La questione meridionale attraverso alcuni suoi interpreti parlamentari: Mancini, Sereni, Silone, Sullo

Signore e signori
Buona giornata grazie di essere qua
Diamo a vogliamo dare a questo incontro questo seminario un cartello assolutamente informale e il più discorsivo possibile
A questo nuovo riduce per secondo noi l'importanza della questione che vorremmo affrontare
Cioè la questione meridionale ma da un punto di vista specifico visto che altrimenti il tema sarebbe
In abbordabile
Già attraverso alcuni suoi interpreti parlamentari che hanno segnato
Una parte importante del ricerca su questo tema Mancini sereni Silone e sullo
Naturalmente
Si sarebbe potuto anche accedere ad alte presenze altre testimonianze
Ne abbiamo scelte così ritenendo
Oltre che di
Compiamo un omaggio
Nei confronti di personalità rilevanti della vita politica e istituzionale del Paese
Anche di dare conto attraverso la loro esperienza di grandi
Tracce e filoni culturali che hanno indagato la questione nei anale
In qualche misura
Cercando così di dare conto di quello che con qualche approssimazione
Potremmo chiamare il meridionalismo del tempo della Repubblica
Cioè di quel tempo che va
Dall'antifascismo vincente
Alla Costituzione alla
Al processo costituente alla costruzione alla nascita e a la crescita della Repubblica
Nella fase che è stata chiamata del ricostituzione
O nel medio nanismo si potrebbe dire così di seconda generazione rispetto a quello
De L'Unità d'Italia
Al meglio risposto ricco
In cui si erano confrontati
Filoni progressisti
Come quelli che vanno da Salvemini
Al dorso a Gramsci
E anche filoni conservato e di grande forza e dignità culturale come quello di Fortunato
Il questo meridionalismo del tempo della Repubblica credo si possa dire
Abbia ereditato dal primo
L'idea
Insieme del valore dell'Unità d'Italia
E del carattere obbligato storicamente necessitato con cui quell'unità
Sia realizzata
Senza tuttavia per ciò ha abdicato e ad una riflessione critica
Su quello che questa avrà potuto considerare una
Una sorta di rivoluzione passiva
Per il ruolo che le forze moderate hanno avuto
Nel cooptato emarginare
Forze riformatrici nel processo di unità e soprattutto
Come diranno in primo luogo Salvemini ma anche Gramsci
In grazie al lavoro passivo delle masse contadine sostanzialmente tenute fuori da quel processo questa
Questione delle masse contadine si intreccia con tutta evidenza con la grande questione meridionale
Che appunto viene ereditata da questi eventi da questa nuovo pensiero meridionalista insisto fatto naturalmente di tendenze fra di loro anche significativamente divergenti
E tuttavia credo che
Si possa considerare come appartenente a questa nuova stagione del meridionalismo l'assunzione piena
Dell'ispirazione più ancora che dell'imperativo della Costituzione repubblicana cioè muovere da lì
Dall'intuizione che colloca
La nascita della Repubblica fondata sul lavoro e poi con l'articolo tre declina l'idea della democrazia in Costituzione come tendenza all'eguaglianza come lotta alla diseguaglianza
Tra e da lì in in tutte le componenti diciamo che
Hanno contribuito a realizzare il pensiero costituente la Questura nuova questione meridionale qui
Appunto vengono indagati quattro protagonisti
Sono anche quelli che
Hanno lo hanno preso parte attraverso il dibatto parlamentare non c'è quindi un'omissione colpevole
Di altri pensatori assai significativi nella storia al meglio ISMU
Del dopoguerra come Pasquale Saraceno è un'intera scuola che si era mossa in quella direzione qui ci siamo limitati a considerare dei contributi rilevanti nella storia da parlamentare
Questa riflessione di cui ringrazio moltissimo
Per essere presenti questa mattina
Gerardo Bianco Gianni Cervetti a Rino Formica e Giuseppe Tamburrano che
Sono con tutta evidenza testimoni significativi
Assai significativi dei filoni culturali che qui vengono indagati nei protagonisti prima citati
Mi piacerebbe ci piacerebbe che questa riflessione in questo modo in qualche modo potesse transitare fino ai giorni nostri
Giorni certo non esaltanti dal punto di vista della ricerca politica ed istituzionale
Ma in cui sembrerebbe
Necessario pensare
Ad una nuova stagione del meridionalismo
Chi è fallita credo si possa dire nulla
L'ipotesi che nella fase alta di maturità
Del ciclo economico e sociale precedente cioè quello della produzione di serie per il consumo di massa e il ciclo che si è venuti e che c'è stato anche chiamato di edonismo fordismo che li SISM
In molti avevano potuto pensavo o ipotizzare come superamento del meridionalismo
Perché
Raggiunto l'obiettivo che il meridionalismo e i meridionalisti si erano dati cioè quella di una compiuta unificazione del Paese
Quella si è rivelata invece un'illusione è stata falsificata dal realtà della storia
Credo tuttavia che si possa dire che una linea di faglia un
Una una cesura un ottimo si è prodotta nella storia del Paese sicché se
Si potrà I parlava di mi aiuta ISMU credo pure con il debito contratto nei confronti del primo del secondo
Bisogna affrontare un ordine credo totalmente nuovo
Quello segnato dal discontinuità prodotto dalla globalizzazione da un processo di cambiamento radicale che ha collocato diversamente la questione dello sviluppo duale del Paese
E con essa se posso dirlo a quella della stagione che ha accompagnato l'ascesa di questo nuovo ciclo capitalistico con la globalizzazione
Del capitalismo finanziario globalizzato cioè la stagione delle politiche neoliberiste che l'ha accompagnata che ha sostanzialmente demolito incanti pilastri dell'ultimo meglio malissimo Lidia di programmazione
L'idea di intervento pubblico dell'economia l'idea di industrializzazione del Mezzogiorno come parte assai rilevante
Oltre che quello di
Di crescita infrastrutturale della sua uscita da una condizione di subalternità o di deficit
Per l'alto il processo di unificazione europea
Ivi compreso il deficit democratico che era accompagnato
E e il processo attraverso i quali elementi forti tecnocrati ICI hanno preso il governo dell'economia
Fa classiche anche un altro elemento su cui aveva lavorato il meglio a Lisbona cioè la spesa pubblica sia come
Produzione di Uefa sia come produzione di riequilibrio
è stato in larga misura
Eliminato
E così e il Mezzogiorno si trova a vivere una stagione completamente diverse
Senza però abbia potuto accedere all'unificazione del Paese
E naturalmente in questo quadro finito ce
Un mutamento anche
Hanno i protagonisti di questa tavola rotonda un mutamento della composizione sociale del Mezzogiorno basti pensare per tutti per
Per non prendervi tempo alla rovescia mento della condizione che aveva visto il Mezzogiorno come terra di emigrazione
E che la vede oggi ospitante un processo di immigrazione insieme purtroppo hanno riemerge
Di una spinta alla
Alla emigrazione che vede così combinarsi due fenomeni tra la prima volta nella storia del Paese
In ultimo si può dire che il quadro entro cui la questione meridionale viene riproposta e quella che vede il sorgere anche un rischio di rottura dell'unità nazionale
Non non è il momento quindi nel luogo per affrontare le tendenze politiche che si affacciano su questa scena ma almeno quelle strutturali sì
Evidente che in questa crisi che l'Europa sta vivendo si può manifestare una tendenza sorgano difficoltà
Con un accesso a un futuro di un'Europa a più velocità
Nello sviluppo economico e sociale
In un'Europa
In più velocità le tendenze di laceranti su molti Paesi sarebbero assai rilevante in Italia
Le diede il prodursi di una sorta di nuovo asse carolingio di ingresso di una tazza del Paese nelle aree del forti dal dell'Europa lasciando il sud a una
Europa mediterranea
Assai più
Frenata nello sviluppo economico è un rischio tutt'altro che
Impossibile
E dunque penso che questa riflessione che riguarda
Una un protagonismo storico di cultura politica rilevanti nella storia del Paese non sia semplicemente un esercizio storiografico
Ma sia anche un invito assumere una lezione assume delle elezioni
Per indagare il presente e il futuro
Se uno mi chiedesse di dire
Una ragione una sola ragione per riprendere su questo terreno innovato un discorso meridionalista
Io credo che basterebbe l'indice della graduatoria del nella collocazione delle città italiane rispetto alla qualità della ditta
Ne
Nelle prime dieci citata qualità della vita non c'è una sola città meridionale
Nelle ultime dieci città che misurano la qualità della vita e ci sono tutte città meridionale
Mi pare che il tema sia
Dispiegato nella maniera più drammatica da questo elemento appunto l'indicatore della qualità della vita
Che forse meriterebbe di essere apprezzato più di quello indicato con il prodotto interno lordo grazie
Il ruolo
Grazie per un'ora
Gerardo Bianco prego Presidente
Suo o discorso introduttivo a un obiettivo quello di conoscere
La storia di fondare appunto su una dimensione di conoscenza di ciò che è stato quello che ha definito molto bene secondo me regionalismo per poter guardare al futuro quindi non soltanto una riflessione
Per dir così a sé stante di tipo accademico ma la creazione di una base concettuale che possa aiutare anche l'inquadramento del futuro
Credo che sia una lezione importante nel momento in cui la politica italiana cerca di auto crearsi senza far riferimento a nessuna visione precedente storica sarebbe estremamente utile per gli orientamenti opportuni da raggiungere
Se permettete voglio rivolgere
Un cordiale saluto a tutti i familiari dei nostri il quattro ero poiché hanno inciso parecchio alla vita politica sia dal punto di vista dell'azione sia dal punto di vista del pensiero politico
Un particolare saluto a diretta erano sullo che è qui presente che custodisce con grande amore
Le memorie del marito un saluto se permettete anche
A un protagonista dalla politica del Mezzogiorno qual è il presidente Colombo il cui ancora memorabile un suo discorso
Della il congresso di Napoli
Che segnò all'epoca un punto direi riferimento importante
Per il pensiero politico la democrazia cristiana poco prima mi ricordava sottovoce che dopo il congresso di Napoli Fanfani affido a sullo questo per dire qual è l'importanza di sullo
Nella storia anche interno della democrazia cristiana oltre che pubblica politica al nostro Paese l'incarico di Presidente della Commissione per il Mezzogiorno un saluto al Presidente prediche a tutte le persone sono qui presenti
Mi pare
Importante nella ricostruzione dell'opera politica dell'azione di più e lo dirò sullo inquadrare nel contesto della sua provincia l'inizio l'avvio della sua attività politica
Il PDA diversamente da Salerno da Benevento e da Napoli era assente una significativa tradizione del popolarismo sul siamo che potesse riemergere dopo il tragico epilogo del fascismo
Ad Avellino sia pure in una cerchia ristretta ed elitaria consistente era la influenza di Guido dorso
Con la sua originale penetrante critica del fascismo
E la sua concezione meridionalista fondata sul ruolo di una classe dirigente capace di spezzare le incrostazioni clientelare del passato e di guidare i in autonomia il riscatto del Mezzogiorno
Agli e Fiorentino sullo le subito il fascino ed è assorbita lezione
Ma diversa
E più realistiche era la sua visione politica per scardinare quel fenomeno denunciato appunto in una conversazione giovanile con De Gasperi di riciclaggio di vecchi esponenti politici
Che si riproponeva lo come classe dirigente nere in atti partiti democratici
L'affermazione di personale politico delle vecchie clientele conservatrici
Di tendenza monarchico liberale si concentra in particolare sulla nascente democrazia cristiana
Nel quasi vuoto di presenze in Irpinia del movimento politico dei cattolici popolari cercano di insinuarsi con la costituzione di un comitato promotore per la DC
Vecchi seguaci di personaggi pur nobili di tradizione e di coscienza personale ma di tipica personalistica formazione ottocentesca come i rubini egli Amatucci
E contro questo tentativo che insorse il giovanissimo Fiorentino sullo
Sospendo la politica dopo molte esitazioni e da un frate domenicano domenica Evangelisti con un preciso orientamento che proponeva la tradizione del popolarismo storici hanno
E i principi fissati da De Gasperi nelle idee ricostruttive dalla Democrazia Cristiana come linea politica da attuare per il partito
è questo un passaggio decisivo dalla biografia Suriano ma anche della storia del Partito democristiano Irpino che assunse fin dagli albori una carica fortemente innovativa riformatrice
Fiorentino sullo abbia costituito un piccolo ma questo gruppo proveniente dall'Azione Cattolica e deve elaborato manifesta alternativa a quello dei seguaci dei vecchi buona con Libera ali che cercavano l'investitura democristiano
Ero a concezioni profondamente diversi che si fronteggiavano
Non fu difficile al giovanissimo sullo
Dimostrare a Giulio Rodi no e a Raffaele Jervolino coordinatori campale darà della codici l'estraneità del vecchio mondo liberal monarchico rispetto alla proposta politica che emergeva dalla tradizione sul siamo
Ottenere fiducia gli antagonisti non arco liberale furono sconfessate la Democrazia Cristiana irpina prendeva così
Avvio sotto la guida di sullo con una carica muta profondamente o riformatrice
All'intensa azione organizzativa per radicare il partito nel territorio
Per scardinare le vecchie clientele contrastare la penetrazione comunista
Sulla piango fin dall'inizio l'approfondimento teorico e culturale credere ad un principio darvi spesso rivendicato nell'arco della sua vita che sono le idee che devono guidare l'azione
E di questi anni l'abilitazione sul problema del Mezzogiorno dove era giusto la suggestione di Guido dorso risulta evidente
Al tema sullo dedicò due importanti articoli pubblicati sul Corriere dell'Irpinia tra il mille novecentoquarantacinque il mille novecentoquarantasei
è particolarmente indicativo l'approccio di sullo al problema che sarà un dato costante del suo stile di pensiero e di azione
Imposto la sua riflessione partendo da un dato concreto il risparmio degli alpini
Sul loro ed Eva nell'investimento verso le tradizionali professione di medico di avvocato
Che era l'antica aspirazione dei ceti più marginali alla promozione sociale la riproposizione di un vecchio Mezzogiorno che scriveva procede sempre per la vecchia via
Per sullo era appunto questa la mentalità da scompiglio per violentarle invece verso la scelta di attività produttive premessa indispensabile per convincere
La sfida di un Mezzogiorno da sviluppare in un secondo articolo del tredici luglio mille novecentoquarantasei dal titolo ma che vogliamo sullo precisato in modo puntuale il suo pensiero
Respingendo l'idea di un sud questo ante ripiegata chiedere soldi per opere egli sosteneva che faranno mentale
Sentite le sue parole i jumbo di portafogli di appaltatori senza scrupoli sulle quali bloccheranno le capre occorreva invece sono sempre le sue parole
Perdere le nostre notti a trovare la forma come impiegare questi miliardi
In maniera che promuovano un più intenso traffico che alimentino una nascente industria
Sullo aveva letto i limiti di nord e sud conosceva il pensiero nella lista ma diffidava dalle estratte teorie è inclinata ricavare dalla conoscenza concreta del territorio le potenzialità da sostenere
Per una trasformazione profonda della Missa la realtà sociale economica del sud d'Italia
Di qui la sua attenzione per le acque ricchezza dell'Irpinia della cui valorizzazione anche a scopi civili diventerà indiscusso promotore
Ma la formazione culturale il sullo era troppo ampia robusta perché si limitasse ad alcune pragmatiche considerazioni prescindendo da una visione più generale del quadro politico
Delle concezioni teorico come ha fatto lei appunto Presidente che si fronteggiano rimuova affrontare la questione meridionale e che erano oggetto di acceso dibattito in quegli anni nell'immediato dopoguerra allora si ragionava di queste cose
Non come ora con un'autorevolezza sorprendente per la sua giovane età egli affronto l'argomento nell'Assemblea costituente durante la discussione dell'Ente Regione nella seduta del ventisette maggio mille novecentoquarantasette
Sullo era il più giovane costituente e come tale aveva affiancato il venerando Vittorio Emanuele Orlando la seduta inaugurale
Proveniva da un'aperta e vigorosa campagna per la Repubblica che aveva creato non pochi contrasti radici Pina
E che lo aveva visto anche in minoranza ma portava con sé un consenso elettorale guadagnata con una chiare impostazione sul rinnovamento della classe dirigente come condizione del riscatto del Mezzogiorno d'Italia
Sullo era un regionalista convinto
L'attuazione dell'ordinamento regionale la sua concreta gestione doveva costituire un'occasione storica e insostituibile per la formazione di una classe dirigente adulta
Era giunto il momento egli sosteneva di inquadrare da affrontare direttamente i problemi dello sviluppo della realtà meridionale lasciandosi alle spalle le Quero le richieste di provvidenze demandate al potere politico
Bisognava autogovernarsi
La profonda conoscenza storica di sullo che si era laureato a con la tesi sul Risorgimento lo rendeva consapevole che il sistema delle mance al Mezzogiorno consolidava il perverso clientelismo meridionale
Rendeva la classe politica del sud una oscillante trasformisti che a schiera di postulandi subordinati
Il riscatto non poteva che iniziare da un'autonomia di decisione di progettualità di responsabilità che l'ordinamento regionale avrebbe garantito
Nell'affrontare con determinazione ma anche con prudenza il controverso argomento dall'Ente Regione
Sullo sia dentro le analisi del pensiero grammi usciamo cercando immesso le motivazione all'epoca dell'anti regionalismo del Partito Comunista Italiano
L'esame dell'articolo di Antonio Gramsci alcune note sulla questione meridionale apparso sul numero due di rinascita nel mille novecentoquarantacinque è da parte di sullo particolarmente accurato
Egli non polemizza ma argomenta
Espone con certezza la posizione di Gramsci
Riportante ampi brani del suo scritto
Contrapponendo alle tesi rivoluzionare dell'alleanza tra gli operai del nord e i contadini poveri del sud per distruggere il boccone il blocco ad orario meridionale
Difficile da realizzare un piano articolato e pazienti itinerario su questo passaggio Giacomo Mancini lo interruppe ma le cronache
Parlamentare non dicono però che cosa disse del sullo percepì vai all'interruzione di Giacomo Mancini
La via indicata era appunto quella di un regionalismo che è di per sé egli sosteneva rivoluzionario rispetta la tradizione meridionale almeno degli ultimi secoli
è una rivoluzione senza sangue gli disse che onora e onorerà i suoi assertori
Rivoluzionario nel senso di formazione rinnovamento dalla classe dirigente eliminazione delle consorterie delle oligarchie locali perché noi sappiamo bene cosa accade nell'Italia del sud
A dimostrazione della sua tesi sullo risaliva al fenomeno delle prassi elettorali guidate dai prefetti e controllate dal Governo nella convinzione che quello fosse il modo lascio lodo da sciogliere per liberare il Mezzogiorno
Ribadendo la sua critica la concezione gramsciana
Così il conclusivamente conclusivamente affermava sulle sue parole noi crediamo alla risurrezione del Mezzogiorno attraverso il Mezzogiorno non attraverso una forma di protezionismo politico degli operai rispetta i contadini
Non attraverso l'abbraccio che venga dal nord ma che non modifica sennò all'esterno perché la vera educazione alla libertà deve venire dall'interno e gli atti di conquista non rappresentano mai affermazioni duratura
Sullo respingeva la svalutazione gramsciana dell'intellettuale meridionale
E immagino a una classe dirigente che nelle assemblee delle Regioni si formasse misurandoci sui bilanci sulle cose concrete con la responsabilità di scelte dalle conseguenze immediate
Le speranze di sullo alla luce degli avvenimenti successivi possono apparire eccessive
Egli non poteva prevedere la decadenza dalla cultura dalla prassi politica avvenuto nel corso degli anni che inquina anche questo nostro tempo
E che ha determinato pesanti delusioni nella gestione della cosa pubblica nazionale regionale comunque sul progetto non si era sbagliato
Oggi infatti con l'avvento del federalismo appare sempre più valida la intuizione dove si hanno e sul SIAN efficacemente ripresa Fiorentino sullo
Sulla cruciale rilevanza della classe dirigente per la soluzione della questione ancora aperta del Mezzogiorno
Ma i tempi non promettono nulla di buono
Coerente con il suo temperamento di uomo concreto fece eseguire vigoroso discorso del ventisette maggio che resta un pezzo da antologia politica sui realismo la presentazione di un emendamento
Per la restituzione dei fondi speciale del Mezzogiorno e per le isole da terminare con legge
La la seduta pomeridiana del quindici luglio quarantasette l'Assemblea costituente egli lustro senza complessi l'ammenda dopo una motivata critica la proposta di ripartizione dei fondi avanzata da Ezio Vanoni perché penalizzare il mezzogiorno
La puntiglio l'analisi delle cifre e degli elementi di gioco fu così intuitiva la sua attività politica
Egli si rese esperti lambisce Torre della pubblica amministrazione stando a farlo ritenere un tecnico delle materie trattate urlo conosci meglio che li
Reputo Ugo La Malfa durante la sua permanenza come ministro ai lavori pubblici ma la battaglia di sullo su quell'emendamento si trasformò poi
Come ben ricorda ovviamente presidente Colombo in un articolo della Costituzione un articolo che purtroppo la sciagurata riforma articolo quinto ha poi abrogato sulla specificità dell'intervento del Mezzogiorno
Dell'obbligo dello Stato a per cercare di ottenere Presidente quella unificazione dell'Italia a cui lei ha fatto riferimento
Ma il temperamento antiretorico di sullo che era insieme analitico e sintetico lo induceva collegare con l'inquadramento generale la specificità delle questioni
E sembrare sotto questo profilo fuso discorso dei contributi unificati in agricoltura
Era un'altra bordo band apparentemente lontano ma che si intersecano invece con quel disegno di sviluppo dell'agricoltura meridionale che sulle intendeva promuovere verso la dimensione industriale
La sua vittime visione meridionalista aperta la modernità non poteva certo rinunciare alla rivendicazione di una consistente componente industriale nell'economia del Mezzogiorno
Che era anche un fattore di rilevamento dalla mentalità delle consuetudini della gente meridionale
I fondamenti culturale del materialismo sul piano
Già limpidamente maturate nei primi anni della sua esperienza parlamentare rimasero saldi nel tempo e furono più volte riproposti da affinati nella immensa mole di suoi interventi scritti e donatori
Negli era anche consapevole che per attuare una effetti Cascina azione riformista
Era necessario un quadro politico adeguato che egli intravide del coinvolgimento del socialismo autonomista nell'azione di governo e in un rapporto corretto e democratico e dialettico nel Partito Comunista Italiano
è questo un capitolo fondamentale la sua biografia al quale fugacemente accenno solo per sottolineare l'organicità del suo pensiero e la sua attività politica
Che trovo nell'ovunque molteplici impegno di governo alte concrete realizzazioni
Nella sua attività parlamentare era stato particolarmente attento ai problemi dell'immigrazione soprattutto Argentina
Da Ministro del lavoro al di là di numerosi provvedimenti proposti ed approvati di grande rilievo sociale ci occupato direttamente con visite nei Paesi ospitanti dell'emigrazione italiana in Europa che era soprattutto meridionale
Reclamando più equi è favorevole accordo furono interventi molto duri che comportarono perfino complicazione diplomatiche per le denunce del trattamento disumano verso i nostri migranti come per esempio nel caso della Svizzera
La fama di sullo è particolarmente legata allo sfortunato tentativo dalla riforma urbanistica
Che dava la misura della sua lungimiranza compresa solo a distanza di anni dopo i saccheggi edilizi la distruzione ambientale speculazioni selvagge il Protero può affarismo
La rinuncia alla riforma Suviana è una pagina buia della politica riformista italiana e investe anche la responsabilità della Democrazia Cristiana credo un po'troppo coraggioso
Sullo dedico al tema un libro lo scandalo urbanistico ma nel mille novecentosessantotto vuole chiarire con un realistico senso politico ragione di quel fallimento
Il suo Rove comunque e anche legato alla realizzazione della grande rete autostradale che unificò fu un modo
Adeguato per unificare ritardo nel mille novecentosessantuno e lorda con il sud d'Italia era l'obiettivo quello del traffico come volano dello sviluppo del Mezzogiorno che aveva già individuato nel citato articolo giova dire del mille novecentoquarantasei
Il suo vero riformismo si alimentava di scelte precise essenziali
Comprese per esempio la rilevanza che rivestiva per il sud la questione energetica ed affrontò in realtà con qualche eccessiva fiducia il problema della ricerca metà anni fa era e del ruolo dell'impresa pubblica in questo campo
Il mille novecentosessantadue full hanno di un disastroso terremoto in Irpinia che colpì l'area della rianimazione
Sulla era Ministro dei lavori pubblici e concepì misure organiche per la costruzione di intero i Paesi come apice Melito Carrè sono ancora oggi esempi di buona sistemazione urbanistica
La organicità degli interventi definiti da leggi chiare era una cifra delazione sistema Trichet riformatrici Fiorentino sullo
Questi criteri applico anche nell'opera concreta di parlamentare verso vasta collegio elettorale che comprendeva le province di Salerno Avellino Benevento
Pianificata fu la sua azione per la regolamentazione delle acque attraverso i consorzi che dotarlo di acquedotti comuni in gran parte privi di acqua potabile
Fu lo conquiste che consolidarlo la sua posizione di leader indiscusso nel collegio ma che di guadagnare uno anche l'accusa di prepotenze il clientelismo che da giovane aveva avversato come il cancro della società meridionale
Su questo aspetto della biografia sul piano
Che è stato oggetto di analisi non acuto studioso Luigi Totaro sarebbe interessante interrogarsi anche perché
Onorevole Formica anche perché
Bisogna cercare di capire come sia difficile del sud consolidare un consenso senza certe pratiche di potere
In ogni caso ciò che non si potrà assolutamente misconoscere
è che il rafforzamento e la leadership vi sullo anche si ebbe in parte una base clientelare nella sua terra non intacco minimamente la sua ambiziosa o però riformatrice nella sua coerente scelta politica che mi darà iniziale partecipazione al gruppo Dossetti hanno restano sempre di centrosinistra
A questo disegno di allargamento democratico consentiva appunto una politica meridionalista che scelte conservatrici e reazionarie avrebbero bloccato
Più orrendi lo sull'offre un contributo fondamentale a partire da quel discorso di Trento dall'ottobre mille novecentocinquantasei
Che
Rappresenta una tappa importante del suo itinerario politico della politica li hanno
Il milionesimo di sullo è solo la parte della sua dimensione politica egli spazio dalla politica che sta alla politica interna a grandi temi della politica istituzionale economica con un rigore una competenza di altissimo livello
Le sue relazioni di Ministro sono una miniera di conoscenze di indicazioni ancora oggi attuali
Alcune biografie come quelle dinanzi sette l'altre né dei giovani di capo hanno tracciato significativi aspetti della sua figura ma molto resta da Los morale per scoprire fino in fondo la personalità di Fiorentino sullo che fu insieme politico di grande razionalità
E di forte inquietudine
Come tutti i cavalli di razza era ombroso ed impetuoso
Si è finalmente come era stato promesso signor Presidente Bertinotti dalla Presidenza della Camera saranno editi sui discorsi parlamentare si potrà meglio approfondire il suo pensiero politico rilevanza del suo pensiero della sua azione
Ma già con la conoscenza che a noi oggi abbiamo della sua opera si può affermare
Senza ombra di dubbio che Fiorentino sullo va collocato nell'albo dei grandi riformatori dalla nostra storia repubblicana
Grazie
Presidente Bianco parola Gianni Cervetti ringrazio anch'io il presidente Bertinotti per il lavoro che svolge
Nella direzione della FIAT della Fondazione per l'assunzione di questa
Iniziativa su un tema tanto rilevante saluto come ha già fatto l'amico Gerardo Bianco tutti presenti
In particolare i familiari dei quattro milioni meridionalisti di cui stiamo trattando
E comincio con un piccolo aneddoto quando infatti nei primi anni Settanta durante
Una pausa conviviale che interrompeva una giornata di intense discussioni politiche fu chiesto al miglior sereni
Quale tra i suoi numerosi scritti dedicati ai più svariati temi di agraria storia politica cultura
Mezzo uso Mezzogiorno gli era maggiormente Cardarelli rispose senza esitazione alcuna la storia bella pastasciutta
In realtà si riferiva a un proprio saggio del mille novecentocinquantotto
Pubblicato sulla rivista cronache meridionali dal titolo significativo di notte di storia dell'alimentazione
Nel Mezzogiorno i napoletani tal mangia Foglia a mangia maccheroni nel quale prendeva criticamente spunto da un paio di volumi appena usciti uno di Giuseppe presto Prezzolini e l'altro di Alberto Consigliere da alcuni cenni storici spicci
Di Benedetto Croce sull'argomento per tracciare con rigore filologico e storiografico ma non senza risvolti sottilmente ironici una storia appunto della pasta muovendo dai tempi antichi
Tuttavia scopo essenziale dell'ampio saggio era di descrivere il passaggio
Da una alimentazione dei napoletani più ricca di proteine perché è fatta di carne di maiale e di verdure in mangia Foglia a una costituita soprattutto di carboidrati
Il Mangia maccheroni passaggio verificatosi nel seicento con lo sviluppo dei pastifici l'introduzione delle macchine che l'abbattimento dei costi di produzione appunto del Maccarone
A proposito in quel saggio sereni scriveva
Vogliamo limitarci qui a presentare alcuni materiali per una storia di quella vera e propria rivoluzione gastronomica nell'alimentazione delle popolazioni meridionali
Che ha fatto di Napoli la capitale del maccheroni e che presenta ci sembra
Quando si consideri questa rivoluzione gastronomica in rapporto con tutta l'evoluzione dell'agricoltura
Dell'urbanesimo della società del Mezzogiorno un interesse che non è solo quello della curiosità folcloristica bensì quello della ricerca storiografica e potremmo aggiungere noi delle impostazioni politiche
In effetti abbiamo citato l'episodio con la battuta sulla storia della pastasciutta e le parole del nostro sulla rivoluzione all'alimentazione
Delle popolazioni meridionali
Perché in quello innanzitutto in queste ci pare di intravedere in modo che l'aspetto caratteristici del meridionalismo di sereni un modo nient'affatto angusto e anzi complesso e articolato il quale non è
Certo suo esclusivo appartenendo i migliori studiosi e politici meridionalisti
Ma che in luce si intreccia e si confonde peculiarmente con altre sue analisi scientifiche e delle parti elaborazioni politiche riguardanti sì l'intera società del Mezzogiorno
Ma toccando però toccando però persino il costume e l'evoluzione alimentare e incentrando si sulla questione agraria
Ma prima di proseguire nel considerare il suo meridionalismo di riferire seppur succintamente di alcuni suoi gli altri interessi è opportuno soffermarsi su qualche tratto della sua multiforme attività e della sua figura
E meglio sereni nasce a Roma il tredici agosto mille novecentosette
La sua famiglia come ci ricorda un suo attento biografo Giorgio Vecchio appartiene alla borghesia ebraica romana pienamente inserita nella società liberale e posto riceva risorgimentale
Emilio che è il terzo di tre fratelli legatissimi tra loro e con la sorella LEA trascorre adolescenze prima giovinezza in quell'ambiente due ove
Sotto l'influsso del fratello Enzo orientato si verso il sionismo assume esteriormente i segni distintivi
Dell'ortodossia ebraica sono citazioni dalla biografia
E coltiva la decisione di dedicarsi anche lutto talmente alla causa sionista
Sono già quelli gli anni di letture studi intensifica Intel sistemiche non lo abbandoneranno più subito dopo verranno le scelte di vita
Diciassettenne si scriverà all'Istituto superiore di agraria di Portici con l'intento di portare la sua competenza tecnica in Palestina ma in realtà cominciando osservare da vicino le condizioni sociali del Mezzogiorno
Tra il mille novecentoventisette il mille novecentoventinove ventenne o poco più compirà altri atti decisi altri atti decisivi
Si laurea in scienze agrarie si orienta verso il mais il marxismo aderisce al Partito Comunista d'Italia clandestino
Si sposa consegnassi interverrà figlia di un socialista rivoluzionario delle un russo impiccato dal regime zarista dopo la rivoluzione del mille novecento
Cinque e della quale la madre è emigrata in Italia
In sia infine allora sereni la propria attività di ricerca scientifica sia come borsista
Presso il costituendo Osservatorio di economia agraria per la campagna sia come collaboratore del titolare della cattedra di economia rurale estimo di Portici
In sostanza pone così le premesse di ciò che farà o di ciò che subirà nei successivi anni Trenta e Quaranta comprese le rotture con l'ambiente famiglia e con il fratello Enzo delle quali parla in pagine struggenti nel bel libro il gioco dei regni la terza delle figlie che migliora la scrittrice Clara serie
è in quegli anni poiché nell'emigrazione politica in Francia tra condanne del tribunale speciale periodi brevi di carcerazione della stessa stretta stalinista che coinvolge il partito comunista d'Italia con il Segretario
Giuseppe Bertini infine nella partecipazione alla Resistenza si delineano i tratti i suoi tipici
Dell'essere militante dirigente comunista in modi con cui assume tale funzione e le profondissima e contraddizioni apparenti che reali della sua forte personalità
A riguardo nel tentativo di rappresentarle se non di spiegarle conviene partire da alcuni fatti precisi
è sempre stato noto che sereni commissario politico dei franchi allora e Partizan fuori è stato nella tarda primavera del mille novecentoquarantatré dagli italiani iniziato e curato e dopo il venticinque luglio trasferito in Italia rinchiuso nelle carceri di Fossano e di Torino in custodia alle SS dove
Riscoprire volte la fucilazione e da cui ne scampo in seguito a un'azione dei suoi compagni e di Xenia fare Marina i quali riuscirono a liberarlo nell'agosto del quarantaquattro
Notte anche che nel mille novecentotrentasette fu dapprima ha messo in stato di accusa
All'interno del suo partito a causa del suo legame con la famiglia di sintetica segna e per i rapporti con il Genio Curriel che suo tramite
Con Eugenio Colorni ritenuto da Berti trotzkista e quindi inviato egli purtuttavia in missione a Mosca dove fu arrestato è sottoposto a umiliante interrogatori
Sono fatti e circostanze del resto che egli giustificò formalmente
Adducendo la presunta necessità dei sovietici e del partito di vigilare come ha documentato tra gli altri la figlia
Nella notte invece un altro episodio cioè che nell'occasione fu condannato a morte morte da cui sfuggì soltanto perché pare si autocritico il professor tutta la sua devozione Astalli
Ecco dunque che qui
Nel rapporto con l'Unione Sovietica staliniana si annida un un polo della sua contraddittoria personalità
Polo che ebbe altre espressioni come per esempio nel dopoguerra la sua difesa del delle posizioni di disse in quei suoi atteggiamenti sovietico ortodossi nel breve periodo in cui
Ricoprì la carica di responsabile culturale del PC la parte a monte ormai documentata nell'organizzazione della fuga verso Mosca
Dello scienziato Bruno Pontecorvo fisico è suo fisico nucleare suo parente
Il secondo
Polo della sua contrastante figura
Sta nell'indubbio impegno per la libertà e la democrazia impegno che egli manifesto costantemente con il pensiero con le opere in particolare come esponente del
Del comitato deliberazione nazionale alta Italia
Come il ministro uomo di Governo come costituente e parlamentare
Inoltre
Va considerata la sua dedizione alla ricerca scientifica
Sereni fu sicuramente un uomo di scienza e di grande cultura fino
Alla erudizione estrema fu lui per esempio a dimostrare tra i primi che la scienza nel mondo moderno è una forza direttamente produttiva
Era tra l'altro un vero poliglotta tra le lingue cosiddette morte non conosceva soltanto il latino al greco antico ma il sanscrito ed alcuni di o militari ci occupandosi persino
Del nella decifrazione delle Tuscolo
Tra le lingue moderne non usava correttamente solo quelle più diffuse nell'Europa occidentale ma anche alcune isolate tra cui il russo e talune orientali
Io stesso ho potuto constatare che il sei agosto del mille novecentosessantanove tenendo vedi l'orazione sulla spianata dirò scema nell'anniversario della bomba parlo in giapponese che abbraccio
I suoi lavori sul paesaggio agrario così come su varie tecniche agricole di allevamento sono da annoverare tra i classici in materia
Egli stesso d'altronde affermò di aver sempre ritenuto che un impegno scientifico cito
Non potesse andar disgiunto da un civico impegno nella lotta per la libertà e viceversa cito sempre che ogni impegnata attività civica e politica non potesse andar disgiunta da un approfondimento nella ricerca scientifica
E se è facile sia conciliare in pratica sia ben comprendere la non contraddittorietà o di rottura l'identificazione
Tra libertà di libertà e alta cultura difficile o assai ardue accordare a coniugare libertà ricerca con quei suoi atteggiamenti e comportamenti estremi di ortodossia
E di
Giustifichi e di giustifica sionismo schematico seppure passivo più sopra richiamati
Forse un barlume per capire la contraddizione può essere dato ma di barlume si tratta quando si consideri tutta la travagliata vicenda personale e di sereni e il suo pensiero pessimistico circa il peso della conservazione e della reazione nella storia italiana
Comunque sia
Ciò detto sulla personalità l'attività di alcuni aspetti della biografia del nostro veniamo Nova nuovamente al suo meridionalismo
Ce l'abbiamo ricordato gli intrecci o i legami tra la sua visione specificamente meridionalista e altri caratteri della sua elaborazione scientifica e politica in particolare nel campo agrario
Basta per rendersene conto scorrere la sua ricca produzione bibliografica
A parte i lavori giovanili già nel trentasei trentasette egli delinea per sommi capi un testo su classi e lotte di classe nelle campagne italiane
Che verrà poi pubblicato nel mille novecentoquarantasette con il titolo capitalismo nelle campagne mille ottocentosessanta mille novecento
Successivamente in libri saggi articoli discorsi dedicati all'agricoltura e alle campagne per non parlar d'altro cioè da popolo e poesia di popoli in Italia a Terra Nuova e voi Rossi
Dalla formazione del mercato nazionale agricolture mondo rurale
Da vecchio e nuovo nelle campagne a tutto quanto il resto della sua produzione numerosi sono i riferimenti
A mezzogiorno attraverso l'attenzione rivolta vi abbiamo già
Insistito non solo alle strutture economiche nei rapporti sociali
Ma anche alle tecniche produttive
Alle mentalità
Ai costumi alle consuetudini e alla cultura dei contadini
Analogamente si può dire per quel che riguarda la sua attività politico pratica nei decenni per esempio in cui fu presidente dell'alleanza dei contadini
Tuttavia il periodo in cui si manifestò in maniera più organica e compiuta il meridionalismo di sereni fu senz'altro quello dell'immediato dopoguerra
Ricorda Giorgio Napolitano nella propria autobiografia politica che allora
Estate mille novecentoquarantasei sereni e Amendola si fecero promotori della creazione di un centro economico italiano
Per il Mezzogiorno cento che raccogliesse un arco estremamente rappresentativo di forze
E in effetti il centro in cui lo stesso Napolitano fu chiamato alla vice segreteria e nel quale fece quindi le sue prime importanti esperienze politiche
Ebbe come presidente Giuseppe parato ore e vide coinvolte personalità quali Giovanni licenza atto
Nello Mazzocchi Alemanni ma l'euro si trova ma al di là dell'impegno organizzativo e in quel periodo precisamente nell'estate del mille novecentoquarantasette
Che sereni scrive la sua opera più organica che rilevante di meridionalista il Mezzogiorno all'opposizione
Si tratta di un'ampia disamina della situazione storica dei problemi attuali del Mezzogiorno
E se la si depura dalla polemica contingente con il nuovo Governo De Gasperi socialisti e comunisti mi sono stati appena esclusi si vedrà come essa rappresenti una vera e propria assuma
Del pensiero meridionalista di sereni
Si rifà certo
Qui al meridionalismo classico in particolare
A quello gran Ciano con differenze però per esempio sul tema proprio del regionalismo
E con un'accentuazione ma di questo si tratterebbe di discutere ma lo dico all'amico bianco più approfonditamente sul paste esso sulla necessità dell'impegno delle classi dirigenti
Meridionali né alla soluzione del problema meglio meridionale ma
Della questione meridionale ma compiendo un'analisi poi penetrante della situazione economica politica sociale
E culturale partitamente nell'insieme della questione
Meridionale quale si presenta dopo la caduta del fascismo e all'avvio dell'Italia repubblicane e quindi egli coglie con molto acume gli elementi di novità anche solo in un la difficoltà del blocco industriale agrario e primi dice risultati delle lotte di riforma soprattutto dirette dall'allora CGIL unitaria da socialisti comunisti
Ma non solo e che peraltro
Interagiscono con i provvedimenti legislativi che portano i nomi di cumulo e dissi
E vi costruisce poi sopra una prospettiva di impegno e di rinnovamento
I cardini della Summa sono sostanzialmente i seguenti primo una visione è una soluzione della questione a livello nazionale unitario anche corporativo e anti trasformisti co
Secondo obiettivi riformisti ci di natura democratica basati
Sul principio che la lotta meridionalistica e lotta per la democrazia e viceversa che la lotta per la democrazia che lotta per il Mezzogiorno
Terzo la costruzione di un'alleanza meridionale di contadini ceti medi urbani con una funzione preminente di Napoli e della classe operaia del sud e del nord
Il quarto un'intesa una convergenza assai ampia di forze politiche e culturali
Poi per quasi un trentennio mentre nella vita privata dopo la prematura scomparsa di segna si rispose errata altri figli nella vita
Pubblica di specie
Nella questione meridionali
Meridionale
Si muoverà su questi cardini
E svilupperà la sua battaglia con dorato del suo polemiche tra amici avversari nel Parlamento all'interno all'esterno del suo partito con alterni risultati ma con un'attenzione continua a ricercare nei rapporti economico materiali
Nel costume nelle mentalità e nelle coscienze gli elementi dinamici che avrebbero dovuto permettere passo passo di costruire un nuovo mezzogiorno è una nuova unità del Paese
Malgrado ciò nell'ultimo scorcio della sua vita
Forse oberato da altri assilli politici internazionale nazionali
Forse sovrastato da pessimistica consapevolezza circa la possibilità di contribuire personalmente e collettivamente
A raggiungere il traguardo intravisti e proposti si ritira insiste soltanto che la figlia Clara ha visto in questo appartarsi
Sono solo parole dolori e solitudine feroce
Sereni muore nel mille novecentosettantasette è un momento che ormai
Molti contemporaneisti considerano vigilia di una sorta di spartiacque storico
Da allora molte cose in Italia nel Mezzogiorno sono cambiate anche gli orizzonti europei e internazionali proprio globali sono
O dovrebbero essere diversi
E
Le cose sono cambiate non sempre in meglio come testimoniano il persiste magari in forme differenti della questione meridionale come questione azionare per altro verso lo ricordava Presidente
Bertinotti e rischi di spaccatura tra le cosiddette due Italie
L'elezione del nostro però soprattutto nei suoi tratti metodologici e nei suoi aspetti di fondo elevato impegno di ricerca e di analisi la tensione politica unitaria
E la visione
Culturale
Il senso alto della memoria della storia
Non dovrebbero
Esse dimenticate
E non dovrebbe essere dimenticato il suo continuo ora rapporto alla sua continua attenzione sulla
Sulle cesure e sulla lotta tra il vecchio e nuovo così come egli
Diceva
E tutto ciò
Può ancora servire a chi voglia applicarsi nell'opera di rinnovamento
E nel farlo sappia esprimere al sud e al nord localmente e nazionalmente
Quel rigore politico proprio di chi si propone di svolgere come è necessario una funzione dirigente nella soluzione
Detto problemi della nazione
Grazie ringrazio Gianni Cervetti e do la parola Rino Formica prego
Signor
Insomma ecco benissimo anch'io ringrazio
Il presidente Bertinotti Perlari iniziative
E di i presenti per il paziente ascolto
Entrerò subito nel vivo della questione
Leggere la questione meridionale e la sua interpretazione socialista attraverso la figura e l'opera politica
Di Giacomo Mancini
Emissione ardua e dall'esito incerto
E lui fu intenso l'impasto tra freddezza di analisi e calore della ribellione
Tra l'impazienza nella risoluzione delle urgenze e la consapevolezza dei tempi lunghi del riformismo
Tra l'attaccamento alla comunità locale e distacco visionario per risolvere i problemi di sistema
In questo intreccio di contraddizioni dobbiamo estrarre un filo conduttore per trovare una coerenza nel pensiero e nell'azione di Mancini
Attraverso dotarsi della politica meridionalista del Partito Socialista
Stretto tra alleanze di Governo organiche ed un sistema duale della condizione nazionale
E tra la presenza radicata nei movimenti popolari meridionali
Avversi allo Stato storico vicario senza popolo e difesa dello Stato di diritto post costituente
Dopo il venticinque aprile nel mille novecentoquarantacinque le due Italie si è riunificata o no ed è vero un solo Governo
Vento del nord e disgregazione meridionale misero in discussione il vecchio schema unitario dello Stato storico nazionale
Il Governo parte dei
Governo del Comitato di liberazione nazionale della liberazione
Affronto subito il tema politico del riconoscimento delle tendenze autonomistiche regionali
Al fine di evitare il diffondersi di un movimento diretto ad infrangere la unità della PAC
Fu il Comitato di liberazione nazionale di Torino
Di intesa con il Comitato di liberazione nazionale alta Italia a chiedere al Governo il riconoscimento dell'autonomia funzionale e strutturale della Valle d'Aosta
Pietro Nenni nel sull'Avanti del ventotto agosto del mille novecentoquarantacinque
Prese le mosse dal decreto governativo che riconosceva la Valle d'Aosta
Per mettere in discussione la natura dello Stato unitario monarchico e fascista
E per riassorbire nell'autonomia dei poteri locali il conflitto tra le due Italie e per ring dalla le lotte contadine del sud e le lotte operaie del nord nell'alveo di uno Stato sociale unitario
Senza la contrapposizione tra la questione meridionale
E nascente questione settentrionale
Alcuni passaggi dell'articolo di Nenni
E utile riportati e per misurare l'ampiezza dell'orizzonte istituzionale che era alla base della ricerca e della iniziativa politica dei socialisti
Scriveva Nenni il Savoia copiavano Napoleone e la polizia signor Regioni economia perché non si pronunciasse la politica
E continua inevitabile che si torni ad un insegnamento che fu di Cattaneo ed è nella necessità del nostro organismo statale
Indubbiamente il pericolo della disintegrazione della compagine nazionale non è poco
L'autonomia può con lei ci avete rotto gli errori chiesi contengono nella nostra affrettata unità
Che fu ed è distaccato prima ancora che di popolo e di nazione
Sin qui indenne
Il referendum istituzionale e l'elezione per l'Assemblea costituente nel quarantasei fotografato alla lacerazione politica delle due Italie
Il centro nord repubblicano il sud e monarchico nel no
Ordine vi è una forte presenza dei socialisti e dei comunisti nel sud tutto lo schieramento di ieri sinistra
Aggiunge a mala pena il venti o il venticinque per cento dei votanti
Le due italie politiche condizionato non la strategia unitaria dei grandi partiti di massa costruttori e garanti della democrazia repubblicana
L'iniziale compromesso concentrato nel fuoco della guerra di liberazione fu la pietra sulla quale si è difficoltà ricostruzione del potere capitalistico come ha scritto Vittorio fuori
Che trova la sua naturale in radice
Nella struttura dualistica dell'economia italiana
E scrive sempre fuori
Era certamente difficile valorizzare gli elementi di autonomia del movimento operaio il contadino per una rivoluzione socialista
Ma sarebbe stato possibile rafforzare almeno i nodi decisivi della democratizzazione del Paese
La discussione che inizia dopo la svolta di Salerno con la polemica Togliatti più Dozzo e destinata a durare senza mai esaurirsi
Perché lo storico rapporto Stato struttura dualistica non poteva essere scalfito senza una torsione meridionalistica di tutto lo sviluppo capitalistico
Questa debolezza genera un esito trasfuso mistico ad ogni proposta di compromesso
L'opposizione di sinistra negli anni Cinquanta sia Rocco sul tema della riforma agraria e delle grandi lotte per la testa
Certo sarebbe stolto ingiusto
Pensare che si trattò di una evasione dei temi scottanti della rivoluzione sociale
Guidata da contadini ed operai permutare gli equilibri alle classi e nella struttura della società italiana
Ma è anche vero che quella immensa mobilitazione di forze
Non era sufficiente a poter modificate la scelta del centrismo Degasperi hanno di essere dentro la modernizzazione e la integrazione nelle economie occidentali
Nel partito socialista intorno alla questione meridionale
Nei primi anni di vita repubblicana si incontrarono tre linee
Senza mai confrontarsi sino in fondo
La linea è industrialista che era sostenuta da Morandi e dall'Istituto di studi socialisti la linea chitarrista che aveva le sue radici delle ATI interni meridionali è più afflitte
Dalla passività imprenditoriale degli aggregati
E la linea del meridionalismo democratico che tornava ascolto nelle aree urbane e nelle nuove generazioni antifascista e liberalsocialista
Giacomo Mancini dopo aver vissuto l'esperienza partigiana comma nelle formazioni socialiste giunse in Calabria la sua amata terra natia
E subito si immerse in quella grande scuola di umanità
Che fu la lotta politica nelle regioni meridionali per il lavoro con l'occupazione delle terre e per la democrazia con la conquista di punisce
Nel profondo sud l'unità tra socialisti e comunisti prima che l'unità di classe era unità di condizione umana ed il Comune destino sociale
Si fusero passioni speranze e grandi illusioni ma purtroppo si trattava di spinte primati che dell'istinto che ignoravano le maturi riflessioni della Regione
La radicalizzazione anche nella lista dei socialisti è una conseguenza
Della politica filo comunista assunta dal partito come risposta alle discernere Degasperi Anna di escludere nel maggio del quarantasette dal Governo i socialisti e di comunisti
Le tesi industria liste di Morandi furono accantonato
Morandi aveva studiato il grande fenomeno della diffusione dell'industria elettrica del nord e nel Mezzogiorno avvenuta negli anni trenta sotto la spinta di Beneduce dice in Senato
Ed era giunto all'ente
Conclusioni che i grandi impianti isolati senza radici e capacità espansive non avrebbero sollevato il Mezzogiorno
E di qui parte la critica Morandi Anna all'assenteismo delle classi dirigenti
Ed in particolare della grande industria nel nostro che non si darà carico del riso allevamento di un'area che rappresentava un terzo del Paese
Ma qualcosa di importante sopravvissuti a lei intuizione dimora
Il meridionalismo pragmatico il suo
Disse anche il cinema e di Vanoni diede vita la Svimez che come affermò Mancini
Divenne una struttura di studio di ricerca di organizzazioni aggiornata che in quegli anni ha una importanza di una concretezza
Superiori a tutte le declamazioni i verbali i alle affermazioni retoriche di cui ridondante il meridionalismo ufficiale e dei partiti
A sinistra prevale la versione scolastica delle tesi di far crescere che individuano quello del Mezzogiorno come grande problema critico
Viene o al fondo una grande sintonia tra una certa DCE di il PC
Nel centrale le questioni meridionali sul punto delle terre incolte delle aree di maggiore depressione e delle zone interno
Morandi saraceno e Vanoni avevano visto giusto per rompere lo schema dello sviluppo capitalistico duale occorreva un'economia regolata
Che potesse l'industrializzazione del Mezzogiorno tra le riforme di strutture del Paese
Il mito della capacità di sfondamento
Della Sinistra Unita
Lotte per la terza oscuro la realtà in trasformazione e finì per ritardare i processi di rinnovamento della società meridionale
Non poteva bastare infatti ed infatti non fu sufficiente
Fu in quei primi anni del dopoguerra che si consumò la frattura strategica della sinistra e all'interno delle correnti democratiche del meridionalismo
E se avvengano sul tema dell'abbandono del movimento contadino
Da parte dei partiti della classe operaia e dei sindacati
E sul punto delicato della scelta dualistica nella ricostruzione dell'economia nazionale
Nel convegno di Cosenza del Partito d'Azione Guido dorso lanciava il suo grido di dolore
I grandi partiti politici debbono convincersi
Che nelle nostre campagne si combatteranno dei battaglie decisive per fondate e collaudato il libero Governo ditta
Lo Stato storico è ormai un ammasso di rovine sul fronte di battaglia del Mezzogiorno la lotta si complica conti il trasformismo
Che ha come Mancini dopo la scissione socialista e quarantasette è chiamato a dirigere le sezioni Mezzogiorno del sì
Ed ebbe a quel punto di osservazione che subisce la spinta a stringere il suo rapporto con la Calabria la parte più la gelata del Mezzogiorno
Egli così spiego la nascita di quel vincolo tutto quello che ho realizzato avuto sempre una ispirazione proveniente dalla Calabria
Se dovessi dire perché è andata così non saprei spiegare
Credo che i problemi erano troppo forti le esperienze troppo alcunché sentiti
Poi cominciavano
In quegli anni le prime delusioni
Il grande esodo dei contadini che se ne andavano la riforma agraria fallita e comunque del tutto a diversa da quella che noi pensavamo dovesse essere
Poi erano venute le leggi di riforma la legge Sila con le sue contraddizioni le altre lotte contro trovò la smetta per l'energia elettrica
Per l'onesta gestione della Cassa di risparmio mi costringevano ad essere molto presente in Calabria
Mancini capi nel calore della sua esperienza personale le ragioni profonde dell'arretratezza del sud
Dal suo meridionalismo pragmatico
Ricavo elementi originali di giudizio
Sugli effetti prodotti da uno sviluppo dualistico nella vita delle istituzioni e nel prevalere della cultura economica dominante di netta derivazione liberista
Il collegamento tra deficit democratico e istituzionale e sotto sviluppo del Sud egli lucidamente presente nell'analisi di Mancini
Nella relazione al congresso di Genova del settantadue del suo partito dà forza
Attuale al vecchio pensiero Salvemini e così dice
A fondamento del ritardo del Mezzogiorno sono alla montagna centralista del Governo la resistenza burocratica di nuove forme istituzionali di partecipazione
Decentramento e autonomia
Il minore impegno della classe politica regionalistica procapite a chiede a chiudersi in un
Ma non lo avrei comportamenti localistici piuttosto che a farsi sempre più attenta alle grandi questioni istituzionali e di principio apertesi nei confronti dello Stato
Mancini o in Scienze la via salvifica
Dell'opposizione purifica tecnici
Ma sostenere del partito con onestà e disinteresse
La posizione autonomista che dalla fine degli anni Cinquanta con una elaborazione lenta e contrastata
Sette affrontate il problema della trasformazione economica e sociale del Paese all'interno di una concezione
Democratica dello Stato
Mancini alimento anche una polemica a sinistra con Alicante con Amendola e denuncio un ritardo dei comunisti nel cogliere i mutamenti sociali in atto dei centri urbani
E critico le oscillazioni della sinistra tranne o Gracchi ISMU e progettazione del vecchio nota abitato agrario
Due sono le questioni che Mancini colse con sorprendente anticipo la questione urbana e la questione democratica
La sinistra non volle comprende che sin dagli anni Sessanta era intervenuto un cambio di qualità della questione meridionale
Saraceni Saraceno sintetizzo sentiti sintetizzava bene
La conseguenza di questo ritardo così scriveva
La complessità dei problemi
E le difficoltà di prospettive che caratterizzano la questione meridionale sono anche effetto di quella naturale in cui in giù dura tra in cultura urbanistica interessi speculativi
Che ha dato origine all'attuale esasperazione
Della densità edilizia al ritardo nell'adeguamento delle reti di servizio
Al grave stato di degrado fisico e sociale in cui verso nuove città meridionali soprattutto le maggiori e che sembra oggi
Costituire la principale delle diseconomie estende per lo sviluppo
Sin qui sarà eccetera
La questione meridionale
Irrompe però nel dibattito politico italiano negli anni Sessanta
Essa nasce in ritardo per le insufficienze di analisi sul carattere decisivo che ha il momento istituzionale nella vita dello Stato borghese
Mancini percepito questa debolezza quando capì che per un leader di partito e per un uomo di Governo vi sono dei confini misteriosi od occulti che non possono essere violati
L'ho capita ministro quando introdusse la vaccinazione antipolio meno ittica promosse una politica di regolamentazione dei fenomeni urbanistici blocco Insacco di Agrigento e salvo l'Appia Antica
Le sue battaglie contro le deviazioni dei servizi e per il controllo democratico dei corpi separati dello Stato
Magistratura vertici della polizia dell'esercito gli procurarono ostilità rancori aggressioni sente spesso servite fredde dopo molto tempo
Mancini sempre nel Congresso del settantadue nella stagione alta delle sue difficoltà personali così parlava al partito
Sì siamo pervenuti tardi a questa amara diretti diagnosi e perché abbiamo attribuito agli altri lo stesso senso dello Stato col quale siamo fiduciosa mente andati al Governo
Per realizzare quelle riforme socio economiche
Che monopolizzano almeno il nostro interesse offuscato indurci la visione dei pericoli che correva l'ordinamento
Occorre chiamare in ogni modo il partito ad integrate la scelta democratica inserendo il problema del funzionamento democratico delle istituzioni statali
Nella politica delle riforme
La biografia di Mancini negli anni settanta ottanta è segnata da fatti e dei venti che sconvolge valutarlo il corso della politica nazionale
Mancini alla Conferenza di organizzazione di Firenze settantacinque del partito pronuncia uno straordinario l'intervento
Riesce a collegare i problemi del partito la costruzione di una forza organizzata con quelli relativi alla debolezza delle istituzioni democratiche
Nel denunciare la complicità tra istituzioni e potentati economici che si manifestano anche nella scadenza dei sette nominati lancio un avvertimento
L'inquinamento della vita democratica al ragioniere causa dei più grandi del problema del voto di preferenza non è questo problema che può mettere in pericolo dalle vocazioni
Eliminiamo le cause le ragioni più grandi e troveremo facilmente un rimedio per le questioni vere Mino
Mancini l'otto per la trasparenza la tutela di diritti per l'analisi differenziata nel giudicare per responsabilità degli uomini e delle istituzioni e per un'accorta valutazione del fenomeno terroristico
Fu coerente garantista e non ottuso innocentisti
Durante gli anni terribili del terrorismo Mancini si trovò al centro di roventi polemiche
Sì cerco anche di colpire la sua famiglia per poter colpire meglio un leader refrattario irriducibile ed ostilità
E tra la fine degli anni settanta e gli inizi degli anni ottanta che si scatena un conflitto senza precedenti tre poteri legali ed illegali tra poteri istituzionali responsabile potete irresponsabile
Che miravano a diventare istituzione
Questo capitolo della storia nazionale e ancora oggi in gran parte sconosciuto
Sono affiorati pezzi sconnessi di verità
Che rendono illeggibili il susseguirsi degli abitanti conosciamo alcuni bersagli uno di questi era certamente Giacomo Mancini
Nel partito aveva rotto lo schema tradizionale che privilegiava l'aspetto economico sociale della lotta politica ed aveva introdotto la cultura delle istituzioni che richiedeva una
Doppia e diversa azione nel sud la rivendicazione della presenza di uno Stato moderno nel Paese una trasformazione democratica del vecchio Stato storico nazionale
Ma la gabbia della solidarietà nazionale forte e per le vischiosità resisteva oltre il riferimento parlamentare
L'offensiva contro il protagonismo socialista trova basti contraddittorie alleanza
E in quegli anni che matura una tesi comunista sul rapporto tra terrorismo mafia 'ndrangheta e dell'essere Mancini l'elemento di congiunzione tra terrorismo e 'ndrangheta
Questa tesi sconfitta in Parlamento negli anni ottanta verrà ripresa negli anni della grande crisi di sistema del novantadue novantaquattro dai perfidi campioni della vita politica
E dell'ossequiosi e degli ossequiosi mandarini del giustizialismo
La storia di questi anni novanta e tutta da scrivere
Hanno provato a farlo accademici magistrati e cronisti non sono riusciti ad essere seriamente credibili
Perché occultare ignorare le proprie responsabilità e arte impraticabile Espace e spesso insopportabile e sgradevole
In questo vuoto della memoria e con questa assenza di verità
Siamo chiamati a studiare meglio le idee e a valutare e di più le azioni dei grandi che in questi sessant'anni hanno usato forzate il corso delle cose
Una volta si diceva che la politica
Fatta dei deboli per rovesciare i potenti richiedeva un uso saggio della doppiezza bisognava essere limpidi ed oscuri determinati ed incerti esplorabili ed insondabili
Questa destrezza non poteva essere usata nel sud senza favorire il consolidamento di una arcadico trasformismo
Mancini rifiuto subito questo metodo
Per saldezza di principi ma anche per giusto calcolo la doppiezza nel Mezzogiorno senza classe operaia il senza egemonia culturale sarebbe stata velleitari ed illusorio e comunque sicuramente perdente
Mancini scelse la strada più aspra e più difficile sfidare i potenti e non staccarsi dalle sofferenze
Non è una delle questioni poste da Mancini nel partito nel Governo e nella società è stata marginale o irrilevante nel dibattito politico
Buona parte di essi rappresentano ancora oggi i problemi dell'attualità
L'ansia di Mancini trovava la sua origine nella paura che il tempo scorre SI inutilmente
Mancini vede nell'autonomia ISMU socialista nel rifiuto alla semplificazione bipartitica
Non solo la necessaria esaltazione del pluralismo politico ma la condizione obbligata per il superamento del vincolo duale dello Stato unitario
Mancini
E l'autonomismo socialista non ebbero la forza per imporre la questione meridionale come questione nazionale
Ma riuscirono con il malore meridionalismo democratico e con quello cattolico addotte nere un meridionalismo sia pure dimezzato che però intacco il dualismo integrale nord-sud
In sostanza non si riuscì a trasformare il Mezzogiorno separato ed assistito il Mezzogiorno protetto ed unitario ma si corresse o alcune diversificazioni
Giacomo Mancini non fu solo un socialista meridionale che seppe vivere per intero il tormento e la fatica di far valere in Parlamento nel governo del lotte sociali
Le ragioni per il superamento delle storiche contraddizioni ma fu anche un lucido organizzatori politico di forza
Vittorio Vittore Fiore
Tenace meridionalista socialista
Il compagno di Mancini in tante difficili e spesso
Solitarie lotte negli anni Novanta dopo la furia devastante del più regressivo nuovismo della storia nazionale
Così scriveva con malinconia e con tanta tristezza
Il Mezzogiorno è considerato oggi come un costo netto e non più come una riserva di manodopera né come
Un mercato compensativo
Disavanzo e debito pubblico elevati e pressioni fiscali alti tassi di interesse
Provocati dal dissesto della finanza pubblica sono attribuiti alla spesa pubblica erogate per le regioni meridionali
Abbiamo scriveva sempre Vittore fuori
Fiore abbiamo un ceto politico inerte davanti all'urgenza della sfida e alla politica generalmente incapace di unità
Nella diffusa crisi è favorita l'antimeridionalismo anche per l'incapacità di partiti tradizionali a tenere conto delle tensioni determinate dai rapidi mutamenti della società
Analisi approfondite fanno giustizia
Dei giudizi superficiali sulla natura delle leghe e sulla loro collocazione politica
Si può dire che esse sono figlie di una più generale e cultura e sono andate al di là
Della consueta insofferenza verso il Mezzogiorno nel suo complesso d'altra parte l'avvento dei gruppi organizzati corporativi
Che il controllano
Basti settori della società e alimentano il parassitismo sociali
Auscultato gli ideali unitari conterà assegnando le crisi economiche istituzionali e culturali in modo diverso da come ha investito gli altri Paesi a direzione democratica e socialdemocratica
Perciò la crisi dell'vuol fare sti
A da noi caratteristiche ben diverse da quelle di altri Paesi europei
E merita molta attenzione l'invocazione meno Stato e più mercato come curate il Mezzogiorno
Oggi il dualismo economico si è aggravato ma il dualismo istituzionale ancora più drammatico
Le regioni del sud sono ormai
La proiezione istituzionale della crisi dei partiti della loro incapacità di adempiere positivamente al compito di formare selezionare
Classi dirigenti furono immaginate come i centri di promozione dello sviluppo e hanno finito per costituire un
Costosissimo spiata Toyota delle tensioni interne delle consorterie partitiche e dei gruppi di potere personale che hanno assunto forme più o meno la vate DRG
Se il sistema dei partiti non è in grado di fronteggiare l'aggressione dell'economia selvaggina che considerava
La politica ostacolo allo sviluppo siamo già all'attacco diretto alla democrazia
Ma questa debolezza nazionale assume un carattere tragico e sconvolgenti si si tiene conto che nel Mezzogiorno l'economia e sempre più attraversata dalle correnti inquinanti della finanza criminale
L'abbandono della questione meridionale come questione democratica nazionali e la grande accusa che ci sentiamo di rivolgermi alla sinistra di questa lunga è fallita transizione
Mi fermo qui perché ritengo che il tema sarà presto ripreso quando i predicatori del meno Stato e più mercato si accorgeranno che siamo senza Stato essenza mercato
Grazie
Grazie molte Rino Formica la parola e ora per l'ultimo intervento Giuseppe Tamburrano prego grazie Presidente io mi unisco
Al plauso rivolto a lei
Per questa iniziativa vorrei aggiungere per l'opera che la fondazione svolge
Vennero nell'attività nella sua attività culturale e la ringrazio particolarmente perché oggi si è voluto ricordare
Ignazio Silone
Che nella panorama politico è stato
Un politico perlomeno singolare
Ignazio Silone
Cioè Secondino Tranquilli fusto primo nome
Non fu un meridionalista cioè uno studioso della questione meridionale alla dorso alla Salvemini o alla Gramsci ricordare i nomi
Citati dal Presidente Bertinotti
Egli fu un interprete non tanto dei problemi sociali ma dell'animo dei contadini del Sud della marsicano o forse ancora più esattamente del contadino
Di quella umanitaria assegnata che accetta quasi sempre passivamente
La prepotenza del padrone e qualche volta esplode nella rabbia omicida
Hai quali socialisti alla Prampolini alla Di Vittorio
Allora socialista
Hanno insegnato attenere il cappello in testa quando il padrone non si cava il suo
Hanno insegnato l'uguaglianza di tutti gli esseri umani per usare una parola che appartiene anche alla morale cristiana
In questo senso Silone un grande meridionalista
Nel senso che penetra profondamente la psicologia di coloro che sono le vittime dell'arretratezza sociale economica e culturale i cafoni
Una umanità tipica
Non solo
Del feudo dei Torlonia in Abruzzo
Non solo del Mezzogiorno ma di ogni parte del mondo dove pur con tutte le specificità locali il cafone è sempre lo stesso
Fontamara il suo primo romanzo fu tradotto in numerose distingue in qualche Paese è stata la Polo cale bandi il romanzo
Convinto che parlasse dei suoli contadini spingendoli alla rivolta
Ha scritto Silone i contadini poveri gli uomini che fanno fortificare la terra che soffrono la fame
Il fare line ecologisti i peones IMU GTT Capponi si somigliano in tutti i Paesi del mondo
Per comprendere questo meridionalismo bisogna risalire alla primissima giovinezza di Silone
A meno di quindici anni quando un terribile terremoto distrugge gran parte del suo Paese piscina Sirone dei perderà la madre e suo fratello Romolo fu estratto dalle macerie dopo cinque giorni conosco spalla fratturata
Dopo il sisma Silone vedi ritardi e l'incuria nel soccorso alle popolazioni
Mentre i lupi scendevano delle montagne ma vede anche racconta virgolette un piccolo prete sporco e malandato che si aggirava tra le macerie
In mano chiedeva un mezzo di trasporto per portare a Roma i bambini rimasti senza famiglia
Disperato fermo l'auto del re
Che gli offrì
Un'auto del seguito
L'incontro con Don Orione un momento catartico
Nell'adolescenza e nella maturazione di Silone colore alla sua milizia rivoluzionaria con una tinta molto intensa con una componente cristiana
Quel prete tornerà spesso nella vita reale nei ricordi e lei pensieri dello scrittore
Ho sbagliato
Il regime nostre me e deruba questi poveretti non solo inganna e imbroglia questi sprovveduti lì ridicolizza
Il tono spesso farsesco
Del racconto accentua la brutalità dell'esproprio quotidiano contro questo popolo di semplici che si rompono la schiena con la dura fatica dei campi dall'alba al tramonto
E soffrono insieme
E soffrono insieme con la fame anche l'umiliazione
è il dileggio e sono tutti contro di loro compreso il prete l'avvocato ad un costante sa l'amico del popolo che li Turlon prima e l'inagibilità
Questo tema percorre sotterraneamente quasi tutti i romanzi nel segreto di Luca Silone racconta una storia vera
Di cui egli è stato protagonista
Di un ragazzo che scrive le lettere ad un ergastolano la cui madre gliele detta perché non c'era né leggere né scrivere il tema dell'analfabetismo terribile piaga del Mezzogiorno contadino
Nell'ultimo romanzo l'avventura di un povero cristiano narra la storia di Celestino quinto
Il Papa appeal papà che si dimise e che Dante bollo fece per visitate il gran rifiuto si Lonero riscatto
Nel romanzo c'è l'Abruzzo Celestino figlio di contadini eremita sul monte Morrone sulla Maiella e figlio genuino del suo mondo per la mitezza l'ingenuità
La vera santità
Ma nel romanzo vi è soprattutto il contrasto tra la fede le gerarchie un tema tipicamente Sironi hanno
Cristiano senza chiesa riuscì a penetrare il dramma del Papa Celestino
Silone e cristiano e socialista
Rientrato in Italia divenga dirigente del partito socialista e partecipo I successi e poi alle crisi del PSI
Ma capite presto che l'idea non si incarnava nell'apparato e nelle lotte delle correnti
Come il cristianesimo della Bruzzese Celestino e come Celestino si dimise dalla politica restando un socialista senza partito
Concedetemi un fuori tema
Doveroso per rispetto dell'uomo e della verità
Il fratello Romolo
La sua tragica fine a ventott'anni per le torture subite nel carcere fascista o era ristretto innocente fu il tormento di Ignazio Silone
Alla moglie Darina confessa
La prigionia e la morte di mio fratello sono rimaste il mio tormento interno perché non sarebbero accadute se non fosse stato per me
Mi sono chiesto più volte
Il perché di tale tormento
Silone aiuto il fratello comunista come lui ma irrequieto per non dire scapestrato
Romolo fu arrestata Como ove si preparava ad espatriare clandestinamente per raggiungere il fratello a Zurigo
Aveva in tasca la piantina dalla piazza di Chiasso dove doveva incontrare Luigi Longo
La polizia scambio la piantina
Per quella
Fatta
La stampa fascista diede l'annuncio col
Clamore che il fratello del noto dirigente comunista Secondino Tranquilli era l'autore della strage
Romolo andare incontro al plotone di esecuzione
Sì l'onestà esce di tutto per salvarlo proteste diplomatiche è una campagna di stampa con nome come Barbie rosse Romero no
Tentò anche via internet
Scrisse un dirigente dell'opera che ha conosciuto in Italia il commendatore Bellone chiedendo un incontro Silone è un pesce grosso per la polizia
La polizia cerca di avere da Silone informazioni sulla rete clandestina del Partito comunista
Ma Silone non rivela nulla di importante
Ha fatto quel passo sicuramente informando i noti agli atti comunque nel rispetto delle regole del soccorso rosso che prevedono un compromesso con la polizia per aiutare
I detenuti comunisti purché non si riveli hanno cose importanti e decisive
Ottenne di poter corrispondere con Romolo e indicargli solidi
Fece anche il muratore per procurarsi
Ma non rivelò niente di importante niente di importante alla polizia
E lo dice la stessa polizia in un rapporto dell'opera a Mussolini del dodici ottobre mille novecentotrentasette
Per aiutare il fratello chiamava moltissimo virgolette diede a vedere di collaborare e invio disinteressatamente documenti generici riguardanti antifascista
Perché dunque
Il tormento di Silone per Romolo
Io non posso pensare che si tortura ma perché
Non ha tradito allo scopo di salvare il fratello
Così egli ha saldato la sua dignità di uomo
Mi viene in mente una tragedia simile
Forse tanti la conoscono la ricordo
Quella di Nenni abbiamo trovato
Tra le sue carte un appunto autografo egli scriveva tutto segnava tuttora raccontava tutto quello che gli accadeva nel corso della giornata
Nel quale
Scrive sono sicuro che
Mussolini mio vecchio amico
Farebbe venire vittoria in Italia salverebbe vittoria la figlia vittoria e che era stata deportata ad Auschwitz
Se glielo chiedo
Debbo abiurare alla mia fede alla mia amicizia alle mie idee
Alla mia vita di militante socialista anche Nenni non cedette all'amore paterno e vittoria morì nel campo di sterminio
Solo la penna di Shakespeare potrebbe narrare tali tragedie
Esempi per riprendere le parole del presidente Bertinotti
Per i giorni nostri grazie
Grazie a Giuseppe Tamburrano
Grazie a tutti voi che avete preso parte a questo incontro credo si possa dire ringraziando ancora i relatori
Che ciò che ci hanno depositato un utile ecologicamente a proseguire questo lavoro e anche questo è testimonianza sulle vicende umane di un tempo difficile drammatico
Penso che possono essere una un'ispirazione anche per tempi futuri sempre contando con Brecht due altri popoli che non hanno bisogno di eroi grazie a tutti e buonasera