per un passaggio graduale da ricettive all'elettrico verso gli altri settori grazie
Grazie
Se senatore far Ferrante
Nella qualità di vicepresidente
Kyoto Club passo subito
La parola che dannosa innanzitutto questa impostazione la convince poi invece nella quale senatore del Partito Democratico di Capogruppo
Le chiedo oggi Governo vorrebbe avere approvato Programma nazionale di riforma che sono
è
Diciamo la lista del
Buone intenzioni degli impegni diciamo degli impegni che lo Stato italiano prende con l'Europa per i prossimi dieci anni
Sulle energie a ci sono sette pagine
Praticamente cinque sono sul nucleare quindi
Immagino che questa impostazione non la soddisfi però
Con la domenica per tutto qua visti più famoso comico ex
Del PC seguono pericoloso guastata
Sarei sincero se dicessi
Convinta
Va bene allora
No io alla cosa devo dire sciagurata dallo e allora andiamo a vedere perché perché invece bisogna
Cambiare una strada e fare altre scelte soprattutto ma queste scelte poi sono compatibili a un sistema liberalizzato dove peraltro le i player che si muovono hanno
La legge il legittimo
Obiettivo di guadagnarci
Sì infatti le cose sarebbero ente tante anche queste ultime cose che ha detto il quasi professor Clò
Sono molto interessanti si potrebbe aggiungere alle stesse altre per esempio noi abbiamo fatto un pasticcione clamoroso sui nuovi entranti nel
Nel nell'assegnare le quote di emissione dei carbonica però sarebbe forse un discorso troppo tecnico e che annoierebbero cerco di stare
Sul punto e sulla domanda e mi rivolta con la premessa che però
Quando noi parliamo di
Della questione energetica nel due mila e dieci
Diversamente che ad altri momenti io credo che noi si debba essere diciamo consapevoli che ne stiamo parlando
Diciamo al nemmeno dire alla vigilia ma in una fase
In cui è in corso una vera e propria rivoluzione
C'era non è un
Cambiamento
Diciamo di
Di prospettiva moderata è una rivoluzione quella che stiamo vivendo
Perché
Noi per duecento anni dalla rivoluzione industriale abbiamo basato tutta
La nostra costruzione di benessere intorno allo sfruttamento di fonti fossili
Quello è stato
Ci abbiamo fatto regia ci abbiamo fatto i manufatti ci siamo spostati
Oggi noi siamo all'inizio di
Di un passaggio che ci porterà
E lo dico in maniera secca ci porterà a uscire dalle fossile
Non è
Cioè non è una questione ipotetica
Ci possiamo dispose siamo dibattere su quanto tempo ci metteremo
Però è un una strada tracciata
E tanto tracciata che vediamo non cito
Ma Kinsey per non citare appunto
Questo diciamo fonti
Particolarmente diciamo green
In partenza
Ha fatto questo studio per cui in Europa tutto Europa al due mila e cinquanta l'energia elettrica solo l'energia elettrica poi ha ragione come bisognerebbe pensare a tutto il resto
Ma tutto energia elettrica dunque cinquanta potrebbe essere prodotta da fonti rinnovabili
Tutt'al cento per cento
Non a venti venti venti e
Cento per cento al due mila e cinquanta che un orizzonte temporale diciamo abbastanza da tutti noi
Immaginabile un orizzonte temporale vicino per arrivare al cento per cento al due mila cinquanta significa che tra vent'anni dovremmo essere a
Al cinquanta quaranta al sessanta per cento
è dico subito che in questo il nucleare non c'entra a far
Anche la
La questione tedesca che oggi è stata più volte in questi ultimi giorni è stata più volte ripetuto il fatto la scelta
Del Governo tedesco di prolungare
La vita decente delle centrali
è esplicitamente dichiarato diciamo che non sono nuove centrali che quindi servono
Dopo il due mila e cinquanta no è un
Hanno scelto poi l'ai Verdi socialdemocratici hanno contestato molto la scelta della Merkel perché
Sostengono che comunque questa scelta andrà a penalizzare le altre fonti ma comunque hanno scelto di prolungare la vita delle centrali nucleari quelle che ci hanno non di farne di nuove solo per arrivare
A questo cento per cento il rinnovabile ora
Cento per cento di rinnovabili insisto non è ora non è che mi voglio impiccare sul fatto che si raggiungano necessariamente per tutto il due mila e cinquanta ma il fatto che ci sia questo orizzonte ed è un orizzonte appunto
Che si pone la Germania della Merkel si pongono si pone il Regno Unito insomma si pongono diciamo non nicchie ma
Governi
Faccio un esempio la Germania più diciamo con più
Piacere di quello inglese perché il sistema industriale tedesco e più simile al nostro cioè più è un sistema dove c'è più manifattura mentre il sistema inglese un sistema molto più leggero che risulti sereni il paragone con la Germania e più utile
La porsi questo obiettivo sapere che questo il punto
Credo che non ce lo dobbiamo dimenticare perché se invece pensiamo soltanto che dobbiamo fare qualche piccolo aggiustamento non ci siamo non siamo invece in una fase di un dunque
Cambiamento epocale
Allora nel cambiamento epocale servirebbe ed è stato letto qua ripetuto tante volte che servirebbe una politica
Una politica questa politica non c'è
Non c'è da tempo però
Io
Parlerò molto male il Governo Berlusconi ma
Devo dire che non c'è da tempo una politica energetica forse in questo Paese non c'è più da quanto dal momento dal lo stesso momento in cui il tuo momento in cui
Prima la faceva il monopolista
Perché
Non la prima ma mai fatta probabilmente il Governo fin quando c'era il monopolista sceglie valori quelli da fare e quindi Napoli cioè una politica fatta al monopolista ma c'era quando
Grazie al cielo perché devo dire è stato un processo assolutamente positivo e come diceva il nostro moderatore talmente tenuti credo nella sua introduzione
è un processo che dobbiamo dunque valutare positivamente complessivamente di quello della liberalizzazione però da quel momento in poi noi non ma non abbiamo più fatto alcuna politica industriale la questione del gas
è spaventosamente spaventoso da questo punto di vista non ci voleva un Nobel per capire che nel momento stesso in cui avete deciso di rinunciare al nucleare cioè vent'anni fa
è e sarebbe stato il cassa quello a cui tutti saresti rivolto in più
Era del tutto evidente che i cicli combinati essendo quella tecnologia che ti demandato a un ciclo più efficiente sarebbero stati quelli che il nel libero mercato le le le le
I produttori di energia avrebbero scelto come tecnologia per produrre energia elettrica quindi che ci sarebbe CCT costruzione pressato una richiesta di cassa era lampante
Se ci fosse stata una politica di sarebbe eletto oltre vi facciamo qualche Rettore è avremmo scelto di farlo anche probabilmente magari là vicino dove chiedeva non il fatto che adesso ora ne abbiamo le giustamente
Ricordava questioni Brindisi lente vuole farla Porto Empedocle poi c'è un piccolo problema per tutto il gas ma lo dico gli ambiti della Padana quindi poi da Porto Empedocle dobbiamo portare col tubo senza alcun criterio non c'è
Esatto
Tant'è che l'undici la prima la mia interruzione era che quando
Nel novantasette quindi la storia è molto lungo e lunghi tanto tempo fa la stampa ha tentato di farlo a Monfalcone lì
Governavamo
La parte la mia parte politica del centrosinistra già
Prodi ancora
Lì si lascio che un referendum locale bloccasse
Quella scelta che invece probabilmente la scelta giusta deliziosa ad una prima mancanza di politica energetica quindi le la mancanza ed dura da tanto tempo
Però certo questo Governo ci mette proprio del suo
Senso che
Io ricordo che quando si dice si discuteva a livello europeo del famoso pacchetto venti venti venti Berlusconi si presentò lì
Sostenendo che parlare di cambiamento climatico era come la signora che c'ha la polmonite il da farsi la messa in piega quindi diciamo senza
E mettendosi comunque fuori dal tutto il mondo che invece in quel momento tutto il mondo verso sinistra Obama e Merkel in quel momento diceva per affrontare la la crisi economica
Alcuni dicevano l'unica ma diciamo una delle chiavi per affrontare la crisi economica è quella di rivolgersi alla green economy e le fonti rinnovabili all'efficienza energetica è il nostro Governo invece remava contro ancora adesso a livello europeo
C'è un dibattito sul fatto di reddito portare avanti cioè di andare
Dal venti al trenta per cento di riduzione se vi sia
Diabolica che un dibattito ovviamente si intreccia con le questioni internazionali diplomazia eccetera
Però qui non è chiaro qui non è chiaro che a causa
Assolutamente sgradita della crisi economica prima ricordata anche da quello la riduzione del venti per cento a livello europeo al due mila e venti è
Praticamente non otteniamo se adesso smettiamo di fare politiche di risparmio
Perché quella purtroppo nella purtroppo rispettata la crisi che c'era quindi diciamo e inevitabile di nuovo che l'Europa
Non sarà a dicembre sarà giugno ma che l'Europa decida di ridurre
Di di impegnarsi di più e di ridurre al trenta per cento l'emissione dei gas prevalgono le lenti è certo che fa il Governo italiano prema contrario e quindi inevitabilmente si trova
Apoidei in me in deficit
Di
Spinta all'innovazione io su questo faccio Santo esempio
Quasi mi annoia ripeterlo ma questo è l'Ermete catalitiche eh
Fantastica da questo punto di vista mentre noi ci affanna ramo sistema Paese
Perché c'era un'industria diciamo
Tempo fa era una delle industrie italiane che produce l'automobile una delle una lite alle tante che diceva no aspettiamo non dobbiamo dobbiamo impedire l'obbligo della marmitta catalitica e quelle da posizioni per gli anni dei resti
Le facendo no e marmi integrale delle critiche mi premeva nero per entrate veramente che verifica e noi abbiamo per abbiamo ci siamo stati invasi da tecnologia straniera veramente la vecchia questo successo quanti anni fa
Non me lo ricordo ma ancor più quanto tempo è la la resa mi tenga diritti a ma è sempre questa la strada che purtroppo è stiamo scegliendo è il Governo Berlusconi
Più di altre allora
E per questo poi
Io
La scimmia CdA mi arrabbio sulla questione nucleare
Perché sul
Quando sulle sette pagine ora questo programmazione riforma sono parole
è abbastanza diciamo inutili purtroppo ma
Sto è proprio la concezione se tu sul lotto il novanta per cento del tempo che dediti alla questione energetica lo dediti al nucleare significa che se fuori strada io
Poi personalmente mi dispiace molto
Non essere qui al dibattito domani pomeriggio lascio come
Diciamo in eredità
A quelli che lady batteranno domani io vorrei essere convinto a qualcuno della convenienza e sto nucleare perché ancora a me ma mentre su
Certo io posso tenermi anche per me far finta che non esistono i problemi di sicurezza quelli e lo smaltimento delle scorie ancora nessuna risolto va beh ma è tengono
Non ci penso vorrei che qualcuno mi spiegasse perché è conveniente perché io vado a leggermi il
L'ultimo rapporto del del Dipartimento veneti del degli Stati Uniti d'America ancora recitare una fonte non
Inermi diciamo non attaccabile dieci sia ambientalismo e al due mila e venti quelli mi dicono non solo che il kilowattora nucleare costerà come costa già oggi di più di quello
Prodotto la cassa e da petrolio
Ma mi dicono e costerà di più persino dell'eolico
E il dipartimento leggi degli Stati americani o o anche altro diciamo altra fonte insospettabile mundis
Che la dell'agenzia di rating quella che poi
Attraverso la quale poi uno si prende i finanziamenti per farle sedentaria quando mundis pure lei benché ancora più prudente perché da costi più alti per più alti per
Ogni chilowattora pure lei
Dice che il nucleare è più costoso non solo di gas e carbone ma persino nell'eolico ma allora allora mi viene il dubbio
Che tutta questa spinta sul nucleare in Italia sia una spinta per
Parlare
Diciamo a un pezzettino molto piccolo ridotto se non mi unico del sistema industriale italiano e non agli interessi
Più collettivi chiudo chiudo perché vi sono
Forse proprio chiudo però tornando su una cosa aveva detto la Presidente
Marini e che a me sembra molto azzeccato
Noi
Io condivido per esempio anche coloro quando dice non concentriamoci troppo sullo sulle leggi io penso che bisogna fare molto anche sul termico cioè ragione ma noi non dobbiamo concentrarci soltanto su un pezzo della green economy
Noi in Umbria in Umbria che è una Regione da questo punto di vista studente tipica abbiamo insieme la possibilità di
Sviluppare quelle che sono le cose più classiche del patrimonio italiano la bella oppure al paesaggio e quant'altro è anche
Abbiamo davanti a noi gli esempi più concreti di riconversione industriale grazie grazie la green economy se si salda la chimica la chimica
A Terni se si salverà niente
è solo e soltanto perché Celli
Casualmente di ho voluto lì un'azienda di chimica cosiddette averne perché essa in materia Biraghi coltura biologica che si compra si compra la vecchia chimica che stava fallendo nella riconvertite espressa dal Polo
Questo è quello che sta succedendo in questione questi giorni in Umbria
Allora se noi puntiamo su quello lo facciamo con
Meccanismi che non possono essere più a fondo perduto c'abbiamo i soldi ma meccanismi diciamo
Fiscali nel senso di alleggerire il fisco succhi fa cose positive
è a magari appesantirlo un po'a chi si ostina a fare cose negative allora forse usciamo anche dal dibattito nucleare rinnovabile Gela in avanti e cerchiamo di attrezzarci con qualche strumento più a quella rivoluzione cui richiamava all'inizio e che credo è al centro del nostro
Mondo al nostro tempo grazie grazie
Allora passando all'ingegner boss sola
Cerco di fare un altro salto per passare a da tema tema che comporre così questo password che che
Nel suo insieme ci dà un'idea della complessità del
Ma anche
Della direzione imboccata
Allora in maniera un po'vietato a Oria si dice spesso
Che
Si sono fatte fino adesso le guerre per il petrolio le prossime superano parlare
Lei è a capo del settore idrico di Acea
L'acqua stabili sta
Vivendo apposta per vivere un processo molto simile a quello che c'è stato diciamo nel settore elettrico e del gas in Italia negli ultimi anni
Si andrà verso
Una liberalizzazione del del settore
C'è in ballo un tema delicatissimo dal punto di vista politico come quello
Della proprietà
Poi si dice non è quello il tema ma diciamo allora della
La gestione delle acque e se
Che
Attualmente sono quasi totalmente pubbliche potrebbero non non non esserlo più anzi secondo Governo dovrebbero non esserlo più
Ecco stiamo per entrare in in questo
In questa situazione avendo alle spalle l'esempio di
Di ciò che è stato fatto per l'energia
Allora Eurolega ad evitare e opportunità da invece da da cogliere
Grazie intanto anch'io voglio ringraziare dell'invito qui in Umbria
E
Subito faccio un momento di chiarezza
Io torno a casa perché sono di origine di qua di una cittadina per il quale non devo fare il giro della piazza del Bargello perché sono matto del DNA Luppino per cui il mio intervento
Sarà per ovvie ragioni molto colorato sentito tutte cose giuste
E cercherò mi ero preparato perché essendo stato invitato dall'amico Andrea Peruzzi a parlare di acqua quando si parlava di energie positive avevo cercato dentro la mia testa di trovare un fil rouge che legasse le energie l'acqua
Quindi se voi avrete pazienza
Dovrete seguirmi in questo saltimbanco di fare luce che parte per esempio dal fatto che io sono di Acea ACEA positivi partire ACEA comunale
Azienda una le energie acqua quindi
La mia azienda per definizione si occupa di queste due cose voi nel tempo si è sviluppata e si sta occupando anche di altro noi siamo una multiutility e che ha un legame profondissimo con la mia terra perché qui
Noi abbiamo gestiamo in aziende miste pubblico-private l'acqua Perugia abbiamo una partecipazione nell'azienda
Di Terni e abbiamo una società di energia e dietro casa mia un collega allo scoperto dai giornali e non
Dal
Dalla costruzione che ancora in atto e
ACEA costruita dello
Un
Una derisi
La vera Area di pannelli fotovoltaici proprio dietro casa mia a Gubbio quindi in fondo la mia azienda molto legata a questo territorio e quindi sono felicissimo di essere qui
Beh il fil rouge esce Traco Energia intanto con l'acqua si produce energia e spesso con l'energia si produce acqua potabile quindi da questo punto di vista noi legame e assoluto
Permettetemi però una battuta ieri leggevo sul giornale che l'ENI ha fatto causa a
La Regione Siciliana
Perché la Regione Siciliana gli deve cento quattordici milioni di euro Pieri dissalatore di Gela ecco il mio fil rouge con l'acqua e iniziato proprio a Gela avevo quattordici anni
Mio padre ha fatto realizzare quelli dissalatore che dava l'acqua a tutto il sud della Sicilia perché nel sud della Sicilia c'è una più visita pari alla metà di quella del nord del Marocco
E l'unica maniera per dare acqua potabile a quelli territori era trasformare acqua dissalata acqua salata in acqua potabile attraverso l'utilizzo di energia e in particolar modo nella zona di Gela sviene utilizzati i cascami in tal cc di una centrale
Termoelettrica per produrre acqua
Potabile io ricordo di essere stato invitato a mio padre prendeva un caffè di fronte al motel Agip perché non esisteva l'altro a quel tempo stiamo parlando degli anni mille novecentosettantacinque entro un signore molto elegante Scoppola
Panciotto io le origini solo mese sommerso siciliano in mezzo entro e ce lo tutte le chitarre negata entro e disse ingegnere la posso fare una domanda
Metterò che quest'acqua dissalata fa male alla mente per dire che in Sicilia il tema del Comune della commistione mafiosa con l'acqua era che la mafia di fronte al
Come dire la rottura del mercato doveva dire che l'acqua rendeva impotenti che essendo io siciliano so che cosa può dire per un siciliano averi sulu l'ipotesi di un rischio uno su un miliardo che quel fosse giusto allora
Proviamo a tornare al ragionamento sempre per dire che poi in fondo ACEA produce energia elettrica con acqua potabile e l'unica azienda non è vero perché poi ho lavorato ieri a farne anche l'azienda di ieri ma non produce
A con acqua potabile non con acqua energia elettrica quindi questo virus torniamo alla sua domanda beh
Secondo me la polemica acqua pubblica acqua privata e realmente un falso problema in questo Paese ricordo a tutti voi che l'acqua per legge confermata degli ultimi
è di demanio pubblico
E quindi per esempio spesso Nemi rapporti con i cinquecento seicento sindaci che incontro costantemente per mio lavoro gli devo ricordare che non è loro cioè non è del Comune e dello Stato l'acqua
E le infrastrutture invece sono demanio comunale quindi in Italia non c'è nessun problema e la gestione eventualmente che verrebbe liberalizzata
Le leggi precedenti lo hanno fatto l'affetto un la legge Galli che ha spostato
Il tema della finanziabilità delle infrastrutture idriche dalla fiscalità diretta alla tariffa perché evidenziato
Che la indisponibilità di allora io credo che la situazione sia drammaticamente peggiore oggi da parte della fiscalità diretta
Di
Finanziare le opere pubbliche a quel tempo con legge approvato all'unanimità
Dal Parlamento si decise
Che
Li infrastrutture
Idriche in questo Paese dovessero essere
Finanziate dalla tariffa e sia alla un'apertura al mercato perché ci fosse un'iniezione da parte
Di capitali privati per poter permettere l'House Lupo di questo Paese facciamo anche un po'di chiarezza sui numeri io ho la sfortuna la terza di essere anche ingegnere amo i numeri
Quando si parla di infrastrutturazione bisogna avere degli ordini grandezza li soprattutto pure di un Paese ipotetico di sessanta milioni di di con una densità abitativa differenziata nel territorio con una disponibilità di risorse differenziate nel territorio
Azzera ossessive Porcino arrivasse uno Tsunami dovessimo ricostruire tutti voi di tre mila euro tra tremila e cinquecento mila euro ad abitante quindi le infrastrutture del servizio idrico integrato che ricordo
Sì è vero l'acqua sono perfettamente d'accordo anche per l'educazione è un bene pubblico però i liquami su su un tema che comune sul liquami ho qualche dubbio che bisognerebbe fare qualche tuffo carpiato per dire con un bene comune
Servizio idrico integrato che quindi il servizio o acqua fognature e depurazione
In questo Paese al nuovo costerebbe centottanta miliardi ovviamente un ministro mi disse possono ma noi abbiamo qualcosa sì certo abbiamo qualcosa ma il che è più infrastrutturale di questo Paese
è sicuramente superiore al trenta per cento ma per facilità di calcolo
Ipotizziamo che sia il venti per cento siccome tremila per sessanta milioni fa centottanta miliardi
E il venti per cento di a centottanta miliardi è più semplice
è
Trentasei Millino miliardi dobbiamo soltanto intanto decidere questo gap infatti infrastrutturale in quanto tempo lo vogliamo colmare perché quando si faceva la pianificazione nei Paesi dove io
Ho lavorato Unione Sovietica si faceva ripiano quinquennale decennale ventennale ammettiamo per un secondo che decidiamo di rifare
Che
Che vogliamo colmare questo gap in vent'anni trentasei diviso venti sappiamo bene che fa un miliardo duecento milioni l'anno
Poi però bisogna ricordarsi questo ci dobbiamo ricollegare alle infrastrutture ma in generale di questo Paese che invece in Italia non ce lo insegnano l'università
Le infrastrutture vivono come gli esseri umani e spesso hanno anche una vita più corta
Perché mentre l'uomo
Va verso i cento anni di infrastrutture come non riescono andare oltre cinquant'anni conseguentemente questo che vuol dire che se noi abbiamo un parco infrastrutturale risiko di centocinquanta miliardi
Bisogna rinnovarlo e al due per cento viene un'altra cifra quindi i numeri di cui si parla io li contesto
Apertamente l'ho detto noi abbiamo un fabbisogno infrastrutturale nel servizio idrico Italia nel servizio idrico di quattro virgola due miliardi
All'anno almeno che vuol dire settanta euro ad abitante hanno ora poi la sfortuna è che esiste internet e allora voi potete andare a verificare
Che
Si cui chiedete in festa in forma vociare indù ordo troverete che in Francia si investono ottanta hai euro abitanti hanno in Inghilterra se ne investono novanta in Germania novantadue e udite udite negli Stati Uniti cento
Diciassette dollari che guarda caso alla spirale attuale porta ottanta io quindi chiedo di investirne settanta un po'di meno però perché questo Paese possa ripartire e a Vieri il ricavare i nostri figli ma ripuliti
Fiumi puliti per il quale in ragione poi noi siamo il Paese del Paese e per mantenere il bel Paese per cui si può sviluppare dobbiamo investire quattro virgola due miliardi l'anno che è
Quello che tra l'altro consentire cento mila posti di lavoro
Ogni anno
E sempre udite udite udite questo cosa vuol dire aumentare per ogni persona di questo Paese l'acqua per un euro al mese
Cioè si fa molta demagogia su questo la spesa delle famiglie in questo Paese media è di duecento dieci euro se la sporchiamo duecento
Famiglia di tre persone tre
Persone tre euro tre per trentasei euro in più all'anno possiamo generare le opere necessarie lo stesso ragionamento io credo che al riguardo gli altri l'energia ma l'altro vero problema è che nessuno ci dice
Previsione In My Back cura Garda cioè per favore nel mio giardino cioè non ce lo dice nessuno anzi dice no in my back yard cioè è la ragione per cui
Sempre perché voglio essere un po'spiritosi un ex ministro del Mezzogiorno che giovane ingegnere mi ditte l'incarico di progettare
La discarica del suo Paese era un ministro del Mezzogiorno che veniva dal Mezzogiorno quando io dico senta il mio compitino che ovviamente non mi ha mai pagato mi disse ma ingegnere sale progetto lo facciamo nel comune vicino
Non le il progetto lo devi rifare e ci sono fatto soltanto tutti i rilievi di otterremo tanto i comuni vicino era da un'altra parte cioè
Il concetto è sempre è meglio fare infrastrutture non convenienti cioè il depuratore per esempio
Ho fatto delle discussioni
Fantastiche con i Comuni della Toscana perché dove bisognava andare ammette depuratore allora l'acqua in via
Il liquido campo ogni anno è meglio che sia degli altri allora il tema alla base
Tutti i discorsi abbia fatto e che fare le infrastrutture nel nostro Paese e per gli incrementi infrastrutture pattugliamenti impossibile perché ci sono i comitati allora
Le faccio l'ultima e poi dopo la
Torna
Questa
E Bellina forte perché uno dei gassificatori no che doveva essere costruito in Italia
è di fronte a pizza e Livorno intanto vi lascio immaginare decidere se doveva essere un po'più davanti a livello
Rispetto a Pisa no
Perché propri Sutu anche lì Occhinero questi vinca o che si perda va be sia sex appeal cosa ma una cosa fantastica e che il mio Picco Paolo Fontanelli di cui sono onorato sindaco di Pisa
Onorevole del Pd è stato mentre la Commissione permanente quella falla Livorno immagino
No no
Ai tanto il fatto che glielo facessero proprio alle minori e che insomma di Pisa di che insomma litigi e noi li ho notato una batosta ma lui ha dovuto contrastare un comitato
Il Comitato Pillitteri
Adesso voi siete umbri c'è
Cicche sole esce non lo sapevo anch'io vado su internet ho avuto qualche problema
Lì c'è solo
Piccoli anguille cieche per cui chi toscano c'è è che dalmata dei sardi Cassi arrivano all'anno ora il Comitato atti top
Io ovviamente la costruzione del gassificatore avrebbe potuto creare qualche problema alle scene per raggiungere tra
Ora premesso che vengono dal Mar dei Fracassi
Io
So pure cioè che
Avranno un sistema tipo ultrasuoni per evitare il gassificatore
Chi non è una struttura già inoltrarmi ora
Per questa ragione la discussione è andata avanti per due anni voi potete capire che un Paese che ha bisogno di energia non può fermarsi per un comitato delle scelte eppure io credo che
Il mio amico Andrea sa quanto democratico io sia credo che un certo punto o un certo punto il livello di sopportazione di s'della minoranza e che la maggioranza ha sentito anche il Comitato dei licei e decide
Che il gassificatore per altre ragioni tecniche vice debba essere messo lì perché le scelte all'altro di cui e sarebbe proibito nella non ci arrivano mai perché le pescano prima e siccome proibito il valore delle scene cresce io ovviamente tutti vanno a pescare
Le scene prima
Ora io l'ho buttata nello scherzo però io ritengo che questo Paese
Debba fare
Un
Enorme salto culturale
E secondo me la politica ha un compito principale
Direi che le infrastrutture e tutto quello che serve al nostro Paese lo pagano i città di mi
Non esiste un altro soggetto che può pagare il nostro benessere il nostro sviluppo devono fare una scelta politica
Pagarlo con la fiscalità diretta o pagarlo con le tariffe di sorridono Nocione passerebbe copiare molti Paesi fanno mezza il mezzo è già avremo risolto per uno bisogna spiegare
Che il nostro futuro lo costruiamo noi anche con i nostri soldi
Grazie
Io che sono un po'
Bastardo dentro commesso
Architetto Zanchini subito dopo capisce stiam pozzo negozi mi viene mi viene più facili da
Tirare su un po'
La l'atmosfera allora architetto
Al di là delle battute
Il problema qui l'abbiamo sfiorato varie volte coi parlando con degli ambientalisti
Quando mettiamo al confronto imperiese
Il mondo della politica e il mondo ambientale serviva sempre questo cioè come
Riusciamo a far convergere altro trovare un punto di equilibrio tra tutte le esigenze legittime ma soprattutto come sopra sono superare
L'aspetto più deteriore cioè la sindrome Nimby
Prova andare al dunque il ma intanto io penso che questo sia veramente il campo su cui tutti debbano in qualche modo spendersi
Se vogliamo superare un concetto vago ma quello sviluppo sostenibile su cui siamo tutti d'accordo c'è questo campo cioè quello dell'innovazione energetica
è un campo su cui tutti ci troviamo in uno scenario nuovo io come dire fa rappresenta una generazione di ambientalisti
Che ha la fortuna
Di poter praticare quello che hanno sostenuto come dire coloro che sono stati
Ambientalisti venti trent'anni fa che dicevano che c'è un altro scenario possibile fa incentrato sulle rinnovabili sulle piazze ergetica
Su una possibilità appunto di come dire migliore qualità della vita ma non appunto è uno scenario in cui si riducono le missioni per via della crisi
Per cui queste questo è lo scenario su cui tutti quanti dobbiamo oggi applicarci o lasciare ovviamente diverso dal passato in cui
Anche solo fotografando quello è successo negli ultimi anni lo diceva Ferrante prima
Dobbiamo prenderne atto voglio prendere atto del fatto che dopo la crisi qualche
Come dire quello che ci sarà nei prossimi anni sarà molto diverso con le conoscevamo prima anche il settore manifatture italiane cambiato in questi anni quello che si è prodotto in questi anni è un'innovazione energetica nel mondo in Italia che lascia qualcosa
In più ci troviamo a dover capire in che direzione andare avendo
Non una politica energetica
Ma comunque avendo fatto preso qualche decisione perché non ce lo dimentichiamo cioè mentre parliamo di nucleare parliamo di rinnovabili ci ritroviamo ad a vere circa cento mila megawatt installati in Italia e ventimila più o meno in costruzione o approvati
Ricordo che
Il il picco tra domanda e l'Italia è sopra i cinquanta sette raggiunto qualche voto cinquantasette
Mila
Ci troviamo con questo perché perché c'è stato detto per anni che non serviva più una politica energetica ma sarebbe stato il mercato a farlo dopo la
Liberalizzazione tra virgolette
Assolutamente d'accordo sulla liberalizzazione sarebbe stati me cara farle prova che il mercato è andato senza che avanti senza che nessuno dicesse
Come dire che quale infrastrutture servivano quali erano le priorità è un po'il rigassificatore viene un po'da ridere perché in questo momento nel Paese sono stati approvati c'hanno superato l'adozione papà mentali tredici progetti rigassificatori tredici
Si discute ancora Brindisi su cui tutti sono contrari cento è socio azionista Provincia Regione Comune tutti contrari a Brindisi
Se di questi tredici rigassificatore sembra Desenzano centodue e Livorno e approvato da tre anni non va avanti c'è un problema di politica infrastrutture
Serve una politica infrastrutturale io so detto che non è non ce n'è non quale modo non ce n'era bisogno ora siamo in un altro scenario intanto una politica energetica qualcuno ce l'ha segnata la fissata mentre l'Italia
Come veniva detto prima scelto semplicemente di fare il nucleare negli ultimi anni
La politica energetica quella europea per cui dobbiamo tenere conto almeno di questo di questo quadro che è successo in questi anni c'è stata una crisi
Le rinnovabili l'efficienza Algeria hanno prodotto i cambiamenti anche nei territori perché perfino come dire in qualsiasi comune italiano oramai c'è almeno un impianto da fonte rinnovabile
Anche in questo territorio ci sono delle straordinarie
Realizzazione intermedi rinnovabile interne efficienza energetica questo nuovo scenario con in più quello che nella fascia assegnato assegnato a noi agli altri Paesi non le possiamo scegliere come abbiamo fatto fino adesso di fare melina o di fare la guerra
All'Obiettivo due mila venti assegnato europea
Facendo melina e facendo la guerra quell'obiettivo nel frattempo come spiegava bene Carlo abbiamo sbagliato a non stare in quella trattativa perché gli effetti sono demenziali rispetto a come è fatta l'Italia e la sua struttura industriale cioè dove sono gli incentivi due pagheremo
Cioè è semplicemente demenziale quello che abbiamo fatto in questi anni interni di costi che pagano le imprese
Allora che cosa in qualche modo dobbiamo fare intanto cominciare a capire che
Per fare una politica energetica non si può inseguire appunto il punto di vista di ognuno e quindi pensare che
Come dire la politica energetica fanno alcuni degli attori questo momento a me pare che in cui tra le poche decisioni serie che questo Paese ha preso cioè cioè diciamo certe misure sociale apre questo Paese ha preso ci siano quelle spinte dai più grandi attori industriali italiane cervice le scelte che fa l'ENI sul gas
Sono scelte che poi appunto rimangono sono come dire delle proprie politiche perché non quindi ci siamo liberati in un certo punto del mondo dei monopolisti se guardo all'ENI per il gas
E penso all'ENEL per l'energia elettrica
Mi pare che non è vero che non ci sia una politica generica ma come dire questi attori fanno la politica energetica di questo Paese nel gas nel nucleare
Perché io ci credo fino a un certo punto che sia il Governo aver deciso
Di fare il nucleare c'è dietro anche appunto le ragioni i cunicoli ieri da un lato ideologia all'altro di scelte energetica dall'altro ci sono degli interessi chiari che sono quelli appunto innanzitutto dell'ENEL
Poi ci sta un problema di concorrenza di Costica enorme nel nostro Paese se ne abbiamo
Cento mila megawatt installati dopo che in questi anni sono stati realizzati decine di migliaia di nuovi megawatt a gas e il prezzo dell'energia elettrica non scende
Evidentemente c'è qualche problema c'è qualche ora perché qui c'è stato detto per anni che era un problema di degli ambientalisti avrà dei comitati una volta fatto tutte queste centrali sarebbe stata finalmente la concorrenza sarebbe ridotti i prezzi siccome non è andata così qualcosa da qualche parte c'è un problema o era sbagliato pure ci dicevano prima oppure il mercato funziona abbastanza bene la su questo bisogna
Bisogna in qualche modo intervenire
Poi c'è un altro tema secondo noi molto delicato
Che è quello di per cui in una fase come questa si guarda la green economy
Alle rinnovabili all'efficienza e non solo questo come uno dei pezzi su cui
Di puntare per il futuro magari come dire la parte più ricco e può dare più speranze dall'altra si contino a guardare i settori tradizionali lo solito modo
E sarebbe un errore tragico per un Paese come il nostro come oggi abbiamo settore edilizio in una crisi incredibile
Gli ultimi dati dicono che si sono persi centocinquanta mila posti lavoro nell'edilizia
L'agricoltura in crisi
Le piccole imprese in particolare mi fattura soffrono e allora non possiamo
Non avere una politica e tenga insieme le energie
Nuovo scenario energetico su cui appunto almeno l'Unione europea ci ha fissato una prospettiva e per la risposta a questi settori faremo un errore tragico
Negli altri paesi cioè quando
Punto lo citava Ferrante prima la Germania fissa l'orizzonte del due mila cinquanta per avere l'ottanta per cento di energia da rinnovabili
Non sono numeri al lotto
è uno scenario molto chiaro solo c'è scritti sono scritti anche passaggi intermedi c'è scritto che
In coerenza con quanto stabilito nell'europea per i prossimi anni tutti i nuovi edifici dovranno essere a consumi zero perché si può fare già oggi con le fonti rinnovabili con risparmi energetico europea già stabilito che anche in Umbria in tutta Italia dal due mila venti
Do scusate al due mila dal gennaio due mila diciannove qualsiasi votificio dovrà avere consumi zero
Cioè Rie risparmi energetiche rinnovabili non è una barzelletta è uno direttiva vincolante anche in Italia loro dicono se la spingiamo sulle né sulle sull'edilizia in questa direzione anche sul risparmio in edilizia
E poi in questa direzione ci leghiamo i trasporti come diceva prima CRO che è un come dire una Drummond drammatico ritardo italiano possiamo riuscirci nel frattempo ci dobbiamo fare carico
Riportare in questa traiettoria i settori storici per l'industria tedesca che sono appunto la piccola grande e media industria la piccola industria e poi l'agricoltura e qui in questo ragionamento c'è un'idea di rinnovabili
Che in qualche modo deve
Quindi vent'anni il dibattito italiano perché io trovo caricaturale che ancora
Si dica che le rinnovabili sono simpatiche sono divertenti
Però certo non è che si possa andare lontano con l'eolico che fa ogni tanto con il sole che va di notte con le biomasse in Germania la crescita che c'è nelle rinnovabili perché sta dentro uno scenario in cui ad ogni rinnovabili
Ad ogni fonte rinnovabile gli si dà la possibilità di cresce secondo quelle sono le sue potenzialità
E quindi per esempio potrà far crescere quelle solo rinnovabili discontinue che solo il solare l'eolico si fa una politica molto attenta
A incentivare a spingere i nobili che possono invece risolvere i problemi questa discontinuità che sono le biomasse che sono i più cassetto usi quando i bis poi usare quando ne hai bisogno quando c'è il picco della domanda
C'è poi Ciarla più massiccia subiamo adesso sulle biomasse sul biogas falsità esita biogas l'aspetto del
Diciamo la sindrome Nimby centri no scusi sto dicendo un'altra cosa non ho sulle biomasse sul biogas si può avere si può lavorare su sei mila ore di funzionamento e quelle Semioli funzionamento l'anno le posso parlare in funzione di quelli che sono le esigenze della rete
Questo è lo scenario verso cui si sta andando in Germania non
I problemi della biomassa dell'approvvigionamento c'è una politica in cui gli agricoltori sono parti di questa discussione
Per avere arrivare agli approvvigionamenti ciò le centrali a biogas costruire intorno alle discariche costruite intorno a dove c'è ci sono queste possibilità di sviluppo per avere appunto risolvere questo problema e anche su litro letti o si fa ragionamenti di questo tipo
Perché appunto perfino idroelettrico si può arrivare con i sistemi a pompaggio da vere un sistema di funzioni maniere più efficiente quando ci sono i picchi della domanda poi è vero c'è un problema di rapporto col territorio non voglio eludere la questione
Però ne siamo un Paese anche curioso rinnovabili vengono accusati di essere un problema per il paesaggio qualità dieci anni l'Italia degli splendidi incentivi e solo a luglio di quest'anno
Sia è stato approvato sono state approvate le regole nazionali degli impianti cioè le regole con cui si approvano i progetti
Voi lo sapete ma le leve eolico che ha accusato di essere un detrattore del paesaggio e che appunto di la di insomma di di lavorare i limiti la legalità
Quando non ci sono non sono state fino a luglio di quest'anno delle regole per approvare i rimpianti per cui molte Regioni si sono approvati i progetti sono fate norme
Che sono il sale nei limiti della legalità e della Costituzione costituzionalità PATI sono state continuamente poi bocciata la Corte costituzionale per cui accusare le rinnovabili questo semplicemente paradossale in questo
C'è una responsabilità della politica della politica nazionale di centrosinistra e centrodestra di questi anni perché negli altri Paesi europei ci sono state sono state attuate prima le regole
Inserimento nel paesaggio e poi dopo gli incentivi ora siamo in un altro scenario nel senso che entro gennaio le Regioni da approvare le nuove regole
Per finalmente fare il fotovoltaico nei punti in cui ha più senso integrato sui tetti o nelle aree marginali per sviluppare l'eolico per farli biomasse bene ora
C'è il campo in cui la politica e gli amministratori locali possono trovare le soluzioni questo e lo scenario su cui tutti quanti in qualche modo ci dobbiamo spendere io sono convinto poi voglio dire che molto tardi
Che se tutti quanti ragioniamo
Questa direzione cioè le rinnovabili come parte della risposta i fabbisogni delle famiglie come diceva però principalmente fabbisogni termici poi elettrici
Poi c'è l'efficienza energetica che è un come dire su cui siamo all'anno zero perché l'Italia dieci anni fa
Era il come di capofila in Europa dell'efficienza energetica gotici anima fatto niente oggi non esiste una Piano energetico per efficienza per l'efficienza in Italia
A differenza di tutti gli altri Paesi europei perché poi purtroppo su questo punto non c'è neanche un obbligo europeo perché il venti venti venti in realtà si ferma alle riduzioni se ne cito due e al lo sviluppo delle fonti rinnovabili non c'è l'efficienza e cioè che voi su questo ci vuole una grande attenzione politica
Questo in qualche modo chiediamo anche alle Regioni che devono pretendere un piano e neve un piano per l'efficienza energetica nazionale Scajola lo aveva promesso due anni fa aveva detto al momento dell'annuncio del nucleare le due priorità saranno la prima chiama il nucleare il secondo il piano per efficienza energetica
Purtroppo è andata avanti tentenna hanno solo il primo senza il secondo sarà molto difficile poi io rimango convinto di una cosa
Si può parlare di nucleare sicuro parlare appunto di nuove centrali a carbone si continueranno a fare centrali a gas magari si arriverà a centocinquanta mila megawatt nei prossimi anni installati è una
Prospero alcuna proiezione che non come dire non fa Legambiente
Ma la fanno gli e tutti gli attori di questo sistema il punto è che se poi un cittadino un'azienda avranno qualche possibilità nei prossimi anni di pagare un po'meno l'energia elettrica in un contesto in cui si dai privati fate centrali
Lo avrà solo se farà un intervento di risparmio energetico cambia un motore cambierà gli infissi metterà un pannello solare per cui l'efficienza energetica e le fonti rinnovabili saranno comunque in campo perché il mondo nel frattempo è andata avanti grazie
Grazie
Credo
Chiedo lumi intanto padrone di casa Peruzzi come
Andiamo avanti perché in realtà abbiamo superato le due ore la
Dobbiamo dire la sua sì chiusa esserci propriamente se ci sono delle
Se le domande ovviamente siamo tutti quanti qui
A disposizione
E mi mi pare che Gerardo solo aggiungere una cosa come dire chiamato per caso avverrà fatto personale ottimo
Dopo l'intervento colorito adesso provo a dire qualcosa rispetto a quello che ha detto il collega
Io
Su alcuni temi sono d'accordo su altri un po'meno
E faccio un caso
Proprio che mi riguarda le aziende idriche per definizioni sono e Mele energivore
Il costo dell'acqua
Nel corso la quel trenta per cento del costo energetico quindi siccome nei
Ti diamo di un bis essere volato in cui
I nostri azionisti guadagnano se i nostri costi vengono ridotti in perché è un business
A a ricaricare antichi quindi non è che medio che cerchiamo di rendere più acqua questo volevo dire che l'altro tema non ambientale cioè noi non siamo incentivati a vendere più acqua anzi siamo incentivati a venderne meno perché dobbiamo
Che in
Non è assolutamente vero che in questo Paese non si è sviluppato un'energia il Conserva anzi proprio perché il prezzo dell'energia in questo Paese non è competitivo rispetto agli altri Paesi l'inerzia in questo Paese costa
Notevolmente i di più che in altri Paesi
E quando l'inerzia in Occidente nel business delle persone essa assoluto possono interrompere su questo un altro questa oppure perché questa strada va chiarita è vero che costa di più però non diamo la colpa a
Adesso non c'è no a Chioggia nel senso che
Sul mercato elettrico
Viene venduto a sessanta quattro me lo ricordo ma sessantanove sessantanove nei paesi europei la media correggimi se sbaglio intorno a cinquantasette
Quindi c'è il venti per cento in più ma io a casa la pago centonovanta e le imprese lo pagano centocinquanta
Quello che da sessantaquattro centonovanta o a centocinquanta c'è talmente tanta roba e si potrebbe risparmiare che è
Quindi il dieci il differenziale i dieci che è attribuibile al mix produttivo che abbia devoluzione che abbiamo sbagliato è una percentuale
Non dico insignificante ma non la più importante non so se
Se sono stato ossia tutti sono stato chiaro voglio dire io sto soltanto dicendo
Che il fatto che l'energia elettrica cara ha generato nel nostro Paese anche un'intellighenzia del risparmio e quindi però
Sempre e quella non voglio essere polemico mai mio Budget dell'anno prossimo di energia elettrica quando noi facciamo ora mai risparmi di dieci per cento l'anno che vi posso assicurare e tantissima troppa
Poi mi arriva di colpo una mi telefona e diciamo parte il titolo e dire che però il Governo ha deciso che sul costo che hai che hai negoziato con che stanno tre euro quattro euro in più pelle introvabili dobbiamo solo dirlo io non l'ho detto
Le scelte
Non so se io sono per delle scelte ambientali ma bisogna dirlo che stiamo Fanti cento delle scelte ambientali e che questo in una fase transitoria che può durare cinque anni dieci anni quindici anni
Fa il costare il tutto di più era solo per abbiamo detto dobbiamo essere schietti onesti e dirci tutta la verità questo tema non è un tema da poco per un Paese che in un secondo in crisi nel momento
Della
Come
Faccio una battuta l'Autority stima che il peso che hanno oggi rinnovabili nel nostre bollette pesa il cinque per cento c'è pesa il cinque per cento hanno raggiunto i tre miliardi di euro tre miliardi di euro era stimato secondo anche però sommario
Il problema e che
Questo allarme nasce nel momento in cui questa spesa la faccia per le rinnovabili fino a
Tre anni fa pagano tre miliardi euro PC sei
E nessuno si scandalizza undici sei appagato delle centrali assolutamente inefficienti fossi
Per cui raccontiamo la tutela cittadini e ricordiamoci che in Germania
Oltre a quella politica contavo prima oggi si paga per il per le rinnovabili cinque miliardi di euro cioè molto più che in Italia
Ogni anno problema è che lì c'è una politica loro concittadini quando fai qualsiasi indagine tre cittadini di dicono quanto vuoi far pesare in bolletta il peso che dalle rinnovabili loro ti dicono fino al dieci per cento il che vuol dire
Che come dire i cittadini sono disponibili a un peso in bolletta ovviamente siamo i primi ad come ambientalisti a dire
Non posso non Pomentale troppo questa o questo questa parte però se sketch problema sia tutto nel qui nel costo rinnovabili se sono cinque per cento di quella torta questori della memoria no ecco io prima di passare da la parola per usi per
Conclusioni
Ci tenevo arriva Sartor dottoressa volete che sia diversa da quella che rispettato i tempi che spara o da descriverli vizio rapide quella che ha parlato di meno quindi mi sembra no ma io non voglio portar via tempo allora senza nuova anche i temi sono troppi
Avrei tantissime cose da dire loro se mi dà un secondo dico solo due cose uno mi sembra che sulle rinnovabili sulla green economy in generale la sfida sia all'innovazione tecnologica non dobbiamo guardare i costi di oggi ma i costi di domani o ci mettiamo in una condizione di spingersi
A buttare fuori il nucleare con l'eolico davvero eolico lo sta già facendo in altri Paesi
Oppure abbiamo perso cioè diamoci per vinti subito abbandoniamo perché se non pensiamo di non poter raggiungere quella cosa
Allora sappiamo già oggi che il SISS che è una strada impercorribile quindi uno dobbiamo cambiare il modo di pensare perché sistemi energetici erano sistemi tecnologicamente considerati maturi
Beh non lo sono più nella nostra testa questo deve andare via dobbiamo cominciare a pensare in termini di come ridurre
I costi con l'innovazione tecnologica
Il secondo punto è che
Non lo dico io ma la Commissione europea il nostro sistema di incentivi alle rinnovabili è il più costoso è meno efficiente d'Europa per cui stiamo spendendo soldi che potremmo non spendere chiaro generiamo posti di lavoro per carità
Ma adesso ci mettiamo ad un tavolo per rivedere i sistemi di incentivo che cosa facciamo
In dieci giorni bisogna farlo senza parlarne senza discuterne perché scade la delega questo Alitalia è un Paese in cui non si parla di niente non c'è trasparenza
E alla fine si prendono le decisioni a
Qualche tavolo che chissà quale in pochi giorni
E non si sa come
Bene
Ringrazio tutti quanti spero di essendoci dopo con la collocazione a toccare tutto quanto passo la parola questo conto per le conclusioni a cui russi
Nessuno solo un saluto un ringraziamento
A ai relatori mi sembra che il dibattito sia a dir poco frizzante quindi vedremo domani ci riaggiorniamo
Alla giornata di domani grazie a tutti