Più Italia, Più coraggio - Assemblea nazionale del Movimento Democratico (MoDem)

Allora se se prendete posto iniziamo i lavori
Allora benvenuti a tutti alla prima Assemblea nazionale di movimento democratico
Per me è un grande piacere iniziare
Lavori di oggi
A
è un compito che sono molto contenta di svolge sono mi presento perché io mi conosce Stella bianchi sono in segreteria nazionale del Partito Democratico responsabile ambiente
Mi dicono che ci sono posti sopra quindi se chi è in piedi ora nella sala nei corridoi della platea vuole invece stare più comode stare seduto qua tranquillamente salire sopra
Poi vi darò anche tutte le altre informazioni di servizio mamma allora io ora vi rubo due minuti prima di iniziare i nostri lavori
Per fare una brevissima introduzione che iniziare a fare a cominciare da due numeri che poi discuteremo nel pomeriggio di oggi e in particolare con l'aiuto anche del professor Mannheimer dico abbiamo in video
Noi abbiamo visto l'ultimo sondaggio che quindi prendiamo con beneficio di inventario sanno un sondaggio ma due numeri che sono molto interessanti da esaminare
Intenzioni di voto per il PD ventiquattro e due per cento bacino potenziale oltre il quaranta per cento allora il problema per noi per noi come movimento democratico per noi come Partito Democratico tutto
Ragionare su
Perché c'è questa distanza ma soprattutto su come si colma questa distanza
Secondo noi questa distanza si colma tornando al progetto originario del Partito Democratico partito riformista forte autorevole che ha il coraggio di
Affrontare i problemi del Paese di presentare proposte riformiste in grado di cambiare il Paese
Io ora tratteggio solo quattro punti che sono alcuni di quelli che mi stanno più a cuore ma poi nel corso della del pomeriggio
Ci sarà modo di affrontarne altri allora intanto una via per la crescita del Paese come centralità al lavoro con la lotta alla precarietà con la lotta alla diseguaglianza sociale che comincia a diventare che è sempre di più un problema drammatico nel nostro Paese
Ne abbiamo come Italia purtroppo preso una bruttissima scorciatoia abbiamo lasciato le svalutazioni competitive abbiamo iniziato a schiacciare il costo del lavoro e a privare moltissimi giovani delle possibilità di
Sperimentare il proprio talento di crescere di dare un contributo alla Società di avere una proprio un proprio percorso di vita allora per noi del Partito Democratico la priorità e quindi il lavoro la crescita la lotta alla precarietà la lotta la diseguaglianza sociale
Poi l'ambiente noi dobbiamo portare avanti una grande rivoluzione ambientale
Immaginare e pensare con delle politiche concrete come si cambia il modello di sviluppo del Paese il modello di consumo come si mette l'Italia su una straordinaria così grida di crescita sostenibile che ci può dar modo di uscire dall'angolo in cui questa crisi e decenni Di Stasi nel Paese ci stanno ci stanno mettendo
Consentire il dire a me poi altre lo diranno oggi
Che c'è una grande ricchezza di questo Paese che non sfruttiamo ancora molto poco
E sono le donne di questo Paese se c'è uno straordinario bacino di crescita potenziale proprio nell'occupazione femminile al sud e i livelli di occupazione sono drammatici sono al trentuno per cento
Ma in generale nella media del Paese non si supera il quarantacinque per cento
Sappiamo tutti benissimo che il lavoro delle donne creano altro lavoro investire sul lavoro delle donne deve essere
Per il Partito Democratico una priorità insieme a questo realizzare una democrazia paritaria pari rappresentanza nelle istituzioni misure che concretamente realizzino la parità tra i sessi in ogni ambito di vita
Del Paese
L'ultima cosa che dico che in realtà è la prima perché la cornice che consente uno sviluppo del Paese e la legalità noi dobbiamo mettere la legalità al primo posto la lotta alla corruzione il contrasto alla criminalità organizzata
Chiedere che ci sia chiarezza verità sui segreti di Stato chiedere che i nodi Buy del Paese siano illuminati fare della legalità una delle nostre priorità assoluta
Allora il tutto questo parleremo oggi
Di come
Questo movimento vuole contribuire a rendere più forte il Partito Democratico
Dico che il Partito democratico debba continuare
Responsabilmente come sta facendo a chiedere un Governo di responsabilità nazionale per affrontare una fase nuova ma di come si debba impegnare in prima persona per essere il centro
Di una proposta riformista senza abbandonare nulla della ricchezza che ha portato ad essere grande partito democratico nelle scorse elezioni politiche
E anzi costruendo su quella su quella chiave per arrivare a cogliere in pieno il nostro bacino potenziale
Grazie allora
Fatta questa breve introduzione io do
La parola subito a Tommaso Nannicini
Docente di
Economia politica alla Bocconi di Milano sta arrivando e che ci fa una relazione introduttiva su l'Italia nella crisi economica
Punto di partenza
Forse che l'Italia diossine
è un Paese stanco in un Paese che da troppi anni ha perso
La capacità di guardare con ottimismo al proprio futuro
Di immaginare che se ci impegniamo seriamente investiamo sulle nostre straordinarie risorse
Domani andrà meglio di oggi
Io credo che se c'è qualcosa che ci deve preoccupare a differenza di altri frangenti della travagliata storia politica degli ultimi anni non è tanto in sé per serpeggiare e la crescita di un forte sentimento antipolitica che pure eccetera
Ma il diffondersi di una strisciante apatica verso la politica
Di una sfiducia generalizzata verso la possibilità
Di una il diffondersi di una strisciante apatia verso la politica di una sfiducia generalizzata
Verso la possibilità che dalla politica possano arrivare le risposte di cui il Paese ha bisogno e questo sentimento sempre più diffuso come in una profezia che si autoavverano
Finisce per generare cattiva politica
Perché una classe politica
Che non si sente controllata che si sente a riparo della fatica dei più finisce per produrre cattiva politica
E perché la selezione della classe dirigente si impoverisce quando le risorse migliori delle nuove generazioni non vedono nell'impegno politico un qualcosa di allettante anche solo per un periodo della loro vita
Insomma si avvertono i sintomi di un Paese che ha perso la capacità e a volte anche la voglia di crescere
E personalmente non credo che i momenti di crisi economica siano momenti come qualcuno dice favorevoli politicamente al centro sinistra perché creerebbe una maggiore domanda di politiche redistributive
Io credo che abbia ragione l'economista Benjamine firma anche dice che quando una società attraversa un periodo di stagnazione si ferma il progresso nella mobilità sociale e nella solidarietà nella temperanza e nella democrazia
E ne consegue una fase in cui ognuno si mette in trincea a difendere il proprio interesse a difendere il proprio orticello
E quando vince l'egoismo anche il sano agonismo che ognuno di noi hanno i frangenti difficili quando calano tolleranza e voglia di apertura curiosità verso gli altri e verso il futuro
Le democratiche democratici non hanno vita facile chiunque si propone di portare avanti un progetto di innovazione e cambiamento non abitativa
Se mi capitasse di incontrare un economista extraterrestre che mi chiedesse a bruciapelo qualche statistica per inquadrare la situazione italiana
Personalmente credo che lo rinvierei attrezzati a tre fonti di comparazione internazionale
Le statistiche OCSE che ci spiegano sulla crescita della produttività che dal novantaquattro al due mila otto nell'arco di tempo della cosiddetta seconda Repubblica Italia è stato il fanalino di coda i Paesi sviluppati come crescita del reddito prodotto ma anche come crescita della produttività
In questo frangente
Mentre
Altri Paesi hanno la possibilità di raddoppiare il loro tenore di vita in venti venticinque anni l'arco biologico di una generazione
Gli italiani dovranno aspettare pazientemente quattro generazioni un secolo per avere lo stesso sviluppo delle condizioni di vita materiale
Magari gli consiglierei anche lo studio OCSE sulla disuguaglianze economiche che mostra come la disuguaglianza economica relativa in questo Paese negli anni Novanta si aumentata fortemente dai livelli medi dell'OCSE agnizioni novantina
A monte a livelli di gran lunga maggiore a fine anni novanta
E ultimo dato
Non rimanderei magari hai dati dello studio di Credit Suisse sulla ricchezza delle famiglie che mostrano come tutto sommato l'Italia sia ancora nei primi posti dalla Siria internazionale della ricchezza privata detenuta dalle famiglie
Con la percentuale più alta di famiglia al di sopra di cento mila dollari il cinquantasei per cento la più alta percentuale
Tra i Paesi sviluppati crescita produttività e investimenti che ristagnano disuguaglianza che cresce ma anche ricchezza che resta a livelli da hit parade internazionale
Sono tutti i segni di quello che potremmo chiamare un lento declino se volete un dolce declino perché in fondo grazie alla bellezza della nostra storia della nostra geografia e anche al miracolo dello sviluppo economico nel secondo dopoguerra
E
Confessiamo se lo al debito pubblico degli anni successivi che ha lasciato lo stato povero ma molte famiglie italiane relativamente ricche naturalmente di comparazione internazionale in Italia lo sappiamo si vive bene
Dati i livelli di reddito raggiunti possiamo andare avanti la baracca dico adesso un po'di quieto vivere per altri decenni accentando in cambio però che risorse preziose energie preziose
Non vengono ve lo Rizzato e quanto meritano e che le famiglie che non hanno accumulato ricchezza in questo periodo siano le prime assicurare sotto la soglia
Di povertà e il piano inclinato che tante volte ci ha offerto la storia economica di un declino lento poco percepibile finché i costi saranno così diffusi che sarà impossibile ignorarli
E purtroppo in questa condizione in questa condizione da Dolce declino conta lento declino è molto difficile anticipare i tempi
è molto difficile cambiare rotta prima che sia troppo tardi
Ma questo penso che sia il compito che ci aspetta penso che sia alle della risposta che la politica il Progetto Democratico devono dare a questo Paese
Insomma
Per farla corta altro che crisi internazionali
I nostri problemi non nascono oggi e sono tutti nostri stanno negli ultimi decenni e quindi basta con i capri espiatori la globalizzazione con il pericolo cinese gli immigrati che ruba i posti di lavoro a destra il liberismo selvaggio l'economia di carta
Di qualche abito speculatori a sinistra
Niente affatto perché purtroppo di una cosa possiamo essere sicuri i nostri problemi come il declino del sistema educativo la stagnazione degli investimenti la produttività che non cresce i nostri problemi siamo bravi a crearsi a creazioni da soli
E quindi un'altra conseguenza di questa analisi se volete e che diventa anche un po'
Quelli addossare tutte le responsabilità al Governo di centrodestra di turno non che non ci siano queste responsabilità politiche ma se vogliamo fare un discorso di verità questo Paese dobbiamo capire che molti dei problemi partono da lontano
E non siamo stati capaci di aggredirli quando avremmo potuto nonostante il centrosinistra sia stato al Governo per sette dei sedici anni della seconda Repubblica più del quaranta per cento scusate la deformazione da statistico ma
La credibilità delle nostre proposte specialmente agli occhi degli elettori potenziali degli elettori meno politicizzati meno fidelizzati
Che guardano con lei citava le opzioni politiche in campo si nutre anche dalla credibilità della nostra visione del Paese quando siamo all'opposizione
Per una forza politica il tempo passato all'opposizione non è una sorta di relazioni di ricreazione dove tutto è permesso
è un momento importante in cui cementi il suo rapporto con il Paese e costruisci il tuo progetto di governo
E vediamo al progetto politico quindi
Se queste e l'analisi far ripartire la crescita economica rimescolare le opportunità e ridurre le diseguaglianze dovrebbero essere le priorità del Progetto democratico
E per farlo serve più coraggio e serve più Italia
Serve più coraggio politico innanzitutto perché le riforme che servono a questo Paese può farle solo un partito credibile nelle sue proposte è un partito che non ha in paura di infrangere qualche tabù ideologico dura a morire
Un partito che non ha paura di pestare i piedi a interessi costituiti anche interessi costituiti forti nella propria area di rappresentanza se questo è quello che serve al Paese
E serve più Italia perché Alitalia dobbiamo parlare in Italia dobbiamo individuare mobilitare il rendere partecipi del Progetto democratico
Quelle energie del merito del bisogno dell'impegno che sono le prime che hanno da guadagnare dal cambiamento dal superamento di questa situazione
Di lento declino
Insomma per sbloccare l'Italia
Gran parte delle cono delle riforme che servono le conosciamo le abbiamo e decorate dette proposte in questi anni alcuni le hanno chiamate le riforme dei riformisti dal mercato del lavoro alla scuola dalle Riva Rizza azioni all'investimento in capitale umana
Il problema e passare dalle politiche alla politica
Non è problema da poco in questa sede e
Ovviamente per fare in concreto dobbiamo recuperare quel coraggio e quella capacità di parlare con il Paese di cui
Dicevo dicevo
Dobbiamo fare un'operazione che secondo me ruota intorno ad una parola chiave che è quella di selezionare dobbiamo
Capire
Che gran parte delle politiche delle riforme che servono al Paese per riprendere la via della crescita e del rimescolamento delle opportunità hanno a che fare con un'opera di selezione
Dobbiamo selezionare le risorse economiche e sociali aprendo molti mercati in molti settori molte professioni alla concorrenza e
Al
E alla al mercato affinché le risorse disponibili vadano laddove sono più produttive lasciando altre al mercato
Fare quest'opera laddove lo sa fare bene facendo la noi laddove non può farlo come nell'istruzione dell'università dove servono politica etiche diffondano la cultura della valutazione e dalla ed è la meritocrazia
Ma dobbiamo anche selezionare le politiche pubbliche perché se vogliamo aiutare chi resterà indietro in questa nuova iniezione di apertura e di meritocrazia se vogliamo aiutare chi resterà indietro non possiamo permetterci di dare tutto a tutti
Dobbiamo spiegare per esempio che i diritti sociali diritti di terza generazione hanno un costo
E per questa differenza a differenza dei diamanti non sono per sempre
è compito della politica di volta in volta indicare le priorità quali interessi sono meritevoli di tutela
E quali sono chiamati in una fase a farcela da soli varate su questa tema delle politiche del welfare c'è una strana alleanza
Tra il conservatorismo di chi agisce da stanco custode delle priorità e degli strumenti dettati dalla politica di ieri quando funzionavano bene nel secolo socialdemocratico
E liberismo richiede alla politica di fare un passo indietro definitivo rispetto al domani semplicemente tagliando le politiche sociali
Entrambi queste prospettive tolgono alla politica il controllo proprio alla politica democratica il compito di ridisegnare le priorità
Però se queste priorità noi democratici vogliamo ridisegnate davvero dobbiamo essere credibili coraggiosi coerenti in quello che proponiamo in quello che facciamo
Perché in fondo badate possiamo organizzare mille convegni mille dieci mila venti in cui parliamo del problema della precarietà delle giovani generazioni
Ma se poi diciamocelo francamente non perde rivangare il passato ma per essere credibili nel percorso che ci aspetta quando andiamo al Governo ci sono due spiccioli di a spendere
Li usiamo per abolire lo scalone previdenziale e aiutare generazioni già ampiamente
Generazioni
Ampiamente tutelate dal nostro sistema di welfare senza fare niente per la riforma degli ammortizzatori sociali per i lavoratori flessibili beh la nostra credibilità
Di forza del cambiamento subisce un duro colpo
A sinistra varate si agita spesso a volte giustamente a volte meno la retorica dei diritti secondo me il grande crimine dell'immobilismo degli ultimi decenni delle riforme non fatte che ci lasciamo alle spalle in questo spaccato di Seconda Repubblica
è quello di aver privata intende di aver privato intere generazioni del diritto assegnare
A sognare che se mi impegna fondo investo su me stesso sulle mie capacità sulle mie aspirazioni a una possibilità di farcela indipendentemente dalle amicizie dalle risorse di partenza della mia famiglia dalla fedeltà al cavallo giusto
E sapendo anche che se non lo faccio c'è una rete di sostegni un sistema di welfare universalistico che mi aiuterà a rialzarmi mi offrirà una seconda opportunità
Perché se non è così francamente va a finire che mi accontento ognuno di noi tentato di farlo stare vicino alla famiglia gettare il lavoro che mi propone la mia rete di conoscenze rinunciando appunto
A inseguire in mezzo
Rinunciando al mio diritto assegnati quali tessile
Io credo
Che ridare intere generazioni diritto assegnare sia parte importante del Progetto democratico
Perfetto
Queste cose mi permetta di dirlo con una metafora penso che dobbiamo trovare il coraggio politico di fare in Italia
Una grande opera di potatura
Dobbiamo potare qualche ramo della pianta
Ridistribuire diritti riscrivere il contratto sociale per far sì che possa produrre più frutti
E guardate che è un'operazione difficile quest'opera di selezione di ridistribuzione delle opportunità e l'operazione difficile
Perché non si tratta solo di tagliare rami secchi questo riesce un po'a tutti purtroppo e con più complicato perché con la potatura si devono tagliare anche i rami che hanno scelto di crescere verso l'interno
Lo si deve la fare per lasciare spazio a quelli che crescono verso l'esterno perché sono quelli che servono poi a produrre a far produrre frutti alla pianta e questo fuori di me infatti mite fuor di metafora
è facile ovviamente da dirsi ma difficile a farsi perché è difficile appunto perché si tratta di tagliare i rami vivi non si
Parti del tessuto economico e sociale che hanno una loro capacità di sopravvivenza
Perché laddove noi vediamo delle rendite
Qualcuno vede un diritto acquisito modo dignitoso per sbarcare il lunario
Non c'è niente di moralistico in queste non dovrebbe secondo me esserci niente di moralistico in questa lotta contro le rendite
Il primo sforamento delle opportunità perché a tutti noi piacciono le rendite le nostre ovviamente e
Quest'opera di potatura quindi non possiamo farla secondo me con una crociata ideologica contro le rendite ma con una politica che offra una visione di insieme se c'è una politica che ha una visione
E indica un obiettivo raggiungibile la crescita della pianta anche qualche sacrificio la potatura di qualche ramo può essere politicamente realizzabile
Altrimenti senza visione senza progetto ognuno sì di fare si richiude nella difesa del proprio del proprio ramoscello e quindi chiudo con
Se se volete
Corollario la conseguenza politica di questa
Di questa analisi di questa bozza sordi di proporre del progetto politico
Guardate questa potatura è un'operazione difficile come dicevo ma meno difficile
Forse di qualche anno fa
Perché i costi del mancato cambiamento i costi della difesa dello status quo del mancato dinamismo comincerà a farti insorti portabili per alcuni
Esistono già adesso forze ed energie generazioni nel
Mercato del lavoro nell'Università del mondo delle imprese che avvertono sulle spalle sulle proprie spalle i costi del mancato cambiamento io credo che a loro che deve guardare il PD
Il pay Dida e mettere in campo un progetto forte di innovazione che parli al Paese e ingaggiare su questo una battaglia per l'egemonia culturale e politica senza temere avversaria destra come a sinistra conducendo questa battaglia con entusiasmo
E coerenza perché se non ci crediamo noi per primi non è chiaro perché dovrebbero crederci
Gli italiani
Se il PD decisamente in campo un progetto politico di questo tipo questa opera difficile di potatura il problema delle alleanze penso che si risolverebbe da sola
I nostri alleati sono gli elettori potenziali interessati ma non ancora convinti dalla nostra proposta politica sono le forze del merito dell'impegno e del bisogno che aspettano di essere intercettate mobilitati da un'offerta di cambiamento
Se riusciamo a stringere questa alleanza con il Paese poi saranno le altre forze politiche a dover decidere se allearsi o meno con il PD con questo PD dall'identità forte
Dall'identità forte e riconoscibile con un PD che non si preoccupa di non dire quella cosa per evitare di scontentare un potenziale alleato oppure di andare o meno una manifestazione per lo scontentare l'altro
Io credo che il contributo di movimento democratico debba essere anche questo far sì che questo progetto diventi il Progetto del PD
E penso che nel farlo concludo oltre a questo contributo sul merito del Progetto democratico per il Paese questa capacità di tornare a parlare al Paese
Può finire anche per dare un contributo sul metodo sul tipo di partito che vogliamo costruire
Quando è stato presentato il cosiddetto documento dei settantacinque si è parlato
Di una grammatica di rapporti interni che era stata in qualche modo violata io la penso in maniera leggermente diversa lasciatemelo dire credo che questa iniziativa l'iniziativa di movimento democratico possa servire può debba servire anche
A costruire una nuova grammatica democratica all'interno del PD
Perché se un partito che si chiama democratica paura di una discussione interna aperta franca appassionata
Ha paura di questo vuol dire forse che quel partito ha sbagliato nome
E l'alternativa a un dibattito vero sui contenuti sul Progetto da presentare al Paese una sola
Una linea politica annacquata che non sa parlare al Paese e una selezione della classe dirigente che si vada non sullo scontro politico sul fuoco della battaglia politica ma sulle guerre intestine traduttrice
Quindi
Concludo il PD ha bisogno secondo me dell'esatto contrario di linee politiche e di carriere politiche che vengono battezzate nel fuoco della battaglia delle idee
Ora grazie al professor Nannicini che ci richiama la concretezza delle proposte politiche alla necessità di selezionare le politiche da sostenere ora vediamo contributo di Renato Mannheimer che ci illustra
Il sondaggio cui si faceva già riferimento sulle intenzioni di voto e sul bacino potenziale
Buongiorno a tutti vi ringrazio di avermi invitato alla vostra assemblea mi scuso era proprio impossibile venire personalmente ma spero
Di darvi comunque utili il motivo per cui mi avete interpellato è questo
C'è un ventiquattro per cento di elettori che oggi dice che vorrebbe votare il PD decide proprio lo vuole votare tanto o poco che sia queste la visura di oggi anzi dell'altro ieri quando ho fatto il sondaggio
C'è però una quota uguale sempre ventiquattro per cento che dice io adesso il PD non rotto voto altre cose vedremo che cosa
Però
Potrei votarlo lo prendo in considerazione questa si chiama elettorato potenziale sono quelli che
Ancora non ci stanno a potrebbero starci per dirla in termini come ne parlo con mio figlio
Potrebbero allora questo può essere un dato
Positivo perché ai una grande possibilità di allargamento gli altri partiti non ce li hanno così prendiamo per esempio il PdL P.D.L. oggi prende secondo i miei danni il ventisei per cento e a un mercato potenziale del trentuno lo scarto è
Più basso il PD a uno scarto enormi c'è grande possibilità di espansione
Può anche voler dire però che questo è un aspetto negativo che questi sono elettori che si potrebbero prendono osservazione ma comunque
Non hanno scelto di votare
Magari sono un ex elettori che se siamo andati dico sì sì lo prendo sempre in considerazione ma per ora no è un dato ambivalente questo della grandezza del mercato potenziale può essere visto positivamente come io tendo a vederlo perché sono ottimista di carattere ma anche negativamente
Vediamo un pochettino cosa molto modesto questi questi ripeto sono potenziali quindi adesso non votano il PD votano altre cose ma prendono in considerazione il PD quali sono queste altre cose a chi bisogna strappati
Beh
Una quota piuttosto rilevante è con Vendola
Il
Di
Venti per cento dell'elettorato potenziale del PD in questo momento dice che votare Vendola i c'è quindi tutto una interno calarsi ove tra i due partiti
è una concorrenza molto forte oggi signori c'è concorrenza nel mercato politico ed elettorale diversamente da un tempo c'è molta competizione i partiti insisterà con gli elettori lungo dall'altro
Poi e questo è il dato che mi ha incuriosito di più il diciotto per cento dell'elettorato potenziale del PD cioè quasi uno su cinque adesso dice che potrebbe Fini
Quindi c'è una intercalazione tra di voi e Fini nell'elettorato potenziale perché questo la mia interpretazione è che questo è antiberlusconismo cioè gente che vuole
Liberale comunque di Berlusconi
E che vuole qualcosa di nuovo nella politica e si dirige confini perché vede Fini adesso come la proposta più
Reale e concreta per superare Berlusconi
Ma quindi può presentando una proposta ancora più reale e concreta real Pinardi perché questi non dimentichiamolo dicono esplicitamente io
Potrei votare anche il PD ma adesso sto confini ma
Gran parte di quelli che dicono che potrebbero votare il PD oggi ma non lo votano ancora si dichiarano astenuti no astenuti indecisi senza partito indecisi ci sono anche quelli che dicono di astenersi
Ma ma sono pochi sono il sette per cento la maggioranza il ventiquattro per cento cioè un quarto dell'elettorato potenziale del PD dice in questo momento sono indeciso
Potrebbero essere ex elettori che se ne sono andati ma non se la sono sentita di dire che votano per qualcun altro e sono oneri che vorrebbero tornare ma aspetta un segnale comunque vanno conquistati
Per conquistarli è bene conoscere anche le loro caratteristiche per così dire solo copie
Allora c'è una
Espansione potenziale forte tra i giovani il che ancora una volta può voler dire due cose che tra i giovani c'è tanta potenzialità oppure che i giovani sono pochi relativamente pochi inibiti nel PD c'è una
Maggior presenza relativa di meno giovani sessantacinque anni in più è il venticinque per cento dell'elettorato reale del PD e il ventitré del potenziale cinquantacinque sessantaquattro anni e il diciannove per cento
Dell'elettorato reale i dieci quattordici quello potenziale insomma
C'è molta scusatemi
Presenza tra gli anziani e meno più potenzialità di espansione Prati
Giovanni
C'è una forte potenzialità di espansione tra gli impiegati e gli insegnanti
Che assieme agli operai costituiscono comunque la maggioranza dell'elettorato del PD
Mentre non c'è espansione non c'è presenza del lavoro autonomo sull'olio autonomo c'è un problema c'è tutto ancora da fare per il ripeti lavoro autonomo non si presenta fortemente come elettorato reale né come elettorato potenziale
Un altro elemento curioso e interessante che c'è un forte potenzialità tra gli abitanti dei Comuni più piccoli sotto i cinque mila abitanti
C'è ancora come si può dire
Timidezza indecisione a votare il PD ma c'è una forte potenzialità
Abbiamo già parlato prima di politica vi ho detto da quali partiti vengono questi potenziali ma vorrei ritornarci non dal punto di vista che il partito più che si vota ma dal punto di vista di come ci si sente essi di destra di sinistra
Allora questo elettorato potenziale per la maggioranza si sente di centrosinistra
Trento tutto l'elettorato potenziale
E
è invece il settantaquattro per cento dell'elettorato debiti che si sente di centrosinistra ma parte dell'elettorato potenziale si sente anche di sinistra sinistra qui c'è una
E stabilità possibile il ventidue per cento dell'elettorato potenziale si sente di sinistra sinistra non centrosinistra
Mentre è di meno nell'elettorato reale il quindici per cento dell'elettorato reale del PD che si sente di sinistra la sinistra quindi lì c'è un'espansione ma
C'è un'espansione possibile anche tra chi si sente di centro chi si sente di centro e il due per cento dell'elettorato reale del PD mare
Più del dieci per cento in quello potenziale quindi come dire c'è potenzialità forte a entrambe le estreme immagino che siano potenzialità alternative tra di loro
Sia a sinistra Sinistra forse un po'di più la sinistra la sinistra sia cento stradale vostra decisione le vostre scelte vedere da che parte dividersi e specialmente come conquistare questo enorme mercato potenziale infine
L'ultimo dato importantissimo la frequenza le pratiche religiose
C'è un mercato potenziale molto grande tra i cattolici praticanti di cattolici praticanti solo adesso il ventisei per cento dell'elettorato del PD
E
Sono invece il trentotto per cento dell'elettorato potenziali il che significa che c'è una
Possibilità di espansione molto forte verso di loro oppure
Può voler dire che c'erano prima e alle esso si sono trasferiti nel mercato potenziale anche questo è possibile resta il fatto che sono lì che dicono che potrei votare per il PD e aspettiamo dal PD e un segnale che voi deciderete se lanciare in che modo lanciare spero che questi dati vi siano utili e vi ringraziamo dell'attenzione con tutti questi numeri
Allora ne ringraziamo il professor Mannheimer collo e Stefano Ceccanti che ha collaborato per farci avere questa testimonianza chiamo ora annerita Ciccone
In rappresentanza del direttivo di cento autori è una regista Italo finlandese
Come immaginate la sua presenza serve a noi a testimoniare quanto per noi è importante la cultura quanto sono drammatici ritagli che questo Governo sta facendo a questo mondo così importanti
Al Senato che intanto ringrazio il movimento di averci invitato insomma porta nostra testimonianza
Scusate hanno mandato la più acciaccata
All'Associazione recente autori che è nata da un paio d'anni come sapete è nata da un movimento nel due mila e sei due mila sette diventerà poi associazione
E tra le sue diciamo tra i suoi scopi fondativi nel discorso fondativo che nasca Presidente ha fatto appunto sempre affermato di non volere mai dichiaratamente abbracciare questo o quel partito politico né questa o quella parte politica
Perché siamo comunque una un'associazione che conta trecentottanta iscritti circa tra sceneggiatori registi di tutta Italia
Di cinema e televisione quindi anche per una questione di rispetto del pluralismo insomma dei nostri iscritti
E anche per appunto a Verona ma era un'autonomia insomma intellettuale solitamente appunto non non non abbiamo mai appoggiato dichiaratamente alcun partito soprattutto anche nel contesto e le elezioni
Ma ci riteniamo interlocutori di quella parte politica o di di appunto di quelle manifestazioni politiche che mettono la cultura la cultura al centro o comunque tra le prime delle priorità
Di cui preoccuparsi trattando la con il dovuto rispetto cosa che insomma ovvio ultimamente come avrete notato
Siamo noi
Né c'è una un argomento che ci abbia resi riferite a questo punto di vista
Quando si parla di rispetto sito soprattutto per noi che facciamo cinema insomma regista di cinema
Il problema più grave è quello che non si tiene conto che noi apparterebbe che insomma Brunetta ottimamente l'ha fatto niente si ventila perché ha detto che non faccio cultura perché faccio spettacolo insomma pensavo di fare cultura
E e non non ci preoccupiamo è infatti come cento autori non non stiamo più insistendo sulla questione per me è scontata di quella che
La funzione della cultura nella formazione di un cittadino
C'è il la la libertà di pensiero che è una persona formata culturalmente alla libera la capacità di decidere maggiore che ha una persona che ha lo strumento della cultura
Io ci ho citato un paio di volte mia nonna che mi diceva ricordatevi avere cultura perché la cultura è una è tutta un'altra postura che ha una persona cara cultura a un'altra postura
Il nostro disagio questo Governo con l'attuale Governo sono qualche Nesta e appunto che non ce n'è piaciuta minimamente la postura
Comunque diciamo che soprattutto per me che facciamo cinema navighiamo un grande imbarazzo il cinema non è soltanto una una una con una romantica
Accozzaglia di artista voi di privilegiati che stanno le loro attici a parlare di voi sia parlare dei poveri invece insomma
E il cinema è un'industria e come è stato dimostrato da studi del Ministero ed è proprio di questo mi sarebbe né culturali per ogni euro investito in cinema lo Stato anche quando il film non esce OPA malissimo ne guadagna comunque tre
Perché tra l'indotto dei lavoratori che che impiega e lei appunto tutta la la diciamo il destino alla filiera di un film un comunque l'investimento nel cinema è un investimento che che frutta
Tant'è vero che tutti gli altri Paesi europei e negli altri Paesi del mondo il momento che in questo Ente di crisi economica stanno aumentando gli investimenti alla cultura e soprattutto al cinema perché hanno notato che il cinema
è il più forte volano industriale c'è grazie al cinema e la la la crisi economica potrebbe
Essere aiutata non sono proprio dalla
Dalla da da quello che il potenziale industriale di questo settore
E poi come come regista io personalmente a un profondo senso di colpa per questo attacco costante da parte di Berlusconi Bondi Brunetta soprattutto Tremonti perché ne vogliamo sempre di Bondi ma il peggio insomma è peggiore fino c'è stato Tremonti
Dicendo che la cultura non si mangia parlando Tina come dei privilegiati appunto che vivono
Fannulloni che vivono attaccati insomma alla fetta della del delle delle tasche dei contribuenti
Ci sono duecentocinquanta mila lavoratori invisibili perché il cinema è un settore che conta duecentocinquanta mila lavoratori specializzati tra operai macchinisti sarte tecnici di laboratorio dotato la gente grazie alla quale appunto un firme viene viene realizzato che in questo momento stanno soffrendo esattamente come tutti gli altri lavoratori ma soltanto perché fanno cinema sono considerati lavoratori di serie B
Non ha non hanno avuto neanche l'interlocuzione
Presso il Ministero Bondi non ha mai ricevuto nella non non ha mai ricevuto nessuna presentante di categoria di registi produttori ne sono passate categoria del settore presente per affrontare insieme questo momento di crisi
Hanno risposto sui giornali dicendo che non è cento autori soprattutto chiediamo soldi non abbia mai chiesto soldi abbiamo più volte chiesto interlocuzione in questo Governo senza essere mai stati né convocare inerisce voti chiedendo tre cose specifiche
La prima è quella appunto
Nella riordino della legge di sistema c'è un problema la leggeva va rivista da sono anni che la legge appunto che le che che che tu che diciamo regolamenta il cinema
Non non è all'altezza diciamo della situazione e soprattutto abbiamo chiesto più che appunto la c'è la Cina Santa su questa questione del fosse della reintegro del FUS il fosso secondo noi per quanto riguarda il cinema pare integrato semplicemente soprattutto per quella parte diciamo che c'è che ci riguarda
Che riguarda la formazione dello spettatore
Cioè è giù tutto ciò che è il è lei e la promozione del cinema ai prodotti ci pensiamo noi se ci rinnovano il tax credit extra scelte anche se insomma sono degli delle dei sistemi appunto di di sgravio fiscale che ci permette ma di prendere direttamente appunto da da investitori interni esterni i i soldi per fare nostre firme e in ultimo la cosa più importante è il quello che chiediamo il prelievo della tassa di scopo cena idriche e chiediamo che quella filiera
Che guadagna dal nostro cinema televisioni telefonia e lei provider
Di tutti in moltissimi soldi che guadagnano dalla dalla dal nostro lavoro comunque le restituissero in parte no solo con questi soldi potremmo tranquillamente continuare a fare nostri fin qui quando con l'anno quello che noi ci aspettiamo già dalla politica che verrà la Governo che verrà
è il punto l'interlocuzione e il rispetto soprattutto e considerare questo come un settore industriale che è utile a far guadagnare
Il Paese risollevare dalla crisi e certo non è un settore né di parassiti è diversa di intima già pane a tradimento e non sicuramente di fannulloni grazie
Grazie ad Anna Rita per la sua testimonianza ringrazio anche
Ettore Scola per la sua presenza qui oggi e per tutto quello che ha fatto per la cultura il cinema italiano
Do ora la parola
Darà mai
Consigliera del Comune di Carpi ragione lo vedete laureata in scienze della comunicazione carte abbiamo fatto questa estate anche con l'aiuto di viola una bellissima festa sulla green economy del Partito Democratico aumenta
Grazie ancora
Buon pomeriggio
Quello che tenterò di fare condividere con voi le mie impressioni come giovane amministratore del nord io sono consigliere comunale del mio Comune Carpi in provincia di Matera
Da circa un anno e mezzo ma quest'anno e mezzo mi è bastato per mettere a fuoco alcune cose una in particolare
L'Emilia Romagna come l'abbiamo sempre conosciuta sta cambiando e non è detto che questo cambiamento sia reversibile e guardate che un cambiamento
Che è iniziato prima della crisi e che andava a toccare quelli che da decenni e sono i nostri punti fermi un'economia che funzionava perché tra cittadini c'era condivisione di obiettivi di valori c'era quel delle sociale senso di appartenenza identità
Una rete sociale che funzionava perché l'economia garantiva elevati diffusi livelli di benessere
è un po'di appartenenza che era una certezza non a caso ci chiamavano ci chiamano ancora regione rossa ma che è una certezza Papi in quei tempi in cui
L'amministratore giovane era così sintonia con i cittadini fino a quasi d'a riuscire ad anticipare i bisogni a tutto questo poi aggiungiamo anche un sistema di welfare molto efficiente
Ora
Proviamo a calare questa spetti allo spinello
Contesto socio economica attuale si sta indebolendo quella rete economica a causa di un allentamento dei rapporti non solo
Tra imprese del territorio ma anche tra imprese e territorio si sta indebolendo la rete sociale per lo smarrimento generale di valori e si sta indebolendo il sistema politico di rappresentanza perché l'Emilia Romagna iniziato solo di recente
A conoscere il voto di opinione che un porto critico che ti premi che ti punisce in base alla percezione dell'operato di un'amministrazione e che trascende categoria come centro destra sinistra che la maggior parte delle persone o non conosce Oriente male semplicemente non muta per scegliere chi votare
E questo è un avvertimento per il Partito Democratico attenzione a continuare orientarci sull'asse politico proponiamo ed col compasso sulla base di queste categorie perché significa parlare solo una parte del Paese e quindi ci costringono a vocazione minoritaria
Poi il quadro che dicevo prima
Si sta ulteriormente
è ulteriormente complicata da un Governo che invece di fare il suo mestiere pensa ad altro dei tagli agli enti locali e ad una crisi economica come ci spiega il professor Zamagni è entra appicca
C'è tenda a far collassare il sistema dall'interno per implosione senza modificarlo
E si sviluppa quando la società per desistenza la direzione del proprio percorso ed è quindi da lì dà il senso della direzione del proprio percorso che dobbiamo ripartire ma declinando di sui territori che in questo momento di incertezza
Sono i soli spazi di masse certi certi e sei armi
Ma come
Cercando in questo sistema così complesso di raggiungere o di ripristinare un equilibrio dinamico tra
Polarità opposte cioè stabilita e movimento individualismo collettività coesione sociale e sviluppo economico mia carte nel nostro piccolo ci stiamo provando per dimostrare che queste
Quella Rita opposte possono stare insieme non sono alternative in che modo attraverso la politica molti taxi cioè che cerchi di voi lavorare contemporaneamente sul piano dell'emergenza e sul piano della Prost attiva piano delle emergenze dell'emergenza cioè fare rete tra gli attori sociali per
Dare
Un aiuto concreto subito a cittadini in difficoltà che sono in aumento
E su quello della prospettiva per sostenere la rete economiche in un'ottica di maggio lungo termine investendo tutto sulla formazione sulla formazione con l'ambizioso
Obiettivo di trasformare la formazione e non la fattore di vantaggio competitivo strategico che significa da un lato sostenere
La l'occupazione locale cercando di far coincidere per quanto possibile domanda e offerta di lavoro locale e dall'altro lato significa dotare il nostro Comune di strumenti di fertilità
Leone cioè che permettano al nostro futuro al nostro Comune di ritardo il futuro stenta subirlo ed è un futuro che si sta sempre più muovendo nella direzione dell'economia della conoscenza della sinergia tra risorse intangibili concludo
Sulle ultime impressione giacché essere amministratori democratici e difficile ma non è meno difficile di fare il Partito Democratico perché questo Pd chiudo liturgico conservatore
Io in qualche modo si riflette sul nostro modo di Atri di amministrare e amministrare in Emilia-Romagna non può significare manutenzioni ordinarie perché tanto da noi si vive bene ma certificato
Perché significa non solo non capire come non sul territorio sta cambiando ma significa anche rinunciare a istituire a quel territorio la sua grande novità
Essa era ministro
Ecco l'amministratore del mancato ICI dovrebbe significare abbandonarle CERTeT del passato e provare intraprendere nuove traiettorie di sviluppo significa sperimentare l'inclusione l'apertura e nuove forme di partecipazione come mai tu di guida nelle scelte principali su una città
E soprattutto mantenere lo sguardo sulla prospettiva non nonostante le difficoltà nonostante rapidi ma soprattutto durante difficoltà durante la crisi perché nei momenti di crisi e difficoltà che si dimostra di essere capaci di governare
Per lo stimolo Picasso lo resisterà gli utili turbolenta esterno a fare il possibile
Per
Trasformare le minacce inopportunità io credo che movimento democratico degli impegni debba impegnarsi anche per queste lavorare per questo sui nostri territori grazie
Grazie gara
Allora ed adesso la parola a Francesco Gallo che il segretario provinciale del PD di Messina
E però prima di Francesco due comunicazioni di servizio una del teatro che ci chiede di sgombrare i corridoi quindi per favore le persone che sono ora in platea se possono salire sulla sedersi
è un invito al rispetto dei tempi perché saltavo saluti e ringraziamenti
Vado proprio l'essenziale il
Elenco delle cose proposti presa di posizione risposte che secondo me da un elenco non esaustivo i siciliani si aspettano dal PD
E da tutta la classe dirigente di questo Paese
Prego
Trovare il coraggio di parlare di mafia 'ndrangheta e camorra anche a Milano
Avendo chiara l'idea che le mafie operano sui mercati finanziari e non solo su quelle investono dove c'è ricchezza in altre parole
Avendo consapevolezza del fatto che non basta dei dire no alla mafia bisogna dire no anche ai soldi della mafia
Incentivare le politiche industriali che continuano a considerare i cittadini del Sud o solo come potenziali consumatori può risparmiatori consumatori di prodotti
Giornata non sono o fabbricati a mille di chilometri di distanza risparmiatori che con i loro sacrifici finanziano inconsapevolmente gli investimenti delle dalle imprese del nord
Proprio l'accesso al credito e notoriamente meno difficoltoso
Tre assumere una posizione chiara magari sbagliata ma chiara sulla nostra posizione l'annosa questione del ponte sullo Stretto
Al tempo stesso stabilire in maniera altrettanto chiara quali sono le nostre priorità
In materia di infrastrutture dei trasporti in Sicilia in Calabria perché se da una parte c'è l'illusione che solo un'illusione del ponte e dall'altra c'è un vuoto di proposte facciamo cento cantieri ma dove
Il messinese il calabrese dice No preferisco un'illusione a casa mia che cento cantieri imposte che non mi hanno spiegato dove sono loro rischia l'illusione di vincere sempre
Altro punto cominciamo a lavorare per evitare che il disastro idrogeologico continua a provocare morti e distruzione piuttosto che spendere miliardi di euro grazie io lo prendo l'applauso per i trentotto morti di Giampilieri
Credo che non hanno avuto erano note da questo Paese la solidarietà che hanno avuto
Tutti gli altri
Perché ho Bertolaso è venuto a dire che in qualche modo per la mortalità verranno cercata perché erano abusivi in una zona dove l'abusivismo non esiste
Devo prendiamo i miliardi che si spenga anziché spendere miliardi ogni volta per ricostruire
Facciamo un piano per la per la tutela del territorio con quei soldi creiamo occupazione e togliamo le facili guadagni alle cricche
Rilanciamo l'agricoltura
Che al sud è stata abbandonata per lasciare spazio al dissesto e alle
Le discariche quando i cinesi gli indiani altri popoli cominceranno a maggiore regolamentazione più amo che le risorse del pianeta non basteranno più trasformare tutti
Dovremo continuare
Qualcuno con maggiore altre come non lo so che staziona tornare a coltivare la terra e dobbiamo farlo anche con con sistemi innovativi
Euro è una sfida importante secondo me questo del del del futuro dell'agricoltura non lo sottovalutiamo
Però antirom futuro l'università e la ricerca pubblica significa trovare il coraggio di salire sul tetto poi discendere dal tetto reti combattere realmente privilegi e nepotismo
Non fare finta non facciamo finta di non sapere che la flessibilità del del lavoro in Sicilia resiste forse da sempre
Che
Quello che manca non è la flessibilità il salario regionale a quello che manca è proprio il lavoro cioè troviamo quello e credo che sul resto chapeau a metterci d'accordo perché parlare
Parlare capisco che in pochi secondi difficile esprime il concetto di progetto perché
Più lavoro più ma anche del lavoro più diventa difficile a disertare su su flessibilità o altre altri perché rischio del genere ripartiamo mio primo permettono conclusero dalla consapevolezza
Che un piccolo imprenditore in Sicilia che dà lavoro a cinque dieci suoi concittadini contribuisce a combattere la mafia creare sviluppo molto meglio di tanti enti inutili
A questi piccoli imprenditori dobbiamo dare fiducia non le dobbiamo trattare da evasori fiscali presunti dobbiamo dargli fiducia assistenza dobbiamo aiutarli a far crescere le loro aziende nella legalità
Gli hanno riparare di fronte da soli di fronte all'infame ritardato del racket
Un'ultima considerazione penso che prospettate quello sul gioco politica siciliana io
Di testimone soltanto momento di grande confusione di grande travaglio di grande difficoltà di tutti noi io prenderei un altro per l'applauso se dicessi
Lombardo vattene subito lombardo e via vi assicuro che la complessità della situazione è tale che riguarda
Il nostro partito dal suo interno anche a prescindere dalla logica Mario antimafia con la quale il POR
Da diciamo Napoli in su si guarda sempre alla Sicilia
In questo partito c'è bisogno di recuperare un rapporto tra aperte c'è base c'è bisogno di recuperare un rapporto tra classe dirigente e società civile c'è bisogno di cominciare a discutere discutere oggi
Della situazione regionale a discutere oggi ampiamente apertamente del del rapporto con così difficile con questo
Governo che fino a ieri abbiamo a denti stretti sostenuto come Governo per le riforme che oggi
Ci pone un problema di coscienza fortissimo oggi non è questo
Questo ragionamento lo dobbiamo fare con molta con molta freddezza se necessario so che molti di voi potrebbe non essere d'accordo con me ma
L'idea di di
Di chi viene da dalla dalla base dalla base sto per letto all'unanimità segretario provinciale tax seguito
Alle fasi della formazione di questo Governo e oggi soffre la condizione di chi ogni giorno viene chiamato a rispondere a una domanda che
Ma che ci stiamo a fare
In questo Governo a questa domanda tutti insieme noi siciliani dobbiamo avere la possibilità
Almeno di dare una risposta e la cosa più portato che dobbiamo fare secondo me quello di far sentire con chiarezza
I giovani siciliane che dirigono malgrado tutto noi continuiamo a restare qui perché vogliamo cambiare questo qua se vogliamo cambiare questa Regione farli sentire che il Partito Democratico per sempre accanto a loro
Grazie a Francesco Gallo ora la parola Claudia Mancina dalla Direzione nazionale del Partito Democratico docente di etica dei diritti nella Facoltà di Filosofia di Roma la Sapienza
Buonasera
Se l'ha detto all'inizio siamo qui per rilanciare ritornare alle Progetto originario del Partito Democratico e credo che sia effettivamente il motivo che ci ha spinti tutti quanti a venire qui
Permettetemi però di dire che questo non basta credo che non basti rilanciare il devo tornare al progetto originario credo che noi dobbiamo fare un passo in più
Dobbiamo fare un passo in più sul piano dei contenuti perché dal Lingotto sono ormai passati
Quasi tre anni e nel frattempo sono successe molte cose dobbiamo essere in grado di dare delle risposte anche per esempio rispetto al rigurgito di statalismo che ci vediamo di fronte che va da Tremonti alla sinistra
Alla sinistra sinistra sembra che non ci sia più il problema di affrontare Onna trasformazione liberare il nostro Paese invece questa e chiaramente una scarpa scorciatoia io credo che sia invece ancora è necessario affrontare questi temi lo ha fatto prima molto bene Nannicini e non mi soffermo
Credo però che noi dobbiamo anche chiederci che cosa non ha funzionato nel Partito Democratico perché ci troviamo oggi a questo appuntamento così importante con quella che potrebbe essere la crisi finale delle
Nel ciclo berlusconiano nella assoluta debolezze in una incapacità di affrontare questa appuntamento in modo efficace
Io credo che
Le risposte vengono date di solito il problema della leadership al problema generazionale
Sono risposte che non sono giuste certamente indicano dei problemi molto importanti ma non sono questi i motivi questi sono anzi affetti della causa profonda
E la causa profonda secondo me lo dico con una frase forse un po'
Un po'Brusca ma credo che ci intendiamo e che il PD non è mai nato veramente non è mai nato veramente è stata una scelta tattica da parte di gruppi dirigenti che erano in un vicolo cieco
Che naturalmente non vuol dire che molti e tutti noi qui ci abbiamo sempre creduto ci credevamo da prima evidentemente
Però eravamo una minoranza i gruppi dirigenti che hanno fatto questo partito lo hanno hanno hanno semplicemente dato un nome ma un nome non è un partito costruire un partito ritiene qualcosa di più richiede io credo richiedeva anche prima
Una grossa battaglia culturale che quella che non c'è stata e quella di cui abbiamo tuttora bisogno una battaglia culturale per trasformare
Una battaglia culturale cosa significa significa trasformare la cultura politica reale della nostra base elettorale della nostra base politica perché altrimenti non ce la faremo mai a superare
Il ventiquattro il ventotto quando va meglio o perfino i trentatré per cento perché noi vogliamo andare oltre evidentemente quello era un ottimo risultato credo che dobbiamo continuare a dirci che era un ottimo risultato ma non evidentemente vogliamo andare anche oltre quel risultato
Per andare oltre abbiamo bisogno di cambiare non solo la nostra cultura ma la cultura dei nostri elettori della gente dei nostri concittadini dobbiamo superare il conservatorismo della tradizione
Del centrosinistra italiano questo è secondo me il punto
Una battaglia culturale come quella che ha fatto che hanno fatto in altri mesi che ha fatto per esempio è un esempio realtà e quello che lo ha fatto meglio di chiunque altro
Toni Blair in Gran Bretagna prima di prendere il potere e anzi ha vinto esattamente perché aveva fatto questa battaglia culturale in cui ha cambiato le categorie della riflessione del del vecchio Lepore costruendo appunto il nodo leggo
Ora noi dobbiamo fare una battaglia dello stesso tipo i temi potranno essere diversi in alcuni casi sono perfino gli stessi ma il problema è quei sto
Io vorrei riprendere una frase di Nannicini che mi è sembrata molto significativa bisogna passare dalle politiche alla politica
E io vorrei dire bisogna passare da lei da alla cultura appunto perché non le abbiano le idee
Molti nostri amici sono hanno delle idee in assolutamente innovative assolutamente importanti ma queste idee restano minoritarie se non vengono appunto trasferite in una cultura politica comune comune a un'area politica
Ora questo perché è importante perché l'unico modo perché il Partito Democratico quasi autonomo l'autonomia è legata a questo perché altrimenti non saremo sempre alla
Alla rincorsa alla rincorsa dia aree politiche minoritaria alla nostra sinistra o che ci che ci fanno pressione saremo sempre alla rincorsa dei giornali di riferimento che sappiamo come giocano e di personalità più o meno
Più o meno provocatorie più o meno opportunista e come
Come si dice nel calcio
Allora il discorso è che cosa vogliamo fare di questo partito se abbiamo il coraggio di affrontare una revisione culturale profonda
Su tanti temi appunto che vanno dalle questioni dalle relazioni sindacali alla costituzione alla scuola l'università punto dolente sul quale
Non dirò nulla in questa sede ma sul quale veramente in questi giorni dovremmo fare una riflessione più approfondita di quella che abbiamo fatto finora
Per
Per essere effettivamente autonomi perché altrimenti noi continueremo a inseguire il consenso a rincorrerlo adesso perfino perfino sui tetti ma non credo che sia questo il modo di fare un partito vero
Grazie Claudia Mancina naufragare Andrea Causin
Consigliere regionale del Veneto
Dunque quarantacinque giorni fa io mi sono dimesso dal Segretario da vice segretario regionale del partito in Veneto
L'ho fatto in modo aperto ed onesto l'ho fatto dopo una lunga battaglia all'interno degli organi l'ho fatto non ponendo una questione personale
L'ho fatto perché ho pensato ho ritenuto che fosse l'ultimo modo proporre una riflessione vera sullo stato del partito
Nel due mila otto l'indomani della fondazione del partito sulla spinta
Di Walter abbiamo preso in Veneto ottocentododici mila quattrocento sei voti nell'aprile due mila dieci pur con la spinta di candidati alle regionali abbiamo raccolto soltanto quattrocentotrentasei mila voti
Abbiamo dimezzato nostro corpo elettorale di soli due anni e soltanto un Veneto ogni dieci visto che siamo una Regione di dieci venticinque negli abitanti ci vota
Metri più attenti autorevoli osservatori del centrosinistra avere tutti Paul professor Umberto curi che un filosofo che scrive sul centro sinistra
Sottolineava la verità la gravità delle cose le motivazioni che mi hanno spinto dimettermi
Da parte del gruppo dirigente
Le mie dimissioni venivano liquidate semplicemente con una presa d'atto come pure sono state liquidate con una presa d'atto le dimissioni
Non dal Consiglio regionale ma bensì dal partito di Diego Bottacin consigliere regionale segretario della Margherita quando la Margherita del primo partito del centrosinistra in Veneto
Come pure vige un silenzio imbarazzante sui de profundis che tutti i giorni un fondatore nazionale del partito che è Massimo Cacciari ripete continuamente in tutte le televisioni nazionali
Vedete io credo che la metà del nostro corpo elettorale in Veneto non sia stato inghiottita dalle nebbie padane
Credo che
Questo metà del corpo elettorale invece questa sparizione sia dovuto a una distanza siderale che il PD ha marcato con la società veneta
Uno di Stato fatta
Dalla scelta di abbandonare il profilo riformatore di modernizzazione del Paese e anche della nostra Regione e anche della politica italiana
Che aveva ispirato la candidatura di Walter Veltroni
Una distanza che è legata anche il ripiegamento nel conservatorismo di sinistra
Che ci porta ad essere poco credibili una regione come il Veneto quando parliamo d'esempio dell'autonomia di corpi intermedi o quando parliamo della necessità di mettere in campo nuovo modello di sviluppo o quando parliamo della necessità di modernizzare il Paese facendoli tra lo Stato facendo delle economie dei tagli
Facendo delle operazioni di riduzione del debito
Oppure quando parliamo di patto fiscale o quando parliamo per esempio
Anche di nuovo nuovo contratto di lavoro di contratto unico di lavoro
Eppure il Paese ha bisogno di un'alternativa evidente in questi giorni anche il Veneto bisogni di un'alternativa il Veneto guardate una Regione profondamente ferita una prof una Regione ferita nel corpo le ferite dell'anima
Ferite nel corpo venti argini rotti trecento lesionati quattro mila imprese sono chiuse
Decine di migliaia di abitazioni sono state lesionate
Ma la nostra è una Regione ferita anche nell'anima ferita dalla crisi economica che ha portato la cassa integrazione straordinaria centodiciannove milioni di ore quando si utilizzavano quindici milioni di ore
Che vede centocinquanta mila persone che sono il quattordici per
Cento della forza lavoro delle imprese private oggi
Tutelate da dagli ammortizzatori sociali quindi in cassa integrazione
Una regione la nostra in balia di un partito come la lega che ogni giorno ogni giorno manifesta la volontà di appropriazione delle istituzioni quelle pubbliche ancora cosa più grave quelle private penso le fondazioni bancarie
Una lega che non sta dicendo nulla rispetto al modello di sviluppo rispetto
Al piano di riorganizzazione della sanità rispetto al piano di assetto del territorio che prevede per esempio la difesa delle nostre comunità dalle acque come è capitato di recente
Ho che una lega che non è in grado di rispondere a come si muoveranno le genti e le merci in questa Regione cruciale per l'Europa nei prossimi vent'anni
E mentre tutto questo accade nel PD del Veneto il PD del Veneto si permette di selezionare all'incontrario senza tener conto del consenso senza tenere conto della capacità
Della storia della sensibilità e dei meriti
Ecco io concludo con questo caro Walter Beppe Paolo voi vi siete assunti una responsabilità comuni metto democratico
E noi abbiamo aderito a questa responsabilità io credo che sia necessario fare qualcosa prima che sia troppo tardi prima che la gente come dicevo Mannheimer certifichi la nostra insignificanza
Ogni tanto qualche amico mi dice bisogna attendere bisogna aspettare di avere pazienza se il momento ecco però la speranza come diceva Bonhoeffer non è l'attesa dello stolto che cambino le cose da sole la speranza è la scelta di passare all'azione passiamo all'azione subito
Grazie Andrea Causin L'ancora un'ora fa Tommaso Pellegrino
Il sindaco di Sassano Salerno Tommaso era parlamentare dei Verdi nella scorsa legislatura io prima che Tommaso inizia a parlare vorrei dire due cose una sottolineare un la prima cosa che ha detto Andrea che la nostra prima preoccupazione cioè il dimezzamento dell'elettorato
Che non è successo soltanto in Veneto
E la seconda se mi aiutate a presiedere questa riunione anche se non sembra ma questo sarei provando a fare quindi se state nei cinque minuti vi ringrazio infinitamente
Grazie
Grazie a nome di tanti giovani che magari
Non ci credevano più ma che hanno oggi grazie al movimento democratico la possibilità di riprendere a interessarsi di politica di riprendere riduce fermarsi per la politica
E soprattutto di riprendere a sentirsi a sentire quell'appartenenza al Partito Democratico a quel partito democratico di Walter Veltroni ha portato al trentaquattro per cento lo dobbiamo ricordare sempre risvegliando
Tante coscienze tante passioni tanti ideali
Dobbiamo ritornare a quel Pd capace di mettere insieme esperienze dirette e culture diverse i famosi tanti affluenti spesso evocate nella costruzione del Partito Democratico
Io stesso come altri rappresenta una parte di cui gli affluenti in particolare quello dell'ambientalismo
Avendo ricoperto punteruolo deputato eletto Neri della precedente legislatura e l'affluente della legalità avendo svolto il ruolo di Segretario di Presidenza della Commissione bicamerale antimafia dopo essere stato tra i fondatori dell'associazione studenti napoletani contro la camorra
Ho aderito al Partito Democratico nel due mila otto trascinato dall'entusiasmo di Walter Veltroni ed alla concretezza e la parte malissimo di Beppe Fioroni
Oggi con un ritrovato in nuove entusiasmo aderisco movimento democratico perché voglio portare il mio contributo il contributivo di sindaco di Rossano comune del Parco del Cilento Vallo di Diano comune vicino Pollica
Dove è stato brutalmente assassinato un sindaco ambientalista un sindaco del nostro partito quale Angelo Vassallo
Lodi
Dove non è facile
Certamente facile amministrare
Voglio portare il movimento democratico il contenuto concreto che sta dando ad un territorio una nuova e giovane amministrazione
La quale grazie al contributo di tanti amministratori che oggi sono qui presenti che hanno deriva un movimento democratico in soli poi limiti hanno con coraggio e determinazione chiude riqualificato diverse discariche abusive
A nome dato al trenta per cento la raccolta differenziata portando al settantacinque per cento e voglio ricordare che la Provincia di Salerno e tra i Province se non la Provincia più virtuose d'Italia in tema di raccolta differenziata ed è anche la Provincia con il maggior numero di sindaci del PD
Ha portato dal venti al settanta per cento la depurazione dei reflui urbani ha denunciato dimesso ordinanze di abbattimento di opere abusive cosa è rara e difficile in quei Paesi ricordiamo che di questi giorni l'esondazione del fiume Tanagro
Che ha colpito i nostri territori mettendo a rischio tanti cittadini anche per una cementificazione spesso selvaggia e dove enorme enorme la responsabilità della politica
Movimento democratico deve stare in modo netto e chiaro dalla parte di quegli enti locali che oggi sono stati messi in ginocchio da una politica irresponsabile
Non possiamo da lasciare ad altri Ermete il tema dell'ambientalismo non ce lo possiamo permettere non ci possiamo permettere viste le competenze la storia e visto che noi oggi proponiamo un modello di ambientalismo propositivo e costruttivo
Sono convinto che movimento democratico deve ripartire sostenere quelle esperienze che di confrontano quotidianamente con i problemi della gente
Che vanno dell'innovazione della difesa dei principi di legalità non semplicemente degli slogan fumosi che vengono sbandierati tutte ledere dei vari Pedrotti televisivi
Ma opere di iniziative concrete attraverso atti amministrativi attraverso azioni sui territori che vengono percepiti dalla gente
E poi non possiamo lasciare
I principi e i temi
Che
Hanno portato avanti Falcone-Borsellino ad altri non lo possiamo permettere non possiamo vedere Gianfranco Fini che parla di Falcone e Borsellino al nostro Segretario nazionale non è farla non possiamo permettere che parlino altri
Dell'unità nazionale del tema della nostra azione non ricordavo il nostro Segretario nazionale onde farlo
Come possiamo permettere come movimento democratico dobbiamo far sentire la voce forte su questi temi
Dobbiamo essere cosa diversa
Da coloro che si prendono il merito
Di arresti eccellenti vediamo i manifesti in tutte le città italiani per aver raggiunto un numero di arresti notevoli grazie però al lavoro
I rischi all'impegno delle forze di polizia e con pochissime risorse con pochissimi mezzi
Ogni giorno fanno il loro dovere è loro che cosa fanno
Si presentano una classe dirigente
Dove esponenti di primissimo piano hanno addirittura alcuni condanne per associazione mafiosa hanno progetti per associazione mafiosa e questo non lo possiamo consentire
E anche qui
Se vogliamo essere concreti
Abbiamo il dovere di costruire una classe dirigente che abbia i requisiti per poter parlare di legalità che abbia i requisiti per poter parlare di lotta alla camorra di lotta alla mafia e di lotta alla 'ndrangheta
Dobbiamo riprendere ed avere coraggio coraggio che purtroppo dobbiamo dire oggi il nostro partito non ha o quantomeno non dimostra di avere
Dobbiamo riprendere quel modello di politica che era nei principi ispiratori del Partito Democratico che poi si sono persi per strada e che oggi purtroppo brancolano nel buio
Io voglio rivolgere l'invito I settantasei nostri deputati che hanno sottoscritto il documento fondativo di movimento democratico a dimostrare che nonostante questa pessima legge elettorale
Si può riuscire Rossetto ad avere ad essere vicini ai territori attraverso la partecipazione ad iniziative vedo qui genero per Andrea sto a dire tanti altri amici che quotidianamente lo fanno and dico questo perché sono convinto
Che i nostri settantasei deputati
Sono impegnati nei territori sono impegnate a dimostrare che anche i parlamentari possono essere vicine territori
E d'altra parte la sottoscrizione di quel documento è risultato per loro cosa assai semplice cosa fai naturale perché poi perché già lo facevo nello continueranno a fare con più forza
Concludo dicendo che
Noi ci crediamo
Siamo in tanti a crederci ma non possiamo più sbagliare
Da oggi cominciamo con forza e determinazione con movimento democratico a cambiare di lanciare rafforzare il nostro il nostro Partito Democratico il Partito Democratico che vogliamo il
Partito Democratico dei giovani degli studenti degli anziani della gente dei cittadini il Partito democratico di Veltroni Fioroni Gentiloni il Partito Democratico che sembra e tante volte abbiamo sognato grazie
Grazie Tommaso per il richiamo fatto le nostre battaglie la parola non sono Annapolis mai
Antonella consigliera comunale di Margherita di Savoia
Cinque minuti
Buonasera benvenuto moderno innanzitutto
Il quadro federalista che si va delineando nonostante manchino ancora le cifre è questo
La riforma federalista così come disegnata mette al Mezzogiorno in una condizione di forte dipendenza finanziaria dal Governo nazionale
Spingendolo ad alzare la pressione tributaria
Per fare del Mezzogiorno un'area con una fiscalità di svantaggio
Pregiudicando né per sempre la possibilità di sviluppo il federalismo fiscale ha tra gli obiettivi quello di legare il più possibile il gettito fiscale con l'effettiva spezza
In Italia però ci sono imposte che sono mal distribuite sul territorio e altre che hanno una distribuzione simile a quella della popolazione la logica
Avrebbe voluto che per finanziare i servizi sociali come la sanità l'istruzione e i trasporti
Si fossero intestati agli enti locali alle Regioni in primo luogo
Le imposte con un gettito equilibrato vale a dire l'accisa sui carburanti
L'accisa sui tabacchi i proventi fiscali dei giochi e delle lotterie
E non certo invece puntare sull'IRAP l'IVA e l'IRPEF insomma nella ripartizione della torta fiscale si favoriscono le aree dove c'è più ricchezza dimenticando invece che la spesa totale
è legata al numero di abitanti e non alla consistenza dei portafogli
Il risultato di tali formule e che le regioni del sud avranno un grado di autosufficienza molto lontano dal cento per cento
E dovranno coprire gran parte dei costi per sanità istruzione trasporti utilizzando all'autonomia tributaria
E la perequazione
La tutela dell'articolo centodiciannove la perequazione al cento per cento però garantisce soltanto i servizi minimi essenziali
Le Regioni invece hanno un portafogli stesa molto più ampia ma c'è di più
Tutte le Regioni avranno una leva fiscale a disposizione sull'addizionale IRPEF pari al tre per cento
E se l'IRAP pari a cinque punti tuttavia si immagina che ci sarà un livello intermedio di aliquota che è quello di partenza al di sotto del quale non si potrà andare perché giustamente
Lo impone il senso di responsabilità che il federalismo fiscale alla base quindi alle regioni del sud sarà negata la possibilità di ridurre il prelievo fiscale sotto l'aliquota base
E noi amministratori meridionali saremo costretti ad utilizzare al massimo la leva fiscale di fatto ci saranno due grandi aree fiscali nel nostro Paese una leggera ed un'altra pesante
La riforma ha preso una brutta piega per noi del sud ma noi terroni dal movimento democratico non ci diamo per vinti
E diciamo che si può correggere la rotta se altre al costo standard
Qui prevederanno e in questo abbiamo bisogno di voi Veltroni Gentiloni Fioroni Chiamparino sindaco di Torino Presidente dell'ANCI e onorevole Follini
Abbiamo bisogno di voi per far camminare la proposta di noi del Nord ma meridionale
Noi democratici cui oggi proponiamo il meccanismo di tra est andar d'
Il primo quello del costo standard
è nato per combattere gli sprechi ed è su questo che non abbiamo alcun dubbio né opposizione
Il secondo standard invece quello dei servizi il terzo e quello delle tasse
Non è importante infatti sapere quanto costa un servizio perché dobbiamo anche sapere qual è il suo livello di qualità cioè se il servizio è davvero utile per i cittadini
Il terzo Standard deve essere quello delle aliquote fiscali e funzionerebbe in questo modo per una regione del sud rispetta i costi Standard cioè quelli
Sostenuti da tre Regioni di riferimento del nord
O comunque di tutta l'Italia e offre dei servizi sociali con un livello qualitativo buono tenuto conto sempre le tre
Regioni pilota allora ecco il terzo standard cioè
La pressione fiscale non può essere superiore a quella delle tre Regioni modello in pratica si devono applicare le stesse aliquote IRAP e IRPEF delle aree standard gravi compresi
E tutto l'eventuale mancato gettito dell'addizionale dovrà essere coperto dalla perequazione verticale cioè deve essere garantito dallo Stato
Così come la legge quarantadue del due mila e nove sui decreti attuativi tutela del costo standard noi democratici meridionali chiediamo e la tutela anche delle Standard o qualitativo e della Standard a delle tasse
Certo per una regione del sud inefficiente ed incapace di fornire servizi di qualità non ci sarebbero vantaggi ma è proprio questo quello che vogliamo con l'introduzione del federalismo
Distinguere tra la buona e la cattiva amministrazione
Con la formula dei tre Standard aziendale aree virtuose del sud
La possibilità di godere dello stesso trattamento tributario della parte più efficiente più sana del Paese aria e questi lo scudo che funziona fosse anche rappresentato in prima battuta da una sola regione sarebbe comunque
Una speranza per tutto il Mezzogiorno
Da meridionale sono profondamente convinta per il Mezzogiorno oggi ha un tremendo ha bisogno di federalismo fiscale competitive virtuoso
Molto di più di tutto il resto del Paese assunta serve disperatamente una scossa demoliamo i luoghi comuni in primo fra tutti quello di uno studio che divora risorse pubblica più del nord grazie
Grazie Antonella ora la parola a Marco minacci
Segretario provinciale di Arezzo
Sì buonasera a tutti io
Nel mille novecentonovantasette ho avuto così il piacere la fortuna di fare il Sindaco del mio Comune Monte San Savino quando ci fu la convention dell'Ulivo di Gargonza
Cioè a Romano Prodi c'era Walter Veltroni
E lì nel novantasette già si può si in quella in quell'iniziativa il tema che il progetto dell'Ulivo potesse andare un tre il cartello elettorale potesse diventare un progetto politico un soggetto politico che corrispondesse
Alle domande dei cittadini
Sappiamo poi come andò come andò Gargonza il fatto che in qualche modo quel processo fu stoppato
E ci sono voluti dieci anni perché il Partito Democratico nascesse dieci anni di limbo di un Paese solo speso attorno a questo progetto politico
Che solo dieci anni dopo nel due mila sette con le primarie
Nacque il Partito Democratico in acque con grande entusiasmo passione
Ricordiamo le tante persone che parteciparono a quei gazebo attorno anche
All'idea che fino in fondo quel progetto non rappresentava Conferenza Walter Veltroni
E credo che
Io ho fatto il Segretario provinciale proprio da quei giorni in avanti ho visto veramente cambiare
I circoli e le organizzazioni politiche del mio territorio noi abbiamo cento otto circolo visto tante persone avvicinarsi alla politica tante ragazze
Tanti giovani tante donne che poi
Diciamolo
Negli anni si sono persi per strada perché non hanno visto più
La forza e la determinazione nella costruzione di questo progetto politico io credo che si oggi siamo hanno al ventiquattro per cento credo che il tema nostro eh che un po'
Che se il PD al ventiquattro per cento non è il PD
Perché il PD
Deve è un partito che si pone fino in fondo il tema di rappresentare più culture politiche più interessi di questo Paese è un partito al ventiquattro per cento non non rappresenta la missione originaria del Partito Democratico
Dobbiamo impegnarci ad affermare che democratica o essere democratici ambire ad essere qualcosa di più grande che essere di sinistra
E questo lo dobbiamo dire con orgoglio perché noi dobbiamo essere democratici fino in fondo senza alcun senso di inferiorità verso il passato è questa la battaglia culturale che da oggi dobbiamo fare con coraggio
L'identità si costruisce offrendo soluzioni che funzionano non Rin piangendo un passato che diventa positivo soprattutto perché lo si racconta con nostalgica evocare con malcelato al foglio pecca appartenenze
Quasi come se ci ci volesse consolare fra noi fra quelli che sono rimasti
Non credo serva molto non ci si può riscaldare con la nostra piccola coperta di Linus richiudendo ci noi stessi
Critiche non riesce a rappresentare tutto questo
Finisce per essere scavalcato alla sua destra come alla sua sinistra non possiamo appaltare i valori e temi agli altri cedendogli a terzi poli o a Vendola
Ma tutto questo avviene se fino in fondo crediamo in questo progetto ci crediamo noi io ho fatto un'assemblea del mi cinque dove
Tutti hanno detto noi dobbiamo credere di più in noi stessi nel nostro progetto e in quel modo parlare al Paese parlare a un Paese che in questi
Giorni come dimostrano anche le occupazioni degli studenti universitari in tutta Italia sta venendo fuori che la fiction la cartapesta sa sta saltando
Le Carioni dell'Aquila i rifiuti di Napoli gli operai nelle gru e gli studenti universitari che si riappropria nodi in quello che ha più senso e valore in questo Paese
I beni culturali patrimonio la storia di questo Paese sederi appropriano perché è quello che in qualche modo CIDA un futuro di di crescita e di coesione credo che il PD si debba porre fino in fondo il tema di una grande rivoluzione
Democratica nel senso che
Non si difendono solo Licia tutelati ma comprendendo
Dove si formano oggi le nuove ingiustizie e non si fa certo difendendo solo il vecchio
C'è tanta ruggine da rimuovere dagli ingranaggi anche del nostro partito e in questa società c'è un sistema da scardinare alla radice
Con una vera rivoluzione democratica è proprio questo il punto essere un partito rivoluzionario rivoluzionario perché orgogliosamente profondamente democratico
Rivoluzionario perché intenzionato a battersi contro le corporazioni le lobby illecite le illegalità i veti incrociati
Di questo Paese ci sono tante energie che chiedono al PD
Di farsi carico di dare prospettiva a una due generazioni che di fatto sono abbandonate a se stessi nel lavoro e nera
E nella prospettiva previdenziale di tutto questo dipinti si deve fare carico recuperando quell'idea di partenza di essere un partito che si fa carico di un Paese
Dei valori degli interessi complessivi di un Paese chiudo citando una frase di una bende della mia città che una bende nazionali Negrita un gruppo rock
Famoso importante chiede che è di Arezzo alcuni
La una delle curati anche più belle secondo me cantata anche da Fiorella Mannoia e credo valga per quelli come noi che hanno sempre creduto danni
Da Gargonza da tredici anni a questa parte in questo grande progetto e credo valga molto anche per il PD e per tutti i cittadini che si aspettano un segnale da noi
La la canzone dice così c'è che ormai che ho imparato a sognare a credere in qualcosa non smetterò e io credo che in molti ci abbiamo sempre creduto che abbiamo in imparata sognare non smetteremo fino in fondo di crederci grazie
Grazie a Marco Giuseppe sono il Sindaco Nicolino
Al quale ricordo i cinque minuti così come ricordo chi è nel foyer nei corridoi altrove nel teatro se magari volesse salire il suo procedersi più comodamente saremmo lieti
Buona buonasera a tutti sono Giuseppe Catizone Sindaco ritirino una città di cinquanta mila abitanti alle porte di Torino
Sono qui perché esso no preoccupato come voi della situazione politica del nostro partito nel nostro Paese quindi ringrazio Veltroni Fioroni Gentiloni e tutti i deputati per aver dato il a tutti noi l'opportunità di essere qui oggi
Partire da una domanda
Come è possibile che il principale partito di opposizione perda consensi
Proprio nel momento in cui governa radicali credo che sia questo il nodo politico ritengo che il PD venga percepito ormai con un partito amorfo
Agli occhi degli italiani sembriamo una forza incapace di costruire l'alternativa di quel Paese ha bisogno
Walter purtroppo non siamo più quello che l'avranno al Lingotto quando lanciammo il partito dell'innovazione del cambiamento realistico e radicale
Quando lanciammo al partito della sfida I conservatorismi di destra di sinistra che paralizza del Paese quando lanciammo il partito di chi credeva che la crescita economica
E l'equa ripartizione della ricchezza non fossero obiettivi in conflitto dov'è finita quell'energia creativa
Quei milioni di elettori che avevano che tutti noi dove siano finiti
Le prediche oggi vedete l'agenda
Spesso pare essere dettata da altri che queste politiche sempre un grave errore
E sui temi importanti per il Paese rincorriamo la cronaca il gossip
O peggio ancora i partiti della coalizione senza prendere posizioni chiare
Oggi noi proprio da qui dobbiamo partire e dare una prospettiva al Paese non possiamo più tergiversare noi siamo in grado di farlo abbiamo con paura competenza creatività Energia
Per far questo
E prevedete l'Italia ce lo diceva un prima alcuni studi
Appare un Paese afasico è stanco sfibra atto al palo secondo l'OCSE nei cresceremo nel due mila dieci
Dello zero virgola cinque per cento molto meno della media europea
E alcuni studi internazionali che citavano alcuni io ne citerò altri fotografano un Paese del terzo mondo ne siamo immaginata ventotto posto per competitività economica e per competitività turistica
A settantaquattro esimo opposto per libertà di stampa
Al centocinquantesimo posto insieme al Gabon per giustizia civile al quarantaduesimo posto per la città Commissioni internet
Non è questo il Paese che vogliamo non è questo il Paese che ci meritiamo noi vediamo un Paese più moderno più giusto il Paese più efficiente dove la vita dei figli sia migliore di quella dei padri
Dove si abbia una reale mobilità sociale
Dove i migliori vadano avanti dove è presente sia degno di essere vissuto e dove gli eroi i nostri eroi con me Angelo Vassallo non siano lasciati soli
Dove insomma torni a tutti noi l'orgoglio di definirsi italiani in patria e all'estero
Invece in questo periodo molte volte ci vergogniamo di essere italiani soprattutto quando giriamo all'estero
Il processo per far ripartire il Paese è sicuramente complesso tra le varie soluzioni vere focalizzare brevemente le opportunità offerte dalle nuove tecnologie in Italia cinque virgola cinque milioni di persone non hanno accesso alla banda larga ma secondo Agcom
Se la banda larga arrivasse al sessanta per cento delle famiglie e al novanta per cento dell'impresa immaginate che la crescita del PIL sarebbe oscillante tra l'Unione virgola due dodici per cento
Una per l'opportunità
Per questo corrono capitali ingenti si parla pensate di venti miliardi di euro
Che cosa si compra con venti miliardi di euro cinque anni di auto blu
Cinque anni del pubblico
Io credo che un partito moderno deve partire da questo tra avere il coraggio di barattare inutili privilegi a favore del futuro dei propri figli in tutti i campi
Altri fondi potrebbero essere reperite attraverso l'assegnazione di quelle perché in sé pregiate che si sono liberate grazie all'introduzione del digitale terrestre in modo tale da trasformare il digitale terrestre
In una grande opportunità per il Paese e non in una che ottanta fonte di arricchimento per pochi come è stato fino ad oggi
In Germania questa di ha generato quattro virgola tre miliardi di euro
Fornire evitare la bhangra la banda larga significa in ultima analisi creare lavoro e aumentare l'efficienza complessiva del Paese due elementi od obiettivi strategici in questo disegno il ruolo della pubblica amministrazione centrale
La pubblica amministrazione per noi
Deve essere un driver di innovazione caro Brunetta vedete di sistema Italia migliora non con slogan populisti e vuoti ma attraverso il varo di una seria politica industriale che abbia tra le priorità lo sviluppo delle infrastrutture informatiche
Nella nostra visione lo Stato deve trasformare il proprio ruolo
E così difficile passare dallo Stato apparato lo stato amico dove vengano garantite regole chiare per tutti tempi limitati e certi uguale a C stipite servizi in tutto il territorio nazionale chiudo con due riflessioni
Per quanto riguarda le elezioni ritengo come la maggior parte ormai degli italiani che questo Governo sia giunta al capolinea
è finita la spinta creativa di Berlusconi manderà lezioni con la crisi economica le porte sarebbe irresponsabile
Così come sarebbe un errore politico il governo del ribaltone o peggio ancora il Governo degli sconfitti come verrebbe di certo definito
Di fronte la terribile crisi più sensato un Governo di responsabilità guidato da personalità al di fuori della politica che abbia nella sua agenda la stabilità economica il cambio della legge elettorale la riduzione del numero dei parlamentari
Un leader nuovo per il Paese certo Paese ha bisogno di un leader nuovo diciamo Paese ha bisogno di un leader nuovo
Capaci di sfidare lo status quo dissolvere informazioni complesse di diritto identificare gli elementi chiari una persona infine con un'empatia profonda con gli elettori che comunichi in maniera chiara e precisa concreto la propria visione strategica
Solo così riusciremo a utilizzare le forze migliori del Paese solo così possiamo tornare a vincere grazie
Grazie a Giuseppe Catizone la parola parsimonia Valiante
Simone il Sindaco di Cuccaro Vetere Salerno è un Paese nel Parco del Cilento io dico prima che Simoni inizia a farlo che ci aiuterà di nuovo a ricordare Angelo Vassallo che per noia
Un esempio da non dimenticare di buongoverno di lotta per l'ambiente la legalità
Qualche giorno fa appena qualche giorno fa
Un posto
Molto lontano da qui a Nairobi
L'UNESCO riconosceva dava diciamo alla
Alla dieta mediterranea che noi
Tutti quanti conosciamo e che tanti apprezzo nel mondo
Il riconoscimento di
Di patrimonio mondiale
Quella dieta mediterranea studiata
Negli anni
Costruita da quello scienziato che era anzi archi S.p.A.
Tutti ricorderete il quale aveva deciso di trascorrere una parte importante della sua vita
A parte anche finale della sua esistenza
In un piccolo
Borgo
Nel Cilento
Si chiamava Ceroli si chiama a Ceroli
Posto straordinariamente bello che
Non so se per pura coincidenza
Anche frazione di quel comune di Pollica che ricordava pure prima Tommaso Pellegrino comune dove qualche decennio dopo
Nasceva cominciava a lavorare un piccolo
Grande Sindaco io dico permettete me
Di corpi ricordarlo come grande anche perché
Grande era l'amicizia che ci legava che era Angelo Vassallo
Il sindaco pescatore così definito
Perché quello era il suo mestiere quella era la sua passione
Due storie lontane due storie così profondamente diverso lo scienziato no Sindaco
Pescatore
Ma due storie che in fondo appartenevano entrambi a quel piccolo Borgo sono appartenuto ad entrambe
A quel piccolo Burgo
Che ci ricorda come c'è un tema
Che per un certo momento per una certa fase abbiamo portato avanti con grande forza con grande coraggio un grande innovazione saluto ringrazio Ermete che Stato fosse l'alfiere di quella battaglia che il tema della piccola Italia
Un tema
Che ci aiuta a ricordare anche attraverso queste persone tre su questi luoghi come ci sia nel nostro Paese un patrimonio ricco di umanità di bellezze di storia di cultura di paesaggio
Che credo abbia un valore un valore inestimabile un valore da recuperare un valore da restituire alle speranze di questo Paese che sta
In affanno lo sappiamo tutti
Qualcuno
Scriveva scritto negli anni parlando dalla scomparsa dell'Italia industriale
Io non so
Come certamente dovremmo pensarci come ricostruire una nuova politica industriale in questo Paese
Ma ci sono anche tante industrie
Più sotterranee più sottaciuto nel nostro Paese
Che sono le industrie della qualità dell'unicità italiano e quello che esprimono al meglio i nostri tanti piccoli campanili che stanno lì
Aspettando di essere recuperati valorizzati e rilanciati in un grande progetto di sviluppo del Paese che cos'è quest'anno sta al Gia il piccolo mondo antico io penso di no
Io penso che sia una parte importante del futuro dell'Italia io penso che sia come dice spesso Ermete pure un'idea d'Italia sulla quale
Dobbiamo
Lavorare
Dell'Italia che oggi
Cita il novanta per cento pure delle produzioni agroalimentare di tipicità cita il novanta per cento delle piccole imprese il cuore dell'economia del nostro Paese
è unitaria dai tanti volti maori tale dalle tante eccellenze
è un'Italia innervata anche per buona parte nel sud del Paese
Anche per una parte nella campagna perché spesso ci si dice ci sono tanti sud ma ci sono anche tante campagne grazie a Dio
C'è anche la campagna di Angelo Vassallo dei di Pollica della gran parte dei piccoli Comuni della nostra ragione la cui media non la punta massima ma la media di raccolta differenziata arriva al cinquanta per cento con punte
Dall'ottanta del novanta per cento cioè questa campagna pure sottaciuta
Fatta di buone esperienze di buone pratiche amministrative fatta di responsabilità
La Campania che non ha mai rifiutato tra virgolette rifiuti ma la campare che si è assunta anche
Le proprie responsabilità e ha saputo amministrare governando questo settore in maniera
Innovativo e lo dico perché ci sono tanti anche dalla nostra Regione
Qualcuno ha anche in maniera forse un po'speculativa che gira raccontando di modelli e di esempi
Io conosco questi esempi
Nostre piccole comunità con un altissimo tasso differenziata e conosco un esempio in questo momento
Che riesce ancora a mantenere la campanella collasso sociale del problema dei rifiuti
Che la piccola comunità di serre che si sta prendendo anche in queste ore come da anni la gran parte dei rifiuti campani una piccola comunità anche quello dove c'è gente
Che con grande dignità nel silenzio e nel rispetto delle decisioni dello Stato
Affrontare in maniera seria e corresponsabilità questa drammatica vicenda che ha in questi mesi in questi ultimi anni purtroppo deturpato l'immagine dalla nostra bellissima Regione
Allora io dico che l'Italia e anche tutta questa
Io dico che
Così come lavoriamo su altre cose grande progetto di rinnovo delle fonti energetiche prima Calogero Maurice ho messo in campo settanta comuni messi insieme
Per energizzato e tutto il territorio di una bellissima area per quel
Parco del Cilento e Vallo Lidia
Dico allora che
Serve anche un partito
Che ci aiuti a valorizzare queste cose
Che sono le cose che fanno tantissime amministratore locale del nostro partito che sono disseminati dei territori e le cui storie
Non credo possano però soltanto balzare agli onori della cronaca quando accadono vicende così drammatico come o cessione di Angelo allora io penso che questo partito debba recuperare
Questo patrimonio d'Italia deve recuperare questo progetto di sviluppo
E deve mettere in campo una politica che a differenza degli altri dimostri che noi siamo in grado di competere per la nuova Italia c'è un'espressione molto belle e chiudo che utilizzava Calvino parlando delle città
Diceva recita
Sono come i sogni mi pare costruite
I desideri e di paura io vedo in questo momento nel nostro Paese una grande paura collettiva ma vedo anche un grande desiderio di rialzare la testa di rimettersi in moto di ripartire io mi sento di chiedo soltanto una cosa a questi
I nostri amici a tutti voi ma in particolare
Perché allora qual è se mi consente mi sento
Particolarmente legato il CUP e al quale
Ci legano anche anche anni di
Impegno comune per me era stato sempre un riferimento e a me fa piacere di scoprirlo come riferimento in questa esperienza del movimento democratico e poi chiaramente a Veltroni a Chiamparino la gente vuole a tutti gli altri
Io dico che
Dobbiamo dovette dobbiamo forse tutti insieme restituirci un grande partito di popolo perché credo
Che questo
De Eccher di questo di cui ho questo momento ha bisogno l'Italia e il popolo
E il pompo Polo che vive in tante aree del nostro Paese dalle più piccole alle più grande andiamola riscoprire lì andiamo a ritrovare lì le ragioni di quello che sarà sicuramente il nostro successo grazie
Grazie la parola ora Paolo Gentiloni
Sì la la nostra
Rossana Gione sociale
Io la direi così
Direi che siamo
Siamo al tramonto del berlusconismo
Senz'altro
Ma non siamo agli albori di un'alternativa riformista
Quando partì l'iniziativa che che oggi
Con questo primo incontro nazionale chiamiamo invento democratico
Qualcuno
Ebbe una reazione un po'nervosa e disse
Ma rischia di essere un regalo a Berlusconi
Ecco io credo che
Forse è possibile che noi
Malgrado noi si faccia un regalo a Berlusconi
In regalo a Berlusconi sarebbe esattamente questo cioè quello che nel momento della sua crisi
Più evidente
Dall'altra parte non fosse pronta un'alternativa riformista il movimento democratico nasce esattamente per far fronte a questo problema
In che modo
Fare questo regalo evitare di fare questo regalo a Berlusconi
Il tramonto mi pare che sia nelle cose
La lettura del PdL
I dieci milioni che hanno
Guardato quel programma
Di Fazio e Saviano molto più che un programma televisivo
La sfiducia di tanti mondi nei confronti di Berlusconi la mondo della cultura il mondo delle forze sociali
Il mondo dell'impresa
I cumuli di rifiuti a Napoli
Che noi che aspettiamo questo tempo il tempo della crisi del berlusconismo da tanti anni dovremmo essere per strada fare festa diciamo la verità
Un po'festeggiamo perché la cosa non ci dispiace non possiamo molto preoccupati
Sappiamo
Che ancora non siamo all'altezza
Che la sfida per cui è nato il Partito Democratico ancora
Non è all'altezza di un'alternativa
Sappiamo che
Nato per cambiare
Il Partito Democratico in realtà
Si è
Accomodato
Ha una impostazione
Ci abbia c'abbiamo un dialogo il famoso contraddittorio
Dicevo nato per cambiare
Il
Il Partito Democratico
Alla fine
Contro la Polverini va bene
Siamo contro la Polverini giuro giuro
Il
Allora nato per cambiare dicevo il Partito Democratico è finito Peraro calarsi sulla difensiva
Per apparire addirittura in certi momenti un partito conservatore
E lo ha fatto innanzitutto incredibilmente proprio sul tema di cui il Partito Democratico parla più frequentemente
Del quale
Scusate
Ecco
Dicevo
è apparso è apparso un partito conservatore sulla difensiva
Incredibilmente innanzitutto sul tema di cui ci occupiamo più frequentemente di cui parliamo più spesso il tema del lavoro
Noi dovremmo rivolgersi innanzitutto a quegli otto nove milioni di lavoratori
Prevalentemente giovani
Che non hanno alcuna sicurezza
E che hanno
Poco pochissima scarsa fiducia nel futuro
Quelli dei quali il presidente dell'INPS
Dice che non vuole ricostruire il percorso pensionistico perché se ricostruisse il loro percorso pensionistico
Teme che ci sarebbe una rivolta sociale
Quelle a cui si rivolge la proposta del nostro collega senatore
Pietro Ichino una proposta che
Del Partito Democratico
Ha sempre trattato come un una cosa un po'così un po'di di come se fosse diedi un esterno e che ha continuato a sottovalutare e che non ha avuto il coraggio di fare propria
Avete visto le piazze di questi giorni le piazze dei degli studenti che protestano contro la riforma Gelmini
Ma io credo che
La loro protesta non riguardi tanto i criteri di valutazione delle università
Ho l'età pensionabile dei baroni è una proposta che si rivolge esattamente a questo problema
Perché hanno visto questi ragazzi questi studenti nella riforma Gelmini un nuovo attacco al loro futuro una nuova messa in discussione della possibilità nei prossimi anni di a vere lavoro di puntare sulla crescita dell'università e hanno visto bene
Quindi io credo che tetti o non tetti il Partito Democratico faccia bene a essere da questa parte anche se non mi nascondo che nel no
A una riforma come questa rischiano di passare anche dei no a dei valori nei quali noi crediamo ma questi valori in questa riforma vi assicuro che sono totalmente millantate i
Si parla di merito si parla di selezione si parla di scelte ma in realtà il segno fondamentale di questa riforma è soltanto di e definanziamento
Ma non solo dovremmo parlare a quegli otto nove milioni dovremo parlare anche all'altra metà del mondo del lavoro quella che
Apparentemente noi giudichiamo più garantita
Più San da Galli sindacalizzata
Perché anche qui io non vedo come si possa difendere e non cambiare
Un modello che certamente si basa su diritti importanti conquistati negli anni settanta ma che di fatto ha portato negli ultimi anni
I lavoratori dipendenti anche quelli sindacalizzati del nostro Paese ad avere i salari più bassi d'Europa noi vogliamo difendere questo assetto della situazione o vogliamo cambiare anche a questa parte della situazione del mondo del lavoro
Cambiare vuol dire far nostre alcune delle priorità del modello di sviluppo
Io su tutte voglio non voglio fare un elenco voglio usare solo due parole che sono risuonate spesso negli interventi di questa sera
Le parole sono green economy e digitale
Guardate che anche in casa nostra noi spesso consideriamo green economy e digitale con una materia
Marginale buone per free che Toni Ismaine toni ognuno usa la denominazione che preferisce
E la cosa non mi stupisce da parte di un Governo il cui Presidente del Consiglio ogni volta che c'è un fiocco di neve dice che non c'è più il cambiamento climatico
Oppure
Quando gli si chiede del principale motore di ricerca
Del mondo parla di Gogol non mi stupisce questo da parte di Berlusconi mi stupisce da parte nostra noi non possiamo non vedere che questi
Sono i pilastri non solo di un programma
Ma anche di un modello che prova a volgere in positivo la situazione che si è determinata in Italia ma forse in tutto il vecchio continente
E cioè il fatto che noi avremo
Comunque tassi di crescita più bassi e che non ce la caviamo semplicemente con un'esigenza di redistribuire risorse lasciando invariato questo modello di sviluppo
Green economy e digitale sono due dei pilastri di un nuovo modello di sviluppo sostenibile guardate alle scelte dell'ASI e da questo punto di vista
Guardate a quelli
Incredibile venti venticinque per cento dei Verdi tedeschi che stiano superato le spende
Nei sondaggi di questi ultimi di questi ultimi mesi
E poi noi cerchiamo di fare Henze tra i democratici e i berlusconiani
Ecco
Fantastica differenza anche in una campagna elettorale
Da una parte c'è il mondo del digitale della green economy dall'altra parte c'è un modo c'è il mondo del vecchio monopolio televisivo e del nucleare una delle differenze più evidenti di politica fra un
Un fondo democratico è un polo conservatore
Antimoderna infine
In quanto a tasso di cambiamento io credo che
Non essere un partito conservatore non essere sulla difensiva e qualcosa che dobbiamo applicare anche ai temi dell'etica pubblica
Io come tutti voi credo considero insopportabile il fatto
Che si possa sentirsi dire e talvolta perfino ha ragione
Che da questo punto di vista i politici spesso sono tutti uguali noi a questo non ci possiamo rassegnare credo che lo dobbiamo
A quelle centinaia
Di amministratori che si battono in prima linea per dimostrare esattamente
Il contrario e quindi dobbiamo passare dall'indulgenza all'intransigenza nei confronti al di là dei reati che ci mancherebbe ma nei confronti
Dei comportamenti e delle scelte che mettono in discussione i criteri dell'etica pubblica
Io l'apprezzo
Lo devo dire non so se siamo tutti d'accordo apprezzo
Matteo Renzi l'ho sostenuto
Quando cresce la sua battaglia contro corrente nelle primarie il sindaco di Firenze lo considero una risorsa preziosa per il futuro
Ma dico qui c'è materia per luglio
Vogliamo parlare di rottamazione indirizziamo alla questa rottamazione non nei confronti dell'anagrafe ma nei confronti
Di quelle scelte di quei comportamenti mettono in discussione
Il criterio dell'epoca dell'etica
Servono dunque
Cari amici scelte coraggiose
Perché il PD possa riconquistare il centro della scena possa almeno proporsi di riconquistare quella vasta area del potrei ma non voglio di cui si parlava
Renato Mannheimer prima no cioè di tutti quelli che potrebbero votare Pd ma al momento non lo fanno
E serve credo anche un'operazione di verità
Quanto ci vuole ancora per riconoscere che l'idea di un partito più identitario più simile a sinistra del Novecento e per questo più idoneo a tessere alleanze era un'idea sbagliata
Ci vuole molto ad ammettere che quell'idea ha semplicemente rimette ridimensionato le ambizioni del PD ma non ha fatto moltiplicato i nostri potenziali alleati L'Ulivo
Era una grande forza del cambiamento era l'antenato del Partito Democratico
Il nuovo Ulivo di cui si parla non è il suo successore
Una
è una cosa diversa è una mini coalizione di sinistra che lascia praterie aperte a operazioni centriste che non sono interni ma esterno al centrosinistra
Ed è assurdo
Consip concedere una rivincita storica sull'Ulivo e sul centrosinistra
Senza trattini a chi come Casini e Buttiglione lo ha combattuto con coerenza bisogna dire per quindici anni vogliamo dargli una rivincita oggi dopo quindici anni
Correggere la rotta tornare a costruire un Pd ambizioso interclassista riformatore di centrosinistra
Un PD che non è solo l'unione di eredi di storie importanti del secolo scorso come la storia dei cattolici democratici e della
Sinistra postcomunista non è solo questo e non solo perché questa visione dimentica
Quella cultura liberale che sia pur minoritaria è stata la vera vincitrice del Novecento
Ma anche perché il PD non può essere solo una somma di vecchie storie
Noi
Non credo che siamo meno di una classica area politica interna un partito quando diciamo movimento democratico penso che avremmo l'ambizione di essere qualcosa di più di una classica area politica interna un partito
E questa ambizione consiste secondo me innanzitutto nel tentativo di rimettere in moto almeno una parte
Di quelle energie uliviste civiche ambientaliste
Semplicemente democratiche che si erano mosse con l'olio con Walter Veltroni tre anni fa e che diciamo la verità negli ultimi anni sono rimaste ai margini con scetticismo nei confronti del nostro progetto
Movimento democratico assenso se si muove con queste persone
Concludo
Non posso non dire due parole
Sul tema alleanze io credo che
Il rilancio di questa nostra ambizione sia l'unica bussola anche per orientarci sul tema delle alleanze
Ma voglio dire a Pier Luigi Bersani una cosa molto semplice
Voglio dire che sulle alleanze non c'è un copione già scritto
Al quale bisogna necessariamente forzatamente attenersi
Si fa una coalizione con Sinistra e libertà e l'Italia dei Valori si fanno delle primarie di questa mini coalizione si va alle elezioni con tre mini coalizioni una di destra una di centro una di sinistra
Il copione lo dobbiamo scrivere ancora e lo dobbiamo scrivere insieme questo copione già scritto dal nostro punto di vista non esiste
Ieri
Anch'io ho ascoltato
Romano Prodi nel nel seminario del gruppo del PD della Camera
Eravamo in Toscana non lontano da Gargonza come ci ha ricordato il Segretario di Arezzo
Era in forma Prodi era
Forma asciutto e la sua è stata una relazione interessantissima
Mi ha fatto pensare il fatto stesso di averlo ascoltato a questi quindici anni
Alt cammino che abbiamo fatto in questi quindici anni vedete io ogni tanto in questi mesi
Confesso che ho avuto il dubbio
Che alla fine il traguardo di che in tutti questi quindici anni abbiamo inseguito altro che predellino noi abbiamo costruito un progetto che è andato avanti forse troppo a lungo e che ha avuto come sbocco tre anni fa il Partito Democratico
Dicevo ho avuto il dubbio che in fondo che forse quel traguardo
Era un traguardo sbagliato
Perché alla fine mettere assieme tutte le forze c'è chi lo teorizza sapete benissimo all'interno del nostro mondo
Che alla fine mettere insieme tutte quelle forze
Sia stata una forzatura oppure una chimera che si sia in seguito un sogno non realizzate
E però quando penso alla crisi italiana
E alla esigenza assolutamente micidiale di una grande forza di cambiamento penso che noi non ci possiamo rassegnare a considerare quel traguardo sbagliato
Non era il traguardo sbagliato
Ci sono stati molti errori e il percorso è finito in tante deviazioni
Siamo ancora in tempo io mi sforzo di crederlo e ci credo per rimetterlo in carreggiata dipende in parte anche dalla forza che riusciremo a mettere in campo con il movimento democratico
Grazie a Paolo Gentiloni la parola ma Marco Follini
Che ringrazio in modo particolare perché abbiamo invitato a
Intervenire la nostra Assemblea anche esponenti politici che non hanno aderito movimento democratico quindi grazie in modo particolare a Marco Follini
Grazie a voi io
Ho ricevuto un invito molto carino e amichevole da parte di Walter
Sono qui
Con Walter non ho in comune un'idea di corrente ma ho in comune un'idea di partito
Un partito con le orecchie lunghe sensibili capace di
Sintonizzarsi sugli umori della pubblica opinione
Un partito con la testa sgombrare assenza
La pesantezza dei residui ideologici senza troppi pregiudizi
è un partito l'espressione non mi piace ma rende l'idea con la schiena dritta capace di farsi rispettare dagli avversari dagli alleati
E capace di portare rispetto a tutti
Sono centocinquanta anni che esiste lo Stato italiano
Sono quindici anni che noi siamo dentro una certa vicenda politica
Molto segnata come dire dal principale esponente dello schieramento avversario
E questi quindici anni ci consegnano un'Italia più divisa e un'Italia più vecchia
La divisione sta nella cronaca che leggiamo tutti i giorni nella distanza che si accentua
Tra giovani e vecchi tra ricchi e poveri tra nord e sud tra uomini e donne
Una distanza che avrebbe bisogno
Di una
Ricucitura politica paziente tenace
E la la la vecchiezza sta dentro
Una cronaca forse più antica credo che l'elenco delle nostre anticaglie
Sterminato ognuno di noi può prendere un pezzo
Abbiamo
Una organizzazione periferica dello Stato i prefetti questori tale e quale quella di
Centocinquanta anni fa quando le notizie le direttive viaggiavano
Sulle diligenza Cavallo
Abbiamo otto corpi di polizia che presidiano la nostra sicurezza come se fossimo negli anni Sessanta e dovessimo temere
Gli eccessi dei corpi separati
Abbiamo credo unico Paese al mondo almeno l'unico ad averla così una Commissione parlamentare che controlla e vigila sui programmi della televisione
Abbiamo la più grande economia pubblica dell'Occidente molto poco liberalizzata in compenso abbiamo privatizzato la politica che dovrebbe essere invece un'attività pubblica per eccellenza
Insomma noi rappresentiamo il trionfo postumo della stagnazione brezneviana
Solo che
Sono che gli adepti
Gli adepti di questa stagnazione non stanno dove Berlusconi lira cercando stanno piuttosto dalle sue parti
E anche questo paradosso la dice lunga sulla difficoltà del cammino che abbiamo intrapreso
Ora il Partito Democratico doveva essere
Il vento che soffiava
E spazzava via la polvere e
Le ragnatele di questo a Taricco immobilismo
Lo è stato
Lo è
Io credo che lo sia stato al Lingotto
Quando
Sulle tasse sulla sicurezza siamo stati capaci di dire
Una cosa in più e non una cosa in meno
Rispetto ai nostri avversari una cosa molto diverso
Credo che lo sia stato nel due mila otto per molte ragioni
E lo sia stato quando abbiamo imbarcato su di un treno per Yuma quella sinistra antagonista che si era distinta negli anni precedenti
Nel celebrare il culto anche questa un'anomalia assoluta dei ministri di piazza e di Governo quel taglio netto credo che abbia fatto bene
A noi stessi e credo che abbia fatto bene a fare la politica di questo Paese
Secondo me non lo è stato nella innaturale alleanza con Di Pietro
E non lo sarebbe se noi oggi ci lasciasse mandare alla deriva del novantaquattro l'ho sentita evocare oggi anche a me capita di parlarne spesso qualche volta sono monotono
Vorrà dire per essere più originale che se si prenderà quella strada sarà la volta che sui tetti per una volta ci salgo io
Non possiamo essere il partito della spesa facile della protesta qualche volta ancora più facile non possiamo essere la voce della mente dell'indignazione o almeno non possiamo fermarci lì
Non possiamo essere la versione in prosa della poesia pure suggestiva di Vendola
Il riformismo per me è il legame dinamico tra il popolo e le istituzioni e non è il rovesciamento del populismo letto dalla chiave dell'alternativa
Un partito che si chiudesse oggi proprio oggi nella riserva indiana dell'opposizione
Oggi che la crisi di Berlusconi e del suo modello apre una prateria sconfinata davanti annulli
Per verrebbe insieme la sua occasione
La sua anima e credo la sua ragion d'essere noi dobbiamo essere
Per quanto ne siamo capaci alla testa della proposta e non alla coda della protesta
Siccome Walter oltre ad essere molto gentile con me
Si assume anche un rischio io parlo per un secondo delle primarie non so se siamo d'accordo su questo ma
Ho il dovere di dire almeno il mio pensiero
Negli ultimi tempi mi sembra che le primarie siano diventato una sorta di undicesimo comandamento ora io faccio un po'di fatica a rispettare gli altri dieci e quindi aggiungerne uno
Mi pesa un pochino
Però vorrei ricordare lo ricorda
Lo ricorda sempre Morando che nella primavera ci aspetta aspetta il Paese
Una manovra economica che secondo le nuove regole europee sul debito pubblico
Verrà a costarci se ci va bene venti venticinque miliardi di euro se ci va male un po'di più
Ora io credo che in questo contesto se noi decidiamo che l'argomento cruciale della politica italiana quello intorno al quale si snoda la disputa e quello che rappresenta il pegno che noi offriamo al Paese della nostra
Vocazione innovative riformista diventa il tema delle primarie
Noi facciamo la parte dei dottori
Che
Nella Bisanzio assediata discutevano nella cattedrale di Santa Sofia sul fatto che gli angeli avessero oppure no un sesso e quale fosse il loro sesso
Pragmaticamente cito un altro motore di sinistra così non mi sbaglio dice Deng Xiaoping non importa ecco non importa che il gatto sia bianco o nero basta che prenda il topo io però debbo dire
E lo dico da militante del Partito Democratico mi sono stancato di fare il topo per i gatti degli altri
Lo ha detto
Lo ha detto prima Gentiloni siamo all'eclissi di
Di Berlusconi
C'è un
Un mondo che sta
Sta finendo a un
Ho esaurito la sua carica la sua
Creatività per così dire
E però molto probabilmente non ce la facciamo su una campagna elettorale
Che rischia di ridare a quel mondo un'ultima estrema possibilità e dipende da noi evitare che le cose vadano in questa direzione ora
Io ho visto in questi giorni il Partito Democratico arrampicarsi salire sui tetti e scendere in piazza e sostenere tante
Proteste dare voce a tutto il suo malumore la sua contrarietà
Per il corso politico che ha tenuto banco che forse sta finendo ma che comunque rappresenta il nostro prossimo avversario non trascuriamo questo passaggio che abbiamo davanti
Poiché io credo che
Quel ciclo si chiude alle elezioni non si chiuda diversamente che se non passando attraverso il giudizio dei cittadini e noi dobbiamo essere pronti a quell'appuntamento lì
E allora va bene tutto quello che ci porta
In una direzione di maggiore consenso di maggiore forza
Ma quello che vorrei soprattutto e che il Partito Democratico
Sapesse intraprendere un viaggio che lo portasse vicino
Alla testa e al cuore di milioni di italiani a cui la politica non dice più niente di milioni di italiani che hanno votato di lie magari se ne sono pentiti o cominciano a pentirsi sane
Di milioni di italiani che cercano una strada nuova e possono trovarla incrociando
La principale forza di opposizione che
Il Partito Democratico se arriviamo fin lì io credo che un pezzo di un buon cammino riformista lo avremmo fatto grazie
Con Follini la parola ma al sindaco di Torino Presidente dell'ANCI
Sergio Chiamparino
Anche noi graditissimo ospite non strettamente aderenti
Grazie
Ma io come tutti parto da un mi pare che tutti gli interventi siano partire da questa paradosso che in effetti c'è cioè fra
Un acre un Governo che a prescindere a cosa succederà il quattordici insomma e comunque non è più in grado di dare
Nulla al Paese né più in grado di dare certezze mi prenda in grado di dare prospettive da una
Direi frantumazione anche antropologica per fortuna del berlusconismo
E però il fatto che dall'altra parte
Stenta definirsi comunque qualcosa che
Sia credibilmente alternativo tutto ciò io varate di ieri mattina venendo in aereo viaggiavo con un ufficiale meridionale
Alto ufficiale meridionale chiacchieriamo un popolo che a Napoli mese eccedo che così non si può più andare avanti noi andiamo all'estero insomma desso ve la faccio breve perché voglio stare nei tempi
E
E mi dice mi diceva io l'ho votata zona se va avanti così fiero per votare lega
Cioè ufficiale
Militare
Ho detto credo
Ho dato comunque ho detto tutto insomma no
Ecco io penso che allora questo è il problema io vorrei dire una con un so quindi come finirà se c'è il voto se c'è
Io voglio lo dico anche a Walter l'ho detto pubblicamente
Io sono d'accordo che questo sia il momento della responsabilità
E che il Partito Democratico non possa sottrarsi anzi debba proporre un esercizio di responsabilità però attenzione
Non diamo l'impressione di demonizzare il voto e i cittadini perché il
Dare questa impressione manda un segnale di paura che alimenta la debolezza siamo attenzione a questo quindi io sono d'accordo che occorra fare
Mettere la responsabilità rispetto alla crisi rispetto al Perrino al momento finanziario però attenzione a non dare l'impressione che non demonizziamo il vuoto
In ogni caso vuoto Governo di responsabilità il problema che abbiamo davanti è quello del
Di un profili di un credibile profilo di governo riformista da parte del nostro partito che non c'è
Punto questo è il problema e da questo punto di vista io ringrazio per l'invito e io voglio dire mi interessa interloquire e dialogare essere parte della lavoro che movimento democratico vuol fare perché
E se mi posso permettere un consiglieri
Lavoriamo il più possibile computer aprire le porte del partito per aprire le porte di questi dibattiti
Perché se no il rischio chieda movimento si diventi corrente è un rischio che è nelle cose a noi non interessa una corrente in più interessa invece aprirà le porte e creare diciamo e fare entrare are gli atti
Con cui discutere con cui misurarsi
Io avevo capito che quando siamo andati al Lingotto noi volessimo fare un partito di centro sinistra dove il centro sinistra non è un luogo del palazzo Congo senza trattino
Ma è un luogo della cultura politica dove si cerca di coniugare come la libertà e la valorizzazione della persona il massimo di eguaglianza sociale possibile questo io avevo capito che forse il centro sinistra
Cioè quello dove si cerca di inverare questo principio nella società così come nell'economia così come e non come noi vorremmo che fosse quindi nella società così come scossa dai cambiamenti indotti dalla globalizzazione nell'economia scorso dei cambiamenti indotti dalla
Globalizzazione
E pensa e pensavo e penso che questo partito di centro sinistra da quel luogo della cultura politica debba sforzarsi di parlare a tutto il Paese
A tutto il Paese questo io in tre poi non so se questa è la vocazione maggioritaria o no ma i Co intendo intendo questo non avevo pensato a un partito che come ho anche scritto è un mio libro
E assume come suo verbo preferenziale se non esclusivo il verbo difendere perché non è differenti difendendo tutto che si può
Fare questi non è
Come ha detto efficacemente Marco Follini adesso non è essendo sempre alla rincorsa di tutto che si fa si parla al Paese a partire da quel luogo della politica che del della politica della cultura politica che il centro sinistra
Allora facciamo l'esempio l'università
Guai a non vedere in energia positiva che c'è fra gli studenti fra i giovani fra i ricercatori perché se non si vede questo non si vede un potenziale di cambiamento in uno dei settori fondamentali per parlare di futuro
E va bene anche andare sul tetto se serve a dare questo segnale
Però
Cosa diciamo noi sull'università perché scusate io andiamo alle manifesti
No andiamo alle manifestazioni della FIOM andiamo a quelli della FIMMG andiamo quella di Confindustria andiamo sui tetti
Ma viva Dio anch'se andiamo lì a dire qualcos'qua quello che pensiamo noi cioè andiamo anche in Puntarazzi a insieme alla Mole Antonelliana ed io
Dal io sono andato insieme al Monviso mandiamo a dire una andiamo a dire cosa pensiamo dell'Università perché delle due l'una
Nel sita va bene così commenta
E allora la difendiamo punto ma dato che non mi risulta al di là delle classifiche internazionali in cui non mi risulta che ci siano
Tante università italiane in ma al di là di questo mi pare evidente che tutti giustamente diciamo che l'investire né
Cambiare l'avere un'università che sia un elemento trainante che crei diciamo futuro è una delle
In degli
Dei luoghi in cui bisogna investire prioritariamente allora se questo è vero
E bisognerà dire che cosa vogliamo per l'università io sono d'accordo più a difendere il sistema pubblico dell'istruzione che non vuol dire che tutto ciò che poi gestisce la formazione debba necessariamente essere pubblico c'è una differenza fra le due cose ma
Io vorrei che se ne discutesse che sapessimo cosa cosa diciamo perché se no ovunque andiamo siamo a rimorchio analogamente l'ha citato mi pare
è uno degli interventi non vi sono ricordo più e esso oggi o visto dalle agenzie che Marchionne ha presentato per Mirafiori
Un programma che mi sembra interessante interessante ho visto che complessivamente ci sono state per fortuna risposte positive e questo
Io lo apprezzo anche come torinese perché
Sappiamo quanto dipende ancora del futuro della nostra città al nostro territorio da quello che
E avviene lì
E però e vale quello che diciamo prima insomma ma possibile che
Non è che possiamo
Continui a continuare ad andare alle manifestazioni di tutti
O meglio io dico andiamo alle manifestazioni di tutti
Andiamo io vado alla FIOM io vado io sono uno di quelli che al sogni sono andato alla festa della FIOM a Torino
E non sono ma hanno fischiato non hanno pure applaudito
Quindi navi cioè andiamo alle mani Ferrari alle fese all'incontro della CISL andiamo in Confindustria ma a dire una cosa nostra lotta a Cosa nostra secondo me e quella che oggi il sistema delle che ci sono le condizioni per provare a costruire anche in Italia un sistema di relazioni sindacali che sia al tempo stesso valorizzazione del lavoro all'interno dell'azienda e creazione di migliori condizioni per la competitività
E che questo si basa sulla capacità del sindacato
E dei gli imprenditori di costruire relazioni sindacali basati sulla cooperazione questa è una sfida che io mi sento di portare avanti con la FIOM con la fiducia e con la Confindustria
Perché anche Confindustria deve capire che non è che l'affidabilità va bene solo quando serve all'azienda l'affidabilità
Se anche quando i sindacati vogliono sapere che cosa si produce in quello stabilimento come lo si produce e
Mi pare importante che oggi si è iniziato confronto su Mirafiori partendo da lì cioè dicendo cosa produce i con con con quali numeri e così via
Ultima cosa cercherò di essere stato
Nei nei tempi ci sarà
Di questo voi capite che ci sarebbero molti altri esempi da fare no ce ne ho parlato di università
Si potrebbe però voglio concludere perché anch'io parlando del tema delle alleanze in un minuto
è
Io la domanda non può più essere lo dico anche agli amici giornalisti che giustamente quando arrivi ti mettono i microfoni davanti e ti chiedo generarsi con Casini confini o convengono con Di Pietro
Ecco io vorrei che noi fossimo capaci di ribaltare questa domanda cioè non con chi state voi ma
Chi sta comunali
Lista convalida
Questa la domanda ma per ribaltare questo paradigma
Per ribaltare questo paradigma dobbiamo dire che cosa vogliamo fare noi dobbiamo dire qual è il nostro messaggio al Paese e allora scusate è finito cioè
Quando io sento dire
Che senza il PD non si può fare l'alternativa
Sento dire una grande verità aritmetica
Ma che mi ricorda tremendamente lasciatelo dire a me che vengo da lì quello slogan
Che io al
A urlando il quale ho fatto molti cortei non c'è lotta non c'è conquista senza il grande partito comunista che
No che io non lo sotto che
Come dire
Era un grande slogan perché allora il sistema politica era bloccato perché il Partito comunista probabilmente neanche soggettivamente si poneva il l'obiettivo di governare e quindi di parlare a tutto il Paese
Questo lo slogan che senza il PD non c'è alternativa guardate la cartina di terra dorma sole che tradisce la subalternità che il PD
Mostra nei confronti degli altri partiti sia quello del campo proprio sia quelli del campo avversario allora
Allora
Noi dobbiamo uscire da questa subalternità perché io dicevo quando ci siamo visti Walter
Al Capranichetta Rimini geografia dei teatri romani ancora un po'mie ci siamo io avevo detto una cosa che era questa
Non è vero che noi non siamo sul territorio
E che
Mentre la lega quando è sul territorio i suoi militanti i suoi attivisti sono convinti di essere dalla parte della cosa giusta per il Paese
I nostri non vanno sul territorio a domenica mattina bando di meno perché sono meno convinti di essere dalla parte giusta di quello che serve al Paese allora
La subalternità che noi tradiamo impedisce rende più difficile a tutti noi andare la domenica mattina a portare il volantino a quelli che escono dalla messa o a quelli che passano in piazza
Perché non ci sentiamo non siamo convinti di essere dalla parte giusta di fare la cosa giusta beh gli interessi del Paese noi dobbiamo restituire l'orgoglio ai nostri militanti di essere dalla parte giusta
Per dare ridare una speranza al Paese dobbiamo recuperare l'orgoglio di essere un partito che è in grado di dare questa speranza al nostro Paese e questo lo possiamo fare se siamo in grado di discutere
Di andare a fondo di recuperare una identità che passa oggi attraverso un messaggio politico e programmatico forte che è quello di
Lasciatemi finire in questo modo riprendo cosa greto Pino Catizone il Sindaco di Michelini
Cioè questo Paese deve
Mi ero dimenticato il voglio dirlo cioè il Paese il messaggio forte e siccome bisogna dare è quello di tornare
Accrescere per costruire la società giusta perché un Paese
In cui non si crea hanno le
Riso in cui non si creano più risorse un Paese che continua anche se non se ne accorge a vivere
Sostanzialmente con quello che si è fatto nel passato è un Paese destinato al declino invece noi dobbiamo ridare una speranza al Paese che è quella di ritrovare un futuro che conti sulla capacità che noi abbiamo di produrre lavoro ricchezza e speranza per il futuro
Grazie Sergio Chiamparino la parola
A Beppe Fioroni
Intanto un grazie a tutti voi che siete qui oggi non solo per la vostra straordinaria presenza ma credo per quello che movimento democratico ha costruito in questi due mesi nel Paese
Per come siamo vivendo la nostra realtà sui territori per come ci stiamo radicamento un grazie per aver portato avanti discusso approfondito riflettuto sulle tesi
Del manifesto sottoscritto da settantacinque colleghi parlamentari credo che oggi nessuno potrà più dirci che abbiamo fatto quel manifesto per regalare le divisione del Partito Democratico
A Berlusconi
Credo che sia sotto gli occhi di tutti nei fatti che abbiamo vissuto e quelli che non vogliamo più vivere la constatazione che quel manifesto
E la nostra presenza qui oggi e su tutte e territori è quella di un impegno che vuole evitare una sola cosa regalare l'Italia un'altra volta Berlusconi e credo che questo è lo sforzo
Che tutti noi stiamo cercando
Di fare stiamo
Lavorando per costruire
Un partito democratico in grado di dar vita ha una forte credibile alternativa di governo alla destra
Comunque diciamoci la verità movimento democratico in questi mesi è riuscito ad essere il collante
L'argine hai tanti abbandoni alle tante fiammelle che si spegnevano e alle tante fiamme che abbiamo contribuito a riaccendere di quegli abbandoni silenziosi
E nascosti
Che hanno visto perdere
Tanti elettori del Partito Democratico
Tanti militanti e tanti iscritti con una semplice presa d'atto spesso tanto gelida quanto superficiale nell'archiviare che se ne andava come se fosse un problema in meno invece che è un'opportunità che avevamo perso
Credo
Che movimento democratico è un contributo vero d'amore al Partito Democratico un contributo a quel Partito Democratico riteniamo essere la nostra casa la nostra unica casa una
Partito che la cui
A nessuno daremo l'opportunità di saltarci soprattutto continuando a fare ogni giorno e in modo diverso singolari annunci
Di abbandoni
Tanto sperati quanto completamente falsi come non considereremo a nessuno di trasformare il Partito Democratico in qualcosa di diverso da quello che
Nel due mila otto abbiamo tutti insieme contribuito a realizzare allora per far questo credo uno sforzo dobbiamo farlo e lo dico dal professor Nannicini all'inizio
Dobbiamo intanto all'interno del Partito Democratico liberarci di un berlusconismo senza Berlusconi che ancora più grave come forma di contagio di malattia
Che ci ha contagiato e dalla quale facciamo fatica a liberarci
E lo dico con grande franchezza anche con un un pizzico di asprezza ma io sono abituato a dire le cose come penso
Se un manifesto firmato da settantacinque parlamentari
E offerto come movimento di idee all'interno del partito ma soprattutto all'esterno viene vissuto
Come qualcosa che è attenta alla democrazia c'è qualcosa che nella nostra concezione di democrazia non funziona più significa che ci sentiamo orfani
Di quel Berlusconi che non abbiamo ci sentiamo orfani di quel padre padrone a cui deleghiamo l'idea di pensare per tutti di decidere per tutti di elaborare Progetto in linea per tutti e tutti quelli che la pensano diversamente
è bene che se ne vadano e se non se ne vanno li cacciamo questo non è partito democratico se volevamo questo c'eravamo iscritte
Alla P.d.L. o stavamo da un'altra parte e questo bisogna con ce lo diciamo con grande franchezza
Perché contribuisce a dare un'idea di nuovi diversa da quella che in questi giorni è stata
Portata avanti
Allora
La domanda che mi pongo è
Che cosa dobbiamo aspettare ancora per passare dalle parole ai fatti
Che cosa dobbiamo aspettare
Perché dentro il partito
Tutti insieme faccia uno sforzo perché le cose che abbiamo detto nel manifesto
Che sono cose che abbiamo previsto molte prima che accadesse
Diagnosi a cui abbiamo proposto delle cure
Perché non ci confrontiamo realmente perché quelle cure le adottiamo tutti insieme
Riconoscendo a noi una bontà di una scelta coraggiosa
Le abbiamo dette prima e non abbiamo scelto mai la strada comoda di dirlo tutti per poi cacciare l'ennesimo segretario del Partito Democratico che ha perso anche perché c'è più poco da perdere le elezioni le abbiamo perse amministrative regionali le primarie pure le stiamo perdendo quindi credo
Che su questa strada è bene che nessuno di noi ci sia P più
Però una cosa dobbiamo dircelo con grande franchezza
Non è possibile
Che si archivi sempre con grande leggerezza le cose che ci capitano perché qualche volta la leggerezza diventa sciatteria
Se si perdono le elezioni io non me la sento più di dire che gli effetti gli elettori e gli italiani non hanno compreso il nostro messaggio
Se si perdono le primarie non me la sento più al di là che siano l'undicesimo o il dodicesimo comandamento ma non me la sento più di dire
Che il problema è delle primarie perché così se non le facciamo abbiamo risolto il problema il problema è diverso se si perdono le elezioni
E si perdono le primarie non vanno cambiati negli strumenti negli elettori va cambiato il Progetto la linea politica e gli uomini che si scelgono in democrazia
Funziona così
Se non abbiamo il coraggio di dire questo vuol dire che non abbiamo capito quello che gli elettori si dicono e se non capiamo quello che gli elettori ci dicono che c'è qualcosa in noi che non va assolutamente bene io
Condivido molte delle preoccupazioni che dice Follini però una cosa lasciatemelo dire io non ne posso più di sentirmi dire ma se andiamo alle primarie
Tra Brendola e Bersani tra questo quello che cosa succede diciamoci la verità c'è un problema che dobbiamo dirci a me non sembra una cosa normale e il più grande partito di opposizione
Abbia paura di andare alle primarie con il proprio segretario perché un altro le vincesse questa paura c'è e qualcuno ce la simile cioè qualche cosa non funziona
Vedete se Renzi
Riunisce a Firenze migliaia di giovani
E li riunisce spontaneamente nessuna organizzato pullman per andarci
Per me fatemi finire
Se le riunisce spontaneamente io credo che comunque siano una risorsa per un partito
Che sta bene ma potrebbe stare mediante dicono femminismo
Ma diciamoci la verità
Quei giovani che sono andati via saranno pure ambiziosi
Evviva Dio se uno a venti cinque anni trent'anni non è ambizioso credo che farebbe poco Progetto del proprio futuro
Ma diciamoci la verità ma se si riuniscono a Firenze e quello è un atto d'amore vero verso Partito Democratico quelli sono arrabbiati perché il Partito Democratico non vince
E in sé scuotono l'albero lo scooter hanno pure un po'forte di faranno pure un po'male ma diciamoci la verità
Non ce la dobbiamo prendevo chi scuote l'albero del PD perché non fai frutti ce la dobbiamo prendere con noi che a quell'albero ce l'hanno affidato che non siamo in grado era stato fargli fare i frutti che quei giovani sa spetta
Se noi continuiamo a dire che tutto va bene e non c'è nulla che va messo in discussione noi stiamo facendo l'eutanasia del Partito Democratico e credo che questo sia fare una piaga puzzolente che non ci possiamo e non ci dobbiamo
E non ci dobbiamo permettere
Allora credo che
Dobbiamo fare uno sforzo lo abbiamo fatto il Partito Democratico per arrivare
Ad essere pronti quando finiva l'idillio tra il Berlusconi
E l'Italia profonda Italia laboriosa i ceti moderati un blocco sociale vero
Allora se dobbiamo essere pronti dobbiamo rispondere a due domande
Io c'è un sondaggio qualitativo che mi lascia sempre appresso e badate bene e anche alla base di quelli che protestano o chiedono cosa è stato diverso che vanno a Firenze
Ma è quello che noi tutti i giorni ci sentiamo dire dai nostri lettori e anche la domanda che ha fatto Sergio Chiamparino prima quando ha detto in sostanza
Ma perché inseguiamo gli altri diciamo chi siamo allora se nel sondaggio di qualità l'ottanta per cento degli elettori italiani si dice che sia un partito di sinistra io ne faccio una ragione se sono dimenticati di centotrenta pazienza
Ma la cosa che diventa strana e quando alla seconda domanda è lì che gli dicono è un partito riformatore o conservatore
E l'ottanta per cento degli italiani che ha detto di sinistra dice pure che conservatore
Allora io conoscevo la destra che era conservatore
Ma la sinistra conservatrice non ho mai vista
Se questo cioè significa che nei nostri messaggi di proposta politica c'è qualcosa che dobbiamo rimettere insieme noi avevamo lavorato perché dare un soggetto
Il centrosinistra che fosse profondamente riformatore allora dobbiamo rimettere in moto tutto ciò che occorre per parlare alla complessità della società italiana
Il problema delle alleanze non è un istituto di delega per cui il PD beh legato a un pezzo della sinistra così non se esso sia una di perdere voti a sinistra di biliare qualche voto in più a sinistra e non è delegare a Casini o qualcun altro di prendere i voti al centro
Alleanze un'altra cosa la previsione del Partito Democratico è quello di riuscire a vere un progetto è una proposta che guarda alla complessità della società italiana
Complessità della società che hanno i cui fanno parte anche i moderati e di cui fanno parte anche quei ceti e che appartengono all'Italia profonde laboriosa fatta di commercianti gli artigiani di professionisti di partite IVA di coltivatori diretti di cooperatori alle quali noi dobbiamo ritornare a parlare dobbiamo ritornare a proporre un patto
Non basta dire come spesso dice il segretario
Nostro segretario Bersani che riguardiamo con simpatia io vorrei fare un passo in più perché se noi guardiamo con simpatia ma loro ci guardano con antipatia o non ci guardano proprio perché ci rivengono stile a me mi sorge il dubbio che bisogna fare qualcosa in più
Allora per qualcosa in più credo che alla fine
Dovremmo fare uno sforzo dovremmo dire che magari quando noi parliamo di lotta all'evasione e l'elusione
Non vogliamo fare l'accanimento terapeutico dello scontrino del commerciante
Ma vorremmo impedire che al nord con la connessi o collusi con la lega si continuerà a rubare tramite la corruzione milioni o miliardi di euro alle tasse che quelle tasse sopra con i soldi a loro che lavorano e che quei soldi li vogliamo rimettere nelle loro tasche
E che magari vogliamo anche dirvi che prima di fare una riforma generale del fisco vorremmo sgravare quella
Su chi produce per aumentarla su quelle che speculano con rendite speculative anche giocando contro l'euro è contro il proprio Paese nei momenti di crisi come quella che stiamo vivendo
E magari credo che vorremmo anche dire con altrettanta chiarezza che prima di rimettere le mani in tasca
Del commerciante dell'artigiano ma anche della singola famiglia italiana ci priviamo l'impegno d'onore
Che noi veramente gli sprechi e i conti pubblici vogliamo farli quadrare
Perché non è lecito Tolio non c'è una lira a una euro scusate ancora non era se le al cittadino italiano se prima non diamo la dimostrazione che lo spreco lo sperpero lo togliamo di mezzo e lo ricordava Follini prima in un elenco cinquanta mila centri di spesa
Che tutti spendono e spandono forse non è solo da accanirsi contro quel dieci per cento quindici di spesa pubblica che sono dipendenti pubblici ma bisogna cominciare a fare qualche stretto che giro di vite in più in qualche cosa di troppo di superfluo che il nostro castello
Pletorico statuale Bari Menosso e va rimosso con grande rapidità
Ma credo dovremmo guardare anche in maniera diversa alle famiglie
E lo dico anche questo con
Grande chiarezza lo discutiamo prego spesso tra di noi di quale tipologia di famiglia
Io credo che su una cosa siamo tutti d'accordo e che la famiglia italiana comunque sta sia composta soffre che soffre dannatamente in questo momento prescindendo da come è stata consacrato come si è riunita la verità è una sola
Noi con questo Governo stiamo assistendo al più straordinario debito pubblico del mondo Pubblico che si sta privatizzando e viene messa a carico della famiglia e dell'impresa italiana questa privatizzazione del debito dobbiamo impedirlo siamo usciti dalla crisi
Non perché abbiamo sanati debiti ma perché abbiamo prosciugato le risparmi delle famiglie più virtuose d'Europa che sono quelle italiane e i risparmi da piccoli mese l'intesa
Italiana che sono le migliori d'Europa questa l'operazione che è stata fatta e non possiamo consentire in questo modo allora rivedere anche qui il fisco
E avere il coraggio di parlare di un quel FARC e poi fa voltato pagina e che tiene conto di quello che la famiglia sul versante educativo o sul versante del più debole del non autosufficiente del disabile o dell'anziano fa
E lo fa per conto della comunità spendendo molto e non ottenendo niente invece che pensare solo a quello che faremo spendendo molto dando poco credo che uno dei temi che dovremo metta all'ordine del giorno
E scusatemi lo dico qui ma lo sento io spero anche che tutti insieme possiamo pensare che in questo Partito Democratico al di là
Di come la pensiamo possono stare a casa loro
E sentirsi a casa loro
Comunque la pensino ma anche quelle famiglie
Che decidono di stare fino all'ultimo momento della loro vita senza staccare la spina vicino a quei malati cronici o terminali che lo fanno dando la loro sacrificio e le loro fatiche
Anche se ci sono altri che la pensano diversamente
Noi su questo dobbiamo avere la stessa capacità di tenerli insieme
è un pensiero faremo dire sui giovani
Non voglio parlare di scuole di università perché credo che ci abbiamo ben chiaro come la stanno smantellando
Ma c'è una cosa e non è vero
Lo dico a Sergio
Che è solo una mancanza di proposta
C'è un tema di fondo con cui noi dobbiamo fare pace con noi stessi e lo dobbiamo fare pace come stessi guardando i nostri figli ognuno una responsabilità che ha di genitore di docente semplicemente di adulto
Noi dobbiamo riacquisire il significato della parola merito ma non per fare una grande predica per fare tutti noi una grande pratica
Perché il merito non è una parola della destra dalla Gelmini in merito una vera parola di sinistra
è l'unica cosa che consenta a ciascuno di noi in base a ciò che
A ciò che sa
A quello che fatica di fare qualunque cosa e quando abbiamo rimosso il merito dalla scuola dall'università
Dalla società e dalla vita noi abbiamo lasciato questo mondo soltanto alle raccomandazioni ai santi in paradiso all'incontro
Con gli uomini alle donne che con un calcio nel sedere fanno fare
Qualunque cosa prescindendo da quello che sai fare
E badate bene l'alternativa tra noi la destra è questo
Dietro un merito finto si cela quell'idea nel due mila sette e mi auguro che nessun ministro dalla scuola i capi di più quello che è capitato a me a Bersani facemmo una rilevazione tra ragazzi delle quinte classi delle scuole medie superiori
E lì che democrazia Sapienza uno fosse utile per il domani per il loro futuro
Bene il novanta per cento tra le trentamila cose che c'erano né scelse una la raccomandazione che fece l'Unità d'Italia Co tre punti percentuali di differenza tra la Sicilia alla Lombardia ben un Paese che ha trasmesso l'immagine di sé
Ai propri giovani che non conta nel lavorare né faticare né studiare né essere ma conta soltanto avere l'amicizia giusto al posto giusto è un Paese che se non li metta
A lungo apposto
I valori e gli impegni rapidamente un Paese che non va da nessuna parte e credo che questa battaglia una battaglia Partito Democratico deve fare fino in fondo e la deve fare a testa alta
Allora credo che questi sforzi
Noi dobbiamo
Dobbiamo fare per rimettere il Partito Democratico accento della costruzione della nostra alternativa ha ragione Sergio ne diamo l'impressione di un Partito Democratico che insegue gli alleati
Che va al traino dagli alleati che corteggia gli alleati noi dobbiamo avere l'orgoglio
Di ribadire
I nostri progetti e soprattutto la capacità di fare le nostre scelte perché se facciamo delle scelte chiare
E delle proposte chiare avremo anche le risposte giuste
Da parte degli alleati vede noi siamo vissuti fino ad oggi e siamo andati avanti un po'come i tifosi
Da agosto in poi soprattutto poi sentiamo i dati di Mannheimer non sono una novità
Dentro quei dati di Mannheimer di quell'elettorato potenziale
Che abbiamo perso e che intanto è andato da qualche altra parte c'è anche il nostro tipo spasmodica o per quei tanti ne sia di destra di sinistra che dovrebbero consentirci di cambiare l'Italia e non abbiamo reso conto che nessuno cambia l'Italia sono la cambia partito democratico
Però questo è il clima in cui fino a oggi abbiamo vissuto allora credo che lo dobbiamo impedire
Sì al Partito Democratico capiti una cosa singolare
Che perdendo fiducia in se stesso ma avendo soltanto una consistenza da massa d'urto numerico elettorale
Sia oggetto di una spaventosa OPA più o meno ostile anzi di una doppia OPA da una parte il centro e da una parte di sinistra solo questi mente perché non abbiamo il coraggio di essere orgogliosi
Di portare avanti il progetto per cui siamo nati per parlare alla complessità della società italiana e di essere un soggetto riformatore e di centrosinistra questa è l'unico modo per vincere due OPA ostili
E per evitare una cosa che a me sta particolarmente a cuore evitiamo di fare luce un cibo mi piace molto si deve anche la mole non è l'unico purtroppo
Che il kebab io non vorrei che noi facessimo col PD la fine del kebab affettato un po'dal centro un po'dalla sinistra e quello che il resto resta per inerzia questo non può essere il modo in cui ci opponiamo noi
Alle nostre
Alla nostra nota allora
Visto che si è parlato di alleanze e concludo io non credo che mi dica andò la con l'aggettivo nuovo si ritorni un'altra volta arrivi editare qualche cosa di vecchio
Io lo dico con chiarezza non mi rassegno aria essere racchiuso un'altra volta
Perché si sente mente accreditato all'interno di uno schema di alleanze
Che mi ricorda molto da vicino quello del mille novecentonovantaquattro
Anche allora non fu una macchina da guerra
Tanto meno fu una gioiosa macchina da guerra quindi noi dobbiamo avere il coraggio e la forza di fare scelte chiare
Proposte chiare e vedere su quelle scelte quelle proposte chi sta con noi e sono in questo modo eviteremo quelle furbizie tattiche degli alleati
Che stanno soltanto aspettando di rosicchiare di portarsi a casa qualche cosa dal momento democratico nato per fare questo
Per rilanciare il Partito Democratico per dare la forza hanno nuova alleanza che costruisca la vera alternativa di governo chi la guiderà
Io
Credo che noi dobbiamo fare uno sforzo anche nella scelta di chi sarà il candidato premier di questa nostra coalizione dobbiamo smettere di fare sempre il totonomine perché poi non ci porta da nessuna parte
Finire di guardarci l'ombelico
E sapere tutti insieme scegliere quello che più di ogni altro allarga gli orizzonti dell'elettorato del centrosinistra e non SISMI
E non finisce solo per essere l'unico che mette d'accordo i piccoli capi delle mandrie disperse dal centrosinistra perché quelli da solo non portano da nessuna parte se vogliamo vincere dobbiamo rilanciare un patto con l'Italia profonda e laboriosa che allarga i confini
Nel centrosinistra ci convince ci consente di archiviare Berlusconi e di aprire una nuova strada un'Italia migliore
La parola Walter Veltroni
Grazie
Grazie a tutti voi mi fa davvero molto piacere che siate venuti davvero in tanti in una giornata non festiva e questo è
Il primo appuntamento nazionale di movimento democratico che si svolge dopo che abbiamo avuto
Cinque o sei occasioni di iniziative regionali
Tutte con un grandissimo successo in qualche misura anche
Inaspettato
E se penso che sono passati solo due mesi dal momento in cui abbiamo sentito il dovere
Di rendere noto un documento che racchiudeva dentro di sé preoccupazioni inquietudini
Penso che abbiamo cominciato bene che siamo sulla buona strada che dobbiamo continuare nel modo che cercherò di dire alla fine
Il ringraziamento va a tutti i nostri ospiti alle persone che hanno preso la parola prima di me
In particolare un ringraziamento a Marco Follini a Sergio Chiamparino che non erano Trai sottoscrittori e ci piace che già attraverso
Questa scelta risulti chiaro ciò che
è stato detto anche da da Sergio cioè il fatto che questa non è una corrente dirò tra un attimo perché in mare un movimento che ciò di credo ciò credo di cui abbiamo
Abbiamo bisogno
E certe volte dispiace aver raggiunto
Nella analisi che non abbiamo fatto in quel documento c'era un'inquietudine preoccupazioni e qualche
Considerazione
Angosciata sulla situazione del Paese
E in particolare su quella contraddizione dalla quale proprio Sergio ha preso le mosse che
Attraversato tutti gli interventi e cioè la contraddizione tra
La crisi della stagione lunga del berlusconismo e la difficoltà di promuovere un'alternativa
Però prima di venire a questo fatemi iniziare queste le conclusioni nella
In un modo forse un po'inusuale
E cioè parlando di una trasmissione televisiva
Perché quello che è successo con la trasmissione di Fabio Fazio e di Roberto Saviano e qualcosa io credo di molto importante che travalica i confini di un programma televisivo
Non è successo nella storia della televisione che si costruisse attorno ad una trasmissione televisiva specie ad una trasmissione che ha avuto solo tre puntate fin qui
Una comunità
è successo magari per qualche trasmissione di spettacolo nel passato ci si trovava insieme per vederla per discuterne ma
Con l'idea di divertirsi insieme
Per questa trasmissione è scattato qualcosa di diverso
Il gesto del telecomando che i cittadini compiono
Un dieci milioni da tre lunedì a questa parte
è un gesto di impegno civile
Non è solo l'apprezzamento per la qualità estetica di un programma televisivo
Ma il gesto di un impegno civile come dire ci voglio essere anch'io
In quella trasmissione ci sono delle cose il senso della storia d'Italia il valore della legalità l'ansia per la giustizia sociale che sono valori italiani non necessariamente valori di parte solo valori italiani
Il successo di quella trasmissione ci conferma ancora una volta
Qualcosa di cui spesso facciamo fatica a a pronunciare la
La definizione ma io sono convinto che l'Italia
Sia migliore di come viene rappresentata
E che spesso sia proprio la cultura che annuncia i cambiamenti
è stato così per il ciclo del centrodestra
è stato attraverso i mezzi per di comunicazione attraverso l'opinione pubblica orientata che si è prodotto un cambiamento adesso credo che noi dobbiamo guardare con una certa attenzione
A questa costruzione di una comunità civile che attorno ad una trasmissione televisiva fatta di da persone di cui ci si fida naturalmente in questo c'è anche la consapevolezza che altre forme di impegno civile non hanno la stessa ampiezza alla stessa altezza lo stesso respiro però è un segnale che noi dobbiamo considerare e guardate si pensi qualche si vuole ma anche il fatto che
Torni ad esserci
Una forma di mobilitazione nel Paese su varie questioni supposizioni giusto o sbagliato è difficile trovare dei movimenti che siano esattamente perfettamente corrispondenti a al progetto di una forza riformista non la loro autonomia parla un loro linguaggio
Però il fatto che la gente i ragazzi in particolare abbiano voglia
Di non essere spetta spettatori ma di tornare a dire la propria io lo considero un fatto positivo
Secondo in quella trasmissione c'è una cosa inusuale dal punto vista televisivo
Roberto Saviano fa quei monologhi che durano venti venticinque minuti quanto di più
Dicono impianti televisivo secondo lo stereotipo della televisione che si è prodotta nel corso di questi anni che è fondata sulla cultura del frammento tutto l'essere veloce tutto essere spezzettato tutto deve essere accennato e mai spiegato
Invece
Evidentemente c'è bisogno di qualcosa di diverso
C'è bisogno che al tempo della velocità che abbiamo conosciuto nel corso di questi anni si accompagni il tempo della profondità
Evidentemente anche ad una trasmissione televisiva una trasmissione televisiva con quelle caratteristiche sì affida
Un bisogno di ricostruzione di una società frammentata
Di racconto di una società frammentata
Di tessitura dei nessi tra l'una e l'altra cosa in modo tale che
Ciò che accade assuma una sua organicità e in questa organicità sì di scopra quella senso dell'esistenza
Che lo dobbiamo sapere la domanda di senso una domanda che cresce
Cresce anche in un pubblico giovanile guardate interessante va in onda la stessa sera in cui va in onda Grande fratello ma Grande Fratello da quando è cominciata con la trasmissione ha subito una riduzione di pubblico vuol dire cioè che c'è una parte di ragazzi che guardavano quel programma
E che invece hanno trovato qualcosa che
Essendo l'esatto opposto
Perché così è nella vita e chiunque di noi abbia avuto un'esperienza amministrativa o pubblica sa che è così essendo l'esatto opposto ma evidentemente parlando un linguaggio che cattura che ha un suo magnetismo perché ha dentro di sé una sua intensità
Sceglie anche ciò che
è più lontano da ciò che c'era prima insomma ho usato
La trasmissione di Fabio Fazio e di Saviano per dire cominciare così c'è una bella Italia
C'è una bella Italia e dobbiamo avere fiducia non dobbiamo essere tra quelli che parlano male del nostro Paese cosa che fanno tutti noi parliamo bene dell'Italia perché vogliamo bene a questo nostro Paese
E vogliamo portarlo fuori
Dalla condizione
Di rappresentanza politica dalla quale si trova io
Ho usato un'espressione c'è una maggioranza silenziosa in Italia si
Una maggioranza silenziosa di persone che si sono stufati
Che non ne possono più di una politica inconcludente delle urla
Che non ne possono più dal fatto che non cambia mai nulla che non ne possono più dalla corruzione dilagante che non ne possono più dal fatto che si parla sempre di altro rispetto a ciò di cui si dovrebbe parlare pensando la condizione reale di vita
Degli esseri umani
Una maggioranza silenziosa che però fa fatica a incontrare la politica le istituzioni
Che non vede progetti grandi
Pieni di senso di quel senso che persino la trasmissione televisiva riesce a dare
E questo è tanto più grave perché noi oggi in questo nostro Paese viviamo in un tempo sospeso che dura da molto tempo
E cioè quel tempo in cui ciascun cittadino quale che sia il suo grado di avvertenza delle cose pubbliche capisce che qualcosa sta finendo
Ma capisce anche che qualcosa lo sta ancora nascere
Ed è in questa fase di passaggio che possono succedere cose più pericolose
Ed è per questo che
Almeno per quanto mi riguarda ho sentito il dovere di fare una cosa che nella mia storia del mio spirito c'è poco e cioè esprimere un punto di vista parziale
E con altre settantacinque colleghi e con tutte le centinaia e migliaia di persone a questo punto che abbiamo incontrato
Evidentemente condividiamo questa stessa anzi a questa stessa preoccupazione guardiamo il nostro Paese vediamo che finalmente qualcosa stabile sta finendo ma non vediamo che finalmente sta
Nascendo affermandosi ciò che dovrebbe essere naturale nella vita democratica di un Paese perché in qualsiasi Paese democratico finisce una storia
E ne comincia un altro chi governa esce dal Governo e chi è all'opposizione sale al Governo
è un tempo difficile e pericoloso esposto a rischio di rinunce anche a rischio di radicalizzazione perché nostra che un Paese strano
è un Paese in cui
I due sentimenti più diffusi sono l'odio l'immobilismo
E
Il Paese avverte questa in questo senso di perdita di sei mi hanno colpito la sera che ero ad Anno Zero hanno trasmesso delle interviste con delle persone ne ha parlato prima Andrea Causin
Che hanno vissuto la tragedia dell'alluvione che c'è stata in Veneto e poi con delle persone che stanno vivendo la tragedia della mancata ricostruzione dopo il terremoto dell'Aquila tutte e due chiedevano Italia
Tutte e due chiedevano più Paese sentivano un isolamento ma quell'isolamento percepito reale
E figlio
Di qualcosa che è stato seminato a piene mani nel corso di questi anni
E cioè l'idea che ciascuno deve stare nel suo giardino e che quello che c'è fuori dal suo giardino endemico disse
La rottura di ogni filo di relazione di comunità di ogni senso di solidarietà produce un Paese inserisce un Paese in cui non solo in occasione delle calamità naturali ciascuno si scopre più sicuro
Invece il nostro
Paese ha bisogno di più l'Italia il tema di questa manifestazione che è stato inventato da rimettere allacci più più Italia e più coraggio corrisponde esattamente alla nostra propensioni culturali guardiamolo come adesso il nostro Paese
Facciamo una fotografia fatta di numeri e non di
Opinioni della propaganda avversaria come
Berlusconi definisce chiunque non la pensi come il voto
Il debito pubblico al centodiciotto per cento è tornato a livelli tra i più alti della
Nostra storia la crescita e la metà degli altri Paesi europei
Aumentano la spesa pubblica il deficit crolla la produttività
Noi abbiamo un Paese in cui abbiamo il quarantatré per cento sul PIL di prodotto di pressione fiscale il cinquantadue per cento sul PIL di spesa pubblica e a fronte di questo un disastro di servizi di infrastrutture materiali e tecnologici
Siamo un Paese come l'elevatissimo tasso di diseguaglianza sociale nonostante la spesa pubblica al cinquantadue per cento
A cosa serve la spesa pubblica se non a ridurre la diseguaglianza invece da noi
Il dieci per cento dei cittadini al quarantacinque per cento della ricchezza del Paese
Qualcuno ha usato un'espressione per me molto ferisce in Italia ha detto
I ricchi sono più ricchi il ceto medio più povero i poveri sono molto più poveri chiedete a chi lavora nella Caritas la qualità sociale delle persone che oggi vanno nelle mense
Come sono vestiti
I giornali che porta non alla figura a cui siamo abituati nell'iconografia del povero che cerca rifugio al ricovero c'è la precipitazione di ceti sociali che si trovano in una condizione nella quale vengono risucchiati
In una dimensione di povertà
Ancora se in Francia l'otto per cento dei giovani maschi e il tredici per cento delle giovani donne tra venticinque e trentaquattro anni vive in famiglia in Italia
Il trentadue virgola sette dei maschi e il quarantasette virgola sette delle donne vive in famiglia
La diseguaglianza toglie speranza ad un Paese
E invece anche l'economia anche la ripresa anche la crescita
Ha bisogno di speranza cioè ha bisogno che non si sprechino energie sociali
Nostro un Paese ammalato un grande Paese ma ammalato
Un Paese che ha avuto come medico uno senza competenza disinteressato totalmente del malato e della malattia e concentrato su se stesso
Ci suoi problemi sui suoi privilegi e sulla sua vanità qualcuno che ha fatto molto male all'Italia si chiama Silvio Berlusconi
Berlusconi è stato una tragedia per il nostro Paese
Quindici anni dopo la sua egemonia politica
Il Paese più povero più diviso e più fragili
Il Paese ha visto messe in discussione alcune delle sue virtù civili fondamentali questo in fondo è sempre stato un Paese anche per la sua struttura sociale persino per le idee dei valori che sono circolati provenienti da più parti
Un Paese carico di solidarietà un Paese aperti ognuno che veniva in Italia si sentiva immediatamente italiano
Oggi non è più così
Oggi il Paese si è chiuso si arroccato l'insicurezza è diventata paura ne ha parlato benissimo nella relazione a questo nostro convegno che abbiamo avuto fosse fatta da un giovane
Ricercatore come Tommaso Nannicini ha parlato molto bene
Si tende a fare una società non dei cittadini ma di poli consumatori
E questo crea una condizione nella quale
Il Paese si distacca progressivamente dalle sue istituzioni e dalla vita pubblica i dati dalla Sezione ritmo di cui Mannheimer ha parlato ce lo raccontano prendete i due fatti più esemplari il Governo poteva dire di aver fatto due cose
La ricostruzione dell'Aquila emergenze pari costruzione e i rifiuti a Napoli
è evidente che nessuno dei due è un problema risolto
Oggi ho visto che Berlusconi ha fatto la più bambini esca e la più insopportabile delle
Delle operazioni che fa un uomo pubblico in difficoltà scaricare su altri
Ha scaricato tutta responsabilità su Rosa Russo Iervolino io ora non voglio entrare ce lo siamo detti umano son trovato sul groppone in campagna elettorale ci sono state sicuramente responsabilità del centrosinistra locale e nazionale per non aver risolto il problema dei rifiuti
Ma il Silvio Berlusconi che è una settimana fa dice tra tre giorni tolgo rifiuti non può una settimana dopo dire che se non li ha tolti accorpati Rosa Russo Iervolino è colpa sua
Ed è la sua inefficienza
Noi abbiamo bisogno di ricostruire il senso di solidarietà di questo Paese
Noi eravamo il Paese che andava a Firenze quando c'era l'Unione a salvare gli incunaboli l'altra sera ho visto una trasmissione televisiva
Un'intervista Lele Mora
Il quale
Era nell'inedita parte del moralista
E diceva concerto sdegno che si era rivolto all'Hui
Il fratello di quella povera ragazza uccisa ad Avetrana il quale era andato da lui perché
Abbia bisogno di un agente
Per le sue presenze in discoteca e nelle trasmissioni televisive
E mentre mora faceva il moralista veniva inquadrato sul suo tavolo un pupazzetto di Mussolini in in bella posa
E lui diceva no io gli ho detto e grava che tu pensi fare come ha fatto piacere vedere come anche Lele Mora abbia scoperto che chi sono le cose non si possono fare ma
Però ci racconta come si è trasformata Alitalia anche da questo punto di vista cioè come degli elementi di messe in discussione dei valori migliori è fondamentale questo Paese se non riusciamo a reggere a interpretare quella maggioranza silenziosa
Rischiano di passare
A noi noi Partito Democratico tocca indicare una via di uscita
Nel senso di costruzione in una società insicura di una sicurezza che è data dalla comunità non c'è sicurezza che non sia quella della solidarietà non c'è sicurezza che non sia quella dell'interdipendenza
Tutti chiusi ciascuno in casa propria tutti a coltivare il proprio giardino
Tutti a pensare che l'altro è un nemico l'esito e la violenza e credo che la diffusione della violenza poiché non si fanno più il porta a porta su quello che succede a Milano al tassista o alla ragazza a Roma
Rumena che è stata uccise che poi è rimasta per alcuni minuti nella metropolitana però sono indizi di una società che rischia di diventare una città violente
Noi abbiamo bisogno di indicare una via d'uscita L'Italia di dire agli italiani guardate non è detto che debba continuare così per questo abbiamo bisogno di cure di costruire un'alternativa un'alternativa fondata però su una ragionevole speranza
E questa ragionevole speranza lo ha detto Tommaso Nannicini l'hanno detto Paolo Peppe prima
Non è una passeggiata
E Partito Democratico non è nato per fare una passeggiata
Il Partito Democratico è nato per fare la cosa che in questo Paese non si fa da mai
E cioè aprire un ciclo di azione riformista sfidare conserve turismi di varia natura che in questo Paese hanno impedito il cambiamento ne ha parlato Claudia Mancina prima
E consentire all'Italia di conoscere una stagione magari difficile ma al termine della quale
Ritrova un equilibrio perduto faccia degli esempi
Primo
Io ne ho parlato in campagna elettorale non ho smesso di farlo in tutti questi
In tutti questi mesi
La questione sociale fondamentale questo Paese la precarietà
La precarietà ci sono due milioni e mezzo di ragazzi che vi è una condizione di precarietà
Quest'anno hanno perso il lavoro in trecento mila il sessantatré per cento delle persone che hanno perso il lavoro nel biennio due mila otto due mila nove sono ragazzi che avevano contratti precari
Paolo ha riferito ma lo ha fatto col suo stile nel suo diciamo la sua eleganza io la voglio fare un po'più provvidamente la dichiarazione del presidente dell'INPS un irresponsabile
Il quale ha detto
Che lui non ha messo sul sito dell'INPS la possibilità per i lavoratori parasubordinati di calcolare
L'ammontare della pensione perché cito testualmente
Se dovessimo dare la simulazione della pensione dei parà subordinati rischieremmo un sommovimento sociale
Io sono andato a vedermi di questi dati sono i dati del CERP di Torino
Un uomo di sessanta che ha se va in pensione a sessantacinque anni lavoratore parasubordinato che abbia iniziato a lavorare a venticinque anni cioè dopo quarant'anni
Va in pensione con otto mila trecentoquattordici euro anni
Una donna ci va con cinque mila duecentoventidue euro annui stiamo parlando della grande maggioranza dei lavoratori di oggi di quei due milioni e mezzo dei quali parliamo
è una bomba sociale del capolavoro dell'ingiustizia e io mi chiedo
Perché non la facciamo diventare questa
La questione centrale dell'attività e dell'iniziativa programmatica politica di movimento del Partito Democratico
Questo è quello che nel passato sono stati per le forze
Della sinistra progressiste e democratiche lo sfruttamento del lavoro operaio la condizione di emarginazione delle donne era una grandissima battaglia di civiltà sociale che però non entra
Perché mi rendo conto che se entra mette in discussione visto che non tutto è praticabile
Delle sicurezze e anche
Delle posizioni antiche
Io penso che dire a questi ragazzi vi diamo un contratto di lavoro a tempo indeterminato con un sistema di tutte le crescenti è la proposta di un uomo che non è qui ma quale voglio rivolgere il mio pensiero perché è un uomo che vive da anni sotto scorta minacciato dal terrorismo
E si chiama Pietro Ichino un vero riformista e per me un vero uomo di sinistra
Di questo Paese
Questa è una
Siccome si dice
Che bisogna dire cose di sinistra questa è una cosa di sinistra
Dare
Possibilità di avere un lavoro a tempo indeterminato a chi oggi si trova in queste condizioni seconda questione la rivoluzione ambientale
Vogliamo assumerla un no questo tema non vediamo che attorno a noi anche in Europa crescono movimenti ambientalisti che naturalmente traggono la loro forza anche da una loro un'identità politica
Oggi sono molto meno schierati di quanto fossero in passati ma parliamo di una cosa che c'è nella vita di tutti noi che vediamo nei mutamenti climatici che vediamo
Di fronte al problema ieri ce ne ha parlato romano nel del rapporto tra crescita e sviluppo dei paesi che impietosamente irrompono sulla scena mondiale possibilità di soddisfazione dei bisogni primari dal cibo all'acqua
E perché non fare della rivoluzione ambientale in un traino di un'economia oggi affaticata faccio un esempio
Una norma la quale lavoro Ermete
E che portava alla diciamo sostegno la norma del cinquantacinque per cento di detrazioni fiscali per interventi che avessero finalità ecologiche apportato a ottocentoquarantatré mila interventi ha un giro di undici virgola uno miliardi di euro
Per dare un'idea in una regione la Lombardia il Piano Casa sbandierato da da da Berlusconi ha portato a centottantanove interventi la norma il cinquantacinque per cento a centoventi mila perché c'è una sensibilità diffusa l'opinione pubblica
E noi dobbiamo diventare il partito che fa della rivoluzione ambientale uno degli elementi fondamentali della sua identità
Terzo
Quello che non si mangia per usare l'espressione che usa Tremonti
Ce l'ha parlato ne dite oggi
E ce ne potrebbe parlare mesto Scola che voglio anch'io ringraziare per essere qui lungo
E
Cultura scuola formazione e ricerca
Un Paese che non giochi la sua unicità e la sua competitività su questo piano è un Paese in difficoltà
Quarto
La rivoluzione
Che dobbiamo fare nel meccanismo di funzionamento della democrazia guardate siamo a rischio serio
La lentezza della democrazia a fronte della velocità dalla Società può portare ad una lacerazione
Più la politica è pesante e più essere debole
Riequilibrare il rapporto
Nella sfera della decisione tra il potere esecutivo il controllo del Parlamento non c'è nulla di mare che l'esecutivo abbia normato più potere a condizione che il Parlamento abbia più potere di controllo la riduzione dei costi e della pesantezza della politica
I tempi certi per l'assunzione delle decisioni e per l'approvazione delle leggi
E infine ne ho parlato ieri in questo seminario
La riduzione delle scadenze elettorali l'Italia non può essere un Paese in cui si vota tutti gli anni perché se si vota tutti gli anni nessuno farà mai politiche riformatrici perché le politiche riformatrici scontano
Resistenze contraccolpi è anche possibile riduzione di consenso come dimostra Barack Obama negli Stati Uniti
Quinta e ultima questione su questo fronte il patto tra i produttori
La necessità di nuove relazioni industriali ispirate a più produttività e più salari
Con sostegno alle politiche per la natalità perché l'Italia un Paese che non cresce democraticamente i Paesi che non crescono demograficamente sono destinati al declino col sostegno alla famiglia variamente intesa
In modo tale da consentire al nostro Paese di aumentare gli elementi di stabilità perché guardate che oggi
I ragazzi precari
Pesano sulle famiglie al contrario di come era trent'anni fa trent'anni fa un ragazzo prendeva la laurea usciva dalla famiglia e sosteneva la famiglia adesso succede esattamente il contrario
Insomma
Un'Italia più leggera più veloce più giusta
Di questo discutemmo al Lingotto al Lingotto torneremo a gennaio per fare
Quella operazione di aggiornamento di cui Claudia Mancina no ha parlato di cui hanno parlato tutti gli altri oratori
E con l'idea però
E con orgoglio che quella scadenza il Lingotto fu ed è diventato un paradigma della vita politica italiana quando Fini ha parlato
Recentemente a Perugia è stato definito il Lingotto del centrodestra
Per dire un'occasione di innovazione il Lingotto fu sicuramente un'occasione di innovazione
E oggi c'è bisogno di fare un lingotto due e cioè un Lingotto che rafforzi l'elemento di proiezione
Della capacità del nostro Paese di affrontare delle spinte riformiste nuovo bisogna mandare un messaggio positivo di speranza
Da costruire ora
Vorrei dire a proposito di quello che sta succedendo
In questi giorni in queste ore perché guardate in queste ore stanno accadendo cose importanti
Talché la reazione di Berlusconi oggi chiede al Ministro Frattini ci danno la misura della pesantezza di quello che sta accadendo su scala nazionale e su scala internazionale
Noi siamo nel cuore di una tempesta finanziaria che non è finita
Se è vero
Come ha scritto oggi la Francia il perché
L'Unione europea ha chiesto al Portogallo di preparare il piano di aiuti di avanzare la richiesta al piano di aiuti
Vuol dire che questa emorragia che è cominciata con la Grecia tende ad espandersi
E non c'è nessuno che ne sia Ripa
Tanto che il Presidente dell'Europa ha detto che può essere messo in discussione l'euro e l'Europa e in Italia ne stiamo a discutere del bunga bunga mentre diciamo questi sono i temi dei quali
Si dovrebbe farla
Andare alle elezioni adesso
Io sono d'accordo con Sergio non bisogna
Trasmettere in assoluto la sensazione che
Dal punto di vista delle regole di una vita democratica
Una
Maggioranza che non ce la fa deve andare alle elezioni essere sostituita da un'altra però noi abbiamo
Un vulnus istituzionale è un problema strutturale il bonus istituzionale la legge elettorale il problema strutturale questa contingenza della quale ci troviamo nella quale
Prendo la recluta argomento di Marco riferito alle primarie su uno
Lo sposto su un piano più generale
Nella quale se il nostro Paese sta per sei mesi
A discutere
E a scontrarsi una campagna elettorale dall'esito incerto perché vorrei essere chiaro che nonostante questa legge elettorale ci può essere un esito incerto
Perché in verità tutti hanno paura delle elezioni
Perché neanche il centrodestra è sicuro di vincere
O comunque di vincerle tutte e due rami del Parlamento né ci possiamo trovare nella condizione che in questa tempesta finanziaria facciamo una campagna elettorale per qua Trovo cinque mesi e alla fine di questa campagna elettorale non c'è un Governo che si possa
Realizzare mentre succede tutto quello che sta succedendo penso che davvero
Per gli italiani sarebbe la prova dell'irresponsabilità
Dei ceti dirigenti
Io per questo sono stato fin dall'inizio fin dalla lettera che ho scritto a quella sera e poi la posizione che il partito con più complessivamente assunto
Dell'idea che si debba intanto certificare la crisi del Governo Berlusconi inondate assolutamente per scontato
Quando sono entrato qui la prima domanda che mi ha fatto una collega alla quale non ho risposto ma non per scortesia perché insomma
è stata un ma voi siete comprendono confine o con Casini
Al di là del fatto ci verrò tra un attimo che considero la domanda
Spunto il signor giornalista giusta tutti sta politico micidiale
Ma è prematura
Guardate prematura anche noi stiamo a parlare da mesi
Della leadership del centro si perché cosa
Che c'è ancora il Governo Berlusconi e che quello lista incollato alla poltrona e che per mandarlo via bisognerà continuare una campagna una pressione politica
Molto forte primo obiettivo certificare l'esaurimento del Governo Berlusconi un Governo che è partito un certo modo e adesso non ce la fa più se può e deve essere scene in Parlamento sono assolutamente adiacenti
Secondo una volta entrato in crisi per le del Governo Berlusconi
Cercare la strada di un Governo di responsabilità nazionale che non sia l'ho detto prima il Sindaco dichiarino
Che non sia un ribaltone non abbiamo bisogno di sovvertire risultato elettorale dobbiamo dire agli italiani ci sono una serie di cose da fare io ho fatto l'esempio il Governo Ciampi del novantatré che svolse esattamente questa funzione
E fu scelta una persona come Ciampi proprio perché era una persona che aveva due caratteristiche assoluta indipendenza politica e grande autorevolezza sui mercati monetari e con gli interlocutori europei di questo abbiamo bisogno
Un Governo che faccia una nuova legge elettorale
E che affronti l'emergenza finanziaria le sue conseguenze sociali
Poi
Poi bisognerà andare a votare
E se andare a votare
A quel punto
Chiamerà in causa la questione dalla quale tutti avete parlato che la questione delle alleanze io l'ho messa qui non sono partito da qui
Perché la considero
Come è stato detto l'ha detto da ultimo per per Fioroni
La considero non l'inizio del discorso ma alla fine del discorso qual è la nostra ambizione perché siamo un attimo
Perché abbiamo pensato di far nascere con dieci anni di ritardo
Perché lo ha detto Meacci prima il Partito Democratico era maturo dopo la vittoria dell'Ulivo del novantasei
Se dopo la vittoria dell'Ulivo novantasei e quella movimento fosse diventato un partito
Il corso alla storia italiana sarebbe stato molto diverso anche perché probabilmente sarebbe rimasto il miglior governo riformista che la storia recente della Repubblica italiana conosca che è stato il primo Governo Prodi
Sarebbe cambiato molto Berlusconi avrebbe conosciuto molte maggiori difficoltà di quelle che ha incontrato
Noi ora dobbiamo capire
Qual è la strada che vogliamo in qual è la nostra ambizione cosa vogliamo essere
Vogliamo essere un partito che si spacca la testa sul tema sul quale si sta spaccando la testa e cioè mi devo alleare con vendono Di Pietro o con Fini o Casini
Anche con una generale perdita di di
Di consapevolezza perché Fini che sta svolgendo dal suo punto di vista la battaglia politica molto importante fine come centrodestra
Ma non ha mai nascosto di esserlo viva Dio bisogna riconoscergli l'onestà di aver citato Almirante nel suo discorso di Mirabello noi non ci sentiamo parte di quel mondo noi siamo espressione di un'altra cosa
E quel dato e quel dato di cui Mannheimer ci ha riferito
è il punto fondamentale noi oggi siamo il ventiquattro per cento chi dice di meno chi dice un po'di più
Ma in condizioni politiche favorevolissime si stanno sbagliando la destra in crisi e noi siamo il ventiquattro per cento
Eravamo il trentaquattro per cento nelle condizioni politiche più difficile lo cito non per l'orgoglio di un lavoro che abbiamo fatto insieme ma lo cito per dire che si può fare uso l'espressione uguale campagna elettorale
E ci pone
Che se noi avessimo mantenuto quell'ispirazione
Se noi avessimo mantenuto il linguaggio politico e persino il linguaggio
Delle parole
Che punta non a costruire un sistema di alleanze che si vede in questo modo essere per lui devastante
Ma punta a costruire una forza centrale della vita politica italiana una forza la quale si possano rivolgere agli elettori di Berlusconi delusi
Attenzione gli elettori Berlusconi non sono tutti fatti come Luigi
Gli elettori di Berlusconi sono persone che hanno creduto a un messaggio di innovazione e modernizzazione di uno Stato più lieve che dopo quindici anni si trovano CONI Ente in mano
E che però si girano
E non vedono l'uscita da questa crisi
Tanti che hanno deciso di astenersi non abbiamo perso nel continuare nel quarantaquattro per cento dei nostri voti
E noi siamo a caccia di alleanze con Di Pietro e Vendola da una parte
E con Fini e Casini dall'altra la somma
Degli uni da una parte degli altri e dall'altra corrisponde al numero dei voti che abbiamo perduto nel corso di questo anno
Allora cerchiamo
Cerchiamo di non vorrei lanciare il PD Pride e oggi
Però si
Però sì cerchiamo di avere orgoglio di noi stessi cerchiamo di pensarci non come una figura transeunte dalla vita politica italiana
Cerchiamo di immaginare che l'Italia ha bisogno di voi
E che noi siamo essenziali per la costruzione
Di una stagione riformista solo noi possiamo portare questo Paese fuori dalla crisi ma io lo dico diciamo l'in modo diverso da quello al quale ha fatto riferimento Sergio Chiamparino perché penso che la vocazione maggioritaria sia il Pd
Senza la vocazione maggioranza non è il PD è un'altra cosa è una
è una scelta politica che mette in discussione la ragione per la quale abbiamo superato due partiti
E ne abbiamo fatto uno e più grande e a quel quarantadue per cento che noi dobbiamo puntare andare
A parlare con loro non pensando che siano uomini politici del Parlamento
Queste idee anche noi abbiamo che la gente si sposta elettoralmente sulla base dell'appartenenza a un'idea sbagliata la società è liquida istruita immobile
Un cittadino non si sveglia la mattina chiedendoci quali siano le ultime dichiarazioni di Buttiglione o di
Si sveglia chiedendosi
Che cosa mi sta succedendo
E se lo chiede in termini sociali in termini di valori anche in termini di valori e ci deve incrociare ci deve trovare ci deve incontrare nell'uno o nell'altro di questi suoi percorsi ci deve trovare
Allora e questa la nostra ispirazione questo che abbiamo voluto dire con documenti e settantacinque è questo che vogliamo dire con un movimento democratico costruire un'alleanza che più mi sta senza quel baricentro non c'è l'alternativa
Il PD è la speranza di uscirne
E guardate io penso anche voglio dire esplicitamente
Noi dobbiamo smetterla di avere paura di avere qualcun altro a sinistra
Il centrosinistra cui pensiamo noi deve essere tanto largo
Da coprire diverse aree sociali e politiche dell'elettorato se noi fossimo ciò che dobbiamo essere
Che mai ci sarebbe se Nichi Vendola crescesse aggregando le forze ed energie di una sinistra
Più radicale che abbiamo visto non aver avuto dentro un'esperienza riformista perché è stato ricordato che cosa fu
L'esperienza del Governo Prodi con
Con quei partiti che lo demolire uno fin dall'inizio quell'esperienza ma se noi abbiamo una forza a sinistra che cresce che porta dentro un'alleanza riformista quella radicalità con il suo punto di vista
Ma si incontra con un partito del trentaquattro trentacinque quello che può essere capace di raccogliere altre energie dall'astensionismo o da altri comportamenti elettorali
Ma non ci sarebbe nulla di male non bisogna aver paura che ci sia qualcun altro a sinistra noi siamo una grande forza di centro sinistra
E noi dobbiamo ora curare noi stessi ci sarà questa grande manifestazione l'undici alla quale tutti noi parteciperemo ci parteciperemo con lo stesso spirito col quale
Facevo un'altra grande manifestazione al Circo Massimo che fu la più grande manifestazione del riformismo e speriamo
Che questa possa andare oltre
Ma oltre a questo
E vado alla conclusione noi dobbiamo aprire porte e finestre aprire porte e finestre l'idea del partito strutturato lungo diciamo i paradigmi degli anni Settanta si è dimostrato non essere validi
Ma non per cattiva gestione o per incapacità perché è cambiata la società perché questa è una società meno dell'appartenenza e più della scelta
E tanto meno tour se è in grado di
Prefigurati con una forza carica di un disegno progettuale in termini programmatici e di valori e tanto più diventa difficile questo incontro
E il rischio che il partito strutturato e pesante sia pesante per la pesantezza delle sue correnti
E io voglio dire a tutti voi
E l'ho detto quando ci siamo costituiti perché
Patti chiari e amicizia lunga
Io non sono capaci di fare correnti non ne sono capace non mi non mi viene perché le correnti servono a spartirsi posti io non sono capaci
E penso che il giorno in cui movimento democratico dovesse diventare una corrente non sarebbe il luogo nel quale io mi troverei a mio agio
La grandezza spero di quello che stiamo facendo è l'idea di fare un movimento
Che raccolga esattamente lo spirito del PD originario quello di cui hanno parlato i ragazzi abbiamo la gli altri che hanno preso la parola all'inizio del Pd la gente arrivava a frotte
Entravano i nostri circoli all'inizio andava bene poi un certo punto
C'è tutto ha cominciato a chiedere a chiudere e si chiedeva un a un cittadino che entrava tu con chi stai
Quello voleva stare solo col Partito Democratico ma non gli è stato concesso e noi dobbiamo concedergli di stare col Partito Democratico
Vorrei
Vorrei che movimento democratico riportasse al Partito Democratico Energia forse che avesse una vita aperta
Non lavoro di ricerca di definizione di un'identità programmatica
E che si qualifica se anche per alcune scelte ne dico due
Primo
Ho sentito come ha detto il segretario la nostra federazione in Sicilia
Io però voglio essere chiaro sulla vicenda siciliana
Ci sono delle cose che vengono prima di tutto il resto prima di tutto il resto se
L'attuale Presidente della Giunta regionale della Sicilia
Che ha scelto come assessori delle persone da bene la figlia di Chinnici magistrati persone che hanno introdotto degli elementi di profonda discontinuità nel campo della sanità l'iter moralizzatori cose importanti
Se il Presidente Regione Sicilia sarà in grado cosa che fin qui non ha fatto
Di dimostrare la sua estraneità
Ai rilievi che sono stati fatti per me è quell'esperienza può continuare
Però deve essere altrettanto chiaro
Che se queste precisazioni non è in grado di farle
Per noi costituisce un elemento di pregiudizio alla possibilità di contenuti
Secondo
A Napoli
A Napoli sinceramente per la situazione che c'è a Napoli mi piacerebbe che il segretario del mio partito insieme Nichi Vendola insieme a Di Pietro insieme agli altri segretari dei partiti di opposizione
Andassero da un uomo che
Ha combattuto in questi anni una battaglia molto importante un uomo assolutamente al di fuori degli
Schieramenti politici dell'uno o dell'altra parte
Un altro di quegli uomini che ha rischiato e rischia e però un uomo con una
Come posso dire intima moderazione
Come Raffaele Cantone quindi proponesse di fare il candidato a sindaco di Napoli a nome di tutta la coalizione di centrosinistra
Voglio dire infine è una cosa su anch'io sul Renzi siccome mi hanno anche scritto una lettera sull'Europa alcuni esponenti di movimento democratico
Io voglio dire che considero anch'io un fatto positivo quel dibattito si è svolta una dopo l'è stato un fatto assolutamente positivo c'era Energia c'erano forze vive c'era gente che aveva voglia poi lasciamo stare l'ambizione personale chiare va benissimo
Una sola cosa mi sento di chiedere
Di non
Accucciarsi diciamo così in una posizione
Che prescinde dal dibattito politico
Cioè il ringiovanimento generazionale va bene però bisogna non assumere una posizione facilmente equidistante nella confronto di orizzonti politici che c'è
All'interno del Partito Democratico e dire
Dove si vuole spendere quell'energia e quella forza
Il compito del PD non è accompagnare minoritari ismi mai sfidare i conservatorismi noi dobbiamo essere partito dell'Italia possibile
Un partito che non rinuncia al bipolarismo che naturalmente
Non riorganizzare diciamo speriamo nelle condizioni date quando uscirà di scena ciò che è stato il principale freno ad un bipolarismo virtuoso cioè a Berlusconi
Un partito che non hanno strategia della Prima Repubblica
Io questo ci tengo a dirlo
Non solo perché ho letto
Un
Un articolo pubblicato ieri dalla Frankfurter Allgemeine Zeitung che naturalmente ho perduto ma che
Ricorda praticamente a memoria che dice
Che
L'Italia rischia di precipitare di nuovo verso
La Prima Repubblica
Posso assicurarvi dalla postazione la quale
Si svolge l'unico incarico diciamo che io
Abbia
Anche perché non ho chiesto di averne altri cioè quello di membro semplice la Commissione antimafia
Vi posso assicurare che non c'è nessuna ragione di avere nostalgia della Prima Repubblica proprio nessuno
Quello che è successo in questo Paese
Nel corso degli anni che abbiamo dietro nostre spalle l'intreccio che c'è stato tra potere politico e poteri altri
L'acqua il condizionamento del naturale corso tra vita politica italiana e non mi fanno avere nessuna nostalgia e non è che perché la Seconda Repubblica e nata purtroppo condizionamento di Berlusconi non dobbiamo avere nostalgie di qualcosa che
Che non è da considerare virtuoso noi dobbiamo guardare avanti dobbiamo passare mandare un messaggio di speranza e dobbiamo mandarlo anche su questo tema il tema della legalità
Ne approfitto per ribadire che sulle stragi dopo la incredibile sentenza di Piazza della Loggia bisogna togliere il segreto di Stato per consentire al Paese
Di sapere che cosa diavolo successo nascosto
La legalità perché la corruzione dilaga
Perché la corruzione si impossessa distratti di rete di ceto politico sempre crescente perché la corruzione entra in larga parte del Paese
Noi dobbiamo combattere noi dobbiamo essere la possibilità non il mantenimento dello stato di cose presenti
Ne ha ci ha usato l'espressione rivoluzione democratica
Io ci credo molto
Noi abbiamo e anche credo oggi si situa sia potuto misurare la la la nostra solidarietà con il segretario del partito con il suo impegno e soprattutto una fasi questo genere soprattutto per le scadenze che abbiamo più ravvicinati io mi sono permesso solo di fare una
Rilevare un rilievo alla sua apparizione alla trasmissione di Fazio c'erano molte cose condivisibili quello che ha detto ma c'era una cosa che per me invece non è accettabile
Bersani in quel discorso ha parlato solo di sinistra e di progressisti e non ha mai citato la parola che è la nostra identità e cioè democratici
Democratici non è nemmeno di sinistra in meno di progressisti anzi
Democratici è per me
L'identità politica più forte che sia uscita dalla storia del Novecento e che possa rispondere alle sfide del nuovo millennio
Democratici erano quelle che hanno introdotto il new deal
Democratici erano quelle che hanno combattuto e sconfitto il razzismo democratici erano quelle che hanno fatto cadere i regimi a Bucarest e a Santiago
Quelli che hanno dato corpo e vita all'unica rivoluzione possibile perché l'unica rivoluzione possibile è una rivoluzione democratica le altre finiscono in dittatura e negazione della libertà
Quei deportati
Quei deportati che suonavano
E che creavano musica lo dico perché ieri è scomparso uno dei
Pochi sopravvissuti da Uffizi si amavano allo Lello Perugia
Quelli de quei deportati
Che faceva musica nei campi di concentramento che cosa volevano dire loro compagni di sventura
Chi se ne poteva uscire
Che c'era qualcosa che appariva impossibile
E che poi
è stato possibile quella è la più grande delle tragedie era stato l'umanità ma quella ispirazione
Quella Energia quella forse quella determinazione sono buoni compagni anche per la scelta di vita di ciascuno di noi ogni momento cercare di dimostrare che l'impossibile
Attraverso la politica attraverso la sua ambizione
Non è impossibile quindi ricominciamo dalle nostre ragioni
Abbiamo dietro le spalle il lungo cammino di generazioni di italiani
E ora
Se vogliamo essere all'altezza della nostra stessa ragione nascita
Noi dobbiamo in questo momento così cupo e difficile fare ciò che probabilmente è più difficile e che appare in qualche momento impossibile dare all'Italia la razionale e ragionevole speranza che al nostro Paese in questo momento manca
A
Se
Veniamo a
Allora anche a Napoli
No durante una si interroga
Richiamate dal fare Scream Laura
Come laddove facendogli o leghista che si sostiene inoltrare serpeggia azionare la leva stricnina abbiamo raggiunto
Perché
Lui
DSM
Continua
Riguarda l'estensione
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La
Cisternazzi a ritenere
Alla base
Esistenza ed abbattimento
Diversa
Se
Degli umori si
Di
Repubblicani
Molto
Rilevando
Della
Terraglione
Sporco
Togliendo
Avanzando
Si possa
Svantaggiato assente Massoneria Spence prima
Gravare indubbio trasmissioni letterale di progetti io il
Spoil vista
La performance media
Generale è
Pensare mischia
Va bene
Quindi interessi più avanzati
Girerei Once
Due
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Pensa