Intervista a Cinzia Bonfrisco sulla legge di stabilità finanziaria in approvazione in Senato e sulla crisi nell'eurozona

Con la senatrice Cinzia Bonfrisco del PdL parliamo nella legge di stabilità che oggi il
Viene approvata dal Senato intanto Taggì e difetti di questa di questa manovra perché insomma le critiche sono state molte una manovra basata tutta sui tagli
Ma sia direi che
Il non sia ancora colto il vero senso di questa legge di stabilità frutto di una riforma fatta dal Parlamento italiano ma anche di un'azione molto forte che l'Europa sta svolgendo
Nel tentativo di tenere sotto controllo i conti pubblici del sistema europeo
E quindi cambiano e cambieranno ancor di più le procedure e noi dobbiamo uscire dal vecchio schema della legge finanziaria che era tutto ispirato alla Spesal
Entrare invece a pieno titolo e in quella che è la della difesa della stabilità
Dei conti pubblici come elemento di garanzia e come presupposto fondamentale per qualsiasi tipo di politica economica da
Le politiche macroeconomiche a quelle invece più legate agli aspetti finanziari ma che ci facciano stare non solo a pieno titolo nell'area dell'euro
Ma anche a pieno titolo in quel processo di modernizzazione dello strumento finanziario
Del quale i Governi devono sapersi appropriare nel modo giusto sapendo che l'Europa tenderà sempre di più
Fare per noi ciò che noi non siamo capaci di fare
Ecco ovviamente questo ragionamento è inserito nella dimensione attuale di crisi politica
Sia interna italiana
Che dell'euro zona insomma non dimentichiamoci che poi siamo all'indomani
Di misure economiche pesa e per salvare ad esempio un Paese come l'Irlanda che sicuramente hanno visto coinvolti tutti i ministri economici della del dell'area dell'area euro
Ecco secondo lei ci verrà richiesta una manovra aggiuntiva il problema è soltanto nella messa in sicurezza dei conti pubblici
Sì il problema sta nella messa in sicurezza dei conti pubblici fondamentalmente
Noi però in questa fase abbiamo dimostrato l'Europa che
E oltre a saperlo contenere i nostri costi e a mantenere sotto controllo la spesa pubblica
Siamo anche stati capaci di valorizzare alcuni
Elementi che ci hanno aiutato per esempio ad affrontare la crisi AA a dispetto di altri Paesi invece che erano più nominati di noi ma che si sono piegati inesorabilmente sotto il peso della crisi
Tutto nasce da questa crisi economica la crisi politica che viviamo è una conseguenza della crisi economica e noi dobbiamo riuscire a comprendere
E il dato
Centrale fondamentale il cuore della vicenda sta
Nel
Come continueremo a finanziare la nostra domanda di servizi pubblici
E io trovo oltremodo interessante la definizione che ha dato il Ministro Tremonti in questa crisi in questa situazione economica
E l'Italia non è tra i pazienti malati l'Italia è tra i medici che cercano di curare il gli ammalati gli ammalati sono quei Paesi che hanno si sono indebitati troppo
Dove per troppo le dobbiamo saper distinguere
E valutare la somma tra debito pubblico e debito privato
Perché i Paesi che sono crollati sotto i colpi della crisi finanziaria
Sono quelli che paradossalmente avevano meno debito pubblico di noi ma molto più debito privato allora quelle risparmio privato che ci ha salvato dalla crisi finanziaria
Noi dobbiamo saper lo valorizzare e un'altra questione importante la più importante di tutte è la grande partita politica che si sta giocando in Europa
Sulla nostra proposta sulla proposta italiana quella fatta dal Ministro Tremonti degli eurobond
Io lo bond sono lo strumento per poter continuare a finanziare la nostra domanda di servizi
Ai quali noi non vogliamo rinunciare
Per non rinunciare i nostri servizi pubblici e dobbiamo saper tagliare nel modo giusto risparmiare nel modo giusto valorizzare quello che siamo capaci di fare anche come pubblica amministrazione
Perché non tutto è da buttare via e non tutto può essere e classificato come un peso
La pubblica amministrazione può e deve diventare deve accettare la scommessa di diventare elemento di competitività
Allora noi non perdiamoci dietro a questioni che sono minuta idee la questione centrale sostenere il Governo italiano della posizione italiana in seno all'Europa
Di poter procedere all'emissione di titoli europei
Fatta
Lei come giudica l'analisi che è stata fatta da alcuni analisti rispetto al fatto che sicuramente in Italia quello che manca attualmente
è proprio questo come dire questo far ripartire però in maniera in importante l'economia perché lei diceva e giustamente e perché anche l'Europa stessa ce lo ha riconosciuto il nostro debito pubblico è alto
Però comunque insomma siamo riusciti a mantenere la barra abbastanza dritta però la nostra economia a livello di competitività
Sempre sul piano europeo stenta un po'fatica un po'questo secondo lei dipende da cosa
Dipende dal fatto che noi dobbiamo intenderci su che cosa significa
Fare politiche di sviluppo io penso e i credo di essere nel giusto nel convincimento
Che
L'economia non ha bisogno dello Stato per ripartire
L'economia deve essere lasciata più libera possibile di poter
Aggiornarsi modernizzarsi perché da questa crisi passa anche molta ristrutturazione delle aziende molte aziende che come dire sonde chiamano un po'e vivevano sugli allori che invece devono poter cercare nuovi mercati di poter innovare il loro prodotto
E allora cosa deve fare un Governo e che uno Stato lo Stato deve
Semplificare agevolare facilitare la loro vita ma non sostituirsi a loro non ci sono altre politiche intelligenti che oggi si possono fare
Perché non ci sono perché non abbiamo i soldi per farle perché come la Germania inserito nella sua Costituzione il divieto di produrre deficit noi dovremmo arrivare un po'alla volta lì
Però l'industria italiana fatta fondamentalmente di piccole e medie imperiese e da questo punto di vista il problema della liquidità e questi torna al discorso sulle banche e al sistema bancario
Che è stato messo molto diciamo sotto i riflettori e molto sotto accusa anche rispetto alla crisi dell'euro zona addirittura
Qualcuno scriveva un paio di giorni fa c'è stata poca severità
Da parte dei singoli Stati nei confronti dei delle singole banche interne questo avrebbe sicuramente evitato crolli così clamorosi sono d'accordissimo se c'è un dato che è stato messo in evidenza da questa crisi
è il fallimento degli Stati e non di fallimento delle banche
Il fallimento dello Stato si consuma nella sua
Omissione di vigilanza
Se gli Stati non hanno controllato e vigilato
Peraltro a fronte di norme e di regolazioni non così stringenti
Quindi non batte bastava poco insomma per controllare
Questo è una grande colpa ma una colpa dello Stato non del mercato
Il mercato nel con le sue degenerazioni ci ha messo di fronte
Alla necessità di
Applicare meglio regolamentazioni e soprattutto di aumentare il nostro livello di vigilanza
L'attenzione deve essere alta rispetto alla liquidità a quel capitale che deve sostenere le imprese in questo processo di ristrutturazione
Ma
Io non vorrei che noi ci fermassimo a guardare solo quello che hanno fatto che fanno le banche io non guardare quello che hanno fatto e che fanno le imprese
Le imprese spam di fronte anche a no un loro punto di debolezza formidabile che le ha esposte fortissimamente alla crisi vale a dire l'assenza di patrimonializzazione delle loro aziende
Perché molte imprese
Non sono riuscite o non hanno voluto
Dedicare
Buona parte dei loro patrimoni all'impresa stessa vale a dire il reinvestire nella loro impresa molte imprese in questi anni hanno preferito per perseguire la strada degli investimenti immobiliari invece che mettere i soldi nel loro aziende
Tra l'altro a questo punto so che questo è un tema che sicuramente lei ce l'ha nella sua sensibilità alla questione femminile intesa anche come valorizzazione di un di una forza che oggettivamente in Italia oggi
è è abbastanza penalizzata più che altro lo dicono i dati Istat sull'occupazione la disoccupazione il tasso di scudi abbandono
Non soltanto della scuola ma anche del lavoro per esempio dopo la prima maternità
Ecco da questo punto di vista lei ha fatto una proposta una proposta di legge è qui in Commissione Finanza al Senato
Bari avrebbe voluto far fare ad avere il percorso della delibera antenna Commissione ecco di che cosa si tratta
Beh io intanto parto col ringraziare le colleghe della Camera che sono riuscite in una opera che sembrava impossibile ottenere loro la deliberanti alla Camera per poter approvare
Una legge che attendiamo da molto tempo perché voglio ricordare che dal mille novecento mila novantuno che in questo Paese non si fanno leggi per la parità
E la centoventicinque la legge che sto ricordando quella che doveva garantire parità di accesso nel mercato del lavoro a donne e uomini
E visti i dati della nostra partecipazione femminile al mercato del lavoro non è andata proprio così però
Nel frattempo le donne studiato di più impegnandosi di più sono comunque riusciti a entrare nei nel mercato del lavoro né in tanti luoghi di lavoro dov'è che ancora non riescono a entrare nei luoghi decisionali nei consigli di amministrazione laddove si fanno le strategie le politiche lì
Brilliamo per totale assenza
E io penso che questa crisi economica che è una crisi epocale che avrà riverberi di ogni tipo anche di tipo culturale
Anche nel nostro Paese rispetto al nostro modello di vita al a quanto consumiamo al all'agiatezza che abbiamo avuto finora e che oggi emessa a rischio
Io penso che questa crisi ci mette di fronte a un cambiamento
Anche di tipo culturale e voglio dire in sintesi e che forse è arrivato il momento di capire che un grande ricambio
Generazionali e di genere vale a dire di donne di giovani in tutti i sistemi vitali della nostra economia a partire dalle imprese ma a partire dall'alto non solo dal basso
Lì forse c'è la risposta alla grande crisi che viviamo più donne in questi Consigli di amministrazione
Penso ad esempio le banche potrà essere una garanzia in più perché strategie economiche finanziarie possono essere più a misura paradossalmente Duomo ma soprattutto di Donna
Una considerazione sulla crisi attuale politica visto che siamo comunque alla vigilia di voto di fiducia voto di sfiducia
E siamo e questo forse anche più preoccupante la vigilia di una Ecofin ad emanare lecco finanche potrebbe chiederci una manovra aggiuntiva rispetto appunto
Alla a questa che adesso viene approvata qui al Senato ecco
Lei che cosa che teme di più rispetto a questo a questo clima di incertezza e se
Delle idee succo
Io temo molto
Il fatto che mi pare non ci sia abbastanza percezione coscienza dei grandi rischi che corriamo in una stagione come questa quest'incertezza politica che non sempre trova delle risposte politiche
Ci espone a un grande rischio
Io non so se mi faremo manovre aggiuntive io so per certo una cosa chi con le nuove regole di bilancio dell'Unione europea noi il prossimo mese di aprile dobbiamo presentare il nostro bilancio di previsione
E che una norma già approvata dal Consiglio d'Europa quello del trenta settembre
Stabilisce che tutto il debito oltre il sessanta per cento e noi siamo al centodiciotto
Nell'arco degli anni deve essere ridotto in misura del cinque per cento annuo
Vuol dire che ogni anno di dovremmo tagliare il cinque per cento di quel centodiciotto per cento ora saranno quarantacinque miliardi saranno di più di meno non lo so ma di sicuro noi dovremmo farlo prima uscire dall'euro
E allora io penso che di fronte a questo
Chiunque deve mettersi una mano sulla coscienza e capire che l'interesse degli italiani e quello di arrivare con un Governo che governi una
Maggioranza e un'opposizione consapevoli del loro ruolo il ruolo di dover traghettare il Paese fuori dalla crisi queste l'atto di responsabilità che io mi attendo da chiunque
Da chiunque non è solo un problema di maggioranza di opposizione un problema del Paese
E in un sistema Paese la classe politica deve tornare a fare la sua parte se no noi
Non saremo la classe politica e questo non sarà un sistema Paese
Però a questo punto la domanda però non possono fargliela l'ipotesi di un Berlusconi bis dopo lei vede comunque la possibilità che possa essere qualcun altro o addirittura ricorso alle urne come poi tra le ipotesi
Io penso che la soluzione più ragionevole a questo impasto nel quale siamo tutti finiti perdendo un sacco di tempo dietro a sciocchezze pettegolezzi e cose di scarsissimo valore
Possa essere risolta mantenendo questo Governo
Migliorando ciò che c'è da migliorare allargando se possibile alla responsabilità anche di altri e in ogni caso
Non dimenticando mai che
Berlusconi Presidente lo è diventato per volontà degli italiani non abbiamo una legge che
Elegge il premier però un'indicazione forte è stata data io non credo che qualcuno voglia tornare indietro da questo andrebbe contro gl'la maggioranza degli italiani
E penso che anche il l'opposizione e sappia in cuor suo che quella è la scelta migliore Berlusconi Presidente
Di questo Governo o di un altro