Comuni d'Italia dove ogni persona è primo cittadino

Con
La discussione sul patto della salute e federalismo sanitario le applicazioni naturalmente dei greca dovute che hanno
Sui Comuni io invito
Intanto
I colleghi che partecipano alla prima parte della discussione a prendere posto nelle poltroncine che sono qui sotto il palco
Dopo saranno coordinati da Gianni trovati
Giornalista de il Sole ventiquattro Ore
E
Do la parola per la relazione iniziale
Ad Angelo Lino Del Favero presidente di Federsanità ANCI
Buongiorno
Federsanità è particolarmente e benvenuto ovviamente a tutti Federsanità particolarmente onorata che ANCI di abbia dedicato a questa sessione
A un tema
Cosicché nel
Nell'agenda dell'attività parlamentare governativa del dell'ultimo anno
Il tema diciamo dette intese dei patti per la salute e la transizione da questo impianto all'impianto del federalismo fiscale
Intanto
Va detta una cosa
Importante essenziale e preliminare che
Il provvedimento sui costi standardizzati vita e figlio in qualche modo delle intese Stato-Regioni
Attivate diciamo avviate dal due mila e uno in
In poi
Intese
Che
Si pongono ovviamente come
Tema principale due obiettivi l'uno quello
Ovviamente dell'equilibrio economico e di come muoversi nel caso di sforamento dello stesso il secondo i temi
Dei ma con livelli di assistenza ovvero dei servizi che vanno erogati e cittadini sul territorio
Voi ben sapete che il concetto di LEA di livello essenziale di assistenza tout-court significa tutto non significa niente significa semplicemente se un determinato tipo di prestazione e inclusa o meno nel diciamo
A carico del sistema sanitario nazionale però nulla dice l'impianto dei LEA sulla dimensione
Quantitativa e sulla dimensione qualitativa quindi è ovvio che ci vuole un compendio tra le risorse disponibili e
I livelli essenziali di assistenza quindi da qui l'assunto che i livelli essenziali di assistenza vanno erogati
Nella condizione ottimale di efficienza efficacia e appropriatezza che non sono tre parole vuote ma sono tre aspetti
Molto significativi per chi
Pratica la sanità
Nell'ultimo Patto per la salute
C'è stata
Ci sono state alcuni patto per la salute due mila dieci due mila dodici alcuni passaggi importanti intanto il primo aspetto è
Che nonostante la riduzione del PIL nazionale
In ogni caso il fondo seppur leggermente e di anno in anno incrementale questo ovviamente so che non è
Bastante so che non è sufficiente però e già un qualcosa diciamo non avere
Un ancoraggio automatico tra prodotto interno lordo e finanziamento della salute perché in quel caso ci saremmo trovati effettivamente con grandissime
Difficoltà
Per quanto concerne il rapporto con gli enti locali
Di il Patto per la salute
Prevede diciamo alcune perché questo è anche il tema di oggi prevede alcune ricadute molto importanti
Intanto diciamo e prefigurata una riduzione importante di posti letto per acuti i posti letto per acuti come sapete non potranno superare
Il tre tre per cento per mille abitanti e
Altra questione diciamo di primaria importanza è previsto che un zero sette per cento
Scusa per per mille abitanti sia dedicato alla riabilitazione
Questo vuol dire che
Avremo in Italia una pesante riduzione
Da nord a sud una pesante riduzione del numero di posti letto per acuti
E
Una scusa sviluppo ovviamente dei
Posti letto riabilitativi
E quindi una riconversione di sistema riconversione di sistema che come funzionerà funzionerà ovviamente con
Una maggiore appropriatezza nei ricoveri
E dico soprattutto in area chirurgica comporterà lo spostamento di attività
Dal dal regime di ricovero a regime dei dei saggi eri a regime ambulatoriale questo è diciamo la
Lo sci Volo amento che ci sarà ovvio che tutto questo comporterà un impuntato sul territorio non di poco conto
Infatti l'articolo nove
Che l'unico articolo che affronta compiutamente il tema diciamo del sociale il tema del socio sanitario se volete
Prevede
Che venga elaborato un piano integrato un piano integrato diciamo o di programmazione nell'area socio sanitaria assistenziale
E attraverso ovviamente un meccanismo del dell'intesa Stato-Regione questo per me sarà un passaggio fondamentale perché se il territorio non si attrezzerà compiutamente avremmo veramente in grosse difficoltà nell'erogare servizi cittadini
Nella prospettiva che ben conoscete e di
Pesanti incremento della popolazione anziana
A proposito vi per chi volesse approfondire l'argomento vi segnalo un
Un mio studio pubblicato sul sito del Ministero del lavoro e dell'assistenza che rapporto due mila dieci sono autosufficienza in cui avete modo di vedere che
In Italia tra noto sufficienza e disabilità tocchiamo i due milioni e seicento milita
Uh pazienti quindi che non è una massa critica pesante
Massa critica peraltro che poi ha delle punte importanti in talune Regioni talune del città italiane che comportano ovviamente
Sistemi assistenziali assolutamente nuovi infatti all'interno dell'articolo nove
Si sottolinea in modo assolutamente particolare la necessità di sviluppare tutta la residenzialità extraospedaliera e di
E sta Spedaliere nell'assistenza domiciliare a riguardo in Italia ovviamente
C'è una realtà
Estremamente diversa da regione a regione pensate che il Veneto a circa ventotto mila posti in RSA mi la Regione Lombardia sfiora i sessanta mila
Parlo quindi di nere premessa intendo se semplificando diciamo tutto quello che è residenzialità e simile sia inserita extra ospedaliera e talune regioni del sud
Lazio campani eccetera sono attorno ai tre cinque mila posti letto quasi a parità di popolazione delle delle
Del del Veneto che ne ha ventotto mila capite quindi che è necessario un una virata di sistema a centottanta gradi sicuramente e uno Posta mento dell'attenzione molto forte dal
Dalla dimensione ospedaliera che tutto sommato
In molte realtà funziona bene alla dimensione territoriale dove c'è veramente la carenza una carenza che peraltro poi si ripercuote in maniera pesante sulle famiglie
E soprattutto sui Comuni sugli enti locali che subiscono la pressione prima ecco quindi
Ritenevo importante fare questa sottolineatura che il
Sul primo punto Patto per la salute significa oggi
Standard per i posti letto per acuti nuovi investimento sulla riabilitazione piano per la riorganizzazione dei servizi territoriali che comporta ovviamente anche
Investimenti ma soprattutto una nuova cultura assistenziale la cultura assistenziale che
Ai suoi riflessi anche in termini di costi perché paradossalmente in in Italia
Constatiamo che i Paesi cioè che le Regioni scusate che spendono di più sono anche le Regioni che danno
Livelli qualitativi
E più bassi quindi
E evoluzione in sanità crescita in sanità equivale anche a competitività sul piano economico sembra un paradosso ma in effetti è così perché se il sistema è
E diciamo a simmetrico dal punto di vista della diciamo del luogo di cura e quindi della propria Tizio di nuovo di cura è chiaro che questo prevede una costosità molto elevata
So di regioni del sud in cui la riabilitazione che dovrebbe essere l'attività che si svolge in venti giorni quaranta giorni cinquanta giorni a delle delle persone che soggiornano a con quote
Consistenti per il sistema pubblico soggiorno per dieci per vent'anni eccetera eccetera e strutture riabilitative che avrebbero quindi una funzione di limitata nel tempo e quindi è chiaro che in
Un conto è pagare il ricovero ospedaliero
Che ti costa cento un conto è pagare da attività indicare se ha che ti costa cinquanta imposto e pagare ricorre all'attività domiciliare di costa trenta e saprà quindi abbiamo bisogno di una
Virata di una riconversione molto forte del sistema
Del sistema quindi sul territorio che non può non coinvolgere
I anche gli enti locali perché abbiamo visto che laddove si ottengono i maggiori risultati sul territorio e laddove c'è un forte coinvolgimento degli enti locali che sono ugualmente interessati ovviamente ai servizi
Alla
Persona pensiamo alla Società della Salute
Della Toscana pensiamo al modello distrettuale Veneto pensiamo al modello lombardo attese anche diverso appunto produce buoni risultati pensiamo delle esperienze che sono state inviate in Italia di collaborazione strettissima
Societaria ad addirittura tra Comuni
E
E le aziende sanitarie locali in quanto ugualmente interessate allo stato di salute degli anziani e allo stato di salute di diciamoli allo stato di salute duramente della popolazione in maggiore
Fragilità
Questo è il primo aspetto quindi diciamo che in Italia da dal due dal da un da un decennio attraverso IP le intese attraverso i patti per la salute in qualche maniera si è tentato un
Autogoverno tra Stato e e e regioni
Regolato anche da meccanismi pesanti sanzionatori non a caso ci sono
Molte regioni ormai in Italia commissariate soggetta assoggettate a piani di rientro i piani di rientro sapete insomma che sono lacrime sangue quindi bisogna lavorare
Molto per non arrivare a questi punti di di rottura perché quando si arriva a questi punti di rottura scattano meccanismi tali per cui
Passiamo dalla razionalizzazione al contingentamento guardate che il salto culturale e pesantissimo perché un conto è
A riorganizzare il sistema a ragion veduta in base a parametri in base a processi che vengono metabolizzati nel tempo in base
Tesi i cittadini con gli enti locali col terzo settore col volontariato un'altra cosa e calare dall'alto con la mannaia dalla sera alla mattina
Delle norme pesantissime e sul piano fiscale perché le Regioni assoggettate a piani di rientro
Hanno ovviamente
Il massimo dell'aliquota IRPEF
IRAP e poi
Pesante inasprimento del meccanismo dei ticket che colpiscono spesso sia le persone diciamo e esenti che
Che non mi senti e quindi sono rappresentano io so che sono sommando per la Campania la l'imposizione fiscale aggiuntiva i ticket arriviamo a cinquecento mila euro non è uno scherzo insomma per una popolazione che ha già
E per un mondo che ha già le difficoltà proprie quindi insomma dobbiamo fare ogni sforzo per
Mantenere un sistema è un modello virtuoso passiamo da questo
Poi diciamo al tema
Al secondo tema di attualità e quello del federalismo fiscale che tiene ovviamente oggi
La l'attenzione degli dei di di soprattutto degli amministratori locali dei cittadini e anche dei mezzi di comunicazione
Il diciamo il
Il mentre il motto diciamo dei dell'intesa dei patti per la salute era chi rompe paga ovvero le Regioni che
Palesemente
Hanno sistemi inadeguati e non hanno sistema programmatorio efficiente che non hanno rivisto riorganizzato la loro rete ospedaliera che non hanno
Diciamo riorganizzato il territorio o sono costrette a pagare quindi c'era il meccanismo chi rompe paga che ispirava diciamo i patti per la salute in particolare anche il il sistema dal due mila e cinque in poi
Oggi invece
Se questa questa nuova questo nuovo slogan che dai costi storici I costi Standard
Quindi questo le le il nuovo nuovo motto insomma
Io volevo entrambi un un attimo del problema per farvi capire cosa significa intanto
Io che
Ho vissuto il lavoro dall'interno però faccio parte della COPAFF l'organismo tecnico nazionale che
Che ha predisposto College ha proposto per il Governo sul federalismo fiscale mi sono occupato in particolare della parte
Sanitarie se lo posso portarvi a testimonianza diretta intanto quando parliamo di costi Standard
Io direi che dovremo parlare di governance sanitaria non non possiamo parlare diciamo di una governance di tipo contabile da col tempo contabile
Non ha senso la la al la come se lo contabile eh e come il termometro che misura la febbre insomma ma
La patologia è ben altra e noi dobbiamo lavorare sulle patologie quindi dobbiamo intendere il passaggio dei costi storici ai costi standard come un processo un processo di governo
Diverso di concezione diversa dalla sanità e di riorganizzazione di modelli non dobbiamo intendere come uno strumento di carattere contabile perché se no perderemo nel contingentamento come si diceva prima e quindi nel taglio a raso in cui ovviamente
è ovvio che a soffrirne sono le popolazioni più più fragili e e e più deboli quindi ma come funziona diciamo il
Modello dei costi standard intanto va detto che
La formula è una formula cosiddetta top da un
Ovvero una formula che parte dalla disponibilità
Del fondo sanitario
Nazionale
Quindi dalle risorse che lo Stato decide di dedicare la sanità per poi discendere ovviamente al riparto delle stesse risorse
Alle
Regioni quindi
Il punto di partenza non è
Delle esigenze dal basso ma il punto di partenza è quello di dire quale la somma che Governo e Parlamento decidono distanziare per nella la la la sanità nazionale quindi quello che un tempo era
Definito come fondo sanitario nazionale e oggi invece diventa diciamo nel nuovo modello del nuovo sistema lo Standard nazionale lo Standard il fabbisogno nazionale lo Standa di costo nazionale mi partiamo quindi
Dal fabbisogno standard nazionale
Definito quindi dalle in sede centrale con un meccanismo top davano quindi che parte dall'alto scende verso il basso che tiene conto delle risorse nazionale gli elementi e degli impegni anche assunti in sede comunitaria
Ma poi come andiamo a definire il fabbisogno diciamo delle
Delle singole regioni
Allora i modelli
Da seguire sono due
L'uno il modello cosiddetto top down di cui parlavo prima ovvero un modello che parte dall'alto Eva a definire
Il fabbisogno un altro è quello e modello così detto bottom-up che parte dalle esigenze diciamo della popolazione
Dalle PD biologia da fattori specifici di offerta da fattori storici eccetera eccetera e costruisce diciamo il
Il il fabbisogno regionale
Per necessità di sintesi si è scelto vivamente il modello top down ovvero l'individuazione di una serie di parametri che vanno a definire quanto spetta a ciascuna a ciascuna Regione
Quali sono questi parametri diciamo che
Sono alla base delle della riparto
Primo è ovviamente la popolazione
Ovvio le teste che dobbiamo assistere
Però sulla popolazione c'era un discorso molto complesso da sviluppare
Perché sarà ben noto a voi che siete addetti lavori che quando parliamo di popolazione parliamo o di popolazione secca o vero di teste o di popolazione pesata pesata significa i consumi che abbiamo per le diverse classi di
Età
A seconda ovviamente della pesatura è chiaro che spostiamo decine di milioni di euro da una re del giornale l'altra o da una realtà all'altra ne abbiamo in Italia due
Realtà diciamo se vogliamo limite l'una e la Campania che la Regione più giovane d'Italia e l'altra Liguria che una delle Regioni a maggior tasso di invecchiamento e quindi è ovvio che
Il Veneto per esempio si trova su una posizione
Intermedie Veneto Lombardia hanno grosso modo una strutturazione a struttura dalla popolazione e si avvicina di molto a quello che l'assetto nazionale e quindi soffrono meno diciamo di questi spostamenti
Oggi siamo circa al quaranta per cento della popolazione pesata e sessanta per cento della popolazione secca la popolazione pesata riguarda
La speso diciamo per la specialistica
Ambulatoriale quindi per le visite Perrelli alle prestazioni di laboratorio il percorso di Radiologia tutto quello che diagnostica visite diagnostiche strumentale
Che pesa per il tredici per cento
E poi la spesa ospedaliera e per metà pesata quindi la spesa ospedaliera che conta per il quarantaquattro per cento nei parametri di riparto nazionale per metà pesata e per metà secca
Capite che anche qui
Una lunga riflessione dovrà essere fatta in futuro
Dalla Conferenza Stato-Regione e dagli organi tecnici per capire diciamo e per motivare soprattutto scientificamente quando eccome peso la popolazione cioè quando il fattore
Età e consumi per classi di età va pesantemente ad incidere
è chiaro che incide poco per esempio un nulla sulla medicina generale perché sapete che mettere in opera milizia generale figura per teste affidate al medico e quindi
Che sia anziano che non sia anziano costo passo pressappoco medesimo ma se parliamo per esempio di prevenzione
Un conto è parlare di prevenzione in talune aree che hanno una storia di sanità pubblica importante un conto è parlare di prevenzione in
Regioni non so che che hanno grossi problemi di carattere epidemiologico eccetera eccetera o anche di di igiene pubblica no e quindi è ovvio che non possiamo immaginare di pesare in modo secco dicendo alla prevenzione va al cinque per cento delle teste che ci sono
E quindi va anche qui fatta sviluppata una riflessione
Abbastanza attenta
Il secondo aspetto che
Che pesa la qualità dei servizi
Siamo riusciti a introdurre
Nel dei concetti diciamo dei concetti di di di di calcolo della spesa standard i parametri qualitativi contenuti del patto della salute i famosi allegati uno e due tre
Del patto per la salute
Quindi parametri che vanno a definire sia l'efficienza del sistema sia l'efficacia sia la qualità adesso quale sarà l'incidenza di questi fattori qualitativi sul
Sistema dal reparto lo dovremo godranno definire
Con un'intesa
è stato e e regioni
Sentito ovviamente era un organismo tecnico competente quindi capiti e quindi la prima partita dicevo si gioca possa popolazione secca o pesata
La seconda partita si gioca sul peso credo alla qualità del sistema e alla qualità dell'offerta perché è ovvio che TIA qualità del sistema elevate qualità dell'offerta elevata in qualche modo
Deve essere anche riconosciuta
Terzo fattore che quello che sarà destinato maggiormente a far discutere è il fattore ambientale
All'ultimo
Momento diciamo dopo Pavolini né in volata finale è stato inserito questo fattore ambientale dicendo che
Dovrà tenersi conto di un indicatore legato all'ambiente che esprime che determini particolari bisogni di salute per la popolazione
Qui ovviamente
Le
Interpretazioni saranno multiple da un lato c'è chi da una particolare pesanti pesatura al fenomeno reddito e quindi deprivazione dice male popolazione Cano minore reddito
Hanno anche minore capacità di accesso ai servizi sanitari soprattutto quelli a o foto poche cioè quelli che sono di tasca cittadino che sono circa venticinque per cento del consumo totale
Le popolazioni ancor minore cultura e quindi hanno
Maggiore diffido del maggiore diciamo capacità di approcciarsi a sistema eccetera eccetera quindi c'è questa cultura questo questo diciamo questa dimensione della deprivazione
Sostenuta diciamo da una certa corrente di letteratura scientifica in materia e anche da da parte di
Di enti locali
C'è poi l'altro aspetto importante che sono le condizioni orografiche ovviamente perché ovvio che perché è anche nei livelli di assistenza in condizioni urbane in cui un distretto praticamente rappresentato da venti
Da venti grossi
Condomini sono altra cosa è un distretto di di cinquanta cento mila abitanti in zona montana ovviamente dove
Tra un'area ed tramite un Paese all'altro intorno corrono venti minuti mezzora di strada mezzora l'ambulanza insomma e quindi è ovvio che il fattore orografico il fattore quindi ambientale di densità della popolazione sul territorio è un altro parametro che sarà destinato ovviamente
Ad essere
Tenuto in considerazione però poi ovviamente
Quello che conta è la pesatura che diamo questi fattori
Perché qui la scelta diciamo e
Tutta politica se tenere conto delle diverse realtà che ci sono nel Paese che dovrebbero essere la base del federalismo fiscale oppure se calare
Perché tali pochi però
Volo volevo sviluppare compiutamente la materia perché e spese è una
è una materia diciamo che
Non molti conoscono o bene dal punto di vista diciamo dell'articolazione e della dinamica ecco quindi
C'è questo fattore ambientale diciamo quindi in cui la pesatura sarà allegata
Al reddito come dicevo secondo una certa corrente di pensiero secondo un'altra corrente di pensiero dimensione orografica territoriale e densità della popolazione
Il secondo altre ancora ovviamente all'epidemiologia perché è ovvio che dove ci sono
Nanna presenza particolare di di fattori Ciampini melodici è chiaro che questi vengono tenuti in debita considerazione
Fatto questo diciamo e quindi assegnata a ciascuna Regione il riparto che li competerà
Si farà la differenza tra la il costo reale quindi la spesa storica della Regione e
E il costo diciamo Standa in questo contesto verranno scelte
Ce n'erano proposte cinque Regioni
Alla Conferenza Stato-Regione che ne sedi era tre
Per che saranno le tre regioni diciamo che costituiranno il benchmarking per tutti gli altri
Che avranno cinque anni di tempo
Per aggiustare per poter andare diciamo dalla spesa storica al costo standard e le tre regioni
Tra le Regioni però che cambieranno di anno in anno perché ogni anno Sandri individuate sulla base di parametri di cui vi dicevo prima lettere regioni più virtuose
Io a questo riguardo ho sollevato un problema importante che pongo anche alla vostra attenzione
E che siccome la norma prevede
Che la media si una media ponderata tra le Regioni
Dovrà dobbiamo fare molta attenzione perché la media ponderata significa che se
La Lombardia dieci milioni di abitanti e che io poi
L'appeso in termini di media accumulo Umbria che ha
Che a novecento mila abitanti che a un decimo è chiaro che se il costo stando alla Lombardia e ottocentosettantacinque dico per la prestazione e e lo è mille cento per
Per l'Umbria pesando un decimo sul tutto l'Umbria
Tu rosso molo avremo un'Italia schiacciata sui costi standard della Lombardia per cui è ovvio che
Ci dovrà essere in qualche modo un correttivo che preveda che le regioni benchmark siano rappresentative di
Una quota importante la popolazione i italiana e che quindi possono costituire effettivamente
Un
Un un diciamo una mediazione tra diversi mondi e diverse realtà perché se no è ovvio che talune Regioni
Rimarrebbero schiacciate su il modello lombardo che modello lombardo e Modolo virtuoso e lo hanno dimostrato i dati però è un modello molto specifico modello in cui la sanità privata pesa per il quaranta
Per cento modello che ha una forte attrazione assurdo un modello che ha
Un impianto diciamo tra ospedale e territorio che e diverso diciamo dal modello Veneto dal modello toscano dal modello emiliano eccetera eccetera e quindi è una realtà diciamo molto
Particolare specifica è quindi ovvio che si dovrà immaginare un meccanismo di
Di benzo Marche che tenga conto che
Lettere Regioni presi in considerazioni siano rappresentati siano le espressioni di più mondi
Oppure dico io perché non fare la media aritmetica
Perché se
Il costo è un costo pro-capite della popolazione del dell'ASP della spesa perché parliamo di costo pro capite nessuno si vieta che anziché fare la media pesata si faccia la media semplice perché
Se noi sommiamo
Il costo cittadino diciamo da Lombardia quello dell'Umbria quello delle Marche che da Lombardi e si è dieci volte più grande delle Marche
A certo punto ininfluente importanti botte quindi potremmo farla Senna che la media semplice volendo tra le diverse realtà e le diverse dimensioni questi sono un po'quindi io volevo rappresentarvi impianto generale
Dell'intesa del passaggio dell'intesa e costi standardizzati esprimervi diciamo tutte quelle che sono le problematiche sul tappeto
Oggi in termini di costruzione del modello dei costi standard e di costruzione del modello di ben su Marte
Dicendo per ultimo ovviamente mi aspetto che diamo per scontato che
La guida a tutto il percorso sarà una guida che fissa nel cinque per cento la spesa per la prevenzione
Oggi gran parte delle Regioni sorde sotto il cinque per cento
Che fissano il cinquantun per cento la spesa per il territorio oggi gran parte delle Regioni sono al di sotto del del cinquantun per cento e fissa nel quaranta per tutto la spesa per diciamo lo sistema ospedaliero che comporterà una riorganizzazione e un ripensamento
Di questo modello ripensamento che
Se le Regioni più avanzate
Lo stanno già immaginando col cosiddetto modello Aben spoke
Ovvero nel creare
Delle aree importanti diciamo di
Riorganizzazione ospedaliera con un AB Ucci UPI di un punto di riferimento centrale
Ad alto livello alcuni centri satelliti di medio livello che possono supportare per il territorio diciamo nelle
Atto lo GE medi esclusivamente quelle di estrema complessità e poi
Gli ospedali cosiddetti di comunità e tutte le strutture
Territoriali a supporto quindi la residenzialità extra ospedaliera che può ovviamente
Comprendere anche i punti di primo intervento quindi dei punti di riferimento ambulanza per garantire
E cittadini un modello assistenziale equo perché
Non spesso si dimentica ma il centodiciotto il sistema dell'emergenza oggi e uno degli strumenti più importanti per garantire equità d'accesso ai servizi
Dove c'è un centodiciotto che funziona che ha dei riferimenti precisi punti su cui portare il paziente quindi non è l'ospedale più vicino ma in quello che è in grado di rispondere medio alla patologia il paziente e quello che garantisce ovviamente
Maggiore equità del trattamento sanitario del del cittadino del paziente
Grazie al nostro presidente che
Avuto l'ingrato compito di
Cercare di sintetizzare questioni molto complesse come avete ascoltato in poco tempo e anche l'intreccio fare il patto per la salute il federalismo che è abbastanza complesso
Adesso diamo la parola al Sottosegretario all'interno Michelino Davico che ci ha raggiunto e che ha la delega per gli enti locali per il suo intervento
Grazie buongiorno a tutti saluto volentieri
Sindaco che appare e Chiamparino i sindaci Alemanno e gli altri se invece tutti voi
Tutti voi intervenuti in questa questa questa ventisettesima ventisettesima Assemblea chiedo scusa avesse potuto che nel momento in cui si discuteva più direttamente dei Comuni virtuosi mi pare bilanci comunali eccetera oggi
La serata no
La mattinata è dedicata ad altri temi però vista la delega il ruolo che Ministro dell'Interno storicamente a
Nella relazione con gli enti locali mi pareva giusto ed essere presente a questo momento così importante così significativo in un momento anche importanti significativo top sotto
Tanti punti di vista quello quello politico generale quello economico e sociale
Quello di non dà luogo anche in cui ci ci troviamo partecipato pochi minuti fa poche
Concrete
Occorre fa ad un incontro in Prefettura per valutare anche la situazione dopo i tragici
Momenti legati all'alluvione di queste di queste delle orde i giorni scorsi dalle ore nelle ore passate situazione che è in evoluzione
Situazione che
Devo dire registrare dobbiamo registrano tutte assieme soprattutto quelli che come i sindaci quelli che sono sul territorio quelli che quelli che hanno seguito Peter talmente insieme le forze dell'ordine insieme repressione civile i vigili del fuoco e quant'altri
Le l'evoluzione del dei fatti
E ci permette questa questa valutazione prima l'immediata così è un po'ancora caldo di
Di dire che ci sono dei danni ci sono delle situazioni i gravi cadranno ma corretta andrà maritata trama sostenute
Macché salvo un caso purtroppo un caso solo di una persona morta
Tutto il resto sia svolto nel migliore dei modi se non ci sono stati non solo fra reti ma non c'è stato nessuno ho qua che si è fatto male sono morte mi animali sono aziende che sono state intaccate significativamente
Nel nel
Del patrimonio dell'attività nel
In quello che svolgimento più diretto del
Del lavoro però probabilmente
Sì tutti
Coordinandoci tutti insieme
Tutti hanno lavorato bene tutti hanno fatto proprio dovere tutti sono riusciti ad ad intervenuta ad intervenire nel modo più tempestivo e più intelligente possibile poiché aule di tensioni possono essere anche se possono essercene attestate di
Di di di di muovono in cui certi in certi momenti può succedere può succedere anche
L'inverno così di imprevedibile anche nella difficoltà già critico da possono anche manifestarsi però possiamo veramente
Tutti insieme complimentarci per il fatto che
Non c'è neppure conferito salvo quella persona purtroppo purtroppo morto mi pare mi pare mi pare negata e vista la vastità del dell'evento vista la situazione
Questa è la situazione drammatica in cui ci si
Sì sì era ci si era siamo nelle condizioni meteorologiche ce l'avevano tre avevano creato sul sul territorio sui territori
è un dobbiamo dire che questo sia un
Un un successore euro diciamo col prefetto diciamo brevettato col prefetto che i funzionari come forze dell'ordine vigili del fuoco coloro che
Più direttamente dipendono o
Sono erogazione con
Con noi del del Ministero del dell'interno di complemento oggi ufficialmente con i sindaci che sono
Sul sappiamo come supplente come
Come tutti condividiamo sonori i custodi del territorio sono i
In delle diciamo il front office come si dice con la gente ma anche con le condizioni climatiche meteorologiche
Anche con quelle che sono le poi le le gestioni che città perché
Che poi ci interpellano ci interessano più direttamente magari sono oggetto più direttamente dei
Dei lavori e del
Delle delle vicende di questi di questi giorni di queste settimane delle relazioni tra tra di noi però con lo stile con lo stile la collaborazione con lo stile del
Del coordinarci insieme del fare ciascuno ciò che deve far col metro Spirit lo stile che ci ha caratterizzato fino fino adesso in questi in questi anni
In questi due anni e di di lavoro in cui abbiamo fatto direi veramente tanti vogliamo impostato una situazione diversa e nuova del
Dell'amministrazione locale della gestione
Amministrativa del dell'intero dell'intero Paese in prospettiva di quelle che sono i grandi cambiamenti che devono venire che sono
Il federalismo fiscale a Brindisi la redistribuzione delle risorse la riorganizzazione in territorio funzioni associate le gestioni
Le gestioni le Sezioni unite dei piccoli dei piccoli Comuni il la le verifiche ed è i gradi di responsabilità che andremo a andremo a costruire c'eravamo illusi provvede che tutto fosse più facile c'erano illusi che quel passaggio da un sistema centralisti come sistema dei piani di di di finanza
Locale
Trasferita no trasferito dal centro e periferia ad un passaggio
Di federalismo fiscale o di uditore federalismo fiscale o di avvio della Federico fiscale fosse uno un passaggio più semplice più facile più più più più facilmente gestibile in un
In un groviglio di norme che
Faccia da sempre hanno caratterizzato questo Paese hanno creato la situazione che conosciamo
In un atteso che ormai rara decennale per la modifica dell'articolo quinto la modifica del
Delle relazioni istituzionali tra di noi quindi la la la la diciamo la leale collaborazione leale la leale partecipazione del
Delle delle istituzioni e al processo di amministrazione del paese di servizio di offerte delle reti dei servizi
I servizi di prestazione i cittadini
Ed è ormai datata
Ormai datata ormai a un decennio quindi in dieci anni probabilmente abbiamo cominciamo capire come mai in dieci anni
Ce lo diciamo noi non si sia arrivati al di là di Governo al di là del per le diversità e delle impostazioni politiche dei Governi non ci si è arrivati a questa definizione che oggi ci interpella
E ci crea tante difficoltà anche di rapporto anche dell'azione anche di
DDT DTT di commento quelle che sono decisioni può alla fine devono essere comunque prese
C'eravamo illusi probabilmente anche che una della crisi finanziaria in atto avviata qualche anno fa potesse in qualche modo essere assorbite più facilmente potesse in qualche modo essere
Gestibili facilmente meno e meno danni e meno relazione Menem passo avrebbe creato anche sul
Sull'amministrazione locale sugli enti locali sulle risorse che poi è di fatto vengono trasferito direttamente si possono si possono si possono gestire si possano andare a reperire perfettamente attraverso
Meccanismi vari forse da correggere forse da rinnovare
Potesse essere più facile questo questo passaggio invece probabilmente questa crisi continua a farci del male continua a metterci in difficoltà e tornate siamo di fronte a un anno siamo di fronte a
Senta ancora qualche qualche tempo di
Di grossa difficoltà in questo ci mette ulteriormente definiti ulteriormente difficoltà ulteriormente
Ci mette ci rende
Rende facilmente gestibile questo questo passaggio ci fossero risorse ce ne fossero ce ne fossero come avarizia negli anni passati probabilmente qualche sarei avremo meno difficoltà di rapporto bisticci avremmo visti saremmo non è che diciamo ma avremo un po'meno difficoltà
Tra a rapportarsi tra di noi a chiarirci e purtroppo le risorse non non ci sono se non ci sono risorse sanitarie dei tagli indiscriminatamente o diciamo linearmente come si dice vanno vanno a colpire tutti veramente tutti
A livello locale le per loro livello a livello regionale anche anche a livello anche a livello nazionale anche le o dei ministeri i Ministeri possono ancora essere una forma
Parte caro in questo momento probabilmente sotto una delle critiche soprattutto quella nota agli altri Comuni non tagliate
Non tagliate ministeri tagliate in periferie tredici territori non tagliate
Il taglio lineare il taglio ti do ad Unico l'unico l'unico taglio che risse riusciamo non facciamo quello sulle forze dell'ordine quello sul
Piccolo sulla quello sulla sicurezza dove stiamo cercando di garantire
Il il turnover al cento per cento vogliamo che iridato i poliziotti carabinieri le forze dell'ordine in generale vigili del fuoco colleghe sono preposti a agli interventi d'emergenza voti sono proposti alla
Alla all'emergenza
Di cittadino soccorsi di cittadini vogliamo che su quelle su quelle persone lì su quel su quel turnover lì non ci sia non ci si enti incidenza tutto il resto purtroppo in Italia non è che ci si sia qualcuno vuol tagliare qualcuno che non vuol tagliare
Qualcuno ulteriori più qualcuno con non vuole tagliare di più
La necessità del momento e soprattutto l'atto
La la tesa di fronte a
A a monte
A momenti che non conosciamo ancora non potrebbero essere più positivi allora nelle manovre correttivo col ma in qualche modo proporre correttiva magari potremmo anche intervenire carri riorganizzarci
Ma in se i tempi saranno più duri sui tempi sempre situazioni sarà ancora peggio continuerò persisterà nella
La situazione diciamo stagnanti difficoltà attuale probabilmente
Ritagli si rendono il sonoro sono necessari sono al limite ci rendiamo conto non è che
Ci sia chi chi come me che era visto sua locale poi lo sa lo sa lo sa direttamente siamo limiti sono tutte le strutture delle strutture amministrative nostro Paese sono sono limite Lollo sappiamo ne abbiamo la consapevolezza
Interrotti si tratta di di di decidere insieme razionalmente chi in modo più collegiale possibile e in modo concorde con i meccanismi istituzionali che sono sono previste
Si tratti di decidere e che cosa vogliamo fare se vogliamo andare avanti nel percorso se vogliamo chiuderci
In sterili sterili antagonismi sterili inc quel gioco delle parti che fino a un certo punto ponte può anche avere un senso molto al quale non non ha senso veramente diventa diventa deleterio vorrei soprattutto ecco quali sono quali come vogliamo costruire le prospettive del del futuro qualcosa molto l'abbiamo fatto
Il momento di crisi già normalmente dovremmo agire un certo modo mettono il cittadino al centro della nostra attenzione ma un momento di crisi come atto di mancanza di risorse dobbiamo accentuare ancora di più questa questa
Questa questa questa visione cittadino i servizi fondamentali cittadino Cechov calcolati nei livelli essenziali delle prestazioni calcolati secondo i fabbisogni standard che che stiamo insieme
Stiamo insieme definendo e su quei fabbisogni standardizzati Standa perché
Andremo andremo calcolare andremo a definire il cittadino il signore del nostro dalla nostra
Nel il principale protagonista il signor del
Il quello verso cui dobbiamo rivolgere maggiormente la nostra la nostra attenzione sulle persone verso di lui devono essere predisposti quei servizi essenziale d'essere
Così
Tagliato essa ridimensionato tutto tutto il resto tutto ciò che in un momento come questo deve
Necessariamente essere accantonato un attimo ridotto ridimensionato
Calcolato secondo parametri e i parametri noi fatto insieme per spendere per spendere magari magari di meno
è l'atteggiamento del diciamo democratico per eccellenza è quello che si dice del del buonsenso dalla corretta dalla corretta altre all'interno della corretta
Amministrazione
E quello che
Mi pare in questi mesi CIA caratterizzati siamo in una fase di di di di non ritorno perché i decreti le norme sul federalismo fiscale i decreti attuativi sono
Sono sono in atto e siamo in una fase in cui queste queste norme sono disseminati di quali dirà ci sono delle norme della finanziaria del ancor dal dell'anno precedente dice c'è una manovra correttiva dell'estate ci sono idee circense
La legge sulla legge del sui principi fondamentali del federalismo ci sono i decreti attuativi alcuni sono stati emanate alcuni sono in fase di di emanazione
Ci sono le ci sta invece la carta autonomia vedere sensore fonte delle funzioni fondamentali e la riorganizzazione generale del dell'assetto amministrativo nostro
è passata alla Camera Verde
Ed è incardinate nei lavori del nei lavori del Senato mi dice
Una una varietà c'è una una una uno su uno spreco uno spezzettamento c'è una distribuzione di
Di di norme di competenze di di attività di di stupidità su su vari su vari provvedimenti
è chiaro che in questa in questa situazione bisogna avere una visione una visione d'insieme calcolata una visione d'insieme
Responsabile ed è quello che
Cerchiamo di di avere noi cerchiamo di fare noi ed è quello che insieme all'ANCI insieme al lumicino la Conferenza delle Regioni insieme agli altri organismi preposti al
Sì ma gli altri ministeri è quello che si sta cercando di di fare di avere questa visione di insieme per portare avanti il progetto per portare avanti
Un l'idea che quella di di una riorganizzazione in senso di di DPEF di efficienza di controllo di corretta amministrazione
Di di gestione di gestione diretta delle risorse pubblica di finanziamenti di finanziamento di federalismo di DD di rapporto più diretto tra amministrative data ed amministratori di Dini di importo
Di avvio di
Di di un'imposizione di una imprecisione locale che potrà permetterà una una un'amministrazione un tra una vera amministrazione una vera una vera finanza una vera finanza una vera finanza locale
In questi giorni siamo alla definizione dei meccanismi finanziari il prossimo anno sarà un anno probabilmente
Probabilmente sarà un anno sicuramente sicuramente difficile
Non ci sono grossi grossi correttivi c'è la possibilità di dialogo di sono piccoli cambiamenti ICE
Sì al recupero delle ore passate deve quel di quell'arretrato ICI che che avevamo c'è un allentamento sul Patto leggero forse non non ha non troppo significativo ma comunque comunque comunque importante e comunque comunque con concreto del sul patto di sul patto di stabilità c'è un piccole cifre fondino si parla più di fondi ormai ma si parla di
Di fondini sul
Sul per per quel che riguarda l'allarme Olanda la definizione la premiazione degli enti più degli enti dei dei dei Comuni più
Più più virtuose e la strada non è quella dello sterile antagonismo o del della non collaborazione cosa che per adesso mi pare non ci sia stato se non i limiti proprio iniziato minimi del del del del delle ultime delle ultime settimane determinata anche forse da
Da momenti politici più più più generale strada penso sia quella
Che abbiamo intrapreso Sergio nel nei mesi passati nei due anni passati della del della coerenza del dialogo del della della concretezza del soprattutto dei di quella visione di insieme che unica ci può permettere di
Di costruire veramente
Ci fu qualche cosa di nuovo nell'interesse primario come dicevo prima
Dei cittadini e del cittadino in particolare che sia il cittadino delle grandi aree metropolitane che sia il cittadino dei piccolissimi comuni che fanno grande questo nostro
Questo nostro questo nostro questo nostro Paese cittadini che sono quelli della metropolitana quale del piccolo comune quelli
Usufruiscono di tutti i servizi non ci sono tutti tutti uguali questo questo lo spirito questo è quello che che stiamo cercando di di fare insieme e questo è quello che dovremo continuare a a fare io penso ci siano lei presupposti c'è con la difficoltà del del momento difficoltà economica la difficoltà per l'economia più più in generale con la la difficoltà di un passaggio
Tra una situazione
Economico precedente la situazione economica attuale e futura fermata una situazione amministrativa di questo Paese è una situazione e in prospettiva una situazione che è inerente e in
E in definizione in definizione in in itinere io sono convinto che Porto il saluto anche del Ministro Maroni
Anche l'unico punto emerso in questi in questi giorni queste ore per
Altri per altri motivi sono sicuro che la strada
La collaborazione cd ci sia da parte nostra da parte vostra da parte e conserva un grande senso di responsabilità più o meno con l'abbiamo fatto come come la scola sicurezza la sicurezza vi ha fatto diventare
Patrimonio patrimonio di tutti dando possibilità nuove strumenti nuovi prospettive nuove non c'è nessuno che le verità in tasca non c'è nessuno che possa insegnare agli altri solamente dal
Dal confronto solamente dal
Dall'assunzione diretta concreta delle
Delle responsabilità delle competenze io penso si possa
Guardare con ottimismo o a ad un futuro che se non c'è per gli enti locali non c'è probabilmente perda veramente per nessuno grazie
Grazie
Al Sottosegretario Davico io invito
Tutti quanti quelli del primo blocco quindi Sernagiotto pesaresi Borgione Cuomo Brivio Moioli Gualdoni Pella Pepe e Andrenacci a prendere posto qui
Nelle poltroncine sotto il palco
Per gli interventi che saranno coordinati da Gianni trovati giornalista de il Sole ventiquattro Ore naturalmente i tempi sono diventati strettissimi grazie
Grazie buongiorno
I tempi appunto sono abbastanza stretti per cui io mi tocca un ruolo diciamo piuttosto antipatico chiedo la collaborazione di tutti
Gli invitati a questa
Parte dei lavori a mantenersi proprio nei limiti telegrafici dei
Tre minuti c'è anche un microfono lì poi adesso il ruolo lo poniamo
Torniamo al patto della salute al federalismo sanitario per calare un po'sul territorio diciamo i contenuti della relazione il generale che abbiamo sentito questa mattina di Del Favero che appunto
Come dire sottolineava sottolineava il gli aspetti problematici di questo federalismo a metà del guado nonché in sanità ha una storia un po'più lunga ma ha anche un impatto maggiore e più concreto proprio sui sulle situazioni territoriali io direi se siete d'accordo se sono d'accordo le persone che sono qui con me di seguire più o meno diciamo l'ordine
Che è stato previsto nella nella presentazione di questa parte dei lavori io lascio la parola subito a Remo Sernagiotto che assessore alle politiche sociali
Della regione Veneto se mi aiutate però eccoci
A cui chiedo come chiederò a tutti gli altri di rimanere nell'ambito purtroppo dei tre minuti diciamo
Minimi indispensabili per raccontare qualcosa appunto della situazione territoriale dell'applicazione territoriale delle problematiche che abbiamo sentito nella prima parte la mattinata prego
Grazie buongiorno a tutti buongiorno al Presidente dell'ANCI che è qui dietro di me
Le autorità presenti io devo dire che non ho sentito perché questa mattina arrivo da qualche minuto l'intervento del dottor Del Favero
Sul federalismo fiscale poi ha un ruolo diverso voi sapete che la Regione Veneto le politiche sociali a differenza delle altre Regioni si colloca all'interno del sistema sanitario ma con una propria autonomia
Credo fortemente che sia arrivato un momento molto importante non avendo ascoltato l'intervento del dottor Del Favero che sul federalismo sanitario la voce alle politiche sociali abbia un proprio ruolo
Come oggi il Veneto cella fino in fondo noi riteniamo che una parte dei bisogni sanitari di un tempo siano finiti
Ci sia bisogno di un sistema legato al sistema ospedali molto diverso potremmo definirle del Diab importanti pochi molto qualificati un apicalità
Di primo ordine e poi un sistema di rete il sistema veneto è già così in parte non in tutto il Veneto ma in una
Parte del Veneto e così articolato con un tempo
Negli ultimi vent'anni di una di molto chiusure di ospedali e dire aggregazione attorno a quella che ieri era la casa di riposo oggi al centro servizi alla persona
Dove che all'interno di questo molti sistemi che oggi sono apicalità negli ospedali devono per forza tradursi all'interno del sistema della territorialità
Forse ho finito già i tre minuti credo io vorrei essere Oro ancora qualche minuto violato il minuti ancora un minuto
Il sistema Veneto che noi riteniamo un sistema molto positivo però devo dire con grande onestà intellettuale
Che negli ultimi anni è stato gestito un po'come un condominio invece di una capacità riformatrice rispetto ai bisogni questo vuol dire che oggi l'ultimo Piano socio sanitario del Veneto
Del mille novecentonovantasei io oggi siamo nettamente in ritardo in un nuovo Piano socio sanitario che è ancora di più
Di vita il sistema mantenendo il sistema integrato ma ci sia una precisa risposta su quella che la quota sanitaria ai bisogni sociali
Dovrei dire come tutti gli altri che il patto di stabilità rispetto alle politiche sociali ci mette in difficoltà
Però è chiaro che anche il sistema delle politiche sociali vanno va completamente rivisto perché io vorrei dire due cose visto che sono ospite dell'ANCI
Il sistema della tutela dei minori in Veneto
Cari amici costa trenta milioni di euro all'anno solo per una inefficienza di gestione rispetto all'affido familiare
E vi do due dati noi abbiamo
Parzialmente l'affido familiare con mille sei ragazzi che costa tre milioni quattrocentocinquantasei
Mila euro all'anno e abbiamo novecentocinquantasei in quelle che noi abbiamo due centonovantanove piccole comunità che costano quasi ventisei milioni pensate che questi
Soldi li pagano direttamente i Comuni con un contributo della Regione è uno dei grandi temi delle vere difficoltà che hanno i Comuni piccoli nel caso del Veneto possono molti sui cinquecentottantuno
Le vere difficoltà e che se si trovano tre minori in difficoltà il Bilancio oggi è totalmente demolito
Perciò servono non solo soldi villaggio questo messaggio da Veneto servono anche riforme vere capacità di gestione non
Gorno espositiva non gestione del condominio perciò faccio più una critica
Dobbiamo tutti insieme guardare i modelli per il futuro per i bisogni del futuro rispetto a rimanere posizionate su quello che abbiamo costruito che era sicuramente bello ma che in un tempo diverso è sicuramente vero perno grazie
Grazie Assessore grazie anche per una sintesi lascio subito la parola a Franco pesaresi direttore della zona di Senigaglia per la sola Marche a cui cedo
Grazie buongiorno a tutti e due telegrammi sul tema la
Diciamo così la la
Il Patto per la salute sostanzialmente la parte che riorganizzare assistenza per acuti che cosa prevede
Una riduzione dei posti letto ordinari è stato già detto un omento dei posti letto di ricovero diurno una riduzione
Vi la degenza media dei ricoveri questo che cosa determinerà e terminerà evidentemente la necessità
Di con maggiori più forte assistente al domicilio al domicilio del dell'assistito questo
Significa per esempio più assistenza più dimissioni protette
Ebbene se voi andate a vedere perché oggi questo dato sue dimissioni protette viene raccolto nelle zone le schiere dimissione ospedaliera se voi andate a vedere i dati che derivano dall'esito nelle fondato così
E come dire deprimente che io penso sia non vero lo zero virgola cinque per cento degli anziani italiani risultano estensione straniere hanno dimissione protetta cioè
Una cifra assolutamente modestissima se ne parla tanto dimissioni protette il nostro lavoro quotidiano ebbene all'erano già questo è il dato
Questo dato evidentemente in una logica di applicazione del Patto per la salute se vogliamo che la cosa funzioni ci abbiano sviluppo lineare che possa sostenibile naso territorio evidentemente
La
La dimissione protetta dovranno aumentare e di molto ma non c'è dubbio che insieme le dimissioni protette necessariamente ci sarà una maggiore pressione pressione aumentata per i Comuni per garantire anche nel momento in cui si riducono le
I tempi di degenza si accendono i processi di con l'ospedale è chiaro che poi al domicilio una maggiore pressione ci sarà quindi questa è il primo telegramma che e volevo proporre all'Assemblea
Patto per la salute assistenza per acuti più accelerata necessità di più assistenza domiciliare
La secondo telegramma è questo come voi sapete la parte che interessa i comuni è la parte non sviluppata del Patto per la salute e cioè
Lo diceva prima Del Favero è la parte che perché prevede un ulteriore atto sulla riorganizzazione sul dimensionamento dell'assistenza
Residenziale e semiresidenziale e domiciliare
Questo atto non è sviluppato ma deve interessare tutti la sanità e i Comuni io faccio questa riflessione voi sapete che nella prima bozza
Della Patto per la salute venivano già indicati alcuni parametri no questi parametri erano per quello che riguarda per esempio l'assistenza domiciliare
Due virgola cinque per cento di anziani
Lo fa il tessuto residenziale dovesse due virgola cinque per cento degli anziani tutte quelle Regioni che avevano fetta superiore e non sarebbero state finanziate ebbene voi sapete che sei sette Regioni su tutto il centro nord hanno un'offerta
Più importante da questo punto rivista secondo messaggio quindi è questo attenti che diciamo così noi dobbiamo cercare di fare in modo che e come dire di salvaguardare quelle offerte importanti che abbiamo nella rete dei servizi
Sanitari residenziali semiresidenziali e domiciliari il nostro obiettivo è quello di elevare il livello dell'assistente in questo modo il rischio era che diciamo così di un arretramento complessivo e cioè che le Regioni che avevano
E per più importante a cui ovviamente mi sono i servizi sociosanitari due contribuiscono anche anche i Comuni
Le Regioni che avevano fatto importante devono subire un arretramento per il secondo messaggio questo questo è un atto molto importante tutti quanti siamo tenuti a intervenire su questo atto
E siamo qui a seguirlo con molta attenzione
Perché dallo sviluppo di questo o dello sviluppo che questo è un atto che ancora deve essere
A compimento dallo sviluppo o di questo atto nel perenne ne deriva anche il futuro dei nostri servizi territoriali sociale sanitari soprattutto socio sanitari
Vi ringrazio
Grazie grazie a lei i pesaresi ora passiamo a Marco Borgione che Assessore alla famiglia salute e politiche sociali del Comune di Torino a fa lei
Appunto
Salute e politiche sociali sono come dire i pilastri della definizione di costi Standard a livello regionale insieme all'istruzione però poi in questa griglia come dire va declinata sul territorio ci devono stare anche i Comuni
Cosa succede da questo punto di vista e soprattutto con quali prospettive guardate questo tipo di definizione appunto della griglia in cui anche le politiche comunali devono stare
Iorio provo a rispondere
Usando due sollecitazioni che sono arrivate prima da Del Favero e poi da Davico
è stato è stato fatto un esempio più che sui costi standard introdotto da Del Favero un discorso sull'appropriatezza quando ha parlato di
Ingressi non non appropriati in DEA piuttosto che insediamenti residenziali o poi attaccato il tema della domiciliarità
Sono moltissime le persone che possono stare a casa e molte che fanno accessi impropri quindi prima di parlare di costi standards sarebbe interessante capire qual è il modello più appropriato
Per intervenire sui bisogni che arrivano dal basso quel bottom up che era stato indicato
Il secondo spunto deriva dal fatto che si sta sempre soltanto parlando di soldi e non di bisogni e in questo volevo un po'con Davico
Confrontarmi perché e siamo consapevoli del fatto che manchino le risorse o avuto uno scambio simpatico posso raccontarlo Michelino
In in albergo dove ha detto a ci sarà poco da discutere perché tanto soldi non ce ne sono bene lo sappiamo che soldi non ce ne sono più però vorremmo discutere sui modelli vorremmo discutere su che cosa dobbiamo lavorare in questo
Comune un sociologo Aldo Bonomi a ha sottolineato alcuni aspetti di come siamo organizzati
Come una grande differenza tra Città metropolitane città grandi città che si sentono fragili
Dove prevalgono alcuni aspetti di rischio ci sono città dove prevalgono i flussi flussi economici di popolazione che si sposta per vivere per abitare rispetto
Hai piccoli medi centri che sono la stragrande maggioranza che invece hanno una maggior spirito identitario una maggiore radicamento territoriale
Devo smettere
A
Non c'è il mio Sindaco che mi riprende
All'interno di questi contesti ci sono aspetti che non possono essere usati in maniera conflittuale non bisogna più parlare alla pancia per creare degli schemi di conflittualità
Noi ci troviamo rischiamo di trovare il sistema della comunità di cura cioè quella che sta in mezzo tra coloro che sono rancorosi e coloro che sono terrosi questo è un è uno schema che
è individuato all'interno di questo libro di Aldo Bonomi
Noi dobbiamo evitare
Di essere sotto assoggettate coloro che si lamentano per i tagli e non e non trovare un collegamento con coloro che invece cercano di operare per portare sistemi di cura allora
Come declinare sul territorio queste queste difficoltà cercando di
Trasformare quello che è stato già stato definito un patto della salute che non vuol dire un patto sanitario sulle misure e sulle indicazioni cliniche ospedaliero di riorganizzazione delle aziende sanitarie
Ma trasformare un patto della salute che significa
La percezione di benessere nel vivere un territorio da parte dei cittadini in un patto sociale
Bisogna cercare di mettere intorno tutti gli attori e tutti gli operatori da un lato i rancorosi dall'altro gli operosi
Per trovare insieme delle soluzioni non per forza che richiedano maggiori investimenti e finanziamenti ma che trovino delle soluzioni che vadano incontro sì mettendo la persona al centro come diceva Taricco
Che vadano incontro però i suoi bisogni non soltanto con una questione di organizzazione finanziaria allora
Mantenere a casa una persona anziana non autosufficiente non è solo un discorso di risparmio economico perché costa meno di un terzo di una persona inserita in una struttura residenziale
Ma perché le persone curate a casa dove la solidarietà e la trasversalità sociale si manifesta con gli operosi
Traduci si traduce in una
Miglior vita che qual patto della salute
Delle persone che vivono più a lungo son dati ormai epidemiologici mentre il turnover in strutture residenziali per anziani non autosufficienti e del venticinque per cento cioè di un quarto
Le persone anziane non autosufficienti curate a casa scendiamo al quindici per cento il turnover
Allora
Secondo me per vivere e governare un territorio bisogna anche occuparsi di questi aspetti e cercare di inventarsi nuove modalità nuovi modelli la politica dovrebbe avere il coraggio
Di trovare nuovi modelli prima di discutere e di lagnarsi sui soldi
Grazie assessore Vincenzo Cuomo qui vicino a me sindaco di Portici soldi e bisogni io faccio la stessa domanda che ho fatto all'assessore di Torino però appunto non siamo a Torino ma siamo in campagna
Cioè in una delle regioni in cui
Quella parte lacrime e sangue del federalismo del piano di rientro di cui si parlava nella relazione di questa mattina è
In corso di attuazione delle
In corso di attuazione da più anni quindi la stessa domanda e come i sindaci possono stare in questa griglia
Ma in una regione
Che è coinvolta dal commissariamento dal Piano di rientro dalla razionalizzazione prego
Ha per
La domanda di cassa nei tre minuti sarà un'impresa ardua che il piano di rientro insomma da campanelle deficit
Cominciamo a stabilire la cosa da voi
Continuiamo ad avere un grosso problema che ci viene dalla legge ottocentotrentatré del settantotto che individua il Sindaco nella massima autorità sanitaria ma è la massima tale da sanitaria virtuale
Perché di fatto non partecipa ad alcuna delle scelte che vengono poi adottate
Soprattutto voi nella fase in cui la spesa è diventata insostenibile i piani di rientro diciamo
Tagliare in maniera orizzontale sull'assistenza sul territorio
In Campania per esempio c'è un piano sanitario verso il quale io ho preparato un ricorso
Perché contemporaneamente chiude tantissimi ospedali alcuni li converte e quindi di fatto senza aver determinato neanche i LEA i livelli essenziali di assistenza si
Poi quello che diceva l'assessore di Torino Roma preceduto cioè
E più che pensare ai bisogni si sta facendo il diciamo una vicini visione ragionieristica della spesa sanitaria e che in qualche modo sta penalizzando fortemente territori creando moltissime difficoltà chiariamo subito una cosa c'è il costo standard io credo che sia una santa cosa
è una cosa che non ci deve far paura e proprio nel tema della sanità delle prestazioni sanitarie qualche cosa che deve
è fortemente unire il Paese perché e inammissibile insomma che
La scatola di cerotti Bosco sta in una maniera diversa dalla Campania al Piemonte questo diciamo una cosa inaccettabile ed è una cosa che oggettivamente crea una difficoltà anche a spiegarlo ai cittadini
E però dobbiamo pure mettere insieme un altro discorso cioè il patto della salute insomma quest'idea della riconversione della riduzione dei posti letto della di spostare molto dell'assistenza sulla domiciliarità insomma della
Del del paziente otto insomma della famiglia dell'i servizi alle persone però facciamo un ragionamento anche sui fondi della sue due otto
Insomma che di anno in anno ci vengono tagliuzzati
E e ci creano moltissimi problemi ce ne dobbiamo trovare un accordo
Se dobbiamo fare un piano di rientro o per il deficit sanitario che non riguarda solo la Campania perché su moltissime le Regioni che
Sono sotto osservazione da questo punto di vista e debbono rientrare quindi bisogna riconvertire la prestazione sanitaria cercando di ospedalizzati il meno possibile
Il paziente
E quindi cercare diciamo delle forme alternative è vero pure che se dobbiamo perseguire l'integrazione sociosanitaria con la con i fondi della
Della legge tre due otto diciamo che sono anni che fondamentalmente i Governi
Di qualunque colore politico esso siano sommata aiuti sono qual è quindi creano di fatto una
Dismette Lia dal punto di vista proprio della dell'assistenza e quindi partiamo da un'analisi forte dei bisogni c'è va pure bene che insomma la rete ospedaliera venga in qualche modo riconvertita vengono diciamo razionalizzati i posti letto vengono evitati duplicazioni
Però se dobbiamo fare un'integrazione socio sanitaria seria abbiamo bisogno che questi piani di zona non vengono di volta in volta o perché hanno una programmazione e c'è una pianificazione che il più delle volte triennale quindi
Trova voi degli aggiornamenti c'è bisogno da questo punto di vista di dare più forza agli enti locali quindi le competenze dei sindaci ma alla fine
Finisce sempre per essere la stessa questione ce ne siamo il front office di tutti i bisogni dei cittadini
E tra l'altro non dimentichiamo che e non ci sono solo i sindaci
Ci sono i Consigli comunali che hanno competenze su questi temi e che quindi incalzano fondamentalmente i sindaci nella
Nelle riflessioni che vanno fatte qua tutte le volte che si taglia assistenza sul territorio e difficile spiegare quindi da questo punto di vista
Dobbiamo fare uno sforzo anche dal punto di ma un modo legislativo che mette insieme una partecipazione più attiva e più efficace da parte dei Sindaci
La Conferenza dei Sindaci che oggi è un organo che dovrebbe funzionare all'interno delle aziende sanitarie
E di fatto non funziona perché non è che c'è una partecipazione alla politica dei bilanci da parte delle aste quindi
E il bisogno del cittadino trova immediata diciamo protesta
Nel nel front office immediato che è sempre il Sindaco è sempre Consiglio comunale quindi noi dobbiamo fare da questo punto di vista salto in avanti un probabilmente ho anche una innalzamento del livello di qualità
Lo dico da Sindaco del sud
Va bene diciamo il costo standard quindi facciamolo questi decreti attuativi che siano rapidamente chiari in modo che possiamo a capire fino in fondo che cosa che cosa scriverà
Diciamo per
Per quanto riguarda la questione dei costi standard per quanto riguarda tutto il resto del federalismo fiscale
E però insomma di mettiamoci pure d'accordo che se immaginiamo che dobbiamo risparmiare
Sulla rete ospedaliera razionalizzare la spesa la spesa ospedaliera abbiamo bisogno di non tagliare i fondi che riguardano le politiche di integrazione sociosanitaria e quelli che riguardano i servizi alle persone perché altrimenti se tagliamo tutte e due le cose
è alla fine rimaniamo insomma senza alcun tipo di risposta da dare al cittadino e l'idea di fare un percorso virtuoso
Non si baserà più su un patto della salute ma si baserà sul taglio alla salute e quindi tutto questo
Sicuramente non ci porterà lontano
Grazie Sindaco Cuomo
Torniamo torniamo al nord con Virginio Brivio che il sindaco di lecco a cui chiedo sostanzialmente la stessa cosa con una piccola aggiunta si è parlato di bisogni diciamo i due amministratori che l'hanno preceduta appunto hanno collegato la questione soprattutto rete ospedaliera
Assistenza domiciliare e
La questione che non si può tagliare da entrambe le parti se non si cade io con lei vorrei aggiungere un tassello sulla politica diciamo sociale più complessiva
Che non è quindi solo sanitaria ai sulla evoluzione dei bisogni perché ad esempio l'altro ieri
In una tavola rotonda che parlava più di patto i Bilanci diciamo così si metteva a raffronto l'evoluzione delle risorse con l'evoluzione dei bisogni per caratteristiche demografiche
Abbastanza ovvia però fondamentali come l'invecchiamento della popolazione o
Soprattutto nelle città del nord alla crescita della quota di popolazione immigrata eccetera che
Richiede nuovi interventi sociali e richiede anche un forse una nuova creatività amministrativa nel senso che
Nuovi bisogni con con risorse inferiori il dialogo non è semplice prego
Sì grazie io penso che sia necessarie su questo tema ricordare che uno degli strumenti che i comuni hanno a disposizione quello di usare bene il Piano di zona e soprattutto
Fare un raccordo molto stretto tra quelli che sono gli interventi del Piano di zona con quelle che sono in Regione Lombardia i piani di sviluppo aziendale
Delle ASL e della rete ospedaliera perché dico questo perché nel mentre in cui si parla anche di bisogni differenziati di razionalizzazione nel Patto per la salute si parla
Più volte articolo sei sulla razionalizzazione della rete ospedaliera e l'articolo nove
Sugli interventi dei confronti e non autosufficienza l'articolo quindici sulle tematiche della prevenzione
Dobbiamo ricordare che in realtà non c'è più un dialogo automatico dei Comuni con le aziende sanitarie ospedaliere almeno per quanto riguarda Regione Lombardia ma questo dialogo può passare tramite la condivisione di alcuni obiettivi della programmazione
E allora il tema versatilità di risorse e della differenziazione dei bisogni forse più che non dell'aumento perché in alcuni casi si può anche dire che sono una diversa distribuzione dei bisogni io penso che i ricoveri impropri non ci sono solo nelle aziende ospedaliere ci sono spesso nelle case di riposo nelle RSA se non sia una rete alternativa sul territorio e questo diventa un costo spesso
Ripartito su tre soggetti sulla famiglia sul Comune che integra una parte della retta e sul servizio sanitario che paga comunque la tariffa
Allora quello che penso che sia importante recuperare anche nello spirito di questa tavola rotonda sia quello che questi due mondi devono non solo genericamente parlarsi o rimpallarsi le situazioni
Ma devono condividere maggiormente alcune scelte di programmazione penso che non esiste ipotesi di razionalizzazione della rete ospedaliera degli interventi dei non autosufficienti senza questa forte capacità di integrazione fosse il passo dovrebbe essere quello
Di un obbligo maggiore dell'integrazione questi pianificatorio perché se vedete se i direttori generali rispondono solo all'assessorato regionale e non hanno un momento forte
Di confronto obbligatorio con il territorio e l'individuazione di alcune scelte diventa tutto più difficile la politica deve poi rincorrere una serie di scelte queste vale per la chiusura degli ospedali negativo anziché
Per l'estensione di reti e la capacità come dire di dare risposta differenziata e i bisogni tra l'altro e chiudo
Il sociale spesso porta anche qualche risorsa aggiuntiva del privato sociale della coprogettazione di progetti
Anche di risorse che vengono dalle fondazioni e quant'altro
Magari da valorizzare maggiormente dentro un percorso che non possono più essere sperimentali ma devono diventare l'ordinarietà cioè percorsi di integrazione molto forte con le singole comunità laddove si chiude un ospedale per piccole dimensioni e dobbiamo con chiarezza dirlo come Sindaci che dobbiamo contribuire positivamente a questi progetti
Di riconversione sul territorio non può restare semplicemente
Una bandierina di un ambulatorio di qualche ora di qualche servizio specialistico eccetera deve restare spesso una rete a servizio della fragilità che non è competenza solo dell'uno dell'altro costruire ma che va costruita insieme
Grazie Sindaco io non vedo l'assessore Moioli non so se c'è
Non c'è se non si manifesta entro pochi secondi voglio dire che non c'è
Allora passo la parola Simone nel doni crede vicepresidente vicario di Federsanità ANCI a cui chiedo Abbundo gli gli ultimi tre interventi diciamo hanno mostrato una
Prima ancora di bisogni però da questo punto di vista degli amministratori no un ventaglio di bisogni molto ampio al cui possiamo aggiungere
Che non ci sono solo appunto i Sindaci delle città come o o o gli amministratori delle città come quelli che hanno parlato fino ad ora ma i temi che citava l'ultimo intervento del sindaco di lecco sono declinati in maniera ancora più pesante probabilmente in tutta quella rete dei piccoli Comuni dei Comuni montani l'esigenza di presidio
A voi tocca
Il ruolo non semplice di sintetizzare questo tipo di esigenze di tradurle in proposte poi nel nel rapporto con il legislatore
Il ruolo diciamo dei Comuni che finora non hanno parlato in questa tavola rotonda Comuni montani
Comuni lontani della via dalle grandi città come può essere declinato in questo tipo di
Rapporto anche con il legislatore con la consapevolezza che appunto le risorse costi Standard eccetera
Grazie
Buongiorno a tutti anche da parte mia
Ma io la vedo così
C'è una differenza naturalmente fra le città metropolitane fra le città grandi i piccoli comuni comuni montani non solo montani
Ma al di fondo rimane quello che gli amministratori prima di me hanno detto cioè se si passa attraverso la condivisione della coprogrammazione delle scelte tutto più facile
Se invece si arriva ad una mera contrattazione nel senso che chiudo l'ospedale ti do due ore di ambulatorio di una qualche evidenza e non ha neanche magari
Troppa corrispondenza con la tua realtà locale iniziato una conflittualità anche perché all'interno del nostro sistema lo dobbiamo stare attenti a non scaricare sulle amministrazioni comunali eccessive tensioni
Che sono inevitabili quando di fronte ai cittadini alle nostre comunità poi il front office della la faccia principale quella quella del Sindaco
Al quale comunque vengono riproposte vengono o dire messe davanti tutta una serie di contraddizioni che magari non stanno in capo neanche direttamente a lui come per esempio la la la gestione della sanità e la
Programmazione programmazione sanitaria
E il patto di comunità si può rompere facilmente in questa dimensione
Dicendo al Sindaco e ovvero quello non uno magari non è il tuo compito precipuo ma potete evitare di fare la piazza nuova che esso io piuttosto che hai speso troppo per il lungomare piuttosto e per il nuovo
Impianto di risalita e noi dobbiamo stare attenti compito nostro anche quello di tenere un livello di Governo fra varie fra vari enti molto stretto molto molto unito da questo si può fare soltanto se si fa a partecipare alla programmazione tutti soggetti
Presenti sui territori soprattutto nel momento in cui si decide come si è deciso e come nelle degli studi l'epidemiologia ci impone di destinare ai gli strutture ospedaliere
La fase acuta e poi riversare sul territorio tutto tutto il resto allora il Tze il territorio il luogo
Deve essere il luogo non solo della cura ma anche e soprattutto della programmazione condivisa dei percorsi dei percorsi di cura senza scaricare fra i vari enti fra i vari istituti fra i vari i vari livelli di programmazione decisione politica
Quelle tensioni che poi rischiano di provocare fratture istituzionali forti e poi soprattutto di non dare le risposte i cittadini si aspettano e allora in fila dobbiamo mettere intanto i profili di salute i bisogni veri che ci sono
O la programmazione rispetto a questi e anche come dire cercare di fare quella perché no senza paura di usare parola un po'forti per la cultura politica istituzionale e talvolta fa prende decisioni sbagliate
Ho fa difendere l'indifendibile come qualche volta è successo non dobbiamo averne paura siamo in casa Anci non dobbiamo aver paura anche di
Riconoscere questo può succedere dalla parte anche dei Comuni si si trovano talvolta difendere difende situazione che non hanno più senso atti tenere in piedi giorno dopo però dobbiamo mettere in condizione per le comunità soprattutto quelle comunità lontane
Quei Comuni piccoli quelle quelle comunità che hanno difficoltà a raggiungere il Thea raggiungere l'ospedale la Chirurgia di terzo livello eccetera in tempi brevi
Rassicurando gli sul fatto che per la salute significa anche soprattutto ora una rete di servizi territoriali che non passa direttamente dagli ospedali
Questo si può fare o o non solo chi ha negli ospedali un punto della Rete ma non è ma non è tutto questo si può fare soltanto se si riconosce nelle varie forme ce ne sono
I di modelli in Italia che si stanno da qualche parte sperimentando da qualche parte invece implementando ce ne sono di di di di modelli che stanno come dire a dimostrare che il un nuovo protagonismo delle amministrazioni locali nella programmazione sanitaria
Può essere deve essere utile implementato soprattutto per quei Comuni
E per quelle comunità gestite e governate diciamo da comuni molto spesso da sindaci molto spesso troppo spesso lasciati
Lasciati soli che hanno difficoltà anche come dire di viabilità di isolamento e che sono talvolta in difficoltà quindi compito nostro è giusto e anche questo come fare
A a trovare una risposta che da un punto di vista legislativo e intanto nel non cadere nella tentazione insomma nel presiedeva arrivare al livello di contrattazione e chiudo seri facciamo se dimostra mi
Che se invece noi riusciamo
A di fronte la scarsità di risorse oppure è un tema
A tentare di ridefinire profili di salute
All'interno delle comunità di definire strategie forti di di collaborazione istituzionale con il coinvolgimento di tutti io penso abbiamo fatto un passo avanti decisivo
Grazie allora Roberto Pella è Assessore allo sport alle politiche giovanili del Comune di Biella io
Mi mi lasci fare una piccola provocazione giusto per
Io immagino che dopo che il suo Sindaco il suo assessore al bilancio le conosce un Sole ventiquattro Ore i contenuti della nuova manovra eccetera questo tutti gli anni Italy guardano al Bilancio non sia per lei facile andare in Giunta
A come dire sottolineare l'importanza anche strategica
Appunto delle politiche giovanili dello sport eccetera in questo quadro si parlava prima anche di un'esigenza di nuova creatività amministrativa creatività in senso buono non finanziaria ma
Come dire possibilità di fare interventi nuovi con le risorse che ci sono
Qual è l'evoluzione di questi anni alla luce appunto manovra Bilanci difficoltà di chiudere il Bilancio che impone di essere molto prosaici diciamo così e invece un tema come quello che lei segue come quello di cui alla delega
E e che ha seguito anche in ANCI che invece richiede come dire un un salto di qualità anche nella
Nella creazione di nuove politiche in un dialogo tra questi due temi sempre più difficile
Grazie ma io innanzitutto mi permetto visto che questa Assemblea è stata perfettamente inaugurata
Da una persona in cui tutti noi ci rivediamo ed è considerato oggi da tutti i cittadini l'istituzione più vicine più legittimato cioè il Presidente della Repubblica
Ebbene visto che in questo momento che si sta sgretolando tutto credo che
Quel momento come questo dobbiamo rifarci a determinati valori e come classe amministrativa non può essere che la Costituzione la Costituzione all'articolo trentadue
Dice chiaramente la Repubblica tutela salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti ecco io credo che come diceva Borgione
In alcuni passaggi di altri colleghi oggi
Fare solo rientrare tutto in una questione di soldi e un discorso che sicuramente non può reggere
Non può ergere perché è vero che la situazione economica difficile questo lo sappiamo tutti non abbiamo bisogno di ieri dircelo
Ma è anche importante che comunque oggi ci sono dei sistemi che in qualche modo hanno anche sancito una ottimizzazione dei costi che hanno in qualche modo anche unito in servizi
Congiunti determinati Comuni in modo particolare comuni piccoli comuni mo'con montani
Faccio un esempio visto che siamo in Piemonte c'è tanti relatori i consorzi socio-assistenziali ecco noi attraverso i consorzi socio-assistenziali siamo abbiamo delegato tantissimi comuni
Stanno svolgendo dei ruoli eccezionali stanno in qualche modo consentendo ai piccoli Comuni soprattutto di avere un risparmio
Di quello che può essere il costo perché tutti sappiamo quanto costa un minore nel momento che poi viene affidato un Comune quindi consorzi tra virgolette possono essere anche una forma di assicurazione
Oggi invece ci incontriamo con una volontà poi vedo qua la nostra Presidente l'ANCI regionale Amalia Neirotti che ringrazio anche per la
Attività che sta svolgendo
Con una regione e lo dico io che ne faccio parte politica bento da parte della maggioranza
Però che vuole andare incontro ad una chiusura da parte dei Consorzi e questo sicuramente va contro quello che
Lo spirito di di unire di aggregare di stare assieme di ottimizzare
Quindi indubbiamente questo è un aspetto che sicuramente ci sta creando dei grossi problemi
Perché se ciò avvenisse lei capisce bene che in modo particolare nei piccoli territori i problemi sarebbero forti anche dal punto di vista proprio della chiusura dei dei bilanci dei bilanci stessi
Cioè queste la Nesima dimostrazione che centralizzare non significa per forza risparmiare anzi perché proprio la peculiarità che poi molte volte c'è nei territori
E quello che fa la differenza e diceva molto bene l'assessore di Torino
Io credo che
Uno Stato che deve in qualche modo salvaguardare
La famiglia mette al centro la famiglia non può non tener conto che sul discorso socio-assistenziale noi dobbiamo incentivare sempre di più il fatto che queste persone modo pratico gli anziani possono rimanere all'interno della propria famiglia
Perché sicuramente hanno una vita più decorosa perché sicuramente mantengono quei legami poi ognuno di noi
Quando sta con i propri cari si sente realmente molto più vicino
E molto più supportato quindi sicuramente un concetto questo della della della famiglia che dobbiamo rilanciare fortemente anche attraverso questa qualità di vita anche se magari può costare ma ragionevole giorno un costo minore
Ma anche se fosse in qualche modo un costo alla pari sicuramente va sostenuto
Diceva bene il mio collega Cuomo
Che io le la delega politica e alle politiche giovanili lui e il Presidente della nostra Commissione
Oggi come oggi noi dobbiamo anche rafforzare in qualche modo il ruolo dei sindaci all'interno della della Conferenza
Perché indubbiamente un ruolo marginale che non tiene minimamente conto molto patti quelle che sono indicazioni e io mi permetto questo lo dico all'Assessore della della Regione Veneto
Forse bisognerebbe avere dei direttori più svincolati
Da quello che è l'appartenenza politica e più dei direttori in qualche modo tengono conto poi realmente anche di quelle che sono le esigenze le istanze che vengono fornite dei sindaci del territorio perché vede molte volte
Le devo dire con tutta onestà noi ci troviamo a che fare con dei direttori che molte volte anche per tutelare quello che il loro ruolo quello che è stato anche chi è stato indicato poi
A essere messo in quel determinato posto a dover rientrare in un quadro che le devo dire onestamente ma quale destra sinistra non ha importanza non rispecchia quelle che sono le reali esigenze
E le istanze del territorio quindi io credo che su questo lo ha fatto molto sicuramente Federsanità
All'interno della nostra associazione e estremamente importante
Io su questo anche come responsabile
All'interno punto e politiche giovanili e ringrazio molto signor presidente Del Favero che Giacomo Bazzoni ko Russo che soprattutto anche Fabio Sturani per l'ottimo lavoro che stanno facendo perché c'è necessità di avere una Federsanità
Sempre più vicina ai problemi dei comuni stessi
Concludendo con l'accenno che mi formulava sulla sua domanda bene io le devo dire che nonostante la razionalizzazione che ciò oggi c'è complessivamente
In tanti settori
Nell'ambito delle politiche giovanili il mio amico Cuomo lo sa bene
Devo dire che siamo riusciti a ottenere un bel risultato oggi una parte rilevante del fondo delle politiche giovanili del Ministro Meloni
è dirottato direttamente sui comuni con una convenzione che abbiamo con la nostra associazione
è un'altra parte molto significativa con le regioni che a loro volta poi devono cofinanziare e trasferire alle Province e Comuni stessi ecco questo credo che sia un buon esempio anche una dimostrazione di di opportunità e devo dire anche di impegno da parte del Ministero e questo lo faccio trasversalmente perché nasce con il ministro Melandri e continua con il Ministro Meloni
Di volontà comunque anche nel caso c'è una riduzione di trasferimenti in capo al ministero Estensi
Ma di far sì che
Quelle poche o tante risorse che ci siano in qualche modo possono essere dirottati direttamente i Comuni che poi a loro volta con dei cofinanziamenti
Le sane incrementare ecco questa è una best pratiche mi auguro possa essere anche adottata da altri Ministeri e chiudo con un'osservazione
Indubbiamente oggi noi abbiamo un ruolo importante per quella che la difesa
Della della salute e devo dire dobbiamo in qualche modo concentrare le nostre risorse pur sapendo che la mannaia poi dei Tremonti di turno ci sono i tutti i Comuni perché così come fa Tremonti lo fanno i nostri assessori al bilancio dei comuni stessi
Però non dobbiamo mai dimenticarci perché siamo amministratori non politici che in primo luogo dobbiamo mettere al centro la persona giovane o vecchio che sia dobbiamo metterci però persone quando si ha a che fare con la persona i soldi mi dispiace dirlo devono diventare una subordinata e non l'unico fattore su cui decidere
Grazie grazie Roberto Pella Marco Andrenacci
è il Sindaco di Porto Sant'Elpidio Presidente dell'ANCI Marche prego
Beh ho ascoltato quanto hanno detto i miei colleghi e che mi ha preceduto e per quanto riguarda il rapporto fra il Comune e il Patto per la salute
Dal mio punto di vista credo che la concezione che i Comuni in questo percorso ancora possono dare
E magari il taglio di risorse importanti per quanto riguarda la concertazione fra quello che viene offerto dal patto alla salute o comunque da una riorganizzazione generale dei servizi ma abbiamo ascoltato
Prima dei relatori il taglio dei posti letto che probabilmente indicherà una linea un di demarcazione molto o labile fra quella che la possibilità di rimanere in ospedale da quella di ritornare presso la propria famiglia
Quello che sta vivendo il territorio e soprattutto i Comuni cercare una purtroppo competizione
Fra quello che compete alla realtà comunale quello che invece compete alla realtà sanitaria
Questa competizione è pericolosa e pericolosa perché i Comuni hanno portato avanti in questi anni dal mio punto di vista in maniera molto forte e anche credo in maniera straordinaria quelli che sono stati gli ambiti sociali
Che hanno rappresentato il luogo dell'aggregazione dei comuni del dibattito del confronto dell'aggregazione dei servizi ed abbiamo cercato di rispondere
Alle tante problematiche sociali che oggi per alcuni aspetti si fondono con quelle sanitarie cercando di lavorare innanzitutto sulla prevenzione che un termine che sinceramente io ho sentito poco in questi discorsi che invece dovrebbe rappresentare un elemento importante per evitare poi i costi sanitari e sociali molto più grandi
E
Pensare in questo discorso che i tagli che si possono ancora fare ancora una volta potrebbero ricadere nei Comuni questo discorso mio punto di vista realmente preoccupante
Perché la finanziaria
Quanto abbiamo vissuto le difficoltà che attanagliano i Comuni le responsabilità che hanno i Sindaci purtroppo ancora una volta ci metto davanti ad una realtà molto preoccupante
Allora credo che il ruolo dell'ANCI io come Presidente di ANCI Marche sia innanzitutto in questo momento quello di approfondire meglio questa parte
Del patto la salute che ancora deve essere sviluppata ma soprattutto in ambito regionale cercare di aumentare e rafforzare
Il confronto con le regioni per far sì che insieme si possa portare avanti un discorso socio sanitario che naturalmente debba avere il cittadino in difficoltà come centro e l'attenzione che ci sia una omogeneità di risposta in tutti i territori che fanno parte della Regione
Per permettere un eccesso
A tutte le persone che sia sullo stesso livello ma anche risposte sia dal livello sanitario che sociale di qualità
Questo purtroppo è un discorso difficile che pone noi sindaci davanti ad un ulteriore sfida
Purtroppo con una mancanza ormai cronica di risorse
Noi siamo abituati come sindaci amministratori all'asta ad affrontare le tante difficoltà sono convinto che anche in questo caso cercheremo di dare il meglio e la nostra attività ma sono altresì convinto che se mancherà
Né in un rapporto stretto serio forte fra l'aspetto sociale l'aspetto sanitario e il dialogo all'interno delle Regioni probabilmente questa impalcatura che ha anche degli spunti interessanti
Farà retrocedere la qualità e questo sinceramente mi preoccupa
Grazie grazie Sindaco prete Fausto Pepe sindaco di Benevento io lei è l'ultimo intervento e quindi anche
Non c'è hanno nello
Ah ho capito quindi abbiamo
Chiuso
Okay non c'è il Sindaco non c'è allora io passo ripasso la parola sopra per la parte finale degli interventi a cui seguirà la tavola rotonda finale con il Ministro Brunetta
Grazie
Grazie germi
Apriamo questa terza parte della sessione
Mattutina in cui abbiamo chiesto anche